Sotto tag Manager di Personas

tips-graphic-design

Il ritorno in classe si fa anche con la didattica integrata: WeSchool accelera e aiuta le scuole

WeSchool, la startup che dal 2016 aiuta i docenti con una piattaforma di classe digitale e con corsi sulle metodologie didattiche innovative, chiude un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro sottoscritto da P101, lead investor con i fondi P102 e Italia 500 – Gruppo Azimut, TIM Ventures, CDP Venture Capital Sgr, Club Digitale e Club Italia Investimenti 2.

“TIM Ventures ha creduto fin dalla sua nascita in WeSchool, investendo dall’inizio nella nuova didattica innovativa che sta diventando sempre più importante”, dichiara Carlo Nardello, Presidente di TIM Ventures e Chief Strategy, Customer Experience and Transformation Officer di TIM. “La partecipazione alla crescita di una piattaforma che è oramai diventata una delle infrastrutture digitali della scuola italiana conferma ancora una volta il ruolo centrale di TIM nella digitalizzazione del Paese”.

LEGGI ANCHE: L’eredità tecnologica dell’emergenza aiuta persone e aziende a ripartire

La startup, il lockdown e la DAD

WeSchool ha 1,7 milioni di utenti registrati e permette ai docenti di condividere materiali e video, fare esercizi, discutere con gli studenti e innovare la didattica in aula con lavori di gruppo, test istantanei e con metodologie come la classe capovolta o il teach-to-learn, in cui sono gli studenti – supportati dai docenti – ad essere al centro del processo di apprendimento.

Durante il lockdown la piattaforma – unica italiana tra le tre indicate sul sito del Ministero dell’Istruzione – è stata utilizzata per la didattica a distanza, permettendo a più di 1 milione di utenti attivi ogni giorno da smartphone o da computer di non interrompere la continuità didattica.

“La didattica a distanza del lockdown, talvolta inefficace per mancanza di strumenti adeguati o perché ripeteva la dinamica frontale delle aule, ha avuto lo straordinario effetto di aumentare le competenze digitali di tutta la scuola italiana” – racconta Marco De Rossi, fondatore e AD di WeSchool – “Questo ci permetterà con il back to school di diffondere sempre di più il modello di didattica integrata in cui crediamo, in cui la tecnologia è usata sia in aula sia a casa ed è al servizio del docente per fare una didattica sempre più coinvolgente e cooperativa”.

LEGGI ANCHE: Educazione e formazione: è il momento di costruire il futuro

weschool

Si ritorna sui banchi in presenza, ma la didattica digitale resta

“Il settore dell’educazione e della formazione in generale sono in profonda trasformazione: la vita sempre più digitale richiede che le competenze si formino in un ambiente coerente e flessibile. WeSchool rappresenta oggi la piattaforma all’interno della quale la didattica ed i suoi attori possono trovare quello che serve alla scuola nel suo complesso per questa evoluzione che il lockdown non ha fatto altro che accelerare” – commenta Andrea Di Camillo, Managing Partner di P101.

Se infatti con sempre maggiore premura ci si prepara oggi al rientro in classe, la didattica a distanza non tornerà ad essere una chimera, ma entrerà in modo sistematico nel mondo dell’istruzione italiano, tra classi alternate e necessità di mantenere il distanziamento sociale.

La formazione digitale resterà quindi una realtà e con gli strumenti corretti può trasformarsi in un modo per potenziare l’offerta scolastica.

“L’istruzione, la formazione digitale e la didattica integrata sono priorità per un’Italia che riparte” – ha commentato Francesca Bria, Presidente di CDP Venture Capital Sgr – “Ripensare la scuola, alla luce delle trasformazioni in corso, è fondamentale per il futuro del nostro Paese, per supportare il talento di docenti e studenti occorre rafforzare le nuove metodologie di apprendimento digitale. WeSchool si è messa al servizio della scuola con visione ed efficacia durante l’emergenza Covid-19 e siamo lieti di supportare una piattaforma italiana con forti capacità di crescita in un settore così strategico nella convinzione che l’istruzione e la conoscenza siano il cuore della democrazia”.

follower su instagram

5 strategie per aumentare in modo organico la follower base di Instagram

  • Pubblicare diversi tipi di contenuto significa più opportunità per aumentare le interazioni da parte degli utenti e, come possibile conseguenza, la crescita organica della fanbase di Instagram.
  • Instagram consente di aggiungere fino a 30 hashtag nel testo dell’immagine, ma sembra che la quantità ottimale per raggiungere il massimo engagement sia di nove hashtag.
  • Organizzare un concorso o un giveaway è una strategia che funziona nel 99% dei casi per aumentare la follower base, oltre che consolidare la presenza del brand sulla piattaforma.

 

Passano gli anni, cambiano i trend, Mark Zuckerberg rilascia nuove feature per le sue piattaforme, ma il problema principale dei marketer rimane sempre uno: come faccio ad aumentare la follower base del profilo Instagram del mio brand?

Purtroppo per Instagram, al contrario di Facebook, non è mai esistita un’opzione di advertising pensata per raggiungere direttamente questo obiettivo

Per molti brand, ma soprattutto per parecchi influencer, al principio l’unica alternativa è stata quella di acquistare fake follower per “gonfiare” la propria fanbase, ma sappiamo tutti benissimo quanto sia una mossa sbagliata e assolutamente inutile.

LEGGI ANCHE: 4 cose da evitare su Instagram per non perdere follower

follower su instagram

Esiste quindi un modo per aumentare in modo organico la follower base di Instagram?

Non c’è un unico modo predefinito per riuscire ad ottenere organicamente nuovi follower per il proprio profilo, ma esistono diverse strategie che combinando engagement, awareness e contenuti di qualità possono aiutare ad aumentare la propria fanbase.

Vediamo insieme quali sono le sei tattiche più utilizzate per raggiungere questo obiettivo.

#1 Pubblica regolarmente e negli orari migliori

Partiamo dalle basi ovvero dalla frequenza di pubblicazione, che influisce notevolmente sulla crescita della fanbase – oltre che sul tasso di engagement.

LEGGI ANCHE: Tailored Content: come creare il post perfetto per Facebook e Instagram

Per riuscire a rimanere al passo con l’algoritmo di Instagram, è consigliato pubblicare almeno un contenuto al giorno, ovviamente nei momenti della giornata considerati migliori.

Secondo uno studio di SproutSocial, basato sui dati di Instagram che riportano i momenti di maggiore attività da parte degli utenti sulla piattaforma, il momento perfetto nel 2020 per condividere contenuti su Instagram sarebbe il mercoledì alle 11:00 e il venerdì tra le 10 e le 11:00. 

In generale comunque per raggiungere un buon livello di engagement si consiglia di pubblicare dal martedì al venerdì tra le 10:00 e le 15:00.

#2 Investi nella produzione di contenuti differenti

Post nel feed, Instagram Stories, IGTV, filtri AR e il nuovo arrivato Reels: la piattaforma mette a disposizione una grande varietà di formati per i tuoi contenuti, perché non testarli tutti per capire qual è quello che meglio funziona per acquisire nuovi follower?

LEGGI ANCHE: Arriva Instagram Reels (anche in Italia), per creare video multi-clip da 15 secondi

Il livello di engagement infatti non è più collegato esclusivamente ai post nel feed: ora questo calcolo include anche metriche come le risposte e le menzioni nelle storie, le visualizzazioni dei video IGTV, l’utilizzo dei filtri etc.

Questo vuol dire che pubblicare diversi tipi di contenuto significa più opportunità per aumentare le interazioni da parte degli utenti e, come possibile conseguenza, la crescita organica della fanbase di Instagram.

#3 Utilizza gli hashtag giusti

Confermiamo che gli hashtag continuano ad essere di fondamentale importanza per aumentare la reach delle pubblicazioni su Instagram.

Ma è necessario scegliere quelli giusti, senza esagerare. Instagram consente di aggiungere fino a 30 hashtag nel testo dell’immagine, ma sembra che la quantità ottimale per raggiungere il massimo engagement sia di nove hashtag.

In generale, è meglio evitare di utilizzare hashtag vaghi o troppo popolari perché il contenuto rischia di passare inosservato tra i milioni di post che vengono pubblicati ogni minuto. 

Esempio, se siamo un artista che pubblica dipinti con l’acquerello, l’hashtag #watercolor è troppo generico. Piuttosto, se si tratta di un dipinto di fiori, utilizzeremo l’hashtag #WatercolorFlowers oppure #FloralWatercolor per raggiungere un target più specifico.

Esistono inoltre siti web o applicazioni che aiutano a trovare gli hashtag giusti da utilizzare, partendo da un argomento, come ad esempio DisplayPurposes.

Di grande utilità anche il tag di posizione, che aiuta a localizzare per esempio le piccole attività locali, in modo che gli utenti possano trovarle più facilmente dopo aver visto un contenuto.

#4 Organizza concorsi e giveaway

Lo sappiamo tutti: le persone amano ricevere prodotti gratuitamente e fanno di tutto pur di partecipare a un contest per vincere qualcosa.

SproutSocial afferma che il 72% dei consumatori si aspetta di trovare sconti o promozioni speciali sui canali social media brand. Al contrario, solo il 18% degli marketers pensa che sia necessario comunicare sconti e promozioni sui canali social.

Per questo organizzare un concorso o un giveaway è una strategia che funziona nel 99% dei casi per aumentare la follower base, oltre che consolidare la presenza del brand sulla piattaforma.

Ovviamente uno dei requisiti fondamentali per partecipare al concorso o al giveaway è quello di seguire la pagina e commentare il contenuto taggando i propri amici o colleghi (che a loro volta dovranno seguire la pagina). 

LEGGI ANCHE: Giveaway e Lead Generation: da semplici follower a contatti profilati

#5 Collabora con altri brand o con influencer

Un altro modo per aumentare la brand awareness e quindi ottenere nuovi follower è quello di collaborare con altri brand o con influencer, per esempio per il lancio di un nuovo prodotto in edizione limitata o per promozionare un concorso sul proprio profilo.

LEGGI ANCHE: Consigli, esempi e regole da seguire per contest e give away su Instagram

Se non si dispone di un budget dedicato esclusivamente alle collaborazioni con influencer, i micro-influencer continuano ad essere strategicamente efficaci per raggiungere un pubblico relativamente piccolo, ma realmente interessato e coinvolto.

In generale lavorare con gli influencer, in particolare appunto i micro e nano-influencer, crea un senso di fiducia nei confronti del brand da parte degli utenti. 

E mentre loro pubblicano contenuti e parlano del brand ai loro follower, il profilo Instagram aziendale comincerà a crescere organicamente.

LEGGI ANCHE: Insidie e opportunità dell’Influencer Marketing ai tempi del Coronavirus

Concludendo, esistono molti metodi per far aumentare la propria follower base in modo organico. Alcuni possono portare a una crescita più rapida (come ad esempio concorsi e giveaway) mentre altri sono più lenti a produrre risultati (come investire nella produzione di contenuti differenti). 

Controllare gli insight del profilo per analizzare l’andamento dell’account è fondamentale per migliorare la strategia di acquisizione di follower. Ad esempio, se ci sono grandi picchi in determinati giorni, è possibile dedurre quale tipo di contenuto è stato pubblicato in quel momento e quindi se il contenuto è performante o meno.

contenuti ingaggianti

Sei sicuro che i tuoi contenuti siano ingaggianti?

  • Creare contenuti ingaggianti significa generare una reazione nel proprio pubblico.
  • 10 consigli utili per capire se i tuoi contenuti sono davvero così coinvolgenti. Mettiti alla prova!

 

Ti sei mai chiesto cosa significa creare contenuti che coinvolgano davvero chi ti segue o che attirino potenziali clienti?

Innanzitutto è meglio spiegare cosa significa davvero ‘coinvolgere’: in inglese si usa la parola ‘engagement’ ossia coinvolgimento, termine caro a tutti i marketer che lavorano online.

Difficile da definire realmente. Significa che il contenuto deve essere d’impatto verso il pubblico, talmente d’impatto da generare una reazione, che sia un commento, un like, una condivisione sui social; oppure visitare una pagina, cliccare su un link, inserire a carrello un prodotto su un sito web. Qualsiasi cosa che faccia sì che si crei interazione e l’utente passi all’azione.

È proprio qui che entra in gioco l’importanza delle metriche per misurare il nostro obiettivo. Se il nostro scopo è creare contenuti ingaggianti per i social media, allora dovremo andare a misurare quante reazioni riceviamo: like, commenti, condivisioni. Saranno questi indicatori che ci diranno se il nostro contenuto ha avuto successo o meno.

Allo stesso modo se stiamo parlando di contenuti su un sito web, andremo a definire indicatori di performance diversi. Sulla base del canale a cui ci riferiamo, potrebbero essere: il numero di visitatori della pagina, il tempo medio che passano su quella pagina, il numero di click generati su un link, o il tasso di conversione se abbiamo un eCommerce.

L’importante è sempre sapere cosa stiamo facendo e perché, per arrivare ad essere in grado di misurare i risultati ottenuti.

Ma veniamo al nocciolo della questione e capiamo come creare questi contenuti tanto preziosi.

contenuti ingaggianti

I nostri consigli su come creare contenuti bomba

Crea una scaletta

È  facile perdersi nel flusso di idee e non andare dritti al punto con il nostro contenuto. Il primo consiglio infatti riguarda la pianificazione del lavoro. Crea la cosiddetta scaletta di punti da trattare, organizzare le idee aiuta tantissimo.

Chiediti cosa si aspetta il tuo pubblico e cerca di idare un contenuto che possa andare incontro alle sue esigenze, rispondere alle sue domande, avere un valore aggiunto.

Se prendiamo ad esempio la scaletta di questo articolo che tratta dei consigli per creare contenuti ingaggianti, il primo punto è un paragrafo introduttivo che spiega il focus, in modo che l’utente trovi subito quello che cerca, dopodiché arrivano i punti di approfondimento e l’articolo si compone di seguito.

Rispondi a una domanda

Un altro buon consiglio per attivare subito l’interesse del nostro interlocutore è cercare con i nostri contenuti di rispondere a domande frequenti degli utenti, dargli le risposte che cercano, risolvere i loro dubbi, perplessità o problemi. Avremo fatto bingo, perché troveranno esattamente quello che stanno cercando e riterranno il nostro contenuto di valore e molto utile.

Introduci domande

Viceversa anche fare domande è un buon modo per ingaggiare gli utenti. Anche in questo articolo, se notate, abbiamo iniziato con una domanda. Non è detto che l’utente sappia rispondere, ma sarà incuriosito nel continuare la lettura per trovare la risposta che cerca.

Usa la creatività con l’intento giusto

Innanzitutto devi sapere perché stai creando un certo contenuto e a chi è indirizzato. Come sempre è importante chiedersi quale scopo vogliamo raggiungere e conoscere l’audience di riferimento. Dobbiamo sempre creare qualcosa con un motivo e per qualcuno.

Per questa ragione, spazio alla creatività, ma mirata. Alcune idee possono essere brillanti, ma non adatte al nostro pubblico di riferimento perciò non risulteranno efficaci al raggiungimento del nostro obiettivo.

LEGGI ANCHE: Come scrivere davvero per le persone secondo Don Draper

digital marketer skill

Tratta di qualcosa che ti appassiona davvero

Una cosa che ti aiuterà nel creare un contenuto di valore e che può fare la differenza è cimentarsi con qualcosa che davvero ti appassiona. Sarai quindi portato ad approfondire, a metterti in prima linea nel capire cosa può funzionare e cosa no, sicuramente avrai un occhio di riguardo e anche chi si imbatterà nei tuoi contenuti lo percepirà.

L’autenticità del racconto, la passione e la dedizione trapeleranno, e in questi casi il risultato è sempre assicurato. Quando c’è entusiasmo si capisce ed è difficile sbagliare.

Includi i cosiddetti ‘Acchiappareach’

Un altro metodo è quello di utilizzare citazioni che possano essere condivise. Spesso utilizzato da blogger che inseriscono dei blocchi con frasi che attirano l’attenzione. La nostra audience si riconosce nelle parole scritte e quindi condivide.

Potresti anche inserire  direttamente dei bottoni per la condivisione e con un semplice click, il gioco è fatto!

Inserisci un invito all’azione

Importante è sempre inserire la cosiddetta call to action ossia l’invito all’azione per utente.

Che sia un post o un articolo di blog, dobbiamo inserire un rimando a quello che vogliamo il nostro pubblico faccia. Se si tratta di un prodotto, il link alla pagina prodotto, un format per la raccolta contatti o per l’iscrizione alla newsletter. I nostri contenuti devono sì informare e dare valore, ma in cambio dobbiamo arrivare a chiedere qualcosa anche all’utente.

Includi link interni

Per rendere più interessanti i tuoi articoli puoi includere link interni che rimandino ad approfondimenti o a pagine di vendita. Questo sarà un modo per far rimanere più a lungo il tuo utente sul sito web e aiuterà anche lato SEO: la credibilità della tua pagina acquisterà un punteggio maggiore. Indirizza le persone verso pagine cruciali sul tuo sito e punta sempre ad ottenere il risultato sperato.

LEGGI ANCHE: Video marketing ed eCommerce per coinvolgere le persone (e convertire)

contenuti ingaggianti

Usa testimonianze

Anche inserire recensioni e testimonianze del tuo prodotto o servizio può aiutare. Il tuo pubblico si potrà riconoscere nell’autenticità di queste e sarà portato ad essere maggiormente coinvolto.

Questo genere di contenuti aumentano la tua credibilità e instaurano un dialogo diretto con chi li vede.

Usa i video

Ultimo ma non per importanza: anche il formato del contenuto fa la sua parte.

L’esigenza dei consumatori è quella di essere sempre più coinvolti: i dati dimostrano che un video è una tipologia più coinvolgente e preferita dagli utenti.

Circa l’80% di chi naviga su un sito eCommerce predilige contenuti video, rispetto a immagini di elevata qualità o descrizioni di prodotto; si stima che 1 minuto di video equivalga a 1,8 milioni di parole comunicate.

Sono più diretti, immediati e facili da fruire. Puoi creare video tutorial, test e recensioni di prodotto, ma anche Q&A video o altri contenuti per generare brand awarness, facendo trapelare i valori del tuo marchio, raccontando chi sei.

esempi di landing page

15 esempi di landing page da cui trarre ispirazione

  • La creazione di una landing di successo richiede una pianificazione attenta e precisa: esistono alcune best practice per rendere una pagina di destinazione maggiormente efficace.
  • Per creare la landing page perfetta è bene studiare gli esempi meglio riusciti del proprio settore.

 

La landing page è, come dice il nome stesso, una pagina di atterraggio, un elemento strategico, costruito con uno scopo ben preciso: convincere l’utente a convertire, spingendolo ad acquistare, a fissare un appuntamento o a lasciare un contatto. La creazione di una landing di successo richiede una pianificazione intelligente, dettagliata e creativa.

Come si crea una landing page di successo?

Esistono alcune best practice per rendere una landing page più efficace:

  • creare un design privo di ingombri: le landing page hanno un solo obiettivo, cioè guidare l’utente verso la conversione. Pertanto, è bene mantenere solo gli elementi che possono a servire questo scopo, lasciando il resto  libero. Ad esempio, menù di navigazione, footer, etc., che sono elementi tipici di una pagina di un sito web, devono essere evitati, poiché potrebbero essere fonte di distrazione per l’utente.
  • concentrare l’intera pagina su un’unica offerta: ridurre le distrazioni significa anche mantenere il minor numero di inviti all’azione (CTA). Il pulsante della call to action dovrà essere messo above the fold, ben in evidenza, in modo che l’utente non si senta in obbligo di scrollare la pagina.
  • seguire la gerarchia dei contenuti: qualsiasi landing page sarà caratterizzata principalmente da un titolo, un sottotitolo, una copia del corpo, un modulo e un rich media. Tutti questi elementi dovranno essere organizzati in una gerarchia appropriata che aiuterà l’utente a navigare nella pagina di destinazione.
  • usare una dichiarazione di valore chiara e concisa: il contenuto della landing page è molto diverso rispetto a quello di un post di blog, poiché cerca di convincere il lettore a compiere un’azione. Per ispirare le persone si consiglia di enfatizzare i verbi d’azione, esplicitare i vantaggi e utilizzare volti di persone che creano empatia nelle immagini. Inoltre è bene inserire prove sociali come recensioni e certificati, per infondere fiducia nel brand.
  • mantenere i form di contatto semplici e chiari: è bene raccogliere solo le informazioni essenziali, necessarie per qualificare l’utente per la fase successiva della canalizzazione, in quanto la richiesta di troppi dati potrebbe far desistere l’utente dalla compilazione.
  • adottare un approccio mobile-first: è fondamentale che le pagine siano consultabili da qualsiasi tipologia di dispositivo, inclusi tablet, smartphone, etc.
  • testare le landing page: è sempre meglio sperimentare versioni diverse delle pagine di destinazione, per vedere quale di esse abbia il tasso di conversione più elevato. Qual’è un buon tasso di conversione per una landing page? Il tasso di conversione medio è di circa il 2,4%, ma le migliori in assoluto raggiungono anche una percentuale del 10%.

Quali sono le migliori landing page in circolazione?

Secondo Unbounce, per creare la pagina di destinazione perfetta è bene studiare gli esempi meglio riusciti del proprio settore. All’interno di questo articolo abbiamo selezionato 15 landing page da cui trarre ispirazione. Vediamole insieme.

1. Landing Page di Netflix

Landing Page Netflix
La landing page di Netflix non menziona da nessuna parte in cosa consiste il servizio o il prezzo dell’abbonamento premium. Questo non sorprende affatto: Netflix è un brand conosciuto e quasi tutte le persone sono già a conoscenza di queste informazioni. Tuttavia questa pagina ha tutte le caratteristiche di una landing page perfetta: ha un design minimale ed elegante, una call-to-action chiara ed accattivante, un form di contatto semplice da compilare.

Perché è d’ispirazione?

  • Messaggio breve e conciso: il testo sulla pagina è breve ed ha una funzione molto precisa, ovvero rispondere a ogni possibile obiezione di un cliente Netflix.
  • Va contro le regole: Netflix usa il colore rosso per mettere in evidenza i pulsanti e le CTA, andando contro tutte le regole UX. Il rosso, infatti, psicologicamente rappresenta il pericolo. Ma per Netflix funziona chiaramente, ed anzi, è un modo intelligente per farsi notare, perché indica l’urgenza di compilazione del form (oltre ad essere il colore del brand, naturalmente).
  • Modulo semplice da compilare: inizialmente, Netflix chiede solo un’email. Se hai seguito l’evoluzione delle landing page di Netflix, ti sarai accorto che i moduli sono stati snelliti sempre di più nel tempo, arrivando a chiedere solo le informazioni necessarie.

2. Landing Page di Airbnb

Landing Page Airbnb

Airbnb utilizza numerose landing page, ognuna appositamente studiata per un determinato target e scopo.
L’esempio rappresentato nell’immagine, mira a far diventare il visitatore un host Airbnb. Persuadere i proprietari di case ad aprire i loro spazi personali agli estranei non è un compito semplice, ma sai cosa aiuta? Mettere in evidenza il guadagno potenziale!

Perché è d’ispirazione?

  • Copy accattivante: “Diventa host Airbnb e inizia a guadagnare” leggiamo in alto alla pagina… e chi non vorrebbe poter guadagnare qualche soldo in più? Addirittura è stato inserito un calcolatore che mostra il potenziale guadagno in base all’area in cui vive l’utente, il tipo di camera che offre ed il numero di viaggiatori che è disposto ad ospitare.
  • Affronta le preoccupazioni dei potenziali host: con il contenuto garantisce che l’host avrà strumenti di fiducia e sicurezza che gli permetteranno di accettare una prenotazione solo se si sentirà a proprio agio, che ogni prenotazione sarà coperta da una protezione in caso di danni fino a 1.000.000 di dollari e che il sistema di pagamento sarà sicuro e flessibile.

3. Landing Page di Shopify

Landing Page Shopify

Shopify è una piattaforma di vendita che serve ad avviare, gestire e far crescere un’attività commerciale. Questo esempio di landing page di Shopify punta tutto sulla semplicità, sia in termini di layout, che di contenuti.

Perché è d’ispirazione?

  • Contenuto essenziale, ma conciso: la landing page contiene solo un titolo orientato all’utente “Vendi online con Shopify“ e tre paragrafi che trattano i vantaggi dell’utilizzo di questa piattaforma, ovvero facilità d’uso e prezzi esigui.
  • Form di contatto in evidenza: il modulo è messo in primo piano, subito in alto alla pagina e richiede una sola informazione, l’email. In questo modo non assilla l’utente con mille informazioni, che potrebbero farlo desistere dalla conversione.
  • Prove sociali: la landing page è arricchita con call to action (“Fidati di oltre 150.000 aziende in tutto il mondo“) e recensioni sul prodotto, che servono come eccellente prova sociale per ridurre i dubbi e migliorare la credibilità.

4. Landing Page dell’Athabasca University

Landing Page Athabasca UniversityLEGGI ANCHE: Regole da tenere a mente per una landing page efficace

La Athabasca University ha aperto la strada alla formazione a distanza in Canada negli anni ’70. Oggi utilizza le landing page per potenziare le sue iniziative di iscrizione online, incluso questo esempio che rappresenta i suoi 14 programmi di certificazione. È una scelta intelligente poiché le landing page consentono all’università di focalizzare l’attenzione dell’utente su porzione delle sue offerte.

Perché è d’ispirazione?

  • Obiettivo chiaro: questa landing page è dedicata a tutte le persone che vorrebbero migliorare il grado della propria istruzione, ma sentono di non avere tempo per perseguirla. Questo messaggio è messo in evidenza grazie ad una chiara call to action “Tempo per la mia vita. Tempo per la mia certificazione” e con del contenuto creato ad hoc, che fa appello al desiderio di auto-realizzazione.
  • È un classico esempio di Z-pattern: sfrutta la gerarchia visiva per muovere lo sguardo dell’utente. In questo modo, l’occhio è incoraggiato a spostarsi dal logo dell’Università di Athabasca fino allo slogan, quindi in diagonale in direzione del copy della pagina, e infine alla sua destra verso la call to action.

5. Landing Page di Deliveroo

Landing Page Deliveroo

Deliveroo è una società di consegne alimentari fondata nel Regno Unito, che ora opera in molte città del mondo. Mentre il loro sito web si rivolge ai clienti che richiedono consegne di cibo, questa landing page è rivolta ai ristoranti che vogliono collaborare con Deliveroo.

Perché è d’ispirazione?

  • Design complessivo orientato al business: invece di foto di poke deliziosi e pizze appena sfornate, questa landing page si concentra su un video che racconta la preparazione dei piatti e le consegne. Inoltre è stata inserita una frase esplicativa per evidenziare istantaneamente ciò che i ristoranti possono guadagnare dalla collaborazione con Deliveroo.
  • Moduli online molto semplici: i moduli online possono aiutare le aziende a raccogliere informazioni importanti sui clienti. Tuttavia, se sono troppo lunghi o complicati, è probabile che vengano rimbalzati. In questo caso, Deliveroo ha incluso solo i dettagli più importanti e semplificando la compilazione del modulo, con elenchi a discesa ed etichette chiare.
  • Include una politica sulla privacy: se il modulo richiede informazioni sensibili, è necessario rassicurare i visitatori, mettendo in evidenza la politica sulla privacy. Deliveroo ha aggiunto un link alla sua politica direttamente sotto il pulsante “Invia”, rendendolo maggiormente visibile.

6. Landing Page di Branch Furniture

Landing Page Branch Furniture

Non è affatto semplice arredare il proprio ufficio, e questo Branch Furniture lo sa perfettamente! La loro landing page rassicura immediatamente l’utente mettendo in evidenza i vantaggi nella scelta del servizio: qualità del prodotto, velocità della progettazione e dell’installazione e risparmio.

Perché è d’ispirazione?

  • Titolo fortemente esplicativo: “Mobili per ufficio installati con semplicità“, in poche parole rende evidente la sua unique selling proposition (USP) e il target a cui si rivolge. La landing page evidenzia che si tratta di un’esperienza di collaborazione, con progettazione gratuita e spese di installazione incluse.
  • Usa CTA intelligenti: sebbene la pagina abbia più di una call to action, finiscono tutte per portare l’utente nello stesso posto. Usare una call to action differente aiuta i visitatori a capire le fasi successive del processo.

7. Landing Page di Blue Forest Farms

Landing Page Blue Forest Farm

I produttori di canapa hanno difficoltà a dissociarsi dalla cultura della cannabis, mentre la
landing page di Blue Forest Farms ha un approccio più moderno. Dal design pulito, al copy persuasivo, dimostra chiaramente che si tratta di un settore che richiede di essere preso sul serio.

Perché è d’ispirazione?

  • Approccio “raffinato”: Blue Forest Farms commercializza olio di canapa in forme diverse, dallo stato grezzo, al prodotto white label pronto per il mercato. Oltre a elencare queste tipologie di prodotto, questa landing page illustra il processo attraverso il quale viene perfezionata la loro canapa, sottolineando la cura e il mestiere che le riguardano.
  • Design semplice: invece di riempire la pagina con troppe informazioni, Blue Forest Farms lo mantiene semplice, per incoraggiare la compilazione del form di contatto il più presto possibile.

8. Landing Page di Bouquet Bar

Landing Page Bouquet Bar

Regali di lusso… solo perché“. Bouquet bar afferma che non c’è bisogno di una scusa per impressionare qualcuno che ami, con un mazzo di fiori.

Perché è d’ispirazione?

  • Offre la possibilità di scelta: per coloro che vogliono creare qualcosa di personalizzato, la prima call to action invita a creare il proprio bouquet, mentre per chi ha poco tempo o immaginazione, esistono dei bouquet già pronti all’uso.
  • Uso di immagini suggestive: le fotografie mettono in mostra i soggetti che ricevono il dono, con lo scopo di generare empatia e suscitare emozioni. 

9. Landing Page di Campaign Monitor

Landing Page Campaign Monitor

La landing page della piattaforma di email marketing Campaign Monitor riunisce molte delle best practice per le pagine di destinazione citate in precedenza nell’articolo: include un copy chiaro e persuasivo, prove sociali ed un unico obiettivo perseguibile: “Progetta la tua prima email HTML ora“.

Perché è d’ispirazione?

  • Coerenza del messaggio: hai notato quante volte la keyword “email HTML” compare all’interno della pagina? Rimanere concentrato su questo unico obiettivo potrebbe favorire la conversione.
  • CTA attraente: l’abbiamo già menzionata sopra, la call to action “Progetta la tua prima email HTML ora” non è la classica frase scontata, come potrebbe essere “Ulteriori informazioni“.
  • Usa immagini di persone reali: come già detto per la landing page precedente, utilizzare fotografie realistiche di persone potrebbe aiutare a suscitare emozioni nei visitatori e potrebbe renderli più propensi a convertire.

LEGGI ANCHE: Consigli per convertire il traffico web in più contatti e clienti

10. Landing Page di Fast Mask

Landing Page Face Mask

Fast Mask crea e vende maschere e coperture per il viso
progettate per essere utilizzate da ciclisti, motociclisti, ed altri amanti degli sport estremi. Questa landing page si rivolge agli amanti del brivido e mostra alcune fantasie che possono essere scelte, oltre alle diverse modalità per poterle indossare

Perché è d’ispirazione?

  • Mette in evidenza i prodotti più venduti: Fast Masks produce oltre 100 fantasie di maschere diverse, ma questa landing page mostra solo cinque delle loro opzioni più popolari. Questo è sufficiente per far capire all’utente che tipologia di prodotti potrà trovare nel sito, evitando di trasformare la pagina in un grande elenco di prodotti.
  • Si concentra sui vantaggi: molti visitatori potrebbero pensare di acquistare una maschera per la prima volta, quindi la pagina di destinazione richiede tempo per spiegare alcuni dei vantaggi principali di indossarne una, ad esempio il grado di protezione, la qualità del prodotto, la varietà del catalogo, e molto altro.
  • Include prove sociali: la landing page contiene recensioni sul prodotto, che servono come eccellente prova sociale per ridurre i dubbi e migliorare la credibilità dell’azienda.

11. Landing Page di Goby

Landing Page Goby

Spazzolatura perfetta“, questo è ciò che la landing page di Goby promette, offrendo ai visitatori la sicurezza e la curiosità di fare clic. Non solo il loro pluri-premiato spazzolino elettrico ha alcuni riconoscimenti impressionanti, ma è anche conveniente e supportato da una garanzia di rimborso.

Perché è d’ispirazione?

  • Caratteristiche dello spazzolino da denti: mette in evidenza tutti gli elementi dello spazzolino Goby attraverso un’immagine, in questo modo i visitatori possono vedere da soli come sono le “setole morbide e premium” e la “testina oscillante“.
  • Messaggio ad alto impatto sociale: gli acquirenti amano supportare marchi che sono mossi da forti valori. In fondo alla pagina si evidenzia che Goby desidera rendere l’igiene orale accessibile a tutti ed è partner del programma Global Student Outreach della NYU College of Dentistry.
  • Foto di Instagram: il carosello delle foto di Instagram, in fondo alla pagina, è una grande riprova sociale. Queste immagini di influencer che usano lo spazzolino, lo rendono un prodotto alla moda e ne stimolano l’acquisto.

LEGGI ANCHE: Limited edition strategy: come può condizionare le decisioni di acquisto

12. Landing Page di Panda7

Landing Page Panda7

Qualcuno ama davvero il processo di selezione dell’assicurazione auto? La risposta probabilmente è no. Bisogna contattare assicuratori diversi, confrontare le loro tariffe e scrutare attentamente i contratti. Ma questa
landing page di Panda7 promette di rendere le cose molto più semplici.

Perché è d’ispirazione?

  • Vantaggi chiari: la landing page chiarisce che ci sono due principali vantaggi nell’uso del servizio. Innanzitutto, consente di risparmiare tempo, permettendo di confrontare le migliori tariffe online. In secondo luogo, consente di risparmiare denaro (fino al 30%, in alcuni casi). Questi due punti vengono ripetuti più e più volte in diversi modi.
  • Intestazione intelligente: la call to action in alto alla pagina cambia in modo intelligente, trasformandosi da numero di telefono a “Confronta le quotazioni” durante lo scorrimento della pagina.

13. Landing Page di Twinwoods Adventure

Landing Page Twinwoods Adventure
La landing page di Twinwoods Adventure è dedicata agli amanti dello sky-diving. Bluespark Digital ha creato una pagina che pullula di energia ed eccitazione rimanendo concentrata sulla conversione.

Perché è d’ispirazione?

  • Contatti in evidenza: come per altre landing page viste finora, il design incoraggia lo scorrimento verso il basso. Facendo clic sulla freccia sotto la CTA si effettua uno scrolling, tuttavia il numero di telefono resta in evidenza nella pagina.
  • Fornisce prove dell’esperienza: Twinwoods Adventure vende un’esperienza, perciò la prova sociale è fondamentale. La pagina contiene sia testimonianze, che recensioni, da Google, Facebook e TripAdvisor.
  • Ulteriori informazioni: in fondo alla pagina l’utente può trovare tutte le informazioni utili di cui potrebbe aver bisogno. Probabilmente, questa sezione potrebbe essere messa maggiormente in evidenza, ma Twinwoods Adventure la inserisce in maniera intelligente, senza allungare la pagina.

14. Landing Page di Smalls – Food for Cats

Landing Page Smalls

La landing page di Smalls – Food for Cats offre un servizio di abbonamento di cibo per gatti di alta qualità, nella varietà umida o secca. Questo prodotto offre numerosi benefici: offre un alito più fresco, un pelo più lucido e maggiore energia.

Perché è d’ispirazione?

  • Coupon: in alto alla landing page, una call to action mette in evidenza la possibilità di ottenere uno sconto del 25% sul primo acquisto.
  • Uso dei colori: a pagina suddivide ogni sezione con un colore di sfondo diverso, dando al tutto un aspetto divertente e giocoso.
  • Recensioni: questa pagina di destinazione contiene oltre 11 divertenti e tenere fotografie di gatti che si godono il prodotto.

15. Landing Page di Zumba

Landing Page Zumba

Sì, questa forse non te l’aspettavi, ma la landing page di  Zumba non serve a reclutare studenti, bensì nuovi istruttori per questa disciplina.

Perché è d’ispirazione?

  • Uso delle parole e della fotografia: Zumba è uno sport incentrato sul movimento e questa landing page cattura l’energia cinetica con fotografie ad alta risoluzione di persone che saltano, ballano e ridono. Anche il copy è molto seducente.
  • Video di supporto: con i programmi di fitness, è sempre meglio mostrare alcuni contenuti video, in modo da dare ai visitatori un assaggio di come sarà effettivamente provarli da soli. La pagina utilizza una combinazione di video professionali e contenuti creati dagli istruttori per offrire uno sguardo nel mondo di Zumba.
limited edition_vodka_ninjamarketing

Limited edition strategy: come può condizionare le decisioni di acquisto

  • Collezioni, prodotti o packaging limited edition richiamano subito la nostra attenzione: il fascino irresistibile di un qualsivoglia vantaggio.
  • Quanto una buona strategia di marketing mescolata alla psicologia e correlata alla nostra necessità di soddisfare istinti primordiali riesce dunque a condizionarci nella decisione di acquisto?

 

Cosa ci viene in mente quando leggiamo limited edition? Di sicuro subito pensiamo ad un prodotto o ad un servizio che è limitato nelle quantità o nel tempo. In effetti una delle strategie marketing di maggior successo è proprio quella che consiste nel creare un senso di urgenza nella sfera del desiderio.

Un misterioso, ma perfettamente studiato, mix tra psicologia ed economia che agisce sulla nostra sfera emotiva. Ci spinge naturalmente, quasi come una pulsione inspiegabile, a desiderare e acquistare un qualcosa di cui potremmo probabilmente fare a meno.

Il vantaggio dell’esclusività

Del resto anche le nozioni di economia ci insegnano che la scarsità di un bene porta ad un aumento della domanda. Ed ecco quindi che variabili come scarsità, prezzo diverso da quello a cui un brand ci ha abituato, esclusività ed urgenza, si mescolano sapientemente per far crescere in noi l’irrefrenabile attrazione verso un prodotto in edizione limitata.

Tutto ciò che percepiamo come raro, da collezione, irripetibile, assume un valore più alto. Un esempio ce lo dà Starbucks con le sue limited edition cups che presenta ogni anno in occasione delle festività. Piccoli cambiamenti come i colori accesi e le fantasie a tema natalizio a noi scaldano il cuore ed enfatizzano l’atmosfera. Al brand incrementano le vendite e contemporaneamente anche l’awareness grazie alla condivisione sui social di contenuti generati dagli utenti stessi, come nel caso del coloratissimo Unicorn Frappuccino. Una mossa studiata non solo per fidelizzare i clienti ma anche – e soprattutto – per aumentare le vendite in quel particolare periodo in cui il principale trend era quello degli unicorni.

limited edition_starbucks_ninjamarketing

Si scrive limited edition, si legge persuasione

Il lancio di prodotti che non saranno in seguito replicati fa intuire come un’ipotetica perdita del vantaggio crei confusione nel processo decisionale e spinga a un’urgenza che va oltre il reale bisogno.

Nel settore fashion, già da qualche anno, alcuni tra i brand più conosciuti hanno adottato la strategia del marketing drop. Limited edition lanciate all’ultimo istante solo per un tempo limitato, o come in casi estremi solo per un giorno. Ovviamente le richieste superano di gran lunga le disponibilità, trasmettendo così un continuo senso di attesa per i futuri eventi e dilatando l’attenzione degli utenti nell’intero anno.

Il brand Supreme ogni anno propone sul mercato internazionale una linea di abbigliamento in quantità limitata. La corsa all’acquisto è feroce: file infinite fuori gli store e prenotazioni online tramite robot. Non mancano neanche i rivenditori che aumentano il costo dei prodotti fino al 600%.

Qualcuno potrebbe dunque chiedersi se questo tipo di acquisto, che rasenta una specie di guerra all’accaparramento, valga effettivamente la pena. Ebbene, richiamando di nuovo il senso di esclusività, unito al fascino dell’irrepetibilità a braccetto con lo status di prestigio, la risposta è istintivamente positiva. Vi ricorda qualcosa la collaborazione di Supreme con Louis Vuitton?

limited edition_supreme_vuitton_ninjamarketing

LEGGI ANCHE: Le special collection dedicate alle donne e alla sensibilizzazione sul tumore al seno

Meno ce n’è, più ne voglio

I prodotti lanciati con scarsa disponibilità sembrano difatti più preziosi, nonostante la loro sostanza sia quella di sempre e a cui siamo abituati o affezionati. Mentre le limited edition con varianti di gusto hanno dimostrato scarso successo, come la Vanilla Coke del 2007, quelle che parlano al cliente come ad un amico hanno letteralmente spopolato sul mercato.

Un esempio è quello di Coca-Cola che pochi anni fa con la campagna Share a Coke ha scatenato la caccia alla lattina con il proprio nome. Di nuovo la spia dell’urgenza si è immediatamente accesa nelle menti dei consumatori. La corsa all’acquisto è stato il successo a cui ambiva la strategia marketing, in termini di incremento vendite e awareness. Stesso discorso per le bottigliette di acqua Evian firmate Chiara Ferragni.

LEGGI ANCHE: IKEA lancia il nuovo catalogo 2019, ma la vera novità è la matita in edizione limitata

Quest’anno, in piena emergenza Covid, Absolut Vodka ha presentato, con una collaborazione tutta italiana firmata MSGM, la sua bottiglia in edizione limitata. Puntando sul concetto hype del restare uniti in un momento tristemente straordinario, il brand ha ideato la frase “Nothing makes sense when we’re apart, leggibile soltanto affiancando due bottiglie. Un’edizione limitata di appena 20.000 pezzi che gli intenditori non si sono di certo fatti scappare.

limited_edition_ninjamarketing

LEGGI ANCHE: Pride month 2020: ecco i brand che celebrano l’amore con i colori dell’arcobaleno

Siamo quindi tutti scemi?

No, non lo siamo. Semplicemente il marketing quando – la maggior parte delle volte – funziona, fa leva sulla psicologia. Secondo la piramide di Maslow, l’autorealizzazione è all’apice dei bisogni personali. Realizzare le proprie aspettative in termini di prestigio, di ricchezza ed esclusività, ci fa sentire potenti nel possedere qualcosa che altri non hanno o a cui non possono arrivare. In più, gli oggetti con bassa disponibilità ci sembrano più preziosi. Da qui la necessità di assumere per così dire “comportamenti insoliti” pur di ottenere un bene puramente materiale, spesso con scarsa utilità e che con il tempo probabilmente si deteriorerà.

LEGGI ANCHE: Vans ha realizzato una collezione ispirata a Van Gogh in collaborazione con il museo di Amsterdam

Come ad esempio Puma che per il lancio della limited edition Puma King Luxury Edition ha creato come prezioso accessorio una scatola oro e nero, utilizzando acrilico specchiato e alluminio inciso al laser. Un packaging originale e prezioso, tanto che il brand ha offerto al mercato solo 999 paia di scarpe trasformando così un inutile involucro in un oggetto da collezione, quasi più delle scarpe stesse.

puma_king_lux_ninjamarketing

Senza andare troppo lontano, è facile ricordare la strategia di Nutella con gli ultimi Nutella Biscuits che, benché non fossero edizione limitata, a pochi giorni dal lancio hanno registrato il sold out in ogni supermercato, aumentando le aspettative e il buzz sui social.

Come anche i vasetti limited edition dello stesso brand e la ricerca ossessiva (manco fosse l’alcool ai tempi del Covid) dei due unici contenitori gemelli. Ma poi, qualcuno sarà riuscito a trovarli?

tiktok challenge

TikTok vuole fare causa a Trump per aver cercato di vietare l’app negli Stati Uniti

TikTok sta intraprendendo un’azione legale contro i tentativi dell’Amministrazione Trump di vietare l’applicazione negli Stati Uniti.

Dopo aver valutato le sue opzioni a seguito dell’ordine esecutivo che la costringerà sostanzialmente a vendere a una società statunitense, o ad affrontare un divieto sul mercato americano, TikTok ha confermato che porterà avanti un’azione legale contro il governo statunitense per la direttiva ufficiale.

LEGGI ANCHE: TikTok apre il suo algoritmo e sfida i concorrenti a fare lo stesso

La posizione di TikTok

In una dichiarazione, TikTok ha spiegato l’azione in corso, dicendo che non vede altra opzione se non quella di contestare l’ordine:

“Anche se siamo in forte disaccordo con le preoccupazioni dell’Amministrazione, per quasi un anno abbiamo cercato di impegnarci in buona fede per fornire una soluzione costruttiva. Quello che abbiamo incontrato, invece, è stata la mancanza di un giusto processo, in quanto l’Amministrazione non ha prestato attenzione ai fatti e ha cercato di inserirsi nelle trattative tra imprese private”.

TikTok potrebbe avere in effetti un punto a suo favore – anche se ci sono preoccupazioni significative intorno alle operazioni e ai processi della società, non ci sono prove pubblicamente disponibili per dimostrare che i dati degli utenti statunitensi siano effettivamente condivisi con il governo cinese, né che vi siano contenuti censurati.

tiktok ceo

Dalla Casa Bianca si sostiene infatti che:

“TikTok, secondo quanto riferito, censura anche contenuti che il Partito Comunista Cinese considera politicamente sensibili, come quelli riguardanti le proteste a Hong Kong”.

In realtà a sostegno di queste tesi non ci sono prove definitive – almeno, nessuna che reggerebbe in un’impugnazione legale. Ecco perché TikTok sta passando alla fase successiva.

“Per garantire che lo Stato di diritto prevalga e che la nostra azienda e i nostri utenti siano trattati in modo equo, non abbiamo altra scelta se non quella di contestare l’Ordine Esecutivo attraverso il sistema giudiziario”, ha dichiarato l’azienda.

L’azione in realtà, alla fine, rendere le cose ancora più difficili per l’app.

LEGGI ANCHE: Week in Social: una settimana all’insegna del deal del secolo tra Microsoft e TikTok

La vendita dell’app a una società americana

La decisione di TikTok di fare il prossimo passo legale potrebbe anche indicare che le trattative per la sua potenziale vendita a un acquirente americano – probabilmente Microsoft – non stanno procedendo come previsto. Come notato, nella sua dichiarazione iniziale sull’Executive Order, TikTok ha prospettato la possibilità di un’azione legale, ma l’opinione è che TikTok vorrebbe perseguire questa linea d’azione solo come ultimo risultato, per paura di contrapporsi ulteriormente all’amministrazione Trump.

testate giornalistiche tiktok

A quanto pare Microsoft rimane il principale offerente di TikTok, che alcuni hanno valutato circa 30 miliardi di dollari, ma ci sono varie preoccupazioni che potrebbero vedere l’azienda esitare a premere il grilletto su un affare così grosso.

È possibile che le discussioni si siano deteriorate al punto che TikTok senta il bisogno di fare questo passo avanti? Microsoft certamente, in quanto potenziale proprietario di TikTok, non vorrebbe essere coinvolta in una battaglia legale con il governo degli Stati Uniti.

Teoricamente tutto dovrebbe risolversi se l’affare Microsoft andrà in porto, ma anche così, il fatto che TikTok stia facendo questo passo avanti legale potrebbe riflettere le preoccupazioni che le cose non andranno come sperato.

Ma, d’altra parte, ci sono altri pretendenti. Oracle si è rivelato questa settimana come uno dei tanti partner di un consorzio che cerca di fare un’offerta per la piattaforma, mentre anche Google aveva, a un certo punto, pensato di contribuire a un’offerta collettiva per la piattaforma, prima di cambiare idea.

Sembra che ci siano opzioni disponibili per mantenere in funzione la piattaforma, ma la decisione di TikTok di recarsi in aula non sembra essere un buon segno.

LEGGI ANCHE: TikTok lascia Hong Kong: ecco cosa c’è da sapere se fai marketing

TikTok Italia

La strategia per rimandare la decisione

D’altra parte, potrebbe anche essere una tattica dilatoria – se TikTok potesse rimandare qualsiasi decisione fino a dopo le elezioni americane, potrebbe essere in grado di rinegoziare il suo status con un nuovo governo. Se Trump non fosse più al comando, forse un nuovo presidente sarebbe più comprensivo della situazione.

Forse, quindi, l’azione legale di TikTok non punta tanto a vincere la causa, in quanto tale, quanto a prolungare la disponibilità dell’applicazione su territorio americano.

In ogni caso, secondo il direttore generale di TikTok, Vanessa Pappas, l’app non andrà da nessuna parte:

“Crediamo di avere diverse strade da percorrere per continuare a fornire questa incredibile esperienza di app ai milioni di americani che ogni giorno si affidano ad essa”.

Evidentemente, una sfida legale è un’altra di queste strade. Ora vediamo come andrà a finire – con la scadenza del 15 settembre sempre più vicina per il ban dell’app.

Leggere più libri senza impazzire: una guida in 25 punti

  • Leggere più libri stimola la mente e ci aiuta a ripartire dopo periodi di crisi.
  • Ecco come leggere più libri e lasciarsi ispirare dal potere della narrazione.

 

Vi siete mai chiesti se siamo davvero pronti per ripartire? Questi mesi in cui tutto è incerto, ricominciare a sognare, a rimettersi in gioco con i propri progetti, sembra essere la cosa più difficile del mondo. Ma è la cosa di cui abbiamo più bisogno. Vogliamo riconnetterci con noi stessi, riconciliarci con ciò che ci circonda. Desideriamo oltrepassare i confini della nostra comfort zone e tornare a immaginare. Abbiamo bisogno del potere immaginifico della narrazione, dobbiamo leggere più libri.

Leggere più libri è fondamentale per ripartire

Leggere libri stimola il cervello e la fantasia, inoltre migliora l’intelligenza emotiva che ci permette di entrare in contatto con le nostre emozioni, a comprenderle, e di conseguenza a relazionarci meglio con gli altri.

La lettura stimola l’intelletto creando simulazioni mentali delle storie che stiamo leggendo. Infatti, immersi in un racconto, ci ritroviamo a vivere in un’altra dimensione parallela alla nostra realtà, in cui ci abbandoniamo totalmente.

Un altro aspetto positivo di leggere, è l’aumento della concentrazione e della memoria. Entrare in contatto con i personaggi, con i loro particolari e dettagli, con l’ambientazione e la storia, ci aiuta ad analizzare meglio ciò che succede intorno a noi. E ancora, leggere un libro, magari seduti all’ombra di un albero in un parco, o sotto l’ombrellone, ci permette di rallentare e di rilassarci. Inoltre, lo sapevate che le persone di successo leggono tantissimo?

Leggere più libri: basta scuse

Ci lamentiamo spesso di non avere il tempo per dedicarci ai libri, che siamo troppo impegnati o che, raramente lo ammettiamo, non ci va di leggere perché preferiamo fare altro (ed è lecito). Ma per chi vuole leggere sempre di più o per chi non riesce a superare il “blocco del lettore”, abbiamo una bella notizia, anzi una vera e propria guida per leggere più libri senza stress.

leggere di più

LEGGI ANCHE: 20 routine quotidiane che aiutano a recuperare la produttività

Leggere più libri: la guida in 25 punti

Lasciatevi ispirare da questa guida in 25 punti, ma prima di iniziare dobbiamo ricordare una cosa fondamentale: leggere è prima di tutto un piacere, uno stimolo divertente, e non sarà mai un obbligo.

1. Rendere la lettura una routine

Il modo migliore per leggere costantemente è quello di dedicare intenzionalmente più tempo alla lettura. È importante rendere la lettura un’attività quotidiana. Un’idea potrebbe essere quella di svegliarsi prima al mattino, e leggere un capitolo prima di sorseggiare un caffè. Possiamo leggere anche durante la pausa pranzo al lavoro, invece di consultare i social. Man mano che leggere diventerà un’abitudine, difficilmente riusciremo ad abbandonare questa piacevole pratica.

2. Leggere appena svegli

Una lettura al mattino, quando tutti ancora dormono è piacevole e ci permette di cominciare la giornata nel migliore dei modi. Un’attività gratificante e stimolante per la nostra mente, un’abitudine che ci aiuterà a leggere più libri ogni giorno.

3. Leggere prima di addormentarsi

Se non riusciamo a leggere la mattina perché siamo sempre di corsa, il momento perfetto può essere di sera, prima di andare a dormire. Non c’è niente di meglio che rilassarsi a letto con un buon libro e lasciare il mondo fuori.

4. Leggere mentre facciamo qualcosa di poco impegnativo

Possiamo leggere, o meglio ascoltare, un libro mentre ci alleniamo, sostituendo alla nostra solita playlist un audiolibro, oppure finire quel capitolo che abbiamo lasciato in sospeso, mentre cuciniamo, ma anche durante un bagno rilassante. Insomma quando siamo occupati a svolgere qualche attività non troppo complessa, accompagnarci ad un buon libro, anche se qualcosa di leggero, può essere un ottimo compromesso per leggere più libri.

5. Avere sempre un libro con sé per leggere più libri

Un libro è un compagno di avventura con cui non ci si annoia mai. Ci sono tanti momenti inaspettati della giornata che possono diventare piacevoli con la lettura. Un modo per leggere più libri è proprio quello di portarne sempre con sé uno, ma anche un eReader, o scaricare un’ App di lettura. Anche essere in fila alla cassa ad aspettare il proprio turno, o seduti in sala d’attesa dal dottore, possono diventare tutte occasioni di lettura.

6. Fissare un obiettivo per leggere più libri

Un espediente utile per leggere più libri è quello di fissare un obiettivo di lettura. Stabilirne uno infatti ci aiuta a rimanere focalizzati e motivati per raggiungere il nostro traguardo. Ovviamente l’obiettivo fissato deve essere concreto per evitare di demotivarsi.

7. Ascoltare audiolibri

Gli audiolibri si sono dimostrati una risorsa molto utile e pratica per chi vuole leggere più libri. Possiamo consultarli ovunque e in qualsiasi momento, anche se siamo svolgendo svariate attività dove mani e occhi sono impegnati. Inoltre per chi già passa tante ore al computer, possono essere un’ottima alternativa per non sforzare ulteriormente la vista.

8. Giocare con i generi letterari

Una cosa da non sottovalutare per leggere più libri è quella di mixare generi e magari autori dopo aver terminato un libro. Siamo in fissa con Zadie Smith e abbiamo divorato quasi tutti i suoi libri, ma non riusciamo ad andare avanti con altre letture? Il consiglio è quello di cambiare completamente genere e autore.

leggere di più

9. Unirsi ad un club del libro

Se non vi sentite stimolati a leggere e non sapete più cosa provare, che ne dite di un club del libro?

In primo luogo le riunioni programmate del club incoraggiano a finire un libro entro la data disegnata, ma soprattutto vivere un gruppo dove si parla di libri è un ottimo modo per sentirsi coinvolti nella lettura. Terza cosa, il club dei libri, avendo una programmazione stabilita, ci permette di saper già cosa leggere, senza farci sentire in difficoltà sulla prossima scelta da fare.

10. Leggere cose nuove

Se siete amanti dei racconti o dei romanzi e non avete mai letto un fumetto, perché non provare? Per leggere più libri è importante provare nuovi genere letterari, iniziando a leggere anche un tipo di testo che non avreste mai immaginato di sfogliare.

11. Leggere più libri contemporaneamente

Solo all’idea di leggere più libri insieme vi viene l’emicrania? Possiamo leggere più libri, diversi tra loro, contemporaneamente per stimolare la mente e scegliere l’uno o l’altro in base alla situazione o al nostro stato d’animo. Siamo immersi nella lettura di un romanzo di Stephenk King ma non riusciamo a finire l’ultimo capitolo perché inquieti? Passiamo a qualcosa di diverso, magari ad un saggio.

12. Leggere con qualcuno

Bloccati sulla stessa pagina da giorni, non riusciamo ad avanzare nonostante le idee proposte finora. Avete provato a leggere con un amico? Discutere di ciò che stiamo leggendo con qualcuno può darci il giusto incoraggiamento per finire il libro e rivedere insieme i tratti che più ci hanno emozionato.

13. Creare il proprio angolo di lettura

A volte quello di cui abbiamo veramente bisogno è il posto giusto per iniziare la nostra avventura narrativa. Creare il proprio angolo relax per immergerci nelle nostre letture può stimolarci a leggere più libri e con il giusto mood.

14. Non esagerare con le maratone letterarie

Quando cominciamo un nuovo libro siamo così presi dalla storia che non riusciamo più a staccarci dalle pagine, tanto da sognare i personaggi anche di notte. A chi non è capitato di addormentarsi su un romanzo e svegliarsi con un mal di testa martellante? Diamoci il giusto tempo. Facciamo delle pause dopo tante pagine e capitoli, possiamo fare una passeggiata o uno spuntino, per esempio.

15. Acquistiamo libri di seconda mano

Leggere più libri significa investire tempo e denaro, e ci sono periodi in cui non possiamo spendere tanti soldi per leggere. Invece di incrementare la nostra wishlist senza poter comprare nulla, proviamo a cercare libri di seconda mano o fare degli scambi con amici e altri appassionati di full immersion di letture.

16. Non finire i libri che non ci piacciono

Il mondo è bello perché è vario, vale anche per i libri. Non è detto che un titolo amato da tutti debba piacere anche a noi. Per leggere più libri dobbiamo anche non leggere quello che proprio non ci colpisce. È inutile trascorrere del tempo con qualcosa che, inevitabilmente, finiremo per odiare. Avanti il prossimo!

17. Sostituire le cattivi abitudini con la lettura

Non siamo perfetti, c’è sempre qualcosa di noi che vorremmo cambiare, come qualche piccola cattiva abitudine. Un modo per cambiare e leggere più libri, è proprio quello di sostituire ad una malsana abitudine una cosa bella, la lettura appunto. Ci sentiremo meglio con noi stessi e aggiungeremo un altro titolo ai libri letti quest’anno.

18. Viaggiare in compagnia dei libri

Quando siamo in viaggio, soprattutto un tragitto lungo, un libro sarà l’accompagnatore più fedele che esista. Che sia un viaggio in treno o in aereo, possiamo allietarlo con una lettura mozzafiato, magari proprio con un libro che racconta di un viaggio.

LEGGI ANCHE: L’editoria (digitale e non) che comunica con i filtri di Instagram e crea campagne con i book influencer

19. Chiedere consigli per nuove letture

Non si finisce mai di imparare, soprattutto con e grazie ai libri. Se non abbiamo idee sulle prossime letture, possiamo chiedere ad amici, al nostro libraio di fiducia, ma anche affidarci alle recensioni in rete o seguire i consigli dei book influencer su Instagram.

20. Leggere 20 pagine al giorno per leggere più libri

Se non leggiamo da un po’ e ci sentiamo parecchio arrugginiti, un modo per superare quest’ostacolo è quello di darci un numero di pagine da leggere al giorno. Iniziamo con 20 pagine, un obiettivo facile che man mano aumenteremo quando la lettura diventerà una piacevole abitudine quotidiana. Si comincia sempre da piccoli passi, senza farsi sopraffare dall’ansia.

21. Iscriversi a una newsletter per ricevere consigli letterari

Vogliamo raccogliere sempre più idee per le nostre letture? Scoviamo notizie in qualche blog che tratta di libri, o consultiamo i siti internet delle case editrici, e iscriviamoci alle loro newsletter. Riceveremo consigli per gli acquisti, le ultime uscite e le classifiche dei libri consigliati e preferiti dagli altri utenti. Potremmo scoprire libri interessanti di cui non conoscevamo minimamente l’esistenza.

22. Perdiamoci tra gli scaffali delle librerie

Internet è una miniera d’oro per raccogliere notizie sui libri, ma non dimentichiamo l’importanza e il fascino delle librerie, dove poter ricevere dritte e consigli direttamente dagli addetti ai lavori. Per leggere più libri bisogna entrare in contatto con essi.

23. Curiosare tra le “top libri”

Fonti autorevoli come “The New Yorker” e altri magazine online, stilano delle classifiche dei titoli più belli da leggere. Ci sono diverse categorie divise per generi da tenere sott’occhio, basta soltanto cercarle.

24. Leggere le poesie

Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo, e cosa c’è di più bello di una poesia? Per leggere più libri non possiamo dimenticare le raccolte di poesie. I versi calmano anche gli animi più turbolenti.

Leggere poesie

LEGGI ANCHE: Top 5 libri: grandi autori che tornano in libreria, i titoli da non perdere assolutamente

25. Acquistare un eReader

Quando parliamo di lettura non ci riferiamo solo ai testi cartacei, ma anche ai libri in formato digitale. Per leggere più libri possiamo investire in un eReader da portare ovunque andiamo.

facebook instagram post perfetto

Tailored Content: come creare il post perfetto per Facebook e Instagram

  • Molte aziende si affacciano sui social cercando di ottimizzare i costi, spesso pubblicando lo stesso contenuto su piattaforme differenti. Ma questo non basta.
  • La diversificazione può fare un’enorme differenza nel coinvolgimento facendo sì che il messaggio venga percepito dalle persone in target.

 

Quali dovrebbero essere le caratteristiche di un post perfetto? Nelle righe che seguono approfondendo alcuni degli aspetti più importanti legati alla costruzione di un post che potremmo definire ben realizzato.

La gestione dei canali social di un’azienda è una attività particolarmente impegnativa per piccole o grandi imprese. Sono numerose le operazioni che ogni giorno vengono svolte dai professionisti dei social, come pubblicare  nuovi post, analizzare l’audience, realizzare contenuti coinvolgenti ed ovviamente freschi. Senza contare che molti dei più importanti social media hanno pubblici differenti, e per ognuno di loro è necessario realizzare contenuti ad hoc o modificare quelli già presenti nel calendario editoriale.

Molte aziende si affacciano sui social cercando di ottimizzare i costi, spesso pubblicando lo stesso contenuto su piattaforme differenti.

Ma perché è importante adattare i contenuti dell’azienda a ciascun canale social? Non ti resta che continuare a leggere per scoprirne i motivi.

L’importanza della diversificazione

Avere un messaggio unico accompagnato dal tono di voce che caratterizza l’azienda è certamente molto importante, ma lo è ancor di più se il contenuto del messaggio viene diversificato in base alla piattaforma sulla quale sarà pubblicato.

La diversificazione può fare un’enorme differenza nel coinvolgimento del post facendo sì che il messaggio venga percepito dalle persone in target. Molte grandi aziende si stanno organizzando in questo senso, facendo della diversificazione una vera e propria arma ottimizzando ogni singola pubblicazione.

Un grande esempio ci viene fornito dalle grandi case di abbigliamento sportivo, come Nike. Esplorando in pochi secondi i canali dell’azienda ci rendiamo conto di come lo stesso messaggio venga diversificato, ottimizzato e rimodellato in base alle piattaforma. 

Come realizzare un post perfetto e a cosa bisogna prestare attenzione per poterlo diversificare correttamente? Ci sono degli elementi che non possono essere sottovalutati, li approfondiremo come realizzare un post perfetto su Facebook e su Instagram, due delle piattaforme e certamente più utilizzate. 

blog e social media

Un post perfetto su Facebook: ecco gli elementi da tenere sott’occhio 

Sebbene siano numerosi gli elementi che possono determinare la struttura di un post sui social network, alcuni elementi non possono essere sottovalutati per crearne un post perfetto (o quasi). 

1. Post lungo o corto? 

Questa è una delle domande più diffuse sul web e certamente uno degli interrogativi più importanti per la realizzazione di un post d’effetto. Il limite che Facebook impone ad ogni applicazione è di circa 62.206 caratteri, un numero abbastanza ampio per poter esprimere qualunque tipologia di messaggio.

Ma quanti caratteri è giusto utilizzare?

Non esiste una risposta univoca, anche se secondo degli studi recenti realizzati da Buffer un post con numero di caratteri inferiore o pari a 80 riceve un coinvolgimento superiore del ben 66%. Un numero che fa riflettere e che ci suggerisce di prestare attenzione alla lunghezza del post. 

Altri studi contrariamente evidenziano che post più lunghi (superiori a 280 caratteri), registrano un numero più alto di ‘clic’ evidenziando dunque un incremento dell’interesse del proprio pubblico. 

Dunque cosa fare? La risposta risiede nel mezzo. Sperimentare continuamente con la propria social audience potrebbe essere la risposta più giusta, non dimenticando che: post lunghi potrebbero aiutare ad ottenere più clic, mentre il post con un numero di caratteri inferiore potrebbero funzionare per aumentare l’engagement.

2. Le domande dirette e gli elenchi puntati 

Le domande dirette al proprio target sono sempre un’ottima scelta per poter incrementare il coinvolgimento di un post. Suscitano interesse, curiosità e voglia di saperne di più su quello specifico argomento. Insomma, le domande dirette sono sempre una valida alternativa per poter coinvolgere sin da subito il pubblico dell’azienda.

Altro espediente da non sottovalutare per poter realizzare un post di grande interesse, sono certamente gli elenchi o le liste. Realizzarne uno è davvero molto semplice, basta scomporre un messaggio preconfezionato per aumentare sin da subito il coinvolgimento e l’interesse del pubblico. 

LEGGI ANCHE: Come scrivere un Listicle e creare una lista perfetta secondo tecniche SEO

3. Aggiungi (se possibile) delle citazioni al post 

L’aggiunta di una citazione ad un post per promuovere l’ultimo articolo del blog o una notizia di grande interesse per l’azienda, è certamente un altro metodo molto funzionale per poter aumentare il coinvolgimento del lettore. 

Per potere realizzare una citazione funzionale per il contenuto che si è scelto di pubblicare, basterebbe scansionare con attenzione l’informazione che stiamo per divulgare e da essa estrarre una frase particolarmente significativa. In alternativa si potrebbe scegliere di affiancare il contenuto da un’affermazione di uno studioso o di un portale web, che in precedenza ha già approfondito l’argomento del post.

contenuti dannosi facebook

4. Non dimenticare: le emoji e le immagini con le giuste accortezze 

Le emoji, le immagini e i link (dove è possibile) sono degli elementi indispensabili per poter realizzare un post perfetto.

Cominciamo con le emoji: Hubspot evidenziato che l’inserimento delle emoji all’interno di un post possono aumentare del 57% il numero di Mi piace, del 33% i commenti e del 33% la possibilità che il post venga condiviso rispetto ad un testo realizzato senza emoji. Interessante non trovate?

Ogni giorno sono su Facebook vengono caricate circa 300 milioni di fotografie e tutto accade per un solo motivo: catturare l’attenzione del lettore. 

Ma ci sono due aspetti da non sottovalutare come:

  • le dimensioni dell’immagine, ogni piattaforma social ne richiede di specifiche (Facebook 1.200 x 630); 
  • le dimensioni delle immagini allegate ai link, verranno caricate automaticamente ed è buona regola accertarci che le dimensioni siano, anche in questo caso, esatte (Facebook 1.200 x 627 pixel). 

Come creare il post perfetto su Instagram 

Instagram è una piattaforma che è molto cresciuta negli ultimi anni e spesso utilizzata non solo dai più giovani. Ogni post prevede un limite di circa 2200 caratteri, ma per catturare l’attenzione del lettore sarà indispensabile suddividere il testo in piccoli paragrafi, anticipando nelle prime righe iniziali l’argomento del testo e introdurre nelle ultime un invito all’azione (la cosiddetta CTA). 

LEGGI ANCHE: 5 novità che hanno rivoluzionato l’universo social negli ultimi mesi (e di cui dovresti tenere conto)

1. Il micro microblogging: l’ultimo trend di Instagram 

Una delle ultime tendenze della piattaforma è certamente il microblogging. Utilizzare le didascalie delle immagini come una forma abbreviata di un articolo di un blog, consente di approfondire un argomento ed offrire ai lettori contenuti di valore come: tutorial, ricette o per raccontare il dietro le quinte dell’immagine pubblicata (pubblicando ad esempio l’immagine di un dipendente e raccontare nella didascalia la sua storia e il ruolo nell’azienda). 

stories instagram test

2. Gli hashtag: il vero segreto di Instagram 

Gli hashtag sono molto utilizzati su Instagram in quanto la piattaforma permette di categorizzare i contenuti mediante hashtag strategici e specializzati. 

Gli hashtag permettono di scoprire nuovi contenuti e nuovi profili, dunque il corretto utilizzo di questi strumenti diviene assolutamente indispensabile per ogni brand che scelga di essere presente sulla piattaforma.

Non esiste una regola scritta sul numero minimo o massimo di hashtag da inserire all’interno di un post, ma sarebbe meglio evitare i trenini di hashtag e di utilizzare mediante l’utilizzo di tool specifici, quelli più idonei e in trend per l’azienda e per la strategia di comunicazione in atto. 

LEGGI ANCHE: Stock Photography: com’è cambiata l’estetica negli ultimi dieci anni

3. Attenzione alle immagini: misure diverse per formati differenti

Anche su Instagram le foto che quotidianamente vengono caricate sono diverse milioni di differente genere. È possibile sfruttare le immagini in diversi formati, ma sempre è necessario prestare una grande attenzione alle dimensioni: 

  • per il formato quadrato (forse il più utilizzato) le dimensioni sono: 1080 px per 1080 px; 
  • per il formato verticale le dimensioni da utilizzare sono: 1080 px in larghezza per 1350 px in altezza;
  • per il formato orizzontale le dimensioni da realizzare sono: 1080 px in larghezza per 566 px in altezza.
grafica per i social media

9 tips di grafica per i social media (senza avere un background da grafico)

  • Saper creare contenuti di qualità è una skill indispensabile per lavorare con i social media e catturare l’attenzione delle persone.
  • Secondo un studio di BuzzSumo, l’uso di grafica per i social media è in grado di incrementare l’engagement fino a 2,3 volte.

 

“Content is king”, lo scrisse per la prima volta Bill Gates con grande lungimiranza nel lontano gennaio del 1996 e a distanza di più di 20 anni, questa frase è diventata una sorta di mantra per chiunque lavori a contatto con il web: i contenuti di alto livello sono il motore dell’informazione, e di conseguenza, anche del digital marketing.

Il contenuto è dove mi aspetto che verranno fatti più soldi su Internet, proprio come accadeva nelle trasmissioni radiotelevisive. […] Le opportunità più ampie, per la maggior parte delle aziende, riguardano la fornitura di informazioni o intrattenimento. Nessuna azienda è troppo piccola per partecipare.

(Bill Gates)

Saper creare contenuti di qualità e grafica per i social media è una skill indispensabile in un’era in cui siamo costantemente bombardati di informazioni durante tutta la giornata.

tips-graphic-design

Conquista il tuo pubblico con la grafica per i social media

Tra tutti i tipi di percezione sensoriale, il 90% degli input che il nostro cervello elabora sono di tipo visivo, il che ha portato marketer e designer ad attribuire un ruolo di primo piano ai contenuti visivi nella definizione delle strategie.

Secondo un studio di BuzzSumo, l’uso di visual content efficaci sui social media è in grado di incrementare l’engagement fino a 2,3 volte.

Dunque, come creare visual efficaci che catturino l’attenzione dell’utente, senza un background da graphic designer?

1. Capire dove mirare

Individuare un obiettivo e circoscrivere il target di riferimento vuol dire porre le fondamenta su cui si andrà ad edificare l’intera strategia.

In particolar modo sui social network, capire a chi ci si sta rivolgendo e come farlo è uno step imprescindibile, da cui dipenderanno tutti gli step successivi.

Nessun contenuto è in grado di attirare l’attenzione di tutti gli utenti, dunque è importante porsi alcune domande affinché si riesca a intercettare la fetta di pubblico che ci interessa:

  • Chi è il mio cliente ideale?
  • Quali sono le piattaforme che usa abitualmente?
  • Quale messaggio voglio trasmettere e quale reazione voglio innescare?
  • Quale sarà l’azione successiva che desidero che l’utente compia?

tips-graphic-design

LEGGI ANCHE: Tips e dati per scegliere le immagini giuste da condividere sui social

2. Le dimensioni contano

Il secondo step è scegliere le dimensioni esatte dei tuoi Canvas.

Ogni piattaforma social richiede dimensioni specifiche e tipologie di contenuti differenti, dal carosello di immagini adv alle gif animate.

Anche quando si utilizza lo stesso visual su diverse piattaforme, non bisogna mai dimenticare di adattarne le dimensioni di volta in volta, lavoro noioso ma molto importate affinché l’esperienza di fruizione da parte dell’utente sia impeccabile.

Le specifiche sulle dimensioni delle varie piattaforme e le tipologie di grafica supportate cambiano spesso, pertanto bisogna essere sempre aggiornati sulle norme attualmente in vigore.

Guide dettagliate e sempre aggiornate, come quelle di Ninja o di sproutsocial.com, possono esserti di grande aiuto.

3. Raccontare con le immagini

Tutti, nella maggior parte dei casi, utilizziamo i social nei ritagli di tempo, ad esempio mentre facciamo la fila al supermercato o aspettiamo l’autobus, e con un livello d’attenzione relativamente basso.

L’utilizzo di visual content serve proprio a raccontare una storia nel modo più immediato: l’elaborazione delle informazioni visive rispetto a quelle testuali è molto più rapido; per riconoscere e interpretare un’immagine bastano pochi millisecondi.

tips-graphic-design

È importante quindi che la scelta degli elementi grafici sia funzionale al tipo di reazione che si intende suscitare, sia essa una reazione emotiva o di semplice curiosità, che spinga l’utente a cliccare quel contenuto piuttosto che un altro.

4. Prestare attenzione alle scelte cromatiche

L’attenzione alle scelte cromatiche, l’uso di tonalità complementari, il giusto equilibrio tra luci e ombre, sono fondamentali per rendere un’immagine accattivante.

Tra le combinazioni vincenti ci sono sicuramente gli accostamenti di tinte in netta contrapposizione sul cerchio dei colori, come il rosso-rosato con il blu acqua, il verde chiaro con il magenta e il giallo brillante con il viola prugna.

Nella scelta della palette da utilizzare, è importante evitare colori che si scontrino con quelli della brand identity della piattaforma su cui verrà pubblicato il contenuto, come ad esempio il blu di Facebook.

5. Studiare la visual identity del brand

Affinché un contenuto sia immediatamente associato al brand, nello scegliere la palette di colori così come gli elementi grafici da utilizzare, bisogna sempre compiere uno studio preliminare dell’identità visiva del marchio per essere in linea con quelli che sono gli elementi distintivi della brand identity.

In particolare, è importante attenersi alla “guida del marchio”, vale a dire a tutta la raccolta di font pre-selezionati, variazioni del logo, combinazioni di colori, elementi di design definiti inizialmente.

6. La semplicità prima di tutto

Semplificare il più possibile, in alcuni casi è necessario. Uno di questi casi è proprio la creazione di visual content.

Quando lavori in uno spazio così ristretto e hai a disposizione poco tempo per trasmettere un messaggio, uno degli errori da principiante più frequenti è il surplus di informazioni.

Testi troppo lunghi all’interno dei canvas, sovraffollamento di elementi grafici e simili, finiranno solo per appesantire il messaggio e ridurre l’interesse dell’utente, che andrà a riversarsi su contenuti più catchy.

7. Effetto “stop-scrolling”

Mantenere una coerenza con l’identità del marchio è molto importante, ma a volte anche andare controcorrente può servire per ottenere l’effetto stop-scrolling.

Il modo migliore per capire cosa fa effettivamente soffermare l’utente nel bel mezzo dello scrolling, è quello di testare diverse tipologie di contenuti e studiarne le reazioni.

Ad esempio, alternare le immagini a blocchi di colore con dei copy di grande impatto, oppure dare risalto ai prodotti usando texture accattivanti e creando un contrasto ad effetto, può essere molto utile per interrompere il flusso di contenuti e sortire l’effetto wow.

8. Focalizzarsi sull’essenziale

L’occhio umano impiega all’incirca 50 millisecondi per riconoscere un’immagine, il che implica che in questo brevissimo lasso di tempo tutte le informazioni essenziali devono essere recepite.

Gli elementi all’interno della grafica devono seguire una gerarchia visiva, che metta in risalto le informazioni importanti e ne esalti i tratti più significativi, rispetto alle informazioni secondarie.

Ad esempio, Call To Action come “Inizia una prova gratuita”, “Partecipa al contest” o “Richiedi ora il tuo coupon” saranno sempre riportate con caratteri più grandi e poste in una posizione di primo piano rispetto ad altri informazioni secondarie.

LEGGI ANCHE: Come creare call to action efficaci per ogni obiettivo di marketing

LEGGI ANCHE: Stock Photography: com’è cambiata l’estetica negli ultimi dieci anni

9. Occhio alle reference

Il modo migliore per trovare idee grafiche per i social media che funzionino è essere sempre aggiornati sui trend di design, ad esempio dedicando del tempo alla raccolta di reference, ad analizzare i contenuti proposti dai competitor o da influencer che usano il loro profilo per promuovere prodotti affini ai tuoi.

Ricorda: alcune tra le migliori idee grafiche derivano da una convergenze di tendenze differenti tra loro e di spunti raccolti da diverse fonti e opportunamente affiancati.

Cosa si aspettano i più giovani dal tuo Content Marketing

  • I giovani di oggi sono i nativi digitali per eccellenza, la vera ispirazione per la creazione del content del futuro.
  • Il nuovo obiettivo non è più solo la conversione, ma l’engagement.

 

Nel momento in cui siamo ora siamo bombardati quotidianamente da messaggi sulla digitalizzazione, la domanda che tutti in questo momento dovremmo farci è: come dovremo cambiare la nostra strategia di content marketing, per catturare ancora l’attenzione dei consumatori?

Pensiamo a cosa stanno facendo ora i brand: in ogni settore, in questo ultimo periodo così particolare, la comunicazione si è spostata dall’offline all’online, e la qualità dei messaggi e dei contenuti ha registrato un notevole miglioramento.

Persino i più scettici, ancora legati ad una comunicazione più tradizionale, hanno dovuto arrendersi; il futuro, o presente, degli investimenti deve essere nei contenuti digitali.

Fino a qui siamo tutti concordi, ma la domanda sorge spontanea: come?

Un Content giovane

LEGGI ANCHE:5 azioni supportate dalla ricerca per migliorare il tuo Content Marketing

Molto spesso i modi di comunicare più innovativi nascono dai consumatori stessi, bottom-up.

I giovani di oggi sono i nativi digitali per eccellenza, e la migliore ispirazione per la creazione di contenuti futuri. Non solo per i social, perché il content marketing non vive solo su Instagram o il più recente TikTok, ma anche sull’eCommerce.

I nativi digitali sono coloro i quali sperimentano nuove forme di comunicazione, per i quali un lancio di un prodotto non è più solo un evento esclusivo, ma virtuale, aperto a tutti. La rivoluzione del content marketing è necessario arrivi da loro.

Non bisogna solo interpretare il loro linguaggio e riprodurlo nella nostra strategia, ma studiare forme nuove di coinvolgimento.

LEGGI ANCHE: Cosa significa Street Culture e come fa un brand a parlare con le nuove generazioni

Meno prodotto, più brand

I brand con un purpose e una reason to believe, sono coloro i quali sono riusciti a costruire una strategia più efficace in questo periodo.

Il content marketing del futuro è un piano di contenuti più flessibile, che punta a audience differenti, non solo focalizzate sul puro prodotto, ma anche su contenuti più emozionali e di brand.

Ciò potrebbe causare diverse contestazioni, lato commerciale, per un modo di pensare ormai radicato, che più follower significhi più conversioni. In realtà diverse persone hanno dichiarato che in futuro, saranno più predisposte ad acquistare da brand che hanno saputo mostrare empatia e vicinanza ai consumatori.

Bisognerà interrogarsi se strategie di contenuti commerciali e sicure, ripaghino nel lungo termine, o se è necessario ripensare al modello di comunicazione e rischiare: rischiare di creare un purpose per avere risultati nel medio e lungo periodo, avendo magari meno ritorno all’inizio, ma più valore in futuro.

LEGGI ANCHE: Come reinventare una strategia di Content Marketing durante la quarantena

Dati Qualitativi

Non c’è strategia di contenuto senza dati a supporto; anche il modo di decidere i KPIs per i propri contenuti sta subendo una profonda modifica.

Siamo passati da un mondo content dove la conversion era il fattore principale per determinare una strategia di contenuto, a un mondo in cui il consumatore, con i suoi bisogni e sensazioni, viene messe al primo posto.

Ma attenzione: l’obiettivo non è più solo colpire, ma, dopo questa esperienza, il fattore principale di misurazione sarà l‘engagement.

Quanto più il nostro utente, consumatore del domani, si sarà sentito coinvolto dal nostro messaggio, tanto più la propensione ad un acquisto sarà elevata e misurare l’efficacia più determinante.

content marketing

Come parlare con il tuo Content Marketing a una nuova generazione

La Gen Z ha un diverso insieme di aspettative quando si tratta di marketing e di comportamento del brand. Si tratta di un pubblico che conta già da 2 a 2,5 miliardi e mezzo di persone, con un potere d’acquisto di 44 miliardi di dollari. Da qui, il motivo per cui i marketer dovrebbero rivolgere almeno una parte della loro attenzione verso questo pubblico.

Ciò che è importante capire, tuttavia, è che, sebbene la Gen Z segua direttamente i millennial, ci sono alcune differenze significative tra i due gruppi.

Il 40% della Generazione Z dà la priorità alla connessione Wi-Fi rispetto a un bagno funzionante (pazzesco, vero?). In altre parole, si tratta di consumatori di contenuti sempre connessi e pronti a consumare video.

La pubblicità tradizionale non funziona con la Gen Z

Non vedrete mai i ragazzi della Gen Z seduti a guardare la pubblicità davanti alla TV, o affascinati da un annuncio video pre-roll su YouTube. Piuttosto, la narrazione video non promozionale, in forma breve, è il modo per conquistare questo pubblico.

I brand devono tenerne conto e adattare i propri contenuti video alle varie piattaforme e dispositivi. Secondo quanto indicato da MobileMarketer.com, i consumatori della Gen Z richiedono un’esperienza su cinque schermi: telefono, computer, TV, tablet e wearable.

La Gen Z valorizza la diversità e l’inclusione

Secondo lo studio “Getting to Know to Know Gen Z: How the Pivotal Generation is Different From Millennials”, il 60% degli adolescenti sostiene i brand che prendono posizione su questioni in cui credono in materia di diritti umani, razza e orientamento sessuale.

Ma non si può semplicemente scegliere un hashtag di supporto da twittare. L’85% dei ragazzi acquisterà un marchio che sostiene una causa sociale piuttosto che un altro che non lo fa, secondo un sondaggio di Fuse Marketing.

“La Generazione Z sembra davvero interessata a impegnarsi con marchi che hanno valori in linea con i propri”, spiega Kyle Andrew, CMO di American Eagle, in un articolo di Fast Company.

La Gen Z si fida degli influencer

A differenza delle generazioni precedenti, la Gen Z è più propensa a relazionarsi con un proprio pari online piuttosto che con un portavoce di una celebrità o una top model.

Ecco perché sono attratti dagli influencer, che fungono da divulgatori di ciò che è nuovo ed eccitante.

La Gen Z influenza a sua volta

Oltre il 70% dei Gen Zer intervistati ha dichiarato di influenzare le decisioni delle famiglie sull’acquisto di mobili, beni per la casa, cibo e bevande. Alcuni brand hanno deciso che cercare di raggiungere la Gen Z avrà un ritorno a lungo termine, anche se non è esattamente il loro target demografico.

La piattaforma d’elezione per questo collegamento è YouTube, dove il 95% dei Gen Z dice di spendere molto del proprio tempo.

Suggerimenti per raggiungere la Gen Z con il tuo Content Marketing

Se sei un marketer di contenuti che spera di catturare i cuori e le menti della Gen Z, impara innanzitutto a conoscere questi consumatori emergenti partendo dagli esempi dei brand che già seguono (come Nike, Target…) o degli influencer più amati. Potrebbero non essere così tanti come i millennial, ma il loro potere d’acquisto, unito all’influenza che esercitano, non può essere ignorato.

Per iniziare, ecco le migliori pratiche di Content Marketing per arrivare dritto al cuore di questa nuova generazione:

  • esplora i contenuti interattivi.
  • Incontra gli influencer.
  • Concentrati sui video brevi.
  • Sii sempre autentico.
  • Promuovi la responsabilità sociale (e credici davvero).
  • Qualunque cosa tu faccia, non fare il millennial con la Gen Z!