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  • Google lancia in Italia i Career Certificates

    La ministra Fabiana Dadone: "Sulla digitalizzazione si gioca il futuro, ma dobbiamo riuscire a far crescere questo tipo di occupazione anche al centro sud"

    25 Maggio 2021

    Quattro programmi di formazione professionale per sviluppare competenze in ambito digitale: Google lancia per l’Italia i Google Career Certificates, nelle aree Supporto IT, Project Management, UX Design e Data Analytics, destinati a studenti, lavoratori e persone in cerca di occupazione. I quattro corsi, 100% online e flessibili, sono stati presentati in conferenza streaming insieme alla ministra Fabiana Dadone, in contemporanea all’ufficializzazione dell’adesione di Google a Giovani 2030, il portale del Dipartimento delle Politiche Giovanili che raccoglie opportunità per i giovani. Rispondendo alla call del ministero, rivolta ai vari attori economici e sociali italiani, Google contribuirà mettendo a disposizione tutto il proprio catalogo di strumenti per la formazione e per l’orientamento.

    4.000 licenze per il 2021 in Italia

    Predisposte per il 2021 ben 4mila licenze per i Google Career Certificates, per la fase di sperimentazione pilota, con l’idea di svilupparli anche nel lungo periodo in base alla domanda degli utenti. Nessuna competenza pregressa o esperienza significativa è richiesta per seguire i quattro corsi.

    Obiettivo: accelerare la transizione digitale in Italia

    Un impegno, quello di Google, che nasce dalla necessità di accelerare sulle competenze in Italia, non adeguate per la gestione della transizione digitale, inserendosi nel più ampio progetto di Italia in Digitale, avviato nel 2020 per la ripresa economica del Paese attraverso progetti di formazione, strumenti e partnership per supportare le aziende e le persone in cerca di opportunità lavorative. Sono oltre 300.000 le persone e le piccole e medie imprese che Google ha aiutato a digitalizzarsi, come evidenzia Fabio Vaccarono, Vice President di Google, Managing Director di Google Italia: “Competenze imprescindibili. Le tecnologie digitali sono ormai fondamentali per la nostra vita. Il Covid ha colpito un Paese che figurava al venticinquesimo posto su 28 in Europa per il grado di digitalizzazione dell’economia. Nell’emergenza cittadini e imprese hanno iniziato ad usare tecnologia che non avevano, milioni di persone hanno utilizzato strumenti di ricerca. I cosiddetti consumatori digitali in Italia, i digital first secondo i dati NetCom, sono passati dal 2% del 2020 a circa il 13% nel 2021”, insiste Vaccarone, stimolando la riflessione sulla necessità di un approccio inclusivo.
    La ministra Fabiana Dadone
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    Digitalizzazione e necessità di un approccio inclusivo, che riduca i gap tra le aree del Paese

    L’improvvisa accelerazione ha provocato, infatti, una divaricazione, per cui risulta essenziale  risolvere il gap digitale,  a partire dalla modernizzazione dei processi produttivi attraverso la spinta del PNRR. Un ritardo nell’adozione di tecnologie digitali che influisce anche sul Pil italiano. La digitalizzazione diventa quindi, sempre più una scommessa sul futuro. “Google avverte una grande responsabilità nel fare la propria parte”, spiega l’azienda, che annuncia un piano di investimenti in Italia di oltre 900 milioni di euro nei prossimi anni. “La prima chiave è la diffusione di competenze avanzate, anche per la riqualificazione di imprese in difficoltà”. Quindi rilancio, ma attenzione alla crescita che non acuisca le disuguaglianze, come spiega la ministra Fabiana Dadone:
    “Il PNRR disegna un’Italia diversa, più digitale, spinta verso la transizione ecologica. La pandemia ci ha permesso di stimola a fare un passo in avanti: interoperabilità delle banche dati nell’ambito della pubblica amministrazione, orientamento alle giovani generazioni, anche nel panorama scolastico e occupazione di qualità”.
    “Dobbiamo aiutare i giovani a dotarsi delle competenze per il futuro, spendibili sul mercato del lavoro, prime fra tutte quelle digitali”, dichiara la Ministra Fabiana Dadone, che nei giorni scorsi, insieme al Ministro Colao ha lanciato il Servizio civile digitale, finalizzato non solo alla produzione di un grande impatto sociale supportando la transazione digitale del Paese, ma anche al miglioramento dell’occupabilità delle ragazze e dei ragazzi. In questo senso, ho invitato i giovani ad ‘appropriarsi’ del Portale Giovani2030.it proprio per sfruttare tutte le opportunità che possono aiutarli nella ricerca di un lavoro o, più in generale, sulla strada dell’emancipazione, tra cui questa ottima possibilità formativa messa a disposizione da Google”. Innovazione per i giovani anche sul fronte della certificazione competenze: “Il PNRR prevede circa 14 miliardi di sgravi fiscali per le imprese per adottare tecnologie digitali. Come Paese abbiamo l’ambizione di accelerare: indispensabili le competenze digitali certificate, ma anche la capacità di riuscire ad adattarsi alla relazione in un mondo del lavoro in trasformazione. Abbiamo provato a misurare quanto pesa il settore della digitalizzazione in Italia – continua la ministra – circa 28.000 aziende del made in Italy hanno un 150% in più di occupazione under 35. Sulla digitalizzazione è in gioco il futuro, ma dobbiamo riuscire a far crescere questo tipo di occupazione anche al centro sud”.
    Un momento della conferenza in streaming

    Futuro e orientamento

    Fondamentale, però, l’orientamento anche nelle scuole, intervenendo e mostrando come il digitale sia essenziale anche per i mestieri tradizionali, favorendo l’uniformità in tutte le aree del Paese, declinando le passioni in occupazione. “Da queste necessità nasce Giovani 2030 – insiste Fabiana Dadone –  un portale, un punto d’accesso unico per permettere a ragazzi di conoscere investimenti per le start-up innovative, i fondi messi a disposizione dal ministero dei Beni Culturali, i servizi offerti dal ministero degli Affari o dell’Istruzione Università e Ricerca. LEGGI ANCHEFondo Nuove Competenze: le opinioni degli HR Manager italiani

    Aprire nuove frontiere dell’innovazione e superare il mismatch digitale italiano

    Nel corso del dibattito, emerge la necessità di superare il mismatch e sviluppare tecnologie, che spesso rappresentano la principale barriera all’ingresso nel mercato del lavoro. Delle 4mila licenze previste da Google in Italia, nello specifico Rete Fondazioni ITS Italia ha messo a disposizione dei propri studenti 2.000 borse di studio, mentre Fondimpresa fornirà 1.800 borse di studio da distribuire a lavoratori di aziende in difficoltà. A queste se ne aggiungeranno circa 200 destinate agli altri partner del progetto UPA, UNA e IAA. I Google Career Certificates sono pensati infatti per soddisfare la sempre crescente domanda di corsi di formazione online. Una ricerca condotta da Google e McKinsey mostra come, già prima del diffondersi della pandemia, più di 90 milioni di lavoratori in Europa avessero la necessità di sviluppare nuove competenze utili per la propria professione. Sempre in base a tale studio, si ipotizzava come circa 21 milioni di persone rischiassero di perdere il proprio posto di lavoro in settori in difficoltà come l’agricoltura o la vendita al dettaglio. La crisi sanitaria globale ha accelerato molte di queste previsioni: secondo McKinsey ci sarà un incremento del 25% nel numero di persone che avrà necessità di trovare un nuovo lavoro dopo la pandemia. La crescita della domanda di manodopera riguarderà principalmente quei lavori che richiedono un livello maggiore di specializzazione professionale. Dal “The Future of Jobs Report” del World Economic Forum emerge, infatti, che capacità di pensiero analitico e creatività saranno elementi chiave dell’innovazione. Destinati a crescere il cloud computing, l’internet delle cose, il data analitycs, la cyber securuty e la robotica, oltre alla digital communication e l’information technology: sarà indispensabile riqualificare i lavoratori per essere competitivi sul mercato e sostenere le esigenze delle imprese.

    Le partnership

    “La vocazione degli ITS è lo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione: la partnership con Google conferma che rappresentano la frontiera del mondo dell’educazione. I Google Career Certificates portano gli allievi nel mondo tecnologico con una certificazione che supera i limiti del “pezzo di carta”, qualificando competenze riconosciute dal sistema del lavoro. La trasversalità di queste competenze le rende interessanti per tutti i settori economici e, quindi, una vera opportunità per tutte le 109 Fondazioni ITS”, dichiara Alessandro Mele, Presidente Rete Fondazioni ITS Italia.  “Fondimpresa è a fianco delle proprie aziende aderenti, specie nei momenti di difficoltà, dalla partnership con Google auspichiamo che l’accesso ai Google Career Certificates da parte del maggior numero di lavoratori possibile diventi strumento utile per rafforzare la formazione in merito alle nuove tecnologie, al fine di supportare le aziende aderenti nel percorso di superamento dell’attuale contingenza economica. La trasformazione digitale sta investendo la vita sociale e lavorativa di tutti, dobbiamo cambiare prospettiva, accompagnare le nostre aziende ed i nostri lavoratori attraverso il cambiamento e farlo ora”, commenta Aurelio Regina, Presidente di Fondimpresa. “L’impegno di UPA nella formazione dei giovani è iniziato più di trent’anni fa e si è rafforzato nel corso del tempo estendendosi ai manager aziendali e a nuove aree. Come la pubblicità anche la formazione ha un valore anticiclico e questa collaborazione con Google sarà utilissima per permettere il reinserimento e la crescita professionale dei target lavorativamente più colpiti dalla pandemia: giovani, donne e over 50. Siamo inoltre convinti che la formazione continua di alto livello, meglio se con taglio internazionale, sia un asset fondamentale di lungo periodo per cogliere le nuove sfide poste dall’innovazione digitale ai singoli e alle imprese. Per tutti questi motivi abbiamo abbracciato il progetto Google Career Certificates con entusiasmo”, spiega Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente UPA. “Siamo convinti che la tecnologia debba aiutare tutte le persone, senza distinzioni, per questo da anni ci impegniamo in progetti di formazione sulle competenze digitali. Se queste competenze erano importanti prima della pandemia, oggi sono imprescindibili per avviare la ripresa economica del nostro Paese” conclude Fabio Vaccarono, Vice President di Google e Managing Director di Google per l’Italia – Oggi siamo felici di presentare i Google Career Certificates insieme ai nostri partner, per offrire alle persone nuove opportunità di crescita professionale grazie alla tecnologia”. LEGGI ANCHEGoogle, partnership con SpaceX per l’internet satellitare Starlink