Tra i settori più colpiti della pandemia del 2020, quello degli eventi emerge inesorabilmente, trascinando con se numerosi problemi economici. Non potendosi svolgere da presenza, molte manifestazioni non sono state annullate ma trasferite su piattaforme digitali, favorendone il cambiamento.
Durante l’Unbreakable tour di N-Conference in giro per l’Italia con il Ninja Van, Mirko Pallera ha fatto tappa a Roma da un creativo, organizzatore di eventi: Alfredo Accatino, Direttore Creativo di Filmmaster, in particolare ci racconta come si è reinventato durante lo stop forzato.
Il mese di marzo dello scorso anno è stato sorprendentemente tragico, già dal primo giorno di lockdown, ho passato un momento di sconforto. Sono sempre stato abituato a ragionare in avanti, a pianificare con lo sguardo rivolto al futuro. Ci ho messo un po’ per rasserenarmi nuovamente.
Inizia così, la chiacchierata con Mirko, a casa di Alfredo, immersi in un salotto colmo di storia dell’arte e vissuto. Ripercorrendo l’anno nefasto racconta come ha messo sù una vera e propria campagna di comunicazione, per proteggere la categoria del settore eventi, farsi riconoscere dal governo, facendo capire che esiste un lavoro che non è propriamente riconosciuto, un’organizzazione che racchiude tante persone che fanno cose diverse: dall’intrattenimento, alla location, tutta la filiera di realtà piccole e importanti che arriva a coinvolgere circa 600.000 persone.
Come fare a superare la crisi?
Fermare l’industria eventi vuol dire fermare risorse che hanno difficoltà.
La prima soluzione per sopravvivere a questa incombenza, è stata la corsa digitale, con l’utilizzo di piattaforme che hanno abbassato la qualità e gli investimenti. Il digitale è un mezzo, ma c’è bisogno soprattutto di contenuto e linguaggio.
Ci siamo trovati in una situazione difficile perché abbiamo chiuso il vecchio ufficio e cambiato sede proprio nei mesi peggiori, ma abbiamo vissuto il tutto come un’opportunità, dando un taglio al passato. Nel frattempo abbiamo prodotto a gennaio un evento a Milano, organizzato tutto in digitale, con modalità ibrida.
Quest’anno, però, ci ha lasciato due insegnamenti:
1. Il rischio delle piattaforme digitali
Il rischio del digitale sembra essere una brutta televisione, fatta male, con piccoli studi e conduttori improvvisati. Certamente permette di fare molte cose, con condivisione ampia di contenuti, memorizzazione, interazione con chi è a casa. Trovare linguaggi nuovi sulla spettacolarizzazione. Ho cominciato ad occuparmi di storie di artisti che hanno perso ma hanno avuto una vita ricca, che hanno sfidato le convenzioni e si so messi contro tutti.
2. Dare credito a una categoria precaria
Ho organizzato dei webinar in cui è emerso che c’è addirittura confusione sul codice ateco, non si capiva cos’era l’industria eventi” dice Alfredo.
Non esisteva il concetto del mondo eventi, un’industria che ha professionalità distinte: dal regista all’artista. Noi di Filmmaster lavoriamo con molti registi, importanti al pari di tante altre risorse. Mi sento ottimista ora, dopo la depressione iniziale, ma c’è possibilità di cambiare e fare cose positive, un momento di cambiamento sano, per chi ha capacità e voglia c’è possibilità di fare tante cose
Nuovi format digitali
Il concetto di comunicare con il pubblico di riferimento, è stata la vera innovazione. Sarebbe bello poter immaginare una produzione che mette in rete podcast, video produzione tv, unendo questo sistema ancora un po’ magmatico. Anche la piattaforma Twitch rischia di perdere contenuti e masticarli troppo velocemente. Le tecnologie ancora non sono arrivate alla raffinatezza e semplicità, occorre far pulizia in maniera chiara.
La vera tecnologia è quella semplice, se non riparte il sistema è un problema reale. Sono fiducioso, nonostante gli eventi saranno minori, perché c’è sempre il rischio di saltare all’ultimo momento.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/Accatino.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-06-03 18:20:132021-11-11 18:29:36Come si può superare la crisi del settore eventi secondo Alfredo Accatino
Analizzando e approfondendo i dati statistici dei 50 siti web più visitati al mondo in questo inedito 2021, potremmo subito affermare un dato oggettivamente valido: nonostante la pandemia e la crisi economica e sanitaria internazionale, il web continua ad evolversi, a registrare successi e ad offrirci spunti per delle nuove riflessioni.
Nella lista dei 50 siti web più visitati al mondo. sono presenti molti “giganti della rete”, sicuramente ben conosciuti.
Prime analisi e considerazioni
Nei primi tre posti della lista realizzata da SimilarWeb, che prende in considerazione il traffico da novembre 2020, sono questi i siti web che occupano i primi 3 posti:
Google: con circa 92,5 miliardi di visite mensili;
YouTube: con circa 34,6 miliardi di visite mensili;
Facebook: con 25,5 miliardi di visite mensili.
Questi numeri non solo evidenziano il successo internazionale di queste piattaforme, ma sottolineano anche due importanti sviluppi.
Il primo mette l’accento su come questi colossi del web siano velocemente entrati nella nostra vita di tutti i giorni, diventando indispensabili per innumerevoli operazioni quotidiane come: tenerci informati, contattare colleghi ed amici e realizzare ricerche di ogni genere.
La seconda evidenzia come la pandemia abbia accelerato ulteriormente la crescita della rete attraverso una profonda trasformazione delle metodologie con le quali lavoriamo, comunichiamo, apprendiamo facciamo acquisti e tantissimo altro ancora.
È significativo, infine, evidenziare come il traffico complessivo di questi primi tre siti web, corrisponda all’equivalente del totale del traffico dei restanti 47 siti web. Dei numeri che lasciano senza parole e che ci spingono ad altre considerazioni.
Quali sono i 10 siti web più visitati in rete? Al primo posto ovviamente non potevano che esserci Google, con YouTube e Facebook, rispettivamente al secondo e terzo posto. Subito dopo troviamo piattaforme come: Twitter, Wikipedia, Instagram, Baidu (Un famoso motore di ricerca cinese), Yahoo, xvideos, Pornhub.
Questi sono i siti web che generalmente e stabilmente occupano le prime 10 posizioni, subito dopo entrano in classifica alcuni portali spinti dagli effetti diretti della crisi sanitaria internazionale come Zoom, che nell’arco di breve tempo a raggiunto il 15º posto. Altro incredibile balzo è quello di Tik Tok.
Ma chi detiene le redini di questi siti web? Quali sono le aziende che si celano dietro questi grandi nomi? Al primo posto troviamo Microsoft che detiene ben sette siti web, presenti nella classifica di SimilarWeb tra i quali LinkedIn e live.com.
Altro colosso è Amazon, che detiene ben cinque popolari domini tra i quali Twitch e i domini del suo stesso eCommerce, che registrano numeri da capogiro in paesi come: Giappone, Germania e Regno Unito.
Ultima ma non per importanza è la Cina, che all’interno della classifica detiene ben cinque siti web, tra i quali solo Aliexpress molto famoso anche in Occidente. Il resto del mondo invece detiene solo 10 siti web nella classifica dei 50 siti più visitati della rete.
Crescita e traffico di siti web più visitati
Tra i siti web che hanno registrato una maggiore crescita c’è Wikipedia, che occupa il quinto posto in classifica, e che ha registrato un aumento di oltre il 30%, una delle percentuali più rilevanti.
Mentre appare chiaro che i modelli globali di Internet sono evidentemente dominati da pochi titani, alcune novità interessanti riguardano la loro crescita negli ultimi anni.
Tra giugno 2019 e novembre 2020, i visitatori mensili di Google sono aumentati del 52,9%. Tra i siti web più visitati a livello globale, questo tasso di crescita è inferiore solo a Instagram che occupa il sesto posto con una crescita dell’89,1% e Twitter (al quarto posto con + 67,1%).
Tute le grandi aziende tecnologiche hanno aumentato le loro quote di mercato ma Google, in particolare, detiene circa il 90% del mercato degli annunci di ricerca.
Per questo motivo, diversi organismi di regolamentazione stanno prevedendo un maggiore controllo sull’azienda. Un rapporto antitrust dell’ottobre 2020 ha suggerito che si tratti di un comportamento anticoncorrenziale, facendo addirittura paragoni con i magnati del petrolio del 19° e 20° secolo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/siti-piu-visitati.jpg8141448Luca Cannarozzohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuca Cannarozzo2021-06-03 16:49:072021-06-10 15:36:04Quali sono i siti più visitati al mondo e cosa ci dicono sull'evoluzione di Internet
Cosa stanno cercando le persone quando atterrano sul tuo sito? Per incontrare le esigenze del tuo pubblico, devi sforzarti di conoscerlo sempre meglio. Solo così riuscirai a intercettare l’audience giusta al momento giusto.
L’obiettivo principale del content marketing, in particolar modo della SEO, è individuare trend e chiavi di ricerca al fine di generare interesse e stimolare l’interazione da parte degli utenti, in modo che tornino a visitare regolarmente i tuoi canali.
Per far sì che ciò avvenga, è necessario creare contenuti in linea con gli interessi del tuo pubblico, per rispondere in modo pertinente alle loro domande e soddisfare le loro esigenze.
Creare contenuti interessanti, però, è possibile solo se si ha bel chiaro il search intent con cui un utente effettua una ricerca che potrebbe condurre una persona sul tuo sito. In altre parole, è fondamentale comprendere gli interessi dell’audience per generare traffico.
Ecco alcuni consigli che, se messi in pratica correttamente, ti aiuteranno a determinare gli interessi del tuo pubblico, costituendo un vantaggio strategico nella tua content strategy.
Il punto di partenza è sicuramente capire chi ti sta leggendo e perché. Profilare in modo dettagliato le personas è il miglior modo per avere un quadro esaustivo delle esigenze del tuo pubblico.
I profili tracciati dovranno essere quanto più possibile veritieri e minuziosi, assegnando nomi, volti e personalità, e includendo informazioni demografiche, psicologiche e sociali.
Quali sono le loro abitudini quotidiane e quali forme di intrattenimento preferiscono? Come navigano il web e quali sono i canali social in cui l’attività è più assidua?
Rispondendo a domande come queste, diventano più chiare le abitudini d’acquisto o d’informazione degli utenti sul web e, di conseguenza, come intercettarli e stimolare l’interazione con un certo tipo di contenuto.
2. Chiedi loro cosa vogliono
A volte, la soluzione più semplice può rivelarsi la più efficace: rivolgerti direttamente al tuo pubblico per capire quali sono le preferenze e gli interessi.
Naturalmente, questo è possibile quando la community è già consolidata e la tua audience nutre già un buon livello di fiducia nei tuoi confronti.
Creare dei piccoli sondaggi via newsletter o, ancora meglio, sui social è un ottimo modo anche per incentivare gli utenti anche a interagire con le tue pagine.
Inizia ponendo domande del tipo: quali di questi argomenti ti interessa maggiormente?Preferisci contenuti video, audio o testo?Quali sono i canali in cui cerchi più spesso questo tipo di contenuti?
Ricordiamoci sempre che i lettori sono inondati di contenuti di ogni tipo sul web: prendersi del tempo per capire cosa vogliono aiuta a generare traffico di qualità, ovvero raggiungere utenti davvero coinvolti.
3. Esplora i dati di ricerca del tuo sito
L’analisi dei dati provenienti dal tuo sito è una fonte eccellente per la profilazione delle personas, dai dati demografici a quali sono i contenuti più cliccati.
Tramite Google Analytics è possibile avere accesso a una panoramica completa dei dati demografici del pubblico e del loro comportamento sul tuo sito.
Per quanto riguarda il pubblico, è possibile ottenere 7 report standard su:
Panoramica dei dati demografici
Età
Genere
Panoramica degli interessi
Categorie di affinità (copertura)
Segmenti in-market
Altre categorie
Altre analisi utili sono visualizzazioni di pagine di destinazione specifiche e metriche di coinvolgimento, come il tempo sulla pagina, la profondità di scorrimento e la frequenza di rimbalzo.
Capire quali sono le pagine specifiche in cui l’affluenza e i tempi di permanenza sono più alti è molto utile per comprendere preferenze e interessi.
4. Consulta il report Query della Search Console
Accedendo alla Search Console, è possibile consultare il report “Query”, che costituisce una risorsa davvero importantissima per capire quali sono le chiavi di ricerca che apportano maggior flusso di traffico al tuo sito web.
All’interno di questo report, avrai la possibilità di conoscere i dati relativi alle impression, al numero di clic totali o legati ad una singola keyword.
In questo modo, sarà più facile avere una panoramica completa e dettagliata di quali sono gli argomenti che destano maggior interesse nella tua audience e, di conseguenza, creare contenuti che aumentino il numero di clic e stimolino l’interazione.
5. Non dimenticare le ricerche esterne
Non limitarti a studiare i dati relativi al traffico sulle pagine del tuo sito: è altrettanto importante condurre ricerche esterne sui trend del momento o sulle query più cliccate dagli utenti, relative ad argomenti specifici.
Alcune piattaforme, come Semrush o Seozoom, possono esserti utili per eseguire una scansione del web e identificare gli argomenti più interessanti per il tuo pubblico, cosa cercano i tuoi lettori sul web e quali sono le loro esigenze.
Attraverso queste informazioni, potrai poi creare contenuti in linea con i trend individuati, in modo da rispondere in modo approfondito alle domande dei tuoi potenziali clienti e soddisfare i loro bisogni.
L’analisi dei competitor è uno step da non trascurare: individuare chi sono i tuoi competitor e di cosa parlano sul web, è fondamentale per capire qual è il valore aggiunto che puoi dare ai tuoi lettori rispetto alla concorrenza.
Non limitarti alla lettura dei contenuti: scopri su quali canali comunicano, con quale frequenza e qual è il tasso di coinvolgimento creato con il pubblico. Attraverso le piattaforme di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, puoi scoprire anche su quali keyword è posizionato il sito di un tuo competitor, il traffico organico e a pagamento.
7. Chiedi un feedback
Non temere di chiedere un feedback sui tuoi contenuti per paura di ricevere una risposta negativa: se credi che i contenuti che stai proponendo siano di valore, invita il tuo pubblico a lasciare un feedback, attraverso commenti o condivisioni.
Per incentivare lo “share”, inserisci pulsanti o CTA semplici e chiare (“Condividi” o “Clicca per twittare”), che rendano quanto più rapida e agevole la condivisione da parte degli utenti sui propri canali. Così, avrai modo di convalidare l’efficacia dei contenuti e l’engagement generato.
8. Tieni d’occhio le reazioni
Una volta creati e pubblicati i contenuti, è molto importante monitorare attentamente le reazioni degli utenti, tramite i dati di ricerca del tuo sito web e gli insight sui social network.
Quali sono stati i post con maggior numero di condivisioni, like, commenti? Quali sono stati i link più cliccati?
Attraverso questi dati avrai modo di convalidare la pertinenza dei tuoi contenuti e capire, non solo quali sono quelli di maggior interesse per il pubblico, ma anche quali sono i canali su cui i tuoi lettori sono più attivi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/content-strategy.jpg8131446Federica D'Arpahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFederica D'Arpa2021-06-03 12:29:522021-06-22 12:29:39Search Intent: come comprendere cosa vogliono davvero i tuoi lettori
In questo periodo complicato e condizionato da un necessario distanziamento sociale, una fra le criticità che si sono immediatamente manifestate è stata l’esigenza di garantire una formazione adeguata agli studenti, nonostante gli istituti scolastici non fossero accessibili.
La corsa all’utilizzo di piattaforme digitali per la formazione a distanza non ha fatto che mettere in luce l’arretratezza digitale non solo di alcuni istituti e di qualche docente, ma anche la scarsa informatizzazione dell’ambiente famiglia, in cui, spesso, gli unici strumenti di connessione alla rete sono smartphone e tablet.
L’inaspettato ricorso alla DAD (Didattica a Distanza) per gli studenti di ogni ordine e grado, ha anche svelato una bassissima confidenza con la DDI (Didattica Digitale Integrata), che prevede l’utilizzo degli strumenti digitali (come Google Classroom, ad esempio), anche in presenza.
Insomma, ci si è trovati, lato scuola e famiglia, a dover gestire un vero e proprio problema di scarsità digitale, tanto per quanto riguarda l’hardware, quanto per l’alfabetizzazione digitale minima di docenti e discenti che, dopo un primo periodo di smarrimento, hanno saputo in realtà recuperare velocemente portando avanti le attività.
La realtà è che, come consideriamo indispensabili i servizi digitali nella vita quotidiana, come inviare email, effettuare pagamenti online, ricevere l’accredito delle stipendio sul conto corrente, e abbiamo ritenuto (a torto) che la dimensione informatica non riguardasse i più giovani e i più piccoli, non percependo a sufficienza l’importanza di fornirgli gli strumenti necessari per affrontare la routine quotidiana trovandosi a proprio agio con la tecnologia.
Per utilizzare la tecnologia con sicurezza e profitto è necessario, soprattutto, conoscerne le regole, capire come funziona e in che modo rende possibili le operazioni che diamo quotidianamente per scontate.
La soluzione più efficace per affrontare il problema e farsi trovare pronti per un mondo tanto vasto da offrire un enorme numero di opportunità (e, altrettanto, di pericoli) è quello di iniziare ad alfabetizzarsi a livello digitale, fin da piccoli. Probabilmente, il prima possibile.
Parliamo della “generazione Z” e, in misura ancora più centrata, della “generazione alfa” come nativi digitali, e non è accettabile relegare questa “digitalità” a strumenti di intrattenimento come le piattaforme di streaming o di gaming.
L’abilità di padroneggiare gli strumenti tecnologici per sfruttarli al meglio e sapere individuare quando è il momento di disconnettersi per tornare alla vita analogica, va acquisita già dalle scuole primarie e dell’infanzia.
Cos’è Little Genius
A Frascati c’è una scuola privata che prepara i bambini nativi digitali dai 2 ai 12 anni al futuro, si chiama Little Genius International ed è stata la prima della tappe del Ninja Van Tour del CEO e founder di Ninja, Mirko Pallera, nel suo viaggio alla ricerca delle Unbreakable Companies.
È un progetto nato sedici anni fa e si tratta di un istituto bilingue dalla metodologia didattica innovativa e digitale, impostata sull’innovazione tecnologica, sullo studio del coding e della robotica, ma anche, da quest’anno, su lezioni di cinese e di etica.
La sede è un’avanguardistica struttura in bioarchitettura, detta “l’edificio che respira”, perché ha un sistema di purificazione che trasforma le sostanze nocive in ossigeno da immettere nell’ambiente. Un sistema che si è rivelato un alleato per la prevenzione anti Covid-19.
“Dobbiamo insegnare ai bambini a non subire le tecnologie ma ad applicare la loro creatività e le loro capacità naturali sfruttando i mezzi tecnologici in modo corretto e intelligente”, sostiene Samia Xena Rinaldi, Governance, Compliance, Benefit Officer di Little Genius.
La scuola è anche una Benefit Corporation, tra le 10 migliori al mondo, grazie al suo altissimo impatto sociale-ambientale e a politiche di trasparenza, plastic free, paper less. E che eroga borse di studio per le famiglie che non possono sostenere le spese.
Anche per i bambini che non frequentano Little Genius è possibile entrare a far parte di questo coloratissimo mondo, che ribalta un po’ l’idea degli ambienti scolastici seriosi e monocromatici a cui siamo abituati.
Nelle attività extracurricolari, infatti, gli esterni possono usufruire dei laboratori e della strumentazione della scuola, imparando a utilizzare stampanti 3D, bracci meccanici e droni.
“La scuola è nata sedici anni fa, certamente perché c’era un bisogno nel mercato, ma anche perché c’era una mancanza nell’offerta didattica in termini di modalità di insegnamento, per questo abbiamo previsto e sviluppato una metodologia nuova e particolare“, afferma Ruhma Yusuf Rinaldi, co fondatrice della scuola internazionale nativi digitali insieme al marito Nicola Christian Rinaldi.
Certamente non esistono moltissime scuole come Little Genius sul territorio nazionale e, una formazione di eccellenza come questa, prevede un costo rilevante per le famiglie che decidono di affidare i propri figli a questa struttura. Ci sono però due buone notizie: la prima è che Little Genius mette a disposizione delle borse di studio per permettere a più bambini di frequentare l’istituto; la seconda, è che questo metodo innovativo basato su un approccio attivo alla tecnologia, può diventare un esempio ed essere replicato, almeno nei presupposti, in modo del tutto gratuito.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/little-genius-copertina.jpg8091448Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-06-01 16:00:042021-06-10 15:41:57Viaggio nella scuola che prepara i nativi digitali al futuro con il coding e la stampa 3D
Ottavo appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
Tema della puntata: non-fungible token (NFT), dai principali utilizzi della Blockchain per l’Arte alla differenza tra Digital Art e Crypto Art. Appassionato, curioso, visionario, abbiamo intercettato Andrea Concas, fondatore e CEO della startup dell’arte Art Backers, di Art Rights piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte. Ogni giorno sui suoi canali parla di arte e innovazione!
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Cosa sono gli NFT: min 02,15
Quali sono i principali utilizzi della Blockchain per l’Arte: min 09,00
Christie’s e Beeple, asta da record: min 12,15
Com’è cambiato il mondo dell’arte tradizionale: min 15,50
Case study: Christie’s e Andy Warhol, Sotheby’s e Coinbase per Banksy: min 20,30
Le principali piattaforme di vendita NFT: min 25,20
Differenza tra Digital Art e Crypto Art: min 28,50
Il valore della Community e Chiara Ferragni agli Uffizi: min 34,20
Il mercato degli NFT e Collectible: min 38,30
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/anteprima-articolo.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-05-31 11:30:292022-02-09 14:01:03Come capire davvero gli NFT e non perdere le opportunità di business
Un’altra giornata di full immersion in compagnia di speaker di altissimo livello e di occasioni di networking con la ciliegina sulla torta: la premiazione dei Ninja Awards.
N-Conference, il Business Visionary Event di Ninja in collaborazione con i main partner TIM, AW LAB e Banca Sella, ha premiato simbolicamente talenti, professionisti e aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja. Ed è stato proprio il pubblico a decretare i vincitori tra coloro che si sono contraddistinti nella Digital Industry per tecnologia, approccio e valori
Anche per la seconda giornata siamo partiti con Daniela Uslenghi meditazione, visione guidata e coaching per concentrarsi al massimo e godere appieno della giornata.
La palla passa Luca Eleuteri, Co-Founder & Socio Casaleggio Associati, che con il suo talk Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale traccia un quadro nuovo su come dovranno essere le aziende del futuro: sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.
Ma il presente è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, però anche stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.
Una lezione che abbiamo imparato da Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW.
Il talk di Laura Fineo, Responsabile Marketing di Banca Sella, si è concentrato su come Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.
La storia “cinese” di Olivetti, consigli utili e il mondo degli eSport
Matteo Demonte, Autore, illustratore e videomaker, ci ha appassionato con la storia di Mario Tchou, l’ingegnere italiano di origine cinese di Olivetti inventore del primo computer made in Italy.
A seguire, dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social grazie a Nick Roope – Co-founder Lovie Awards, con il suo intervento Trends in Social and Digital Creativity.
Quando il gioco si fa duro, sono i duri che iniziano a giocare! E a noi, i giochi piacciono davvero tanto: gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo.
Grazie allo speech di Marco Soranno, Esports Product Manager PG Esports, abbiamo scoperto chi ha ragione: un giro d’affari da più di 1 miliardo non può essere considerato ancora un gioco.
E in un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.
Ce lo insegna Guido Stratta, Head of People & Organisation Enel Group.
Fare i conti con la globalizzazione e con le esigenze della formazione continua
Daniele Alberti, Co-founder & Partner Starboost, ci ha presentato: L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani.
Un’appassionante invito a comprendere come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.
Dopo Alberto, lo speech della nostra Federica Bulega, con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.
Gli outfit di Federica Bulega sono curati da ThePaac
Ha condiviso con noi Ninja, e con i partecipanti digitali all’evento, un viaggio fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale.
Il tour sul benessere e la soddisfazione personale: lavoro, salute e alimentazione
Il mondo del lavoro è uno dei temi al centro degli interventi degli speaker di N-Conference, declinato in alcuni dei sui tantissimi aspetti.
Non poteva per questo mancare il riferimento all’automazione, che sta modificando diversi assetti della produzione di beni fisici e digitali.
Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus, ci ha insegnato come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice. Insomma, come godersi la vita mentre i robot lavorano per noi.
Godersi la vita vuol dire anche stare bene: da soli, con gli altri e anche in forma e in perfetta salute. La tecnologia assume un ruolo centrale su questo: sono moltissime la novità del settore destinate a rivoluzionare la sanità e la cura degli individui che, prima che pazienti, sono persone. Chi meglio di Roberto Ascione, CEO & Founder Healthware Group, poteva affrontare un argomento così complesso e delicato allo stesso tempo?
Siamo andati virtualmente nello spazio, ma con i piedi ben piantati per terra: dagli importanti aspetti legati al mondo dell’healthcare, siamo passati a uno degli aspetti fondamentali per goderci la vita e vivere in salute.
Cosa mangeremo sulle navicelle spaziali, se puntiamo a diventare una specie interplanetaria? Stefano Polato ci ha raccontato cosa ha imparato cucinando per gli astronauti e ha approfondito con noi il legame fra alimentazione e performance.
Alla fine, come il dessert, abbiamo imparato cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri.
Una nuova incursione nel mondo del lavoro, con Danilo Schipani, Chief Marketing Officer di Copernico.
Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Ecco perché, per capire la direzione del cambiamento dovremmo considerare il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.
Intanto, mentre gli eventi dal vivo iniziano, lentamente, a ripartire, è stata una buona occasione ascoltare l’intervento di Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere.
Secondo lui, il processo decisionale del consumatore va interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo. Davvero suggestivo, vero?
La parte finale della mattinata
Tantissimi gli speaker che si sono alternati sul palco, reale e virtuale di N-Conference. Tra i più coinvolgenti, il Ninja Academy Wrap up di Federica Bulega – Corporate Training Manager.
Poi il consueto intervallo musicale e i saluti del nostro CEO, Mirko Pallera e via di corsa agli appuntamenti del primo pomeriggio, in attesa di conoscere i nomi dei vincitori dei Ninja Awards.
Ma prima della attesa premiazione, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la tecnica del Coaching evolutivo. Una visualizzazione guidata per permettere ai partecipanti di a creare senza limiti una visione per la loro vita, grazie a Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach.
A seguire, una vera e propria sessione di networking, un’attività dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.
Chi ha vinto i Ninja Awards di N-Conf
Una giornata molto intensa che, prima dei saluti finali di Mirko e l’esibizione di DJ DELTA, ci ha regalato anche i nomi dei vincitori dell’ambito Ninja Award.
Alle 17.00, in diretta sulla pagina Facebook di Ninja Marketing sono stati annunciati i vincitori
Ecco chi sono i premiati dal pubblico, in ogni categoria.
Ninja Celebrity
Un riconoscimento dedicato al personaggio pubblico che è stato capace di utilizzare il marketing e la comunicazione per creare autorevolezza e riconoscibilità promuovendo idee e approcci innovativi.
The Jackal
Ninja Talent
Un riconoscimento dedicato al professionista che si è distinto, soprattutto nella Community Ninja, attraverso il proprio talento e la propria passione, creando un impatto concreto con le attività svolte.
Felicia Mammone – Giornalista TV
Ninja Marketer
Un riconoscimento dedicato al Marketing Manager e al suo team che in azienda è riuscito a creare un progetto o un’attività volta a generare valore per il brand attraverso un approccio e una comunicazione distintivi.
Paolo Lorenzoni – Country Director of Marketing – NETFLIX
Ninja HR
Un riconoscimento dedicato all’HR Manager e all’azienda che nella gestione delle risorse umane si sono distinti per attività di people management e per una cultura aziendale innovativa.
A parimerito, Amelia Parente – Roche e Vittorio Maria Carparelli – Amex
Ninja Company
Un riconoscimento dedicato all’azienda che è riuscita a distinguersi per innovazione, approccio e valori, diventando un punto di riferimento nel proprio settore.
Pastificio Rummo
Ninja Leader
Un riconoscimento all’imprenditore che ha saputo creare una filosofia innovativa nella propria azienda valorizzando le risorse umane e un approccio innovativo al business.
A parimerito, Niccolò Branca – Presidente e Amministratore Delegato della Holding del Gruppo Branca International S.p.A e Renzo Rosso – Presidente di OTB
Ninja Media
Un riconoscimento alla realtà editoriale che è riuscita a creare una trasformazione concreta e positiva in ambito media e intrattenimento digitale.
Will Media
Ninja Agency
Un riconoscimento all’agenzia più innovativa che è riuscita a integrare nel suo DNA la creatività con una forte componente tecnologica per supportare il business dei propri clienti.
Caffeina
Ninja Benefit
Un riconoscimento all’organizzazione no profit (o alla società benefit) che è riuscita a creare un impatto significativo dedicandosi alla salvaguardia dell’ambiente o all’inclusione sociale.
Lifegate
Ninja Culture
Un riconoscimento dedicato alla personalità e alle idee che sono diventate di ispirazione e che portano avanti l’evoluzione sociale e spirituale della società
Michelangelo Tagliaferri – Accademia di Comunicazione
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf-2.jpg6131147Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-28 18:48:292021-06-01 13:57:57N-Conference Day 2: i momenti più Ninja e i vincitori degli Awards
Come ogni settimana, ecco la lista di strumenti utili per semplificare le attività digitali, migliorare le performance e la produttività o semplicemente a ritrovare la motivazione.
Anche in questi giorni, caratterizzati dall’intensissimo appuntamento di N-Conference (puoi leggere qui cosa è successo durante l’evento), abbiamo voluto dare spazio ai tool che ci semplificano la vita a lavoro, pensando al marketing, ma anche all’enorme numero di email che riceviamo ogni giorno.
Oggi, tra gli altri, vi segnaliamo strumenti per dare un tocco creativo anche ai ripetitivi captcha, per creare email personalizzate in grado di catturare davvero l’attenzione e per essere un po’ più ottimisti ogni giorno.
Se sei stanco di inviare messaggi che non fanno felici né il tuo brand né i tuoi destinatari, puoi provare Rasa. Uno strumento che ti aiuta a creare, automatizzare e inviare email personalizzate che catturano l’attenzione dei tuoi iscritti con contenuti davvero pertinenti.
Captcha sì, ma simpatici
Quei piccoli test a cui vengono spesso sottoposti gli utenti su app e siti web, per determinare che non siano bot, non devono essere necessariamente noiosi. DOOM Captcha, ad esempio, ne offre alcune versioni davvero divertenti, basate sui classici giochi “punta e spara”.
Riprenditi i tuoi spazi
Se anche nella tua “Posta in arrivo” si accumulano messaggi su messaggi e non sai più come fare per liberare spazio utile nell’inbox, prova Unattach. Libera il tuo spazio di archiviazione su Google rimuovendo gli allegati di Gmail.
Una cosa buona al giorno
Scoprire qualcosa di buono ogni giorno può essere utile per rallegrare la tua giornata. Con One Good Thing avrai a disposizione un archivio curato di idee e pensieri per tenerti motivato nei momenti difficili, e per trovare sempre qualcosa che ti faccia sentire bene.
CV a prova di recruiter
Un nuovo formato di CV che non mostra solo ciò che hai già fatto, ma anche dove sei diretto.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/digital-tool.jpg8141446Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-05-28 17:41:032021-05-30 09:26:30Rasa, DOOM Captcha e Unattach: i digital tool della settimana
Privacy, automazione e misurazione: sono i tre asset strategici su cui Google Ads disegna la visione futura per sostenere inserzionisti e marketer in seguito alla profonda trasformazione indotta dallo shock pandemico. Le tre aree di intervento, su cui si concentreranno gli investimenti della company, sono state presentate durante l’evento Google Marketing Livestream, durante il quale Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager Ads di Google e Vidhya Srinivasan, VP of Engineering and Darshan Kantak, VP of Product Management, hanno annunciato le nuove e ampliate funzioni automatiche per l’adv, le partnership ed esperienze di vendita in ambito retail e gli aggiornamenti che riguardano i tool di misurazione.
Funzioni automatiche epr l’adv e tool di misurazione
Perfomance Max, Privacy Sandbox e Machine Learning sono alcune delle novità proposte, definendo soluzioni che si inseriscono in un ecosistema pubblicitario a tutela della privacy degli utenti, consentendo in contemporanea una modalità di pubblicità efficace che sfrutti il potere dell’internet aperto.
“Google si impegna a supportare la ripresa – dichiara Jerry Dischler, Vice President / General Manager, Ads – Nel 2021 continuiamo a migliorare i nostri prodotti al fine di aiutare gli inserzionisti ad entrare in contatto con i clienti, anche mentre il mondo intorno a noi continua a cambiare”.
Una trasformazione irreversibile, in cui ogni “business è ormai un business online”. Secondo i dati eMarketer, lo scorso anno il tempo trascorso sui media digitali è aumentato del 15%, con un uso sempre maggiore di smartphone, smart tv connesse ad internet e computer.
La Performance Max offerta da Google
Per raggiungere su tutti i canali Google nuovi potenziali clienti, lo scorso anno Google Ads ha avviato la fase di test su un nuovo tipo di campagna, chiamata Performance Max, che racchiude il meglio dell’automazione di Google per aiutare gli inserzionisti ad ottenere risultati migliori su tutti i canali Google: YouTube, Display, Ricerca, Discover e molti altri. A partire da oggi, le campagne Performance Max si estenderanno a migliaia di altri inserzionisti, diventando disponibili a livello globale entro la fine dell’anno.
Con questo aggiornamento, gli inserzionisti potranno avere accesso ad informazioni come i segmenti di pubblico che stanno generando conversioni, la creatività con il rendimento migliore, approfondimenti sulle aste e le categorie di ricerca di tendenza. Potrete anche vedere in anteprima come i vostri annunci migliori vengano mostrati su ciascun canale.
“Siamo sempre propensi ad adottare nuove tecnologie pubblicitarie che possano aumentare le vendite e ridurre i costi. Performance Max si allinea perfettamente ai nostri obiettivi commerciali – spiegaUgur Sennaroglu – Marketing Director – e ci aiuta ad acquisire nuovi clienti senza cannibalizzare le vendite tra le campagne”.
Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager, Ads di Google
Garantire la tutela della Privacy verso il cookieless
Punto cardine, sarà tutelare la privacy degli utenti. “Gli strumenti digitali sono utilizzati per gestire sempre più aspetti della propria vita. Le persone vogliono assicurarsi che la loro privacy sia protetta, preoccupazione che sarà sempre più condivisa in futuro – insiste Dischler – Un ecosistema pubblicitario sano è fondamentale per mantenere un Internet aperto e accessibile a tutti, ma dobbiamo anche garantire alle persone di sentirsi sicure quando sono online”.
Da questo presupposto, la necessità per Google di rivedere i propri metodi e intraprenda azioni coraggiose per riconquistare la fiducia delle persone: “Questo è il motivo fondamentale per cui all’inizio di quest’anno Google ha annunciato che non creerà altri tipi di identificatori una volta che i cookie di terze parti saranno eliminati”.
Incrementare la privacy, quindi, ottenendo risultati a livello commerciale con Privacy Sandbox. Si tratta di un’iniziativa open source che mira a sviluppare nuove tecnologie incentrate su tecniche per la tutela della privacy come l’anonimizzazione, l’aggregazione e l’elaborazione su dispositivo progettate per supportare soluzioni pubblicitarie come annunci basati sugli interessi, misurazioni e molto altro ancora.
Nuove strategie di misurazione attraverso il Machine learning per segmenti di pubblico, per assicurare soluzioni di misurazione rispettose della privacy, ma accessibili ad ogni attività e brand a prescindere dalle dimensioni.
“Stiamo investendo sui nostri prodotti per rendere disponibili le informazioni sul comportamento dei consumatori e sulle decisioni di acquisto usando il machine learning – continua Jerry Dischler – Presto includeremo Display e YouTube, così come le conversioni in-app, in tutti i modelli di attribuzione Google Ads, inclusa quella basata sui dati alimentata dal machine learning di Google. Tutto questo favorirà la valutazione corretta l’impatto di tutte le vostre campagne Google Ads”.
Con meno cookie a disposizione, in un mercato in transizione in cui la priorità sarà la tutela della privacy, sarà disponibile il Customer match a quasi tutti gli inserzionisti per raggiungere e coinvolgere nuovamente i clienti attraverso i vari tipi di annunci.
L’automazione con prestazioni migliori
L’automazione sarà applicata a più aspetti delle campagne degli inserzionisti, dall’assemblaggio e dalla selezione automatica delle creatività con miglior rendimento tramite annunci adattabili della rete di ricerca, al trovare più query di ricerca da effettuare con parole chiave, al definire la giusta offerta per ogni asta utilizzando Smart Bidding (un insieme di strategie di offerte automatiche che utilizza il machine learning per ottimizzare le conversioni o il valore di conversione durante ogni singola asta).
Oggi, più dell’80% degli inserzionisti Google usa le offerte automatiche per ottimizzare e massimizzare i profitti, senza doversi più basare su ipotesi per raggiungere i propri obiettivi di rendimento, in maniera sinergica su più canali Google, tra cui annunci Discovery e campagne video per azione, collegando il feed di Google Merchant Center agli annunci Discovery e alle campagne video per azione. Questo permetterà di usare immagini e video per far scoprire i prodotti e di incrementare gli acquisti di dei prodotti in catalogo.
Customer Match consente agli inserzionisti di utilizzare i dati proprietari online e offline per raggiungere e coinvolgere nuovamente clienti su Ricerca, scheda Shopping, Gmail e YouTube.
Utilizzando le informazioni che i clienti hanno condiviso volontariamente con l’inserzionista, Customer Match mostra gli annunci a quei clienti e ad altri clienti simili.
Disponibilità: ora disponibile per tutti gli inserzionisti a livello globale.
Hotel ads, gli annunci di hotel vengono visualizzati quando un viaggiatore cerca un hotel su Ricerca o Maps. Questi annunci vengono visualizzati in un modulo di prenotazione che può mostrare foto dell’hotel, servizi, prezzi e un link per prenotare. Tre nuovi prodotti per aiutare i partner Google a catturare la domanda di viaggi repressa.
Le estensioni di prenotazione di hotel amplificano le campagne di ricerca dell’inserzionista e aiutano a espandere la copertura di queste campagne.
Case vacanze nella pagina dei risultati Hotel per una determinata destinazione.
Miglioramento delle offerte su commissione (per soggiorno) per facilitare la ricerca di clienti più qualificati a un costo inferiore.
Insight Page. La pagina degli approfondimenti mostra le tendenze su misura per l’attività di un inserzionista, in modo che possa vedere se stanno tenendo il passo con la domanda di prodotti o servizi di tendenza. Lo strumento è disponibile a livello globale per tutti gli inserzionisti e lo ha capacità self-service.
Local Ads. Le campagne locali sono progettate per aiutare le aziende a fornire ai loro potenziali clienti le informazioni che devono decidere quando e come visitare i loro negozi e anche facilitare la promozione da parte degli inserzionisti i loro negozi nelle più grandi proprietà di Google, tra cui la rete di ricerca di Google, Maps, YouTube, e la Rete Display di Google. Stiamo lanciando tre nuovi formati per le campagne locali.
Local inventory ads. La funzione degli annunci di prodotti disponibili localmente consente agli inserzionisti di mostrare i propri prodotti e di archiviare le informazioni acquirenti nelle vicinanze che effettuano ricerche con Google. Quando gli acquirenti fanno clic su un annuncio o su una scheda gratuita che mostra un locale prodotto, arrivano su una pagina ospitata da Google per il negozio di quel rivenditore, chiamata vetrina locale.
Performance Max sono un nuovo modo per acquistare annunci Google: campagne completamente automatizzate per operatori di marketing di app, rivenditori e attività con sedi fisiche per ottenere risultati su tutte le superfici di Google. Prestazioni massime campagne sfrutta l’automazione per fornire una soluzione completa che funziona per tutti inserzionisti in una gamma più ampia di obiettivi di marketing.
Product Feeds. I feed dei prodotti si collegano a Google Merchant Center, consentendo agli inserzionisti di sfruttare i loro cataloghi di prodotti per creare annunci più dinamici. I feed dei prodotti estraggono informazioni e immagini sui prodotti da una pubblicità account Google Merchant Center del rivenditore e visualizzare queste informazioni come parte di una campagna pubblicitaria.
tROAS è una strategia di offerta automatica basata sul valore che sta per ritorno sulla spesa pubblicitaria target. Questo La strategia Smart Bidding di Google Ads aiuta gli inserzionisti a ottenere più valore di conversione o entrate in base al target ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) impostati. Le offerte vengono ottimizzate automaticamente al momento dell’asta, consentendo agli inserzionisti di personalizzare le offerte per ciascuna asta.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Google-2.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-05-28 15:25:222021-05-28 15:59:53Privacy, automazione e misurazione: le nuove funzioni di Google ADS
Un evento completamente digitale per raccontare le Unbreakable Stories di persone e aziende che hanno saputo superare le difficoltà e reinventarsi.
Ma non solo: N-Conference rappresenta anche la voglia di ripartire che ci accomuna tutti, ricominciare a viaggiare (per piacere e per lavoro), incontrarsi e crescere insieme.
I punti salienti della prima giornata
La prima parte della giornata è dedicata a un contenuto verticale sulla Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
Una partenza col botto grazie all’apertura di Mirko Pallera, CEO e Founder di Ninja, accompagnata dall’esibizione di Dj Delta. Il ritmo giusto per affrontare una giornata così intensa e impegnativa.
Anche per questo, il primo speech di Daniela Uslenghi è focalizzato su come sfruttare al massimo le proprie capacità grazie a meditazione, visione guidata e coaching.
È stato poi a Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP, a condurci in un viaggio attraverso gli scenari e le tecnologie in grado di cambiare il mondo, plasmando la società, le aziende, ma anche le nostre vite nel prossimo futuro e Gianluca Mauro – Founder AI Academy, ci ha spiegato cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business.
L’impatto disruptive di Blockchain e Bitcoin
“Bitcoin non ha un padrone” ha detto Leonardo Maria De Rossi, Direttore del corso “The Blockchain Journey” in SDA Bocconi, “non è personalizzata da nessuno e non è controllabile da nessuno. Blockchain in generale, e tutti gli altri progetti che in realtà hanno dietro sviluppatori, compagnie e società, possono essere manipolate. Bitcoin, invece, no“. N-Conference è stata l’occasione ideale per approfondire alcuni aspetti legati all’argomento.
Come puntualizzato dallo stesso Leonardo, Bitcoin ha bisogno di molta energia elettrica per funzionare. Ed è proprio di elettricità che ci ha parlato Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab, nel sui Keynote “Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica”, tutto incentrato sullo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.
La nostra vita onlife
Non possiamo più fare una distinzione netta fra vita reale e vita digitale, secondo Barbara Carfagna, Giornalista TG1 RAI e autrice di “Codice”. “In realtà noi viviamo già onlife, cioè eternamente connessi. Con il 5G, assisteremo proprio a una simultaneità tra ciò che accade nel reale e ciò che accade online. Siamo un po’ esseri anfibi, che vivono contemporaneamente dentro e fuori da internet”
Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, ci ha invece raccontato di come la pandemia abbia stravolto le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata e come il 5G avrà una funzione abilitante su tutta una serie di nuove tecnologie, in grado di cambiarci la vita.
Tecnologie come AR e VR, le stesse oggetto del Keynote di Mauro Rubin, CEO JoinPad, che ha tracciato un quadro davvero affascinante sulle tecnologie immersive e sul modoin cui potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.
Vincenzo Riili VIDEO, Chief Marketing Officer di Google Italy ci ha confermato questa nuova tendenza sottolineando l’accelerazione della trasformazione digitale dovuta (anche) alla pandemia e in che modo le nuove spinte tecnologiche possano supportare le nostre strategie di Business.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Formazione e lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, l’atteso Ninja Academy Wrap up con Federica Bulega, Corporate Training Manager Ninja Academy.
14.30, via alla seconda parte della prima giornata di #NConf21
La seconda parte della giornata è il contenuto verticale Culture, ,per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
Si parte con Alessia Zampano, Consumer Culture Specialist, e la sua “Nuova Stra-ordinarietà”. Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Alessia ci ha regalato una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi.
Antonio Marrari, Head of Marketing AW LAB, ci ha fornito spunti davvero utili e interessanti sul rapporto tra brand e GEN Z. Quali aspetti dovrebbe considerare un brand per entrare davvero in connessione con la Generazione Z? “Dovrebbe intanto comprendere la sua ragion d’essere e stabilire una visione chiara per entrare in risonanza con le persone“.
Siamo quello che mangiamo
Sentir parlare di cibo Marco Marchetti, Head of Digital Marketing Despar Nordest, ti fa comprendere subito che l’argomento lo appassiona, e molto. Secondo lui, sul cibo è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità.
In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti. Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo.
Alle 15.35 abbiamo seguito l’appassionato talk di Domenico Romano – CEO Fandango Creators, intitolato “Live a Life you will remember”. Secondo Domenico, un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.
La Masterclass e il Q&A di Fernando Machado
Da molti, è stato uno dei momenti più attesi della prima giornata di N-Conference: la Masterclass di Fernando Machado, Chief Marketing Officer Activision Blizzard, Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It.
Porsi degli obiettivi impossibili e come raggiungerli. Questo il tema dell’intervento del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti, prima di avventurarsi in una nuova sfida, completamente diversa.
Certo, è normale avere paura e tentennare, davanti alle difficoltà, ma quello che conta è trovare il coraggio e buttarsi, senza farsi paralizzare dai dubbi.
Secondo Machado, il nuovo vantaggio competitivo è il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività.
Al termine della Masterclass, una imperdibile sessione di Q&A, in cui scoprire tutti “i segreti” di un CMO così coraggioso.
Gli outfit di Mirko Pallera e Federica Bulega sono curati da Antony Morato e ThePaac
La storia siamo noi
La prima giornata di N-Conference è andata avanti con altri contenuti di grande livello: Alfredo Accatino, Chief Creative Officer di Filmmaster Events ha presentato Unbreakable: Storie di grandi Artisti.
Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai. “Di certo governi e organizzazioni sono in grado di creare grossi movimenti, ma io credo che siamo tutti noi, ogni giorno, a creare la storia“.
Dopo Alfredo, è stato il giornalista ed esperto di comunicazione Daniele Chieffi ad appassionarci con le storie di aziende for profit che hanno la forza di cambiare il mondo.
C’è una energia inesauribile che si muove nella società. Quella stessa energia permette ai brand di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico. Su questo tema, Mirko Pallera, CEO di Ninja ha intervistato Paola Zukar, Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme ai giovanissimi Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator.
Prima dell’esibizione musicale finale di DJ DELTA, ha chiuso la giornata Federica Bulega, con il Ninja Academy Wrap up.
Una densa, densissima giornata ricca di contenuti e innovazione, di analisi di scenario e spunti per il futuro. Il tutto, in diretta streaming trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
Domani ci aspetta il DAY2, con altri favolosi speaker e appassionanti contenuti con la verticale Industry powered by Banca Sella.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf.jpg6111091Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-27 18:43:442021-06-01 15:06:35Gli highlights (e i goal) della prima giornata di N-Conference
WhatsApp ha citato in giudizio il governo indiano a causa delle nuove regole pronte a entrare in vigore oggi. Regole che sarebbero “non solo incostituzionali, ma minerebbero gravemente la privacy” dei suoi utenti. Una notizia che è trapelata da poco e sta già facendo il giro del mondo.
Perché WhatsApp fa causa al governo indiano
Le Linee guida per gli intermediari e il Codice etico per i media digitali sono state introdotte a febbraio ed entreranno in vigore proprio oggi. Contengono un requisito spinoso che ha scatenato la reazione di WhatsApp. Il governo pretende che le app di messaggistica debbano identificare il “primo creatore d’informazioni” quando viene richiesto.
WhatsApp, che in India vanta quasi 400 milioni di utenti, si oppone e sostiene che così facendo sarebbe necessario tracciare ogni messaggio inviato dal suo servizio, violando il diritto alla privacy degli utenti.
Un portavoce dell’app di messaggistica ha affermato, in un comunicato, che questo punto si scontrerebbe contro un principio fondamentale perché rintracciare i messaggi privati violerebbe la crittografia end-to-end e porterebbe a veri e propri abusi.
Fare causa al governo indiano è un passo molto insolito da parte di WhatsApp, ma il servizio ha affermato che rendere tracciabili i suoi messaggi minerebbe la privacy di miliardi di persone che comunicano digitalmente e ne comprometterebbe la loro sicurezza.
Una battaglia sostenuta anche da altre realtà
Gli avvertimenti di WhatsApp sulla tracciabilità sono sostenuti da molte delle più grandi aziende tecnologiche e gruppi per i diritti digitali del mondo, tra cui Mozilla, la Electronic Frontier Foundation (EFF) e il Center for Democracy and Technology.
In una dichiarazione su un piano simile per imporre la tracciabilità in Brasile, l’EFF ha affermato che l’implementazione della tracciabilità deluderà non solo le aspettative degli utenti in materia di privacy e sicurezza, ma sarebbe difficile da implementare per soddisfare gli attuali standard di sicurezza e privacy.
WhatsApp spiega ai suoi utenti perché è contro la tracciabilità
In risposta agli sforzi dell’India e di altri Paesi per costringere l’App a rintracciare i messaggi, WhatsApp ha pubblicato un’apposita FAQ sul proprio sito web per chiarire agli utenti cosa sia la tracciabilità e perché ci si oppone.
L’app chiarifica a gran voce che esperti di tecnologia e privacy hanno stabilito che la tracciabilità interrompe la crittografia end-to-end perché non si ha modo di sapere in modo proattivo quale messaggio un governo potrebbe voler indagare in anticipo. Inoltre minaccerebbe la privacy di miliardi di persone che comunicano digitalmente.
Aggiunge che erodere la privacy di tutti, violare i diritti umani e mettere a rischio persone innocenti non è la soluzione. Ecco perché ha deciso di opporsi, un governo che sceglie d’imporre la tracciabilità sta effettivamente imponendo una nuova forma di sorveglianza di massa.
Tuttavia il governo indiano sostiene che le regole sono necessarie per tracciare le origini della disinformazione. Nei commenti riportati da Reuters, un funzionario del governo ha affermato che a WhatsApp non viene chiesto di violare la sua crittografia, ma che potrebbe trovare un modo per rintracciare gli autori della disinformazione.
WhatsApp in risposta sentenzia che il tracciamento di messaggi come questo sarebbe inefficace e rischia di punire chi ha condiviso un contenuto trovato altrove ma non è il creatore di quell’informazione. Continua dicendo che le nuove regole non superano i test stabiliti da una sentenza della Corte Suprema del 2017, ossia che la privacy deve essere preservata tranne quando la legalità, la necessità e la proporzionalità richiedono la sua violazione.
Insomma per WhatsApp la nuova legge manca proprio di un esplicito sostegno parlamentare.
L’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno
La causa avviata è solo la goccia che fa traboccare un vaso ormai pieno. È l’ultimo inasprimento delle tensioni tra il governo indiano e le grandi aziende tecnologiche. Negli ultimi mesi i funzionari indiani hanno ordinato ai diversi social media tra cui Twitter, Facebook e Instagram, di rimuovere i post critici sulla gestione della pandemia. Le piattaforme hanno ottemperato a molte di queste richieste bloccando i post all’interno del Paese, ma mantenendoli visibili altrove. Il governo sostiene che questi post potrebbero alimentare il panico. C’è però chi afferma che invece queste nuove regole sono il modo per mettere a tacere i detrattori.
Non è finita qui. Tempo fa la polizia in India ha fatto irruzione negli uffici di Twitter per contestare le etichette apposte su alcuni tweet di membri anziani del governo. Mentre gli uffici di Twitter erano vuoti, la visita delle forze dell’ordine ha simboleggiato la crescente pressione sui canali social per frenare quei post visti come critici nei confronti del governo.
Cosa farà WhatsApp?
È vero, WhatsApp è stato accusato spesso di facilitare la diffusione della disinformazione. Il problema però è stato particolarmente sentito in India. Anni fa molti utenti hanno diffuso informazioni errate sulle sottrazioni di minori. La risposta di WhatsApp? Ha provato ad arginare ponendo nuovi limiti all’inoltro dei messaggi nel tentativo d’impedire che tali accuse diventassero virali.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/whatsapp.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-05-26 16:08:242021-05-26 23:10:16WhatsApp fa causa al governo indiano per fermare le nuove regole sulla privacy
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