Eccoci con la selezione dei migliori annunci stampa di gennaio 2022: l’inizio di un nuovo anno è sempre una buona occasione per attirare l’attenzione sul prodotto con creatività di impatto e originali. La selezione di questo mese conferma in pieno la teoria.
Viaggi, amici animali e salute mentale sono al centro della raccolta di oggi: gustiamoci insieme i Best Ad del mese di gennaio.
Vuoi che il tuo cane sia sempre allegro e in forma? Beh, come per gli esseri umani, una buona condizione fisica inizia da un’alimentazione adeguata ed equilibrata.
Questo è il consiglio della campagna di Happy Dog: non stupirti se il tuo amato amico si metterà a fare yoga!
Advertising Agency: Mojo creative studio, Dubai, United Arab Emirates
Artwork: Ramy Mohamed
Copywriter: Amel Eid
Annunci stampa di gennaio 2022: SKY express – Affordable Greece
Nonostante non sia il periodo migliore per il settore turistico e per i viaggi, l’offerta diventa sempre più conveniente per chi vuole spostarsi e visitare posti nuovi, tanto che il prezzo del biglietto per alcune destinazioni non sono è abbordabile, ma è addirittura inferiore ad alcuni oggetti che acquistiamo così, senza pensarci troppo.
SKY express propone 34 destinazioni da raggiungere con una spesa pari a una lampada da tavolo, un set di scacchi o una barchetta di plastica.
Advertising Agency: Soho Square Athens, Athens, Greece
Head Of Creative: Kallina Kyratsouli
Creative Director: Alex Esslin
Associate Creative Director: Vicky Kalafati
Art Director: Makis Galanis
Copywriter: Chrysis Neophytou
Copywriter: Melina Filippidou
Business Unit Director: Dimitra Kakoulidi
Account Director: Dimitra Gourdoupi
Account Manager: Sotiris Papageorgiou
3D Illustration: Konstantinos Fragkoulis
Bulgarian Fund for Women – You will be heard
Il tema della salute mentale è spesso ignorato, trascurato o nascosto sotto il tappeto, in attesa che i problemi passino.
In Bulgaria, a soffrirne sono principalmente le donne, schiacciate dalle responsabilità in famiglia e sul posto di lavoro.
Il Bulgarian Fund for Women ha dato vita a un progetto che invita le donne a trovare il coraggio per cercare un sostegno, attraverso una serie di consultazioni gratuite.
Lo scopo della campagna è dare speranza a migliaia di donne rassicurandole sul fatto che la loro richiesta d’aiuto non verrà ignorata (“YOU WILL BE HEARD”).
Advertising Agency: Direct Media KRES, Sofia, Bulgaria
Creative Director: Stanislava Ivkova
Senior Copywriter: Teodor Manolov
Art Director: Dennitza Cherneva
Account Manager: Nikoleta Mancheva
Photographer: Zlatina Tochkova
The National Library Board (NLB) of Singapore – Wall of Haikus
Il National Library Board ha collaborato con l’azienda giapponese di lifestyle MUJI per partecipare alle attività in corso per il National Reading Movement (NRM) con l’obiettivo di coinvolgere la comunità e condividere l’amore per la lettura.
Come parte della partnership, il partner creativo Ogilvy Singapore è stato incaricato di creare un wall design all’interno del negozio che potesse incoraggiare le persone a leggere libri e a scaricare l’app NLB Mobile.
Il team creativo ha così creato un’installazione all’interno dello store che rende omaggio alla cultura letteraria popolare giapponese e incoraggia alla lettura.
Advertising Agency: Ogilvy Singapore
Chief Creative Officer: Nicolas Courant
Creative Director: Elrid Carvalho
Associate Creative Director: Sonali Ranjit
Senior Art Director: Maggie Michella
Art Director: Faith Low
Copywriter(s): Jerome Toh, Toan Mai, Shanghao Chen, Rachel Chew
Illustrators: Mátyás Locsmándi, Yulius Iskandar, Manasuka Hari
Strategy Director: Frederick Tong
Executive Group Director: Shirley Tay
Account Director: Yong Shi Yun
Account Manager: Charmaine Lim
Production Partner: LTY, Zen Zhao, Sue Ang
Annunci stampa di gennaio 2022: Sirona Hygiene – Discover Sirona
Ogni volta che un brand ha bisogno di comunicare un prodotto che ha a che fare con la pubertà o con le mestruazioni, cerca la via più semplice, adottando un linguaggio e un visual indiretto e vago.
Questo approccio è simile un po’ in tutti i Paesi, ma è in questo caso l’India protagonista della campagna di Sirona Hygiene che ha lo scopo di parlare apertamente di ciclo mestruale, eccessivo ricorso ai farmaci per il dolore e igiene femminile in generale.
Advertising Agency: Bang in the Middle, Gurgaon, India
CCO And Co-Founder: Prathap Suthan
Cd: Paulomi Dey
Cso: Naresh Gupta
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/best-ad-di-gennaio-copertina.jpg7741377Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-02-01 11:00:132022-02-04 10:30:28SKY express, Happy Dog e Sirona Hygiene: i migliori annunci stampa di gennaio
Inauguriamo una nuova rubrica dedica al mondo dei social: i gossip e le curiosità più intrigantidella settimana. Ci piace essere sul pezzo e non lasciarci sfuggire niente.
Iniziamo subito!
Rompere gli stereotipi funziona
#1 “Le ragazze vogliono solo divertirsi”: il videoclip di Cyndi Lauper supera 1 miliardo di visualizzazioni su YouTube
La prima novità arriva direttamente dal settore musicale. Il video musicale di Cyndi Lauper per “Girls Just Want to Have Fun” ha superato 1 miliardo di visualizzazioni su YouTube, segnando ufficialmente il primo ingresso dell’iconica cantante nel club da miliardi di visualizzazioni della piattaforma video.
La canzone è stata pubblicata nel 1983 e caricata per la prima volta su YouTube nell’ottobre 2009, nel suo storico album di debutto, “She’s So Unusual”, diventando un successo rivoluzionario e un inno femminista. Nel video musicale di accompagnamento, vediamo Cyndi che balla per tutta New York nell’appartamento dei suoi genitori.
“Girls Just Want to Have Fun” è la quinta canzone degli anni ’80 a superare il miliardo di visualizzazioni su YouTube, insieme a “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses, “Take on Me” degli A-ha, “Billie” di Michael Jackson. Jean” e “Never Gonna Give You Up” di Rick Astley.
Anche gli Stati e i politici usano l’Influencer Marketing
#2 Le Olimpiadi saranno meravigliose, parola di social
Dal 4 al 20 Febbraio si terranno a Pechino i Giochi Olimpici Invernali e la Cina chiede aiuto a un esercito di influencer occidentali: per tutta la durata dell’evento, centinaia di migliaia di content creator americani dovranno occuparsi di proporre un’immagine virtuosa della nazione negli USA attraverso storie e messaggi positivi pubblicati su varie piattaforme come Instagram, TikTok e Twitch.
#3 Truth, il social di Trump, cerca vip di Internet
Il social media di Donald Trump è a caccia di influencer. L’ex Presidente USA intende vendicarsi dell’esilio a cui è stato condannato dai social network e sta corteggiando vip di internet offrendogli di “riservare il loro spot” in vista del lancio previsto del prossimo febbraio, massimo inizi di marzo.
#4 Un italiano su cinque ha abbandonato almeno un social nel 2021
A rivelare i numeri è Daloitte nella Digital consumer trends survey 2021. Una fetta rilevante degli italiani abbandona i social network. È stata condotta un’indagine realizzata con oltre 2mila interviste a persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni ed emergono dati interessanti soprattutto per l’Italia.
Nel 2021 il 73% di chi possiede uno smartphone in Italia ha utilizzato un social oppure applicazioni di messaggistica (come Whatsapp o Telegram) su base giornaliera. Quasi un italiano su cinque (il 22%) però nel frattempo ha smesso di utilizzare almeno un social network, in maniera temporanea oppure definitiva. I motivi sono i più disparati ma Deloitte ne evidenzia tre: essersi stancati dei contenuti (35%), la presenza eccessiva di fake news (25%) e le preoccupazioni per la propria privacy (21%).
Fanta Sanremo
#5 Il social game sul Festival
Non si parla d’altro. La 72esima edizione del Festival di Sanremo è alle porte e il gioco di punta è il Fanta Sanremo. Si paga in “Baudi” e Pippo… apprezza!
Nato qualche anno fa da un gruppo di appassionati, solo quest’anno ha avuto una vera impennata: le squadre formate sono già più di 125 mila.
Ogni giocatore ha a disposizione 100 Baudi per acquistare 5 degli artisti in gara: la valuta è infatti intitolata al decano del festival Pippo Baudo. Per formare una squadra occorre infatti schierare 5 artisti e nominare capitano uno di loro.
Naturalmente, vince chi, terminata l’ultima puntata di Sanremo, ha totalizzato il maggior numero di punti.
Queste le notizie più rilevanti della settimana appena trascorsa. Non perdere il collegamento fisso del founder Ninja Mirko Pallera ai microfoni dei Radio RDS, ogni venerdì mattina, alle 10,30. Al prossimo appuntamento!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/Trump.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2022-01-31 15:59:202022-01-31 16:18:52Cyndi Lauper, Trump e la fuga dai Social: le notizie hot della settimana
Su Twitch, milioni di persone si incontrano ogni giorno in live per chattare, interagire e intrattenersi tutti insieme.
È il luogo dei creator ma anche dei fan irriducibili, che qui trovano uno spazio per incontrarsi e condividere la visione e il commento dei contenuti, spostando nel mondo digitale una dinamica fisica e aggregativa come quella che per decenni ci ha riunito davanti agli schermi delle TV, ma aggiungendo la caratteristica dell’interazione con il protagonista.
Insomma, una roba che la Gen Z ha già perfettamente compreso e che i tanti brand stanno già esplorando, perché si tratta del futuro dell’intrattenimento.
Per capire meglio come funziona Twitch, chi sono le persone che la popolano e quali opportunità hanno i brand in questa dimensione, abbiamo fatto alcune domande a Nicoletta Besio, Sales Director di Twitch per l’Italia. Ecco quello che ci ha raccontato.
La chiacchierata con Nicoletta comincia dai numeri della piattaforma dato che gli ultimi dati ci dicono che ci sono sette milioni di streamer che ogni mese creano contenuti.
«Succedono un sacco di belle cose su Twitch! Proprio in questo momento lo utilizzano due milioni e mezzo di persone e giornalmente registriamo trenta milioni di spettatori globali: è il più grande servizio di live streaming al mondo», ci racconta.
Twitch è stato fondato 10 anni fa e in questi dieci anni è stato streammato di tutto, addirittura è stato calcolato che «il materiale disponibile è sufficiente per 8 ore di contenuti per ogni persona del mondo».
Insomma tutti numeri da capogiro, che forse a molti di noi potrebbero sembrare ancora lontani dal panorama italiano. Invece, scopriamo che «l’Italia è un paese molto importante su Twitch – spiega Nicoletta-, intanto per la varietà, creatività e professionalità dei nostri creator, riconosciuta a livello mondiale in diverse occasioni, e questo ci inorgoglisce molto.
L’Italia è poi molto varia dal punto di vista del mix dei contenuti: c’è sicuramente un focus su tutto il mondo del gaming, che è nel DNA di Twitch, ma abbiamo anche tantissimi altri contenuti diversi. Se pensiamo ai content cretor, spaziamo dal mondo dell’entertainment e del talk show – penso a Brian di the Vox o Space Valley – allo sport. Come non pensare alla Bobo Tv di Cristian Vieri, uno degli ex calciatori della Nazionale italiana tra i più conosciuti al mondo».
Ma sul tema dello sport ci sono anche altri streamer più “nativi” come Zano, che è uno dei leader dal punto dei vista dei contenuti su FIFA, ci racconta Nicoletta. E dato che il panorama è super-variegato non possono mancare anche «tante streamer di sesso femminile, che fanno streaming di contenuti più ampi, come CKibe, che è una bravissima disegnatrice e fa stream di artwork animati per la gioia della community. Insomma, ci sono tantissimi contenuti e tutti diversi tra loro».
Infine c’è lei: la community. E Nicoletta ce la racconta, sottolineando che si tratta di una caratteristica di tutti i mercati, ma che per noi in Italia è particolarmente importante. La priorità di Twitch è infatti quella di sostenere la crescita della community anche collegandola con le aziende che vogliono essere presenti sulla piattaforma e comunicare il proprio brand in una maniera autentica a un pubblico speciale.
Ma Twitch non è solo gaming…
«È vero che abbiamo il gaming nel nostro DNA, perché in realtà sono stati i gamer a scegliere Twicht come la propria casa, ma in realtà oggi siamo davvero un luogo di elezione per tutto ciò che riguarda l’intrattenimento e il mix di contenuti che abbiamo a disposizione in Italia è una dimostrazione di questo». Ci tiene a sottolineare questo aspetto la Sales Director di Twitch Italia, anche per sfatare alcuni falsi miti.
«I gamer non sono “dei monoliti che fanno solo gaming”, fanno anche altre cose nella vita, hanno altre passioni come la musica o il cinema, ad esempio, e questa trasversalità la ritroviamo presente nella nostra community e nei contenuti. I gamer giocano ma poi sono interessati a tante altre cose: all’arte, alla finanza, agli scacchi, alla bellezza, agli animali. Tutti questi contenuti sono cresciuti e sono atterrati su Twitch per arricchire quella che è stata l’evoluzione da puro ecosistema gaming a universo di intrattenimento.
Le persone arrivano su Twitch per il contenuto ma ci restano per la community: la possibilità di partecipare in maniera attiva al contenuto, è quello che ha alimentato tantissimo le passioni, proprio perché ogni content creator, anche appena approdato, ha la possibilità di condividere e ricevere feedback in maniera immediata dalla community ed è qualcosa di veramente unico.
L’altro aspetto è che le persone amano i contenuti live, vogliono essere presenti e partecipare alle dirette e questa interazione permette alle persone di usufruire di una notevole esperienza».
Ma visto che ancora non siamo soddisfatti andiamo più a fondo e domandiamo: perché “assistere” alla performance di un giocatore di videogame è coinvolgente quanto giocarlo? Quali sono i punti di contatto con “lo sport reale”?
«I videogame sono sempre stati una vera e propria passione – spiega Nicoletta- e nel corso degli anni l’esperienza immersiva è cresciuta tantissimo, dal punto di vista del look and feel è quasi cinematografica. È quindi cresciuto l’interesse anche ad assistere a qualcosa di molto bello, di sfidante, interessante nella competizione.
Il gioco è una grande passione ma anche un’industria multimilardaria, e diventa sempre più simile allo sport, ma Twitch ha dato l’opportunità di aggiungere alla visione passiva che magari si ha in tv o allo stadio, la discussione e l’interazione in tempo reale con gli amici, con la community e con il protagonista stesso, andando a creare una sensazione di vicinanza e partecipazione all’evento.
È come quando nelle sale giochi, ci si accalcava intorno al giocatore formando un capannello per ammirare le performance del campione del gruppo. Una dinamica fisica che si è spostata nel mondo digitale. Parliamo di videogame ma questa esperienza si riflette su tutti i contenuti di intrattenimento: ci si ritrova in una esperienza partecipativa e coinvolgente, un momento sociale durante il quale possiamo trovarci alla stessa tavola rotonda virtuale con amici, creator e protagonisti».
Costruire la presenza di un brand su Twitch in Italia, con branded content e autenticità
A questo punto della nostra intervista abbiamo capito meglio come funziona Twitch, cosa porta le persone sulla piattaforma e cosa le fa anche restare. Arriviamo quindi al sodo per noi marketer: come si fa a fare pubblicità su Twitch e a collaborare con i migliori creator?
«La community di Twitch tende ad essere meno ricettiva alle dinamiche pubblicitarie tradizionali – ammette la Sales Director- i contenuti branded funzionano meglio su Twitch quando sono autentici e coerenti con le aspettative della community e il loro modo di interagire con i brand. Questo è il principale vantaggio che i brand possono avere su Twitch.
Da parte degli utenti non c’è un interessamento tout court al contenuto pubblicitario, ma l’autenticità dell’advertising dei brand che si integrano in maniera così spontanea dell’ecosistema e che diventa uno dei supporti agli streamer rivoluzionano l’approccio.
Il nostro obiettivo è quello di creare il posto migliore per gli streamer, per la community e per i brand. Un circolo virtuoso nel quale i creator possano trovare spazio, arricchire la community e lavorare con i brand».
Tante quindi le strade che possono intraprendere i brand su Twitch e vogliamo capire quali siano gli obiettivi che realisticamente si possono raggiungere sulla piattaforma.
«Abbiamo la fortuna di aver visto tante cose in altri mercati e di portare l’esperienza in Italia», ci racconta. «In primo luogo c’è l’audience: gli young adults, il 70% del
pubblico di Twitch è composto dalla Gen Z e dai Millennial, quella fascia di persone che è abituata a evitare la pubblicità tradizionale e ha cambiato i canoni della comunicazione perché più difficile da raggiungere con i consueti canali ma che vive online.
Su Twitch trovano una forma di comunicazione, potremmo chiamarla la TV del nostro momento. Proprio per questo rappresenta un’opportunità, perché il pubblico ama vedere come i brand interagiscono con gli streamer, tutto il mondo delle collaborazioni è davvero autentico perché il feat è spontaneo e non forzato.
L’interazione con i brand è un altro elemento fortissimo all’interno della gamma di opportunità che diamo ai marchi, perché le possibilità di partecipazione vengono aggiunte a una fruizione quasi televisiva. Su Twitch c’è un palinsesto, con dei canali e gli stream possono essere considerati quasi dei programmi televisivi ma in più si aggiunge tutta la parte di community che è un vero valore per i brand.
Per ultimo ma non meno importante, c’è tutto quello che è la pubblicità, cioè i formati di advertising che sono ad alto impatto, prevalentemente video ma anche formati di domination che vanno a lavorare su diversi KPI che per i brand sono importanti, dalla pure awareness fino a contenuti personalizzati, sviluppati a più mani con brand e streamer per integrare al massimo l’esperienza del brand.
Abbiamo un team interno, Brand Partnership Studios, che dà l’opportunità ai brand che vogliono collaborare con noi di massimizzare la presenza sfruttando un team che conosce perfettamente le dinamiche di Twitch e può davvero aiutarlo a trovare la strada giusta autentica e corretta».
Ma noi Ninja non ci accontentiamo mai della teoria e vogliamo anche toccare con mano la pratica. Proviamo quindi a chiedere quali siano state le attivazioni dei brand più riuscite e se Nicoletta ne ha una preferita.
«Ci sono molte case interessanti, ma mi piace vincere facile, quindi ti cito una campagna europea gestita dal nostro team Brand Partnership Studios. Si tratta di una collaborazione con Pringles che ha raccolto diversi premi a livello internazionale, una partnership con l’editore di West of Dead- Raw Fury per dare vita a un personaggio che potesse essere una sorta di brand ambassador di Pringles».
Così è nato Frank The Zombie, inserito all’interno di West of Dead e durante una delle live Frank è uscito “fisicamente” dallo schermo della streamer che stava giocando per entrare nella sua stanza, giocare insieme e provare diversi gusti di patatine.
Da lì è nato tutto un filone che ha avuto una declinazione offline, perché Frank ha iniziato a girare l’Europa incontrando e giocando con altri streamer in altri mercati.
«In generale in Italia, stiamo lavorando con tanti brand diversi e di molti settori diversi, alcuni più endemici come elettronica di consumo e gaming, ma lavoriamo molto anche con altri settori che sembrano meno immediatamente coinvolti, come Banking e Insurance, l’industria Telco, ma anche con i settori del Beauty e del Largo
Consumo. Riusciamo a soddisfare le esigenze di Brand Awarness e di focus sui kpi più alti del funnel fino ad avvicinarsi il più possibile alla vendita online.
Per concludere, l’Italia è un mercato importante per Twitch e il 2022 sarà un bell’anno di evoluzione e di crescita, anche da un punto di vista di team e di organico, ci saranno tante opportunità molto positive!».
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/Nicoletta-Besio-Twitch-copertina-intervista-per-Ninja-Marketing.jpg7671345Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-31 12:00:412022-02-01 13:37:13Community e Branded Content: i segreti del successo di Twitch in Italia
In occasione del suo 145° anniversario Barilla presenta un nuovo logo e un packaging più sostenibile. Il 2022 si presenta ricco di novità per il marchio di pasta più conosciuto e amato nel mondo.
Dietro a uno spaghetto o a un fusillo ci sono decenni di storia e di valori. Una potente eredità che rimane indissolubilmente connessa all’Italia.
Dal 1877 ad oggi Barilla ha seguito ogni cambiamento culturale e sociale del nostro paese. Oggi il marchio è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, con gli occhi puntati verso futuro e sostenibilità.
Il nuovo logo Barilla: essenziale e inclusivo
L’anniversario è l’occasione per aggiornare la sua immagine dopo 25 anni. I cambiamenti sono stati annunciati ufficialmente ieri in un evento globale digitale, dedicato alle novità di scenario e di prodotto.
Il logo con lo storico simbolo perde la sua componente bianca, il doppio ovale simmetrico rappresenta le origini del marchio, ossia la pasta all’uovo.
Oggi Barilla decide di fare un passo in avanti rinunciando alla metafora dell’uovo e privandosi del bianco, pur mantenendo l’ovale che oggi si colora di un rosso più intenso e passionale.
Il restyling racconta al meglio l’ampia offerta del brand, più differenziata e inclusiva, in grado di rispondere ai bisogni in continua evoluzione del consumatore, ne sono un esempio la pasta integrale e la pasta senza glutine.
Il rosso appare ora più intenso e premium, la tonalità esprime l’amore di Barilla per la pasta.
Il logotipo è stato ridisegnato con l’intento di rinnovare i codici estetici: il risultato è una personalità più stabile, solida e duratura.
Il nuovo ovale celebra l’eredità del brand con l’aggiunta dell’anno di fondazione, mentre il simbolo del marchio registrato ne enfatizza l’autenticità.
Un nuovo pack blu dal cuore rosso e sostenibile
Se il packaging rappresenta l’anima di una marca, il pacco blu di Barilla è l’essenza dell’azienda. Una vera e propria icona.
Il compleanno chiude anche la “parentesi azzurra” che da un paio di anni aveva accompagnato il brand. Il restyling del 2020 testimoniava l’utilizzo di solo grano 100% italiano e omaggiava il cielo d’Italia sotto il quale è nata Barilla.
Nel nuovo corso, Barilla torna ad essere una marca blu ma con un cuore rosso, il nuovo logo è infatti posto al centro della confezione.
Il rinnovato pack blu è moderno ed elegante e intende compiere un “Gesto d’Amore per il Pianeta”.
Con la nuova visual identity, Barilla rimuove la finestra in plastica dalla confezione della celebre gamma. Questa mossa permetterà all’azienda di ridurre significativamente l’uso della plastica nei diversi paesi in cui opera, tra cui l’Italia, con una diminuzione di circa 126 mila tonnellate all’anno.
“Questa nuova visual identity e l’impegno verso la sostenibilità, avvicinano ancora di più il brand Barilla alla nostra visione di futuro: la pasta come gesto d’amore non solo per le persone ma anche per il pianeta, grazie a scelte quotidiane più consapevoli” dichiara Gianluca Di Tondo, Global Chief Marketing Officer Barilla.
Le nuove confezioni, completamente riciclabili e prodotte con cartone proveniente da foreste gestite responsabilmente, saranno presenti in Italia a partire dalla seconda metà del 2022.
La nuova linea di pasta Al Bronzo
Ruvidità intensa e colore giallo ambrato, sono queste le caratteristiche della nuova pasta Barilla che attinge al metodo tradizionale della trafilatura al bronzo.
Una lavorazione grezza che intende offrire un’esperienza sensoriale unica, sia alla vista che al tatto.
Incredibilmente intensa, anche nel gusto, questa nuova linea nasce dall’analisi dei trend globali dei consumatori Barilla e intende rispondere alle esigenze di un pubblico particolare che ha attenzione per la pasta e ama il gusto sofisticato del grano.
“In tempi di grande cambiamento per le persone, da un punto di vista culturale e di stile di vita, il 2022 sarà un anno di grandi novità per il brand Barilla” afferma Ilaria Lodigiani, VP Global Marketing Barilla. “Il lancio di Al Bronzo – continua – rappresenta un passo in avanti nel cammino continuo verso l’innovazione. Grazie a questa nuova gamma, oggi annunciamo una nuova era per la pasta Barilla, pronti a fare la differenza, in nome di un’eccellenza tutta italiana e di un’intensità di gusto che sorprenderà i nostri consumatori”
Al Bronzo si differenzia dalla linea Classica per la sua inedita confezione rossa.
Il colore è deciso, assoluto, unico e distintivo sul mercato. Inchiostro blu su carta rossa dalla finitura grezza per trasmettere la specificità del prodotto, come la lavorazione da cui nasce questa pasta.
Riapre Bottega Barilla
Tra le altre novità dell’anno c’è la riapertura di Bottega Barilla in primavera. Un cuore che ricomincia a battere nel centro storico di Parma.
Il marchio ritorna nel luogo in cui tutto è iniziato: la prima bottega inaugurata dal fondatore Pietro Barilla senior nel 1877.
Quest’anno la Bottega diventerà uno spazio aperto a tutti, dove passato e futuro s’incontrano nel presente.
La scoperta di questo luogo coinvolgerà i cinque sensi, dando a tutti la possibilità di vivere un’esperienza immersiva mai vissuta prima.
La Bottega rappresenta le origini ma anche il futuro, dove oggi tornano ad abitare nuovi prodotti, nuovi progetti, nuove visioni e nuove strade da percorrere.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/BARILLA-copertina-2.jpg7471332Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2022-01-28 11:30:242022-01-31 11:49:47Barilla rinnova immagine, pack e lancia una nuova pasta Al Bronzo
Ogni giorno vengono creati migliaia di contenuti che invadono letteralmente il web. Riuscire a distinguersi in questo mare d’immagini, parole e voci sta diventando sempre più complicato. Come possiamo creare qualcosa di veramente unico quando ci sono già così tanti contenuti là fuori?
Quante volte ci siamo fatti questa domanda. Pensiamoci, non è solo questione di creare contenuti accattivanti e originali: ma abbiamo bisogno di arrivare davvero a chi ci legge o ascolta.
Le caratteristiche di un contenuto memorabile
I contenuti dei nostri blog, siti web e social, non solo devono essere impattanti, ma anche facili da comprendere. Le persone devono sentirsi coinvolte sotto ogni aspetto. L’occhio vuole la sua parte, certo, ma anche la mente deve essere stimolata, e un contenuto troppo ostico risulta noioso e incomprensibile.
Quando ci troviamo di fronte a muri di testo ci sentiamo spiazzati. Le parole sembrano quasi soffocarci. Ecco perché bisogna non solo si ricorre agli spazi tra i diversi paragrafi, ma soprattutto aggiungere delle immagini coinvolgenti per rendere un testo più scorrevole e facile da leggere. Il cervello infatti elabora le immagini 60.000 volte più velocemente rispetto al testo.
Mantenere alta l’attenzione dei propri utenti è importante, ecco perché dobbiamo puntare su contenuti che sapranno distinguersi dalla sovrabbondanza di stimoli e post che invadono la rete. Inoltre le ultime tendenze del neuromarketing hanno dimostrato che un modo per ottenere una comunicazione più efficace è proprio la creazione di contenuti visivi con un alto grado d’interattività.
L’importanza di contenuti accattivanti e interattivi nella comunicazione
I contenuti visivi attirano l’attenzione degli utenti in ogni circostanza. Non parliamo solo dei post di un blog o il layout di un sito vetrina, ma anche semplicemente dei post sui social, o la presentazione di un nuovo progetto durante una riunione di lavoro. E proprio quest’ultimo caso è quello che probabilmente tutti noi abbiamo più volte sperimentato. Vi è mai capitato di non sentirvi partecipi osservando un elaborato perché le slide erano troppo statiche e poco coinvolgenti?
Che si tratti di un blog o di un progetto di lavoro, il contenuto oltre a essere visivo deve anche essere interattivo per coinvolgere, sul serio, le persone.
Dopo aver speso tanto tempo e risorse sul proprio sito web o progetto, nessuno vorrebbe vedere gente che sbadiglia o che, a una prima lettura, abbandoni completamente il sito o divaghi con la mente pur di non prestare la minima attenzione a quel contenuto.
E in fondo, cosa c’è di meglio dei contenuti interattivi per garantire l’interazione?
Prima di tutto definiamo il termine interattività per capire di cosa stiamo davvero parlando. L’interattività si riferisce alla comunicazione tra persone e dispositivi o contenuti digitali. È la capacità di un computer, programma o altro contenuto di rispondere alle azioni della persona che lo sta utilizzando.
Grazie all’interattività è possibile la comunicazione bidirezionale tra persone e device. Quando si fa clic su un elemento interattivo, succede qualcosa. Viene visualizzato un altro sito Web o avviato un download, per esempio. Immagini, icone, grafica, collegamenti, video e audio sono alcuni esempi di media interattivi e si combinano con elementi animati per catturare la nostra attenzione. Sono programmati per rispondere alle azioni, per sorprenderci ma anche per rendere tutto più dinamico e comprensibile.
È molto più stimolante e divertente interagire che restare passivi davanti a un contenuto. Quando interagiamo con i contenuti non siamo più semplici spettatori, ma facciamo parte del processo. Inoltre saremo noi a scegliere come controllare i contenuti, dove e quando.
La domanda a questo punto sorge spontanea: come possiamo creare contenuti attraenti e interattivi senza essere un designer?
Genially: contenuti geniali in un solo click
C’è chi non ha problemi a creare contenuti interattivi e accattivanti e chi invece non sa nemmeno da dove cominciare. Per tutti coloro che non sono abili design, una soluzione c’è ed è semplicemente… geniale!
Genially è una startup spagnola che offre agli utenti una piattaforma per generare contenuti multimediali in modo semplice e anche attraente. Nasce nel 2015 a Cordova, per offrire a professionisti del marketing, designer, docenti e studenti un programma online per la creazione di contenuti multimediali interattivi e animati come presentazioni, grafiche, infografiche, micrositi e tanto altro ancora con la tipica interfaccia “drag and drop”.
Il suo obiettivo? Democratizzare la creazione di contenuti senza la necessità d’investire in costosi strumenti e offrendo un’interfaccia semplice e intuitiva.
L’idea di Genially non è solo quella di offrire contenuti esteticamente belli e innovativi, ma anche di permettere che, grazie all’interattività, il pubblico possa comprendere meglio le informazioni mostrate, soprattutto quando si tratta di argomenti difficili o molto tecnici.
Come usare Genially per contenuti accattivanti ed emozionanti
Grazie a Genially possiamo creare tutti i tipi di contenuti visivi interattivi in un modo semplicissimo.
Ci sono tantissimi template per creare infografiche o presentazioni animate e interattive con cui arricchire i contenuti del proprio blog e rendere indimenticabile ed emozionante ogni progetto.
Sarà infatti possibile creare contenuti su qualsiasi argomento e di qualsiasi tipologia, dalla semplice infografica a una presentazione più complessa, oppure per animare e rendere più fruibile un materiale didattico che di solito risulta difficile da interpretare.
Questo strumento non solo rende accattivanti i nostri contenuti ed elaborati, ma aumenta anche l’engagement. Incorporando i contenuti Genially nel proprio sito web, possiamo rendere più accessibile e godibile un articolo grazie, per esempio, a un’infografica interattiva che inviterà il lettore all’esplorazione aumentando il tempo di permanenza nella nostra pagina.
A chi è rivolto?
Genially nasce come uno strumento intuitivo rivolto a chi non ha conoscenze di design grafiche o di programmazione. Non a tutti infatti risulterebbe così semplice creare contenuti spettacolari. Viene utilizzato sia da liberi professionisti ma anche dalle piccole e grandi aziende. Questa piattaforma permette di creare contenuti interattivi e animati senza la necessità di programmare o investire in costosi tool.
Possiamo usarlo gratuitamente con limitazioni e, ovviamente, possiamo iscriverci ai suoi piani di pagamento per ottenere il pieno di funzionalità.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/contenuti-accattivanti.jpg10801920Ninja Partnerhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Partner2022-01-26 13:46:512022-01-26 14:00:27Creare contenuti accattivanti senza essere un designer è possibile?
Partire con il piede giusto vuol dire entrare in possesso di tutte le informazioni necessarie prima di muovere il primo passo e questa raccolta di report in continuo aggiornamento può indirizzarti correttamente
Mercati, trend, preferenze dei consumatori. Ogni dato è importante per impostare una pianificazione efficace all’inizio di un nuovo anno, soprattutto perché le incertezze che caratterizzano questo periodo impongono una particolare attenzione al monitoraggio e alle sfide che ci troviamo davanti.
Lavoro ibrido, viaggi, tendenze sui consumi, fruizione dei contenuti e attenzione all’ambiente sono solo alcuni dei temi e dei settori che sono stati più volte stravolti nell’ultimo periodo: un cambiamento al quale non ci si può sottrarre e che non si può ignorare (pena l’esclusione dal mercato), ma che invece va compreso e cavalcato per raggiungere gli obbiettivi fissati.
Questa collezione, in continuo aggiornamento, di report e analisi per l’anno 2022 e per quelli a venire, punta proprio in questa direzione: fornire gli strumenti ideali per comprendere a fondo quello che sta succedendo intorno a noi e muoversi senza inciampo.
#39 KANTAR – The Imperative of Imagination Insights 2030
#40 KAWO – Guide to China Social Media Marketing 2022
#41 KORN FERRY – Future of Work Trends 2022
#42 KPMG – Cyber Security Considerations 2022
#43 MailModo – State of Email 2022 Report
#44 MCKINSEY – Global Media Themes 2022
#45 MESSARI – Crypto-theses for 2022
#46 MM – makingthemetaverse
#47 MSCI – 2022 ESG Trends to Watch
#48 NATIONAL GEOGRAPHIC – Year in Pictures 2022
#49 NEWMAN REUTERS OXFORD – Trends and Predictions 2022
#50NEXTATLAS – Annual Report 2022
#51 NOURISH – 2022 Trend Report
#52 OGILVY – Business & Growth Trends 2022
#53 OMG APAC – Trends Report 2022
#54 POSITIVE LUXURY – PredictionsReport2022
#55 POSTCLICK – Machine Marketer Conversion Advertising in 2022
#56 QLIK – BI & Data Trends 2022
#57 QUALTRICS – 2022 Global Consumer Trends Report
#58 S&P CORPORATE RESEARCH – Global Credit Outlook 2022
#59 SPARKS&HONEY – Business Bets 2022
#60 SPARXOO – 2022 Digital Marketing Trends
#61 STANDARD CHARTERED – Outlook 2022, A Winding Road To Normality
#62 STYLUS – Look Ahead 2022
#63 TATLER – The values driven luxury consumer
#64 TBA – Home-and-Living-Trends-2021-22
#65 TREND MICRO – Security Predictions 2022
#66 TREND ONE x BDI – TrendRadar for Mid Sector
#67 ULTRA VIOLET – The Future of Cycle Care 2022
#68 WARC – The Marketer’s Toolkit 2022 Global
#69 WARC – Global Ad Trends 2022
#70 WGSN – Future Consumer 2022 Executive Summary
#71 YELP – 2022 Food Trend Forecast Report
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/70-report-per-il-2022.jpg7421315Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-26 11:00:272022-01-26 12:32:4470+ report e trend per la tua strategia vincente nel 2022
OpenSea e Rarible, due tra le più importanti piattaforme per la vendita di NFT, avrebbero subito un attacco che ha portato alla sottrazione di diversi NFT di proprietà di collezionisti per una perdita stimata attualmente come vicina al milione di dollari.
Cosa sappiamo dell’hack di OpenSea
La situazione è stata resa nota in un tweet da Peck Shield, una società di sicurezza blockchain che punta a migliorare la sicurezza, la privacy e l’usabilità dell’intero ecosistema blockchain, che recita più o meno: “Sembra che @opensea abbia un problema di front-end e l’exploiter ha guadagnato circa 332 Ether“.
La causa dell’hack sarebbe un bug nel frontend di OpenSea, che avrebbe permesso ad alcuni utenti di acquistare NFT molto popolari (e costosi) a un prezzo enormemente più basso rispetto alla quotazione attuale.
Vittime della manovra alcuni NFT messi all’asta e poi trasferiti verso un altro wallet per evitare di pagare fee. Il processo avrebbe creato una breccia tra OpenSea e i siti che utilizzano le sue API, come Rarible, creando il bug.
Sembra che l’hacker abbia colpito prevalentemente le collezioni Bored Ape Yacht Club e Mutant Ape Yacht Club, riuscendo ad aggiudicarsi i token non fungibili per una quotazione di mercato di un vecchio listino, rivendendoli poi al prezzo corrente.
Anche se non ci sono commenti all’accaduto da parte di OpenSea, si stima che l’utente sospettato abbia guadagnato 332 Ether dall’operazione. Una cifra di circa 780.000 dollari.
Non è in realtà la prima volta che la piattaforma si trova davanti a un problema tecnico di questo tipo: il 31 dicembre uno scenario simile aveva destato preoccupazione nei collezionisti, a causa della mancata cancellazione della quotazione quando avveniva il trasferimento a un diverso portafoglio.
In attesa che la situazione venga chiarita, l’accaduto solleva qualche dubbio su un sistema che fa della sicurezza uno dei suoi punti di forza, fornendo spunti e appoggio agli scettici sull’affidabilità degli investimenti nel mercato dei Non-Fungible Token.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/hack-di-openSEA-copertina.jpg7721386Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-25 10:35:232022-02-09 14:04:17Spariti NFT per quasi 1 milione: hackerati OpenSea e Rarible
Il personal branding è l’insieme di attività attraverso cui si definiscono le proprie conoscenze e punti di forza e ci si autopromuove: lo scopo è creare un’immagine chiara della propria persona e/o della propria figura professionale, a cui vengono associate determinate caratteristiche e peculiarità.
Si parla di branding proprio perché nella costruzione del “marchio personale” spesso si utilizzano le tecniche utilizzate in marketing per la promozione di brand e prodotti.
L’idea di base è sempre la medesima, ma ovviamente con le dovute differenze: posizionarsi in un mercato e comunicare i propri valori.
Inutile dire che con l’enorme diffusione della digitalizzazione ha assunto un ruolo maggiore parlare di personal branding in modo particolare in campo digital.
Ad esempio, la maggior parte delle persone ha una brand identity digitale che viene alimentata dall’utilizzo quotidiano di profili social personali, blog e siti web personali, condivisione di recensioni: non prestare attenzione a ciò che si scrive su un post social o non essere coerenti con il tone of voice o con la propria ideologia prima di pubblicare un articolo sul blog personale, significa non prestare particolare attenzione alla propria reputazione digitale e quindi trascurare una particella fondamentale del personal branding.
Basti pensare che già nel 2019, da uno studio condotto da Adecco e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è emerso che molti processi di selezione iniziano proprio dallo scouting della brand identity social del potenziale candidato: il 72% dei recruiter intervistati infatti ritiene importante e veritiera l’attività di osservazione dei profili social dei candidati. Il 44% invece afferma di aver scartato un candidato, dopo averne osservato i profili social.
La breve introduzione e i semplici esempi pratici, servono per inquadrare l’importanza dell’argomento personal branding, prima di fornire alcuni consigli utili per creare il proprio “marchio personale”, lasciare una chiara immagine della propria figura professionale e orientarsi in questo vasto mondo così veloce e così digital.
1. Definire la propria Mission
Proprio come accade per le aziende e i brand, anche i professionisti e le persone hanno una mission: la mission personale è essenziale per la costruzione della propria immagine ed è alla base di una buona strategia di personal branding. Altro elemento da tenere sempre in considerazione è la coerenza nel tempo nei confronti della propria mission.
Per costruirla sarebbe opportuno definire o avere un’idea più o meno chiara dei propri punti di forza e di debolezza.
Di seguito alcune domande utili per la costruzione della mission: “Quali sono le caratteristiche che mi rendono una persona unica? Perché è bello lavorare o passare del tempo con me? Su quale punto di forza dovrò far leva per emergere dalla massa o per farmi affidare quel lavoro che tanto mi piace?”
Per cui, una volta scoperti i propri punti di forza, focalizzarsi su di essi potrebbe essere un buon modo per distinguersi dagli altri ed avere una definizione più profonda di ciò che si può offrire. È importante avere un’idea delle proprie qualità per poterle comunicare al meglio agli altri con onestà e autenticità, in quanto spesso ci si ritrova a doverle descrivere in pochi minuti: e molte volte l’interlocutore è un recruiter o un potenziale committente!
2. Mercato, network e competitor
In questo paragrafo sono racchiusi alcuni elementi importanti del proprio contesto professionale: il mercato stesso in cui si opera, i vari player che gravitano al suo interno e l’insieme dei competitor.
Per entrare a far parte di un contesto (es. lavorare e creare una propria nicchia nell’ambito del fashion marketing a Milano) e iniziare a rendere riconoscibile la propria immagine al suo interno, potrebbe essere utile approfondire la conoscenza dello scenario in cui si sta per entrare: “stringere la mano” anche virtualmente agli altri player del settore, scambiare idee con loro e ascoltare le testimonianze di chi ha maggiore esperienza, entrare in contatto con un mentore (e affidarsi anche alla sua opinione) e imparare dal suo successo, scoprire chi sono i competitor e cosa offrono per sapersi differenziare al meglio, seguire personalità e casi virtuosi su blog di settore o piattaforme social.
Insomma essere parte di un network e costruire una community all’interno per far accrescere la propria “personal awareness” sia on che offline.
Ci sono inoltre altri momenti di condivisione e relazione come eventi, conferenze, corsi di formazione, frequentare uno spazio di co-working e (perché no?!) partecipare ad un aperitivo.
3. Essere online…e farlo bene!
Proiettare la propria presenza online è fondamentale per far conoscere ad una platea ancora più ampia il proprio “brand” personale. Rafforzare la presenza online è un lavoro importante: richiede tempo, forza di volontà ed attenzione. Ma soprattutto una vera strategia di marketing.
Il lato positivo però è che si tratta del metodo più efficace per far conoscere ad un enorme pubblico la propria mission e quindi allargare notevolmente il proprio network e rafforzare il posizionamento del brand personale.
Dopo aver pensato alla mission, definito i punti di forza e aver studiato approfonditamente il contesto in cui si opera, si può passare all’elaborazione della strategia di marketing digitale: bisogna scegliere gli strumenti giusti ed efficaci. Riassumendo in una frase: gli strumenti in grado di raggiungere il target di riferimento.
Si può lavorare sul personal branding in molteplici modi nel mondo digitale:
Aggiornando i profili social personali ed elaborando un piano editoriale
Partecipando ad eventi in diretta o registrando webinar
Creando un podcast
Costruendo un blog o un sito web
Scrivendo una newsletter periodica da inviare al pubblico
Attuando una strategia di digital PR e intervenendo su riviste di settore (se e quando possibile).
Quelli elencati sono solo alcuni strumenti digitali implementabili in una strategia di personal branding. Una volta scelti, si può passare alla strategia di comunicazione e di contenuto.
Bisognerà scegliere ad esempio la tipologia di contenuto con cui si preferisce comunicare tra video, post grafici, infografica, podcast, post con solo copy e altre tipologie. Qual è il modo più efficace per esprimere un’idea e far interessare ed affezionare il pubblico al contenuto?
Di pari passo alla scelta dei contenuti, va la costruzione del tone of voice: come parlare al pubblico? In maniera informale o istituzionale? L’idea è dare consigli su determinati argomenti, esprimere un’opinione o cercare il confronto con la community?
A seconda della risposta varierà anche il tono di voce del contenuto. È consigliabile la produzione di contenuti di qualità e che possano effettivamente apportare conoscenza e utilità all’interlocutore digitale.
Repetita iuvant! Quando si utilizzano le tecniche di personal branding, attenzione a curare la web e social reputation. È opportuno avere sempre a mente la mission (che si vuol comunicare con l’esterno) ed essere fedeli e coerenti nel tempo ad essa. Anche durante azioni quotidiane come la pubblicazione di un post o esprimere un’opinione con una recensione o un commento social!
Quando si inizia a lavorare sul personal branding la strada è lunga e in salita; di sicuro bisogna essere muniti di costanza oltre che di intraprendenza e forza di volontà.
Occorrono tempo e lavoro, come quando si comincia da zero con un brand. Ma se si ha davvero qualcosa di utile da dire, è probabile che qualcuno di realmente interessato ascolterà.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/personal-branding-consigli-pratici.jpg7731376Luca Maucionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Maucione2022-01-24 11:00:102022-01-25 10:56:50Personal Branding: consigli pratici per iniziare
Il settore della Formazione è sempre più legato ai nuovi trend del ‘workplace’ e alle iniziative strategiche.
La formazione è diventata ormai un vero e proprio driver di profitto, ovvero uno strumento essenziale per sviluppare e trattenere i dipendenti, formare i clienti e valorizzare i partner.
Per questo, i professionisti della formazione dovrebbero guardare anche ai nuovi trend in termini di luoghi di lavoro che avranno un impatto non solo sui programmi formativi, ma anche sulle aziende, sul mercato e sul settore della formazione più in generale.
Una visione più ampia, infatti, sarà fondamentale per allineare perfettamente le priorità strategiche e gli investimenti tecnologici della propria organizzazione ai cambiamenti in termini di luoghi di lavoro nei prossimi cinque anni.
Per partire nella giusta direzione, Docebo ha raccolto i principali trend del ‘workplace’, che le aziende si troveranno ad affrontare nei prossimi anni.
#1 La flessibilità si sposterà dai luoghi agli orari
Il lavoro da remoto e ibrido è diventato la nuova normalità. Molte aziende hanno allentato o rimosso i vecchi standard relativi al luogo di lavoro dei loro dipendenti, con-
sentendo adesso una grande flessibilità e opzioni per tutti i lavoratori.
Secondo il ReimagineHR Employee Survey 2020 di Gartner, la prossima fase di questo cambiamento in termini di flessibilità si tradurrà in un allentamento dei vincoli di orario per i dipendenti. Ci sono dati sempre più evidenti secondo cui una maggiore flessibilità porta a migliori performance, dipendenti più soddisfatti e a una maggiore fidelizzazione.
Dunque, le aziende e i professionisti della formazione dovrebbero considerare questo trend come un’opportunità per offrire maggiore flessibilità ai propri dipendenti,
offrendo loro strumenti che permettano di lavorare e apprendere ovunque e in qualsiasi momento.
#2 I gap di competenze continueranno ad aumentare
Secondo Gartner, solo il 16% dei nuovi assunti possiede le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio ruolo attuale e per affrontare i lavori del futuro. Secondo Deloitte oltre la metà dei leader intervistati dichiara che, nei prossimi tre anni, tra il 50% e il 100% della loro forza lavoro dovrà necessariamente cambiare le proprie competenze e capacità.
Inoltre, una combinazione di lavoro da remoto, un alto tasso di occupazione e una grande quantità di offerte di lavoro ha ostacolato le aziende nel trattenere i loro migliori talenti.
Non sorprende che l’upskilling, il reskilling e la formazione siano diventate priorità assolute per la maggior parte delle organizzazioni. Si tratta di una grande opportunità per i professionisti della formazione, che dovranno ripensare e ridefinire i loro programmi, per rendere ancora più rapida ed efficace la formazione della forza lavoro.
#3 Più investimenti per supportare il lavoro da remoto
Il lavoro da remoto e ibrido non sarà abbandonato nel giro di poco tempo. Molte organizzazioni sono già passate a una forza lavoro che opera interamente da remoto, e molte altre hanno intenzione di mantenere a tempo indeterminato gli approcci e gli assetti adottati durante la pandemia.
Tuttavia, per essere sostenibile a lungo termine, il lavoro da remoto presuppone investimenti in nuovi strumenti e processi.
Secondo il sondaggio 2021 Deloitte Human Capital trends, la maggior parte dei leader ritiene che questi siano i fattori più importanti per rendere più sostenibile il lavoro da remoto:
Introdurre piattaforme di collaborazione digitale (39% degli intervistati)
Lasciare la scelta individuale in merito alle modalità di lavoro (36% degli intervistati)
Investire nella formazione dei team leader (24% degli intervistati)
In altre parole, i datori di lavoro dovranno investire in piattaforme, risorse e formazione che consentano ai dipendenti di lavorare da remoto, senza ostacolare la loro produttività o senza interferire con la loro vita privata.
L’appuntamento per comprendere i nuovi scenari
Con l’inizio del 2022, il Learning è diventato un importante motore di sviluppo e retention dei talenti, formazione dei clienti e abilitazione dei partner.
Ora più che mai, i professionisti L&D devono guardare oltre la formazione, alle tendenze sul posto di lavoro che avranno un impatto non solo sui loro programmi, ma sulla loro azienda, il mercato e il settore nel suo insieme.
Il 27 gennaio dalle 13:30 alle 14:30, 4 esperti di formazione discuteranno dei cambiamenti nel panorama della formazione, delle tendenze principali che le aziende dovranno affrontare e altro ancora:
Un appuntamento che vale la pena seguire per diverse figure professionali, in grado di distribuire una visione ampia dell’ecosistema in modo da non farsi trovare impreparati ai cambiamenti che sono già in atto e che condizioneranno i prossimi anni.
Per conoscere i dettagli del programma e iscriverti all’evento puoi cliccare qui.
I trend presentati da Docebo sono direttamente collegati a quelli del settore della Formazione. Come già accennato, la formazione è ormai direttamente collegata a molte delle principali priorità strategiche delle aziende per i prossimi cinque anni.
Pertanto, i leader e i professionisti del settore dovranno adottare un approccio olistico per affrontare i trend (sia interni che esterni) che influenzano il loro business.
#1 Upskilling e Reskilling diventano sempre più importanti
Secondo McKinsey, il 14% della forza lavoro globale dovrebbe cambiare occupazione a causa dei progressi dell’IA. Si tratta solo di una statistica che illustra la portata di questo cambiamento sul posto di lavoro.
Tuttavia, tale dato dovrebbe essere sufficiente per far riflettere attentamente le aziende sulle tecnologie e sui processi che oggi hanno a disposizione per supportare l’upskilling e il reskilling.
#2 Il micro-learning è in crescita
Il micro-learning offre molti vantaggi alle aziende e ai dipendenti, primo fra tutti il fatto che si adatta perfettamente al flusso di lavoro.
Secondo HRExchange, il micro-learning aiuta anche a migliorare la concentrazione, supporta la conservazione delle conoscenze a lungo termine fino all’80% e aumenta il coinvolgimento degli utenti di oltre il 50%.
#3 Aumenta la necessità di misurazione dei risultati
Le aziende dovranno adottare soluzioni che permettano di collegare facilmente la formazione agli obiettivi del core business, come i profitti, le performance dei dipendenti, la fidelizzazione dei clienti e la valorizzazione dei partner.
#4 Adozione mainstream dei dati nel learning design
Grazie a strumenti che permettono di raccogliere e presentare i dati formativi con facilità, i leader saranno in grado di porre le domande giuste sui loro programmi, al momento giusto. In questo modo, riusciranno a progettare e lanciare programmi d’impatto, mantenendo sempre il focus sui bisogni degli utenti e dell’organizzazione.
#5 Contenuti formativi sempre più personalizzati e generati dagli utenti
Con la crescente personalizzazione e accessibilità della formazione, ci sarà un notevole aumento della formazione ‘on-the-job’, ovvero nel flusso di lavoro.
Per questo, i leader della formazione e i fornitori di soluzioni dovranno puntare soprattutto sul social learning, sui contenuti generati dagli utenti e su esperienze altamente personalizzate, basate su Intelligenza Artificiale.
#6 La Formazione come driver di profitto
Tutti i trend presi finora in esame mettono evidenziano un dato fondamentale: la formazione si sta affermando come uno dei principali driver strategici, capace di generare profitto.
Grazie alle nuove soluzioni tecnologiche ci sarà un allineamento molto più stretto tra le iniziative formative e i profitti, come ad esempio il training dei clienti, la formazione dei partner e lo sviluppo dei dipendenti.
Le priorità per le nuove generazioni di lavoratori
Oltre ai trend esterni menzionati finora, i professionisti della formazione dovranno anche tenere a mente i bisogni e le aspettative in continua evoluzione degli utenti, prima di scegliere una nuova soluzione.
Oggi gli utenti sono letteralmente sommersi da informazioni provenienti da molteplici fonti. Può quindi risultare difficile distinguere quali informazioni siano applicabili al lavoro quotidiano e quali no.
Di conseguenza, i dipendenti hanno aspettative molto specifiche sui programmi formativi della loro azienda.
La crescita e lo sviluppo sono in cima alla lista delle priorità per le nuove generazioni di lavoratori. Gli utenti si aspettano che la propria organizzazione permetta loro di apprendere ed acquisire nuove proprie competenze. Le aziende che possono garantire queste opportunità, insieme a una formazione mirata e rilevante, avranno un grande vantaggio competitivo rispetto a tutti gli altri competitor.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/nuovi-scenari-della-formazione.jpg7711374Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-21 11:40:022022-01-24 12:07:43Flessibilità, skill e investimenti: come comprendere il nuovo scenario della formazione
Quando Pepsi ha annunciato per la prima volta la sua idea di coinvolgere cinque headliner per l’Halftime Show della cinquantaseiesima edizione del Super Bowl, ha messo in chiaro una cosa: per il 2022, Pepsi vuole diventare più grande che mai.
Sulla base del teaser cinematografico che ha rilasciato per il grande evento, il brand è sulla buona strada.
Pepsi ha infatti rilasciato un futuristico trailer di quasi quattro minuti intitolato “The Call“, con Eminem, Snoop Dogg, Mary J. Blige, Kendrick Lamar e Dr. Dre.
Si tratta dello spot più lungo per pubblicizzare il suo Halftime-show da quando occupa lo spazio, cioè 2013.
Nello spot diretto dall’acclamato regista F. Gary Gray, ognuno degli artisti è alle prese con il proprio processo creativo.
Mentre Eminem è in laboratorio a confrontarsi liricamente con Slim Shady, Mary J. Blige è impegnata in un servizio fotografico.
Snoop Dogg e Dr. Dre si godono gli scenari costieri che hanno ispirato la loro musica per decenni, mentre Lamar si trova tranquillamente seduto alla sua scrivania.
Tutti e cinque gli artisti vengono infine “chiamati” al SoFi Stadium di Inglewood, in California, dove si esibiranno insieme per la prima volta durante il Big Game.
Il trailer fa un uso masiccio di effetti speciali che trasportano cinque grandi leggende nel futuro, sottolineando l’impatto importante delle star che renderanno lo spettacolo di quest’anno un evento eccezionale.
Grande spettacolo, grandi aspettative
Anche se lo spettacolo in sé sarà come una celebrazione dell’hip-hop della West Coast, Kaplan nota che il trailer rende specifico omaggio all’eredità di ogni artista, specialmente Dre, che ha collaborato creativamente con gli altri artisti in cartellone per decenni.
“The Call” guida un’ ampia campagna pre-show del marchio, che include il recente lancio dell’app Super Bowl Halftime Show. Stando a quanto ha dichiarato il brand, la nuova piattaforma includerà filmati dietro le quinte, concorsi a premi ed esperienze coinvolgenti legate all’evento principale.
Il Super Bowl 56 verrà trasmesso da NBC e sul servizio di streaming Peacock di NBCUniversal il 13 febbraio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2022/01/PEPSI-halftime-superbowl-copertina.jpg537958Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2022-01-20 17:46:082022-01-24 12:55:14Pepsi lancia un incredibile trailer per il Super Bowl con 5 big della musica
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