Pinterest è uno spazio in cui più di 400 milioni di persone in tutto il mondo cercano ispirazione ogni mese e per pianificare i momenti più importanti. In Italia, le persone salvano più di 3 milioni di idee ogni giorno sulla piattaforma, da nuove ricette all’ispirazione per l’home decor, fino all’acquisto dei regali per i propri cari.
I brand di tutto il mondo possono raggiungere i consumatori su Pinterest proprio nel momento in cui sono più propensi shopping e alla scoperta di nuove idee, prima che abbiano deciso cosa e dove compreranno. Infatti, in Europa l’85% degli utenti settimanali di Pinterest ha fatto acquisti dopo aver visto il contenuto di un brand sulla piattaforma.
Le festività sono uno dei momenti dell’anno più importanti su Pinterest perché gli utenti trovano ispirazione per regali, decorazioni, ricette, stile e molto altro.
Gli utenti di Pinterest sono pianificatori. Storicamente, le persone su Pinterest iniziano a fare piani per le vacanze natalizie già dal mese di settembre, mesi prima rispetto ad altre piattaforme. Quest’anno però Pinterest ha notato che le persone hanno cominciato a salvare Pin e si sono preparati con entusiasmo alle festività ancor prima rispetti agli altri precedenti.
Infatti, le ricerche come “Idee regalo di Natale” su Pinterest sono triplicate a partire dalla scorsa primavera, poiché le persone sono alla ricerca di idee regalo più significative così da rendere lo scambio dei regali un momento più personale in queste difficili circostanze. Le persone si rivolgono a Pinterest per cercare ispirazione per lo shopping natalizio dei regali e per ritrovare lo spirito positivo durante le festività.
Pinterest è un luogo dove le aziende possono catturare l’attenzione dei consumatori: dal primo momento d’ispirazione a quello finale dell’acquisto, Pinterest rappresenta il punto di partenza da cui le persone prendono decisioni sull’intera esperienza d’acquisto. Con 19.5 milioni di utenti unici al mese in Italia (Audiweb, 2020), questa stagione delle feste rappresenta una grande opportunità per le aziende per raggiungere gli utenti di Pinterest nel momento in cui sono propensi, aperti e pronti a prendere una decisione d’acquisto.
Di seguito i 5 consigli di Pinterest per raggiungere e coinvolgere i consumatori durante le festività natalizie.
1. Giocare d’anticipo
Le persone utilizzano Pinterest prevalentemente per scoprire nuove idee per lo shopping di Natale, per questo su Pinterest è importante creare contenuti e stimolare l’ispirazione dei consumatori. Ad esempio, i brand che hanno iniziato le campagne ad ottobre, hanno incrementato le possibilità di raggiungere i consumatori che sono attivamente alla ricerca di acquisti da fare nel breve periodo.
Mentre i brand che hanno messo in pratica le proprie strategie prima ancora, hanno ottenuto visibilità da parte dei consumatori che erano alla ricerca di ispirazione e che quindi non avevano già maturato idee concrete di acquisto.
2. Essere nel luogo giusto al momento giusto
Aggiungendo Pin di Prodotto o inserendo cataloghi di prodotti su Pinterest, i brand possono migliorare il proprio posizionamento per mostrare in modo diretto i prodotti ai consumatori nel momento in cui stanno effettuando un acquisto. I Pin di Prodotto esplicitano chiaramente il prezzo e la disponibilità e gli acquirenti possono facilmente cliccare per comprare direttamente dal sito web del commerciante.
L’84% degli utenti settimanali di Pinterest utilizza la piattaforma quando sta attivamente considerando prodotti e servizi da acquistare ma sono indecisi (GfK, Pinterest Path to Purchase Study, 2018), dimostrando che sono aperti alla scoperta di nuovi brand.
3. Creare contenuti stagionali e ispirazionali
Durante le festività natalizie, le aziende possono rendere i Pin più rilevanti con la presenza di contenuti stagionali e interattivi, o mostrando come un prodotto sia perfetto per la quotidianità dell’acquirente. Suscitare la giusta ispirazione che porta al desiderio e all’interesse nell’esplorare nuove possibilità è ciò che genera nuovi acquisti.
4. Utilizzare gli strumenti giusti di Pinterest per trasformare l’ispirazione in acquisti
Pinterest è sempre stata una piattaforma molto visiva. Grazie agli strumenti di ricerca visiva, la piattaforma aiuta i brand a raggiungere i consumatori. Utilizzando strumenti come le Shopping Ads, su Pinterest i brand possono raggiungere e coinvolgere un’audience sempre più grande.
5. Pensare in grande
Non si tratta solo del Natale, ma di un’intera stagione di celebrazioni e occasioni speciali che condurranno a fine anno e per le quali milioni di Pinner stanno cercando ispirazione. I brand hanno una grande opportunità di raggiungere i consumatori alla ricerca di ispirazione e di portarli all’azione durante questa stagione.
Il Natale 2020 è arrivato a maggio
“Le persone si rivolgono a Pinterest per pianificare e solitamente notiamo un incremento nelle ricerche circa due o tre mesi prima rispetto al momento di festività stagionale – spiega Adrien Boyer, Country Manager di Pinterest Francia, Europa meridionale e Benelux. – Quello che risulta interessante quest’anno è che gli utenti di Pinterest stavano pensando al Natale già da maggio. Nonostante le difficoltà di quest’anno pieno di incertezze, le persone si sentono ottimiste e i nostri utenti hanno pianificato le festività con molto anticipo rispetto al passato.
La mentalità pianificatrice dei Pinner è un’opportunità unica per i commercianti, che permette di comprendere cosa stanno cercando i consumatori e raggiungerli nel momento ottimale. Infatti, l’85% dei Pinner ha dichiarato che Pinterest è il luogo ideale per iniziare un nuovo progetto e il 64% ha dichiarato che Pinterest è il luogo dove si recano per trovare idee, prodotti o servizi che ispirano fiducia. Questa è un’opportunità magnifica per qualsiasi tipologia di azienda, per ispirare gli acquirenti nel momento giusto.”
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/pinterest-natale-2.jpg404695Pinteresthttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngPinterest2020-12-23 11:40:322021-01-05 15:23:135 consigli su come utilizzare Pinterest per raggiungere e coinvolgere i consumatori durante le festività natalizie
Per questo 2020 insolito e turbolento, non potevamo proprio lasciarti senza regalo di Natale. Non lo troverai sotto l’albero, ma direttamente qui su Ninja. Abbiamo inaugurato il ciclo dei Webinar PRO: approfondimenti ed insight con i veri guru del digital, interviste esclusive e dedicate ai PRO member.
A tagliare il nastro con Mirko Pallera, founder di Ninja, è stato Vicky Gitto, Presidente dell’Art Directors Club e founder dell’agenzia creativa GittoBattaglia22.
In questa piacevole intervista ci ha mostrato, da una posizione privilegiata, la sua visione sulle tendenze creative, sociali e tecnologiche che riserverà il 2021. Degli insight davvero utili su come sta cambiando la comunicazione dei Brand.
Non ti resta che scoprirlo e assaporare l’ultima novità targata Ninja!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/Vicky_Gitto-WebinarPRO.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2020-12-22 17:32:292021-07-26 10:05:05Creative Trends 2021: la vision di Vicky Gitto, presidente Art Directors Club Italia
Il 2020 è stato l’anno in cui tutti abbiamo imparato ad adattarci al cambiamento. Anche i brand ci hanno provato, come vedremo, mettendo in risalto nuove strategia di marca e puntando su identità sempre più digital. Ecco la rassegna dei rebranding che hanno lasciato il segno nel 2020. Dal tech al fashion, passando da altri casi interessanti di redesign nel settore food.
Tripadvisor aggiorna la sua icona
A vent’anni dalla sua nascita, a gennaio scorso, Tripadvisor lancia un nuovo logo.
Compito non facile quella di aggiornare un’icona riconosciuta a livello globale. Nonostante tutto, la personalità intrinseca e la geometria sono state ridisegnate per garantire una migliore riproduzione dell’identità.
La nuova icona monocolore offre una ricostruzione più pulita dell’immagine. Più audace nel complesso, il rebranding mostra un gufo molto semplice e un carattere tipografico personalizzato che sembra tradurre il peso della connessione globale e umana che il marchio ha contribuito a creare durante tutti questi anni.
Il nuovo logo “the GO” di GoDaddy
GoDaddy, la società di servizi web che sostiene la democratizzazione della tecnologia a favore di una reale e concreta imprenditorialità inclusiva, ha presentato a inizio 2020 il suo nuovo global brand. Il nuovo logo, battezzato “the GO”, esprime l’impegno e la capacità di GoDaddy di connettere uomo e tecnologia mettendosi al servizio degli imprenditori.
Il grassetto dell’ultima versione è elegante ed espressivo. La nuova identità trasmette una voce fresca e moderna, con quel tocco di estro che dona al marchio un’aspetto distinto e professionale.
La scritta è accompagnata da una forma a cuore che è la rappresentazione visiva della parola “GO”, un vero e proprio incoraggiamento alla community imprenditoriale.
Sempre luminosi e dinamici, i colori del marchio trasmettono creatività. La tavolozza è ampia per trasmettere in tutto il mondo quel senso di connessione con le persone.
Il rebranding totale di Intel
Per la terza volta nella sua storia, Intel rinnova la sua identità con un logo minimal. Il nuovo design sostituisce il precedente utilizzato dall’azienda dal 2006 in varie forme.
La prima caratteristica evidente è l’abbandono dell’ellisse che da sempre accompagna il gigante di Santa Clara. Il brand, rompe col passato e compie un salto nel futuro.
Il nuovo logo presenta font più sobri e il quadrato come tema dominante accompagna l’aggiornamento di tutto l’ecosistema prodotti.
L’aspetto più minimalista è parte di un’importante revisione del marchio, che secondo Karen Walker, Chief Marketing Officer di Intel, aiuta il gigante della tecnologia a fare meno affidamento alla sua eredità o al suo vortice iconico.
La nuova anima digital di Catawiki
Fondata nel 2008, Catawiki è diventato un marchio globale per la compravendita di oggetti speciali. Un luogo dove conoscenza e passione si incontrano. Il vecchio marchio non rifletteva questa identità così l’azienda ha deciso, recentemente, di portare il proprio marchio e la propria comunicazione ad un livello superiore.
Era necessario sviluppare un marchio che non vivesse solo nelle pubblicità, ma che avesse un’anima principalmente digitale.
È stato così introdotto un sistema di design flessibile, lavorando con categorie di oggetti specifiche per colore, declinate senza problemi dalla stampa al digitale.
La finestra rimane la parte più iconica della nuova identità visiva, un invito ad entrare a scoprire la storia degli oggetti.
Nuovo logo per Dolby
Con sede a San Francisco, Dolby è diventata nel corso degli anni sinonimo di innovazione. L’azienda crea esperienze audiovisive coinvolgenti fornendo chiarezza e profondità all’audio e alle immagini di musica, spettacoli tv, film e videogiochi.
Il nuovo emblema, noto anche come Double D, è una versione negativa più semplice del logo originale di Dolby progettato nel 1967 e successivamente aggiornato nel 2008.
La doppia D rappresenta due canalizzazioni attraverso le quali il suono si muove ed esce più pulito, per indicare fondamentalmente ciò che fa la tecnologia audio Dolby.
Il nuovo logo estrae le due “D” dalla scatola, rendendole più libere, abbinandole a un carattere sans serif che ne riflette la geometria.
Il nuovo marchio denominativo è tecnicamente valido e aggiunge un tocco informale all’identità, contrapponendosi alla freddezza tecnologica del vecchio logo. Ne risulta un immagine più pulita e nitida in generale.
Toyota e il rebranding digital first
Lo scorso luglio, Toyota Motor Europe, ha presentato una riprogettazione “piatta” del suo logo storico.
Il brand si unisce a un lungo elenco di case automobilistiche che hanno abbandonato il design 3D per un logo flat nel tentativo di modernizzare i loro marchi.
Il marchio è stato commissionato per garantire “longevità in un mondo digitale”, oltre a mantenere la sua identità visiva in linea con l’espansione sui veicoli elettrificati, sulla vendita al dettaglio online e sui nuovi modelli di proprietà.
Allo studio di design è stato dato un brief in quattro punti: essere lungimiranti, dare priorità al display mobile, garantire all’azienda un aspetto più “premium” e offrire coerenza in tutte le parti dell’azienda e dei suoi sotto-marchi.
Nuova trasformazione per Kenzo
Anche Kenzo nel 2020 ha scritto un nuovo capitolo della sua storia con l’arrivo di Felipe Oliveira Baptista come direttore creativo della casa.
Lo spirito del marchio rimane entusiasta, nomade e aperto al mondo, onorando l’universo del suo fondatore Kenzo Takada, scomparso lo scorso ottobre.
Una boccata di aria fresca, una nuova energia che attinge all’eredità della maison e si riflette in un aggiornamento del marchio e delle grafica che firma ogni collezione.
Oggi il logo di Kenzo è progettato come un gioco di costruzioni, come parte cruciale dell’identità visiva del marchio: la sua capacità di trasformazione lascia ampia spazio all’espressione creativa.
Brand refresh per Pringles
Tra i redesign più recenti c’è quello di Pringles e della sua iconica mascotte, Mr. Pringle. Per la prima volta in 20 anni, il marchio ha aggiornato il suo inconfondibile tubo con un look fresco che presenta tonalità audaci e un design pulito.
Per completare il nuovo look della lattina, Pringles ha anche semplificato la sua mascotte baffuta per evidenziare meglio i sapori in ogni lattina e mostrare la sua nuova gamma di emozioni da abbinare. Con un look più elegante che include baffi più dinamici, papillon più affilato, occhi scintillanti e sopracciglia espressive, mette l’accento sul gusto irresistibile di ogni Pringles croccante.
Il logo e il design del marchio aggiornati sono presenti sulla nuova linea Scorchin di Pringles in arrivo in negozio e online a dicembre e in tutte le comunicazioni del marchio all’inizio del 2021
Heinz aggiorna il look per il nuovo marchio globale
Heinz la società agroalimentare statunitense fondata 1869, introduce un nuovo master brand progettato da Jones Knowles Ritchie.
Un marchio potente che ha lasciato il segno soprattutto nell’immaginario pubblicitario, ricordiamo tutti l’audace campagna di Don Draper in Mad Men con lo slogan “Pass the Heinz”, che non mostrava esplicitamente il prodotto, per un conflitto di interessi con un altro cliente.
La nuova identità abbraccia tutti i prodotti Heinz in tutto il mondo, portandoli sotto lo stesso ombrello visivo. La riprogettazione è arrivata sugli scaffali all’inizio di quest’anno e presenta in primo piano il simbolo “chiave di volta” del marchio.
Il nuovo design fa buon uso del marchio, sfruttando la sua familiarità e utilizzandolo come un dispositivo di inquadratura giocoso, con cerchi di spaghetti, fagioli impertinenti e grossi pomodori che interagiscono con la forma.
La pasta Barilla cambia colore
Restando in ambito restyling e pack, tra i casi italiani spicca quello di Barilla che la scorsa estate ha aggiornato il suo blu intenso sulle confezioni di pasta.
Il nuovo azzurro Barilla rappresenta il “cielo delle giornate d’estate”. La revisione, quasi impercettibile, richiama alla mente quella di tanti altri brand famosi che periodicamente eseguono piccoli ritocchi a logo, font e colore. Come McDonald’s che dal 2016, grazie ad una strategia più sensibile a temi come la sostenibilità e il benessere, ha abbandonato definitivamente il rosso per passare al verde.
L’azzurro soave, già stato utilizzato in passato, oggi vuole raccontare la coscienza ancora più radicata sul territorio. Attraverso accordi con agricoltori e altri operatori della filiera, il grano utilizzato per produrre la pasta Barilla è 100% italiano.
Tra le altre novità c’è la scatola, ora non più in cartone riciclato ma in fibra di cartoncino vergine. Una scelta sostenibile, necessaria e incoraggiante, volta a contrastare l’impatto negativo dell’uomo sull’ecosistema globale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/migliori-rebranding-2020-8.jpeg5761024Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2020-12-22 15:16:062021-07-21 14:55:09Rebranding 2020: il meglio dai nuovi look dei brand
Chi si nasconde dietro l’ideazione delle campagne istituzionali di Palazzo Chigi? Ninja Marketing ha intervistato in esclusiva Dario Adamo, responsabile editoriale Web e Social Media della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Premier Giuseppe Conte.
“Autenticità” è la parola chiave per una strategia digital di successo. A sostenerlo è Dario Adamo, responsabile editoriale Web e Social Media della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Premier Giuseppe Conte.
Coordinatore di tutte le pubblicazioni sul sito del Governo, segue direttamente le campagne istituzionali digitali, realizzate in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Campagne che, in questi mesi, si sono focalizzate sulle misure di contrasto al Covid-19: dall’utilizzo delle mascherine, al distanziamento sociale, per arrivare in queste ultime settimane alla comunicazione della suddivisione del territorio in aree di criticità.
Una comunicazione, quella di Palazzo Chigi, che in questi mesi è stata caratterizzata anche da un dialogo diretto con i cittadini italiani attraverso i canali social, divenuti uno dei veicoli principali della comunicazione politico-istituzionale e che ha prodotto, come effetto, anche un incremento esponenziale di followers sui profili social ufficiali del Presidente del Consiglio (ad oggi più 3,5 milioni di fan su Facebook, 1,8 milioni di followers su Instagram, quasi un milione su Twitter).
“Chiarezza e semplicità sono stati i principi metodologici a cui ci siamo ispirati nel delineare la comunicazione di Palazzo Chigi durante la pandemia, con messaggi molto comprensibili e fruibili a tutti, in particolare nella fase 1, per sensibilizzare tutti i cittadini all’osservanza delle norme di comportamento come il distanziamento interpersonale e il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”, sottolinea Adamo, impegnato in questi giorni nel lancio della campagna #G20Italy, con l’inizio ufficiale della presidenza italiana del G20, il summit internazionale che quest’anno avrà luogo a Roma.
Sempre in questi giorni l’ufficio comunicazione di Palazzo Chigi è impegnato nel lancio della campagna su “Italia Cashless”, il piano messo a punto per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici.
Dario Adamo, responsabile editoriale Web e Social Media di Palazzo Chigi, della Presidenza del Consiglio e del Premier Giuseppe Conte
Dagli studi all’università di Bologna in “Cinema, Tv e produzione multimediale” ai primi lavori all’interno di redazioni digitali subito dopo la laurea, fino all’ingresso alla Casaleggio Associati. Inizia così per Dario Adamo l’intensa attività di comunicazione istituzionale, prima per il Movimento 5 Stelle e a seguire per la campagna “Luigi Di Maio Presidente”, le elezioni politiche del 2018. Oggi, a soli 34 anni, è social media manager del Presidente Conte.
Dario come si è orientata la comunicazione ufficiale di Palazzo Chigi per fronteggiare la pandemia?
“Il diffondersi della pandemia è stato un fenomeno assolutamente imprevedibile e inaspettato. Abbiamo dunque dovuto trovare subito una modalità efficace per comunicare tempestivamente ciò che stava accadendo nel Paese. Da qui la scelta delle conferenze stampa del Presidente Conte in occasione dell’emanazione degli ormai noti DPCM. Conferenze utili a far comprendere, in maniera chiara a trasparente, le motivazioni dell’adozione di disposizioni legislative di particolare durezza. Ovviamente oltre alle conferenze e alle informazioni veicolate attraverso i media tradizionali, si è accompagnata una comunicazione digital che facilitasse i cittadini nel conoscere le nuove regole. Nella prima fase dell’epidemia bisognava inoltre diffondere e declinare un messaggio tanto semplice quanto nuovo: proteggere se stessi e proteggere gli altri, restando a casa. Da qui l’hashtag #IoRestoaCasa, con cui è stato ribattezzato anche il decreto di quei giorni”
Come si evoluto il messaggio nel tempo, fino ad arrivare allo scenario attuale?
“Dopo i mesi più duri del lockdown totale, l’Italia ha dovuto sperimentare una nuova fase, quella di una vera e propria convivenza con il virus. A ottobre il Governo ha introdotto l’utilizzo obbligatorio della mascherina anche all’aperto ed è stato dunque necessario avviare una comunicazione specifica per la nuova misura: è stata la volta della campagna #IoIndossoLaMascherina, diffusa in maniera capillare, grazie al coordinamento e alla condivisione del messaggio con tutte le forze politiche di maggioranza. In questi mesi abbiamo lavorato molto a livello comunicativo per arrivare soprattutto ai più giovani e per tutelare i soggetti più fragili e vulnerabili. Per questo motivo abbiamo pianificato una strategia che ha visto il coinvolgimento in prima persona di alcuni noti influencer, estremamente seguiti dai ragazzi, e abbiamo dedicato particolare attenzione ai contenuti pubblicati sulle piattaforme social più utilizzate dai millenials”.
Quale è stata la maggiore difficoltà nell’adeguare la strategia comunicativa alle differenti zone in cui è stata suddivisa l’Italia?
“Quella che stiamo vivendo oggi è una fase in cui esistono regole diverse a seconda del territorio in cui si vive. Il DPCM 3 novembre, come tutti sanno, ha suddiviso l’Italia in “tre colori”, a seconda della gravità della situazione: zone gialle, arancioni e rosse. Comunicativamente abbiamo cercato di rendere più facile la comprensione di questa nuova situazione diffondendo infografiche ad hoc e predisponendo una sezione specifica sul sito del Governo che contiene una mappa interattiva del nostro Paese, che naturalmente viene aggiornata in concomitanza con le ordinanze del Ministero della Salute.”
Dal punto di vista comunicativo uno degli elementi più discussi è stato quello delle conferenze stampa del Presidente Conte in diretta streaming. Come mai questa scelta?
Come dicevo prima, essere piombati in una situazione radicalmente nuova ha imposto, subito, la scelta di una modalità efficace, immediata, trasparente. La conferenza stampa, trasmessa anche in diretta sui profili social, ha permesso proprio di raggiungere subito il numero più alto di persone possibili e di informare tempestivamente i cittadini italiani su ciò che stava accadendo.
Come avete affrontato l’incredibile numero di richieste da parte dei cittadini che nei giorni più difficili si chiedevano cosa potessero o non potessero fare?
Sul sito del Governo abbiamo subito predisposto una sezione per le cosiddette “FAQ” ovvero le risposte alle domande più frequenti. Una lunga lista di quesiti e relative risposte realizzate grazie a un costante lavoro di coordinamento con gli uffici legislativi dei vari ministeri coinvolti. Adesso questa sezione contiene una mappa interattiva con le domande frequenti suddivise per aree di criticità.
Dario Adamo con il Premier Conte
Come descriveresti il tuo rapporto con il Presidente Conte? E quello del Premier con i social media?
La parola chiave che caratterizza il nostro rapporto è “confronto”. Un confronto quotidiano, schietto e costante sui molteplici aspetti che riguardano la comunicazione. Fin dai primi giorni, ovvero dal primo incarico come Presidente del Consiglio nel 2018, c’è sempre stata una grande attenzione da parte sua nei confronti della comunicazione sui social. Un mondo inizialmente a lui poco conosciuto, ma di cui ha presto compreso potenzialità e rischi, vantaggi e criticità. Facebook, Twitter, Instagram sono diventati presto un mezzo molto efficace per aggiornare una community via via sempre più folta sulle attività istituzionali, sugli esiti delle missioni internazionali, sui nuovi provvedimenti del Governo. E, purtroppo, anche sugli sviluppi di questa tragica pandemia.
Quanto è importante e quanto incide il tone of voice nella comunicazione istituzionale?
“Credo che sia uno degli aspetti più importanti e al contempo più delicati che esista nell’ambito della comunicazione, in particolar modo in fasi come quella che stiamo vivendo, ovvero di emergenza. Essere efficaci dal punto di vista comunicativo significa senz’altro anche adottare il giusto tone of voice. E, parlando più nello specifico di comunicazione sui social media, questo si traduce nella corretta declinazione del messaggio sulle varie piattaforme, utilizzando di volta in volta il contenuto multimediale più consono al messaggio e più adeguato al contesto specifico”.
Da esperto del settore, quali scenari futuri intravedi per la comunicazione digitale?
“Dal mio punto di vista saranno tre le tendenze da cui non si potrà prescindere: short video, gaming e interazione. Basta guardare a quello che già sotto gli occhi di tutti: il grande successo di Instagram Stories e di Tik Tok, la diffusione di Twitch e, parlando dei social “più anziani” come Facebook, l’incremento del tasso di interazione per ciò che riguarda i “gruppi”. Ovviamente non dimentichiamoci anche dell’importanza dei live streaming”.
Quali sono le caratteristiche che deve possedere chi aspira a svolgere un lavoro come il tuo e qual è l’errore in cui un social media manager non dovrebbe mai incorrere?
“Al di là delle competenze specifiche e della conoscenza dei linguaggi delle varie piattaforme, che sono elementi imprescindibili, quello che non deve mai mancare ad un social media manager sono, secondo me, sensibilità e precisione. La sensibilità per comprendere al meglio momento e contesto, per intercettare le giuste tendenze e utilizzare quindi il linguaggio più consono. La precisione, l’attenzione al limite della pignoleria, per evitare di incorrere in gaffe, errori, “fail” di ogni ordine e grado. Quindi, sebbene i ritmi di lavoro in alcune occasioni possono essere davvero sostenuti, mai dimenticare di controllare, verificare e rileggere. Meglio non dover tornare su un post già pubblicato o su un tweet già andato online. La toppa potrebbe rivelarsi peggio del buco”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/IMG-20201201-WA0037.jpg10101440Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2020-12-21 15:10:372020-12-28 15:49:45Social Media Manager del Presidente Conte a 34 anni: l'intervista a Dario Adamo
Nel 2021 Google attribuirà ancora più rilevanza ai siti web che offrono una user experience ottimale
Tra i SEO trend 2021, la ricerca vocale e l’indicizzazione mobile-first giocheranno un ruolo di primo piano
Gli algoritmi di Google saranno in grado di interpretare il linguaggio naturale in modo sempre più avanzato
Chi si occupa di SEO lo sa bene: si tratta di una materia in continua evoluzione, in cui è fondamentale essere sempre al passo con gli aggiornamenti degli algoritmi di Google.
Avere un sito ben posizionato e facilmente navigabile dagli utenti è fondamentale in ogni strategia di marketing: di tutti gli utenti che navigano il web, il 70-80% si concentrano sui risultati organici ignorando quelli a pagamento. Di questi, solo una piccolissima percentuale arriva a visualizzare i risultati dalla terza pagina in poi.
Negli anni, i motori di ricerca hanno affinato sempre di più i loro strumenti di crawling e ranking, e ciò implica che in una strategia SEO son sempre di più gli elementi che acquistano rilevanza a livello di indicizzazione.
Nel 2021 assisteremo all’impennata di alcune tendenza già in corso da alcuni anni, a cominciare dalle implementazioni degli strumenti di AI e gli assistenti vocali, che avvicinano sempre i di più i criteri di ricerca su Google al linguaggio naturale.
Andiamo a vedere tutti i trend SEO 2021 sui quali dovrai costruire la tua strategia il prossimo anno.
1. AI: RankBrain
Alla fine del 2015, Google ha lanciato RankBrain, l’algoritmo che ha preso il posto di Pagerank, con lo scopo di migliorare la qualità dei risultati di ricerca che il motore associa ad una determinata query.
Da allora, quest’intelligenza artificiale ha cambiato il modo in cui gli utenti interagiscono con il web, andando anche a modificare i fattori di ranking che rendono rilevanti dei risultati di ricerca nella SERP, piuttosto che altri.
Rankbrain è basato su un sistema di apprendimento automatico, creato con lo scopo di “insegnare a se stesso”, senza bisogno di qualcuno che lo programmi, e capace di creare collegamenti tra le parole e le frasi.
Affinché la tua strategia SEO risulti efficace, assicurati che il sito sia ben ottimizzato per Rankbrain. Come far sì che ciò avvenga? Rendendo impeccabile l’esperienza di navigazione dell’utente. In altre parole, devi rendere il sito leggibile dal crawler, i contenuti ben organizzati, fare attenzione alle dimensioni dei file e ridurre al minimo i tempi di caricamento delle pagine.
2. La ricerca vocale
Secondo le previsioni, entro il 2022 più del 55% delle famiglie possederanno uno smart speaker. Negli ultimi anni, è stata registrata una crescita esponenziale dell’utilizzo degli assistenti vocali, come Siri, Alexa, Google Assistant.
La tecnologia di ricerca vocale non sta cambiando solo il modo in cui gli utenti trovano le informazioni nel web, ma diventa sempre più rilevante anche per i marchi che vendono online i loro prodotti e servizi.
Ottimizzare i propri contenuti per la ricerca vocale garantisce una migliore rintracciabilità del sito, sia che la query venga digitata sia che venga pronunciata ad alta voce. Ma quali sono le dritte da seguire per ottimizzare il sito per gli assistenti vocali? La prima è sicuramente quella di prediligere le frasi lunghe alle keyword. Questo perché quando l’utente digita la query nella barra del motore di ricerca utilizza keyword come “Ricetta risotto alla milanese”; ma se si rivolge all’assistente vocale, utilizzerà frasi più lunga e dal suono più naturale, come: “Come si prepara il risotto alla milanese?”
Ad oggi, si stima che entro il 2025 oltre il 70% degli utenti navigherà sul web accedendo esclusivamente da dispositivi mobili. Per questo, Google continua a implementare l’indicizzazione mobile-first, che significa essenzialmente che il motore di ricerca attribuisce sempre maggior rilevanza alla versione mobile del sito.
Se le pagine del tuo sito non sono ottimizzate correttamente per i dispositivi mobile, questo potrà rivelarsi estremamente penalizzante, perché il tuo sito potrebbe non comparire proprio tra i risultati in SERP.
Come verificare che il tuo sito venga scantinato correttamente dallo smartphone agent? La Search Console di Google è sicuramente il primo strumento che può esserti d’aiuto, tramite lo strumento di ispezione degli URL.
È molto importante fare attenzione ai contenuti in lazy-loading, vale a dire tutti quei contenuti che non vengono caricati al lancio della pagina, ma presuppongono un’interazione da parte dell’utente (click o scrolling): se non vengono ottimizzati correttamente, Googlebot non riuscirà a riprodurre questi contenuti e pagina del tuo sito sarà caricata solo a metà.
L’acronimo denota i tre criteri fondamentali affinché Google attribuisca rilevanza ad un contenuto: Expertise (Esperienza), Authoritativeness (Autorevolezza), Trustworthiness (Affidabilità).
In parole povere, il tuo sito deve essere riconosciuto da Google come fonte autorevole su un determinato argomento, ed è un principio che acquista ancora più importanza per tutte quelle aziende che appartengono alla categoria YMYL, “Your money, your life”, ovvero che operano in settori quali finanza, sanità, sicurezza ecc.
Per garantire una qualità alta dei contenuti, la prima cosa da fare è creare delle buyer personas, che ti aiutino a capire quale tipologia di clienti consulterà il tuo sito. Una volta delineato chiaramente il target a cui stai parlando sarà più facile capire quali contenuti possono essere più d’appeal e quali meno. È molto importante effettuare anche una ricerca approfondita del search intent, per mappare il viaggio dell’utente e capire com’è arrivato sul tuo sito e perché.
5. Long content
Secondo il report State of Content Marketing, pubblicato da Semrush, i contenuti testuali dalle 3000 parole in su ottengono il triplo delle visualizzazioni e condivisioni e circa 3,5 volte più backlink.
Affinché vi sia un aumento del traffico sul sito, è necessario non solo rendere il sito autorevole su un argomento, ma anche creare contenuti che coinvolgano e che siano facili da condividere, e mantenere gli utenti coinvolti nel tempo.
Per facilitare la scansione dei contenuti da parte del motore di ricerca, è buona norma suddividere l’articolo in sezioni e utilizzare H2 e H3, molto importanti sopratutto per la scansione mobile, e assicurarsi che i backlink rimandino a fonti autorevoli e pertinenti.
6. Featured Snippets
I Featured Snippet, o snippet in primo piano, sono quelli che appaiono nella parte superiore dei risultati di ricerca di Google, sopra gli altri risultati organici e sotto gli annunci a pagamento. A differenza degli altri snippet, sono più grandi e includono spesso anche un’immagine.
Lo scopo dei featured snippet è fornire rapidamente una risposta alla query di ricerca, in modo che l’utente non debba cliccare su uno dei risultati, ma possa apprendere direttamente dalla SERP l’informazione che sta cercando.
Se Google mostra la pagina del tuo sito web in uno snippet in primo piano per una o più query, ci sarà un aumento significativo di traffico che il tuo sito genera. Inoltre, un altro dei vantaggi dello snippet in primo piano da non sottovalutare, è quello di sottrarre traffico ai competitor.
Dal 2021, Google attribuirà ancora più rilevanza agli snippet in primo piano: dunque, nella creazione dello snippet, cerca sempre parole chiave pertinenti, senza tralasciare anche le ricerche correlate, importanti per capire cosa cercano le persone che arrivano sulla tua pagina.
7. Video
Secondo Cisco, i contenuti in formato video supereranno tutti gli altri in termini di fruizione e, di recente, sono stati inclusi da Google anche nei featured snippet.
Ad oggi, Youtube è il sito più visitato al mondo, con 33 miliardi di visite al mese. Dunque, se la tua strategia SEO non include contenuti video, il 2021 sarà l’anno giusto per cominciare.
Per ottimizzare i tuoi video, organizzali in sezioni e ottimizza il contenuto mediante titles, description e tags. Molto utile ai fini dell’indicizzazione, inserire anche una trascrizione del parlato.
Le keyword che usi nell’indicizzazione dei tuoi video sono fondamentali: se stai ottimizzando un video per YouTube, ad esempio, può esserti di grande aiuto digitare l’argomento dei tuoi video nella barra di ricerca e guardare i risultati restituiti dalla piattaforma. In questo modo sarà molto più semplice comprendere l’intento di ricerca delle persone che guarderanno i tuoi contenuti.
8. Immagini
La ricerca dei contenuti visivi su Google continua ad evolversi sempre di più: se le immagini sul tuo sito non sono ottimizzate correttamente, dovresti rimediare quanto prima.
Una corretta indicizzazione, non solo ti permetterà di posizionarti in alto nei risultati di ricerca su Google Immagini, ma ti consentirà anche di implementare la visibilità e l’ottimizzazione complessiva del tuo sito.
Oltre ad utilizzare immagini pertinenti con il contenuto della pagina, è molto importante l’uso degli alt tag, mediante i quali il crawler del motore di ricerca andrà a catalogare le immagini e ad associarle ad una determinata categoria.
9. Keyword Correlate
A differenza di ciò che molti pensano, non sono solo le keyword principali ad essere importanti, ma anche le correlate.
Questo perché la SEO semantica e l’ottimizzazione del Search Intent diventano sempre più importanti.
Dunque, è bene aver chiaro il contesto della query, in modo da fornire informazioni sempre più pertinenti ai motori di ricerca, tramite parole chiave principali e secondarie, semanticamente correlate tra loro. In altre parole: non concentrarti sulle singole keyword, ma ottimizza il tuo contenuto per gruppi di argomenti.
10. Local SEO
La stragrande maggioranza delle ricerche su Google, sono effettuate dagli utenti con lo scopo di trovare prodotti o servizi nella propria zona. La SEO locale, sta acquistando sempre maggiore importanza, in parte dovuta all’aumento delle ricerche a zero click (cioè quelle in cui gli utenti ricevono risposta dalla SERP), che secondo gli esperti diverranno la nuova normalità.
Molte delle ricerche a zero click sono ricerche locali, in cui viene mostrato in SERP il cosiddetto local pack, vale a dire il blocco si informazioni su un’attività geolocalizzata, visibile sulla SERP.
Il primo passo per costruire il local pack della tua attività è creare una pagina su Google My Business. Assicurati di curare anche la tua strategia di backlink e, se non sai da dove iniziare, prendi del tempo per studiare quella dei tuoi competitor.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/SEO-trend-2021.png505885Federica D'Arpahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFederica D'Arpa2020-12-21 10:14:272021-01-12 05:51:07SEO Trend 2021: le 10 tendenze da tenere d’occhio il prossimo anno
Quattro gran premi per Ingo Stockholm/David Miami/Publicis e soprattutto il premio più ambito di migliore agenzia creativa per la campagna di Burger King
Tra gli altri premiati anche Tinder, Sony e Heinz
ÈMoldy Whopper, la campagna realizzata da Ingo Stockholm/David Miami/Publicis per Burger King, a fare incetta di premi speciali (ben tre) alla cerimonia Epica Awards, la competizione che premia la creatività nel modo pubblicitario. Quest’anno la competizione si è tenuta online in collegamento da Parigi, con la giuria, di 200 giornalisti di settore da tutto il mondo, che ha decretato vincitori e premi speciali valutando per i poco meno di 2mila progetti di agenzie e brand, in ben 59 Paesi.
Quattro gran premi per Ingo Stockholm/David Miami/Publicis (Grand Prix Film, PR and Alternative Golds, Print Grand Prix) e soprattutto il premio più ambito di migliore agenzia creativa, per la campagna che ritrae un panino Whopper in 34 giorni della sua vita, dalla freschezza, fino al formarsi della muffa, con un sottofondo musicale della canzone What A Difference A Day Makes di Dinah Washington. Il messaggio coraggioso è dimostrare la scelta del colosso del food di eliminare conservanti e sapori artificiali dal suo panino più venduto.
Per l’Italia l’esperienza “Epica” si conclude con 9 metalli assegnati (un oro, tre argenti e cinque bronzi, alle agenzie, Armando Testa, We Are Social, VMLY&R e Mercurio.
Brillano le campagne di Tinder, Sony e Heinz
Tra i premiati speciali, ci sono altre campagne che hanno saputo emozionare e colpire l’attenzione della giuria di giornalisti.
Il premio Digital Grand Prix è stato assegnato alla campagna Swipe Night realizzata dall’agenzia americana, 72andSunny per Tinder. Per chi l’avesse perso, Swipe Night è un evento che si è tenuto lo scorso settembre nel quale gli utenti del popolare social del dating venivano invitati a interagire scrivendo insieme la trama di un film catastrofico, partendo dalle vicende di un gruppo di amici che si trovano insieme a poche ore prima che un asteroide colpisce la Terra.
Premiata con il Design Grand Prix, la campagna Heinz Ketchup Puzzle, ideata dall’agenzia canadese, Rethink. L’iniziativa ha visto il brand offrire un puzzle con ben 570 pezzi molto complesso da realizzare (i tasselli sono tutti rosso ketchup) allo scopo di mettere a dura prova gli appassionati dei giochi da tavolo, per sfidare il proprio ingegno in tempi di clausura per l’emergenza Covid-19.
Due premi speciali infine sono stati assegnati alla britannica Wunderman Thompson. A quello di Network of the Year (con 12 progetti premiati), si accompagna il Responsibility Grand Prix per la campagna Through your eyes realizzata per Sony Music/Incucai. Lo scopo della campagna è di sensibilizzare sul tema del trapianto di cornea, unendo musica, tecnologia e divertimento: la clip musicale può essere vista dall’utente in modo interattivo, solo puntando la camera dello smartphone agli occhi di una persona vicina.
I 9 premi alla creatività italiana
L’unico oro lo conquista DDB nella categoria dei Financial Services. Ha convinto i giurati la campagna The Women’s Protection per Zurich Connect. L’idea nobile dell’iniziativa è stata di schierare 1000 dipendenti dell’azienda che hanno ricercato sulla Rete commenti offensivi alle donne, li hanno segnalati, fino a farli rimuovere.
Molto apprezzata anche un’altra campagna di DDB, The Drawing per IKEA. Anche qui il fine è molto nobile: denunciare la violenza sui bambini. Nel video sono inseriti all’interno degli spazi espositivi IKEA i disegni dei bambini vittima di violenza. La campagna, realizzata in collaborazione con Save the Children, ha conquistato due argenti (Media Innovation – Alternative Media e in Public Relations) e un bronzo nella categoria Homes Furnishing & Appliances..
Due i premi (un argento in Branded Content – Film & Series e un bronzo in Luxury & Premium Brands) per Armando Testa, conquistati per Riva in The Movie realizzato per Ferretti Group. Un corto girato a Venezia,con protagonista Pierfrancesco Favino che celebra il rapporto tra il cinema e il brand.
Infine, altri tre premi assegnati alla creatività italiana.Un bronzo nella categoria Food per We Are Social grazie alla campagna The Rooftop Match per Barilla che vede il campione del tennis, Roger Federer, sfidare due sue fan a colpi di racchetta da due tetti di un palazzo.
Altro Bronzo per Mercurio Cinematografica per Averna con la sua Open Sicily (nella categoria Direction & Cinematography) che racconta la ricchezza culturale e la vitalità della Sicilia.
Bronzo nella categoria Animation, anche per VMLY&R per la sua OMGut by Activaper Danone che vede 9 clip in 3D e influencer insieme in un viaggio alla scoperta delle caratteristiche sorprendenti del nostro intestino.
Tutti i video possono essere visti su un sito creato ad hoc per la campagna.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/02/burger-king-panino-ammuffito.jpg400720Giancarlo Donadiohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiancarlo Donadio2020-12-18 11:03:572020-12-22 04:55:26Epica Awards: stravince il panino ammuffito Burger King, 9 premi in Italia
Panico questo lunedì mattina per i servizi Google che hanno smesso di funzionare: la posta Gmail, Calendar, Maps, Youtube, Google Play e Meet sono inaccessibili a tutti gli utenti.
Gmail, YouTube, Calendar down
Oggi 14 Dicembre, Gmail segna un’assenza costante di connessione, rendendo impossibile ricevere ed inviare messaggi. Sulla pagina di Youtube, invece, segnala Errore 500 e viene richiesto di effettuare nuovamente il login, con scarso risultato. Non è chiara la natura del problema e non si sa quando effettivamente potrà tornare funzionante.
Moltissime sono le segnalazioni sui vari social network, si attendono aggiornamenti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2019/08/google-glass-2-1558427278.jpg310640Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-12-14 13:49:032020-12-17 07:21:45Google Down: KO tutti i servizi
Che anno sarà il 2021? Le piattaforme social subiranno tanti cambiamenti trasformandosi completamente
25 previsioni per il social media marketing da non perdere per il prossimo anno
Ammettiamolo, questo 2020 è stato un anno difficile. Definirlo complicato è un eufemismo, ed è vero, non vediamo l’ora di dimenticarlo, accartocciare il calendario e bruciarlo definitivamente, ma temiamo, visto l’andazzo, di dar fuoco alla casa. Ci limiteremo a scacciarlo via dalla nostra testa, ma prima di farlo concediamoci un minuto e congratuliamoci con noi stessi per quello che, nonostante tutto, siamo riusciti a fare in questi giorni da incubo.
Certo, non è stato un anno facile nemmeno per le aziende. C’è chi ha dovuto chiudere tutto dopo tanti sacrifici, e c’è chi ha resistito e stretto i denti il più possibile. Molte aziende hanno rimodellato tutta la propria struttura e il modo di lavorare, accelerando il processo digitale, e ci sono poi quelle attività che ci si sono approcciate per la prima volta ottenendo risultati incredibili.
E proprio riguardo al mondo iperconnesso, il 2021 si prefigge come un anno di grandi cambiamenti. Non saremo gli unici, quindi, che dovranno stilare la famosa lista dei buoni propositi dà mantenere, perché le piattaforme social saranno le vere protagoniste di questi prossimi 12 mesi.
Vediamo allora quali saranno le previsioni del nuovo anno riguardo il social media marketing e prendete i vostri laptop, cari social media marketer, perché ne avete di cose da segnare!
Previsioni di social media marketing: come cambiano le piattaforme Social
Quest’anno abbiamo rivoluzionato le nostre giornate e cambiato le nostre abitudini.
Abbiamo imparato a lavorare da casa, destreggiandoci tra famiglia, impegni e tempo libero e abbiamo scoperto nuove forme d’intrattenimento per tenerci occupati. Anche le principali piattaforme social si sono evolute rapidamente adattandosi alle esigenze degli utenti durante la pandemia. Ciò ha accelerato molti dei loro piani, ma per la maggior parte i nuovi strumenti e le opzioni introdotte erano già in fase di sviluppo. Dove sono dirette, adesso, le piattaforme social?
Ecco pronta per voi una raccolta di previsioni per il 2021 che sembra destinato a essere un anno di crescita e sviluppi senza precedenti.
1. Social media marketing: Facebook non si ferma
Facebook è stata una piattaforma social protagonista di un anno pieno di sfide, e ancora una volta le ha superate tutte migliorandosi. Nonostante il contraccolpo sul ruolo che ha svolto nell’esacerbare la divisione politica e nell’amplificare l’incitamento all’odio, non vuole fermarsi.
Eppure, nonostante un boicottaggio pubblicitario, un documentario critico di Netflix (The Social Dilemma) e la rimozione forzata di alcuni gruppi, continua sulla sua strada e nel prossimo anno vedremo alcuni importanti sviluppi.
L’eCommerce sarà al centro dell’attenzione di Facebook.
Abbiamo già visto le prime fasi della prossima grande spinta alle entrate di Facebook, con l’introduzione degli Shops, sia su Facebook che su Instagram. Tutto questo semplificherà il processo di creazione di un punto vendita eCommerce sulla piattaforma social più utilizzata al mondo.
Ciò darà a ogni azienda la possibilità di creare rapidamente la propria vetrina digitale, con opzioni utili e strumenti di pagamento semplificati, alimentando una nuova ondata di business online.
Per Facebook, sono stati anni di duro lavoro, con gli Shops che essenzialmente sono un’estensione della sua offerta di Marketplace, dando a più aziende la possibilità di connettersi con gli acquirenti in-stream. Ma Shops è anche altro.
Pagamenti tramite Facebook
Il grande focus qui sarà in mercati come l’India e l’Indonesia dove Facebook sta acquisendo sempre più utenti, e dove il passaggio al digitale è solo all’inizio. Se Facebook può diventare la destinazione di tutte le forme di transazioni online, ciò la renderebbe una piattaforma essenziale nelle regioni in via di sviluppo.
Questo comporta un ampliamento delle opportunità, sia per Facebook che per le aziende di tutto il mondo, per massimizzare il proprio potenziale.
Un ulteriore sviluppo di Facebook Pay porterà a delle semplificazioni di alcune opzioni di acquisto con un clic, e nuove opportunità pubblicitarie che evidenziano i prodotti da acquistare all’interno dei post.
Facebook cercherà anche d’integrare più post di acquisto nei feed degli utenti, al fine d’invogliare più attività di acquisto, mentre la probabile fusione delle sue app di messaggistica fornirà maggiori opportunità per facilitare l’eCommerce.
Ciò comporterebbe un cambiamento importante, alimentando una nuova ondata di attività di eCommerce, motivo per cui le aziende devono tener presente gli Shops nella propria strategia di social media marketing.
L’unione delle chat Messenger e Instagram e WhatsApp
Facebook continua a lavorare sulla fusione delle sue app di messaggistica e durante tutto l’anno abbiamo visto sempre più suggerimenti sulla graduale interconnettività di Messenger, InstagramDirect e WhatsApp.
Ciò, in sostanza, significa che ogni nuova funzione introdotta in una qualsiasi di queste piattaforme social sarà alla fine disponibile nelle altre, il che faciliterà nuove opportunità di eCommerce e più modi per eseguire campagne pubblicitarie multipiattaforma e push.
Ciò renderà molto facile per i marchi espandere le loro campagne e funzioni, ad esempio, su WhatsApp, ampliando il loro pubblico in modi che non avevano precedentemente considerato.
Occhiali AR di Facebook
A settembre, Facebook ha annunciato che i suoi occhiali AR indossabili “Project Aria” sarebbero stati disponibili nel 2021. La Realtà Aumentata è destinata a diventare un campo di battaglia nel settore tecnologico, e anche Apple sta lavorando ai propri occhiali AR, che dovrebbero essere rilasciati nello stesso periodo.
Facebook ha lavorato sullo sviluppo di ambienti AR completamente immersivi e alla possibilità d’incorporare nuovi tipi di annunci, promozioni, e altro ancora, tutti collegati alla sua app.
L’ascesa della Realtà Virtuale nelle piattaforme social
I visori per realtà virtuale Oculus di Facebook hanno visto un notevole aumento delle vendite nel 2020. Ciò è stato dovuto all’impossibilità di fruire dei soliti intrattenimenti, e chi ha potuto, si è approcciato alla AR. Ovviamente non è una cosa a cui, economicamente, possiamo accedere tutti. Per questo Facebook ha abbassato il prezzo dei suoi dispositivi VR autonomi, rendendola un’opzione più accessibile.
In questo modo Facebook aggiunge più utenti VR, apre anche nuove strade per la pubblicità e la promozione e porta più consumatori nella fase successiva della connessione digitale, incontrandosi in ambienti completamente immersivi online.
Cambiamenti di algoritmo
Uno dei quesiti più enigmatici per Facebook sarà come affronterà il suo famigerato algoritmo di feed e se farà qualcosa per rispondere alle lamentele che hanno alimentato l’ascesa di pericolosi discorsi di odio sulle piattaforme social.
Facebook ha intrapreso alcune azioni al riguardo, bandendo QAnon e vari gruppi correlati, a cui avevano permesso per anni di proliferare sulle proprie piattaforme social, nonostante gli avvertimenti degli esperti.
Ma sotto un governo degli Stati Uniti guidato da Biden, Facebook dovrebbe intraprendere più azioni e limitare ulteriormente la disinformazione e l’incitamento all’odio, al fine di evitare crescenti pressioni e sanzioni imposte dal governo e dai gruppi di regolamentazione.
Il New York Times ha recentemente riferito che, nei giorni successivi alle elezioni negli Stati Uniti, Facebook ha implementato un News Feed tweak che ha assicurato che le notizie autorevoli apparissero in modo più prominente, riducendo la portata di alcuni siti più estremisti e centristi.
È importante fare molto più passi avanti per ridurre la divisione sociale più in generale, ed evitando la polarizzazione sulle piattaforme social.
2. Twitter
Anche dopo tutti questi anni, è ancora difficile definire Twitter, quali siano i suoi punti di forza e dove e se crescerà in futuro. Perché nonostante la sua continua popolarità, non ha fatto grossi passi avanti.
Ha modificato la lunghezza dei tweet ne 2018, e ha provato lo streaming live, i Moments e tweet audio, tra le varie opzioni. Ma nessuno di loro ha davvero fatto la differenza e Twitter è rimasto lo stesso di ciò che era all’inizio: un flusso live di aggiornamenti brevi, ma ottimo per rimanere aggiornati con le ultime informazioni.
Quindi come può Twitter evolversi? Probabilmente non vedremo alcun cambiamento importante su questa piattaforma social nel corso dei prossimi 12 mesi.
Aggiornamento dei Fleets di Twitter
I Fleets di Twitter sono delle storie realizzate con testi, foto o video che rimangono visibili per 24 ore. Non ci sono retweet e nemmeno like, e le risposte sono solo in privato.
Twitter probabilmente aggiungerà vari strumenti, assistito dalla sua acquisizione di Chroma Labs a febbraio. Ma molte di queste aggiunte non faranno la differenza perché le persone hanno già una gamma di effetti e strumenti visivi su Snapchat, Instagram e TikTok.
È un componente aggiuntivo interessante, senza dubbio, ma Fleets non determinerà un aumento significativo dell’utilizzo o dell’interesse per l’app.
Audio Spaces
Twitter sta anche lavorando su Audio Spaces, che sarà una funzione di meetup audio simile a una clubhouse, offrendo agli utenti un altro modo d’interagire. Cioè? Stanze virtuali per chat vocali.
Interessante, sì, ma è improbabile che diventi una funzionalità di trasformazione nell’app.
Topic Focus
Twitter ha anche cercato di espandere il suo potenziale di coinvolgimento fornendo agli utenti più consigli sugli argomenti da seguire nei loro feed, anziché sui profili.
Nel 2021, non sarebbe sorprendente vedere Twitter fare un ulteriore passo avanti e aggiungere Topic dove raccoglierà tweet pertinenti su un argomento, curato dal team di Twitter, in una pagina o sezione dedicata nell’app.
L’obiettivo è quello di fornire un elenco più coinvolgente e mirato di tweet e profili chiave su ciascun argomento, che potrebbe aiutare a migliorare il coinvolgimento.
Indicatore di stato sui profili
Twitter li sta testando da un po’ e sembra un’aggiunta logica, soprattutto in linea con il lancio di Fleets. Non è un elemento importante, ma potrebbe fornire maggiori opportunità di connessione e coinvolgimento, soprattutto in occasione di eventi importanti.
Categorie di verifica
La piattaforma social ha spiegato che sta lavorando a nuove categorie di verifica, oltre alla semplice spunta blu di base. Ciò potrebbe vedere nuovi tipi di account verificati, che potrebbero includere indicatori specifici basati su ciò che ciascuno rappresenta.
La principale aggiunta qui potrebbe essere un nuovo identificatore per gli account dei bot. Nell’ottobre dello scorso anno, Twitter ha affermato che stava lavorando a un possibile identificatore per i profili dei bot, per dimostrare agli utenti con chi o con cosa hanno a che fare.
Potrebbe essere un grande cambiamento, che andrebbe a migliorare il coinvolgimento nell’app.
Bot Crackdown
I bot rimangono un grosso problema su Twitter perché molti vengono utilizzati per manipolare il coinvolgimento e influenzare l’opinione degli utenti.
Ma cosa succederebbe se, come parte del suo nuovo processo di verifica dei bot, Twitter stabilisse una soglia su ciò che si qualifica come account bot?
Ciò infastidirebbe molti utenti, ma potrebbe anche far sì che più utenti condividano più dei propri pensieri, invece di amplificare semplicemente i commenti esistenti. Staremo a vedere.
Trump potrebbe essere bandito da Twitter?
Questa è una previsione casuale ma Twitter potrebbe fare il grande passo e bandire l’account di Donald Trump a titolo definitivo dalla sua piattaforma social.
Molti lo chiedono e con l’ex presidente che presto twitterà come “civile”, Twitter ha già detto che prenderà provvedimenti.
3. Social media marketing: Instagram cambia volto
Instagram sta cambiamento totalmente volto e con l’integrazione di nuovi strumenti di eCommerce sembra destinata a portare il suo potenziale di guadagno in una nuova stratosfera. Da tenere assolutamente d’occhio nella propria strategia di social media marketing.
Ma allo stesso tempo, alcuni hanno suggerito che tutte queste aggiunte d’IGTV, Reels e shopping hanno iniziato a ingombrare quella che una volta era una semplice app incentrata sulla fotografia, snaturandola.
Acquisti in-stream
L’ eCommerce è ovviamente l’obiettivo principale d’Instagram, con una nuova scheda Shop e funzionalità dedicate per facilitare un comportamento di acquisto più immediato in risposta ai post IG.
Instagram promuoverà lo sviluppo dei suoi strumenti di acquisto al fine d’incoraggiare ulteriormente il comportamento di acquisto abituale. Le previsioni possono vertere su acquisti avanzati con un clic, nuovi strumenti di prova AR, basandosi sulle sue opzioni di acquisto AR esistenti e tag video per i prodotti, offrendo ad aziende e ai creator più modi per facilitare l’acquisto diretto.
Instagram è già il luogo in cui molte persone scoprono nuovi prodotti e marchi e le sue opzioni di acquisto avanzate potrebbero aprire tutta una serie di nuove possibilità.
Modifiche al feed della Home
Con la continua popolarità delle storie, ci si aspetta che Instagram provi un nuovo approccio al feed della Home.
Potrebbe provare ad allineare il feed della home con le preferenze del singolo utente. Ad esempio, se visualizziamo molto le storie, Instagram potrebbe passare a un feed iniziale di storie, con la possibilità di tornare al feed dei post regolari. Alcuni utenti potrebbero invece aprire un feed Reels, e altri la scheda Shops.
Instagram potrebbe cercare di fornire opzioni, che possono aiutare ad aumentare il coinvolgimento all’interno di ogni elemento.
Reels
Abbiamo visto l’arrivo dei Reels, il clone di TikTok di Instagram, e il consenso generale sembra suggerire essere uno strumento abbastanza interessante, ma non buono come lo stesso TikTok.
Reels rimarrà in circolazione e sarà un modo per accaparrarsi più utenti?
Probabilmente troverà la sua nicchia e rimarrà popolare per esempio in India dove TikTok è stato bandito. Instagram cercherà di potenziarlo ulteriormente attraverso accordi esclusivi con influencer e nuove funzionalità adatte al social media marketing.
4. Snapchat
Snapchat continua a essere popolare nella sua nicchia soprattutto grazie all pubblico più giovane. Nuove partnership di app e opzioni interattive hanno fornito ulteriori possibilità di miglioramento, ma l’AR rimane la chiave per aumentare l’attrattiva dell’app.
E nonostante abbia un budget più limitato rispetto alle altre piattaforme social, è rimasto un innovatore chiave nello spazio AR.
Nuovo approccio all’intrattenimento
Una delle principali aree di forza di Snapchat è stata la crescita costante della sua programmazione Snap Originals, brevi programmi allineati verticalmente che attirano gli spettatori più giovani.
Una delle previsioni del prossimo anno sarà la maggior concentrazione proprio su Snap Originals e ci saranno importanti editor e studi cinematografici che si avvicineranno al formato, per trovare nuovi modi per restare in contatto con un pubblico più giovane.
Ciò potrebbe vedere alcuni importanti annunci per Snap Originals, con l’arrivo di celebrità e grandi nomi. E questo porterà ancora più spettatori all’app, ampliando le sue opportunità di pubblicità e visibilità e migliorando le proprie tecniche di social media marketing.
Focus sull’eCommerce
Poiché Instagram e Facebook cercano d’incorporare più strumenti di eCommerce, anche Snapchat potrebbe allinearsi a questo cambiamento, cercando di fornire al suo pubblico maggiori opportunità di vendere prodotti direttamente in-stream.
Snapchat lavora da tempo su varie opzioni di eCommerce, inclusa la sua integrazione con Amazon, ma poiché lo shopping in-feed diventa sempre più abituale, ha senso che la piattaforma possa includere strumenti simili, al fine di massimizzare le proprie opportunità.
Avanzamento dell’AR
L’AR rimane la chiave per massimizzare la crescita di Snapchat, ecco perché vedremo sempre più funzionalità e strumenti AR.
Snapchat ha già iniziato a implementare la capacità di scansionare codici a barre ed etichette per fornire più informazioni contestuali attraverso la sua fotocamera, e cercherà di aggiungere al suo database sempre più elementi scansionabili, collegando quelle scansioni a strumenti AR avanzati, tra cui promozioni e offerte.
Partnership tra Apple e Snap
Snapchat lavora con Apple da anni per aiutare a sviluppare la funzionalità AR di Apple. Nel 2017, al lancio dell’iPhone X, Apple ha spiegato come avevano lavorato con Snapchat per sviluppare lenti e aggiunte visive basate sugli ultimi progressi del dispositivo, mentre con il lancio dell’iPhone 12 all’inizio di quest’anno, Apple ha annunciato che Snapchat sarebbe stato tra i primi partner per la sua nuova capacità LiDAR.
Gli occhiali AR di Apple saranno disponibili entro il 2022. Potremmo vedere i due collaborare per lanciare una nuova versione di Spectacles abilitata per AR?
5. Social media marketing: TikTok
TikTok è diventato uno dei social più amati nel 2020, passando da 500 milioni di utenti nel dicembre 2019 a contare oggi quasi un miliardo. Nonostante abbia dovuto affrontare divieti, restrizioni e accuse di censura, TikTok non demorde e continua ad andare avanti.
Una piattaforma social da tenere presente nella propria strategia di social media marketing.
Focus sull’eCommerce
Come la maggior parte delle altre piattaforme social, anche TikTok si concentrerà sull’eCommerce nel 2021. L’app ha bisogno di trovare più modi per garantire che i suoi migliori creatori vengano pagati, altrimenti si sposteranno su altre piattaforme social dove possono fare soldi veri.
In Cina, la versione locale di TikTok, chiamata Douyin, ha avuto un grande successo su questo fronte incorporando opzioni di acquisto in-stream ed eCommerce.
Collegamenti all’industria musicale
TikTok cercherà anche di stabilire legami più forti con l’industria musicale, al fine di ospitare lanci ed eventi più esclusivi e attirare più fan. La piattaforma social ha già collaborato con diversi musicisti in concerti digitali esclusivi e la sua partnership siglata si occupa di diverse etichette importanti.
Man mano che i musicisti riconoscono il potere promozionale della piattaforma, le connessioni diventeranno ancora più forti e ciò potrebbe portare a nuove opportunità, non solo per TikTok, ma anche ai marchi che cercano di avvicinarsi a queste tendenze attraverso sponsorizzazioni e partnership.
6. Social media marketing: LinkedIn
La piattaforma ha superato i 700 milioni di membri nel 2020 aumentando i record di coinvolgimento che sembrano destinati ad aumentare solo sulla scia della pandemia. LinkedIn è in una posizione di forza, come piattaforma social chiave per i professionisti, e cercherà di trarne vantaggio con nuove, prossime versioni. Un canale da considerare nella propria strategia di social media marketing.
Eventi Live
Gli eventi virtuali sono stati fondamentali nel 2020 e LinkedIn ha implementato i propri strumenti integrando una funzionalità di live streaming. Nel 2021 cercherà di fornire, di conseguenza, più strumenti e opzioni video.
Il video in diretta è il tipo di contenuto più coinvolgente sulla piattaforma e questo può portare più aziende a incorporare i loro eventi in base alle funzionalità della stessa app.
Sezione video dedicata
Come con tutte le piattaforme social, il video è il tipo di contenuto più coinvolgente su LinkedIn. Gli utenti sono circa 20 volte più propensi a condividere un video sulla piattaforma rispetto a qualsiasi altro tipo di post.
Detto ciò è ovvio che LinkedIn ne tragga vantaggio con una sezione video dedicata all’interno della sua app, che si concentrerà maggiormente sui contenuti video professionali, per settore, e fornirà maggiori opportunità ai creatori su LinkedIn di costruire consapevolezza e presenza del proprio marchio.
E potrebbe anche diventare un’opportunità di guadagno. Se LinkedIn offrisse uno spazio dedicato ai creatori di video, potrebbe anche fornire annunci pre o mid-roll, dando loro più incentivi a continuare a pubblicare. Ciò potrebbe vedere molti più contenuti video professionali aggiunti alla piattaforma, aumentando ulteriormente il coinvolgimento.
Nuove informazioni sui dati
LinkedIn ha il più grande database professionale e di carriera nella storia, che gli permette l’accesso a una serie d’informazioni approfondite su come sono progredite le carriere delle persone, quali ruoli hanno cambiato nel tempo, in che modo ciò si riferisce a punti in comune e interessi, ecc…
Questo è un grande punto di forza per la piattaforma social. Nel 2021 potrà affinare ulteriormente la corrispondenza dei dati per fornire maggiori informazioni e guidare gli utenti verso il loro percorso di carriera ideale. LinkedIn ha già compiuto un recente passo in questa direzione con il suo strumento Career Explorer, che evidenzia potenziali percorsi di carriera in base alle competenze che si posseggono.
Più LinkedIn unirà questi strumenti nei suoi sistemi, migliori saranno gli avvisi pertinenti e contestuali di questo tipo e ovviamente più aumenterà il coinvolgimento degli utenti e delle aziende che troveranno sicuramente nei vantaggi nella propria strategia di social media marketing.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/12/social-media-marketing.jpg501704Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2020-12-11 10:27:552020-12-11 16:18:41Social media marketing: 25 previsioni che segneranno il 2021
La famosa metropolitana di Londra è in funzione dal 1863 e la sua segnaletica rossa è immediatamente riconoscibile per chiunque si sposti in città alla ricerca di un treno.
Sony ha scelto proprio questo simbolo per il concept della sua ultima operazione di Ambient Marketing, rilevando la stazione della metropolitana di Oxford Circus in occasione del lancio della PS5 nel Regno Unito.
Play-station
L’operazione di marketing durata 48 ore ha visto la stazione della metropolitana cambiare il suo tradizionale marchio con le forme tipiche del controller della PlayStation. Le pareti della stazione della metropolitana sono cambiate, insieme alle insegne per i quattro ingressi della stazione a livello della strada.
La stazione scelta è a pochi passi dal grande negozio londinese di Microsoft.
Non è la prima volta che Transport for London (TfL) ha cambiato il nome delle stazioni della metropolitana per le aziende. Amazon ha brevemente rinominato Westminster in Webminster nel 2017, in occasione del lancio del suo centro dati di Londra. Anche la stazione della metropolitana di Canada Water è stata temporaneamente rinominata Buxton Water per la Maratona di Londra nel 2015.
Sorprende vedere un così grande sforzo di marketing proprio durante il lockdown nazionale in Inghilterra. La maggior parte dei londinesi sta lavorando da casa e sta evitando la città come parte delle restrizioni nazionali per frenare la diffusione del coronavirus, quindi molti non riusciranno a vedere le forme della PlayStation.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/11/playstation.jpg6321284Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2020-11-20 16:21:242020-11-25 09:32:27PlayStation ha sostituito i cartelli della metropolitana di Londra con le icone del suo controller
Il ruolo dei media nel terrorismo è indubbiamente di fondamentale importanza. Gli esperti suggeriscono di evitare la divulgazione di materiale amatoriale sui social
I motivi che ci dovrebbero spingere ad adottare un utilizzo consapevole dei (social) media
Grandi aziende viennesi hanno fermato temporaneamente le loro campagne pubblicitarie sui quotidiani che durante l’attacco terroristico non hanno rispettato il codice etico dei giornalisti
Lunedì 2 novembre , alla vigilia di un nuovo lockdown in Austria, il cuore di Vienna è stato attaccato. Attaccato con brutalità a colpi d’arma da fuoco. Il triste susseguirsi degli avvenimenti è stato riportato dalla stampa nazionale ed internazionale. Così abbiamo analizzato, da vicino, il ruolo dei media nel terrorismo e cosa possono fare giornalisti, aziende e cittadini per contrastare l’obiettivo dei terroristi: diffondere la paura, divulgare l’odio e dividere la popolazione.
Munizioni e media: le armi dei terroristi
La divulgazione della paura e dell’odio viene indubbiamente portata a compimento con gli attacchi stessi, ma in tal senso non è da sottovalutare il ruolo dei media. La Polizia di Vienna, la sera dell’attentato, ha immediatamente sollecitato la popolazione sui social a non postare video o foto del crimine, ma di caricare il materiale direttamente sulla apposita piattaforma messa a disposizione dalle istituzioni. Postando sui social si rischierebbe da una parte di intralciare le indagini, fornendo utili dettagli ai gruppi radicalizzati. Dall’altra si contribuisce senza dubbio a dare visibilità a chi non la merita, perché è proprio questo lo scopo del terrorista: destabilizzare la società attaccandola, professare odio ed uscirne glorificato.
Il tweet della Polizia pubblicato la sera dell’attentato a Vienna.
Il ricercatore sul terrorismo Jannis Jost afferma che l’ISIS non ha una strategia fissa per diffondere foto e video degli attacchi compiuti. L’organizzazione terroristica punta piuttosto a sfruttare la fame di immagini e di cronaca minuto per minuto tipica dei media occidentali.
La glorificazione degli attentatori
Secondo gli esperti, mostrare le immagini degli attacchi comporta il rischio di glorificare gli attentatori e di renderli veri e propri martiri. La foto del sostenitore dell’ISIS che ha sparato all’ambasciatore russo ad Ankara ne è un esempio, come dichiarato dalla Prof.ssa Dr. Charlotte Klonk dell’Università di Berlino, da anni attiva nella ricerca sulla documentazione visiva degli attacchi terroristici:
“Il fatto che questa immagine sia stata riconosciuta anche da ‘World Press Photo’ mi ha sbalordito. La giuria deve essere consapevole del contesto in cui si trovano queste immagini”.
La divulgazione di qualsiasi foto o video degli attentatori, siano essi in posa o meno, può aumentare il rischio di una glorificazione postuma e favorire imitazioni. La federal agency for civic education suggerisce che uno degli unici motivi validi per mostrare il volto degli attentatori nei media dovrebbe essere la loro foto segnaletica, naturalmente solo ed esclusivamente nel caso in cui fossero in fuga.
La Prof.ssa Klonk è contraria a un divieto totale delle rappresentazioni visive degli attentati, poiché questo limiterebbe la libertà d’informazione. Secondo Klonk, le vittime non dovrebbero essere ritratte senza il loro consenso. La domanda fondamentale da porsi è: vorrei essere raffigurato in questo modo nel momento di maggior dolore? Come si sentirebbero i parenti nel vedere quelle immagini brutali?
È fondamentale che la società rifletta sul valore della dignità umana, anche quando si tratta di mostrare l’attentatore nei media. Un giornalismo obiettivo cura una comunicazione neutra e non denigratoria. La dignità umana è proprio uno dei valori che i terroristi vogliono attaccare.
Una rosa per la speranza. Schwedenplatz, Vienna
Klonk sottolinea anche che bisogna essere consapevoli di agire nell’interesse degli attentatori quando si fanno circolare immagini di attentati. Giornalisti, politici e tutti coloro che pubblicano informazioni, dovrebbero valutare e selezionare attentamente le immagini, scartando foto e video con dettagli raccapriccianti. L’ISIS usa proprio questi contenuti per dimostrare potere, violenza e crudeltà di fronte ai propri sostenitori, nonché naturalmente per amplificare il terrore, e minacciare il mondo occidentale. Foto e video di sparatorie, torture, esecuzioni, raffigurazioni della scena del crimine ecc. non sono materiale adatto alla pubblicazione.
Eppure, anche durante l’ultimo attacco terroristico a Vienna, non sono mancati gli articoli contenti video amatoriali di questo genere.
Azioni e reazioni contro la stampa scandalistica a Vienna
È necessario contrastare la comunicazione del terrore e cercare fonti ufficiali, che curano un’ informazione obiettiva e neutrale. Non si tratta di sdrammatizzare o sminuire l’accaduto, ma di informarsi da fonti attendibili, che non alimentano fake-news e sensazionalismo.
Durante l’attacco terroristico a Vienna, due quotidiani online (ma principalmente Oe24) hanno riportato le notizie servendosi di immagini e video amatoriali raccapriccianti, divulgando voci non confermate.
In poco tempo il consiglio austriaco della stampa (ted. “Presserat”) ha ricevuto più di 1.500 denunce(dato aggiornato al 13 novembre) contro queste testate, effettuate da cittadini e organizzazioni indignati per l’accaduto. Un record negativo nella storia del consiglio austriaco della stampa. Contemporaneamente è partita una petizione online, che in data 13 novembre conta più di 78.600 firme. Questa petizione chiede la cessazione dei sussidi statali a Oe24 ed una riforma generale dei contributi pubblici alla stampa, in modo da favorire un giornalismo che si attiene ad un codice etico e morale di qualità. Non è solo la popolazione viennese a reagire, anche grandi aziende hanno lanciato un piccolo segnale: Billa, Spar, Hofer (chiamato “Aldi” in Italia), BAWAG Group, ÖBB (ferrovie austriache) e molte altre aziende hanno fermato la pubblicazione di ads sul quotidiano in questione per circa una settimana. IKEA ha comunicato di aver fermato tutte le campagne pubblicitarie in questo periodo, indipendentemente dal canale.
Il sensazionalismo che aspira a più click e quindi più incassi pubblicitari, in questo caso ha dovuto letteralmente fare i conti con una valanga di critiche, migliaia di denunce, un procedimento in corso con il consiglio della stampa austriaca e marketers che hanno parzialmente voltato le spalle al giornalismo scandalistico.
Nella capitale austriaca, dove la convivenza tra varie etnie e religioni è pacifica, non sono mancati i messaggi di speranza dalle aziende, uno tra tutti quello dell’azienda pubblica dei trasporti:
In linea con le parole della Prof.ssa Klonk, anche il Dart Center for Journalism and Trauma, un’organizzazione specializzata in temi legati alla copertura giornalistica della violenza, ha pubblicato una serie di linee guida che coniugano al meglio i principi dell’informazione e dell’umanità:
1. Chiedi il consenso alla vittima. Ha il diritto di rifiutare interviste o filmati che la raffigurano.
2. Valuta lo stato di shock della persona intervistata: è possibile che non sia in grado di concedere il consenso?
3. Non aggravare lo stato di shock della vittima. Intervista con prudenza e rispetto.
4. Rispetta la privacy delle persone. “Come ti senti?” e “come stai?” inevitabilmente richiedono il varco della sfera privata e sono quindi domande da evitare in un’intervista giornalistica.
5. I codici culturali e di comunicazione cambiano di Paese in Paese. Informati sulla cultura della persona prima di stilare le domande.
5. Se la vittima rifiuta di testimoniare, non offrire denaro per convincerla.
6. Pensa all’impatto delle foto delle vittime e delle testimonianze dei sopravvissuti sulle loro famiglie.
Disegni di bambini sul luogo del crimine. Jerusalem-Stiege, Vienna.
Ora che abbiamo elencato cosa dovrebbero fare e non fare i media nel terrorismo, e quello che potrebbero fare le aziende per contrastare il giornalismo scandalistico, ricordiamoci anche il ruolo fondamentale di ogni cittadino: seguire le notizie da più fonti attendibili, non divulgare materiale amatoriale o fatti non confermati e segnala contenuti non ufficiali. Il giudizio critico è la base di ogni azione.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2020/11/rose-ruolo-dei-media.jpg12421980Marina Nardonhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMarina Nardon2020-11-16 23:32:422020-11-19 00:12:23Il ruolo dei media durante gli ultimi attacchi terroristici di Vienna
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