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Le milestone per il successo nel percorso del tuo business digitale

Il marketing per un business digitale è un processo complesso che coinvolge molte attività correlate. Per ottenere buoni risultati, tutte devono coesistere in armonia ed essere programmate al momento giusto.

Specie per le piccole imprese può essere difficile tenere d’occhio tutto e se si è appena partiti come business online si può essere confusi dalla varietà di necessità da affrontare e di strumenti e canali da utilizzate.

Non preoccuparti! Anche se le attività di marketing possono sembrare moltissime, tutte ruotano attorno a una serie di pietre miliari, nozioni importanti e step fondamentali che sono alla base del digital marketing.

Oggi ne esamineremo insieme cinque essenziali per il successo del business online.

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#1 Attività di Content Marketing

Il marketing dei contenuti è un contenitore enorme e importantissimo alla base praticamente di tutte le attività di digital marketing. Perché?

In primo luogo, perché comporta la creazione di un sito web, che è il perno di qualsiasi attività online. In generale, tutto ciò che si fa online si riduce a guidare il pubblico target verso il sito web, in quanto è da qui che le persone si convertono diventando clienti.

Ma per generare quel traffico, è necessario creare molti più contenuti di accompagnamento che siano rilevanti, interessanti e di valore per il tuo pubblico.

Quali contenuti creare? Ci sono decine di tipi di contenuti che puoi sperimentare per trovare il mix migliore. Solo per fare alcuni esempi, dovresti valutare l’uso di:

  1. testi, che andrebbero sempre ottimizzati in ottica SEO
  2. immagini, che rendono più accattivanti gli articoli
  3. video per coinvolgere le persone in modo rapido e immersivo
  4. documenti (report, guide, etc.) scaricabili, per restare nella memoria dell’utente
  5. webinar, con uno scopo educational
  6. GIF, meme, infografiche: si tratta di materiali molto utili anche per stimolare la condivisione social

seo covid-19

#2 Ottimizzazione per i motori di ricerca

Per poter scoprire i tuoi contenuti, questi devono essere attraenti non solo per gli esseri umani, ma anche per i motori di ricerca.

Gli algoritmi di crawling dovrebbero rilevare chiaramente il valore del tuo contenuto per una determinata query di ricerca.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un’attività di marketing complessa che non avviene dall’oggi al domani. Richiede uno sforzo continuo, pazienza e consapevolezza delle migliori pratiche.

Per portare i tuoi contenuti più in alto nelle SERP dovresti lavorare su:

  • Ricerca per parola chiave. Utilizza strumenti come il Google Keyword Planner, KeyWords Everywhere o TubeBuddy;
  • Titolo. Crea titoli avvincenti per articoli, post e video, usando la tua parola chiave;
  • Descrizioni. Accompagna i tuoi contenuti con una descrizione informativa, stuzzicante e breve. Anche in questo caso è bene usare parole chiave pertinenti.

#3. Promozione a pagamento (advertising)

Investire in attività di marketing a pagamento è probabilmente il modo più rapido per far arrivare il tuo business digitale direttamente davanti agli occhi del tuo target di riferimento. Inoltre, la pubblicità a pagamento è un perfetto terreno di sperimentazione.

Molti marketer usano gli annunci per testare vari formati e scoprire cosa funziona meglio per loro.

Nei tuoi Ads includi sempre CTA convincenti e fai A/B test per capire quali annunci performano meglio.

marketing automation

#4. Email marketing

L’email marketing può essere considerato il pioniere di tutte le attività di marketing digitale così come le conosciamo oggi. Con più di 40 anni di “esperienza” alle spalle, le email portano ancora un eccellente ROI alle aziende e mantengono i marketer concentrati su metriche come tassi di apertura, CTR e corretta segmentazione del pubblico.

Pensa che la primissima grande campagna di email marketing risale al 1978.

Un giovane Gary Thuerk (più noto come il padre dello SPAM) riuscì a portare 13 milioni di dollari di vendite alla Digital Equipment Corp inviando un’email a 400 destinatari come promozione per i computer della sua azienda.

Oggi, naturalmente, battere la concorrenza su questo terreno è un po’ più difficile, ma l’email resta un canale eccellente per raggiungere le persone al momento giusto, con il messaggio giusto e con un elevato grado di creatività.

#5 Social media marketing

Anche se per molte piccole imprese i social media sembrano solo un modo per passare il tempo e divertirsi online, in realtà la gestione dei social media si colloca tra le attività di marketing da prendere più sul serio oggi.

Naturalmente non in termini di contenuti, ma dell’attenzione che prestate a questi canali.

Perché un’azienda dovrebbe puntare sui social media? Per umanizzare il brand e avvicinarsi alle persone online. Le piattaforme social, infatti, sono fatte per una comunicazione più rilassata e naturale. È così che ci si può connettere al proprio pubblico e mostrare la propria vera personalità.

Inoltre, non bisogna dimenticare i numeri. Gli utenti dei social media sono in costante crescita e non smetteranno di farlo. Come puoi vedere in questo grafico di Statista il numero di utenti dei social network nel mondo è destinato ancora a crescere.

statista social media dal 2010 al 2021

La gente passa ogni giorno il suo tempo su Instagram, Facebook, Twitter e altre piattaforme social. Alcuni utenti controllano i loro profili più volte al giorno, saltando da una piattaforma all’altra.

Così, è possibile connettersi con i propri follower proprio qui, proprio ora e conoscere le loro preferenze, le loro preoccupazioni e i loro gusti. E queste sono informazioni preziose per il marketing online.

digital marketing

Crea le milestone per il tuo business digitale

Che tu sia un professionista del marketing esperto o un principiante, potresti essere alla ricerca di modi per migliorare le tue prestazioni.

Sia che parliamo di Content Marketing che di assistenza al cliente, di crescita organica o di promozione a pagamento, il consiglio è quello di programmare con cura ogni step, passando da una fase all’altra in modo graduale, per costruire una presenza di successo online.

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smart city 15 minuti

La Città del quarto d’ora: un nuovo modello di smart city

  • Con il progetto “La Ville du quart d’heure” a Parigi l’obiettivo della nuova smart city sarà ridurre le distanze per raggiungere uffici, scuole, supermercati, parchi pubblici.
  • I cittadini potranno raggiungere i servizi e soddisfare i propri bisogni, dalla cultura allo shopping, in soli 15 minuti. A piedi o in bicicletta.

 

La pandemia da Covid-19 ha radicalmente modificato la vita e le consuetudini dei residenti delle città di gran parte del mondo. Nell’arco di alcuni mesi sono cambiate, in misura tangibile, molte delle abitudini degli abitanti e quindi le organizzazioni delle rispettive città.

Questa ondata di cambiamenti non è passata inosservata. Soprattutto a Parigi, dove si sta lavorando al progetto urbanistico “La Ville du quart d’heure”, o la Città del quarto d’ora, con l’obiettivo di trasformare la metropoli in un posto dove i cittadini potranno raggiungere i servizi e soddisfare i propri bisogni, dalla cultura allo shopping, in soli 15 minuti. A piedi o in bicicletta.

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san valentino parigi

Sarà Parigi la città dei 15 minuti?

Il progetto ambizioso di smart city, portato avanti dal Sindaco di Parigi Anne Hidalgo durante la sua campagna elettorale, con l’aiuto tecnico di un Professore della Sorbonne Université di Parigi, potrebbe stravolgere completamente il concetto attuale di metropoli: partendo dalla frammentarietà delle grandi città, sono state analizzate le conseguenze sociali sulle persone che le abitano. In questo nuovo modello di città infatti il tempo delle persone avrà un ruolo di primaria importanza.

Finora la sfida è stata far raggiungere ai cittadini punti distanti, all’interno di una stessa metropoli, nel minor tempo possibile: proprio per questa ragione è particolarmente difficile diminuire la spesa, in termini di tempo, per arrivare sul posto di lavoro o per usufruire di determinati servizi.

smart city parigi

Con il progetto “La Ville du quart d’heure”, invece, l’obiettivo sarà ridurre le distanze per raggiungere uffici, scuole, supermercati, parchi pubblici, strutture per praticare sport, piazze per cultura e spettacoli, negozi per lo shopping. Favorendo i servizi di prossimità, ogni arrondissement (circoscrizione municipale di Parigi) diventerà autosufficiente.

Per rendere l’obiettivo realtà, il progetto prevede la costruzione di una pista ciclabile in ogni strada della capitale francese, consentendo alla bicicletta di diventare un mezzo di locomozione efficace, e un processo di rimodulazione urbana: incentivando lo sviluppo di attività commerciali di quartiere, costituendo spazi culturali, potenziando la sanità in ogni arrondissement e moltiplicando le funzioni degli edifici che di solito hanno un uso esclusivo.

Una nuova visione ecologica al fine di fornire nuovi stimoli alla vita sociale dei quartieri, favorendo la coesione fra le persone che li abitano.

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Lo smart working nella smart city

Molte altre città stanno prendendo in considerazione, o hanno già attuato, programmi urbanistici in grado di snellire i tempi di percorrenza tra casa, posto di lavoro e le altre necessità dei cittadini, creando smart city basate sul tempo oltre che sui servizi.

In questo contesto che ruolo potrebbe avere lo smart working?

Tra i benefici del lavoro agile, infatti, figura un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata dei lavoratori: strizzando un occhio ai risultati raggiunti a fine mese, senza dare particolare peso allo spazio dove viene svolto il lavoro.
Concetti che potrebbero essere coerenti anche con i progetti di rimodulazione delle grandi città: magari implementando uffici o coworking di quartiere (a disposizione di tutti) dove è possibile andare a lavorare, a piedi o in bici, in soli 10-15 minuti. Abbattendo di molto i tempi medi che occorrono per recarsi nell’ufficio della propria azienda situato, ad esempio, nel cuore di una grande città o in una zona industriale parecchio distante da casa.

Evitando di entrare nel dibattito economico, una novità di questo tipo potrebbe favorire la contaminazione di know-how e il confronto fra professionisti che non hanno mai condiviso “geograficamente” lo stesso ufficio o la stessa scrivania. Che ne pensate?

Credits: Depositphotos #163770326#50697139

Coupon e Instant Win: due modi per generare conversioni in-store

Coupon e Instant Win: due modi per generare conversioni in-store

Coupon e Instant Win possono aiutare a generare nuove conversioni negli store online e fisici.

Per conversione, in questo caso, intendiamo l’acquisto tramite l’app o il sito web anche se sappiamo bene che il termine può indicare qualsiasi metrica importante per il nostro business: dall’iscrizione alla newsletter, alla compilazione di un form, fino all’azione di aggiungere prodotti nel carrello.

Qui vogliamo analizzare le strategie di marketing, da integrare a quelle già esistenti, per aumentare i volumi di vendita di uno store online, anche se queste indicazioni possono essere riadattate anche per le catene dei negozi fisici.

Da marzo in poi si è registrato un picco di interesse da parte delle aziende sulla digitalizzazione, specialmente da business che hanno ricevuto impatti negativi durante la fase di chiusura forzata.

Il 20% delle micro-imprese ha attivato sistemi online per il delivery e per rimanere in contatto con i propri clienti. Adesso è giunto il momento di prendere tutto ciò che ci ha insegnato l’online e unirlo definitivamente agli store offline.

Oltre alle classiche promozioni ci sono dei metodi alternativi che coinvolgono clienti e potenziali tali, fanno crescere l’interesse verso i tuoi prodotti e stimolano la ricerca dei tuoi negozi.

LEGGI ANCHE: Consigli, esempi e regole da seguire per contest e give away su Instagram

coupon

Generatori di codici Coupon personalizzati

Il miglior modo per veicolare e monitorare la promozione che vuoi mettere in atto è generare dei codici coupon che siano univoci per i tuoi clienti. Nell’era degli smartphone è indispensabile che essi siano digitali, inviati tramite email o memorizzati all’interno dell’area clienti della tua app, in modo da poterli utilizzare facilmente per l’acquisto successivo.

Un software che genera i codici coupon digitali deve permettere di monitorare quelli già usati e quali no, essere in grado di catturare tramite form di registrazione i dati utili per arricchire il proprio database e specialmente fornire report dettagliati. Per questo è meglio affidarsi a tool specifici a questa funzione e non solo a generatori di codici generici.

Ogni codice sarà associato a un contatto in modo da verificare anche il ROI, ovvero la revenue generata tenendo in considerazione anche le spese pubblicitarie.

Oltre al monitoraggio, il codice nominativo darà un senso di esclusività al coupon che diventerà prezioso e insostituibile per i clienti.

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Un esempio di campagna Coupon è quella di Shimano, un brand molto noto ai ciclisti agonistici, che ha fornito dei coupon attraverso l’iniziativa #inGiroConShimano. I codici regalavano un bike check completo da effettuare nei loro punti vendita durante l’inizio della stagione ciclistica.

Questo Case Study ci fa comprendere come non sia solo importante il coupon in se, ma anche il modo in cui si comunica l’iniziativa. Il bike check in fase di pre-apertura della stagione è un importante periodo per tutta l’audience Shimano, che percepisce il Brand come vicino ai propri bisogni.

Instant Win tramite API: regala un premio ai tuoi utenti

Oltre ai coupon digitali, puoi creare un vero e proprio contest per aumentare la curiosità e l’interazione con i tuoi visitatori. L’Instant Win è un concorso a premi in cui l’utente, compilando un form di registrazione, scopre subito se ha vinto il premio in palio o meno.

I premi possono essere codici sconto, oggetti fisici, servizi online che appaiono appetibili alla tua audience. Un esempio è stato il contest #PerfectSummerPerfectFit di Ragno che in occasione del lancio della nuova collezione ha messo in palio degli sconti esclusivi.

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Per portare gli utenti sul tuo sito ogni giorno, integra un Instan Win più giocoso come una Ruota della Fortuna (Spin and Win) o un Gratta e Vinci virtuale (Scratch and Win) all’interno del tuo sito o della tua app. In questo modo intercetti ogni visitatore del tuo sito invitandolo a giocare e, chi ha vinto, avrà subito la possibilità di sfruttare la promo vinta durante il prossimo acquisto.

Coupon e Instant Win sono due metodi che possono portare nuovi utenti, incuriositi dall’iniziativa, oppure stimolare vecchi clienti al riacquisto. Il trucco per sfruttare al meglio queste due opportunità è quello di offrire un premio di alto valore che sia in linea con gli interessi e i valori dell’audience.

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Hai voglia di urlare? Vieni in Islanda. Ecco l’ultima campagna dell’ente per il turismo

  • Secondo un sondaggio condotto per Inspired by Iceland in altri paesi circa il 40% degli intervistati ha riferito di sentire sintomi di stress dovuti a Covid-19.
  • L’ente per il turismo islandese sta invitando le persone a sfogarsi facendo risuonare le proprie urla con un altoparlante in una zona remota del paese.

 

Le persone in tutto il mondo hanno trovato modi diversi per alleviare lo stress durante la pandemia di coronavirus. Alcuni hanno provato a correre, a fare giardinaggio, a fare puzzle, a cucinare – ma che dire delle urla?

L’ente per il turismo islandese sta invitando le persone a sfogarsi facendo risuonare le proprie urla con un altoparlante in una zona remota del paese. L’ultima campagna, sviluppata dalle agenzie sorelle SS+K e M&C Saatchi U.K., mostra diverse persone frustrate in situazioni di lockdown, che fissano la TV ma non trovano nulla di buono da guardare, che faticano a completare un puzzle e che si tagliano male i capelli da soli. Mentre ognuno di loro emette un urlo, viene trasportato nella nazione nordica.

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Secondo un sondaggio condotto per Inspired by Iceland in altri paesi circa il 40% degli intervistati ha riferito di sentire sintomi di stress dovuti a Covid-19 e il 37% ha dichiarato che la condizione attuale del mondo sta avendo un effetto negativo sul benessere mentale.

Così in sette diverse località in tutto il paese sono stati allestiti sette amplificatori per trasmettere le urla che è possibile registrare da un sito web dedicato all’iniziativa.

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Gli altoparlanti nella natura in Islanda

Si possono trovare nei pressi della cascata Skógarfoss, nell’Islanda meridionale; sotto il ghiacciaio Snæfellsjökull, nell’Islanda occidentale; sulla spiaggia di Rauðisandur nei fiordi occidentali; e sull’isola di Víðey al largo della costa di Reykjavík. I partecipanti, poi, ricevono un video del loro urlo che viene trasmesso in una delle località.

“Vogliamo attirare l’attenzione dei potenziali turisti sul fatto che è relativamente sicuro viaggiare in Islanda e che qui si può sperimentare una natura bellissima senza folla, cosa che pensiamo la gente cercherà quando l’interesse per i viaggi aumenterà di nuovo”, ha dichiarato il direttore del programma turistico di Promote Iceland, Sigríður Dögg Guðmundsdóttir.

“È importante attirare l’attenzione sui vantaggi dell’Islanda adesso. La gente sogna il momento in cui sarà possibile viaggiare di nuovo e persino pianificare viaggi nel prossimo futuro. Noi vogliamo far parte di questa conversazione”.

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Alcuni islandesi si sono rivolti ai social media per esprimere il loro disappunto nei confronti dell’approccio utilizzato dalla campagna, alcuni l’hanno definita sciocca e fuori dal contatto con la realtà islandese. Altri temono che i suoni emessi dagli altoparlanti rovinino la calma e la quiete che rende la natura islandese così attraente, con alcuni che minacciano persino di spegnere semplicemente gli altoparlanti se daranno fastidio.

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L’effetto terapeutico di un urlo

Un disclaimer della campagna ricorda ai partecipanti che urlare può essere terapeutico, ma è solo “un punto di partenza”. Se si ha bisogno di un sostegno per la salute mentale è indispensabile cercare un aiuto professionale.

Zoë Aston, terapeuta e consulente per la salute mentale, ha offerto in proposito consigli per chi volesse partecipare all’iniziativa e urlare. Alcuni dei suoi consigli includono la scelta del tipo di urlo da usare – volume, parole o respiro – stare in piedi con i piedi alla stessa larghezza dei fianchi, piegare leggermente le ginocchia, rilassare le spalle, urlare spingendo dalla pancia fuori l’aria e seguire il proprio istinto.

 

CREDITS

SS+K
Partner: Lenny Stern
Executive creative director: Stevie Archer
Managing director, production and operations: John Swartz
Agency and client lead: Amy Frisch
Account director: José Salgado
Agency producer: Craig von Wiederhold
Creative director: Daniel Bremmer
Senior strategist: Elena Claro
Managing director, strategy group: Kevin Skobac

M&C Saatchi UK
Senior copywriter: Camila Gurgel
Senior art director: Ieva Paulina:

Peel
Managing directors: Magnús Magnússon, Egill Thordarson
Designer: Einar Guðmundsson
Animator: Arnar Jónsson

M&C Saatchi TALK (Global PR Hub)
Global managing director: Chris Hides:
Director: Sophie Hayes
Senior associate director: Lauren Hunt-Morgan
Senior account manager: Jade Beaty
Account manager: Maia Quinn

Firefall
Founder, chief technologist: Scott Park
Producer: Nancy Tran

Skot Productions
Directors: Samuel & Gunnar
Executive producer: Hlynur Sigurðsson
Head of production / producer: Birna Paulina Einarsdóttir.

video marketing

Video Marketing ed eCommerce per coinvolgere le persone (e convertire)

  • Un contenuto video può arrivare ad incrementare le vendite e la conversion di un prodotto fino al +80%.
  • Il 50% degli utenti ha dichiarato di aver visto un video di prodotto o di un brand prima di una visita in store.

 

I video stanno diventando il contenuto più utilizzato per l’eCommerce, e lo strumento su cui diversi brand hanno deciso di scommettere e investire.

Nel corso degli anni, le esperienze create online sono diventate sempre più: veloci, attente alle esigenze del cliente, portando innovazioni affinché i processi siano semplici e intuitivi, sempre più vicini a ciò che ci aspettiamo in un negozio fisico.

L’esigenza crescente dei consumatori è quella però di essere sempre più coinvolti: i dati dimostrano che un video è una tipologia più coinvolgente e preferita dagli utenti.

Circa l’80% di chi naviga su un sito eCommerce predilige i contenuti video, rispetto a immagini di elevata qualità o descrizioni di prodotto; si stima che 1 minuto di video equivale a 1,8 milioni di parole comunicate.

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I vantaggi del video Marketing per il tuo eCommerce

I video hanno molteplici vantaggi, ma tre sono principali motivi per cui investire il proprio budget su questi contenuti potrebbe rivelarsi ottimale:

  1. Il 70% dei marketer ha dichiarato che, attraverso l’utilizzo di video, ha visto incrementare il traffico sul sito;
  2. Potresti ottenere un ranking su Google superiore rispetto all’utilizzo di una o più immagini;
  3. Potresti ottenere 80% di conversion in più su una landing page, sfruttando il potenziale dei video.

Un contenuto di questo tipo ha dunque un vantaggio superiore rispetto all’utilizzo di immagini statiche e descrizioni, ma tuttavia entrambi sono utili.
È molto importante capire i diversi obiettivi e target che si hanno in mente, una volta deciso quale tipo di contenuto utilizzare.

Immagini e descrizioni, ad esempio, danno un’idea più tecnica del prodotto che stiamo decidendo di vendere. Con un video, invece, si ha la possibilità di mostrare in modo concreto caratteristiche e benefit.

LEGGI ANCHE:L’eCommerce ai tempi del Coronavirus: numeri, trend, scenari e strategie

Qual è la tipologia di contenuto più adatta per il tuo business?

Il vantaggio di questo tipo di contenuto è quello di essere molto versatile sia a livello creativo sia come obiettivo di comunicazione.

Ciò che andremo a realizzare deve essere in linea con l’idea che abbiamo: desideriamo che il consumatore colga degli aspetti tecnici o desideriamo che il contenuto sia più di brand e virale?

Nel primo caso quello il video che sceglieremo di realizzare non è necessario che sia di impatto, o emozionale: ma semplice, chiaro e che arrivi dritto al punto.
Immaginiamo ad esempio che il vostro consumatore sia alla ricerca di una calzatura tecnica: il contenuto che si aspetterà di trovare sarà ad esempio un’immagine a 360° del prodotto o la calzatura indossata, per avere un’idea più chiara del fit.

Al contrario invece, qualora volessimo aumentare la brand awareness, il contenuto che andremo a proporre dovrà avere una forte carica emozionale.
Un video di brand può funzionare su una piattaforma eCommerce, e non è destinato solo ai social.
Il segreto però sarà quello di veicolare un solo messaggio di brand o di prodotto, scegliendo a seconda della propria strategia, evitando di inserire molteplici messaggi in un unico contenuto.

Da ultimo, i video possono essere dei validi strumenti per incentivare l’acquisto, da affiancare a strumenti di review dei prodotti. Mentre le recensioni danno un messaggio parziale al consumatore, concentrandosi su un’esperienza molto personale, le video review di prodotto posso rivelarsi molto più utili.

In primo luogo possono mostrare all’utente l’utilizzo in “tempo reale” di un prodotto, lasciando decidere a lui se le caratteristiche possono essere più o meno rilevanti per il suo scopo. In secondo luogo, come per le altre tipologie di video, si possono ottenere dei livelli di attenzione molto più elevati rispetto alla lettura di una recensione scritta.

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Apple potrebbe lanciare due MacBook con processori ARM già nel 2020 (e la rivoluzione è appena iniziata)

  • Durante il WWDC 2020 Apple aveva già annunciato il passaggio dei processori su Mac da Intel agli ARM.
  • Secondo quanto riferito da The Next Web, Cupertino sta pianificando due MacBook con i nuovi processori già per la fine dell’anno.

 

Il divorzio tra Intel e Apple è appena agli inizi. Ecco la più grande novità introdotta con il WWDC del 2020, il consueto appuntamento annuale dedicato agli sviluppatori ed incentrato sulle novità software delle proprie piattaforme.

Decisamente l’evento che tutti gli sviluppatori aspettavano e le novità introdotte sono state davvero innumerevoli, per gran parte dei dispositivi firmati Apple: dell’iPhone, al Watch, sino a coinvolgere il settore computer.

LEGGI ANCHE: La guerra di Apple sulla privacy dal WWDC 2020

Nell’aria si respirava già da tempo l’arrivo imminente di importanti novità, ma nessuno o quasi si aspettava un passaggio epocale di questo genere. In molti aspettavano un restyling di iMac, ma così non è stato. A Cupertino è stata svelata la più grande novità di quest’anno: il passaggio dei processori su Mac da Intel agli ARM.

Questi nuovi processori, cugini molto lontani di quelli già utilizzati sui dispositivi portatili di Apple come iPhone e iPad, determineranno una profonda rivoluzione del mercato dei computer.

Il primo su tutti sarà l’inevitabile interruzione dello sviluppo di software delle più importanti software house, altre conseguenze invece riguarderanno strettamente le performance delle macchine, che potrebbero migliorare ad esempio l’autonomia e attrarre nuovi segmenti di mercato. Le risposte a questi ed a ulteriori dubbi saprà fornircele soltanto il tempo.

Già pronti due MacBook

Secondo quanto riferito da The Next Web, Apple sta pianificando due MacBook con processori ARM già per il 2020.

L’analista Apple Ming Chi Kuo ritiene che si tratterà di un MacBook Pro da 13,3 pollici e un nuovo MacBook Air con i chip della casa madre, mentre i due modelli pro da 14 e 16 pollici arriveranno l’anno prossimo.

Si dice anche che Apple annuncerà un iMac riprogettato con un design più simile all’iPad Pro quest’anno, anche se probabilmente non presenterà un processore ARM nel 2020.

I nuovi processori ‘Apple Silicon’

Nasce questo nuovo termine: l’Apple Silicon. Sono stati così definiti i nuovi processori di Cupertino che presto sostituiranno i consueti Intel. In Apple è stata evidenziata una profonda esperienza e studio del settore, che permetterà di produrre processori ad alta prestazione.

apple macbook

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Architettati ad hoc per i propri prodotti, i chip Apple comporteranno un minor consumo energetico, minori costi di produzione, maggior controllo sull’intera architettura dei componenti.

Durante il WWDC sono state presentate anche alcune applicazioni demo, che mostrerebbero la potenza degli ARM e che confermerebbero la capacità di questi chip di offrire un’esperienza d’uso appagante, come: Final Cut, Affinity Photo e Cinema 4D, tutti applicativi molto richiesti dagli utenti Apple.

Ultimo aspetto molto interessante sarà la dimensione di questi chip, varierà in base alle caratteristiche delle macchine sulle quali verranno montati. Dunque molto efficienti ed energivori per Mac più grandi. Più compatti, silenziosi e meno caldi per portatili e dispositivi più piccoli.

Tempistiche e dettagli dei chip Apple

Il cambiamento annunciato durante le WWDC se da un lato ha notevolmente scosso il mercato, dell’altro non ha placato i malumori degli analisti che durante l’evento non sono riusciti a carpire molti dettagli tecnici per offrire fiducia nel futuro dei Mac sia agli utenti che agli sviluppatori di tutto il mondo, che da oggi potranno (e dovranno) servirsi di un nuovo ambiente di sviluppo firmato interamente Apple.

Il passaggio da Intel agli ARM sarà graduale ma già verso la fine di quest’anno, dovremmo poter verificare ed analizzare le conseguenze della scelta.

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Amazon lancia il Dash Cart: un nuovo modello di carrello intelligente

Amazon espande la sua impronta nel mondo reale con uno strumento fisico unconventional. Si chiama Dash Cart ed è una versione intelligente del classico carrello della spesa da supermercato.

È dotato di touchscreen e altre componenti hardware per rilevare automaticamente quali oggetti si inseriscono all’interno e persino quanti prodotti uguali hai scelto dallo scaffale. Quando hai finito di fare acquisti, ti è permesso portare il carrello attraverso una corsia speciale che controlla tutto in digitale senza la presenza di un addetto umano.

Da anni l’azienda cerca di applicare quanto acquisito dallo sviluppo di prodotti basati su Alexa agli store fisici, anche grazie all’acquisizione di Whole Foods e alla crescente rete di negozi Amazon Go (cashless). Tali sforzi stanno ora portando a prodotti ibridi che collegano il digitale e il fisico.

LEGGI ANCHE: Con questo carrello intelligente qualsiasi negozio può diventare come un Amazon Go

Dall’Amazon Go al Dash Cart: come cambia la strategia del gigante dell’eCommerce

Il Dash Cart arriverà per primo nel negozio di alimentari di Amazon nel quartiere di Woodland Hills a Los Angeles. Il negozio, confermato per la prima volta l’anno scorso, non è un Amazon Go, il che significa che non ha telecamere, sensori e altre apparecchiature integrate nel soffitto per rilevare automaticamente gli oggetti che togli dagli scaffali.

Questo è un supermercato “normale”, come quelli in cui tutti facciamo acquisti ogni giorno, solo che ha carrelli della spesa fatti appositamente per l’uso tecnologico.

Il negozio è attivo e funzionante per soddisfare gli ordini di generi alimentari online, ma lo spazio fisico non è ancora aperto al pubblico; Amazon afferma che punta ad aprire il negozio entro la fine dell’anno. Il negozio si unisce alla rete Whole Foods di Amazon e al suo negozio di alimentari Amazon Go di formato più grande, aperto a Seattle a febbraio.

Non è chiaro perché Amazon stia optando per un negozio più tradizionale, visti i suoi oltre due dozzine di negozi Go. Da un lato, potrebbe essere perché il modello Go è difficile da ridimensionare alle necessità di un negozio di alimentari più grande della classica drogheria. La nuova sede di Woodland Hills si trova infatti sul sito di un ex Toys “R” Us , che è sicuramente molto più grande di un Amazon Go.

C’è poi un’ulteriore domanda relativa alla privacy: forse l’approccio di monitoraggio e sorveglianza del formato Go non è appetibile come quello di un carrello intelligente che un consumatore deve scegliere di utilizzare.

Detto questo, sembra che ridimensionare il suo approccio senza casse, sia dal punto di vista della privacy sia da quello tecnico, una sfida che Amazon sta cercando di superare, e il carrello è lo strumento giusto per farlo in modo gestibile e scalabile rapidamente.

Come funzionerà il Dash Cart

Per ora, l’azienda non è pronta per utilizzare la tecnologia Dash Cart per grandi spese. Quindi il dispositivo può gestire fino a circa due buste di articoli, ma non può essere utilizzato per una spesa familiare che arriva a riempire per intero il carrello. Ciò significa che il negozio di Woodland Hills avrà carrelli standard e corsie di pagamento standard per tutti i clienti che acquistano più di quello che il Dash Cart consente.

dash cart amazon

Come spiegato da The Verge , il Dash Cart grazie a telecamere, una bilancia e sensori di visione e peso computerizzati può determinare non solo il tipo di articolo, ma anche la quantità.

Il carrello elabora l’ordine solo alla fine del percorso nel supermercato e solo dopo aver effettuato l’accesso al proprio account Amazon. Il carrello ha anche uno scanner coupon integrato e supporta la funzionalità di liste della spesa di Alexa.

Quando finisci di fare acquisti, poi, le corsie Dash Cart dedicate ti consentono di uscire dal negozio senza dover gestire i pagamenti.

Se il Dash Cart dovesse essere un successo tra i consumatori, Amazon potrebbe lanciare questo modello anche altrove, rivoluzionando anche la spesa di tutti i giorni, dopo aver trasformato il nostro modo di fare shopping online.

Come costruire la credibilità di un sito web: regole e consigli

Regole e consigli per costruire la credibilità online di un sito web

  • I visitatori che approdano sul tuo sito web decidono in pochi secondi se rimanere o andarsene, per questo l’esperienza dell’utente va curata.
  • Consigli utili per creare fiducia e credibilità nel proprio sito web e non far scappare gli utenti, ma condurli fino alla conversione.

 

Stiamo scoprendo l’acqua calda se diciamo che le persone comprano i prodotti di un marchio se lo conoscono, ne hanno almeno sentito parlare e quindi si fidano. Non è solo il prezzo ad entrare in campo o quanto è attrattiva la tua pubblicità, il rapporto che instauri con il consumatore ha un ruolo importantissimo e la parola chiave è: fiducia.

In questo articolo ti spieghiamo una serie di tattiche ninja proprio per rendere il tuo sito web altamente credibile per le persone che lo visitano, anche per la prima volta.

LEGGI ANCHE: La personalizzazione è la chiave dello shopping online.

Come costruire la credibilità di un sito web

Design e prestazioni del sito

Appena gli utenti atterrano sul tuo sito web, dovranno decidere se rimanere o andarsene. Uno dei motivi che incide fortemente è la velocità di caricamento della pagina. La parte tecnica è importante e una volta che tutti i contenuti si saranno caricati velocemente, allora il primo test è passato con successo.

Ora oltre alle prestazioni tecniche, bisogna valutare anche se la pagina è attraente agli occhi dell’utente e se trova in poco tempo proprio quello che si aspetta e stava cercando.

Le percezioni principali che il visitatore deve subito provare perché si senta rassicurato, devono essere chiare:

  • Rassicurazione sulle transazioni sicure;
  • Percezione che il prodotto sia accuratamente descritto;
  • Convinzione che i tempi di spedizione sono brevi e verranno rispettati grazie ad adeguate informazioni su termini e condizioni.

Oltre a queste tre informazioni principali assicuratevi di conoscere bene il vostro consumatore per potergli proporre proprio quello di cui ha bisogno.

  • Il design è importante, ma va pensato sulle caratteristiche del nostro consumatore. Spesso idee creative e brillanti non si spostano con la nostra tipologia di utente. Quindi attenzione a studiare tutto in sua funzione;
  • Impostate in modo chiaro tutte le informazioni di contatto e rendetele sempre ben visibili. Non inserite solo la mail, per generare maggior credibilità, scrivi anche indirizzo completo, numero di telefono e tutti i dettagli normalmente indicati;
  • Il linguaggio e la terminologia usata sul sito web, devono essere coerenti con l’audience di riferimento. Parla la lingua dei tuoi consumatori, non perderti in tecnicismi, inglesismi o costruzioni particolari solo perché è cool. Il tuo pensiero deve sempre andare ai tuoi utenti e a semplificare al massimo il dialogo con loro, perché i messaggi arrivino in modo forte e chiaro;
  • Come sempre attenzione anche a refusi ed errori grammaticali. Sembra scontato, ma la nostra credibilità e professionalità deriva anche da questo.

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Trasparenza e autenticità

Un altro punto cardine che incide sulla credibilità del nostro sito web, è la trasparenza. L’utente deve percepire che siamo noi, che siamo reali e autentici e deve fidarsi per comprare sul nostro sito web.

  • Inserisci una pagina ‘chi siamo’ completa, personalizzala e presentati come se stessi prendendo un caffè con il tuo interlocutore e dovessi spiegargli in modo genuino chi sei e cosa fai;
  • Sii reale e non ridicolo, non cercare di esasperare caratteristiche o esagerare. Come si dice ‘il troppo stroppia’ e non è credibile. Attieniti ai fatti, a documentare e raccontare quello che fai, piuttosto che esagerare con l’essere autoreferenziale;
  • Mostra chi lavora nel tuo team e cosa fate, fai vedere il dietro le quinte dell’azienda e mettiti a nudo proprio per far percepire l’autenticità della tua attività: tutto ciò che solo tu puoi mostrare, ti rende unico!

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Riprova sociale e sicurezza

Infine è importante mostrare testimonianze, consumatori soddisfatti e partner per generare quella che viene definita: riprova sociale.

Secondo il principio di riprova sociale spiegato da Robert Cialdini le persone attribuiscono importanza all’opinione di una voce esperta e credibile, ma dall’altro canto con i social media ci sono anche le riprove sociali che si basano sul comportamento di un gruppo di amici, utenti o cittadini a cui una persona si sente in qualche maniera legata o affine, e che emergono più chiaramente nelle dinamiche della social economy.

Ecco perché è importante inserire sul tuo sito web recensioni (meglio se con un punteggio alto) e testimonianze di altri utenti che hanno comprato i tuoi prodotti o servizi. I visitatori nel vedere l’esperienza e l’opinione di altre persone si sentiranno rassicurati.

Inoltre se hai dei partner che collaborano con te o segui dei clienti, puoi inserire i loro loghi e daranno credibilità al tuo lavoro.

Se invece ci sono blogger o riviste che hanno parlato di te e della tua attività puoi citarle e farne bella mostra sul tuo sito web.

Tutto ciò può contribuire a generare fiducia nel tuo sito web e nella tua attività.

Non ti resta che tornare sul tuo sito web e controllare se hai già inserito tutti questi punti, come sei messo a credibilità verso i tuoi utenti?

turismo covid-19

Breve guida 2020 per le PR nel settore hospitality

Subdolo e invisibile, il Covid-19 ha sconvolto il mondo del lavoro.

Di più: lo ha rivoluzionato proiettando tutte le categorie professionali in un futuro che, senza pandemia, avrebbe richiesto decenni per delinearsi.

In particolare è stato il settore turistico a essere travolto da questa situazione di emergenza, per questo abbiamo pensato a una piccola guida per le attività che affronteranno la stagione turistica più anomala di sempre.

Le aziende dell’hospitality hanno più bisogno di PR rispetto alle altre

Ciononostante, come dopo ogni shock sociale di proporzioni epocali, le conseguenze rischiano di essere pesantissime e gli strascichi molto dolorosi.

Come prevedibile, le attività basate sull’accoglienza del pubblico sono quelle destinate a pagare il prezzo più alto per i protocolli anti Coronavirus.

Tuttavia non è la prima volta che il settore hospitality si trova a dover fronteggiare delle crisi legate a virus di varia natura.

Un’evenienza simile era già occorsa durante l’epidemia di SARS tra il 2002 e il 2004, quando la disdetta delle prenotazioni negli hotel di tutto il mondo superò abbondantemente il 50% e quasi 10 milioni di turisti rinunciarono per paura alle proprie vacanze, generando una perdita per tutto il settore compresa tra i 30 e i 50 milioni di dollari.

Dopo appena due anni di incertezza, l’industria del turismo e della ristorazione ha fatto registrare una crescita con pochi precedenti.

Nel 2006, il settore hospitality ha influito sul prodotto interno lordo mondiale per un totale di 5.160 miliardi di dollari.

A dimostrazione che non importa quanto sono pesanti: le crisi sono sempre passeggere.

Ciò che dev’essere permanente, piuttosto, è la capacità di trarne un vantaggio competitivo sul medio e lungo periodo.

Grazie alle cloud technologies come i software che gestiscono le prenotazioni, i pagamenti contactless e addirittura le nuove app che contingentano gli ingressi fornendo informazioni aggiornate in tempo reale, il mondo del turismo dispone di strumenti per il rilancio che non possono più essere sottovalutati.

Proprio ora, nel mezzo di un impatto devastante che rischia di cancellare milioni di posti di lavoro, le strutture più colpite sono quelle che necessitano più di tutte di strategie di relazioni pubbliche efficaci in relazione all’unicità del periodo storico.

Tre imperativi da rispettare nell’hospitality

1. Riportare i vecchi clienti all’interno delle attività

Le conseguenze del Coronavirus, un po’ acceleratore di processi già in atto e un po’ rivoluzione sistemica con pochi precedenti in epoca moderna, non hanno risparmiato nessun settore.

Persino il marketing sta subendo un cambio di paradigma che fino a pochi mesi fa sarebbe risultato impensabile.

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Anche le relazioni pubbliche non fanno eccezione.

La nuova sfida per le realtà turistiche e della ristorazione non è più cercare nuovi clienti, ma far tornare quelli vecchi all’interno delle proprie attività.

Per riuscirci, le strutture del settore hospitality dovranno mutare radicalmente e in tempi brevi il proprio modo di comunicare: con il turismo straniero e gli spostamenti internazionali ancora incerti, l’obiettivo dev’essere quello di riavvicinare i clienti storici, quelli più affezionati, ricordando loro i motivi che li hanno spinti a scegliere un hotel o un ristorante piuttosto che un altro.

Mantenere attivo un contatto diretto è più importante che promuoversi urbi et orbi con una comunicazione aggressiva.

Sul piano delle PR è consigliabile piuttosto un lavoro di manutenzione, atto a mantenere stabile il prestigio del brand e fortificare la lealtà dei clienti storici, quelli che già conoscono le qualità distintive della struttura e non intendono rinunciarvi.

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2. Comunicare sicurezza

Come dimostrano i dati che vengono diramati ogni giorno dalle istituzioni competenti, l’emergenza Covid-19 non è ancora finita.

Verosimilmente saremo tutti chiamati a conviverci fino alla creazione di un vaccino in grado di farci tornare a una parvenza di normalità, ma fino ad allora una parte di noi manterrà sempre alta l’allerta.

pagamenti contactless coronavirus

Durante i mesi di quarantena, oltre la metà della popolazione mondiale si è vista costretta a rinunciare alla propria quotidianità.

La lontananza dalle persone care, che siano amici o parenti o congiunti, ha lasciato una traccia importante nella psiche collettiva.

È proprio qui che le PR possono diventare il miglior alleato delle strutture del settore hospitality, le più a rischio in assoluto.

Oggi più che mai è di fondamentale importanza immedesimarsi nel potenziale cliente per intuirne le esigenze e ragionare come lui.

Fin dalle riaperture generali abbiamo infatti assistito a un paradosso che però non deve sorprendere: molte persone vivono ancora immerse in un clima di paura e diffidenza.

Ed è così che nonostante il rispetto delle normative sugli assembramenti e il distanziamento sociale da mantenere, molte realtà faticano ancora a riportare fisicamente la clientela all’interno delle strutture.

Il motivo? Una comunicazione poco efficace.

Chi si appresta a scegliere un tavolo al ristorante o la stanza di un hotel, le precauzioni prese per abbattere il rischio di contagio preferisce vederle piuttosto che limitarsi a leggerle.

A livello di PR, dunque, adottare il concetto astratto di sicurezza e recitarlo come un mantra è indispensabile ma non più sufficiente: l’aspetto visuale, foto e video che dimostrano il lavoro fatto per rendere i locali perfettamente adeguati, giocherà un ruolo primario per chi vuole distinguersi.

Riuscire a comunicare gli sforzi messi in atto contribuisce a generare un clima sereno e disteso, che non a caso è il fine ultimo di chi cerca un’esperienza confortevole durante una vacanza o una semplice cena.

Questo, ai tempi del Coronavirus, è doppiamente vero. E in futuro sarà la norma.

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coronavirus igiene mani

3. Enfatizzare i propri punti di forza

Se in tempi meno turbolenti i punti di forza costituivano un biglietto da visita molto importante per le strutture alberghiere e della ristorazione, oggi rappresentano un plus determinante sul quale concentrare le proprie strategie di relazioni pubbliche.

Il Covid-19 sta determinando un nuovo modo di concepire le interazioni umane attraverso gli spazi.

sharing economy e Covid-19

I divieti di assembramento e le distanze minime di sicurezza da mantenere, se ben sfruttate, possono trasformarsi in una straordinaria opportunità per garantire massima privacy e relax dopo mesi psicologicamente non facili da gestire.

Mare o montagna, città o campagna, non esiste angolo notiziabile che le PR non possano trasformare in un’arma a proprio vantaggio.

Le strutture possono così riorganizzare i servizi migliorando quelli che già erano gli aspetti strategici dominanti nella propria offerta.

Spazi aperti, spiagge più confortevoli, escursioni in montagna o gite in barca: sarà proprio il potenziamento del servizio e la sua comunicazione intelligente, secondo le prerogative della struttura, a fare la differenza.

Dear Class 2020

Dear Class of 2020: perché i discorsi motivazionali di quest’anno lasciano il segno

  • L’evento clou 2020 per i laureati USA ha registrato views da record.
  • Dear Class of 2020 si farà ricordare per le splendide parole di Obama, e per il suo cast stellare.
  • La rabbia per Floyd sia d’ispirazione per un futuro migliore: il messaggio di speranza.

 

Succede durante la cerimonia virtuale di Dear Class of 2020 di YouTube, evento storico per importanza e modalità, che ha sostituito con il live stream l’ultimo giorno dell’anno accademico 2020 negli USA. Peraltro, spostato proprio in onore di Floyd.

Dear Class 2020

Un frame dal live streaming

Tradizionalmente, infatti, questa celebrazione annuale rappresenta il momento d’incontro tra personaggi pubblici e studenti dei college più prestigiosi, dove hanno luogo grandi discorsi motivazionali.

“Dear Class 2020”, è stato un anno diverso

L’evento virtuale dell’anno, dicevamo, si è svolto il 7 giugno nel rispetto dei funerali di George Floyd. E non è solo il cast stellare con Beyoncé, Lady Gaga, Taylor Swift, Billie Eilish, Lizzo, Justin Timberlake, Jennifer Lopez, Shawn Mendes ed altri ad averlo reso così indimenticabile.

Star

No, non è neppure il coinvolgimento dei conduttori televisivi tra cui Stephen Colbert e Jimmy Kimmel, e neanche l’incredibile cover di “Beautiful day” che Martin dei Coldplay, introdotto da Bono, ha inciso con altri otto cantanti e fatto ascoltare.

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Le parole di Barak

Quello che ricorderemo di più, molto probabilmente, sarà l’intervento a Dear Class of 2020 dell’ex presidente Barak Obama. Ai giovani laureati, ha detto che il Coronavirus ha fatto luce su numerose questioni ancora aperte negli Stati Uniti:

«In tanti modi diversi, la pandemia ha appena messo a fuoco i problemi che erano in aumento da molto tempo […]. Sia che si parli dell’incremento della disuguaglianza economica, della mancanza di assistenza sanitaria di base per milioni di persone, o del continuo flagello del bigottismo e del sessismo, o della divisione o disfunzione che ha afflitto il nostro sistema politico».

Insieme alla moglie Michelle, Barak Obama ha pronunciato tanti messaggi ispirazionali, nella speranza di sollevare i neolaureati.

Dear Class 2020

Gli studenti coinvolti in un ballo di festeggiamento

Per quanto spaventosi e incerti possano essere questi tempi, sono anche un campanello d’allarme. E un’incredibile opportunità per la vostra generazione.

L’ispirazione degli Obamas

In Dear Class of 2020, Michelle Obama ha affermato che le proteste a seguito della morte di Floyd sono «il risultato diretto di decenni di disinteresse, pregiudizio e disuguaglianza». E ha detto che capisce chi è spaventato, confuso o arrabbiato, o semplicemente sopraffatto” dagli eventi degli ultimi mesi. Eppure, la rabbia delle persone è un sentimento che dev’essere incanalato in “piani e politiche” concreti.

Michelle Obama

La rabbia è una forza potente. Può essere utile, ma lasciata a se stessa corrode e semina il caos dentro e fuori: sono le parole dell’ex Presidente, tanto semplici quanto lungimiranti.

Dear Class

«Ma quando la rabbia è focalizzata, quando è incanalata in qualcosa di più, questa è roba che cambia la storia. Il dottor King – ha detto alludendo a Martin Luther King – era arrabbiato. Sojourner Truth era arrabbiata. Lucretia Mott, Cesar Chavez, la gente di Stonewall, erano tutti arrabbiati. Ma erano anche guidati dalla passione, dai loro principi, dalla speranza». Queste le parole rivolte agli studenti nella diretta streaming.

L’evento live streaming più visto di sempre

Secondo YouTube, ad oggiDear Class of 2020 è stato l’evento live originale più visto di sempre, con un picco di oltre 665.000 spettatori simultanei. Lo speciale ha raggiunto oltre 17 milioni di visualizzazioni totali, appena un giorno dopo il lancio, e 34 milioni di visualizzazioni totali dopo tre giorni in tutti i video. Inoltre, 10 singoli video sono entrati in tendenza in 89 paesi.

L’evento ha raccolto quasi 2 milioni di dollari da donatori aziendali, in collaborazione con Reach Higher di Michelle Obama e Google.org. La celebrazione virtuale ha riunito oltre 70 leader, star e creators per celebrare i laureati, le loro famiglie e le loro comunità.

Dear Class

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E non solo: Dear Class 2020 è stato l’argomento di tendenza n. 1 su Twitter per l’intera durata dell’evento, rendendo questo lancio originale di YouTube il più chiacchierato di sempre per la mole di conversazioni generate sui social media.

Puoi rivedere anche la versione “breve”, che riduce quella integrale (4 ore) a soli 2 minuti e 44 secondi: