Il mondo dell’arte si interroga da tempo sul futuro dell’ambiente.
Dal “Climate Clock” di settembre 2020 all’opera di Banksy del 2009, ecco le opere d’arte sul cambiamento climatico da conoscere.
“L’arte può mandare un messaggio potente e quando risuona si connette con noi in un modo molto più forte e profondo delle parole”. Queste sono le parole di Doug Francisco che ha ideato gli iconici cortei di persone in tonaca rossa e volto dipinto di bianco, i Red Rebel Brigade, in risposta alla crisi climatica e ai disastri ambientali, appartenenti ormai alla nostra quotidianità.
Il mondo dell’arte, tuttavia, non è da poco che si interroga sul futuro dell’ambiente, rendendoci consapevoli dei rischi a cui stiamo andando incontro. Già a partire dagli anni ’60, con la nascita del movimento ambientalista e con la presa di coscienza di quanto fosse grande l’impatto dell’uomo sull’equilibrio del Pianeta, furono molti gli artisti che produssero opere volte a sensibilizzare.
Il capolavoro Spiral Jetty di Robert Smithson (1970), una scultura integrata con la natura e soggetta ai suoi cambiamenti, lanciava già a quei tempi un messaggio importante per la salvaguardia dell’ambiente.
Oggi l’attivismo degli artisti per il clima è ancora più forte. Se negli anni ’60 si viveva già in uno stato di impoverimento dell’ecosistema, la situazione attuale ci sta sfuggendo di mano: le emissioni di anidride carbonica, che continuiamo a produrre, hanno raggiunto livelli record ed il clima globale ne sta risentendo, portando a conseguenze inimmaginabili fino a mezzo secolo fa.
Ecco le opere più recenti degli artisti portavoce del cambiamento climatico. Opere che si pongono il mero obiettivo di aumentare la consapevolezza dei cittadini dell’imminente punto di non ritorno, oltre il quale non possiamo fare più nulla per salvaguardare il mondo dalla catastrofe.
“Climate Clock” – Gli artisti per il clima Gan Golan e Andrew Boyd. 2020
Su un grattacielo di New York nei giorni scorsi è apparso un orologio con un conto alla rovescia, che stava ad indicare il tempo mancante all’umanità prima del “punto di non ritorno”, ovvero tra 7 anni e 100 giorni.
Secondo i calcoli compiuti, dopo il primo gennaio 2028, se non si interviene in tempo, la temperatura media globale potrà superare la soglia di 1,5-2 ° C con conseguenze disastrose per l’ambiente.
Sul sito Web del progetto di Gan Golan e Andrew Boyd, realizzato in concomitanza con la Settimana del Clima, è presente un ulteriore conto che traccia la crescente percentuale di energia mondiale fornita dalle fonti rinnovabili. È, inoltre, presente un how-to per realizzare un proprio “Climate clock”.
Instagram. Climate Clock World
“Climate Change Stamps” – Design e clima by Berry Creative. 2020
I francobolli creati dallo studio Berry Creative e commissionati dalle Poste finlandesi raffigurano immagini di volatili e nuvole di neve che si trasformano rispettivamente in scheletri ed in temporali se vengono riscaldate con un dito della mano.
Queste piccolissime opere d’arte sul cambiamento climatico sono state stampate con un inchiostro reattivo al calore e che trasforma il colore: ad esempio, le immagini nere che rappresentano i volatili, se riscaldate, diventano trasparenti andando a rivelare gli scheletri stilizzati sottostanti.
Queste immagini nascoste rivelano come sarà il nostro futuro “se non agiamo velocemente per combattere il cambiamento climatico”.
Instagram. Berry Helsinki
“Melting Panters” – Zoo Tampa (Florida). 2020
Una scultura in cera raffigurante una pantera in fusione, e che si scioglierà progressivamente nei prossimi giorni, è stata installata nel mese di settembre 2020 allo Zoo Tampa in Florida.
Questa opera biodegradabile, realizzata da Bob Partington in collaborazione con Zubi Advertising, vuole evidenziare le minacce del cambiamento climatico e sottolineare l’urgenza di azioni volte ad attenuarne le conseguenze, come la riduzione netta delle emissioni di carbonio nell’atmosfera.
Come afferma Yoca Arditi-Rocha, direttore del CLEO Institute, “più calore equivale a meno animali selvatici. Più calore vuol dire minore qualità di vita per tutti”.
Questa scultura di Partington rientra in una vasta campagna di sensibilizzazione. Altre sculture in fusione verranno installate nei prossimi mesi in tutta la Florida.
“Ice Watch” – Olafur Eliasson. 2018
24 blocchi di ghiaccio sono stati lasciati sciogliere davanti alla Tate Modern di Londra nel 2018 dall’artista Olafur Eliasson. Ognuna di esse si è sciolta più o meno lentamente a seconda del tempo.
Lo scopo principale di questa installazione è stato quello di richiamare l’attenzione sullo scioglimento dei ghiacciai artici, ma un altro fine è stato anche quello di permettere alle persone, attraverso il contatto con i blocchi di ghiaccio, “di creare un legame più o meno profondo con ciò che li circonda, ispirando in loro cambiamenti radicali”.
“Ice Watch” è stato realizzato in concomitanza del vertice dei leader mondiali per il COP24 di Katowice (Polonia).
Instagram. Studio Olaffur Eliasson
“Sinking House” – Katey Burak e Rob Higgs. 2019
Gli artisti Katey Burak e Rob Higgs del gruppo ambientalista Extintion Rebellion con la loro opera del 2019, una piccola casa galleggiante nel Tamigi che sembrava affondare nel fiume, hanno voluto lanciare un messaggio chiaro e forte non soltanto al governo britannico, ma a tutto il pianeta.
Tra le opere d’arte sul cambiamento climatico, “Sinking House” vuole sensibilizzare sul tema dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello dei mari. L’obiettivo è stato anche quello di ricordare quanto sia essenziale iniziare sin da ora delle azioni importanti ed efficaci per combattere il riscaldamento globale.
“Aerocene” – Tomás Saraceno. 2018
“Aerocene” è un progetto, che è diventato poi una fondazione, ideato dall’artista argentino Tomás Saraceno ed il cui nome trae ispirazione da “Antropocene”, un termine diffuso negli ultimi anni per indicare il periodo in cui viviamo, nel quale prevale l’azione distruttiva dell’uomo sull’ambiente.
“Aerocene” si pone in contrasto con Antropocene. L’Aerocene dell’artista vuole essere un modo di vivere, di agire che sia alternativo e sostenibile, pratico e pragmatico seppur visionario e utopistico.
Nel 2018 Saraceno ha organizzato attività di lancio di sculture aerosolari che si libravano in aria grazie al calore del Sole e alle radiazioni infrarosse della superficie terrestre. Lo ha fatto con l’obiettivo di lavorare a stretto contatto con l’atmosfera e l’ambiente in maniera etica e sognando un’era libera da combustibili fossili. Da allora si è sviluppata una comunità artistica interdisciplinare ed internazionale (la Aerocene Foundation) volta a cambiare le forme di mobilità e relazione con il pianeta.
Apparsa su un muro vicino al Ponte Oval nel quartiere di Camden a Londra, quest’opera del nostro supereroe Banksy è stata realizzata in occasione del fallimento della conferenza di Copenaghen sul clima.
“Io non credo al riscaldamento globale” è una scritta ironica le cui ultime parole sembrano affondare in acqua ed appartiene ad una serie di lavori dell’artista realizzati nei dintorni del canale.
L’ironia di Bansky è intrisa di un presentimento funesto e, a distanza di 11 anni, sempre più reale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/artisti-clima-climateclock.jpg5641080Giorgio Romano Arcurihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiorgio Romano Arcuri2020-10-17 10:30:552020-10-26 22:03:08Installazioni contro il cambiamento climatico: l'arte contribuisce alla sensibilizzazione
Un anno complicato come questo sarà la base per un 2021 all’insegna delle sfide. Ecco le 20 skill di digital marketing da avere assolutamente.
Dalla scrittura all’analisi dei dati. Tutto quello che dobbiamo conoscere per implementare le nostre competenze digital.
Il 2020 è un anno che non dimenticheremo facilmente, e mentre ci incamminiamo verso la fine di questi lunghi e turbolenti mesi, è impossibile non fermarsi un attimo e guardare indietro. Abbiamo assistito a così tanti eventi che a un certo punto ci siamo chiesti se fossimo i protagonisti inconsapevoli di un film distopico. Ma non è così. Forse l’unica nota positiva di quest’anno è che abbiamo sentito, forte come non mai sulla nostra pelle, il concetto di resilienza. Le nostre abitudini sono mutate e abbiamo imparato ad adattarci ai cambiamenti senza nemmeno accorgercene. Per il 2021 vogliamo una rivoluzione. Vogliamo buttarci in progetti stimolanti e non c’è niente di meglio che mettersi alla prova in uno dei campi più innovativi e ispiranti del mondo: il digital marketing.
Che cos’è il digital marketing
Cosa intendiamo per digital marketing? La definizione corretta è:
L’insieme delle attività di marketing che utilizzano i canali web per sviluppare la propria rete commerciale, analizzare i trend di mercato, prevederne l’andamento e creare offerte sul profilo del cliente target.
Spesso è affiancata anche ad altri strumenti del marketing tradizionale, ma non è raro trovare aziende che si concentrano unicamente sul versante digitale.
Perché il digital marketing è così importante per un brand? Perché è il presente e il futuro.
Siamo perennemente connessi. Un semplice bip dello smartphone ci catapulta in un mondo virtuale dove non esistono confini e sembra quasi che tutto sia possibile. Il digital marketing è un modo di far conoscere sé stessi, il proprio brand e la propria azienda, comunicando la mission, i servizi e i prodotti, in modo personalizzato e diretto.
È fondamentale per le aziende essere in rete. Avere una presenza online permette a chiunque di essere raggiunto perché è alla portata di tutti. Le aziende che si limitano all’utilizzo di strumenti di marketing tradizionali, sono svantaggiate rispetto ai competitors che invece hanno scelto la strada del digitale.
La prova tangibile l’abbiamo avuta proprio durante l’impennata del COVID-19, dove molte attività, costrette a chiudere per la pandemia, si sono affidate al digitale per continuare online la vendita e l’elargizione dei propri servizi. Sia gli acquirenti che i venditori hanno giovato di questo nuovo modo di vendere, ma soprattutto di comunicare, il prodotto. Le aziende che invece non hanno ancora provato la strada del marketing digitale, sono rimaste indietro e faticano ad andare avanti.
Come dicevamo, il digital marketing è, appunto, presente e futuro.
Le competenze da avere per diventare una rockstar del digital marketing
Prima di addentrarci nelle competenze prettamente tecniche, è doveroso fare una premessa. Il digital marketing è evoluzione. Probabilmente è uno dei settori più innovativi che possiamo trovare nel mondo del lavoro, c’è tanta offerta, ma c’è bisogno di formazione continua. Non è una strada semplice, richiede costanza, impegno e pazienza.
Chi sceglie di far parte di questo mondo, incontrerà persone motivate e in gamba, ma come in ogni settore, anche dei furbetti. Non lasciatevi ingannare e continuate a impegnarvi, perché la lealtà è una delle caratteristiche più apprezzate in questo campo.
Siate curiosi, non abbiate paura di essere una voce fuori dal coro, ma seguita la testa e soprattutto il cuore. È un mondo di parole, immagini e numeri, tanti numeri, saranno loro i vostri migliori amici. Osate, sempre. È un lavoro a tutto tondo, ma non dimenticate mai che siete esseri umani e non macchine. Quando è il momento di staccare prendetevi una pausa, leggete un libro, fate una passeggiata, o lavate semplicemente i piatti (aiuta a sciogliere le idee). Siate creativi, la fantasia conosce strade infinite. E come diceva Albert Einstein:
La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto.
Ma adesso entriamo nel vivo e analizziamo insieme le 20 skill che ogni marketer deve avere assolutamente.
Le skill del digital marketer
1. Comportarsi come un project manager
Quando siamo a capo di un progetto, la prima cosa da fare è identificarsi in questo ruolo. Come un vero e proprio project manager dobbiamo capire come organizzare il lavoro definendo la strategia, i ruoli di chi farà parte al progetto e gli obiettivi da raggiungere
2. Elaborare e valutare la giusta strategia di digital marketing
Una volta definito il progetto, dobbiamo tracciare delle linee guide da seguire. Una strategia pensata ad hoc ci permetterà di muoverci nel modo giusto per ottenere il successo in qualsiasi campagna marketing, ma ciò non toglie che possiamo apportare delle modifiche in corso d’opera.
Ogni cosa è mutevole e nessuno ha la sfera di cristallo per capire cosa accadrà, pertanto è meglio essere sempre preparati a eventuali cambiamenti monitorando costantemente i risultati.
3. Definire gli obiettivi
Se non conosciamo gli obiettivi del nostro progetto, allora abbiamo fallito in partenza. Sembra una cosa scontata, ma non lo è perché anche gli obiettivi finali possono cambiare. Senza un monitoraggio costante e tanta, ma tanta elasticità, non possiamo ottenere vantaggi per noi e i nostri clienti.
Ascoltare il nostro target, è uno dei primi passi per valutare se ci stiamo muovendo nella direzione giusta.
4. Scrivere bene per comunicare meglio
Il mondo digitale è fatto soprattutto di parole e un marketer deve saperle usare nel modo corretto. Dobbiamo capire cosa scrivere e come scriverlo, non è importante solo il contenuto, ma anche il tono da usare. Creatività, sicuramente, ma anche attenzione all’editing.
5. La SEO e la SEM sono la chiave del digital marketing
Un post sul blog o una newsletter ben scritti sono inutili se le persone giuste non potranno leggerle. L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) e il marketing per i motori di ricerca (SEM) sono le strategie responsabili per indirizzare il traffico al proprio sito web.
L’algoritmo di Google è in costante aggiornamento ed è fondamentale saper scegliere e utilizzare le key word corrette. Il web è un mondo pieno d’insidie ed è importante rimanere sempre aggiornati e pienamente consapevoli degli ultimi aggiornamenti, degli algoritmi, e dei fattori che influenzano il ranking di ricerca.
6. Realizzare un piano editoriale
Più andiamo avanti e più ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale avere una pianificazione accurata di tutte le attività da svolgere. Il piano editoriale è un elemento imprescindibile per un marketer perché ci consente di creare anticipatamente un programma di quello che faremo e di ciò che tratteremo. Molto utile per chi lavora con un blog e soprattutto sui social media.
7. Conoscere i social media
Il social media manager si occupa della gestione dei canali social di un’azienda attraverso la programmazione di un piano editoriale ottimizzato per comunicare prodotti, servizi e curiosità di un’attività.
I social non sono essenzialmente strumenti di vendita, ma di comunicazione. Servono a creare un contatto diretto con i clienti già acquisiti e con potenziali clienti. Il social media marketing non è altro che un modo per i brand per farsi conoscere dal proprio pubblico grazie ai social media. Permette un rapporto continuo e reciproco con gli utenti perché oltre a scambiare informazioni con essi, possiamo ascoltare, leggere e capire cosa pensano, desiderano o non sopportano del nostro brand.
Ogni azienda dovrebbe essere sui social, ma solo su quelli giusti per lei e il suo pubblico. Ogni social è diverso e ha un tipo di comunicazione e utenza differente. Su Facebook, per esempio, non possiamo raccontare la nostra attività nello stesso modo in cui facciamo su Twitter. Dobbiamo in primis stabilire su quale social si trovano i nostri clienti e, di conseguenza, imparare a parlare la loro “lingua”. Come sempre l’ascolto è fondamentale.
8. Influencer Marketing
Gli influencer sono croce e delizia dei nostri giorni. C’è chi proprio non li sopporta e chi invece li ritiene più autentici rispetto a un’azienda che vuole per forza farci piacere il proprio prodotto. Quando un brand e un influencer collaborano tra loro, i risultati sono sorprendenti.
Cosa deve fare un marketer in questo caso? Deve conoscere tutti i trucchi dell’influencer marketing, come muoversi, entrare in contatto con gli influencer e guidarli a diventare ambassador del proprio marchio.
9. Utilizzare una strategia di mail marketing
La mail marketing negli ultimi anni sta vivendo una sorta di nuova golden age, specialmente grazie alle newsletter. È uno dei modi più efficaci d’instaurare e far crescere il rapporto tra un brand e i suoi clienti.
Può essere utilizzata per convertire lead, coinvolgere i clienti inattivi e fidelizzarli. Possiamo inviare contenuti utili, aggiornamenti importanti, offerte esclusive, inviti a eventi e l’elenco potrebbe continuare. Con competenze di email marketing ottimizzate, possiamo ottenere informazioni preziose sul nostro pubblico per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi.
10. Analizzare i dati
Il web è un grande oceano ricco di dati, e se volete imparare a nuotare, dovete fare amicizia con i numeri. Oggi, gli strumenti di analisi dei dati sono ampiamente disponibili, fornendo agli operatori di marketing le informazioni di cui hanno bisogno per comprendere i clienti e indirizzarli con i messaggi giusti.
L’analisi dei dati si riferisce all’uso di tecniche funzionali e di software per raccogliere ed elaborare ampie raccolte di dati da varie interazioni online del mercato di riferimento. Queste interazioni si presentano in diverse forme come transazioni online, query di ricerca e altri footprint online rilevanti per la propria attività.
Ovviamente tenete presente che qualsiasi forma di dati sui consumatori è inutile se non sappiamo come analizzarli per studiare i clienti e creare strategie di marketing per far crescere il nostro business.
Insieme all’analisi, esiste anche la pulizia dei dati, che si riferisce al processo di eliminazione dei dati errati, duplicati o incompleti dal database. In qualità di marketer digitale, è necessario eliminare periodicamente dal database i dati obsoleti e inutili per evitare di prendere decisioni di digital marketing inefficaci.
11. Conoscere le modalità pubblicitarie pay-per-click
Anche se apparire per primi nei risultati di ricerca organica porta vantaggi può volerci del tempo. Un’opzione per ottenere una visibilità rilevante più immediata è attraverso la pubblicità pay-per-click. Con PPC, è garantito che la nostra attività venga mostrata ai primi posti, ma dobbiamo pagare per ogni clic ottenuto dall’annuncio. Pagare di più non significa necessariamente essere al primo posto, perché vengono presi in considerazione la pertinenza e la qualità dell’annuncio.
Questo aspetto di rilevanza e qualità è ciò che rende PPC un’abilità da conoscere e avere. Non abbiamo solo bisogno di sapere come bilanciare o allocare il nostro budget, ma sapere quali parole chiave scegliere come target, il miglior canale e formato di annunci da utilizzare, nonché come creare un’esperienza coerente per il pubblico. Migliori saranno i nostri annunci, minore sarà il costo per clic e maggiori saranno i profitti.
E la pubblicità PPC non è solo sui motori di ricerca. È su social media, siti web, app, directory e altro, rendendo questa abilità di marketing digitale un must assoluto.
12. Conoscere le modalità pubblicitarie a pagamento sui social media
I social media non sono più semplici come una volta. Raggiungere il proprio mercato di riferimento richiede molto di più che creare una pagina aziendale, utilizzare gli hashtag giusti o pubblicare regolarmente contenuti divertenti e pertinenti.
Facebook Ads, ad esempio, fornisce marketer e agli inserzionisti uno strumento completo per creare e gestire annunci pubblicitari. Ma come facciamo a utilizzarlo in modo efficace? Senza una corretta comprensione di come funzionano gli annunci sui social media, potremmo rischiare di spendere più del necessario e non riuscire a raggiungere il pubblico giusto.
Apprendere e sviluppare competenze nell’offerta oCPM (Optimized Cost Per Mille), nella sperimentazione di annunci creativi, nel targeting granulare del pubblico personalizzato e negli strumenti di analisi dei dati dei social media come Facebook Insights.
13. Saper utilizzare Excel
Tutti sul proprio curriculum abbiamo ostentato, fieri, le nostre ottime capacità di utilizzo della suite Microsoft Office, specialmente Word. Ma ora con l’aumento dei dati e l’importanza dell’analisi di essi, è necessario essere esperti in Excel e capire come strutturare rapidamente i dati e creare tabelle e grafici dai quei preziosissimi numeri.
14. Fare branding nel digital marketing
Nel marketing digitale fare branding significa rendere noto chi siamo e cosa facciamo, costruendo la nostra identità e il nostro valore per farci conoscere e identificare dal nostro pubblico.
Ciò comporta che quando gli utenti si interfacciano con la nostra azienda sono in linea con i nostri valori e la nostra mission, abbracciando uno specifico status symbol. Questa è una delle competenze più importanti del digital marketing da acquisire necessariamente.
15. Essere un content creator
Cosa significa essere un content creator? Stiamo parlando di una delle figure più ricercate nel digital marketing. Si occupa della creazione e della gestione di tutti i contenuti web inerenti al prodotto e al brand di un’azienda. Racconta e mostra l’anima di un marchio, di cosa si occupa, dei suoi progetti e degli obiettivi che vuole raggiungere sul mercato, rendendo attivamente partecipe il proprio pubblico.
Attraverso uno storytelling mirato ed emozionale, attira e coinvolge gli utenti rendendoli protagonisti della storia.
Quasi la metà degli acquirenti B2B effettua ricerche su propri dispositivi mobile mentre si trova a lavoro, e il 51% dei consumatori ha scoperto una nuova azienda durante una ricerca sui propri smartphone.
La crescita del marketing mobile è in continua espansione e varie aziende, nonché diverse piattaforme, stanno studiando sempre più metodi innovativi per raggiungere e coinvolgere le persone tramite strumenti o network di connessione mobile. Lo scopo principale del mobile marketing è proprio quello di raggiungere i propri potenziali clienti nel posto dove trascorrono la maggior parte del tempo, ossia accanto allo smartphone.
17. Conoscere i processi di marketing automation
Con il termine marketing automation intendiamo tutti quei processi che permettono alle aziende di semplificare, automatizzare e misurare le attività di marketing e i flussi di lavoro. È importante sapere come impostare moduli, creare pagine di destinazione che incoraggeranno i visitatori del nostro sito a diventare clienti, trasformando un contatto in lead e aumentando le possibilità di generare una vendita.
Se conosciamo come valutare i visitatori del sito Web per determinare quanto siano importanti per un team di marketing o un team di vendita, saremo sicuramente un passo avanti rispetto a molti marketer.
18. Problem Solving: saper risolvere i problemi
Come un Mr Wolf 2.0 preso in prestito da quel capolavoro che è “Pulp Fiction”, una delle competenze da possedere nel digital marketing è la gestione del problem solving, ossia saper risolvere i problemi.
In cosa consiste? Abbiamo già visto come in una campagna di digital marketing sia palese la necessità di dover monitorare la propria strategia e doverla cambiare a seconda degli inconvenienti che si presentano. Un’ottima gestione del problem solving vuol dire identificare tali problematiche, analizzarle lucidamente, nonostante ansie e scadenze, e trovare la soluzione migliore per riportare la pace e la serenità fino al prossimo blackout.
19. Team working: saper lavorare in squadra
Se immaginate il mondo del digital marketing come un universo popolato da lupi solitari, vi sbagliate di grosso. Lavorare in un team è fondamentale e stimolante. Aumenta la creatività, facilita la comunicazione tra le parti e ci fa sentire come dei tasselli fondamentali per la riuscita di un magnifico puzzle. Senza i pezzi giusti non possiamo vedere l’opera completa.
20. L’importanza vitale della creatività (anche) nel digital marketing
Dulcis in fundo, come una gustosa ciliegina sulla torta, arriva il punto più importante delle competenze di digital marketing: la creatività.
Quante volte sentiamo nominare questa parola? Abusata, quasi snaturata, la creatività è difficile da definire, ma è quell’ingrediente speciale che ci permette di dar vita a tutto ciò che la nostra fantasia può immaginare. Tutti siamo esseri creativi, solo che a volte ce ne dimentichiamo. Se volete far parte di questo mondo, non abbandonate mai la vostra creatività!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/01/digital-marketing-trend-2020.jpg479766Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2020-10-16 12:00:032020-10-19 17:27:48Le 20 competenze di Digital Marketing che non possono mancarti nel 2021
Apple ha annunciato i suoi nuovi prodotti durante il suo evento iPhone 12.
C’era grande attesa e le novità non sono state solo nel formato. Ecco le principali.
Sono stati mesi molto impegnativi per Apple. Dopo il lancio di nuovi iPad e Watch, l’azienda ha presentato oggi la sua linea di iPhone 12, circa un mese più tardi del solito.
Ecco quindi tutto quello che Apple ha annunciato ieri.
HomePod Mini
Apple ha rivelato il tanto atteso HomePod mini che è una versione più piccola dell’HomePod. Davvero piccolo, alto solo 5 centimetri.
Secondo quanto illustrato, l’“audio computazionale” permette all’altoparlante di sintonizzarsi automaticamente su diversi tipi di musica per fornire prestazioni ottimali. Può riprodurre musica in stereo automaticamente (supponendo di acquistarne due) e, naturalmente, supporta anche Siri.
Costerà 99 dollari ed è disponibile nei colori bianco e grigio, con pre-ordini a partire dal 6 novembre e disponibilità a partire dal 16 novembre.
Nuovo iPhone 12
Oltre a cambiare la fotocamera, l’iPhone 12 rinfresca un po’ il design che era lo stesso più o meno dai tempi dell’iPhone X, allontanandosi dai bordi arrotondati e dal vetro che caratterizzavano i vecchi dispositivi per un nuovo design con bordi piatti – più simile all’iPad Pro e al nuovo iPad Air.
Il display fa un grande salto di qualità con un pannello OLED Super Retina XDR rispetto al vecchio LCD, e raddoppia sostanzialmente anche la risoluzione. Forse più interessante è il nuovo vetro “a scudo di ceramica” – sviluppato in collaborazione con Corning – che Apple sostiene essere il più grande salto di durata mai fatto su un iPhone.
I telefoni sono alimentati da un processore A14 Bionic, come nell’iPad Air, che secondo Apple è “il chip più veloce mai presente in uno smartphone”.
L’iPhone 12 è dotato di due fotocamere con lenti larghe e ultra larghe.
L’iPhone 12 partirà da 799 dollari ed è disponibile nei colori blu, verde, nero, bianco e rosso. Sarà pronto per il pre-ordine venerdì 16 ottobre, e diventerà disponibile il 23 ottobre.
L’iPhone 12 Mini
Mini è stata la parola chiave di ieri. Per la prima volta dall’iPhone 5S, Apple ha reso moderno un telefono di punta che può essere giustamente considerato “piccolo” per gli standard odierni.
Nonostante le dimensioni più piccole, mantiene essenzialmente le stesse specifiche dell’iPhone 12 – compreso il Super Retina Display.
L’iPhone 12 Mini partirà da 699 dollari con gli stessi colori dell’iPhone 12. I pre-ordini iniziano venerdì 6 novembre, e sarà disponibile a partire dal 13 dello stesso mese.
L’iPhone 12 Pro e Pro Max
L’iPhone 12 Pro e il Pro Max si basano sulle caratteristiche dei loro fratelli più economici. Sono dotati di un elegante telaio in acciaio inossidabile con una finitura più lucida rispetto al normale iPhone 12, e sono disponibili nei colori grafite, argento, oro e blu pacifico. Il 12 Pro passa da una diagonale di 5,8 pollici a 6,1 pollici, mentre il Pro Max passa da 6,5 a 6,7 pollici.
Saranno disponibili per il pre-ordine venerdì 16 ottobre, e saranno disponibili una settimana dopo, il 23 ottobre. Il prezzo parte da 999 e 1.099 dollari rispettivamente per il Pro e il Pro Max.
Il sistema di telecamere è la vera storia qui. La 12 Pro ha essenzialmente le stesse fotocamere del normale iPhone 12, più un teleobiettivo equivalente a 52 mm per i soggetti lontani. Un nuovo sensore LiDAR su entrambi i telefoni permette inoltre ai dispositivi di avere effetti di profondità e realtà aumentata più realistici grazie a stime accurate della distanza. Permette anche ritratti in modalità notturna e una veloce messa a fuoco automatica in condizioni di scarsa illuminazione.
Apple Pro RAW
Apple permetterà di catturare le foto in RAW mantenendo la piena elaborazione del chip A14.
Questo darà ai fotografi molta più di flessibilità e opportunità creative per la loro fotografia mobile.
Carbonio zero entro il 2030
Apple ha infine annunciato che prevede di avere un impatto netto di carbonio zero entro il 2030, un obiettivo aggressivo considerando la massiccia produzione di hardware dell’azienda. Apple afferma di essere riuscita a farlo utilizzando materiali riciclati di terre rare, materiali di migliore provenienza.
Nessun caricabatterie o EarPods nella scatola
Anche questa mossa punta all’impatto zero. Come preannunciato dall’evento per iPad del mese scorso, Apple non include più un caricabatterie nella scatola – e nemmeno gli EarPods. L’azienda afferma che i suoi cambiamenti cumulativi le consentiranno di risparmiare 2 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, con un impatto equivalente a quello di togliere 450.000 auto dalla strada ogni anno.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/iphone-12-batteria-770x391-1.jpg391770Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-10-14 17:30:452020-10-14 22:50:26Mini è la parola chiave per i nuovi prodotti di Apple
L’iniziativa di Zanichelli porta a casa di chi ha fame di cultura, gratuitamente e a domicilio.
Le cartoline delle etimologie di 21 parole per il lancio del nuovo vocabolario di lingua italiana Zingarelli 2021.
Il 2020 sarà ricordato per tante cose mai accadute prima, ma soprattutto per la capacità dell’essere umano di tirare fuori dal cilindro grandi idee. Forse ne avevamo un gran bisogno.
In un anno in cui le certezze non hanno più la stessa valenza del passato, c’è un’immenso potere strategico e culturale che si fa spazio.
Di conseguenza molti brand hanno dato forma a nuovi progetti per rimanere sulla cresta dell’onda e guadagnare nuove opportunità.
Come realizzare il lancio del nuovo vocabolario della lingua italiana Zingarelli 2021?
L’idea della casa editrice Zanichelli è stata quella di cavalcare l’ondata di delivery a cui il lockdown ci ha abituati ed utilizzarla per uno scopo culturale, ma anche etico.
Il progetto Cibo per la mente di Zanichelli
Il progetto Cibo per la mente si propone di consegnare cultura a domicilio coinvolgendo sette città italiane, grazie all’ausilio di speciali postini Zanichelli.
Utilizza le dinamiche del food delivery per farne uno strumento di divulgazione della lingua italiana, attraverso le sue etimologie.
I postini Zanichelli consegneranno un milione di cartoline per raccontare 21 etimologie attraverso parole e illustrazioni del venezuelano Fernando Cobelo.
Fernando Cobelo ha curato anche le grafiche del dizionario in uscita il prossimo anno.
Chi desidera ricevere a casa una cartolina potrà scegliere (tramite la piattaforma dedicata) tra diverse tipologie di menu-parole: tradizionale, per bambini, del giorno, d’autore, esotico, dello chef.
Il servizio è totalmente gratuito e le cartoline raccontano le curiosità lessicali, che saranno anche uno dei focus del nuovo Zingarelli 2021, dove trovano spazio 400 parole che vantano etimologie particolarmente significative, indicate dal simbolo grafico di un alberello (alludendo alle radici della lingua). Insieme a queste deliziose etimologie Zanichelli offre 3 mesi di dizionari digitali gratis.
Cibo per la mente stimolerà a giocare con le parole, stuzzicando l’appetito di cultura dei lettori. Quando si conosce l’etimologia di una parola, la si usa nel modo più adeguato e si impara ad amarla.
I postini si muoveranno in bici a Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Cagliari, secondo un calendario settimanale già definito per distribuire quante più cartoline possibili. Inoltre i corrieri in bicicletta fanno capo ad agenzie che tutelano e garantiscono il loro lavoro.
Se non vivete in una di queste città, potrete riceverle direttamente per posta, ordinandole online dal menu preferito: l’ordine sarà recapitato in packaging realizzato con materiale riciclato da Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi.
“Il progetto è nato in tempo di lockdown, di consegne a domicilio e voglia di nuovi progetti” spiega il sito dell’iniziativa “Il nostro obiettivo è semplice: portare a casa di chi ha fame di cultura, gratuitamente e a domicilio, tantissime etimologie della lingua italiana sotto forma di cartoline illustrate”.
Le etimologie
In attesa del vocabolario della lingua italiana Zingarelli 2021, ecco alcune etimologie che potreste ricevere a casa.
L’etimologia della parola EGREGIO, per esempio, deriva dal latino ‘egregiu’= fuori dal gregge.
Tra i menù disponibili, troviamo quello dello Chef, ovvero “gli amanti dei sapori unici” con le parole più curiose, come la parola FORSE che a leggerne l’etimologia potremmo pensare di averne perso la vera accezione da decenni. Deriva infatti dal latino forsit, fors sit = “destino sia”.
La parola NOSTALGIA, invece, rimane legata ancora alla sua etimologia, dal greco “dolore per il ritorno”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/zanichelli-cibo-per-la-mente.jpg373644Claudia Liccardohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngClaudia Liccardo2020-10-14 16:13:292020-10-16 08:33:42Il nuovo delivery della casa editrice Zanichelli consegna a casa perle di cultura italiana
Il Black Friday rappresenta un’enorme opportunità per aumentare le vendite, attirare nuovi clienti e dare respiro al mondo del commercio.
Quando c’è un ambiente economico frenetico come quello che abbiamo ora, i brand hanno bisogno di pianificazione e di strategie efficaci.
Una volta che gli ordini di vendita e le richieste dei clienti iniziano ad arrivare, non avrai molto tempo per creare e inviare contenuti.
Il clima autunnale porta con sé l’aria del Black Friday, i negozi si stanno attrezzando con personale extra e stanno facendo scorta di inventario per servire i clienti nel migliore dei modi.
Giovani e adulti, sono pronti ad “abbattere i muri” per ottenere un buon affare. Si inizia lunedì 23 novembre e si conclude venerdì 27, con la coda che arriva fino al lunedì successivo: il Cyber Monday è solitamente riservato ai prodotti di elettronica, ma si possono reperire offerte speciali anche in altri comparti.
L’ultimo trimestre dell’anno, è tradizionalmente il periodo più trafficato e redditizio per l’eCommerce, tuttavia, la sequenza di eventi che continua a svolgersi, sta a significare che quest’anno potremmo assistere ad un periodo di picco molto diverso. Con tutti gli acquisti online in corso, le migliori offerte terminano ancora più rapidamente e molti prodotti popolari non sono disponibili.
“La settimana degli sconti”, fornisce un’analogia pratica sul modo in cui i professionisti del Marketing e i comunicatori devono pensare alla situazione imminente: attraverso il Black Friday i rivenditori hanno un’enorme opportunità di incrementare le vendite e attirare nuovi clienti. Una preparazione non adeguata sarebbe catastrofica, il che significa grandi perdite di guadagni e della fiducia delle persone. Tuttavia, la differenza è che probabilmente assisteremo a un periodo prolungato – anche mesi – in cui ogni giorno è come il Black Friday, ed occorre avere strategie a lungo termine.
Fai sentire i tuoi clienti davvero speciali
La pandemia sembra destinata a imporre un cambiamento permanente e duraturo per i rivenditori. Sebbene gli sconti possano fornire una spinta a breve termine, la tendenza a lungo termine vedrà meno negozi fisici e più eCommerce poiché le marche fanno dell’online il loro strumento principale e iniziano a introdurre nuove opzioni di acquisto che funzionano per il post-blocco dell’acquirente. Stiamo decisamente entrando in una nuova era.
Con l’imprevedibilità del COVID-19, i brand intelligenti sanno che non possono permettersi di reimpostare le aspettative dei consumatori per gli sconti tipo Black Friday tutto l’anno.
Poiché i consumer non sono in grado di entrare in modo agevolato in un negozio al dettaglio, come erano in grado di fare prima della pandemia, sembra che i professionisti del Marketing stiano prendendo decisioni di sconto quasi disperate perché mancano di una soluzione migliore. Nella maggior parte dei casi, nessuna quantità di promo convincerà gli acquirenti in negozio ad acquistare online, all’interno di determinate categorie di merce.
Il consiglio per i rivenditori è quello di segmentare l’elenco in anticipo e di indirizzare i clienti in base a ciò che hanno già acquistato. Uno sconto del 30% su tutto è un po’ pigro e non mirato, occorre elaborare strategie ad personam o per gruppi omogenei. Invece di colpire i clienti con un’offerta il giorno stesso, (come faranno molti competitor), i rivenditori dovrebbero piantare il seme una settimana prima e avere un paio di e-mail di prevendita per “stuzzicare l’appetito”. Ti consiglio di utilizzare l’aumento del traffico per portare le persone nella tua lista, anche se non acquistano. I rivenditori non devono essere tentati ad inviare spam ai clienti solo con offerte di sconto. Essere economico, non significa che la gente comprerà. Convincili ad aprire le tue email perché li interesserà, raccontali una storia.
Preparazione e attenzione ai dettagli, il Black Friday non è casuale
Quando c’è un ambiente economico frenetico come quello che abbiamo ora, i brand hanno bisogno di pianificazione e strategia tramite sconti e ottimizzazioni intelligenti. Le marche hanno già clienti fedeli e il messaggio che deve transitare non deve essere correlato soltanto agli affari. Indipendentemente dall’ambiente economico, buono o cattivo, alcuni clienti hanno semplicemente bisogno di uno sconto inferiore per convertire. Adattare le strategie e offrire alle persone offerte mirate in base alla loro sensibilità al prezzo, è una tattica efficace, che preserverà allo stesso tempo le vendite e il margine di guadagno lordo.
Ridurre i prezzi può convincere gli acquirenti a spendere velocemente, ma a lungo termine danneggia la redditività. Lo sconto è diventato la strategia, ma sei certo che è quella corretta? Perché sarà molto difficile per queste stesse marche vendere a prezzo pieno una volta svanita l’attuale incertezza economica. Passando a sconti più intelligenti, i rivenditori possono personalizzare, rivedere ed implementare offerte più precise in tempo reale. Risparmiare più denaro, in modo che le aziende possano sopravvivere a questa turbolenza, ed emergere più forti ed attente “non appena il sole tornerà a splendere”.
Anche le campagne mirate sono importanti
Alle persone che hanno acquistato più di X volte da una categoria o una marca specifica negli ultimi 6 mesi, è importante inviare un’e-mail mirata con i prodotti corrispondenti. Offrire incentivi a più livelli per aumentare le dimensioni del paniere, ad esempio incrementando lo sconto in base alla soglia di spesa.
Adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori non è più un optional. Potrebbe essere un costo proibitivo per molte aziende orientare le proprie offerte in questo momento, ma altre che hanno già pensato al futuro, dedicando tempo e budget allo sviluppo di offerte multicanali, possono sfruttare questo cambiamento, creando esperienze davvero utili per il proprio pubblico.
Le email, i moduli di attivazione e le pagine di destinazione sono un ottimo modo per promuoverti. Ma per aumentare l’impatto, è necessario collegare il tutto ad una strategia di contenuti integrata, così da incrementare davvero le vendite.
Pensala in questo modo, se stai mirando al bullseye, quale strategia è più efficace?
Puntare la freccia verso il centro
Lanciare 10 frecce a caso sperando che una atterri nel mezzo
Sono sicuro che la maggior parte di noi, concorderà sul fatto che ha più senso mirare direttamente al centro, invece di sperare che una freccia arrivi a caso lì. Trasla lo stesso concetto alla tua strategia di Content Marketing , devi renderla mirata al 100% . E le tue frecce ,(e-mail, moduli di partecipazione ecc.), devono essere scagliate tutte verso un unico obiettivo.
Quindi, se il tuo scopo è massimizzare le vendite durante il Black Friday e il Cyber Monday, il tuo piano di Marketing sarà inerente al raggiungimento di questo traguardo.
Poi arriva la tua strategia dei contenuti che è collegata agli obiettivi di Marketing, bisogna aumentare il traffico e attirare lead. Gli strumenti più letali di qualsiasi attività di eCommerce sono le email e i moduli / pagine di destinazione. Secondo un rapporto di Smart Insights, il 23% delle vendite online del Black Friday è stato attribuito esclusivamente alle email.
L‘utilizzo della posta elettronica, dei moduli di attivazione e delle pagine di destinazione “sotto lo stesso ombrello” di contenuti, ti offre il vantaggio di inviare un messaggio chiaro alla tua audience, sapranno cosa aspettarsi e rimarranno ammaliati dalla tua organizzazione.
Ora che sappiamo cosa dobbiamo fare per il Marketing BFCM (Black Friday Cyber Monday), vediamo come utilizzare effettivamente le email, i moduli di attivazione e le pagine di destinazione, come strumenti di contenuto efficaci.
1. Fai sapere al tuo pubblico che ci tieni
È importante che tu faccia sapere ai tuoi iscritti – newsletter – e ai visitatori, che stai entrando nello spirito festivo. Sebbene sia ovvio che i clienti vogliono un buon affare e tu vuoi vendere il prodotto, non sarebbe male condividere contenuti relativi al ringraziamento con i tuoi dipendenti. Dimostra che ci tieni al tuo ambiente.
Oltre a umanizzare il tuo brand, la condivisione di email regolari poche settimane prima del Black Friday prepara i lettori a tenerti in primo piano. Ciò aumenta la probabilità di vendere con successo. Ecco come funziona:
Marco, che è abbonato alle tua newsletter, vede che hai inviato un’email relativa alle offerte del Black Friday e altre 2 riguardanti le occasioni del Cyber Monday. Li legge e continua la sua giornata. Il 27 novembre, Marco prende il telefono e inizia a cercare buoni affari perché sa che è il Black Friday, ricorderà di aver ricevuto alcuni messaggi di posta elettronica dal tuo brand e tornerà a quelle e-mail, aprirà il tuo sito Web per sfogliare il catalogo e inizierà la sua esperienza di acquisto.
2. Personalizza le tue e-mail e supera il disordine stagionale!
Ora, se invii a Marco un’altra email la mattina del Black Friday, la possibilità che lui la apra, sarà molto più alta. Questo è il motivo per cui è importante inviare newsletter regolari; è un promemoria per i tuoi clienti così da tenerti in primo piano quando sono pronti per l’acquisto!
Molti rivenditori di grandi giochi offrono sconti profondi che probabilmente non puoi eguagliare, quindi una strategia migliore è attirare i clienti con altre offerte significative del Black Friday e del Cyber Monday.
Codici coupon univoci per gruppi di clienti specifici
Vendita a livello di sito con un codice coupon universale
Prodotti o collezioni in vendita
Regalo o buono sconto con acquisto minimo
Spedizione gratuita
Ricordati sempre di premiare i tuoi clienti esistenti durante le promozioni speciali. Normalmente sono le persone più facili da convertire perché hanno già fiducia nel tuo brand. Puoi progettare un programma di premi per tutto l’anno con opzioni di fidelizzazione durante il Black Friday.
3. Utilizzare righe oggetto BFCM creative
Basandoti sui punti precedenti, un’altra modalità per sfondare un mucchio di e-mail che sembrano tutte uguali, è usare linee tematiche accattivanti e creative. La riga dell’oggetto è la prima impressione di un’email e il lettore impiega meno di 3 secondi per decidere se fare clic su di essa o meno. Quindi, una buona linea tematica, ha anche una correlazione positiva con il CTR.
Nel contesto del Black Friday e del Cyber Monday ci sono alcuni punti da notare, ti aiuteranno a trovare titoli che attirano l’attenzione:
Mantieni l’oggetto pertinente al tuo brand, non esagerare per il bene della creatività
Usa elementi di curiosità e urgenza. Sono modi psicologicamente provati per attirare l’attenzione
Utilizza strumenti online come Kopywriting Kourse e Portent per fare brainstorming su idee eccellenti in merito all’argomento. Ho provato personalmente Portent con grande successo. Ecco un titolo generato in modo casuale che ho trovato divertente: “11 Things about – Black Friday – Your Teachers – Wouldn’t Tell You”.
Su una nota più seria, ecco alcuni buoni esempi:
Siamo contenti che tu abbia deciso di rimanere al Black Friday
Non aspettare che sia troppo tardi!
Storia: come ho risparmiato acquistando cose!
4. Preparare in anticipo il contenuto della posta elettronica
Questo punto è fondamentale. Una volta che gli ordini di vendita e le richieste dei clienti iniziano ad arrivare, non hai molto tempo per creare e inviare contenuti. È meglio se il tuo team ha già preparato dei bei modelli di email almeno un mese prima del Black Friday e del Cyber Monday.
Devi preparare dei modelli in base al branding plan e alla segmentazione dei clienti che si collegano alla strategia dei contenuti. Ad esempio, se ti concentri sui coupon per gli abbonati di età superiore ai 30 anni e sugli sconti per quelli di età inferiore ai 30 anni, assicurati di preparare le tue email di conseguenza. Non puoi permetterti che la persona sbagliata riceva il messaggio errato.
5. Consenti ai visitatori di conoscere immediatamente le offerte del Black Friday / Cyber Monday
Questo è un gioco da ragazzi. Se avete intenzione di fare Marketing per BFCM, le azioni di opt-in forme con landing page efficaci sono le migliori e le più convenienti.
La registrazione alla tua newsletter si concretizza se hai incuriosito il lead con i nuovi prodotti, le offerte speciali, le promo limitate e un coupon gratuito. Non utilizzare il colore grigio per il corpo del testo. È troppo chiaro per attirare l’attenzione immediata, usa colori più scuri e audaci: il blu indica fiducia.
Ti consiglio di utilizzare Mailmunch per creare moduli di attivazione e pagine di destinazione semplici e privi di codifica che ti danno il controllo completo sul contenuto e sulla tempistica dei pop-up. Puoi anche scegliere tra una moltitudine di bellissimi design.
6. Utilizzare moduli di partecipazione interessanti e pertinenti alla stagione
Dicono che i libri non dovrebbero essere giudicati dalle loro copertine, ma in quale altro modo possiamo avere un’idea di cosa c’è dentro?
La stessa logica si applica ai moduli di partecipazione. Il design e il contenuto che scegli sono la prima impressione che colpisce un visitatore. Se desiderano di ricevere le tue email, hanno bisogno di una sorta di regola abbreviata che li guidi. E questa regola sembra essere la rilevanza dell’offerta e la qualità del design. Pertanto è molto importante che entrambe queste funzionalità siano corrette.
Ora, se stiamo facendo una campagna per il Black Friday, il contenuto deve indicare chiaramente quale tipo di vantaggio riceverà il cliente dall’iscrizione alla newsletter. Tale contenuto deve essere supportato da un bellissimo design del modulo di partecipazione che rimane fedele al tema del Black Friday e del Cyber shopping. E già che ci sei, perché non affascinare veramente i tuoi lettori usando magneti al piombo. I magneti al piombo risolvono un vero problema per un cliente e sono veloci da digerire: esempi sono e-book, liste di controllo e cheat sheet.
7. Per la leva del posizionamento SEO utilizzare pagine di destinazione BFCM per tutto l’anno
Google, ha pubblicato un rapporto dove si evidenzia che il 61% degli acquirenti, ricerca i potenziali acquisti prima del fine settimana del Black Friday. Ciò significa che i consumatori hanno la tendenza a fare clic sui primi 10 risultati che vedono sul motore di ricerca, ed è qui che entra in gioco la leva SEO.
I marchi e i siti web che si classificano meglio raccoglieranno la maggior parte dei clic lasciandoti con un pezzo di torta minore. Questo è il motivo per cui è meglio creare pagine di destinazione annuali per il Black Friday e il Cyber Monday, invece di ricominciare la stagione con un ranking SEO basso. Pensaci.
Ora, sai che puoi sfruttare al meglio il Black Friday e il Cyber Monday personalizzando le tue email, i moduli e le pagine di destinazione, in base al periodo storico, con un messaggio chiaro e lineare.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2017/11/black-friday-in-italia1.jpg8281200Daniele D'Amicohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngDaniele D'Amico2020-10-13 15:03:472020-11-23 15:09:23Black Friday 2020: quando sarà, come funziona e come prepararsi
Non c’è fine settimana che tenga senza il recap Ninja delle principali notizie dal mondo dei social.
Ecco quindi tutto quello che non devi assolutamente perderti questa settimana.
Universo Facebook
Facebook ha annunciato un nuovo Centro risorse per la salute emotiva, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Il social ha annunciato il lancio di nuovi strumenti per supportare la crescita della consapevolezza su questi temi.
Sul fronte Instagram
Nuove funzionalità audio in arrivo per Reels. Instagram aggiunge un’opzione per salvare i suoni in-app da utilizzare poi nei propri clip, la condivisione delle collezioni via DM e la ricerca per suoni e musica. Il social segue così un trend sempre più evidente che enfatizza tutte le funzioni audio.
Instagram starebbe anche lavorando sulla possibilità di visualizzare le metriche degli ultimi 30 giorni, per agevolare la vita ai social media manager, secondo quanto riportato da alcuni analisti.
Infine, la piattaforma ha annunciato un nuovo update per la sua app separata Threads, che aggiunge una completa integrazione della messaggistica istantanea.
Ultimo aggiornamento, non meno importante dalla settimana: Instagram nasconderà automaticamente i commenti offensivi. Anche in questo caso si tratta di un’opzione sempre più utilizzata dalle tante piattaforme di condivisione online, per arginare attraverso l’automazione e l’intelligenza artificiale il fenomeno degli hate speech. L’azienda ha spiegato che i commenti che saranno nascosti saranno simili a quelli che sono stati segnalati dagli utenti in passato.
YouTube testa un’integrazione con Shopify. Pensata per il merchandising dei creator, la funzione dovrebbe permettere di vendere direttamente tramite video, trasformando la piattaforma in una sorta di enorme catalogo.
In linea con quanto sta accadendo anche sugli altri social, la piattaforma testa nuovi avvisi sui commenti potenzialmente dannosi. Per incoraggiare interazioni più rispettose la piattaforma farà comparire un prompt proponendo di rivedere la risposta prima che venga pubblicata.
Pianeta Twitter
Twitter vuole rendere la funzione ‘Quote Tweet’predefinita. Il social cerca in questo modo di far sì che un numero maggiore di utenti aggiunga i propri pensieri ai retweet.
Twitter is working on making the Retweet button open the composer directly, getting rid of the menu
with this prototype, as of now, it’s still possible to retweet by not entering anything in the text area and press the “Retweet” button pic.twitter.com/71BkDct26C
E per aiutare a migliorare la scoperta di nuovi account, la piattaforma sta sperimentando nuove opzioni per aggiungere istantaneamente tutti gli account con un solo tocco e rimuovere facilmente quelli che non si vogliono più seguire.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/03/week-in-social.jpg583946Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-10-11 10:02:352020-10-27 10:46:01Week in Social: dalle novità per Reels all'integrazione tra YouTube e Shopify
Nella Giornata Mondiale del Sorriso, celebrata a livello globale il primo venerdì di ottobre, tutto è pensato per strapparcene uno e Coca-Cola ha pensato proprio a tutti. Niente è più immediato di un sorriso per generarne un altro: basta vedere una persona farlo, infatti, per sorridere a nostra volta. Ma c’è chi i sorrisi non riesce a vederli. Se c’è una cosa che quest’anno ci ha insegnato è che c’è sempre un altro modo per far arrivare i sorrisi.
Per dedicare un momento di divertimento a chi il sorriso non lo percepisce con gli occhi, nasce “The Smile Can”, una serie di 5 lattine da 33cl in edizione limitata che riporteranno alcuni messaggi scritti in Braille, co-creati insieme ad UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Le lattine della felicità
“Se strofini ancora esce il genio”, “Gratta pure, tanto non vinci nulla” sono solo alcuni dei messaggi che saranno presenti sulla serie di lattine, con l’obiettivo di generare un sorriso per ogni Coca-Cola, come recita il payoff.
Coca-Cola è un brand da sempre legato al concetto di felicità, vissuta come fonte di ispirazione anche attraverso progetti che promuovono l’inclusione e il superamento delle barriere, valorizzando le diversità. Attraverso “The Smile Can” Coca-Cola ha scelto di sostenere il centenario della fondazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che proprio nel 2020 celebra questo importante traguardo.
“Ottimismo e inclusione fanno da sempre parte del DNA di Coca-Cola” – dichiara Cristina Broch, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali per Coca-Cola Italia. “La celebrazione dell’anniversario di UICI è solo il tassello più recente di un percorso che ci vede da tempo impegnati nel promuovere una società più inclusiva dove la valorizzazione della diversità possa essere leva di cambiamenti positivi”.
Coca-Cola e UICI hanno lavorato insieme nel definire i messaggi da leggere in Braille in modo divertente. Condividere i propri sorrisi e sensibilizzare attraverso il linguaggio universale della felicità sull’importanza di questo modo di leggere e scrivere è tra i principali obiettivi dell’Associazione.
“Questa iniziativa esprime qualcosa che noi promuoviamo da tempo, perchè vuole coniugare la sensibilizzazione sui temi della disabilità visiva con la leggerezza di un sorriso” – dichiara il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto.
La campagna integrata di Coca-Cola
Per presentare il progetto, Coca-Cola promuoverà su Linkedin e Youtube un messaggio dedicato a generare sorrisi proprio nella Giornata Mondiale dedicata a questo gesto; le lattine saranno poi presenti durante alcune delle principali iniziative dedicate alla celebrazione del centenario di UICI in tutta Italia. Con il suo messaggio positivo, anche la comunicazione di “The Smile Can” si inserisce perfettamente nella nuova strategia “Come Mai Prima”, la campagna lanciata a fine luglio a livello europeo che invita ad affrontare ogni cosa in modo diverso rispetto al passato, apprezzando da una nuova prospettiva tutto ciò che abbiamo intorno a noi.
In occasione delle celebrazioni del Centenario dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che riprenderanno il 19 ottobre con l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un “villaggio” itinerante toccherà quest’anno diverse città italiane, tra cui Genova, Roma, Milano, Bologna. Si potrà partecipare a esperienze sensoriali e di “donazione della voce”, dimostrazioni con il cane guida per ciechi, sessioni sportive, laboratori educativi e iniziative di sensibilizzazione in cui toccare con mano anche l’edizione limitata di “The Smile Can” di Coca-Cola, e scoprire il mondo della disabilità visiva in una luce di inclusione, indipendenza e creatività.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/the-smile-can-coca-cola.jpg7671520Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-10-08 16:50:352020-10-12 20:41:10The Smile Can, l’edizione limitata di Coca-Cola per la Giornata Mondiale del Sorriso
I piccoli borghi, essenza d’Italia, si spopolano: sono le grandi città ad offrire maggiori opportunità.
Il marketing territoriale, tramite lo storytelling, aiuta a raccontare la storia e le tradizioni dei cosiddetti Italian Villages e ad attrarre cittadini e turisti.
Arte, design e street art utilizzati come strumenti di valorizzazione delle tradizioni e per la ripartenza.
No, non siamo a Silent Hill, anche se c’è chi li definisce (da tempo) “paesi fantasma”. Non perché siano infestati, ma perché (sempre da tempo) c’è un costante movimento in atto.
Svuotamento dei piccoli comuni, dei cosiddetti borghi d’Italia, che rappresentano l’immagine di chi è partito per cercare fortuna altrove, soprattutto nei grandi centri urbani.
Le scuole chiudono per mancanza di bambini, le banche spostano gli sportelli, il trasporto pubblico è problematico se non addirittura inesistente.
Sì, c’è un’Italia che lotta per non sparire. E, se dovesse davvero dissolversi del tutto, sparirebbe il senso della nazione, composta anche da piccoli mondi antichi, dove c’è ancora il sapore delle vecchie tradizioni e dell’artigianato di un tempo.
Case ad un euro per richiamare gli abitanti, incentivi fiscali per aziende e nuovi residenti. La parola d’ordine è trasformare i limiti, come l’isolamento, in opportunità per turisti e nuovi abitanti. E sono sempre più i piccoli comuni che avviano proprie iniziative per attirarli.
Già, cosa c’entra il marketing contro lo spopolamento dei borghi italiani? Si tratta di una trovata pubblicitaria, magari in stile piano Marshall?
No, o almeno non solo.
Con l’espressione marketing territoriale si indica l’insieme delle strategie finalizzate alla comunicazione turistica, tramite la valorizzazione di un determinato territorio e delle sue caratteristiche naturali e architettoniche.
Uno dei mezzi fondamentali è lo storytelling, poiché di una città viene raccontata la storia: una storia che non può prescindere dalle peculiarità, dal folclore e dalle attrazioni della zona interessata.
Tutta teoria?
No, se si pensa che non molto tempo fa, Airbnb (colosso dell’home sharing) ha lanciato un piano nazionale, Borghi Italiani (Italian Villages), per contribuire alla valorizzazione di questi luoghi e delle loro comunità.
In effetti, far conoscere i piccoli centri dell’Italia rurale (e non solo) ai viaggiatori di tutto il mondo significa accendere i riflettori su paesaggi, tradizioni e saperi unici, oltre che espandere le economie locali, promuovendo un turismo sostenibile, fuori dalle rotte maggiormente battute.
In quest’ambito rientra il recupero di quattro edifici storici attraverso progetti di valorizzazione, nati dalla collaborazione fra Airbnb, le istituzioni e la comunità locale.
È il caso, ad esempio, del progetto pilota di Civita di Bagnoregio, Casa d’Artista, avviato nel 2017.
Casa Greco, edificio storico di Civita parzialmente distrutto a causa di una frana negli anni ’80, è stata convertita in una residenza di artista e servirà come “inspirational place” per comunità di artisti e viaggiatori.
E gli interni sono tutti di design: Le Corbusier, Cassina, Bitossi home, Eligo e Servomuto.
Una boccata d’arte
E se a Casa Greco gli interni sono di design, ci sono altri borghi che hanno utilizzato l’arte come strumento di marketing territoriale.
Venti borghi italiani (uno per ogni regione) ospitano installazioni di arte contemporanea per incentivare il turismo di prossimità e sostenere gli artisti italiani.
Una boccata d’arte, è questo il nome del progetto realizzato da Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua.
Complici il turismo di prossimità di questa strana estate 2020 e la necessità di riattivare i circuiti culturali del Paese, una boccata d’arte porta installazioni di venti artisti italiani nei venti borghi selezionati.
Le installazioni, la maggior parte delle quali realizzate esternamente (giusto per essere COVID-19 free), viaggiano da nord a sud, coinvolgendo un artista per ogni borgo: Elena Mazzi a Cervo (Liguria), Clarissa Baldassarri a Castellaro Lagusello (Lombardia), Antonello Ghezzi a Santo Stefano di Sessanio (Abruzzo), Marta Spagnoli a Ronciglione (Lazio), fino ad arrivare al sud con Claudia Losi a Presicce (Puglia).
Mar(T)keting
E poi c’è la street art. In bilico tra arte contemporanea e vandalismo, tra ammirazione e contestazione, contribuisce anch’essa ad accendere i riflettori sui borghi.
Dozza, borgo dell’Emilia Romagna, è il fiore all’occhiello della street art nei borghi.
In effetti, i suoi murales sono famosi in tutta Italia, anche perché l’evento Biennale del Muro dipinto si svolge lì dagli anni ’60.
Conoscete poi Satriano di Lucania? In Basilicata. Borgo di 2000 abitanti, che conta più di 150 murales, rappresentanti leggende e tradizioni locali.
E il Borgo Marinaro di Schiavonea (Corigliano Rossano)? In Calabria. Lì il protagonista della riqualificazione è il gabbiano di Jonathan Livingstone.
L’ideatore dell’iniziativa denominata “Vivi il Borgo”, Mario Martilotti, punta a far rivivere uno dei più grandi borghi marinari della Calabria, sede, ancora oggi, della cosiddetta pesca artigianale. Si tratta di un paesino di diecimila abitanti, che non molla e riprende vita, grazie soprattutto alla determinazione dei cittadini che tengono alla propria terra.
Insomma, non resta che andare e scoprire. Dopotutto, non è necessario il coraggio di Rose e Sharon, le due protagoniste, pioniere del viaggio verso Silent Hill nella famosa pellicola.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/Immagine-del-05-10-20-alle-09.55.jpg442681Guenda Espositohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGuenda Esposito2020-10-08 15:00:132023-05-15 14:14:54Marketing territoriale: lo storytelling aiuta i borghi d'Italia a riprendere vita
Analisi dell’impatto del COVID19: la nuova ricerca realizzata da Extreme ha analizzato l’attività su Instagram di un panel di 600 influencer italiani.
300 specializzati nel settore travel e 300 nel food, confrontando il periodo compreso tra i mesi di maggio/agosto del 2019 e del 2020.
Cambiano i tempi, le situazioni e le condizioni ma c’è sempre un elemento che, ormai, diventa sempre più presente e, diciamolo, a volte invadente. Parliamo, ovviamente, del social media marketing, nello specifico di Instagram che non accenna a calare in termini di popolarità. Non ha bisogno di presentazioni il social delle foto per eccellenza, sappiamo bene che ormai è nel cuore e nella mente di tutti. Diteci la verità, quante volte al giorno siete connessi?
Instagram, il social dei social
“Passano gli anni, cambiano i trend, Mark Zuckerberg rilascia nuove feature per le sue piattaforme, ma il problema principale dei marketer rimane sempre uno: come faccio ad aumentare la follower base del profilo Instagram del mio brand?“ introduce così Daniela Chiorboli il suo articolo dedicato al social. Altro non conferma che il pensiero della maggior parte degli utenti è sempre lì a Instagram, neanche fosse il principe azzurro. Che poi, esiste? Certo, basta cercarlo tra gli utenti giusti!
Instagram, come dicevamo, è il social che comunica per immagini ed è per questo motivo che alcuni settori sono chiaramente più forti rispetto ad altri. Il mondo dei viaggi è quello che spopola, d’altronde come fare a rimanere impassibili vedendo una foto di un tramonto pugliese? Non abbiamo bisogno di fare il giro del mondo per stupirci!
Allo stesso modo, il settore fashion è d’ispirazione per molti: look, consigli, tendenze sono comunicati tramite Instagram e, che piaccia o meno, contano grandi numeri. Ancora, alzi la mano chi tra voi ha tra gli elementi salvati l’immagine di un particolare tipo di pasta o di una torta da leccarsi i baffi? Ebbene sì, il mondo food conquista tutti.
Sì, ma il Covid?
Nei mesi precedenti il dibattito si è spostato sull’impatto che il Covid-19 ha avuto sulle attività social dei travel e food influencer italiani e dei loro follower.
Com’è andata, ve lo diciamo subito: tra stories, foto e dirette, su Instagram i due settori hanno vissuto sulle montagne russe, con picchi e crolli vertiginosi. Infatti, se i foodinfluencer tra maggio e agosto 2020 hanno visto un’impennata del proprio engagement con 17,7 milioni di interazioni, quindi il +32% rispetto allo stesso periodo del 2019, i travel influencer hanno registrato un andamento completamente inverso, con interazioni ridotte del 15,7%, passando in termini assoluti da 23,5 milioni nel 2019 a poco meno di 20 milioni nel 2020.
A rivelarlo è Influencer Italia TRAVEL & FOOD, Analisi dell’impatto del COVID19, una ricerca realizzata da Extreme, azienda italiana specializzata nella web e social media data intelligence. Attraverso il suo osservatorio permanente e ai dati aggiornati della piattaforma di influencer assessment Extreme Social Index, Extreme ha analizzato l’attività su Instagram di un panel di 600 influencer italiani, 300 specializzati nel settore travel e 300 nel food, confrontando il periodo compreso tra i mesi di maggio/agosto del 2019 e del 2020.
Travel vs food
La ricerca ha evidenziato che il numero degli influencer attivi ad agosto 2019 e 2020 ha registrato un calo del 14% nel settore travel e solo del 5,4% nel settore food.
Nonostante la normale decrescita fisiologica di soggetti che abbandonano un’attività così competitiva, il calo nel settore travel sembra essere una conseguenza diretta della pandemia.
I follower, croce e delizia di Instagram
Un andamento confermato anche dall’attività dei follower.
Il tasso di crescita medio dei follower per influencer nell’anno del Covid19 si è fermato all’ 1,76%, contro il 2,38% del 2019. A sottolineare la sofferenza del mondo travel è anche la crescita contenuta dei follower da parte degli account analizzati: da 5,5 milioni a 5,7 milioni di follower (+3,6%).
Viva il food…
La ricerca segnala una riduzione in entrambi i settori sul numero dei post pubblicati: quella dei food influencer appare più contenuta con 14.080 post del 2020, contro i 16.114 del 2019, una percentuale dunque pari al -12,6%. Per i viaggiatori il decremento è stato ancora più significativo, pari al 24% (da 11.600 post a 8.800). Di fatto, un danno per i travel influencer e per tutti i creativi del comparto.
Anche il numero di sponsorizzazioni, con hashtag quali #ad #adv #sponsoredby #supplied sono stati ridimensionati: -33% sul volume dei contenuti pubblicati e -25% sulla media dei post promozionali per travel influencer, così come l’engagement che registra una contrazione del 18,3%. Situazione simile per il comparto food: in negativo le variazioni rispetto al 2019 circa il volume complessivo dei post con sponsorizzazioni (- 18,4%) e i post medi per influencer (-14%).
In questo caso però cresce l’engagement del 22,7%: non è difficile da immaginarlo con tutto quello che è stato impastato e sfornato!
…e viva l’Italia
Fino a febbraio 2020 l’attenzione era alta verso l’estero, poi con la chiusura dei Paesi e l’impossibilità o la paura di programmare partenze, qualcosa è cambiato. I travel influencer, per necessità o virtù, hanno riscoperto il proprio Paese. Secondo i dati elaborati, rispetto al panel degli influencer analizzato, durante l’estate del 2020 la Toscana è stata la regione più instagrammata, con 958 post, seguono il Lazio (795 post), il Trentino Alto Adige ( 773), le Marche (769) e il Veneto (713).
Prendendo in considerazione invece l’engagement, la classifica delle preferenze subisce alcune modifiche: se la Toscana rimane ai vertici in con 599.600 like e commenti, la Sicilia ottiene il secondo posto con 589.400, la Lombardia il terzo con 583.000; seguono la Campania con 572.400 e la Puglia con 530.300
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/influencer-marketing-02.jpg9211646Eleonora Tricaricohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngEleonora Tricarico2020-10-07 16:58:412021-04-07 20:58:3717,7 milioni di interazioni: i numeri di food e travel influencer su Instagram
Sin dalle sue origini Instagram ha dato libero sfogo alla creatività degli utenti.
A fare la sua fortuna sono state le Stories, ma oggi la piattaforma continua ad esplorare nuove strade.
Oggi Instagram compie 10 anni, segnando un decennio da quando, con la sua nascita, ha contribuito a un cambiamento della cultura globale, digital e non solo.
Sin dai suoi primi giorni di vita, la creatività della community di Instagram è stata fonte di grande ispirazione. Grazie a questa piattaforma le persone sono entrate in contatto tra loro e si sono espresse in modi nuovi e creativi, condividendo i propri interessi, o unendosi in favore delle cause che gli stavano a cuore.
Un po’ di storia
Instagram è un social network che permette agli utenti di scattare foto, applicarvi filtri, e condividerle online. Nel 2012 Facebook Inc ha acquistato la società e la sua tecnologia per un miliardo di dollari. L’applicazione web, sviluppata da Kevin Systrom e Mike Krieger, è stata lanciata il 6 ottobre 2010, inizialmente disponibile solo su iOS poi divenuta compatibile con qualsiasi iPhone, iPad o iPod touch avente iOS 3.1.2 o superiore. Dal 3 aprile 2012 è disponibile anche per i dispositivi che supportano Android.
Te lo ricordi? Instagram era originariamente destinato esclusivamente al caricamento di immagini in formato 1:1 per la larghezza di visualizzazione dell’iPhone al momento (quindi quadrate). Queste restrizioni sono state allentate nel 2015, con un aumento a 1080 pixel. Il servizio ha anche aggiunto funzionalità di messaggistica, la possibilità di includere più immagini o video in un singolo post, nonché “Storie”, simili ai contenuti effimeri del suo principale concorrente Snapchat, e che consentono agli utenti di pubblicare foto e video su un feed sequenziale, con ogni post accessibile da altri per 24 ore. Al gennaio 2019, la funzione Storie veniva utilizzata quotidianamente da 500 milioni di utenti.
A settembre 2020, la persona più seguita è il calciatore Cristiano Ronaldo con oltre 237 milioni di follower e la donna più seguita è la cantante Ariana Grande con 203 milioni di follower. Al 14 gennaio 2019, la foto con più “mi piace” su Instagram è una foto di un uovo, pubblicata dall’utente @world_record_egg, creata con l’unico scopo di superare il precedente record di 18 milioni su un post di Kylie Jenner. L’immagine ha superato i 54 milioni di “mi piace”.
In un giorno così significativo come il suo decimo compleanno, Instagram presenta nuovi prodotti e funzioni e sottolinea l’importanza della futura generazione di creator che sta contribuendo al rivoluzionario cambiamento della piattaforma.
Mappa delle storie: una mappa e un calendario privati delle storie condivise negli ultimi tre anni, che ti permetteranno di rivivere e ricordare i tuoi momenti migliori. La funzione consente di condividere, scaricare e salvare le storie nei tuoi highlight.
Timeline di prodotto: una timeline che ripercorre i momenti chiave della storia di Instagram
Aggiornamenti su shopping: nei prossimi giorni lo shopping sarà disponibile anche su IGTV, mentre un test della stessa funzione sarà avviato nei prossimi mesi su Reels. L’obiettivo è semplificare l’esperienza di acquisto anche nei video, oltre che supportare i creator nel far crescere la propria attività tramite la piattaforma.
Inoltre, a partire da oggi, in Italia apparirà un’icona “Reels” direttamente sulla schermata principale di Instagram.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/10/instagram-compie-10-anni.jpg7301035Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-10-06 12:47:132020-10-07 18:07:06Instagram celebra il suo decimo compleanno (e annuncia qualche novità)
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