Ottavo appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
Tema della puntata: non-fungible token (NFT), dai principali utilizzi della Blockchain per l’Arte alla differenza tra Digital Art e Crypto Art. Appassionato, curioso, visionario, abbiamo intercettato Andrea Concas, fondatore e CEO della startup dell’arte Art Backers, di Art Rights piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte. Ogni giorno sui suoi canali parla di arte e innovazione!
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Cosa sono gli NFT: min 02,15
Quali sono i principali utilizzi della Blockchain per l’Arte: min 09,00
Christie’s e Beeple, asta da record: min 12,15
Com’è cambiato il mondo dell’arte tradizionale: min 15,50
Case study: Christie’s e Andy Warhol, Sotheby’s e Coinbase per Banksy: min 20,30
Le principali piattaforme di vendita NFT: min 25,20
Differenza tra Digital Art e Crypto Art: min 28,50
Il valore della Community e Chiara Ferragni agli Uffizi: min 34,20
Il mercato degli NFT e Collectible: min 38,30
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/anteprima-articolo.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-05-31 11:30:292022-02-09 14:01:03Come capire davvero gli NFT e non perdere le opportunità di business
La transizione energetica è una delle grandi sfide del mondo di oggi e identifica il passaggio da una società dipendente da fonti energetiche non rinnovabili, soprattutto fossili, ad una alimentata da energie rinnovabili più pulite.
Un tema centrale non solo nei piani europei dell’Agenda 2030, ma oggi anche nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) del governo italiano.
Se notevoli progressi nella transizione verso un futuro energetico a basse emissioni di carbonio sono stati già compiuti, grazie a fattori economici e alla pressione sociale, saranno sempre di più le nuove tecnologie a offrire risposte fondamentali per completare questo cambiamento.
Decarbonizzare il sistema energetico non è l’unica risposta a questo bisogno mondiale. Sarà necessario anche aumentare l’efficienza energetica, identificare nuove priorità di investimento, implementare nuove tecnologie, adeguarsi alle nuove situazioni di mercato.
Per saperne di più sul tema e scoprire in che modo il nostro Paese si muove già in questa direzione abbiamo interpellato Terna, il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia in Europa, nonché gestore della rete elettrica nazionale, cioè il soggetto che trasmette materialmente l’energia elettrica, e si posiziona a metà tra il produttore e il distributore.
Esercita quindi il ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica per realizzare un nuovo modello di sviluppo basato sulle fonti rinnovabili, rispettoso dell’ambiente.
Sostenibilità, innovazione e competenze distintive sono alla base della filosofia aziendale, con l’ambizioso obiettivo di garantire alle prossime generazioni un futuro alimentato da energia pulita, accessibile e senza emissioni inquinanti.
Oltre a gestire le attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete, Terna garantisce il bilanciamento, la sicurezza e la qualità del servizio elettrico. In qualità di System Operator, infatti, Terna è titolare del servizio di dispacciamento nel sistema elettrico nazionale: garantisce cioè, istante per istante, che l’energia richiesta dai consumatori (famiglie e aziende) sia sempre in equilibrio con l’energia prodotta.
Per affermare il ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica, Terna ha presentato un piano industriale quinquennale da quasi 9 miliardi di investimenti. Tra i pilastri del Piano “Driving Energy” – che è anche il claim scelto per portare avanti le attività nei prossimi anni – c’è l’innovazione.
Lucrezia Gialli lavora nella direzione Innovation e Market Solutions di Terna e, si occupa, in particolare, di Open Innovation. Ha curato una serie di progetti tra cui la collaborazione con la startup AIM, una nuova soluzione che permette di diagnosticare lo stato di salute di alcuni strumenti molto importanti per una efficiente distribuzione dell’energia.
Abbiamo fatto qualche domanda a Lucrezia sull’importanza di creare collegamenti tra le imprese e le realtà innovative e sul futuro dell’energia sostenibile nel Paese.
L’Open Innovation per la creazione di nuovi modelli di business
Per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità attraverso l’innovazione Terna ha scelto la strada dell’Open Innovation.
La sfida quotidiana di Lucrezia è quella di creare un ponte tra l’azienda e l’ecosistema esterno, quindi mondo startup, università, centri di ricerca e gli altri stakeholder, cercando di applicare quello che in azienda chiamano modello “as a service”, cioè mettersi al servizio del business per scovare soluzioni innovative che possano portare valore all’azienda.
«In Terna adottiamo un modello di innovazione aperto, inclusivo, distribuito e concreto – ci racconta Lucrezia. Aperto perché l’Open Innovation prevede un’apertura verso le altre realtà dell’innovazione, come le startup, le università e i centri di ricerca. Inclusivo e distribuito, perché, in un’ottica di diffusione della cultura dell’innovazione, vogliamo coinvolgere tutti coloro che sono in azienda e non solo chi si occupa direttamente di innovazione. Il modello è inoltre concreto, perché non si limita a cercare soluzioni innovative, ma permette di realizzare i progetti che abbiamo individuato».
Tra le iniziative di Open Innovation portate avanti da Terna nell’ambito della sostenibilità, c’è la “Call for Innovation Advanced Materials for Sustainability”, da cui sono nati diversi progetti che oggi si stanno concretizzando, come la costruzione di edifici di Terna con materiali sostenibili e di economia circolare.
Un altro programma cardine nel processo di innovazione di Terna è Next Energy, promosso con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Cariplo Factory, volto a individuare progetti innovativi nel settore energetico puntando proprio sulla sostenibilità e sui rapporti tra rete elettrica e territorio.
Puntare sulle startup consente di creare nuove opportunità di business, ma per capire davvero il senso di questa collaborazione è necessaria una premessa: il processo di innovazione deve essere bi-direzionale. Da un lato la direzione azienda/ecosistema, che partendo dalle esigenze di impresa porta avanti attività di scouting volte a ricercare soluzioni e società che possano soddisfare le necessità delle aziende, arrivando a sviluppare dei proof of concept o dei progetti di innovazione.
Dall’altro lato, c’è la via che va dall’ecosistema esterno di innovazione verso l’azienda. Terna parte dai trend emergenti e ne valuta la loro potenziale applicabilità rispetto al proprio business. È soprattutto in questo ambito che il contributo delle startup può fare davvero la differenza e creare valore, proponendo soluzioni innovative, o che sono state già sviluppate in settori diversi da quello energetico. «Le startup sono snelle, versatili e innovative. Grazie a queste caratteristiche, possono riuscire ad adeguare queste soluzioni al nostro business, creando opportunità inesplorate fino a quel momento», ci spiega Lucrezia.
«Questo approccio si riflette nel nostro modello di innovazione dei progetti, il modello 70-20-10. Il 70% delle attività si riferisce ad innovazioni incrementali, che vanno ad ottimizzare processi e soluzioni interne rispondendo a bisogni presenti. In questo caso cerchiamo “soluzioni pronte” e ciò riflette lo schema azienda-ecosistema che va dai bisogni allo scouting. Le altre due dimensioni del modello di innovazione, del 20% e del 10%, sono le cosiddette innovazioni adiacenti e disruptive, per ricercare soluzioni che superino quelle tradizionali al momento disponibili o, addirittura, che possano rispondere a bisogni futuri o meno conosciuti, che non abbiamo ancora individuato come tali. ».
In sintesi, le startup sono catalizzatori di innovazione e l’incontro tra queste e grandi realtà come Terna è di mutuo beneficio perché va a creare opportunità da entrambe le parti.
Con le startup verso un’energia più sostenibile
Uno degli ultimi progetti di Terna è quello che vede protagonista proprio la startup AIM – Artificial Intelligence Monitoring S.r.l. – e abbiamo chiesto a Lucrezia di spiegarcelo più nel dettaglio.
«È un progetto a cui sono molto affezionata, nato nell’ambito della quarta edizione del programma Next Energy, finalizzata a valorizzare e sostenere la crescita di team di innovatori o startup che proponevano progetti innovativi sul tema “Un ruolo guida nella transizione energetica”. Il programma si articola in tre call, Call for Talent, Call for Ideas e Call for Growth che vanno a coinvolgere, rispettivamente, attori diversi: neolaureati, team di innovatori e società più mature.
Al momento della candidatura, AIM era infatti composto da un team di innovatori: 4 studenti dell’Università Federico II di Napoli. Non si trattava di una startup già costituita.
Ho avuto l’opportunità di essere il mentor di questi quattro ragazzi e di accompagnarli nel loro percorso di empowerment insieme ai miei colleghi Claudio Serafino, Responsabile Misure e Prove e PM del progetto, e Marino Sforna, Responsabile Rischi Mercato e Sistema Elettrico».
«Insieme abbiamo declinato questo use case e, al termine del percorso di empowerment, visto il nostro interesse a portare avanti il progetto, il team ha deciso di costituirsi in società così da avviare la sperimentazione con Terna.
Per me questo è stato un grande motivo di orgoglio, intanto perché è un progetto in cui ho creduto fin dall’inizio, ma anche perché mi ha fatto comprendere quanto sia importante l’innovazione per la nostra azienda che la incoraggia sia internamente sia esternamente. Vorrei sottolineare, inoltre, che su questo progetto hanno lavorato persone dislocate in luoghi molto distanti tra loro: io sono basata a Roma, i colleghi tra Torino e Milano e i ragazzi della startup sono di Napoli. Nell’anno della pandemia è stato necessario un grande impegno per rendere concreto questo progetto».
Il progetto in sé ha l’obiettivo di sviluppare una metodologia e un applicativo software per l’analisi delle vibrazioni emesse dai trasformatori durante il funzionamento.
I due pilastri fondamentali per Terna sono gli asset e le persone. Terna ha più di 74.700 km di linee, circa 890 stazioni elettriche, oltre 740 trasformatori. Ecco quindi che risulta davvero molto importante la diagnostica su questo tipo di macchine.
«Naturalmente, abbiamo da sempre sviluppato metodi di diagnosi, principalmente basati su misure elettriche, oppure di natura chimica. Oggi, questi approcci, sono integrati da una nuova metodologia di natura meccanica che si basa sullo studio delle vibrazioni e del loro evolvere nel tempo. Con questo innovativo progetto, possiamo effettuare la diagnostica con la macchina in esercizio», sottolinea ancora Lucrezia Gialli.
In questo momento è in corso la sperimentazione che consente di rilevare i dati dal campo e svolgere una serie di analisi.
Oggi poter intervenire in modo predittivo sulle infrastrutture può rivelarsi un importante vantaggio. In particolare, Terna effettua prevalentemente manutenzione preventiva, su questo tipo di macchine, che rivestono un’importanza fondamentale per l’esercizio della rete elettrica.
In tale ambito, l’intelligenza artificiale ha permesso di fare un salto tecnologico perché ha consentito di integrare i dati rilevati dalla sensoristica già presente sulle stazioni elettriche di Terna, con la capacità di riconoscere i cambiamenti nei comportamenti degli asset in caso di potenziali anomalie.
«Intelligenza artificiale, robotica e IoT, sono tre dei trend emergenti per il futuro del sistema energetico italiano che abbiamo mappato, insieme a molti altri, all’interno dei quattro cluster tecnologici su cui, ad oggi, concentriamo le nostre attività di innovazione, che sono Digital, Advanced Materials, Energy Tech e Robotics».
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Lucrezia-Gialli-copertina.jpg8131445Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-31 10:00:312021-05-31 11:04:03Un futuro alimentato da energia pulita, con Open Innovation e analisi predittive
Un’altra giornata di full immersion in compagnia di speaker di altissimo livello e di occasioni di networking con la ciliegina sulla torta: la premiazione dei Ninja Awards.
N-Conference, il Business Visionary Event di Ninja in collaborazione con i main partner TIM, AW LAB e Banca Sella, ha premiato simbolicamente talenti, professionisti e aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja. Ed è stato proprio il pubblico a decretare i vincitori tra coloro che si sono contraddistinti nella Digital Industry per tecnologia, approccio e valori
Anche per la seconda giornata siamo partiti con Daniela Uslenghi meditazione, visione guidata e coaching per concentrarsi al massimo e godere appieno della giornata.
La palla passa Luca Eleuteri, Co-Founder & Socio Casaleggio Associati, che con il suo talk Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale traccia un quadro nuovo su come dovranno essere le aziende del futuro: sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.
Ma il presente è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, però anche stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.
Una lezione che abbiamo imparato da Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW.
Il talk di Laura Fineo, Responsabile Marketing di Banca Sella, si è concentrato su come Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.
La storia “cinese” di Olivetti, consigli utili e il mondo degli eSport
Matteo Demonte, Autore, illustratore e videomaker, ci ha appassionato con la storia di Mario Tchou, l’ingegnere italiano di origine cinese di Olivetti inventore del primo computer made in Italy.
A seguire, dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social grazie a Nick Roope – Co-founder Lovie Awards, con il suo intervento Trends in Social and Digital Creativity.
Quando il gioco si fa duro, sono i duri che iniziano a giocare! E a noi, i giochi piacciono davvero tanto: gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo.
Grazie allo speech di Marco Soranno, Esports Product Manager PG Esports, abbiamo scoperto chi ha ragione: un giro d’affari da più di 1 miliardo non può essere considerato ancora un gioco.
E in un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.
Ce lo insegna Guido Stratta, Head of People & Organisation Enel Group.
Fare i conti con la globalizzazione e con le esigenze della formazione continua
Daniele Alberti, Co-founder & Partner Starboost, ci ha presentato: L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani.
Un’appassionante invito a comprendere come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.
Dopo Alberto, lo speech della nostra Federica Bulega, con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.
Gli outfit di Federica Bulega sono curati da ThePaac
Ha condiviso con noi Ninja, e con i partecipanti digitali all’evento, un viaggio fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale.
Il tour sul benessere e la soddisfazione personale: lavoro, salute e alimentazione
Il mondo del lavoro è uno dei temi al centro degli interventi degli speaker di N-Conference, declinato in alcuni dei sui tantissimi aspetti.
Non poteva per questo mancare il riferimento all’automazione, che sta modificando diversi assetti della produzione di beni fisici e digitali.
Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus, ci ha insegnato come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice. Insomma, come godersi la vita mentre i robot lavorano per noi.
Godersi la vita vuol dire anche stare bene: da soli, con gli altri e anche in forma e in perfetta salute. La tecnologia assume un ruolo centrale su questo: sono moltissime la novità del settore destinate a rivoluzionare la sanità e la cura degli individui che, prima che pazienti, sono persone. Chi meglio di Roberto Ascione, CEO & Founder Healthware Group, poteva affrontare un argomento così complesso e delicato allo stesso tempo?
Siamo andati virtualmente nello spazio, ma con i piedi ben piantati per terra: dagli importanti aspetti legati al mondo dell’healthcare, siamo passati a uno degli aspetti fondamentali per goderci la vita e vivere in salute.
Cosa mangeremo sulle navicelle spaziali, se puntiamo a diventare una specie interplanetaria? Stefano Polato ci ha raccontato cosa ha imparato cucinando per gli astronauti e ha approfondito con noi il legame fra alimentazione e performance.
Alla fine, come il dessert, abbiamo imparato cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri.
Una nuova incursione nel mondo del lavoro, con Danilo Schipani, Chief Marketing Officer di Copernico.
Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Ecco perché, per capire la direzione del cambiamento dovremmo considerare il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.
Intanto, mentre gli eventi dal vivo iniziano, lentamente, a ripartire, è stata una buona occasione ascoltare l’intervento di Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere.
Secondo lui, il processo decisionale del consumatore va interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo. Davvero suggestivo, vero?
La parte finale della mattinata
Tantissimi gli speaker che si sono alternati sul palco, reale e virtuale di N-Conference. Tra i più coinvolgenti, il Ninja Academy Wrap up di Federica Bulega – Corporate Training Manager.
Poi il consueto intervallo musicale e i saluti del nostro CEO, Mirko Pallera e via di corsa agli appuntamenti del primo pomeriggio, in attesa di conoscere i nomi dei vincitori dei Ninja Awards.
Ma prima della attesa premiazione, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la tecnica del Coaching evolutivo. Una visualizzazione guidata per permettere ai partecipanti di a creare senza limiti una visione per la loro vita, grazie a Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach.
A seguire, una vera e propria sessione di networking, un’attività dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.
Chi ha vinto i Ninja Awards di N-Conf
Una giornata molto intensa che, prima dei saluti finali di Mirko e l’esibizione di DJ DELTA, ci ha regalato anche i nomi dei vincitori dell’ambito Ninja Award.
Alle 17.00, in diretta sulla pagina Facebook di Ninja Marketing sono stati annunciati i vincitori
Ecco chi sono i premiati dal pubblico, in ogni categoria.
Ninja Celebrity
Un riconoscimento dedicato al personaggio pubblico che è stato capace di utilizzare il marketing e la comunicazione per creare autorevolezza e riconoscibilità promuovendo idee e approcci innovativi.
The Jackal
Ninja Talent
Un riconoscimento dedicato al professionista che si è distinto, soprattutto nella Community Ninja, attraverso il proprio talento e la propria passione, creando un impatto concreto con le attività svolte.
Felicia Mammone – Giornalista TV
Ninja Marketer
Un riconoscimento dedicato al Marketing Manager e al suo team che in azienda è riuscito a creare un progetto o un’attività volta a generare valore per il brand attraverso un approccio e una comunicazione distintivi.
Paolo Lorenzoni – Country Director of Marketing – NETFLIX
Ninja HR
Un riconoscimento dedicato all’HR Manager e all’azienda che nella gestione delle risorse umane si sono distinti per attività di people management e per una cultura aziendale innovativa.
A parimerito, Amelia Parente – Roche e Vittorio Maria Carparelli – Amex
Ninja Company
Un riconoscimento dedicato all’azienda che è riuscita a distinguersi per innovazione, approccio e valori, diventando un punto di riferimento nel proprio settore.
Pastificio Rummo
Ninja Leader
Un riconoscimento all’imprenditore che ha saputo creare una filosofia innovativa nella propria azienda valorizzando le risorse umane e un approccio innovativo al business.
A parimerito, Niccolò Branca – Presidente e Amministratore Delegato della Holding del Gruppo Branca International S.p.A e Renzo Rosso – Presidente di OTB
Ninja Media
Un riconoscimento alla realtà editoriale che è riuscita a creare una trasformazione concreta e positiva in ambito media e intrattenimento digitale.
Will Media
Ninja Agency
Un riconoscimento all’agenzia più innovativa che è riuscita a integrare nel suo DNA la creatività con una forte componente tecnologica per supportare il business dei propri clienti.
Caffeina
Ninja Benefit
Un riconoscimento all’organizzazione no profit (o alla società benefit) che è riuscita a creare un impatto significativo dedicandosi alla salvaguardia dell’ambiente o all’inclusione sociale.
Lifegate
Ninja Culture
Un riconoscimento dedicato alla personalità e alle idee che sono diventate di ispirazione e che portano avanti l’evoluzione sociale e spirituale della società
Michelangelo Tagliaferri – Accademia di Comunicazione
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf-2.jpg6131147Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-28 18:48:292021-06-01 13:57:57N-Conference Day 2: i momenti più Ninja e i vincitori degli Awards
Come ogni settimana, ecco la lista di strumenti utili per semplificare le attività digitali, migliorare le performance e la produttività o semplicemente a ritrovare la motivazione.
Anche in questi giorni, caratterizzati dall’intensissimo appuntamento di N-Conference (puoi leggere qui cosa è successo durante l’evento), abbiamo voluto dare spazio ai tool che ci semplificano la vita a lavoro, pensando al marketing, ma anche all’enorme numero di email che riceviamo ogni giorno.
Oggi, tra gli altri, vi segnaliamo strumenti per dare un tocco creativo anche ai ripetitivi captcha, per creare email personalizzate in grado di catturare davvero l’attenzione e per essere un po’ più ottimisti ogni giorno.
Se sei stanco di inviare messaggi che non fanno felici né il tuo brand né i tuoi destinatari, puoi provare Rasa. Uno strumento che ti aiuta a creare, automatizzare e inviare email personalizzate che catturano l’attenzione dei tuoi iscritti con contenuti davvero pertinenti.
Captcha sì, ma simpatici
Quei piccoli test a cui vengono spesso sottoposti gli utenti su app e siti web, per determinare che non siano bot, non devono essere necessariamente noiosi. DOOM Captcha, ad esempio, ne offre alcune versioni davvero divertenti, basate sui classici giochi “punta e spara”.
Riprenditi i tuoi spazi
Se anche nella tua “Posta in arrivo” si accumulano messaggi su messaggi e non sai più come fare per liberare spazio utile nell’inbox, prova Unattach. Libera il tuo spazio di archiviazione su Google rimuovendo gli allegati di Gmail.
Una cosa buona al giorno
Scoprire qualcosa di buono ogni giorno può essere utile per rallegrare la tua giornata. Con One Good Thing avrai a disposizione un archivio curato di idee e pensieri per tenerti motivato nei momenti difficili, e per trovare sempre qualcosa che ti faccia sentire bene.
CV a prova di recruiter
Un nuovo formato di CV che non mostra solo ciò che hai già fatto, ma anche dove sei diretto.
L’AI di SmartMe Profile analizza la tua presenza online, dandoti preziose indicazioni su quali sono le tue reali competenze e su come sviluppare la tua carriera. Crea un profilo SmartMe, collega il tuo GitHub e altri account professionali online e vieni immediatamente abbinato ai datori di lavoro
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/digital-tool.jpg8141446Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-05-28 17:41:032021-05-30 09:26:30Rasa, DOOM Captcha e Unattach: i digital tool della settimana
Privacy, automazione e misurazione: sono i tre asset strategici su cui Google Ads disegna la visione futura per sostenere inserzionisti e marketer in seguito alla profonda trasformazione indotta dallo shock pandemico. Le tre aree di intervento, su cui si concentreranno gli investimenti della company, sono state presentate durante l’evento Google Marketing Livestream, durante il quale Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager Ads di Google e Vidhya Srinivasan, VP of Engineering and Darshan Kantak, VP of Product Management, hanno annunciato le nuove e ampliate funzioni automatiche per l’adv, le partnership ed esperienze di vendita in ambito retail e gli aggiornamenti che riguardano i tool di misurazione.
Funzioni automatiche epr l’adv e tool di misurazione
Perfomance Max, Privacy Sandbox e Machine Learning sono alcune delle novità proposte, definendo soluzioni che si inseriscono in un ecosistema pubblicitario a tutela della privacy degli utenti, consentendo in contemporanea una modalità di pubblicità efficace che sfrutti il potere dell’internet aperto.
“Google si impegna a supportare la ripresa – dichiara Jerry Dischler, Vice President / General Manager, Ads – Nel 2021 continuiamo a migliorare i nostri prodotti al fine di aiutare gli inserzionisti ad entrare in contatto con i clienti, anche mentre il mondo intorno a noi continua a cambiare”.
Una trasformazione irreversibile, in cui ogni “business è ormai un business online”. Secondo i dati eMarketer, lo scorso anno il tempo trascorso sui media digitali è aumentato del 15%, con un uso sempre maggiore di smartphone, smart tv connesse ad internet e computer.
La Performance Max offerta da Google
Per raggiungere su tutti i canali Google nuovi potenziali clienti, lo scorso anno Google Ads ha avviato la fase di test su un nuovo tipo di campagna, chiamata Performance Max, che racchiude il meglio dell’automazione di Google per aiutare gli inserzionisti ad ottenere risultati migliori su tutti i canali Google: YouTube, Display, Ricerca, Discover e molti altri. A partire da oggi, le campagne Performance Max si estenderanno a migliaia di altri inserzionisti, diventando disponibili a livello globale entro la fine dell’anno.
Con questo aggiornamento, gli inserzionisti potranno avere accesso ad informazioni come i segmenti di pubblico che stanno generando conversioni, la creatività con il rendimento migliore, approfondimenti sulle aste e le categorie di ricerca di tendenza. Potrete anche vedere in anteprima come i vostri annunci migliori vengano mostrati su ciascun canale.
“Siamo sempre propensi ad adottare nuove tecnologie pubblicitarie che possano aumentare le vendite e ridurre i costi. Performance Max si allinea perfettamente ai nostri obiettivi commerciali – spiegaUgur Sennaroglu – Marketing Director – e ci aiuta ad acquisire nuovi clienti senza cannibalizzare le vendite tra le campagne”.
Jerry Dischler, Vice Presidente e General Manager, Ads di Google
Garantire la tutela della Privacy verso il cookieless
Punto cardine, sarà tutelare la privacy degli utenti. “Gli strumenti digitali sono utilizzati per gestire sempre più aspetti della propria vita. Le persone vogliono assicurarsi che la loro privacy sia protetta, preoccupazione che sarà sempre più condivisa in futuro – insiste Dischler – Un ecosistema pubblicitario sano è fondamentale per mantenere un Internet aperto e accessibile a tutti, ma dobbiamo anche garantire alle persone di sentirsi sicure quando sono online”.
Da questo presupposto, la necessità per Google di rivedere i propri metodi e intraprenda azioni coraggiose per riconquistare la fiducia delle persone: “Questo è il motivo fondamentale per cui all’inizio di quest’anno Google ha annunciato che non creerà altri tipi di identificatori una volta che i cookie di terze parti saranno eliminati”.
Incrementare la privacy, quindi, ottenendo risultati a livello commerciale con Privacy Sandbox. Si tratta di un’iniziativa open source che mira a sviluppare nuove tecnologie incentrate su tecniche per la tutela della privacy come l’anonimizzazione, l’aggregazione e l’elaborazione su dispositivo progettate per supportare soluzioni pubblicitarie come annunci basati sugli interessi, misurazioni e molto altro ancora.
Nuove strategie di misurazione attraverso il Machine learning per segmenti di pubblico, per assicurare soluzioni di misurazione rispettose della privacy, ma accessibili ad ogni attività e brand a prescindere dalle dimensioni.
“Stiamo investendo sui nostri prodotti per rendere disponibili le informazioni sul comportamento dei consumatori e sulle decisioni di acquisto usando il machine learning – continua Jerry Dischler – Presto includeremo Display e YouTube, così come le conversioni in-app, in tutti i modelli di attribuzione Google Ads, inclusa quella basata sui dati alimentata dal machine learning di Google. Tutto questo favorirà la valutazione corretta l’impatto di tutte le vostre campagne Google Ads”.
Con meno cookie a disposizione, in un mercato in transizione in cui la priorità sarà la tutela della privacy, sarà disponibile il Customer match a quasi tutti gli inserzionisti per raggiungere e coinvolgere nuovamente i clienti attraverso i vari tipi di annunci.
L’automazione con prestazioni migliori
L’automazione sarà applicata a più aspetti delle campagne degli inserzionisti, dall’assemblaggio e dalla selezione automatica delle creatività con miglior rendimento tramite annunci adattabili della rete di ricerca, al trovare più query di ricerca da effettuare con parole chiave, al definire la giusta offerta per ogni asta utilizzando Smart Bidding (un insieme di strategie di offerte automatiche che utilizza il machine learning per ottimizzare le conversioni o il valore di conversione durante ogni singola asta).
Oggi, più dell’80% degli inserzionisti Google usa le offerte automatiche per ottimizzare e massimizzare i profitti, senza doversi più basare su ipotesi per raggiungere i propri obiettivi di rendimento, in maniera sinergica su più canali Google, tra cui annunci Discovery e campagne video per azione, collegando il feed di Google Merchant Center agli annunci Discovery e alle campagne video per azione. Questo permetterà di usare immagini e video per far scoprire i prodotti e di incrementare gli acquisti di dei prodotti in catalogo.
Customer Match consente agli inserzionisti di utilizzare i dati proprietari online e offline per raggiungere e coinvolgere nuovamente clienti su Ricerca, scheda Shopping, Gmail e YouTube.
Utilizzando le informazioni che i clienti hanno condiviso volontariamente con l’inserzionista, Customer Match mostra gli annunci a quei clienti e ad altri clienti simili.
Disponibilità: ora disponibile per tutti gli inserzionisti a livello globale.
Hotel ads, gli annunci di hotel vengono visualizzati quando un viaggiatore cerca un hotel su Ricerca o Maps. Questi annunci vengono visualizzati in un modulo di prenotazione che può mostrare foto dell’hotel, servizi, prezzi e un link per prenotare. Tre nuovi prodotti per aiutare i partner Google a catturare la domanda di viaggi repressa.
Le estensioni di prenotazione di hotel amplificano le campagne di ricerca dell’inserzionista e aiutano a espandere la copertura di queste campagne.
Case vacanze nella pagina dei risultati Hotel per una determinata destinazione.
Miglioramento delle offerte su commissione (per soggiorno) per facilitare la ricerca di clienti più qualificati a un costo inferiore.
Insight Page. La pagina degli approfondimenti mostra le tendenze su misura per l’attività di un inserzionista, in modo che possa vedere se stanno tenendo il passo con la domanda di prodotti o servizi di tendenza. Lo strumento è disponibile a livello globale per tutti gli inserzionisti e lo ha capacità self-service.
Local Ads. Le campagne locali sono progettate per aiutare le aziende a fornire ai loro potenziali clienti le informazioni che devono decidere quando e come visitare i loro negozi e anche facilitare la promozione da parte degli inserzionisti i loro negozi nelle più grandi proprietà di Google, tra cui la rete di ricerca di Google, Maps, YouTube, e la Rete Display di Google. Stiamo lanciando tre nuovi formati per le campagne locali.
Local inventory ads. La funzione degli annunci di prodotti disponibili localmente consente agli inserzionisti di mostrare i propri prodotti e di archiviare le informazioni acquirenti nelle vicinanze che effettuano ricerche con Google. Quando gli acquirenti fanno clic su un annuncio o su una scheda gratuita che mostra un locale prodotto, arrivano su una pagina ospitata da Google per il negozio di quel rivenditore, chiamata vetrina locale.
Performance Max sono un nuovo modo per acquistare annunci Google: campagne completamente automatizzate per operatori di marketing di app, rivenditori e attività con sedi fisiche per ottenere risultati su tutte le superfici di Google. Prestazioni massime campagne sfrutta l’automazione per fornire una soluzione completa che funziona per tutti inserzionisti in una gamma più ampia di obiettivi di marketing.
Product Feeds. I feed dei prodotti si collegano a Google Merchant Center, consentendo agli inserzionisti di sfruttare i loro cataloghi di prodotti per creare annunci più dinamici. I feed dei prodotti estraggono informazioni e immagini sui prodotti da una pubblicità account Google Merchant Center del rivenditore e visualizzare queste informazioni come parte di una campagna pubblicitaria.
tROAS è una strategia di offerta automatica basata sul valore che sta per ritorno sulla spesa pubblicitaria target. Questo La strategia Smart Bidding di Google Ads aiuta gli inserzionisti a ottenere più valore di conversione o entrate in base al target ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS) impostati. Le offerte vengono ottimizzate automaticamente al momento dell’asta, consentendo agli inserzionisti di personalizzare le offerte per ciascuna asta.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/Google-2.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-05-28 15:25:222021-05-28 15:59:53Privacy, automazione e misurazione: le nuove funzioni di Google ADS
Un evento completamente digitale per raccontare le Unbreakable Stories di persone e aziende che hanno saputo superare le difficoltà e reinventarsi.
Ma non solo: N-Conference rappresenta anche la voglia di ripartire che ci accomuna tutti, ricominciare a viaggiare (per piacere e per lavoro), incontrarsi e crescere insieme.
I punti salienti della prima giornata
La prima parte della giornata è dedicata a un contenuto verticale sulla Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
Una partenza col botto grazie all’apertura di Mirko Pallera, CEO e Founder di Ninja, accompagnata dall’esibizione di Dj Delta. Il ritmo giusto per affrontare una giornata così intensa e impegnativa.
Anche per questo, il primo speech di Daniela Uslenghi è focalizzato su come sfruttare al massimo le proprie capacità grazie a meditazione, visione guidata e coaching.
È stato poi a Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP, a condurci in un viaggio attraverso gli scenari e le tecnologie in grado di cambiare il mondo, plasmando la società, le aziende, ma anche le nostre vite nel prossimo futuro e Gianluca Mauro – Founder AI Academy, ci ha spiegato cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business.
L’impatto disruptive di Blockchain e Bitcoin
“Bitcoin non ha un padrone” ha detto Leonardo Maria De Rossi, Direttore del corso “The Blockchain Journey” in SDA Bocconi, “non è personalizzata da nessuno e non è controllabile da nessuno. Blockchain in generale, e tutti gli altri progetti che in realtà hanno dietro sviluppatori, compagnie e società, possono essere manipolate. Bitcoin, invece, no“. N-Conference è stata l’occasione ideale per approfondire alcuni aspetti legati all’argomento.
Come puntualizzato dallo stesso Leonardo, Bitcoin ha bisogno di molta energia elettrica per funzionare. Ed è proprio di elettricità che ci ha parlato Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab, nel sui Keynote “Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica”, tutto incentrato sullo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.
La nostra vita onlife
Non possiamo più fare una distinzione netta fra vita reale e vita digitale, secondo Barbara Carfagna, Giornalista TG1 RAI e autrice di “Codice”. “In realtà noi viviamo già onlife, cioè eternamente connessi. Con il 5G, assisteremo proprio a una simultaneità tra ciò che accade nel reale e ciò che accade online. Siamo un po’ esseri anfibi, che vivono contemporaneamente dentro e fuori da internet”
Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, ci ha invece raccontato di come la pandemia abbia stravolto le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata e come il 5G avrà una funzione abilitante su tutta una serie di nuove tecnologie, in grado di cambiarci la vita.
Tecnologie come AR e VR, le stesse oggetto del Keynote di Mauro Rubin, CEO JoinPad, che ha tracciato un quadro davvero affascinante sulle tecnologie immersive e sul modoin cui potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.
Vincenzo Riili VIDEO, Chief Marketing Officer di Google Italy ci ha confermato questa nuova tendenza sottolineando l’accelerazione della trasformazione digitale dovuta (anche) alla pandemia e in che modo le nuove spinte tecnologiche possano supportare le nostre strategie di Business.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Formazione e lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, l’atteso Ninja Academy Wrap up con Federica Bulega, Corporate Training Manager Ninja Academy.
14.30, via alla seconda parte della prima giornata di #NConf21
La seconda parte della giornata è il contenuto verticale Culture, ,per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
Si parte con Alessia Zampano, Consumer Culture Specialist, e la sua “Nuova Stra-ordinarietà”. Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Alessia ci ha regalato una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi.
Antonio Marrari, Head of Marketing AW LAB, ci ha fornito spunti davvero utili e interessanti sul rapporto tra brand e GEN Z. Quali aspetti dovrebbe considerare un brand per entrare davvero in connessione con la Generazione Z? “Dovrebbe intanto comprendere la sua ragion d’essere e stabilire una visione chiara per entrare in risonanza con le persone“.
Siamo quello che mangiamo
Sentir parlare di cibo Marco Marchetti, Head of Digital Marketing Despar Nordest, ti fa comprendere subito che l’argomento lo appassiona, e molto. Secondo lui, sul cibo è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità.
In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti. Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo.
Alle 15.35 abbiamo seguito l’appassionato talk di Domenico Romano – CEO Fandango Creators, intitolato “Live a Life you will remember”. Secondo Domenico, un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.
La Masterclass e il Q&A di Fernando Machado
Da molti, è stato uno dei momenti più attesi della prima giornata di N-Conference: la Masterclass di Fernando Machado, Chief Marketing Officer Activision Blizzard, Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It.
Porsi degli obiettivi impossibili e come raggiungerli. Questo il tema dell’intervento del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti, prima di avventurarsi in una nuova sfida, completamente diversa.
Certo, è normale avere paura e tentennare, davanti alle difficoltà, ma quello che conta è trovare il coraggio e buttarsi, senza farsi paralizzare dai dubbi.
Secondo Machado, il nuovo vantaggio competitivo è il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività.
Al termine della Masterclass, una imperdibile sessione di Q&A, in cui scoprire tutti “i segreti” di un CMO così coraggioso.
Gli outfit di Mirko Pallera e Federica Bulega sono curati da Antony Morato e ThePaac
La storia siamo noi
La prima giornata di N-Conference è andata avanti con altri contenuti di grande livello: Alfredo Accatino, Chief Creative Officer di Filmmaster Events ha presentato Unbreakable: Storie di grandi Artisti.
Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai. “Di certo governi e organizzazioni sono in grado di creare grossi movimenti, ma io credo che siamo tutti noi, ogni giorno, a creare la storia“.
Dopo Alfredo, è stato il giornalista ed esperto di comunicazione Daniele Chieffi ad appassionarci con le storie di aziende for profit che hanno la forza di cambiare il mondo.
C’è una energia inesauribile che si muove nella società. Quella stessa energia permette ai brand di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico. Su questo tema, Mirko Pallera, CEO di Ninja ha intervistato Paola Zukar, Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme ai giovanissimi Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator.
Prima dell’esibizione musicale finale di DJ DELTA, ha chiuso la giornata Federica Bulega, con il Ninja Academy Wrap up.
Una densa, densissima giornata ricca di contenuti e innovazione, di analisi di scenario e spunti per il futuro. Il tutto, in diretta streaming trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
Domani ci aspetta il DAY2, con altri favolosi speaker e appassionanti contenuti con la verticale Industry powered by Banca Sella.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/n-conf.jpg6111091Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-27 18:43:442021-06-01 15:06:35Gli highlights (e i goal) della prima giornata di N-Conference
Sembra inarrestabile l’espansione di Amazon, che oggi ha firmato un accordo per acquistare gli MGM Studios, la Metro Goldwyn Mayer, per un importo di 8,45 miliardi di dollari. Un’acquisizione che permette ad Amazon, colosso dell’eCommerce, di rafforzare ulteriormente la propria offerta su Prime Video, divenendo un competitor sempre più forte rispetto a Netflix e Disney+, aprendo una vera sfida sul fronte dello streaming video.
La Metro Goldwyn Mayer, con un catalogo di oltre 4.000 pellicole, tra cui James Bond, Rocky, musical e film cult come Cantando sotto la pioggia, con i suoi oltre 100 anni di storia cinematografica, fondata ad Hollywood nel 1924, sarà fondamentale per gli Amazon Studios, nella produzione di show per la tv. A ciò si aggiungono circa 17.000 le serie e gli show tv nel catalogo di MGM, con di più di 180 Oscar e 100 Emmy.
“Il vero valore finanziario di questo accordo è il tesoro di proprietà intellettuale del catalogo”, afferma Mike Hopkins, senior vice presidente di Prime Video e Amazon Studios, in una nota diramata da Amazon.
“Amazon aiuterà a preservare il patrimonio e il catalogo di film di MGM e fornirà ai clienti un maggiore accesso a queste opere esistenti”, insiste Hopkins.
“Sono molto orgoglioso che MGM’s Lion, che ha a lungo evocato l’età d’oro di Hollywood, continuerà la sua storia leggendaria, e l’idea nata dalla creazione di United Artists vive nel modo originariamente previsto dai fondatori, guidati dal talento e dal loro visione. L’opportunità di allineare la storia leggendaria di MGM con Amazon è una combinazione stimolante “, dichiara Kevin Ulrich, presidente del consiglio di amministrazione di MGM.
I film che diventeranno patrimonio del catalogo di Prime Video
Le trattative, secondo quanto riportato da Bloomberg nei giorni scorsi, sarebbero state in corso per diverse settimane. Metro-Goldwyn-Mayer, il cui fondo Anchorage Capital rappresenta il principale azionista, era in cerca di un acquirente da mesi.
Mike Hopkins, nell’annunciare l’accordo, ha citato anche una serie di titoli di MGM che diventano parte integrante del catalogo di Prime: 12 Angry Men, Basic Instinct, Creed e Rocky, La rivincita delle bionde, Stregata dalla luna, Poltergeist, Toro Scatenato, Robocop, Il silenzio degli innocenti, Stargate, Thelma & Louise, Tomb Raider, I magnifici 7, La Pantera Rosa, Il caso Thomas Crown e, naturalmente, tutta la saga di James Bond. Per quanto riguarda le produzioni televisive, Hopkins ha citato Fargo, The Handmaid’s Tale (prodotta insieme a Hulu, di proprietà Disney) e Vikings.
Tra i prossimi film prodotti dalla MGM, invece, anche House of Gucci di Ridley’s Scott, Soggy Bottom di Paul Thomas Anderson e Project Hail Mary, adattamento del romanzo di Andy Weir in cui ci sarà Ryan Gosling.
MGM è la seconda più importante acquisizione del gigante dell’eCommerce
L’accordo MGM è la seconda più grande acquisizione di Amazon, dopo l’acquisto di Whole Foods da 13,7 miliardi di dollari nel 2017. Amazon non ha detto quando prevede di chiudere l’acquisizione di MGM, che è soggetta alle approvazioni normative e ad altre condizioni di chiusura di routine; tuttavia, gli addetti ai lavori ritengono che il patto sarà approvato entro la fine del 2021. Il prezzo di acquisto include l’assunzione del debito di MGM, che continuerà a operare come etichetta con il marchio Amazon.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/1_amazon.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-05-26 17:15:192021-05-26 23:09:54James Bond cambia casa di produzione: Amazon acquisisce MGM Studios
WhatsApp ha citato in giudizio il governo indiano a causa delle nuove regole pronte a entrare in vigore oggi. Regole che sarebbero “non solo incostituzionali, ma minerebbero gravemente la privacy” dei suoi utenti. Una notizia che è trapelata da poco e sta già facendo il giro del mondo.
Perché WhatsApp fa causa al governo indiano
Le Linee guida per gli intermediari e il Codice etico per i media digitali sono state introdotte a febbraio ed entreranno in vigore proprio oggi. Contengono un requisito spinoso che ha scatenato la reazione di WhatsApp. Il governo pretende che le app di messaggistica debbano identificare il “primo creatore d’informazioni” quando viene richiesto.
WhatsApp, che in India vanta quasi 400 milioni di utenti, si oppone e sostiene che così facendo sarebbe necessario tracciare ogni messaggio inviato dal suo servizio, violando il diritto alla privacy degli utenti.
Un portavoce dell’app di messaggistica ha affermato, in un comunicato, che questo punto si scontrerebbe contro un principio fondamentale perché rintracciare i messaggi privati violerebbe la crittografia end-to-end e porterebbe a veri e propri abusi.
Fare causa al governo indiano è un passo molto insolito da parte di WhatsApp, ma il servizio ha affermato che rendere tracciabili i suoi messaggi minerebbe la privacy di miliardi di persone che comunicano digitalmente e ne comprometterebbe la loro sicurezza.
Una battaglia sostenuta anche da altre realtà
Gli avvertimenti di WhatsApp sulla tracciabilità sono sostenuti da molte delle più grandi aziende tecnologiche e gruppi per i diritti digitali del mondo, tra cui Mozilla, la Electronic Frontier Foundation (EFF) e il Center for Democracy and Technology.
In una dichiarazione su un piano simile per imporre la tracciabilità in Brasile, l’EFF ha affermato che l’implementazione della tracciabilità deluderà non solo le aspettative degli utenti in materia di privacy e sicurezza, ma sarebbe difficile da implementare per soddisfare gli attuali standard di sicurezza e privacy.
WhatsApp spiega ai suoi utenti perché è contro la tracciabilità
In risposta agli sforzi dell’India e di altri Paesi per costringere l’App a rintracciare i messaggi, WhatsApp ha pubblicato un’apposita FAQ sul proprio sito web per chiarire agli utenti cosa sia la tracciabilità e perché ci si oppone.
L’app chiarifica a gran voce che esperti di tecnologia e privacy hanno stabilito che la tracciabilità interrompe la crittografia end-to-end perché non si ha modo di sapere in modo proattivo quale messaggio un governo potrebbe voler indagare in anticipo. Inoltre minaccerebbe la privacy di miliardi di persone che comunicano digitalmente.
Aggiunge che erodere la privacy di tutti, violare i diritti umani e mettere a rischio persone innocenti non è la soluzione. Ecco perché ha deciso di opporsi, un governo che sceglie d’imporre la tracciabilità sta effettivamente imponendo una nuova forma di sorveglianza di massa.
Tuttavia il governo indiano sostiene che le regole sono necessarie per tracciare le origini della disinformazione. Nei commenti riportati da Reuters, un funzionario del governo ha affermato che a WhatsApp non viene chiesto di violare la sua crittografia, ma che potrebbe trovare un modo per rintracciare gli autori della disinformazione.
WhatsApp in risposta sentenzia che il tracciamento di messaggi come questo sarebbe inefficace e rischia di punire chi ha condiviso un contenuto trovato altrove ma non è il creatore di quell’informazione. Continua dicendo che le nuove regole non superano i test stabiliti da una sentenza della Corte Suprema del 2017, ossia che la privacy deve essere preservata tranne quando la legalità, la necessità e la proporzionalità richiedono la sua violazione.
Insomma per WhatsApp la nuova legge manca proprio di un esplicito sostegno parlamentare.
L’ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno
La causa avviata è solo la goccia che fa traboccare un vaso ormai pieno. È l’ultimo inasprimento delle tensioni tra il governo indiano e le grandi aziende tecnologiche. Negli ultimi mesi i funzionari indiani hanno ordinato ai diversi social media tra cui Twitter, Facebook e Instagram, di rimuovere i post critici sulla gestione della pandemia. Le piattaforme hanno ottemperato a molte di queste richieste bloccando i post all’interno del Paese, ma mantenendoli visibili altrove. Il governo sostiene che questi post potrebbero alimentare il panico. C’è però chi afferma che invece queste nuove regole sono il modo per mettere a tacere i detrattori.
Non è finita qui. Tempo fa la polizia in India ha fatto irruzione negli uffici di Twitter per contestare le etichette apposte su alcuni tweet di membri anziani del governo. Mentre gli uffici di Twitter erano vuoti, la visita delle forze dell’ordine ha simboleggiato la crescente pressione sui canali social per frenare quei post visti come critici nei confronti del governo.
Cosa farà WhatsApp?
È vero, WhatsApp è stato accusato spesso di facilitare la diffusione della disinformazione. Il problema però è stato particolarmente sentito in India. Anni fa molti utenti hanno diffuso informazioni errate sulle sottrazioni di minori. La risposta di WhatsApp? Ha provato ad arginare ponendo nuovi limiti all’inoltro dei messaggi nel tentativo d’impedire che tali accuse diventassero virali.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/whatsapp.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-05-26 16:08:242021-05-26 23:10:16WhatsApp fa causa al governo indiano per fermare le nuove regole sulla privacy
Su Instagram i Carousel registrano un livello di Engagement Rate superiore rispetto alle immagini o ai video posts;
I Reels ottengono il 67% di Engagement in più rispetto ai video normali, e contribuiscono ad aumentare anche il tasso di crescita dei follower;
I post con 1-2 hashtag raggiungono un livello di interazione leggermente superiore rispetto ai contenuti con 3-4 o senza hashtag.
“Come, l’algoritmo di Instagram è cambiato di nuovo?”
Esattamente. Non facciamo in tempo ad abituarci alle ultime novità che eccoci qui, di nuovo, ad analizzare cosa è cambiato nei primi mesi del 2021.
Prima di tutto, specifichiamo cosa si intende con il termine algoritmo. L’algoritmo è l’insieme di regole che controlla la portata organica dei tuoi contenuti, cioè il meccanismo che decide:
Quali post vanno all’inizio del newsfeed e in quale ordine;
quali post sono presenti nella scheda Esplora;
in quale ordine compaiono le Storie, i video in diretta, i Reels e i video IGTV, nel feed e nelle rispettive schede, etc.
In sostanza, l’algoritmo di Instagram decide per voi quali contenuti saranno visualizzati e in quale ordine.
L’utente ha interagito in passato con questo tipo di contenuto?
Con che frequenza l’utente utilizza Instagram?
Quante persone segue?
Di che settore sono i Brand che segue maggiormente?
Queste sono le tipiche domande che si pone Instagram per decidere se un contenuto è rilevante per ognuno di noi.
Per riassumere, la decisione dell’algoritmo si basa su tre fattori principali:
Relazione tra due account, cioè che tipo di interazione avviene quotidianamente tra i due profili (follow, scambio di like, commenti, messaggi privati, tag, etc).
Timing delle pubblicazioni, in quanto i post più recenti sono spesso classificati più in alto nel feed delle notizie rispetto a quelli più vecchi.
Interesse da parte dell’utente, visto che il compito dell’algoritmo è mostrare alle persone ciò che vogliono vedere.
In che modo i brand possono sfruttare l’algoritmo
Non esistono formule magiche o strategie infallibili che permettano ai contenuti di un Brand di dominare l’algoritmo di Instagram, ma è possibile adattare i propri contenuti in base ad esso per poterne migliorare le performance.
Vediamo quindi 5 consigli basati sulle statistiche di Instagram per sfruttare l’algoritmo a proprio favore.
#1. Preferire il formato Carousel per i post in feed
Sebbene Instagram non si sia pronunciata esplicitamente a favore di questo tipo di formato, i Carousel sono senza dubbio il tipo di contenuto che meglio performa in piattaforma.
Secondo i dati raccolti da Social Insider, vediamo come i Carousel registrano un livello di Engagement Rate superiore (1.94%) rispetto alle immagini (1.74%) o ai video posts (1.45%).
A livello di contenuto, si rivelano perfetti per entrare maggiormente in dettaglio su un prodotto o servizio offerto, riuscendo a comunicare lo stesso tema da differenti angolazioni.
#2. Sperimentare con i nuovi formati, soprattutto i Reels
Parlando nello specifico di video, sembra che i Reels siano il formato maggiormente potenziato dal nuovo algoritmo.
Sebbene Instagram non lo abbia confermato ufficialmente, possiamo dedurre come Zuckerberg voglia provare a combattere a suon di Reels il successo ottenuto da TikTok.
Secondo un esperimento effettuato da Hootsuite, infatti, i Reels ottengono il 67% di Engagement in più rispetto ai video normali, e contribuiscono ad aumentare anche il tasso di crescita dei follower.
Lo stesso Instagram, con un post pubblicato sul suo profilo dedicato ai Creators, ha affermato di avere un team interno di persone che controllano i Reels pubblicati e scelgono i migliori da spingere sulla piattaforma.
Inoltre, per ottenere una performance migliore, Instagram suggerisce di non riciclare i video di TikTok con la filigrana, di filmare in formato verticale e di utilizzare effetti nativi della piattaforma (filtri, musica, stickers, etc).
Gli hashtag continuano ad essere uno strumento fondamentale non solo per assicurare una portata organica ai contenuti, ma anche per facilitare l’automazione dell’algoritmo.
Hashtag precisi, accurati e ponderati aiutano l’algoritmo a identificare il tema trattato nel post e, di conseguenza, indirizzare il contenuto al target che ritiene possa essere maggiormente interessato all’argomento.
Secondo uno studio pubblicato da SocialBakers, i post con 1-2 hashtag raggiungono un livello di interazione leggermente superiore rispetto ai contenuti con 3-4 o senza hashtag.
Quindi, bisogna evitare di utilizzare hashtag non necessari, perché i dati dimostrano che è una strategia che non funziona.
Sembra un consiglio scontato ma si tratta invece della strategia più efficace: per avere più possibilità di raggiungere il target è necessario pubblicare i contenuti al momento giusto.
Infatti, l’algoritmo di Instagram dà priorità alla “recency”: questo significa che un post più recente, pubblicato al momento giusto, verrà visualizzato in una posizione più alta nel feed notizie con rispetto a uno più vecchio.
Ovviamente, il momento migliore per pubblicare cambia da account ad account, perché dipende dalle abitudini di consumo e dal comportamento online di ogni specifica community. Questo tipo di dato è facilmente ricavabile dagli insight del profilo Instagram.
Inoltre, controllare quando sono stati pubblicati i post che hanno ottenuto più successo può aiutare a pianificare le nuove programmazioni. Anche queste informazioni sono consultabili in piattaforma.
Infine, è utile anche tenere in conto il quadro generale, cioè le statistiche di benchmark e i dati demografici degli utenti.
Ad esempio, nel 2020 la media di tempo trascorso su Instagram era di 30 minuti al giorno e ogni visita durave circa 6 minuti e mezzo; altro dato interessante è che le aziende pubblicano sul proprio feed una media di 1 contenuto al giorno.
#5. Creare una connessione emotiva con gli utenti
Possiamo concludere dicendo che per “vincere sull’algoritmo di Instagram” è necessario arrivare al cuore degli utenti. Non importa quale sia il KPI di campagna, l’importante è riuscire a creare una connessione emotiva con il target di riferimento.
Cosa c’entra, vi chiederete? Semplicemente, se un utente si sente connesso in qualche modo con un contenuto, è più probabile che interagisca con lo stesso, lasciando anche solo un like o un commento.
Per migliorare questa percentuale, i brand possono interagire con gli utenti a livello di Community Management (rispondere ai commenti e ai messaggi privati) oppure utilizzare strategicamente gli UGC.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/consigli_IG.jpg10801920Daniela Chiorbolihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngDaniela Chiorboli2021-05-26 15:05:082021-07-06 17:05:015 consigli PRO per sfruttare l’algoritmo di Instagram e migliorare le performance
“Quello che ti serve è un nome e un cognome, e un orientamento su come raggiungere l’obiettivo. Devi riuscire a proiettarti nel futuro, capire cosa vuoi fare “da grande” e identificare la industry che ti interessa“.
Quali sono i passi essenziali che ci permettono di costruire una carriera di successo?
Domenico Romano, CEO di Fandango Club Creators e speaker di N-Conference, ha iniziato la sua carriera proprio da Ninja, mentre era ancora studente. Lo dice chiaramente: “era il 2006 e il loghetto di Ninja sul curriculum mi ha aperto molte porte, e sono riuscito a entrare in L’Oréal. Da lì, sono partito per gli USA, dove ho lavorato in Whole Foods. Poi sono rientrato in Italia per lavorare in McDonald’s come LSM Consultant prima e per Original Marines come CMO, poi“.
L’avventura di Domenico non si ferma qui: è poi ripartito alla volta degli amati Stati Uniti per diventare Direttore Marketing per USA, Canada e Messico di Natuzzi. Quindi il ritorno in Italia, per affrontare le sfide nel marcato asiatico di AW LAB come CMO.
Dopo 3 anni, il ruolo di CEO in Fandango Club Creators, un’azienda dinamica e attiva nel settore degli eventi da molti anni che ha sede nel milanese, in un campus di 5.000 metri quadrati, un incubatore di eccellenze che ospita aziende controllate e partecipate della società. Oggi, tra i loro clienti, ci sono grandi multinazionali dell’elettronica, enti sportivi, giganti del retail.
Anche N-Conference, il Business Visionary Event in programma il 27 e il 28 maggio 2021 in Digital Edition, sarà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.
“Ninja è stato l’inizio del mio percorso: senza Mirko e Alex non sarei qui dove sono ora“. dice Domenico. “Il periodo in Ninja è stato come un master ad alta intensità e quello che ho imparato mi è servito moltissimo“.
Ovviamente, per sviluppare un percorso di successo e raggiungere grandi obiettivi, bisogna mettere in conto di superare anche diversi ostacoli. Diventare Unbreakable, insomma.
“Quando ero in Ninja come Project Manager Junior, ho ricevuto una buona offerta da L’Oréal. Mirko e Alex mi hanno subito incoraggiato al cambiamento e a cogliere questa possibilità, ed è stata subito un’esperienza particolare, perché ero inserito nel programma Talent e hanno investito subito molto su di me, anche in formazione”, continua Domenico. “Dopo il cambiamento di alcune figure dell’azienda, l’idillio si è un po’ incrinato. Ho preferito quindi terminare gli studi della magistrale per propormi con maggiore forza all’azienda, con una sorta di impegnativa di assunzione”.
Da New York City a Milano
A questo punto della storia, la svolta: Domenico, nel frattempo, inizia a lavorare per Agritalia, il principale supplier italiano di Whole Foods, che gli propone di lasciare L’Oréal per frequentare un Master alla St. George University di Philadelfia. Ovviamente, accetta e, dopo due anni di studio, arriva un altro momento catartico.
“Avevo un forte legame col territorio e la voglia di restituire qualcosa alla mia terra, a una Campania che meritava rispetto“.
Contemporaneamente, arrivano due proposte, una da Doria e una da McDonald’s. I tempi con McDonald’s di fanno lunghi e Domenico sceglie Doria. Proprio nel viaggio per il primo giorno di lavoro in azienda, già sul treno per raggiungere gli uffici la telefonata dell’Head Hunter di McDonald’s lo fa catapultare giù dal treno.
“Il fascino della multinazionale era enorme. Si trattava di entrare in una vera e propria scuola, imparare il metodo ed essere proiettato all’interno di un percorso di crescita in cui sei accompagnato in tutti gli step“.
In McDonald’s fa carriera molto velocemente e gli arriva così la proposta di diventare Direttore Marketing di Original Marines. Un’altra occasione da non lasciarsi sfuggire: un team di 13 persone e un budget milionario da gestire.
Dopo 3 anni, il lavoro con Natuzzi lo riporta negli amati Stati Uniti ma il forte interesse a scoprire i mercati dell’Asia si incrocia con la richiesta di AW LAB, che puntava su di lui per spostarsi a Singapore. E allora tutto cambia, di nuovo: l’azienda è diventata velocemente quasi una media company e il Dipartimento Marketing da centro di costo si era trasformato quasi completamente centro di revenue.
Ora, Domenico Romano è CEO di Fandango Club Creators, un’azienda che si è trasformata in una holding. Una “occasione magica“, come la definisce Domenico, per la quale è stato fortemente voluto da Marco Moretti, Presidente del CDA.
“È un po’ come un padrino per me, ci conosciamo da quando avevo 18 anni, cioè da quando facevo l’animatore turistico per pagarmi gli studi. Non ho saputo dirgli di no: è un amore iniziato molto tempo fa e, adesso, sono pronto“.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/05/domenico-romano-copertina.jpg8121450Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-05-26 10:00:262021-05-26 15:07:32Diventare una star del Marketing partendo da Ninja: la storia di Domenico Romano
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