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Content Creation: cosa devi sapere per stupire il tuo pubblico

Vivere in quella che oggi viene definita come digital society vuol dire soprattutto mantenersi in equilibrio tra l’online e l’offline e abituarsi al fatto che entrambi gli spazi siano l’uno complementare dell’altro.  I nativi digitali, soprattutto i membri della Z Generation che proprio avvalendosi delle nuove tecnologie hanno dovuto adattarsi ad un mondo post-pandemico in piena trasformazione, vivono da sempre immersi nel mare magnum di contenuti che vengono prodotti e veicolati soprattutto sulle varie piattaforme digitali e i social media.  Ma saper intercettare anche fasce generazionali che hanno dovuto imparare ad utilizzare gli strumenti digitali rappresenta la vera sfida del content marketing.

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Un bravo scrittore di contenuti sa rendere un’idea una storia avvincente e gli esperti di marketing sanno come creare contenuti che conducano il pubblico ad agire. Ma il lavoro del marketer di contenuti deve saper coniugare entrambe le cose e, seguendo la scia dello storytelling, creare storie che siano anche dei contenuti propedeutici all’azione.

Ma quali sono i passi fondamentali che renderanno i tuoi contenuti vincenti?

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Content marketing: stabilisci il tuo personale modello di creazione di contenuti

Prima di stabilire quale sia la strada migliore da seguire, analizza il tuo brand e poniti alcune domande: qual è la natura della tua azienda? Quante risorse e quanto budget hai a disposizione? Come lavorano i tuoi diretti concorrenti?

Ecco, quindi, alcune delle strade che puoi perseguire in base alle caratteristiche del tuo brand.

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Crea un team interno

Se la tua azienda attribuisce un’alta priorità alla creazione di contenuti originali o intende essere presente, con contenuti diversificati, su diverse piattaforme, allora una squadra di scrittori che lavora a tempo pieno sui tuoi contenuti è ciò che fa al caso tuo.

Sfrutta le tue risorse interne esperte in materia

Se la content creation per il tuo brand richiede specifiche competenze tecniche, puoi coinvolgere le risorse interne alla tua azienda e attingere alle informazioni della direzione esecutiva, del personale di vendita, dei product manager e di altri dipendenti.

Outsourcing

Le piccole imprese, le startup, le organizzazioni non profit e tutte quelle aziende che non sono ancora pronte ad investire grosse risorse sulla creazione di contenuti potrebbero prendere in considerazione lavorare con scrittori freelance o con agenzie di contenuti creativi.

Collaborazioni esterne

Aziende con una community forte e attiva potrebbero coinvolgere personalità esterne per la scrittura di articoli da pubblicare sui blog o i siti web del brand. Se si tratta di un’azienda B2B, puoi rivolgerti ai leader di pensiero del settore, se invece si tratta di un’azienda B2C, puoi consentire ai tuoi follower di inviare contenuti generati dagli utenti stessi.

Scopri gli strumenti di scrittura AI

La recente tecnologia GPT di OpenAI ci fa capire quanto la creazione di contenuti da parte dell’intelligenza artificiale sia solida e conveniente.

Certo, è necessario che gli esperti di settori compiano un controllo qualità sui contenuti e che seguano l’intero processo di creazione, ma l’intelligenza artificiale potrebbe farti risparmiare molto tempo se utilizzata per creare le bozze che poi verranno perfezionate ed editate dal team di scrittori.

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Allinea i contenuti con i tuoi obiettivi strategici

Ora che hai deciso quale strada percorrere per creare i tuoi contenuti, è necessario che essi siano in linea con gli obiettivi strategici che il tuo brand intende perseguire. Per farlo, procedi con calma, seguendo alcune fasi fondamentali.

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Scegli il formato e il tipo di contenuto

Articoli brevi, video, case study ed eventi virtuali si sa, sono i formati più gettonati. E come potrebbe essere altrimenti? Immediatezza, velocità ed esempi a cui ispirarsi rappresentano il mix vincente per il marketing online. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni.

Infatti, anche se questi formati sono i più popolari, non è detto che siano adatti al tuo marchio. Anzi, percorrere una strada meno popolare potrebbe aiutarti a distinguerti dalla concorrenza.

Ecco alcune opzioni tra cui potrai scegliere: blog e siti web, video e contenuti visivi, case study, eventi virtuali, live o ibridi, email e newsletter, podcast e altri contenuti audio, mezzi sociali, contenuti interattivi.

Content Strategy: rendi il tuo approccio unico

L’errore più comune quando ci si approccia al processo di content creation è quello di voler coprire più ambiti contemporaneamente, anche molto diversi l’uno dall’altro. Può essere fondamentale per il tuo brand riuscire a rintracciare la tua nicchia di pubblico e creare contenuti specifici da rivolgere proprio a quest’ultima.

Insomma, dar vita ad una nicchia di contenuti, o meglio cercare l’inclinazione giusta per raccontare la tua storia ai tuoi clienti e potenziali tali.

Crea storie avvincenti che il tuo pubblico adorerà

Determinare gli argomenti, generare idee, mantenere un’elevata creatività e qualità non sono le uniche considerazioni da tener presente prima di creare una solida base di contenuti per il tuo brand. La storia che racconterai al tuo pubblico deve essere unica, perché unico è il tuo brand: prezioso, ricco di sfaccettature, ma anche dalla forte identità.

Tutto questo, abbinato ad una buona strategia di marketing, porterà il tuo pubblico ad agire per supportare la tua azienda.

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Identifica argomenti e contenuti utili

Ascolta e osserva il tuo pubblico attraverso gli strumenti messi a disposizione da Google e da altri software. Identifica le aree tematiche principali su cui il tuo pubblico di destinazione cerca attivamente informazioni. Elimina gli argomenti che non riflettono l’identità del tuo marchio.

In questo modo, i tuoi contenuti saranno utili e centrati, ma non ti allontanerai dalla vera natura del tuo brand.

Content Creation: dai priorità alle idee e genera articoli creativi

Il brainstorming può aiutare a dar vita ad idee creative e, talvolta, vincenti. Ma è necessario comprendere che non tutte le idee, anche se in teoria sembrano fantastiche, possono essere realizzate facilmente e non è detto che siano davvero adatte al tuo brand.

All’interno del flusso creativo generato dal tuo team è necessario, dunque, saper portare ordine e selezionare in maniera precisa le idee che possono essere realizzate e quelle che, a volte a malincuore, vanno accantonate.

Trasforma le tue idee in storie risonanti

Infine, sarà necessario scrivere una storia avvincente e risonante a partire proprio da quelle idee. Non è semplice dare vita a storie che riescano davvero a muovere il tuo pubblico. Avvalerti di un buon team di scrittori (vedi paragrafo 1) è un ottimo punto di partenza. Successivamente, utilizza al massimo i tuoi poteri di persuasione per spedire la tua storia nel mondo e ottenere i risultati che ti sei prefissato all’inizio del processo.

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Big Activation: Louis Vuitton e la spettacolare collaborazione con Yayoi Kusama

Louis Vuitton e la spettacolare collaborazione con Yayoi Kusama

A distanza di dieci anni, Louis Vuitton e Yayoi Kusama tornano a lavorare insieme, con una speciale collezione e una serie di iniziative che attraversano l’intero pianeta.

La collaborazione tra l’artista giapponese di fama mondiale e il brand di lusso si rinnova con un progetto che si preannuncia come spettacolare. Gli iconici pois, alter ego dell’artista, fanno il giro del mondo.

Yoyoi Kusama x Louis Vuitton

Kusama ha incantato le persone di tutto il mondo con la sua arte, compiendo un viaggio straordinario dal Giappone rurale fino alla fama internazionale e al riconoscimento come artista femminile più influente del nostro tempo.

Sfumando i confini tra i generi, continua ad affascinare generazioni attraverso le sue magiche creazioni.

Louis Vuitton e la spettacolare collaborazione con Yayoi Kusama

Louis Vuitton e Yayoi Kusama si uniscono per creare una collezione unica che celebra il potere dell’arte, dell’audacia e della maestria artigianale.

La collaborazione vede la reinterpretazione dei motivi iconici del brand: il leggendario monogramma di LV viene reimmaginato con elementi tratti dai pezzi firmati da Kusama come Infinity Dots, Painted Dots, Psychedelic Flower e Metal Balls.

A dimostrazione del savoir-faire di Louis Vuitton, un’innovativa tecnica di serigrafia riproduce le pennellate di Kusama, dando vita a un effetto 3D dipinto a mano straordinariamente realistico“.

Louis Vuitton e la spettacolare collaborazione con Yayoi Kusama

Applicate a mano, una per una, le mezze sfere metalliche di varie dimensioni animano una selezione di pezzi della collezione con un sorprendente effetto a specchio argentato” si legge in una nota. Il risultato è una rivisitazione innovativa di stili senza tempo che celebra l’arte attraverso la moda.

Creatività senza precedenti in giro per il mondo

Il progetto è diventato subito un fenomeno mondiale, la speciale collaborazione è uno spettacolo indimenticabile da vivere nelle città principali in cui il brand è presente, ma anche in mondi immersivi creati appositamente.

Sulla Fifth Avenue di New York è comparsa l’artista di 93 anni in formato robot che dipinge i suoi famosi pois all’interno della vetrina del negozio.

Louis Vuitton e Yayoi Kusama

Oltre all’automa, nell’elegante negozio della Fifth Avenue si rende omaggio a Kusama attraverso una gigantesca installazione che decora la facciata del palazzo.

Spiccano anche le imponenti strutture 3D a Tokyo. L’enorme display mostra inizialmente il baule LV Damier a pois per poi rivelare le tre iconiche zucche di Kusama.

Le animazioni ruotano su immagini di sfere luccicanti provenienti dall’opera d’arte Narcissus Garden insieme ad altri oggetti LV della collezione.

La seconda collaborazione di Louis Vuitton con l’artista Yayoi Kusama, passa anche dal flagship store degli Champs-Élysées che subisce un massiccio restyling con una gigantesca scultura di Yayoi Kusama che sbircia dall’alto dell’edificio.

Louis Vuitton

Il progetto riconosce le opere d’arte come qualcosa di veramente speciale, in grado di connettere le persone di tutto il mondo con il suo irresistibile fascino.

I nuovi spazi di Louis Vuitton a Milano

Il nuovo concept store di Louis Vuitton a Milano ha aperto negli spazi dell’ex Garage Traversi a pochi passi da Piazza San Babila.

Mentre procedono i lavori di rinnovo nella sede storica di Palazzo Taverna, dove il marchio prevede di tornare tra due anni, si inaugura una nuova location suddivisa su tre livelli che ospita spazi dedicati al retail e a progetti speciali con un calendario che alterna pop up experience ed esibizioni immersive dalla vocazione artistica e culturale.

Per annunciare la nuova collezione in edizione speciale, in San Babila, sulle tre colline della piazza, sono comparse tre zucche colorate a pois in netto contrasto con l’architettura fascista del luogo.

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notizie della settimana - weekly recap copertina

ChatGPT a pagamento e le altre notizie Ninja della settimana

Tra le notizie della settimana diamo grande spazio alle conversazioni su AI e ChatGPT.

L’intelligenza artificiale non è affatto un concetto nuovo, ma quando uno strumento così potente conquista l’adozione di massa, l’effetto è disruptive e destabilizzante.

Avevamo iniziato a parlare dell’esplosione di ChatGPT prima della pausa natalizia (in questo articolo abbiamo “intervistato” l’AI di OpenAI e qui abbiamo parlato con gli autori del Manifesto italiano dell’AI), ma proprio alla fine dell’anno il generatore di testi ha monopolizzato i feed dei social network.

E non sono solo i Copywriter a tremare per l’introduzione di questa tecnologia a livello massivo: immagini, modelli 3D, avatar e persino musiche e voci possono essere generate da questi strumenti (qui trovi una bella lista di tool), mentre le Big del Tech studiano diversi livelli di introduzione del sistema nei loro prodotti e crescono le preoccupazioni sulla regolamentazione dei diritti d’autore.

Occhi, quindi, ben aperti sugli sviluppi di questa tecnologia nel 2023 appena iniziato, su come impatteranno sul mondo del lavoro, sulla SEO, sui processi aziendali e i trend di marketing e sulla Creator Economy.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

OpenAI inizia la sperimentazione di ChatGPT Professional

La startup ha annunciato su Discord che presto lancerà una versione premium del suo chatbot diventato virale. OpenAI ha dichiarato che sta “iniziando a pensare a come monetizzare ChatGPT per garantire la redditività a lungo termine dello strumento“.

Per accedere alla versione a pagamento al momento c’è una waitlist.

Come funzionerà il copyright per i contenuti generati dall’AI

Se lo chiede Chris Sutcliffe in un articolo su TheDrum, per capire in che modo la pubblicità e il marketing potranno effettivamente sfruttare l’intelligenza artificiale. Non esiste ancora uno standard su “quanto” sia necessario l’intervento umano perché l’output sia considerato tutelabile e, anzi, probabilmente sarà una questione che spetterà ai tribunali valutare.

OpenAI potrebbe valere 29 miliardi di dollari

L’azienda creatrice di ChatGPT starebbe discutendo la vendita di azioni ai fondi di venture Thrive Capital e Founders Fund. Secondo il WSJ l’offerta valuterebbe la società intorno a 29 miliardi di dollari, rendendola una delle startup più preziose degli USA.

Le notizie della settimana: i rischi SEO dei contenuti generati con l’AI

Uno strumento potente con delle limitazioni che è importante conoscere, prima di decidere di utilizzarlo per un progetto SEO.

Leggi qui potenzialità e limiti di questa pratica.

Microsoft vuole aggiungere Chat GPT a Office

Secondo quanto riportato da The Information, l’azienda intende incorporare l’intelligenza artificiale alla base di ChatGPT in Word, Outlook, Powerpoint e altre applicazioni. Gli utenti avranno così la possibilità di arricchire un documento con porzioni di testo generati automaticamente, sulla base di una richiesta digitata.

Instagram inizia il rilascio del badge “Trending”

La funzione per gli account business identificherà quei brand che riescono a ottenere più visite da parte degli utenti a parità di follower.

notizie della settimana funzione trending di instagram

Il “vero metaverso” ancora non esiste, ma interessa sempre più brand

Secondo l’analisi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, dei 141 mondi virtuali esistenti solo il 44% (62 piattaforme) è già Metaverse Ready, ossia liberamente accessibile da chiunque, persistente, economicamente attivo e con componenti di interoperabilità.

Rientrano in questa categoria piattaforme come Decentraland, The Sandbox o l’italiana The Nemesis.

Le aziende però stanno già dimostrando forte interesse e stanno testando l’ingresso in mondi virtuali, con ben 308 progetti realizzati da 220 aziende. La maggioranza riguarda i settori Retail (30%) ed Entertainment (30%), ma si trova anche un 9% di progetti Finance and Insurtech e il 5% Food&Beverage.

H&M punta sulla sostenibilità con un’attivazione su Roblox

Il marchio ha creato un nuovo regno virtuale chiamato Loooptopia Experience.

Gli utenti possono esplorare una varietà di mondi alternativi e interagire con mini-giochi, sessioni di styling ed eventi dal vivo per raccogliere ingredienti e creare capi di abbigliamento che possono essere indossati dal proprio avatar digitale. I giocatori possono anche scambiare i vestiti con gli amici o riciclarli per guadagnare “elementi super-rari”.

Il 2023 sarà l’anno dell’esplosione della creator economy

Man mano che l’economia dei creatori diventa un punto di riferimento per il settore, i marketer dovranno trattare queste partnership come investimenti utili, invece che come aggiunte dell’ultimo minuto ed economicamente vantaggiose per le campagne.

Tra la rapida ascesa di TikTok, l’espansione di Instagram e la proliferazione di nuove piattaforme di social media, non è mai stato così facile per i marchi entrare in contatto diretto con i consumatori. L’analisi è di AdWeek.

I giorni migliori per postare sui social nel 2023

A fare il punto sul timing giusto arriva in soccorso di tutti i social media manager un’agile infografica di Giraffe.

notizie della settimana - i giorni migliori per postare sui social

Il lunedì va bene solo per Facebook e TikTok, mentre via libera su (quasi) tutti i social il venerdì.

Le notizie della settimana: Marketing Outlook 2023

Con la Marketing Manager Marianna Tramontano, abbiamo sintetizzato il punto di vista delle principali società di consulenza e Big Tech.

Partendo dal contesto e dal consumatore, abbiamo identificato quelle aree strategiche e le tecnologie in cui sia le aziende B2C e sia quelle B2B dovranno investire.

Ascolta qui quello che ha detto ai nostri microfoni.

 

GDPR loves Matomo: l’alternativa a Google Analytics che forse non conoscevi

Continuano senza sosta i nostri appuntamenti con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è dedicato a Matomo Analytics come strumento GDPR oriented alle analytics, scopriremo perché parlando di GDPR Matomo può essere una valida alternativa a Google Analytics, quali sono le sue principali funzionalità e le best practice per integrarlo.

A parlarne con noi  Francesco De Nobili, Digital Marketing Manager.

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Perché Matomo può essere un’alternativa a Gooogle Analytics
  • Le principali funzionalità
  • Best practice per l’integrazione di Matomo

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7 cose da sapere su ChatGPT prima di utilizzarlo per i contenuti e per la SEO

ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) è un chatbot specializzato nella conversazione con gli essere umani basato su intelligenza artificiale e machine learning.

Cos’è

Sviluppato da OpenAI, è stato addestrato a partire dai modelli Instruct GPT ed è in grado di generare testi di varia lunghezza e complessità in base alle richieste dell’utilizzatore. L’applicazione può essere utilizzata attualmente per diversi scopi: instaurare un modello di conversazione, scrivere email e messaggi commerciali, redigere descrizioni di prodotti, creare contenuti per i social e compilare script di codice con una certa affidabilità.

La qualità degli output prodotti è sorprendente, tanto da giustificare l’idea di utilizzarlo a fini SEO, ma ci sono diversi aspetti da comprendere prima di prendere in considerazione il suo utilizzo per queste attività.

chatgpt per la seo screen

A cosa serve ChatGPT

ChatGPT è utilizzato principalmente per generare testo in modo autonomo in base ai prompt forniti. Può essere utilizzato in molti ambiti diversi, tra cui:

  • Generazione di testo: ChatGPT può essere utilizzato per generare testo scritto in modo autonomo, come racconti, articoli, e-mail e molto altro.
  • Risposta alle domande: ChatGPT può essere utilizzato per rispondere alle domande degli utenti in modo autonomo, come in un assistente virtuale.
  • Traduzione automatica: ChatGPT può essere utilizzato per tradurre il testo da una lingua all’altra.
  • Generazione di codice: ChatGPT può essere utilizzato per generare codice in modo autonomo, semplificando il processo di sviluppo per gli sviluppatori.
  • Creazione di chatbot: ChatGPT può essere utilizzato per creare chatbot in grado di interagire con gli utenti in modo autonomo.
  • Creazione di assistenti vocali: ChatGPT può essere utilizzato per creare assistenti vocali in grado di comprendere e rispondere alle richieste degli utenti in modo autonomo.

LEGGI ANCHE: Immagini, testi e musica: le applicazioni AI più cool del momento

Come si usa ChatGPT e cos’è il prompt

Per generare testi con ChatGPT è necessario fornire un prompt al modello: il prompt è il testo di input che viene fornito per generare il testo in uscita e può essere qualsiasi cosa: una frase di partenza per scrivere un articolo o un racconto o una domanda per la quale si vuole ottenere una risposta.

Può quindi trattarsi di una singola frase o di un paragrafo intero, a seconda delle esigenze specifiche (per esempio, un prompt può essere la richiesta di revisionare un testo alla ricerca di errori).

Inoltre, il prompt può essere utilizzato per generare testo continuando una storia o un discorso già esistente, in modo da generare testi più coerenti e plausibili. In generale, più è preciso e specifico, più preciso e specifico sarà il testo generato da ChatGPT.

chatgpt per la seo

Source: openai.com

In che modo ChatGPT riesce a fare quello che fa

ChatGPT è un modello di apprendimento automatico chiamato Large Learning Model.

Un modello di apprendimento di grandi dimensioni è un’intelligenza artificiale addestrata su grandi quantità di dati in grado di prevedere la parola successiva in una frase.

Più dati sono disponibili per l’addestramento, migliore sarà il risultato: a volte i modelli linguistici di grandi dimensioni sviluppano capacità inaspettate.

L’Università di Stanford, infatti,  ha documentato come un aumento dei dati di addestramento abbia permesso a GPT-3 di tradurre un testo dall’inglese al francese, anche se non era stato addestrato specificamente per questo compito.

I grandi modelli linguistici come GPT-3 (e GPT-3.5, che è alla base di ChatGPT) non sono infatti addestrati per svolgere compiti specifici, ma vengono addestrati con un’ampia gamma di conoscenze che possono poi applicare ad altri domini.

Il processo è molto simile al modo in cui impariamo noi esseri umani. Per esempio, impariamo i fondamenti della falegnameria, possiamo applicare quelle conoscenze per costruire un tavolo, anche se non ci è mai stato insegnato specificamente come farlo.

Il GPT-3 funziona dunque in modo simile al cervello umano, in quanto contiene conoscenze generali che possono essere applicate a più compiti.

ChatGPT incorpora un altro modello linguistico di grandi dimensioni, chiamato InstructGPT, che è stato addestrato ad accettare le indicazioni degli esseri umani e le risposte lunghe a domande complesse.

Questa capacità di seguire le istruzioni rende ChatGPT in grado di ricevere istruzioni per creare un output su praticamente qualsiasi argomento e di farlo in qualsiasi formato, rispettando i vincoli imposti, come il numero di parole e l’inclusione di punti specifici dell’argomento.

LEGGI ANCHE: SEO Copywriting: scrivi contenuti migliori, ottieni risultati migliori

Cosa c’è da sapere su ChatGPT

Appare ormai chiaro che ChatGPT sia in grado di scrivere contenuti testuali praticamente su qualsiasi argomento, perché è addestrato su un’ampia varietà di testi disponibili al pubblico.

Tuttavia, presenta delle limitazioni che è importante conoscere prima di decidere di utilizzarlo per un progetto SEO.

Il limite più grande è che ChatGPT non è affidabile al 100% sulle informazioni. Il motivo per cui è impreciso è che il modello si limita a prevedere quali parole dovrebbero venire dopo la parola precedente in una frase di un paragrafo su un determinato argomento. Non si preoccupa dell’accuratezza perché non è quello il suo compito specifico.

E fornire una giusta informazione dovrebbe essere la preoccupazione principale di chiunque sia interessato a creare contenuti di qualità.

#1. Quanto sono accurate le risposte di ChatGPT

La precisione delle risposte generate da ChatGPT dipende da diversi fattori, tra cui la qualità e la quantità dei dati di addestramento utilizzati per addestrare il modello, la qualità del prompt fornito e la configurazione dei parametri del modello.

In generale, quanto più grande è il dataset utilizzato per addestrare il modello, tanto più preciso sarà il modello nella generazione del testo. Inoltre, quanto più preciso e specifico è il prompt fornito, tanto più preciso sarà il testo generato. Tuttavia, alcuni ambiti possono essere più difficili da generare rispetto ad altri, come ad esempio quelli tecnici o scientifici.

In generale, si tratta uno strumento molto potente ma non è infallibile. Le risposte generate possono contenere errori o imprecisioni, quindi è importante rivedere e verificare il testo generato prima dell’utilizzo.

#2. Le limitazioni al contenuto

ChatGPT non può occuparsi e scrive di qualunque argomento: è specificamente programmato per non generare testo su argomenti violenti, sesso esplicito e contenuti dannosi (come, ad esempio, le istruzioni su come costruire un ordigno esplosivo).

#3. Non si aggiorna in tempo reale

Un’altra limitazione è che non è a conoscenza dei contenuti creati dopo il 2021. Quindi, a meno di non utilizzare ulteriori addon per integrarlo al motore di ricerca, se i contenuti che vogliamo produrre devono essere aggiornati e freschi, ChatGPT nella sua forma attuale potrebbe non essere poi così utile.

#4. Le risposte sono condizionate da bias e pregiudizi

Un limite importante da tenere presente è che è addestrato per essere utile, sincero e innocuo: sono pregiudizi intenzionali incorporati nella macchina per evitare i comportamenti negativi.

Si tratta certamente di un’impostazione con buone intenzioni, ma che non può fare a meno di modificare il risultato rispetto a quello che potrebbe idealmente essere, minando la neutralità della risposta: il bias cambia l’output producendo un testo “meno neutrale”.

#5. Richiede istruzioni dettagliate per fornire un risultato valido

ChatGPT richiede istruzioni dettagliate per produrre un contenuto di qualità: più istruzioni gli vengono fornite, più sofisticato sarà il risultato.

Questo è sia un punto di forza ma anche un limite di cui essere consapevoli: meno istruzioni ci sono nella richiesta di contenuto, più è probabile che l’output condivida un output simile con un’altra richiesta.

Il sistema è progettato per scegliere parole completamente casuali quando prevede quale dovrebbe essere la parola successiva in un articolo, quindi è logico che non si plagi da solo, ma se vogliamo ricevere in risposta un contenuto assolutamente originale e di qualità superiore, abbiamo bisogno di impiegare molto tempo nella compilazione del prompt da sottoporgli.

#6. I contenuti generati dall’AI potrebbero essere identificati dai motori di ricerca

Gli sviluppatori  di Google e di altre organizzazioni hanno lavorato per molti anni su algoritmi in grado di individuare con successo i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

Hanno scoperto che alcune caratteristiche statistiche del testo generato dall’intelligenza artificiale, come i punteggi dell’indice di Gunning-Fog e dell’indice di Flesch, erano utili per prevedere se un testo fosse stato generato dal computer, anche se il programma aveva utilizzato un algoritmo progettato per eludere il rilevamento.

#7. Il watemark invisibile sui contenuti generati dall’AI

I testi generati con l’intelligenza artificiale includono una sorta di filigrana che li rende identificabili. I ricercatori OpenAI hanno sviluppato un watermarking crittografico che aiuterà a rilevare i contenuti creati attraverso un prodotto OpenAI come ChatGPT.

Questo watermark potrebbe consentire una differenziazione nelle operazioni di crawling e pregiudicare il posizionamento del contenuto in risposta alla query di un utente sui motori di ricerca.

Oppure, dare vita a una sorta di “crawling etico” e trasparente, evidenziando una differenza tra un contenuto generato da un algoritmo e un testo scritto da un essere umano.

LEGGI ANCHE: SEO per il Metaverso: le nuove strategie di Content Marketing

È dannoso per la SEO pubblicare articoli generati dall’intelligenza artificiale?

Cosa si rischia utilizzando le AI per la generazione di testi da pubblicare sotto forma di articoli a fini SEO?

Partiamo col dire che è ormai abbastanza scontato che i contenuti AI generated siano rilevabili, sebbene molti sostengano che non ci sia modo per Google di sapere se un contenuto è stato generato o meno con l’Intelligenza Artificiale.

La questione è più o meno già risolta, tanto che persino i contenuti che utilizzano algoritmi anti-rilevamento possono essere rilevati: il rilevamento di contenuti generati dalle macchina è stato oggetto di ricerca per molti anni, compresa la ricerca su come rilevare i contenuti tradotti automaticamente da un’altra lingua.

I contenuti generati con ChatGPT violano le linee guida di Google

John Mueller, Senior Search Analyst / Search Relations team lead di Google, nell’aprile 2022 ha affermato che i contenuti generati dall’intelligenza artificiale violano le linee guida di Google.

Per noi questi contenuti rientrano ancora nella categoria dei contenuti generati automaticamente, che rappresentano una violazione delle linee guida per i webmaster.

E le persone hanno generato automaticamente contenuti in molti modi diversi. Per noi, se si utilizzano strumenti di apprendimento automatico per generare i contenuti, è essenzialmente come se si mescolassero le parole, si cercassero i sinonimi o si facessero “trucchi di traduzione”, quindi lo consideriamo spam“.

Google ha anche recentemente aggiornato la sezione “contenuti generati automaticamente” della pagina per gli sviluppatori dedicata allo spam. Creata nell’ottobre 2022, è stata aggiornata alla fine di novembre 2022. che recita:

Il contenuto generato automaticamente (o “autogenerato”) è un contenuto che è stato generato programmaticamente senza produrre nulla di originale o aggiungere sufficiente valore“.

Il semplice fatto di essere un contenuto generato automaticamente non lo rende “spammoso”. È la mancanza di tutti i valori aggiunti e delle qualità generali a rendere questi contenuti problematici.

I testi generati con l’AI potranno contenere watermark

Poche settimane prima del rilascio di ChatGPT, i ricercatore di OpenAI hanno dichiarato che il watermarking è “auspicabilmente” in arrivo nella prossima versione di GPT.

Come accennato in precedenza, questa scelta etica potrebbe fornire ai motori di ricerca (e ai lettori) chiare indicazioni sulla fonte di provenienza di un testo o un articolo, pregiudicandone il posizionamento o la percezione riguardo all’affidabilità.

Come utilizzare ChatGPT per la SEO

Affidare la creazione di contenuti a un’intelligenza artificiale e pubblicarli così come sono potrebbe non essere l’uso più efficace dell’intelligenza artificiale, se non viene prima verificata la qualità, l’accuratezza e l’utilità dei contenuti; attività che richiede tempo, lavoro e precisione assimilabili a una produzione originale.

Un uso attualmente accettabile di strumenti di intelligenza artificiale per la SEO come ChatGPT, potrebbe essere quello di impiegare l’algoritmo per riassumere lunghi testi da condensare in una metadescription (Google ha affermato espressamente che questa pratica non è contraria alle sue linee guida).

Oppure, fornire una bozza o un brief su un determinato argomento da sviluppare in modo autonomo, lasciando alla macchina il compito più noioso di ricerca e di analisi.

marketing trends 2023

Marketing Outlook 2023: scenari, tendenze e tecnologie su cui investire

Ogni anno vengono pubblicati innumerevoli articoli e analisi che provano a indicare la strada in termini di strategie e azioni da intraprendere. La redazione di Ninja aveva individuato ben oltre 70 report lo scorso anno.

Se da un lato è sempre bene prepararsi con un piano di azione, negli ultimi anni abbiamo compreso quanto sia fondamentale l’essere pronti a rivedere tutto in corso d’opera. Come pianificare i prossimi mesi e dove investire sforzi e risorse?

Al fine di facilitare nell’impresa, abbiamo sintetizzato il punto di vista delle principali società di consulenza e Big Tech. Partendo dal contesto e dal consumatore, abbiamo identificato quelle aree strategiche e le tecnologie in cui sia le aziende B2C e sia quelle B2B dovranno investire.

Il contesto

 

“Marketing is the force that shapes our wants and lifestyles more than we really realize” 

Philip Kotler 

 

Certe cose non cambieranno mai, una di queste è il cliente al centro di tutto. Questo presupposto – per nulla scontato ancora oggi – comprenderlo e assecondarlo risulterà sempre più importante e allo stesso tempo complesso. Sarà inutile portare avanti attività di branding senza considerare l’inflazione e l’effetto sui suoi comportamenti d’acquisto; investire in tecnologie all’avanguardia senza considerare l’esperienza d’acquisto; fare grandi promesse senza considerare la complessità dei suoi valori e delle sue reali preoccupazioni.

È per questo motivo che l’analisi parte da alcuni eventi e dati del 2022 al fine di delineare il contesto in cui ci stiamo muovendo.

L’impatto dell’inflazione sulla fedeltà di marca

Dal punto di vista politico, abbiamo aperto l’anno con la Guerra in Ucraina. Abbiamo assistito quindi alla conseguente crisi alimentare ed energetica, oltre all’inasprirsi della crisi climatica. Sullo sfondo l’aumento dell’inflazione:  secondo l’ISTAT il dato del 2022 è il più alto dal 1985.

Per delineare gli effetti del contesto economico sul consumatore che sta inevitabilmente rivedendo la propria “spesa”, Deloitte ci fornisce una fotografia con il Consumer Tracker, osservatorio attivato durante la pandemia e che mensilmente monitora il sentiment del consumatore in 24 Paesi. 

Stando ai dati relativi all’ultima rilevazione in Italia (25/12/2022):

  • il 53% degli intervistati italiani ritiene peggiorata la propria condizione finanziaria;
  • solo il 29% riesce a risparmiare alla fine del mese; 
  • il 27% ritiene di potersi permettere dei beni voluttuari.

Secondo la stessa survey, l’Italia risulta essere il Paese in cui la preoccupazione sull’aumento dei prezzi è sentita maggiormente (68%).

Preoccupazione inflazione a livello globale

Nella testa di un consumatore alle prese con nuovi modi per risparmiare, risulterà fondamentale essere o diventare un brand insostituibile. Sarà un termometro della fedeltà dei propri clienti. Secondo il Guardian, infatti, circa un quinto dei consumatori non cambierà brand a favore di un prezzo più basso.

Nel corso dell’analisi, approfondiremo alcuni dei fattori che possono agevolare nel diventarlo.

Gartner Il Comportamento acquisto con l'inflazione

Il panorama dei Social Media

È stato l’anno in cui Meta ha perso un milione e mezzo di utenti per la prima volta con conseguenti effetti sul titolo a Wall Street (-20%, febbraio 2022); Elon Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari; Tik Tok ha superato 1 miliardo di utenti attivi.

Gli investimenti in Influencer Marketing sfiorano i 300 milioni di euro con un incremento dell’8% rispetto al 2021 (Fonte: UPA). Se alcune testate parlano già della fine dei social media, i dati sull’utilizzo mostrano un trend del numero di iscrizioni in aumento. La crescita più importante è quella di Tik Tok con un engagement rate medio del 4.1% (6 volte superiore a quello medio di Instagram).

Trend iscrizioni Social Media - marketing

Se da un lato, il 2022 è stato l’anno della nascita e della fine del Live Shopping (Tik Tok e Meta hanno preferito disabilitare la funzione, mentre YouTube ha accelerato annunciando la collaborazione con Shopify), dall’altro rappresenteranno ancora un’importante “piazza” in cui essere presenti per rafforzare la relazione con la nostra audience, ma in modalità diverse.

Secondo eMarketer, la crescita si avrà anche nel numero di acquisti. Un altro dato ce lo fornisce Deloitte con le recenti TMT Predictions 2023 in cui si stima una spesa a livello globale superiore ai 1.000 miliardi di dollari.  

Trend acquisti Social eMarketer

Valori e Purpose

 I Valori e il Porpuse sono gli elementi comuni agli insight analizzati e l’imperativo per il 2023. Abbiamo fatto i conti con la più grande siccità da 500 anni a questa parte, mentre in America viene cancellato il diritto all’aborto. Great Resignation e Quite Quitting sono le tendenze che stanno caratterizzando il mercato del lavoro.

Le big tech licenziano oltre 150.000 dipendenti (52.000 solo nel mese di novembre). 

Solo in Europa le imprese sono state multate per oltre 830 milioni di euro per violazioni del GDPR, l’80% è attribuito a Meta. L’anno si è concluso con una diretta del Parlamento Europeo “Corporate Sustainability Reporting Directive” con cui si stabilisce che i dati relativi alla sostenibilità dell’impresa assumono gli stessi valori dei dati finanziari. 

Parlare di Purpose e di Valori significherà fare i conti con una società stanca che pretende una presa di posizione da parte dei brand. Vedremo in seguito ulteriori dettagli.

Partendo dal contesto e dagli insight abbiamo identificato le tre aree strategiche in cui non si potrà sbagliare:

  1. La sfida dei dati
  2. First-data experience
  3. Customer Engagement 
  4. Brand Values

Marketing Trend: la sfida dei dati

Tendenze come l’intelligenza artificiale, i metaversi, le ricerche vocali avranno un ruolo importante ed è bene conoscerle e valutarle per il proprio business. Tuttavia, se le risorse sono scarse sarà necessario concentrarsi sulla principale sfida dei prossimi anni: i dati e tutto quello che ruota intorno a questo concetto (privacy, sicurezza e fiducia). 

Il 2022 doveva essere l’anno dell’eliminazione dei cookie di terze parti, rinviata successivamente al 2024. Si è rivelato poi essere l’anno in cui il leader di mercato Google Analytics è stato messo in discussione: una sentenza ha spinto molti brand europei a sostituirlo senza indugio. In questi due eventi è possibile intravedere il peso che la gestione del dato avrà sul business, influenzando direttamente il comportamento d’acquisto. 

La ricerca CISCO Customer Privacy lo conferma: l’81% dei consumatori intervistati vede nel modo in cui un’azienda è trasparente sul trattamento dei dati personali una prova del rispetto che ha per i consumatori.

Lo sostiene anche Matt Brittin, Presidente Google Europa, Medio Oriente e Africa, menzionando una ricerca simile condotta da Google: il 43% degli intervistati una cattiva gestione della privacy può portare a scegliere un altro brand.

L’imprevedibilità del comportamento digitale

Non è un caso che Gartner abbia indicato nella recente pubblicazione Chief Marketing Officer Leadership Vision 2023 la forte attenzione alla gestione dei dati e la conseguente imprevedibilità del comportamento digitale del consumatore come uno dei principali trend con cui fare i conti.

Stando alla ricerca, circa il 73% dei consumatori naviga ormai in modalità anonima e circa l’81% disabilita notifiche. Il grafico mostra le principali misure adottate dal consumatore per proteggere i propri dati:

Gartner | Azioni privacy utenti - marketing

Tali azioni e il contesto giuridico non facilitano quelle aziende non ancora mature dal punto di vista di analisi del dato (33% secondo l’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano).

Il traguardo è arrivare alle Predictive Analytics, essenziali nei prossimi anni e il cui giro di affari si stima supererà 100 miliardi di dollari entro il 2027 (fonte: DatatoBiz). 

Non solo GDPR, anche altre norme avranno impatto sul marketing digitale con modalità diverse: il Regolamento ePrivacy rimandato più volte dal 2017 e al momento previsto nel 2025, il Digital Markets Act, il Privacy Shield e il Google Privacy Sandbox.

First-data experience

Da Deloitte a PwC, Google, Gartner, la personalizzazione è al centro delle indicazioni strategiche per i prossimi anni: dai touchpoint digitali e fisici ai messaggi in fase di acquisto e alla relazione post-vendita. L’utente che trova intrusivi il geotracking, il device listening e notifiche continuerà ad aspettarsi un’esperienza dedicata a lui, che magari vada al di là del prodotto stesso.

Deloitte parla di Human First – Data Experience finalizzata a conquistare la fiducia partendo dalla relazione. In questa espressione sono presenti due elementi che definiranno la Customer Experience nel 2023: First – Party Data e l’interazione umana.

I dati di prima parte – ovvero tutte quelle interazioni che un utente ha con un brand, dalla visita al sito alla vendita passando per newsletter, chiamate al call center, visite in negozio – rappresenteranno il patrimonio informativo da raccogliere in modo integrato (davvero).

Customer Engagement 

Riprendendo Gartner, il Marketing avrà il ruolo di “orchestrare” le customer journey  e il customer engagement, creando valore reciproco tra i canali digitali. Gli investimenti dovranno essere quindi orientati a migliorare l’esperienza degli utenti in tutti i touchpoint, fisici e digitali, considerandoli come un unicum

Gartner Customer Journey Orchestration - marketing

Nel delineare le tendenze e le previsioni per il marketing digitale del 2023, Google menziona le super app come un benchmark che alza molto le aspettative. Non potremo ambire a creare “l’app di tutto”alla Elon Musk, ma sarà importante coinvolgere l’utente in una relazione più ampia che non termina con la mera vendita del prodotto. Con le super app le possibilità per i brand sono infinite.

Brand Purpose e valori nella strategia di Marketing

Riepilogando, la gestione della privacy determinerà la fiducia che il consumatore vorrà dare al nostro brand; l’interazione umana, la personalizzazione, la convenienza e l’efficienza saranno alla base della relazione. Tutto questo però non basterà per mantenerla in futuro.

Valori e Purpose rappresentano gran parte delle raccomandazioni per il prossimi anno dei leader di Google: inclusività, purpose e autenticità insieme dovranno far parte del DNA delle aziende.

Evitando quindi il “purpose-washing”, pubblicità e comunicazione dovranno essere supportate da azioni concrete e i valori proclamati dovranno diventare tangibili nelle componenti. 

Secondo Hubspot, l’89% dei brand che hanno investito in contenuti relativi alla responsabilità sociale d’impresa stanno pianificando d’incrementare i loro budget.

Per riepilogare abbiamo creato un’infografica che riassume i principali trend e le sfide per i marketing manager del 2023.

Infografica Marketing Outlook 2023Trend e Scenari

Tech Trends

Identificate le aree strategiche, non ci resta che focalizzarci sulle tecnologie abilitanti considerate strategiche per i prossimi anni. Per farlo ci riferiremo all’ultimo report pubblicato da Deloitte Tech Trends 2023. Dalla ricerca emergono – tra gli altri – 2 principali trend che coinvolgono direttamente la direzione marketing e che si collegano al discorso fatto finora:

Artificial Intelligence

 

Think of deploying AI like onboarding a new team member. We know generally what makes for effective teams: openness, rapport, the ability to have honest discussions, and a willingness to accept feedback to improve performance.

Partiamo dall’Intelligenza Artificiale perché è riguarda tutti i punti analizzati.

Ormai si parla solo di ChatGPT, ma le potenzialità sono enormi: dall’analisi predittiva alla personalizzazione delle comunicazioni. KPMG stima che l’investimento totale in intelligenza artificiale raggiungerà i 150 miliardi entro il 2025.

La fiducia che emerge nei confronti dell’AI è ancora contenuta. Se il 73% delle aziende afferma che l’intelligenza artificiale è fondamentale per il loro successo, d’altra parte c’è ancora qualche resistenza nell’affidarle mansioni strategiche. Il 41% degli intervistati, infatti, è preoccupato per le implicazioni etiche; il 47% dei CEO è preoccupato per la trasparenza, ovvero la possibilità per gli utenti di comprendere i dati che sono vengono utilizzati.

L’esperienza immersiva

Si stima un mercato di 800 miliardi di dollari entro il 2024 quello delle tecnologie di realtà aumentata e virtuale (AR/VR) e nello specifico dei metaversi. Le aziende hanno raddoppiato l’interesse per i mondi virtuali, con decine di miliardi di investimenti in venture capital solo nell’ultimo anno.

Eppure Deloitte ridimensiona tutta l’attenzione che ruota attorno il metaverso.

Lo presenta come alternativa alle e-mail, alle chat e alle videocall, non come un sostituto delle esperienze dal vivo. A conferma della Human First – Data Experience di cui abbiamo parlato in apertura.  In altre parole, è meglio pensare al metaverso come a una versione più coinvolgente di Internet o internet+, citando testualmente.

 

Deloitte Tech Trends 2023

H&M entra in roblox

H&M entra in Roblox e spinge un approccio più ecologico al fashion

H&M entra in Roblox: continua la corsa da parte dei brand del lusso e del fast fashion verso la conquista del metaverso, che secondo le analisi di Morgan Stanley, potrebbe generare entro il 2030 un giro d’affari di circa 50 miliardi di dollari.

Ultimo, tra i grandi brand del settore moda ad investire nel metaverso è H&M, catena svedese che nel 2022 ha fatturato circa 20,5 miliardi di euro.

A dispetto di un anno fa, quando si palesava l’intento da parte di H&M di collaborare con l’agenzia Ceek, per aprire un negozio virtuale sulla propria piattaforma digitale, Ceek City, il gruppo svedese ha preferito investire nella creazione di una location su Roblox dove chiunque può essere uno stilista, Loooptopia.

Loooptopia City

Gli utenti della piattaforma Roblox, potranno darsi appuntamento a Loooptopia City oppure a Rainbooow Fields, Neon Studios e Fabric Fooorest per scambiarsi gli abiti e scattare dei selfie. Lo scopo dell’iniziativa portata avanti da H&M è quello di incoraggiare i giovani a esprimersi attraverso la moda non solo nella vita reale ma anche nel Metaverso.

Linda Li, responsabile dell’attivazione dei clienti e del marketing di H&M America, suggerisce che nei prossimi anni H&M continuerà a esplorare l’estensione in rapida crescita delle realtà virtuali e aumentate.

E ha dichiarato: “Le persone che acquistano e indossano capi e accessori H&M trascorrono sempre più tempo in spazi virtuali e mondi digitali. L’esperienza H&M Loooptopia su Roblox ci consente ora di esplorare nuovi modi per interagire con i nostri clienti attuali e nuovi nei luoghi in cui amano essere, sia online che offline”.

Il gioco presenta una piazza cittadina, che si dice prepari il terreno per consentire ai visitatori di intraprendere sessioni di gioco in mondi alternativi come Rainbooow Fields, Neon Studiooo e Fabric Fooorest.

H&M entra nel metaverso in modo green

I visitatori possono raccogliere una varietà di ingredienti di moda partecipando a minigiochi, sessioni di styling ed eventi dal vivo.

L’idea è che i consumatori diano uno stile ai loro sé virtuali o “avatar” con abiti di nuova creazione e li completino con accessori, passi di danza, brani musicali ed effetti speciali per la passerella.

Quando è il momento di provare un nuovo stile, i consumatori sono incoraggiati a riciclare i vecchi vestiti per guadagnare elementi super rari e diventare la star della sfilata.

Il mondo interattivo è infatti un’estensione del sistema di riciclo “Looop” del gigante dell’abbigliamento, che mira a trasformare i vecchi capi in nuovi. Nello spazio digitale, gli utenti possono imparare a conoscere la circolarità della moda e le iniziative sostenibili, oltre a partecipare a sessioni di styling, giochi e altro ancora.

La piattaforma incoraggia anche un approccio più ecologico al consumo di moda, consentendo ai giocatori di scambiare i vestiti tra loro e di riciclare i loro vecchi abiti per sbloccare speciali vantaggi nel gioco.

In H&M vogliamo incoraggiare la generazione emergente di nativi digitali a esprimersi attraverso la moda sia fuori che sullo schermo. H&M Loooptopia Experience su Roblox è un nuovo entusiasmante mondo che scatena la creatività e consente ai giocatori di creare ed evolvere il proprio guardaroba virtuale su Roblox, in modo che possano sentirsi più simili a se stessi attraverso il proprio avatar“, aggiunge Max Heirbaut, responsabile globale dell’esperienza del marchio, metaverso, per H&M.

Per realizzare il gioco, H&M si è avvalsa della collaborazione di Dubit.

Ci è piaciuto molto collaborare con H&M per costruire Loooptopia, il luogo su Roblox dove chiunque può essere uno stilista. H&M ha voluto offrire un’esperienza che promuova il divertimento e la sostenibilità, in linea con il DNA di stile, creatività e cultura del proprio marchio. È stato incredibile vedere il concetto evolversi dal design iniziale e dal workshop fino a questo lancio iconico”, ha dichiarato Andy Douthwaite, Direttore Commerciale di Dubit.

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parole keyword 2023

10 keyword del 2022 che useremo sempre di più nel 2023

Il nostro linguaggio si evolve a un ritmo sempre più veloce. Negli ultimi anni, la tecnologia ci ha catapultato nel futuro. Le parole si sono trasformate sotto i nostri occhi per permetterci di continuare a comunicare in maniera corretta ed efficace. Alcuni termini arrivano dal passato, altri sono neologismi o crasi tra parole di utilizzo comune.

Quali sono dunque le parole su cui i professionisti del marketing e della comunicazione digitale dovranno concentrarsi? Quelle che permetteranno di raccontare la complessa realtà contemporanea?

Esploriamo insieme le 10 parole che continueranno ad avere un ruolo chiave nel 2023, dalle esperienze digitali nel metaverso alla centralità delle persone e alla loro capacità di esprimersi nella società odierna.

1. Metaverso

Il termine è comparso la prima volta nel romanzo cyberpunk Snow crash scritto da Neal Stephenson nel 1992. Indica uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche hanno la possibilità di muoversi, condividere e interagire tra loro. Al centro di tutto troviamo la personalizzazione.

5 trend sul metaverso per il 2023

Un numero crescente di marketer sta abbracciando questa nuova era di esperienze virtuali e sta raccogliendo risultati notevoli.
Anche le aziende non possono più ignorare questa enorme opportunità per raggiungere il proprio pubblico in maniera unica e creativa.

Ma non è un Eden. Anche il Metaverso ha i suoi lati oscuri. Il Darkverse, infatti, è l’altro concetto che sta prendendo forma attraverso i nostri visori, diventando un luogo di florida e pericolosa proliferazione di illegalità come reati finanziari, sabotaggi, minacce o altre tipologie di estorsioni

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2. Cryptoeconomy

La criptoeconomia descrive un campo interdisciplinare, emergente e sperimentale che attinge a idee e concetti dell’economia, della teoria dei giochi e da altre discipline correlate nella progettazione di sistemi crittografici peer-to-peer.

L’economia delle criptovalute ci ha fatto fare un passo avanti verso l’immaginazione di un futuro alternativo per Internet, in cui la decentralizzazione è protagonista.

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3. Shrinkflation

Con shrinkflation si indica la pratica di ridurre le dimensioni di un prodotto mantenendone il prezzo di riferimento. È un fenomeno a cui fare attenzione soprattutto tra gli scaffali del supermercato alla luce della crescente inflazione.

Chiamata anche sgrammatura, è una strategia adottata dalle aziende, principalmente nel settore alimentare e delle bevande, per aumentare furtivamente i margini di profitto o mantenerli di fronte all’aumento dei costi di input.

4. Quiet Quitting

Nell’era della post pandemia, il quiet quitting diventa una forma di resistenza diretta e di protesta verso l’hustle culture, quella che ci vede impegnati al lavoro 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Lasciare silenziosamente il proprio lavoro è una pratica (purtroppo) comune. È il risultato di anni di burnout che hanno registrato un picco durante il periodo di lockdown.

parole

Il nuovo approccio al mondo del lavoro, partito dagli Stati Uniti, è chiaramente una risposta alla cultura della competizione. Con il quiet quitting si intende dare più peso alla qualità della vita privata rispetto alla crescita lavorativa.

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5. Gaslighting

Gaslighting è la parola dell’anno 2022 secondo il dizionario statunitense Merriam-Webster. Il termine è associato alla manipolazione e all’abuso psicologico: “Manipolazione psicologica che durante un lasso di tempo prolungato induce la vittima a mettere in dubbio la validità dei propri pensieri, la propria percezione della realtà o dei ricordi, e porta a confusione, perdita di sicurezza e autostima, incertezza delle proprie emozioni e salute mentale”.

Le ricerche di questa parola sono aumentate in maniera vertiginosa del 1740% nel giro di due anni. Le persone sono sempre più interessate a capire esattamente cosa significhi, non solo nell’ambito delle relazioni sentimentali ma anche in molti altri contesti.

6. Permacrisis

In questo periodo di sconvolgimenti continui e senza precedenti, una singola parola è stata elegantemente creata per dare voce alla nostra esperienza collettiva: “permacrisi”.

parole

Definita dal Collins Dictionary come parola dell’anno per il 2022, permacrisis è formata da “permanente” e “crisi”, e incarna un’epoca prolungata caratterizzata da instabilità, insicurezza e ansia. Con le guerre, le pandemie e la recessione economica che incombono sull’attuale instabilità, non sorprende che questo termine emergente nell’uso popolare superi anche parole più consolidate come “lockdown” o “pandemia”.

7. Ecoansia

Sul tema ambientale sentiremo ancora molto parlare di ecoansia e di quella profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali.

Insieme ad ecoansia arrivano altre parole come simbiocene, che designa una nuova era, caratterizzata dalla necessità di progettare il futuro oltre il pessimismo ambientale. Ma anche solastalgia: il disagio causato dai cambiamenti negativi che si verificano nell’ambiente, una combinazione del latino sōlācium (conforto) e della radice greca -algia (dolore).

8. Goblin mode

Le persone di tutto il mondo stanno dicendo addio alle imposizioni estetiche della società per abbracciare una vita più libera.

È stata soprannominata “Modalità Goblin”, in cui oziare sul divano, mangiare pizza e guardare programmi televisivi viene incoraggiato come strumento per affrontare lo stress o l’ansia.

Il trend è diventato virale sui social già l’anno scorso ed è destinato a consolidarsi. Non si tratta di pigrizia, ma di uno stile di vita che può aiutare a superare i periodi difficili e a dimenticare per qualche tempo i problemi che affliggono il mondo.

9. Non binario

Parliamo di non-binario quando le persone rifiutano lo schema maschile-femminile nel genere sessuale e, a prescindere dal sesso attribuito alla nascita, non riconoscono di appartenere al genere maschile né a quello femminile.

L’identità di molte persone non si limita più alla concezione tradizionale di maschio e femmina: per alcuni il loro genere trascende queste due categorie. Parole come cisgender, transgender, agender e non-binary sono entrate a far parte del nostro vocabolario quotidiano, a testimonianza di quanta strada è stata percorsa in termini di accettazione delle diverse esperienze di identità di genere.

La consapevolezza e l’apprezzamento di queste terminologie permette a tutte le persone, non solo a quelle che si identificano in questo modo, di sentirsi viste e ascoltate senza giudizi o esclusioni.

10. Schwa

Tra le altre parole di cui sentiremo ancora molto parlare c’è lo schwa con il simbolo “ə”, citato sempre più spesso nel dibattito per una lingua italiana più inclusiva. Per anni, i linguisti hanno utilizzato lo schwa, vocale sconosciuta a molti parlanti di lingue europee. Nonostante la sua oscurità, anche se non c’è un modo per digitarlo facilmente su tastiere di computer e smartphone, è presente nell’alfabeto fonetico internazionale e fornisce la pronuncia corretta di innumerevoli lingue in tutto il mondo.

Nel sistema fonetico lo schwa identifica una vocale intermedia, il cui suono si pone esattamente a metà strada fra le vocali esistenti. Si pronuncia tenendo rilassate tutte le componenti della bocca, senza deformarla in alcun modo e aprendola leggermente.

Ad oggi l’Accademia della Crusca si è espressa negativamente dicendo che è una forma non accettabile per la lingua italiana. Non ci resta che aspettare di vedere se la lingua evolverà insieme alla società e se sarà lo schwa a testimoniare questa trasformazione.

font-utilizzato-dai-designer

40 font da utilizzare nel 2023 se sei un designer

Da “persone comuni” raramente ci soffermiamo a studiare e ad osservare i font di un cartello pubblicitario, di un sito web, di un volantino o di un biglietto da visita. Come “utenti finali” leggiamo il contenuto e solo indirettamente pensiamo “è molto bella questa pubblicità” oppure “davvero elegante questo bigliettino”. Per esplorare i nuovi trend di design che ci accompagneranno nel nuovo anno, riportiamo una lista dei “40 font più popolari del 2023”. Cercheremo di dare una spiegazione plausibile a tutte quelle impressioni emotive generate nella nostra mente per la scelta dei font scelti ed utilizzati.

Un designer impiega molto tempo per ricercare il font adatto alle diverse situazioni, per quel preciso messaggio, alla storia di un brand o per la creazione di un logo. A volte, come in tutte le professioni, ci si appiattisce un po’, continuando ad utilizzare i font con i quali ci sentiamo più sicuri, con i quali abbiamo più dimestichezza e che ci hanno garantito e ci garantiscono degli ottimi risultati. Sono collaudati e per questo continuiamo ad utilizzarli.

Passiamo in rassegna i 40 font che saranno più popolari nel 2023. Perché oltre il font c’è di più.

Sans Serif

1. Bull-5 by David Einwaller

Prende spunto dal passato per rivolgere uno sguardo al futuro. Questo è il Bull-5, rilasciato ad aprile del 2022. È un particolare stile di carattere tipografico emerso negli anni ’60, associato alle macchine da scrivere Olivetti. Il designer David Einwaller lo ha sviluppato digitalizzando campioni di caratteri stampati da etichette di stampe fotografiche provenienti dall’archivio di un giornale degli anni Ottanta. Con un carattere grezzo e meccanico, Bull-5 offre un’eccellente leggibilità ed è disponibile anche negli stili Mono e Slab-Serif.

2. Cosmica by Village

Anche questo font fa parte della vasta famiglia dei Sans ed è stato rilasciato per la prima volta nel 2018. La sua principale caratteristica è quella di saper offrire molte opportunità di sperimentazione tipografica. La prima uscita di Chester Jenkins si attiene strettamente alle regole di costruzione dei caratteri geometrici. Come la maggior parte dei suoi progetti tipografici, si tratta di un’opera originale piuttosto che di una ricreazione storica ed è stata originariamente sviluppata come progetto personale.

3. The Future by Klim Type Foundry

Rivisitazione e sguardo rivolto al “Futura”. Scusate il gioco di parole ma il “The Future” di Klim Type Foundry è una rivisitazione del classico carattere Futura di Paul Renner come carattere monospaziato per macchine da scrivere. Questa rivisitazione è stata pubblicata nel giugno del 2022 e si ispira all’architettura geometrica del Futura, alle sue alternative avanguardistiche e all’insistenza di Renner sul fatto che il suo font fosse un “serifless Roman” e non un Grotesk. In breve, questo nuovo affascinante font è, nelle parole di Sowersby, “il cugino eccentrico di Futura, che piega le sue regole ai limiti della razionalità”.

 

4. Wallop by Displaay Type Foundry

Ispirato ai font Cst Berlin West, Gill Sans e Johnston, Wallop si distingue per i suoi terminali verticali che danno una sensazione di nitidezza. Questo aspetto è tuttavia bilanciato da molte forme arrotondate che conferiscono al carattere una certa facilità d’uso e un alto grado di leggibilità. Originariamente disegnato da Martin Vácha per Wallop, una rivista di cultura indipendente, è stato rilasciato come carattere commerciale nel 2019.

5. Plus Jakarta Sans by Gumpita Rahayu from Tokotype

Rilasciato a maggio del 2022, Plus Jakarta Sans è un sans serif geometrico dalle forme moderne e pulite. Una delle caratteristiche distintive di questo nuovo font è la dimensione dell’altezza che risulta essere leggermente più alta per fornire spazi chiari. Mentre gli spazi bilanciati preservano la leggibilità a varie dimensioni. Originariamente commissionato per l’identità del programma del governo provinciale di Giacarta nel 2020, si ispira al Neuzeit Grotesk, al Futura e ai Sans Serif gGrotesque degli anni Trenta.

6. Stratos by Production Type

Disegnato da Yoann Minet e pubblicato per la prima volta nel 2018. Rifuggendo dalle nozioni convenzionali di relazioni tipografiche può potenzialmente dare ai designer la possibilità di fare cose più interessanti con i caratteri. Per esempio, c’è una differenza notevole tra le serie di maiuscole e minuscole: le maiuscole sono condensate, ispirate ai caratteri gotici del XX secolo, mentre le minuscole sono simili ad alcuni classici Sans Serif geometrici.

7. Acumin Pro by Robert Slimbach

Acumin Pro è un altro carattere classico che abbiamo visto spesso sia su stampa che su digitale. In parte ciò è dovuto alla tendenza di prendere ispirazione dal passato per poi dare una nuova vita e nuova freschezza. Creato dal designer di Adobe, Robert Slimbach, conferisce al design una qualità equilibrata e razionale. Un neo-grotesque che si comporta egregiamente in termini di visualizzazione pur mantenendo un’ammirevole sensibilità nelle dimensioni del testo.

8. Niveau Grotesk by Hannes von Döhren

Influenzato dai caratteri tipografici classici del XIX secolo, Niveau Grotesk si basa su forme geometriche e, grazie alla sua architettura rettilinea, ha un impatto reale nelle grandi dimensioni. Allo stesso tempo è gradevole e leggibile in formati più piccoli e in testi più lunghi, sia in stampa che digitali, per social e siti web. Disegnato da Hannes von Döhren e pubblicato nel 2013, offre un’ampia gamma di pesi tra cui scegliere, un aspetto sempre più importante per i progetti di design contemporanei.

9. Druk by Berton Hasebe

Druk presenta i caratteri tipografici più larghi e pesanti della libreria di Commercial Type. Un font per chi piace essere estremo e farsi notare. Partendo da Medium e arrivando a Super, Druk è stato intenzionalmente progettato senza una larghezza normale e le sue tre larghezze possono essere mescolate per ottenere trattamenti tipografici audaci ed espressivi. Rilasciato per la prima volta nel 2014 e disegnato da Berton Hasebe si abbina bene a qualsiasi altro Sans Serif.

10. Frutiger di Adrian Frutiger

Pubblicato per la prima volta nel 1976, Frutiger è un classico che negli ultimi tempi ha conosciuto una vera e propria rinascita. Creato dall’iconico type designer svizzero Adrian Frutiger (1928-2015), inizialmente per la segnaletica dell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, è un sans-serif umanista pensato per essere chiaro e altamente leggibile, sia a distanza che a piccole dimensioni. Il suo continuo utilizzo dimostra che l’affidabilità e la chiarezza sono due punti di forza imprescindibili.

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Serif Fonts

11. BN Viceroy by Brandon Nickerson

Ci sono font la cui principale caratteristica è quella di essere “tall e thin”. Uno di questi è proprio BN Viceroy. Creato dal graphic designer Brandon Nickerson, BN Viceroy si spinge all’estremo, ma lo fa con stile e con un’attenzione che garantisce un’eccellente funzionalità complessiva. Questo carattere serif, che vanta oltre 200 glyphs, deve essere usato con attenzione, ma può essere un’ottima scelta quando si vuole far risaltare il proprio design.

12. Bariol Serif by Atipo Foundry

Bariol Serif è un font pulito, morbido e amichevole che offre sempre una leggibilità fantastica. Con un design moderno e funzionale, offre molte legature e forme alternative e gestisce con disinvoltura lo stile tutto maiuscolo. Curiosità: le versioni normale e corsiva di questo font sono scaricabili gratuitamente in cambio di un tweet.

13. Saol Standard by Schick Toikka

Saol è una reinterpretazione dei caratteri serif del 1800, come Caxton Old Style e Old West Style, che contrastano con la regolarità e la sobrietà degli stili moderni. Questo nuovo carattere è stato disegnato tenendo conto delle esigenze attuali ma conserva lo spirito eccentrico del suo stile originario. Oltre a ciò offre un’ampia gamma di pesi, un ampio supporto linguistico.

 

14. Kisba Nova Text by Identity Letters

Se state cercando un font pieno di personalità questo è il vostro. Font disponibile in due formati: Headline e Text; quest’ultimo è perfetto per i caratteri da 9 a 18 point-type. Kisba Nova Text è composto da sette pesi, da Thin a Black, che offrono numerose possibilità di impostare il corpo del testo e i sottotitoli.

15. Archeron Pro by Mostardesign Type Foundry

Un altro serif molto affascinante e pulito è Archeron Pro. Un font che reinterpreta lo stile neoclassico dei serif altamente contrastati per progetti grafici o editoriali contemporanei. Rilasciato nel 2019, offre rapporti di caratteri ad alto contrasto e un’elevata altezza per dare alle frasi del corpo del testo più ritmo e leggibilità. Il font offre anche un set completo di piccole maiuscole con una tensione leggermente maggiore rispetto alle maiuscole grandi e proporzioni generose per dare maggiore enfasi al testo che si desidera evidenziare.

16. Boogy Brut by Bureau Brut

Boogy Brut non è solo un carattere tipografico influenzato dalla calligrafia, anche se il suo DNA è puramente calligrafico. Le forme modellate con precisione rivelano le qualità strutturali dei modelli scritti ma eliminano le imperfezioni artigianali causate dagli strumenti di scrittura o dalla consistenza della carta. Sintesi di vari esperimenti di Julien Priez, alias Boogy Paper, è un progetto splendidamente funzionale che darà un aspetto originale ai vostri disegni.

 

17. Nan Tragedy Text by Jean-Baptiste Morizot

Rilasciato per la prima volta nel 2019, NaN Tragedy Text è un carattere di testo funzionale dalle forme non convenzionali. Combina un approccio con correzioni ottiche delle caratteristiche di visualizzazione, come l’asse di contrasto calligrafico. Mescola inoltre forme virtuose in particolare nei corsivi, con linee più semplici e scarne. La combinazione di queste caratteristiche offre un intrigante punto di incontro tra classicità e modernità.

18. Novela by Atipo Foundry

Già dal nome si capisce che Novela è un carattere pensato per agevolare la lettura di testi lunghi e corposi. Ma questo elegante serif è tutt’altro che insipido e senza personalità. Riesce a combinare molto bene la leggibilità al carattere riconoscibile. Oltre che per libri, riviste e articoli online, è adatto anche per manifesti, imballaggi, loghi e qualsiasi altro luogo in cui sia necessario un testo che emani classe e stile. Si noti inoltre che lo stile Regular è disponibile per il download gratuito per uso personale, mentre per la famiglia completa è possibile accedere all’interessante opzione “pay what you want”.

 

19. Allrounder Antiqua by Identity Letters

Se avete bisogno di un serif sofisticato per il packaging, gli alimenti, la moda, i beni di consumo o il branding lifestyle, Allrounder Antiqua è uno di quelli da prendere in considerazione. Disegnato da Moritz Kleinsorge, questo carattere senza tempo si basa su proporzioni classiche, che lo rendono una buona scelta anche per libri, design editoriale e branding. Le sue forme raffinate si adattano perfettamente sia alle stampe che ai formati digitali. Il carattere è disponibile in otto stili con numerose caratteristiche OpenType.

20. Fragment by Pangram Pangram Foundry

Progettato da Francesca Bolognini e Mat Desjardins e rilasciato a giugno del 2022, PP Fragment si ispira al lettering e alle insegne d’epoca e mira a creare un ponte tra le forme letterarie del XIX secolo e la tipografia contemporanea. È disponibile in quattro tagli preimpostati (Serif, Sans, Glare e Text), ciascuno con caratteristiche uniche.

21. Roman Grotesque by Bureau Brut

Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, ecco un altro stile tipografico che si spinge oltre i limiti. Roman Grotesque prende due tradizioni apparentemente opposte e le fonde in una nuova forma, che i suoi creatori definiscono “né un Grotesque, né uno Serif, ma più un Serif Grotesque”. Gli stili corsivi seguono la vera struttura tradizionale del design serif. Originariamente sviluppato come parte di un’identità visiva creata per la Scuola Nazionale di Architettura di Parigi-Belleville, questo carattere è disponibile in otto pesi con i loro equivalenti corsivi.

22. Reckless by Displaay Type Foundry

Rilasciata nel 2017, Reckless è una famiglia di testi serif dall’aspetto rinascimentale che ha nell’altezza dei caratteri la sua caratteristica distintiva. È stato progettato da Martin Vácha durante uno stage presso la London University of Arts, dove ha potuto studiare i font dei caratteri serif rinascimentali. Questo font, che porta l’essenza della calligrafia nella costruzione rinascimentale, è disponibile in sei pesi e 12 stili e include numerose alternative.

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Slab serif fonts

23. Glance Slab by Identity Letters

Pubblicato nel 2020, Glance Slab è un experimental slab serif che gioca sulla tensione tra connessione e distacco. Gli spazi tra i suoi caratteri creano un effetto simile a uno stencil che è piuttosto sorprendente a prima vista. Questo font gioca molto sulle distanze dei vari caratteri. A primo impatto può destare un po’ di disequilibrio causato dal fatto che alcuni caratteri possono sembrare più stretti e collegati tra loro rispetto ad altri che risulteranno più lontani e non collegati. Questo rende il font una buona opzione per il branding o per qualsiasi altra applicazione su larga scala.

24. Newsagent by Beasts of England

Questo nuovo font è candidato ad essere uno dei più espressivi del 2023. Progettato da Simon Walker e rilasciato a settembre del 2022 Newsagent è un bold ma con alcune sfumature morbide e moderne. Vanta anche una serie di varianti decorative progettate per essere utilizzate insieme a caratteri molto stretti tra loro. Al momento è disponibile solo una versione Regular ma siamo fiduciosi per il 2023 di vederlo nelle altre varianti.

25. Minipax by Velvetyne Type Foundry

Minipax è un font open source ispirato al romanzo 1984 di George Orwell e progettato per evocare l’atmosfera del mondo distopico raccontato nel magnifico romanzo di Orwell. Il designer Raphaël Ronot ha voluto che fosse il più completo possibile quindi troverete molte alternative e caratteri speciali con cui sperimentare.

26. Shift by Jeremy Mickel

Disegnato da Jeremy Mickel, Shift si ispira ai serif e American slab della fine del XIX secolo. In particolare al Franklin Circular. Funziona molto bene come font in stile macchina da scrivere, con terminali svasati e serif prominenti. Nelle grammature più pesanti, invece, è un Egyptian adatto per le titolazioni, con spazi sottili tra i caratteri e contatori piccoli.

27. Henrietta by Very Cool Studio

Henrietta è una divertente rivisitazione di un font ispirato ai Souvenir che Very Cool Studio. La sua storia risale agli anni ’80, anche se non è sicuro chi l’abbia creato per primo. Henrietta ha un senso di Art Nouveau, una piattezza che non lo fa sembrare un vecchio stile, un’altezza importante dei font, terminali spessi, basso contrasto. Rilasciato nel 2022, il nuovo font è disponibile in 18 styles.

Variable fonts

28. Void by Optimo

Void è un carattere tipografico per la comunicazione digitale, dai social ai siti web o blog. Estremamente originale e innovativo, caratterizzato da forme gonfie con una fluidità magnetica. Disegnato da Malte Bentzen e pubblicato nel 2022, Void combina una serie di riferimenti che vanno dalla fantascienza alla cultura visiva degli anni ’90 per creare un linguaggio visivo unico. Questo font non mancherà di attirare l’attenzione nelle applicazioni di visualizzazione da parte degli utenti. Sconsigliato se si vuole passare inosservati.

29. Foundry Unie by The Foundry Types

Si tratta di un sans geometrico della tradizione europea, ispirato a Universal, Futura e Avenir, ma anche a font diversi come quelli caratteristici utilizzati nella metropolitana di Londra. Rotondo, aperto e minimale, vanta un’ampia altezza, un aspetto pulito e caratteristiche di riconoscimento ottico che lo rendono una buona scelta per la neutralità e la chiarezza.

30. GT Ultra by Grilli Type

GT Ultra è stato progettato per offrire il meglio del mondo Sans e Serif. Uscito nel 2021, GT Ultra si ispira ai caratteri “clunky, chunky, and funky flare serif” degli anni ’70 e ’80 prendendo spunto dalla loro estetica decorativa per creare qualcosa di completamente nuovo. Le proporzioni più strette dell’Italic sono bilanciate dal peso più leggero e dai tratti terminali più ripidi. Questo gli permette di fondersi senza sforzo sia con il sans geometrico che con il serif italico su un asse interpolabile.

31. Maxi by Dinamo

ABC Maxi è un sistema tipografico caldo e spiritoso, caratterizzato da movimenti iconici e linee angolari. Ha una base che fa riferimento al design svizzero di metà secolo e postmoderno, ma essendo un font variabile, queste forme familiari possono essere esagerate e accentuate in qualsiasi modo si ritenga opportuno, passando da Hairline a Black e a tutto ciò che sta in mezzo. È un font di impatto, che ha necessità di essere “osservato” per più tempo per essere apprezzato. Sicuramente non passa inosservato.

 

Display fonts

32. Officially Funky by Silver Stag

Rilasciato a giugno del 2022, Officially Funky è un font due-in-uno con un’atmosfera funky che combina la pulizia moderna del sans con lettere serif alternate e legature cool. Il font include anche oltre 45 ligatures, supporto linguistico completo, punteggiatura e numeri e istruzioni dettagliate su come utilizzare le lettere alternative in applicazioni come Canva.

33. BN Modern Ombra by Brandon Nickerson

Un altro font gloriosamente OTT, ispirato agli anni ’70, BN Modern Ombra è una rivisitazione moderna del classico Motter Ombra, originariamente progettato da Othmar Motter nel 1973 e digitalizzato da Linotype. Per creare questa nuova interpretazione, Brandon Nickerson ha utilizzato cerchi geometrici e forme a goccia e ha completamente rimodellato alcune lettere.

34. Acma by Pangram Pangram Foundry

Acma è un altro font insolito che riunisce molte idee in un unico stile. Ispirato all’estetica modernista giapponese e al mondo della moda, è in definitiva preciso e sottile, ma incorpora forme e ritmi non convenzionali, che lo rendono fluido. Originariamente destinato a titoli editoriali, questo sans serif stretto e altamente contrastato va dal sottile al bold. La sua migliore espressione la dà per caratteri a 12 punti o superiori.

35. Sirenia by Floodfonts Type Foundry

Sirenia è un carattere amichevole con angoli arrotondati e transizioni fluide, che gli conferiscono un aspetto e una sensazione molto dolce. Le sue influenze calligrafiche e la sensazione di naturalezza e autenticità lo rendono un’ottima scelta per i prodotti lifestyle e le confezioni di alimenti e bevande. I suoi 1.270 caratteri contengono molte lettere decorative e variazioni di swash per le lettere iniziali, mediali e finali, il che lo rende un’ottima scelta anche per la progettazione di loghi.

 

36. Exposure by 205TF

Exposure spinge i confini della tecnologia dei font in luoghi nuovi e interessanti. Con i font variabili convenzionali, l’uso di assi di variazione per modificare il peso, la larghezza del set e la dimensione ottica sono tutte trasformazioni ereditate da tecniche precedenti. Con Exposure, però, Federico Parra Barrios si distacca per proporre un nuovo modo di pensare. Si tratta essenzialmente di un richiamo a un’altra tecnica ormai scomparsa: phototypesetting. Uscito ad aprile 2022, Exposure è disponibile in Roman and Italic.

37. Display Ivar by Letters From Sweden

Progettato da Göran Söderström e pubblicato nel 2017, Ivar è fortemente influenzato dalla grazia e dalla robustezza della costruzione di Times ed è disponibile in tre optical sizes. Ogni sottofamiglia è composta da quattro pesi con corsivi corrispondenti per 24 caratteri. I nomi dei formati ottici, Text, Headline e Display, suggeriscono come dovrebbero essere applicati.

38. Headline Display by Eko Setiawan

Dal 2018, il graphic designer indonesiano Eko Setiawan si è concentrato su facce da esposizione dall’aspetto unico e distinto. La sua collezione di font Headline Display offre 29 nuovi caratteri tipografici progettati per fermare le persone sulle loro tracce e meritano di essere presi in considerazione se state progettando contenuti online, loghi e risorse di branding o packaging di prodotti.

39. Gnasher by YeahRight Type

YRT Gnasher ha un aspetto fumettistico che lo rende unico e riconoscibile a prima vista. Creato da Zac Neulieb, questo font “super blocky” è stato progettato per ricordare le lettere a blocchi che ricoprivano i vostri quaderni al liceo. Le lettere minuscole e maiuscole presentano variazioni tra una lettera e l’altra, per contribuire a dare al vostro design tipografico una qualità più simile a quella dei disegni fatti a mano.

40. New Eddy by Eliott Grunewald

Amate i caratteri serif? Volete portarle al massimo? New Eddy si spinge oltre, con le sue linee lunghe e le sue lettere maiuscole alte e allungate. E, pur raggiungendo quasi il livello della caricatura, riesce a farcela. È uscito nel 2020 e attualmente è disponibile solo in stile maiuscolo.

 

Come TikTok sta cambiando il panorama globale della musica

Molto più di una piattaforma, TikTok è una vera e propria community dove la musica gioca un ruolo strategico.

I TikTok lovers hanno lo spazio per la propria autenticità, infatti sono sempre alla ricerca di nuove informazioni in grado di sfatare miti, aumentando così la credibilità dei creator e la fiducia con la propria fanbase.

E se si pensa al rapporto tra le persone e i brand, in Italia il 58% degli utenti afferma di avere maggiori probabilità di fidarsi dei brand dopo averne sentito parlare dai creator di TikTok.

I creator assumono così un ruolo fondamentale e, quando sono ben accreditati in piattaforma, hanno una buona influenza sulle persone: il 65% degli Italiani su TikTok afferma di fare affidamento alle recensioni e ai consigli dei creator per decidere cosa acquistare online.

@tiktokcreators ?OOO watching @laxtoluxury ♬ original sound – tiktok creators

TikTok community: la condivisione stimola positività

Quest’anno i membri della community si sono ispirati a vicenda per cambiare la propria quotidianità con ritrovata fiducia.

È così facile riconoscersi nei contenuti di TikTok che le persone spesso agiscono in base a ciò che vedono nelle loro pagine “Per te“. A volte le azioni che compiono sono semplici, come acquistare un prodotto o provare una ricetta. Ma nel 2023 la piattaforma avrà un impatto ancora più profondo.

Le persone continueranno a riflettere sui propri valori in un mondo in continuo cambiamento con nuove sfide e problemi da affrontare. Questo aiuterà gli utenti a legarsi molto tra loro, a essere ispirati a fare delle scelte o a portare un cambiamento nella propria vita.

A livello mondiale, le persone dichiarano che TikTok ha una probabilità quasi due volte maggiore di presentare agli utenti nuovi argomenti che non sapevano di apprezzare. I contenuti in piattaforma sono così riconoscibili e accessibili che le persone sono spesso motivate a replicarli.

La condivisione di valori è molto alta e questo porta le persone a ispirarsi a vicenda. In Italia più di 2 utenti su 5 affermano di sentirsi parte di una community grazie al potere inclusivo dei creator.

@tris_bookstagram Buon Salone a tutti ♥️ mi dispiace di non essere potuta venire a Torino nemmeno a questo giro, avrei anche potuto conoscere gli altri booktoker all’evento organizzato da @TikTok Italia ?♥️ spero di farcela per il prossimo anno! #booktok #booktokitalia #bookstagramitalia #vitadalettore #lettori #booktoker #libridaleggere #salto22 ♬ Battito di ciglia – Francesca Michielin

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Le relazioni dei TikTok lovers transitano dalla musica.

Su TikTok la musica è scoperta di nuovi talenti e riscoperta di brani del passato, remix e mash-up capaci di dare una veste sempre nuova e originale alle hit più amate, generando fenomeni musicali che annullano le distanze tra generazioni.

Il 2022 è stato anche l’anno dei grandi eventi musicali in esclusiva su TikTok, dei formati inediti e dei contenuti condivisi dal grande pubblico.

Dal Festival di Sanremo – con il video in cui Blanco e Mahmood intonano “Brividi” dal balcone dell’hotel – ai 3 miliardi di visualizzazioni dell’hashtag #Eurovision2022, di cui TikTok è stato Official Entertainment Partner, fino alla nuova edizione di X Factor che ha visto protagonista Francesca Michielin e i suoi divertenti video dietro le quinte.

Tra le canzoni che hanno fatto parte della colonna sonora del 2022 su TikTok: Shakerando di Rhove, Caramello di Rocco Hunt & Elettra Lamborghini & Lola Indigo, Tu Comm’a Mme di Gianni Celeste. Fedez, i Måneskin e Jovanotti: gli artisti sul podio per numero di visualizzazioni. 

@likelinton In quale campetto mi consigli di andare? #nostress #basket #passion ♬ No Stress – Marco Mengoni

TikTok è promozione per gli artisti musicali e le case discografiche

Le canzoni possono crescere organicamente sull’app anche se sono state fuori dal mainstream per decenni.

I marketer possono anche assumere influencer per aiutare una canzone a decollare, scatenando un’ondata di post generati dagli utenti dai loro fan. E alcuni artisti hanno persino organizzato sessioni di ascolto private con gli influencer di TikTok nella speranza che aiutino le nuove canzoni a prendere piede nella piattaforma.

L’azienda ha un team globale che lavora con artisti ed etichette discografiche, negozia accordi di licenza con i titolari dei diritti e costruisce nuovi modi per convertire la sua influenza culturale in entrate ricorrenti.

La società ha recentemente lanciato un’area di distribuzione di canzoni chiamata SoundOn e potrebbe eventualmente lanciare il proprio servizio di streaming musicale.

TikTok è diventato davvero una parte fondamentale della narrazione degli artisti“, ha riferito ai media Kristen Bender, SVP, Digital Innovation Strategy & Business Development di Universal Music Group, durante un webinar sull’impatto di TikTok sull’industria musicale. “Le nostre etichette sono state estremamente appoggiate alla piattaforma”.

@clarissacorradi_ #amiciufficiale #amici21 #fypシ ♬ No Stress – Marco Mengoni

Trovare il giusto compromesso

Per alcuni, l’iper-focus su TikTok può essere estenuante. Artisti come Halsey e Charli XCX hanno recentemente pubblicato video che esprimono “disillusione” per essere stati invitati a realizzare video su TikTok dalle loro etichette. L’artista Taylor Upsahl, ha palesato che può essere “non facile” bilanciare la promozione sociale con il tour, la scrittura e la registrazione di nuova musica.

E per le case discografiche e altri detentori di diritti, l’impatto di TikTok sulla musica potrebbe essere “ridisegnato”, in particolare quando la società afferma la propria influenza come leva durante le negoziazioni di licenza.

L’argomento della posizione delle etichette è che TikTok non avrebbe un’app senza musica perché è quello che le persone usano principalmente nei loro video“, ha dichiarato ai giornalisti Tatiana Cirisano, analista dell’industria musicale e consulente presso la società di ricerca MIDiA Research. “L’argomento da parte di TikTok è che la company ora è così importante per l’industria musicale che non possono permettersi di non avere la loro musica sulla piattaforma“.

Ma l’attenzione dell’industria su TikTok non è infondata. I brani che fanno tendenza su TikTok finiscono spesso per entrare nelle classifiche di Billboard 100 o Spotify Viral 50. E il 67% degli utenti dell’app ha maggiori probabilità di cercare brani sui servizi di streaming musicale dopo averli ascoltati su TikTok, secondo uno studio di novembre condotto per TikTok della società di analisi musicale MRC Data.

TikTok è diventato un hub per le etichette per promuovere sia le nuove uscite che le tracce del catalogo precedente. Una nuova coorte di venditori di musica sui social media è nata per supportare gli sforzi promozionali sull’app.

Investire sui creator per promuovere le canzoni

Gli accordi promozionali di canzoni tra venditori di musica e influencer sono diventati un’importante fonte di reddito per i creatori di TikTok. Alcuni utenti possono guadagnare centinaia o addirittura migliaia di dollari per un singolo video in cui promuovono la traccia di un artista.

Il marketing musicale su TikTok è enorme“, come da recenti dichiarazioni di Jesse Callahan, fondatore della nuova società di marketing Montford Agency. “È un modo grazie al quale le etichette hanno portato gli artisti sotto i riflettori negli ultimi due anni. È anche i creatori hanno fatto un sacco di soldi“.

I micro influencer per campagne a suon di note

Man mano che la base di utenti di TikTok è cresciuta e i contenuti sono diventati più saturi, i marketer si rivolgono sempre più ai micro influencer piuttosto che alle superstar per le campagne di canzoni.

Il prezzo per le mega star è estremamente alto“, ha dichiarato Zach Friedman, cofondatore della nuova etichetta discografica Homemade Projects. “Per come funziona l’algoritmo di TikTok, è difficile sapere cosa avrà successo. Invece di pagare un premio per la D’Amelio, potresti pagare un micro influencer 200 dollari e il suo TikTok potrebbe ottenere 10 milioni di visualizzazioni. Per questo motivo, è meglio gettare una rete più ampia“.

Lavorare con account nuovi

Mentre la strategia di assumere influencer per innescare una tendenza musicale è collaudata, anche le case discografiche pagano regolarmente account di interesse generale per mettere le canzoni sullo sfondo dei video.

Lavorare con un “non influencer”, come un creator che carica primi piani di melma o filma una pressa idraulica che schiaccia oggetti casuali, può essere un modo altrettanto efficace per stimolare l’interesse per una canzone, hanno detto i marketer musicali.

Sfide musicali per spingere i video generati dagli utenti

Alcuni marketer stanno aprendo la porta agli utenti dei social media che tradizionalmente non sarebbero considerati influencer per promuovere brani musicali.

Piattaforme come Pearpop e Preffy consentono a etichette e artisti di creare sfide video generate dagli utenti che invitano utenti con qualunque fanbase a partecipare a una campagna di canzoni o artisti ed essere pagati in base ai risultati.

Pagare persone con un grande seguito, sarebbe come gettare alcuni grossi tronchi su un fuoco inesistente“, ha affermato il cofondatore di Pearpop Cole Mason. “Con le challenge – continua – c’è un modo per accendere davvero il fuoco“.

@laurjayned #songchallenge #musicchallenge #xmas #xmassongs #xmassongchallenge #christmas #putafingerdownchallenge #songs #music #foryoupage #fyp #foryou ♬ Christmas songs – George

In che modo le case discografiche tengono traccia delle prestazioni

Molte case discografiche hanno team dedicati al monitoraggio di TikTok sulle canzoni di tendenza.

Il nostro intero catalogo musicale viene effettivamente monitorato quotidianamente“, ha affermato Andy McGrath, vicepresidente senior marketing di Legacy Recordings, divisione all’interno di Sony Music focalizzata sul catalogo di canzoni dell’etichetta risalenti a decenni fa. “Monitoriamo costantemente azioni, reazioni e tendenze che si verificano su TikTok” ha aggiunto.

L’SVP del marketing digitale di RCA Records, Tarek Al-Hamdouni, fa comprendere che l’etichetta fa affidamento su una serie di segnali come l’aumento degli stream su Spotify o cambiamenti nel numero di spettatori su YouTube per monitorare l’efficacia di una campagna di canzoni su TikTok.

Se vedo che nel corso di una settimana il nostro pubblico [su YouTube] è passato principalmente da uomini di età compresa tra 25 e 34 anni e una settimana dopo la maggioranza è costituita da donne di età compresa tra 13 e 24 anni, allora è un ponte piuttosto semplice per connettersi tra queste due piattaforme“.

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Come l’industria radiofonica sta rispondendo all’ascesa di TikTok

Per decenni, l’industria radiofonica ha dovuto adattarsi ai cambiamenti nel modo in cui la musica viene consumata, poiché piattaforme come MTV, Spotify e YouTube hanno cambiato le abitudini degli utenti.

Con l’arrivo di TikTok, molte stazioni radio e i loro talenti hanno abbracciato i video in formato breve sia come strumento promozionale che come risorsa per scoprire nuova musica.

SiriusXM, che trasmette l’audio via satellite, digitale e tramite partnership con le case automobilistiche, ha fatto un ulteriore passo avanti, lanciando un canale radio TikTok dedicato in collaborazione con l’app di video brevi.

Quello che facciamo a SiriusXM è un complemento ad alcune delle altre esperienze disponibili con la musica in digitale“, manifesta Steve Blatter, vicepresidente senior e direttore generale della programmazione musicale di SiriusXM.

Musica su misura come pungolo per interagire e co-creare

Su TikTok i contenuti vengono selezionati in base a ciò che gli utenti trovano divertente, ma anche in base a ciò che è in grado di catturarne la loro attenzione e fiducia.

A livello globale, in media, il 67% di essi afferma di interagire con la piattaforma di short video per prendersi una pausa durante il giorno o rilassarsi a fine giornata.

Il 92% degli utenti ha provato un’emozione positiva dopo aver visto un video di TikTok che li ha portati a compiere un’azione fuori dalla piattaforma.

“Per i brand, i messaggi più efficaci in piattaforma sono stimolanti, divertenti, personalizzati e in grado di intrattenere la community – commenta Adriano Accardo, Managing Director, Global Business Solutions, Sud Europa TikTok –. In Italia – prosegue – il 57% delle persone su TikTok considera gli annunci in piattaforma molto interessanti, tanto da considerare i commenti degli utenti come punto di riferimento nella valutazione di un prodotto. Stimolare l’interazione e la condivisione di idee è quindi fondamentale e ha un impatto anche sul business”.  

Largo alla gioia: più tempo per sé stessi e leggerezza 

Non mancano consigli e iniziative per prendersi cura di sé stessi, eppure le persone sono ancora alla ricerca di risorse su questo tema, sono più consapevoli su come debba essere la felicità per loro, e danno più spazio al divertimento. A livello globale il 50% delle persone sostiene che TikTok sia in grado di migliorare l’umore e portare positività.

@lapsicologaclinica E tu lo sapevi? #pensieri #psicologia #psicologa #psicologaclinica #imparacontiktok #psicoterapia #salutementale #benesserepsicologico #foryou #fyp #fypシ ♬ suono originale – lapsicologaclinica

La gioia è un fil rouge potente e onnipresente nei video di TikTok, per cui la piattaforma è il luogo perfetto in cui le persone possono scoprire umorismo, passione, relax e altri contenuti che consentono di dare la priorità a sé stessi. In Italia il 41% degli utenti afferma che “sollevare il morale” sia una chiave che li spinge a effettuare un acquisto.