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  • Diventare una star del Marketing partendo da Ninja: la storia di Domenico Romano

    Quali sono i passi essenziali che ci permettono di costruire una carriera di successo?

    26 Maggio 2021

    “Quello che ti serve è un nome e un cognome, e un orientamento su come raggiungere l’obiettivo. Devi riuscire a proiettarti nel futuro, capire cosa vuoi fare “da grande” e identificare la industry che ti interessa“. Quali sono i passi essenziali che ci permettono di costruire una carriera di successo? Domenico Romano, CEO di Fandango Club Creators e speaker di N-Conference, ha iniziato la sua carriera proprio da Ninja, mentre era ancora studente. Lo dice chiaramente: “era il 2006 e il loghetto di Ninja sul curriculum mi ha aperto molte porte, e sono riuscito a entrare in L’Oréal. Da lì, sono partito per gli USA, dove ho lavorato in Whole Foods. Poi sono rientrato in Italia per lavorare in McDonald’s come LSM Consultant prima e per Original Marines come CMO, poi“.

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    Da Salerno a New York City

    L’avventura di Domenico non si ferma qui: è poi ripartito alla volta degli amati Stati Uniti per diventare Direttore Marketing per USA, Canada e Messico di Natuzzi. Quindi il ritorno in Italia, per affrontare le sfide nel marcato asiatico di AW LAB come CMO. Dopo 3 anni, il ruolo di CEO in Fandango Club Creators, un’azienda dinamica e attiva nel settore degli eventi da molti anni che ha sede nel milanese, in un campus di 5.000 metri quadrati, un incubatore di eccellenze che ospita aziende controllate e partecipate della società. Oggi, tra i loro clienti, ci sono grandi multinazionali dell’elettronica, enti sportivi, giganti del retail. Anche N-Conference, il Business Visionary Event in programma il 27 e il 28 maggio 2021 in Digital Edition, sarà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators. “Ninja è stato l’inizio del mio percorso: senza Mirko e Alex non sarei qui dove sono ora“. dice Domenico. “Il periodo in Ninja è stato come un master ad alta intensità e quello che ho imparato mi è servito moltissimo“. Ovviamente, per sviluppare un percorso di successo e raggiungere grandi obiettivi, bisogna mettere in conto di superare anche diversi ostacoli. Diventare Unbreakable, insomma. “Quando ero in Ninja come Project Manager Junior, ho ricevuto una buona offerta da L’Oréal. Mirko e Alex mi hanno subito incoraggiato al cambiamento e a cogliere questa possibilità, ed è stata subito un’esperienza particolare, perché ero inserito nel programma Talent e hanno investito subito molto su di me, anche in formazione”, continua Domenico. “Dopo il cambiamento di alcune figure dell’azienda, l’idillio si è un po’ incrinato. Ho preferito quindi terminare gli studi della magistrale per propormi con maggiore forza all’azienda, con una sorta di impegnativa di assunzione”. domenico romano

    Da New York City a Milano

    A questo punto della storia, la svolta: Domenico, nel frattempo, inizia a lavorare per Agritalia, il principale supplier italiano di Whole Foods, che gli propone di lasciare L’Oréal per frequentare un Master alla St. George University di Philadelfia. Ovviamente, accetta e, dopo due anni di studio, arriva un altro momento catartico. “Avevo un forte legame col territorio e la voglia di restituire qualcosa alla mia terra, a una Campania che meritava rispetto“. Contemporaneamente, arrivano due proposte, una da Doria e una da McDonald’s. I tempi con McDonald’s di fanno lunghi e Domenico sceglie Doria. Proprio nel viaggio per il primo giorno di lavoro in azienda, già sul treno per raggiungere gli uffici la telefonata dell’Head Hunter di McDonald’s lo fa catapultare giù dal treno. “Il fascino della multinazionale era enorme. Si trattava di entrare in una vera e propria scuola, imparare il metodo ed essere proiettato all’interno di un percorso di crescita in cui sei accompagnato in tutti gli step“. In McDonald’s fa carriera molto velocemente e gli arriva così la proposta di diventare Direttore Marketing di Original Marines. Un’altra occasione da non lasciarsi sfuggire: un team di 13 persone e un budget milionario da gestire. Dopo 3 anni, il lavoro con Natuzzi lo riporta negli amati Stati Uniti ma il forte interesse a scoprire i mercati dell’Asia si incrocia con la richiesta di AW LAB, che puntava su di lui per spostarsi a Singapore. E allora tutto cambia, di nuovo: l’azienda è diventata velocemente quasi una media company e il Dipartimento Marketing da centro di costo si era trasformato quasi completamente centro di revenue. Ora, Domenico Romano è CEO di Fandango Club Creators, un’azienda che si è trasformata in una holding. Una “occasione magica“, come la definisce Domenico, per la quale è stato fortemente voluto da Marco Moretti, Presidente del CDA. “È un po’ come un padrino per me, ci conosciamo da quando avevo 18 anni, cioè da quando facevo l’animatore turistico per pagarmi gli studi. Non ho saputo dirgli di no: è un amore iniziato molto tempo fa e, adesso, sono pronto“.

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