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  • Distanziamento sociale, come non impazzire e aumentare la creatività

    Qualche consiglio per non lasciarsi abbattere in questo periodo delicato e ritrovare il contatto con se stessi e il proprio tempo

    19 Maggio 2020

    • Il distanziamento sociale e la paura del contagio ci fanno sentire fragili, ma possiamo migliorare il nostro umore e le nostre giornate grazie alla creatività;
    • Un elenco di attività creative da fare tutti i giorni per non scoraggiarci e abbandonarci alla noia in modo positivo.
      Raymond Carver una volta disse: “In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore”. E aveva perfettamente ragione, perché quest’anno ce lo ricorderemo anche per l’uso di alcune parole e di come il loro significato abbia definito dei confini precisi nella nostra vita. La definizione corretta di distanziamento sociale, due delle parole che nelle ultime settimane sentiamo e leggiamo praticamente ogni giorno, è questa: l’insieme di azioni di natura non farmacologica per il controllo delle infezioni volte a rallentare o fermare la diffusione di una malattia contagiosa. 

    Una frase che spaventa un po’. L’obiettivo del distanziamento sociale è di diminuire la probabilità di contatto tra le persone. Lo sappiamo, in questi mesi è assolutamente necessario, ma ciò comporta qualcosa di innaturale perché gli esseri umani sono animali sociali.

    Siamo evolutivamente collegati per la vicinanza reciproca, e non avere interazioni sociali può danneggiare il nostro benessere fisico e mentale.

    Già da qualche giorno assistiamo a una piccola e graduale ripresa di alcune attività lavorative, ma anche sociali, come poter far visita ai propri congiunti, altra parola gettonatissima che entrerà a far parte di diritto nella top 10 di questo anno incredibile. Abbiamo assistito alle prime trasgressioni in questo fatidico passaggio dalla fase 1 alla fase 2 e ci sono ancora delle cose che non ci sono chiare, perché in fondo questa pandemia ci ha stravolto completamente, catapultandoci in un universo surreale, in cui non sappiamo ancora muoverci bene.
    distanziamento sociale
    Credits: Depositphotos #359969038

    Sopravvivere al distanziamento sociale

    Restare lucidi in momenti come questi non è facile, ci sono giornate in cui ci sembra di rivivere lo stesso giorno ogni giorno. Non sempre si può avere un atteggiamento positivo, e anche se ci dicono che andrà tutto bene, possiamo lasciarci andare ogni tanto, perché siamo umani e non dobbiamo dimenticarlo. Quello che probabilmente ci fa stare più male è la perdita di opportunità che stiamo vivendo, le esperienze che avremmo dovuto fare e il rammarico per ciò che abbiamo rimandato. Ci sentiamo bloccati da qualcosa d’invisibile che ci travolge. Dobbiamo cambiare punto di vista. Dedicarci a qualcosa che avremmo voluto sempre fare ma che la vita frenetica di prima ci impediva di provare. Potremmo scoprire interessi e passioni di cui non conoscevamo l’esistenza. In quante cose insospettabili potremmo riversare il nostro tempo, noi che non eravamo abituati ad averlo e invece adesso ne abbiamo in abbondanza? Non sprechiamo gli attimi, perché se questo virus ci ha insegnato qualcosa è che tutto può cambiare, da un momento all’altro. LEGGI ANCHE: #StayHome: ecco come i brand ci hanno invitati a restare a casa durante la pandemia
    distanzaimento sociale come sopravvivere
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    Il distanziamento sociale non è una pratica nuova, e questa non è la prima volta che succede una cosa del genere. Nel 1918, quando scoppiò l’influenza spagnola che avrebbe causato fino a 100 milioni di vittime in tutto il mondo, alcune città si adoperarono a implementare le procedure di distanziamento sociale. Chiusero scuole, campi da gioco, biblioteche, aule di tribunale e chiese. Bandirono le riunioni pubbliche di oltre 20 persone, i cosiddetti assembramenti. Il risultato? In queste città il tasso di mortalità per influenza era nettamente inferiore rispetto a quelle zone in cui furono ignorate le politiche di allontanamento sociale. La morale, come allora, è sempre la stessa: restiamo a casa e, aggiungiamo, approfittiamo del tempo per fare ciò che avremmo sempre voluto fare. Anche nella fase 2, infatti, è necessario mantenere la cautela e limitare i contatti per proteggere se stessi e gli altri.
    creatività distanziamento sociale
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    Come incrementare la creatività 

    Il modo migliore per trascorre ore piacevoli è quello d’impegnarsi in qualcosa di produttivo, magari di nuovo. Questo è il periodo giusto per rispolverare un hobby che avevamo abbandonato anni fa.

    Organizzare un collage di foto da inviare ai propri cari

    Tutti scattiamo foto, lo facciamo per tener vivi i ricordi, le persone e i posti. Viaggiamo attraverso immagini immortalate per sempre, è qualcosa di nostalgico, dolce e può essere anche stimolante. Organizzare le foto ingiallite in vecchi album, sceglierne alcune da appendere in casa, trasformarle in cartoline per poi inviarle ai familiari e agli amici. Tutti abbiamo bisogno di una nota positiva in questo momento.

    Creare la playlist perfetta

    Creare playlist da ascoltare in diversi momenti della giornata durante la stesura di un progetto lavorativo, quando ci alleniamo, o mentre cuciniamo, può essere davvero utile, oltre che divertente. 

    Alcune ricerche affermano che ci sono tre tipi di musica motivazionale: musica pre task per aiutarci ad entrare nel mood giusto prima di fare qualcosa. Musica da ascoltare durante l’attività per migliorare le prestazioni, e musica post attività che è quella che ci aiuta a calmarci, recuperare e riprenderci dopo un intenso compito. 

    Pulizie di primavera

    Non abbiamo più scuse, ora è il momento ideale per pulire ogni angolo della casa e liberarsi di tutte le inutili cianfrusaglie che abbiamo sempre fatto finta di non vedere. Gli scienziati del Neuroscience Institute dell’Università di Princeton hanno dimostrato che il disordine fa perdere la concentrazione. Uno studio condotto dalla rivista Current Psychology ha scoperto che chi ha troppa confusione in casa tende a procrastinare di più.

    Il tempo c’è, non ci resta che armarci di buona volontà e di olio di gomito. Affrontiamo una stanza alla volta: partiamo dall’armadio, come veri e proprio discepoli di Marie Kondo, dedichiamoci al famigerato cambio di stagione fino a rivoluzionare il garage, la dispensa in cucina con tutte quelle spezie e confetture mai aperte.

    E perché non passare al setaccio anche il proprio smartphone, il tablet e il portatile?

    Sbarazziamoci di vecchi programmi e app che non usiamo, ripristiniamo il computer, ma prima non dimentichiamo di fare un backup.

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    Credits: Depositphotos #15874965

    Stabilire e raggiungere i propri obiettivi

    Scrivere su un quaderno i propri obiettivi aiuta a capire cosa abbiamo davvero a cuore.

    Una ricerca condotta dalla Dominican University of California ha dimostrato che solo scrivere gli obiettivi aumenta le probabilità di raggiungerli del 42%. Ma se non conosciamo quali sono, ora abbiamo il tempo di scoprirli davvero.

    Un suggerimento? Possiamo disegnare una ruota degli obiettivi e dividerla per aree. L’area del lavoro, dell’amicizia, delle passioni, e segnare da 1 a 5, il nostro grado di soddisfazione in quell’ambito. Questo ci farà capire quanto teniamo a qualcosa e dove possiamo impegnarci di più per migliorare quello che ancora non ci soddisfa.

    Credits: Science of people

    Munirsi di carta e penna

    Siamo distanti con gli altri, ma niente ci vieta di riconnetterci con noi stessi e perché no, magari fare pace con le nostre fragilità. Avete mai provato a fare journaling?

    Uno studio del 2017 dell’Academy of Management Journal ha seguito 63 professionisti, recentemente disoccupati, per otto mesi. Ad un gruppo è stato detto d’iniziare a scrivere un diario sulla propria quotidianità. All’altro gruppo di controllo no. I risultati sono sorprendenti. Il 52% di coloro che ha tenuto un diario ha trovato un lavoro a tempo pieno. I partecipanti che hanno scritto delle loro difficoltà nel trovare un nuovo lavoro sono stati in grado di elaborare meglio le loro emozioni. Ciò ha permesso loro di visualizzare le proprie motivazioni e assumere un atteggiamento più positivo. 

    Tenete sempre un taccuino sul comodino. Prima di andare a letto, annotate le parti più importanti della giornata, cosa volete realizzare il giorno successivo, i vostri desideri e paure, tutto ciò che vi passa per la testa. Scrivere per noi stessi aiuta a conoscerci davvero.

    Distanti ma vicini

    Dobbiamo rispettare le distanze, ma possiamo essere vicini agli altri attraverso la tecnologia con videochiamate, messaggi, e telefonate. Uno studio ha scoperto che la mancanza di connessioni sociali ha riscontri peggiori dell’obesità, del fumo e della pressione alta. Non rinunciamo ad una chiacchierata, seppur virtuale, a chi sa sempre strapparci un sorriso.

    A proposito di call

    Con chi abbiamo bisogno di parlare? Che sia il nostro migliore amico, o nostra nonna, la parola d’ordine è una sola: videochiamali.

    Possiamo chiamare in gruppo i nostri amici e uscire come una volta… più o meno. E se stare a telefono vi sembra riduttivo, perché non fare qualcosa tutti insieme via Skype? Guardare un film, leggere un libro, mangiare una pizza fatta in casa, o ordinarla da asporto.

    Credits: Depositphotos #247773264

    Fare volontariato online

    Sapevate che è possibile fare volontariato stando seduti comodamente in poltrona?

    Il volontariato fa bene alla mente, al corpo e allo spirito. L’International Journal of Epidemiology ha condotto uno studio su 308.733 coppie sposate di età superiore ai 25 anni. Le persone che hanno svolto volontariato, avevano un tasso di mortalità più basso rispetto alle altre, e ciò che è ancora più affascinante è che questi risultati sono indipendenti dalle condizioni di salute dei partecipanti.

    Implementare le proprie skill

    Approfittare del distanziamento sociale per imparare nuove cose e farlo bene. Restare più tempo a casa ci permette di essere più concentrati e di avere meno distrazioni in modo da poterci dedicare maggiormente su una cosa. Ormai è assodato che essere multitasking non è necessariamente un dono, anzi, fare più cose contemporaneamente disperde energie e tempo.

    Guarda un documentario su qualcosa che non conosciamo

    Un sondaggio del 2019 riporta che su 1.027 americani, il 70% degli intervistati ha condiviso con gli altri qualcosa che ha imparato da un documentario. Il 44% degli intervistati ha affermato che guardare documentari li ha ispirati per apportare un cambiamento nella propria vita. Su Netflix ce ne sono tantissimi, dal design alla musica.

    Il richiamo dei libri

    Anni a comprare libri su libri e adesso possiamo buttarci a capofitto in avventure su carta e inchiostro. Come il canto delle sirene che attira i marinai, i libri ci ammaliano con il fruscio delle loro pagine e ci invitano a letture intense. Ora possiamo terminare quel romanzo insormontabile, o avvicinarci ad un genere del tutto nuovo. I libri sono il nostro tappeto magico verso terre inesplorate.

    LEGGI ANCHE: Gli italiani si scoprono podcaster durante il lockdown libri quarentena per i più piccoli

    Seguire un corso gratuito

    Questo è il momento migliore per apprendere nuove competenze con corsi gratuiti messi a disposizione da diverse piattaforme. Basta scegliere un argomento e via, che la lezione cominci.

    Imparare una nuova lingua

    Imparare una nuova lingua non è semplicissimo, ma è utile. Secondo OptiLingo le persone che conoscono da 250 a 500 parole hanno un livello linguistico base, da principiante. Chi ne conosce da 1.000 a 3.000 può portare avanti conversazioni quotidiane, mentre conoscere da 4.000 a 10.000 parole vi rende utenti di lingue avanzate. Le persone che conoscono più di 10.000 parole parlano fluentemente una lingua.

    Ciò significa che se impariamo 18 parole al giorno saremo dei principianti, e se ne impariamo 30 allora potremmo iniziare ad avere delle vere e proprie conversazioni quotidiane. Andiamo per gradi, all’inizio ogni cosa nuova è complicata, ma non impossibile.

    Shake your body

    Restare chiusi in casa ci fa sentire soffocati. Avvertiamo i nostri passi sempre più pesanti, il nostro corpo schiacciato dal peso della noia e dell’ansia. Ci sentiamo irrequieti pensando ad una giornata lunga e monotona. Abbiamo bisogno di scuoterci un po’ e un buon workout può essere una soluzione giusta.

    In un’analisi di 70 studi pubblicati su Psychological Bulletin, i ricercatori hanno scoperto che le persone che si esercitavano regolarmente miglioravano i loro livelli di affaticamento rispetto a quelli che non si allenavano. Fare allenamento almeno tre volte a settimana, ci rende più carichi e positivi. Possiamo imparare a ballare con dei tutorial su Youtube o scaricare delle app apposite per il controllo del peso corporeo. Meglio ancora abbonarsi a qualche corso online di Yoga, Tai Chi o meditazione. 

    Rappresentare con uno sketchboard un discorso significativo

    Avete mai sentito parlare di sketchboarding?

    Lo sketchboard è un modo per visualizzare un concetto attraverso disegni o grafici. Spesso usando una lavagna o un blocco da disegno, i progettisti spiegano concetti complessi con semplici disegni.

    Un’idea da cui trarre spunto? Prendete il vostro discorso TED preferito, o uno qualsiasi che vi ha particolarmente colpito, e provate a rappresentarlo graficamente.

    Creare una vision board

    La solitudine prolungata non è un’esperienza piacevole. Un buon modo per ritrovare un po’ di sano ottimismo e focalizzarsi su qualcosa di piacevole, come la creazione di una vision board, una vera e propria tavola delle visioni. Non è solo un collage di immagini e frasi motivazionali, ma uno strumento per realizzare desideri e progetti.

    Una tavola piena di sogni, un collage composto da immagini, parole e frasi. Un riflesso di speranze e desideri. È progettata per ispirarci e motivarci. Una rappresentazione ideale di chi vogliamo essere e diventare, e mai come ora è importante averla tutti i giorni davanti agli occhi.

    Come realizzarne una? Procuriamoci un cartoncino o un foglio, forbici, colla e varie foto, immagini e citazioni da riviste, giornali e libri. Non dimentichiamo penne, pennarelli, e matite.

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    Visite guidate e virtuali

    Sapevate che molti musei offrono visite virtuali?

    Possiamo visitare lo Smithsonian Museum of Natural History e perderci tra le opere del Guggenheim Museum. Attraverso Google Arts & Culture, viaggeremo da Parigi a Nuova Delhi o goderci l’incantevole Casa Azul in Messico, la dimora dell’iconica Frida Kahlo.

    Possiamo fare un salto a Disney World e provare le montagne russe virtuali senza paura e senza dover fare la fila.

    Liberare il nostro artista interiore

    Dalla pittura, agli sketch veloci, immergiamoci nella bellezza dell’arte per provare qualcosa di nuovo. Possiamo migliorare la nostra calligrafia, imparare a disegnare in stili differenti, creare origami o dedicarci alla poesia e riprendere le lezioni di chitarra che avevamo abbandonato da piccoli.

    Sfoggiare un nuovo look

    Passare tanto tempo in casa non ci vieta di sperimentare nuovi look. Il nostro taglio di capelli ci sembra banale? Proviamo ad accorciare la frangia o a ravvivare le nostre ciocche. Possiamo provare nuove routine per la nostra skin care. Avete mai provato la skin care coreana? Prevede circa 10 passaggi tra detergenti, esfolianti, tonici, essenze, maschere e crema contorno occhi.

    Creatività in cucina

    Il nostro sogno è quello di cucinare una pasta al forno coi fiocchi?

    Adesso è il nostro momento. Il cibo è uno dei modi migliori per nutrire la propria anima creativa. Vogliamo provare a mangiare cibo vegano? Sul web ci sono tantissime ricette deliziose da sperimentare. Non abbiamo trovato il pane fresco per il pranzo? Possiamo farlo in casa, e magari aggiungere qualche contorno sfizioso inventato al momento.

    Se la cucina non è il vostro forte, magari avete il pollice verde, non resta che provare.

    Credits: Depositphotos #81647056

    L’isolamento, il distanziamento sociale, e la pandemia, per quanto possono fare paura, ci hanno mostrato non solo la nostra fragilità, ma anche la nostra forza.

    Ci siamo trasformati da eterni corridori, pedine in movimento da un punto all’altro a piccoli puntini immobili. Abbiamo rimandato i nostri piani o in realtà stiamo scoprendo solo ora, in questa paralisi, cosa vogliamo davvero?

    Stiamo riscoprendo le piccole cose che la frenesia quotidiana ci ha fatto dimenticare, come bere un caffè senza dover correre all’ennesimo appuntamento di cui non ci importa nulla.

    Prima di ripartire, usiamo saggiamente questo tempo. Dopo la più nera delle notti sorge sempre un sole fulgente.