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Una delle domande che con più frequenza si pongono gli esperti di advertising online è “quale sarà la call-to-action più efficace che mi permetta di attirare l’attenzione dei miei utenti e li spinga ad effettuare realmente l’azione?”.
Ci riferiamo a tutte le piattaforme di advertising sui social media: Facebook Ads, Twitter Ads, Instagram Ads, ecc.
Piattaforme che sono in costante e continuo cambiamento ed evoluzione e in cui assume sempre una grandissima importanza il copy utilizzato per gli annunci e le relative call-to-action.
Partiamo dalle basi. Per call-to-action intendiamo un’invito all’azione, con cui cerchiamo di far effettuare una precisa operazione a un utente.
Solitamente ha l’aspetto di un pulsante, di un’immagine cliccabile o di un link verso una determinata pagina web.
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Può sembrare molto semplice creare call-to-action come “Iscriviti ora” su un video Facebook con la speranza poi di generare delle conversioni.
Questo è quello che fanno molte aziende che investono tempo, energie e budget per creare un annuncio per i social perfetto, senza poi porre la giusta attenzione sull’invito all’azione.
In realtà è questo piccolo messaggio (microcopy) che convincerà le persone ad agire.
L’invito all’azione ha due scopi principali: il primo è quello di dire a qualcuno cosa dovrebbe fare, il secondo è la motivazione per farlo. Ed è proprio questo aspetto che tenda a far aumentare vertiginosamente i tassi di conversione.
Scopriamo quindi alcuni semplici consigli per scrivere call-to-action efficaci per i social media:
L’errore più frequente che si nota in tantissime campagne di social advertising è quello di soffermarsi molto di più sulla spinta alla vendita, senza dare risalto ai vantaggi che si possono ottenere cliccando sull’annuncio.
Uno degli esempi più significativi è quello di Netflix. Una volta cliccato su un annuncio sponsorizzato su Facebook, si atterra su una landing page dove il vantaggio per i clienti è ben esplicito: "Guarda ciò che vuoi ovunque. Disdici quando vuoi".
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In questo modo l’utente capisce subito il reale vantaggio ed è maggiormente incentivato ad effettuare l’azione che gli viene richiesta, ossia abbonarsi per una prova gratuita di un mese.
Non tutti godono del dono della sintesi. Ma questo aspetto è di fondamentale importanza se si vuole individuare una CTA realmente efficace.
La regola è quella di scrivere un testo che arrivi subito al punto senza tergiversare troppo e senza possibilità di fraintendimenti.
Nell’annuncio preso ad esempio, si riesce a capire in maniera semplice ed intuitiva, che il software in questione ti permette di inviare milioni di email in un solo click, rispondendo a una precisa necessità del potenziale cliente: avere una piattaforma veloce che permetta di inviare ad un numero significativo di contatti una email.
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L’urgenza è una delle altre leve che rende sicuramente più interessanti le call-to-action. È importante quindi nell'invito all'azione limitare, in base al tempo o alla disponibilità, ad esempio un'offerta o una proposta.
Risparmi il 60% o risparmi il 60% se ordini entro oggi, sicuramente ha più appeal perché comunica sensazioni di urgenza e immediatezza.
Ecco un esempio di un annuncio che fa leva sulla scarsity.
Solitamente un utente quando è alla ricerca di un prodotto o servizio, ha un problema più o meno esplicito che vorrebbe risolvere.
Quando creiamo una CTA per un annuncio sui social media è importante essere in grado di intercettare le domande che potrebbero porsi i nostri utenti.
Una call-to-action sotto forma di domanda, agisce confermando nella mente dell’utente che cliccando su quel contenuto o risorsa possa ottenere effettivamente una risposta alla domanda.
Si tratta di una tecnica drastica e con non pochi rischi. Un invito all’azione che fa leva su paure, punti deboli e sulle avversioni al rischio del cliente.
Esplicitare una CTA partendo da elementi negativi stimola maggiormente l’interesse degli utenti.
Parole come “ Sei stanco di…”, “Metti fine a…”, “La brutta notizia è che…”, sono estremamente forti ed è per questo consigliabile dosarne l’utilizzo solo nei casi in cui è possibile far ottenere successivamente all'azione un vantaggio all'utente.
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Se la nostra azienda ha da offrire un prodotto, una prova o un un contenuto di valore gratuito, allora siamo già a metà dell'opera e le possibilità che l'utente clicchi sul nostro annuncio aumentano a dismisura.
Infatti l'utilizzo di parole come "provalo gratuitamente", "abbiamo un regalo esclusivo per te", "il servizio è gratuito per i primi cinquanta iscritti" , stimolano senza troppa fatica la curiosità dei nostri interlocutori.
In realtà non esiste una CTA perfetta che vada bene per tutti e per qualsiasi piattaforma o canale.
L’unico modo per capire quella che funziona meglio è testare il più possibile. Le CTA sono misurabili. Possiamo quindi tracciarne i click e rapportarli con le effettive conversioni.
Per questo diventa importante provare a cambiare il colore dei pulsanti delle call-to-action, provare copy differenti, spostare gli inviti all'azione in spazi differenti, controllando i dati e perfezionando poi il tiro.
Avere call-to-action forti e ben costruite, darà nuova vita alle nostre campagne. È importante inoltre ricordarsi che le CTA non devono solo riguardare campagne con obiettivo di lead o raccolta dati. Dovrebbero essere utilizzate in qualsiasi contenuto di marketing. Ad esempio un post sul blog potrebbe avere una CTA per incoraggiare gli utenti a commentarlo o iscriversi alla newsletter per ricevere nuovi contenuti. Un post su Instagram potrebbe incoraggiare gli utenti a controllare e a cliccare il link presente nella nostra biografia per scoprire un contenuto esclusivo e così via.
L’unico modo per capire quella che funziona meglio è testare il più possibile