Sotto tag Studente di Personas

fidal geopard

Correre insieme per evitare la solitudine: è il progetto GEOpard di FIDAL

Integrare i giovani con i loro coetanei di tutta Europa sotto l’ombrello della corsa.

È l’ambizioso obiettivo di GEOpard, la piattaforma della FIDAL per prevenire fenomeni di radicalizzazione, attraverso la corsa e la condivisione degli allenamenti.

Registrandosi sul sito, è possibile entrare in contatto con altri appassionati del mondo del running, disciplina che è sempre stata considerata uno sport “solitario” e che così si trasforma invece in uno strumento di socializzazione.

Si può infatti condividere i propri risultati con la community, ma anche foto, video e idee. Oppure diventare allenatori, per seguire e motivare i runner durante gli allenamenti. Ma anche “uscire” dal mondo virtuale e organizzare incontri dal vivo fra gli iscritti.

Luca Verrascina, Project Leader del progetto, ha risposto a qualche domanda per noi di Ninja Marketing.

geopard - Luca Verrascina

Lo sport è sempre stato un grande strumento di socializzazione. Cosa significa portare questo aspetto dello sport nel mondo digitale?

Dall’inizio dell’età moderna lo sport, insieme alla scuola, è stato una delle più grandi forme di socializzazione.

È stato il mezzo attraverso il quale i ragazzi di moltissime generazioni si sono uniti, credendo negli stessi valori e nelle stesse regole; oppure uniti semplicemente dalla passione per uno sport e dal tifo. Lo sport è sicuramente una delle più grandi forme di socializzazione.

È anche vero che negli ultimi anni, con lo svilupparsi dei social media, abbiamo scoperto nuove forme di socializzazione che hanno modalità diverse e che bisogna cercare di intercettare per evitare le radicalizzazioni. Sono quelle che vengono chiamate “le nuove solitudini” che possono nascere dal web, quando ci si chiude in una stanza con i propri pensieri fidandosi di tutto quello che ci arriva dallo schermo e può condizionare le nostre scelte culturali, religiose e politiche.

geopard homepage

Per evitare questo, attraverso il progetto GEOpard abbiamo deciso di mutuare lo sport all’interno dei social, cercando di creare una community in cui ci si riconosce e che è un’occasione per stare insieme: accendere uno schermo e trovare un amico dall’altra parte, trovare qualcuno che condivida i nostri stessi valori e abbia voglia di fare sport.

Nel nostro caso, che abbia voglia di correre, di uscire fuori e passare del tempo insieme, anche se solo virtualmente.

LEGGI ANCHE: Coca-Cola celebra i vincitori di UEFA EURO 2020

Quali valori e quali modelli i social dovrebbero mutuare dallo sport?

Ci sono tanti valori che lo sport può trasferire nei social media, ma credo che quello più importante di tutti sia il rispetto.

Il rispetto dell’avversario, certo, ma anche il rispetto di un risultato sportivo.

Tantissime volte sui social assistiamo a delle vere e proprie battaglie e prese di posizione. Immediatamente, tutta una serie di persone, haters o semplicemente individui che non condividono un determinato punto di vista assalgono chi ne esprime uno.

C’è questa diffusissima tendenza a “demonizzare” l’altro solo perché non la pensa allo stesso modo. Ecco, nello sport questo non esiste, non esistono colori e razze: nello sport, semplicemente, il più forte vince.

Ci si ritrova insieme per gareggiare lealmente. Poi è chiaro che ci sarà un vincitore e qualcuno che sarà meno contento, ma se cerco di individuare qualcosa che lo sport può insegnare ai frequentatori dei social network è proprio il rispetto, un valore che un po’ stiamo perdendo.

Qual è l’obiettivo di GEOpard?

GEOpard si pone diversi obiettivi, alcuni ambiziosi e sfidanti. Quello che vogliamo fare è combattere le radicalizzazioni e le nuove solitudini, che molto spesso riguardano i ragazzi tra i 18 e i 35 anni.

geopard

Sono solitudini digitali, che nascono e crescono soprattutto attraverso il web. Noi siamo la Federazione Italiana di Atletica Leggera e siamo ambassador dello sport più antico del mondo, la corsa. E attraverso la corsa vogliamo dare il nostro contributo a questa battaglia, unificando i ragazzi con semplici messaggi da condividere su una piattaforma, piccole sfide, ricorrenze e situazioni che ci possono legare.

GEOpard è proprio questo: vuole legare, unire ed eliminare la necessità di considerare qualcuno diverso da noi.

LEGGI ANCHE: Chi sono gli italiani che usano Twitch? L’analisi del pubblico

Come funziona la piattaforma?

GEOpard è la nostra casa: è la nostra piattaforma, dove si trovano notizie, riflessioni ma, soprattutto, occasioni di socialità. Iscriversi è molto semplice e si ha subito la possibilità di incontrare altri appassionati.

L’incontro è virtuale, ma sarà come farlo dal vivo: si tratta di un compagno con cui condividere occasioni di divertimento, di corsa, di allenamento o, semplicemente, per festeggiare insieme. Vuole essere la casa di tutti.

Naturalmente, non è richiesto “nessun abito”:  non c’è distinzione di sesso, religione o idee politiche, basta semplicemente bussare! Unico requisito è che si abbia voglia di correre insieme.

Ci sono già dei dati? Quali sono i numeri del progetto finora?

GEOpard è un progetto europeo. Essendo un progetto transnazionale, quindi può contare su diverse presenze straniere, oltre ovviamente a una fortissima realtà italiana. Vi sono già alcune migliaia di iscritti al portale e contiamo di incrementare continuamente questo numero.

Ovviamente, la maggior parte degli iscritti arrivano da quelli che sono i Paesi partner come il Portogallo, la Croazia, la Slovenia o la Bulgaria, ma GEOpard è aperto a tutti e, passo dopo passo, vuole arrivare in tutta Europa. E contiamo di riuscirci!

Kikkoman, McDonald’s e OBLI: i migliori annunci stampa di luglio

La creatività non va mai in vacanza, anzi: con il rallentamento delle restrizioni e il lento e progressivo ritorno alle attività quotidiane, l’advertising Out of Home sta vivendo un nuovo momento magico.

Grazie a questa situazione, anche le creatività ricominciano a essere audaci, colorando gli spazi comuni con messaggi e proposte.

Gustiamo insieme la selezione dei migliori annunci stampa di luglio, selezionati tra le campagne delle agenzie di tutto il mondo.

LEGGI ANCHE: KFC, De Standaard e Lion Heart: i migliori annunci stampa di giugno

Kikkoman – Kikkoman Gold Medal

Per celebrare i giochi olimpici di Toyko, l’agenzia di Zurigo Freundliche Grüsse ha ora creato un Out of Home molto speciale per la tradizionale marca giapponese: un semplice nastro di tessuto trasforma il logo Kikkoman in una medaglia d’oro. Tanto semplice che non ha bisogno di parole.

Kikkoman

Advertising Agency: Freundliche Grüsse, Zürich, Switzerland
Creative Director: Pascal Deville
Creative Director: Samuel Textor
Art Director / Concept: Norihito Iida
Copywriter / Concept: Christian Stüdi

Senda Verde – Versus

Il calcio continua ad essere lo sport più popolare del mondo e la Bolivia non fa eccezione.

Nonostante la squadra nazionale, soprannominata la squadra “verde”, non ottenga buoni risultati, può contare sul favoloso entusiasmo dei suoi tifosi.

Senda Verde è una ONG rifugio per animali di 18 anni in Bolivia, che cura e riabilita gli animali in pericolo.

In occasione della Copa América Brasil 2021, Senda Verde mette alla prova i fan del “verde”, chiedendo loro quale “verde” avrebbero sostenuto.

Una campagna di stampa e social media che cerca di rendere la popolazione consapevole dei danni che stiamo facendo alla natura e agli animali che la abitano, che senza dubbio hanno bisogno di veri tifosi.

senda verde

senda verde

senda verde

Advertising Agency: Humano, Santa Cruz de la Sierra , Bolivia
Chief Creative Officer & Partner: Ferju Cuevas
Creative Director & Partner: Rodsel Ticona
Art Director: Jorge Cobo
Designer: Ravier Endara
Copywriter: Ferju Cuevas
Digital Studio: Gonzalo.Studio

OBLI – Prison

Quando si affitta una proprietà immobiliare, il padrone di casa ha il diritto di chiedere una garanzia, per essere protetto da ritardi nei pagamenti, possibili danni alla proprietà e qualsiasi altro debito.

In Israele, gli inquilini sono tenuti a presentare una “garanzia bancaria” e per farlo, devono depositare (cioè “imprigionare”) 3 mesi di affitto in contanti, in una banca.

Oggi, grazie a OBLI, una nuova società fintech, gli inquilini possono fornire una garanzia sicura senza dover separare i loro soldi.

OBLI - Prison

OBLI - Prison

OBLI - Prison

OBLI - Prison

Advertising Agency: Boom!, zichron yaakov, Israel
Art Director, Creative Director: Eyal Segal
Copywriter, Creative Director: Michal Almog
Co Founder And Director: Hagit Kamin
Photoshop And Digital Illustrator: Alex Melik-Adamov
Marketing And Sales Director: Tomer Miedzigorski

McDonald’s – World Emoji Day

Cosa c’è di più iconico di un cheesburger? Il classico panino all’americana con hamburger e fetta di formaggio, simbolo di una delle più grandi catene di fast food del mondo si trasforma in un’icona in questa campagna di McDonald’s.

Esattamente come per le emoji, basta un attimo per comprenderne il significato.

McDonald's World Emoji Day McDonald's World Emoji Day McDonald's World Emoji Day

Advertising Agency: ONIRIA/TBWA, Paraguay

Accidents Awareness – Bag, Mug

Piccole distrazioni, quelle che ci capitano mentre guidiamo. Ma anche sorseggiare da una tazza di caffè o cercare qualcosa con lo sguardo e frettolosamente, da una borsetta, può comportare gravi conseguenze.

Attenzione alla guida, sempre!

Accidents Awareness

Accidents Awareness

Advertising Agency: Nabaroski Ad Store
Creative Director / Art Direction: Mohamed Nabarawy
Copywriting: Ziad Waleed
Business Developer: Mohamed Zayed
Graphic Designer: Hassan Saied

strumenti digitali a luglio

LinkJoy, PhotoRoom e Sticker Magic: i digital tool della settimana

Anche se il caldo non dà tregua, il lavoratore in ufficio (e in smart working) è stoico e non si lascia distrarre dal richiamo di una giornata assolata o di una passeggiata in campagna.

Vero è che, man mano che si avvicina la pausa lavorativa, portare a termine anche i task più semplici diventa impegnativo e faticoso.

Una serie di strumenti digitali utili ad alleviare un po’ le fatiche da call in piena estate (o, semplicemente, permetterci un po’ di disimpegno e relax), possono far bene quanto una bibita gelata in un pomeriggio afoso.

Dunque, come cubetti di ghiaccio in una soda, gustiamoci la raccolta di digital tool di questa settimana.

LEGGI ANCHE: AdSigner, Callbell e Identiji: i digital tool della settimana

Foto editing

photo room digital tool per rimuovere lo sfondo

Per immagini più professionali, per aggiungere un tocco creativo ai profili social o per migliorare un cv, a volte può essere necessario rimuovere lo sfondo di una foto.

Con Photo Room hai a disposizione uno strumento automatico basato su AI, accurato e veloce per la rimozione del background in pochi secondi.

Su Zoom in versione cartoon

trasformarsi in cartoon con snap camera

Snap ha recentemente aggiornato con il filtro cartoon la sua app mobile ed è ora accessibile anche attraverso l’app desktop. Questo consentirà di utilizzare il filtro anche nelle tue prossime call su Zoom, per renderle più fantasiose e divertenti.

Dai social al sito web

linkjoy digital tool

Se i tuoi follower non visitano mai il tuo sito, contano davvero come numeri? Con Linkjoy potrai aumentare il traffico verso il sito e ritargetizzare i visitatori una tantum, migliorando la tua presenza social di 10 volte, il tutto con un link ottimizzato.

Per veri social media manager

thumbnail game per i video di YouTube

Sapresti indovinare con un solo colpo d’occhio quale anteprima di un video su YouTube ha più possibilità di catturare l’attenzione del pubblico? Ora puoi esercitarti con The YouTube Thumbnail Game. Testa le tue capacità di guadagnare visualizzazioni sui video.

Divertiti con gli adesivi

adesivi

Sticker Magic ti permette di creare adesivi per WhatsApp, Instagram e Telegram. Grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale più avanzata, non servirà cancellare gli sfondi ma sarà sufficiente aggiungere il testo.

La sostenibilità come leva strategica per le imprese

Dodicesimo appuntamento con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è la Sostenibilità: ne abbiamo parlato con Enea RovedaCEO di LifeGate. Una community che oggi conta oltre 5 milioni di persone, che ha reso possibile l’acquisizione di linguaggi, metodi e strumenti ideati per un target sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile.

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Sostenibilità, tema sempre più cruciale: min 14,40
  • La diffusione Digital: min 19,00
  • Com’è cambiato il coinvolgimento degli italiani: min 24,00
  • L’adattamento dei processi aziendali alla sostenibilità: min 30,00
  • La crisi sanitaria e gli effetti sulla sensibilità allo sviluppo sostenibile: min 37,20

customer expereince

Customer Experience: 7 best practice per migliorarla

La customer experience assume oggi sempre di più un ruolo cruciale nelle logiche aziendali e diventa quindi essenziale l’utilizzo di nuove tecnologie e di best practice precise che vadano incontro all’ottimizzazione della stessa attraverso il miglioramento della customer satisfaction, ovvero la percezione del cliente che il sistema di offerta di un’​azienda ha raggiunto o superato le proprie aspettative.

Per creare esperienze cliente rivoluzionarie e ottenere clienti felici attraverso il miglioramento della customer experience la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. 

I chatbot, disponibili ogni giorno e 24 ore su 24 per i clienti o l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), grazie al quale è possibile aumentare il livello di comprensione rispetto ai messaggi di testo scritti dalle persone, sono solo alcuni esempi del tipo di tecnologie su cui le aziende possono oggi contare per ottenere nuove prospettive e soluzioni capaci di migliorare la customer experience

Queste nuove tecnologie sono infatti oggi sempre di più in forte sviluppo, perché sempre maggiore è il numero delle realtà aziendali che ne sta facendo già uso o intende farne nel prossimo futuro.

Ma oltre alle nuove tecnologie oggi a disposizione delle aziende ci sono anche molteplici best practice utili da seguire per migliorare la customer experience.

LEGGI ANCHE: Creator, SEO specialist e Chief Diversity Officer: i lavori più richiesti per il futuro

7 tecnologie e best practice per migliorare la customer experience

Tra le tecnologie da adottare e le best practice da seguire per l’ottimizzazione della customer experience in grado di attirare maggiormente l’attenzione delle aziende nell’ambito dei loro progetti di digitalizzazione ne possiamo elencare sette. 

Ecco allora alcuni suggerimenti:

  • Adotta una mentalità omnichannel. I canali digitali sono aumentati con il passare del tempo. Messaggi di testo, chat web, video, social media e messaggistica in-app per i dispositivi mobili si sono infatti aggiunti ai limitati canali tipici del passato ed i  clienti sono soliti utilizzare una moltitudine di canali offline e online sempre diversi per connettersi con le aziende, passando da un canale all’altro e aspettandosi una continuità nella comunicazione ed un collegamento tra questi. 

Per soddisfare questa aspettativa adottare la l’omnicanalità, tecnologia infatti molto gettonata nei piani di investimento 2021, diviene essenziale per offrire una buona customer experience. 

Importante è però prima di tutto la scelta di presenziare su molteplici canali e di usare i chatbot nella propria comunicazione aziendale, ovvero assistenti virtuali capaci di guidare i clienti fino a trovare la risposta cercata, uno strumento anche questo in forte crescita.

  • Ottimizza il servizio clienti. Diversi dati confermano che le persone sono portate ad acquistare da un marchio non solo per i prodotti che offre, ma anche per il supporto che garantisce loro. Sarebbero inoltre disposti a spendere anche fino al 17% in più con aziende che offrono un supporto al cliente ottimale, secondo una ricerca realizzata da American Express

Per ottimizzare il servizio clienti alcuni suggerimenti da seguire sono: offrire più canali di supporto attraverso la omincanalità e ottimizzare la tempistica inerente ad attesa e risposta attraverso un unione tra supporto offerto digitalmente e di persona.

  • Usa agent analytics.  Le tecniche di Natural Language Processing (NLP), Intelligenza Artificiale o sentiment analysis  sono gli attori principali per l’ottimizzazione della gestione dei rapporti con i clienti, consentendo di rispondere più velocemente ed efficacemente alle esigenze degli stessi, ma possono allo stesso tempo rappresentare un ottimo supporto anche per l’addestramento del personale o attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale permettono di carpire le informazioni utili per identificare un cliente come un buon candidato per un nuovo prodotto così da agire  mostrando il prodotto all’utente attraverso un popup. 

Inoltre grazie al supporto di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, è possibile anche decidere di intraprendere azioni come l’invio di chiamate che restituiscono la maggiore probabilità di risolvere il problema nel miglior modo.

  • Personalizza la comunicazione verso i clienti. Una comunicazione personalizzata è ormai assodato che sia preferita dai clienti. Le persone infatti non possono fare a meno di essere coinvolte da qualcosa di personalizzato appositamente per loro. 

Gli sforzi delle aziende per personalizzare la customer experience (CX) sono guidati da una comprensione delle routine di comportamento resa oggi possibile  attraverso soluzioni di machine learning stabilendo le azioni in base ai dati in possesso che restituiscono un identikit del cliente. 

Secondo una ricerca di Accenture Strategy si ha infatti un’ulteriore conferma del desiderio dei consumatori italiani di avere una customer experience personalizzata come mostrano i dati dell’infografica sottostante.

infografica accenture

Source: Accenture

Tra le metodologie per personalizzare la comunicazione verso i clienti è possibile includere: l’uso della tecnologia di geolocalizzazione al fine di personalizzare in base alla posizione, l’offerta di consigli basati su acquisti fatti dal cliente in passato e adattare il sito web per offrire contenuti dinamici in base alle preferenze dell’utente.

  • Usa traduzioni e trascrizioni vocali in tempo reale. Eseguire traduzioni linguistiche in tempo reale durante qualsiasi tipo di interazione è una funzionalità molto utile in grado di aumentare le potenzialità degli addetti al customer service che non avrebbero più bisogno di parlare più lingue. 

Allo stesso modo, la trascrizione vocale in tempo reale permetterebbe agli addetti del customer service di avere gli appunti necessari in merito ad una chiamata con un notevole risparmio di tempo evitandone la scrittura manuale.

  • Utilizza la sentiment analisys. Interpretare lo stato d’animo dei clienti per il miglioramento della customer experience è un aspetto fondamentale tra le best practice utilizzabili e grazie all’Intelligenza artificiale è un processo facilmente realizzabile. 

Alcuni modi per farlo sono ad esempio attraverso il riconoscimento dei toni della voce durante una telefonata o nelle lettere maiuscole usate durante una webchat.

  • Usa la mappatura del percorso del cliente per comprendere le loro percezioni durante l’interazione con il tuo marchio. Incrociando le mappe di viaggio con le metriche principali, è infatti possibile ottimizzare la comprensione della customer experience ed è altresì possibile stabilire dove possono esserci problemi e dove è invece possibile cogliere delle opportunità. 

Attraverso la Customer Journey Map , ovvero un diagramma che illustra ogni step affrontato dai nostri clienti entrando in contatto con la nostra organizzazione, è inoltre possibile creare un rapporto di fidelizzazione con i clienti grazie a:

  • la comprensione dell’esperienza del cliente
  • la conoscenza del percorso dei prodotti offerti
  • il miglioramento della relazione 

Conclusioni

Le nuove tecnologie oggi a disposizione grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale consentono alle aziende di avvalersi di una serie di soluzioni e strumenti che unitamente a precise best practice permettono l’ottimizzazione della customer experience.

Un fattore questo, che dalle ricerche risulta essere fondamentale per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti da parte delle aziende.

Utilizzarle diviene dunque imprescindibile oggi per qualunque tipo di azienda al fine di migliorare il proprio business.

analisi del pubblico su Twitch

Chi sono gli italiani che usano Twitch? L’analisi del pubblico

Piattaforma di streaming nata nel 2011 e di proprietà di Amazon, Twitch è oggi leader nella trasmissione di contenuti di gaming, Esports e altre forme di intrattenimento.

Twitch sta assumendo sempre più rilevanza per i brand come canale di marketing: ma com’è composto il suo pubblico?

Analisi demografica del pubblico di Twitch

Si può sfatare subito un mito: Twitch non è un canale solo per ragazzini.

In Italia le fasce d’età spaziano dai 18 ai 34 anni, di cui il 77% è di sesso maschile. L’utilizzo è concentrato principalmente in Lombardia e nelle tre principali città italiane: Milano, Roma e Napoli.

Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta da SOPRISM, società specializzata nella Digital Consumer Intelligence,  per l’Osservatorio Italiano Esports.

Il report fa parte del Centro Studi sugli Esports dell’OIES, e approfondisce in modo sistematico i profili psicografici dei consumatori italiani di Twitch.

Sono tre le principali personas che identificano gli utenti-tipo della piattaforma: l’attivista attento alla propria immagine, l’ambientalista economicamente autonomo e lo stacanovista amante degli animali.

principali profili utente Twitch

Attraverso un puntuale incrocio di oltre 6000 criteri sociodemografici, comportamentali e psicografici, la ricerca svela che sono più di 2,3 milioni gli italiani che guardano più o meno regolarmente contenuti su Twitch.

LEGGI ANCHE: Le migliori attivazioni dei brand su eSport e gaming

Adrenalina, sport e animali

Che cosa amano gli spettatori di Twitch? Adrenalina, sport e animali, combinati ad un forte orientamento al lavoro e alla gestione delle proprie ricchezze.

Tra i valori dominanti della community di Twitch troviamo il confronto su questioni sociali legate alla sostenibilità ambientale, parità sociale e LGBT Community. Sono utenti che si dimostrano proattivi nel partecipare e sostenere discussioni collettive.

Tali gusti si riflettono non solo negli argomenti più discussi ma anche nei brand e categorie merceologiche preferite dagli utenti.

relazione con i brand degli utenti di Twitch

Infatti, la passione tecnologica si ritrova in marchi come Sony e Logitech mentre l’amore per l’adrenalina si conferma con Monster Energy e Red Bull. Patagonia è invece il brand testimone dell’attenzione dimostrata verso l’ambiente e la tua tutela.

LEGGI ANCHE: 6 milioni di italiani amano gli eSport: una grande opportunità per i brand

Call of Duty e League of Legends si confermano i più guardati

Tuttavia, sono gli eSports a suscitare il maggior interesse e coinvolgimento negli spettatori, che amano vedere i propri player e streamer preferiti trasmettere sessioni di gioco. In tal senso, i titoli più guardati sono Call of Duty, Overwatch, Counter-Strike e League of Legends.

relazione con i brand utenti twitch gaming

Tra i social media è Instagram a farla da padrone con l’87% di utenti iscritti contro il 38,3% di Facebook.  Fairy TailDragonball Z e the Simpson fanno invece parte dei programmi tv più seguiti che testimoniano l’interesse precedentemente identificato con cartoni animati e disegni.

La ricerca svela, per la prima volta in Italia, le caratteristiche salienti degli utenti Twitch, dati cruciali che rivelano il profilo psicografico così come gusti, attitudini e preferenze che spaziano dal gaming fino a questioni di natura sociale.

Quello di Twitch è un target eterogeneo che rispecchia le tendenze e le aspirazioni dell’attuale periodo storico.

Attraverso l’inserimento armonioso dei brand all’interno dei format tipici della piattaforma, Twitch diventa lo strumento ideale per intercettare questo tipo di pubblico dai gusti e dai valori unici.

migliorare la reach su instagram

9 consigli per migliorare la reach organica su Instagram

Raggiungere un elevato numero di persone sui social media è sempre più difficile.

L’iscrizione alle piattaforme social non significa automaticamente visibilità. Bisogna impegnarsi pubblicando con frequenza contenuti interessanti per il pubblico di riferimento, interagire il più possibile e testare a più non posso cosa funziona per la propria community e cosa no.

Instagram, il quarto social network più utilizzato in Italia, è un ottimo canale per promuovere i propri prodotti e servizi, ottenere interazioni e costruire una community che condivida i valori del proprio brand.

Infatti, sul blog ufficiale del social si legge che:

  • il 90% delle persone su Instagram segue un’azienda
  • 2 persone su 3 sostengono che Instagram agevoli l’interazione con il brand
  • il 50% delle persone dichiara di essere più interessato a un brand se lo vede pubblicizzato su Instagram.

Come fare breccia nei cuori dei follower e aumentare la copertura organica

La copertura organica è la visibilità gratuita del post, ovvero quella generata automaticamente senza ricorrere a sponsorizzazioni di alcun tipo.

La copertura di ogni post non viene generata a caso, ma segue le regole dettare dell’algoritmo del social.

Alcune settimane fa, Adam Mosseri, CEO di Instagram, ha rivelato che il social non sarà più solo una piattaforma di condivisione foto, ma prossimamente saranno implementate nuove funzionalità che porteranno gli utenti a ottenere il massimo dalla propria esperienza prediligendo le aree relative ai creator, ai video, allo shopping e ai messaggi.

instagram

1.Aggiornati sulle nuove feature e usale TUTTE nella tua strategia di engagement

Scatta foto, pubblica caroselli, fai dirette streaming, condividi video sulla IGTV, crea guide, racconta cosa succede attraverso le storie, aggiungi domande, link, sondaggi, tagga prodotti e persone.

Divertiti a testare ogni tipo di contenuto e concentrati su quelli che funzionano meglio per i tuoi follower.

Studia i trend del momento e come lavorano i concorrenti del tuo marchio. Rendi il social listening parte integrante della strategia di social marketing della tua azienda.

LEGGI ANCHE: Tutte le novità di Instagram che non avresti dovuto perdere nell’ultimo anno.

2.Usa hastag pertinenti, tagga le persone giuste e non dimenticare la caption

Su Instagram è possibile seguire gli hashtag per restare aggiornati su un certo tipo di argomento.

Pubblicare un post con l’hashtag giusto ti permetterà di entrare nel feed di qualche sconosciuto che potrebbe incuriosirsi e iniziare a seguire la tua pagina. Ricorda che il post deve essere accattivante e l’immagine di buona qualità.

Per le caption, non è importante la lunghezza del testo. Quella dipenderà dal tono di voce dell’azienda e dal post che hai preparato. Una bella didascalia può incuriosire il follower e spingerlo ad agire, commentando e condividendo il post.

LEGGI ANCHE: Hastag 2021: la guida semplice e veloce all’utilizzo

3. Rendi i contenuti accessibili e condivisibili a un pubblico più ampio

Abilita l’IGTV a pubbicare sottotitoli automatici e non dimenticare di compilare il testo alternativo.

Questo genere di attenzioni piace molto all’algoritmo in quanto premia i contenuti fruibili per il maggior numero possibile di utenti, compresi quelli che hanno delle diverse abilità.

Dai a tutti la possibilità di interagire, condividere e commentare i post, le storie e gli altri tipi di contenuto.

Non c’è niente di meglio della visibilità gratuita che può portare un follower condividendo un tuo post con la sua community. Ricorda di condividere i contenut creati dagli utenti che hanno taggato il brand, il suo prodotto o servizio.

Abilita i remix per i reel. In questo modo gli utenti saranno più propensi a creare duetti mostrando la tua clip insieme alla loro.

LEGGI ANCHE: 5 tips per creare reels epici su Instagram

4. Aggiungi i tag

Sia che si tratti di post che di storie, geolocalizzare il contenuto gli permetterà di entrare in un flusso di visibilità legato a quel luogo. Se la tua azienda lavora in local e ha un punto fisico, non potrai fare a meno di localizzare il post per apparire nelle ricerche degli utenti.

Aggiungi anche i tag dei contenuti brandizzati, ovvero permetti alle altre pagine di taggarti nei loro annunci Instagram e nei post sponsorizzati. In questo modo potrai sfruttare la visibilità portata dagli altri brand.

5. Crea storie in evidenza

Le stories sono contenuti che piacciono molto al pubblico del social.

Sono di semplice fruzione, veloci e divertenti. All’interno delle storie è possibile condividere un post, creare un sondaggio, fare delle domande, aggiungere contenuti informativi, preparare dei quiz, pubblicare meme e stimolare la discussione su un certo argomento.

Lo svantaggio/vantaggio di questo genere di content è che dura solo 24 ore. Quindi, per aumentare la portata organica di alcune stories è bene metterle in evidenza sul profilo del brand creando appunto delle Storie in Evidenza raggruppate per un certo argomento.

6. Testa i tempi di pubblicazione

Intercettare il pubblico nell’orario giusto può far aumentare le view dei tuoi contenuti.

Diciamolo insieme ad alta voce: non esiste l’orario giusto per pubblicare un certo contenuto. Esiste l’orario giusto per la tua community!

Grazie alle statistiche fornite da Instagram potrai facilmente capire quali sono i giorni e gli orari in cui i tuoi follower sono presenti e attivi.

Ricorda di non eccedere con il numero di pubblicazioni perché potresti sovraccaricare i tuoi follower e non renderli felici.

Ogni pagina è diversa l’una dall’altra pertanto dovrai provare più e più volte qual è il momento giusto per entrare in contatto con la community.

copertura organica instagram

7. Interagisci con i follower

Non dimenticare che i social media sono network relazionali e per funzionare bene hanno bisogno che si creino legami.

Invita i tuoi follower a condividere i post del brand, fai loro delle domande e chiedi la loro opinione. Chiedi alle persone di taggare i loro amici o aggiungere un commento a quanto postato. Ricorda di ricambiare mettendo like ai post dei follower, commentando i loro contenuti e condividendo nel feed aziendale gli user generated content che riguardano il marchio.

Per entrare nella sezione Esplora hai bisogno di un buon tasso di interazione quindi cerca di creare una community di follower realmente interessati ai tuoi prodotti e servizi. Non comprare follower! Non serve a nulla.

8. Mostra i dietro le quinte e le realizzazioni dei prodotti

Le persone adorano partecipare ai backstage. Mostra i dietro le quinte della costruzione di un prodotto o dello shooting.

Crea curiosità e induci la voglia di scoprire di cosa si tratta. Se stai organizzando un evento, ad esempio, fai storytelling raccontando i retroscena, la scelta della location, gli ospiti che interverranno.

Rendi i follower partecipi della cosa.

shooting instagram

9. Sfrutta la portata organica di altri account

Uno dei modi per aumentare la copertura organica di un post è sfruttare la portata generata da altri account.

Se il tuo brand è abbastanza coraggioso da sfruttare i trend divertenti del momento puoi creare e condividere meme.

Altrimenti, puoi preparare immagini ispiratrici e citazioni che hanno un elevato tasso di condivisibilità. Potresti sfruttare anche delle giornate mondiali o degli eventi che aiutano il marchio ad amplificare la propria portata valoriale, l’importante è che siano specifiche rispetto agli argomenti che tratti.

Come al solito, non c’è una ricetta giusta che sia valida per tutti. Bisogna testare e sperimentare formati e orari, ma soprattutto avere pazienza, un po’ come in una relazione amorosa.

AdSigner, Callbell e Identiji: i digital tool della settimana

Il mondo di Internet mette continuamente i professionisti davanti a nuove sfide. I digital tool diventano spesso un modo per semplificarsi la vita, per integrare il lavoro dei team, o addirittura per rendere più piacevole il luogo di lavoro.

Tra gli strumenti che la redazione di Ninja ha selezionato questa settimana c’è un occhio proprio a questi aspetti, con tre parole chiave in mente: comunicazione, privacy, green.

Senza ulteriori indugi, scopriamo i tool digitali di questa settimana!

LEGGI ANCHE: Spend Elon Musk’s Fortune, Search Atlas e Loomly: i digital tool della settimana

Nuovi spazi pubblicitari

Hai già pensato di utilizzare la firma delle tue email per realizzare campagne di marketing coordinate tra i diversi team? Con AdSigner è possibile generare, unificare visivamente e organizzare centralmente tutte le firme email con una libreria di modelli predefiniti.

Customer support su Instagram

digital tool

Tutto il team può partecipare alle richieste di aiuto da parte dei follower. Per farlo si può usare Instagram Direct for Teams: collegando la pagina Instagram a Callbell in pochi clic si inizia a collaborare sulle chat in DM da un’unica app, assegnando le conversazioni a chi è libero in quel momento.

Ricerca privata e senza pubblicità

tool digitali

Se sei stanco degli annunci tra i risultati di ricerca, puoi provare Neeva. Creato da ex dirigenti di Google, è un motore di ricerca 100% senza pubblicità e con abbonamento privato che non condivide o vende i dati degli utenti, impegnandosi a offrire le migliori risposte.

L’app salva-piante

digital tool

Se non ti sei mai potuto vantare del tuo pollice verde, ma sei amante del verde in casa o in ufficio, questa è l’app di intelligenza artificiale perfetta per te. Con Picture This non potrai più far morire nessuna pianta, perché sarà l’app a consigliarti passo passo come curarla e diagnosticare eventuali problemi.

Password (davvero) difficili da indovinare

tool digital

Le emoji sono diventate ormai un linguaggio universale, comprensibile in qualsiasi lingua umana, ma meno distinguibili per i bot. Identiji offre un nuovo formato di password che è facile da ricordare per gli umani e molto difficile da indovinare per i bot. Per usarla è sufficente un’estensione sul browser.

 

nuovi lavori

Creator, SEO specialist e Chief Diversity Officer: i lavori più richiesti per il futuro

L’anno scorso la pandemia di COVID-19 ha sconvolto i mercati del lavoro a livello globale e le conseguenze a breve termine sono state improvvise e spesso gravi. Milioni di persone hanno perso il lavoro e altre si sono rapidamente adattate al lavoro da casa e allo smart working dopo la repentina chiusura degli uffici. Altri lavoratori invece sono diventati essenziali per via dei vari lavori e delle professioni svolte, ma soprattutto per le proprie skills e hanno continuato a lavorare ovunque.

Il nostro modo di lavorare è cambiato e di conseguenza anche i ruoli hanno subito e stanno subendo delle grosse trasformazioni. La rivoluzione del lavoro è appena iniziata e nuove professioni stanno facendo il loro ingresso nel grande mercato del lavoro.

L’accelerazione e in molti casi l’adozione della tecnologia, i nuovi modelli di business e l’aumento della domanda di determinate competenze e professioni all’interno delle organizzazioni, ha cambiato molto il modo in cui lavoriamo, ma ha anche cambiato gli stessi lavori che stiamo facendo.

Come è cambiato e sta cambiando il mondo del lavoro

La pandemia ha spinto aziende e consumatori ad adottare rapidamente nuovi comportamenti, ed è probabile che il lavoro a distanza e le riunioni virtuali continuino, anche se meno intensamente rispetto al picco della pandemia. L’e-commerce e altre transazioni virtuali, invece, sono in forte espansione.

Molti consumatori hanno scoperto la convenienza e la facilità di acquistare online e di altre attività sul web durante la pandemia. Sono decollati anche altri tipi di transazioni virtuali come la telemedicina, l’online banking e l’intrattenimento in streaming.

Le tendenze accelerate dal COVID-19 potrebbero stimolare maggiori cambiamenti sulle richieste delle competenze. Dopo la pandemia infatti potrebbe emergere un mix marcatamente diverso di occupazioni e professioni. Il maggiore impatto negativo della pandemia è ricaduto sui lavoratori nei servizi di ristorazione e nei ruoli di vendita e assistenza ai clienti. Le richieste di lavoratori nei magazzini e nei trasporti, invece, stanno aumentando proprio a causa della crescita dell’e-commerce e dell’economia delle consegne. 

LEGGI ANCHE: Ingegneri, informatici e le altre professioni di cui le aziende hanno bisogno

Il nuovo ruolo del mondo digitale: opportunità da non sottovalutare e nuove professioni

colloquio di lavoro

Se pensiamo a qualche anno fa il digitale non aveva l’importanza che ha assunto oggi a causa della pandemia. Visto come uno strumento valido ma non necessario, un’opportunità che avrebbe potuto portare dei vantaggi sui propri competitors, la presenza digitale, adesso, è sempre più indispensabile.

Questa nuova visione del web, la necessità di essere online sia come professionista che come azienda, è la leva che porterà a diminuire la crescente disoccupazione, specialmente tra i più giovani, creando nuove figure lavorative che operano e si muovono proprio nel mare del web. 

Di fatti le professioni digitali saranno quelle più richieste, per farsi un’idea basta collegarsi a LinkedIn per vedere quante domande ci sono su lavori che fino a qualche anno fa erano sconosciuti o quasi. La Digital Transformation che stiamo vivendo sta spingendo le aziende a sviluppare nuove conoscenze e professionalità, un mix tra conoscenze tecnologiche e competenze trasversali. È evidente che in questo nuovo mondo la tecnologia non è una scelta, ma una strategia aziendale fondamentale che deve essere intrecciata in ogni parte di un’organizzazione.

I lavori più richieste in futuro

In questo anno gli esperti prevedono che l’economia si espanderà di circa il 7% e sono tanti i dipendenti che prevedono di cambiare lavoro nel prossimo futuro. 1 lavoratore su 4 si sta preparando a cercare nuove opportunità lavorative una volta che la minaccia della pandemia si sarà finalmente placata.

Questa pandemia ha avuto così tante ripercussioni, anche a livello psicologico, che ancora non siamo ben consapevoli degli effetti a lungo termine che avrà sul nostro modo di vivere e di approcciarci al mondo che verrà. Ma una cosa è certa, ci ha fatto vedere il mondo del lavoro con occhi diversi e i dipendenti hanno tastato con mano l’immobilità, la mancanza di avanzamento di carriera e la preoccupazione per lo sviluppo delle proprie competenze.

Sono tante le persone che negli anni passati hanno lavorato duramente ma non hanno avuto l’opportunità di avanzare professionalmente nella loro attuale azienda a causa delle vicende dell’ultimo anno e mezzo. 

Quali saranno le professioni più richieste nei prossimi mesi e come prepararsi all’ennesima evoluzione nel mondo del lavoro? Fino al 2030 saranno 100 milioni di persone che dovranno approcciarsi a queste nuove professioni, acquisendo nel tempo nuove e specifiche competenze per poter diventare competitivi sul mercato.

Ruoli per facilitare il nuovo modo di lavorare

La pandemia ha portato a un certo boom della mobilità. Chi abitava in grandi città ma viveva in piccoli appartamenti ha iniziato a spostarsi verso posti più tranquilli e circondati dal verde o sul mare. Alcuni hanno approfittato del lavoro a distanza per fare questa mossa tanto a lungo desiderata.

In effetti, c’è stata una crescita del 600% nella quotazione per “assistente di trasloco” dal 2017 al 2020. Prima della pandemia, la crescita era alimentata dai trasferimenti dell’azienda in città secondarie, principalmente per risparmi fiscali e un costo della vita sostenibile. Nel 2020, i governi locali hanno cercato assistenti di ricollocazione per aiutare le persone a basso reddito che stavano affrontando sfratti o senzatetto.

Inoltre, emergeranno nuovi ruoli per il modo in cui lavoriamo ora e gli strumenti che utilizziamo, afferma Jeanne Meister, partner fondatore di Future Workplace, una società di consulenza del lavoro. 

Ruoli come consulente per l’immersione nella realtà virtuale e futuro leader del lavoro aiuteranno anche le persone a navigare in un ambiente di lavoro in evoluzione. 

Plant manager

Il capo progetto è responsabile di tutte le operazioni di un impianto di produzione. Ciò include la gestione e il coordinamento delle attività quotidiane per garantire sempre elevate prestazioni e produzione. Altri compiti includono la garanzia del rispetto delle politiche e delle procedure aziendali, nonché l’assistenza nel processo di onboarding dei nuovi assunti e la fornitura di materiale formativo e didattico ai membri del personale.

Data scientist

I data scientist sono delle figure fondamentale in azienda perché raccolgono e analizzano grandi insiemi di dati strutturati e non strutturati. Combinano informatica, statistica e matematica e analizzano, elaborano e modellano i dati, quindi interpretano i risultati per creare piani attuabili per aziende e altre organizzazioni. Il compito più importante è quello di dare un senso a dati disordinati e non strutturati, da fonti come dispositivi intelligenti, feed dei social media e mail che non si adattano perfettamente a un database.

Category manager

Il category manager è il collante di qualsiasi buona azienda che vende beni al pubblico o vende beni ai rivenditori, lavora con marketing, società di ricerca, trade marketing, supply chain e dipartimenti commerciali per garantire che un messaggio e una strategia di categoria comuni siano compresi e implementati. Motiva l’acquirente su quali tendenze ci sono nella categoria, cosa stanno facendo i nostri concorrenti, quali strategie stanno implementando i rivenditori, e altro. Queste informazioni sono fondamentali nel processo decisionale in cui le aziende devono capire su chi e cosa puntare, come categorie, gamma o prodotto.

Cyber Security Expert

Una professione molto importante e richiesta, il cyber security Expert è colui che protegge le informazioni da accessi non autorizzati, duplicazioni illegali e furti. Analizza dove sono i rischi e quindi escogita una strategia per prevenire le violazioni.

professioni

Professionisti della logistica e del magazzino

La pandemia ha messo a dura prova la catena di approvvigionamento e ha stimolato la crescita di aziende che forniscono prodotti, forniture e materiali.  Monster, una piattaforma di lavoro, sta vedendo un aumento di tutti i tipi di professionisti riguardo la logistica, dagli specialisti e coordinatori della logistica agli analisti della catena di approvvigionamento. Anche se il mercato del lavoro complessivo ha perso 140.000 posti di lavoro a dicembre, l’occupazione nel settore dei trasporti e del magazzinaggio è aumentata di 47.000 posti.

I dati di Monster confermano anche che la domanda professionale di logistica, magazzino e supply chain sta crescendo su tutta la linea.

Growth hacker

Un growth hacker esplora sistematicamente nuove opportunità di crescita in qualsiasi parte del percorso del cliente, dalla consapevolezza al marketing fino agli ambasciatori del marchio, ottimizzando il prodotto. Si occupa di ideare e sviluppare strategie di crescita per le aziende per cui lavora. Un team di growth hacking è composto da esperti di marketing, sviluppatori, ingegneri e product manager che si concentrano sulla creazione e sul coinvolgimento della base di utenti di un’azienda. Il growth hacking può essere applicato allo sviluppo del prodotto e al miglioramento continuo dei prodotti, nonché alla crescita di una base di clienti esistente.

Lavori nel settore ambientale

Sempre Monster prevede anche che le assunzioni aumenteranno su tutta la linea nel settore ambientale, principalmente a causa delle priorità delle nuova leadership di focalizzarsi sulla green economy. Sono infatti quasi 500mila le imprese che negli ultimi anni hanno investito sull’economia verde. Crescono tutte quelle professioni che comprendoni ingegneri e scienziati ambientali fino a esperti in gestione dell’energia ma anche i promotori dei materiali sostenibili e gli esperti in contabilità green.

Non parliamo però solo di professioni nuovi, ma vi è proprio un nuovo approccio ai compiti tradizionali nel rispetto dell’ambiente.

LEGGI ANCHE: La svolta sostenibile dei brand verso un’economia sempre più circolare

Focus sull’eCommerce

Quanti di noi hanno acquistato quasi esclusivamente online nell’ultimo anno e mezzo? La pandemia ha esercitato una particolare pressione sui ruoli dell’e-commerce poiché le aziende cercavano modi sicuri per continuare a lavorare senza mettere in pericoli né i lavoratori né i clienti. E proprio con il boom del digitale che gli e-commerce hanno fatto registrare più del 50% di assunzioni nel settore. Ci sono stati cambiamenti a breve termine dalla crisi COVID in questo campo perché la maggior parte degli acquisti sono avvenuti proprio sul web.

Quando un settore è in piena espansione, si verifica una maggiore divisione del lavoro. Di conseguenza, si stanno rafforzando professioni come social media manager, nell’ottimizzazione dei motori di ricerca e nel marketing digitale specificamente correlati alle funzioni di e-commerce. Gestire un e-commerce non è per niente facile e infatti richiede figure diverse tra loro che si occuperanno delle diverse mansioni.

Le figure più richieste in questo campo? Ecommerce success manager, virtual assistant e marketplace account manager, ma anche specialisti nell’e-commerce revenue, esperti di logistica e organizzazione aziendale, ecommerce data analysts, esperti in CRM e marketing automation.

Broadband architect

Conosciuto meglio come l’architetto della web TV. Coloro che vogliono addentrarsi in questo campo dovranno essere costantemente aggiornati sulle ultime tendenze e sugli strumenti utili all’informazione e alla comunicazione online. Una figura che si occuperà di tutto ciò che riguarda i contenuti della web TV e delle sue interazioni.

Cloud architect

Il cloud architect è un professionista IT responsabile della supervisione della strategia di cloud computing di un’azienda. Ciò include piani di adozione del cloud, progettazione di applicazioni cloud e gestione e monitoraggio del cloud. Supervisiona l’architettura e l’implementazione delle applicazioni in ambienti cloud, inclusi quello pubblico, privato e ibrido.

Fintech Expert

Il FinTech è il settore in cui tecnologia e finanza si uniscono per garantire alle persone soluzioni facili ed efficaci per la gestione del credito, delle finanze personali o per la gestione dei pagamenti online.

Professioni orientate alla cultura della diversità sul lavoro

L’anno scorso ha anche portato una rinnovata attenzione all’importanza dei ruoli di diversità, equità e inclusione (DEI) all’interno delle organizzazioni.

Cosa vuol dire DEI?

DEI è sinonimo di diversità, equità e inclusione. La diversità è la presenza di differenze all’interno di un dato ambiente. L’equità è il processo che garantisce che i processi e i programmi siano imparziali, equi e forniscano uguali risultati possibili per ogni individuo. L’inclusione è la pratica di garantire che le persone provino un senso di appartenenza sul posto di lavoro.

C’è una crescente domanda per quei professionisti, in particolare i chief diversity officer dovuta in parte per alle tendenze socio-politiche, ma anche perché c’è una crescente consapevolezza tra i dirigenti che nelle aziende in cui ci sono voci diverse e non la solita omologazione, vengono prese decisioni migliori perché analizzate da diversi punti di vista e di conseguenza ci sono migliori prestazioni finanziarie.

Assumere una forza lavoro diversificata è solo una minima parte per creare diversità e inclusività nella propria azienda. La chiave per un ambiente di lavoro inclusivo è assicurarsi che ogni dipendente si senta parte del team senza sentirsi addosso un pregiudizio becero e dannoso per tutti coloro che fanno parte di un’organizzazione.

LEGGI ANCHE: Da dove cominciare per portare le diversità (e il talento) nel mondo del lavoro

Nei prossimi 5 anni emergeranno più ruoli riguardo alla cultura della diversità sul lavoro, l’inclusione e la gestione dei pregiudizi. Una figura molto richiesta sarà quella del revisore dei pregiudizi dell’algoritmo e il responsabile dei pregiudizi umani. Inoltre anche il ruolo delle risorse umane cambierà e salirà di livello perché sovrintenderà la cultura aziendale garantendo un posto di lavoro più equo e coinvolgente.

Project manager

I project manager svolgono il ruolo principale nella pianificazione, esecuzione, monitoraggio, controllo e chiusura dei progetti. Sono responsabili dell’intero ambito del progetto, del team e delle risorse ma anche del successo o fallimento del progetto. Sono persone organizzate, appassionate e orientate agli obiettivi. Riescono a passare facilmente dal “quadro generale” ai dettagli piccoli ma cruciali, sapendo quando concentrarsi su ciascuno di essi.

Quali sono i suoi compiti?

  • pianificano il lavoro da svolgere, quando e chi dovrà farlo;
  • esaminano i rischi coinvolti in un particolare progetto e come gestire questi rischi;
  • si assicurano che il lavoro sia svolto secondo gli standard corretti;
  • motivano il team di persone coinvolte nel progetto;
  • coordinano il lavoro svolto da persone diverse;
  • si assicurano che il progetto rientri nei tempi e nel budget;
  • affrontano le modifiche al progetto quando necessario.

UX designer

Un UX Designer si concentra su tutti gli aspetti dello sviluppo di un prodotto, inclusi design, usabilità, funzionalità e persino branding e marketing. Il loro lavoro tocca l’intero percorso end-to-end dell’interazione di un utente con un prodotto e include l’identificazione di nuove opportunità per il prodotto e il business.

Social Media e Content Creator

La comunicazione è una necessità fondamentale per ogni azienda e le figure di social media manager e content creator sono richieste sempre di più. Sono delle professioni che sono partite piano piano ma che oramai hanno subito tantissimi cambiamenti.

Le professioni più richiesti e indispensabile che fanno parte di questo campo sono:

  • social media manager
  • creatori di contenuti
  • chi si occupa di editing photo ed editing video
  • copywriter

E a proposito dei copywriter…

SEO Specialist

La SEO è importante, tutti ne parlano ma pochi la conoscono davvero. Il compito di chi si occupa di SEO è quello di migliorare il posizionamento dei siti Web sui principali motori di ricerca, ma non si tratta solo di editare testi e titoli di un sito web, è molto di più. Garantisce l’ottimizzazione on-page per produrre risultati di ricerca pertinenti e un’esperienza utente positiva, aumentando il traffico del sito, il volume di lead e la consapevolezza del marchio.

Social Advertiser e SEM

Il marketing per i motori di ricerca (SEM) è correlato alla SEO in quanto entrambi si occupano del marketing digitale su motori di ricerca. La SEO si riferisce all’ottimizzazione organica del sito Web interna, mentre il marketing sui motori di ricerca è comunemente noto come pubblicità attraverso un budget per i media a pagamento. Mentre la SEO aiuterà ad aumentare il traffico di un sito web attraverso mezzi algoritmici naturali, la SEM guadagna traffico attraverso il processo di acquisto di annunci sui motori di ricerca.

Per Social Advertiser invece si intende il processo di creazione e distribuzione di annunci cliccabili per raggiungere il pubblico di destinazione. Si possono raggiungere tramite piattaforme di social media, app di messaggistica, feed di notizie e persino app e siti Web esterni. Le aziende utilizzano le campagne pubblicitarie sui social per aumentare la consapevolezza del marchio, generare lead e acquisire ricavi dalle vendite.