Complici i lunghi periodi quarantena, le piattaforme di streaming hanno raggiunto nuovi record, delineando una crescita notevole nell’ultimo anno.
Quali sono i player di mercato che si sono consolidati, oltre Netflix e Spotify? Ecco una panoramica degli abbonati dei principali servizi streaming digitali.
Non solo Netflix: i protagonisti della streaming war
Nonostante l’impatto negativo del Covid-19 su molteplici settori, incluso quello cinematografico che ha subito la chiusura globale delle sale cinematografiche, il mercato dello streaming sembra aver beneficiato degli innumerevoli periodi di lockdown.
Con una vera e propria accelerazione nel 2020, infatti, il numero di iscrizioni alle piattaforme streaming ha raggiunto nuovi
record, con
un incremento notevole di abbonati mensili nel 2021.
In pole position, come prevedibile, ritroviamo
Netflix e Prime Video, veri e propri giganti del settore: con più di 200 milioni di abbonati.
Netflix guida la crescita esponenziale delle piattaforme di video streaming, con una
presenza in più di 190 Paesi e con un catalogo che punta sempre più sull’offerta di contenuti originali (circa 70 produzioni in-house previste per il 2021).
La società fondata da
Reed Hastings dimostra, ancora una volta, il suo ruolo di apripista e protagonista incontrastata nel settore.
LEGGI ANCHE: I 5 giganti del tech sono cresciuti a dismisura durante la pandemia
Alle spalle, segue
Amazon con 150 milioni di abbonati a
Prime Video.
Un vero e proprio balzo che si è verificato durante la pandemia, grazie all’incremento di iscrizioni al servizio Prime del colosso di
Jeff Bezos, consolidando la crescita della piattaforma video accessibile come parte integrante di un bundle più ampio di servizi offerti.
Cifre interessanti arrivano anche dall’Asia, con le piattaforme cinesi
Tencent Video (WeTV) e
iQIYI che hanno superato i
100 milioni di abbonati.
Nell’olimpo dei player si piazza anche
Spotify, la piattaforma audio di maggior successo con
144 milioni di abbonati premium, distaccandosi notevolmente dai
68 milioni di iscritti ad Apple Music.
La crescita del mondo Disney
In questa streaming war, che si combatte a suon di abbonati e contenuti, la vera sorpresa arriva da un nuovo protagonista che si fa spazio tra i colossi già consolidati pre-pandemia.
Nonostante il recente lancio nel novembre 2019 (in Stati Uniti, Canada e Paesi Bassi),
Disney+ ha accelerato repentinamente l’ampliamento della libreria dei contenuti e la base di utenti, raggiungendo circa
95 milioni di iscritti solo nell’ultimo anno.
Un risultato che supera ogni previsione, surclassando gli obiettivi di crescita stabiliti entro il 2024 per la piattaforma made in USA.
Sulla scia Disney+ crescono altri servizi di streaming, come
Hotstar ed ESPN+, che sembrano aver beneficiato dei tassi di crescita incentivati dall’effetto pandemia.
LEGGI ANCHE: Cosa è successo a Quibi, la piattaforma di streaming che non ce l’ha fatta
Lo streaming ai tempi del Covid-19
Se il Covid-19 ha agito da propulsore e catalizzatore della crescita dei servizi di streaming online, quale sarà il panorama nello scenario post-pandemia?
La strategia di sviluppo sembra virare sull’investimento di
contenuti originali per poter offrire un servizio sempre più diversificato e puntare al podio della streaming war.
Una battaglia senza esclusione di colpi di scena, per conquistare una base sempre più cospicua di abbonati.