Cos’è il Quiet Quitting, la nuova fase delle Grandi Dimissioni
Non si lascia il lavoro ma ci si impegna al minimo. E la produttività cala
5 Settembre 2022
Cos’è il Quiet Quitting? È la nuova tendenza che interessa il mondo del lavoro, soprattutto fra i giovani della Gen Z: si tratta della decisione di non andare oltre le proprie mansioni minime, rifiutandosi, per esempio, di rispondere alle email dopo l’orario di lavoro o nel fine settimana, oppure di accettare straordinari e incarichi che esulano dalla normale attività quotidiana.
Cosa c’è da sapere sul Quiet Quitting
Il trend è diventato popolarissimo grazie a TikTok, la piattaforma di intrattenimento social più utilizzata dalla generazione Z: Zaid Khan, 24 anni, ingegnere di New York, ha reso popolare questa tendenza con il suo video virale a luglio ed è lui stesso a definire il fenomeno con queste parole: “Si continua a svolgere i propri compiti, ma non si aderisce più alla cultura della competizione verso se stessi e gli altri, secondo la quale il lavoro deve essere la nostra vita“, dice Khan nel suo video. “Il tuo valore come persona non è definito dal tuo lavoro“.Il nuovo approccio al mondo del lavoro, partito come spesso accade dagli Stati Uniti, è chiaramente una risposta alla cosiddetta cultura dell’hustle, il lavoro 24 ore su 24, 7 giorni su 7, reso popolare da personaggi come Gary Vaynerchuk. “Il quiet quitting è un antidoto alla cultura della competizione“, ha dichiarato Nadia De Ala, fondatrice di Real You Leadership, che ha “lasciato silenziosamente” il suo lavoro circa cinque anni fa. “È quasi una forma di resistenza diretta e di protesta verso l’hustle culture. E credo sia entusiasmante che sempre più persone lo facciano“. LEGGI ANCHE: Great Resignation: l’identikit degli italiani che lasciano il lavoro@zaidleppelin On quiet quitting #workreform ♬ original sound – ruby