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Social Media Marketing

Social Media Marketing per ripartire: come continuare e quali strategie adottare

  • Secondo un recente rapporto della società di intelligence dei dati KalaGato il tempo medio trascorso su Facebook e Instagram è aumentato del 62%;
  • Nelle ultime settimane il Social Media Marketing è tornato ad essere il miglior strumento per le piccole aziende per promuoversi in un momento di profonda crisi.

 

Stiamo vivendo un periodo che ricorderemo a lungo e che andrà inevitabilmente a finire nei libri di storia.

Un cambiamento epocale nello stile di vita di tutte le persone del mondo, che ha provocato anche rivoluzioni irreversibili nel panorama dei media e soprattutto dei social media.

Avevamo vissuto anni di profonda crisi per le piattaforme social: dalla diffusione irrefrenabile di fake news, allo scandalo Cambridge Analytica, passando per i problemi legati ai nostri dati e alla privacy.

Poi durante la pandemia del Covid-19 qualcosa improvvisamente è cambiato. I social sono ritornati ad essere luogo di aggregazione, dove trovare notizie affidabili e certe, contenuti che ci permettessero di distrarci, formarci, ricongiungerci con persone fisicamente lontane.

Il Social Media Marketing è tornato ad essere il miglior strumento per le piccole aziende per promuoversi in un momento di profonda crisi, un canale per avvicinare nuovamente i brand alle persone, per comunicare in maniera semplice e diretta.

I social sono in poche settimane hanno letteralmente frantumato tutti i record per tempo trascorso sulle piattaforme.

Secondo un recente rapporto della società di intelligence dei dati KalaGato il tempo medio trascorso su Facebook e Instagram è aumentato del 62%, mentre TikTok ha registrato un aumento del 44%, LinkedIn un aumento del 27% e il tempo trascorso su Twitter è aumentato del 34% tra febbraio 5 e 29 marzo.

Un cambiamento veloce e repentino, che ha travolto i brand e le loro strategie di comunicazione. Una fase che ha richiesto capacità di adattamento alla situazione, pianificazione di nuovi contenuti e strategie, aumento della capacità di ascolto della community e nuovi servizi per gestire al meglio le richieste di utenti e clienti in maniera rapida e autorevole.

Indubbiamente questo 2020 rappresenterà per sempre uno spartiacque tra il pre e il post Covid-19 anche nel mondo della comunicazione e dell’utilizzo dei social media.

Per questo abbiamo cercato di individuare alcuni consigli utili da poter applicare nelle nostre strategie di Social Media Marketing nei prossimi giorni e nei prossimi mesi.

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Social Media Marketing per ripartire

Social Media Marketing: cosa fare e cosa non fare nel dopo-emergenza

Avere una chiara strategia di contenuto

I contenuti sono ritornati finalmente i veri protagonisti. Sì, gli utenti avevano più tempo per seguire i brand che amavano, ma è anche vero che durante la pandemia abbiamo assistito al ritorno della visibilità dei contenuti organici, segno che in realtà se pianifichiamo con più attenzione le nostre strategie di comunicazione sui social e creiamo contenuti che portano reale vantaggio nella vita delle persone, il gioco è fatto.

Sarà quindi ancora più importante in questi mesi pianificare con grandissima attenzione il nostro palinsesto di contenuti, individuando in maniera sempre più precisa i touchpoint e i relativi canali social da attivare.

Tenere sott’occhio tutte le news del giorno

Stiamo vivendo giorni intensi dal punto di vista delle informazioni che circolano ad una velocità impressionante su nuovi decreti, annunci o regole da seguire durante questa fase di emergenza.

È utile a tal proposito introdurre una buona pratica giornaliera, ovvero quello di revisionare ogni giorno ad inizio e fine giornata lavorativa, tutte le principali news per definire se e come alcune di queste notizie possano essere inserite nella strategia di comunicazione del nostro brand.

Questo ci permetterà di essere veloci nella produzione di eventuali contenuti per i social che possano essere interessanti per gli utenti con vantaggi significativi anche per la nostra brand reputation.

LEGGI ANCHE: L’evoluzione delle Personas al tempo del Coronavirus

Social Media Marketing strategie

Essere empatici

Il contesto attuale ha visto il susseguirsi di fasi che variavano tra ansia, preoccupazione, incertezza, speranza di una nuova normalità. È importante per questo motivo capire al meglio il contesto giornaliero adattando il tono di voce dei nostri contenuti.

Questo non significa necessariamente assumere un registro serio e istituzionale, ma semplicemente saper ascoltare la nostra community per avere il giusto tono al momento giusto.

Non è necessario menzionare esplicitamente il Covid-19 in tutti i nostri contenuti, ma bisognerebbe prendere in considerazione come il tono delle nostre didascalie potrebbero essere interpretate da persone che affrontano una realtà diversa da quella in cui potremmo essere noi.

Ricordiamo sempre che alcuni dei nostri follower potrebbero aver perso il lavoro o si prendono cura di una persona cara, cercano di lavorare a casa con un bambino, potrebbero ammalarsi, ecc.

Trasmettere empatia, comprensione e sensibilità verso ciò che i clienti stanno attraversando avrà enormi vantaggi per le nostre attività.

Le persone potrebbero ritardare gli acquisti, ma sono alla ricerca d una parvenza di vita normale per superare questo periodo. Secondo quanto riportato da GlobalWebIndex, il 50% dei consumatori globali afferma di preferire marchi che adottano strategie pubblicitarie “normali”.

LEGGI ANCHE: La sfida dell’eCommerce Marketing nel post-lockdown

Empatia Social Media Covd

Tuttavia, qualsiasi attività deve essere gestita con cura. Se diffidate dalla pubblicazione di annunci “normali”, condividete più risorse didattiche anziché promozionali.

Fornire contenuti formativi gratuiti

Abbiamo imparato in questa emergenza a sfruttare appieno tutte le potenzialità che i social hanno per la formazione a distanza.

Tendenzialmente anche nei prossimi mesi gli utenti e i nostri clienti continueranno ad apprezzare contenuti come tutorial, mini corsi, articoli formativi inerenti i nostri prodotti e servizi senza chiedere nulla in cambio.

Utilizziamo questi contenuti nella nostra strategia per approfondire tematiche legate al nostro prodotto e servizio, aiutare i nostri clienti ad utilizzare al meglio un prodotto che proponiamo, ad incuriosirlo su modalità d’uso o applicazioni innovative. In questo modo non venderemo semplicemente qualcosa, ma spingeremo gli utenti a scoprire lati insoliti della nostra offerta.

Social Media Marketing engagement

Influencer Marketing più autentico

Diciamoci la verità, anche chi di noi precedentemente non apprezzava gli influencer, durante la pandemia da Coronavirus ha iniziato a seguirne molti. Si perché finalmente per la prima volta non eravamo invidiosi di osservare le loro vite perfette, i loro outfit sempre impeccabili e le location da mille e una notte.

Finalmente siamo entrati nelle loro reali vite, nella loro quotidianità, abbiamo imparato a vedere le top influencer struccate, nella loro semplicità quotidiana. Abbiamo iniziato a fidarci di loro, dei loro consigli e punti di vista. E loro hanno risposto alle nostre domande durante le live o hanno risposto alle nostre richieste sui messaggi in direct.

Mai come in questo momento, gli influencer sono ritornati ad avere maggiore credibilità presso la loro audience come dimostrato anche dalla ricerca di Ogilvy dedicata proprio al rapporto tra brand e influencer ai tempi del COVID-19.

influencer marketing covid19

Lo studio dimostra come gli influencer si siano sentiti investiti, in queste settimane di lockdown, del ruolo di portatori di messaggi di positività e speranza alle proprie community.

Potrebbe essere questa una nuova era anche per l’Influencer Marketing, fatto più di condivisione di contenuti veri e spontanei? Difficile dirlo, ma sicuramente ogni brand oggi dovrebbe pianificare una strategia ben chiara per individuare gli influencer più adatti al proprio settore per veicolare un messaggio, una filosofia, un valore della propria azienda.

Utilizzare maggiormente i social come strumento di Customer Service

Il momento di incertezza in ogni settore, ha aumentato la possibilità degli utenti di contattare le aziende attraverso gli strumenti di messaggistica offerti dai social. Diventa quindi centrale soprattutto in momenti come questi, aumentare le risorse per gestire in maniera rapida e tempestiva le richieste degli utenti, allocando più tempo o più persone a questi strumenti.

È importante ascoltare e comprendere le preoccupazioni dei clienti e affrontarle nel miglior modo possibile. Dimostrare che stai facendo del tuo meglio in tempi incerti, può fare molto.

LEGGI ANCHE: Come cambia il ruolo del Social Media Manager in situazioni di emergenza (e cosa puoi fare adesso)

Social Media

Inserire nella strategia contenuti live

Parliamoci chiaro. Quanti brand prima del Covid-19 avevano inserito nelle loro strategie di social media l’utilizzo assiduo e costante di strumenti come le dirette Instagram e Facebook, IGTV, le domande e risposte live? Ben pochi. Questo momento di emergenza ha accelerato (finalmente) l’utilizzo di questi contenuti, evidenziandone le loro enormi potenzialità.

Ora che gli utenti si sono abituati a seguire le live e a ricevere risposte in diretta ai loro quesiti, continuiamo ad utilizzarle integrandoli in maniera strategica nei nostri piani di ContentMarketing sui social.

Non prevedere il futuro, ma assecondalo con il Social Media Marketing

Non possiamo prevedere il futuro, ma i brand possono certamente pianificarlo.

Settori diversi affrontano sfide diverse, quindi non esiste una soluzione unica per tutte le soluzioni su come trasformare la strategia di comunicazione sui social.

L’importante sarà essere trasparenti, coerenti, affidabili sforzandoci di mostrare il lato vero e umano del nostro brand. La parola d’ordine è pianificare e testare imparando da quello che stiamo facendo o abbiamo fatto.

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Live streaming: 5 strumenti (digitali e fisici) indispensabili per organizzare le tue dirette

  • Secondo una ricerca di StreamElements, in Italia il pubblico delle dirette streaming è cresciuto di oltre il 66%, mentre il numero dei canali streaming seguiti è quasi raddoppiato;
  • Il boom del live streaming è in parte effetto del periodo di quarantena, tuttavia non si tratterebbe di un fenomeno transitorio ma di un trend in forte espansione;
  • Per farsi trovare pronti, ecco i tool indispensabili per organizzare una diretta streaming.

 

Secondo una recente ricerca di StreamElements, in Italia il pubblico delle dirette streaming è cresciuto di oltre il 66% dalla prima settimana di febbraio, mentre il numero dei canali streaming seguiti è quasi raddoppiato

Dalle sessioni di yoga alle lezioni di cucina, da Instagram a Youtube, mai come negli ultimi due mesi, abbiamo assistito all’esplosione delle dirette streaming.

Complice l’effetto lockdown e la corsa globale verso nuovi e sempre più fantasiosi modi di condividere, tenersi in contatto e riempire le lunghe ore trascorse in casa, il live streaming non è mai stato così popolare.

live streaming tool

Credits: Depositphotos #321512232

Senza dubbio, parte del suo successo è dovuto alla maggiore accessibilità dei tool ed a un discreto abbassamento del know-how tecnico necessario per organizzare le dirette. Ma la verità è che lo streaming è divertente perché cattura un po’ del caos della vita quotidiana e lo rende alla portata di tutti. Tutto quello che dobbiamo fare è provare.

Cominciamo subito con una rassegna dei cinque strumenti (digitali e fisici) indispensabili per preparare una diretta streaming.

Scopriamoli insieme.

LEGGI ANCHE: Gen Z e streaming online durante la quarantena: quali sono i contenuti più visualizzati

1. Teleprompter

A seconda dell’evento, potrebbe essere necessario preparare uno script prima del live streaming. Per non togliere autenticità al momento, ti consigliamo di non pianificare tutto parola per parola ma di tenere una sceneggiatura minima.

Soprattutto se ci sono molti nomi o informazioni da conoscere e tenere a mente, ti suggeriamo di provare queste tre app di teleprompter per agevolare la visualizzazione dello script durante la diretta.

Teleprompter Lite

Si tratta di una delle app di teleprompter più votate su App Store. Ti consente di creare e modificare un numero illimitato di script e regolare la velocità di conseguenza. Poiché si tratta di un’app gratuita, è sicuramente utile se hai un budget limitato.

iPrompt Pro

iPrompt Pro è molto semplice. Funziona sia con dispositivi Apple che Android e per usare questa app, è sufficiente copiare e incollare lo script. Successivamente, puoi impostare qualsiasi cosa: dal carattere al colore, fino all’opzione di velocità di scorrimento.

Prompster Pro

La differenza tra questo tool e iPrompt Pro è che qui il testo utilizzato per lo streaming può essere importato tramite e-mail o iTunes. Inoltre, l’interfaccia dell’app è molto user friendly e ti permette di controllare la velocità di riproduzione e registrare l’audio.

LEGGI ANCHE: Da Facebook Gaming App all’annuncio del pulsante Go Live: fine del duopolio Twitch-YouTube?

live streaming

2. Microfono

Un altro aspetto importante che dovrai tenere in considerazione per un live streaming è l’audio. A volte, il luogo in cui avviene la diretta è troppo rumoroso e il pubblico potrebbe avere difficoltà a seguire i dialoghi.

L’ideale sarebbe avere una stanza senza rumori di fondo, oppure portare l’intervista in un punto isolato per minimizzare i rumori.

Tuttavia, il microfono esterno rimane l’unica opzione per avere un audio di alta qualità e dare una migliore esperienza d’ascolto a chi ti segue.

3. Luci

Per garantire al tuo pubblico una migliore fruibilità dei contenuti, in termini di qualità delle immagini, ti consigliamo dedicare un piccolo budget all’acquisto di una luce ad anello da fissare sullo smartphone.

Per aiutarti a scegliere quella più adatta alle tue esigenze, sul web trovi tante recensioni sulle luci per smartphone: potresti consultarle e scoprire qual è quella che fa per te.

luci per smartphone tool per live streaming

4. Treppiedi

A nessuno piacciono i video traballanti, sono molto difficili da seguire e l’effetto vertigine è assicurato. Ecco perché è utile destinare una piccola somma all’acquisto di un treppiedi. Questo tool è generalmente accessibile a tutti e ha prezzi di partenza piuttosto bassi.

Usarlo, agevolerà molto il tuo live streaming, soprattutto se stai girando da solo.

Esistono modelli regolabili che possono rimanere fissi o piegarsi in qualsiasi angolazione e su diverse superfici. Ciò ti consente di mantenere stabile l’inquadratura dello smartphone praticamente ovunque – a volte può essere davvero una salvezza!

live streaming

5. Batteria portatile

Last but not least, i live streaming tendono a scaricare molto rapidamente la batteria del cellulare quindi è molto utile avere a disposizione una batteria portatile. Sono due le caratteristiche da considerare prima di acquistarne una: capacità e peso.

L’ideale sarebbe avere batteria portatile in grado di contenere almeno il doppio della capacità di quella dello smartphone, quindi di circa 10.000 mAh. In alternativa, nel caso tu abbia bisogno di ricaricare una sola volta, va benissimo anche una batteria più piccolo ed economica, della capacità di circa 3.000 mAh.

Quanto al peso, dato che potrebbe capitarti di essere in giro durante il live streaming, dovresti cercare una batteria leggera e poco ingombrante per agevolare le riprese.

Adesso che conosci tutti gli strumenti necessari per preparare la tua diretta non ti resta che entrare in azione. Sei pronto?

nasa lancio spacex

SpaceX porta due astronauti della NASA nello spazio (e il lancio si potrà seguire in diretta streaming)

[UPDATE: 27 maggio – ore 22.36 (ora italiana)] Causa avverse condizioni meteo, il lancio è stato rimandato a sabato prossimo. La decisione è stata resa nota in diretta dal comando della NASA ieri sera, pochi minuti dopo l’ora prevista per il “go”.
Il 30 maggio, alle 15:22 di Washington, le 21:22 in Italia, dalla rampa di lancio dello John F. Kennedy Space Center a Cape Canaveral partirà la missione Demo-2 diretta verso la Stazione spaziale internazionale. Fino ad allora i due astronauti saranno nuovamente in quarantena.

Pochi giorni fa, con un tweet, la NASA ha invitato il pubblico a contribuire a celebrare una pietra miliare nel volo spaziale umano, mentre si prepara per #LaunchAmerica – il primo volo in orbita di astronauti americani sui razzi della compagnia privata statunitense SpaceX.

Il volo di prova “Demo-2” è previsto alle 16.33 ora americana di oggi e gli astronauti della NASA che partiranno per questa avventura saranno Robert Behnken e Douglas Hurley.

Intanto, il pubblico potrà assistere al lancio virtualmente, ricevendo gli aggiornamenti della missione minuto per minuto, anche grazie a un hashtag dedicato.

Un evento storico

Gli astronauti lasceranno la Terra a bordo della capsula Crew Dragon e di un razzo riutilizzabile Falcon 9, diretti alla Stazione Spaziale Internazionale. Il volo avviene all’interno del Commercial Crew Development Program, un piano che punta a incentivare lo sviluppo di veicoli per portare gli astronauti della NASA nello spazio, a cui partecipano sia Boeing che SpaceX.

Si tratta di un evento storico per diversi motivi:

  • è la prima volta che il compito di portare degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale viene affidato a un privato;
  • gli astronauti della NASA parteciperanno al collaudo di sistemi spaziali privati direttamente in orbita.

Il lancio rappresenta la riconquista dello spazio da parte degli Stati Uniti: per la prima volta dal 2011, un veicolo spaziale  dotato di equipaggio prenderà il volo direttamente dal suolo statunitense. Dai tempi dello Shuttle, infatti, per decolli e rientri la NASA aveva dovuto rivolgersi alle navicelle Soyuz dell’agenzia spaziale russa.

Cosa accadrà dopo il lancio

In totale, il volo che porterà i due astronauti a bordo della ISS durerà circa 24 ore: la navicella infatti non raggiungerà immediatamente la stazione spaziale, ma compirà alcune manovre intorno alla Terra per posizionarsi correttamente in orbita bassa.

Una volta attraccati, Behnken e Hurley saranno a tutti gli effetti parte dell’equipaggio e completeranno i test sulla navicella Dragon, oltre ad aiutare i colleghi con una serie di esperimenti in assenza di gravità.

Non si conosce ancora la durata della missione e dunque la data di rientro della navicella: la capsula Crew Dragon si sgancerà in modo automatico dalla Stazione Spaziale per rientrare in atmosfera, riportando i due astronauti sulla Terra con uno splashdown (ossia un ammaraggio) nell’Oceano Atlantico.

Se la missione avrà successo, SpaceX avrà via libera per altre sei missioni operative verso la Stazione Spaziale Internazionale; un primo passo per Musk verso il suo vero obiettivo: Marte.

immagini social 2020

Dimensioni immagini social 2020: Facebook, Instagram, Twitter e YouTube

  • Le nuove dimensioni delle immagini social 2020 per Facebook possono essere insidiose. Vediamo insieme landscape, portrait, square e immagini 3D;
  • Altre novità riguardano Instagram: formati dei post, immagini, stories e video che modificano l’impatto e il design;
  • Ottimizza la tua presenza anche su Twitter e YouTube con una copertina adeguata, immagini e video nei post.

 

I social network non smettono mai di evolversi per rendere l’esperienza utente sempre più piacevole e immersiva, al punto da diventare molto simili tra loro. Esistono, però, differenze sostanziali da notare, ed è questo il motivo per cui l’immagine utilizzata come copertina su Facebook potrebbe non essere adatta, per esempio, a YouTube.

LEGGI ANCHE: Dimensioni immagini social 2023: la guida aggiornata

Qui di seguito le dimensioni ottimali delle immagini social 2020 per Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Quelle consigliate sono disposte in modo ordinato, per riuscire a immaginare come appaiono nelle interfacce dei principali social network.

Facebook – Dimensioni immagini social 2020

immagini social 2020

Il “big brother” dei social network è in costante aggiornamento, per cui occorre fare attenzione a come usarlo – anche in termini di impatto visivo – per non risultare “old school” nel nostro digital marketing.

Anche se abbiamo già pronta un’immagine sorprendente, appena caricata sui social potrebbe apparire in modo totalmente diverso da come ce l’aspettavamo. Per questo, (almeno) una volta all’anno è buona regola accertarsi della presenza di eventuali variazioni che possono ostacolare la nostra brand awareness.

Foto profilo

Partiamo dalla classica foto profilo di Facebook. La foto presente sulla pagina Facebook aziendale vi rappresenta: meglio quindi preferire il solo logo alle foto, tranne che in alcuni casi particolari, per evitare l’effetto “cugino”.

Dimensione: 170 x  170 px (min.)
Dimensione di upload consigliata: 180 x 180 px
Grandezza massima: 100 KB
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG

Immagine di copertina

L’immagine di copertina può essere utilizzata per parlare di te su una pagina personale, o per raccontare il tuo brand. Una parte dell’immagine, però, scompare da mobile, “tagliando” di fatto i bordi laterali. Ecco perché è necessario calibrare bene il centro dell’immagine e i contenuti al suo interno, tenendo conto della porzione che sarà coperta dalla foto profilo.

Dimensione: 820 x 360 px
Aspect ratio: 16:9
Formato: JPG, PNG

La foto verrà visualizzata nei seguenti formati:
Desktop: 820 x 312 px
Smartphone: 640 x 360 px

Sulla copertina di Facebook è possibile caricare anche una serie di immagini (slideshow) o un video, rispettando ovviamente precisi canoni. Maggiori informazioni sono disponibili sulla guida ufficiale.

Evento Facebook

La scheda dedicata ad un evento aiuta a catturare l’attenzione e a renderla visibile al maggior numero di utenti. Quindi, anche qui, scegli attentamente l’immagine.

Dimensione consigliata: 1200 x 628 px
Aspect ratio: 16:9Formato JPG, PNG

Quando pubblichi su Facebook, preferisci sempre il formato PNG piuttosto che JPG, specialmente se le immagini contengono testi o loghi. Se vuoi utilizzare la promozione automatica del tuo post, verifica che il testo non occupi più del 20% dell’immagine, altrimenti Facebook non lo farà.

LEGGI ANCHE: Come creare una video copertina per la tua pagina Facebook

Immagini e video nel feed

Le immagini pubblicate nella bacheca o nel nostro feed di notizie possono essere condivise in 3 differenti formati:

  • Portrait post (selfie)
  • Square post (immagine quadrata)
  • Landscape post (immagine rettangolare o link condiviso)

Portrait post

Un’immagine verticale che viene spesso usata per mettere in risalto una o più persone, inquadrate da vicino nello scatto.

Dimensione consigliata: 1500 x 1200 px
Aspect ratio: 9:16
Formato: JPG, PNG

Square post

La classica immagine 1:1 non rischia mai di apparire tagliata o accorciata, perché Facebook la mostra nella sua interezza grazie alla sua ratio che resta sempre fissa (froma quadrata).

Dimensione consigliata: 1080 x 1080 px
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG

Non sai creare immagini 3D? Da pochissimo Facebook ha reso automaticamente disponibile questa funzione per creare effetti 3D con la riconversione automatica di foto 2D. Ti basterà caricare qualunque foto dal tuo desktop (con mappa di profondità) o smartphone, e poi utilizzare l’apposita opzione.

Landscape post

Un’altra tipologia di contenuto da condividere su Facebook è il link ad un contenuto esterno. Funziona come per l’immagine, e consente di visualizzare un’anteprima della pagina esterna. Quando si condivide un link, a volte possono sorgere problemi di visualizzazione. L’immagine di anteprima può avere margini grigi ai lati, oppure è tagliata o decentrata.

Per questo, una volta verificati i parametri impostati nel sito web da cui proviene il link (quando possibile), è bene usare il debugger di condivisione per evitare sorprese e migliorare la resa.

Dimensione consigliata: 1200 x 1500 px
Aspect ratio: 1.9:1
Formato JPG, PNG

Per quanto riguarda i video, invece:

  • Video nel feed
  • Facebook video ads

Ricorda che puoi pubblicare post anche allegando dei video con ampia durata.

Facebook Video

Dimensione consigliata: 1280 x 720 px
Dimensione minima: 600 px
Aspect ratio: 16:9 (landscape), 9:16 (portrait)
Grandezza massima: 4 GB
Formato: mp4, mov
Durata massima: 4h (240 min.)

Facebook Video Ads

Dimensione consigliata: 1280 x 720 px
Dimensione minima: 600 px
Aspect ratio: 16:9 (landscape), 9:16 (portrait)
Grandezza massima: 4 GB
Formato: mp4, mov
Durata massima: 4h (240 min.)

Facebook Stories

Le stories sono contenuti temporanei in formato verticale, visibili per 24h in cima alla tua homepage, che possono essere decorati in vari modi e arricchiti da link, adesivi, gif animate e molto altro.

Dimensione consigliata: 1080 x 1920 px
Dimensione minima: 500 x 500 px
Aspect ratio: da 1.91:1 a 9:16
Grandezza massima: 4 GB
Dimensioni per testo nell’immagine: 1080 x 1420 px (centrato)
Formato: JPG, PNG

Per i video da pubblicare nelle stories:
Formato consigliato: mp4, mov
Durata massima: 15 sec.

Instagram – Dimensioni immagini social 2020

Foto profilo

La foto del profilo Instagram viene visualizzata in alto a sinistra e sopra la biografia. Se cattura l’attenzione, attirerà più click su “follow”.

immagini social 2020, Instagram

LEGGI ANCHE: Dopo Instagram, Facebook e WhatsApp, in arrivo le Stories su LinkedIn

Dimensione minima: 180 x 180 px
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG

Instagram post

Square post
Dimensione consigliata: 1080 x 1080 px
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG, GIF

Portrait post
Dimensione consigliata: 1080 x 1350 px
Aspect ratio: 1:1.25
Formato: JPG, PNG

Landscape post
Dimensione consigliata: 1080 x 608 px
Aspect ratio: 1.91:1
Formato: JPG, PNG, GIF

Video per Instagram

Instagram Feed Video

Dimensione consigliata: 1080 x 1080 px
Dimensione minima: 600 x 600 (Square), 600 x 315 (Landscape), 600 x 750 (Portrait)
Aspect ratio: 1:1, 1.9:1, 4:5
Grandezza massima: 4 GB
Formato: mp4, mov
Durata massima: 1 min. (60 sec.)

Instagram Stories

Anche qui le stories possono contenere immagini o video e contenere link, approfondimenti all’interno di Instagram TV e perfino effetti AR.

Dimensione consigliata: 1080 x 1920 px
Dimensione minima: 500 x 500 px
Aspect ratio: 9:16
Grandezza massima: 4 GB
Dimensioni per testo nell’immagine: 1080 x 1420 px (centrato)
Formato: JPG, PNG

Per quanto riguarda i video nelle stories:
Formato consigliato: mp4, mov
Durata massima: 15 sec.

LEGGI ANCHE: In Italia arriva Twitter Fleet, la nuova funzione con post che scompaiono dopo 24 ore

Twitter – Dimensioni immagini social 2020

immagini social 2020, twitter

Famoso per i suoi brevi “cinguettii”, Twitter è spesso il social network che anticipa le notizie provenienti da brand e politici in forma di “brevi” dichiarazioni. Inoltre, è usato dalle aziende anche per fornire servizi di assistenza in tempo reale.

Foto Profilo Twitter

Anche su Twitter, la foto profilo è l’immagine centrale del tuo account, che apparirà molto spesso nello stream dei tuoi follower. Quindi, evita le immagini che appaiono poco riconoscibili nella miniatura. Se hai un brand, limitati a pubblicare il tuo logo, ben proporzionato.

Dimensione: 400 x 400 px
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG, GIF non animata

Immagine di copertina

L’immagine di copertina occupa uno spazio importante, al di sopra di tutti i tweet che pubblichi. Inoltre è reattiva, e appare più grande o più piccola a seconda dello schermo su cui la visualizzi. Per questo, è fondamentale che sia in alta definizione. Ma puoi sostituirla ogni volta che c’è una promozione in corso, un po’ come se fosse il “cartellone pubblicitario” del tuo profilo.

Dimensione consigliata: 1500 x 500 px
Grandezza fine massima: 10 MB
Aspect ratio: 3:1
Formato: JPG, PNG, GIF

Immagini e video nei tweet

Anche su Twitter puoi allegare foto ai tweet, e perfino aggiungere del testo alternativo per rendere le immagini facilmente accessibili a tutti gli utenti. Un tweet contenente un’immagine ha maggiore appeal rispetto a quelli con solo testo.

Le immagini vengono adattate allo schermo dell’utente. Assicurati che Twitter mostri la porzione di foto che vuoi rendere visibile, centrandola orizzontalmente.

Dimensione consigliata: 1200 x 675 px
Formato: JPG, PNG, GIF

Per i Twitter landscape video:
Dimensione consigliata: 1280 x 1024 px
Dimensione minima: 32 x 32 px (Square video)
Aspect ratio: tra 1:2.39 e viceversa 2.39:1
Grandezza massima: 512 MB
Formato consigliato: mp4 (web), mov (mobile)
Durata massima: 2,20 min. (140 sec.)

YouTube – Dimensioni immagini social 2020

immagini social 2020, youtube

E infine YouTube, il “Google” dei video. Qui l’impianto grafico è molto importante: attenzione soprattutto alle immagini che presentano i vostri canali e video brandizzati.

Foto profilo del canale

La foto profilo del canale (quella che compare anche sull’account del brand Google+ per G Suite) è molto simile a quella di Facebook: deve rappresentare il brand con un logo, foto riconoscibile o immagini rappresentative.

Dimensione: 800 x 800 px
Aspect ratio: 1:1
Formato: JPG, PNG

Immagine di copertina del canale

La visualizzazione dell’immagine di presentazione del canale varia sensibilmente su desktop, tablet e smartphone. Attenzione, quindi, all’anteprima visibile prima della pubblicazione.

Dimensione consigliata: 1546 x 423 px
Dimensione massima desktop: 2560 x 423 px
Dimensioni minime (per desktop e mobile): 1546 x 423 px
Visualizzazione Full TV: 2560 x 1440 px
Visualizzazione per tablet: 1855 x 423 px
Formato: JPG, PNG, GIF

Thumbnails

Le immagini di anteprima dei video determinano, nella maggior parte dei casi, un click immediato oppure lo “scrolling” indifferente dell’utente. Ecco perché è importante prepararle con cura, anche se YouTube consente di selezionare un frame del video come anteprima dopo averlo caricato.

Dimensione consigliata: 1280 x 720 px
Formato: JPG, PNG

YouTube Video

Dimensione consigliata: 1920 x 1080 px
Dimensione minima: 426 x 240 px (Landscape)
Aspect ratio: 16:9, 4:3
Grandezza massima: 128 GB
Formato consigliato: mp4, mov, avi, wmv, flv, 3gpp, webm
Durata massima: 12 h

Video Ads

Stai pensando di creare video ads? YouTube è sicuramente il tuo ambiente ideale. Assicurati di ottimizzare il formato, e il gioco è fatto. I tuoi video promozionali possono essere visualizzati prima del video ospitante (con la possibilità di “skippare” se non hanno breve durata), oppure al suo interno (mid-roll), o con altre modalità che potrai consultare sulla guida ufficiale.

immagini social 2020

Dimensione consigliata: 1920 x 1080 px
Dimensione minima: 426 x 240 px (Landscape)
Aspect ratio: 16:9, 4:3
Formato consigliato: mp4, mov, avi, wmv, flv, 3gpp, webm
Durata massima: 12 h (Skippable), 30 sec. (Mid-roll), 20 sec. (Non-skippable), 6 sec. (Bumper)

Week in Social: Facebook Shops, le stories di Twitter e Pinterest con Shopify

Il mondo dei social non si ferma mai. Anche questo fine settimana, la Week in Social ovvero la rubrica Ninja che vi regala tutti gli aggiornamenti del web è con voi. Cosa si deve sapere della settimana trascorsa? Ecco le notizie principali.

Arriva Facebook Shops

Una grande, grandissima novità da parte di Facebook. I lettori attenti lo sanno: non si possono annoverare momenti storici in cui Facebook sia rimasto indietro. Lo sappiamo che da grandi budget derivano grandi responsabilità ed ecco che che il nuovo obiettivo di Marc Zuckerberg è quello di portare le aziende a vendere sempre di più online.

I just announced that we’re launching Facebook Shops today – the basic idea is that any small business can easily start…

Pubblicato da Mark Zuckerberg su Martedì 19 maggio 2020

Anche in questo caso, Ninja Marketing ha seguito la notizia:

“Il lancio di Shops arriva in un momento di vero boom per l’eCommerce, a livello globale, legato al lockdown. Se la pandemia è stata devastante per le piccole imprese, un terzo delle quali ha riferito di aver smesso di operare in un sondaggio condotto da Facebook, un ulteriore 11% afferma che potrebbe fallire nei prossimi tre mesi se la situazione attuale dovesse continuare.

Le vendite online sono state invece un punto luminoso per le piccole imprese. Etsy, dove  a vendere sono i piccoli artigiani locali, ha raddoppiato il suo fatturato rispetto a tre anni fa e oraFacebookscommette che portare un maggior numero di imprese locali online le aiuterà a sopravvivere, creando al tempo stesso nuove grandi opportunità di business per l’azienda, come aveva già anticipato lo scorso annoZuckerberg, parlando degli interessi della compagnia verso l’eCommerce.

Nelle intenzioni di Zuckerberg, Shops dovrebbe migliorare l’esperienza standard del commercio online, memorizzando le credenziali di pagamento degli utenti in un unico luogo, per poi utilizzarle su qualsiasi vetrina di Facebook o Instagram. Un potenziale enorme, considerando che attualmente ci sono più di 160 milioni di piccole imprese che utilizzano le app della società”.

Twitter e i Fleet

Lo avevamo accennato ed ecco che sono arrivati “concretamente”. Sono disponibili ora i fleet, ovvero le stories volatili di Twitter.

Solito sistema: durano un giorno e poi spariscono.

Anche qui: cliccando  in alto a sinistra della piattaforma si potranno aggiungere liberamente le proprie stories, come social comanda.

Chissà se l’andazzo di Twitter cambierà in qualche modo: staremo vedere e intanto, via libera alla condivisione.

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twitter fleet

Pinterest lancia Shopify

Una nuova funzionalità in uno dei social per il visual più apprezzati di sempre: parliamo di Pinterest e del suo recente aggiornamento.

La notizia del mese è che Pinterest ha annunciato la collaborazione con Shopify, l’app per permettere ai rivenditori di migliorare la loro presenza sulla piattaforma. Questo insieme di funzioni che fornirà l’app permetterà nuove aggiunte al catalogo, tag e molto altro.

Pinterest

Pinterest punta così ad una connessione tra il privato e la piattaforma. Ci piace!

TikTok e il cyberbullismo

Questa volta non si tratta di un aggiornamento dell’app o del nuovo video divertente sulla challenge di turno. Abbiamo però il dovere di segnalarlo per diffondere sempre più la cultura del “saper usare i social”. Una ventenne residente in Malesia è stata vittima di cyberbullismo: un suo video privato è stato pubblicato e nonostante le richieste di rimozione è rimasto lì su TikTok. La ragazza, preoccupata per la sua reputazione, non ha retto il peso e si è suicidata.

Usare i social vuol dire anche tutelare la privacy altrui e il rispetto per gli altri.

deisgn eventi digitali

Design (Digital) Fair: come sono cambiati gli appuntamenti della creatività

  • Questo tempo sospeso vissuto in lockdown sta cambiando il nostro modo di vivere, di lavorare, di stare con gli altri e di fruire la creatività;
  • Anche le fiere del design nel mondo, per non rinunciare totalmente agli appuntamenti previsti e promessi, si convertono e vanno online. Così come i design museum;
  • Il digitale, forse, rimarrà un appuntamento anche post Covid-19.

 

Chi può è in smart working, università e scuole sono in eLearning, i musei aprono le porte online, le palestre organizzano dirette Instagram e gli aperitivi con gli amici sono su Houseparty.

Se tutto è in digitale, erogato così come si dice “da remoto”, possono esserlo anche le design fair?

Certamente sì. In effetti, il mondo del design si è trasferito online, con un ricco programma digitale per utilizzare comunque questo strano tempo sospeso.

In genere, Covid-19 a parte, gli appuntamenti tanto attesi dai design passionate (e non) vanno da Parigi con la famosa Maison & Object, a Madrid con il suo Design Festival; da Milano con il Salone del Mobile a Miami con Design Miami; da Londra con il London Design Festival a Bologna con Cersaie.

Ci sarebbero, ancora, la 3 Days of Design di Copenhagen e la Brussels Furniture Fair.

Insomma, le fiere della creatività in un anno sono più di quelle che vi aspettereste e, a volte, è difficile stare al passo con tutte.

Ante Covid-19, gli appuntamenti si sono tenuti regolarmente. Ora che il mondo è in lockdown non vi è rinuncia alla creatività e alcuni appuntamenti hanno solo cambiato il modo di renderla fruibile.

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La creatività va online

Per il Salone del mobile di Milano si diceva che non sarebbe esistito un piano B. L’idea di un’alternativa per imprese, operatori e appassionati è arrivata dal Fuorisalone, spesso considerato diametralmente opposto alla fiera “core” che si tiene a Rho.

Fuorisalone Digitale è la piattaforma digital che propone dal 15 al 21 giugno (date in cui era stata inizialmente posticipata la Design week milanese) nuovi format di comunicazione e promozione online, tra i quali il Fuorisalone.tv. Un vero e proprio palinsesto, attivo per 7 giorni per 12 ore al giorno, con contenuti ad hoc e dirette con ospiti. Il tutto per presentare progetti e idee di aziende e designer e non perdere l’opportunità di essere comunque presenti “somehow”.

A questo si aggiunge anche il Fuorisalone Meets, piattaforma che promuove webinar destinati agli addetti ai lavori e due canali destinati al mercato estero (Fuorisalone Japan e Fuorisalone Cina, con l’apertura di Wechat e Weibo).

L’iniziativa ha visto il coinvolgimento dei distretti creativi (quali, Tortona, Brera, Porta Venezia), che sposano la strada innovativa dell’offerta digitale, per consentire alle aziende di non perdere contatti con il pubblico e i buyer.

Sui social, invece, si è aperto il cassetto dei ricordi al grido degli hashtag #Salonedelmobile e #milanodesignweek. Ci sono post nostalgici e di incoraggiamento a non mollare: dalla giornalista di design Beck Sunshine, all’interior designer Beatrice Fuzzi, il messaggio è univoco. Milano manca. Ma rivive allo stresso tempo, proprio grazie agli stessi post pubblicati.

eventi digitali di design

Cosa succede fuori confine

Se in Italia l’appuntamento clou è a Milano, all’estero sono Parigi e Londra a dominare la scena. Maison & Object della capitale francese si è regolarmente tenuta prima dell’emergenza Coronavirus e, al momento, le date del prossimo settembre sono confermate.

È Londra che si converte al digitale. Infatti, Dazeen, il design magazine London based, inaugura il Virtual Design Festival dal 15 aprile al 30 giugno con incontri, interviste, webinar e lanci di nuovi prodotti. Hanno già aderito all’iniziativa Design Indaba, Dutch Design, Venture Project e il Forum di architettura the World Around.

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design digitale

Design Museum

Ci sono poi i design museum che hanno aperto le loro collezioni online.

Il Vitra Design Museum di Weil am Rein (Germania) dà voce e spazio a iniziative online proponendo videotour e progetti digitali per scoprire le mostre in corso, come “Home Stories: 100 years, 20 visionary interiors”, oltre ai live talk in diretta su Instagram.

La Triennale di Milano, oltre a rendere fruibile il proprio archivio online che comprende più di mille oggetti del design italiano, ispirandosi al Decamerone di Boccaccio, lancia Triennale Decameron che ogni giorno alle 17.00 trasmette live su Instagram video narrazioni di artisti, designer, musicisti e scrittori.

#Designdispatches è l’iniziativa del Design Museum di Londra che una volta a settimana prevede conservazioni tra il direttore Tim Marlow e designer e architetti.

vitra design museum

It’s a Digital World

Nessuna intenzione di virtualizzare le design fair e gli exclusive party annessi (dove c’è chi fa di tutto un anno prima per imbucarsi) o le visite al museo, l’esperienza sarà sempre un’altra cosa. Piuttosto l’intenzione, dettata dalla necessità, è quella di digitalizzare l’esperienza per creare nuove modalità di partecipazione e comunicazione e, perché no, per ispirare.

E la cosa sembra stia anche piacendo, grazie soprattutto al potere della disintermediazione del digitale (social annessi), che rende tutto più raggiungibile e umano. Inaspettatamente è anche possibile fare domande ai guru dell’arte e del design.

E chissà, magari in un domani post Covid-19, le design fair proporranno sempre il pacchetto reale+digitale.

Sigmund Freud

Un inedito Freud, dalla serie Netflix al nipote spin doctor

  • La nuova serie “Freud” di Netflix si prende molte libertà, mettendo in scena situazioni surreali, nelle quali il giovane Freud assume il ruolo di un investigatore;
  • Il nipote di Freud, Edward Bernays ha applicato gli insegnamenti tratti dalla psicoanalisi in note campagne di public relations;
  • Lo stesso Bernays, interpellato da American Tobacco, è riuscito a rompere un tabù che allora era ben radicato tra le donne, convincendole a fumare per essere più libere.

 

Freud, è la nuova serie austriaca targata Netflix e girata in cooperazione con ORF che immagina la vita del giovane Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, neurologo e filosofo.

I produttori disegnano Sigmund Freud, interpretato dall’attore Robert Finster, come un personaggio che risolve dei crimini utilizzando l’ipnosi nella Vienna del XIX secolo. Un crime thriller criticato anche da The Guardian, perché distorce la vera biografia del fondatore della psicoanalisi.

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Retroscena che hanno influenzato la trama

Il pluripremiato regista viennese Marvin Kren puntualizza che lo stesso Freud, che era una persona molto riservata, in maggiore età ha eliminato documenti riguardanti i suoi studi e le sue attività da giovane, non volendo compromettere la propria immagine. Il regista ha quindi trasformato queste lacune nella biografia di Freud in un’opportunità drammaturgica, per distogliere lo sguardo dalla biografia ed inventare nuovi contenuti.

Prendendo atto che gli avvenimenti della serie non si basano su fatti storici, ci sono alcuni aspetti che probabilmente si riferiscono a fatti e personaggi reali. La coprotagonista e sensitiva/medium Fleur Salomè, per esempio, potrebbe riferirsi – con forti rielaborazioni del personaggio – a Lou Andreas-Salomè, che fu prima studentessa di Freud, poi amica, confidente e anche lei psicoanalista. La serie si svolge nel 1880, mentre invece Freud e Salomè nella vita reale si sono incontrati dopo il 1910. L’intelletto di Salomè ha ispirato poeti come Rilke e Nietzsche. Su Amazon Prime è disponibile il film della “vera” Salomè, il titolo porta il suo nome: “Lou Andreas-Salomè – The Audacity to be free

Il luogo delle riprese di “Freud”: Praga diventa la Vienna del 1800

I dati biografici sono corretti, Freud è cresciuto in una famiglia di commercianti di cultura ebraica e sin da piccolo visse a Vienna, dove si laureò in medicina e chirurgia all’Università nel 1881. Seppur la vita di Freud si svolgesse a Vienna, Kren ha scelto di girare gran parte della serie a Praga. Il motivo è presto detto: Praga negli anni ha mantenuto un velo storico, lasciando invecchiare gli edifici senza troppe restaurazioni. Un’imperfezione perfetta ricercata dal regista, che in un’intervista definisce il genere a cui appartiene la serie un “Vienna Noir”.

Indubbiamente quindi anche l’abitazione/studio della serie, non corrisponde a quella reale. È possibile visitare la sua vera abitazione/studio, oggi museo, nella Berggasse 19 a Vienna.

Il regista della serie ha fatto visita al museo, attualmente in restaurazione, per aderire all’iniziativa #keepfreudalive. Per la campagna è stato creato appositamente un filtro Instagram che trasforma l’utente in Freud. L’iniziativa ha come fine la raccolta fondi per terminare il rinnovo del museo.

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Il subconscious marketing applicato dal nipote di Freud

Distogliendo lo sguardo dalla serie e focalizzandosi sulla vita di Freud, emergono nessi interessanti che riguardano la sua vita e la comunicazione.
Da una parte, come anticipato, il suo controllo rigoroso delle informazioni che lo riguardavano. Dall’altra suo nipote Edward Bernays, considerato uno dei padri delle relazioni pubbliche e tra i primi spin doctor della storia. Bernays divulgò negli Stati Uniti le opere pubblicate da Freud.

Nel 1929 Bernays realizzò una delle campagne più eclatanti degli stati Uniti per American Tobacco Company, che si rivolse a lui per trovare il modo di far fumare anche le donne. Fino ad allora, le sigarette per le donne erano considerate un tabù sociale. Bernays presentò la sua teoria, basata su studi della psicoanalisi, dimostrando come la sigaretta rappresentasse un simbolo fallico e di dominio maschile. Il pubblicista era a conoscenza dei movimenti di emancipazione femminile e cercò un modo per convincerle a fumare, facendo della sigaretta un mezzo per raggiungere la loro libertà. Organizzò una finta protesta durante la parata di Pasqua a Broadway (NY). Alcune femministe da lui invitate accesero per la prima volta in pubblico le sigarette Lucky Strike. Alla stampa fornì anche lo slogan da usare, ovvero “le torce della libertà”, dichiarandolo un simbolo di protesta e riferendosi alla Statua della Libertà.

Con questa iniziativa il nipote di Freud riuscì a rompere il tabù del fumo al femminile, aumentando così le vendite delle sigarette. Trent’anni dopo e in seguito ai vari studi che ne dimostrarono i danni alla salute, Bernays si disse pentito di aver incoraggiato le donne a fumare.

 

 

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La psicoanalisi applicata per aumentare le vendite

Bernays ha tratto ispirazione dal lavoro di suo zio sul subconscio umano, applicandolo al mondo delle pubbliche relazioni e lavorando con grandi aziende come General Motors e United Fruit Company.

Alcuni produttori di pancetta si rivolsero a Bernays per incrementare le vendite dei loro prodotti. La tipica colazione americana, composta da uova e pancetta, ancora non esisteva. Fu proprio Bernays ad inventare questa combinazione. Commissionò un sondaggio tra una decina di medici compiacenti, che indicarono “eggs&bacon” come una colazione nutriente. Il pubblicitario inviò tramite comunicato i risultati del sondaggio a migliaia di medici statunitensi, che si fidarono dalle indicazioni ricevute da colleghi “indipendenti”. Oltre ad incrementarne le vendite, uova e pancetta sono rimaste fino ad oggi la colazione per antonomasia nei paesi anglosassoni.

Sigmund Freud si è sempre mostrato scettico e riservato nei confronti dei media. Pur non avendo vissuto l’intero periodo di successo di suo nipote, alcuni aneddoti fanno trasparire il suo disappunto. Un esempio su tutti: il nipote lo mise in contatto con il magazin Cosmopolitan, che gli consigliò di sviluppare il tema “lo spazio mentale della moglie in casa”. Freud, che aveva proposto un tema diverso e prettamente scientifico, indignato, abbandonò il progetto.

La comunicazione pubblica al giorno d’oggi è in parte basata sui lavori di Bernays, che ha applicato in maniera trasversale politica, propaganda e psicoanalisi.

 

Foto Credits: Sigmund Freud on the manuscript of Moses and Monotheism, London 1938 © Sigmund Freud Copyrights

Oprah Winfrey

La “Queen of All Media”: Oprah Winfrey in 15 citazioni

  • Oggi è la donna afroamericana più ricca al mondo, con un patrimonio di 2,7 milioni di dollari. Le sue origini, però, sono caratterizzate da un’infanzia costellata da problemi economici, difficili condizioni familiari, e abusi sessuali;
  • Oprah Winfrey è l’esempio vivente della tenacia, della determinazione, della voglia di raggiungere i propri sogni;
  • Diventata celebre per il suo ‘The Oprah Winfrey Show’, si è distinta con una carriera esemplare nel mondo dello spettacolo, ricevendo anche molti premi.

 

7 gennaio 2018: Oprah Winfrey riceve il Cecil B.De Mille Award, il Golden Globe alla carriera, diventando la prima donna afroamericana a vincere il premio. Nell’incipit del suo discorso cita Sidney Poitier, il primo afroamericano a ottenere l’Oscar come migliore attore, nel 1964. Racconta le emozioni fortissime, provate su un divano economico davanti alla televisione a Milwaukee, mentre aspettava che sua madre rincasasse esausta dopo il lavoro. 

Non avevo mai visto un uomo nero che venisse festeggiato in quel modo. […] Nel 1982, Sidney ha ricevuto il premio Cecil B. DeMille proprio qui ai Golden Globes e so bene che che in questo momento ci sono delle ragazzine che mi stanno guardando mentre divento la prima donna nera che riceve lo stesso premio. 

Oprah Winfrey è diventata una fonte d’ispirazione per milioni di persone, grazie al suo carisma, alla sua personalità, alla sua empatia e alla sua capacità di entrare nei cuori di chiunque. La 75esima serata dei Golden Globe, in cui tutte le donne erano vestite di nero per protesta contro le molestie, è passata alla storia soprattutto per il discorso della celebre presentatrice TV. Poco meno di 10 minuti, che però erano bastati a definirla addirittura la “candidata ideale” per le elezioni presidenziali 2020. Con le sue parole si era rivolta specialmente alle donne, valorizzando la forza e il coraggio che ci vuole per dire la verità, in un mondo che a volte è pieno di ingiustizia e corruzione. Donne eccezionali che danno speranza, che hanno sopportato abusi e aggressioni, di cui la maggior parte delle volte non si conosce il nome.

Tematiche forti, difficili da affrontare, che però Oprah ha sempre avuto il coraggio di trattare nel corso della sua carriera. È grazie a lei se nella programmazione televisiva americana sono entrati argomenti come omossessualità, razzismo, discriminazioni. Ne ha parlato con personaggi di ogni tipo, aprendosi anche personalmente e raccontando della sua infanzia e dei suoi problemi familiari, degli abusi subiti, della sua lotta con la bilancia, o di altre difficoltà che ha dovuto affrontare.

Mesi dopo i Golden Globe 2018 ha smentito le voci che si erano create su una possibile candidatura alla casa bianca, dicendo di non avere il DNA per diventare presidente, e che una corsa alla stanza ovale “la ucciderebbe”. Impossibile non pensare, però, che una personalità come la sua potrebbe essere adatta anche a un ruolo del genere.

La storia

Oprah Winfrey nasce il 29 gennaio 1954, nel Mississippi. Dopo la definitiva separazione dei genitori, poco dopo la sua nascita, passa gran parte della sua infanzia e adolescenza in una piccola comunità di campagna, sballottata da una casa all’altra e allevata dalla nonna e dalla madre. È costretta a respirare la difficile aria di razzismo di quegli anni, in un contesto che lascia poche speranze al riscatto di una donna, oltretutto, afroamericana. Momenti difficili, quelli trascorsi da Oprah nei primi anni della sua vita: a soli 9 anni ha iniziato a subire molestie sessuali da parte di parenti e conoscenti di sua madre, e a 14 è addirittura rimasta incinta. Subisce perfino un aborto. Alla gravidanza indesiderata, però, segue una prima svolta. Si trasferisce da suo padre, a Nashville, in Tennessee. Più volte, nel corso della sua carriera, ha dichiarato che suo padre le ha letteralmente salvato la vita, precisando che in quel periodo aveva pensato anche al suicidio. 

Grazie alla rigorosa educazione paterna e all’amore trasmesso dalla compagna del padre, Oprah riesce a a conseguire i primi successi scolastici e anche a laurearsi in  “Speech and Performing Arts” nel 1971, alla Tennessee State University. Subito dopo, inizia a lavorare in trasmissioni radio e TV locali, a Nashville. 

Nel 1976 conduce People Are Talking, a Baltimore, nel Maryland. Lo show ebbe successo, e dopo 8 anni venne chiamata a guidare il morning show di Chicago A.M. Chicago, presso un’emittente locale. In poco più di un mese diventò lo show più seguito della città, trasformandosi due anni dopo nel The Oprah Winfrey Show che tutti conosciamo. Nel solo primo anno lo show produsse un guadagno di 125 milioni di dollari. Il programma venne comprato da ABC, che diede però il pieno controllo alla casa di produzione di Oprah, Harpo Productions. Nel suo programma, Oprah trattava tematiche singolari e fino a quel momento tabù per la televisione, entrando nelle case degli americani con la sua storia e le sue testimonianze.

Oprah Winfrey Show

Ma Oprah non è stata solo una conduttrice. Si può definire una vera e propria imprenditrice, una filantropa, e anche un’attivista politica. Ha partecipato, ad esempio, alla campagna del 2007 di Barack Obama. Si stima che la Winfrey abbia portato al nativo di Chicago più di un milione di voti. L’ex presidente americano e l’ex first lady Michelle Obama furono anche ospiti dello show di Oprah nel 2011, durante il mandato.

Ha recitato, inoltre, nel film Il colore viola, di Steven Spielberg, e in Beloved, pellicola tratta dal celebre libro di Toni Morrison.

Il leggendario The Oprah Winfrey Show si conclude nel 2011, a chiusura del contratto con ABC. Dopo il suo show la Winfrey ha dato vita al suo network, Oprah Winfrey Network, in collaborazione con Discovery Communications. È qui che ha preso forma la celebre intervista con il ciclista Lance Armstrong, 7 volte vincitore del Tour de France, sulla vicenda legata al doping che gli ha strappato i suoi titoli nel 2012, ad esempio. Oltre a questo, Oprah si dedica al suo magazine mensile, O: The Oprah Magazine, e alla partnership con Apple, siglata nel giugno 2018.

La celebre conduttrice, poi, è anche una grande attivista. La sua associazione umanitaria Angel’s Network ha raccolto milioni di dollari negli anni per innumerevoli iniziative benefiche, tra cui ad esempio la costruzione di scuole in Sud Africa e programmi di educazione per bambine, o gli aiuti e i soccorsi per le vittime dell’uragano Katrina. All’inizio della emergenza per il COVID-19, poi, ha donato 10 milioni di dollari per fronteggiare la pandemia, dimostrandosi ancora una volta un vero e proprio punto di riferimento.

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La Oprahfication. Oprah Winfrey come una fonte d’ispirazione

Il Collins Dictionary recita “il percepibile aumento di desiderio nelle persone ad aprirsi con le proprie emozioni o problemi personali […]” alla voce “Oprahfication”.

Per comprendere al 100% la grandezza di Oprah Winfrey basta sfogliare il dizionario. Oprahfication è un neologismo che fa riferimento alla capacità della celebre conduttrice di entrare in empatia con gli ospiti del suo The Oprah Winfrey Show, che entravano talmente in confidenza con lei da parlare dei loro segreti più profondi. Una capacità innata di Oprah che non deriva solo dalla sua storia, ma anche di un sapiente uso della sincerità. Ecco quindi che la Winfrey è considerabile una vera e propria icona, in grado di veicolare consigli in mondovisione su come affrontare le difficoltà e andare avanti.

Uno degli argomenti più affrontati dalla nativa del Mississippi, che le permetteva e le permette ancora di entrare in grande intimità con ospiti e spettatori è l’imperfezione fisica, in particolare i problemi legati al suo peso. Numerose volte ha perso chili, continuando però sempre a oscillare tra diversi pesi forma nel corso della sua carriera. Questo però l’ha avvicinata a moltissime altre donne (e uomini) che condividevano problemi simili ai suoi, trasmettendo il messaggio che chiunque può raggiungere i propri obiettivi con forza di volontà e determinazione.

1. Fare del proprio meglio adesso ti mette nella posizione migliore per il futuro.

2. Circondati solo di persone che ti porteranno più in alto.

3. Nella vita ottieni ciò che hai il coraggio di chiedere.

4. La più grande avventura che puoi intraprendere è vivere la vita dei tuoi sogni.

5. In qualsiasi esperienza, dipingi da solo la tua tela, pensiero dopo pensiero, scelta dopo scelta. 

Oprah Winfrey

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Le ferite, le sfide

6. Trasforma le tue ferite in saggezza.

7. Le sfide sono regali che ci costringono a cercare un nuovo centro di gravità. Non bisogna combatterle. Si deve trovare semplicemente un nuovo modo di resistere.

8. Fai ciò che pensi di non essere in grado di fare. Fallisci. Riprova. Fai di meglio la seconda volta. Le uniche persone che non cadono mai sono quelle che non rischiano mai.

9. Vai avanti. Cadi a terra. Il mondo sembra diverso a guardarlo dal pavimento.

10. Quando sottovaluti quello che fai, il mondo sottovaluterà chi sei.

Per diventare una delle donne più potenti al mondo, Oprah Winfrey non solo ha tratto insegnamenti dalle situazioni difficili che ha dovuto fronteggiare quando era solo una bambina, ha dovuto sapersi rialzare anche in altre occasioni. Curioso quello che accadde dopo sette mesi di conduzione di un telegiornale serale a Baltimore. Le venne tolto l’incarico con la motivazione che si lasciava coinvolgere eccessivamente nelle notizie che divulgava. Venne spostata su una trasmissione diurna, molto meno prestigiosa. Oprah ha raccontato di considerarlo il peggior fallimento della sua vita, ma anche un profondo momento di riflessione. La sua empatia (che poi risultò essere la sua caratteristica distintiva), infatti, poteva aiutarla in un altro ruolo. È da quella trasmissione diurna che nasce la vera Oprah, la Queen of All Media

Cosa ci insegna in questo caso? A volte ciò che ci può sembrare un ostacolo può essere un trampolino di lancio. Gli aspetti negativi di certi incarichi o attività possono rivelarsi positivi in altri contesti. È tutta una questione di prospettiva: come dice Oprah, il mondo dal pavimento sembra davvero diverso.

Oprah Winfrey Obama

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“Started from the bottom, now we’re here”

La frase della canzone di Drake non potrebbe non essere più adatta per una donna come Oprah Winfrey.

Secondo Forbes, la Winfrey è la donna afro americana più ricca al mondo, con un patrimonio che si aggira attorno ai 2,7 miliardi di dollari. La rivista Life l’ha definita come la donna più influente della sua generazione. Oltre al Golden Globe alla carriera ricevuto nel 2018, a Oprah è stata riconosciuta anche la più grande onorificenza civile americana, la Medaglia presidenziale della libertà. Il presidente Barack Obama gliel’ha consegnata nel novembre 2013, per il suo contributo alla nazione. Sono solo alcune delle riconoscenze che la celebre conduttrice ha ricevuto nel corso della sua straordinaria carriera, ma non si può dire che abbia avuto una vita facile.

Gli abusi sessuali durante l’infanzia e l’adolescenza, la gravidanza indesiderata dal terribile epilogo, la povertà e le precarie condizioni familiari, il contesto di razzismo in cui ha dovuto crescere, sono alcune delle difficili situazioni che hanno caratterizzato la vita di Oprah Winfrey: una donna che costituisce un esempio vivente di come dal basso si può guardare in alto e cominciare a risalire, arrivando a realizzare i propri sogni.

11. Siate grati per ciò che avete, finirete a possedere ancora di più. Se vi concentrate su ciò che non avete, non avrete mai abbastanza.

12. La chiave per realizzare un sogno è concentrarsi non sul successo ma sul valore delle cose – così, poi, anche i piccoli passi e le piccole vittorie lungo il proprio cammino assumeranno un grande significato.

13. Più si è grati e si celebra la propria vita, più ci saranno cose per cui essere felici.

14. La vera onestà è fare la cosa giusta, sapendo che nessuno saprà se l’hai fatta oppure no.

15. Il grande atto di coraggio che dobbiamo fare tutti è far venire fuori il coraggio dalla nostra storia e dal nostro passato, così da poter vivere i nostri sogni.

viaggiare da casa

Astinenza da partenza? Ecco come viaggiare anche da casa

  • Finché il mondo rimane chiuso nelle sue frontiere a causa del Coronavirus, il mondo del turismo deve reinventarsi
  • Per far continuare a viaggiare anche da casa è essenziale fornire il brivido della scoperta, anche se mediata dal digitale
  • Videogiochi per smartphone, VR, escursioni su Google Maps e tour guidati a 360gradi sono solo alcuni dei metodi con cui puoi partire subito da casa

 

I sintomi dell’astinenza da viaggi possono essere difficili da affrontare, in questo periodo di pandemia.

Gli occhi si riempiono di lacrime davanti a foto di vecchie avventure; la vista dei (pochi) aerei che nonostante tutto solcano il cielo ci dà un colpo al cuore; e per i casi più severi, si inizia a soffrire di una strana sindrome, una sorta di dipendenza da Google Maps, su cui ci si reca compulsivamente per scorrere trasognati con il mouse tra terre sconosciute e mari sconfinati.

A parte gli scherzi, dopo mesi di quarantena e isolamento, ora che le misure restrittive si stanno allentando e finalmente si inizia a scorgere vita dopo la pandemia, ci si comincia anche a rendere tristemente conto che una delle ultime cose a tornare alla normalità sarà probabilmente il turismo.

Per quanto le compagnie aeree abbiano riaperto le prenotazioni per le principali rotte da luglio, e l’Italia stessa prometta di rimuovere l’isolamentorichiesto ai viaggiatori in entrata dall’Europa verso giugno, non sembra che le cose torneranno alla normalità così presto.

E così, con il settore turistico completamente fermo e sull’orlo del tracollo, e la voglia dei viaggiatori di ripartire che impazza, bisogna trovare nuove soluzioni inedite per continuare a viaggiare anche da casa.

Perché viaggiamo?

Impossibile? No, grazie al nostro tanto amato digitale.

Certo, non è la stessa cosa. Viaggiare attraverso lo schermo di un computer o di uno smartphone non può restituirci il sapore di un piatto squisito mai assaggiato prima, o la gioia di un incontro inaspettato con i locali, o il profumo di spezie nell’aria di un mercato esotico. Ma credetemi, può andarci vicino.

Perché in fondo, quali sono quegli aspetti che più ci appassionano del viaggio? Qual è quella cosa che spinge(va) milioni di persone ogni anno ad affrontare estenuanti ore di aereo e di altri trasporti per visitare luoghi spesso impervi e lontani?

Semplicemente, il piacere della scoperta.

Quel senso di brivido che l’esplorazione dell’ignoto ci garantisce; la diversa percezione dello scorrere del tempo che viviamo quando facciamo qualcosa di completamente diverso dalla nostra quotidianità; lo stupore davanti a qualcosa di esotico e inaspettato.

Ebbene, forse un computer non potrà restituirci sapori e odori, ma con un po’ di inventiva anche il viaggio da casa può almeno farci godere della meraviglia della scoperta di luoghi nuovi e sconosciuti.

Gli enti turistici ce la stanno mettendo tutta, con intere città e destinazioni che si sono reinventate per accogliere i viaggiatori online, tra tour virtuali e soluzioni più ingegnose, come la divertente iniziativa “noleggia virtualmente un finlandese”.

Ma a parte le iniziative ufficiali delle destinazioni che tanto ci mancano, come possiamo continuare a viaggiare anche da casa e a provare le stesse (o simili) emozioni?

viaggiare stando fermi

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Come continuare a viaggiare anche da casa?

È questa la domanda che ogni persona e azienda coinvolta nell’industria turistica si è fatta negli ultimi due mesi, essendo una di quelle più duramente colpite dal Coronavirus. Non esiste smart-working che tenga per chi, per lavoro, fa viaggiare le persone.

E così in tanti hanno provato a dare la propria risposta, ognuno a modo suo, cercando di far forza sulle proprie caratteristiche e capacità.

Non solo tour operator e destinazioni, quindi, ma anche influencer, blogger, creatori di contenuti. E per chi come me ha voluto mettersi in discussione, come travel blogger e come viaggiatrice, è stata l’occasione di creare qualcosa di nuovo.

Continuare a far viaggiare dallo smartphone

Una delle cose che ci manca di più dei viaggi, come dicevamo, è il senso di scoperta che ci regalano. Viaggiare infatti ci permette di conoscere e imparare cose nuove con una velocità e intensità altrimenti introvabili, e la mancanza di quel tipo di stimolo mentale è tra le cose che soffre di più chi si ritrova invece confinato in casa per mesi.

Come offrire lo stesso tipo di stimolo, o almeno un suo surrogato digitale, in questo momento così difficile?

È stata questa la domanda che ha dato origine a Trivia Viaggi, un videogioco per smartphone disponibile su Apple e Android che ci porta in un viaggio virtuale attraverso tutti i continenti, domanda dopo domanda, curiosità dopo curiosità.

Il classico “trivia” alla Chi Vuol Essere Milionario, declinato in tema viaggi e arricchito di giochi interattivi come grattare l’immagine o sparare alla copertura che la nasconde. Per provare a fare il giro del mondo anche dal divano di casa, e riscoprire quel senso di sfida e di arricchimento che proviamo in viaggio, magari trovando anche qualche nuovo pezzo di mondo da visitare non appena ce ne sarà l’occasione!

Ma come ben sappiamo, lo smartphone con l’aiuto di un semplice pezzo di cartone può anche diventare molto di più: un visore di Realtà Virtuale. E con quello, si aprono altri mondi!

E quindi via, si parte: che ne dite di visitare una moschea in Turchia, o la Torre Eiffel in Francia con Sites in VR? O magari può essere carino distrarsi con una discesa rilassante lungo un fiume, con Relax River VR. O per i più avventurosi, c’è addirittura lo spazio ad attenderli

viaggiare virtualmente

Partire per luoghi inediti con le dirette Instagram

Instagram è stato sicuramente tra i grandi vincitori di questo lock-down, per gli utenti e per i marketer.

Tra gli strumenti più utilizzati da chi si occupa di viaggi oggi ci sono proprio le dirette sulla piattaforma (che recentemente possono anche essere utilizzate per IGTV). Per parlare di viaggi passati, pianificare quelli futuri, condividere pareri esperti su destinazioni e luoghi inediti, con il grosso vantaggio che lo strumento offre, ovvero la possibilità inimitabile di coinvolgere il pubblico permettendogli di fare domande e interagire direttamente con gli ospiti.

Le dirette sono diventate lo strumento principe per far viaggiare gli appassionati “incontrando” virtualmente luoghi, storie e viaggiatori, come fa ad esempio ogni settimana Frank Lotta per Radio Deejay con HouseTrips, sul suo profilo Instagram e su quello della radio.

Se a questi aggiungiamo le possibilità di scoperta offerte dai numerosi podcast di viaggio disponibili online, almeno sul fronte dell’ascolto c’è da essere soddisfatti dei viaggi che si possono fare dal divano di casa.

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Viaggiare da casa con i colossi del Travel

E non potevano mancare nella lista i colossi del Travel, quelli che trovano immancabilmente posto nello zaino (e nella libreria) della maggior parte dei viaggiatori: Lonely Planet e National Geographic.

La prima si è davvero data da fare durante questa pandemia. Dapprima ha regalato ai suoi lettori una risata (non senza un po’ di tristezza…) con la guida gratuita alla destinazione del momento, Casa: dalle Divano Mountains alla Coccole Beach, passando per il mitico Balconcino Canyon, diciamo che questo breve PDF gratuito un sorriso è riuscito a strapparcelo.

Poi si è inventata gli itinerari suggeriti in Google Maps, che se si utilizza la funzione StreetView diventano quasi quasi un’esperienza autentica, con tanto di allenamento dei muscoli dell’indice. E così possiamo scoprire il centro de l’Havana vecchia, la bellissima cittadina croata di Spalato, o l’ex distretto reale di Bangkok, Ko Ratanakosin.

Ma personalmente, una delle esperienze di viaggio virtuale più belle che ho fatto in questi mesi di lock-down, che è riuscita davvero a lasciarmi senza fiato come solo l’esplorazione di un luogo nuovo e ignoto può fare, è quella proposta da National Geographic: il walking tour a 360° della Son Doong Cave in Vietnam!

Grazie al lavoro fatto è possibile visitare questa meraviglia della natura, praticamente inaccessibile anche in tempi normali, e rimanere estasiati davanti alla sua enormità – possono starci comodamente un Boeing 747 oppure anche un quartiere di grattacieli di New York! E grazie alle immagini di qualità altissima, si può zoomare e osservare ogni particolare con incredibile dettaglio.

Insomma, non è certo la stessa cosa che esplorare qualche luogo nuovo e sconosciuto, perdersi nelle viuzze di una città d’arte, o osservare il sole che sorge dall’altra parte del mondo. Ma mentre aspettiamo che il mondo torni ad essere il bellissimo luogo tutto da esplorare che ben conosciamo, dovremo farci bastare la sua versione virtuale.

E va bene così, perché grazie al nostro smartphone, o tramite lo schermo di un computer, possiamo coltivare quel senso di sfida e di scoperta che il viaggio ci regala, per essere pronti a ripartire quando ne avremo l’occasione.

E soprattutto, per non dare più per scontato di poterlo fare.

In Italia arriva Twitter Fleet, la nuova funzione con post che scompaiono dopo 24 ore

Twitter ha lanciato in Italia il test di Fleet, un nuovo modo per creare conversazioni prendendo spunto da pensieri passeggeri e momentanei – che sarà disponibile per tutti gli utenti della piattaforma.

Fleet è un nuovo formato per le conversazioni su Twitter che permette alle persone di condividere i propri pensieri con più disinvoltura e con più controllo.

I Fleet scompaiono nel giro di 24 ore e non c’è la possibilità di retwittarli, mettere Mi Piace o di rispondere pubblicamente.

twitter fleet

Le Stories in formato Twitter

Twitter è ciò che sta accadendo nel mondo e quello di cui le persone parlano in questo momento esatto. Ma per alcuni, iniziare una conversazione potrebbe essere più difficile perché i Tweet sono pubblici, permanenti e mostrano il numero di Retweet e Mi Piace.

Mo Aladham, Product Manager di Twitter, afferma: “Gli italiani sono propensi a interagire e seguire su Twitter i propri connazionali, creando sulla piattaforma una grande comunità e dando frutto a volte a conversazioni estremamente interessanti e coinvolgenti. Siamo perciò curiosi di scoprire come useranno i Fleet, perché nelle nostre ricerche preliminari abbiamo rilevato che le persone si sentono più invogliate a condividere i propri pensieri con questa funzione, proprio perché consente di farlo in maniera temporanea”.

Fin dall’inizio dei primi test di Fleet, Twitter ha riscontrato che man mano le persone si sono sentite più a loro agio nel condividere i propri pensieri e le persone che magari prima twittavano in maniera sporadica, adesso stanno invece avviando più conversazioni sia tramite i Tweet che i Fleet.
Quando una persona pubblica un Fleet, di solito condivide una serie di pensieri in modo rapido e nel corso dei primi test solo una piccola percentuale dei Fleet è stata segnalata.

Come funziona Fleet

  • Per creare un Fleet, basta semplicemente toccare la propria immagine profilo in cima al feed.
  • Come i Tweet, i Fleet sono contenuti testuali a cui si possono aggiungere anche foto, video o GIF.
  • Per rispondere a un Fleet, è necessario toccarlo per poi inviare un Direct Message o inviare una reazione con un’emoji per poi proseguire la conversazione in privato.
  • Le persone possono visualizzare i Fleet pubblicati dai profili che seguono in cima al loro feed o visitando direttamente il loro profilo.

La nuova funzione Fleet sarà disponibile per tutti in Italia nelle versioni aggiornate delle applicazioni per iOS e Android che verranno rilasciate nei prossimi giorni.