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  • 9 tips di grafica per i social media (senza avere un background da grafico)

    Quando si parla di social non è sempre necessario essere un graphic designer per creare contenuti visivi efficaci e che attirino un bel po' di click

    19 Agosto 2020

    • Saper creare contenuti di qualità è una skill indispensabile per lavorare con i social media e catturare l’attenzione delle persone.
    • Secondo un studio di BuzzSumo, l’uso di grafica per i social media è in grado di incrementare l’engagement fino a 2,3 volte.
     

    “Content is king”, lo scrisse per la prima volta Bill Gates con grande lungimiranza nel lontano gennaio del 1996 e a distanza di più di 20 anni, questa frase è diventata una sorta di mantra per chiunque lavori a contatto con il web: i contenuti di alto livello sono il motore dell’informazione, e di conseguenza, anche del digital marketing.

    Il contenuto è dove mi aspetto che verranno fatti più soldi su Internet, proprio come accadeva nelle trasmissioni radiotelevisive. […] Le opportunità più ampie, per la maggior parte delle aziende, riguardano la fornitura di informazioni o intrattenimento. Nessuna azienda è troppo piccola per partecipare.

    (Bill Gates)

    Saper creare contenuti di qualità e grafica per i social media è una skill indispensabile in un’era in cui siamo costantemente bombardati di informazioni durante tutta la giornata.

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    Conquista il tuo pubblico con la grafica per i social media

    Tra tutti i tipi di percezione sensoriale, il 90% degli input che il nostro cervello elabora sono di tipo visivo, il che ha portato marketer e designer ad attribuire un ruolo di primo piano ai contenuti visivi nella definizione delle strategie.

    Secondo un studio di BuzzSumo, l’uso di visual content efficaci sui social media è in grado di incrementare l’engagement fino a 2,3 volte.

    Dunque, come creare visual efficaci che catturino l’attenzione dell’utente, senza un background da graphic designer?

    1. Capire dove mirare

    Individuare un obiettivo e circoscrivere il target di riferimento vuol dire porre le fondamenta su cui si andrà ad edificare l’intera strategia.

    In particolar modo sui social network, capire a chi ci si sta rivolgendo e come farlo è uno step imprescindibile, da cui dipenderanno tutti gli step successivi.

    Nessun contenuto è in grado di attirare l’attenzione di tutti gli utenti, dunque è importante porsi alcune domande affinché si riesca a intercettare la fetta di pubblico che ci interessa:

    • Chi è il mio cliente ideale?
    • Quali sono le piattaforme che usa abitualmente?
    • Quale messaggio voglio trasmettere e quale reazione voglio innescare?
    • Quale sarà l’azione successiva che desidero che l’utente compia?
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    2. Le dimensioni contano

    Il secondo step è scegliere le dimensioni esatte dei tuoi Canvas.

    Ogni piattaforma social richiede dimensioni specifiche e tipologie di contenuti differenti, dal carosello di immagini adv alle gif animate.

    Anche quando si utilizza lo stesso visual su diverse piattaforme, non bisogna mai dimenticare di adattarne le dimensioni di volta in volta, lavoro noioso ma molto importate affinché l’esperienza di fruizione da parte dell’utente sia impeccabile.

    Le specifiche sulle dimensioni delle varie piattaforme e le tipologie di grafica supportate cambiano spesso, pertanto bisogna essere sempre aggiornati sulle norme attualmente in vigore.

    Guide dettagliate e sempre aggiornate, come quelle di Ninja o di sproutsocial.com, possono esserti di grande aiuto.

    3. Raccontare con le immagini

    Tutti, nella maggior parte dei casi, utilizziamo i social nei ritagli di tempo, ad esempio mentre facciamo la fila al supermercato o aspettiamo l’autobus, e con un livello d’attenzione relativamente basso.

    L’utilizzo di visual content serve proprio a raccontare una storia nel modo più immediato: l’elaborazione delle informazioni visive rispetto a quelle testuali è molto più rapido; per riconoscere e interpretare un’immagine bastano pochi millisecondi.

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    È importante quindi che la scelta degli elementi grafici sia funzionale al tipo di reazione che si intende suscitare, sia essa una reazione emotiva o di semplice curiosità, che spinga l’utente a cliccare quel contenuto piuttosto che un altro.

    4. Prestare attenzione alle scelte cromatiche

    L’attenzione alle scelte cromatiche, l’uso di tonalità complementari, il giusto equilibrio tra luci e ombre, sono fondamentali per rendere un’immagine accattivante.

    Tra le combinazioni vincenti ci sono sicuramente gli accostamenti di tinte in netta contrapposizione sul cerchio dei colori, come il rosso-rosato con il blu acqua, il verde chiaro con il magenta e il giallo brillante con il viola prugna.

    Nella scelta della palette da utilizzare, è importante evitare colori che si scontrino con quelli della brand identity della piattaforma su cui verrà pubblicato il contenuto, come ad esempio il blu di Facebook.

    5. Studiare la visual identity del brand

    Affinché un contenuto sia immediatamente associato al brand, nello scegliere la palette di colori così come gli elementi grafici da utilizzare, bisogna sempre compiere uno studio preliminare dell’identità visiva del marchio per essere in linea con quelli che sono gli elementi distintivi della brand identity. In particolare, è importante attenersi alla “guida del marchio”, vale a dire a tutta la raccolta di font pre-selezionati, variazioni del logo, combinazioni di colori, elementi di design definiti inizialmente.

    6. La semplicità prima di tutto

    Semplificare il più possibile, in alcuni casi è necessario. Uno di questi casi è proprio la creazione di visual content.

    Quando lavori in uno spazio così ristretto e hai a disposizione poco tempo per trasmettere un messaggio, uno degli errori da principiante più frequenti è il surplus di informazioni.

    Testi troppo lunghi all’interno dei canvas, sovraffollamento di elementi grafici e simili, finiranno solo per appesantire il messaggio e ridurre l’interesse dell’utente, che andrà a riversarsi su contenuti più catchy.

    7. Effetto “stop-scrolling”

    Mantenere una coerenza con l’identità del marchio è molto importante, ma a volte anche andare controcorrente può servire per ottenere l’effetto stop-scrolling.

    Il modo migliore per capire cosa fa effettivamente soffermare l’utente nel bel mezzo dello scrolling, è quello di testare diverse tipologie di contenuti e studiarne le reazioni.

    Ad esempio, alternare le immagini a blocchi di colore con dei copy di grande impatto, oppure dare risalto ai prodotti usando texture accattivanti e creando un contrasto ad effetto, può essere molto utile per interrompere il flusso di contenuti e sortire l’effetto wow.

    8. Focalizzarsi sull’essenziale

    L’occhio umano impiega all’incirca 50 millisecondi per riconoscere un’immagine, il che implica che in questo brevissimo lasso di tempo tutte le informazioni essenziali devono essere recepite.

    Gli elementi all’interno della grafica devono seguire una gerarchia visiva, che metta in risalto le informazioni importanti e ne esalti i tratti più significativi, rispetto alle informazioni secondarie.

    Ad esempio, Call To Action come “Inizia una prova gratuita”, “Partecipa al contest” o “Richiedi ora il tuo coupon” saranno sempre riportate con caratteri più grandi e poste in una posizione di primo piano rispetto ad altri informazioni secondarie.

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    9. Occhio alle reference

    Il modo migliore per trovare idee grafiche per i social media che funzionino è essere sempre aggiornati sui trend di design, ad esempio dedicando del tempo alla raccolta di reference, ad analizzare i contenuti proposti dai competitor o da influencer che usano il loro profilo per promuovere prodotti affini ai tuoi.

    Ricorda: alcune tra le migliori idee grafiche derivano da una convergenze di tendenze differenti tra loro e di spunti raccolti da diverse fonti e opportunamente affiancati.