N-Conference, il Business Visionary Event targato Ninja, ha celebrato le Unbreakable Companies, aziende e persone capaci di sopravvivere alla crisi grazie alla voglia di innovare e guardare oltre le difficoltà.
L’evento è stato trasmesso in diretta il 27 e il 28 maggio 2021 dagli studi di Fandango Club Creators.
Al centro dell’evento sono state quelle realtà in grado di reinventarsi, esplorando nuovi modi di stare sul mercato. Ma è stata anche l’occasione di conoscere e imparare da chi è in grado di trasformare gli ostacoli in opportunità e agire fuori dagli schemi per dominare il futuro.
La prima parte della prima giornata è stata dedicata a contenuti verticali sulla Technology, powered by TIM, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support, e familiarizzare con parole chiave del “futuro presente”, come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR.
Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, ha partecipato a N-Conference con uno speech dal titolo “Gigabit Society & Smartlife, l’eredità della pandemia sulle abitudini quotidiane“, durante il quale ha analizzato come la pandemia abbia stravolto per sempre le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata, dallo smart working alla didattica a distanza fino al tempo libero.
Per noi è stata l’occasione perfetta per intercettarlo e fargli qualche domanda sulle potenzialità della connessione come fattore abilitante di altre tecnologie.
Secondo te, come avremmo vissuto questo periodo di restrizioni senza il digitale e la possibilità di rimanere in contatto attraverso le connessioni?
Difficile dirlo, perché ormai il digitale fa parte delle nostre vite, ma ho paura che questo periodo sarebbe stato molto simile alla grandi epidemie del passato.
Invece, questo è stato sicuramente un periodo molto difficile per tutti, ma il digitale ha consentito alle persone di portare avanti molti aspetti della propria vita: lavorare, studiare, rimanere in contatto con i parenti e magari ricevere assistenza medica a distanza, grazie alla connessione. E abbiamo avuto la possibilità di non abbandonare anche aspetti più ludici, come guardare film e serie tv in streaming, acquistare oggetti online, fare la spesa. Insomma, gesti quotidiani che sarebbero stati totalmente impossibili senza la connessione.
In qualche modo, il digitale ci ha aiutato a continuare a vivere in un contesto molto difficile.
Dal tuo punto di vista, quali sono le tecnologie che il 5G sarà in grado di abilitare, e cosa possiamo aspettarci per dopo?
Il 5G abilita certamente settori più tecnologici, come l’immersive gaming, che consente di giocare in modo più immersivo con esperienze tutte nuove, e come l’e-health, con la possibilità di eseguire interventi chirurgici a distanza.
Ma impatta anche su settori considerati più tradizionali, come il manufactoring e l’agriculture, perché grazie al 5G si possono applicare tecnologie che rivoluzionano settori che tecnologicamente sono più indietro. Tutto questo è già realtà, come la guida da remoto e altre tecnologie in fase di sperimentazione.
Per il futuro, è molto difficile immaginare cosa accadrà: può essere rischioso azzardare delle previsioni. Basti pensare a cosa è successo con il 3G, prima, (chi si sarebbe aspettato prodotti come l’iPhone e l’ecosistema delle app?) e il 4G, poi, con innovazioni come YouTube e i Social Media che hanno abilitato tutto il mondo a sfruttare tecnologie che neppure immaginavamo.
È un po’ il bello di ogni salto tecnologico.
In che modo una connessione veloce può diventare un fattore abilitante per altre tecnologie, ma soprattutto per la ripartenza economica del Paese?
La connessione è ormai vitale per l’economia e anche per la ripresa economica.
Intanto perché mette in contatto aziende, imprese e persone, ma soprattutto digitalizza processi, fa nascere nuovi modelli di business, nuovi modelli di intrattenimento e, se vogliamo, nuovi modelli di vita.
Ormai è quindi una necessità a cui non si può rinunciare, un bene primario quanto l’acqua e l’elettricità. La connessione digitale a banda larga è ormai essenziale per noi, per la nostra impresa, per il nostro Paese, per tutto il mondo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/Quang-Ngo-Dinh-copertina.jpg8121454Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-06-04 10:00:582021-06-10 15:35:36Perché la connessione a banda larga è vitale per l'economia e per la ripresa economica
Tra i settori più colpiti della pandemia del 2020, quello degli eventi emerge inesorabilmente, trascinando con se numerosi problemi economici. Non potendosi svolgere da presenza, molte manifestazioni non sono state annullate ma trasferite su piattaforme digitali, favorendone il cambiamento.
Durante l’Unbreakable tour di N-Conference in giro per l’Italia con il Ninja Van, Mirko Pallera ha fatto tappa a Roma da un creativo, organizzatore di eventi: Alfredo Accatino, Direttore Creativo di Filmmaster, in particolare ci racconta come si è reinventato durante lo stop forzato.
Il mese di marzo dello scorso anno è stato sorprendentemente tragico, già dal primo giorno di lockdown, ho passato un momento di sconforto. Sono sempre stato abituato a ragionare in avanti, a pianificare con lo sguardo rivolto al futuro. Ci ho messo un po’ per rasserenarmi nuovamente.
Inizia così, la chiacchierata con Mirko, a casa di Alfredo, immersi in un salotto colmo di storia dell’arte e vissuto. Ripercorrendo l’anno nefasto racconta come ha messo sù una vera e propria campagna di comunicazione, per proteggere la categoria del settore eventi, farsi riconoscere dal governo, facendo capire che esiste un lavoro che non è propriamente riconosciuto, un’organizzazione che racchiude tante persone che fanno cose diverse: dall’intrattenimento, alla location, tutta la filiera di realtà piccole e importanti che arriva a coinvolgere circa 600.000 persone.
Come fare a superare la crisi?
Fermare l’industria eventi vuol dire fermare risorse che hanno difficoltà.
La prima soluzione per sopravvivere a questa incombenza, è stata la corsa digitale, con l’utilizzo di piattaforme che hanno abbassato la qualità e gli investimenti. Il digitale è un mezzo, ma c’è bisogno soprattutto di contenuto e linguaggio.
Ci siamo trovati in una situazione difficile perché abbiamo chiuso il vecchio ufficio e cambiato sede proprio nei mesi peggiori, ma abbiamo vissuto il tutto come un’opportunità, dando un taglio al passato. Nel frattempo abbiamo prodotto a gennaio un evento a Milano, organizzato tutto in digitale, con modalità ibrida.
Quest’anno, però, ci ha lasciato due insegnamenti:
1. Il rischio delle piattaforme digitali
Il rischio del digitale sembra essere una brutta televisione, fatta male, con piccoli studi e conduttori improvvisati. Certamente permette di fare molte cose, con condivisione ampia di contenuti, memorizzazione, interazione con chi è a casa. Trovare linguaggi nuovi sulla spettacolarizzazione. Ho cominciato ad occuparmi di storie di artisti che hanno perso ma hanno avuto una vita ricca, che hanno sfidato le convenzioni e si so messi contro tutti.
2. Dare credito a una categoria precaria
Ho organizzato dei webinar in cui è emerso che c’è addirittura confusione sul codice ateco, non si capiva cos’era l’industria eventi” dice Alfredo.
Non esisteva il concetto del mondo eventi, un’industria che ha professionalità distinte: dal regista all’artista. Noi di Filmmaster lavoriamo con molti registi, importanti al pari di tante altre risorse. Mi sento ottimista ora, dopo la depressione iniziale, ma c’è possibilità di cambiare e fare cose positive, un momento di cambiamento sano, per chi ha capacità e voglia c’è possibilità di fare tante cose
Nuovi format digitali
Il concetto di comunicare con il pubblico di riferimento, è stata la vera innovazione. Sarebbe bello poter immaginare una produzione che mette in rete podcast, video produzione tv, unendo questo sistema ancora un po’ magmatico. Anche la piattaforma Twitch rischia di perdere contenuti e masticarli troppo velocemente. Le tecnologie ancora non sono arrivate alla raffinatezza e semplicità, occorre far pulizia in maniera chiara.
La vera tecnologia è quella semplice, se non riparte il sistema è un problema reale. Sono fiducioso, nonostante gli eventi saranno minori, perché c’è sempre il rischio di saltare all’ultimo momento.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/Accatino.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-06-03 18:20:132021-11-11 18:29:36Come si può superare la crisi del settore eventi secondo Alfredo Accatino
Il problema dei grandi modelli teorici (a maggior ragione quelli che parlano di purpose) è che spesso vengono bollati nelle aziende come non applicabili.
Si tratta di framework anche molto ambiziosi, che puntano a rivoluzionare l’organizzazione aziendale entrando in flussi precisi, come l’acquisizione del cliente o l’impatto che la produzione ha sull’ambiente, ma che il più delle volte si scontrano con la necessità dei board di giustificare agli azionisti il perché di certe scelte, e soprattutto i risultati economici delle stesse.
Questa tacita resistenza, che coinvolge un po’ tutte le grandi sfide che il ventunesimo secolo ci sta prospettando, vale per quei tentativi di entrare in sistemi ingessati e rassicuranti che si sono stabilizzati con forza nel secolo scorso, e che non sembrano essere influenzabili da fattori seppure evidenti: basti pensare al dibattito sulla trasformazione che si sta subendo (e non guidando) nell’organizzazione del lavoro, che in un anno è stata totalmente messa in discussione dall’esplosione della pandemia da SARS-CoV-2.
In quanti, oggi, possono sostenere che il lavoro da remoto non possa funzionare o che non sia necessaria una revisione nelle normali policy di gestione del personale, nobilitando il work-life balance?
Eppure, molte aziende ancora si muovono con poca disinvoltura in una logica di resistenza al cambiamento piuttosto marcata.
Probabilmente in molti ancora tendono a negare una necessità di rimettere al centro dell’agenda la ridiscussione dei modelli precostituiti.
La necessità di assolvere un ruolo (attraverso un purpose)
Come in ogni fase di trasformazione, la pandemia ha avviato un processo di revisione totale di molti aspetti cheè appena cominciato. Gli effetti che l’esperienza ha lasciato nelle società di tutto il mondo sono tangibili e irreversibili.
Al di là dei cambiamenti cui abbiamo assistito in ambito eCommerce (prevedibili visto le restrizioni), le evidenze che abbiamo raccolto riguardano una mutazione nella stessa idea di consumo da parte delle persone, più vicina a un concetto di community che non di individualità.
“Supponendo che la posta in gioco di base del valore, della disponibilità e della convenienza sia soddisfatta, i consumatori possono utilizzare un nuovo quadro quando decidono tra i marchi: fai del bene per me/noi, fai del bene alla tua gente, fai del bene al mondo.”.
Si noti quel “me/noi”.
Il consumo di prodotto è sempre stata una faccenda intima e personale: acquisto un prodotto perché va bene alle mie esigenze, tutt’al più a quelle dei miei cari. Oggi, quel “noi”, indica un passaggio di stato in cui la sfera personale si estende alla comunità che accoglie l’individuo, e si estende a tutto il pianeta.
Secondo il rapporto “2020 Global Marketing Trends -Bringing authenticity to our digital age” realizzato da Deloitte UK, “proprio come le persone si aspettano che i marchi li trattino come esseri umani e non solo come transazioni, così essi si aspettano che i marchi agiscano in modo più umano”, muovendosi “con uno scopo attorno cui agire che possa fargli guadagnare lealtà, coerenza e rilevanza nella vita dei consumatori.”
Un approccio più umano, appunto, dove anche la tanto citata relazione fra individuo e azienda assume la forma di un rapporto fra due esseri emotivamente coinvolti, che vivono la produzione e il consumo di beni e servizi come azioni volte al bene singolare e collettivo, e non come un semplice gesto opportunistico che estragga valore da uno scambio di valuta.
Ciò porta una personalizzazione nel rapporto, che al di là del veicolare una customer experience che sappia deliziare il palato del consumatore, permette una maggior memorabilità della marca: a confermalo è il rapporto di Accenture Making it personal, che già nel 2018 sottolineava la necessità di personalizzare al massimo l’esperienza dell’utente allo scopo di rafforzarne l’impianto relazionale.
L’umanizzazione dei rapporti fra brand e consumatore è anche altro: parliamo di un evidente passaggio di stato del modo di concepire il ruolo delle aziende e anche il “perché” esse agiscano.
In una relazione che si fonda sempre di più su presupposti dove a essere centrali sono il “noi” e una visione meno “profittevole”, è chiaro che a diventare centrali diventano i fattori che “umanizzano” i brand: ed ecco rispuntare il purpose, come elemento differenziante e unificante.
Questo elemento differenziante e unificante permette lo sviluppo a livello relazionale di un percorso comune che deve condurre a un traguardo più alto, in cui ritrovarsi per uno scopo comune, innalzando la ragione per cui ci si incontra (lo scambio fra un bene o un servizio e della moneta).
Alcuni numeri per spiegare il fenomeno: secondo Forbes circa il 90% dei consumatori è più propenso a supportare le brand che dichiarano apertamente di avere uno scopo, un purpose.
Sempre secondo la rivista americana, oltre il 70% dei consumatori Millenial e GenZer preferisce marche con cui si identifica, o che, in altre parole, siano di ispirazione, perché in esse rivede ciò in cui crede.
Il principio di identificazione diventa decisivo per permettere alle persone di comprendere se ciò che i marchi fanno sia di loro gusto: una leva che si può trovare nella scelta delle amicizie, o meno poeticamente, nei partiti politici.
La scelta di un prodotto è percepita, a livello individuale, come espressione di un comportamento sociale, e come tale viene trattata: una forma di gestualità atta a rafforzare il ruolo sociale della marca e il suo impatto sulla comunità.
Ciò che agli inizi del millennio avevamo imparato a conoscere come “sostenibilità”, con tutti gli annessi e connessi del caso, da aspetto nobilitante (ma non certo decisivo nel definire un’azienda) oggi diventa fattore indispensabile e non più derogabile. Se le aziende non agiscono secondo logiche sostenibili, semplicemente, vengono progressivamente ignorate dai consumatori a favore dei competitor.
Chiaro che la keyword “sostenibilità” si associa al tema ambientale, nonostante se ne parli anche in ambito società: e, tornando al discorso pandemia, il nostro rapporto con l’ecosistema terreste e l’inquinamento è decisamente cambiato durante la crisi del coronavirus.
Questo vale anche per i talenti (e quindi per una delle aree più strategiche delle imprese, le HR): il 71% dei lavoratori sostiene di preferire aziende attente alla sostenibilità ambientale.
Il 48% degli intervistati (ben 14.000 adulti provenienti da nove paesi) è pronto addirittura ad accettare una retribuzione inferiore, se offerta da un’azienda attenta al proprio impatto ecologico.
Il punto di vista delle aziende
17 milioni di video. 159 paesi. 10 miliardi di views, e infine 220 milioni di dollari raccolti: sono i risultati dell’Ice Bucket Challenge, la sfida a colpi di secchi d’acqua gelata lanciata per raccogliere fondi contro la SLA che conquistò tutto il mondo nel 2014.
Dietro a quest’iniziativa c’era Porter Novelli, agenzia operante nel mondo delle PR dal 1972.
L’Ice Bucket Challenge fu una delle prime iniziative a mostrare come, se uniti da un principio unificante, le persone possono generare collettivamente valore.
In un report pubblicato lo scorso agosto sul tema, la Porter Novelli ha sottolineato in che misura l’importanza in una chiara purpose venga osservata e compresa da chi le aziende le guida: uno dei dati più indicativi è che oggi 9 leader aziendali su 10 credono che, se guidate da uno scopo, i brand abbiano un vantaggio competitivo nel mercato.
Segno che anche le prime linee, executive in testa, stanno prendendo coscienza che non c’è solo un aspetto nobilitante quando si lavora secondo un purpose: il cosiddetto purpose-driven business può diventare importante anche per i fatturati.
L’85% degli intervistati, infatti, sostiene come le aziende che si muovano secondo questa visione più “ideale” riescano a generare profitti: in che modo?
Il 99% ritiene che il risultato sia possibile grazie al miglioramento della reputazione, al miglioramento del processo di reclutamento e gestione delle risorse umane (95%), con l’aumento della fiducia dei consumatori (93%), e della loro lealtà nei confronti della brand (93%), oltre che a un aumento sensibile nella propensione alla raccomandazione e alle azioni di advocacy (92%).
I vantaggi finanziari, quindi, si evidenziano da subito dalla capacità non solo di attrarre clienti, ma anche di tenerli legati a sé: una delle difficoltà maggiori che si sono registrate a maggior ragione in questi ultimi 18 mesi è stata proprio rimediare a una generale ridiscussione del concetto di lealtà verso i brand, dato che, ad esempio, secondo lo State of Consumer Behaviouril 48.7% dei consumatori, durante la pandemia, ha rimpiazzato prodotti che abitualmente acquistava nei punti vendita fisici con alternative trovate online.
Considerato che le tendenze spingono verso un consumatore meno fedele e più propenso al cambiamento, la scoperta di nuovi canali di approvvigionamento di beni e servizi è un coefficiente di difficoltà in più da considerare: per questa ragione, farsi preferire per motivi che scavalcano i vantaggi empirici come prezzo o velocità di ricezione, diventa decisivo.
Basta darsi un proposito per affermarsi sul mercato? È sufficiente scegliere una delle tante battaglie sociali per riuscire a farsi preferire dai consumatori?
Ovviamente no. Il Purpose, con la P maiuscola, è parte integrante della brand identity di una marca e non può certo definito sulla base di improvvise quanto improvvide scelte.
La necessità principale è quella di valorizzare il proprio carattere e metterlo a sistema nello sviluppo di quella che, secondo l’approccio riconducibile allo Storytelling Management, è riconducibile alla definizione di piattaforma narrativa.
Scegliere, infatti, per quale nobile scopo muoversi, come muoversi, prendendo posizione nei confronti delle grandi sfide che l’umanità (e non solo il mercato) sta affrontando, è una scelta equivalente a cambiare modello di business: una direzione da prendere strategicamente e con consapevolezza, avendo ben chiaro che il rischio è infrangere le relazioni con il proprio target.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/brand-purpose.jpg8091447Francesco Gavatortahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Gavatorta2021-05-31 16:00:272021-09-22 17:19:40Cosa e quanto rischia la tua azienda senza un purpose chiaro
La transizione energetica è una delle grandi sfide del mondo di oggi e identifica il passaggio da una società dipendente da fonti energetiche non rinnovabili, soprattutto fossili, ad una alimentata da energie rinnovabili più pulite.
Un tema centrale non solo nei piani europei dell’Agenda 2030, ma oggi anche nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del governo italiano.
Se notevoli progressi nella transizione verso un futuro energetico a basse emissioni di carbonio sono stati già compiuti, grazie a fattori economici e alla pressione sociale, saranno sempre di più le nuove tecnologie a offrire risposte fondamentali per completare questo cambiamento.
Decarbonizzare il sistema energetico non è l’unica risposta a questo bisogno mondiale. Sarà necessario anche aumentare l’efficienza energetica, identificare nuove priorità di investimento, implementare nuove tecnologie, adeguarsi alle nuove situazioni di mercato.
Per saperne di più sul tema e scoprire in che modo il nostro Paese si muove già in questa direzione abbiamo interpellato Terna, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia in Europa, nonché gestore della rete elettrica nazionale, cioè il soggetto che trasmette materialmente l’energia elettrica, e si posiziona a metà tra il produttore e il distributore.
Esercita quindi il ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica per realizzare un nuovo modello di sviluppo basato sulle fonti rinnovabili, rispettoso dell’ambiente.
Sostenibilità, innovazione e competenze distintive sono alla base della filosofia aziendale, con l’ambizioso obiettivo di garantire alle prossime generazioni un futuro alimentato da energia pulita, accessibile e senza emissioni inquinanti.
Oltre a gestire le attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete, Terna garantisce il bilanciamento, la sicurezza e la qualità del servizio elettrico. In qualità di System Operator, infatti, Terna è titolare del servizio di dispacciamento nel sistema elettrico nazionale: garantisce cioè, istante per istante, che l’energia richiesta dai consumatori (famiglie e aziende) sia sempre in equilibrio con l’energia prodotta.
Per affermare il ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica, Terna ha presentato un piano industriale quinquennale da quasi 9 miliardi di investimenti. Tra i pilastri del Piano “Driving Energy” – che è anche il claim scelto per portare avanti le attività nei prossimi anni – c’è l’innovazione.
Lucrezia Gialli lavora nella direzione Innovation e Market Solutions di Terna e, si occupa, in particolare, di Open Innovation. Ha curato una serie di progetti tra cui la collaborazione con la startup AIM, una nuova soluzione che permette di diagnosticare lo stato di salute di alcuni strumenti molto importanti per una efficiente distribuzione dell’energia.
Abbiamo fatto qualche domanda a Lucrezia sull’importanza di creare collegamenti tra le imprese e le realtà innovative e sul futuro dell’energia sostenibile nel Paese.
L’Open Innovation per la creazione di nuovi modelli di business
Per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità attraverso l’innovazione Terna ha scelto la strada dell’Open Innovation.
La sfida quotidiana di Lucrezia è quella di creare un ponte tra l’azienda e l’ecosistema esterno, quindi mondo startup, università, centri di ricerca e gli altri stakeholder, cercando di applicare quello che in azienda chiamano modello “as a service”, cioè mettersi al servizio del business per scovare soluzioni innovative che possano portare valore all’azienda.
«In Terna adottiamo un modello di innovazione aperto, inclusivo, distribuito e concreto – ci racconta Lucrezia. Aperto perché l’Open Innovation prevede un’apertura verso le altre realtà dell’innovazione, come le startup, le università e i centri di ricerca. Inclusivo e distribuito, perché, in un’ottica di diffusione della cultura dell’innovazione, vogliamo coinvolgere tutti coloro che sono in azienda e non solo chi si occupa direttamente di innovazione. Il modello è inoltre concreto, perché non si limita a cercare soluzioni innovative, ma permette di realizzare i progetti che abbiamo individuato».
Tra le iniziative di Open Innovation portate avanti da Terna nell’ambito della sostenibilità, c’è la “Call for Innovation Advanced Materials for Sustainability”, da cui sono nati diversi progetti che oggi si stanno concretizzando, come la costruzione di edifici di Terna con materiali sostenibili e di economia circolare.
Un altro programma cardine nel processo di innovazione di Terna è Next Energy, promosso con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Cariplo Factory, volto a individuare progetti innovativi nel settore energetico puntando proprio sulla sostenibilità e sui rapporti tra rete elettrica e territorio.
Puntare sulle startup consente di creare nuove opportunità di business, ma per capire davvero il senso di questa collaborazione è necessaria una premessa: il processo di innovazione deve essere bi-direzionale. Da un lato la direzione azienda/ecosistema, che partendo dalle esigenze di impresa porta avanti attività di scouting volte a ricercare soluzioni e società che possano soddisfare le necessità delle aziende, arrivando a sviluppare dei proof of concept o dei progetti di innovazione.
Dall’altro lato, c’è la via che va dall’ecosistema esterno di innovazione verso l’azienda. Terna parte dai trend emergenti e ne valuta la loro potenziale applicabilità rispetto al proprio business. È soprattutto in questo ambito che il contributo delle startup può fare davvero la differenza e creare valore, proponendo soluzioni innovative, o che sono state già sviluppate in settori diversi da quello energetico. «Le startup sono snelle, versatili e innovative. Grazie a queste caratteristiche, possono riuscire ad adeguare queste soluzioni al nostro business, creando opportunità inesplorate fino a quel momento», ci spiega Lucrezia.
«Questo approccio si riflette nel nostro modello di innovazione dei progetti, il modello 70-20-10. Il 70% delle attività si riferisce ad innovazioni incrementali, che vanno ad ottimizzare processi e soluzioni interne rispondendo a bisogni presenti. In questo caso cerchiamo “soluzioni pronte” e ciò riflette lo schema azienda-ecosistema che va dai bisogni allo scouting. Le altre due dimensioni del modello di innovazione, del 20% e del 10%, sono le cosiddette innovazioni adiacenti e disruptive, per ricercare soluzioni che superino quelle tradizionali al momento disponibili o, addirittura, che possano rispondere a bisogni futuri o meno conosciuti, che non abbiamo ancora individuato come tali. ».
In sintesi, le startup sono catalizzatori di innovazione e l’incontro tra queste e grandi realtà come Terna è di mutuo beneficio perché va a creare opportunità da entrambe le parti.
Con le startup verso un’energia più sostenibile
Uno degli ultimi progetti di Terna è quello che vede protagonista proprio la startup AIM – Artificial Intelligence Monitoring S.r.l. – e abbiamo chiesto a Lucrezia di spiegarcelo più nel dettaglio.
«È un progetto a cui sono molto affezionata, nato nell’ambito della quarta edizione del programma Next Energy, finalizzata a valorizzare e sostenere la crescita di team di innovatori o startup che proponevano progetti innovativi sul tema “Un ruolo guida nella transizione energetica”. Il programma si articola in tre call, Call for Talent, Call for Ideas e Call for Growth che vanno a coinvolgere, rispettivamente, attori diversi: neolaureati, team di innovatori e società più mature.
Al momento della candidatura, AIM era infatti composto da un team di innovatori: 4 studenti dell’Università Federico II di Napoli. Non si trattava di una startup già costituita.
Ho avuto l’opportunità di essere il mentor di questi quattro ragazzi e di accompagnarli nel loro percorso di empowerment insieme ai miei colleghi Claudio Serafino, Responsabile Misure e Prove e PM del progetto, e Marino Sforna, Responsabile Rischi Mercato e Sistema Elettrico».
«Insieme abbiamo declinato questo use case e, al termine del percorso di empowerment, visto il nostro interesse a portare avanti il progetto, il team ha deciso di costituirsi in società così da avviare la sperimentazione con Terna.
Per me questo è stato un grande motivo di orgoglio, intanto perché è un progetto in cui ho creduto fin dall’inizio, ma anche perché mi ha fatto comprendere quanto sia importante l’innovazione per la nostra azienda che la incoraggia sia internamente sia esternamente. Vorrei sottolineare, inoltre, che su questo progetto hanno lavorato persone dislocate in luoghi molto distanti tra loro: io sono basata a Roma, i colleghi tra Torino e Milano e i ragazzi della startup sono di Napoli. Nell’anno della pandemia è stato necessario un grande impegno per rendere concreto questo progetto».
Il progetto in sé ha l’obiettivo di sviluppare una metodologia e un applicativo software per l’analisi delle vibrazioni emesse dai trasformatori durante il funzionamento.
I due pilastri fondamentali per Terna sono gli asset e le persone. Terna ha più di 74.700 km di linee, circa 890 stazioni elettriche, oltre 740 trasformatori. Ecco quindi che risulta davvero molto importante la diagnostica su questo tipo di macchine.
«Naturalmente, abbiamo da sempre sviluppato metodi di diagnosi, principalmente basati su misure elettriche, oppure di natura chimica. Oggi, questi approcci, sono integrati da una nuova metodologia di natura meccanica che si basa sullo studio delle vibrazioni e del loro evolvere nel tempo. Con questo innovativo progetto, possiamo effettuare la diagnostica con la macchina in esercizio», sottolinea ancora Lucrezia Gialli.
In questo momento è in corso la sperimentazione che consente di rilevare i dati dal campo e svolgere una serie di analisi.
Oggi poter intervenire in modo predittivo sulle infrastrutture può rivelarsi un importante vantaggio. In particolare, Terna effettua prevalentemente manutenzione preventiva, su questo tipo di macchine, che rivestono un’importanza fondamentale per l’esercizio della rete elettrica.
In tale ambito, l’intelligenza artificiale ha permesso di fare un salto tecnologico perché ha consentito di integrare i dati rilevati dalla sensoristica già presente sulle stazioni elettriche di Terna, con la capacità di riconoscere i cambiamenti nei comportamenti degli asset in caso di potenziali anomalie.
«Intelligenza artificiale, robotica e IoT, sono tre dei trend emergenti per il futuro del sistema energetico italiano che abbiamo mappato, insieme a molti altri, all’interno dei quattro cluster tecnologici su cui, ad oggi, concentriamo le nostre attività di innovazione, che sono Digital, Advanced Materials, Energy Tech e Robotics».
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Lucrezia-Gialli-copertina.jpg8131445Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-31 10:00:312021-05-31 11:04:03Un futuro alimentato da energia pulita, con Open Innovation e analisi predittive
Un’altra giornata di full immersion in compagnia di speaker di altissimo livello e di occasioni di networking con la ciliegina sulla torta: la premiazione dei Ninja Awards.
N-Conference, il Business Visionary Event di Ninja in collaborazione con i main partner TIM, AW LAB e Banca Sella, ha premiato simbolicamente talenti, professionisti e aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja. Ed è stato proprio il pubblico a decretare i vincitori tra coloro che si sono contraddistinti nella Digital Industry per tecnologia, approccio e valori
Anche per la seconda giornata siamo partiti con Daniela Uslenghi meditazione, visione guidata e coaching per concentrarsi al massimo e godere appieno della giornata.
La palla passa Luca Eleuteri, Co-Founder & Socio Casaleggio Associati, che con il suo talk Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale traccia un quadro nuovo su come dovranno essere le aziende del futuro: sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.
Ma il presente è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, però anche stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.
Una lezione che abbiamo imparato da Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW.
Il talk di Laura Fineo, Responsabile Marketing di Banca Sella, si è concentrato su come Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.
La storia “cinese” di Olivetti, consigli utili e il mondo degli eSport
Matteo Demonte, Autore, illustratore e videomaker, ci ha appassionato con la storia di Mario Tchou, l’ingegnere italiano di origine cinese di Olivetti inventore del primo computer made in Italy.
A seguire, dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social grazie a Nick Roope – Co-founder Lovie Awards, con il suo intervento Trends in Social and Digital Creativity.
Quando il gioco si fa duro, sono i duri che iniziano a giocare! E a noi, i giochi piacciono davvero tanto: gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo.
Grazie allo speech di Marco Soranno, Esports Product Manager PG Esports, abbiamo scoperto chi ha ragione: un giro d’affari da più di 1 miliardo non può essere considerato ancora un gioco.
E in un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.
Ce lo insegna Guido Stratta, Head of People & Organisation Enel Group.
Fare i conti con la globalizzazione e con le esigenze della formazione continua
Daniele Alberti, Co-founder & Partner Starboost, ci ha presentato: L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani.
Un’appassionante invito a comprendere come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.
Dopo Alberto, lo speech della nostra Federica Bulega, con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.
Gli outfit di Federica Bulega sono curati da ThePaac
Ha condiviso con noi Ninja, e con i partecipanti digitali all’evento, un viaggio fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale.
Il tour sul benessere e la soddisfazione personale: lavoro, salute e alimentazione
Il mondo del lavoro è uno dei temi al centro degli interventi degli speaker di N-Conference, declinato in alcuni dei sui tantissimi aspetti.
Non poteva per questo mancare il riferimento all’automazione, che sta modificando diversi assetti della produzione di beni fisici e digitali.
Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus, ci ha insegnato come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice. Insomma, come godersi la vita mentre i robot lavorano per noi.
Godersi la vita vuol dire anche stare bene: da soli, con gli altri e anche in forma e in perfetta salute. La tecnologia assume un ruolo centrale su questo: sono moltissime la novità del settore destinate a rivoluzionare la sanità e la cura degli individui che, prima che pazienti, sono persone. Chi meglio di Roberto Ascione, CEO & Founder Healthware Group, poteva affrontare un argomento così complesso e delicato allo stesso tempo?
Siamo andati virtualmente nello spazio, ma con i piedi ben piantati per terra: dagli importanti aspetti legati al mondo dell’healthcare, siamo passati a uno degli aspetti fondamentali per goderci la vita e vivere in salute.
Cosa mangeremo sulle navicelle spaziali, se puntiamo a diventare una specie interplanetaria? Stefano Polato ci ha raccontato cosa ha imparato cucinando per gli astronauti e ha approfondito con noi il legame fra alimentazione e performance.
Alla fine, come il dessert, abbiamo imparato cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri.
Una nuova incursione nel mondo del lavoro, con Danilo Schipani, Chief Marketing Officer di Copernico.
Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Ecco perché, per capire la direzione del cambiamento dovremmo considerare il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.
Intanto, mentre gli eventi dal vivo iniziano, lentamente, a ripartire, è stata una buona occasione ascoltare l’intervento di Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere.
Secondo lui, il processo decisionale del consumatore va interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo. Davvero suggestivo, vero?
La parte finale della mattinata
Tantissimi gli speaker che si sono alternati sul palco, reale e virtuale di N-Conference. Tra i più coinvolgenti, il Ninja Academy Wrap up di Federica Bulega – Corporate Training Manager.
Poi il consueto intervallo musicale e i saluti del nostro CEO, Mirko Pallera e via di corsa agli appuntamenti del primo pomeriggio, in attesa di conoscere i nomi dei vincitori dei Ninja Awards.
Ma prima della attesa premiazione, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la tecnica del Coaching evolutivo. Una visualizzazione guidata per permettere ai partecipanti di a creare senza limiti una visione per la loro vita, grazie a Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach.
A seguire, una vera e propria sessione di networking, un’attività dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.
Chi ha vinto i Ninja Awards di N-Conf
Una giornata molto intensa che, prima dei saluti finali di Mirko e l’esibizione di DJ DELTA, ci ha regalato anche i nomi dei vincitori dell’ambito Ninja Award.
Alle 17.00, in diretta sulla pagina Facebook di Ninja Marketing sono stati annunciati i vincitori
Ecco chi sono i premiati dal pubblico, in ogni categoria.
Ninja Celebrity
Un riconoscimento dedicato al personaggio pubblico che è stato capace di utilizzare il marketing e la comunicazione per creare autorevolezza e riconoscibilità promuovendo idee e approcci innovativi.
The Jackal
Ninja Talent
Un riconoscimento dedicato al professionista che si è distinto, soprattutto nella Community Ninja, attraverso il proprio talento e la propria passione, creando un impatto concreto con le attività svolte.
Felicia Mammone – Giornalista TV
Ninja Marketer
Un riconoscimento dedicato al Marketing Manager e al suo team che in azienda è riuscito a creare un progetto o un’attività volta a generare valore per il brand attraverso un approccio e una comunicazione distintivi.
Paolo Lorenzoni – Country Director of Marketing – NETFLIX
Ninja HR
Un riconoscimento dedicato all’HR Manager e all’azienda che nella gestione delle risorse umane si sono distinti per attività di people management e per una cultura aziendale innovativa.
A parimerito, Amelia Parente – Roche e Vittorio Maria Carparelli – Amex
Ninja Company
Un riconoscimento dedicato all’azienda che è riuscita a distinguersi per innovazione, approccio e valori, diventando un punto di riferimento nel proprio settore.
Pastificio Rummo
Ninja Leader
Un riconoscimento all’imprenditore che ha saputo creare una filosofia innovativa nella propria azienda valorizzando le risorse umane e un approccio innovativo al business.
A parimerito, Niccolò Branca – Presidente e Amministratore Delegato della Holding del Gruppo Branca International S.p.A e Renzo Rosso – Presidente di OTB
Ninja Media
Un riconoscimento alla realtà editoriale che è riuscita a creare una trasformazione concreta e positiva in ambito media e intrattenimento digitale.
Will Media
Ninja Agency
Un riconoscimento all’agenzia più innovativa che è riuscita a integrare nel suo DNA la creatività con una forte componente tecnologica per supportare il business dei propri clienti.
Caffeina
Ninja Benefit
Un riconoscimento all’organizzazione no profit (o alla società benefit) che è riuscita a creare un impatto significativo dedicandosi alla salvaguardia dell’ambiente o all’inclusione sociale.
Lifegate
Ninja Culture
Un riconoscimento dedicato alla personalità e alle idee che sono diventate di ispirazione e che portano avanti l’evoluzione sociale e spirituale della società
Michelangelo Tagliaferri – Accademia di Comunicazione
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf-2.jpg6131147Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-28 18:48:292021-06-01 13:57:57N-Conference Day 2: i momenti più Ninja e i vincitori degli Awards
Privacy, automazione e misurazione: sono i tre asset strategici su cui Google Ads disegna la visione futura per sostenere inserzionisti e marketer in seguito alla profonda trasformazione indotta dallo shock pandemico. Le tre aree di intervento, su cui si concentreranno gli investimenti della company, sono state presentate durante l’evento Google Marketing Livestream, durante il quale Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager Ads di Google e Vidhya Srinivasan, VP of Engineering and Darshan Kantak, VP of Product Management, hanno annunciato le nuove e ampliate funzioni automatiche per l’adv, le partnership ed esperienze di vendita in ambito retail e gli aggiornamenti che riguardano i tool di misurazione.
Funzioni automatiche epr l’adv e tool di misurazione
Perfomance Max, Privacy Sandbox e Machine Learning sono alcune delle novità proposte, definendo soluzioni che si inseriscono in un ecosistema pubblicitario a tutela della privacy degli utenti, consentendo in contemporanea una modalità di pubblicità efficace che sfrutti il potere dell’internet aperto.
“Google si impegna a supportare la ripresa – dichiara Jerry Dischler, Vice President / General Manager, Ads – Nel 2021 continuiamo a migliorare i nostri prodotti al fine di aiutare gli inserzionisti ad entrare in contatto con i clienti, anche mentre il mondo intorno a noi continua a cambiare”.
Una trasformazione irreversibile, in cui ogni “business è ormai un business online”. Secondo i dati eMarketer, lo scorso anno il tempo trascorso sui media digitali è aumentato del 15%, con un uso sempre maggiore di smartphone, smart tv connesse ad internet e computer.
La Performance Max offerta da Google
Per raggiungere su tutti i canali Google nuovi potenziali clienti, lo scorso anno Google Ads ha avviato la fase di test su un nuovo tipo di campagna, chiamata Performance Max, che racchiude il meglio dell’automazione di Google per aiutare gli inserzionisti ad ottenere risultati migliori su tutti i canali Google: YouTube, Display, Ricerca, Discover e molti altri. A partire da oggi, le campagne Performance Max si estenderanno a migliaia di altri inserzionisti, diventando disponibili a livello globale entro la fine dell’anno.
Con questo aggiornamento, gli inserzionisti potranno avere accesso ad informazioni come i segmenti di pubblico che stanno generando conversioni, la creatività con il rendimento migliore, approfondimenti sulle aste e le categorie di ricerca di tendenza. Potrete anche vedere in anteprima come i vostri annunci migliori vengano mostrati su ciascun canale.
“Siamo sempre propensi ad adottare nuove tecnologie pubblicitarie che possano aumentare le vendite e ridurre i costi. Performance Max si allinea perfettamente ai nostri obiettivi commerciali – spiegaUgur Sennaroglu – Marketing Director – e ci aiuta ad acquisire nuovi clienti senza cannibalizzare le vendite tra le campagne”.
Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager, Ads di Google
Garantire la tutela della Privacy verso il cookieless
Punto cardine, sarà tutelare la privacy degli utenti. “Gli strumenti digitali sono utilizzati per gestire sempre più aspetti della propria vita. Le persone vogliono assicurarsi che la loro privacy sia protetta, preoccupazione che sarà sempre più condivisa in futuro – insiste Dischler – Un ecosistema pubblicitario sano è fondamentale per mantenere un Internet aperto e accessibile a tutti, ma dobbiamo anche garantire alle persone di sentirsi sicure quando sono online”.
Da questo presupposto, la necessità per Google di rivedere i propri metodi e intraprenda azioni coraggiose per riconquistare la fiducia delle persone: “Questo è il motivo fondamentale per cui all’inizio di quest’anno Google ha annunciato che non creerà altri tipi di identificatori una volta che i cookie di terze parti saranno eliminati”.
Incrementare la privacy, quindi, ottenendo risultati a livello commerciale con Privacy Sandbox. Si tratta di un’iniziativa open source che mira a sviluppare nuove tecnologie incentrate su tecniche per la tutela della privacy come l’anonimizzazione, l’aggregazione e l’elaborazione su dispositivo progettate per supportare soluzioni pubblicitarie come annunci basati sugli interessi, misurazioni e molto altro ancora.
Nuove strategie di misurazione attraverso il Machine learning per segmenti di pubblico, per assicurare soluzioni di misurazione rispettose della privacy, ma accessibili ad ogni attività e brand a prescindere dalle dimensioni.
“Stiamo investendo sui nostri prodotti per rendere disponibili le informazioni sul comportamento dei consumatori e sulle decisioni di acquisto usando il machine learning – continua Jerry Dischler – Presto includeremo Display e YouTube, così come le conversioni in-app, in tutti i modelli di attribuzione Google Ads, inclusa quella basata sui dati alimentata dal machine learning di Google. Tutto questo favorirà la valutazione corretta l’impatto di tutte le vostre campagne Google Ads”.
Con meno cookie a disposizione, in un mercato in transizione in cui la priorità sarà la tutela della privacy, sarà disponibile il Customer match a quasi tutti gli inserzionisti per raggiungere e coinvolgere nuovamente i clienti attraverso i vari tipi di annunci.
L’automazione con prestazioni migliori
L’automazione sarà applicata a più aspetti delle campagne degli inserzionisti, dall’assemblaggio e dalla selezione automatica delle creatività con miglior rendimento tramite annunci adattabili della rete di ricerca, al trovare più query di ricerca da effettuare con parole chiave, al definire la giusta offerta per ogni asta utilizzando Smart Bidding (un insieme di strategie di offerte automatiche che utilizza il machine learning per ottimizzare le conversioni o il valore di conversione durante ogni singola asta).
Oggi, più dell’80% degli inserzionisti Google usa le offerte automatiche per ottimizzare e massimizzare i profitti, senza doversi più basare su ipotesi per raggiungere i propri obiettivi di rendimento, in maniera sinergica su più canali Google, tra cui annunci Discovery e campagne video per azione, collegando il feed di Google Merchant Center agli annunci Discovery e alle campagne video per azione. Questo permetterà di usare immagini e video per far scoprire i prodotti e di incrementare gli acquisti di dei prodotti in catalogo.
Customer Match consente agli inserzionisti di utilizzare i dati proprietari online e offline per raggiungere e coinvolgere nuovamente clienti su Ricerca, scheda Shopping, Gmail e YouTube.
Utilizzando le informazioni che i clienti hanno condiviso volontariamente con l’inserzionista, Customer Match mostra gli annunci a quei clienti e ad altri clienti simili.
Disponibilità: ora disponibile per tutti gli inserzionisti a livello globale.
Hotel ads, gli annunci di hotel vengono visualizzati quando un viaggiatore cerca un hotel su Ricerca o Maps. Questi annunci vengono visualizzati in un modulo di prenotazione che può mostrare foto dell’hotel, servizi, prezzi e un link per prenotare. Tre nuovi prodotti per aiutare i partner Google a catturare la domanda di viaggi repressa.
Le estensioni di prenotazione di hotel amplificano le campagne di ricerca dell’inserzionista e aiutano a espandere la copertura di queste campagne.
Case vacanze nella pagina dei risultati Hotel per una determinata destinazione.
Miglioramento delle offerte su commissione (per soggiorno) per facilitare la ricerca di clienti più qualificati a un costo inferiore.
Insight Page. La pagina degli approfondimenti mostra le tendenze su misura per l’attività di un inserzionista, in modo che possa vedere se stanno tenendo il passo con la domanda di prodotti o servizi di tendenza. Lo strumento è disponibile a livello globale per tutti gli inserzionisti e lo ha capacità self-service.
Local Ads. Le campagne locali sono progettate per aiutare le aziende a fornire ai loro potenziali clienti le informazioni che devono decidere quando e come visitare i loro negozi e anche facilitare la promozione da parte degli inserzionisti i loro negozi nelle più grandi proprietà di Google, tra cui la rete di ricerca di Google, Maps, YouTube, e la Rete Display di Google. Stiamo lanciando tre nuovi formati per le campagne locali.
Local inventory ads. La funzione degli annunci di prodotti disponibili localmente consente agli inserzionisti di mostrare i propri prodotti e di archiviare le informazioni acquirenti nelle vicinanze che effettuano ricerche con Google. Quando gli acquirenti fanno clic su un annuncio o su una scheda gratuita che mostra un locale prodotto, arrivano su una pagina ospitata da Google per il negozio di quel rivenditore, chiamata vetrina locale.
Performance Max sono un nuovo modo per acquistare annunci Google: campagne completamente automatizzate per operatori di marketing di app, rivenditori e attività con sedi fisiche per ottenere risultati su tutte le superfici di Google. Prestazioni massime campagne sfrutta l’automazione per fornire una soluzione completa che funziona per tutti inserzionisti in una gamma più ampia di obiettivi di marketing.
Product Feeds. I feed dei prodotti si collegano a Google Merchant Center, consentendo agli inserzionisti di sfruttare i loro cataloghi di prodotti per creare annunci più dinamici. I feed dei prodotti estraggono informazioni e immagini sui prodotti da una pubblicità account Google Merchant Center del rivenditore e visualizzare queste informazioni come parte di una campagna pubblicitaria.
tROAS è una strategia di offerta automatica basata sul valore che sta per ritorno sulla spesa pubblicitaria target. Questo La strategia Smart Bidding di Google Ads aiuta gli inserzionisti a ottenere più valore di conversione o entrate in base al target ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) impostati. Le offerte vengono ottimizzate automaticamente al momento dell’asta, consentendo agli inserzionisti di personalizzare le offerte per ciascuna asta.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Google-2.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-05-28 15:25:222021-05-28 15:59:53Privacy, automazione e misurazione: le nuove funzioni di Google ADS
Un evento completamente digitale per raccontare le Unbreakable Stories di persone e aziende che hanno saputo superare le difficoltà e reinventarsi.
Ma non solo: N-Conference rappresenta anche la voglia di ripartire che ci accomuna tutti, ricominciare a viaggiare (per piacere e per lavoro), incontrarsi e crescere insieme.
I punti salienti della prima giornata
La prima parte della giornata è dedicata a un contenuto verticale sulla Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
Una partenza col botto grazie all’apertura di Mirko Pallera, CEO e Founder di Ninja, accompagnata dall’esibizione di Dj Delta. Il ritmo giusto per affrontare una giornata così intensa e impegnativa.
Anche per questo, il primo speech di Daniela Uslenghi è focalizzato su come sfruttare al massimo le proprie capacità grazie a meditazione, visione guidata e coaching.
È stato poi a Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP, a condurci in un viaggio attraverso gli scenari e le tecnologie in grado di cambiare il mondo, plasmando la società, le aziende, ma anche le nostre vite nel prossimo futuro e Gianluca Mauro – Founder AI Academy, ci ha spiegato cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business.
L’impatto disruptive di Blockchain e Bitcoin
“Bitcoin non ha un padrone” ha detto Leonardo Maria De Rossi, Direttore del corso “The Blockchain Journey” in SDA Bocconi, “non è personalizzata da nessuno e non è controllabile da nessuno. Blockchain in generale, e tutti gli altri progetti che in realtà hanno dietro sviluppatori, compagnie e società, possono essere manipolate. Bitcoin, invece, no“. N-Conference è stata l’occasione ideale per approfondire alcuni aspetti legati all’argomento.
Come puntualizzato dallo stesso Leonardo, Bitcoin ha bisogno di molta energia elettrica per funzionare. Ed è proprio di elettricità che ci ha parlato Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab, nel sui Keynote “Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica”, tutto incentrato sullo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.
La nostra vita onlife
Non possiamo più fare una distinzione netta fra vita reale e vita digitale, secondo Barbara Carfagna, Giornalista TG1 RAI e autrice di “Codice”. “In realtà noi viviamo già onlife, cioè eternamente connessi. Con il 5G, assisteremo proprio a una simultaneità tra ciò che accade nel reale e ciò che accade online. Siamo un po’ esseri anfibi, che vivono contemporaneamente dentro e fuori da internet”
Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, ci ha invece raccontato di come la pandemia abbia stravolto le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata e come il 5G avrà una funzione abilitante su tutta una serie di nuove tecnologie, in grado di cambiarci la vita.
Tecnologie come AR e VR, le stesse oggetto del Keynote di Mauro Rubin, CEO JoinPad, che ha tracciato un quadro davvero affascinante sulle tecnologie immersive e sul modoin cui potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.
Vincenzo Riili VIDEO, Chief Marketing Officer di Google Italy ci ha confermato questa nuova tendenza sottolineando l’accelerazione della trasformazione digitale dovuta (anche) alla pandemia e in che modo le nuove spinte tecnologiche possano supportare le nostre strategie di Business.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Formazione e lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, l’atteso Ninja Academy Wrap up con Federica Bulega, Corporate Training Manager Ninja Academy.
14.30, via alla seconda parte della prima giornata di #NConf21
La seconda parte della giornata è il contenuto verticale Culture, ,per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
Si parte con Alessia Zampano, Consumer Culture Specialist, e la sua “Nuova Stra-ordinarietà”. Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Alessia ci ha regalato una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi.
Antonio Marrari, Head of Marketing AW LAB, ci ha fornito spunti davvero utili e interessanti sul rapporto tra brand e GEN Z. Quali aspetti dovrebbe considerare un brand per entrare davvero in connessione con la Generazione Z? “Dovrebbe intanto comprendere la sua ragion d’essere e stabilire una visione chiara per entrare in risonanza con le persone“.
Siamo quello che mangiamo
Sentir parlare di cibo Marco Marchetti, Head of Digital Marketing Despar Nordest, ti fa comprendere subito che l’argomento lo appassiona, e molto. Secondo lui, sul cibo è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità.
In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti. Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo.
Alle 15.35 abbiamo seguito l’appassionato talk di Domenico Romano – CEO Fandango Creators, intitolato “Live a Life you will remember”. Secondo Domenico, un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.
La Masterclass e il Q&A di Fernando Machado
Da molti, è stato uno dei momenti più attesi della prima giornata di N-Conference: la Masterclass di Fernando Machado, Chief Marketing Officer Activision Blizzard, Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It.
Porsi degli obiettivi impossibili e come raggiungerli. Questo il tema dell’intervento del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti, prima di avventurarsi in una nuova sfida, completamente diversa.
Certo, è normale avere paura e tentennare, davanti alle difficoltà, ma quello che conta è trovare il coraggio e buttarsi, senza farsi paralizzare dai dubbi.
Secondo Machado, il nuovo vantaggio competitivo è il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività.
Al termine della Masterclass, una imperdibile sessione di Q&A, in cui scoprire tutti “i segreti” di un CMO così coraggioso.
Gli outfit di Mirko Pallera e Federica Bulega sono curati da Antony Morato e ThePaac
La storia siamo noi
La prima giornata di N-Conference è andata avanti con altri contenuti di grande livello: Alfredo Accatino, Chief Creative Officer di Filmmaster Events ha presentato Unbreakable: Storie di grandi Artisti.
Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai. “Di certo governi e organizzazioni sono in grado di creare grossi movimenti, ma io credo che siamo tutti noi, ogni giorno, a creare la storia“.
Dopo Alfredo, è stato il giornalista ed esperto di comunicazione Daniele Chieffi ad appassionarci con le storie di aziende for profit che hanno la forza di cambiare il mondo.
C’è una energia inesauribile che si muove nella società. Quella stessa energia permette ai brand di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico. Su questo tema, Mirko Pallera, CEO di Ninja ha intervistato Paola Zukar, Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme ai giovanissimi Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator.
Prima dell’esibizione musicale finale di DJ DELTA, ha chiuso la giornata Federica Bulega, con il Ninja Academy Wrap up.
Una densa, densissima giornata ricca di contenuti e innovazione, di analisi di scenario e spunti per il futuro. Il tutto, in diretta streaming trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
Domani ci aspetta il DAY2, con altri favolosi speaker e appassionanti contenuti con la verticale Industry powered by Banca Sella.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf.jpg6111091Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-27 18:43:442021-06-01 15:06:35Gli highlights (e i goal) della prima giornata di N-Conference
“Quello che ti serve è un nome e un cognome, e un orientamento su come raggiungere l’obiettivo. Devi riuscire a proiettarti nel futuro, capire cosa vuoi fare “da grande” e identificare la industry che ti interessa“.
Quali sono i passi essenziali che ci permettono di costruire una carriera di successo?
Domenico Romano, CEO di Fandango Club Creators e speaker di N-Conference, ha iniziato la sua carriera proprio da Ninja, mentre era ancora studente. Lo dice chiaramente: “era il 2006 e il loghetto di Ninja sul curriculum mi ha aperto molte porte, e sono riuscito a entrare in L’Oréal. Da lì, sono partito per gli USA, dove ho lavorato in Whole Foods. Poi sono rientrato in Italia per lavorare in McDonald’s come LSM Consultant prima e per Original Marines come CMO, poi“.
L’avventura di Domenico non si ferma qui: è poi ripartito alla volta degli amati Stati Uniti per diventare Direttore Marketing per USA, Canada e Messico di Natuzzi. Quindi il ritorno in Italia, per affrontare le sfide nel marcato asiatico di AW LAB come CMO.
Dopo 3 anni, il ruolo di CEO in Fandango Club Creators, un’azienda dinamica e attiva nel settore degli eventi da molti anni che ha sede nel milanese, in un campus di 5.000 metri quadrati, un incubatore di eccellenze che ospita aziende controllate e partecipate della società. Oggi, tra i loro clienti, ci sono grandi multinazionali dell’elettronica, enti sportivi, giganti del retail.
Anche N-Conference, il Business Visionary Event in programma il 27 e il 28 maggio 2021 in Digital Edition, sarà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
“Ninja è stato l’inizio del mio percorso: senza Mirko e Alex non sarei qui dove sono ora“. dice Domenico. “Il periodo in Ninja è stato come un master ad alta intensità e quello che ho imparato mi è servito moltissimo“.
Ovviamente, per sviluppare un percorso di successo e raggiungere grandi obiettivi, bisogna mettere in conto di superare anche diversi ostacoli. Diventare Unbreakable, insomma.
“Quando ero in Ninja come Project Manager Junior, ho ricevuto una buona offerta da L’Oréal. Mirko e Alex mi hanno subito incoraggiato al cambiamento e a cogliere questa possibilità, ed è stata subito un’esperienza particolare, perché ero inserito nel programma Talent e hanno investito subito molto su di me, anche in formazione”, continua Domenico. “Dopo il cambiamento di alcune figure dell’azienda, l’idillio si è un po’ incrinato. Ho preferito quindi terminare gli studi della magistrale per propormi con maggiore forza all’azienda, con una sorta di impegnativa di assunzione”.
Da New York City a Milano
A questo punto della storia, la svolta: Domenico, nel frattempo, inizia a lavorare per Agritalia, il principale supplier italiano di Whole Foods, che gli propone di lasciare L’Oréal per frequentare un Master alla St. George University di Philadelfia. Ovviamente, accetta e, dopo due anni di studio, arriva un altro momento catartico.
“Avevo un forte legame col territorio e la voglia di restituire qualcosa alla mia terra, a una Campania che meritava rispetto“.
Contemporaneamente, arrivano due proposte, una da Doria e una da McDonald’s. I tempi con McDonald’s di fanno lunghi e Domenico sceglie Doria. Proprio nel viaggio per il primo giorno di lavoro in azienda, già sul treno per raggiungere gli uffici la telefonata dell’Head Hunter di McDonald’s lo fa catapultare giù dal treno.
“Il fascino della multinazionale era enorme. Si trattava di entrare in una vera e propria scuola, imparare il metodo ed essere proiettato all’interno di un percorso di crescita in cui sei accompagnato in tutti gli step“.
In McDonald’s fa carriera molto velocemente e gli arriva così la proposta di diventare Direttore Marketing di Original Marines. Un’altra occasione da non lasciarsi sfuggire: un team di 13 persone e un budget milionario da gestire.
Dopo 3 anni, il lavoro con Natuzzi lo riporta negli amati Stati Uniti ma il forte interesse a scoprire i mercati dell’Asia si incrocia con la richiesta di AW LAB, che puntava su di lui per spostarsi a Singapore. E allora tutto cambia, di nuovo: l’azienda è diventata velocemente quasi una media company e il Dipartimento Marketing da centro di costo si era trasformato quasi completamente centro di revenue.
Ora, Domenico Romano è CEO di Fandango Club Creators, un’azienda che si è trasformata in una holding. Una “occasione magica“, come la definisce Domenico, per la quale è stato fortemente voluto da Marco Moretti, Presidente del CDA.
“È un po’ come un padrino per me, ci conosciamo da quando avevo 18 anni, cioè da quando facevo l’animatore turistico per pagarmi gli studi. Non ho saputo dirgli di no: è un amore iniziato molto tempo fa e, adesso, sono pronto“.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/domenico-romano-copertina.jpg8121450Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-26 10:00:262021-05-26 15:07:32Diventare una star del Marketing partendo da Ninja: la storia di Domenico Romano
Quattro programmi di formazione professionale per sviluppare competenze in ambito digitale: Google lancia per l’Italia i Google Career Certificates, nelle aree Supporto IT, Project Management, UX Design e Data Analytics, destinati a studenti, lavoratori e persone in cerca di occupazione.
I quattro corsi, 100% online e flessibili, sono stati presentati in conferenza streaming insieme alla ministra Fabiana Dadone, in contemporanea all’ufficializzazione dell’adesione di Google a Giovani 2030, il portale del Dipartimento delle Politiche Giovanili che raccoglie opportunità per i giovani. Rispondendo alla call del ministero, rivolta ai vari attori economici e sociali italiani, Google contribuirà mettendo a disposizione tutto il proprio catalogo di strumenti per la formazione e per l’orientamento.
4.000 licenze per il 2021 in Italia
Predisposte per il 2021 ben 4mila licenze per i Google Career Certificates, per la fase di sperimentazione pilota, con l’idea di svilupparli anche nel lungo periodo in base alla domanda degli utenti. Nessuna competenza pregressa o esperienza significativa è richiesta per seguire i quattro corsi.
Obiettivo: accelerare la transizione digitale in Italia
Un impegno, quello di Google, che nasce dalla necessità di accelerare sulle competenze in Italia, non adeguate per la gestione della transizione digitale, inserendosi nel più ampio progetto di Italia in Digitale, avviato nel 2020 per la ripresa economica del Paese attraverso progetti di formazione, strumenti e partnership per supportare le aziende e le persone in cerca di opportunità lavorative.
Sono oltre 300.000 le persone e le piccole e medie imprese che Google ha aiutato a digitalizzarsi, come evidenzia Fabio Vaccarono, Vice President di Google, Managing Director di Google Italia: “Competenze imprescindibili. Le tecnologie digitali sono ormai fondamentali per la nostra vita. Il Covid ha colpito un Paese che figurava al venticinquesimo posto su 28 in Europa per il grado di digitalizzazione dell’economia. Nell’emergenza cittadini e imprese hanno iniziato ad usare tecnologia che non avevano, milioni di persone hanno utilizzato strumenti di ricerca. I cosiddetti consumatori digitali in Italia, i digital first secondo i dati NetCom, sono passati dal 2% del 2020 a circa il 13% nel 2021”, insiste Vaccarone, stimolando la riflessione sulla necessità di un approccio inclusivo.
Digitalizzazione e necessità di un approccio inclusivo, che riduca i gap tra le aree del Paese
L’improvvisa accelerazione ha provocato, infatti, una divaricazione, per cui risulta essenziale risolvere il gap digitale, a partire dalla modernizzazione dei processi produttivi attraverso la spinta del PNRR. Un ritardo nell’adozione di tecnologie digitali che influisce anche sul Pil italiano. La digitalizzazione diventa quindi, sempre più una scommessa sul futuro.
“Google avverte una grande responsabilità nel fare la propria parte”, spiega l’azienda, che annuncia un piano di investimenti in Italia di oltre 900 milioni di euro nei prossimi anni. “La prima chiave è la diffusione di competenze avanzate, anche per la riqualificazione di imprese in difficoltà”.
Quindi rilancio, ma attenzione alla crescita che non acuisca le disuguaglianze, come spiega la ministra Fabiana Dadone:
“Il PNRR disegna un’Italia diversa, più digitale, spinta verso la transizione ecologica. La pandemia ci ha permesso di stimola a fare un passo in avanti: interoperabilità delle banche dati nell’ambito della pubblica amministrazione, orientamento alle giovani generazioni, anche nel panorama scolastico e occupazione di qualità”.
“Dobbiamo aiutare i giovani a dotarsi delle competenze per il futuro, spendibili sul mercato del lavoro, prime fra tutte quelle digitali”, dichiara la Ministra Fabiana Dadone, che nei giorni scorsi, insieme al Ministro Colao ha lanciato il Servizio civile digitale, finalizzato non solo alla produzione di un grande impatto sociale supportando la transazione digitale del Paese, ma anche al miglioramento dell’occupabilità delle ragazze e dei ragazzi. In questo senso, ho invitato i giovani ad ‘appropriarsi’ del Portale Giovani2030.it proprio per sfruttare tutte le opportunità che possono aiutarli nella ricerca di un lavoro o, più in generale, sulla strada dell’emancipazione, tra cui questa ottima possibilità formativa messa a disposizione da Google”.
Innovazione per i giovani anche sul fronte della certificazione competenze: “Il PNRR prevede circa 14 miliardi di sgravi fiscali per le imprese per adottare tecnologie digitali. Come Paese abbiamo l’ambizione di accelerare: indispensabili le competenze digitali certificate, ma anche la capacità di riuscire ad adattarsi alla relazione in un mondo del lavoro in trasformazione. Abbiamo provato a misurare quanto pesa il settore della digitalizzazione in Italia – continua la ministra– circa 28.000 aziende del made in Italy hanno un 150% in più di occupazione under 35. Sulla digitalizzazione è in gioco il futuro, ma dobbiamo riuscire a far crescere questo tipo di occupazione anche al centro sud”.
Un momento della conferenza in streaming
Futuro e orientamento
Fondamentale, però, l’orientamento anche nelle scuole, intervenendo e mostrando come il digitale sia essenziale anche per i mestieri tradizionali, favorendo l’uniformità in tutte le aree del Paese, declinando le passioni in occupazione.
“Da queste necessità nasce Giovani 2030 – insiste Fabiana Dadone – un portale, un punto d’accesso unico per permettere a ragazzi di conoscere investimenti per le start-up innovative, i fondi messi a disposizione dal ministero dei Beni Culturali, i servizi offerti dal ministero degli Affari o dell’Istruzione Università e Ricerca.
Aprire nuove frontiere dell’innovazione e superare il mismatch digitale italiano
Nel corso del dibattito, emerge la necessità di superare il mismatch e sviluppare tecnologie, che spesso rappresentano la principale barriera all’ingresso nel mercato del lavoro.
Delle 4mila licenze previste da Google in Italia, nello specifico Rete Fondazioni ITS Italia ha messo a disposizione dei propri studenti 2.000 borse di studio, mentre Fondimpresa fornirà 1.800 borse di studio da distribuire a lavoratori di aziende in difficoltà. A queste se ne aggiungeranno circa 200 destinate agli altri partner del progetto UPA, UNA e IAA.
I Google Career Certificates sono pensati infatti per soddisfare la sempre crescente domanda di corsi di formazione online. Una ricerca condotta da Google e McKinsey mostra come, già prima del diffondersi della pandemia, più di 90 milioni di lavoratori in Europa avessero la necessità di sviluppare nuove competenze utili per la propria professione. Sempre in base a tale studio, si ipotizzava come circa 21 milioni di persone rischiassero di perdere il proprio posto di lavoro in settori in difficoltà come l’agricoltura o la vendita al dettaglio. La crisi sanitaria globale ha accelerato molte di queste previsioni: secondo McKinsey ci sarà un incremento del 25% nel numero di persone che avrà necessità di trovare un nuovo lavoro dopo la pandemia. La crescita della domanda di manodopera riguarderà principalmente quei lavori che richiedono un livello maggiore di specializzazione professionale.
Dal “TheFuture of Jobs Report” del World Economic Forum emerge, infatti, che capacità di pensiero analitico e creatività saranno elementi chiave dell’innovazione. Destinati a crescere il cloud computing, l’internet delle cose, il data analitycs, la cyber securuty e la robotica, oltre alla digital communication e l’information technology: sarà indispensabile riqualificare i lavoratori per essere competitivi sul mercato e sostenere le esigenze delle imprese.
Le partnership
“La vocazione degli ITS è lo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione: la partnership con Google conferma che rappresentano la frontiera del mondo dell’educazione. I Google Career Certificates portano gli allievi nel mondo tecnologico con una certificazione che supera i limiti del “pezzo di carta”, qualificando competenze riconosciute dal sistema del lavoro. La trasversalità di queste competenze le rende interessanti per tutti i settori economici e, quindi, una vera opportunità per tutte le 109 Fondazioni ITS”, dichiara Alessandro Mele, Presidente Rete Fondazioni ITS Italia.
“Fondimpresa è a fianco delle proprie aziende aderenti, specie nei momenti di difficoltà, dalla partnership con Google auspichiamo che l’accesso ai Google Career Certificates da parte del maggior numero di lavoratori possibile diventi strumento utile per rafforzare la formazione in merito alle nuove tecnologie, al fine di supportare le aziende aderenti nel percorso di superamento dell’attuale contingenza economica. La trasformazione digitale sta investendo la vita sociale e lavorativa di tutti, dobbiamo cambiare prospettiva, accompagnare le nostre aziende ed i nostri lavoratori attraverso il cambiamento e farlo ora”, commenta Aurelio Regina, Presidente di Fondimpresa.
“L’impegno di UPA nella formazione dei giovani è iniziato più di trent’anni fa e si è rafforzato nel corso del tempo estendendosi ai manager aziendali e a nuove aree. Come la pubblicità anche la formazione ha un valore anticiclico e questa collaborazione con Google sarà utilissima per permettere il reinserimento e la crescita professionale dei target lavorativamente più colpiti dalla pandemia: giovani, donne e over 50. Siamo inoltre convinti che la formazione continua di alto livello, meglio se con taglio internazionale, sia un asset fondamentale di lungo periodo per cogliere le nuove sfide poste dall’innovazione digitale ai singoli e alle imprese. Per tutti questi motivi abbiamo abbracciato il progetto Google Career Certificates con entusiasmo”, spiega Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente UPA.
“Siamo convinti che la tecnologia debba aiutare tutte le persone, senza distinzioni, per questo da anni ci impegniamo in progetti di formazione sulle competenze digitali. Se queste competenze erano importanti prima della pandemia, oggi sono imprescindibili per avviare la ripresa economica del nostro Paese” conclude Fabio Vaccarono, Vice President di Google e Managing Director di Google per l’Italia – Oggi siamo felici di presentare i Google Career Certificates insieme ai nostri partner, per offrire alle persone nuove opportunità di crescita professionale grazie alla tecnologia”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Barbara_google.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-05-25 19:21:542021-07-21 15:13:09Google lancia in Italia i Career Certificates
N-Conference celebrerà le Unbreakable Companies, aziende e persone capaci di sopravvivere alla crisi grazie alla voglia di innovare e guardare oltre le difficoltà.
Grazie alla piattaforma Umans™, N-Conference vivrà in digitale e sarà possibile seguire gli interventi degli speaker, visitare i Virtual Stand dei Partner, fare Networking nella Lounge digitale, interagire con ospiti e partecipanti e personalizzare la propria esperienza di fruizione dell’evento. Sarà in diretta online il 27 e il 28 maggio 2021 e verrà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
Oltre 30 gli speaker tra esperti e professionisti del panorama economico digitale internazionale.
Al centro ci saranno proprio quelle realtà che sono state in grado di reinventarsi, esplorando nuovi modi di stare sul mercato. Ma sarà anche l’occasione di conoscere e imparare da chi è in grado di trasformare gli ostacoli in opportunità e agire fuori dagli schemi per dominare il futuro.
L’evento ruoterà intorno a 3 vertical track:
Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
Culture,per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
Industry,per studiare le aziende e le industrie che guidano il cambiamento del mercato valorizzando il capitale umano, integrando le tecnologie e puntando a risolvere i problemi della società in modo innovativo, powered by Banca Sella.
Giose Milli/Daniela Uslenghi – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach Stay Present! Meditazione, visione guidata e coaching potenzianti per aiutare i partecipanti a sfruttare al massimo delle proprie capacità l’esperienza N-Conference.
10:00 Keynote Scenario
Ivan Ortenzi– Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP Benvenuti nel Mondo Ibrido Viaggio negli scenari e nelle tecnologie che sono in grado di plasmare la società, le aziende, le istituzioni e le nostre vite del prossimo futuro.
10:20 Keynote Speech
Gianluca Mauro – Founder AI Academy AI is the new electricity” e trasformerà ogni industria Cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business.
10:55 Keynote Speech
Leonardo Maria De Rossi – Direttore corso “The Blockchain Journey”, SDA Bocconi Il vero potenziale della Blockchain e le sue applicazioni aziendali Criptovalute, NFT, Blockchain, Bitcoin: siamo di fronte ad una bolla speculativa o ad una tecnologia che rappresenta l’inizio di una rivoluzione finanziaria?
11:25 Performance DJ DELTA
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11:35 Keynote Stories
Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica Lo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.
11:45 Keynote Speech
Barbara Carfagna – Giornalista TG1 RAI e autrice “Codice” Il Codice della vita Digitale Esperienze e scenari della vita digitale attraverso le interviste ai più grandi esperti di innovazione al mondo.
12:00 Keynote Speech
Quang Ngo Dinh – VP Consumer Market TIM Gigabit Society & Smartlife, l’eredità della pandemia sulle abitudini quotidiane Dallo smart working alla didattica a distanza fino al tempo libero, la pandemia ha stravolto per sempre le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata.
12:15 Keynote Speech
Mauro Rubin – CEO JoinPad Porta il tuo business nel futuro con AR e VR Le tecnologie immersive potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.
12:30 Keynote Speech
Vincenzo Riili VIDEO – Chief Marketing Officer, Google Italy Trasformazione Digitale e la nuova normalità La trasformazione digitale di cui parliamo da anni e che sembrava così lontana è arrivata. Ecco cosa abbiamo scoperto durante la pandemia e come la tecnologia può supportare la crescita del business. E come questa sia la nuova normalità.
12:45 Saluto Assessore alla Formazione e lavoro Melania De Nichilo Rizzoli
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12:50 Ninja Academy Wrap up
Federica Bulega – Corporate Training Manager
13:00 Saluti di Mirko Pallera + DJ performance
DAY 1 – Parte II – 27 Maggio 2021 – Vertical Culture
14:30 Start
DJ performance + Welcome di Mirko Pallera
14:45 Keynote Scenario
Alessia Zampano – Consumer Culture Specialist La Nuova Stra-ordinarietà Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi.
15:05 Speech
Antonio Marrari – Head of Marketing AW LAB WALK THE WALK (NOT TALK THE TALK) Come costruire un brand rilevante per la GenZ, il più grande gruppo di persone al mondo, determinandone il valore e la forza competitiva
15:20 Keynote Speech
Marco Marchetti – Head of Digital Marketing Despar Nordest Tra alimentazione consapevole e impossible foods: le nuove frontiere del cibo e della cultura alimentare Sul cibo, da questo momento, è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità. In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti. Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo [ognuno di noi può trasformarsi in un progetto «sostenibile»] Non è più una questione di sapere ma di agire. Non aspettiamo il miracolo, il miracolo siamo noi che viviamo qui e ora.
15:35 Keynote Speech
Domenico Romano – CEO Fandango Creators Live a Life you will remember Un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.
15:50 Masterclass
Fernando Machado – Chief Marketing Officer Activision Blizzard Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It. Il nuovo vantaggio competitivo? È Il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività. Raggiungi obiettivi impossibili imparando i segreti del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti.
16:30 Q&A con Fernando Machado
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16:55 Keynotes Stories
Alfredo Accatino – Chief Creative Officer Filmmaster Events Unbreakable: Storie di grandi Artisti Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai.
17:05 Keynotes Speech
Daniele Chieffi – Giornalista ed esperto di comunicazione Benefit Corporation e la Nuova Era del Capitalismo Come le aziende for profit con una missione sociale vogliono cambiare il mondo
17:20 Talk
Mirko Pallera, Founder & CEO Ninja Intervista Paola Zukar Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme a Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator Quando i Brand cavalcano le onde dei movimenti sociali C’è una energia inesauribile che si muove nella società. E’ quell’energia che permette alle marche di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico.
17:40 Ninja Academy Wrap up
Federica Bulega – Corporate Training Manager
17:50 Performance Dj DELTA e Saluti
DAY 2 – 28 Maggio 2021 – Vertical Industry
9:30 Start
DJ performance + Welcome di Mirko Pallera
9:45 Stay Present
Giosé Milli/Daniela Uslenghi – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach Stay Present! Attraverso una meditazione vedica guidata, alleniamo la presenza attraverso l’esperienza di compassione verso se stessi e verso gli altri.
10:00 Keynote Scenario
Luca Eleuteri – Co-Founder & Socio Casaleggio Associati Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale Sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.
10:15 Keynote Speech
Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW Never let a good crisis go to waste Questa è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, ma anche un’era stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.
10:30 Keynote Speech
Laura Fineo – Responsabile Marketing Banca Sella Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.
10:50 Keynote Stories
Matteo Demonte – Autore, illustratore e videomaker La Storia di Mario Tchou L’ingegnere cinese di Olivetti inventore del primo computer italiano.
11:00 Keynote Speech
Nick Roope – Co-founder Lovie Awards Trends in Social and Digital Creativity Dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social.
11:45 Keynote Speech
Marco Soranno – Esports Product Manager PG Esports Un giro d’affari da più di 1 miliardo può essere considerato ancora un gioco? Gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo. Scopriamo chi ha ragione.
12:00 Keynote Stories
Guido Stratta – Head of People & Organisation Enel Group Diventare antifragile con la Leadership Gentile In un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.
12:10 Keynote Speech
Daniele Alberti – Co-founder & Partner Starboost L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani Come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.
12:15 Keynote Speech
Federica Bulega – Corporate Training Manager Ninja Academy Learning 2031: what’s next in corporate education Al cuore della crescita di un business c’è sempre la formazione delle persone. Un viaggio fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale. Con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.
12:30 Keynote Speech
Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus Godersi la vita mentre i robot lavorano per te Come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice
12:45 Keynote Stories
Roberto Ascione – CEO & Founder Healthware Group Il futuro della salute Come la tecnologia digitale sta rivoluzionando la medicina (e la nostra vita)
13:00 Keynote Stories
Stefano Polato – Chef e Food consultant Cosa ho imparato cucinando per gli astronauti Il legame fra alimentazione e performance e cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri
13:10 Innovator Pitch
Danilo Schipani – Chief Marketing Officer di Copernico Creare un’azienda agile: dallo smart working ai nuovi luoghi di lavoro Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Per capire la direzione del cambiamento bisogna considerare: il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.
13:20 Innovator Pitch
Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere Endless Consumer Journey e la CX allargata Il processo decisionale del consumatore interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo.
13:30 Ninja Academy Wrap up
Federica Bulega – Corporate Training Manager
13:40 Saluti di Mirko Pallera + DJ performance
DAY 2 – PARTE II – 28 Maggio 2021 – Ninja Virtual Gala Awards
14:30 Start
DJ performance + Welcome di Mirko Pallera
14: 45 Keynote Stories
Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach Stay Present! Con la tecnica del Coaching evolutivo e una visualizzazione guidata i partecipanti saranno portati a creare senza limiti una visione per la loro vita. Se immagini, puoi!
15:15 Networking
Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach
L’intera attività sarà dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/agenda-n-conference.jpg8131450Ninja Academyhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Academy2021-05-25 12:27:422021-05-28 13:29:27N-Conference: agenda e ospiti delle due giornate del Business Visionary Event
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