Undicesimo appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
L’argomento di questa puntata è l’Intelligenza Artificiale e le sue varie applicazioni: ne abbiamo parlato con Gianluca Maruzzella, CEO e Co-founder di Indigo.ai. Una piattaforma di intelligenza artificiale che utilizza chatbot e machine learning al fine di aiutare le aziende ad automatizzare la comunicazione con i propri clienti tramite la chat.
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Come l’AI ha supportato l’emergenza COVID-19: min 05,00
Le infinite applicazioni dell’Intelligenza Artificiale: min 11,00
Le discriminazioni sui chatbot: min 15,00
L’impatto degli assistenti vocali nel mondo bancario e assicurativo: min 17,20
Il futuro dell’AI in Italia e nel Mondo: min 24,40
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/articolo.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-07-16 15:50:552021-07-22 12:52:48Artificial Mindset: cosa è cambiato (e cambierà ancora) con l'Intelligenza Artificiale
Ottenere backlink non è un lavoro facile. Lo specialista di Outreach e di link building lo sa bene! Una cosa è però certa, un’email noiosa non ti farà ottenere mai nulla.
Prendiamo quest’email ad esempio:
Quante email simili hai letto nel corso della tua carriera come marketer? Sono quasi sicura che la risposta sia: “Troppe!”.
Talmente tante che molte sono finite direttamente nel cestino perché il tempo era poco e le deadline imminenti.
Abbiamo sempre meno attenzione da dedicare alle email che riceviamo, perciò la prima email che mandiamo deve avere tutte le caratteristiche di un’email vincente.
Questa è una lezione imparata sul campo in anni e anni di esperienza come Marketing Specialist. Le mie prime email erano proprio come quella qui sopra… ammetterlo è difficile, ma dicono che l’accettazione sia il primo passo perciò condivido questo mio errore volentieri.
Nel nostro campo si scherza spesso dicendo che non facciamo altro che mandare email ogni giorno, e seppur ciò non sia totalmente vero… va detto, in parte lo è!
Per questo motivo se mi capita di leggere un’email diversa, che si distingue, e mi sorprende in qualche modo, la mia giornata lavorativa diventa automaticamente più interessante.
Cosa bisogna tenere a mente per scrivere email di Outreach d’effetto? In quest’articolo affronteremo alcuni elementi chiave:
Consigli utili per scrivere email di Outreach migliori di quella riportata a inizio articolo
Per quale motivo personalizzare le email è essenziale per creare relazioni con chi le riceve
L’importanza dell’umorismo e del carisma
Iniziamo subito con qualcosa di essenziale.
La vita del Digital Marketer ha bisogno di humour
La nostra professione è senza dubbio la migliore al mondo, ma può sicuramente essere noiosa di tanto in tanto.
Certo, lo stress e le deadline ci tengono sempre attivi, tuttavia alcune parti del nostro lavoro sono macchinose e non particolarmente ‘fun’.
Io lo so bene! Lavorando da remoto come Content Writer per Packhelp, un’azienda specializzata in packaging personalizzato, passo le mie giornate nella mia stanza a fissare due schermi e creare contenuti senza poter scambiare battute frequenti con i miei colleghi.
Non mi lamento, adoro quello che faccio! Ma ogni tanto la vita lavorativa ha bisogno di brio, di stimoli, di scambi che diano una scossa emotiva a giornate a volte blande e ben poco divertenti.
Ricevere un’email diversa, personalizzata, che si distingue, e che mi strappi un sorriso mi renderà felice! Perciò, questo è uno degli obiettivi che pongo per me stessa quando contatto altri marketer o clienti per collaborazioni di vario tipo.
Le email personalizzate hanno una percentuale maggiore sia di essere visualizzate, sia di ricevere risposta. Credits: https://sujanpatel.com/business/perfect-outreach-email/
Per fare ciò, l’umorismo e il non prendersi troppo sul serio sono entrambe caratteristiche essenziali.
Abbiamo voglia di ridere, di scherzare, di onestà e trasparenza. Nella vita come a lavoro.
Le nostre email devono rispecchiare tutto ciò e mostrare chi siamo! Del resto, se il contatto va a buon fine, avremo diverse altre email da scambiarci prima di ottenere il nostro obiettivo.. quindi dare un’immagine non veritiera di noi stessi è in realtà controproducente, non trovi?
Come scrivere email di Outreach d’effetto ed ottenere backlink: 6 consigli utili
Dopo questa introduzione decisamente troppo lunga, direi che è ora il caso di parlare dei passaggi effettivamente utili per scrivere email di Outreach che ti facciano ottenere backlink, guest post, collaborazioni con influencer o qualsiasi cosa tu voglia (nel limite del possibile, si intende!).
1. Capire chi contattare è fondamentale
È abbastanza facile oggigiorno trovare i contatti che ci servono online. Tuttavia, se il sito dell’azienda in questione non rende questo step ‘easy peasy’, ci sono diversi tool da poter utilizzare.
Il mio preferito è Hunter.io: basta inserire il link del sito e questo magico strumento ti darà un elenco di email per ogni componente di quell’azienda o dipartimento.
Hunter.io in azione
Una volta ottenuta la lista, bisogna decidere chi contattare!
Le possibilità sono spesso molteplici, ma non tutte rappresentano la scelta ideale per raggiungere il tuo scopo. Solitamente, optare per scrivere al dipartimento più affine è la cosa più adatta. Se vogliamo ottenere backlink, i dipartimenti di Marketing e PR sono ideali.
Tuttavia, i dipartimenti di Customer Service possono spesso essere una buona opzione! Infatti, questi non sono abituati a ricevere email simili ogni giorno, quindi ci sono maggiori probabilità che le notino e le passino poi a chi di competenza all’interno dell’azienda!
Infine, se ci si sente coraggiosi, si può sempre puntare a scrivere direttamente al CEO. Funziona! È così che ho ottenuto la mia chance di scrivere un guest post qui (shoutout a Mirko per avermi messa poi in contatto con Fabio!)
Ad ogni modo, è importante tenere a mente che qualcuno troverà le tue email poco professionali, e tendenzialmente da queste persone non riceverai risposta. Tuttavia, dicono spesso che “il rifiuto è ridirezione”, perciò forse è meglio così! Del resto, chi ha voglia di collaborare con persone troppo serie che non condividono il nostro senso dell’umorismo stellare!
2. Sperimenta con il soggetto della tua email di Outreach
Secondo uno studio, il 47% delle persone decide se aprire un’email in base al suo soggetto.
Questa cosa non è sorprendente. Oggi infatti leggiamo il soggetto dell’email in primis, e da li decidiamo o meno di aprire l’email e dedicare 2 minuti della nostra giornata estremamente piena a quel testo.
Perciò, se il soggetto non funziona, avrai sprecato tempo.
Personalmente, utilizzo spesso a rotazione soggetti per email che so essere d’effetto per l’obiettivo specifico che voglio ottenere.
In generale però, ci possono essere diversi approcci:
Andare controtendenza scrivendo come soggetto (nessun soggetto) e provocare sentimenti di nostalgia in chi riceverà la tua email, che ormai non ricorderà nemmeno più i tempi in cui il soggetto dell’email non era per nulla rilevante.
Puoi mostrarti sicuro di te, pur restando umile: “Un’email che vale la pena leggere!” o “Ti farò una proposta che non potrai rifiutare!” sono opzioni viabili. L’ultima è perfetta per interlocutori che sapete essere grandi fan del “Padrino”! Non ho visto nessuno dei film eppure questo soggetto è un icebreaker che per me ha funzionato in diverse occasioni nel corso degli anni (‘fake it till you make it’, come dicono in inglese!)
La trasparenza ha sempre il suo perché: “Scambio di link reciproco” e varianti simili sono anch’esse efficaci, nella maggior parte dei casi.
3. Presta attenzione alla struttura della tua email
Il format della tua email è molto importante! Nessuno ha voglia di leggere email troppo lunghe, con un testo accorpato e per nulla invitante.
L’aspetto visivo dell’email conta, soprattutto considerando che la tua email è spesso inaspettata e non ha inizialmente valore apparente per chi la leggerà.
Perciò, per quanto ovvio, ricordati di lasciare spazi adeguati tra una frase e l’altra, dare rilevanza agli elementi importanti usando il grassetto o sottolineando le parti chiave, e assicurati che l’aspetto della tua email sia funzionale nel complesso.
Creare una struttura per il tuo contenuto che sia invitante è essenziale! Non vorrai mica che la tua email finisca nel cestino al primo sguardo.
4. Vai dritto al punto
L’onestà e la trasparenza sono la chiave per tutto.
A questo proposito, è importantissimo rispondere a ipotetiche domande che i tuoi interlocutori avranno:
Chi sei?
Per chi lavori?
Perchè mi stai scrivendo?
Queste sono solitamente le prime 3 che ci balzano in testa quando riceviamo un’email da colleghi marketer.
Perciò, dopo una breve frase introduttiva che catturi l’attenzione e imposti il tono per la tua interazione, sii chiaro e diretto. Vuoi ottenere backlink? Dillo. Vuoi scrivere un post sul loro blog? Proponilo. Qualsiasi sia l’obiettivo, rendilo c r i s t a l l i n o.
Non c’è tempo da perdere, nè voglia di perderne. Spiega chi sei e cosa vuoi ottenere con la tua email in maniera concisa e diretta. Chi riceverà l’email te ne sarà riconoscente e probabilmente sarà più volenteroso di aiutarti ad ottenere backlink o raggiungere il tuo obiettivo, qualsiasi esso sia.
Infine, anche in questo caso, non dilungarti. La voglia di parlare del packaging ecosostenibile che offre Packhelp, o del fatto che sia stata nominata azienda n.1 in Europa nella graduatoria Deloitte Technology Fast 50 2020 è sempre tanta. Tuttavia, questi dettagli non sono sempre rilevanti e spesso allungherebbero le mie email di Outreach, senza aggiungere valore alcuno.
5. Sii coordiale: l’umorismo non è mai sinonimo di maleducazione.
Ricorda che stai cercando di ottenere qualcosa e il tuo obiettivo è fare una bella impressione e catturare l’attenzione, strappando magari un sorriso qua e là.
Usare l’umorismo e il carisma come armi non deve mai risultare maleducato. Resta umile, ma determinato e vedrai quante porte ti aprirà il mondo!
Questo elemento è importante anche al momento dei saluti iniziali e finali. Sicuramente non vorrai optare per locuzioni tipo ‘Gentile dottore’ e simili, ma va da sè che neanche ‘Bella lì!’ o ‘Ciao cara!’ funziona…
Trova il giusto compromesso tra ‘sono una persona amichevole ed alla mano, ma al contempo un professionista di marketing che ti sta proponendo una collaborazione di valore’, mi raccomando!
Le email personalizzate vengono aperte il 26% in più di quelle standard. Credits: https://www.campaignmonitor.com/resources/guides/email-marketing-new-rules/
6. Personalizza la tua email
Le email personalizzate, di qualsiasi tipo, solitamente vengono aperte più spesso: il 26% in più secondo diversi studi sull’email marketing.
Perciò, se puoi, rendi l’email il più personale possibile.
Una volta deciso a chi mandare l’email, fai un po di sano internet stalking! Grazie alle piattaforme social e LinkedIn potrai scoprire dettagli interessanti da usare per la tua email, senza risultare invadente.
Questo consiglio è, a mio avviso, soprattutto rilevante per chi lavora in Influencer Marketing.
Gli influencer ricevono centinaia di email al giorno per collaborazioni di vario tipo, e dovendo scegliere, valuteranno aziende che mostrano di tenere ad avere davvero loro per sponsorizzare un prodotto, piuttosto che una figura qualunque.
Un’email generalizzata darà l’idea di un brand poco attento ai dettagli e poco interessato all’influencer in questione come individuo, oltre che come mezzo di strumento pubblicitario e potenziale collaboratore. Perciò, fai le tue ricerche e dimostra di sapere a chi ti stai rivolgendo. Farà una differenza enorme, vedrai!
Ho inviato la mia email. Ora?
Follow-up. Follow-up. Follow-up.
Mandare email di follow-up nelle settimane successive è importante! Magari la tua email è vincente, ma la persona che hai scelto di contattare era in vacanza, o troppo impegnata con progetti e deadline imminenti e si è persa il brio di leggere la tua email.
Ricontattali nelle settimane successive e ricorda loro che vuoi ottenere backlink, ed hai una proposta valida da fare! Secondo uno studio, solo il 30% delle persone interessate risponderà alla tua prima email. Diverse altre risponderanno alla seconda, terza, quarta o addirittura, come dimostra il grafico qui sotto, all’ottava email di follow-up.
Pare che rincorrere le persone non sia una strategia potenzialmente valida solo nel dating!
Il succo è, non mandare email di follow-up può precluderti dall’ottenere backlink o la collaborazione che desideri, mentre il margine potenziale di successo nel mandarle è del 70%… quindi non ci sono scuse. Va fatto!
Ottenere backlink non è mai stato così facile
Ora che ho condiviso alcuni degli accorgimenti a mio avviso necessari per scrivere un’email d’effetto e fare Outreach nel modo efficace, non ti resta che sperimentare!
L’unica cosa da fare è provare: diverse combinazioni di email funzioneranno per diversi scopi e diverse aziende.
Chissà, magari anche tu avrai modo di scrivere un guest post per uno dei blog che leggevi sempre da inesperto di marketing.
Se puoi sognarlo, puoi farlo… o meglio, se ci provi, magari ci riesci!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/email-marketing.jpg9251614Sara Di Marohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSara Di Maro2021-07-16 10:30:472021-07-16 18:11:20Outreach e Digital PR: come scrivere email d'effetto ed ottenere backlink
Il protagonista dell’Unbreakable Story di oggi è l’artista, Dj Delta, dj resident di N-Conference che ha accompagnato l’evento con la sua selezione musicale.
Dj Delta, che è un dj-sociologo, che racconta delle “resistenze” del contesto siciliano all’hip hop e del ritardo, rispetto ad altre zone d’Italia, nell’acquisizione di informazioni dagli Stati Uniti da cui prendere ispirazione: “Eravamo molto primordiali nel fare hip hop qui in Sicilia”.
“Due linee di sviluppo dell’hip hop in Italia, quella di Jovanotti, per intenderci, e quella “anti-sistema” dei centri sociali, in realtà si sono mosse parallelamente. Jovanotti ha sfruttato una diffusione mediatiche che è arrivata prima della linea di sviluppo a contenuto politico. Lui riprendeva dall’hip hop quello che negli Stati Uniti era ‘combattere per il tuo diritto a fare festa’, l’idea dell’hip hop di passarsela bene. Solo dopo, nei primi anni ’90, è arrivato il modello legato alla contestazione”.
Secondo Dj Delta, negli anni ’90 il legame con la musica locale era molto forte: erano tempi molto diversi da quelli di adesso quando, con internet, riesci ad accedere allo stesso bacino musicale al quale può accedere una persona che si trova dall’altro lato del mondo. I dischi li trovavi solo nel tuo negozio di quartiere e quindi il tuo stile musicale si definiva anche in base ai titoli che avevi a disposizione.
“Faccio il Dj da 25 anni“, racconta Delta, “di pensiero divergente, di attitudine unbreakable, ne dovevi avere per immaginare che il giradischi, che per la maggior parte delle persone era un elettrodomestico, potesse diventare un vero e proprio strumento musicale“.
“Quando avevo 10, 11 anni, andavo a lezione di chitarra e il maestro mi insegnava la pentatonica. Dietro di lui però c’era un giradischi, e io non potevo fare a meno di fissarlo. Alla fine cedetti alla tentazione di chiedergli se fosse uno strumento musicale. La risposta del maestro fu che non lo era: serviva ‘solo a riprodurre la musica“.
Così, Dj Delta ha smesso di prendere lezioni di chitarra e si è messo in testa che quella “roba lì” poteva suonare davvero. Una decisione che lo ha portato a vivere tante esperienze, nazionali e internazionali, fino alla vittoria del Red Bull Thre3Style 2016, una delle più importanti competizioni al mondo nel settore.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/dj-delta-copertina.jpg9231637Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-07-15 17:00:432021-07-21 15:27:33Rap, Hip Hop e Trap: la storia di un'industria milionaria raccontata da Dj Delta
Dopo la vittoria della Nazionale Italiana di calcio agli Europei 2020, abbiamo esultato tutti.
Oggi, che il mondo è un po’ più digitale rispetto alle passate occasioni sportive, uno dei modi più semplici per esprimere un’emozione è quello di riversarsi sui social media e affidare a queste piattaforme la nostra gioia e, perché no, anche lo “sfottò” agli avversari che hanno perso.
Con le parole, certo, ma anche con le immagini.
Io non conosco “personalmente” Eman Rus. Anche se ci ho parlato al telefono e via direct message su Instagram, non conosco il suo “nome anagrafico”, ma solo la sua identità digitale. Che è ancora più seguita adesso che i suoi lavori hanno fatto, letteralmente, il giro delle piattaforme dei social network, arrivando anche sulle TV nazionali.
Se il nome di questo creator non vi dice molto, di sicuro lo farà l’immagine di cui parliamo oggi, il “meme” (anche se lui non li definirebbe così), in cui l’allenatore dell’Italia, Roberto Mancini, appare abbigliato con il classico outfit della Regina Madre.
Come si fa a proteggere la paternità di un contenuto così “veloce”, se viene manipolato e condiviso migliaia di volte da realtà grandi e piccole? Lo abbiamo chiesto proprio a lui.
Abbiamo visto il meme Mancini-Regina un po’ dovunque, anche in tv. Ci racconti cosa è successo?
Il fotomontaggio Mancini Regina è stato realizzato il giorno che abbiamo scoperto di dover disputare la finale contro l’Inghilterra, ma si è diffuso in maniera esponenziale sul web solamente dopo aver vinto la partita contro gli inglesi. Mi sono goduto i festeggiamenti e, di conseguenza, non mi sono reso conto immediatamente di cosa stava succedendo sui social.
Il fotomontaggio è stato ripostato in molteplici pagine privandolo del mio logo e della mia firma, rendendo perciò sconosciuto l’autore; è stato trasmesso anche in televisione ma naturalmente la mia firma non c’era più, è comparso ovunque.. nei social e nelle home dei siti internet di vari giornali nazionali.
Persino una nota radio nazionale lo ha pubblicato nella sua pagina Instagram e, in seguito alle centinaia di segnalazioni fatte dai miei follower, nessuna modifica è stata apportata. Il fotomontaggio era stato privato del mio logo ed è stato aggiunto quello della radio che si è così appropriata del contenuto che io avevo ideato e creato.
Se un meme diventa virale, rischia di perdere il legame con l’autore. Come si fa a tenerne traccia?
Con questa domanda ne approfitto per sottolineare il fatto che il mio lavoro è distante dal concetto di meme. Il meme per me cosa è ?
È l’immagine della Regina Elisabetta seduta da sola durante i funerali del marito, è Sergio Mattarella che esulta dopo il gol, è l’uomo affacciato dal balcone di Matera, è Chiellini che tira la maglia del giocatore inglese.
Ecco, sono tutte queste immagini che per circa una settimana diventano iconiche, e vengono snaturate dal loro contesto originario e rielaborate per creare dei contenuti ironici.
Nella maggior parte dei casi, questa tipologia di contenuti viene accompagnata da scritte all’interno dell’immagine. Io, nella maggior parte dei casi, se non sempre, non uso questa tipologia di contenuto.
Piuttosto, cerco di creare degli scenari nuovi attraverso il fotomontaggio. Faccio satira attenendomi ai fatti di cronaca estremizzando la realtà o rielaborandola secondo la mia visione. Sono delle immagini che, a differenza dei meme, hanno un’ideale ben preciso e spero abbiano un eco più duraturo.
Vedo infatti che i miei fotomontaggi vengono utilizzati dalle persone come immagine profilo dei propri account; altri li stampano e se li appendono in camera, molti addirittura ne fanno delle magliette. Non so… credo che il mio lavoro sia molto distante dai meme.
Per rispondere alla tua domanda, per tenere traccia di un contenuto diventato virale è innanzitutto necessaria la firma o il logo riconducibile all’autore. Poi ti devi affidare al buon senso e correttezza delle persone o delle pagine che ripostano il tuo contenuto.
Basta una persona che rimuove la firma dall’immagine e il contenuto è andato perso. Ed è quello che è successo con Mancini Regina. Per tutta questa serie di ragioni sono nati gli NFT.
Dal tuo punto di vista, per un brand, quale sarebbe la procedura corretta per condividere un meme diventato virale?
É molto semplice: basta rendere onore al lavoro dell’autore citandolo nella caption, mantenendo il logo originario, senza l’aggiunta di loghi secondari.
I tag devono essere mirati. Se un’artista viene taggato in una sua foto riportata in un’altra pagina, ma nei tag ci sono altre 15/20 persone, penso che a quel punto il tag perde di valore. Lo stesso meccanismo dovrebbe verificarsi in tv o su altre piattaforme. Citando sempre chi c’è dietro quel contenuto e chi ha speso del tempo per crearlo.
Cosa c’è dietro la creazione di un meme virale? Qual è il processo creativo?
Il processo inizia con l’identificazione di un evento o di un tema con particolare rilevanza a livello nazionale o internazionale. Dopodiché, butto giù una serie di appunti e faccio delle prime simulazioni a mano. La fase ,forse più complicata, del mio lavoro è la ricerca delle immagini. Occorrono quelle con l’angolatura ben precisa, quelle con i colori giusti, servono le espressioni dei personaggi selezionati adatte, felici piuttosto che tristi.
A quel punto arriva il lavoro vero e proprio: collego la mia tavoletta grafica, apro Photoshop e “dedico il mio tempo ai livelli” ( i livelli di Photoshop, appunto). Termino il fotomontaggio, lo salvo e me lo invio nel telefono. Una volta visionato da lì, mi accorgo se il lavoro è soddisfacente o se è necessaria qualche altra modifica.
Le piattaforme social puntano sempre più sui creator. Come monetizzi la creazione dei tuoi contenuti?
Un creator potrebbe monetizzare come monetizzano gli influencer, con la differenza che gli influencer ci mettono “solo” la faccia e la fama già consolidata, mentre un creator dovrebbe metterci un lavoro artistico alla base e un’idea originale. Si può monetizzare anche attraverso lavori su commissione per singoli o aziende, o creando contenuti esclusivi per altre pagine.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera come la tua?
Il consiglio che posso dare a chi vuole avvicinarsi a questo mondo è di lavorare tutti i giorni per arrivare a un proprio stile riconoscibile, quello che esprime al meglio se stesso. L’attenzione al dettaglio è una componente fondamentale, stare sempre sul pezzo e anticipare le mosse degli altri e creare una visione differente che gli altri non hanno immaginato.
E poi, inutile dirlo, metterci sempre passione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/meme-regina.jpg9231644Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-07-15 10:05:582021-12-29 15:07:21Come si arriva in TV con un meme. Ecco chi ha creato Mancini-Regina
Ninja Academy, storico punto di riferimento per gli innovatori del marketing, è in fase di profonda evoluzione e trasformazione. La Digital Business School di Ninja Marketing che ha già formato al digitale oltre 100.000 persone e più di 500 aziende, è alla ricerca di nuove risorse. Il nostro team giovane, appassionato e sempre un passo avanti, è in continua crescita!
Abbiamo aperto due posizioni per Junior Business Development & CRM Specialist che possano aiutarci a sviluppare nuove opportunità di business e veicolare sempre meglio i valori di Ninja in tutta Italia con entusiasmo ed energia. La risorsa sarà inserita in un contesto giovane, dinamico e fortemente innovativo, sarà coinvolta nelle attività di vendita dei prodotti formativi aziendali, di supporto al cliente ed assistenza telefonica.
Lo Junior Business Development & CRM Specialist è una figura di vendita interfunzionale che opera a stretto contatto con le unit B2B e B2C della nostra Digital Business School.
CRM & Outbound Sales
Nel ruolo di outbound sales, lavora come primo contatto con i lead generati dalle campagne marketing (sia consumer che business) per fissare appuntamenti consulenziali con i nostri Learning Expert. Si occupa inoltre di qualificare e contattare proattivamente (al telefono, via mail e attraverso i social media), aziende e professionisti che hanno bisogno di nuove competenze, modelli e strumenti per affrontare sempre meglio le sfide del digitale.
Le responsabilità e i compiti dello Junior Business Development & CRM Specialist:
Contatto diretto telefonico e via mail ai database di lead forniti dal team Marketing con lo scopo di promuovere l’offerta Ninja Academy e pianificare appuntamenti di consulenza e analisi del fabbisogno formativo;
Sviluppo di nuove opportunità di business per l’area Corporate Training;
Assistenza dedicata a clienti business e consumer in supporto al team CRM.
Cerchiamo una persona motivata, con una buona attitudine commerciale, appassionata per il settore digitale e che sia in possesso dei seguenti requisiti:
Forte motivazione ed energia;
Buona attitudine commerciale;
Esperienza professionale anche minima come business developer, sales outbound, customer support telefonico;
Ottima dialettica, capacità espressiva, spiccate doti relazionali;
Passione e interesse per il digital marketing, la tecnologia, la formazione, le risorse umane;
Capacità di autorganizzazione e di lavoro per obiettivi;
Attitudine al lavoro in team;
Eccellente conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta;
Laurea o diploma.
Cosa ti offriamo:
Un ambiente stimolante sempre al cuore dell’innovazione digitale e proiettato al futuro
RAL commisurata alla tua esperienza e potenzialità
Lifelong learning: l’offerta formativa Ninja Academy sarà a tua completa disposizione
Opportunità di accrescere il tuo network di relazioni: entrerai da protagonista nella community Ninja
Possibilità di crescita continua al raggiungimento dei tuoi obiettivi
Tanto divertimento: in Ninja lavoriamo sodo ma amiamo celebrare i nostri successi!
Offriamo al team attività di team building ed esperienze indimenticabili: le nostre convention annuali si svolgono in luoghi incredibili e sono intensi momenti di sviluppo personale.
Disponibilità oraria: full time
Sede di lavoro: preferiamo valutare candidati su Salerno, ma consideriamo anche figure per la sede di Milano. Offriamo inoltre una politica flessibile di Smart Working.
Amiamo farci stupire da chi ha talento e da chi non si accontenta mai dei risultati che ottiene ma cerca sempre nuove opportunità di crescita personale e professionale: un vero guerriero Ninja non si sazia mai!
Tipologia Contrattuale: inquadramento e retribuzione saranno commisurati a competenze e potenzialità del candidato.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/1_Rox-4.jpg10801920Ninja Comunicahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNinja Comunica2021-07-14 10:34:152021-07-23 16:31:19Ninja Marketing sta cercando due Junior Business Development & CRM Specialist: candidati subito!
Dall’avvento di internet negli anni novanta, le innovazioni più disruptive sono dipese dalla creazione di nuovi modelli di business. Proprio l’osservazione di questo fenomeno è al centro dell’attività di ricerca di Strategy Innovation, spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia, che dedicherà ai “Future Business Model” il prossimo appuntamento degli Strategy Innovation Workshop.
Con i saluti del Direttore del Dipartimento di Management, Anna Comacchio e la testimonianza di esperienze di successo come Conio, Habacus, Primo Space e Institute for the Future, Carlo Bagnoli, Ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, fondatore di Strategy Innovation, esplorerà i future business model: crowd economy che si basa sullo spirito di comunità e condivisione, free/data economy che offre l’accesso gratuito a un prodotto per raccogliere e quindi monetizzare dati sui clienti, smartness economy che rende intelligente ogni prodotto e processo grazie all’IA, closed-loop economies che si fonda sul riciclo e riuso dei «rifiuti», multiple world models che sfrutta la coesistenza del mondo reale e virtuale grazie alle tecnologie VR e AR, transformation economy che offre esperienze ripetute per cambiare lo stile di vita delle persone, decentralized autonomous organization che partendo dalla convergenza dell’IA con la Blockchain immagina la scomparsa dell’agire umano all’interno delle organizzazioni.
Interverranno: Carlo Bagnoli, Ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia e fondatore di Strategy Innovation, Anna Comacchio, Direttore del Dipartimento di Management di Ca’ Foscari, Paolo Cuniberti Founder & Ceo Habacus, Lorenzo LatoHead of Sales Conio, Raffaele Mauro, Partner Primo Space e Mattia Crespi, Research Affiliate Institute For The Future.
L’innovazione disruptive dei modelli di business technology push sarà, infatti, approfondita presentando i casi di Habacus, startup innovativa a sostegno della formazione accademica e professionale degli studenti e Conio, startup attiva nel mondo Digital Assets che attraverso la Blockchain sta trasformando il mondo della finanza. Queste realtà hanno sviluppato proposte di valore decisamente innovative sfruttando commercialmente le possibilità offerte, in particolare, dall’IA e dalla Blockchain.
Future business model
Oltre al technology push, l’innovazione disruptive del modelli di business può essere anche market-pull. Primo Space, fondo di venture capital focalizzato sullo space tech, offrirà l’occasione per approfondire i nuovi modelli di business che stanno emergendo all’interno della space economy. L’industria dello spazio sta vivendo una rivoluzione caratterizzata dalla nascita di nuove startup capaci di trasporre le soluzioni sviluppate nel settore e applicarle su altri, dal turismo, al lusso, alla logistica fino all’agricoltura.
L’innovazione disruptive dei modelli di business può essere, infine, anche design driven. Le communities digitali e fisiche stanno diventando il driver sempre più importante per creare nuove proposte di valore e mercati. L’Institute For The Future (IFTF), organizzazione no-profit di ricerca, formazione e consulenza nel settore dei future studies, ci aiuterà a comprendere le opportunità e le minacce di modelli di business di collaborazione basati sulle communities. Questi modelli sono caratterizzati da grandi vantaggi competitivi derivanti da maggiore fidelizzazione dei suoi membri e dalla capacità di acquisizione di nuovi clienti.
L’appuntamento è per il 15 luglio 2021 alle ore 17.30 con il webinar online, è necessario registrarsi.
Gli Strategy Innovation Workshop sono organizzati da Strategy Innovation, il Dipartimento di Management di Ca’ Foscari e Fondazione Università Ca’ Foscari con il sostegno di importanti partner italiani: Intesa Sanpaolo, Arper, Axians, Cisco, KPMG Italia e Sharp.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/digital.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-07-13 15:59:382021-07-26 12:55:30Innovazione strategica: un appuntamento con il futuro
Coca-Cola, partner storico dell’evento dal 1974, annuncia il lancio di una bottiglia in edizione limitata per celebrare i vincitori di UEFA EURO 2020™ e festeggiare insieme ai tifosi italiani la vittoria del Campionato Europeo.
Per celebrare la vittoria, il brand ha realizzato una limited edition celebrativa di bottiglie Coca-Cola Original Taste da 450 ml, disponibile in alcuni punti vendita selezionati, fino a esaurimento scorte.
Limited edition
UEFA EURO 2020™ ha segnato il debutto delle nuove bottiglie Coca-Cola realizzate interamente in rPET e così anche la limited edition è con 100% plastica riciclata. Il design cattura l’euforia di un momento magico, richiamando la cascata di coriandoli che ha avvolto i tifosi alla fine del torneo mentre le telecamere riprendevano la gioia dei campioni sul campo di Wembley. L’etichetta presenta così i colori e il nome dell’Italia e raffigura l’iconica bottiglia Contour di Coca-Cola nell’illustrazione del trofeo.
Ha dichiarato Raluca Vlad, Direttore Marketing di Coca-Cola Italia:
In qualità di partner ufficiale di UEFA EURO 2020™, ci congratuliamo con i vincitori e vogliamo omaggiare e rinfrescare tutti i tifosi che hanno seguito con entusiasmo il torneo. Coca-Cola vuole continuare a ispirare i fan e a sostenere il loro amore per lo sport, invitando tutti a superare le distanze attraverso la condivisione delle proprie passioni, perché quando tifiamo insieme c’è ancora più gusto.
Le celebrazioni e la comunicazione della limited edition vivranno anche attraverso le attivazioni outdoor, digital, social e una pianificazione stampa. Una perfetta chiusura per la campagna UEFA EURO 2020™ di Coca-Cola, “Quando tifiamo insieme, c’è ancora più gusto”, un invito a superare le differenze partendo da quelle calcistiche e a condividere con gli altri la passione per lo sport.
Oltre Coca-Cola abbiamo raccolto una galleria degli altri brand che hanno celebrato i vincitori di #EURO2020!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/colacola.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-07-12 13:24:022021-07-26 12:54:46Coca-Cola celebra i vincitori di UEFA EURO 2020
Anche se le giornate più calde sono ormai arrivate, la vita in ufficio continua e una nuova selezione di strumenti digitali è l’ideale per velocizzare i task e rendere la giornata lavorativa più produttiva.
Tra i digital tool scelti per questa settimana, uno strumento per allenarsi con efficacia anche a casa e qualche utile idea per scegliere il gadget giusto per la nostra gita fuori porta del fine settimana.
Completano la lista, un repository per aumentare le nostre skill digitali e un’app per concentrarci meglio con la gamification.
Dopo più di un anno di vita al chiuso, non abbiamo voglia di altro che di spiagge, escursioni e vita all’aria aperta. Per vivere questi momenti all’insega del digitale e della tecnologia, The Verge ha raccolto una serie raccomandazioni e strumenti utili. Buon pic nic!
Concentrati con la gamification
Se il tuo problema è quello di non riuscire a restare focalizzato su ciò che fai per il tempo necessario, puoi provare Forest. Un’app che pianta un albero ogni volta che hai bisogno di concentrarti su qualcosa e che lo fa crescere se riesci a rispettare il tempo necessario. Per ogni gettone guadagnato, inoltre, viene piantato un vero albero.
Machine learning per principianti
Se nel tuo curriculum manca questa competenza, un buon modo per cominciare è quello di seguire il corso di Azure Cloud Advocates di Microsoft. In questo repository 24 lezioni, che includono quiz, compiti e altro per imparare mentre si testa su campo.
Make Clubhouse great again
Se trovi che la mancanza di una chat testuale sia uno dei problemi insormontabili di questo social vocale, puoi provare Floral Zebra, l‘app che permette agli utenti di avere una conversazione di testo su una chat audio. Intanto, il sistema di upvoting mostra le domande o i commenti più interessanti e importanti.
Sempre in forma (anche online)
Ti sei mai chiesto se ti stai allenando correttamente quando segui il tuo trainer preferito su YouTube? Gli Skeleton Overlays di Praxis e tracciano i tuoi movimenti e ti mostrano i tuoi allineamenti in tempo reale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/digital-tool-della-settimana.jpg9241646Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-07-11 18:00:352021-07-12 15:31:34Forest, Flora Zebra e Praxis: i digital tool della settimana
Benvenuti alla corsa allo spazio, edizione miliardari!
Richard Branson, il fondatore di Virgin Galactic, è pronto al lasciare (temporaneamente) il pianeta Terra, domenica alle 15.00, ora italiana.
Se la missione avrà successo, Branson batterà il concorrente Jeff Bezos, che si è recentemente dimesso da CEO di Amazon da pochi giorni. La rocket company di Bezos, Blue Origin, aveva annunciato il suo primo volo nello spazio per il 20 luglio. A bordo ci saranno Bezos, suo fratello Mark, l’ospite d’onore di Wally Funk e un passeggero di cui ancora non si conosce il nome che si è aggiudicato un’asta da 29,7 milioni di dollari per un biglietto, a giugno.
Sembra che il CEO di Virgin lo batterà sul tempo tagliando per primo il traguardo. Eccellente escluso dalla bagarre, l’eccentrico Elon Musk con la sua SpaceX.
Se le condizioni meteo rimarranno favorevoli come previsto, due piloti e quattro specialisti di missione, tra cui proprio Richard Branson, viaggeranno tra gli 80 e i 100 chilometri di distanza dalla Terra.
Anche se la battaglia per il primato spaziale assomiglia sempre più a un botta e risposta a colpi di marketing, utile a gasare anche investitori e azionisti, il vero premio non sarà un badge per il primo uomo in orbita, ma la fetta più grande nel sostanzioso mercato dei viaggi spaziali commerciali e turistici.
Come guardare il volo di Richard Branson nello spazio
Il volo della VSS Unity partirà domenica alle 9.00 ora locale e lo streaming del lancio sarà trasmesso sul sito web di Virgin Galactic e sulle piattaforme social dell’azienda, ma puoi seguire la diretta anche da questa pagina, nel video qui sopra.
La capsula VSS Unity non può raggiungere la velocità necessaria per il volo orbitale, per questo punterà a un volo suborbitale che offrirà a passeggeri ed equipaggio una breve opportunità di guardare la Terra dall’alto e sperimentare la gravità zero.
Dopo il lancio dal suo aereo vettore, l’Unity si libra verso il confine dello spazio. Nel suo volo di prova del 22 maggio ha raggiunto una velocità di Mach 3, pari a tre volte la velocità del suono. I passeggeri sperimenteranno circa 4 minuti di assenza di peso prima di planare di nuovo verso la terra.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/richard-branson.jpg8631440Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-07-10 15:32:082021-07-12 11:21:25Richard Branson va nello spazio: segui la diretta su Ninja
La possibilità di inserire il link nelle storie di Instagram, risulta spesso uno strumento utile in tantissimi casi e non vedevamo l’ora di sfruttare a 360° questa funzione delle storie, anche per i nostri business.
Quante volte avresti voluto indirizzare i tuoi follower ad una specifica risorsa del tuo brand o più semplicemente al tuo ultimo articolo del blog?
Tra poco (speriamo pochissimo!) non sarà più necessario rimbalzare i tuoi follower dalla storia al tuo profilo con l’inserimento dei link in bio, ma potrai offrire loro un link attraverso lo swipe up direttamente nelle tue Stories.
Lo swipe up: cos’è e come ha rivoluzionato le Instagram Stories
Se non hai mai sentito parlare dello swipe up, probabilmente sei solito utilizzare account con meno di 10.000 follower. Per questo motivo, non avrai avuto mai il modo di utilizzare questa funzionalità. La situazione è però destinata a cambiare.
Potrai infatti utilizzare la feature anche con account con un numero di follower inferiori rispetto alla soglia prevista dalla piattaforma e approfittare di tutti i vantaggi che questo strumento mette a disposizione.
Lo swipe up ha rivoluzionato il modo in cui gli influencer, e più in generale le aziende, hanno raggiunto e coinvolto i loro follower su Instagram.
Gli utenti, infatti, scorrendo il dito dal basso verso l’alto, sfiorando una freccia che appare nella zona più bassa dello schermo, possono accedere a specifiche pagine senza uscire dall’App. Questo è un metodo abbastanza semplice per ottimizzare i contenuti pubblicati e per spingere gli utenti in un percorso predeterminato dalla strategia in atto.
Per poter accedere a questo strumento, sino a qualche giorno fa, era indispensabile che l’account rispettasse due e solo due specifici requisiti: che fosse configurato come account aziendale e che avesse più di 10.000 follower.
Una ulteriore variabile che potrebbe offrire l’accesso allo swipe up nelle storie di Instagram, è lo status di account verificato: cioè la spunta blu accanto alla foto profilo, che testimonia, da un lato, l’autenticità dello stesso account e, dall’altro, che esso rappresenta un personaggio pubblico o uno specifico brand.
Un nuovo step nella rivoluzione dello swipe up di Instagram
A quanto pare, nelle prossime settimane, lo swipe up compirà un ulteriore passo in avanti: sarà possibile attivarlo e utilizzarlo anche con account con meno di 10.000 follower.
Questa è la notizia trapelata degli uffici della piattaforma e che il magazine The Verge ha confermato in uno dei suoi ultimi articoli. Sin da subito, la notizia ha fatto letteralmente il giro del mondo. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Si tratta dell’aggiunta di questa nuova funzionalità, che avrà evidentemente un aspetto leggermente differente da quello più conosciuto sugli account certificati. Non si tratterà di uno swipe up nella sua versione più classica, come siamo abituati a riconoscerlo nelle storie, ma di una versione nuova ed inedita.
Non sarà più necessario compiere un movimento specifico, dal basso verso l’alto, per collegarsi alla pagina web elencata, ma il link sarà associato a un adesivo (liberamente posizionato in qualunque punto dello schermo). Dunque una versione nuova ma non meno performante di quella più conosciuta.E c’è di più.
Sembra che la piattaforma abbia già dichiarato che sarà posta una maggiore attenzione sulle tipologie di link che verranno pubblicate nelle storie, prestando soprattutto attenzione allo spam, alle fake news e più in generale alla disinformazione. E allora ecco le tipologie di link che sarà possibile utilizzare, vediamo subito le principali.
– Condivisione di un link semplice – Sarà possibile condividere link di specifiche pagine web, dell’ultimo articolo del blog a una notizia, fino al prodotto dei un eCommerce.
– Visualizza prodotto – Questa è una possibilità molto interessante per spingere le persone a visualizzare i prodotti disponibili all’interno dello shop della tua app. Una marcia in più per proporre e rendere più visibili i prodotti più trendy del momento.
– Visualizza negozio – Un collegamento utile per condurre i tuoi follower direttamente nel negozio del tuo profilo Instagram. Molto interessante per promuovere brand o specifici prodotti.
Questo innovativo swipe up sembra essere ancora in fase di test e la novità non sarà attiva da un giorno ad un altro, ma che richiederà del tempo per poter essere concretamente impiegata. Passera, probabilmente, attraverso diverse fasi di beta test prima di comparire sugli schermi dei nostri smartphone.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/swipe-up.jpg9221642Luca Cannarozzohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Cannarozzo2021-07-09 13:29:492021-07-09 17:28:37Presto potrai usare lo Swipe Up di Instagram senza avere 10.000 follower
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