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  • Il mercato italiano della bicicletta: dal bike to work al cicloturismo

    Il cambio culturale italiano in ottica sostenibilità e le sue grandi opportunità economiche

    16 Luglio 2020

    • Il mercato italiano della bicicletta è in crescita: dalla riapertura dei negozi dopo il lockdown +60% di acquisti.
    • La bicicletta viene utilizzata solo dal 3,6% della popolazione come mezzo di trasporto, ma sono in corso molte iniziative pubbliche e private per cambiare tendenza.
    • Il cicloturismo come esperienza di viaggio, nel 2019 ha generato 4,7 miliardi di euro.
      “Ma dove vai bellezza in bicicletta, così di fretta pedalando con ardor…” cantava negli anni Cinquanta Silvana Pampanini. La bicicletta è uno dei mezzi più utilizzati al mondo e ha una storia antichissima oltre che un valore sociale. I primi schizzi di bicicletta sono contenuti addirittura nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e risalgono al ‘500. Il primo modello di bici vero e proprio (draisina) risale invece all’800 tedesco. bicicletta di Leonardo da Vinci LEGGI ANCHE: Per il post-covid abbiamo bisogno di una ripresa economica sostenibile In Italia la bicicletta è stata ampiamente utilizzata durante la Grande Guerra in ambito militare. Diventa popolare negli anni ’30 e ’40, come mezzo di trasporto. Con il boom economico subisce un calo, sostituita dai motocicli e dall’utilitaria. Ritorna popolare negli anni ’70 e ’80, soprattutto a scopo sportivo. Negli ultimi anni, grazie all’aumento di sensibilità verso i temi della sostenibilità e all’innovazione tecnologica dell’elettrico, la bicicletta sta prendendo sempre più piede anche come mezzo di trasporto, soprattutto nel corso dell’emergenza sanitaria. Nel contesto attuale in cui viviamo, come si posiziona quindi la bicicletta?  Può dare una spinta alla ripresa del turismo italiano? Nei prossimi paragrafi faremo una fotografia del mercato italiano, concentrandoci sull’utilizzo della bici come mezzo di trasporto, con alcuni progetti in corso sia a livello pubblico che privato. Guarderemo poi la bicicletta nel contesto del cicloturismo.

    Il mercato delle biciclette in Italia

    In Italia c’è un mercato molto attivo per le biciclette, con aziende storiche presenti soprattutto al nord. Pensiamo per esempio all’azienda Torpado, nata a Padova nel 1895, ad Atala nata a Milano nel 1907, a Bianchi, la più antica, nata nel 1885 a Milano. Il mercato italiano registra una produzione annua stabile intorno alle 2.500.00 biciclette: nel 2019 c’è stata una crescita del +25% e il 2020 potrebbe registrarne una ancora maggiore. La richiesta di biciclette vede sicuramente un aumento di interesse nell’e-bike, ma anche nelle biciclette sportive. bicicletta Secondo un recente comunicato stampa di Confindustria ACMA (Associazione Nazionale ciclo motociclo e accessori), dalla riapertura dei negozi dopo il lockdown c’è stato un +60% di acquisto di bici tradizionali e a pedalata assistita rispetto lo scorso anno, intorno a 540 mila biciclette vendute. Un incentivo è sicuramente il Bonus Mobilità del Governo con il 60% di restituzione importo sull’acquisto, ma non solo, perché gli acquisti si registrano anche in Comuni al di sotto dei 50.000 abitanti, che non usufruiranno del bonus. Un rischio, in questo momento di boom, potrebbe essere perfino una domanda che supera l’offerta a causa dello stop di produzione in questi mesi. Alcune aziende infatti stanno accelerando la produzione per recuperare il gap.

    La bicicletta come mezzo di trasporto

    Se la bicicletta riscuote un certo interesse in ambito sportivo e di svago, lo stesso non si può dire del suo utilizzo in Italia come mezzo di trasporto. Secondo un report di Legambiente, la bicicletta viene utilizzata infatti solo dal 3,6% della popolazione con questo scopo. I frequent biker, cioè coloro che utilizzano la bici regolarmente per il tragitto casa-lavoro sono solo 743.000, con percentuali elevate nella provincia autonoma di Bolzano (13,2% degli occupati), in Emilia Romagna (7,8%) e in Veneto (7,7%). Le città più bike-frendly in Italia sono 12, con in testa Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso, dove un quarto della popolazione pedala per i propri spostamenti quotidiani. Nel centro-sud l’utilizzo della bicicletta per spostarsi è molto basso. Nel tragitto casa-scuola o casa- università, utilizzano la bicicletta circa 1 milione di studenti nelle regioni già citate. bicicletta mezzo di trasporto Il report di Legambiente ha quantificato l’ammontare dei benefici annuali in euro prodotti da ogni singolo chilometro di ciclabile nelle città dove almeno il 20% degli spostamenti viene effettuato in bici. A Bolzano i benefici in termini di risparmio di carburante, benefici sanitari, contenimento dei costi ambientali e sociali dei gas serra, riduzione di smog e motore, dall’abbattimento dei costi delle infrastrutture e dell’artificializzazione del territorio, ammontano a 1.156.849 euro l’anno, a Ferrara 751.890, a Treviso 655.873.

    Progetti Ciclabili: Milano e Pesaro

    A determinare alti livelli di ciclabilità nelle città è l’approccio innovativo allo spazio pubblico e alla sostanziale ridistribuzione dei pesi tra le diverse componenti del trasporto unita a una pianificazione urbana, che mette al centro le esigenze della persona e non del veicolo e punta all’efficienza dell’intero sistema locale degli spostamenti. Rapporto Legambiente, L’Abici
    La rimodellazione della città in funzione della bicicletta necessita, come cita il rapporto di Legambiente, una ridistribuzione dei pesi tra le diverse componenti del trasporto e una pianificazione urbana. Questo per esempio può significare ridurre la carreggiata o eliminare dei parcheggi auto a favore delle piste ciclabili. piste ciclabili Nelle città italiane, ci sono diversi progetti sulla ripianificazione urbana in fase di realizzazione.
    • Milano. Il comune ha avviato un progetto per costruire 35 chilometri di piste ciclabili entro dicembre. Tra le motivazioni principali, quelle di contenere il contagio e consentire gli spostamenti con il giusto distanziamento sociale, senza causare congestioni di traffico e aumentare l’inquinamento. I 35 chilometri di nuove piste ciclabili si aggiungeranno ai 220 chilometri già esistenti e nuovi parcheggi per bici e moto.
    • Pesaro. La bicipolitana, questo il nome del progetto a due ruote che il comune sta realizzando. Si tratta di una vera e propria metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze le biciclette. Utilizza lo schema delle metropolitane, con le linee azzurre, gialle, rosse, arancioni e i collegamenti a più parti delle città. Attualmente sono realizzate la linea verde e azzurra, le altre sono in costruzione.

    Le iniziative delle aziende: Oracle e Trek Italia, Enel

    Sul fronte privato anche le aziende stanno sperimentando progetti di mobilità sostenibile di bike to work. Oracle in partnership con Trek Italia nelle sedi di Roma e Milano ha messo a disposizione in bike sharing 8 biciclette a a pedalata assistita per i propri dipendenti. Le biciclette potranno essere prenotate con una app, che permetterà anche di monitorare gli spostamenti e calcolare il risparmio in termini di inquinamento grazie alla bicicletta. bike to work LEGGI ANCHE: ll consumo sostenibile è in crescita. Ecco come cambiano le nostre abitudini (e anche le aziende) Anche Enel ha messo a disposizione una flotta biciclette in bike sharing per le sedi di Firenze e Bologna. I dipendenti possono utilizzarle per spostamenti dalla sede di lavoro alla stazione ferroviaria o per altri spostamenti professionali in città. Oltre la sostenibilità, l’utilizzo della bici per andare al lavoro porta una riduzione di stress da traffico, attività fisica quotidiana e la possibilità di attraversare i centri storici delle città.

    Cicloturismo

    Il cicloturismo è la visita ed esplorazione di luoghi a scopo ricreativo, di uno o più giorni, incentrata in modo prevalente e significativo sull’uso della bicicletta per finalità di svago. La bicicletta nel cicloturismo quindi riveste un ruolo rilevante nell’esperienza di viaggio. Non è considerato cicloturismo l’attività sporadica con la bicicletta. Nel 2019 l’Italia ha registrato quasi 55 milioni di pernottamenti di cicloturisti, generando una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro. Di questi 20,5 milioni sono italiani, con 1,7 miliardi di euro. Questo dato potrebbe aumentare a 26 milioni nel 2020 grazie al turismo di prossimità e la possibilità che offre la bicicletta di mantenere un distanziamento sociale. Il rapporto Isnart-Legambiente rileva che nel 2019 la maggior parte dei cicloturisti in Lombardia ed Emilia-Romagna si sono mossi nella area di residenza o limitrofe, mentre veneti e toscani hanno raggiunto anche Sicilia e Calabria. I cicloturisti stranieri tedeschi e austriaci prediligono il Trentino, i francesi Lombardia, Trentino e Sardegna. Le regioni meno toccate dalle due ruote sono Umbria, Abruzzo, Campania e Molise. La spesa media del cicloturista è di 75 euro pro-capite, ha reddito un medio-alto e predilige le vacanze in coppia. Tra gli stranieri l’uso della bicicletta è al primo posto per le attività sportive praticate in vacanza (37,5%) a cui seguono Sci (28,8%) e Trekking (18,5%). Il cicloturismo ha in media un peso del 6% sulla domanda turistica. Tra le ciclovie italiane con maggiore appeal turistico troviamo la ciclovia del Garda, che sarà conclusa nel 2021, attraversa 19 comuni del Lago di Garda. Dal 2018 è attiva la ciclopista del Garda, parte del progetto della ciclovia, con una pista sospesa a 50 m sul lago di Garda che collega Limone sul Garda al confine della provincia di Trento.