"Il Molise non esiste. Resiste". Questa scritta, che campeggia su una parete di un piccolo borgo molisano, è stata (ed è tuttora) uno slogan che ha trovato grande fortuna e consenso per il rilancio della regione.
A realizzarla, l'artista Biancoshock nell'ambito del CVTà Street Fest, festival di street art ideato e diretto da Alice Pasquini a Civitacampomarano, un comune in provincia di Campobasso che conta solo 399 abitanti. Questa settimana vi raccontiamo in che modo questa piccola realtà è cambiata proprio grazie al grande fermento dell'arte di strada incontrando, naturalmente, anche il dinamismo di una delle società più influenti sul mercato globale: Airbnb.
Ultimamente si è discusso molto su come la sharing economy possa distorcere il mercato immobiliare e influire sui costi di vendita o di affitto; una problematica rilevata in particolar modo nelle grandi città. Ma cosa pensare quando ad essere interessati sono piccoli borghi italiani dimenticati?
Street Artist internazionali a Civitacampomarano
Da tre anni a questa parte CVTà Street Fest ha svolto un ruolo importante per la riscoperta di Civitacampomarano, ridisegnando il paesaggio urbano con la partecipazione di street artist di fama internazionale e l'apporto della comunità residente. Qui hanno realizzato le loro opere artisti come Hitnes, Pablo Herrero, Alex Senna e Bosoletti.
Oggi, questa rivitalizzazione territoriale incontra il progetto "Borghi Italiani", firmato da Airbnb per il recupero e la riapertura delle dimore storiche italiane di cui è stato pioniere Civita di Bagnoregio, borgo patrimonio culturale Unesco in provincia di Viterbo, dove la storica Casa Greco è stata trasformata in casa d’artista da Francesco Simeti.
A Civitacampomarano, invece, riaprirà al pubblico la casa dell'illuminista e politico italiano Vincenzo Cuoco, per l'occasione riadattata in piccola galleria d'artista da Lorenzo Vitturi.
Airbnb ha affidato dunque agli artisti italiani il rilancio dei borghi sostenendo le piccole comunità e reinvestendo le tasse di prenotazione per progetti sociali e culturali locali. In questo caso specifico la casa storica di Vincenzo Cuoco sarà ufficialmente aperta al pubblico all'avvio della nuova edizione del CVTà Street Fest a partire dal prossimo mese di giugno.
Riconosciamo dunque il valore dell'operazione promossa da Airbnb (non solo sotto il profilo artistico) e ci auguriamo che, nel prossimo futuro, con la collaborazione di enti competenti, sempre più società e aziende possano puntare ad uno step successivo, forse ancora più articolato: una forma alternativa di valorizzazione territoriale in grado di favorire l'ardua rivalsa delle periferie italiane.