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Ambizione Italia: 3 milioni di digitalizzati entro il 2023 con Microsoft

Quando si parla di ambizione, Microsoft continua a fare scuola. Ma questa volta non ha niente a che vedere con l’epica sfida tra giganti dell’high tech.

Già dal 2018, la corporation ha avviato il progetto Ambizione Italia #DigitalRestart. Offrire a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 29 anni un’opportunità di formazione specifica sulle nuove tecnologie. Un piano quinquennale che si presenta ancor più adatto per la ripartenza post pandemia delle imprese italiane. Sotto forma di educazione alla cultura digitale e alle nuove tecnologie, ma non solo.

Oltre che formare il giovane tessuto sociale, Microsoft offre concreto supporto alle startup, formazione su scaleup e accelerazione d’impresa rivolta a grandi corporate, ricerca applicata. Con una forte attenzione sia alla dimensione locale sia a quella internazionale.

Ambizione Italia Digital Restart Microsoft

Come si legge dal sito ufficiale di Microsoft Italia:

Ambizione Italia #DigitalRestart è il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari annunciato lo scorso 8 maggio da Microsoft Italia. Un impegno concreto a supporto dell’innovazione e della crescita del Paese, che passa attraverso iniziative di formazione digitale, programmi per le imprese per incoraggiarne la trasformazione digitale, laboratori di Intelligenza Artificiale ed un impegno per la sostenibilità ambientale con la creazione di un ecosistema di open innovation sui temi green. Microsoft ha anche annunciato l’intento di avviare la prima Regione Data Center di Microsoft in Italia, a Milano, che permetterà alle aziende di ogni dimensione e settore di accedere a servizi cloud locali di livello enterprise con le massime garanzie di sicurezza.

Cosa prevede Ambizione Italia di Microsoft

L’attenzione è concentrata sulla formazione di circa 2 milioni di persone tra studenti, professionisti e disoccupati nel corso dei prossimi due anni. Un ammontare che si somma al milione già raggiunto dal 2018.

Ma dove è possibile aderire alla formazione di Microsoft Italia? Prima di tutto, i programmi educativi faranno leva su Microsoft Learn e il social network LinkedIn, per divulgare e far luce sulle competenze digitali richieste dal mercato del lavoro.

Per consolidare le nuove tecnologie quali alleati preziosi per ripensare le modalità di lavoro e i modelli di business, Microsoft ha annunciato la creazione di “AI Hub“. Centri esperienziali per aiutare le aziende ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale.

Lo scopo è quello di promuovere la trasformazione digitale in cinque settori chiave (Made in Italy, manifatturiero, finanza, sanità e infrastrutture) con risorse messe a disposizione da Microsoft ai suoi partner e un’ampia rete di ricercatori tra cui le migliori università italiane, gli Innovation Center e le startup.

Il supporto alle aziende sarà fornito con specifici programmi dedicati alla diffusione di un nuovo modo di interagire e relazionarsi con le persone. Accompagnare le realtà economiche italiane nel percorso di Digital Transformation è l’imperativo categorico di Microsoft Italia.

LEGGI ANCHE: Microsoft presenta AI Hub, l’iniziativa parte del piano Ambizione Italia #DigitalRestart

PMI e Ambizione Italia, cosa fa Microsoft per il tessuto economico del Bel Paese?

Con l’obiettivo di promuovere la produttività e l’innovazione delle PMI italiane, Microsoft e alcuni partner selezionati hanno già ideato da tempo Alleanza per la Sostenibilità, una serie di programmi e soluzioni digitali dedicati a tutte le aziende italiane che vogliono adottare una nuova cultura del lavoro flessibile e innovativo.

In particolare, saranno avviate specifiche iniziative rivolte alle piccole e medie aziende con servizi in Cloud che coinvolgeranno circa 500.000 PMI e startup in Italia nei prossimi tre anni, anche grazie alla rete partner di Microsoft.

La multinational corporation e i suoi player locali selezionati, si sono posti l’obiettivo di offrire le giuste tecnologie per aiutare le organizzazioni pubbliche e private a creare nuove soluzioni a supporto della sostenibilità italiana.

B4i – Bocconi for Innovation, CDP – Cassa Depositi e Prestiti, Coop, Energy & Strategy, MIP – Politecnico di Milano, Flowe, growITup, Intesa Sanpaolo, Italgas e Snam sono le prime organizzazioni entrate a far parte del progetto di sviluppo di servizi e soluzioni green nei prossimi mesi.

È così che Alleanza per la Sostenibilità contribuirà al New Green Deal nazionale per favorire un ecosistema di open innovation e far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti. Se questo è il momento di rilanciare la produttività delle singole imprese e la stabilità economica dell’intero Paese, Microsoft Italia ha deciso di porsi come fanalino di testa nel cammino che porta a un futuro sostenibile.

Perché l’Italia ha bisogno di ambizioni digitali?

Insieme a capitale, risorse grezze e lavoro, la conoscenza è diventata il quarto fattore economico. Nel mondo digitalizzato e informatizzato – dove le sfide sono sempre più serrate e gli standard più elevati – il Capitale Umano è più che mai al centro del cambiamento.

Microsoft sa bene quanto sia necessario investire sul nuovo tessuto sociale per fare in modo che la formazione digitale sia parte integrante del bagaglio di abilità richieste per le professioni del futuro. Gli investimenti in Intelligenza artificiale in Europa sono progressivamente cresciuti negli ultimi dieci anni, con una particolare impennata nel 2017.

Ambizione Italia Digital Restart Microsoft investimenti IA

Da report Artificial Intelligence in Europe, Microsoft – EY, 2019

Francia, Germania e Regno Unito sono i primi tre Paesi per volume di investimento in IA nel 2018 e coprono quasi la metà della spesa Ue. A seguire, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Polonia. Ma considerando il valore pro-capite degli investimenti IA, la situazione si ribalta. I Paesi del Nord Europa (Danimarca e Finlandia) e Irlanda spendono più di 35 euro pro-capite, a differenza di Francia e Germania che investono rispettivamente circa 23 e 18 euro pro-capite. L’Italia addirittura spende poco più di 11 euro pro-capite.

Sono segnali di come l’economia digitale viva una prima fase alto-rischio / alta-crescita, rispetto alla quale le aziende mostrano ancora prudenza.

Digitale e Trasformazione Digitale: sono la stessa cosa?

Il sogno di Bill Gates si è ormai avverato. Nel mondo sviluppato, lì dove è presente una scrivania, c’è un computer posto a presidio.

Stando infatti a quanto dichiara Microsoft nel 2018, la quota totale di diffusione di Windows è intorno a un miliardo e mezzo di PC per un totale di oltre 7 miliardi di persone.

Ora che l’hardware è stato dunque installato, siamo sicuri di saper davvero interagire con il software? E soprattutto, oltre che mettere in relazione l’uomo con la macchina per ottenere un determinato risultato, siamo in grado di far collaborare le persone tra loro sfruttando piattaforme e infrastrutture che si basano prevalentemente sul digitale?

In poche parole: siamo in grado di fondare uno sviluppo economico basato su un’infrastruttura digitale? Si tratta di portare la società verso un avanzamento tecnologico il cui presupposto è che tutti conoscano le basi fondamentali del digitale. Perché non è poi così banale. Spesso confondiamo il mezzo con lo scopo.

Digitale e Trasformazione Digitale sono due argomenti separati dello stesso filone evolutivo. Abbattere barriere materiali insormontabili (o complesse da scalare), facendo ricorso a metodi di comunicazione e interazione che non si possono toccare con mano.

Il primo, il Digitale, non è altro che un sistema per creare – sotto forma di codice binario – qualcosa che prima aveva bisogno di un supporto analogico per poter semplicemente esistere. Oggi in formato digitale, esistono monete di scambio (con cui si può effettivamente acquistare), fotografie, sculture, esistono riproduzioni di mondi e universi paralleli al nostro, si scambiano informazioni private e pubbliche, dati sensibili, certificati e disposizioni amministrative.

La Trasformazione Digitale, comprende tutte quelle conseguenze socio-culturali derivate dall’impatto del digitale sul nostro mondo. Nuove professioni, nuove interazioni, nuove economie, nuove esigenze e bisogni sociali.

Un certificato di carta, potrebbe non esistere mai nella vita reale se non all’interno di un database virtuale. Questo pensiero, ancora oggi, metterebbe in crisi enti pubblici, istituzioni, organizzazioni, professionisti. Per dirla semplice, la maggior parte degli attori sociali attualmente impegnati nelle più consuete pratiche governative, commerciali, economiche, culturali e sociali.

O ancora, ottimizzare una specifica produzione in campo agricolo, relegando il lavoro manuale a macchine impostate secondo parametri e calcoli determinati a monte da processi automatizzati di Intelligenza Artificiale. Oggigiorno, quale agricoltore o azienda agricola affiderebbe la conduzione della propria impresa a robot semi-autonomi?

LEGGI ANCHE: Trasformazione digitale e PMI: un fattore culturale

Ecco questa è la sfida che porta avanti Microsoft in Italia. Diffondere quanto più possibile la consapevolezza sul Digitale. Soprattutto su ciò che oggi diamo per assodato nel digitale. Senza dimenticare che l’evoluzione tecnologica è un bullet train in piena corsa e che le buone pratiche sulla trasformazione in atto meritano di essere aggiornate nell’arco di mesi o settimane.

guida tiktok

TikTok Marketing per principianti: ecco da dove partire

Il nome TikTok non ha certo bisogno di presentazioni: in pochi anni è diventato uno dei social media con il più alto tasso di crescita e in grado di insidiare le aziende leader del settore Web Tech.

Anche la recente partnership con il campionato europeo di calcio Euro 2020 ha certamente contribuito a rendere popolare il marchio dell’app anche tra chi ne ignorava l’esistenza.

Se TikTok ha avuto il merito di aver lanciato per prima il concetto degli “short videos”, una feature imitata successivamente da Instagram e da altri social media, le sue caratteristiche e i possibili campi di applicazione in ambito marketing risultano ancora abbastanza inesplorati.

In questa breve guida cercheremo quindi di introdurre gli aspetti più importanti di questo social media in modo che tu disponga di tutti gli elementi per iniziare a elaborare una strategia marketing per TikTok:

  1. Cosa è TikTok
  2. Come si crea un video su TikTok?
  3. Quali sono le ragioni del successo di TikTok?
  4. Come utilizzare TikTok nel marketing

Cosa è TikTok

TikTok nasce nel 2014 in Cina, come evoluzione del precedente servizio Musical.ly, con la volontà di unire la passione per la musica con le logiche di un social media simile ad Instagram, ma focalizzato su brevi video invece che su immagini statiche.

La caratteristica che lo differenzia maggiormente da altri servizi è l’algoritmo, basato su tecniche di Intelligenza Artificiale, che personalizza il feed di ogni utente in base ai suoi interessi personali.

Su TikTok, infatti, gli aspetti legati alla dimensione e alla estensione della rete sociale hanno un peso tutto sommato molto limitato: per un utente di TikTok non c’è bisogno di seguire nessuno sull’app, dal momento che nella sezione “Per Te” sono resi disponibili un numero praticamente illimitato di video.

Un altro punto di forza di TikTok è la ricca dotazione di strumenti che rendono semplice ed efficace per chiunque la produzione di video.

Grazie alle funzioni base di TikTok non è infatti necessario essere un video-maker professionista per creare e montare dei video con effetti speciali, filtri, duetti, doppiaggi di canzoni popolari, etc.

Come abbiamo detto, TikTok si basa interamente su video di breve durata: gli utenti caricano infatti video che possono avere una durata massima di 15 o 60 secondi.

Se inizialmente, con l’app Musical.ly, gli utenti caricavano in prevalenza video di se stessi intenti a cantare in playback (“lip-synching”) su video musicali popolari, ora è cambiata molto la tipologia dei video che possono creare su TikTok.

Oltre ai video di puro intrattenimento (mini-commedie o sketch comici, balletti, lip-sync, etc) si possono trovare anche tutorial con consigli sull’utilizzo di prodotti o spiegazioni di tecniche particolari.

Di recente, TikTok ha ampliato le possibili aree di utilizzo dell’app rendendo possibile la creazione di video di durata sino a tre minuti ed entrando così in diretta concorrenza con altre piattaforme online come YouTube o IGTV.

LEGGI ANCHE: Manuale strategico per portare la tua azienda su TikTok

Come si crea un video su TikTok

Il primo passo, dopo aver scaricato e installato TikTok sul tuo dispositivo mobile (sia Android che iOS) è quello di creare un account, scegliendo un nome utente (@nomeutente) e il nome, cioè il nominativo che verrà visualizzato sul profilo.

Come su altri social media è importante che tu scelga il “nome utente” e il “nome” in modo che sia chiaro chi sei e cosa fai: entrambi contribuiscono alla tua rintracciabilità su TikTok.

Dopo aver arricchito il tuo profilo con una foto e una biografia accattivante, è il momento di passare alla creazione di un video, un’operazione piuttosto semplice su TikTok.

Se hai già pubblicato dei video su Instagram o Snapchat, troverai gli strumenti messi a disposizione da TikTok molto facili da usare, intuitivi ed allo stesso tempo efficaci.

La prima cosa da fare è cliccare sul tasto “+” nel menu di navigazione nella parte inferiore dello schermo. Così facendo aprirai la fotocamera del tuo dispositivo, e vedrai un tasto rosso per la registrazione.

Puoi creare un video corto fino a un massimo di 15 secondi o un video lungo di 60 secondi o 3 minuti.

Oltre alla fotocamera per registrare qualcosa in diretta tramite il tasto “Carica” (in basso a destra) puoi anche caricare un video dal rullino del tuo dispositivo.

Vediamo in maggior dettaglio le funzioni che hai disposizione.

 

Fig. 1 guida principianti TikTok

Fig. 1: schermata iniziale per la creazione video

Suoni

Incominciamo dall’opzione suoni che trovi in alto, al centro della schermata. Per aggiungere un brano musicale ad un tuo video ti basta cliccare l’icona “Suoni” nella schermata di registrazione.

Vedrai così un elenco di brani e artisti. L’elenco, che viene aggiornato in continuazione, mostra i brani consigliati e alcune playlist, i brani più ascoltati ed altri che vengono classificati in categorie (es.: TikTok Talent, ItaloDance, PopIT, InViaggio, etc).

Ricorda che i suoni e i brani musicali giocano un ruolo fondamentale su TikTok: i video possono infatti diventare virali sulla piattaforma anche solo per la traccia musicale scelta e, viceversa, una canzone può diventare famosa perché è stata utilizzata come suono in un video diventato virale.

Effetti

Sulla destra dello schermo trovi alcuni strumenti di TikTok che ti consentono di applicare diversi effetti speciali alla ripresa:

  • Ribalta, per alternare tra la fotocamera anteriore e quella posteriore del tuo smartphone;
  • Velocità, per velocizzare o rallentare il video;
  • Filtri, per cambiare il filtro colore del video (suddivisi secondo categorie specifiche quali Ritratto, Paesaggio, Cibo, Vibe);
  • Migliora, per migliorare il tuo volto (ad esempio nascondendo difetti della pelle o eliminando le occhiaie);
  • Timer, per registrare senza essere costretto a tenere premuto il tasto di registrazione per tutta la durata del video e senza dover tenere il telefono in mano;
  • Flash, per utilizzare il flash della fotocamera durante la ripresa del video.

Ci sono numerosi altri effetti speciali su TikTok e cliccando l’icona “Effetti” sul lato sinistro dello schermo potrai sfogliarli scorrendo lo schermo verso sinistra. TikTok rende disponibili nuovi effetti regolarmente ed è quindi impossibile farne qui una lista completa.

La cosa migliore da fare per capire le possibilità offerte dai vari effetti speciali di TikTok è di dedicargli un po’ del tuo tempo per provarli.

Pubblicazione

Dopo aver terminato di registrare il tuo video clicca su “Avanti”, premi il tasto rosso di spunta in basso a destra per proseguire oppure la “X” in alto a sinistra per annullare la registrazione e ricominciare da capo.

Se sei soddisfatto e hai deciso di proseguire, si visualizzerà un replay del video che hai registrato e avrai la possibilità di arricchirlo con altri strumenti che TikTok ti mette a disposizione, come “Regola Clip”, “Effetti vocali”, “Doppiaggio”, “Taglia”, “Volume”, “Testo”, Stickers.

Premendo il tasto “Avanti”, vedrai una pagina molto simile alla pagina di pubblicazione di Instagram e dove potrai arricchire il tuo video con una descrizione, una copertina per il tuo video, una o più menzioni delle persone che stai seguendo e una o più chiavi di ricerca (#hashtag).

A questo punto premi il tasto “Pubblica” per postare il tuo video su TikTok o, se vuoi invece pubblicare il contenuto in un secondo momento, clicca il tasto “Bozza” e ritorna in seguito su questa pagina.

 Ti segnaliamo infine che le icone nella parte inferiore dello schermo ti danno la possibilità di condividere il video su altri canali online (Facebook, Instagram, WhatsApp, etc).

LEGGI ANCHE: Spiegare l’AI alle PMI (e fare 1 milione di views). Intervista al tiktoker Davide Reinecke

Quali sono le ragioni del successo di TikTok

Oltre alla facilità di utilizzo e alla integrazione nativa di brani musicali, di cui abbiamo già parlato, ci sono altre ragioni che hanno contribuito al suo successo.

Il formato

Gli “short videos” a tutto schermo sono particolarmente adatti a catturare l’attenzione dell’utente mobile che ha una soglia di attenzione particolarmente bassa (circa 8 secondi).

Questo fenomeno è particolarmente marcato per la Generazione Z che costituisce al momento la fascia di utenza principale di TikTok.

Engagement superiore a quello di altre piattaforme

Le interazioni di un video TikTok sono sensibilmente superiori a quelle dei contenuti pubblicati su altri social media. Secondo i dati 2019 di Influencer Marketing Hub, il tasso di engagement di TikTok è superiore rispetto ai creator Instagram (5,3% contro 1,1%) con oltre 100.000 follower.

Le ragioni per questo engagement elevato sono da attribuire a tre elementi fondamentali: l’esperienza visuale “immersiva” creata da un contenuto a tutto schermo, l’audio sempre attivo e la scheda “Per Te”.

engagement TikTok

Semplicità di condivisione

Per gli utenti risulta elementare trovare contenuti da guardare, dal momento che i video sono riprodotti in sequenza immediatamente all’apertura dell’app.

Come potrai vedere tu stesso, non hai bisogno di seguire nessuno sull’app: TikTok visualizza nella scheda “Per Te” una selezione di video, scelti da un proprio algoritmo, basato su tecniche di Intelligenza Artificiale, secondo la popolarità e le tue preferenze.

Inoltre l’app consente la condivisione di contenuti all’esterno della piattaforma: puoi infatti scaricare i contenuti in formato video e GIF, anche se il logo di TikTok rimarrà comunque impresso sul video.

Dal punto di vista marketing è una mossa molto efficace, in quanto aiuta a diffondere dei contenuti di un brand in modo completamente trasparente e organico.

Challenge

Come ultima, ma non per questo meno importante, ragione del successo di TikTok vi è l’utilizzo delle challenge, “sfide” lanciate sul social network che, associate ad un apposito hashtag, stimolano i creator a produrre contenuti su un tema specifico (bellezza, ballo, recitazione, etc.).

Una challenge fornisce infatti uno scopo agli utenti per creare nuovi video.

Inoltre le sfide migliorano la creatività e l’ispirazione, rafforzando al tempo stesso il concetto di community all’interno di TikTok.

Come utilizzarlo per il marketing

Ora che abbiamo visto le caratteristiche e il modo in cui può essere utilizzato TikTok, vogliamo evidenziare darti alcuni suggerimenti per utilizzarlo in maniera efficace nelle tue strategie marketing.

a) Ricordati che TikTok ha un bacino d’utenza molto giovane

La fascia di utenza più numerosa su TikTok appartiene alla Generazione Z, generazione sempre alla ricerca di intrattenimento e che desidera partecipare attivamente a tutto quello che vede.

Anche se con la crescita della piattaforma stiamo assistendo a un ampliamento della fascia di età nel pubblico, per ora dovrai dare particolare importanza alle generazioni più giovani e quindi rendi tutto semplice e divertente.

b) Usa sempre della musica

Gli utenti di TikTok si aspettano che ci sia della musica nei video, quindi per ogni tuo video dovrai scegliere un audio adeguato.

TikTok è suono: pensa subito alla colonna sonora del tuo video quando crei un contenuto.

c) Sfida il tuo pubblico

Gli utenti TikTok amano le sfide, come dimostra la popolarità guadagnata dalle Hashtag Challenge: crea quindi un hashtag facile da ricordare per la tua sfida, e rendila interessante aggiungendoci un certo livello di difficoltà.

d) Dai vita al tuo brand

Sia che si tratti di cantare, ballare, fare scherzi, tutorial o Hashtag Challenge, mantieni gli utenti coinvolti e interessati nella tua comunicazione come brand: sappi che in pratica stai dando vita ai loro brand e ai loro prodotti.

Alla Generazione Z piace essere coinvolti al massimo e in modo attivo: non è infatti un fan della TV, in quanto attività decisamente passiva. Gli utenti TikTok vogliono partecipare e prendere parte a ciò che vedono, e puoi dare loro quest’opportunità con il tuo brand.

e) Sii autentico

In generale, ti consigliamo di essere autentico su qualsiasi canale social, ma questo vale particolarmente su TikTok, canale non è ancora saturo di brand come lo sono Instagram, Facebook e altri social network.

Devi essere quindi creativo, autentico e audace, e non avere paura di mostrare un lato diverso della personalità del tuo brand.

Se non sarai sempre autentico su TikTok verrai emarginato dalla sua community. Evita di spingere semplicemente gli utenti all’acquisto dei tuoi prodotti o servizi, ma piuttosto punta sulla creatività e sulla creazione di una fan base.

f) Crea una community

Non andrai molto lontano su TikTok creando una sola challenge e promuovendola con un influencer: è fondamentale creare una community, e ovviamente dovrai crearla intorno al tuo brand e prodotto.

Cerca quindi di creare un’atmosfera piacevole su TikTok, in modo che gli altri utenti non vedano l’ora di farne parte.

g) Adotta un piano editoriale

Molto spesso, i video improvvisati possono ottenere ottimi risultati, e di tanto in tanto dovresti realizzarli, anche per sfruttare i suoni o gli hashtag in tendenza.

In generale però, è molto meglio pianificare i contenuti da pubblicare creando un calendario editoriale per i tuoi post.

Ricorda inoltre di controllare periodicamente le prestazioni dei tuoi post, utilizzando i dati statistici messi a disposizione dalla funzione Analitica: ti sarà più facile capire cosa funziona con il tuo pubblico ed avrai le idee più chiare su quale tipo di video ripetere nel tuo calendario editoriale.

h) Collabora con i creator

Anche dopo aver utilizzato ed approfondito le caratteristiche della piattaforma, non è detto che il tuo brand abbia al suo interno la creatività, la spontaneità e la conoscenza diretta di una specifica nicchia di mercato che può avere un creator o un influencer.

Come dice la stessa azienda, “i creator sono la linfa vitale di TikTok:

  • promuovono la diversità e stabiliscono nuove tendenze
  • non creano solo contenuti allegri e brevi
  • formano anche community forti, positive, inclusive e connesse che si sostengono reciprocamente collegando aree geografiche e culture.

Per questi motivi ti suggeriamo quindi di collaborare e coinvolgere il più possibile dei creator nelle tue campagne marketing su TikTok, così come hanno fatto aziende del calibro di Vodafone, Armani, Furla, e molte altre.

In questo ti viene in aiuto la stessa TikTok: a partire da fine aprile del 2020 è infatti disponibile su invito il TikTok Creator Marketplace, una piattaforma che permette ai brand, alle agenzie e ai professionisti del marketing di mettersi in contatto con i creator di TikTok più adatti alla loro campagna.

Un’opportunità da esplorare e da tenere presente per migliorare l’efficacia delle tue attività su TikTok!

i) Usa i TikTok Ads

Come brand potresti trovare molto efficace un investimento pubblicitario su TikTok, non solo per il vasto bacino di utenza dell’app ma anche perché la pubblicità vi è apparsa solo in tempi recenti.

Questo vuol dire che si tratta di un canale che non è ancora troppo saturo di annunci pubblicitari e dove gli utenti sono potenzialmente più ricettivi ad accogliere le promozioni delle aziende.

Come dice lo slogan dell’azienda, “Don’t make Ads, Make TikToks!”.

E con questo ultimo suggerimento, abbiamo completato questa breve guida alla scoperta di TikTok. Non ti resta che fare tesoro di quanto hai appreso in questo articolo e mettere in pratica i consigli che abbiamo voluto condividere con te.

Ora è il tuo turno!

 

team resiliente

30 idee per prepararsi al rientro a lavoro (anche a distanza)

Il team building aziendale assume un significato diverso dopo la quarantena per COVID-19, da attività “extra” e a volte noiosa diventa un’occasione per riprendere quello che la pandemia ci ha tolto: la possibilità di socializzare, avvicinarci ai colleghi e creare dei legami di amicizia e affetto.

Lo smart working ha sicuramente permesso a molte realtà di continuare l’attività lavorativa anche durante le restrizioni imposte dalla pandemia ma ha anche tolto molto ai lavorati. Il rapporto con i colleghi si è trasformato in call, la “pausa caffè” si fa da soli e non c’è più distinzione tra spazio personale e quello lavorativo. Risultato? Lavoratori poco motivati, stress e poca coesione aziendale.

Ecco che il team building aziendale ricopre un ruolo fondamentale per riallacciare e riscoprire i legami tra colleghi e con l’azienda. Ma funziona realmente? E quali attività di team building si possono fare da remoto?

Perché è importante farlo

Partiamo dal significato di team building: serie di attività di gruppo che ha l’obiettivo di rafforzare lo spirito di squadra, la creatività e i legami tra colleghi. Ovviamente facendoli anche divertire!

I vantaggi del team building aziendale sono molteplici sia per i dipendenti che per l’azienda. I primi si divertono, staccano dal lavoro e possono socializzare con i colleghi senza preoccuparsi di job position e flussi aziendali. Inoltre è un’ottima occasione per conoscere persone di altre aree con cui non si ha molto a che fare. Tutto questo in un contesto stimolante e, a volte, fuori dagli schemi.

LEGGI ANCHE: Il fenomeno Escape Room: dal Team Building ai giochi da tavola

Lato azienda, invece, i vantaggi sono:

  1. Aumento delle Communication Skills dei dipendenti: uno dei problemi più frequenti in un’azienda è l’incapacità di comunicazione tra i vari dipendenti. Il team building viene pensato per abbattere questa barriera “obbligando” a collaborare e parlare con i colleghi per risolvere l’obiettivo dell’attività.
  2. Aumento della produttività: uscendo dalle logiche aziendali, i partecipanti del team building devono trovare il metodo migliore per arrivare all’obiettivo dell’attività. Staccandosi dalla realtà lavorativa, i partecipanti possono pensare con più tranquillità al problema e a come trovare una soluzione.
  3. Identificare i ruoli: chi avrebbe mai detto che il timido sviluppatore sia un leader nato in grado di far vincere la sua squadra? Le attività di team building aiutano a far identificare ruoli e propensioni che solitamente non possono o riescono ad emergere. Ecco, quindi, che il project manager è un pacificatore, l’office manager è l’animatore del gruppo, la capo reparto un leader carismatico…

team building indoor

Team building aziendale: come si organizza

Organizzare un team building aziendale non è facile come sembra. Ci sono tantissime attività e non tutte possono essere in linea con lo stile dell’azienda o con le persone coinvolte. Come un po’ tutto nella vita, è necessario pianificare le attività e procedere per step:

  • Definisci gli obiettivi: parti dalle esigenze della tua azienda, quali sono i punti deboli del team? Quali aree vogliamo stimolare? 
  • Imposta un budget: ovviamente è fondamentale per capire cosa fare e, soprattutto, cosa non fare. 
  • Scegliere un team: non è un lavoro semplice, meglio chiedere a qualche collega di darvi una mano. Anche questa è un’ottima occasione per fare team building!
  • Comunica in maniera chiara: non tutti sanno cos’è un team building, meglio comunicare ai partecipanti la cosa in maniera diretta. Ci sta non dare tutte le info (un po’ di mistero aiuta) ma ricordati di informare se ci sono spostamenti, che tipo di attrezzatura è richiesta, se è possibile portare qualcuno e, nel caso, se si soffre di particolari allergie.
  • Scegli l’attività giusta: ricorda che il team building deve essere sì stimolante ma anche divertente! Evita di trascinare i tuoi colleghi in attività troppo spericolate o lontane dai loro gusti.
  • Scegli il momento giusto, magari non quando siete carichi di lavoro! Meglio un momento di calma e tranquillità. 

30 idee per il tuo team building aziendale

Escape Room: un grande classico perfetto per il lavoro di squadra. Che sia un dungeon, una casa infestata o un caveau le escape room sono un’ottima attività per stimolare la collaborazione tra colleghi. Inoltre, recentemente, sono nate molte escape room virtuali che permettono l’attività anche da remoto.

Social Challenge: le challenge sono nate con TikTok e coinvolgono sempre più persone e brand. Allora perché non farla come attività di team? Inventatevi una challenge in linea con i valori dell’azienda ed invitate i colleghi a realizzarla pubblicandola sui loro social. Si possono anche organizzare dei premi speciali o usare i contenuti per la comunicazione corporate.

Office Trivia: divisi in squadre si devono rispondere a più domande possibili sull’azienda e sui propri colleghi. Un modo semplice e divertente per stimolare il lavoro di squadra, la competizione e far passare i valori aziendali. Anche questa attività può essere svolta da remoto con app di meeting.

Karaoke: grazie a Fiorello questo passatempo giapponese è diventato famoso anche in Italia. Un’attività perfetta che però richiede una predisposizione da parte del gruppo (non c’è niente di peggio di un karaoke dove nessuno canta). 

karaoke

Go Kart: semplici da guidare ma molto adrenalinici, i go kart sono un’ottima attività da svolgere. Accendono la competitività e permettono a tutti di partecipare alla pari.

MMO: perché non organizzare un’attività di team building in un videogame? Ci sono tantissimi videogiochi online (anche gratuiti) che supportano un gran numero di giocatori. I generi spaziano dal GDR agli sparatutto passando per i giochi di racing, basta solo trovare il genere più in linea con i partecipanti! 

LEGGI ANCHE: Migliorare il business con la Realtà Aumentata, ecco come si fa

Cena con delitto: un’idea originale per movimentare le classiche cene aziendali. Durante il pasto degli attori impersonificheranno una scena di un omicidio, ai partecipanti il compito di smascherare l’assassino raccogliendo indizi, ragionando insieme e cercando di battere sul tempo gli altri tavoli.

Gara di torte: lavorare in team è come cucinare. Bisogna seguire la ricetta, collaborare e, a volte, essere pronti a improvvisare! In questa attività le squadre si sfideranno nel realizzare una torta combattendo con tempi di cottura, cioccolato plastico e utensili da decorazione.

Caccia al tesoro: un grande classico dal successo assicurato! Adattabile ad ogni contesto, può diventare un’ottima occasione per far conoscere meglio il luogo di lavoro organizzandola all’interno degli uffici oppure, se si ha disponibilità di budget, si possono organizzare anche all’interno di intere città o in location pensate ad hoc. Per rendere tutto ancora più suggestivo si può pensare ad un tema invitando i partecipanti a vestirsi seguendo lo stile.

Campeggio: natura, spirito di adattamento e collaborazione sono alla base di un’attività di team building in campaggio. Che sia selvaggio o meno, il campeggio è un’ottima occasione per staccare dall’ufficio, riconnettersi alla natura e fare attività un po’ spericolate.

campeggio

Secret Santa: micro attività a bassissimo costo ma dall’ottimo risultato. Ogni dipendente pesca il nome di un collega a cui dovrà fare un regalo di Natale… senza però farsi scoprire! Obiettivo di questa attività è quello di spingere i colleghi a conoscersi meglio e a stimolare la creatività per trovare il regalo più wow! Extra: per aumentare la difficoltà si può aggiungere un budget massimo, dei premi (regalo più bello, più kitsch, più azzeccato, etc) oppure un tema.

Corso pratico: cucina, giardinaggio, dolci, sportivo, c’è un corso per ogni cosa! Il segreto è scegliere quello più in linea con lo spirito aziendale. Un’ottima idea per far divertire il team, creare coesione e aumentare le soft skills.

Giochi di ruolo: interpretazione, spirito di iniziativa, strategia e collaborazione sono alla base di ogni gioco di ruolo. Questa attività metterà i membri del team nei panni di personaggi totalmente diversi da loro in un contesto atipico o fantastico. Obiettivo? Risolvere la missione collaborando e aiutandosi a vicenda: solo un team unito arriverà alla fine dell’avventura sano e salvo. Ottima attività per un team ridotto di persone, si può svolgere anche online su apposite piattaforme.

Solidarietà: unirsi insieme per aiutare il prossimo è un gesto tanto nobile quanto edificante per il team. Inoltre si trasforma anche in un’ottimo strumento per veicolare lo spirito e i valori dell’azienda.

Sviluppare l’empatia: letteralmente mettersi nei panni dell’altro. Una giornata in cui ci si cala nei panni di un’altra persona per capirne le difficoltà e le problematiche che affronta ogni giorno. Ad esempio provare a vivere l’esperienza del cliente per un giorno oppure fingersi uno dei dipendenti. Un’attività interessante soprattutto per i team più organizzativi o distanti dalla quotidianità del lavoro.

Viaggio aziendale: che sia al mare o in montagna, passare un po’ di tempo in “vacanza” con i colleghi aiuta a sciogliere le tensioni e a consolidare le amicizie. Durante il viaggio si possono organizzare delle riunioni aziendali oppure delle micro attività di svago e divertimento.

Parco divertimenti: ottimo per i piccoli team, si passa una giornata insieme senza il “peso del lavoro” divertendosi tra montagne russe, spettacoli e attrazioni. Attenzione a non far disperdere il gruppo! Se si è in troppi organizzate dei momenti di riunione (il pranzo ad esempio) o delle attività collettive (tutto il team sulle montagne russe!).

team building park

Orienteering: mappa alla mano, il team deve trovare tutti i punti di controllo e arrivare per primo al traguardo. Inutile dirlo: collaborazione, spirito di adattamento e problem solving vengono messe a dura prova!

Laser War: non c’è niente di più catartico che sparare un laser al collega. Queste attività, oltre ad abbassare il livello di stress, stimolano il gioco di squadra e accendono la competizione.

Talent Show: tutti hanno un talento, una particolarità, allora perché non metterle in mostra in una gara di talenti? Singolarmente o in gruppi i membri del team si sfideranno portando sul palco il loro talento: canto, danza, recitazione, comicità… non ci sono limiti di categoria! Per coinvolgere tutti possiamo far votare il migliore a chi non partecipa al talent.

Musical: dal classico Grease all’intrigante Rocky Horror passando per il mitico Chicago, il mondo dei musical è davvero vasto e tutti possono partecipare! Come extra perché non far riprendere lo show ad una troupe e farne un video ricordo?

Sport: dal classico calcetto al canottaggio passando per il rugby, fare sport insieme ai colleghi è un’ottimo modo per creare gruppo, rafforzare il gioco di squadra e, ovviamente, alimentare l’impegno di tutti per vincere!

Flash mob: sempre divertente e perfetta per sciogliere i più timidi. Per renderlo ancora più coinvolgente leghiamo il flash mob ad un messaggio sociale in linea con lo spirito aziendale.

Gara fotografica: dato un obiettivo sfidiamo i dipendenti a realizzare lo scatto più bello nel tempo stabilito. Un’attività perfetta per stimolare la creatività e premiare l’impegno dei dipendenti.

Festa in maschera: mascherarsi è sempre bello… non solo a carnevale! Dividete i partecipanti in gruppi dando ad ognuno un tema (meglio se i temi di ogni gruppo sono legati, ad esempio tema generico serie tv ed ogni gruppo ne deve interpretare una). Ovviamente invitate alla massima segretezza e non dimenticato di prevedere una photobooth! 

Yoga & Meditazione: la prima causa di tensioni tra colleghi è lo stress, allora perché non organizzare un’attività che aiuta a ritrovare l’equilibrio e la tranquillità? Lo yoga e la meditazione può aiutare a calmare gli animi e a trovare una nuova connessione con i colleghi.

Orto o giardino comune: dedicarsi al giardinaggio aiuta a diminuire lo stress e ad aumentare l’autostima. Perché non realizzare un piccolo orto o un giardino collettivo? I colleghi dovranno occuparsene e decidere insieme cosa coltivare e, soprattutto, che decisione prendere in caso di problemi.

giardino aziendale

Fantacalcio: siamo pur sempre italiani, amiamo il calcio! Organizzare un fantacalcio aziendale non è difficile, è sicuramente stimolante e si possono prevedere dei premi per i più forti (e uno di consolazione per l’ultimo posto!).

Open Day: aprire l’azienda per un giorno a familiari e amici con tour organizzati dai dipendenti. Spiegare il proprio lavoro aumenta la consapevolezza dei dipendenti rendendoli orgogliosi dell’attività che stanno svolgendo. Il segreto è non cadere mai troppo nello specifico: non bisogna raccontare la singola attività della persona ma quella più ampia del gruppo di lavoro o dell’azienda.

Giornale o Blog: che sia cartaceo o digitale, un appuntamento editoriale può diventare un’ottima attività di team building che aiuta a stimolare la creatività e il senso di responsabilità dei partecipanti.

comsumer trend post covid

Come potrebbero cambiare i consumatori digitali nel post-Covid

La pandemia da Covid-19 nell’ultimo anno e mezzo ha apportato, come dimostrano numerose ricerche, enormi cambiamenti sulle propensioni di acquisto dei consumatori, riposizionando le priorità di ognuno e creando nuovi segmenti di consumer, sempre più orientati verso il mondo digitale.

Uno dei quesiti a cui bisognerà dare una risposta è: ci si ritrova di fronte ad una rivoluzione permanente del commercio al dettaglio o pian piano si riposizionerà tutto come prima dell’arrivo di questo orribile virus?

Tendenza eCommerce

acquisto con carta di credito

Osservando i dati pubblicati da ISTAT nel report “Commercio al dettaglio – Maggio 2021”, si può notare come l’utilizzo del commercio elettronico sia in forte aumento (+7,2%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (Maggio 2020).

La crescita è  pari al +27,8% se si prendono in esame i primi cinque mesi del 2021, rispetto al medesimo periodo del 2020.

L’eCommerce è oramai un canale di vendita primario: la crescita del settore continua anche a più di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e pare che, anche in Italia, il suo l’utilizzo sia entrato nella quotidianità di una buona parte delle persone.

LEGGI ANCHE: Come la tua impresa dovrebbe agire sui Social Media (anche se non è una Big)

La crescita del digital

shopping online

Per comprendere meglio la crescita del mercato digitale, ecco alcuni dati dal Retail Playbook 2021 di Google e pubblicato su Think with Google (giugno 2021).

A proposito di brand awareness (e dell’importanza per un’azienda di poter contare su una solida strategia di marketing digitale), l’81% dei consumatori nei paesi presi in esame in tutto il mondo dichiara di aver scoperto nuovi brand online durante la diffusione del Covid-19.

Spostandosi verso la sezione del funnel di marketing dedicata alla conversion, precisamente nel momento in cui l’utente cerca informazioni su un prodotto online (es. prezzo, recensioni e sconti) prima di procedere all’acquisto, dai numeri del Retail Playbook emerge che oltre il 50% dei consumatori (nei paesi oggetto del sondaggio) afferma di utilizzare la Ricerca Google per cercare cosa acquistare in negozio.

Il customer journey è cambiato: gli utenti, oggi più che mai, vogliono avere la possibilità di fare acquisti in qualsiasi luogo, online o in negozio, e di reperire in rete tutte le informazioni necessarie al fine che l’esperienza di acquisto sia “su misura”.

Non sarà un caso che il 53% degli utenti si aspetta di poter effettuare un acquisto da smartphone (da brand o aziende con un sito web o un’app).

I consumatori digitali in Italia

Nuove abitudini potrebbero significare anche nuovi target, a cui dovrebbero rivolgersi le future strategie di marketing delle aziende.

Analizzando i dati dell’Osservatorio Trovaprezzi.it sulle ricerche online (relativo al periodo gennaio-dicembre 2020), è possibile scoprire chi sono stati gli utenti digitali più attivi.

Il 58% delle ricerche complessive è stata effettuata da uomini. Inoltre gli utenti più attivi sono quelli appartenenti al segmento 25-34 anni (25% sul totale). Sono però cresciuti anche il segmento 18-24 anni e quello degli +65, che fanno registrare rispettivamente incrementi del +112% e +37% (rispetto all’anno precedente).

Geograficamente, sono gli utenti di Lombardia, Lazio e Campania a realizzare il 51% delle ricerche totali.

In conclusione va sottolineato che il 70% delle ricerche totali è stato effettuato da dispositivi mobile (smartphone 65% e tablet 5%): dato che potrebbe ancora una volta evidenziare l’omnicanalità del consumatore digitale del post pandemia.

Gli scenari nel prossimo futuro

Cosa accadrà quando il virus sarà finalmente scomparso e si potrà tornare al 100% alle proprie attività?

Di seguito 3 possibili scenari:

– i canali digitali resteranno nella vita delle persone e determinate attività potranno essere svolte solo online

– ci sarà un progressivo ritorno al pre-pandemia: riportando tutte le esperienze di acquisto in presenza ed eliminando tutto ciò che è accaduto da gennaio 2020

– le aziende concentreranno le proprie forze verso l’esperienza ibrida: un’esperienza di acquisto che possa essere fruita e vissuta in maniera ottimale (dal consumatore) sia online che offline.

Kikkoman, McDonald’s e OBLI: i migliori annunci stampa di luglio

La creatività non va mai in vacanza, anzi: con il rallentamento delle restrizioni e il lento e progressivo ritorno alle attività quotidiane, l’advertising Out of Home sta vivendo un nuovo momento magico.

Grazie a questa situazione, anche le creatività ricominciano a essere audaci, colorando gli spazi comuni con messaggi e proposte.

Gustiamo insieme la selezione dei migliori annunci stampa di luglio, selezionati tra le campagne delle agenzie di tutto il mondo.

LEGGI ANCHE: KFC, De Standaard e Lion Heart: i migliori annunci stampa di giugno

Kikkoman – Kikkoman Gold Medal

Per celebrare i giochi olimpici di Toyko, l’agenzia di Zurigo Freundliche Grüsse ha ora creato un Out of Home molto speciale per la tradizionale marca giapponese: un semplice nastro di tessuto trasforma il logo Kikkoman in una medaglia d’oro. Tanto semplice che non ha bisogno di parole.

Kikkoman

Advertising Agency: Freundliche Grüsse, Zürich, Switzerland
Creative Director: Pascal Deville
Creative Director: Samuel Textor
Art Director / Concept: Norihito Iida
Copywriter / Concept: Christian Stüdi

Senda Verde – Versus

Il calcio continua ad essere lo sport più popolare del mondo e la Bolivia non fa eccezione.

Nonostante la squadra nazionale, soprannominata la squadra “verde”, non ottenga buoni risultati, può contare sul favoloso entusiasmo dei suoi tifosi.

Senda Verde è una ONG rifugio per animali di 18 anni in Bolivia, che cura e riabilita gli animali in pericolo.

In occasione della Copa América Brasil 2021, Senda Verde mette alla prova i fan del “verde”, chiedendo loro quale “verde” avrebbero sostenuto.

Una campagna di stampa e social media che cerca di rendere la popolazione consapevole dei danni che stiamo facendo alla natura e agli animali che la abitano, che senza dubbio hanno bisogno di veri tifosi.

senda verde

senda verde

senda verde

Advertising Agency: Humano, Santa Cruz de la Sierra , Bolivia
Chief Creative Officer & Partner: Ferju Cuevas
Creative Director & Partner: Rodsel Ticona
Art Director: Jorge Cobo
Designer: Ravier Endara
Copywriter: Ferju Cuevas
Digital Studio: Gonzalo.Studio

OBLI – Prison

Quando si affitta una proprietà immobiliare, il padrone di casa ha il diritto di chiedere una garanzia, per essere protetto da ritardi nei pagamenti, possibili danni alla proprietà e qualsiasi altro debito.

In Israele, gli inquilini sono tenuti a presentare una “garanzia bancaria” e per farlo, devono depositare (cioè “imprigionare”) 3 mesi di affitto in contanti, in una banca.

Oggi, grazie a OBLI, una nuova società fintech, gli inquilini possono fornire una garanzia sicura senza dover separare i loro soldi.

OBLI - Prison

OBLI - Prison

OBLI - Prison

OBLI - Prison

Advertising Agency: Boom!, zichron yaakov, Israel
Art Director, Creative Director: Eyal Segal
Copywriter, Creative Director: Michal Almog
Co Founder And Director: Hagit Kamin
Photoshop And Digital Illustrator: Alex Melik-Adamov
Marketing And Sales Director: Tomer Miedzigorski

McDonald’s – World Emoji Day

Cosa c’è di più iconico di un cheesburger? Il classico panino all’americana con hamburger e fetta di formaggio, simbolo di una delle più grandi catene di fast food del mondo si trasforma in un’icona in questa campagna di McDonald’s.

Esattamente come per le emoji, basta un attimo per comprenderne il significato.

McDonald's World Emoji Day McDonald's World Emoji Day McDonald's World Emoji Day

Advertising Agency: ONIRIA/TBWA, Paraguay

Accidents Awareness – Bag, Mug

Piccole distrazioni, quelle che ci capitano mentre guidiamo. Ma anche sorseggiare da una tazza di caffè o cercare qualcosa con lo sguardo e frettolosamente, da una borsetta, può comportare gravi conseguenze.

Attenzione alla guida, sempre!

Accidents Awareness

Accidents Awareness

Advertising Agency: Nabaroski Ad Store
Creative Director / Art Direction: Mohamed Nabarawy
Copywriting: Ziad Waleed
Business Developer: Mohamed Zayed
Graphic Designer: Hassan Saied

strumenti digitali a luglio

LinkJoy, PhotoRoom e Sticker Magic: i digital tool della settimana

Anche se il caldo non dà tregua, il lavoratore in ufficio (e in smart working) è stoico e non si lascia distrarre dal richiamo di una giornata assolata o di una passeggiata in campagna.

Vero è che, man mano che si avvicina la pausa lavorativa, portare a termine anche i task più semplici diventa impegnativo e faticoso.

Una serie di strumenti digitali utili ad alleviare un po’ le fatiche da call in piena estate (o, semplicemente, permetterci un po’ di disimpegno e relax), possono far bene quanto una bibita gelata in un pomeriggio afoso.

Dunque, come cubetti di ghiaccio in una soda, gustiamoci la raccolta di digital tool di questa settimana.

LEGGI ANCHE: AdSigner, Callbell e Identiji: i digital tool della settimana

Foto editing

photo room digital tool per rimuovere lo sfondo

Per immagini più professionali, per aggiungere un tocco creativo ai profili social o per migliorare un cv, a volte può essere necessario rimuovere lo sfondo di una foto.

Con Photo Room hai a disposizione uno strumento automatico basato su AI, accurato e veloce per la rimozione del background in pochi secondi.

Su Zoom in versione cartoon

trasformarsi in cartoon con snap camera

Snap ha recentemente aggiornato con il filtro cartoon la sua app mobile ed è ora accessibile anche attraverso l’app desktop. Questo consentirà di utilizzare il filtro anche nelle tue prossime call su Zoom, per renderle più fantasiose e divertenti.

Dai social al sito web

linkjoy digital tool

Se i tuoi follower non visitano mai il tuo sito, contano davvero come numeri? Con Linkjoy potrai aumentare il traffico verso il sito e ritargetizzare i visitatori una tantum, migliorando la tua presenza social di 10 volte, il tutto con un link ottimizzato.

Per veri social media manager

thumbnail game per i video di YouTube

Sapresti indovinare con un solo colpo d’occhio quale anteprima di un video su YouTube ha più possibilità di catturare l’attenzione del pubblico? Ora puoi esercitarti con The YouTube Thumbnail Game. Testa le tue capacità di guadagnare visualizzazioni sui video.

Divertiti con gli adesivi

adesivi

Sticker Magic ti permette di creare adesivi per WhatsApp, Instagram e Telegram. Grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale più avanzata, non servirà cancellare gli sfondi ma sarà sufficiente aggiungere il testo.

La sostenibilità come leva strategica per le imprese

Dodicesimo appuntamento con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è la Sostenibilità: ne abbiamo parlato con Enea RovedaCEO di LifeGate. Una community che oggi conta oltre 5 milioni di persone, che ha reso possibile l’acquisizione di linguaggi, metodi e strumenti ideati per un target sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile.

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Sostenibilità, tema sempre più cruciale: min 14,40
  • La diffusione Digital: min 19,00
  • Com’è cambiato il coinvolgimento degli italiani: min 24,00
  • L’adattamento dei processi aziendali alla sostenibilità: min 30,00
  • La crisi sanitaria e gli effetti sulla sensibilità allo sviluppo sostenibile: min 37,20

customer expereince

Customer Experience: 7 best practice per migliorarla

La customer experience assume oggi sempre di più un ruolo cruciale nelle logiche aziendali e diventa quindi essenziale l’utilizzo di nuove tecnologie e di best practice precise che vadano incontro all’ottimizzazione della stessa attraverso il miglioramento della customer satisfaction, ovvero la percezione del cliente che il sistema di offerta di un’​azienda ha raggiunto o superato le proprie aspettative.

Per creare esperienze cliente rivoluzionarie e ottenere clienti felici attraverso il miglioramento della customer experience la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. 

I chatbot, disponibili ogni giorno e 24 ore su 24 per i clienti o l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), grazie al quale è possibile aumentare il livello di comprensione rispetto ai messaggi di testo scritti dalle persone, sono solo alcuni esempi del tipo di tecnologie su cui le aziende possono oggi contare per ottenere nuove prospettive e soluzioni capaci di migliorare la customer experience

Queste nuove tecnologie sono infatti oggi sempre di più in forte sviluppo, perché sempre maggiore è il numero delle realtà aziendali che ne sta facendo già uso o intende farne nel prossimo futuro.

Ma oltre alle nuove tecnologie oggi a disposizione delle aziende ci sono anche molteplici best practice utili da seguire per migliorare la customer experience.

LEGGI ANCHE: Creator, SEO specialist e Chief Diversity Officer: i lavori più richiesti per il futuro

7 tecnologie e best practice per migliorare la customer experience

Tra le tecnologie da adottare e le best practice da seguire per l’ottimizzazione della customer experience in grado di attirare maggiormente l’attenzione delle aziende nell’ambito dei loro progetti di digitalizzazione ne possiamo elencare sette. 

Ecco allora alcuni suggerimenti:

  • Adotta una mentalità omnichannel. I canali digitali sono aumentati con il passare del tempo. Messaggi di testo, chat web, video, social media e messaggistica in-app per i dispositivi mobili si sono infatti aggiunti ai limitati canali tipici del passato ed i  clienti sono soliti utilizzare una moltitudine di canali offline e online sempre diversi per connettersi con le aziende, passando da un canale all’altro e aspettandosi una continuità nella comunicazione ed un collegamento tra questi. 

Per soddisfare questa aspettativa adottare la l’omnicanalità, tecnologia infatti molto gettonata nei piani di investimento 2021, diviene essenziale per offrire una buona customer experience. 

Importante è però prima di tutto la scelta di presenziare su molteplici canali e di usare i chatbot nella propria comunicazione aziendale, ovvero assistenti virtuali capaci di guidare i clienti fino a trovare la risposta cercata, uno strumento anche questo in forte crescita.

  • Ottimizza il servizio clienti. Diversi dati confermano che le persone sono portate ad acquistare da un marchio non solo per i prodotti che offre, ma anche per il supporto che garantisce loro. Sarebbero inoltre disposti a spendere anche fino al 17% in più con aziende che offrono un supporto al cliente ottimale, secondo una ricerca realizzata da American Express

Per ottimizzare il servizio clienti alcuni suggerimenti da seguire sono: offrire più canali di supporto attraverso la omincanalità e ottimizzare la tempistica inerente ad attesa e risposta attraverso un unione tra supporto offerto digitalmente e di persona.

  • Usa agent analytics.  Le tecniche di Natural Language Processing (NLP), Intelligenza Artificiale o sentiment analysis  sono gli attori principali per l’ottimizzazione della gestione dei rapporti con i clienti, consentendo di rispondere più velocemente ed efficacemente alle esigenze degli stessi, ma possono allo stesso tempo rappresentare un ottimo supporto anche per l’addestramento del personale o attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale permettono di carpire le informazioni utili per identificare un cliente come un buon candidato per un nuovo prodotto così da agire  mostrando il prodotto all’utente attraverso un popup. 

Inoltre grazie al supporto di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, è possibile anche decidere di intraprendere azioni come l’invio di chiamate che restituiscono la maggiore probabilità di risolvere il problema nel miglior modo.

  • Personalizza la comunicazione verso i clienti. Una comunicazione personalizzata è ormai assodato che sia preferita dai clienti. Le persone infatti non possono fare a meno di essere coinvolte da qualcosa di personalizzato appositamente per loro. 

Gli sforzi delle aziende per personalizzare la customer experience (CX) sono guidati da una comprensione delle routine di comportamento resa oggi possibile  attraverso soluzioni di machine learning stabilendo le azioni in base ai dati in possesso che restituiscono un identikit del cliente. 

Secondo una ricerca di Accenture Strategy si ha infatti un’ulteriore conferma del desiderio dei consumatori italiani di avere una customer experience personalizzata come mostrano i dati dell’infografica sottostante.

infografica accenture

Source: Accenture

Tra le metodologie per personalizzare la comunicazione verso i clienti è possibile includere: l’uso della tecnologia di geolocalizzazione al fine di personalizzare in base alla posizione, l’offerta di consigli basati su acquisti fatti dal cliente in passato e adattare il sito web per offrire contenuti dinamici in base alle preferenze dell’utente.

  • Usa traduzioni e trascrizioni vocali in tempo reale. Eseguire traduzioni linguistiche in tempo reale durante qualsiasi tipo di interazione è una funzionalità molto utile in grado di aumentare le potenzialità degli addetti al customer service che non avrebbero più bisogno di parlare più lingue. 

Allo stesso modo, la trascrizione vocale in tempo reale permetterebbe agli addetti del customer service di avere gli appunti necessari in merito ad una chiamata con un notevole risparmio di tempo evitandone la scrittura manuale.

  • Utilizza la sentiment analisys. Interpretare lo stato d’animo dei clienti per il miglioramento della customer experience è un aspetto fondamentale tra le best practice utilizzabili e grazie all’Intelligenza artificiale è un processo facilmente realizzabile. 

Alcuni modi per farlo sono ad esempio attraverso il riconoscimento dei toni della voce durante una telefonata o nelle lettere maiuscole usate durante una webchat.

  • Usa la mappatura del percorso del cliente per comprendere le loro percezioni durante l’interazione con il tuo marchio. Incrociando le mappe di viaggio con le metriche principali, è infatti possibile ottimizzare la comprensione della customer experience ed è altresì possibile stabilire dove possono esserci problemi e dove è invece possibile cogliere delle opportunità. 

Attraverso la Customer Journey Map , ovvero un diagramma che illustra ogni step affrontato dai nostri clienti entrando in contatto con la nostra organizzazione, è inoltre possibile creare un rapporto di fidelizzazione con i clienti grazie a:

  • la comprensione dell’esperienza del cliente
  • la conoscenza del percorso dei prodotti offerti
  • il miglioramento della relazione 

Conclusioni

Le nuove tecnologie oggi a disposizione grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale consentono alle aziende di avvalersi di una serie di soluzioni e strumenti che unitamente a precise best practice permettono l’ottimizzazione della customer experience.

Un fattore questo, che dalle ricerche risulta essere fondamentale per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti da parte delle aziende.

Utilizzarle diviene dunque imprescindibile oggi per qualunque tipo di azienda al fine di migliorare il proprio business.

Aperte le iscrizioni per la IV edizione del master in Strategy Innovation di Ca’ Foscari

Essere innovatori strategici è la combinazione di un atteggiamento mentale e di un approccio strategico che porta, innanzitutto, a individuare le opportunità di business offerte da nuove tecnologie e da nuovi bisogni e, successivamente, a trasformare tali opportunità in progetti imprenditoriali concreti, dando loro significati spesso radicalmente nuovi.

“L’obiettivo del Master  – spiega il Direttore scientifico, prof. Carlo Bagnoli, ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari – è trasmettere un cambio di prospettiva dal punto di vista dell’innovazione strategica, per formare manager preparati alle sfide legate alla ridefinizione dei modelli di business e al management dell’innovazione aziendale”.

Il Master Executive di II livello in Strategy Innovation – SIM, è stato supportato da partner storici quali tra gli altri De’ Longhi, Crédit Agricole, Stiga, MAW, SuperJet International, Arper, Everel, Wartsila e ha visto la partecipazioni di esperti come Francesco Morace, Alessandro Garofalo, Ernesto Ciorra. Intende esplorare in modo sistematico l’intero processo di innovazione strategica a partire dalla generazione di un’idea nuova, fino alla creazione di nuove imprese (startup) o alla radicale ridefinizione del modello di business di imprese esistenti (re-startup).

LEGGI ANCHE: eSports e Videogame Industry, nuovi canali per una strategia multichannel

Attraverso 300 ore di lezione e una faculty mista di docenti e manager, i partecipanti avranno modo di esplorare i diversi approcci all’Innovazione Strategica, come:

Strategy innovation competencies: questa sezione è funzionale a superare il paradosso competitivo tra aumentare il valore offerto al cliente e abbassare il costo di produzione, attraverso una nuova proposta di valore, all’interno di un nuovo spazio di mercato;
Strategy innovation sources: questa sezione è funzionale allo sviluppo sistemico e coordinato di Market-Pull, Technology-Push e Design-Driven Innovation al fine di alimentare la capacità  innovativa delle imprese, unico modo per combattere la naturale tendenza di quest’ultime a focalizzarsi su una specifica fonte di innovazione
Strategy innovation tools: questa sezione è funzionale a rendere operativo il processo di innovazione attraverso l’impiego di specifici strumenti e metodologie, riguardanti le attività di “anticipazione” del futuro, le tecniche di creatività, le potenzialità trasformative della digitalizzazione, il ruolo centrale della comunicazione, lo sviluppo di competenze finanziarie e organizzative per la creazione di uno Strategy Innovation Lab.
Strategy innovation project work: questa sezione è funzionale a testare sul campo le competenze apprese nel Master.

La IV edizione di SIM – Master di II Livello Executive inizierà a novembre 2021.
Le iscrizioni sono aperte e chiuderanno il 20 settembre.
Qui tutte le informazioni e dettagli per l’iscrizione

“Più raccogli, più semini” la campagna di payback con Treedom che trasforma i punti in alberi

PAYBACK, Piattaforma di Marketing Multipartner che oggi vanta un ecosistema di circa 300 Partner tra Retailer ed eCommerce, lancia la campagna “Più Raccogli, più Semini”, realizzata in collaborazione con Treedom, che trasforma i punti promozionali che i clienti accumuleranno con le proprie spese presso i Partner aderenti all’iniziativa, in alberi che popoleranno la foresta PAYBACK.

La collaborazione con Treedom prevede, per la campagna attiva dal 5 luglio all’8 agosto 2021, un coinvolgimento diretto dei clienti che possono partecipare all’iniziativa semplicemente usando i coupon dei Partner aderenti che possono essere attivati con un clic sul sito o sull’App PAYBACK. Diversi i Partner aderenti all’iniziativa: come American Express, Bricofer & Self, Carrefour, Esso, Maxi Zoo e tantissimi Partner Online.

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Gli acquisti effettuati dai clienti presso questi Partner consentiranno di accumulare i punti promozionali che contribuiranno alla creazione della foresta PAYBACK. L’obiettivo di PAYBACK è di raggiungere la soglia dei 45 milioni di punti che corrispondono alla piantumazione di 3.000 alberi, un traguardo che potrà essere raggiunto grazie al contributo di tutti coloro che aderiranno all’iniziativa e che concorreranno in una maratona collettiva per uno scopo comune che sarà possibile monitorare sul sito PAYBACK grazie ad un contatore attivo per tutto il periodo della campagna.

Oltre alla piantumazione degli alberi – che sono preziosi alleati perché producono ossigeno, assorbendo la CO₂ dall’atmosfera – il progetto ideato da PAYBACK con Treedom porterà anche benefici sociali ed economici alle comunità coinvolte. 

Più Raccogli, più Semini

L’impatto positivo degli alberi non si esaurisce con la piantumazione, ma dura negli anni, a beneficio delle popolazioni che se ne prendono cura, e dell’intero pianeta. La storia di questi progetti sarà raccontata sul sito di Treedom, dove ogni albero piantato avrà una sua pagina dedicata con una foto, le coordinate GPS e la stima del suo contributo ambientale

La campagna si inserisce in un percorso più ampio che PAYBACK ha intrapreso nell’ambito della sostenibilità. Tra le iniziative più recenti, avviate quest’anno, troviamo la digitalizzazione del catalogo premi PAYBACK che introduce anche una selezione di scelte sostenibili. Nella stessa ottica si muove la spinta all’utilizzo dell’App come canale di accesso a tutte le promozioni e anche all’e-card, con l’obiettivo di avviare il processo di smaterializzazione della carta fisica.

Luca Leoni, CEO PAYBACK Italia, ha commentato:

Il progetto con Treedom e le altre iniziative che abbiamo avviato quest’anno rappresentano per noi piccole azioni nell’area della sostenibilità. Vogliamo infatti fare la nostra parte, seppur piccola, con l’auspicato raggiungimento dell’obiettivo di piantumazione di 3000 alberi che comporranno la foresta PAYBACK. Il progetto rappresenta per noi un impegno duraturo e concreto che rimarrà vivo oltre il periodo della campagna, non solo per la natura e i tempi di sviluppo che richiede, ma anche e soprattutto perché vogliamo alimentare la foresta PAYBACK ogni anno con iniziative che coinvolgano i clienti, che hanno contribuito direttamente a costruirla, e anche i nostri dipendenti in un’ottica di impegno comune che può fare la differenza.

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Inoltre, durante il periodo della campagna sarà attivo il concorso «Raccogli&Vinci» per premiare i clienti virtuosi e attenti alla sostenibilità che attiveranno e utilizzeranno almeno 2 coupon di due Partner diversi contrassegnati dall’icona di un albero e prenderanno così parte automaticamente al concorso che mette in palio 2.000.000 di punti con cui i vincitori potranno richiedere come premio, ad esempio, una bicicletta, oppure i buoni sconto da utilizzare al momento dell’acquisto. Ciascun cliente potrà inoltre attivare dall’App PAYBACK il coupon speciale “RADDOPPIA”, contrassegnato dal logo «Raccogli&Vinci», per raddoppiare le possibilità di prendere parte all’estrazione prevista dal concorso.