5 consigli PRO per sfruttare l’algoritmo di Instagram e migliorare le performance
- Su Instagram i Carousel registrano un livello di Engagement Rate superiore rispetto alle immagini o ai video posts;
- I Reels ottengono il 67% di Engagement in più rispetto ai video normali, e contribuiscono ad aumentare anche il tasso di crescita dei follower;
- I post con 1-2 hashtag raggiungono un livello di interazione leggermente superiore rispetto ai contenuti con 3-4 o senza hashtag.
“Come, l’algoritmo di Instagram è cambiato di nuovo?”
Esattamente. Non facciamo in tempo ad abituarci alle ultime novità che eccoci qui, di nuovo, ad analizzare cosa è cambiato nei primi mesi del 2021.
Prima di tutto, specifichiamo cosa si intende con il termine algoritmo. L’algoritmo è l’insieme di regole che controlla la portata organica dei tuoi contenuti, cioè il meccanismo che decide:
- Quali post vanno all’inizio del newsfeed e in quale ordine;
- quali post sono presenti nella scheda Esplora;
- in quale ordine compaiono le Storie, i video in diretta, i Reels e i video IGTV, nel feed e nelle rispettive schede, etc.
In sostanza, l’algoritmo di Instagram decide per voi quali contenuti saranno visualizzati e in quale ordine.
- L’utente ha interagito in passato con questo tipo di contenuto?
- Con che frequenza l’utente utilizza Instagram?
- Quante persone segue?
- Di che settore sono i Brand che segue maggiormente?
Queste sono le tipiche domande che si pone Instagram per decidere se un contenuto è rilevante per ognuno di noi.
Per riassumere, la decisione dell’algoritmo si basa su tre fattori principali:
- Relazione tra due account, cioè che tipo di interazione avviene quotidianamente tra i due profili (follow, scambio di like, commenti, messaggi privati, tag, etc).
- Timing delle pubblicazioni, in quanto i post più recenti sono spesso classificati più in alto nel feed delle notizie rispetto a quelli più vecchi.
- Interesse da parte dell’utente, visto che il compito dell’algoritmo è mostrare alle persone ciò che vogliono vedere.
In che modo i brand possono sfruttare l’algoritmo
Non esistono formule magiche o strategie infallibili che permettano ai contenuti di un Brand di dominare l’algoritmo di Instagram, ma è possibile adattare i propri contenuti in base ad esso per poterne migliorare le performance.
Vediamo quindi 5 consigli basati sulle statistiche di Instagram per sfruttare l’algoritmo a proprio favore.
#1. Preferire il formato Carousel per i post in feed
Sebbene Instagram non si sia pronunciata esplicitamente a favore di questo tipo di formato, i Carousel sono senza dubbio il tipo di contenuto che meglio performa in piattaforma.
Secondo i dati raccolti da Social Insider, vediamo come i Carousel registrano un livello di Engagement Rate superiore (1.94%) rispetto alle immagini (1.74%) o ai video posts (1.45%).
A livello di contenuto, si rivelano perfetti per entrare maggiormente in dettaglio su un prodotto o servizio offerto, riuscendo a comunicare lo stesso tema da differenti angolazioni.
#2. Sperimentare con i nuovi formati, soprattutto i Reels
Parlando nello specifico di video, sembra che i Reels siano il formato maggiormente potenziato dal nuovo algoritmo.
Sebbene Instagram non lo abbia confermato ufficialmente, possiamo dedurre come Zuckerberg voglia provare a combattere a suon di Reels il successo ottenuto da TikTok.
Secondo un esperimento effettuato da Hootsuite, infatti, i Reels ottengono il 67% di Engagement in più rispetto ai video normali, e contribuiscono ad aumentare anche il tasso di crescita dei follower.
Visualizza questo post su Instagram
Lo stesso Instagram, con un post pubblicato sul suo profilo dedicato ai Creators, ha affermato di avere un team interno di persone che controllano i Reels pubblicati e scelgono i migliori da spingere sulla piattaforma.
Inoltre, per ottenere una performance migliore, Instagram suggerisce di non riciclare i video di TikTok con la filigrana, di filmare in formato verticale e di utilizzare effetti nativi della piattaforma (filtri, musica, stickers, etc).
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#3. Utilizzare strategicamente gli hashtag
Gli hashtag continuano ad essere uno strumento fondamentale non solo per assicurare una portata organica ai contenuti, ma anche per facilitare l’automazione dell’algoritmo.
Hashtag precisi, accurati e ponderati aiutano l’algoritmo a identificare il tema trattato nel post e, di conseguenza, indirizzare il contenuto al target che ritiene possa essere maggiormente interessato all’argomento.
Secondo uno studio pubblicato da SocialBakers, i post con 1-2 hashtag raggiungono un livello di interazione leggermente superiore rispetto ai contenuti con 3-4 o senza hashtag.
Quindi, bisogna evitare di utilizzare hashtag non necessari, perché i dati dimostrano che è una strategia che non funziona.
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#4. Pubblicare al momento giusto
Sembra un consiglio scontato ma si tratta invece della strategia più efficace: per avere più possibilità di raggiungere il target è necessario pubblicare i contenuti al momento giusto.
Infatti, l’algoritmo di Instagram dà priorità alla “recency”: questo significa che un post più recente, pubblicato al momento giusto, verrà visualizzato in una posizione più alta nel feed notizie con rispetto a uno più vecchio.
Ovviamente, il momento migliore per pubblicare cambia da account ad account, perché dipende dalle abitudini di consumo e dal comportamento online di ogni specifica community. Questo tipo di dato è facilmente ricavabile dagli insight del profilo Instagram.
Inoltre, controllare quando sono stati pubblicati i post che hanno ottenuto più successo può aiutare a pianificare le nuove programmazioni. Anche queste informazioni sono consultabili in piattaforma.
Infine, è utile anche tenere in conto il quadro generale, cioè le statistiche di benchmark e i dati demografici degli utenti.
Ad esempio, nel 2020 la media di tempo trascorso su Instagram era di 30 minuti al giorno e ogni visita durave circa 6 minuti e mezzo; altro dato interessante è che le aziende pubblicano sul proprio feed una media di 1 contenuto al giorno.
#5. Creare una connessione emotiva con gli utenti
Possiamo concludere dicendo che per “vincere sull’algoritmo di Instagram” è necessario arrivare al cuore degli utenti. Non importa quale sia il KPI di campagna, l’importante è riuscire a creare una connessione emotiva con il target di riferimento.
Cosa c’entra, vi chiederete? Semplicemente, se un utente si sente connesso in qualche modo con un contenuto, è più probabile che interagisca con lo stesso, lasciando anche solo un like o un commento.
Secondo lo studio condotto da Hootsuite e We Are Social, in linea di massima, il tasso di coinvolgimento medio su Instagram per gli account aziendali è dello 0,85%.
Per migliorare questa percentuale, i brand possono interagire con gli utenti a livello di Community Management (rispondere ai commenti e ai messaggi privati) oppure utilizzare strategicamente gli UGC.