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Microsoft Activision Blizzard

Anche Microsoft punta al Metaverso con l’acquisizione Activision-Blizzard

Il 18 gennaio del 2022 verrà ricordato sotto vari profili come l’anno che ha visto la più costosa e complessa acquisizione societaria di sempre, parliamo dell’acquisizione di Activision Blizzard, il big della game industry, da parte della Microsoft per ben 68,7 miliardi di dollari.

Microsoft Metaverso

In dettaglio, per gli amanti dei numeri, Microsoft pagherà ogni singola azione della Activision per un valore di 95 dollari e l’intera transazione, tutta in contanti, è valutata 68,7 miliardi di dollari. 

Per avere un’idea del valore di questa cifra possiamo prendere in considerazione il valore di capitalizzazione dei vari competitor del gaming segnalati dal portale CompaniesMarketCap (il valore di capitalizzazione esprime il valore di tutte le azioni esistenti e già in circolazione).

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Oltre a Microsoft, il cui valore di capitalizzazione è di 2,272 trilioni di dollari (inferiore solo a quello di Apple), le altre aziende del gaming hanno valori che vanno dai 558,29 miliardi di dollari di Tencent ai  3,6 miliardi di dollari di Sega: 

  • Tencent: $558,29 B
  • Sony: $153,94 B
  • Nintendo: $54,77B
  • EA: $38B
  • Take Two + Zynga: $28B
  • Nexon: $15B
  • Bandai Namco: $15B
  • Embracer: $10,8B
  • Netmarble $7B
  • Ubisoft: $7B
  • Konami: $6B
  • Square Enix: $5,6B
  • Capcom: $4,9B
  • Sega: $3,6B

Va da sé che con quella cifra potreste comprarvi la Nintendo.

Precisiamo però che paragonare il market cap delle aziende alle cifre dell’affare Microsoft-Activision è un esercizio sotto molti aspetti improprio dato che il market cap non rappresenta il valore a cui le varie compagnie sarebbero acquistabili e Activision, in questo senso, ha ricevuto un’offerta il 45% più alta del suo market cap.

Si tratta più di un paragone per mettere in prospettiva la cifra spesa dato che il market cap di Nintendo è circa 15 miliardi inferiore. Un modo per sottolineare ancora una volta quanto l’acquisizione e il potere economico/finanziario di Microsoft siano impressionanti.

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Microsoft diventa un gigante del gaming

Resta il fatto che, grazie a questa acquisizione, Microsoft diventerà il terzo top player del settore per fatturato dietro aziende del calibro di Tencent e Sony.

Che l’obiettivo di Microsoft sia in realtà questo ? 

in molti pensano ci sia altro, basti ricordare che l’elenco di acquisizione ha visto già il 12 Marzo 2021 l’acquisizione da parte di Microsoft di ZeniMax Media, azienda madre di Bethesda Softworks, uno dei più importanti sviluppatori e publisher privati a livello mondiale per 7,5 miliardi di dollari.

Andando ancora indietro nel tempo, il 14 settembre del 2014 Microsoft aveva acquisito lo sviluppatore Mojang, azienda svedese che ha dato vita al franchise di Minecraft, per una somma di circa 2.5 miliardi di dollari.

Microsoft Metaverso

Anche Microsoft punta al Metaverso

A seguito della recente acquisizione di Activision, Satya Nadella attuale CEO di Microsoft, in una lettera ai suoi dipendenti ha testualmente riferito: ”Il videogioco è la categoria più dinamica ed eccitante dell’intrattenimento su tutte le piattaforme oggi e svolgerà un ruolo chiave nello sviluppo delle piattaforme di metaverse”.

Il comune denominatore di queste acquisizione e di tanto interesse verso le aziende che producono quelle tipologie di videogiochi come Minecraft potrebbe essere proprio quello di guadagnarsi un ruolo dominante nel crescente fenomeno del metaverso? 

Microsoft Metaverso

In effetti, sono numerose le iniziative messe in campo da Microsoft in questo senso, dalla collaborazione con Qualcomm per la realizzazione di un hardware specializzato per l’accesso al mondo virtuale, fino a Mesh, una piattaforma che consente ai suoi utenti di tenere riunioni tramite ologrammi mentre si trovano in luoghi diversi. 

Microsoft Metaverso

Ritornando ai videogiochi, che ad oggi coinvolgono circa 3 miliardi di persone nel mondo, di tutte le età e sesso, questo settore rappresenta la forma di intrattenimento più importante e in rapida crescita al mondo, un’industria che ha superato i 200 miliardi di dollari nel 2021.

Da sempre i videogiochi hanno trainato l’evoluzione delle CPU, delle GPU (processori delle schede video), memorie di massa, la banda larga, il cloud-gaming e tanto altro ancora.

Tutto ciò porta il settore del gaming a essere un mercato incredibilmente competitivo.

L’acquisizione di Activision consentirà a Microsoft di accedere ad importanti titoli, la maggior parte dei quali ha il proprio punto di forza nella modalità multiplayer e quindi già incentrati sugli eSport. 

LEGGI ANCHE: Raggiungere il tuo target con eSport e Gaming. Ecco come

Alcuni dei titoli presenti nel portafoglio di Activision come Call of Duty, World of Warcraft, Hearthstone, Starcraft e Overwatch sono piattaforme competitive collegate, con ambientazioni riprodotte tramite schermi 2D piuttosto che VR: il vantaggio indiscutibile per i gamer sarebbe quello di spostarsi agevolmente tra le versioni VR di questi giochi all’interno di un metaverso Microsoft.

Per comprendere l’opportunità finanziaria legata a questi titoli basta prendere in considerazione il titolo “World of Warcraft” dove l’utente ha un proprio avatar, una lista di cose da fare ogni giorno e può estrarre risorse per produrre oggetti di gioco da vendere per oro. 

Molto prima dell’avvento di Bitcoin, gli sviluppatori di questo titolo hanno escogitato un modo per stabilire un tasso di cambio con denaro reale e i giocatori sono stati in grado di vendere oggetti e oro online in contanti tramite gli acquisti PayPal.

Ora, immaginiamo di aggiungere a questi titoli una tecnologia come le criptovalute e gli NFT (token non fungibili): il metaverso sarebbe già bello pronto a offrire opportunità sia di compravendita sia di pubblicità in-game per le aziende, garantendo a Microsoft ingenti introiti.

Possiamo immaginare, quindi, che le console Xbox series S e X non resteranno “soltanto” degli hardware progettati e dedicati al gaming, ma si trasformeranno in  portali per l’accesso al metaverso.

Concludendo, la corsa al metaverso continua e il futuro del web sembra prendere una direzione sempre più precisa verso la prossima piattaforma informatica.

resilienza digitale repubblica digitale

Ninja è su Repubblica Digitale: la coalizione per digitalizzare l’Italia

Il Piano Ninja di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato ritenuto tra le iniziative più utili al processo di trasformazione digitale del Paese ed è stato quindi inserito nel portale Repubblica Digitale, una raccolta di iniziative pubbliche e private finalizzata a combattere il gap digitale e a favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.

repubblica digitale logo

Anche Ninja Academy nella coalizione di Repubblica Digitale

La ripresa è davanti a noi, ma dobbiamo fare di più. Ed è per questo che Ninja ha deciso di mettere a disposizione le proprie risorse per contribuire a questo slancio con il progetto “Resilienza Digitale”, accedendo così al Manifesto di Repubblica Digitale ed entrando fra i partner del progetto, con l’ambizioso compito di ridurre il gap digitale fra l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione Europea.

Ninja è su repubblica digitale - progetti

Le tecnologie digitali possono dare molte risposte e fornire soluzioni adeguate ad affrontare le sfide di oggi, incentivando la competitività attraverso l’innovazione e traducendole in opportunità grazie al miglioramento del livello di istruzione e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Trasformazione digitale è il nuovo mantra. DAD, smart working, app di delivery, formazione online, cinema in streaming: la nostra vita, durante i lockdown, è stata riflessa in uno schermo.

Chi non era attrezzato è stato tagliato fuori dalla vita di comunità e, in molti casi, ha dovuto interrompere il proprio lavoro, con danni incalcolabili.

Chi rischia di più sono i lavoratori con minore livello di istruzione e per questo la pandemia minaccia di aumentare le disuguaglianze già esistenti. Maggiore sicurezza la hanno invece i lavoratori che non sono direttamente in contatto con altre persone o che non garantiscono servizi essenziali.

LEGGI ANCHE: Trasformazione Digitale: perché dobbiamo Reskillare 1 miliardo di persone

La buona notizia è che la Transizione Digitale è al centro delle politiche di rilancio del Governo italiano.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha l’ambizione di rendere il Paese innovativo e digitalizzato, fornendogli gli strumenti per affrontare le debolezze strutturali dell’economia, riparare i danni della crisi pandemica e raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale.

La prima delle 6 Missioni del Piano è proprio la Transizione Digitale, da realizzare attraverso l’innovazione del sistema produttivo e consistenti investimenti in due settori chiave: turismo e cultura. Lo stanziamento previsto per questa missione è di 40,29 miliardi di euro (il 21,04% del totale del budget), distribuiti in 51 misure.

Tra gli investimenti chiave, spicca la Digitalizzazione delle Imprese, anche attraverso interventi di formazione alle competenze digitali.

Cos’è Repubblica Digitale

Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale, promossa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e coordinata dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, che ha l’obiettivo di ridurre il divario digitale e promuovere l’educazione sulle tecnologie del futuro, supportando il processo di sviluppo del Paese.

Ninja è su repubblica digitale

L’obiettivo di Repubblica Digitale

I servizi pubblici digitali devono essere inclusivi e accessibili per tutti e tutte, senza nessun tipo di discriminazione, né alcuna forma di divario. Possedere le necessarie competenze digitali è fondamentale per poter esercitare pienamente i diritti di cittadinanza. Nella trasformazione digitale in corso nessuno deve essere lasciato indietro.

Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri nel quadro della strategia “Italia 2025” con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Paese.

LEGGI ANCHE: Così non va: l’Italia ancora fanalino di coda in Europa per Digital Skill

Per chiudere entro il 2025 il gap attuale con Paesi come Germania, Francia, Spagna e rendere il digitale opportunità reale di crescita sociale ed economica, sono state definite delle azioni di sistema, incluse nel Piano Operativo della Strategia per le competenze digitali.

Il Piano, pubblicato a dicembre 2020, contiene le misure ritenute necessarie per abbattere l’analfabetismo digitale e sviluppare un percorso necessario di cambiamento culturale in tutti i settori della società.

Resilienza digitale nel dettaglio

Resilienza Digitale – Piano Ninja di Ripresa e Resilienza – si ispira proprio al PNRR e si rivolge a studenti, neolaureati ma anche a professionisti di altri ambiti che vogliono reinventarsi e cogliere l’opportunità di costruirsi un futuro nel digitale.

Il progetto si rivolge anche alle piccole e medie imprese che la pandemia ha messo in seria difficoltà per dar loro un’occasione di rilancio attraverso il Digital.

resilienza digitale logo

Il nostro Piano consiste nell’offrire un pacchetto di risorse gratuite che abbracciano 3 livelli:

FORMAZIONE

  • Un Corso su come dar vita a un Progetto di Business Digitale
  • 6 lezioni gratuite su una delle tre verticali formative, a scelta tra Digital Marketing, Social Media Marketing o Digital Business

INFORMAZIONE 

  • La Daily Newsletter Ninja “Morning News” per essere sempre aggiornati sulle principali News in ambito Digital, Social e Tech e i Marketing Insights, selezionati dalle più autorevoli fonti internazionali di settore
  • Il Canale Telegram “Ninja Marketing” per seguire ogni giorno le principali notizie della “digital economy”

NETWORKING 

  • La community Facebook “Ninja Marketing Dojo” per connettersi con le esperienze dei professionisti del Digital e condividere consigli, aggiornamenti, ispirazioni con la Ninja Tribe

>> Vuoi compiere il primo passo nel Digital? Ottieni subito il pacchetto di Risorse Gratuite “Resilienza Digitale” <<

copertina best ad gennaio

SKY express, Happy Dog e Sirona Hygiene: i migliori annunci stampa di gennaio

Eccoci con la selezione dei migliori annunci stampa di gennaio 2022: l’inizio di un nuovo anno è sempre una buona occasione per attirare l’attenzione sul prodotto con creatività di impatto e originali. La selezione di questo mese conferma in pieno la teoria.

Viaggi, amici animali e salute mentale sono al centro della raccolta di oggi: gustiamoci insieme i Best Ad del mese di gennaio.

LEGGI ANCHE: Amazon, Mc Donald’s e Greenpeace: i migliori annunci stampa del 2021

Happy Dog – Healthy Mode

Vuoi che il tuo cane sia sempre allegro e in forma? Beh, come per gli esseri umani, una buona condizione fisica inizia da un’alimentazione adeguata ed equilibrata.

Questo è il consiglio della campagna di Happy Dog: non stupirti se il tuo amato amico si metterà a fare yoga!

happy dog - annunci stampa gennaio 2022

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Advertising Agency: Mojo creative studio, Dubai, United Arab Emirates
Artwork: Ramy Mohamed
Copywriter: Amel Eid

Annunci stampa di gennaio 2022: SKY express – Affordable Greece

Nonostante non sia il periodo migliore per il settore turistico e per i viaggi, l’offerta diventa sempre più conveniente per chi vuole spostarsi e visitare posti nuovi, tanto che il prezzo del biglietto per alcune destinazioni non sono è abbordabile, ma è addirittura inferiore ad alcuni oggetti che acquistiamo così, senza pensarci troppo.

SKY express propone 34 destinazioni da raggiungere con una spesa pari a una lampada da tavolo, un set di scacchi o una barchetta di plastica.

sky express - annunci stampa gennaio 2022

sky express - annunci stampa gennaio 2022

sky express - annunci stampa gennaio 2022

sky express - annunci stampa gennaio 2022

Advertising Agency: Soho Square Athens, Athens, Greece
Head Of Creative: Kallina Kyratsouli
Creative Director: Alex Esslin
Associate Creative Director: Vicky Kalafati
Art Director: Makis Galanis
Copywriter: Chrysis Neophytou
Copywriter: Melina Filippidou
Business Unit Director: Dimitra Kakoulidi
Account Director: Dimitra Gourdoupi
Account Manager: Sotiris Papageorgiou
3D Illustration: Konstantinos Fragkoulis

Bulgarian Fund for Women – You will be heard

Il tema della salute mentale è spesso ignorato, trascurato o nascosto sotto il tappeto, in attesa che i problemi passino.

In Bulgaria, a soffrirne sono principalmente le donne, schiacciate dalle responsabilità in famiglia e sul posto di lavoro.

Il Bulgarian Fund for Women ha dato vita a un progetto che invita le donne a trovare il coraggio per cercare un sostegno, attraverso una serie di consultazioni gratuite.

Lo scopo della campagna è dare speranza a migliaia di donne rassicurandole sul fatto che la loro richiesta d’aiuto non verrà ignorata (“YOU WILL BE HEARD”).

bulgarian fund - migliori annunci stampa gennaio 2022

bulgarian fund - migliori annunci stampa gennaio 2022

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Advertising Agency: Direct Media KRES, Sofia, Bulgaria
Creative Director: Stanislava Ivkova
Senior Copywriter: Teodor Manolov
Art Director: Dennitza Cherneva
Account Manager: Nikoleta Mancheva
Photographer: Zlatina Tochkova

The National Library Board (NLB) of Singapore – Wall of Haikus

Il National Library Board ha collaborato con l’azienda giapponese di lifestyle MUJI per partecipare alle attività in corso per il National Reading Movement (NRM) con l’obiettivo di coinvolgere la comunità e condividere l’amore per la lettura.

Come parte della partnership, il partner creativo Ogilvy Singapore è stato incaricato di creare un wall design all’interno del negozio che potesse incoraggiare le persone a leggere libri e a scaricare l’app NLB Mobile.

Il team creativo ha così creato un’installazione all’interno dello store che rende omaggio alla cultura letteraria popolare giapponese e incoraggia alla lettura.

wall of haikus annunci stampa di gennaio 2022

wall of haikus annunci stampa di gennaio 2022

wall of haikus annunci stampa di gennaio 2022

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Advertising Agency: Ogilvy Singapore
Chief Creative Officer: Nicolas Courant
Creative Director: Elrid Carvalho
Associate Creative Director: Sonali Ranjit
Senior Art Director: Maggie Michella
Art Director: Faith Low
Copywriter(s): Jerome Toh, Toan Mai, Shanghao Chen, Rachel Chew
Illustrators: Mátyás Locsmándi, Yulius Iskandar, Manasuka Hari
Strategy Director: Frederick Tong
Executive Group Director: Shirley Tay
Account Director: Yong Shi Yun
Account Manager: Charmaine Lim
Production Partner: LTY, Zen Zhao, Sue Ang

Annunci stampa di gennaio 2022: Sirona Hygiene – Discover Sirona

Ogni volta che un brand ha bisogno di comunicare un prodotto che ha a che fare con la pubertà o con le mestruazioni, cerca la via più semplice, adottando un linguaggio e un visual indiretto e vago.

Questo approccio è simile un po’ in tutti i Paesi, ma è in questo caso l’India protagonista della campagna di Sirona Hygiene che ha lo scopo di parlare apertamente di ciclo mestruale, eccessivo ricorso ai farmaci per il dolore e igiene femminile in generale.

Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022 Sirona - Annunci Stampa gennaio 2022

Advertising Agency: Bang in the Middle, Gurgaon, India
CCO And Co-Founder: Prathap Suthan
Cd: Paulomi Dey
Cso: Naresh Gupta

notizie social

Cyndi Lauper, Trump e la fuga dai Social: le notizie hot della settimana

Inauguriamo una nuova rubrica dedica al mondo dei social: i gossip e le curiosità più intriganti della settimana. Ci piace essere sul pezzo e non lasciarci sfuggire niente.

Iniziamo subito!

Rompere gli stereotipi funziona

#1 “Le ragazze vogliono solo divertirsi”: il videoclip di Cyndi Lauper supera 1 miliardo di visualizzazioni su YouTube

Social: Cyndi Lauper

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La prima novità arriva direttamente dal settore musicale. Il video musicale di Cyndi Lauper per “Girls Just Want to Have Fun” ha superato 1 miliardo di visualizzazioni su YouTube, segnando ufficialmente il primo ingresso dell’iconica cantante nel club da miliardi di visualizzazioni della piattaforma video.

La canzone è stata pubblicata nel 1983 e caricata per la prima volta su YouTube nell’ottobre 2009, nel suo storico album di debutto, “She’s So Unusual”, diventando un successo rivoluzionario e un inno femminista. Nel video musicale di accompagnamento, vediamo Cyndi che balla per tutta New York nell’appartamento dei suoi genitori.

“Girls Just Want to Have Fun” è la quinta canzone degli anni ’80 a superare il miliardo di visualizzazioni su YouTube, insieme a “Sweet Child O’ Mine” dei Guns N’ Roses, “Take on Me” degli A-ha, “Billie” di Michael Jackson. Jean” e “Never Gonna Give You Up” di Rick Astley.

Anche gli Stati e i politici usano l’Influencer Marketing

#2 Le Olimpiadi saranno meravigliose, parola di social

Dal 4 al 20 Febbraio si terranno a Pechino i Giochi Olimpici Invernali e la Cina chiede aiuto a un esercito di influencer occidentali: per tutta la durata dell’evento, centinaia di migliaia di content creator americani dovranno occuparsi di proporre un’immagine virtuosa della nazione negli USA attraverso storie e messaggi positivi pubblicati su varie piattaforme come Instagram, TikTok e Twitch.

#3 Truth, il social di Trump, cerca vip di Internet

Il social media di Donald Trump è a caccia di influencer. L’ex Presidente USA intende vendicarsi dell’esilio a cui è stato condannato dai social network e sta corteggiando vip di internet offrendogli di “riservare il loro spot” in vista del lancio previsto del prossimo febbraio, massimo inizi di marzo. 

Social: Donald Trump

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Anche i social stancano

#4 Un italiano su cinque ha abbandonato almeno un social nel 2021

A rivelare i numeri è Daloitte nella Digital consumer trends survey 2021. Una fetta rilevante degli italiani abbandona i social network. È stata condotta un’indagine realizzata con oltre 2mila interviste a persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni ed emergono dati interessanti soprattutto per l’Italia.

Nel 2021 il 73% di chi possiede uno smartphone in Italia ha utilizzato un social oppure applicazioni di messaggistica (come Whatsapp o Telegram) su base giornaliera. Quasi un italiano su cinque (il 22%) però nel frattempo ha smesso di utilizzare almeno un social network, in maniera temporanea oppure definitiva. I motivi sono i più disparati ma Deloitte ne evidenzia tre: essersi stancati dei contenuti (35%), la presenza eccessiva di fake news (25%) e le preoccupazioni per la propria privacy (21%).

Fanta Sanremo

#5 Il social game sul Festival

Non si parla d’altro. La 72esima edizione del Festival di Sanremo è alle porte e il gioco di punta è il Fanta Sanremo. Si paga in “Baudi” e Pippo… apprezza!

Nato qualche anno fa da un gruppo di appassionati, solo quest’anno ha avuto una vera impennata: le squadre formate sono già più di 125 mila.

Ogni giocatore ha a disposizione 100 Baudi per acquistare 5 degli artisti in gara: la valuta è infatti intitolata al decano del festival Pippo Baudo. Per formare una squadra occorre infatti schierare 5 artisti e nominare capitano uno di loro.

Naturalmente, vince chi, terminata l’ultima puntata di Sanremo, ha totalizzato il maggior numero di punti.

Queste le notizie più rilevanti della settimana appena trascorsa. Non perdere il collegamento fisso del founder Ninja Mirko Pallera ai microfoni dei Radio RDS, ogni venerdì mattina, alle 10,30. Al prossimo appuntamento!

Nicoletta Besio Twitch - copertina intervista per Ninja Marketing

Community e Branded Content: i segreti del successo di Twitch in Italia

Su Twitch, milioni di persone si incontrano ogni giorno in live per chattare, interagire e intrattenersi tutti insieme.

È il luogo dei creator ma anche dei fan irriducibili, che qui trovano uno spazio per incontrarsi e condividere la visione e il commento dei contenuti, spostando nel mondo digitale una dinamica fisica e aggregativa come quella che per decenni ci ha riunito davanti agli schermi delle TV, ma aggiungendo la caratteristica dell’interazione con il protagonista.

Insomma, una roba che la Gen Z ha già perfettamente compreso e che i tanti brand stanno già esplorando, perché si tratta del futuro dell’intrattenimento.

Per capire meglio come funziona Twitch, chi sono le persone che la popolano e quali opportunità hanno i brand in questa dimensione, abbiamo fatto alcune domande a Nicoletta Besio, Sales Director di Twitch per l’Italia. Ecco quello che ci ha raccontato.

LEGGI ANCHE: Microsoft ha acquisito Activision Blizzard: bomba nel mondo del gaming

Sales Director Italia di Twitch Nicoletta Besio

Il DNA di Twitch: contenuti e community

La chiacchierata con Nicoletta comincia dai numeri della piattaforma dato che gli ultimi dati ci dicono che ci sono sette milioni di streamer che ogni mese creano contenuti.

«Succedono un sacco di belle cose su Twitch! Proprio in questo momento lo utilizzano due milioni e mezzo di persone e giornalmente registriamo trenta milioni di spettatori globali: è il più grande servizio di live streaming al mondo», ci racconta.

 Twitch è stato fondato 10 anni fa e in questi dieci anni è stato streammato di tutto, addirittura è stato calcolato che «il materiale disponibile è sufficiente per 8 ore di contenuti per ogni persona del mondo».

Insomma tutti numeri da capogiro, che forse a molti di noi potrebbero sembrare ancora lontani dal panorama italiano. Invece, scopriamo che «l’Italia è un paese molto importante su Twitch – spiega Nicoletta-, intanto per la varietà, creatività e professionalità dei nostri creator, riconosciuta a livello mondiale in diverse occasioni, e questo ci inorgoglisce molto.

L’Italia è poi molto varia dal punto di vista del mix dei contenuti: c’è sicuramente un focus su tutto il mondo del gaming, che è nel DNA di Twitch, ma abbiamo anche tantissimi altri contenuti diversi. Se pensiamo ai content cretor, spaziamo dal mondo dell’entertainment e del talk show – penso a Brian di the Vox o Space Valley – allo sport. Come non pensare alla Bobo Tv di Cristian Vieri, uno degli ex calciatori della Nazionale italiana tra i più conosciuti al mondo».

twitch bobo tv - Twitch in Italia

Ma sul tema dello sport ci sono anche altri streamer più “nativi” come Zano, che è uno dei leader dal punto dei vista dei contenuti su FIFA, ci racconta Nicoletta. E dato che il panorama è super-variegato non possono mancare anche «tante streamer di sesso femminile, che fanno streaming di contenuti più ampi, come CKibe, che è una bravissima disegnatrice e fa stream di artwork animati per la gioia della community. Insomma, ci sono tantissimi contenuti e tutti diversi tra loro».

Infine c’è lei: la community. E Nicoletta ce la racconta, sottolineando che si tratta di una caratteristica di tutti i mercati, ma che per noi in Italia è particolarmente importante. La priorità di Twitch è infatti quella di sostenere la crescita della community anche collegandola con le aziende che vogliono essere presenti sulla piattaforma e comunicare il proprio brand in una maniera autentica a un pubblico speciale.

twitch screenshot

Ma Twitch non è solo gaming…

«È vero che abbiamo il gaming nel nostro DNA, perché in realtà sono stati i gamer a scegliere Twicht come la propria casa, ma in realtà oggi siamo davvero un luogo di elezione per tutto ciò che riguarda l’intrattenimento e il mix di contenuti che abbiamo a disposizione in Italia è una dimostrazione di questo». Ci tiene a sottolineare questo aspetto la Sales Director di Twitch Italia, anche per sfatare alcuni falsi miti.

«I gamer non sono “dei monoliti che fanno solo gaming”, fanno anche altre cose nella vita, hanno altre passioni come la musica o il cinema, ad esempio, e questa trasversalità la ritroviamo presente nella nostra community e nei contenuti. I gamer giocano ma poi sono interessati a tante altre cose: all’arte, alla finanza, agli scacchi, alla bellezza, agli animali. Tutti questi contenuti sono cresciuti e sono atterrati su Twitch per arricchire quella che è stata l’evoluzione da puro ecosistema gaming a universo di intrattenimento.

Le persone arrivano su Twitch per il contenuto ma ci restano per la community: la possibilità di partecipare in maniera attiva al contenuto, è quello che ha alimentato tantissimo le passioni, proprio perché ogni content creator, anche appena approdato, ha la possibilità di condividere e ricevere feedback in maniera immediata dalla community ed è qualcosa di veramente unico.

L’altro aspetto è che le persone amano i contenuti live, vogliono essere presenti e partecipare alle dirette e questa interazione permette alle persone di usufruire di una notevole esperienza».

Ma visto che ancora non siamo soddisfatti andiamo più a fondo e domandiamo: perché “assistere” alla performance di un giocatore di videogame è coinvolgente quanto giocarlo? Quali sono i punti di contatto con “lo sport reale”?

«I videogame sono sempre stati una vera e propria passione – spiega Nicoletta- e nel corso degli anni l’esperienza immersiva è cresciuta tantissimo, dal punto di vista del look and feel è quasi cinematografica. È quindi cresciuto l’interesse anche ad assistere a qualcosa di molto bello, di sfidante, interessante nella competizione.

Il gioco è una grande passione ma anche un’industria multimilardaria, e diventa sempre più simile allo sport, ma Twitch ha dato l’opportunità di aggiungere alla visione passiva che magari si ha in tv o allo stadio, la discussione e l’interazione in tempo reale con gli amici, con la community e con il protagonista stesso, andando a creare una sensazione di vicinanza e partecipazione all’evento.

È come quando nelle sale giochi, ci si accalcava intorno al giocatore formando un capannello per ammirare le performance del campione del gruppo. Una dinamica fisica che si è spostata nel mondo digitale. Parliamo di videogame ma questa esperienza si riflette su tutti i contenuti di intrattenimento: ci si ritrova in una esperienza partecipativa e coinvolgente, un momento sociale durante il quale possiamo trovarci alla stessa tavola rotonda virtuale con amici, creator e protagonisti».

facebook gaming - Twitch in Italia

Costruire la presenza di un brand su Twitch in Italia, con branded content e autenticità

A questo punto della nostra intervista abbiamo capito meglio come funziona Twitch, cosa porta le persone sulla piattaforma e cosa le fa anche restare. Arriviamo quindi al sodo per noi marketer: come si fa a fare pubblicità su Twitch e a collaborare con i migliori creator?

«La community di Twitch tende ad essere meno ricettiva alle dinamiche pubblicitarie tradizionali – ammette la Sales Director- i contenuti branded funzionano meglio su Twitch quando sono autentici e coerenti con le aspettative della community e il loro modo di interagire con i brand. Questo è il principale vantaggio che i brand possono avere su Twitch.

Da parte degli utenti non c’è un interessamento tout court al contenuto pubblicitario, ma l’autenticità dell’advertising dei brand che si integrano in maniera così spontanea dell’ecosistema e che diventa uno dei supporti agli streamer rivoluzionano l’approccio.

Il nostro obiettivo è quello di creare il posto migliore per gli streamer, per la community e per i brand. Un circolo virtuoso nel quale i creator possano trovare spazio, arricchire la community e lavorare con i brand».

Tante quindi le strade che possono intraprendere i brand su Twitch e vogliamo capire quali siano gli obiettivi che realisticamente si possono raggiungere sulla piattaforma.

«Abbiamo la fortuna di aver visto tante cose in altri mercati e di portare l’esperienza in Italia», ci racconta. «In primo luogo c’è l’audience: gli young adults, il 70% del
pubblico di Twitch è composto dalla Gen Z e dai Millennial, quella fascia di persone che è abituata a evitare la pubblicità tradizionale e ha cambiato i canoni della comunicazione perché più difficile da raggiungere con i consueti canali ma che vive online.

Su Twitch trovano una forma di comunicazione, potremmo chiamarla la TV del nostro momento. Proprio per questo rappresenta un’opportunità, perché il pubblico ama vedere come i brand interagiscono con gli streamer, tutto il mondo delle collaborazioni è davvero autentico perché il feat è spontaneo e non forzato.

L’interazione con i brand è un altro elemento fortissimo all’interno della gamma di opportunità che diamo ai marchi, perché le possibilità di partecipazione vengono aggiunte a una fruizione quasi televisiva. Su Twitch c’è  un palinsesto, con dei canali e gli stream possono essere considerati quasi dei programmi televisivi ma in più si aggiunge tutta la parte di community che è un vero valore per i brand.

Per ultimo ma non meno importante, c’è tutto quello che è la pubblicità, cioè i formati di advertising che sono ad alto impatto, prevalentemente video ma anche formati di domination che vanno a lavorare su diversi KPI che per i brand sono importanti, dalla pure awareness fino a contenuti personalizzati, sviluppati a più mani con brand e streamer per  integrare al massimo l’esperienza del brand.

Abbiamo un team interno, Brand Partnership Studios, che dà l’opportunità ai brand che vogliono collaborare con noi di massimizzare la presenza sfruttando un team che conosce perfettamente le dinamiche di Twitch e può davvero aiutarlo a trovare la strada giusta autentica e corretta».

twitch brand Twitch in Italia

Ma noi Ninja non ci accontentiamo mai della teoria e vogliamo anche toccare con mano la pratica. Proviamo quindi a chiedere quali siano state le attivazioni dei brand più riuscite e se Nicoletta ne ha una preferita.

«Ci sono molte case interessanti, ma mi piace vincere facile, quindi ti cito una campagna europea gestita dal nostro team Brand Partnership Studios. Si tratta di una collaborazione con Pringles che ha raccolto diversi premi a livello internazionale, una partnership con l’editore di West of Dead- Raw Fury per dare vita a un personaggio che potesse essere una sorta di brand ambassador di Pringles».

Così è nato Frank The Zombie, inserito all’interno di West of Dead e durante una delle live Frank è uscito “fisicamente” dallo schermo della streamer che stava giocando per entrare nella sua stanza, giocare insieme e provare diversi gusti di patatine.

Twitch in Italia

Da lì è nato tutto un filone che ha avuto una declinazione offline, perché Frank ha iniziato a girare l’Europa incontrando e giocando con altri streamer in altri mercati.

«In generale in Italia, stiamo lavorando con tanti brand diversi e di molti settori diversi, alcuni più endemici come elettronica di consumo e gaming, ma lavoriamo molto anche con altri settori che sembrano meno immediatamente coinvolti, come Banking e Insurance, l’industria Telco, ma anche con i settori del Beauty e del Largo
Consumo. Riusciamo a soddisfare le esigenze di Brand Awarness e di focus sui kpi più alti del funnel fino ad avvicinarsi il più possibile alla vendita online.

Per concludere, l’Italia è un mercato importante per Twitch e il 2022 sarà un bell’anno di evoluzione e di crescita, anche da un punto di vista di team e di organico, ci saranno tante opportunità molto positive!».

Contenuti accattivanti

Creare contenuti accattivanti senza essere un designer è possibile?

Ogni giorno vengono creati migliaia di contenuti che invadono letteralmente il web. Riuscire a distinguersi in questo mare d’immagini, parole e voci sta diventando sempre più complicato. Come possiamo creare qualcosa di veramente unico quando ci sono già così tanti contenuti là fuori?

Quante volte ci siamo fatti questa domanda. Pensiamoci, non è solo questione di creare contenuti accattivanti e originali: ma abbiamo bisogno di arrivare davvero a chi ci legge o ascolta.

Le caratteristiche di un contenuto memorabile

I contenuti dei nostri blog, siti web e social, non solo devono essere impattanti, ma anche facili da comprendere. Le persone devono sentirsi coinvolte sotto ogni aspetto. L’occhio vuole la sua parte, certo, ma anche la mente deve essere stimolata, e un contenuto troppo ostico risulta noioso e incomprensibile. 

Quando ci troviamo di fronte a muri di testo ci sentiamo spiazzati. Le parole sembrano quasi soffocarci. Ecco perché bisogna non solo si ricorre agli spazi tra i diversi paragrafi, ma soprattutto aggiungere delle immagini coinvolgenti per rendere un testo più scorrevole e facile da leggereIl cervello infatti elabora le immagini 60.000 volte più velocemente rispetto al testo.

Mantenere alta l’attenzione dei propri utenti è importante, ecco perché dobbiamo puntare su contenuti che sapranno distinguersi dalla sovrabbondanza di stimoli e post che invadono la rete. Inoltre le ultime tendenze del neuromarketing hanno dimostrato che un modo per ottenere una comunicazione più efficace è proprio la creazione di contenuti visivi con un alto grado d’interattività.

contenuti accattivanti

L’importanza di contenuti accattivanti e interattivi nella comunicazione

I contenuti visivi attirano l’attenzione degli utenti in ogni circostanza. Non parliamo solo dei post di un blog o il layout di un sito vetrina, ma anche semplicemente dei post sui social, o la presentazione di un nuovo progetto durante una riunione di lavoro. E proprio quest’ultimo caso è quello che probabilmente tutti noi abbiamo più volte sperimentato. Vi è mai capitato di non sentirvi partecipi osservando un elaborato perché le slide erano troppo statiche e poco coinvolgenti?

Che si tratti di un blog o di un progetto di lavoro, il contenuto oltre a essere visivo deve anche essere interattivo per coinvolgere, sul serio, le persone.

Dopo aver speso tanto tempo e risorse sul proprio sito web o progetto, nessuno vorrebbe vedere gente che sbadiglia o che, a una prima lettura, abbandoni completamente il sito o divaghi con la mente pur di non prestare la minima attenzione a quel contenuto.

E in fondo, cosa c’è di meglio dei contenuti interattivi per garantire l’interazione?

LEGGI ANCHE: 10 trend chiave che guideranno i piccoli business nel 2022

Perché amiamo i contenuti interattivi

Prima di tutto definiamo il termine interattività per capire di cosa stiamo davvero parlando. L’interattività si riferisce alla comunicazione tra persone e dispositivi o contenuti digitali. È la capacità di un computer, programma o altro contenuto di rispondere alle azioni della persona che lo sta utilizzando.

Grazie all’interattività è possibile la comunicazione bidirezionale tra persone e device. Quando si fa clic su un elemento interattivo, succede qualcosa. Viene visualizzato un altro sito Web o avviato un download, per esempio. Immagini, icone, grafica, collegamenti, video e audio sono alcuni esempi di media interattivi e si combinano con elementi animati per catturare la nostra attenzione. Sono programmati per rispondere alle azioni, per sorprenderci ma anche per rendere tutto più dinamico e comprensibile.

Contenuti accattivanti pc

È molto più stimolante e divertente interagire che restare passivi davanti a un contenuto. Quando interagiamo con i contenuti non siamo più semplici spettatori, ma facciamo parte del processo. Inoltre saremo noi a scegliere come controllare i contenuti, dove e quando.

La domanda a questo punto sorge spontanea: come possiamo creare contenuti attraenti e interattivi senza essere un designer? 

Genially: contenuti geniali in un solo click

C’è chi non ha problemi a creare contenuti interattivi e accattivanti e chi invece non sa nemmeno da dove cominciare. Per tutti coloro che non sono abili design, una soluzione c’è ed è semplicemente… geniale!

Genially è una startup spagnola che offre agli utenti una piattaforma per generare contenuti multimediali in modo semplice e anche attraente. Nasce nel 2015 a Cordova, per offrire a professionisti del marketing, designer, docenti e studenti un programma online per la creazione di contenuti multimediali interattivi e animati come presentazioni, grafiche, infografiche, micrositi e tanto altro ancora con la tipica interfaccia “drag and drop”.

Il suo obiettivo? Democratizzare la creazione di contenuti senza la necessità d’investire in costosi strumenti e offrendo un’interfaccia semplice e intuitiva.

L’idea di Genially non è solo quella di offrire contenuti esteticamente belli e innovativi, ma anche di permettere che, grazie all’interattività, il pubblico possa comprendere meglio le informazioni mostrate, soprattutto quando si tratta di argomenti difficili o molto tecnici.

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Come usare Genially per contenuti accattivanti ed emozionanti

Grazie a Genially possiamo creare tutti i tipi di contenuti visivi interattivi in un modo semplicissimo.

Ci sono tantissimi template per creare infografiche o presentazioni animate e interattive con cui arricchire i contenuti del proprio blog e rendere indimenticabile ed emozionante ogni progetto.

Sarà infatti possibile creare contenuti su qualsiasi argomento e di qualsiasi tipologia, dalla semplice infografica a una presentazione più complessa, oppure per animare e rendere più fruibile un materiale didattico che di solito risulta difficile da interpretare.

 

Questo strumento non solo rende accattivanti i nostri contenuti ed elaborati, ma aumenta anche l’engagement. Incorporando i contenuti Genially nel proprio sito web, possiamo rendere più accessibile e godibile un articolo grazie, per esempio, a un’infografica interattiva che inviterà il lettore all’esplorazione aumentando il tempo di permanenza nella nostra pagina.

A chi è rivolto?

Genially nasce come uno strumento intuitivo rivolto a chi non ha conoscenze di design grafiche o di programmazione. Non a tutti infatti risulterebbe così semplice creare contenuti spettacolari. Viene utilizzato sia da liberi professionisti ma anche dalle piccole e grandi aziende. Questa piattaforma permette di creare contenuti interattivi e animati senza la necessità di programmare o investire in costosi tool.

Possiamo usarlo gratuitamente con limitazioni e, ovviamente, possiamo iscriverci ai suoi piani di pagamento per ottenere il pieno di funzionalità.

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report e trend 2022

70+ report e trend per la tua strategia vincente nel 2022

Partire con il piede giusto vuol dire entrare in possesso di tutte le informazioni necessarie prima di muovere il primo passo e questa raccolta di report in continuo aggiornamento può indirizzarti correttamente

Mercati, trend, preferenze dei consumatori. Ogni dato è importante per impostare una pianificazione efficace all’inizio di un nuovo anno, soprattutto perché le incertezze che caratterizzano questo periodo impongono una particolare attenzione al monitoraggio e alle sfide che ci troviamo davanti.

Lavoro ibrido, viaggi, tendenze sui consumi, fruizione dei contenuti e attenzione all’ambiente sono solo alcuni dei temi e dei settori che sono stati più volte stravolti nell’ultimo periodo: un cambiamento al quale non ci si può sottrarre e che non si può ignorare (pena l’esclusione dal mercato), ma che invece va compreso e cavalcato per raggiungere gli obbiettivi fissati.

Questa collezione, in continuo aggiornamento, di report e analisi per l’anno 2022 e per quelli a venire, punta proprio in questa direzione: fornire gli strumenti ideali per comprendere a fondo quello che sta succedendo intorno a noi e muoversi senza inciampo.

Puoi accedere a questa cartella per visionare tutti i report o cliccare sulle immagini raggiungere quello che ti interessa. Puoi anche dare un’occhiata alla raccolta di report del 2021.

#1 ACTIVATE – Technology and Media Outlook

#1 ACTIVATE - Technology and Media Outlook

#2 ARITCO -Future of the sustainable home and office

#2 ARITCO -Future of the sustainable home and office

#3 BACKLASH – Future of Travel Report

#3 BACKLASH - Future of Travel Report

#4 BLOCK RESEARCH – Digital Asset 2022 Outlook

#4 BLOCK RESEARCH - Digital Asset 2022 Outlook

#5 BOMPAS PARR – Future of food 2022

#5 BOMPAS PARR - Future of food 2022 - report

#6 CAREY OLSEN – Blockchain and cryptocurrency regulation 2022

#6 CAREY OLSEN - Blockchain and cryptocurrency regulation 2022 report

#7 CES – 2022 Trends To Watch

#7 CES - 2022 Trends To Watch - report

#8 COEFFICIENT x The New Consumer – Consumer Trends 2022

#8 COEFFICIENT x The New Consumer - Consumer Trends 2022 report

#9 COVESTRO – CMF Trend 2021-22

#9 COVESTRO - CMF Trend 2021-22 - report

#10 CROWD DNA Catawiki – 2022 Trends Report

#10 CROWD DNA Catawiki - 2022 Trends Report

#11 DAZED MEDIA – 2031 a future world

#11 DAZED MEDIA - 2031 a future world - report

#12 DELOITTE – Media & Entertainment 2022 Top Trends in Experience Management

#12 DELOITTE - Media & Entertainment 2022 Top Trends in Experience Management

#13 DENTSU – Creative Trends 2022

#13 DENTSU - Creative Trends 2022 - Report

#14 DEUTSCHE BANK – Top 10 Themes for 2022

#14 DEUTSCHE BANK - Top 10 Themes for 2022

#15 eMarketer – Insider Intelligences China Trends to Watch in 2022

#15 eMarketer - Insider Intelligences China Trends to Watch in 2022 - report

#16 eMarketer – Insider Intelligences Digital Advertising Trends to Watch in 2022

#16 eMarketer - Insider Intelligences Digital Advertising Trends to Watch in 2022

#17 eMarketer – Insider Intelligences Social Media Trends to Watch in 2022

#17 eMarketer - Insider Intelligences Social Media Trends to Watch in 2022

#18 eMarketer – Top 10 trends 2022

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#19 ERICSSON – 10 hot consumer trends 2030 The Everyspace Plaza

#19 ERICSSON - 10 hot consumer trends 2030 the everyspace plaza

#20 ESSENCE – Social Commerce

#20 ESSENCE - Social Commerce

#21 EY – 2022 Geostrategic Outlook

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#22 FORESIGHT FACTORY – Trending 2022 Report

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#23 FORGEROCK – Top Six Digital Transformation Trends Shaping Business and Society

#23 FORGEROCK - Top Six Digital Transformation Trends Shaping Business and Society Report

#24 FORRESTER – Predictions-2022

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#25 GARTNER – Marketing predictions 2022 forging new connections

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#26 GP BULLHOUND – Technology Predictions 2022

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#27 GREATER GROUP x Watch this space – Future of Retail

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#28 GSR – The Block Research, 2022 Digital Asset Outlook

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#29 GWI – Social Media Report 2022

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#30 GWI – Report Commerce

GWI - report Commerce

#31 HUAWEI – Future Of Work, 2022 Digital Talent Insight

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#32 IBM – 5 trends for 2022 and beyond

#31 IBM - 5 trends for 2022 and beyond Report

#33 ING – Global Outlook 2022

#32 ING - Global Outlook 2022

#34 Insites Consulting – Consumer Trends 2022

#33 Insites Consulting - Consumer Trends 2022

#35 INSTAGRAM – Trend Report 2022

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#36 IPSOS – Global Trends Aftershocks and Continuity

#35 IPSOS - Global Trends Aftershocks and Continuity

#37 IPSOS – Global-Predictions-for-2022

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#38 Javelin – 2022 Cryptocurrency Trends & Predictions

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#39 KANTAR – The Imperative of Imagination Insights 2030

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#40 KAWO – Guide to China Social Media Marketing 2022

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#41 KORN FERRY – Future of Work Trends 2022

#40 KORN FERRY - Future of Work Trends 2022

#42 KPMG – Cyber Security Considerations 2022

#41 KPMG - Cyber Security Considerations 2022

#43 MailModo – State of Email 2022 Report

#42 MailModo - State of Email 2022 Report

#44 MCKINSEY – Global Media Themes 2022

#42 MCKINSEY - Global Media Themes 2022

#45 MESSARI – Crypto-theses for 2022

#43 MESSARI - Crypto-theses for 2022

#46 MM – makingthemetaverse

#44 MM - makingthemetaverse

#47 MSCI – 2022 ESG Trends to Watch

#45 MSCI - 2022 ESG Trends to Watch

#48 NATIONAL GEOGRAPHIC – Year in Pictures 2022

#46 NATIONAL GEOGRAPHIC - Year in Pictures 2022

#49 NEWMAN REUTERS OXFORD – Trends and Predictions 2022

#47 NEWMAN REUTERS OXFORD - Trends and Predictions 2022 - Report

#50NEXTATLAS – Annual Report 2022

#48 NEXTATLAS - Annual Report 2022

#51 NOURISH – 2022 Trend Report

#49 NOURISH - 2022 Trend Report

#52 OGILVY – Business & Growth Trends 2022

OGILVY - Business & Growth Trends 2022

#53 OMG APAC – Trends Report 2022

#51 OMG APAC - Trends Report 2022

#54 POSITIVE LUXURY – PredictionsReport2022

#52 POSITIVE LUXURY - PredictionsReport2022

#55 POSTCLICK – Machine Marketer Conversion Advertising in 2022

#53 POSTCLICK - Machine Marketer Conversion Advertising in 2022 - Report

#56 QLIK – BI & Data Trends 2022

#54 QLIK - BI & Data Trends 2022 Report

#57 QUALTRICS – 2022 Global Consumer Trends Report

#55 QUALTRICS - 2022 Global Consumer Trends Report

#58 S&P CORPORATE RESEARCH – Global Credit Outlook 2022

#56 S&P CORPORATE RESEARCH - Global Credit Outlook 2022

#59 SPARKS&HONEY – Business Bets 2022

#57 SPARKS&HONEY - Business Bets 2022

#60 SPARXOO – 2022 Digital Marketing Trends

#58 SPARXOO - 2022 Digital Marketing Trends

#61 STANDARD CHARTERED – Outlook 2022, A Winding Road To Normality

#59 STANDARD CHARTERED - Outlook 2022, A Winding Road To Normality

#62 STYLUS – Look Ahead 2022

#60 STYLUS - Look Ahead 2022 - report

#63 TATLER – The values driven luxury consumer

#61 TATLER - The values-driven luxury consumer

#64 TBA – Home-and-Living-Trends-2021-22

#62 TBA - Home-and-Living-Trends-2021-22

#65 TREND MICRO – Security Predictions 2022

#63 TREND MICRO - Security Predictions 2022 - report

#66 TREND ONE x BDI – TrendRadar for Mid Sector

#64 TREND ONE x BDI - TrendRadar for Mid Sector

#67 ULTRA VIOLET – The Future of Cycle Care 2022

#65 ULTRA VIOLET - The Future of Cycle Care 2022

#68 WARC – The Marketer’s Toolkit 2022 Global

#66 WARC - The Marketer’s Toolkit 2022 Global - report

#69 WARC – Global Ad Trends 2022

#67 WARC - Global Ad Trends 2022

#70 WGSN – Future Consumer 2022 Executive Summary

#68 WGSN - Future Consumer 2022 Executive Summary - Report

#71 YELP – 2022 Food Trend Forecast Report

#69 YELP - 2022 Food Trend Forecast Report

hack di OpenSea

Spariti NFT per quasi 1 milione: hackerati OpenSea e Rarible

OpenSea e Rarible, due tra le più importanti piattaforme per la vendita di NFT, avrebbero subito un attacco che ha portato alla sottrazione di diversi NFT di proprietà di collezionisti per una perdita stimata attualmente come vicina al milione di dollari.

Cosa sappiamo dell’hack di OpenSea

La situazione è stata resa nota in un tweet da Peck Shield, una società di sicurezza blockchain che punta a migliorare la sicurezza, la privacy e l’usabilità dell’intero ecosistema blockchain, che recita più o meno: “Sembra che @opensea abbia un problema di front-end e l’exploiter ha guadagnato circa 332 Ether“.

La causa dell’hack sarebbe un bug nel frontend di OpenSea, che avrebbe permesso ad alcuni utenti di acquistare NFT molto popolari (e costosi) a un prezzo enormemente più basso rispetto alla quotazione attuale.

Vittime della manovra alcuni NFT messi all’asta e poi trasferiti verso un altro wallet per evitare di pagare fee. Il processo avrebbe creato una breccia tra OpenSea e i siti che utilizzano le sue API, come Rarible, creando il bug.

hack di OpenSea

LEGGI ANCHE: Come gli NFT stanno diventando un’opportunità per marketer e brand

Sembra che l’hacker abbia colpito prevalentemente le collezioni Bored Ape Yacht Club e Mutant Ape Yacht Club, riuscendo ad aggiudicarsi i token non fungibili per una quotazione di mercato di un vecchio listino, rivendendoli poi al prezzo corrente.

Anche se non ci sono commenti all’accaduto da parte di OpenSea, si stima che l’utente sospettato abbia guadagnato 332 Ether dall’operazione. Una cifra di circa 780.000 dollari.

Non è in realtà la prima volta che la piattaforma si trova davanti a un problema tecnico di questo tipo: il 31 dicembre uno scenario simile aveva destato preoccupazione nei collezionisti, a causa della mancata cancellazione della quotazione quando avveniva il trasferimento a un diverso portafoglio.

In attesa che la situazione venga chiarita, l’accaduto solleva qualche dubbio su un sistema che fa della sicurezza uno dei suoi punti di forza, fornendo spunti e appoggio agli scettici sull’affidabilità degli investimenti nel mercato dei Non-Fungible Token.

LEGGI ANCHE: NFT Marketing: casi di studio per la strategia del tuo brand

personal branding consigli pratici

Personal Branding: consigli pratici per iniziare

Il personal branding è l’insieme di attività attraverso cui si definiscono le proprie conoscenze e punti di forza e ci si autopromuove: lo scopo è creare un’immagine chiara della propria persona e/o della propria figura professionale, a cui vengono associate determinate caratteristiche e peculiarità.

Si parla di branding proprio perché nella costruzione del “marchio personale” spesso si utilizzano le tecniche utilizzate in marketing per la promozione di brand e prodotti.

L’idea di base è sempre la medesima, ma ovviamente con le dovute differenze: posizionarsi in un mercato e comunicare i propri valori.

Inutile dire che con l’enorme diffusione della digitalizzazione ha assunto un ruolo maggiore parlare di personal branding in modo particolare in campo digital.

Ad esempio, la maggior parte delle persone ha una brand identity digitale che viene alimentata dall’utilizzo quotidiano di profili social personali, blog e siti web personali, condivisione di recensioni: non prestare attenzione a ciò che si scrive su un post social o non essere coerenti con il tone of voice o con la propria ideologia prima di pubblicare un articolo sul blog personale, significa non prestare particolare attenzione alla propria reputazione digitale e quindi trascurare una particella fondamentale del personal branding.

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Basti pensare che già nel 2019, da uno studio condotto da Adecco e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è emerso che molti processi di selezione iniziano proprio dallo scouting della brand identity social del potenziale candidato: il 72% dei recruiter intervistati infatti ritiene importante e veritiera l’attività di osservazione dei profili social dei candidati. Il 44% invece afferma di aver scartato un candidato, dopo averne osservato i profili social.

La breve introduzione e i semplici esempi pratici, servono per inquadrare l’importanza dell’argomento personal branding, prima di fornire alcuni consigli utili per creare il proprio “marchio personale”, lasciare una chiara immagine della propria figura professionale e orientarsi in questo vasto mondo così veloce e così digital.

1. Definire la propria Mission

space-nation-navigator-app-cover

Proprio come accade per le aziende e i brand, anche i professionisti e le persone hanno una mission: la mission personale è essenziale per la costruzione della propria immagine ed è alla base di una buona strategia di personal branding. Altro elemento da tenere sempre in considerazione è la coerenza nel tempo nei confronti della propria mission.

Per costruirla sarebbe opportuno definire o avere un’idea più o meno chiara dei propri punti di forza e di debolezza.

Di seguito alcune domande utili per la costruzione della mission: “Quali sono le caratteristiche che mi rendono una persona unica? Perché è bello lavorare o passare del tempo con me? Su quale punto di forza dovrò far leva per emergere dalla massa o per farmi affidare quel lavoro che tanto mi piace?

Per cui, una volta scoperti i propri punti di forza, focalizzarsi su di essi potrebbe essere un buon modo per distinguersi dagli altri ed avere una definizione più profonda di ciò che si può offrire.
È importante avere un’idea delle proprie qualità per poterle comunicare al meglio agli altri con onestà e autenticità, in quanto spesso ci si ritrova a doverle descrivere in pochi minuti: e molte volte l’interlocutore è un recruiter o un potenziale committente!

2. Mercato, network e competitor

personal branding

In questo paragrafo sono racchiusi alcuni elementi importanti del proprio contesto professionale: il mercato stesso in cui si opera, i vari player che gravitano al suo interno e l’insieme dei competitor.

Per entrare a far parte di un contesto (es. lavorare e creare una propria nicchia nell’ambito del fashion marketing a Milano) e iniziare a rendere riconoscibile la propria immagine al suo interno, potrebbe essere utile approfondire la conoscenza dello scenario in cui si sta per entrare: “stringere la mano” anche virtualmente agli altri player del settore, scambiare idee con loro e ascoltare le testimonianze di chi ha maggiore esperienza, entrare in contatto con un mentore (e affidarsi anche alla sua opinione) e imparare dal suo successo, scoprire chi sono i competitor e cosa offrono per sapersi differenziare al meglio, seguire personalità e casi virtuosi su blog di settore o piattaforme social.

Insomma essere parte di un network e costruire una community all’interno per far accrescere la propria “personal awareness” sia on che offline.

Ci sono inoltre altri momenti di condivisione e relazione come eventi, conferenze, corsi di formazione, frequentare uno spazio di co-working e (perché no?!) partecipare ad un aperitivo.

3. Essere online…e farlo bene!

presenza online - personal branding

Proiettare la propria presenza online è fondamentale per far conoscere ad una platea ancora più ampia il proprio “brand” personale.
Rafforzare la presenza online è un lavoro importante: richiede tempo, forza di volontà ed attenzione. Ma soprattutto una vera strategia di marketing.

Il lato positivo però è che si tratta del metodo più efficace per far conoscere ad un enorme pubblico la propria mission e quindi allargare notevolmente il proprio network e rafforzare il posizionamento del brand personale.

Dopo aver pensato alla mission, definito i punti di forza e aver studiato approfonditamente il contesto in cui si opera, si può passare all’elaborazione della strategia di marketing digitale: bisogna scegliere gli strumenti giusti ed efficaci. Riassumendo in una frase: gli strumenti in grado di raggiungere il target di riferimento.

Si può lavorare sul personal branding in molteplici modi nel mondo digitale:

  • Aggiornando i profili social personali ed elaborando un piano editoriale
  • Partecipando ad eventi in diretta o registrando webinar
  • Creando un podcast
  • Costruendo un blog o un sito web
  • Scrivendo una newsletter periodica da inviare al pubblico
  • Attuando una strategia di digital PR e intervenendo su riviste di settore (se e quando possibile).

Quelli elencati sono solo alcuni strumenti digitali implementabili in una strategia di personal branding. Una volta scelti, si può passare alla strategia di comunicazione e di contenuto.
Bisognerà scegliere ad esempio la tipologia di contenuto con cui si preferisce comunicare tra video, post grafici, infografica, podcast, post con solo copy e altre tipologie. Qual è il modo più efficace per esprimere un’idea e far interessare ed affezionare il pubblico al contenuto?

Di pari passo alla scelta dei contenuti, va la costruzione del tone of voice: come parlare al pubblico? In maniera informale o istituzionale? L’idea è dare consigli su determinati argomenti, esprimere un’opinione o cercare il confronto con la community?

A seconda della risposta varierà anche il tono di voce del contenuto. È consigliabile la produzione di contenuti di qualità e che possano effettivamente apportare conoscenza e utilità all’interlocutore digitale.

Repetita iuvant! Quando si utilizzano le tecniche di personal branding, attenzione a curare la web e social reputation. È opportuno avere sempre a mente la mission (che si vuol comunicare con l’esterno) ed essere fedeli e coerenti nel tempo ad essa. Anche durante azioni quotidiane come la pubblicazione di un post o esprimere un’opinione con una recensione o un commento social!

Quando si inizia a lavorare sul personal branding la strada è lunga e in salita; di sicuro bisogna essere muniti di costanza oltre che di intraprendenza e forza di volontà.

Occorrono tempo e lavoro, come quando si comincia da zero con un brand. Ma se si ha davvero qualcosa di utile da dire, è probabile che qualcuno di realmente interessato ascolterà.