Vita da ufficio: 8 tipi di persone che non dovresti avere nel tuo team
Guida pratica che aiuta a riconoscere un collaboratore dannoso per l'azienda e a salvaguardare la salubrità dell'ufficio
20 Aprile 2021
Negli ultimi mesi abbiamo avuto a che fare con n-mila varianti di remote working. Il rischio di esserci disabituati alle classiche dinamiche che si instaurano tra colleghi e dipendenti in azienda è dietro l’angolo. Sappiamo ancora destreggiarci tra i comportamenti sociali che scandiscono la normale routine dell’ufficio? Questa potrebbe sembrare la sceneggiatura di Camera Cafè, la mitica sitcom con Luca e Paolo. Oppure una dettagliata recensione della serie TV The Office con Steve Carell, Rainn Wilson e John Krasinski. Invece davanti a noi abbiamo un vademecum che delinea i tratti caratteristici dei dipendenti tossici che potrebbe capitare di incontrare in azienda.
Non si vive di solo smart working
L’importanza di un posto di lavoro sano e piacevole, soprattutto in un periodo critico come questo, si fa sempre più impellente. Per chi continua a frequentare gli uffici, sarà importante riprendere le relazioni tra colleghi con il piede giusto. Per chi invece il piede non lo ha ancora rimesso in ufficio, perché non approfittarne per fare un bel ripassino sulle tipologie di colleghi e dipendenti che popolano l’habitat aziendale? Magari partendo da un’analisi introspettiva? Si dice sempre che “I dipendenti non scappano dalle aziende ma dai capi incapaci”. E se fossero, a volte, i dipendenti a metter paura ai propri responsabili? Si parla tanto dell’importanza di avere un direttore di reparto in gamba. Quante volte abbiamo letto e pensato che un capo, prima di tutto, debba essere un leader? Ma ci siamo mai soffermati a pensare a quali tipologie di dipendenti deve tener testa un dirigente d’azienda? In questo fantastico “gioco di ruolo”, il posto di lavoro appunto, è necessario considerare le personalità di tutti i player coinvolti. Per comprendere dove sia possibile intervenire per trasformare un’azienda nel luogo in cui tutti vorrebbero lavorare. Ecco gli 8 principali idealtipi di dipendenti tossici che mettono a rischio la salubrità di un ambiente di lavoro. Non sarà solo una semplice classificazione delle specie di homo oeconomicus. Abbiamo inserito qualche piccolo suggerimento per prevenire eventuali problemi causati da dipendenti tossici in ufficio e arginarli prima che diventino irrecuperabili.Il Caterpillar
Siamo tutti d’accordo che per far crescere un’azienda, siano necessari collaboratori disposti a mettersi in discussione con proposte, idee, suggerimenti e valori. Ciò non significa per forza costruire un team di lavoro fatto di uomini-ruspa (o donne-ruspa) e caterpillar. Si tratta pur sempre di lavoro, non si sta giocando una partita di football americano! Questo tipo di dipendente si fa strada tra le opinioni e i pareri dei colleghi per ottenere ciò che vuole, costi quel che costi. Possono interrompere bruscamente le riunioni in ufficio e schierarsi costantemente contro. Spesso, i caterpillar alzano i toni e redarguiscono gli altri facendo uso di black humor ed espressioni ciniche nei confronti dei colleghi. Nei casi peggiori usano modi bruschi anche con il capo. È senz’altro un caso di caterpillar tra le pareti dell’ufficio, se emergono questi specifici tratti di personalità:- Regolarmente aggressivo
- “Personalità forte” (alpha man / woman esagerati)
- Si sente sempre nel giusto
- È dilagante nelle discussioni
Il Passivo-aggressivo
Il dipendente Passivo-aggressivo è colui che non dice ciò che pensa quando sarebbe meglio farlo. Invece che rendere esplicito – nei dovuti modi – il proprio dissenso, mostra indirettamente che c’è qualcosa che non va. Glielo si legge in faccia, ma non riesce ad esprimerlo a parole. Anche questo atteggiamento aumenta la tossicità dell’ambiente di lavoro. Il motivo principale è questo: immaginiamo di chiedere a un collega di svolgere un compito. Non siamo contento del risultato ottenuto, ma invece di farlo notare direttamente al collega, preferiamo seppellire gli errori sotto un sorriso di cortesia. È così che ci ritroviamo ad assegnare l’incarico ad un altro collega. La maggior parte delle volte quel collega siamo noi stessi! Risultato: il carico di lavoro non è più distribuito equamente all’interno dell’ufficio e la catena di produzione rischia di andare in cortocircuito. I tratti peculiari del dipendente passivo-aggressivo lo delineano come una persona che:- Evita il conflitto diretto
- Ha un carattere amaro o irritante
- Fornisce giudizi ambigui
- Smette di svolgere compiti per i quali non si trova d’accordo
Il Lamentoso
In fondo lo siamo un po’ tutti. C’è sempre qualcosa che non va in questo mondo. Figuriamoci in azienda! Le cose non vengono mai fatte come dovrebbero. A volte la soluzione migliore sarebbe quella di rispondere con un: “take it easy!“, ma raramente va così. Il dipendente lamentone continua ad accumulare negatività finché questa, da piccola palla di neve, si trasforma in una valanga. E quella valanga dovrà, prima o poi, travolgere qualcosa. Spesso quel qualcosa è il team di lavoro o la già fragile armonia dell’ufficio. Le caratteristiche distintive che fanno capire quando si ha a che fare con un dipendente lamentone in azienda sono:- Negatività à gogo
- “Povero me!” oppure “Assurdo, non c’è niente che vada bene qui!” sono le sue frasi preferite
- Non è mai entusiasta per un progetto
- È un classico sostenitore della Legge di Murphy applicata alle dinamiche da ufficio
Il Custode del sapere
Il desiderio di tenere al sicuro il proprio posto di lavoro può trasformarsi in qualcosa di pericoloso. I dipendenti che esasperano la necessità di proteggere il proprio ruolo in ufficio possono decidere di tenere per sé processi e conoscenze relativi al business in cui operano. Tuttavia, è dimostrato che le aziende di successo raggiungono alti livelli di crescita proprio grazie a un flusso di comunicazione aperta, condivisione di conoscenze tra colleghi e collaborazione tra dipendenti. Il dipendente “custode del sapere” non solo è dannoso per il morale di un team di professionisti, ma funge da zavorra per il successo di un’azienda. Cosa succede quando un dipendente di questo tipo lascia il suo posto di lavoro per cambiare azienda? Dove vanno a finire tutte quelle informazioni e il know-how acquisito? Questa è una bella tematica: spesso saper gratificare un professionista di alto livello è necessario per mantenere in azienda standard elevati. Ma non può tramutarsi in un ricatto. Ecco alcuni indicatori innegabili di un accumulatore di conoscenza:- È un “anti-team” player
- Svolge processi indipendenti
- Cerca continuamente di catalizzare l’attenzione su di sé
- Soffre apertamente di insicurezza sul posto di lavoro
L’Orgoglioso
Un dipendente orgoglioso è facile da individuare. È molto simile al caterpillar, ha “sempre ragione”, anche se lo manifesta in modi meno irruenti. È un collaboratore che pensa di sapere sempre tutto. Ma se sbaglia una valutazione, un parere o una previsione, difficilmente lo ammetterà. Per favorire un habitat in cui le persone possano trascorrere fino a 8 ore in maniera pacifica e costruttiva, il consiglio è quello di circondarsi di dipendenti intellettualmente affamati, umili ed emotivamente intelligenti. Esattamente come descritto nel saggio di Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva. Tuttavia non sempre è possibile creare ambienti di lavoro composti esclusivamente da questo tipo di personalità. Ecco alcuni campanelli d’allarme che segnalano la presenza di un dipendente orgoglioso nel team:- È lento a chiedere scusa
- Ma veloce a vantarsi
- È sempre nel giusto
- Non risponde alle critiche in maniera costruttiva
Il Gossipparo
Nel 99,9% dei casi, i dipendenti amano parlare tra loro di lavoro e di ciò che accade all’interno delle pareti dell’ufficio. Questo vuol dire che non si discute solo di pratiche, progetti, contratti e trattative. Molto probabilmente stanno parlano delle loro vite personali. O di quelle di altri colleghi, dello stato dell’azienda o persino del capo. Il pettegolezzo è spesso una dinamica inevitabile del posto di lavoro. Alla gente piace distrarsi e distendere il clima in questo modo. Talvolta quei discorsi sul niente possono tramutare la vita personale di un dipendente in quella di una rockstar, un VIP del Grande Fratello o quella del peggior criminale in fuga da Alcatraz. Solo per ipotesi o fatti tramandati “per sentito dire”. I pettegolezzi possono provocare risentimento, mettere in piazza vicende personali e causare frustrazione tra dipendenti. Ecco i principali lineamenti di un dipendente gossipparo:- L’argomento che preferisce sono gli altri
- Adora bisbigliare
- Sembra a disagio con certe persone
- Ha un carattere opportunista
L’ Underperformer
Sappiamo che le prestazioni di un dipendente oscillano nel corso dell’anno in base alla sua motivazione, al suo umore e alle condizioni di lavoro intorno a lui. Ma se nel team è presente un underperformer, c’è chiaramente un dipendente tossico da gestire. Chi è il tipico dipendente underperformer? Ecco i suoi tratti caratteristici:- Totalmente apatico in ciò che fa
- Manca puntualmente i suoi obiettivi
- Ha bisogno di farsi guidare dai colleghi nelle attività
- Trova sempre scuse alle sue mancanze