- Nell’ultimo anno il mercato dell’Influencer Marketing è cambiato profondamente e le sole attività di sponsorizzazione su TikTok sono cresciute del 130%
- Secondo una ricerca condotta da Klear, la quota di mercato dell’industria degli influencer della Generazione Z è cresciuta del 9%
- Con il passaggio dai post ai contenuti brevi (come le stories) i creator di Instagram e TikTok hanno visto incrementare il loro valore del 57% rispetto all’anno precedente
Secondo la ricerca
State of Influencer Marketing, condotta da Klear,
il 2020 è stato l’anno del cambiamento.
La pandemia provocata dal
Covid-19 ha colpito le vite di tutti noi modificando molti aspetti della nostra quotidianità.
La stessa fruizione della rete e dei contenuti social è cambiata e questo cambiamento ha messo in moto un processo di adattamento e innovazione anche per
creators e
marketers.
Nonostante il periodo poco favorevole, gli
investimenti pubblicitari in influencer marketing sono stati ingenti. Gli
influencer hanno i
ncrementato il loro valore del 57% rispetto all’anno precedente, confermando il potenziale di questo
settore. La sola piattaforma
TikTok ha visto un’attività di
sponsorizzazione del 130% in più rispetto all’anno precedente. Insomma, il
settore continua ad affermarsi e ad essere
importante nella strategia di marketing mix.
Quali settori e categorie di influencer sono cresciuti nell’ultimo anno su Instagram e TikTok
Secondo l’
ONIM, Osservatorio Nazionale sull’Influencer Marketing,
il mercato degli influencer è maturo.
Nel 2020 i
settori più interessati alle
collaborazioni sponsorizzate su Instagram e TikTok sono stati (in ordine):
- Moda
- Fitness
- Fotografia
- Lifestyle
- Beauty
- Viaggi
- Famiglia
- Food
- Fai da te
- Design.
I
settori che hanno più risentito della
crisi sono stati
Food e
Viaggi. Indubbiamente la loro penalizzazione è stata dettata dai
vari lockdown.
Nella stessa ricerca di
Klear condotta su un campione di
5mila influencer, si legge che l’utilizzo dell’hashtag
#ad nei post di
Instagram è diminuito del 19% su base annua mentre l’utilizzo delle
Stories sponsorizzate è cresciuto del 32%. Questo significa che il
consumatore è più interessato a
contenuti instant rispetto a post statici.
Le
stories di Instagram sono contenuti più facili da monitorare per la
conversione.
Sebbene
Instagram sia sempre stata considerata una piattaforma utile al raggiungimento degli obiettivi di
brand awareness e
consideration, l’utilizzo delle
stories ha fatto emergere la possibilità di monitorare il
conversion rate di una
campagna di Influencer Marketing.
Basti pensare al fatto che all’interno delle
stories è possibile aggiungere un
link per monitorare l’atterraggio alla pagina web dedicata. Inoltre si possono inserire adesivi, domande, sondaggi ed altri elementi utili all’engagement. In una
campagna di Influencer Marketing il
creator può registrare un
video in cui prova
un prodotto e/o un servizio e ingaggiare il
pubblico con un
contenuto di impatto inserito all’interno della sua routine.
Questo genere di
storytelling non si può costruire con la
pubblicazione di uno o più post, non si possono inserire
link e al di là della pubblicazione del video, non essendo il post un contenuto istantaneo, perde il suo spazio nella
veloce narrazione quotidiana dell’influencer.
TikTok, invece, è il
social che è stato
più scaricato nell’ultimo anno. Tra i
trend emersi nella ricerca di
Klear vi è lo spazio che la
Generazione Z si sta ritagliando nel mercato dell’Influencer Marketing. Sebbene la crescita dei
contenuti sponsorizzati #ad non ci sia stata nella maggior parte dei mercati, quello degli influencer tra i 18 e i 24 anni è salito del 9% rappresentando oggi il 31% dell’intero comparto.
I
marketers e i
brand non possono fare a meno di considerare che i
giovani e i
giovanissimi aumenteranno sempre più il loro
potere di acquisto, quindi investire in questo campo sarà inevitabile.
LEGGI ANCHE:
Ancora TikTok: un breve recap se hai perso le puntate precedenti
La
Generazione Z è formata dai
nativi digitali che sono a proprio agio con le espressioni neutrali di genere, sono più istruiti rispetto ai membri delle altre generazioni e hanno valori sociali e politici progressisti. Questi dati possono essere utilizzati dai brand per la scelta dei social da presidiare e degli argomenti da trattare.
Nonostante i
problemi e i limiti che la piattaforma
TikTok ha avuto negli
USA, sono molti i
brand che hanno messo gli occhi sui creator della Gen Z e il loro passaggio da Instagram al social
TikTok ha contribuito alla crescita di molti di essi. Il
social media dei video musicali ha spinto Instagram a rilasciare la funzione
Reel. Solo questa scelta di contenuto dovrebbe essere indicatore della crescente importanza che
TikTok avrà nell’allocazione dei budget social.
LEGGI ANCHE:
Le novità di Instagram che non avresti dovuto perdere nell’ultimo anno
Il valore degli influencer sui consumi
Le
scelte dei consumatori sono fortemente orientate dagli
influencer e dalle loro
storie.
Secondo una ricerca condotta da
Valassis sul
mercato americano, inglese e tedesco, il
51% degli intervistati ha dichiarato di aver
acquistato un prodotto o un servizio dopo averlo visto utilizzato o promosso da un
influencer. Secondo lo studio, l’
Influencer Marketing sta avendo un maggiore impatto sugli acquisti perché il
tempo di fruizione dei social da parte dei
consumatori è aumentato durante la
Pandemia.
Il
35% dei consumatori americani, infatti, sostiene di aver effettuato un
acquisto non pianificato dopo aver visto qualcosa sui
social mentre e
il 21% ha dichiarato di aver effettuato un
acquisto consigliato da un influencer da quando è iniziata la pandemia. Questi numeri ci fanno capire e percepire il reale potere che i
creator hanno sui
consumatori e viceversa.
Secondo
I trend dell’Influencer Marketing 2021,
ricerca condotta da Buzzoole,
emerge chi riesce a costruire un’identità distintiva e riconoscibile. Agli influencer non serve essere onnipresente su tutti i canali ma sceglierne alcuni in cui costruire un legame forte con la propria community.
L’attivismo sociale degli influencer di Instagram e TikTok
L’impatto che le nostre scelte hanno nel mondo si riflettono anche sul fatto che i
brand e gli
influencer si stanno addentrando nel campo dell’
attivismo sociale.
Nella ricerca di
Klear condotta analizzando i profili social di 100 compagnie si legge che l
‘80% dei brand ha supportato sui social la causa #BlackLivesMatter. Nella stessa ricerca si legge anche che il 65% dei consumatori afferma che smetterebbe di seguire un influencer che dice o fa qualcosa non in linea con la propria
etica e i propri
valori personali.
Alcuni
consumatori stanno abbracciando marchi sostenuti dagli
influencer che riflettono la loro
consapevolezza sociale. Dunque il futuro dei brand dovrà essere sempre più etico perchè saremo sempre più connessi e consapevoli. Le nostre scelte influenzeranno e saremo influenzati. Diventeremo tutti creator, tutti portatori di valore ed ognuno di noi sarà capace di invertire la rotta e cambiare le tendenze del mercato.