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  • Installazioni contro il cambiamento climatico: l’arte contribuisce alla sensibilizzazione

    La denuncia degli artisti contro il climate change si sta facendo sempre più accesa. Ecco le opere che hanno destato scalpore

    17 Ottobre 2020

    • Il mondo dell’arte si interroga da tempo sul futuro dell’ambiente.
    • Dal “Climate Clock” di settembre 2020 all’opera di Banksy del 2009, ecco le opere d’arte sul cambiamento climatico da conoscere.
      “L’arte può mandare un messaggio potente e quando risuona si connette con noi in un modo molto più forte e profondo delle parole”. Queste sono le parole di Doug Francisco che ha ideato gli iconici cortei di persone in tonaca rossa e volto dipinto di bianco, i Red Rebel Brigade, in risposta alla crisi climatica e ai disastri ambientali, appartenenti ormai alla nostra quotidianità. Il mondo dell’arte, tuttavia, non è da poco che si interroga sul futuro dell’ambiente, rendendoci consapevoli dei rischi a cui stiamo andando incontro. Già a partire dagli anni ’60, con la nascita del movimento ambientalista e con la presa di coscienza di quanto fosse grande l’impatto dell’uomo sull’equilibrio del Pianeta, furono molti gli artisti che produssero opere volte a sensibilizzare. Il capolavoro Spiral Jetty di Robert Smithson (1970), una scultura integrata con la natura e soggetta ai suoi cambiamenti, lanciava già a quei tempi un messaggio importante per la salvaguardia dell’ambiente. Oggi l’attivismo degli artisti per il clima è ancora più forte. Se negli anni ’60 si viveva già in uno stato di impoverimento dell’ecosistema, la situazione attuale ci sta sfuggendo di mano: le emissioni di anidride carbonica, che continuiamo a produrre, hanno raggiunto livelli record ed il clima globale ne sta risentendo, portando a conseguenze inimmaginabili fino a mezzo secolo fa. Ecco le opere più recenti degli artisti portavoce del cambiamento climatico. Opere che si pongono il mero obiettivo di aumentare la consapevolezza dei cittadini dell’imminente punto di non ritorno, oltre il quale non possiamo fare più nulla per salvaguardare il mondo dalla catastrofe. LEGGI ANCHE: 5 esempi di tecnologie che ci aiutano a combattere sprechi e cambiamento climatico

    “Climate Clock” – Gli artisti per il clima Gan Golan e Andrew Boyd. 2020

    Su un grattacielo di New York nei giorni scorsi è apparso un orologio con un conto alla rovescia, che stava ad indicare il tempo mancante all’umanità prima del “punto di non ritorno”, ovvero tra 7 anni e 100 giorni. Secondo i calcoli compiuti, dopo il primo gennaio 2028, se non si interviene in tempo, la temperatura media globale potrà superare la soglia di 1,5-2 ° C con conseguenze disastrose per l’ambiente. Sul sito Web del progetto di Gan Golan e Andrew Boyd, realizzato in concomitanza con la Settimana del Clima, è presente un ulteriore conto che traccia la crescente percentuale di energia mondiale fornita dalle fonti rinnovabili. È, inoltre, presente un how-to per realizzare un proprio “Climate clock”.
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    Instagram. Climate Clock World

    “Climate Change Stamps” – Design e clima by Berry Creative. 2020

    I francobolli creati dallo studio Berry Creative e commissionati dalle Poste finlandesi raffigurano immagini di volatili e nuvole di neve che si trasformano rispettivamente in scheletri ed in temporali se vengono riscaldate con un dito della mano. Queste piccolissime opere d’arte sul cambiamento climatico sono state stampate con un inchiostro reattivo al calore e che trasforma il colore: ad esempio, le immagini nere che rappresentano i volatili, se riscaldate, diventano trasparenti andando a rivelare gli scheletri stilizzati sottostanti. Queste immagini nascoste rivelano come sarà il nostro futuro “se non agiamo velocemente per combattere il cambiamento climatico”.
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    Instagram. Berry Helsinki

    “Melting Panters” – Zoo Tampa (Florida). 2020

    Una scultura in cera raffigurante una pantera in fusione, e che si scioglierà progressivamente nei prossimi giorni, è stata installata nel mese di settembre 2020 allo Zoo Tampa in Florida. Questa opera biodegradabile, realizzata da Bob Partington in collaborazione con Zubi Advertising, vuole evidenziare le minacce del cambiamento climatico e sottolineare l’urgenza di azioni volte ad attenuarne le conseguenze, come la riduzione netta delle emissioni di carbonio nell’atmosfera. Come afferma Yoca Arditi-Rocha, direttore del CLEO Institute, “più calore equivale a meno animali selvatici. Più calore vuol dire minore qualità di vita per tutti”. Questa scultura di Partington rientra in una vasta campagna di sensibilizzazione. Altre sculture in fusione verranno installate nei prossimi mesi in tutta la Florida. artisti per il cambiamento climatico, zoo tampa

    “Ice Watch” – Olafur Eliasson. 2018

    24 blocchi di ghiaccio sono stati lasciati sciogliere davanti alla Tate Modern di Londra nel 2018 dall’artista Olafur Eliasson. Ognuna di esse si è sciolta più o meno lentamente a seconda del tempo. Lo scopo principale di questa installazione è stato quello di richiamare l’attenzione sullo scioglimento dei ghiacciai artici, ma un altro fine è stato anche quello di permettere alle persone, attraverso il contatto con i blocchi di ghiaccio, “di creare un legame più o meno profondo con ciò che li circonda, ispirando in loro cambiamenti radicali”. “Ice Watch” è stato realizzato in concomitanza del vertice dei leader mondiali per il COP24 di Katowice (Polonia).
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    Instagram. Studio Olaffur Eliasson

    “Sinking House” – Katey Burak e Rob Higgs. 2019

    Gli artisti Katey Burak e Rob Higgs del gruppo ambientalista Extintion Rebellion con la loro opera del 2019, una piccola casa galleggiante nel Tamigi che sembrava affondare nel fiume, hanno voluto lanciare un messaggio chiaro e forte non soltanto al governo britannico, ma a tutto il pianeta. Tra le opere d’arte sul cambiamento climatico, “Sinking House” vuole sensibilizzare sul tema dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello dei mari. L’obiettivo è stato anche quello di ricordare quanto sia essenziale iniziare sin da ora delle azioni importanti ed efficaci per combattere il riscaldamento globale. artisti per il clima, opere d'arte sul cambiamento climatico, casa che affonda nel tamigi

    “Aerocene” – Tomás Saraceno. 2018

    “Aerocene” è un progetto, che è diventato poi una fondazione, ideato dall’artista argentino Tomás Saraceno ed il cui nome trae ispirazione da “Antropocene”, un termine diffuso negli ultimi anni per indicare il periodo in cui viviamo, nel quale prevale l’azione distruttiva dell’uomo sull’ambiente. “Aerocene” si pone in contrasto con Antropocene. L’Aerocene dell’artista vuole essere un modo di vivere, di agire che sia alternativo e sostenibile, pratico e pragmatico seppur visionario e utopistico. Nel 2018 Saraceno ha organizzato attività di lancio di sculture aerosolari che si libravano in aria grazie al calore del Sole e alle radiazioni infrarosse della superficie terrestre. Lo ha fatto con l’obiettivo di lavorare a stretto contatto con l’atmosfera e l’ambiente in maniera etica e sognando un’era libera da combustibili fossili. Da allora si è sviluppata una comunità artistica interdisciplinare ed internazionale (la Aerocene Foundation) volta a cambiare le forme di mobilità e relazione con il pianeta. LEGGI ANCHE: Le Tech Company proclamano il loro impegno contro il cambiamento climatico, ma non è abbastanza
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    Instagram. Thomas Saraceno

    “I don’t believe in global warning”– Bansky. 2009

    Apparsa su un muro vicino al Ponte Oval nel quartiere di Camden a Londra, quest’opera del nostro supereroe Banksy è stata realizzata in occasione del fallimento della conferenza di Copenaghen sul clima. “Io non credo al riscaldamento globale” è una scritta ironica le cui ultime parole sembrano affondare in acqua ed appartiene ad una serie di lavori dell’artista realizzati nei dintorni del canale. L’ironia di Bansky è intrisa di un presentimento funesto e, a distanza di 11 anni, sempre più reale. opere d'arte per il cambiamento climatico, artisti per il clima, banksi