Chiara Ferragni Collection, un brand italiano ma con un respiro internazionale, ha deciso di sperimentare il gaming come nuova forma di promozione innovativa e coinvolgente. Infatti, il settore dei videogiochi è in grandissima espansione, complice anche la pandemia, ed è una forma di svago che ormai ha conquistato persone di tutte le età. Nel mondo ci sono 2,7 miliardi di gamer (17 milioni in Italia, secondo l’ultimo report di IIDEA) e il mercato dei videogiochi, da solo, vale più di quello del cinema e della musica messi insieme.
Rescue Matilda!
Il progetto è stato sviluppato da Gamindo, startup specializzata nello sviluppo di videogiochi ad impatto sociale per brand, in collaborazione con il Pixel Artist Manolo “The_Oluk” Saviantoni e il Game Developer Samuele Sciacca, già noti al pubblico per la creazione del gioco Al Bano vs Dino.
Nel gioco Rescue Matilda, un platform game in pixel art, i ruoli finalmente si invertono: non è più il principe a salvare la principessa, ma è la principessa (in questo caso Chiara) pronta a superare ogni ostacolo per salvare Matilda. Dopo aver scelto l’outfit con cui giocare e un primo livello di ambientamento, dove si corre e si salta come nel più classico dei videogiochi, la difficoltà inizia ad aumentare e l’ultimo livello è raggiungibile solo per pochi.
I nemici, bocche giganti e cactus spinati quasi a ricordare gli hater invadenti, sono sempre di più, gli ostacoli sempre più ostici, e i tempi di reazione necessari sempre più brevi. A motivare gli utenti c’è poi la classifica, con i migliori giocatori di sempre e della settimana.
Per giocare non serve scaricare nessuna app, basta cliccare questo link.
Siete pronti per l’avventura? Che la sfida abbia inizio!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/1_chiaraFerragni.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-27 10:16:372021-07-26 11:36:56Siete pronti a salvare Matilda? È uscito il videogioco ufficiale di Chiara Ferragni
Sorpassare gli 1.5 miliardi di Dollari: è questa la stima di alcuni report che cercano di dare un volume al futuro giro d’affari del mondo del gaming e degli eSports, fenomeno che negli ultimi anni ha saputo saggiamente trasformarsi da una nicchia vivace e super settorializzata ad un’enorme nuova forma di intrattenimento che spopola ormai in tutto il mondo.
Dall’organizzazione degli eventi con un vero e proprio sistema di ticketing e di vendita di ingressi alla sponsorizzazione e ai processi di divizzazionedegliatleti, possiamo affermare (ma già da tempo ormai) di trovarci davanti a un nuovo strato della cultura sportiva, che ha coinvolto personaggi del calibro di MichaelJordan, Drake e Marshmello, e che ha trovato nelle “vecchie reti televisive mainstream” (ESPN, ad esempio) spazio per dare ancora più eco mediatico al fenomeno.
Quindi, mentre i novelli atleti e non si fanno strada a suon di clic e allenamento dei riflessi, con l’ambizione di diventare parte integrante di una nuova costola dello showbiz che cerca nuovi protagonisti, tutti i riflettori di chi “ci mette la benzina” (leggi, i soldini) sono puntati con grande attenzione sul settore.
Le previsioni stimano che il numero totale di spettatori di eSports sarà quantificabile in un tasso di crescita annuale del 9% tra il 2019 e il 2023 (in numeri: da 454 milioni nel 2019 a 646 milioni nel 2023), secondo le stime di Insider Intelligence.
In poche parole, si vola verso il raddoppio degli utenti, e questo non solo grazie all’esplosione dei live streaming, ma anche grazie allo sviluppo di vere e proprie piattaforme specifiche per i videogiochi come Twitch, YouTube Gaming e Facebook Gaming, che danno ai followers una connessione diretta con i giocatori e i team.
Ma non solo: il passaggio da nicchia a “settore pro” ha creato interessanti opportunità per gli sviluppatori di giochi, i giocatori, gli influencer e gli organizzatori di eventi, senza contare anche che le Università e i college stanno lanciando sempre più numerose curriculum dedicati agli eSports per rispondere alla richiesta di personale qualificato.
Non è sbagliato considerare anche il fatto che molti ragazzi stiano guardando e investendo tempo agli eSports in prospettiva di una carriera lavorativa, a causa dell’aumento della popolarità dei tornei di gioco, degli impressionanti montepremiinternazionali, dei ricavi dello streaminge delle sponsorizzazioni one-to-one.
Gaming e Covid-19
Va anche considerato che la situazione pandemica attuale ha colpito questo settore, seppure in modo non “letale”.
Nonostante si possa pensare che la maggior parte delle attività vengano svolte online, gli eventi dal vivo legati a Gaming ed eSport sono stati decimati: l’8% cancellato, il 26% è stato rinviato, il 13% rimane in programma, e un considerevole 53% è stato spostato online, portando consistenti danni alla vendita dei biglietti, degli eventi e di tutte le attività legate all’evento tradizionale offline.
In queste circostanze, tuttavia, la maggior parte degli eventi sono stati trasformati in appuntamenti distanza a causa della pandemia e delle chiusure obbligatorie, cosa che ha portato a un aumento del numero di spettatori sulle piattaforme di streaming, riuscendo a coinvolgere un pubblico più ampio.
Se non consideriamo le piattaforme Twitch, YouTube e Facebook, dobbiamo fare un ragionamento tra le varie software house che detengono le proprietà intellettuali dei titoli più giocati e le aziende produttrici di hardware anche specifico per i gamers (e sarebbe interessante parlare anche della sparizione proprio degli ultimi tempo relativamente all’hardware da gaming, ad esempio delle GPU Nvidia).
Activision Blizzard, Valve, Tencent, Electronic Arts, Gameloft, SE e Nintendo sono solo alcune delle case sulla cresta dell’onda: esistono titoli che ogni anno garantiscono ingenti flussi di denaro come Call of Duty, World of Warcraft, StarCraft, FIFA e Candy Crush Saga, che seppur diversi tra loro, hanno un pubblico molto eterogeneo e fidelizzato in community sempre pronte a seguirne gli aggiornamenti e le evoluzioni.
Siamo, probabilmente, soltanto all’inizio di un futuro fatto di nuove star dello sport.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/gaming.jpg9231646Francesco Pannullohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Pannullo2021-04-26 16:30:312021-04-26 20:26:50eSports e Gaming nel 2021: trend e aziende chiave del settore
Sono stati annunciati ufficialmente i candidati per i Webby Awards, che ricorrono al 25° anniversario!
Da celebrità nominate come Sir David Attenborough, Dua Lipa e Rosalía, ad app stimolanti come Radio Headspace di Headspace ed EVE Online – Project Discovery, a serie di contenuti social di spicco come #UNHATEWOMEN di Philipp e Keuntje e #StyleFriday di Kolle Rebbe. I vincitori del prestigioso Webby rappresenteranno coloro che dimostreranno di creare il miglior lavoro su Internet, in tutto il mondo.
C’è la competizione per due dei premi più ambiti di Internet: il Webby Award, scelto dall’Academy, e il Webby People’s Voice Award, selezionato dal pubblico.
Le votazioni per i Webby People’s Voice Awards sono ora aperte fino a giovedì 6 maggio. Tutti i vincitori di Webby saranno celebrati durante uno spettacolo virtuale costellato di stelle condotto da Jameela Jamil martedì 18 maggio.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/1_company_rox-2.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-26 14:33:142021-07-26 11:37:24Tornano i Webby People's Voice Awards, giunti alla 25° edizione
Ridurre lo stress, essere attenti ai bisogni del team e avere un occhio verso le tendenze contemporanee. Sono queste le parole d’ordine dei tool della settimana, da inserire nella cassetta degli attrezzi per iniziare ad esplorare il mondo degli NFT, gestire meglio le videocall, o addirittura prendersi cura dei collaboratori, anche da remoto.
Tra una password da ricordare e condividere, ma sempre in modo sicuro, e una riunione su Zoom, questa settimana abbiamo anche celebrato l’Earth Day, guardando a come il mondo si è trasformato attraverso una nuova interessantissima funzione di Google.
Una storia di crimine criptato all’interno di un NFT sulla blockchain di Ethereum. Nata da una collaborazione tra uno scrittore e un artista, che ha realizzato l’opera d’arte della copertina, Frida van Lisa è una sci-fi story disponibile in appena 8 copie, da scaricare o da acquistare.
Giornata della Terra 2021
Nel più grande aggiornamento di Google Earth dal 2017, in occasione della Giornata della Terra celebrata il 22 aprile, è possibile vedere il pianeta in una dimensione completamente nuova: il tempo. Il Timelapse di Google Earth ha usato 24 milioni di foto satellitari degli ultimi 37 anni per creare un’esperienza immersiva in 4D.
Ssshhh: attenzione alle password
Stai ancora inviando le tue password in chiaro via email, Slack, WhatsApp e simili? Non farlo! Con InPrivy puoi condividere tutto il necessario con colleghi o clienti attraverso un link sicuro. Una volta aperto, il contenuto verrà cancellato.
Checklist per VideoCall
Stanco delle lunghe ore di riunione in videoconferenza? Video Call Checklist è una guida leggera e facile da leggere che contiene consigli che aiutano a ridurre la fatica da Zoom. Ogni consiglio è supportato da ricerche e da centinaia di ore di esperienza online.
Come ti senti oggi?
Sapere come si sente il tuo team ogni giorno, individuare le tendenze e agire. Slack Mood Check-in traccia l’umore del team, in modo asincrono e anonimo. Un ottimo modo per prendersi cura della squadra anche da remoto.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/digital-tool-copertina.jpg9271647Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-04-24 16:30:042021-04-26 20:26:32Frida van Lisa, InPrivy, Slack Mood Check-in: i digital tool della settimana
Instagram dichiara che ogni giorno 500 milioni di persone interagiscono con le Stories;
Il 70% degli utenti che appartengono alla Generazione Z ama visualizzare le Stories su Instagram;
Secondo Hootsuite il 58% degli utenti afferma di essersi interessato a un Brand dopo aver visualizzato una Story.
Sono passati più di 6 mesi dall’ultima volta in cui abbiamo affrontato lo spinoso argomento followers su Instagram, ma la situazione non è cambiata.
Zuckerberg non ha aggiornato le opzioni di advertising della piattaforma, quindi per i marketers non è ancora possibile pianificare una campagna pubblicitaria volta all’acquisizione di nuovi followers.
Abbiamo già dato 5 consigli su come aumentare in modo organico la fanbase del proprio profilo – personale o business – ma ora ci concentriamo nello specifico sul formato delle Instagram Stories.
Possiamo però osservare una differenza sostanziale tra Generazione Z e Millennials con riferimento ai dati sulla visualizzazione e sulla creazione di contenuti.
Risulta che il 70% degli utenti che appartengono alla Generazione Zama visualizzare le Stories su Instagram, ma solo il 39% crea e condivide attivamente questo tipo di contenuti.
Dall’altro lato invece abbiamo il 59% Millennials che visualizza le Stories, mentre la percentuale degli utenti che crea questo tipo di contenuti si abbassa ulteriormente, arrivando al 31%.
In ogni caso, secondo Hootsuite il 58% degli utenti afferma di essersi interessato a un Brand dopo aver visualizzato una Story, mentre il 50% ha visitato un sito Web per effettuare un acquisto dopo aver visto un prodotto o un servizio nelle Stories.
Partendo da queste statistiche, possiamo dedurre che la grande diffusione delle Instagram Stories può aiutare i Brand ad aumentare organicamente la propria follower base.
#1 Usare le Storie in evidenza come estensione della biografia
La biografia è fondamentale per presentare il proprio marchio perché aiuta l’utente a capire, in pochi secondi, se un determinato profilo Instagram può essere interessante da seguire o meno.
Ma a volte non basta per comunicare mission e vision del Brand, i prodotti e i servizi offerti, insomma le mille sfaccettature di un marchio.
Ed è qui che entrano in gioco le Storie in evidenza, che possono essere utilizzate strategicamente per presentare il Brand, come se fossero un vero e proprio trailer promozionale.
#2 Tornare a promuovere i TakeOvers con gli Influencers
Anche se molti pensano che gli Instagram TakeOvers andassero di moda ormai 5 anni fa, la loro potenzialità a livello di acquisizione di nuovi followers rimane comunque molto alta.
Durante un TakeOver un Brand decide di lasciare che un Influencer gestisca il proprio account Instagram, di solito per un giorno o per il corso di un evento, per produrre e condividere contenuti esclusivi.
I vantaggi per il Brand che derivano da questo genere di collaborazione sono molteplici – cross-directing follower, networking con influencer rilevanti, etc – ma soprattutto la community dell’Influencer vede la collaborazione sotto un punto di vista diverso.
Non viene percepita infatti come una pura e semplice sponsorizzazione, in quanto l’Influencer non esorta direttamente gli utenti a seguire una pagina di un Brand, ma mostra invece in maniera più autentica e meno invadente il marchio in questione.
Questo tipo di pubblicità più “sottile” può risultare quindi più efficace per aumentare la reach delle proprie Instagram Stories e, di conseguenza, anche i followers del profilo.
#3 Creare e utilizzare sondaggi, stickers, GIFs, Stories Q&A
Le Stories mettono a disposizione numerosi strumenti come poll stickers, domande aperte, GIFs, adesivi – che danno un valore aggiunto e un tocco di personalizzazione ai contenuti condivisi.
Inoltre, se utilizzati in modo strategico, possono contribuire all’aumento dei followers organici.
Per esempio, oltre ad essere uno strumento fondamentale per intrattenere gli utenti che visualizzano le Storie, i sondaggi aiutano a capire quali sono effettivamente i contenuti che i potenziali followers vogliono vedere sul profilo Instagram in questione.
Questa “ricerca di mercato” risulta molto utile per produrre contenuti diversi o esclusivi che possono attirare nuovi followers, oppure per trarre ispirazione quando si è a corto di idee, direttamente dai consigli degli utenti.
Un’altra strategia è la creazione di un pack di GIFs brandizzate. Un consiglio vincente è quello di adattare questi stickers alle situazioni della vita quotidiana, in modo che gli utenti possano utilizzare nelle loro Stories e aumentare così la loro reach, e di conseguenza l’awareness del Brand.
Infine, troviamo le Stories Q&A, ovvero grafiche che contengono delle domande per gli utenti e degli spazi appositi per le loro risposte, che vengono condivise con l’obiettivo di essere screenshottate e poi ripostate dagli utenti nei loro profili personali.
Questo tipo di contenuto è molto semplice da creare, è versatile e può adattarsi ad ogni tipo di argomento, ma soprattutto garantisce un alto livello di coinvolgimento degli utenti.
#4 Menziona i tuoi competitors senza averne paura
Sembrerà un consiglio un po’ strano ma menzionare i propri concorrenti comporta un ritorno positivo in termine di immagine – e anche di followers.
Il concetto di “shoutout to” – che letteralmente significa “gridare a” – è molto diffuso sui social, soprattutto su Instagram. Consiste nel menzionare nella propria pubblicazione un altro profilo, che può essere di un Brand, un Influencer o una Celebrities.
Le ragioni per cui avviene questa menzione possono essere molteplici: pubblicità, amicizia, collaborazione, celebrazione di un risultato, ma anche aiutare il profilo nell’acquisizione di nuovi followers.
Vediamo molti Influencers che si affidano a questo tipo di strategia per collaborare tra di loro, addirittura si parla proprio di #S4S (ovvero shootout for shoutout) riferendosi allo scambio di shoutout tra profili con una fanbase simile.
Può sembrare una tecnica controproducente, ma se utilizzata in modo intelligente può aiutare ad aumentare i followers – ma soprattutto a creare legami strategicamente necessari con la concorrenza.
L’algoritmo di Instagram è in continuo aggiornamento, è impossibile fare previsioni strategiche a lungo termine, ma l’aumento dei follower rimane sfida tutti, dai grandi brand ai neo-Influencers.
Quello che è certo è che le Stories continueranno ad essere un must per raggiungere il successo su Instagram.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/instagram-stories.jpg9531641Daniela Chiorbolihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngDaniela Chiorboli2021-04-23 11:00:392021-04-23 12:11:14Utilizza in modo strategico le IG Stories per aumentare organicamente i followers
Forse i tuoi contenuti stanno già generando conversioni sufficienti, ma vuoi davvero accontentarti di un risultato “sufficiente”? Puoi fare di meglio e migliorare il tuo content marketing per raddoppiare o addirittura triplicare i tuoi tassi di conversione.
Oggi, ci concentriamo su come farlo con l’aspetto più importante del content marketing: i tuoi contenuti. Ecco i qualche consiglio per aumentare le tue conversioni.
1. Scrivi un titolo “killer”
Il titolo è la prima cosa che i lettori notano del tuo post sul blog o nella tua landing page. Se il titolo è in grado di catturare l’attenzione, le persone continueranno a leggere il contenuto; diversamente non visiteranno la tua pagina.
Ci sono alcuni elementi comuni nei titoli di successo, Hubspot e Outbrain hanno studiato 150.000 titoli di articoli nel 2013 trovando risultati molto simili ad alcuni punti che Auriane Alix ha condiviso recentemente dopo aver analizzato i titoli di ben 50 articoli di successo diventati virali.
Tra gli elementi con alti tassi di conversione troviamo:
Titoli con sette parole
Numeri nel titolo
La prima parola include “cosa”, “perché”, “come”
La prima parola include “il” o “questo”
Puoi utilizzare queste caratteristiche comuni dei titoli di successo come base per scrivere titoli killer con un alto tasso di conversione.
Spiega chiaramente di cosa tratta il contenuto in poche parole e, se ha bisogno di qualche dettaglio in più, includi una breve spiegazione dopo i due punti o il trattino. E, quando crei un post con una lista, usa un numero.
Oltre a queste nozioni di base, secondo Wider Funnel, parole come “tu”, “perché”, “gratis”, “nuovo” e “subito” aiutano a generare conversioni.
Puoi trovare più parole ad alta conversion in un elenco di oltre 700 parole compilato da OptinMonster. Ci sono, inoltre, alcuni strumenti utili per l’analisi dei titoli come quelli di CoShedule e Advanced Marketing Institute, strumenti per testare le bozze dei titoli in modo da poter scegliere quello che probabilmente avrà il rendimento migliore.
2. Incuriosisci i lettori con la tua introduzione
Il tuo titolo dovrebbe attirare i lettori. L’introduzione dovrebbe incuriosirli abbastanza da farli rimanere e desiderare di leggere di più. In altre parole, il titolo è l’esca e l’introduzione è l’amo.
E non sarebbe fantastico se la tua introduzione fosse anche l’amo per i motori di ricerca?
Ciò è possibile quando utilizzi strumenti come TextOptimizer che offrono suggerimenti per il miglioramento dei contenuti in modo che i tuoi contenuti soddisfino le esigenze delle persone che vi arrivano dai risultati di ricerca di Google. Gli utenti, quando ottengono ciò che stanno cercando, restano sulla tua pagina più a lungo e interagiscono meglio con essa.
Per i blog post, le prime tre o quattro frasi sono l’introduzione e dovrebbe chiaramente spiegare come i lettori possano trarre vantaggio dal post. Altrimenti, perché dovrebbero continuare a leggere?
Nel caso delle landing page, il sottotitolo funge da intro ed è altrettanto importante per intrigare e convertire il tuo pubblico. Il sottotitolo dovrebbe evidenziare i principali vantaggi, in modo che le informazioni siano più facili da leggere ed elaborare.
3. Scegli le giuste immagini
L’aggiunta di elementi visivi al testo può fare un’enorme differenza in termini di prestazioni. Attrae e coinvolge i tuoi lettori aggiungendo più sostanza. È anche un ottimo modo per suddividere parti di testo più lunghe, rendendo il contenuto più facile da leggere e comprendere.
Uno studio di BuzzSumo su oltre 1 milione di articoli ha rilevato che i contenuti con immagini ogni 75-100 parole, hanno realizzato il doppio delle condivisioni di articoli con meno immagini. Il tipo di immagini da utilizzare dipende dai contenuti che stai creando.
Ecco cinque tipologie di contenuto grafico che possono aiutarti ad aumentare le conversioni:
#1. Usa Grafica originale
Prendersi del tempo per inventare qualcosa di prezioso e originale, mostra ai lettori che i tuoi contenuti sono unici.
Anche se non hai un designer interno che ti aiuti in questo, puoi sempre utilizzare strumenti come Canva per aiutarti a crearli.
La grafica originale può funzionare bene, ad esempio immagini in primo piano per i post del tuo blog. È meglio cercare di inventare qualcosa di divertente e accattivante ma comunque rilevante per l’argomento trattato nel post.
Esempio: ecco un’immagine originale creata per un post dedicato all’Influencer Marketing. Come puoi vedere, l’immagine cattura immediatamente l’attenzione e si riferisce chiaramente all’argomento trattato.
#2. Inserisci grafici o tabelle
Se citi studi o statistiche a sostegno dei tuoi punti, includi tabelle e grafici per illustrarli. Grafici o tabelle accanto al testo facilitano l’elaborazione delle informazioni da parte dei lettori.
#3. Non dimenticare gli screenshot
Se spieghi come funziona qualcosa, gli screenshot possono arricchire i tuoi contenuti. Gli screenshot possono spiegare visivamente ciò che le parole non possono esprimere adeguatamente.
Ad esempio, utilizzali per illustrare suggerimenti pratici per uno strumento o l’implementazione di una strategia. Puoi anche utilizzare screenshot come prova delle affermazioni fatte nel testo.
Puoi evidenziare, annotare o modificare i tuoi screenshot per spiegare meglio un punto. Per mantenere intatta la qualità dell’immagine durante la modifica, puoi utilizzare editor di foto gratuiti come Instasize per realizzare contenuti adatti per ogni piattaforma dove andrai a pubblicare.
Esempio: in un articolo di Ninja Marketing dedicato al lancio della nuova piattaforma AD Studio di Spotify è stato inserito uno screenshot per mostrare l’anteprima dell’interfaccia dedicata alla gestione self-service delle campagne pubblicitarie audio e video su Spotify.
#4. Sfrutta il potere delle Infografiche
Dati complessi e concetti complicati possono essere difficili da comprendere con le sole parole. In questi casi, le infografiche possono essere utili per spiegare o illustrare le informazioni. Uno studio di Venngage nel 2020 ha rilevato che il 40% degli esperti di marketing ha ritenuto che questo formato sia la forma di contenuto più coinvolgente.
Strumenti come Piktochart e Infogram sono ottimi per creare infografiche accattivanti, anche per i principianti. Puoi anche utilizzare le infografiche per riutilizzare il tuo vecchio testo.
Cerca alcuni dei tuoi post sul blog più performanti , quindi trasformali in un pezzo più breve che evidenzi i punti principali e usa quel contenuto per creare un’infografica.
#5. Non dimenticare i Video
Le immagini o il testo da soli potrebbero non essere sufficienti per spiegare come funziona un prodotto o come le persone possono trarne vantaggio. Potresti includere un breve video esplicativo sulla tua pagina di destinazione per aumentare le conversioni. Oppure includi testimonianze video o recensioni di clienti e influencer.
Se non hai il tempo, le competenze o le risorse per creare contenuti video proprietari, utilizza siti Web di filmati stock . Offrono video che possono essere utilizzati un numero illimitato di volte con un abbonamento una tantum e puoi accedere ai loro grandi repository di video introduttivi, storie di Instagram, loghi animati e modelli di YouTube.
4. Utilizza un formato di facile lettura
Un altro fattore che influenza la capacità di conversione dei tuoi contenuti è il formato. Scrivere suggerimenti e informazioni utili in enormi blocchi di testo non rende facile la lettura e l’elaborazione per le persone. Questo metodo di scrittura può danneggiare il tuo tasso di conversione perché le persone vogliono poter sin da subito aver chiaro il contenuto.
Per rendere i tuoi contenuti più facili da leggere:
Suddividi blocchi di testo in paragrafi più brevi. Non creare paragrafi di più di cinque o sei righe.
Utilizza i punti elenco laddove applicabili per evidenziare i punti chiave.
Aggiungi altri elementi come immagini per illustrare i tuoi punti e suddividere i blocchi di testo.
Includere sottotitoli ogni volta che è possibile per rendere il contenuto più facile da leggere
Esempio: è possibile visualizzare una formattazione di facile lettura in molti articoli di Ninja: paragrafi, sottotitoli e schermate brevi e di facile lettura.
5. Crea una “call to action” convincente
La tua call to action dovrebbe convincere le persone a compiere l’azione desiderata. Forse la tua CTA è alla fine di un post sul blog, che esorta le persone a iscriversi alla tua newsletter o scaricare il tuo ultimo e-book. O forse è una CTA sulla tua landing page per un prodotto o servizio. Anche i tuoi contenuti video hanno bisogno di un invito all’azione per aumentare le conversioni.
Ovunque venga utilizzata, assicurati che la CTA sia convincente:
Spiega chiaramente cosa vuoi che le persone facciano. Rendila utilizzabile iniziando la frase con un verbo. Ad esempio, “Ottieni subito la tua guida gratuita” o “Inizia a risparmiare oggi”.
Arriva al punto. Se la CTA si trova alla fine di un post sul blog, puoi scrivere una frase dettagliata. Per una landing page, limitala a cinque o sei parole.
Concentrati su ciò che otterranno o su come trarranno vantaggio dall’azione.
Crea urgenza con parole come “adesso”, “subito” o “oggi”.
Crea esclusività utilizzando parole come “personalizzato” o “esclusivo”.
Evidenzia i vantaggi con parole come “gratis” o “salva”.
Scegli un paio di suggerimenti per creare ogni CTA. Quindi esegui un test A / B per vedere quale genera più conversioni.
Esempio: La landing page di OptinMonster mostra un eccellente esempio di invito all’azione convincente. “Get OptinMonster now” è breve e pertinente. Spiega cosa otterranno le persone e usa la parola “now” per creare un senso di urgenza.
Non accontentarti mai del “soddisfacente”: questi suggerimenti semplici ed efficaci possono aiutarti a migliorare i tuoi contenuti per aumentare le tue conversion.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/aumentare-le-conversion-copertina.jpg9251645Andrea Venturahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAndrea Ventura2021-04-22 16:30:172021-04-23 11:32:305 semplici consigli per aumentare le conversion dei tuoi contenuti
Neuralink, l’azienda di Elon Musk che si occupa di interfacce tra computer e cervello, ha pubblicato un video che mostra una scimmia mentre gioca al videogioco Pong senza usare le mani, solo con la mente.
I suoi segnali cerebrali sono stati infatti inviati senza fili attraverso un dispositivo impiantato nel suo cranio. La speranza dichiarata dell’azienda è che l’interfaccia possa, in futuro, permettere alle persone con patologie o funzioni neurologiche compromesse, di controllare a distanza telefoni o computer.
Il primate, macaco femmina chiamata Pager, è stata prima “allenata” a giocare al videogioco con un joystick grazie al semplice meccanismo di associare una ricompensa al comportamento funzionale. A ogni traguardo raggiunto, infatti, Pager ha ricevuto un gustoso frullato di frutta.
Durante questo processo, il dispositivo Neuralink ha registrato le informazioni su quali neuroni venivano coinvolti per controllare i diversi movimenti della scimmia. Successivamente, il joystick è stato scollegato, lasciando Pager a controllare il gioco solo con la mente.
In un blog post i ricercatori hanno affermato: “La nostra missione è quella di costruire un sistema clinico BMI (Brain Machine Interface) sicuro ed efficace che sia wireless e completamente impiantabile.
Restituire la libertà digitale
“Il nostro primo obiettivo è quello di restituire alle persone con paralisi la loro libertà digitale, per comunicare più facilmente con i testi, navigare e alimentare le loro passioni sul web, esprimere la loro creatività attraverso la fotografia e l’arte, e, sì, anche per giocare ai videogiochi”.
Hanno anche aggiunto che il sistema “potrebbe anche essere potenzialmente utilizzato per ripristinare la mobilità fisica” utilizzando il collegamento per leggere i segnali nel cervello che potrebbero essere utilizzati per stimolare i nervi e i muscoli del corpo, anche se sembra che questo tipo di processo abbia bisogno ancora di molto tempo, fondi e tentativi.
“Con la scimmia, calibriamo il decoder mappando i modelli di attività neurale ai movimenti reali del joystick. Tuttavia, non saremo in grado di utilizzare tale strategia per le persone con paralisi”, hanno proseguito.
La risposta del signor Musk all’esperimento è stata tipicamente audace. Ha infatti twittato: “Il primo prodotto Neuralink permetterà a qualcuno con paralisi di usare uno smartphone con la mente più velocemente di altri che usano i pollici”. Ha poi aggiunto che la prossima fase sarà “permettere ai paraplegici di camminare di nuovo”.
First @Neuralink product will enable someone with paralysis to use a smartphone with their mind faster than someone using thumbs
Scopo e intenzioni sono nobili, le prospettive esaltanti. Permettere, però, alle persone affette da paralisi di poter tornare a camminare, non è che l’obiettivo a medio termine.
L’ambizione dietro Neuralink è quella di inaugurare una nuova era di “cognizione sovraumana”: un “uomo nuovo” che, grazie alle interfacce neurali, acquisisca una sorta di super poteri che gli permettano di rivaleggiare, magari primeggiando, con i più potenti e veloci calcolatori elettronici.
Andrew Jackson, professore di interfacce neurali alla Newcastle University, ha così commentato l’esperimento: “Il controllo cerebrale dei cursori del computer da parte delle scimmie non è esattamente una novità assoluta: questa dimostrazione estende una linea di lavoro che risale almeno agli studi pionieristici nei primi anni 2000.
“Il controllo nel video sembra impressionante, ma senza poter consultare una vera e propria pubblicazione sui loro dati è difficile comprendere come si confronta con l’attuale stato dell’arte”.
Ha aggiunto però che una connessione senza cavi, con i segnali cerebrali inviati direttamente dal cervello al computer, sono un spetto “decisamente nuovo e innovativo”.
“Per me è il progresso qui, ed è importante che questo progresso venga impiegato sia per migliorare la sicurezza nelle applicazioni umane ma anche come un modo per migliorare il benessere degli animali utilizzati negli studi di neuroscienze. E il team di Neuralink ha sicuramente fatto progressi significativi in questo senso”.
Prima di Pager, Gertrude
Il macaco Pager non è però stato il primo animale a guadagnarsi le prime pagine dei giornali grazie all’eccentrico Elon Musk. Neuralink, infatti, aveva già diffuso un video di un maiale, chiamato Gertrude, con un chip installato nel cervello, e un computer collegato in wireless mentre tracciava la sua attività neurale durante la ricerca di cibo.
Già allora, l’opinione pubblica aveva sollevato diverse questioni legate all’utilizzo di queste innovative tecnologie. In particolar modo, le questioni etiche e le possibili implicazioni sullo sviluppo di un prodotto pensato e realizzato per bio-ingegnerizzare l’essere umano.
In aggiunta, il co-fondatore di Neuralink, Max Hodak, ha recentemente twittato sulla possibilità di usare la tecnologia e l’ingegneria per creare nuove specie: “Potremmo probabilmente costruire Jurassic Park se volessimo”, ha detto, aggiungendo che non creerebbe “dinosauri geneticamente autentici” e richiederebbe 15 anni di allevamento e ingegneria per ottenere “specie nuove super esotiche”.
Incoraggiante, vero? D’altra parte, diversi film e altri prodotti audio-visivi ci hanno già sufficientemente dimostrato che un’attività del genere ha ottime possibilità di funzionare senza problemi e non creare alcun rischio.
La crudeltà sugli animali
Alcuni esperti però sono rimasti più preoccupati per il benessere delle scimmie e dei maiali che Neuralink sta usando nei suoi attuali esperimenti.
La dottoressa Katy Taylor, di Cruelty Free International, ha dichiarato: “È incredibile che gli animali vengano usati in questo grottesco esperimento guidato dalla curiosità.
“Infatti, il 57% degli esperimenti nelle università rientrano nell’ambito della ricerca di base, molti dei quali sono guidati da nient’altro che curiosità e certamente non necessari”.
Nel suo blog, Neuralink ha ribattuto che tutti gli animali sono stati trattati bene e monitorati attentamente. In più, uno staff dedicato di veterinari si occupa della loro saluta prendendosi costantemente cura di loro.
“Pager vive con il suo compagno, Code. Si divertono a dondolare dalla loro casa sull’albero e a sonnecchiare nelle loro amache dopo una coinvolgente sessione di gioco”, ha riferito l’azienda.
All’orizzonte, l’essere umano
Come affermato dai ricercatori, non sarà possibile applicare metodologia utilizzata per insegnare a Pager a “videogiocare con la mente” sui pazienti affetti da paralisi.
Tuttavia, ricerche precedenti del consorzio BrainGate hanno dimostrato che i neuroni nella corteccia motoria rimangono sintonizzati in modo direzionale sull’intenzione di movimento anche nelle persone che non possono muovere gli arti, e che è possibile calibrare un decoder mentre la persona immagina semplicemente di muovere un mouse o un dito su un trackpad per guidare un cursore.
Dopo che il decoder è stato calibrato, la persona è in grado di digitare email e messaggi di testo, navigare sul web, e compiere qualsiasi operazione che può essere fatta con un computer, semplicemente pensando a come vogliono che il cursore si muova.
La tecnologia di Neuralink si basa su decenni di ricerca. I sistemi BMI utilizzati negli studi precedenti non hanno più di qualche centinaio di elettrodi, con connettori che passano attraverso la pelle e richiedono un tecnico per “collegare” il BMI.
La missione di Neuralink è quella di costruire un sistema clinico BMI sicuro ed efficace che sia wireless e completamente impiantabile, e soprattutto che gli utenti possano utilizzare senza aiuti di personale tecnico specializzato e portarlo con sé ovunque vadano.
Il primo passo è quello di aumentare il numero di elettrodi per garantire una migliore robustezza e un più alto flusso di informazioni. Successivamente, sarà necessario automatizzare l’intervento di impianto per renderlo il più rapido e sicuro possibile. I recenti progressi ingegneristici nel campo e le nuove tecnologie sviluppate da Neuralink stanno aprendo la strada al progresso su ciascuno di questi ostacoli tecnici chiave.
MindPong è solo una dimostrazione iniziale delle potenziali capacità dell’N1 Link, una futuristica anticipazione delle potenzialità che il dispositivo può raggiungere.
Un dispositivo elettronico impiantato nel cervello può apparire un prezzo accettabile da pagare per recuperare la possibilità di entrare in contatto con gli altri e, in futuro, riacquistare capacità motorie perdute.
Naturalmente, le diverse considerazioni etiche legate all’ibridazione dell’essere umano con le tecnologie e le conseguenze distopiche di una possibile influenza dei sistemi cibernetici sull’essere umano saranno questioni del tutto nuove e da considerare. Senza accennare alle possibili implicazioni legate alla privacy a cui saremo, forse, disposti a rinunciare pur di diventare super intelligenti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/neuralink.jpg9281648Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-04-22 10:00:482021-04-22 16:50:42Muskenstein: dopo Pager e Gertrude, siamo pronti ai chip di Neuralink nel cervello umano?
Salesforce, azienda leader globale nel CRM, continua a crescere e l’Italia rimane uno dei paesi che fa segnare dei numeri significativi in tutti gli ambiti. Per questo, per meglio servire e consigliare i propri clienti impegnati in un forte processo di trasformazione e accelerazione digitale, ha deciso di darsi una nuova organizzazione.
Nuova organizzazione
La prima linea è caratterizzata da una Leadership al femminile con Vanessa Fortarezza che in qualità di Area VP Enterprise Business Unit segue tutti i clienti dei settori Financial Services, Telco, Energy e Utilities, Automotive, Manufacturing e Travel&Transportation, mentre Eva Maria Mengoli in quanto Area VP Commercial Business Unit segue le aziende di medie dimensioni fiore all’occhiello del tessuto imprenditoriale italiano in molti settori industriali. Alessandro Paglioli è il Senior Regional VP Retail, Pharma, Media e CPG. I tre manager riportano direttamente al nuovo Country Leader Mauro Solimene.
L’altra importante novità riguarda le vendite specializzate. Qui, Maurizio Capobianco in qualità di Area VP Cloud Sales coordina i team di Marketing Cloud guidato da Andrea Buffoni, Commerce Cloud da Gianluca De Cristofaro e Platform e Service Cloud sotto la direzione di Alberto Azerrad.
Nicola Lalla, VP Solution Engineering, estende la sua responsabilità all’area Mediterranean, Middle East & Africa, guidando tutto il team di Solution Engineers a supporto delle vendite.
Salesforce da quest’anno pone inoltre un’attenzione particolare alla Pubblica Amministrazione come segnale dell’urgente necessità di digitalizzare i processi per servire al meglio i cittadini. A riprova di questo impegno è stata affidata a Federico Della Casa la responsabilità di Senior Vice President Sud Europa, Settore Pubblico. In Italia il mercato è invece seguito da Augusto Davico quale Senior Regional VP.
A completare la struttura anche la divisione SMB per i servizi alle piccole e medie imprese con Giovanni Crispino che in quanto Senior Area VP segue Sud Europa, Medio Oriente, Israele e Africa. Marco Marcone Regional VP Alliances & Channel continua a guidare la gestione delle partnership e dei programmi che impattano la Salesforce Economy mentre Silvia Kyselova’, Direttore Marketing coordina le campagne di Awareness e lead generation in modalità integrata.
Mauro D’Addazio, Senior Regional VP ha la responsabilità di guidare i team di progetto del Customer Success Group area critica per il successo dei clienti e per i rinnovi contrattuali.
Resta centrale il ruolo di Paolo Bergamo, Senior Vice President Product Management che in quanto Executive Sponsor dalla California continua a essere un punto di riferimento per i clienti italiani e rappresenta il contatto con l’Headquarter di San Francisco.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/salesforce.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-20 15:12:392021-07-26 11:37:57Salesforce si riorganizza per sostenere al meglio la crescita dell’ecosistema italiano
Oggi, Heineken lancia una nuova campagna globale, “We’ll Meet Again”, che celebra la resilienza e la creatività delle persone nell’ultimo anno e il modo in cui hanno trovato modi creativi per reinventarsi e mantenere vivo lo spirito.
We’ll Meet Again
Disponibile su Youtube, We’ll Meet Again viene lanciata esattamente un anno dopo l’uscita della prima campagna #SocialiseResponsibly di Heineken, “Ode To Close”, la prima di una serie di creatività che hanno mostrato sostegno agli utenti durante la pandemia globale.
La creatività mostra il modo in cui le persone si sono reinventate nel quotidiano durante la chiusura, in qualcosa di inaspettato e divertente: dal vestirsi per fare colpo quando si porta fuori la spazzatura, fino a trasformare una passeggiata con il cane in una festa da ballo. We’ll Meet Again riconosce la forza dei consumatori, che hanno usato la loro creatività per mantenere alto l’umore dopo più di un anno di pandemia e limitazioni associate.
Il film è stato diretto dal pluripremiato regista François Rousselet e girato a Barcellona, in Spagna, secondo i rigidi protocolli COVID-19, rafforzando il bisogno di intraprendenza e ingegnosità che è al centro della campagna.
Bram Westenbrink, Heineken Global Senior Director ha dichiarato:
In Heineken il nostro obiettivo è raccontare storie che siano in sintonia con le persone di tutto il mondo. Quando abbiamo lanciato Ode To Close più di un anno fa, il mondo era bloccato e il nostro messaggio era incentrato sulla sicurezza dei nostri clienti: socializzare responsabilmente. Con We’ll Meet Again, la campagna attinge al sentimento collettivo del momento, mostrando esperienze di vita reale a cui quasi tutti possono relazionarsi, celebrando la resilienza e l’immaginazione con un chiaro messaggio di speranza per il futuro.
Bruno Bertelli, Global CCO, CEO di Publicis Italia, ha dichiarato:
Sebbene il blocco e la riapertura delle città siano stati diversi in ogni paese, ciò che ci ha uniti è il nostro desiderio comune di riconnetterci con le persone attraverso momenti sociali. Con We’ll Meet Again di Heineken, abbiamo realizzato una campagna che celebra l’umanità, sottolineando anche la resilienza, lo spirito positivo e mai arrendevole delle persone in tutto il mondo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/1_company_rox.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-20 12:49:352021-07-26 11:38:17La nuova campagna di Heineken celebra la nostra creatività durante le chiusure
Hai già sentito parlare degli NFT? Si tratta dei Token Non Fungibili ovvero gettoni crittografici che rendono un oggetto immateriale unico e non replicabile. Sebbene funzionino attraverso il meccanismo della blockchain, la differenza con le criptovalute, tra cui i bitcoin, sta nell’impossibilità di essere replicati.
Benché questo ambito non sia propriamente appannaggio della pubblicità, ecco come i marketers possono sfruttare gli NFT per promuovere i brand dei loro clienti.
Come gli NFT creano valore per i brand
Creare valore per gli utenti è il paradigma del mondo web contemporaneo.
Un cambiamento sociologico che ci fa capire quanto facilmente gli NFT si siano fatti strada nel non luogo digitale. Il loro debutto in società è avvenuto attraverso giochi, sport, arte e musica. Il fenomeno sta spopolando nel collezionismo digitale e sta interessando molti marchi tra cui: Nike, Louis Vuitton e F1 Racing ma anche artisti musicali.
L’evento merita di essere seguito perché apre strade completamente nuove all’advertising. Una fra tutte è la collaborazione che i marchi possono instaurare con artisti per creare opere d’arte digitali collezionabili che grazie alla propria unicità certificata diventano veri e propri cimeli esperienziali.
Il collage di Beeple venduto per 69,3 milioni di dollari
Tutti noi vorremmo “possedere un momento” e questo lo sanno bene i marketer ma anche il fondatore di Twitter. Jack Dorsey, infatti, ha venduto all’asta il token non fungibile del suo primo tweet per la bellezza di 2.9milioni di dollari. Probabilmente le 5 parole più costose della storia!
Gli NFT possono essere utilizzati dai brand in vari modi:
per finanziare inziative del marchio
per creare esperienze di fruzione del prodotto completamente diverse
per rendere un evento un’esperienza esclusiva.
Queste sono solo alcune delle possibilità che i marchi possono cogliere per sfruttare questo trend. Ma come qualsiasi strumento tecnologico, l’uso degli NFT deve essere inserito all’interno di una strategiapubblicitaria che ne amplifichi la portata valoriale.
NFT Marketing: il valore degli NFT nel mercato dell’arte
Il collezionista è il consumatore più fedele del marchio.
Artisti digitali come il fotografo Dave Krugman hanno subito colto le potenzialità dei token non fungibili.
“Questa è una nuova tecnologia, una nuova impalcatura con cui gli artisti possono lavorare e paragono gli NFT a qualcosa di più simile a una relazione tipo artista-collezionista. Si tratta più di costruire una comunità e costruire una relazione online con le persone con cui condividi la tua storia attraverso l’arte. Questo è molto più solido di quello che siamo stati in grado di fare con le piattaforme di social media, ed è ciò di cui sono entusiasta”, ha affermato il fotografo durante un’intervista rilasciata a Coindesk Tv.
Le potenzialità degli NFT possono essere lette anche sul sito cryptoart.io in cui è possibile monitorare l’ammontare delle opere d’arte vendute negli ultimi mesi con NFT.
Dai grafici si nota facilmente che nell’ultimo mese c’è stato un aumento importante delle vendite.
Fonte: https://cryptoart.io/data
Ciò significa che la rivoluzione digitale è già iniziata e molti collettivi creativi si stanno affacciando al mercato delle opera d’arte digitali. Grazie al processo di conio è possibile realizzare delle serie di opere in edizione limitata e generare un numero di NFT corrispondente. Altro punto per i token non fungibili!
Unicità ed esclusività sono i sentimenti che spingono i collezionisti ad acquistare le certificazioni delle opere. Ma il fenomeno può essere letto sotto una lente diversa che tocca altri aspetti della comunicazione e della pubblicità.
Alcune piattaforme di moda stanno iniziando a predisporre la vendita di collezioni in edizione limitata acquistabili tramite token.
Per i marketer i token possono essere sfruttati anche nel mondo dell’influencer marketing.
Attraverso la piattaforma TryRoll.com, un’infrastruttura di blockchain per il denaro, gli influencer possono utilizzare NFT per monetizzare.
Sul sito della piattaforma si legge: “Roll conia i token digitali a marchio unici per la tua presenza online, permettendoti di possedere, controllare e coordinare il valore che crei su tutte le piattaforme. Chiamiamo questi token di marca moneta sociale e utilizziamo la blockchain di Ethereum per coniare ogni token secondo lo standard ERC20. L’utilizzo della blockchain di Ethereum ci consente di sviluppare denaro sociale in un modo controllato da te e dalla tua comunità, non da noi come rete.”
Immagina delle vere e proprie campagne di influencer marketing organizzate in questo modo: i follower del creator accedono tramite la piattaforma a chat e gruppi privati dove assistere a lanci di prodotti e contenuti esclusivi. Usando i token come call to action, le agenzie pubblicitarie possono monitorare l’andamento della campagna e il creator monetizzare incentivando la partecipazione della community.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/nft.jpg9231643Flavia Alvihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFlavia Alvi2021-04-19 16:30:042022-02-09 14:02:38Come gli NFT stanno diventando un'opportunità per marketer e brand
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