Nonostante la ritrovata normalità e l’accelerazione di quest’estate nella fruizione di eventi e spettacoli dal vivo, i consumi culturali sono ancora lontani dai livelli pre-Covid e risalgono lentamente.
L’indice realizzato da Impresa Cultura Italia-Confcommercio e SWG raggiunge nei primi 9 mesi del 2022 i 68 punti (+9 punti sul 2021 e +12 sul 2020), distante più di 30 punti dal valore di riferimento del 2019.
Si riduce il timore per il Covid ma rispetto a prima della pandemia la fruizione di beni e servizi culturali è più digitale, domestica e solitaria.
In ogni caso, dopo il crollo del 2020 in seguito ai lockdown cresce la voglia di partecipare alle attività culturali outdoor anche se la ripresa è a ritmi diversi: più rapida per concerti e spettacoli all’aperto, più lenta e altalenante per cinema e teatro; a settembre il 17% degli italiani ha acquistato biglietti per visitare mostre, musei e siti archeologici così come per andare al cinema, l’11% per concerti (con una spesa media pro capite di oltre 22 euro in più rispetto a settembre 2021), l’8% per spettacoli all’aperto e il 6% per il teatro; tuttavia l’incertezza economica legata al caro energia, alla guerra in Ucraina e all’inflazione galoppante rischia di vanificare nei prossimi mesi la ripresa dei consumi culturali: in autunno la spesa media mensile per famiglia potrebbe aggirarsi attorno ai 46 euro, con una riduzione di oltre il 20% rispetto ai 58 euro di settembre.
Un calo, peraltro, trasversale a tutti i beni e servizi culturali e più accentuato per concerti, cinema e teatro.
Consumi televisivi
Evidente il cambiamento nei consumi televisivi a livello generazionale: tra gli ultrasessantenni tiene la TV generalista, ma tra i giovani quasi la metà del consumo televisivo è veicolato dalle piattaforme a pagamento. A settembre si registra anche una forte crescita della fruizione televisiva attraverso piattaforme web gratuite (+23% rispetto a settembre 2021), facilitata da un’offerta che consente di trovare sempre più spezzoni di spettacoli sui social media.
Si conferma la preferenza per la lettura dei libri in cartaceo anche se cresce la quota in digitale (rispettivamente 34% e 20% di lettori abituali a settembre); in flessione la lettura di quotidiani (8% di lettori abituali in meno su settembre 2021) mentre il web si consolida come principale canale di accesso a contenuti giornalistici e di informazione (33% di lettori abituali a settembre, + 4% sullo stesso mese del 2021).
Offerta culturale e turismo
L’offerta culturale nelle città sembra essere tornata ai livelli pre-pandemici; per oltre sette italiani su dieci le iniziative culturali sono un importante attrattore turistico e rendono le città più vive e piacevoli.
Per i turisti autunnali i beni e servizi culturali che incidono di più nella scelta della meta di vacanza sono i musei e i siti archeologici (40%), seguiti da eventi enogastronomici (38%), festival (28%) e mostre (27%).
Consumi culturali: le misure di sostegno
Per due italiani su cinque l’estensione del bonus cultura e la detrazione fiscale delle spese in cultura sono le misure più efficaci per la ripresa dei consumi culturali.
Un intervistato su quattro indica una maggiore promozione delle attività sul territorio e agevolazioni per le politiche di investimento nel settore.
Le dichiarazioni sull’indagine di SWG per i consumi culturali
“Dopo il Covid una nuova pandemia, innescata dal caro bollette, dalla crisi geopolitica e dalla spirale inflattiva, mette a rischio la ritrovata normalità degli italiani nella fruizione di beni e servizi culturali e la voglia di spendere in cultura. Occorre, dunque, un intervento tempestivo e urgente da parte del prossimo Governo per non vanificare la ripartenza del mondo della cultura e per sostenere con misure appropriate ed efficaci la ripresa, i consumi e gli investimenti nel settore a partire dalle agevolazioni fiscali per famiglie e imprese”, ha dichiarato Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/consumi-culturali-indagine-swg.jpg650977Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2022-10-21 08:30:532022-10-21 17:02:57Consumi culturali: ancora lontani i livelli pre-Covid. L'indagine di SWG
Mondadori lancia l’iniziativa editoriale “Poster, le grandi aziende italiane”, una collezione di dieci pubblicità, dal grande valore artistico, prodotte tra gli anni ’30 e ’90.
La casa editrice ha collaborato con gli archivi storici di alcune tra le più importanti imprese d’Italia per creare una raccolta speciale dedicata a tutti gli appassionati dell’arte arte pubblicitaria del passato.
Pubblicità che hanno lasciato un segno nella cultura del nostro Paese. Da Barilla a Martini, passando per Olivetti e Pirelli, l’iniziativa coinvolge diversi brand noti al grande pubblico. Dieci manifesti d’epoca, alcune vere e proprie opere d’arte, tra le più preziose in Italia.
L’obiettivo è quello di riportare alla luce le illustrazioni e le campagne di una volta e celebrare la pubblicità nella sua forma più classica. I poster sono in vendita corredati da esclusivi booklet dove gli amanti del collezionismo potranno scoprire la storia del prodotto, curiosità sugli artisti, approfondimenti sulle aziende e tanto altro ancora.
Poster Mondadori per Barilla: “Notte di Stelline”
Il poster tratto dallo storico Calendario murale di Adolfo Busi, realizzato nel 1931 per Barilla, l’azienda fondata da Pietro Barilla 145 anni fa. La tavola ha come protagonisti dei bambini paffuti e dinamici che giocano con formati di pasta, dimostrando così che si tratta di un prodotto che fa bene e dà energia: una risposta indiretta al Manifesto della cucina Futurista che esortava all’abolizione della pastasciutta.
“Venere moderna”
L’iconico manifesto pubblicitario di Manetti & Roberts, disegnato negli anni Trenta dall’artista pugliese Gino Boccasile, si ispira all’eleganza e maternità della figura femminile dell’epoca e ritrae un bambino che cosparge giocosamente la “Venere moderna” di Borotalco.
“Jockey”
L’opera commissionata da Martini al pittore francese Jean Droit nel 1948. Con grande attenzione ai dettagli e una spiccata potenza espressiva, il soggetto di Jockey rivisita metaforicamente una competizione ippica, con i fantini a cavallo di bottiglie di vermouth: uno primeggia su Martini, altri due inseguono sullo sfondo.
“Bambino con i Pavesini”
Disegnato da Gian Carlo Rossetti nel 1961, ripropone l’immagine senza tempo del bambino dei Pavesini, una rappresentazione che verrà ripetutamente aggiornata e riproposta negli anni anche per indicare che i Pavesini sono un prodotto adatto anche ai più piccoli dal punto di vista nutrizionale.
“Pneumatico CINTURATO Pirelli”
Un manifesto del 1961 dell’azienda Pirelli realizzato da Riccardo Manzi. L’artista, che firma copertine e pubblicità con stile umoristico, porta colore e allegria nelle grafiche rendendo popolare un prodotto necessario: pneumatici rinforzati che garantiscono la totale sicurezza alla guida del mezzo anche qualora, paradossalmente e ironicamente, il conducente avesse la vista impedita.
“Vera pasta all’uovo”
L’illustrazione dell’emblematica gallina cubista che ricorda la qualità della pasta Barilla, è stata realizzata nel 1954 da Erberto Carboni, il grande grafico e coordinatore dell’immagine aziendale. Si tratta di un vero e proprio omaggio alla qualità della materia prima.
La locandina pubblicitaria creata nel 1956 da Giovanni Pintori, il designer che, grazie alle sue originali opere, ha permesso ai prodotti Olivetti di essere conosciuti e riconosciuti in tutto il mondo. L’illustrazione arborescente di Tetractys sottolinea le potenzialità “proliferative” della calcolatrice Olivetti.
Poster Mondadori: “La Ducati 916”
Autentica opera d’arte in movimento creata nel 1993 dal designer Massimo Tamburini, incarna i valori fondanti di Ducati: Style, Sophistication e Performance. Probabilmente il più iconico tra i modelli dell’azienda motociclistica, la moto incontra tecnologia e design in una sintesi mai vista prima: i suoi gruppi ottici rastremati, al centro del poster, hanno ipnotizzato il mondo negli anni Novanta.
“Brezza che ristora”
Il poster pubblicitario dell’Amarena Fabbri (Fabbri 1905) che risale agli anni Quaranta: un invito ad affrontare il caldo estivo con l’azienda da sempre famosa per i suoi storici legami con il mondo della pubblicità – con Carosello e con Fabbri racconta “un pittore alla settimana – Renato Gottuso” – e quello dell’arte con il Premio Fabbri per l’Arte.
“Lo stampato Voiello”
Realizzato negli anni ‘10 del Novecento, non si conosce l’autore ma è evidente la rappresentazione allegorica della mediterraneità, di Napoli – a sottolineare il legame con il territorio – i messaggi sull’italianità, la qualità degli ingredienti e del processo produttivo di Voiello.
Le opere pubblicitarie pubblicate da Mondadori saranno disponibili nelle migliori edicole e presso punti vendita selezionati. A partire da questa settimana, tutti gli amanti di collezionismo vintage potranno accedere alle prime cinque opere in edizione limitata.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/poster-mondadori-cover.jpg532800Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-20 09:19:232022-10-21 10:26:17Mondadori pubblica 10 poster pubblicitari per celebrare le grandi aziende italiane
Netflix torna a crescere dopo un periodo di declino: l’azienda ha dichiarato di aver aggiunto più di 2,4 milioni di abbonati nel terzo trimestre, soprattutto fuori degli Stati Uniti, interrompendo una serie di calo di di clienti che quest’anno ha creato disagio tra gli investitori e interrogativi sulle prospettive di crescita.
Il gigante dello streaming ha precisato di poter contare attualmente su 223 milioni di abbonati in tutto il mondo, dopo aver superato la sua precedente previsione di circa un milione di nuovi clienti per il terzo trimestre. Una buona ripresa, considerato che Netflix ha perso 200.000 abbonati nel primo trimestre e quasi un milione nel secondo.
“Dopo un primo semestre difficile, crediamo di essere sulla strada giusta per accelerare nuovamente la crescita“, ha dichiarato l’azienda nella sua lettera trimestrale agli azionisti. “La chiave è soddisfare i membri“.
Nel terzo trimestre ha generato un fatturato di circa 7,9 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’azienda ha registrato circa 1,4 miliardi di dollari di profitti, con un calo del 3% rispetto all’anno precedente.
Le azioni di Netflix sono poi aumentate di oltre il 10% nelle contrattazioni after-hours.
Nella sua lettera agli azionisti ha dichiarato che prevede di aggiungere ancora 4,5 milioni di abbonati nel quarto trimestre, con un calo del 46% rispetto agli 8,3 milioni di abbonati aggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente. Ha inoltre aggiunto che a partire dal prossimo trimestre smetterà di fornire agli investitori indicazioni sul numero di abbonati previsto.
L’arrivo del piano base con pubblicità
Netflix si sta preparando a introdurre la pubblicità sul suo servizio il 3 novembre, come parte di un tentativo di attirare più clienti con un abbonamento a basso costo. Il piano supportato dalla pubblicità mostrerà agli abbonati da quattro a cinque minuti di pubblicità per ogni ora di contenuti guardati.
La decisione di introdurre un’opzione pubblicitaria su Netflix è stata una vera svolta per l’azienda, che per anni ha sottolineato la sua esperienza senza adv come punto di forza per i clienti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/09/Netflix-story.jpg8001320Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-19 11:20:322022-10-20 09:19:43Netflix torna a crescere: 2,4 milioni di abbonati in più nel terzo trimestre
Si parla molto della Generazione Z, quella dei nativi digitali, ma anche quella di coloro che stanno crescendo con i problemi globali davanti agli occhi, dopo aver vissuto una pandemia. È la generazione che, già dall’età adolescenziale, acquisisce familiarità con l’ansia e presta maggiore attenzione alla propria salute mentale.
Se parliamo di intrattenimento, giovane non è sempre sinonimo di divertimento e musica ad alto volume.
Spesso infatti sono proprio gli adolescenti che ricercano uno spazio dove trovare la calma, placare lo stress e contrastare attacchi di panico, purtroppo, sempre più frequenti.
La pandemia ha fatto emergere la necessità di uno stile di vita rallentato, secondo la tendenza slow living. In questo contesto le tecnologie entrano in scena diventando alleati preziosi per il benessere psichico.
Un sondaggio di Ipsos, condotto quest’anno, ha mostrato che l’83% degli intervistati tra la Gen Z, ha utilizzato Youtube per fruire di contenuti rilassanti.
Il social è infatti ricco di video definiti calmanti, come i live streaming di animali, filmati di paesaggi naturali, spesso con sottofondo di musica meditativa o video per accompagnare lo studio e agevolare il sonno. Ma non solo.
Il boom dei video ASMR
Si tratta dei così detti video sussurrati, in circolazione da qualche anno, ma esplosi nell’ultimo periodo tra i giovanissimi.
Il termine, coniato nel 2010 (Autonomous Sensory Meridian Response), si riferisce alla risposta involontaria del corpo ad uno stimolo come sussurro, sospiro e crepitio. La reazione causata nell’utente è una sensazione di rilassamento, quasi sedativa, nota con il nome di “massaggio cerebrale”.
“Sostanzialmente è una sensazione simile a quei piacevoli brividi che si provano quando qualcuno ti sfiora la schiena con la punta delle dita” spiega Heather Feather, popolare “ASMEtist” con circa 40.000 iscritti su Youtube.
I video ASMR di Youtube, che riproducono suoni ovattati e discorsi sussurrati, hanno registrato nel 2021 più di 65 miliardi di visualizzazioni nel mondo, un dato non trascurabile per i marketer. I video ASMR su Instagram vanno fortissimo e anche sugli altri social media.
Anche le grandi istituzioni hanno iniziato a strizzare l’occhio al trend, l’Albert and Victoria Museum di Londra, ad esempio, ha creato una playlist dal titolo “ASMR at the museum”, nella quale vengono riprodotti suoni rilassanti con le opere della collezione, come il fruscio delle pagine sfogliate.
Inoltre, alcune persone utilizzano i video ASMR per dormire e sono molto gettonati anche gli ASMR di makeup.
Video Cottagecore
Il termine Cottagecore, dall’inglese cottage (le tipiche abitazioni di montagna e campagna) e core (nucleo, cuore, focus…), rappresenta uno stile nato su Internet a partire dal 2010 e definitivamente decollato nel 2020, raggiungendo in poco tempo circa 50 milioni di visualizzazioni.
Identifica una filosofia di vita definita semplice, lontana dallo stress cittadino.
È un richiamo alle origini e alla vita vissuta con calma, non a caso sono esplosi nel periodo del lockdown, che ha fatto riflettere sulla necessità di rallentare una vita che va sempre di corsa.
Lo stile Cottagecore ha interesse nella moda rustica, le candele, i fiori di campo e i colori della terra.
In Italia ha conquistato i giovani diventando virale su Tik Tok, Instagram e Pinterest, oltre che su Youtube. Molti di questi video mostrano immagini rilassanti quali una tazza di té fumante, un camino acceso, il fermo immagine di una stanza dalla calda atmosfera, un libro dalla copertina vintage, una torta home made, o ancora, paesaggi per lo più autunnali o primaverili, coniugate ad una musica distensiva.
Si tratta di video con contenuti che ripropongono azioni ripetitive (ad esempio mescolare la vernice, tagliare il sapone, modellare uno slime, glassare una torta, scoppiare dei palloncini…), che creano un senso di soddisfazione nello spettatore.
I video oddly satisfyng, nati da circa 10 anni, sono basati sull’aspetto visivo, a differenza di quelli ASMR, focalizzati sul senso dell’udito.
Secondo la psicologia, la soddisfazione è da ricercarsi nella perfezione del gesto che si ripete tanto da far scattare la voglia di continuare a guardare. Il corpo rilascia dopamina e serotonina, le sostanze chimiche presenti nel nostro cervello che ci fanno sentire felici, provocando una piacevole sensazione di formicolio sulla pelle, come se fossimo noi stessi a compiere l’azione (grazie ai neuroni specchio).
Video creator della quotidianità
Il 69% degli intervistati appartenenti alla Gen Z, afferma che ama particolarmente guardare video vlog, dove i creator riprongono la loro quotidianità, ricevendone una sensazione di sollievo. In molti casi i video sono di lunga durata, addirittura di ore, in cui il creator svolge faccende domestiche, cucina, studia, o semplicemente riprende l’intero svolgersi della giornata, spesso con della musica in sottofondo.
L’82% ha invece dichiarato di aver usato YouTube per guardare contenuti di youtuber che comunicano un senso di nostalgia, l’equivalente di un vecchio film quando ci si sente giù di morale.
Molto seguiti anche i video tutorial di make up che riproducono suoni rilassanti realizzati dallo youtuber, come il tamburellare dei pennelli o delle unghie su una superficie.
ASMR influencer più seguiti
La diffusione mediatica del fenomeno, in impennata con la quarantena, ha destato la curiosità delle aziende, che seguono con attenzione gli influencer del settore, iniziando a coinvolgerli nelle pubblicità.
Gli ASMRtist comunicano catturando l’attenzione della Gen Z e generando un ricordo durevole, elementi chiave del marketing.
Tra gli influencer del settore più seguiti al mondo troviamo:
ASMR TESORO: il canale registra circa 2,5 milioni di abbonati, offre video rilassanti soprattutto finalizzati a conciliare il sonno
SAS-ASMR: più di 9 milioni di followers, è un canale centrato sui suoni riprodotti masticando e tagliando il cibo
ASMR MARINA: 2,5 milioni di followers per l’influencer che crea video in cui gioca e modella lo slime, intervallati da tutorial di makeup
In Italia tra i più seguiti troviamo:
CHIARA ASMR: dichiarata “regina dei video rilassanti” da Vanity Fair con più di 1 milione di followers, inventa giochi di ruolo (roleplay), parla a bassa voce (soft spoken), sussurra frasi (whispering) e riproduce suoni realizzati con oggetti. Negli anni è diventata un’autorità dei video ASMR in Italia.
NINFEA ASMR: seguita da 38.500 followers, propone “La settimana enigmistica”, video nei quali rilassa i fan compilando i cruciverba della nota rivista settimanale.
DESY MAGIC: il canale registra più di 156 mila followers, oltre a riprodurre i suoni che innescano formicolii e brividi (trigger), la youtuber ha realizzato una playlist per bambini in cui racconta fiabe
FAIRY ASMR: 155 mila followers, presente tra i suoi video anche dei mukbag (nei quali mangia riproducendo così il suono dei morsi e del masticare il cibo). Ideatrice del poadcast Audible “5 sensi relax ASMR”.
Quali sono i brand che già utilizzato i video rilassanti in ASMR?
KFC: in un video Youtube, George Hamilton, attore nei panni del colonnello Sanders, sussurra dolci paroline, interrompendosi con dei morsi al pollo croccante. “C’è una community assolutamente affascinata ed entusiasta dell’esperienza sensoriale del suono” specifica il CMO di KFC, Kevin Hochman, “l’ASMR genera una sensazione di comfort, esattamente come il nostro cibo”.
PRINGLES: dal 1996 gli annunci utilizzano spesso suoni quali battiti ritmici, scricchiolii e rumori dello sgranocchiare le patatine stesse, che aiutano ad evocare buoni sentimenti da legare al prodotto
IKEA: 25 minuti di video in cui si ascolta una rilassante voce che accompagna le immagini e i suoni, ad esempio della mano che sfiora il lenzuolo o picchietta sui mobili dell’azienda
LUSH: la ragazza del video utilizza i prodotti del brand battendo le dita sul packaging, grattando i contenitori, immergendo le bombe da bagno nell’acqua, lasciando così riprodurre il rumore dello sfrigolio del sapone che si scioglie
W MAGAZINE: la rivista statunitense ha lanciato una serie di interviste a personaggi dello spettacolo che rispondono sussurrando o con dei suoni, come il burro spalmato con il coltello sul toast, l’allacciare di una cintura di sicurezza, i tacchi delle scarpe…
LINCOLN: Il brand automobilistico, oltre a lanciare un video pubblicitario nel quale la voce dell’attore Matthew McConaughey racconta dell’incontro con un toro, armonizzato dal rumore del vento in sottofondo, ha aggiunto un’app in cui l’attore racconta una favola della buonanotte con voce sussurrata:
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/09/istockphoto-1279325075-170667a.jpg339509Ilenia Vallerianihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIlenia Valleriani2022-10-19 09:00:512023-05-12 12:49:59Includi i video ASMR nella tua strategia di marketing per arrivare alla Gen Z
Conoscere le diverse piattaforme eCommerce e le relative caratteristiche è oggi di cruciale importanza, poiché lo shopping online è una tendenza che continua ad avanzare e che non può assolutamente essere ignorata. Per questo motivo una scelta consapevole rispetto alle piattaforme eCommerce da utilizzare, unitamente ad un approccio omnicanale ben strutturato e ad una particolare attenzione rispetto all’user experience, sono elementi da tenere in forte considerazione.
Come è facile intuire la crescita dello shopping online è aumentata durante il lockdown, tuttavia è bene sottolineare come l’eCommerce B2c in Italia rappresentava il motore di crescita e di innovazione del settore retail, comunque già prima del lockdown.
La pandemia ha quindi avuto un ruolo solo di acceleratore di un processo di innovazione già in atto da tempo.
Secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano infatti, gli acquisti B2c in Italia sono arrivati al 39,4% nel 2021 con un tasso di crescita del 21%. Nel dettaglio, il 30,5 % è inerente alla vendita dei prodotti, mentre l’8,9% è relativo alla vendita di servizi, e in entrambi i casi si registra un notevole tasso di crescita rispetto al 2020.
Questi dati mostrano bene la necessita di avere un eCommerce per andare incontro alle tendenze relative ad un nuovo e diverso modo di acquistare. Per sfruttare al massimo però quelle che sono le potenzialità di un eCommerce, è necessario agire facendo scelte consapevoli ed ottimizzate rispetto al raggiungimento degli obiettivi finali, a partire dalla progettazione dell’eCommerce, scegliendo tra le diverse piattaforme eCommerce la migliore rispetto al caso specifico.
Le piattaforme eCommerce oggi a disposizione sono infatti molteplici e molteplici sono i settori in cui è possibile realizzare un eCommerce. Ma come fare quindi a identificare tra le diverse piattaforme, quelle che potrebbero essere la migliore soluzione per il caso specifico? E cosa fare per ottimizzare al meglio il proprio eCommerce?
Iniziamo con l’identificare le piattaforme eCommerce più utilizzate tra cui è possibile scegliere, elencandone le caratteristiche e i casi di uso più esemplari da cui è possibile prendere ispirazione.
In questo modo, arriveremo facilmente ad avere una risposta alla domanda posta, poiché identificare la piattaforma più adatta ad un caso specifico ci risulterà estremamente semplice, avendo come metro di misura nella scelta i casi esemplari di uso di ciascuna di queste piattaforme, da cui prendere ispirazione per lo sviluppo di una strategia vincente che parte fin dalla progettazione dello shop online.
Tra le tante piattaforme eCommerce esistenti, ecco alcune tra quelle più utilizzate:
Shopify – secondo i dati elaborati da Statista e aggiornati a luglio 2022, questa piattaforma si posizione al quarto posto, detenendo il 10% di tutte le piattaforme e le tecnologie software di eCommerce in tutto il mondo;
WooCommerce – stando sempre ai dati di Statista risulta essere la piattaforma più utilizzata con una percentuale del 36,68% ed essendo uno strumento di eCommerce open source e self-hosted basato su WordPress rappresenta un’ottima soluzione per aziende di medie e grandi dimensioni, in particolare per quelle che utilizzano un sito esistente;
WIX – un costruttore di siti Web con potenti funzionalità di eCommerce, ottimo per le persone che vogliono aggiungere uno shop online solo come parte di un sito;
Magento – con una versione open source gratuita, questa piattaforma ha il vantaggio aggiuntivo di essere una soluzione economica ideale per un’azienda con un team tecnico o sviluppatori.
Shopify si caratterizza per:
un’ottimizzazione per gli acquisti fatti da mobile;
un’ampia personalizzazione dello shop e impostazioni intuitive;
pieno accesso per la modifica HTML e CSS;
possibilità di uso del proprio dominio o acquisto tramite piattaforme.
WooCommerce, nonostante sia solo un plugin di WordPress è l’eCommerce più diffuso grazie a:
efficienza;
affidabilità;
aggiornamento costante e velocità;
sicurezza;
flessibilità;
semplicità d’uso;
molteplici forme di pagamento;
facilità di navigazione.
WIX ha diversi elementi che lo rendono una scelta adatta per specifiche esigenze, tra queste troviamo:
l’economicità delle soluzioni;
la facilità d’uso;
la possibilità di vendere prodotti sia fisici che digitali;
la possibilità di non pagare le commissioni;
l’opzione gratuita di accesso clienti che consente agli utenti di visionare ordini recenti o prenotazioni.
In ultimo, tra le caratteristiche principali di Magento troviamo:
flessibilità;
design affascinante;
migliore UX;
robustezza;
sicurezza.
A queste si aggiungono poi le caratteristiche usufruibili dagli utenti che possono essere racchiuse in:
Personalizzazione, elemento che sta continuando a ricoprire un’importanza sempre maggiore da parte degli utenti e a cui è quindi importante riservare la giusta attenzione. La personalizzazione è consentita attraverso la raccolta di dati ottenuti tramite il monitoraggio del comportamento degli acquirenti, le loro preferenze e la cronologia di navigazione;
Ricerca Avanzata, che si traduce nella possibilità per gli utenti di effettuare una ricerca avanzata rispetto al prodotto ricercato, ma in modo facilitato;
Pagamento Semplificato, elemento essenziale per aumentare il tasso di conversione.
I migliori esempi di eCommerce da seguire per ogni piattaforma
Tra i diversi eCommerce di brand italiani o stranieri ce ne sono molti da cui è possibile prendere ispirazione. Casi esemplari da cui trarre esempio nello sviluppo del proprio eCommerce, grazie alle scelte fatte in merito a molteplici aspetti, che risultano essere oggi vincenti.
Tra questi troviamo alcuni presenti su Shopify che si distinguono per il loro approccio sostenibile o per l’impegno dedicato a temi sociali. Ecco alcuni esempi.
Per questo brand l’etica è il valore primario, infatti si contraddistingue per il suo obiettivo di piantare oltre un miliardo di alberi entro il 2030. Per farlo, Tentree si impegna a piantare 10 alberi per ogni articolo venduto dal proprio eCommerce.
Un brand che si contraddistingue per i suoi prodotti di bellezza vegani e cruelty free, oltre che per il suo impegno nella riduzione dei rifiuti confezionando i suoi rossetti in carta biodegradabile e al sostegno economico rispetto a diverse cause sociali attraverso la donazione di parte dei profitti;
Meow Meow Tweet è un brand che offre una linea vegana biologica di prodotti per la pelle realizzati solo con ingredienti naturali.
Il brand si distingue per il suo impegno nella riduzione dell’inquinamento attraverso la riduzione degli imballaggi e il suo packaging sostenibile. L’azienda offre infatti ai propri clienti la possibilità di restituire i contenitori vuoti affinché siano riutilizzati.
L’azienda turca che vende giocattoli per bambini, si distingue per il suo approccio sostenibile visibile nei prodotti venduti e nell’impegno sociale profuso nei confronti delle madri casalinghe (molte delle quali sono profughe siriane) alle quali l’azienda offre un lavoro equamente retribuito.
L’azienda si impegna a collaborare con i produttori etici a cui affida la produzione di ogni capo e realizza abiti che andando oltre al genere sessuale pur ispirandosi ai capi di abbigliamento maschile sono progettati per essere indossati da corpi femminili e non binari.
L’azienda si impegna a contrastare l’inquinamento e lo fa producendo i suoi prodotti attraverso il riutilizzo della plastica. Più di 60 milioni di bottiglie d’acqua di plastica infatti, hanno trovato nuova vita trasformate in borse o scarpe. Anche le sue scatole da scarpe, che sono biodegradabili e realizzate con materiale riciclato, vengono spedite senza imballaggio aggiuntivo grazie alla robustezza che le contraddistingue.
Gli eCommerce sviluppati sulla piattaforma WIX sembrano invece essere accomunati principalmente da un elemento che contraddistingue questa piattaforma: il design.
Gli eCommerce sviluppati con WIX infatti si contraddistinguono spesso per la grande importanza riservata alle immagini e al design. Ecco alcuni esempi.
Indian Summer è un brand che vende costumi da bagno. Navigando nelle pagine del sito è possibile vedere la grande rilevanza data alle immagini dei prodotti, unitamente a questo aspetto però nel sito è evidenziata la mission del brand che vede nel loro impegno verso soluzioni sostenibili il loro valore aggiunto. Il brand persegue questo scopo attraverso l’uso di confezioni ecologiche e biodegradabili dei loro prodotti.
Un altro eCommerce sviluppato con WIX è Coal and Canary un brand di profumatori per ambiente che si contraddistingue per un ampio uso di immagini luminose dai colori sgargianti.
La mission principale di questo brand è quella di costruire una forte community di clienti fidelizzati, infatti sul sito si ha la possibilità di iscriversi al loro programma fedeltà e alla lista e-mail VIP e si può affermare che la loro strategia sia vincente rispetto al loro obiettivo, in quanto si stima che il 50% delle vendite dell’eCommerce provenga da clienti abituali.
Altre caratteristiche di questo eCommerce sono:
la chat online per l’assistenza dei clienti
la sezione dedicata alle testate che hanno parlato del brand
la sezione dedicata alle recensioni dei clienti
Woocommerce invece, per cui si contano almeno 5 milioni di negozi online che hanno scelto questa piattaforma, poiché questo è il numero di installazioni attive del plug-in WooCommerce gratuito, è sicuramente la piattaforma di eCommerce più popolare e ad usare questa piattaforma troviamo alcuni siti particolari da cui è bene prendere spunto. Ecco quali.
Garantia è un brand che vende accessori per il giardinaggio che pone particolare attenzione alla sostenibilità e lo fa scegliendo di utilizzare plastica riciclabile. L’ispirazione da trarre da questo brand però, non si limita all’approccio ecologico che viene fatto, ma anche al modo di presentarsi agli utenti.
Il brand infatti, grazie ad un menu di navigazione posto in alto mostra subito e chiaramente agli utenti quali sono le categorie di prodotti acquistabili che è possibile trovare sul sito e questa trasparenza si ritrova come caratteristica primaria lungo tutta la navigazione del sito.
Infatti in maniera altrettanto trasparente, sono visibili i prezzi dei prodotti in vendita ben chiari sopra le immagini di ciascun prodotto e visibili ancor prima di cliccare sul singolo pezzo. Anche qui troviamo in risalto le recensioni dei clienti visionabili attraverso un link a Trustpilot ben visibile perché posizionato in alto sotto al meny.
Lo shop che si caratterizza per un un layout intuitivo ed un aspetto professionale, trova la sua mission nell’aiutare gli appassionati di fumetti a trovare prodotti di alta qualità.
Grazie ad un’estetica gradevole e una navigazione semplice e ottimizzata, gli utenti che atterrano sul sito vengono facilmente condotti lungo il percorso designato.
A caratterizzare questo eCommerce è infine la ricerca avanzata che offre all’utente la possibilità di trovare facilmente il materiale desiderato, rendendo l’user experience ulteriormente ottimizzata.
Questo marchio di gioielli offre un elemento molto importante da cui prendere ispirazione: la social proof, ovvero quel concetto psicologico che nel marketing, viene applicato per dimostrare la popolarità o l’usabilità di un brand tra i consumatori, influenzando così le decisioni di acquisto.
Per farlo inseriscono delle immagini con volti noti come Giselle Bundchen, Tom Brady e Bryce Harper legati al marchio. Scorrendo la pagina infatti l’utente che atterra nel sito avrà modo di vedere una sequenza di foto provenienti da instagram e in aggiunta a questo troverà una sezione dedicata alle pubblicazioni del brand tra le testate più note come Elle, People, InStyle e altro.
Dopo alcuni esempi di eCommerce sviluppati sulla piattaforma Woocommerce, arriviamo a vederne infine altri, sviluppati sulla piattaforma Magento, anche questa una delle piattaforme eCommerce più utilizzate.
Cox & Cox è un brand che vende elementi di arredo. Atterrando sull’eCommerce di Cox & Cox si ha da subito evidenza delle priorità del brand, visibili attraverso le scelte compiute nella progettazione dello stesso eCommerce.
In questo caso, sul sito fin dalla parte alta dell’homepage è infatti possibile visualizzare da subito un box che invita gli utenti a iscriversi alla mailing list dell’azienda e come spinta all’iscrizione viene offerto in cambio anche uno sconto del 20% sul primo ordine. Elemento che sottolinea l’importanza per il brand di costruire una mailing list.
Boodles è un marchio inglese che vende prodotti di gioielleria. A caratterizzare questo brand è la narrazione che questo fa rispetto al lavoro dei propri artigiani.
All’interno dell’eCommerce è infatti possibile trovare una sezione dedicata all’artigianato dove si può vedere attraverso un video il processo che porta alla realizzazione dei gioielli, a partire dal disegno degli stessi. Un modo questo, per coinvolgere sempre di più l’utente nel mondo del brand, facendo conoscere ed apprezzare ogni aspetto che porta al prodotto finale offerto.
Un altro aspetto da cui prendere ispirazione è la possibilità di entrare in contatto con il brand che il sito offre, attraverso l’avvio di una chat dal vivo.
Ad essere stato sviluppato su piattaforma Magento è anche l’eCommerce di Nike, lo storico brand di indumenti sportivi che caratterizza il suo eCommerce per la grande facilità di muoversi al suo interno da parte dell’utente.
Un elemento questo da cui prendere spunto, proprio come quello del targeting geografico, utilizzato nell’eCommerce per poter indirizzare i visitatori verso il negozio più vicino alla loro posizione.
Altri elementi degni di nota da cui trarre spunto sono:
le categorie (uomo, donna, bambino, outlet e collezioni) subito ben in vista nel menu in alto per rendere facile e intuitiva l’esperienza dell’utente sul sito;
l’invito a scaricare l’app del brand, visibile scorrendo la pagina;
il pop-up che appare dopo pochi secondi per iscriversi alla newsletter.
Warby Parker è un fornitore specializzato di occhiali che caratterizza il suo eCommerce per facilità d’uso eaccessibilità e a quest’ultima caratteristica riservano un’attenzione particolare, dedicandovi anche una pagina dell’eCommerce.
Tra gli altri elementi per cui si contraddistingue e da cui è possibile prendere spunto troviamo poi due peculiarità del brand:
il grande coinvolgimento degli utenti, coltivato anche attraverso quiz cui l’utente sceglie la montatura adatta tra quelle a disposizione;
la prova gratuita offerta al cliente che può ordinare e provare fino a cinque montature senza acquistarle finché non è sicuro che il prodotto sia quello in linea con le proprie esigenze.
S’Well Bottle è un marchio che vende bottiglie e contenitori. A caratterizzare l’eCommerce del brand troviamo l’intuitività del sito che accompagna l’utente fin da subito, permettendogli di navigare facilmente attraverso diverse sezioni, mostrate nel menu in alto.
Tramite il menu infatti, l’utente è subito indirizzato verso il prodotto più in linea con la sua ricerca trovando una divisione che va dal bere al mangiare al living. Altro aspetto importante da cui prendere spunto sono le immagini dei loro prodotti a cui viene dato particolare risalto e che risulta subito utile per esplicare chiaramente attraverso le immagini le diverse funzionalità ed usi dei prodotti.
Un altro brand che ha scelto Magento tra le diverse opzioni di piattaforme eCommerce è Helly Hansen, un brand che vende capi di abbigliamento per sportivi.
A caratterizzare questo eCommerce troviamo l’attenzione alla categorizzazione delle diverse sezioni del sito, divise prima di tutto per le categorie uomo, donna, bambino e accessori e successivamente in sottocategorie divise per tipologia di capo o accessorio. Una divisione ed un ordine che rende il percorso dell’utente il più facile e fluido possibile migliorando la user experience dei loro clienti che sono sia il grande pubblico che gli atleti professionisti.
Il brand di cosmetici Sigma si caratterizza utilizzando social proof e influencer marketing. Proprio agli influencer dedica infatti una pagina dell’eCommerce attraverso cui mostrando i look realizzati da loro invita gli utenti ad “acquistare il look”.
Allo stesso tempo, invita gli utenti a condividere i loro contenuti utilizzando gli hashtag ufficiali #sigmabeauty e #sigmabrush per comparire tra i contenuti legati al brand.
Il brand che vende elementi di arredo, si contraddistingue per porre in primo piano sull’eCommerce non solo i prodotti in vendita, ma anche i produttori degli stessi, che attraverso una pagina dedicata e facilmente raggiungibile dal menù principale del sito, vengono presentati al pubblico tramite:
la loro storia;
le loro immagini;
il processo di produzione usato per i prodotti;
una sezione dedicata allo storytelling attraverso domande e risposte;
le foto dei prodotti realizzati dai loro con i relativi prezzi e la possibilità di procedere all’acquisto.
Un altro elemento a cui prestare attenzione è inoltre il pop-up che appare dopo pochi secondi di navigazione sul sito attraverso cui l’utente viene invitato a iscriversi alla newsletter con un testo che riporta “Iscriviti alla nostra newsletter per essere il primo a scoprire i nostri ultimi lanci di prodotti, ascoltare le storie dei produttori e ricevere inviti alle anteprime nel nostro showroom Mayfair.”
Attraverso questo elemento è possibile comprendere come la raccolta dei contatti e la condivisione anche tramite e-mail di contenuti legati non solo ai prodotti, ma alla storia ad essi collegata attraverso i “creatori” degli stessi, rappresenti un punto fondamentale della comunicazione che il brand intende intraprendere con i suoi clienti o prospect.
Piattaforme eCommerce: conclusioni
Come abbiamo potuto vedere fino a qui, sono diverse le modalità attraverso le quali un brand può caratterizzarsi e le scelte che è possibile compiere nella propria strategia riscontrabili all’interno di un eCommerce.
Possiamo però affermare che ci sono alcuni elementi da cui è comunque sempre preferibile prendere spunto per la creazione del proprio eCommerce, a prescindere dalle piattaforme eCommerce attraverso cui si sceglie di realizzare il proprio shop online, e queste possono essere sintetizzate in:
immagini di alta qualità;
un buon design;
un’ottima user experience;
testi ben realizzati e ottimizzati in ottica SEO per le pagine del sito e dei prodotti;
una buona strategia di storytelling in grado di raccontare l’azienda e i suoi valori;
una strategia che includa social proof, influencer marketing e recensioni dei clienti come leve all’acquisto;
includere strategie di fidelizzazione del cliente al brand;
comunicare bene e distinguersi per le scelte etiche e sostenibili fatte dall’azienda;
usare la pagina “chi siamo” per facilitare la narrazione del brand;
includere una buona politica del reso che soddisfi i clienti e faciliti il processo di reso;
offrire una navigazione chiara e fluida agli utenti;
mostrare sempre i prodotti correlati per aumentare le probabilità di conversione;
offrire molteplici modalità di pagamento in fase di check out;
utilizzare pop-up o spazi sulle pagine dell’eCommerce dedicati alla raccolta delle e-mail degli utenti per creare una buona lista per l’e-mail marketing.
In ultimo, unitamente a tutti questi aspetti, ma non meno importante si inserisce la personalizzazione, un elemento che rappresenta forse quello più importante da tenere in considerazione per andare incontro alle esigenze manifestate dagli utenti e ad un miglioramento del tasso di conversione delle vendite.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/08/piattaforme-ecommerce-da-seguire-guida-aggiornata.jpg6451010Manuela Di Vietrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngManuela Di Vietri2022-10-18 12:00:222023-02-02 12:54:59Guida aggiornata alle migliori piattaforme eCommerce
E se il Metaverso si potesse toccare con mano? Una vera rivoluzione targata Samsung. E-Skin: questo il nome della ‘pelle’ progettata dal Professor Unryong Jeong del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali presso la Pohang University of Science and Technology della Corea del Sud.
Il gigante della tecnologia ha dato il suo notevole contributo al progetto Future Technology Promotion.
Vediamo nel dettaglio cos’è e-skin la pelle per percepire il Metaverso.
E-Skin la pelle per “percepire” il Metaverso
E-skin è una tecnologia che cerca di riprodurre la capacità della pelle umana di reagire all’ambiente simulando tutte le sensazioni tattili. Questa capacità sinestetica, spiega il professor Jung, permetterà alle persone – mediante i propri avatar – di toccare gli oggetti, avvertire gli sbalzi di temperatura e pressione.
In questo modo, infatti, le persone potranno provare su di sé le sensazioni tattili e condividerle con gli altri.
L’obiettivo dell’azienda è di contaminare la realtà virtuale attraverso esperienze sensibili. Il preludio alla connessione tra uomo e macchina che non tarderà ad arrivare.
Il professor Unryong Jeong, che ha guidato la ricerca ha dichiarato in merito: “Uno degli ostacoli alla completa immersione negli ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili complessi. Nonostante lo scetticismo che circondava il nostro progetto, con il supporto di Samsung siamo riusciti a sviluppare un prototipo di pelle che può replicare quella umana”.
Come spiegano Jianliang Xiao e Wei Zhang, i leader del team statunitense, dalle pagine della rivista Science Advances, il segreto della nuova e-skin è nel materiale: un polimero (poliimmina) e nanoparticelle d’argento che conferiscono elasticità, stabilità chimica e conducibilità elettrica.
Non solo, la formulazione del materiale permette alla e-skin di ripararsi da sola grazie all’aggiunta di un mix di tre composti chimici a base di etanolo, facilmente reperibili in commercio. Sempre l’etanolo è la chiave della vera innovazione tecnologica: la completa riciclabilità del prodotto.
Basta immerge la pelle artificiale in una soluzione di etanolo perché il polimero si degradi e le particelle d’argento precipitino sul fondo. Tutto recuperabile e pronto per assemblare una nuova e-skin.
Il ‘reale’ obiettivo di E-skin
Il team di progetto ha un obiettivo ben più ampio. Ampliare il Metaverso è solo uno dei traguardi.
La e-skin troverà il suo utilizzo primario in ambito medico con la volontà di ambiziosa di restituire ai pazienti ustionati la possibilità di provare le sensazioni tattili e di temperatura.
Progetto, questo, di portata straordinaria che traccerebbe nella storia dell’umanità un solco indelebile e che, a effetto domino, produrrebbe riverberi positivi su sperimentazioni ulteriori.
Gli studi sull’e-skin, a dire il vero, sono in corso da diversi anni.
Il California Institute of Technology sta sviluppando una pelle elettronica in grado di misurare i segni vitali, mentre un gruppo di ricercatori della Graduate School of Engineering dell’Università di Tokyo ha realizzato una pelle in materiale flessibile che rileva il battito cardiaco e gli impulsi elettrici dal movimento dei muscoli.
La soluzione di Samsung vuole però andare oltre, simulando a tutti gli effetti il comportamento della pelle umana.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/e-skin-pelle-virtuale.jpg6441041Luca Arlottohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Arlotto2022-10-18 11:00:312022-10-19 11:21:14Come funziona la pelle artificiale che ci farà toccare con mano il Metaverso
Il mondo sembra diventare sempre più piccolo: guardiamo serie TV coreane e ascoltiamo musica di artisti di ogni parte del globo.
Allo stesso modo, per i nostri business diventa importantissimo raggiungere clienti in ogni parte del pianeta. Pensa che solo su Shopify, ben il 39% dei merchant italiani vende all’estero (abbiamo approfondito un po’ di numeri in questa intervista al Country Manager).
La digitalizzazione fortemente spinta dagli avvenimenti degli ultimi anni non si ferma qui: sono le stesse grandi piattaforme (come sta facendo TikTok con le PMI), che forniscono tutorial e strumenti per aiutare le imprese a raggiungere pubblico e clienti; il 51% delle persone che ha visualizzato contenuti di PMI su TikTok li ha condivisi con parenti o amici e il 36% ha fatto un acquisto.
E anche i nuovi canali, come i podcast, diventano veicolo privilegiato dei brand che vogliono avvicinarsi sempre più alle persone, costruendo delle relazioni.
Un mondo più “vicino e piccolo”, con tantissime nuove strade da percorrere.
Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.
Shopify: i numeri dei merchant italiani
Nel 2021, più di 11 milioni di consumatori nel mondo hanno acquistato da un negozio italiano su Shopify, per un totale di oltre il 28% del traffico verso gli store Shopify tricolore proveniente, in media, da 5 mercati internazionali, con Stati Uniti in pole position, seguiti da Germania e Francia.
Altri dati e opportunità per i merchant di espandersi in nuovi mercati e far crescere gli affari a livello internazionale, nella chiacchierata con Paolo Picazio, Country Manager Italia di Shopify.
Le notizie Ninja: il programma di TikTok per le PMI
Gli utenti italiani di TikTok sono molto interessati ai contenuti delle piccole e medie imprese e sulla piattaforma ne scoprono sempre di nuovi e trasversali.
Il 51% di chi si è imbattuto in contenuti di PMI li ha condivisi con parenti o amici e il 36% ha fatto un acquisto.
Hanno preso parte anche all’evento anche la cantautrice e creator Francesca Michielin e Sans Soucis.
Gli italiani amano i podcast
Gli ascoltatori di podcast raggiungono nel 2022 quota 36% (circa 11,1 milioni di utenti tra i 16-60enni, cioè ben 1,8 milioni in più rispetto ad un anno fa), con una crescita significativa rispetto al 31% registrato nel 2021.
Puoi leggere qui i trend e il reportage della settima edizione del Festival del Podcasting che ha coinvolto complessivamente quasi 900 partecipanti tra podcaster alle prime armi, professionisti del mondo digital audio, editori e rappresentanti delle piattaforme.
L’evento è stato pensato per aiutare i creatori a capire meglio come utilizzare gli strumenti di Facebook e Instagram per costruire una presenza online e monetizzare il proprio lavoro.
INFLUENCE DAY: sconto per i Ninja
Un evento per approfondire il mondo dell’influencer marketing attraverso gli occhi e le voci dei protagonisti del settore. Puoi partecipare con uno sconto dedicato alla nostra community.
La Limited Edition di Nutella
Nutella compie 59 anni e presenta 59 nuovi vasetti in edizione limitata.
Il brand, famoso in tutto il mondo per la sua inconfondibile crema al cacao e nocciole, da sempre ispira le persone a vivere il lato bello della vita. È proprio da questo insight che nasce la Limited Edition “Nutella Con Te”.
Una collezione speciale che racconta piccoli e grandi fatti accaduti nel mondo dal 1964 – anno di nascita del marchio – ad oggi. Cambiamenti storici che hanno arricchito le nostre vite, aneddoti per rievocare emozioni e forti ricordi.
Nuovo logo e identità per Coppertone
Coppertone è stato il primo marchio di prodotti solari lanciato nel mercato statunitense.
Formazione, capitale umano, trasformazione digitale e innovazione: saranno le parole chiave indispensabili per le aziende nel 2023.
Ne parleremo mercoledì 19 ottobre alle ore 13:00 durante il primo appuntamento del nuovo ciclo di tavole rotonde dedicate al mondo Corporate, pensato per aiutare Head of People & Culture e Responsabili Formazione a rendere le aziende a prova di futuro.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/weekly-recap-1.jpg6001200Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-17 11:58:562022-10-17 11:59:52Nutella, podcast e Spotify: le notizie Ninja della settimana
Standing ovation per Meta Quest Pro, protagonista assoluto del Meta Connect 2022.
Dal 25 ottobre, il visore di ultima generazione sarà in vendita anche in Italia al prezzo di 1799,99 euro.
Il performante visore di ultima generazione è pronto ad annunciare importanti novità. La stessa Meta ha grande fretta di irrompere sul mercato attraverso un pre-order sul sito di Meta con consegna entro due settimane.
Scopriamo qual è l’evoluzione del Meta Quest Pro rispetto ai visori di vecchia generazione.
Meta Quest Pro: nuove esperienze immersive
Finora i visori VR, infatti, hanno vissuto su un equilibrio precario: trovare un compromesso tra potenza e praticità.
Il Meta Quest 2, ad esempio, punta su leggerezza e prezzo competitivo, rinunciando a qualcosa a livello computazionale. Altri dispositivi, invece, aumentano in potenza se collegati a un pc ma rendono meno appetibile l’esperienza immersiva. Meta Quest Pro, al contrario, si pone da subito come porta tra i due mondi.
La sua tecnologia performante e la comodità garantita dall’indipendenza del visore da qualsiasi device, rappresenta un’evoluzione senza precedenti nell’ambito VR.
“Sarà la prima nostra piattaforma multi-funzionale immersiva che abiliterà il metaverso”: queste le parole della Product Management Lead di Meta, Rupa Rao. Il nuovo Quest Pro vuole infatti assicurare una potenza davvero formidabile, decisamente di più rispetto al Quest 2. Il nuovo design permette di utilizzare nuove funzionalità ottiche e ben dieci sensori per migliorare l’esperienza immersiva.
Meta Quest Pro: tecnologia Qualcomm Snapdragon XR2
Il design minimale garantisce un peso e un ingombro decisamente non invasivi.
Il Meta Quest Pro è un visore stand alone: non richiede, infatti, una connessione ad altri dispositivi. I dati vengono elaborati al suo interno attraverso la tecnologia SoC progettato in collaborazione con Snapdragon (XR2 Plus) con una previsione di performance nettamente superiore al modello precedente, il Quest 2, almeno del 50%.
Il processore Qualcomm, infatti, garantisce un refresh rate da 90 Hz. Ma non è tutto: i 12 Gb di ram e i 256 GB di spazio di archiviazione garantiscono una memoria poderosa.
Una tecnologia titanica che grazie alla presenza di 10 sensori, altamente sensibili, consentono di ricavare tutti i dati e consentire un’esperienza ancora più realistica e immersiva quando si fa ingresso nel mondo virtuale.
Ma la vera evoluzione del Quest 2 è apprezzabile soprattutto attraverso fotocamere e lenti. L’azienda ha lavorato anche per ridurre lo spessore del visore, utilizzando lenti pancake che sono il 40%più sottili. La risoluzione aumenta comunque rispetto al Quest 2: arriva a 1800×1920 per occhio, mentre il Quest 2 era da 1440×1600.
Non siamo ai livelli di visori professionali come il Vive Pro 2 (2448×2448), ma dovrebbe ottenere un’immersione realistica pur senza restare collegato al PC.
Meta Quest Touch Pro
La costruzione delle lenti è stata del tutto rivoluzionata per ridurre del 40% lo spessore a tutto vantaggio della comodità visto che ora i visori permettono un maggiore comfort anche se indossati a lungo, con i pesi dei vari componenti che si controbilanciano al meglio. Infine, gli schermi LCD supportano la tecnologia quantum dot che può creare zone a illuminazione indipendente per una maggiore fedeltà delle immagini.
Il lato dolente di tutte queste migliorie è la batteria che scende ad appena 2 ore di autonomia se si usa non collegata alla corrente.
Completano il quadro i nuovi controller Meta Quest Touch Pro che ora possono tracciare in loco la propria posizione per ancora più libertà d’azione, la funzione Natural Facial Expressions che ricreerà le stesse espressioni sul proprio avatar e un nuovo set di accessori come auricolari, base di ricarica e custodie.
Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha partecipato alla kermesse di Meta spiegando che “Il metaverso cambierà ogni cosa, dal gioco alla produttività. E se lo facciamo insieme sono convinto che possiamo plasmare il futuro della realtà virtuale per rendere il suo utilizzo più interessante che mai”.
E proprio per questo “come Microsoft, siamo entusiasti di poter collaborare con Meta per portare online la nuova versione di Teams pensata apposta per il metaverso”. In futuro spiega che arriveranno anche declinazioni di Microsoft 365 e Xbox Cloud Gaming per il VR nel metaverso. Meta Quest Pro è una rivoluzione annunciata.
La vera porta per il Metaverso si aprirà davanti a noi? Non ci resta che bussare e scoprirlo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/02_Meta-Quest-Pro_Camera-1-min.jpg501890Luca Arlottohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Arlotto2022-10-17 09:14:552022-10-17 09:14:55Arriva il nuovo visore Meta Quest Pro: prezzo e caratteristiche
Questo mese Decathlon ha colto tutti di sorpresa cambiando temporaneamente la sua insegna. È successo in Belgio, dove il nome “Nohltaced” (“Decathlon” al contrario) è apparso sul sito web, sui social media e sopra gli ingressi di tre store del paese: Namur, Gent ed Everre.
Il Belgio è un terreno fertile per la sperimentazione, il rivenditore di articoli sportivi con questa operazione ha voluto effettuare alcuni test nei punti vendita più vicini al mercato francese, con l’obiettivo di valutare nuovi modi per evolvere il suo modello di business.
Alla base di questa interessante iniziativa c’è l’obiettivo di promuovere il concetto di “reverse shopping”, consentendo ai clienti di rivendere a Decathlon articoli sportivi vecchi o non utilizzati in modo che possano essere riparati e rivenduti in garanzia.
“L’obiettivo è riutilizzare quante più apparecchiature possibili per ridurre l’impatto sul nostro ambiente ed evitare sprechi. La gamma di prodotti di seconda mano di Decathlon consentirà inoltre ai consumatori meno fortunati di acquistare attrezzature sportive di qualità a un prezzo inferiore”, si legge in un comunicato di Decathlon Belgio.
Se i prodotti non possono essere riparati o riutilizzati, verranno indirizzati a un centro di riciclo.
Il modello di consumo classico sta cambiando
Decathlon sta raccogliendo articoli sportivi, anche quelli non acquistati nelle catene, in cambio di buoni con validità di due anni. Il retailer ha affermato di aver già raccolto 26.000 articoli in Belgio quest’anno durante la fase di test in cambio di un valore totale dei buoni di € 593.220.
Influenzato dall’elevata inflazione che ha reso la vita più cara negli ultimi mesi, Nolhtaced ha osservato il crescente interesse per gli oggetti di seconda mano. Degli oltre 40.000 articoli sportivi (26.000 riacquistati, 15.000 provenienti da resi, modelli di prova o di esposizione) che la catena propone di seconda mano nei suoi negozi dall’inizio di quest’anno, circa l’80% sono stati venduti.
I primi tre prodotti di seconda mano più popolari sono le biciclette per bambini, le mountain bike e le attrezzature per il fitness, ma Nolhtaced ha notato anche un crescente interesse per abbigliamento e scarpe.
L’offerta dell’usato non solo garantisce la massima durata dell’attrezzatura sportiva, ma offre anche ai consumatori che hanno meno potere d’acquisto di acquistare attrezzature sportive di alta qualità a un prezzo inferiore.
“I consumatori stanno anche iniziando a guardare le cose in modo diverso rispetto a prima. Riguarda meno il possesso e più l’utilizzo. Questo cambiamento è pienamente in linea con la nostra strategia circolare, che mira a incoraggiare il più possibile il riutilizzo dei prodotti e a rimanere responsabili durante il loro intero ciclo di vita. Ciò significa anche progettare prodotti in modo tale che possano durare”, ha dichiaratoJoeri Moons, Country Sustainability Leader di Nolhtaced Belgio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/10/decathlon-cambia-nome-in-nolhtaced-in-belgio-ecco-perche-1.jpg6671000Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-10-14 09:43:402022-10-17 20:43:39Decathlon cambia nome in Nolhtaced in Belgio: ecco perché
Benessere, flessibilità ed equità: sono questi i fattori chiave che contraddistinguono le 25 migliori aziende al mondo per le quali lavorare.
Great Place to Work,azienda leader nello studio e nell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, ha stilato la classifica World’sBest Workplaces 2022,in cui emergono le 25 multinazionali a livello globale per cui i dipendenti sono più felici di lavorare.
Queste aziende sono state scelte da 4,5 milioni di collaboratori in rappresentanza di 14,8 milioni di persone impiegate in oltre 8.500 imprese attive in 146 paesi del mondo.
Per poter entrare in questo speciale ranking le aziende devono essere state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces nazionali in Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia durante il 2021 oppure all’inizio del 2022.
Inoltre, l’altra condizione da rispettare per poter essere valutati in qualità di World’s Best Workplaces è legata alla necessità di avere almeno 5mila collaboratori in tutto il mondo e, di questi, almeno il 40% devono lavorare al di fuori del Paese in cui si trova l’headquarter aziendale.
World’s Best Workplace: le migliori aziende del 2022
Il ranking ha visto le migliori organizzazioni globali ottenere, in media, un dato superiore di 6 punti percentuali (86%) rispetto agli altri ambienti di lavoro riconosciuti come eccellenti dalle indagini di Great Place to Work (80%); un risultato ancora più importante se confrontato con quello fatto registrare dalla media della forza lavoro globale (55%, +31%).
Il podio del ranking vede al primo posto DHL,azienda specializzata nel settore dei trasporti e della logistica, davanti a Hilton (ospitalità) e Cisco.
Facendo invece un focus sull’Italia, il nostro Paesechiude la top ten mondiale delle nazioni più rappresentate in classifica ed è il 3° paese europeo,dopo Regno Unito (15) e Francia (11), per numero di filiali premiate (10).
“I risultati della classifica dei World’s Best Workplaces 2022 sono sempre più incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro poiché le imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori.
In questo scenario, poter supportare le aziende nell’analisi della propria people experience è per noi fondamentale e ci garantisce uno sguardo privilegiato sul mondo del lavoro poiché siamo in prima linea nell’aiutare il management e la proprietà nel comprendere le esigenze delle proprie persone per iniziare il processo di trasformazione culturale che sta influenzando il panorama globale”, afferma Beniamino Bedusa, Presidente e Partner di Great Place to Work Italia.
Dai nostri studi e analisi emerge infatti che la differenza tra un’azienda eccellente, dove i collaboratori stanno bene e si sentono valorizzati, sta tanto nei cosiddetti aspetti “hard” (quali ad esempio profit sharing, opportunità di sviluppo, formazione e crescita, strumenti e risorse…) quanto in quelli “soft”, come l’apprezzamento per un lavoro ben svolto, la possibilità di essere se stessi in azienda, la ricerca di suggerimenti e idee, il coinvolgimento nelle decisioni e l’incoraggiamento a trovare un equilibrio fra lavoro e vita privata.
Da ultimo, vedere che l’Italia è il terzo Paeseeuropeo più rappresentato per numero di filiali italiane premiate nella classifica World’s Best Workplaces 2022 ci riempie di orgoglio, a dimostrazione del fatto che le nostre imprese stanno investendo sempre di più sul benessere dei propri collaboratori e che sono assolutamente competitive rispetto alle migliori aziende a livello globale” sostiene Bedusa.
World’s Best Workplace: la fiducia come indicatore principale
Il principale indicatore preso in considerazione nell’analisi del ranking delle migliori aziende attive è il Trust Index, l’indice di “fiducia” che raggruppa tematiche quali credibilità, rispetto, equità, spirito di squadra e orgoglio.
Qui i World’s Best Workplaces 2022 hanno mostrato in media, nel confronto con le aziende premiate nelle varie classifiche nazionali dei Great Workplaces, risultati migliori in termini di credibilità e rispetto (+6%), equità, spirito di squadra e orgoglio (+5%).
Ma quali sono gli altri indicatori che caratterizzano i World’s Best Workplaces?
Un primo aspetto riguarda il benessere dei collaboratori garantito attraverso il riconoscimento di benefit unici e speciali, rispetto al quale c’è una differenza di ben 12 punti percentuali nel confronto con gli altri eccellenti luoghi di lavoro.
C’è poi la flessibilità, la quale, durante la pandemia, è diventata fondamentale per i collaboratori.
A questo proposito il numero medio di dipendenti delle aziende in classifica che hanno registrato un rapido cambiamento da parte dell’organizzazione di appartenenza è stato superiore di ben 7 punti rispetto ad altri ottimi luoghi di lavoro. Infine, ecco l’equità che si collega alla retribuzione del proprio lavoro (75%, +9%) e alle promozioni professionali (+7%).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/11/Guidare-coinvolgere-e-abilitare-in-modo-sostenibile-la-forza-lavoro-.jpeg480720Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-10-14 08:30:342022-10-17 08:43:53World's Best Workplace: ecco le 25 migliori aziende per cui lavorare nel 2022
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