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  • SEO e Digital PR: ecco perché dovrebbero viaggiare in tandem

    SEO e Digital Pr hanno un denominatore comune, che è la visibilità online del brand. Vediamo quali sono i vantaggi di una strategia integrata

    19 Gennaio 2022

    Cosa s’intende quando si parla di SEO PR? E in che modo avere conoscenze in materia di SEO può fare la differenza all’interno di una strategia di Digital PR? seo-digital-pr Per prima cosa, partiamo dal definire correttamente la sfera delle Public Relation (PR), ovvero quelle attività di comunicazione che hanno lo scopo di costruire e consolidare la relazione del brand con il suo pubblico. Un pubblico fatto di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali, rappresentanti delle istituzioni o di associazioni industriali o di altre organizzazioni di settore e, più in generale, l’intera comunità in cui l’impresa opera. Chi si occupa di pubbliche relazioni svolge essenzialmente un lavoro di branding, che trasposto al mondo del web si traduce in Digital PR. Accanto alle attività di PR tradizionali, quelle di Digital PR svolgono un ruolo complementare in cui il focus è la presenza online, l’interazione con il pubblico e, in generale, tutto ciò che influenza la percezione del brand. È facile, dunque, intuire come una strategia SEO possa costituire un vantaggio competitivo nelle public relation, prevedendo una serie di operazioni che hanno l’obiettivo di migliorare visibilità e credibilità sul web. 

    Domain Authority uguale Trust

    Lo scopo di una strategia PR è sempre quello di aumentare la notorietà del marchio massimizzando l’esposizione. Ma come fare poi per misurare tutte queste cose e quantificare il risultato raggiunto? È proprio qui che entra in gioco la SEO PR, ovvero una strategia basata su dati misurabili e in grado di restituire con precisione il ROI, in termini di volumi di traffico, backlink ricevuti. Se lo scopo delle digital PR è quello di lavorare sulla visibilità e la reputazione del brand, sul piano SEO tutto ciò si concretizza migliorando il posizionamento tra i risultati di ricerca e, di conseguenza, l’authority del sito web. La Domain Authority (DA) è una metrica molto importante da considerare in quest’ambito: si tratta di un punteggio attribuito al dominio che va a determinare quanto i contenuti all’interno del sito web siano affidabili. Migliorando la DA, crescerà parallelamente la credibilità delle pagine sotto quel dominio agli occhi dei motori di ricerca, il che è da considerarsi uno step propedeutico per estendere la rete di collegamenti al tuo sito tramite backlink, come vedremo nel paragrafo successivo.

    Estendere il network e ottenere backlink

    Dal punto di vista del ranking, chiunque si occupi di SEO sa bene quanto una strategia di link building sia determinante per salire in cima ai risultati di ricerca nella SERP. Questo aspetto coinvolge anche le Digital PR, in cui una strategia di backlink è da intendersi come base per costruire una propria rete di contatti all’interno del settore, ampliare il pubblico e creare sempre più curiosità attorno al brand. Il posizionamento di un link su pagine web di terzi, infatti, può essere garanzia di affidabilità tanto per gli utenti quanto per il motore di ricerca, soprattutto se il backlink proviene da un sito o di un magazine che godono già di una certa notorietà. In ambito editoriale, ricevere backlink da un autore o una testata che sono già ben posizionati sul web, significa associare l’immagine del brand a una voce già riconosciuta come autorevole. L’utente avrà sicuramente uno stimolo in più a cliccare sul link e si aspetterà di trovare informazioni attendibili. LEGGI ANCHE: Link building e backlink: consigli essenziali per una strategia vincente 

    Analisi del sentiment: keyword e trend

    L’analisi del sentiment è un altro aspetto da non trascurare quando parliamo di SEO PR.  La sentiment analysis si occupa di estrarre e analizzare le opinioni espresse dagli utenti riguardo prodotti o servizi e, più in generale, estrarre opinioni da un testo o da un gruppo di testi, partendo dall’elaborazione del linguaggio naturale. Per delineare un quadro chiaro del sentiment degli utenti, le fonti da cui attingere sono i contenuti generati dagli utenti stessi, come recensioni e commenti sui social media. Ragion per cui ci si riferisce a questa attività anche come social listening. Analizzare il sentiment è un’azione che può essere svolta manualmente o utilizzando tool basati su sistemi di machine learning, come Talkwalker o MonkeyLearn. Normalmente la seconda opzione è quella più consigliata benché abbia i suoi limiti, primo tra tutti che la macchina non è in grado di comprendere espressioni gergali, commenti sarcastici o ironici. In linea di massima, avvalersi di una tecnologia di sentiment analysis è utile per processare quantità di dati maggiori in minor tempo, e anche di capire di cosa parlano gli utenti che interagiscono con i canali del tuo brand. Molti di questi tool di analisi hanno delle funzionalità che permettono l’estrazione di keyword list, utilissime per delineare una panoramica più nitida del sentiment, e capire meglio di cosa parlano gli utenti che parlano del tuo brand su internet. In che modo posso comprendere meglio il sentiment partendo dalle keyword list? Isolare parole e frasi ricorrenti può essere molto utile per identificare dei trend e capire quali sono gli aspetti che fanno più discutere e in che modo le persone ne parlano.  Di quali aspetti le persone sono soddisfatte? Di cosa, invece, parlano in termini negativi? Per fare un esempio, un’analisi del sentiment di questo tipo potrebbe rivelare un pubblico molto soddisfatto dei prodotti acquistati sul tuo e-commerce ma estremamente deluso dalla qualità del servizio di spedizione. Avere a disposizione questo tipo di informazioni, ti permetterà non solo di lavorare per migliorare l’esperienza del cliente; ma anche di prevedere contenuti mirati proprio su quei topic che il tuo pubblico sembra apprezzare meno e riconquistare la sua fiducia.

    Il ruolo del comunicato stampa nella SEO

    Il comunicato stampa è uno strumento fondamentale nelle attività PR e serve essenzialmente a condividere informazioni utili con chi vuole scriverne, che si tratti di organi stampa, blogger o altri siti web. Non tutte le notizie e gli update del brand necessitano di essere veicolati da un comunicato, normalmente utilizzato quando l’annuncio assume toni più ufficiali. Ma quale ruolo hanno i comunicati stampa nella SEO? Veicolare un comunicato stampa sul web è soprattutto un lavoro di brand awareness, ma in che modo può portare traffico al sito? In primis, un comunicato stampa che appare tra i risultati di ricerca nella sezione News di Google attirerà sicuramente un maggior numero di click, in secondo luogo perché se il contenuto è originale e accattivante, sarà più facile trovare siti, magazine o blogger che lo condividano e lo diffondano. Il che si traduce nell’aumento del traffico sul sito per mezzo di backlink e referral, che di conseguenza portano il sito in cima ai risultati di ricerca. Attenzione, però: ad oggi i comunicati stampa non sono più un mezzo diretto per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, servono piuttosto per portare traffico indirettamente. Ciò non vuol dire che non debbano essere presi in considerazione all’interno di una strategia di SEO PR, ma semplicemente che non devono costituire una priorità.