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  • Come si può superare la crisi del settore eventi secondo Alfredo Accatino

    "Si può cambiare e fare cose positive: per chi ha capacità e voglia c'è la possibilità di fare tante cose"

    3 Giugno 2021

    Tra i settori più colpiti della pandemia del 2020, quello degli eventi emerge inesorabilmente, trascinando con se numerosi problemi economici. Non potendosi svolgere da presenza, molte manifestazioni non sono state annullate ma trasferite su piattaforme digitali, favorendone il cambiamento. Durante l’Unbreakable tour di N-Conference in giro per l’Italia con il Ninja Van, Mirko Pallera ha fatto tappa a Roma da un creativo, organizzatore di eventi: Alfredo Accatino, Direttore Creativo di Filmmaster, in particolare ci racconta come si è reinventato durante lo stop forzato.

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    Reinventarsi con gli eventi

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    Il mese di marzo dello scorso anno è stato sorprendentemente tragico, già dal primo giorno di lockdown, ho passato un momento di sconforto. Sono sempre stato abituato a ragionare in avanti, a pianificare con lo sguardo rivolto al futuro. Ci ho messo un po’ per rasserenarmi nuovamente.
    Inizia così, la chiacchierata con Mirko, a casa di Alfredo, immersi in un salotto colmo di storia dell’arte e vissuto. Ripercorrendo l’anno nefasto racconta come ha messo sù una vera e propria campagna di comunicazione, per proteggere la categoria del settore eventi, farsi riconoscere dal governo, facendo capire che esiste un lavoro che non è propriamente riconosciuto, un’organizzazione che racchiude tante persone che fanno cose diverse: dall’intrattenimento, alla location, tutta la filiera di realtà piccole e importanti che arriva a coinvolgere circa 600.000 persone.

    Come fare a superare la crisi?

    Fermare l’industria eventi vuol dire fermare risorse che hanno difficoltà. La prima soluzione per sopravvivere a questa incombenza, è stata la corsa digitale, con l’utilizzo di piattaforme che hanno abbassato la qualità e gli investimenti. Il digitale è un mezzo, ma c’è bisogno soprattutto di contenuto e linguaggio.
    Ci siamo trovati in una situazione difficile perché abbiamo chiuso il vecchio ufficio e cambiato sede proprio nei mesi peggiori, ma abbiamo vissuto il tutto come un’opportunità, dando un taglio al passato. Nel frattempo abbiamo prodotto a gennaio un evento a Milano, organizzato tutto in digitale, con modalità ibrida.
    Quest’anno, però, ci ha lasciato due insegnamenti:

    1. Il rischio delle piattaforme digitali

    Il rischio del digitale sembra essere una brutta televisione, fatta male, con piccoli studi e conduttori improvvisati. Certamente permette di fare molte cose, con condivisione ampia di contenuti, memorizzazione, interazione con chi è a casa. Trovare linguaggi nuovi sulla spettacolarizzazione. Ho cominciato ad occuparmi di storie di artisti che hanno perso ma hanno avuto una vita ricca, che hanno sfidato le convenzioni e si so messi contro tutti.

    2. Dare credito a una categoria precaria

    Ho organizzato dei webinar in cui è emerso che c’è addirittura confusione sul codice ateco, non si capiva cos’era l’industria eventi” dice Alfredo.
    Non esisteva il concetto del mondo eventi, un’industria che ha professionalità distinte: dal regista all’artista. Noi di Filmmaster lavoriamo con molti registi, importanti al pari di tante altre risorse. Mi sento ottimista ora, dopo la depressione iniziale, ma c’è possibilità di cambiare e fare cose positive, un momento di cambiamento sano, per chi ha capacità e voglia c’è possibilità di fare tante cose
    alfredo accatino

    Nuovi format digitali

    Il concetto di comunicare con il pubblico di riferimento, è stata la vera innovazione. Sarebbe bello poter immaginare una produzione che mette in rete podcast, video produzione tv, unendo questo sistema ancora un po’ magmatico. Anche la piattaforma Twitch rischia di perdere contenuti e masticarli troppo velocemente. Le tecnologie ancora non sono arrivate alla raffinatezza e semplicità, occorre far pulizia in maniera chiara.
    La vera tecnologia è quella semplice, se non riparte il sistema è un problema reale. Sono fiducioso, nonostante gli eventi saranno minori, perché c’è sempre il rischio di saltare all’ultimo momento.