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Campagne Marketing Splio

Calendario 2022: un’idea di campagna marketing al mese per animare la tua relazione con la clientela

Gennaio è il mese dei rientri e dei buoni propositi. È anche il mese in cui si definiscono le strategie e gli obiettivi per qualsivoglia business. Perché quindi non cominciare l’anno identificando le campagne marketing sulle quali si desidera puntare nel 2022? 

Nel 2022 vogliamo gioia, colore e divertimento. Questo non è solo un buon proposito, ma un vero e proprio stimolo a un nuovo approccio editoriale, poiché la vera chiave del successo quest’anno risiederà anche nella capacità di comunicare buonumore e gioia ai clienti su tutti i canali, grazie a campagne innovative e divertenti. 

In questo articolo vi offriamo il calendario 2022 di Splio, con le date più significative del nuovo anno e 12 suggerimenti di campagne marketing per coinvolgere diversamente i tuoi clienti quest’anno.

Le giornate mondiali e internazionali sono da sempre fonte di ispirazione e un’occasione per celebrare tematiche di impatto, ma anche per dimostrare il proprio affetto verso i cari o manifestare gioia per una ricorrenza speciale.

I marketing manager e i marchi stessi ben sanno che variare i propri contenuti è fondamentale per mantenere alto l’interesse, e che un ricco calendario editoriale può fare la differenza, accompagnato da campagne marketing originali che riescano a infondere gioia e divertimento. 

Vi mettiamo quindi a disposizione un originale calendario con un suggerimento di campagna marketing e una selezione di ricorrenze speciali per ogni mese del 2022.

Ogni tips potrà facilmente essere riadattato alle diverse esigenze e settori, l’importante è riuscire a stupire, assicurandoti l’engagement dei tuoi clienti e la conversione. 

<< Per scoprire tutte le ricorrenze e instaurare relazioni uniche con i tuoi clienti nel 2022, visita il calendario di Splio! E scarica il calendario completo nella versione pdf.>>

Campagne Marketing calendario

Le 12 campagne marketing

Gennaio: il 5 iniziano i Saldi Invernali

Gennaio è il mese degli attesissimi saldi: metti in risalto le tue promozioni, facendo attenzione alla deliverability! I saldi sono un momento d’oro per incoraggiare il traffico sul proprio e-commerce e le visite in-store. Perciò non sprecare l’occasione: implementa una campagna e-mail ricordandoti di evitare le parole spam poiché i provider di posta elettronica respingono le comunicazioni contenenti determinate parole, facendo finire i tuoi messaggi nella posta indesiderata.

Quindi, rispetta semplici regole, la tua strategia editoriale e i tuoi valori. I vantaggi? Deliverability e reputazione. 

Febbraio: il 14 si celebra l’Amore

Perché quindi non dimostrare il tuo affetto verso i tuoi clienti affezionati? Il 14 febbraio lancia la campagna “We love you too”: invia una comunicazione ai tuoi clienti e segmenta il tuo target con l’aiuto della marketing automation (clienti attivi/clienti inattivi). Dimostra loro il tuo affetto riservando uno sconto speciale su tutti gli acquisti effettuati online o in negozio il 14 febbraio.

Perché San Valentino non è solo il mese degli innamorati, ma è il mese dell’amore. Amore e coccola verso sé stessi. I vantaggi? Riattivazione, engagement e drive-to-store.

Marzo: il 18 è la giornata mondiale del Riciclo

Campagne marketing riciclo

Sensibilizza i tuoi clienti grazie a una campagna in collaborazione con un’associazione benefica. Invita i tuoi clienti a portare in negozio gli indumenti ed accessori del tuo marchio non più utilizzati.

Premiali accreditandogli dei punti fedeltà in base al peso del tessuto da riciclare e il numero di prodotti donati.

Il vestiario sarà devoluto a un’associazione benefica! In questo modo incoraggerai il drive-to-store e l’engagement dei tuoi clienti grazie a un’iniziativa di sensibilizzazione, che li avvicinerà ancora di più ai tuoi valori. 

Aprile: il 15 è la giornata mondiale dell’Arte

Aprile è il mese dell’Arte! Approfittando della giornata mondiale dell’Arte, lancia una collezione speciale del tuo brand in collaborazione con un’artista e trasformala in un evento imperdibile online & offline.

Invita i tuoi clienti più affezionati alla festa di lancio, insieme al designer, promuovendo l’iniziativa su tutti i canali, incluso Instagram. I vantaggi? Drive-to-store, fidelizzazione ed engagement.

Maggio: il 21 è la giornata internazionale del Tè

Maggio è il mese del gradito tè, simbolicamente momento di condivisione! Perché non organizzare un’iniziativa conviviale con i tuoi clienti in-store?

Stringi una partnership con un fornitore di tè per questa occasione, invita i clienti e visitatori a provare le bustine di questo marchio, in omaggio per ogni acquisto avvenuto in negozio. Potrai utilizzare diversi canali, per esempio inviare una notifica push sul wallet dei tuoi clienti nelle vicinanze grazie alla geo-localizzazione.

I vantaggi? Drive-to-store, fidelizzazione ed engagement. 

Giugno: il 6 è la giornata mondiale della Minigonna

A giugno si celebra la giornata della Minigonna, icona di stile, eleganza e libertà.

Approfittane per coccolare i membri del tuo programma fedeltà. Imposta una campagna per l’occasione: invia a coloro che hanno acquistato una gonna nell’ultimo anno, un’e-mail con la tua collezione speciale e un voucher da utilizzare in negozio e online, valido solo per i membri del programma dal 6 al 13 giugno.

I vantaggi? Customer satisfaction, fidelizzazione e traffico sull’e-commerce. 

Calendario campagne marketing

Scopri l’intero calendario e scarica la versione pdf. 

Luglio: il 30 è la giornata internazionale dell’Amicizia

A luglio si celebra l’Amicizia. Quale occasione migliore per lanciare la tua campagna “Porta un amico” per questa giornata speciale?

Invita i tuoi clienti ingaggiati a condividere con i loro amici un voucher di referral, grazie a un link condivisibile tramite i social, WhatsApp o per e-mail.

Una campagna di referral marketing può aiutarti a rispondere a molteplici obiettivi: fidelizzare clienti esistenti, acquisire nuovi clienti e aumentare il fatturato. 

Agosto: il 19 è la giornata mondiale della Fotografia

campagne marketing fotografia

In occasione della giornata mondiale della Fotografia, lancia la campagna “Scatena il fotografo che è in te” e incoraggia i tuoi clienti a condividere i loro migliori scatti con i tuoi prodotti su Instagram, ricordandogli di taggare il tuo marchio.

Per loro e i nuovi membri del tuo programma fedeltà: un voucher da utilizzare in negozio o online dal 19 al 26 agosto. I vantaggi? Vendite, fidelizzazione e traffico sull’eCommerce. 

Settembre: il 15 riaprono le scuole

Settembre è il consolidato mese del back-to-school, che simboleggia la fine delle vacanze e il momento dei rientri.

Non significa però che è il momento di riempire di messaggi il tuo target, perciò attenzione alla quantità e alla qualità delle tue comunicazioni. Durante i periodi di punta, come il back-to-school, scommetti sulla qualità e sulla personalizzazione delle tue campagne. E assicurati la pertinenza dei tuoi messaggi grazie alla segmentazione del database.

I vantaggi? Drive-to-store, vendite e deliverability.

Ottobre: il 7 è la giornata mondiale del Sorriso

Per la giornata mondiale del sorriso, raccogli recensioni e sorrisi! Approfitta del periodo di calma tra il rientro e le vacanze di dicembre per chiedere ai tuoi clienti la loro opinione sull’esperienza con il tuo marchio. Invitali a lasciare una recensione e premiali con dei punti fedeltà per ogni opinione ricevuta.

In questo modo potrai arricchire la conoscenza del cliente nel tuo motore loyalty e allo stesso tempo mostrare interesse per il loro pensiero con l’obiettivo di migliorarti.

I vantaggi? Conoscenza del cliente e customer satisfaction. 

Novembre: il 13 è la giornata mondiale della Gentilezza

In occasione della giornata mondiale della gentilezza, fai sapere a tuoi clienti quanto sono importanti per te!

Imposta una piccola survey, sui social e per e-mail, per conoscerli meglio, e quindi meglio rispondere alle loro esigenze. Il mese del tuo compleanno? Il tuo colore preferito? La tua taglia? Un’e-mail, 3 domande, 3 clic e 5 secondi del loro tempo, per creare dei contenuti personalizzati durante tutto l’anno. La conoscenza del cliente è fondamentale, poiché aumenta le possibilità di conversione delle tue campagne.

I vantaggi? Dati e interazioni. 

gentilezza campagne marketing

LEGGI ANCHE: Instagram Marketing: 16+1 consigli per raggiungere il tuo pubblico

Dicembre: il 13 si celebra il Christmas Jumper Day

Le festività natalizie spesso fanno rima con le tradizioni, una di queste: i maglioni natalizi. 

Lancia un’iniziativa dedicata per coloro che sapranno osare con il maglione natalizio. Premia i membri del tuo programma fedeltà che faranno acquisti in-store indossando un originale maglione, raddoppiandogli quindi i punti per ogni acquisto effettuato dal 13 al 20 dicembre.

I vantaggi? Drive-to-store e fidelizzazione. 

<< Vuoi conoscere tutte le giornate mondiali e internazionali del 2022? Scopri il calendario di Splio e lasciati ispirare per il tuo customer marketing quest’anno.>>

SEO e digital PR

SEO e Digital PR: ecco perché dovrebbero viaggiare in tandem

Cosa s’intende quando si parla di SEO PR? E in che modo avere conoscenze in materia di SEO può fare la differenza all’interno di una strategia di Digital PR?

seo-digital-pr

Per prima cosa, partiamo dal definire correttamente la sfera delle Public Relation (PR), ovvero quelle attività di comunicazione che hanno lo scopo di costruire e consolidare la relazione del brand con il suo pubblico. Un pubblico fatto di clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali, rappresentanti delle istituzioni o di associazioni industriali o di altre organizzazioni di settore e, più in generale, l’intera comunità in cui l’impresa opera.

Chi si occupa di pubbliche relazioni svolge essenzialmente un lavoro di branding, che trasposto al mondo del web si traduce in Digital PR.

Accanto alle attività di PR tradizionali, quelle di Digital PR svolgono un ruolo complementare in cui il focus è la presenza online, l’interazione con il pubblico e, in generale, tutto ciò che influenza la percezione del brand.

È facile, dunque, intuire come una strategia SEO possa costituire un vantaggio competitivo nelle public relation, prevedendo una serie di operazioni che hanno l’obiettivo di migliorare visibilità e credibilità sul web. 

Domain Authority uguale Trust

Lo scopo di una strategia PR è sempre quello di aumentare la notorietà del marchio massimizzando l’esposizione. Ma come fare poi per misurare tutte queste cose e quantificare il risultato raggiunto?

È proprio qui che entra in gioco la SEO PR, ovvero una strategia basata su dati misurabili e in grado di restituire con precisione il ROI, in termini di volumi di traffico, backlink ricevuti.

Se lo scopo delle digital PR è quello di lavorare sulla visibilità e la reputazione del brand, sul piano SEO tutto ciò si concretizza migliorando il posizionamento tra i risultati di ricerca e, di conseguenza, l’authority del sito web.

La Domain Authority (DA) è una metrica molto importante da considerare in quest’ambito: si tratta di un punteggio attribuito al dominio che va a determinare quanto i contenuti all’interno del sito web siano affidabili.

Migliorando la DA, crescerà parallelamente la credibilità delle pagine sotto quel dominio agli occhi dei motori di ricerca, il che è da considerarsi uno step propedeutico per estendere la rete di collegamenti al tuo sito tramite backlink, come vedremo nel paragrafo successivo.

Estendere il network e ottenere backlink

Dal punto di vista del ranking, chiunque si occupi di SEO sa bene quanto una strategia di link building sia determinante per salire in cima ai risultati di ricerca nella SERP.

Questo aspetto coinvolge anche le Digital PR, in cui una strategia di backlink è da intendersi come base per costruire una propria rete di contatti all’interno del settore, ampliare il pubblico e creare sempre più curiosità attorno al brand.

Il posizionamento di un link su pagine web di terzi, infatti, può essere garanzia di affidabilità tanto per gli utenti quanto per il motore di ricerca, soprattutto se il backlink proviene da un sito o di un magazine che godono già di una certa notorietà.

In ambito editoriale, ricevere backlink da un autore o una testata che sono già ben posizionati sul web, significa associare l’immagine del brand a una voce già riconosciuta come autorevole.

L’utente avrà sicuramente uno stimolo in più a cliccare sul link e si aspetterà di trovare informazioni attendibili.

LEGGI ANCHE: Link building e backlink: consigli essenziali per una strategia vincente 

Analisi del sentiment: keyword e trend

L’analisi del sentiment è un altro aspetto da non trascurare quando parliamo di SEO PR. 

La sentiment analysis si occupa di estrarre e analizzare le opinioni espresse dagli utenti riguardo prodotti o servizi e, più in generale, estrarre opinioni da un testo o da un gruppo di testi, partendo dall’elaborazione del linguaggio naturale.

Per delineare un quadro chiaro del sentiment degli utenti, le fonti da cui attingere sono i contenuti generati dagli utenti stessi, come recensioni e commenti sui social media. Ragion per cui ci si riferisce a questa attività anche come social listening.

Analizzare il sentiment è un’azione che può essere svolta manualmente o utilizzando tool basati su sistemi di machine learning, come Talkwalker o MonkeyLearn.
Normalmente la seconda opzione è quella più consigliata benché abbia i suoi limiti, primo tra tutti che la macchina non è in grado di comprendere espressioni gergali, commenti sarcastici o ironici.

In linea di massima, avvalersi di una tecnologia di sentiment analysis è utile per processare quantità di dati maggiori in minor tempo, e anche di capire di cosa parlano gli utenti che interagiscono con i canali del tuo brand.

Molti di questi tool di analisi hanno delle funzionalità che permettono l’estrazione di keyword list, utilissime per delineare una panoramica più nitida del sentiment, e capire meglio di cosa parlano gli utenti che parlano del tuo brand su internet.

In che modo posso comprendere meglio il sentiment partendo dalle keyword list?
Isolare parole e frasi ricorrenti può essere molto utile per identificare dei trend e capire quali sono gli aspetti che fanno più discutere e in che modo le persone ne parlano. 

Di quali aspetti le persone sono soddisfatte? Di cosa, invece, parlano in termini negativi?
Per fare un esempio, un’analisi del sentiment di questo tipo potrebbe rivelare un pubblico molto soddisfatto dei prodotti acquistati sul tuo e-commerce ma estremamente deluso dalla qualità del servizio di spedizione.

Avere a disposizione questo tipo di informazioni, ti permetterà non solo di lavorare per migliorare l’esperienza del cliente; ma anche di prevedere contenuti mirati proprio su quei topic che il tuo pubblico sembra apprezzare meno e riconquistare la sua fiducia.

Il ruolo del comunicato stampa nella SEO

Il comunicato stampa è uno strumento fondamentale nelle attività PR e serve essenzialmente a condividere informazioni utili con chi vuole scriverne, che si tratti di organi stampa, blogger o altri siti web.

Non tutte le notizie e gli update del brand necessitano di essere veicolati da un comunicato, normalmente utilizzato quando l’annuncio assume toni più ufficiali.

Ma quale ruolo hanno i comunicati stampa nella SEO? Veicolare un comunicato stampa sul web è soprattutto un lavoro di brand awareness, ma in che modo può portare traffico al sito?

In primis, un comunicato stampa che appare tra i risultati di ricerca nella sezione News di Google attirerà sicuramente un maggior numero di click, in secondo luogo perché se il contenuto è originale e accattivante, sarà più facile trovare siti, magazine o blogger che lo condividano e lo diffondano.

Il che si traduce nell’aumento del traffico sul sito per mezzo di backlink e referral, che di conseguenza portano il sito in cima ai risultati di ricerca.

Attenzione, però: ad oggi i comunicati stampa non sono più un mezzo diretto per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, servono piuttosto per portare traffico indirettamente. Ciò non vuol dire che non debbano essere presi in considerazione all’interno di una strategia di SEO PR, ma semplicemente che non devono costituire una priorità.

Microsoft acquisisce Activision Blizzard

Microsoft ha acquisito Activision Blizzard: bomba nel mondo del gaming

La notizia è fresca di giornata ed è ormai ufficiale, Microsoft ha appena acquisito Activision Blizzard, Inc per quasi 70 miliardi di dollari. Activision Blizzard è leader nello sviluppo di videogiochi e publisher di contenuti d’intrattenimento interattivo, con titoli leggendari e giocatissimi, tra cui “Call of Duty”, “Candy Crush”, “Warcraft”, “Diablo”, “Overwatch” e “Hearthstone”.

Questa acquisizione accelererà la crescita del business gaming di Microsoft su dispositivi mobile, PC, console e cloud. Si tratta di un colpo enorme, persino più grande di quello dello scorso anno che portò la società a inglobare gli Studios Bethesda

Satya Nadella CEO Microsoft

Satya Nadella CEO Microsoft

Il potere del gaming: intrattenere e cambiare le regole del gioco

I videogiochi sono più di un semplice business dell’intrattenimento in forte espansione, stanno rimodellando il modo in cui interagiamo con il mondo e questa transizione ne è un esempio chiarissimo. Il gaming ispira l’innovazione spingendo aziende come Microsoft a creare nuove tecnologie per servire miliardi di giocatori in tutto il mondo.

Microsoft acquisisce Activision Blizzard 02

Le parole di Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming

Secondo le dichiarazioni di Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, presto il colosso della tecnologia offrirà il maggior numero possibile di giochi Activision Blizzard all’interno di Xbox Game Pass e PC Game Pass, sia nuovi titoli che giochi dall’incredibile catalogo di Activision Blizzard. 

Microsoft infatti prevede di aggiungere molti dei giochi di Activision a Xbox Game Pass una volta concluso l’accordo. Con l’acquisizione di Activision, Microsoft pubblicherà presto franchise come Warcraft, Diablo, Overwatch, Call of Duty e Candy Crush. Grazie a questa acquisizione, a oggi Xbox Game Pass ha più di 25 milioni di abbonati.

Cosa accadrà finita la transizione tra Microsoft e Activision Blizzard

Microsoft acquisisce Activision Blizzard 03

Quando la transazione sarà ufficialmente conclusa, Microsoft diventerà la terza società di giochi al mondo per fatturato, dietro Tencent e Sony.

Bobby Kotick ricoprirà il ruolo di CEO di Activision Blizzard fino alla chiusura di questa transazione. E infatti Activision Blizzard e Microsoft Gaming continueranno a lavorare in modo indipendente. Una volta concluso l’accordo, l’attività di Activision Blizzard passerà a Phil Spencer. Tra l’altro, voci di corridoio, dicono che Kotick non rimarrà una volta che l’accordo sarà completamente chiuso.

L’accordo dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno fiscale 2023. È un lungo periodo di tempo, ma Activision Blizzard opera in diversi mercati, il che potrebbe rendere più complicata l’approvazione normativa per Microsoft.

Obiettivi e scenari futuri

Satya Nadella, CEO di Microsoft ha invece detto che questa transizione giocherà un ruolo chiave nello sviluppo di piattaforme metaverse.

LEGGI ANCHE: Gaming e NFT: Ready Player One sta per diventare realtà?

Ha poi aggiunto che la società sta investendo profondamente in contenuti, community e cloud di livello mondiale per inaugurare una nuova era di gioco che metta giocatori e creatori al primo posto e renda il gioco sicuro, inclusivo e accessibile a tutti.

 

 

Creative trends 2022

Gli 8 Creative Trends 2022 che marketer e designer non possono ignorare

Il 2022 sarà l’anno del contrasto: una convivenza tra passato e futuro senza soluzione di continuità. Questo è ciò che afferma Depositphoto nel suo nuovo Creative Trends 2022, Merging the Future and the Past.

La piattaforma internazionale di contenuti multimediali, attiva in 192 paesi e con più di 100.000 professionisti nella sua community, ha nuovamente chiamato in causa agenzie creative ed esperti di design mondiale per far luce sulle tendenze della comunicazione visiva 2022.

Per fornire al pubblico un approfondimento dettagliato ed estremamente curato, il team di Depositphotos ha raccolto nel suo Creative Trends 2022 le opinioni di illustri professionisti del design, CEO e artisti. 

Megan Dell, direttrice del design presso 99designs by Vista; Lore Oxford, responsabile globale degli approfondimenti culturali presso We Are Social; Antoine P. Kostadinoff, direttore del design presso Dogstudio; Paul Zgordan, responsabile dei contenuti presso Mubert Inc, artista, produttore, e consulente; Froyo Tam, artista e curatrice transmedia che co-dirige il Y2K Aesthetic Institute; Rebeccah Pailes-Friedman, fondatrice e presidentessa della IDSA, Interwoven Design Group, LLC; David Wehmeyer, un artista; Synchrodogs, un duo di direttori artistici e fotografi.

Vediamo dunque quali saranno le attitudini, le propensioni e le inclinazioni che il panorama mondiale del visual propone per il nuovo anno. E cosa dobbiamo attenderci dall’estro creativo di comunicatori e designer di tutto il mondo.

Un tuffo nel Metaverso

Oggi i confini tra mondo reale e realtà virtuale sono sempre più fluidi.

Corporate e organizzazioni si sono già attrezzate per allestire nuovi scenari digitali entro cui ospitare mondi elaborati e poter avere esperienze immersive mai provate finora. Ma in che modo questo inciderà sulla comunicazione visiva del 2022?

Creative Trends 2022 metaverso

Credits: Depositphotos #436325152

Gli spazi digitali acquisiranno un aspetto ancora più realistico con l’aiuto delle tecnologie AR e VR. I designer sceglieranno elementi di grafica animata 3D per raggiungere un nuovo livello di interattività tra persone. E per far sentire il pubblico ancora più presente, i creator cureranno i loro progetti con musica ambient ed effetti sonori coinvolgenti.

Scopri il nuovo Creative Trends 2022, Merging the Future and the Past di Depositphoto!

Esplorando l’arte psichedelica

Steal Like An Artist, il saggio di Austin Kleon, racchiude il concetto fondamentale per ogni creativo: guardare al passato per alimentare l’ispirazione artistica del futuro. Quest’anno, i motivi giocosi e audaci degli anni ’70 decoreranno i messaggi visual e i contenuti di tutto il mondo.

Il desiderio di fuggire alla monotonia della realtà e affascinare il pubblico saranno le leve grafiche che favoriranno esperimenti d’arte psichedelica, soprattutto in ambito digitale.

Colori luminosi ad alto contrasto, sfondi olografici e granulosi, astrazioni complesse, interpretazioni variegate dal marcato tratto ipnotico saranno sempre più presenti nella progettazione grafica.

Creative Trends 2022 arte psichedelica

Credits: Depositphotos #43986755

Forse non sarà come fare un salto spazio-tempo nella Woodstock di Jimi Hendrix e dei Creedence, ma l’utilizzo di un gran numero di elementi creativi in un’unica composizione dai toni saturi e acidi e fornirà ai designer uno spunto di sperimentazione per aumentare il potenziale commerciale dei loro progetti.

L’Intelligenza Artificiale che crea musica

Negli ultimi due anni, l’Intelligenza Artificiale è stato quel fenomeno alla base della maggior parte delle nostre interazioni online con la musica. L’IA influenza il modo in cui scegliamo i nostri pezzi da suonare, semplificando il processo decisionale e fornendo consigli basati sulla cronologia delle nostre ricerche, sul nostro umore o sui nostri gusti personali. Fino a oggi questo è stato il suo ruolo.

Nel 2022 l’IA avrà un impatto significativo anche sull’effettiva produzione di contenuti musicali.

Tracce di sottofondo su siti web o app saranno personalizzate per adattarsi all’umore, al gusto e alle esigenze specifiche dell’utente. Progetti di comunicazione, campagne di marketing e annunci creativi presenteranno colonne sonore uniche per creare una realtà ancora più interattiva.

Torna in auge l’estetica anni 2000

La carenza di nuove esperienze e di emozioni positive che ha caratterizzato gli ultimi due anni, spinge le persone a ricordare la spensieratezza degli anni 2000.

I Millennial e la Z-Gen sono sempre più attratti da un’estetica che evoca felicità e serenità. Come quella che hanno sperimentato durante l’infanzia o l’adolescenza, quando Britney Spears e i Backstreet Boys facevano da colonna sonora alle loro giornate.

Creative trend 2022

Credits: Depositphotos #201314168

Questa nostalgia diffusa spinge i creator a utilizzare prevalentemente palette di colori pastello (come rosa, giallo, verde e blu).

I progetti di design e fotografia acquistano vibrazioni retrofuturistiche con look pacchiani e luccicanti e post-produzioni simili a Matrix o Crash Bandicoot, fanno capolino tra i profili social di influencer, blogger e brand.

Si tratta di scienza, non magia

La fantascienza ha fortemente influenzato la nostra percezione dei progressi tecnologici.

Fino a quando non ci siamo improvvisamente ritrovati nel futuro. I viaggi nello spazio raccontati da Stanley Kubrick o le macchine volanti di Ridley Scott non sono più una bizzarra trovata cinematografica. I recenti sviluppi del turismo spaziale suscitano ispirazione, curiosità ed eccitazione nella comunità internazionale dei creativi.

Creative Trends 2022 viaggi nello spazio

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I progetti di comunicazione visiva del 2022 faranno largo uso di identità extraterrestri, robot super-intelligenti, attrezzature ed equipaggiamenti per viaggi spaziali, toni scuri e trame metalliche che indurranno il pubblico a chiedersi cosa ci riserverà il futuro e cosa si può fare oggi per un domani migliore.

Ci lasceremo guidare da atti di amor proprio

Nel nuovo anno si raggiungerà il picco di massima diffusione per l’amore verso se stessi. Questa esigenza si manifesterà in diversi campi della comunicazione, principalmente la fotografia.

Il self-love incoraggerà brand e artisti visivi a collaborare per migliorare la salute mentale della società, e guidarla verso un cambiamento globale.

I brand rinnoveranno il loro tono di voce e la loro immagine per avvicinarsi al proprio pubblico.

I fotografi opteranno per composizioni più semplici, soluzioni cromatiche minimaliste e ambienti autentici, rivelando il contesto reale di prodotti, servizi o eventi. Un tale approccio non solo aiuterà i brand e i creator a guadagnare più fiducia, ma servirà a coltivare una società più sana e più felice.

Scopriremo l’arte dello Scrollytelling

Raccontare storie che incantano è la vera sfida al giorno d’oggi. Per attirare l’attenzione del pubblico, i creativi ricorrono a nuovi formati che includono una miscela accattivante di multimedialità come video, animazioni ed effetti sonori nella progettazione di piattaforme e siti web.

Creative Trends 2022 Scrollytelling

Credits: Depositphotos #299960656

Layout asimmetrici, scorrimenti parallasse, tipografia sovradimensionata, grafica animata 3D, sono tutti elementi versatili che emergono tra i Creative Trends 2022.

Ricerca di dinamismo, narrazione a scorrimento (lo Scrollytelling), tracce musicali ed effetti sonori accattivanti, diventeranno condizioni necessarie per trasferire una storia unica ai lettori.

Tutto diventa immersivo

In un mondo così estremamente dinamico e in rapida evoluzione, i brand ripensano costantemente ai formati e alle strategie pubblicitarie per distinguersi dalla massa.

Aumentare il coinvolgimento e fidelizzare i clienti è sempre più difficile. Le aziende lungimiranti riescono a sfruttare approccio innovativo e nuovi strumenti a disposizione per raggiungere un solo obiettivo: assicurare un’esperienza immersiva indimenticabile.

Creative Trends 2022 esperienza immersiva

Credits: Depositphotos #374412468

Annunci 3D, filtri AR e supporti visivi per un acquisto immersivo consentiranno a chiunque disponga di uno smartphone di interagire da vicino, testare o personalizzare un prodotto prima di completare un acquisto online.

I brand che mirano ad andare oltre i social media possono provare campagne OOH (Out-of-Home) digitali immersive. Insieme all’animazione 3D e alla motion graphic, tecniche come la prospettiva forzata creano illusioni tridimensionali e lasciano incantati i consumatori di oggi.

Per approfondire tutte le tendenze, visita il Creative Trends 2022 di Depositphoto

walmart metaverso

Anche Walmart entra nel metaverso: ecco cosa sappiamo

Walmart si unirà a Facebook, Nike, Ralph Lauren, Bumble, Disney e altre società con l’intenzione di rivendicare il proprio spazio tra i big del metaverso.

Stiamo parlando della più importante multinazionale americana di vendita al dettaglio che gestisce una catena d’ipermercati, grandi magazzini, discount e negozi di alimentari.

Oltre a essere la più grande azienda al mondo per fatturato, è anche quella che dà più lavoro privato, con ben 2,2 milioni di dipendenti.

Le mosse di Walmart: cosa sappiamo

Secondo il canale televisivo statunitense CNBC, la società ha depositato diversi nuovi marchi con l’intenzione di produrre e vendere beni virtuali. In uno dei brevetti, si dice che abbia incluso la possibilità di offrire agli utenti una valuta virtuale e NFT

In pratica ha depositato diversi marchi il 30 dicembre, suggerendo piani per iniziare a vendere beni virtuali. Tra questi sono inclusi elettronica, giocattoli, elettrodomestici, attrezzature sportive, abbigliamento, decorazioni per la casa e tanto altro.

Ad agosto, la società aveva già pubblicato un annuncio di lavoro sul suo profilo LinkedIn alla ricerca di un esperto di criptovalute. L’elenco delle offerte di lavoro però è stato rimosso. Non è chiaro se il ruolo sia stato ricoperto o meno.

Walmart metaverso

A metà settembre invece emerse la notizia dell’implementazione dei pagamenti con la criptovaluta Litecoin nei suoi negozi. Questa si rivelò poi falsa. Per finire, nel mese di ottobre, ha anche collaborato con la società di criptovalute Coinstar e l’exchange di criptovalute Coinme per installare 200 ATM Bitcoin nei suoi negozi negli Stati Uniti.

Walmart utilizza la tecnologia blockchain per la gestione della catena di approvvigionamento, i mercati dei clienti e gli elettrodomestici intelligenti già dal 2018.

LEGGI ANCHE: Cosa sono le Stable Coin, quali sono le principali e i trend per il 2022

Sempre più aziende puntano al metaverso

Secondo l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, Walmart ha presentato sette domande separate alla fine del mese di dicembre. Recentemente infatti la società ha dichiarato il suo desiderio di esplorare continuamente il modo in cui le tecnologie emergenti possono dar forma alle future esperienze di acquisto e che sta presentando regolarmente domande di marchio per entrar a far parte del processo d’innovazione. 

Walmart non è l’unico che sta rivolgendo la sua attenzione al mondo virtuale. Sono diversi i brand, incluso lo stesso Facebook. Tutti sappiamo che si è rinominato Meta e ha annunciato pubblicamente i suoi obiettivi d’investire ed espandersi nel metaverso, uno spazio virtuale in cui le persone possono interagire digitalmente utilizzando gli avatar. 

Tra l’altro sono tante le aziende, specialmente brand di moda, tra cui Gucci, Nike, Adidas, Gap e Under Armour, che hanno testato con successo le NFT nell’ultimo periodo.

Frank Chaparro, redattore capo della rivista di criptovalute “The Block”, sostiene che gli NFT e il metaverso potrebbero essere paragonati agli albori dell’eCommerce, a metà degli anni ’90. Ecco perché le aziende non vogliono rischiare di perdere quella che potrebbe essere la prossima rivoluzione del mondo degli affari.

Un mondo ancora da esplorare

Nonostante i piani di diverse realtà di voler entrare a far parte del metaverso, non tutti sono sicuri di come creare un metaverso a tutti gli effetti. Gli analisti di Morgan Stanley hanno affermato che potrebbe essere un’opportunità da 8 trilioni di dollari, ma la sfida reale è convincere i consumatori a parteciparvi.

Tuttavia, Walmart ha visto prosperare le sue vendite online nel 2021, con un fatturato di 11,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre, come si evince dal rapporto di Digital Commerce 360.

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Per Walmart non era la prima volta

E a tal proposito, in rete sta girando un video che presumibilmente mostra come Walmart immagina lo shopping nel metaverso. In realtà il video in questione non è recente. La clip infatti fu realizzata per Walmart da un’agenzia digitale, ed è stata effettivamente presentata al Festival SXSW 2017 quando la parola metaverso non esisteva nemmeno!

Se siete curiosi di dargli occhiata, eccolo qua:

Troviamo un avatar che spulcia tra gli scaffali di generi alimentari virtuali, raccogliendo e lanciando a caso oggetti in un carrello della spesa. 

Il video, quindi, non ha nulla a che fare con l’attuale ondata di clamore del metaverso che si sta diffondendo nella Silicon Valley, ma non ci sono notizie sul fatto che Walmart sia rimasto fedele a questo concetto e su come sarebbero i suoi negozi virtuali oggi. Le cose potrebbero essere diverse questa volta? 

Non possiamo fare a meno di chiederci se i nuovi mondi virtuali potrebbero davvero avere successo, permettendo a tutti noi d’indossare cuffie VR, magari per riunioni d’ufficio, popolate da avatar di clown, robot, cowboy e sirene!

startup innovative in italia 2021 copertina

Il contesto delle startup innovative in Italia: i numeri del 2021

Il 2021 è giunto al termine e come al solito è tempo di bilanci, classifiche e numeri. Abbiamo analizzato i trend delle startup innovative in Italia durante questo anno così complesso.

A tal proposito, ad ottobre 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ha pubblicato il Report con dati strutturali Startup innovative – 3° trimestre 2021.

Osservando i dati del Rapporto, a quasi due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è interessante constatare il trend di crescita del settore sul territorio nazionale: infatti al termine del terzo trimestre del 2021, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è pari a 14.032, con un aumento del 3,3% rispetto al trimestre precedente.

Vale a dire 540 società in più.

540 nuove idee che hanno preso vita tra luglio e settembre 2021. Una nascita media, nel periodo, di circa 6 startup innovative al giorno in Italia. 

Di seguito un’analisi approfondita dei numeri del Report.

 

Startup

Qualche numero del Report

Il 75,2% delle startup innovative in Italia (numericamente 10.554) ha come “mission” la fornitura di servizi alle imprese: in modo particolare i servizi di consulenza informatica si attestano al 37,9%. Seguono il manifatturiero con il 16,4% e il commercio con il 3,1%.

Le startup innovative a prevalenza femminile “in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne” – riportando la dicitura interna al Report – sono il 12,9% del totale (1.810).

startup innovative in italia 2021

Il 18,5% del totale, 2600 startup, invece sono a prevalenza giovanile (under 35).

Riprendendo anche in questo caso la dicitura interna al Report: sono considerate ”a prevalenza giovanile” le società la cui partecipazione di persone di età non superiore ai 35 anni, calcolata mediando le quote di possesso e le cariche amministrative detenute, risulta complessivamente superiore al 50%.

La distribuzione geografica delle startup innovative in Italia

ripresa economica: mondo

Altri dati interessanti emersi dall’osservazione del Report del Mise sono quelli relativi alla distribuzione geografica di questa tipologia di società.

Anche se la digitalizzazione ha inevitabilmente reso virtualmente globali le aziende, grandi o piccole che siano, è pur vero che ognuna di esse ha comunque una Regione “di residenza”. Ecco qualche numero sulla distribuzione geografica delle startup innovative sulla bella Penisola.

La Lombardia è senza dubbio la Regione italiana che detiene il primato di startup innovative: ben 3.755 startup innovative (il 26,8% del totale) sono nate sul territorio lombardo. Seguono in questa classifica Lazio e Campania, rispettivamente con l’11,6% e l’8,9%. Titoli di coda per il Molise con 79 startup innovative e la Valle d’Aosta con 19.

Zoomando sulla mappa ed aumentando il livello di dettaglio, si può osservare che la città che detiene il record positivo di startup innovative è Milano: nella città meneghina, infatti, ce ne sono ben 2.640. Il 18,8%.

startup innovative in italia 2021 su base provinciale

Seguono poi con netto distacco Roma (10,48%) e Napoli (4,45%).

Completano la top ten delle città: Torino, Bologna, Bari, Padova, Brescia, Salerno, Bergamo.

Startup Innovative in Italia: cosa aspettarci nel 2022

innovazione

É particolarmente complesso azzardare delle previsioni per il nuovo anno, dal momento che l’Italia, come buona parte del resto del globo, è alle prese con una storica campagna vaccinale per il contrasto di questa orribile pandemia.

Si può tuttavia dire che anche le startup innovative si sono dovute scontrare negli ultimi due anni con un rapidissimo processo di digitalizzazione dell’intera penisola: processo che ha senza alcun dubbio portato alla nascita di nuovi segmenti di consumer e di nuovissimi bisogni, a cui dare una risposta concreta rapidamente.

Ad esempio si vive molto di più l’ambiente domestico e quindi le case stanno diventando molto più smart e connesse. Per non parlare della crescita degli utenti dell’eCommerce!

Esperienze di acquisto ibrido, metaverso, 5G, sostenibilità: sono solo alcuni degli argomenti di cui tanto si è discusso durante questo anno appena trascorso.

Si tratta di fattori che rappresentano un’enorme opportunità ma allo stesso tempo una grande responsabilità anche per le startup innovative.

tiktok 2021

Il 2021 su TikTok: l’anno appena trascorso in cinque memorabili campagne

TikTok non ha certo bisogno di presentazioni: la piattaforma cinese dei video brevi da oltre un miliardo di utenti si sta imponendo come social media protagonista dello scenario digitale globale.

Secondo il settimo report “Social Media Trends 2022” di Talkwalker, gli ultimi due anni pandemici hanno portato un’incredibile impennata della sua popolarità, e non solo tra la generazione Z. 

Le ricerche Marketing Science Holiday Shopping Behaviour condotta da Walnut Unlimited del 2020 e Marketing Science EU Understanding Authenticity, Happiness and Joy del 2021 di Flamingo Group ci dicono che il 75% degli utenti la sceglie per l’intattenimento e il 78% dichiara di avere emozioni positive.

Anche nel caso dei brand il 56% degli utenti prova emozioni positive dopo aver guardato un loro contenuto su TikTok, in particolare quando questi ultimi sono più personali e meno elaborati (Marketing Science EU Understanding Authenticity, Happiness and Joy research 2021, condotta da Flamingo Group).

Le aziende stanno esplorando e sperimentando il potenziale creativo della piattaforma per dialogare con una community sempre più vasta.

social media tiktok

“In Italia i brand ci hanno portato allegria e ci hanno incoraggiato ed essere più creativi. Ci hanno ricordato l’importanza di essere autentici quando entriamo in relazione con la community, coinvolgendo un ampio pubblico globale. Il 2021 è stato l’anno in cui TikTok è diventato un trampolino di lancio in grado di rendere marchi e prodotti veri e propri must, amati dalla community.

Sono oltre un miliardo al mese le persone che entrano in TikTok alla ricerca di intrattenimento e per i brand è essenziale soddisfare questa domanda con i loro contenuti. È entusiasmante vedere come i brand di qualsiasi dimensione riescano a ingaggiare la nostra community e non vedo l’ora di scoprire con quali altre modalità di grande impatto continueranno a entrare in relazione con la nostra community nel 2022.” ha dichiarato Adriano Accardo Managing Director, Global Business Solutions per il Sud Europa. 

Vi raccontiamo l’anno appena trascorso con le cinque case study che abbiamo maggiormente apprezzato.

LEGGI ANCHE: Social Media Trends 2022: cosa devono sapere i brand per puntare al successo

Il Rigatoni Day di Barilla

Il brand ha cavalcato un trend già virale per esordire in grande stile sulla piattaforma producendo una campagna originale e ingaggiante: la celebrazione del “Rigatoni Day”, la giornata dedicata agli amanti di questo iconico formato di pasta.

Tutto iniziò quando, il 15 gennaio 2020, l’utente @jimmyrules32 postò un video apparentemente senza senso che invitava  i propri follower a mangiare un piatto di rigatoni il 24 maggio 2022, menzionando l’hashtag #eatabowlofrigatonipastaonmay242021 nella caption del video. Il tutto a ritmo del successo degli anni Ottanta Funkytown dei Lipps Inc.

Sebbene le persone non capissero il senso del contenuto, per i successivi cinque mesi continuarono a creare buzz nella community sullo strano appuntamento. 

Così Barilla ne ha prontamente colto l’opportunità: rielaborando il testo di Funkytown in “Funky Rigatoni” e rendendolo disponibile tra i suoni di TikTok nella sua versione da 15” ha prodotto la perfetta colonna sonora per celebrare l’occasione.

Khaby Lame, primo influencer in Europa e secondo al mondo con oltre 123 milioni di follower, è stato ingaggiato per lanciare la campagna che ha generato oltre 8.900 video creati con la colonna sonora e oltre 27 milioni di visualizzazioni.

Il debutto di Valentino

Maison Valentino è approdata su TikTok con contenuti nativi, ironici e glamour, con protagoniste Rossy de Palma e sua figlia Luna Lionne, caratterizzati da autenticità nel linguaggio, celebrazione dell’individualità e della libertà di espressione. La campagna ha fatto leva sull’aspetto più umano del brand, rivelandone un aspetto più giocoso, con la volontà reale di intrattenere la community e divertire. Come sottofondo ai dialoghi del duo Rossy-Luna una musica travolgente e l’esclusiva partnership con l’account meme “I Deserve Couture”.

Il contenuto di lancio ha avuto un grande impatto sulla community generando 3.5 milioni di view.

@valentino Even the shoes have heard about it. #ValentinoTikTok @rossydpalma@lunalionne ♬ suono originale – Valentino

#PradaBucketChallenge

Prada ha sfidato la community a mostrare il proprio stile personale creando contenuti con il capello realizzato nell’innovativo tessuto Re-Nylon divenuto simbolo iconico dell’immaginario estetico del brand. La #PradaBucketChallenge ha visto la partecipazione di alcuni tra i creatori più famosi su TikTok come Avani, Brent Rivera, Bella Poarch, Just Maiko.

La campagna si è rivelata di grande successo, con oltre 7 miliardi di visualizzazioni in soli 7 giorni dal lancio.

@feyyepez @alexandrayepezc Sorellanza ❤️ #latinosenitalia #latinoamericani #venezolanosenitalia #sorelle ♬ original sound – tothemoo0n

Chi ride è fuori: #TheLOLchallenge

Amazon Prime Video Italia aveva l’obiettivo di generare attesa per la sua ultima produzione, LOL: Chi Ride è Fuori. L’unica regola? Se ridi, sei fuori. Ha lanciato quindi una Hashtag Challenge su TikTok, #theLOLchallenge, che invitava gli utenti a replicare il tema della serie: non ridere né sorridere.

Dal 10 al 15 aprile 2021, la campagna ha prodotto risultati impressionanti per un lasso di tempo così breve.

I video hanno totalizzato più di 350 milioni di visualizzazioni, accompagnate da oltre 40 milioni di interazioni.

L’edutainment di E.ON: ECO Jouer

E.ON ha lanciato “ECO Jouer: i passi della sostenibilità”, un progetto di edutainment focalizzato su musica e ballo che approfondisce temi green in chiave creativa e divertente. Una rivisitazione del Gioca Jouer, il celebre brano musicale degli anni Ottanta con l’obiettivo di ispirare e diffondere la cultura del consumo consapevole, del rispetto verso gli altri e verso il Pianeta, stimolando un’azione collettiva per un cambiamento concreto passo dopo passo sfidandosi, ballando, in una speciale Challenge: la #EcoJouerChallenge.

La campagna ha avuto un forte impatto sulla community generando 780 milioni di view.

@vendittiii AHAHAHA NO RAGA??ig/_vendittiii_#perte #neiperte #fyp #viral #foryou ♬ original sound – she / her

stable coin cosa sono e quali sono le principali

Cosa sono le Stable Coin, quali sono le principali e i trend per il 2022

Nel panorama delle cripto un ruolo rilevanza sempre più crescente lo stanno avendo le stable coin il cui principale elemento distintivo, rispetto alle criptovalute classiche come Bitcoin, sta nella differente volatilità, o meglio in una volatilità molto più contenuta e prevedibile.

La volatilità di un titolo, indicata in finanza con il simbolo “σ”, esprime la misura della variazione percentuale del prezzo nel tempo.

Tutti sappiamo come criptovalute come Bitcoin abbiano una volatilità molto alta che espone i possessori di queste valute a deprezzamenti significativi, ma anche ad apprezzamenti molto generosi.

Le stable coin sono indicizzate ad asset finanziari più stabili come l’euro, il dollaro americano oppure a commodities come l’oro, e questo legame le rende meno volatili ed apprezzate dai mercati e dagli investitori al punto che Tether (USDT), la più importante tra le stable coin, che mantiene un legame 1:1 con il dollaro USA, viene considerato da Bloomberg nel Crypto Outlook di giugno 2021 il “dollaro digitale” di fatto.

Al pari delle criptovalute come Bitcoin, anche le stable coin viaggiano su blockchain.

stable coin blockchain

A differenza delle cripto come Bitcoin, che viene creato mediante attività di mining, Tether viene “generata” (o meglio, viene creato un nuovo token) nel momento in cui un utente deposita un dollaro USA sul conto di Tether Inc, la società dietro Tether.

Cosa dobbiamo aspettarci dalle stable coin per il 2022?

LEGGI ANCHE: Blockchain e Metaverso: come questa unione completa l’esperienza dei mondi virtuali

Le 10 stable coin da tenere in considerazione per il 2022

Tether

(USDT) capitalizzazione di mercato: US$73.829 billion.

Tether, come abbiamo già visto, grazie al suo legame con 1 dollaro americano ha acquisito una grandissima popolarità e viene vista come una moneta virtuale stabile, come già ribadito, una valida alternativa alla moneta reale.

Per il 2022 i modelli previsionali indicano un incremento del prezzo superiore a $1.2809920, il che lo rende ancora un buon investimento per il futuro.

Binance USD

(BUSD) capitalizzazione di mercato: US$13.051 billion.

Binance è nata nel 2019 e per questo può essere annoverata come una giovanissima stable coin e come Tether è legata al dollaro americano. Considerando che Binance è uno dei più grandi mercati di cryptovalute al mondo, c’è da aspettarsi un considerevole aumento della notorietà e della diffusione.

Attualmente Binance si trova in una fase di trend rialzista e si prospetta che anche per il 2022 mantenga lo stesso andamento con un target price a 1.9950299 dollari. Può essere un investimento interessante.

True USD

(TUSD) capitalizzazione di mercato: US$1.209 billion.

True USD, lanciata nel 2018 anch’essa collegata al 100% con il dollaro USA con rapporto 1:1, è costruito sulla blockchain di Ethereum, ma rispetto a Tether è regolarmente controllato da terze parti, il che dimostra che è affidabile e trasparente.

Altro punto di vantaggio sta nel fatto che gestisce contratti intelligenti per consentire transazioni sicure tra banche e istituti finanziari.

Per il 2022 non si prevedono oscillazioni significative per questo asset sia in termini rialzisti che ribassisti.

USD Coin

(USDC) capitalizzazione di mercato: US$34.423 billion.

USD coin, introdotta a settembre del 2018 dal Center Consortium in partnership con Circle e Coinbase, è lo stable coin con la più rapida crescita, grazie alle grandi dimensioni e alla rilevanza dei suoi sostenitori aziendali.

USD coin è supportata dal dollaro USA, il che significa che si può sempre riscattare 1 moneta USD per  1,00 dollaro.

Lo stablecoin USDC è stato creato sulla blockchain di Ethereum ed è un token ERC-20. Anche per questo coin non si prevedono sostanziali incrementi del suo valore che resterà tendenzialmente stabile per il 2022.

Pax Dollar

(USDP) capitalizzazione di mercato: US$9.45 million.

Pax Dollar, precedentemente noto come Paxos Standard, è una stable coin sostenuta dal dollaro USA che opera sulla blockchain di Ethereum. La società che ha creato PAX, la Paxos Trust Company emette un token per ogni dollaro incassato.

Il prezzo di Pax Dollar è cresciuto discretamente nel 2021, ma considerando la crescente notorietà e il trend rialzista degli ultimi mesi, vi è una buona probabilità che il prezzo della stabel coin superi il valore di 1,45 dollari.

TerraKRW

(KRT) capitalizzazione di mercato: US$36 million.

Terra, indicata con il codice LUNA, è la stable coin che nell’ultimo anno ha attirato l’attenzione di coloro attivi sul fronte del trading passando da 1  euro a 42 euro in meno di 12 mesi.

Creata nel 2018 fa da Daniel Shin e Do Kwon, Terra è basata su un protocollo blockchain e ha l’obiettivo di assicurare che le valute fiat quali USD, EUR, CNY, JPY, GBP o KRW abbiano una controparte digitale.

Il valore di Terra viene ancorato a quello ufficiale delle valute con un sistema libero e basato sull’arbitraggio.

Terra è una valute digitale molto promettente grazie agli accordi e alle partecipazioni in esse con grandi aziende. Le previsioni sono positive per il 2022 e può essere produttivo inserire tale conio virtuale nel proprio portafoglio.

Digix Gold

(DGX) capitalizzazione di mercato: US$3.41 million.

Digix Gold è una stable coin il cui valore è legato ad una commodity quale l’oro. Questo asset fa parte dell’ecosistema DigixDAO creato a Singapore nel 2014 da Kai Cheng.

Un token (un’unità) di questa moneta corrisponde ad un grammo d’oro e quindi comprarla equivale ad investire nell’oro, con alcuni vantaggi rispetto a questo materiale raro e prezioso come l’eliminazione dei problemi di stoccaggio, infatti non è necessario disporre di un forziere o di una cassetta in banca, ma è sufficiente un wallet Ethereum.

Quattro volte l’anno la società effettua una verifica approfondita per garantire che la quantità di oro di cui dispone la startup corrisponda al numero di token distribuiti.

Digix gold sta vivendo un periodo difficile che vede il suo prezzo decrescere da ormai 4 mesi, ma si prevede un cambiamento di rotta per il 2022 stimando un target price a 49,74 dollari.

Dai

(DAI) capitalizzazione di mercato: US$6.481 billion.

Dai è una stable coin basata su Ethereum.

Lo stable coin Dai è una criptovaluta garantita da Collateral, il cui valore è stabile rispetto al dollaro statunitense. Il valore di Dai è garantito da Maker, una piattaforma per smart contract su Ethereum, che ne garantisce la stabilità attraverso un sistema dinamico di CDP (Collateralized Debt Positions: posizioni debitorie collateralizzate).

Il metodo con cui viene garantita la parità del cambio si basa su questo percorso logico:

1. Se ci sono in circolazione 1000 DAI, ci deve essere in ogni istante un valore a garanzia pari a 1000 USD.

2. Se i 1000 USD sono rappresentati da un asset diverso dall’USD, bisogna che ci sia un quantitativo di questo asset tale che, anche in caso di importanti cali della sua quotazione, il controvalore a garanzia rimanga sempre uguale o superiore a 1000 USD.

3. Il mantenimento di questo controvalore a garanzia deve essere garantito da un meccanismo automatico e decentralizzato, così da eliminare qualsiasi rischio di controparte.

Il prezzo del Dai dovrebbe toccare il valore di $1,01 per la fine del 2021 e da qui a 12 mesi ci sono buone probabilità che arrivi a 1,67 dollari .

Goldcoin

(GLC) capitalizzazione di mercato: US$5 million

Anche questa stable coin è legata al valore dell’oro della Federal Reserve degli Stati Uniti e gira sulla blockchain Ethereum trattandosi di un token ERC-20. Il prezzo di Goldcoin dovrebbe raggiungere un livello massimo di $ 0.866 per la fine del 2022.

Reserve Rights

(RSV) capitalizzazione di mercato: US$4.63 million

Reserve Right è una stable coin introdotta a gennaio 2019 basata su una piattaforma di doppio token. Questa criptovaluta è supportata da un paniere di asset gestiti da contratti intelligenti.

Abbiamo detto in precedenza che Reserve Rights è una piattaforma stablecoin che ha due token; il primo token si chiama RSV, una stablecoin che mira a mantenere un ancoraggio al dollaro USA. Il secondo, invece, è RSR, che è un token utilizzato dai partecipanti all’arbitraggio per acquistare RSV per la riserva ogni volta che RSV perde il suo peg al dollaro USA.

Utilizzando due token, Reserve mira a creare incentivi di mercato per mantenere stabile il valore della sua stablecoin. RSR può anche essere usato per partecipare alla governance di Reserve.

Le previsioni del prezzo del Reserve Rights Token per il 2022 sono molto positive e si prevede che raggiunga un livello massimo di 0.050 dollari con un prezzo minimo di 0.043 dollari.

Conclusioni sulle Stable Coin

stable coin e blockchain

Concludendo, il mercato che caratterizza le stable coin è molto giovane e promettente. Numerosi investitori sembrano prestare più attenzione e fiducia verso queste valute digitali rispetto alle classiche cripto capitanate da Bitcoin.

Sia per la loro trasparenza, per la stabilità e la concretezza che le caratterizza, possono rappresentare un buon investimento nel lungo termine, poiché la loro bassa volatilità non si presta a generare grandi rendimenti nel breve periodo.

Digitl Marketing Specialist

Diventare Digital Marketing Specialist in 10 semplici mosse

Il Digital Marketing Specialist è un professionista che racchiude in sé un insieme diversificato di competenze. È il profilo più ricercato da aziende e recruiter per soddisfare le proprie esigenze di innovazione digitale.

Cosa fa un Digital Marketing Specialist?

La sua figura è responsabile della promozione online di un sito web (per aziende o prodotti), di un particolare prodotto o servizio o dell’immagine e del posizionamento di un brand sul web. 

Per fare questo, sfrutta tutti i canali di marketing digitale a sua disposizione per ottenere maggiore visibilità a coinvolgere più persone possibili attorno al brand.

Il Digital Marketing Specialist deve avere una buona conoscenza di tutte le discipline e gli strumenti che fanno parte del marketing digitale.

Le sue caratteristiche principali includono:

  • Progettazione, implementazione e monitoraggio di campagne SEO
  • Analisi e ottimizzazione delle campagne PPC
  • Supervisione delle campagne di content marketing
  • Utilizzo dei social network (per generare traffico, consapevolezza del brand e vendite)
  • Gestione dei membri del team di digital marketing
  • Coordinamento delle attività di tutte le campagne digitali
  • Definizione degli obiettivi e analisi delle prestazioni di tutti i canali digital

La differenza tra un Digital Marketing Specialist, un SEO Specialist o uno specialista PPC è che uno specialista di marketing digitale deve possedere conoscenze trasversali su più di un’area. E dimostrare di saper governare le principali forme di comunicazione del marketing digitale in generale, non solo di una singola disciplina.

LEGGI ANCHE: 4 professioni digitali su cui puntare per la tua crescita professionale

digital marketing specialist investimenti aziende

Spesa pubblicitaria in Italia 2019-2020, per canale media | © Statista 2021

Cosa serve per diventare Digital Marketing Specialist?

1. Assimila gli elementi essenziali del marketing digitale

Il primo passo per diventare uno specialista di marketing digitale è imparare davvero cosa s’intende con marketing digitale e come funziona.

Il marketing digitale non può essere considerato un’unica disciplina. È più un universo che racchiude al suo interno tante galassie, stelle e pianeti.

Ciascuno di essi rappresenta una tecnica, un metodo, un’attività da studiare, approfondire e mettere in pratica per la promozione di una campagna di brand, un sito web o un prodotto o servizio online.

Quali sono i canali di marketing digitale più importanti?

  • Sito web
  • Motori di ricerca
  • Content marketing
  • Email marketing
  • Affiliate marketing
  • Video marketing

Se sei un Digital Marketing Specialist, devi conoscere la funzione che ciascuno di questi canali assolve nella promozione di una campagna online e in che modo ti aiuta a raggiungere gli obiettivi di marketing e di business.

Quali sono, mediamente, i tempi di conversione per ciascun canale?
Quali peculiarità differenziano una campagna pubblicata su un canale piuttosto che un altro?
Quali leve di marketing vengono attivate e quali invece restano inattive a seconda del canale digitale scelto?

2. Approfondisci le basi della SEO

Una volta che hai un’idea generale su cosa sia il marketing digitale, il passo successivo è quello di padroneggiare la SEO.

Puoi evitare di diventare un esperto SEO a tutti gli effetti, ma non puoi fare a meno di apprendere la logica generale che regola i meccanismi dell’ottimizzazione delle pagine web per i motori di ricerca.

La SEO ha un ruolo fondamentale per il successo di una campagna di marketing digitale. Il motivo è molto semplice: le ricerche degli utenti online aumentano di giorno in giorno e poter far trovare il tuo brand, il tuo prodotto o i servizi per determinate parole chiave, è decisivo.

Anche se le tue fonti di traffico principale arrivano da sponsorizzazioni PPC a pagamento, un buon Digital Marketing Specialist lavora per raggiungere la massima visibilità anche quando le campagne PPC sono “spente”.

Sebbene è molto probabile che il tuo team di marketing digitale possa contare su esperti SEO dedicati, il ruolo del Digital Marketing Specialist è quello di supervisionare le attività di ottimizzazione.

Capire su quali argomenti il sito dovrà mostrarsi autorevole agli occhi dei motori di ricerca e comprendere quali pagine web sono adatte e pronte per essere posizionate in cima ai risultati di ricerca. 

Sviluppare le tue abilità SEO renderà ancora più facile mescolare e integrare altre tecniche da applicare al marketing mix della tua azienda o del tuo prodotto.

3. Padroneggia la pubblicità PPC

Una parte considerevole del tuo tempo e del tuo budget potrebbe essere destinata alla gestione di campagne PPC su Google Ads o Facebook.

In qualità di Digital Marketing Specialist dovrai conoscere i diversi tipi di campagne che puoi progettare e lanciare. Ma soprattutto dovrai essere capace di misurare i risultati, analizzando correttamente i dati che le piattaforme di advertising ti mettono a disposizione.

Molto spesso, una corretta interpretazione delle metriche e dei KPI sono la vera chiave del successo di una campagna PPC. Poter implementare azioni di A / B testing ti aiuta a raggiungere il target con maggior precisione (risparmiando buona parte del budget che andrebbe sprecato).

A seconda delle dimensioni del tuo team, dell’azienda e del tuo settore di business, potrebbe essere consueto gestire campagne PPC in perenne pubblicazione. Questo per motivi di rilevanza e posizionamento del brand.

Per il Digital Marketing Specialist, padroneggiare il PPC è più un obbligo che una semplice scelta.

LEGGI ANCHE: Campagne PPC? Qualche consiglio da un esperto

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Le 10 competenze più diffuse su LinkedIn per i profili di Digital Marketing Specialist | © aleagostini.com

4. Sviluppa competenze di marketing sui Social Media

Oltre che creare e gestire annunci a pagamento su Facebook o Google Advertising, il Digital Marketing Specialist deve sapere come strutturare un piano di comunicazione sui social media.

A seconda del tipo di sito web o azienda da promuovere, potresti dover esplorare nuove piattaforme di social networking come TikTok, Pinterest, LinkedIn o Twitch. In modo da cavalcare nel più breve tempo possibile nuove possibilità di crescita con contenuti virali.

Restare aggiornati sugli ultimi trend comunicativi dei social media è una parte dell’attività del Digital Marketing Specialist da non sottovalutare.

5. Crea campagne di Content Marketing

Per alimentare le tue campagne di digital marketing avrai bisogno della giusta benzina. Come disse Bill Gates 25 anni fa, “Content is King“. Fornire informazioni e intrattenimento è il modo più diretto che ha oggi un’azienda per attrarre a sé utenti pronti ad entrare in contatto con il brand e spendere qualche soldino.

Come si fa Content Marketing?

Non tutti i contenuti sono adatti per essere inclusi in una strategia di marketing digitale. Un contenuto di successo deve possedere queste caratteristiche:

  • Soddisfa l’intento di ricerca dell’utente
  • È interessante da leggere o da fruire
  • È ottimizzato per le piattaforme in cui viene pubblicato (SEO, Facebook, Instagram, YouTube)
  • Genera posizionamento, lead e conversioni
  • Può prendere forma testuale, video, audio e può essere pubblicato in diversi formati come articolo blog, video su YouTube, una landing page, un podcast, ecc.

Un bravo Digital Marketing Specialist è capace di strutturare un piano strategico che prevede il content marketing al centro del suo calendario editoriale. Ciò significa sapere cosa produrre, quando e come misurare le prestazioni di ciascun tipo di contenuto.

In un team di marketing digitale ben organizzato, il tuo compito non sarà quello di fornire il contenuto (ci saranno scrittori e web writer completamente dedicati a questo). La tua responsabilità sarà quella di assicurarti che venga prodotto il giusto tipo di contenuto per le diverse campagne e i tipi di target a cui si rivolgono.

LEGGI ANCHE: Content Specialist: chi è, cosa fa, come si forma uno specialista del marketing dei contenuti

6. Massimizza l’email Marketing

La posta elettronica resta ancora uno dei canali di comunicazione online più gettonati e performanti.

Nonostante la prepotente crescita dei social media, gli esperti di marketing utilizzano l’e-mail come strumento per generare fiducia sul target, consolidare il rapporto tra utente e brand, fidelizzare il consumatore e finalizzare lo user journey con l’acquisto.

Approfondire e sviluppare l’e-mail marketing di un’azienda è compito del Digital Marketing Specialist che dovrà lavorare per ottenere più contatti e interagire con i propri clienti.

L’e-mail marketing è solitamente l’ultimo passaggio di un funnel di vendita. La gran parte dei canali di marketing digitale (SEO, PPC, Content Marketing, Social Media Marketing) generano lead per l’e-mail marketing. E, di conseguenza, l’e-mail marketing dovrà concentrarsi per chiudere il ciclo con una vendita (o qualsiasi altra forma di conversione prevista dalla campagna). 

Che si tratti di e-mail promozionali o newsletter, la logica è quella di proporre al lettore un’informazione o uno stimolo all’interazione con il brand. In modo da trasmettere una presenza costante dell’azienda o del prodotto, pronta a trasformarsi, nel momento opportuno, in un acquisto.

7. Abituati a usare strumenti di analisi / reporting dei dati

Oltre al monitoraggio e all’ottimizzazione delle campagne di marketing digitale, parte delle attività quotidiane di un professionista del marketing digitale consiste nell’analizzare i dati e sviluppare i report per i referenti o i clienti.

Il più grande vantaggio che ha portato il digitale nel mondo del marketing è proprio quello di poter misurare il ritorno (tangibile e intangibile) dell’investimento e delle attività messe in campo.

Perciò, sia che tu riporti al reparto marketing o direttamente al cliente, un Digital Marketing Specialist deve sapere come districarsi nell’uso dei diversi strumenti di reportistica disponibili per il marketing digitale.

I principali sono:

  1. Google Analytics
  2. Google Data Studio
  3. Google Search Console
  4. Facebook Business Suite
  5. Semrush o altre piattaforme di gestione SEO e content (Ahrefs, Moz, HubSpot, SeoZoom ecc.)

8. Integra i canali tradizionali con le ultime novità online

Solo per fare un esempio, Google aggiorna una decina di volte all’anno gli algoritmi deputati alla scansione, l’indicizzazione e il posizionamento delle pagine web.

Facebook, Instagram e YouTube aggiungono / modificano continuamente nuove funzionalità e integrazioni alle loro applicazioni.

Google Advertising continua a promuovere evoluzioni legate all’Intelligenza Artificiale.

Per non parlare delle campagne di marketing online che si possono ideare grazie alla collaborazione di influencer e profili di grande rilevanza nel mondo del digitale.

I cambiamenti in atto nel marketing digitale sono continui e quotidiani. Per il Digital Marketing Specialist l’apprendimento non conosce punti d’arrivo.

L’aggiornamento e il test di nuove opportunità online è ciò che rende questa professione mai noiosa, stimolante e ricca di spunti creativi da poter sviluppare. Nel tempo si trovano sempre nuove tecniche o strategie da approfondire e testare per dare al brand o all’azienda un palcoscenico di visibilità vantaggioso.

Assicurati di rimanere informato su tutte le ultime tendenze e le risorse a tua disposizione. Mostrati curioso verso il mondo online, anche quando non è necessariamente legato al marketing e alla pubblicità. Molto spesso un fenomeno social che esplode sul web potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di crescita e inaspettata promozione.

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9. Sviluppa capacità di coordinamento del team

Un professionista del marketing digitale deve avere buone capacità di gestione del team.

Gran parte delle tue responsabilità lavorative sarà quella di guidare e gestire un team di altri specialisti ed esperti che compongono una squadra di marketing digitale. Esattamente come una competizione sportiva.

Ciascuno sarà responsabile delle proprie attività specifiche, ma il Digital Marketing Specialist, come una sorta di allenatore, ha il polso della situazione e sa bene quale pedina muovere in campo per raggiungere la vittoria.

Non solo da un punto di vista tecnico e operativo. Gestire un team di persone, e sapersi relazionare in maniera strategica, è determinante. Saper lavorare con gli strumenti di gestione del progetto, stabilire obiettivi, KPI e target. Ma anche formare il team, tenerlo compatto e unito sui progetti o sulle attività di marketing digitale di un’azienda o un brand rientra tra le capacità di un ottimo Digital Marketing Specialist.

È probabile che per piccoli gruppi o esperti di marketing digitale che lavorano come freelance e liberi professionisti, potresti non dover gestire direttamente le persone. Ma dovrai comunque sapere come creare e coordinare piani di comunicazione online, così come impostare e monitorare l’avanzamento di un progetto.

LEGGI ANCHE: Le professioni del web: dal Social Media Manager al Digital PR

10. Certificazione Digital Marketing Specialist, Sì o No?

Le aziende hanno sempre più bisogno di professionisti che sanno come agire e dove mettere le mani quando si tratta di comunicare sul web. Spesso il modo più semplice per valutare le capacità di un esperto di marketing digitale è quello di considerare eventuali certificazioni pubblicate sul curriculum.

Tuttavia questo sistema è molto discutibile.

È vero che un corso di marketing digitale insegna tutto ciò che c’è da sapere sul marketing digitale, evitando di dover leggere diverse guide e manuali o cercare risorse aggiuntive. Ma l’esperienza di un Digital Marketing Specialist, come tutti i mestieri di questo mondo, si acquisisce sul campo.

Ottenere una certificazione di Digital Marketing Specialist da una scuola o un fornitore affidabile e autorevole è un ottimo modo per certificare di aver intrapreso un percorso di formazione nel settore.

Ma come detto prima, la materia (o le materie) sono in continua evoluzione. Nonostante siano trascorsi diversi decenni dalla scoperta del world wide web, siamo ancora agli albori della comunicazione d’impresa fatta su canali digitali.

Perciò ottenere una certificazione non dimostra automaticamente che sei il miglior professionista di digital marketing, ma che possiedi una buona base di conoscenze necessarie per svolgere il tuo lavoro. E che da queste dovrai proseguire per sviluppare al meglio la tua figura professionale.

Digital Marketing Specialist, ora hai il potere del digital tra le tue mani

Vuoi davvero diventare un Digital Marketing Specialist? Metti in pratica i 10 punti visti sopra. In particolare fai attenzione a questi punti importantissimi:

  1. impara ad utilizzare in maniera professionale e strategica ogni singolo canale di marketing digitale;
  2. investi continuamente in formazione e aggiornamento come se fosse un’attività integrante della tua routine quotidiana;
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trend 2022 per piccoli business

10 trend chiave che guideranno i piccoli business nel 2022

La pandemia ha sconvolto completamente le nostre vite, ce lo sentiamo ripetere ogni giorno ma soprattutto ognuno di noi lo vive quotidianamente sulla propria pelle. Non stiamo parlando di un mistero, è reale ed è davanti ai nostri occhi. Tra le diverse realtà che si portano il peso di questi grandi cambiamenti ci sono proprio i piccoli business.

Man mano che la vita inizia a ritrovare un senso di normalità, stanno emergendo nuove tendenze e comprenderle può aiutare le piccole imprese a ritrovare il proprio equilibrio. In tutti i settori, le organizzazioni sono alle prese con una rapida trasformazione. Inoltre, ci sono enormi cambiamenti globali e sfide da affrontare, dal cambiamento climatico alla digitalizzazione.

Il nostro mondo sta evolvendo rapidamente, e le aziende, soprattutto le più piccole, devono imparare ad adattarsi di conseguenza. Ecco 10 trend che avranno un impatto maggiore sui piccoli business nel 2022.

trend piccoli business

1. Più spazio all’intelligenza emotiva e all’empatia

L’empatia svolge un ruolo fondamentale nelle relazioni in generale ma anche in quella che sussiste tra datore di lavoro-dipendente perché permette una comprensione più profonda delle sfide del lavoro e della vita di chi abbiamo di fronte. Ovviamente non è necessario conoscere ogni dettaglio della vita dei propri dipendenti, ma interessarsi del loro benessere fisico ed emotivo sarebbe significativo.

L’ascolto attivo senza giudizio, l’osservazione degli atteggiamenti e gli sforzi consapevoli per utilizzare un linguaggio verbale e non verbale appropriato sono vitali per lo sviluppo di relazioni empatiche in linea con i valori di vicinanza e autenticità. Questo è di certo uno dei trend che i piccoli business non possono farsi scappare.

LEGGI ANCHE: Come affrontare la vita con l’intelligenza emotiva (senza essere in balia delle proprie emozioni)

2. Il potere dell’Influencer Marketing e dei Social Media

Una tendenza che le piccole imprese dovrebbero conoscere, se non lo fanno già, è il potere dell’influencer marketing. Le piattaforme online e i canali di social media come Instagram e TikTok possono aiutare le piccole imprese a raccontare le loro storie per aumentare la consapevolezza e l’entusiasmo dei clienti e futuri clienti. Questi 2 social media inoltre sono perfetti per parlare e avvicinare un pubblico più giovane. Ovviamente la scelta delle piattaforme social da utilizzare dipende anche dal tipo di business dell’azienda.

Gli influencer sia grandi che piccoli, specialmente i micro-influencer, rafforzano la realtà dei piccoli business fornendo pertinenza e conferme sull’efficacia dei propri prodotti e servizi. 

3. Trend per piccoli business: tecnologie digitali e cloud

Le PMI devono investire nelle tecnologie digitali e cloud per prosperare e crescere nei prossimi anni. L’economia digitale di oggi ha costretto molte aziende a fare affidamento sull’uso efficace della tecnologia per supportare i processi in corso e sviluppare nuove fonti di differenziazione competitiva. Le innovazioni tecnologiche come l’apprendimento automatico, l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale e così via sono cresciute nel corso degli ultimi anni. Per soddisfare le esigenze dei clienti di oggi, ogni piccola azienda dovrebbe integrare alcune di queste tecnologie nella propria attività.

La trasformazione digitale offre ai piccoli business un modo per cambiare, mentre la tecnologia cloud fornisce la piattaforma per rendere questo cambiamento possibile e più sicuro.

4. Luoghi di lavoro ibridi

Anche prima della pandemia, molte aziende, soprattutto quelle più grandi, si affidavano sempre più a tecnologie di collaborazione remota come le videoconferenze e Slack. La pandemia ha accelerato l’adozione di questi strumenti e pratiche di lavoro in un modo senza precedenti.

Avere un ambiente di lavoro ibrido in cui i dipendenti possono scegliere il proprio modo di lavorare ottimale, nonché se lavorare a distanza o in sede, sarà una tendenza che anche i piccoli business dovranno cogliere al volo. Molti dipendenti hanno preferito lavorare da casa ottenendo così anche un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, riducendo il pendolarismo e dimostrandosi più ricettivi e produttivi.

Il lavoro ibrido però ha reso più difficile il processo di onboarding. I datori di lavoro dovrebbero garantire un processo d’inserimento efficace per i lavoratori ibridi, anche in modo che abbiano familiarità con la cultura e i valori aziendali e siano in grado di costruire relazioni con gli altri membri del team.

5. Salute mentale sul posto di lavoro: un trend che i piccoli business non possono trascurare

La tendenza del 2022 che ogni proprietario di piccola media impresa dovrebbe conoscere è che la salute mentale sul posto di lavoro è importante. Gli scricchiolii della catena di approvvigionamento, la mancanza di personale, il lavoro a distanza e i confini sempre più labili tra lavoro e vita privata stanno aggravando lo stress dei dipendenti a un ritmo record.

Sentirsi tranquilli e stimolati nel proprio lavoro ci aiuta a far fronte ai cambiamenti di ruoli e responsabilità. Per non parlare delle sfide difficili. Ci aiuta a prosperare nei nostri ruoli, a gestire lo stress e ad aumentare la nostra resilienza. In definitiva, ci permette di raggiungere il nostro massimo potenziale.

I manager che non aiutano a rimuovere gli ostacoli o a condividere le risorse con i dipendenti possono contribuire a farli sentire sopraffatti e demotivati. E infatti le aspettative dei dipendenti di lavorare costantemente ai massimi livelli esercitano su di loro una pressione irragionevole. Porta a un aumento del carico di lavoro e delle ore lavorative, stress aggiunto, ed esaurimento emotivo.

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L’implementazione di politiche che aiutano a migliorare il benessere mentale sul posto di lavoro aumenterà il coinvolgimento, ridurrà l’assenteismo e migliorerà la produttività. Sostenere la salute mentale sul posto di lavoro è sempre più una necessità anche per le piccole imprese.

6. Coaching e tutoraggio dei dipendenti

Le piccole imprese devono essere creative e trovare modi innovativi per attrarre i talenti giusti e creare una forza lavoro che sia felice, motivata e in linea con la filosofia dell’azienda. Di conseguenza, le opportunità di coaching e mentoring per supportare la crescita e lo sviluppo dei dipendenti saranno molto preziose.

Gli approcci di coaching e mentoring stanno diventando sempre più popolari ed efficaci per lo sviluppo del personale. Molte aziende le stanno utilizzando per migliorare le prestazioni del loro team di lavoro e per raggiungere particolari abilità e obiettivi distinguendosi così dai propri competitors. 

7. Video sincrono e asincrono

Il video sincrono e asincrono sarà la chiave di qualsiasi strategia di marketing del prossimo futuro e un trend che i piccoli business non possono assolutamente perdere. Gli ultimi 18 mesi hanno notevolmente accelerato l’uso dei video per ricercare, vendere, servire e incontrare persone in tutto il mondo. Pensateci, tutti hanno un telefono, un tablet o un laptop a portata di mano.

I video sono perfetti per promuovere e raccontare alle persone i prodotti e i servizi offerti dalle piccole e medie imprese. Aiutano ad aumentare il coinvolgimento sui canali digital e consentono di raggiungere sempre più persone e, di conseguenza, acquistare più clienti. E infatti la chiave della loro popolarità risiede nella loro relativa facilità d’interagire con potenziali clienti su più piattaforme.

8. Curare il Personal Branding: un trend in espansione per i piccoli business 

I proprietari di piccole imprese sono intimamente legati alle loro attività. Far conoscere non solo il proprio marchio aziendale, ma anche quello personale, facendo appunto personal branding, sarà fondamentale. I clienti di oggi cercano di creare connessioni più significative con i brand. Costruire un forte marchio personale è il modo in cui, le piccole realtà, possono far crescere la propria attività trasformandola in qualcosa di sostanziale, duraturo e d’impatto.

I proprietari di piccole e medie imprese che si nascondono dietro il marchio aziendale e scelgono di non mostrare chi sono o di mostrarsi vulnerabili e umani, stanno sprecando una grossa opportunità di crescita. L’unica lealtà che si può ottenere come figura chiave di un business è attraverso l’impegno emotivo, mostrando il lato umano dietro la propria attività e mettendo in mostra sé stessi e i propri dipendenti. La credibilità aiuta le aziende a promuovere le relazioni con i clienti poiché essi danno importanza alla fiducia, all’onestà e all’empatia.

I consumatori oggi vogliono che i marchi affrontino i problemi e offrano il supporto adeguato invece di concentrarsi solo sul profitto.

9. Erogazione del servizio agile e sviluppo del prodotto

Le piccole imprese possono facilmente creare marchi personali con un vantaggio competitivo quando continuano a essere proattive nella fornitura di prodotti e servizi. Sviluppando soluzioni diverse e apprezzando il loro impatto sui vari clienti, prospereranno fornendo creatività, innovazione diversificata e ponderata per ogni mercato. L’aumento della concorrenza nel mercato globale ha costretto le aziende a diversificare i propri prodotti per soddisfare le esigenze dei clienti in continua evoluzione e ad adottare strategie di sviluppo del prodotto sia per la produzione unica che per la personalizzazione di massa.

10. Networking e collaborazione tra imprenditori

Il networking è una dei grandi trend del 2022 che i piccoli business non devono assolutamente perdersi.

Le piccole imprese possono migliorare in modo esponenziale i loro sforzi e le loro strategie connettendosi e collaborando con altre imprese invece di condurre una campagna individuale. Aiuta inoltre a ottenere referenze di lead aziendali, ascoltare nuove prospettive di mercato, imparare dalle esperienze degli altri, affinare la propria strategia e tono, e fare squadra per creare relazioni che ispirano e alimentano la crescita reciproca.

Il networking e la collaborazione aiuteranno i proprietari di piccole imprese a ispirarsi a vicenda, costruendo nuove relazioni per guidare la crescita.