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instagram lancia note

Instagram lancia la funzione Note (e vuole fare concorrenza a Twitter)

Instagram lancia la funzione Note (“Notes” nella versione inglese).

Si tratta di una funzionalità definita come un nuovo modo per condividere i propri pensieri e vedere cosa stanno facendo gli amici. Brevi post, della lunghezza massima di 60 caratteri, che possono contenere soltanto testo ed emoji.

L’azienda sta introducendo diversi cambiamenti significativi, tra cui spicca la feature Note. Con Note, gli utenti possono aggiornare i loro amici usando solo testo ed emoji, utilizzando un formato diverso rispetto alle immagini e ai video per cui Instagram è più conosciuto.

Altre nuove funzionalità sono in fase di lancio nelle Storie e introdurranno nuovi modi per condividere con i gruppi.

A cosa serve la funzione Note di Instagram

Tra tutte le nuove funzioni annunciate, Instagram Notes è forse la più interessante, in quanto aggiunge un modo per comunicare con gli altri utilizzando solo il testo. Anche se questa nuova introduzione ricorda vagamente Twitter, l’attuale implementazione ha un’interfaccia utente molto diversa.

In Instagram, gli utenti possono lasciare note andando in cima alla loro casella di posta, quindi selezionando i follower che seguono o altri dall’elenco “Amici stretti”. Hanno così a disposizione 60 caratteri di testo o emoji per scrivere la nota.

instagram note

La nota apparirà in cima alle caselle di posta degli amici per 24 ore e le risposte arriveranno come DM.

Le somiglianze di Note con Twitter

Sebbene il formato in sé differisca dal feed in tempo reale di Twitter, l’utilizzo delle Note potrebbe avere una certa sovrapposizione col servizio, per il tipo di input che viene richiesto (“Cosa stai facendo?”) e per il numero limitato dei caratteri.

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E in effetti, la scorsa settimana il New York Times aveva riferito che Meta stava valutando la possibilità di trasformare Instagram Notes, in fase di test da molti mesi, in un rivale di Twitter a tutti gli effetti, per sfruttare il caos che regna in Twitter dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. Secondo il rapporto, l’azienda stava valutando se Notes dovesse essere un’applicazione autonoma o un altro feed all’interno di Instagram.

regali di natale consigli di Pinterest

Regali di Natale last minute: i consigli di Pinterest per creare campagne efficaci

Con le festività ormai iniziate, inizia il periodo di shopping più frenetico dell’anno per la scelta dei regali di Natale.

Dopo aver drasticamente cambiato le proprie tradizioni natalizie negli ultimi due anni di pandemia, le persone sono pronte a riabbracciare lo spirito delle feste, desiderose di ritornare a fare acquisti in vista delle festività nei negozi fisici, senza, tuttavia, rinunciare alle nuove abitudini di shopping online.

Grazie all’ampia scelta resa possibile dai canali digitali, gli Italiani non si muovono più in modo lineare, ma arrivano all’acquisto finale dopo aver esplorato e valutato più e più volte e su diversi canali i prodotti, i servizi o i marchi di una determinata categoria.

regali di natale e shopping natalizio copertina

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Se consideriamo le tempistiche, le due settimane che precedono il Natale sono il periodo più entusiasmante dell’anno per quanto riguarda lo shopping natalizio.

Infatti, come evidenziato da una ricerca condotta da Younited Italia, il 72% degli intervistati afferma di acquistare i regali nelle due settimane precedenti il grande giorno, mentre il 20% procrastina lo shopping natalizio fino all’ultimo minuto, nel corso della settimana che si conclude con il 25 dicembre.

In questo scenario, i marketer devono trovare il modo di catturare l’attenzione dei clienti dal primo momento di ispirazione fino all’acquisto finale.

Con oltre 400 milioni di persone in tutto il mondo che ogni mese cercano idee per pianificare i momenti della propria vita, come le vacanze natalizie, Pinterest è un luogo dove le aziende possono agire di conseguenza.

In Italia, vengono salvate più di 3 milioni di idee al giorno sulla piattaforma, da nuove ricette da provare a ispirazioni per l’arredamento della casa, fino all’acquisto di regali per i propri cari.

I brand di tutto il mondo possono raggiungere i clienti su Pinterest quando si trovano in una fase di acquisto e scoperta, prima di aver deciso cosa comprare e da chi.

Infatti, l’85% dei Pinner settimanali, geolocalizzati in Europa, ha effettuato un acquisto dopo aver visto i contenuti di un marchio su Pinterest.

Per capire come coinvolgere i consumatori nello shopping dell’ultimo minuto, Christian Cochs, Head of Sales for Italy and Spain di Pinterest, ha parlato con Ninja Marketing a proposito di sei consigli utili per le aziende per raggiungere le persone quando sono più ben intenzionate, aperte e in fase decisionale in merito a futuri acquisti.

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Regali di Natale last minute: i consigli di Pinterest

“Quest’anno, considerata l’instabilità a livello globale dovuta a un periodo particolarmente difficile, ogni secondo conta quando si tratta di coinvolgere futuri potenziali clienti. Per questo motivo, è importante che le aziende si assicurino di raggiungere gli acquirenti fino alla vigilia di Natale. Con l’89% degli utenti che ha confermato di aver usato Pinterest per ispirarsi a un acquisto recente, le aziende hanno la preziosa opportunità di indirizzare il traffico verso il proprio sito web e aumentare le vendite grazie a Pinterest. Creando contenuti che siano di ispirazione per il pubblico che si sta cercando di raggiungere, i brand possono connettersi con i consumatori che stanno pianificando i propri acquisti sulla piattaforma e attirarli con la promozione di prodotti per completare la lista di acquisti natalizi. Ecco sei consigli utili su come farlo”, ha affermato Christian Cochs, Head of Sales for Italy and Spain di Pinterest.

#1. Creare campagne focalizzate su più momenti significativi: le persone celebrano le grandi tradizioni e i momenti stagionali annuali, dalla Coppa del Mondo al Back to School, passando per il Black Friday, il Natale, i viaggi per le vacanze e il Capodanno.

Pinterest consiglia agli inserzionisti di indirizzare le proprie campagne verso tutti questi momenti. Nel 2021 i brand che si sono attivati in più momenti hanno registrato un aumento maggiore delle conversioni rispetto a quelli che si sono attivati solo per il Natale. Inoltre, quest’anno Pinterest ha ampliato lo strumento Pinterest Trends per aiutare gli inserzionisti di tutto il mondo a comprendere meglio le abitudini di acquisto e di pianificazione dei Pinner, al fine di adattare le proprie campagne di conseguenza.

#2. Sfruttare i planner di Pinterest e programmare le campagne con anticipo: 9 persone su 10 usano Pinterest per trovare idee regalo e fanno acquisti in anticipo, mettono più prodotti nel carrello e alla fine spendono di più (fonte: TalkShoppe).

Le campagne dovrebbero rivolgersi ai pianificatori mentre si preparano all’acquisto. I Pin Idea che offrono consigli per la preparazione dei regali e le campagne marketing che si rivolgono specificamente a chi acquista con anticipo e lo premia, sono l’ideale.

shopping su pinterest

#3. Non dimenticarsi dei negozi tradizionali: considerando il desiderio dei clienti di tornare a fare acquisti in negozio, Pinterest diventa il compagno di shopping in store per eccellenza. I Pin possono essere utilizzati come un carrello virtuale, creando entusiasmo per l’esperienza di acquisto durante la stagione natalizia e per l’offerta in negozio.

#4. Focalizzarsi su chi acquista i regali di Natale: occorre creare campagne mirate per raggiungere le persone in cerca di doni in una serie di categorie di tendenza, tra cui, per esempio, insegnanti, adolescenti, colleghi e migliori amici.

#5. Essere inclusivi e abbracciare tutte le tradizioni: è necessario cercare campagne che abbraccino le vecchie tradizioni (come le decorazione dell’albero di Natale o le decorazione della casa di pan di zenzero, i pacchetti regalo o i canti tipici), ma anche quelle inaspettato (per esempio, il trend del “Friendmas”, le serate a tema cinema natalizio o le idee per cene e giornate dedicate alla cura di sé).

#6. Diversificare con più obiettivi nel funnel: I Pinner sperimentano più punti di contatto nel proprio percorso di acquisto, rendendo fondamentale per i brand essere presenti in tutto il funnel di marketing.

Gli inserzionisti che hanno adottato un approccio multi-obiettivo hanno avuto il 48% di probabilità in più di vedere un aumento delle vendite per impression, rispetto a coloro che si sono concentrati su un solo obiettivo durante la stagione delle festività dello scorso anno.

Occorre diversificare le campagne per garantire che incontrino i Pinner in ogni fase del proprio potenziale acquisto.

“La predisposizione alla pianificazione tipica dei Pinner è un modo unico per i marketer di capire meglio cosa cercano i consumatori e raggiungerli nel momento ottimale. Infatti, l’85% dei Pinner afferma che Pinterest è il luogo ideale per iniziare un nuovo progetto e il 64% afferma che è la piattaforma a cui si rivolge per trovare un’idea, un prodotto o un servizio di cui fidarsi. Si tratta di una grande opportunità per le aziende di ogni dimensione di ispirare gli acquirenti nel momento giusto”, ha concluso Christian Cochs, Head of Sales for Italy and Spain di Pinterest.

gamification

Incrementa la visibilità e il sellout delle vendite online con la gamification

Tra i differenti approcci strategici utilizzati nel digital marketing per migliorare il rapporto e la gestione dei clienti, consolidare la fedeltà di questi ad un brand o ancora incrementare le performance di vendita di un eCommerce, la gamification assume sempre più un ruolo importante.

La gamification, sotto il profilo strategico, sprona alcuni aspetti del comportamento umano come la competizione naturale, il desiderio innato di successo e accettazione sociale, il bisogno di gratificazione e la sensazione di appagamento che deriva dall’aver raggiunto particolari obiettivi.

Il tutto è coadiuvato da storie coinvolgenti, campagne promozionali a forte impatto visivo ed emozionale e sistemi di gratifica per il cliente ben calibrati per invogliare la partecipazione al “gioco” di marketing.

Ad oggi possiamo trovare esempi di gamification in diversi ambiti come: l’istruzione, il business, le app, musei, salute e benessere e molto altro.

Con la gamification è possibile coinvolgere emotivamente gli utenti per rafforzare la brand loyalty in modo divertente e giocoso, raccogliendo al contempo il maggior numero di informazioni riguardanti le loro preferenze, gusti e stili di vita.

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Perché ne parliamo

Per quanto la gamification possa apparire come un approccio leggero e in alcuni casi anche sperimentale, in realtà si tratta di una strategia consolidata da tempo, affidabile ed ormai largamente diffusa nelle strategie di marketing di vari brand e quindi ben lontana da essere etichettata come l’ennesima panacea “one size, fits all”.

Attenzione però, un errore commesso nel passato dai marketer sta nel considerare la gamification come il processo di trasformazione di qualcosa, di un contesto in un gioco. Molti esempi di sistemi gamification che hanno accolto al loro interno tecniche di game design, non sono stati minimamente percepiti dagli utilizzatori stessi come “giochi”. Un errore comune è considerare la gamification come un generalista tentativo di trasformare contesti seri in contesti ludici.

Perché la gamification è importante

Abbiamo ribadito che grazie alla gamification, un brand riesce ad offrire alla propria clientela un’esperienza diversa, riuscendo ad ingaggiare gli utenti con la prospettiva tipica di un gioco dai risvolti immediati.

Ma perché il gioco dovrebbe fornire tutta una serie di vantaggi e un coinvolgimento così forte per le persone?

Gli studiosi del comportamento umano sono concordi sul fatto che l’uomo sia nato per giocare, che abbia cioè una certa propensione al gioco.

Il gioco è un’azione volontaria dell’individuo per trarne piacere. Giochiamo per imparare e attraverso il gioco apprendiamo come gestire situazioni complesse; sempre attraverso il gioco, impariamo a gestire il rischio, i feedback e il successo.

La gamification punta proprio a coinvolgere le persone e quindi i clienti a provare più coinvolgimento e divertimento nelle attività quotidiane.

Cosa c’è da sapere

Il punto di forza della gamification sta nella capacità di stimolare alcuni istinti primari tipici dell’essere umano con lo scopo di appagare desideri e bisogni legati alla competizione, allo status sociale, ai compensi oppure al successo, utilizzando le dinamiche e meccaniche tipiche del gioco che comprendono punti, livelli, ricompense, ed altro che incoraggia gli utenti ad investire il proprio tempo, spingendoli alla partecipazione.

Inoltre, il gioco fornisce obiettivi da raggiungere, livelli in cui progredire, competere con gli altri utenti, condividere i propri successi e guadagnare ricompense.

Alla luce di tutto questo, tramite una strategia di gamification riusciamo ad applicare meccaniche ludiche ad attività che non hanno direttamente a che fare con il gioco; in questo modo riusciamo ad influenzare e modificare il comportamento delle persone, sviluppando la nascita ed il consolidamento di un interesse attivo da parte degli utenti coinvolti verso il messaggio che si è scelto di comunicare, sia questo relativo all’incremento di performance personali o più in generale alle performance d’impresa.

Entrando nel dettaglio, un progetto di gamification deve prendere in considerazione delle “meccaniche” tipiche del gaming che riguardano:

  • punti, questa rappresenta una delle meccaniche più potenti dato che collezionare punti ha la capacità di motivare le persone anche se i punti non hanno un valore reale. Successivamente i punti si possono scambiare per ottenere ricompense che forniscono all’utente la sensazione di investire in modo profittevole il proprio tempo e le proprie energie, dando l’idea di guadagnare qualcosa.
  • livelli, servono per introdurre traguardi che l’utente deve raggiungere per ottenere i punti che possono essere condivisi ed evidenziati nello stato dell’utente. La struttura dei punti consente agli utenti di accedere a nuovi contenuti e guadagnare altri punti.
  • sfide, rappresentano il motore della gamification, dato che rappresentano la ragione per continuare a partecipare e motivano gli utenti a conseguire dei risultati sotto forma di trofei ma anche di obiettivi da sbloccare (badge).
    La vera essenza degli obiettivi, comunque, risiede nella possibilità di mostrarli ad altri utenti, con una struttura che incoraggia il confronto e spinga alla competizione.
  • beni, l’intera economia del gioco, basata sulla possibilità da parte dell’utente di ottenere punti, non può durare a lungo senza che questi possano essere convertiti in qualcosa che l’utenza possa acquistare, guadagnare e, in determinati casi, consumare.
  • classifiche, queste servono per suddividere ed ordinare le performance dei vari utenti, accendendo lo spirito di competizione di ogni partecipante e portandolo a rimanere più tempo all’interno del gioco. La competizione è strettamente correlata all’aspirazione di diventare il migliore all’interno del propria cerchia di amici e conoscenti.

Gamification: Ninja Upshot

Tra i case study più interessanti dove la gamification è stata utilizzata in maniera coinvolgente, ci sono:

  • Sony, che ha organizzato una caccia al tesoro per il lancio della PS5, il cui slogan era: “Chi sarà il primo a vincere la Console PlayStation 5 ? Un caveau inespugnabile. Una corsa contro il tempo. E 5 enigmi da risolvere.

gamification PS5

Nel sito dove si è tenuta la caccia al tesoro bisognava inserire 5 soluzioni per i 5 enigmi proposti. Dopo aver inserito le 5 soluzioni era possibile entrare nel caveau ed ottenere una Playstation 5 completa di accessori. Il primo utente in grado risolvere gli enigmi vince il premio. Gli altri partecipano all’estrazione di una seconda console in palio.

  • Nike con il suo “sneakers day”, dove il target era rappresentato da una nicchia di consumatori della Nike. All’interno dell’ App è comparso un messaggio misterioso: “Lo SNEAKRS DAY torna l’8 agosto. Preparati, ti aspettano delle sorprese. Tieni d’occhio questo spazio”.

Il messaggio misterioso ha catturato l’attenzione degli utenti attraverso la curiosità, l’imprevedibilità e il passaparola tra i vari appassionati. Nike ha lanciato una caccia al tesoro. Dentro le sue “storie”, una sorta di articoli brevi in stile blog, è possibile trovare delle targhette da grattare come dei classici gratta e vinci.

I fortunati che hanno trovato la targhetta dorata dovevano completare una seconda missione: recarsi in uno dei punti geografici misteriosi indicati dentro l’app nella città di Parigi, Londra o Berlino. Una volta raggiunto il punto sulla mappa era necessario geolocalizzarsi con l’app per completare la missione.

  • Coca-Cola “shake it” è un classico della gamification applicata al marketing. Shake it è una campagna cross-platform che ha portato a 9 milioni di visualizzazioni dello spot per la TV e 380.000 installazioni dell’app brandizzata in un mese.

Tutti i giorni alle 10 di sera Coca Cola ha trasmesso il suo spot TV. Il target della campagna era rappresentato dai giovani di Hong Kong, che dovevano scaricare l’app brandizzata per interagire con lo spot pubblicitario.

Solamente durante lo spot, gli utenti potevano aprire l’app, scuotere il telefono ed ottenere in cambio di premi casuali.

Le ricompense funzionavano come il gratta e vinci, come le slot machine: molto ingaggianti per le persone e in grado di innescare meccanismi di dipendenza. Con le ricompense random si vinceva sempre qualcosa, con diversi livelli di probabilità. L’utente continuava a perpetuare l’azione desiderando di vincere i premi più esclusivi e difficili da ottenere.

  • laRinascente: obiettivo della strategia era di raggiungere la generazione dei Millennials quale protagonista indiscussa del nuovo panorama sociale, e per farlo è stata realizzata una App a loro dedicata, vero e proprio strumento di differenziazione dalla concorrenza.

rinascente gamification

L’App risponde a 4 esigenze specifiche di questo target:

  • focalizza le azioni sulle loro esigenze e desideri
  • crea un’esperienza vivibile a 360° (mette in comunicazione il mondo online con il negozio fisico, es. sezione “Store Guide”)
  • consente di sviluppare una community all’interno della quale gli utenti possono condividere foto del proprio stile
  • coinvolge in giochi divertenti e coinvolgenti.

Il core dell’App è rappresentato da una sezione specifica, “Challenges” che consente al brand di trasmettere i propri messaggi attraverso delle meccaniche di gioco. In particolare, questa sezione consente di vincere buoni shopping da spendere in negozio.

In conclusione, il processo alla base dell’implementazione di una strategia di gamification non è un percorso facile, ma con il giusto mix di queste strategie è possibile avere delle soddisfazioni e vedere la propria attività crescere costantemente giorno dopo giorno.

Inoltre, in termini di mercato la gamification è in forte espansione e crescerà del 32% ogni anno fino al 2024, passando dai 6,8 miliardi di dollari (2018) a più di 40 miliardi.

Intanto, già molte aziende della lista Fortune 500, come Google, Amazon, Apple o Nike utilizzano da tempo la gamification in aree aziendali come il marketing, le risorse umane o il design di prodotto.

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Elon Musk non è più l’uomo più ricco del mondo, superato da Bernard Arnault

Elon Musk non è più la persona più ricca del mondo. Secondo Forbes, avrebbe ceduto il titolo al presidente e CEO di LVMH Bernard Arnault.

Sebbene con un margine inferiore di quello certificato da Forbes, anche Bloomberg ha aggiornato la sua lista degli uomini più ricchi al mondo facendo retrocedere Musk al secondo posto.

elon musk

Elon Musk non è più l’uomo più ricco del mondo

Il nuovo e discusso proprietario di Twitter deve il sorpasso al ribasso di valore di uno dei suoi asset più consistenti: le azioni di Tesla hanno chiuso in ribasso lunedì di circa il 6,3% e quest’anno hanno più che dimezzato il loro valore, in parte a causa di una svendita accelerata sulla scia dell’acquisizione di Twitter da parte di Musk per 44 miliardi di dollari.

La crisi era nell’aria: secondo Reuters, il patrimonio netto di Musk era già sceso sotto i 200 miliardi di dollari l’8 novembre, quando era partita una consistente vendita da parte degli azionisti di Tesla, preoccupati che il CEO e il direttivo fossero troppo impegnati nell’acquisizione problematica e nella gestione di Twitter per dedicarsi agli ambiziosi obiettivi della casa automobilistica.

Il titolo ha continuato la sua corsa al ribasso senza registrare mai una vera e propria inversione di tendenza.

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Le azioni di Tesla sono la ricchezza di Musk

La ricchezza di Musk, in gran parte legata alle azioni Tesla, è stata alimentata da un’ascesa vertiginosa del prezzo delle azioni della casa automobilistica, che è schizzato di oltre il 1.000% in due anni.

Secondo i documenti in possesso della SEC, la Commissione per i Titoli e gli Scambi americana, Bernard Arnault possiede poco più del 60% delle azioni con diritto di voto di LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton, la multinazionale francese proprietaria di oltre 70 marchi nei settori dell’ospitalità di lusso, dell’alta moda – tra cui Christian Dior, Bulgari, , Marc Jacobs, Givenchye Louis Vuitton – di orologi come TAG Heuer, di gioielli come Tiffany & Co., di vini e liquori come Moët & Chandon, di editoria come Les Échos e Le Parisien, e di distribuzione come Sephora e Le Bon Marché).

Secondo Forbes, il patrimonio di Arnault avrebbe un valore di circa 186,2 miliardi di dollari. Supera così di poco le cifre del CEO di Tesla, SpaceX e Twitter, che può contare su una ricchezza stimata “in caduta”, si fa per dire, a 178,7 miliardi.

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She J&B spot ninja marketing

“She” è lo spot natalizio di JB che non dovresti perderti

Uno spot davvero bello e delicato quello di J&B Spain, realizzato dall’agenzia El Ruso de Rocky.

Nella categoria pubblicità strappalacrime, il film rientra nel filone degli spot dedicati al Natale, in cui i brand concentrano tutta la loro creatività nell’esaltazione dei buoni sentimenti, dell’altruismo e della condivisione.

SHE: lo Spot J&B che non esclude nessuno dai festeggiamenti

Una storia di Natale che racconta con discrezione e gentilezza il legame intergenerazionale che unisce un nonno, un nipote e più in generale la famiglia. Un amore incondizionato quello del nonno verso suo nipote che nasconde timidamente la sua non binarietà.

L’uomo ne è a conoscenza e desidera regalargli quella libertà di poter esprimere e manifestare la propria sessualità. Così, inizia ad avvicinarsi a quegli strumenti, come trucchi e pennelli, che possano aiutarlo nella comprensione di un’esteriorità manifesta.

J&B spot natale

Nello spot She, il nonno di nascosto da sua moglie prova su di sé colori, rossetti, ombretti, imparando le tecniche di trucco dai giornali e rubando con gli occhi i dettagli dalle foto delle modelle stampate sui manifesti. Il suo impegno e la sua affettuosa determinazione lo portano ad un risultato più che soddisfacente.

Finalmente arriva il giorno di Natale e il nonno è impaziente di mostrare tutto il suo amore per il nipote: con la maestria imparata, impugna qualche pennello ed esalta con affetto e orgoglio il viso del giovane Alvaro.

Rompendo ogni pregiudizio, nonno e nipote, si uniscono alla famiglia. I festeggiamenti adesso sono realmente iniziati, perché la magia non sta solo nel momento del Natale, la magia è anche in noi.

Un omaggio alla libertà di genere

Lo spot J&B è una dichiarazione di amore, accettazione e rispetto in cui il brand ha voluto dar voce ad una realtà che moltissime persone, adolescenti soprattutto, affrontano oggigiorno. Un omaggio alla comunità LGBTIQ+, alla libertà della propria identità sessuale, alla normale diversità.

Con un importante accento sui familiari che rivestono un ruolo fondamentale nell’infondere rispetto e sicurezza ai propri cari che non si riconoscono in un’identità di genere predeterminata. E che possano sentirsi sostenuti e al sicuro in un ambiente come quello di casa.

J&B spain- campaign natale 2022

J&B con il suo spot si fa portavoce di un messaggio alla società, invitandola alla condivisione e protezione dei diritti delle persone trans e non binarie. Alla condivisione della libertà e della scelta di mostrare il vero io, senza vergogna, senza pregiudizi e soprattutto senza discriminazioni.

Il brand non è nuovo alla dimostrazione del suo schieramento a favore delle comunità gay, trans e genderfluid. In occasione del Pride, J&B Spain aveva già manifestato il suo messaggio di inclusività e connessione tra persone, celebrando il Pride su un carro tutto rosa, muovendosi soprattutto in quelle realtà rurali della Spagna ancora poco sensibilizzate all’accettazione della diversità di genere.

Anche in questo Natale, le pubblicità mettono insieme emozioni, senso della famiglia, accettazione e tanta, tanta inclusività.

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comunicazione corporate

Il futuro della comunicazione corporate: più strategica e di impatto sociale

Le grandi crisi globali che si sono succedute negli ultimi anni (dal Covid-19 al conflitto in Ucraina) hanno trasmesso, tanto alle aziende quanto all’opinione pubblica, una nuova consapevolezza sul ruolo sociale delle imprese e sulla loro centralità nel dibattito pubblico.
In questo contesto, all’interno delle aziende cambiano il ruolo e le attese nei confronti della comunicazione corporate che, oltre a sostenere prodotti e servizi, assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo e tutela del capitale reputazionale, legandosi così ai processi decisionali e strategici.

È quanto emerge dall’indagine “Quali nuovi orizzonti aprirà la comunicazione corporate?” realizzata da EY in collaborazione con SWG, che ha interrogato i responsabili della comunicazione di alcune delle più importanti aziende del Paese, con l’obiettivo di comprendere come brand, reputazione e comunicazione aziendale sono evoluti nel corso degli ultimi anni e quali sono le sfide per il futuro.

comunicazione corporate - alessandro vanoni ey swg

Alessandro Vanoni, Direttore Brand & Communications di EY in Italia e brand strategy leader della regione EY Europe West, commenta: “Ora più che mai capire il contesto, ragionare su nuove strategie e saperle raccontare è chiave per supportare adeguatamente la trasformazione delle aziende e della società, tenendo le persone al centro. Gli shock di questi anni hanno sicuramente messo la comunicazione sotto i riflettori. Non è un caso che l’85% dei responsabili intervistati oggi ritenga fondamentale il contributo della comunicazione per creare fiducia e che il 54% del campione abbia riscontrato un aumento di attenzione verso la funzione negli ultimi 3 anni”.

Un ruolo sempre più strategico che trova conferma in quel 64% del campione che ritiene che il ruolo della comunicazione sia (finalmente) adeguatamente riconosciuto in azienda. Negli ultimi tre anni i team di comunicazione, messi sotto pressione dai diversi shock sociali ed economici che si sono succeduti, hanno visto, nel 74% dei casi, un aumento del carico di lavoro che si è tradotto anche, nel 71% dei casi, in un rafforzamento del brand.

comunicazione corporate - il ruolo in italia

Per i brand che in questi anni hanno lavorato bene si sono aperte opportunità incredibili, a livello sia di comunicazione esterna che interna: i vari eventi imprevisti hanno portato a un ripensamento completo del modello di comunicazione, ormai compiutamente integrato, oltre a una maggiore maturità nell’uso dei diversi canali, che ha saputo creare valore misurabile per i brand. La comunicazione in questo scenario ha un vantaggio competitivo: ha radici nell’anima dell’azienda, la conosce intimamente, e ha antenne fuori, riesce a raccordare una molteplicità di livelli di informazione e raggiungere l’intera mappa degli stakeholder” – commenta Vanoni.

L’eterna diatriba tra carta e digitale

Soltanto per il 26% degli intervistati però l’aumento dell’attenzione verso la comunicazione in azienda si è tradotto in un aumento del budget riservato alla funzione; per il 71% del campione è rimasto invariato e per il restante 3% è addirittura diminuito.

Risorse indirizzate perlopiù ai social (84%), ma con una forte presenza, soprattutto per ciò che attiene alla brand reputation, della stampa tradizionale (considerata area chiave su cui investire per l’81% dei responsabili) e con una crescente attenzione anche agli owned media (58% del campione).

risorse per la comunicazione

Siamo dunque in una fase di integrazione ed espansione (non sostituzione) dei canali.

Comunicazione corporate: il profilo del comunicatore ideale

Dall’indagine emerge quindi che la trasformazione passa da team sempre più professionali, performanti e focalizzati, piuttosto che da budget più grandi.

Per il 40% degli intervistati la prima caratteristica che il candidato ideale deve possedere è la capacità di pensiero strategico, a seguire una rete di relazioni consolidata (27%) e velocità di esecuzione (17%). In breve: capacità di cambiare rotta rapidamente e di pensare fuori dagli schemi sono le principali qualità del comunicatore efficace.

Il 55% delle aziende coinvolte prevede di rafforzare il team di comunicazione nei prossimi mesi, con un’attenzione prioritaria alla comunicazione esterna (31%); il 21% degli intervistati prevede invece assunzioni nel team dedicato ai social e il 10% nella squadra dedicata alla comunicazione interna.

comunicazione - rafforzare i team

Creare valore per l’azienda a partire dai temi strategici

Una comunicazione sempre più focalizzata su temi strategici e di business: tra le priorità delle funzioni di corporate communication, spiccano i temi di impatto sociale (ESG), di primaria importanza per il 32% del campione, a seguire contenuti legati ai prodotti venduti o ai servizi offerti (29%) e temi corporate (23%).

Dunque, i comunicatori contemporanei sono sempre più legati alle strategie di business e vicini alle guide d’azienda, relazionandosi nell’87% dei casi direttamente con il CEO, nell’84% con le business line e nel 55% con team marketing e HR.

Dall’indagine emerge inoltre – soprattutto dalle risposte qualitative fornite dagli intervistati – una spirale di nuova centralità per la comunicazione interna, legata soprattutto all’eredità della pandemia e alle nuove modalità ibride di lavoro, fondamentale per mantenere i dipendenti più informati e coinvolti in relazione alla vita aziendale.

Qatar

Qatar 2022, quali sono i brand che stanno scendendo in campo contro i Mondiali (e perché)

Domenica 20 novembre la partita Qatar vs Ecuador ha dato il via al primo Mondiale in un Paese arabo. Oltre a questo primato e ad essere il primo a disputarsi d’inverno, la Fifa World Cup 2022 in Qatar è senza dubbio una delle competizioni più criticate nella storia della competizione. 

Molti brand hanno deciso di boicottare questa edizione dei Mondiali, costata secondo alcune stime ben 210 miliardi di euro, viste le politiche discriminatorie qatariane nei confronti delle donne, delle persone LGBTQIA+ e dei lavoratori migranti

Numerose aziende hanno dato ascolto al pubblico che, a più riprese, si è schierato contro la Coppa del Mondo dei diritti negati.

Anche gli spalti degli stadi europei avevano espresso il loro dissenso, dalla Curva Sud dell’Olimpico in cui era apparso lo striscione “Migliaia di lavoratori morti, devastazione ambientale – Qatar 22 vergogna mondiale”, ai tifosi tedeschi del Borussia Dortmund che hanno più volte esposto #BoycottQatar2022.

Slogan che si è diffuso in numerosi stadi d’Europa. 

DrewDog, il birrificio scozzese contro il Qatar

Il birrificio scozzese DrewDog si è subito dichiarato “​”orgoglioso di essere l’anti-sponsor della fott**a Coppa del Mondo. Sì, avete letto bene: questa non è la Coppa del Mondo, bensì la fott**a Coppa del Mondo. Il calcio è stato trascinato nel fango, prima ancora che si inizi a giocare. Siamo onesti: il Qatar se lo è aggiudicato (il mondiale) attraverso la corruzione. Su scala industriale” – come riportato nel lungo post apparso sul profilo LinkedIn del CEO James Watt che continuava –  “il calcio dovrebbe essere di tutti, ma in Qatar l’omosessualità è illegale, la fustigazione è una forma di punizione socialmente accettata e non c’è problema sul fatto che 6.500 lavoratori muoiano costruendo gli stadi. Per essere chiari, amiamo il calcio, ma non certo corruzione, abuso e morte. Allora, unitevi a noi. Brindiamo ai calciatori, ai tifosi, alla libertà di parole. E un vaffan**lo a chiunque pensa che un mondiale in Qatar abbia senso”. 

Nel frattempo le affissioni ideate da Saatchi & Saatchi UK riportavano titoli molto chiari: “Prima la Russia, poi il Qatar. Non vediamo l’ora della Corea del Nord”

Non solo parole, però, per DrewDog che ha destinato i profitti della birra Lost Lager venduta durante i Mondiali per finanziare programmi di sostegno ai diritti umani.

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Hummel, il coraggio della “non visibilità”

Hummel, sponsor tecnico della Danimarca, ha scelto di non mostrare il suo logo e quello della Nazionale, in accordo con la Federcalcio danese.

La scelta della “non visibilità” è senza dubbio storica in un evento di portata mondiale come la Fifa World Cup. 

Come riportato in un Tweet ufficiale del brand tedesco di sportswear, “questa maglia porta con sé un messaggio. Non vogliamo essere visibili durante un torneo che ha causato la morte di migliaia di persone. Supportiamo sempre la squadra danese, ma non è lo stesso che supportare il Qatar come nazione ospitante”

Virgin Atlantic, a bordo del Rainbow Plane ma non senza polemiche

Il Qatar non è certo inclusivo verso la comunità LGBTQIA+ tanto che l’omosessualità e le identità trans sono punite con l’incarcerazione e, per chi fosse di religione musulmana, con la morte.

La Nazionale britannica ha deciso di volare verso il Qatar a bordo dell’aereo arcobaleno che reca una bandiera LGBTQIA+ e la scritta #Rainbow, in collaborazione con Virgin Atlantic

Da molti anni la compagnia aerea è una forte sostenitrice dei diritti LGBTQIA+ ed è stata tra le prime a introdurre una politica inclusiva attraverso cui i clienti possono prenotare i voli utilizzando i pronomi preferiti.

Non solo, su tutti i suoi aerei sono presenti le toilette di genere neutro. 

Virgin Atlantic, però, sta facendo discutere in questi giorni per la scelta di ritirare la politica gender neutral delle uniformi per il personale di bordo e di terra. “È importante notare che Virgin Atlantic non sta tornando sui propri passi e vietando al proprio personale di esprimere la propria identità di genere per una questione ideologica. Piuttosto, sta sospendendo la nuova politica sulle uniformi nei voli in cui c’è il rischio di problemi di sicurezza”, ha dichiarato il portavoce della compagnia.

Lufthansa, sull’aereo “Diversity Win”

Rimanendo sempre sospesi in volo, Lufthansa, la compagnia aerea tedesca, ha portato la Germania in Qatar sull’Airbus 330 la cui fiancata è stata decorata dall’opera realizzata dall’illustratore Phobia, “Diversity Win”. 

Cultura, sport, persone: il calcio rappresenta molte cose ma una su tutte: la diversità. Ne siamo convinti e vogliamo portare questa dichiarazione sopra le nuvole dalla Germania ai Mondiali” riporta una nota sul sito di Lufthansa

Naranja X, gli abbracci sicuri sugli spalti

Si sa bene che la passione per un gol segnato dalla squadra del cuore spesso può essere travolgente e fuori controllo. Ecco perché Naranja X, società argentina fintech, ha creato “Abrazo Seguro”, un servizio con cui l’azienda fornirà assistenza legale qualora dovessero esserci cause e la copertura di eventuali multe per chi si dovesse far trascinare troppo dall’entusiasmo. 

Questa azione si posiziona chiaramente contro le leggi omotransfobiche della penisola arabica ed hanno una ricaduta nel vissuto reale delle persone. 

LEGGI ANCHE: Marketing inclusivo, perché i brand non possono ignorarlo

So Foot, come può un magazine di calcio boicottare i Mondiali?

Può un magazine di calcio boicottare i Mondiali? Purtroppo no, visto che si tratta del suo core business. Ma può sicuramente creare una campagna in grado di accontentare i tifosi di calcio ma anche chi invece questo Campionato proprio non lo riesce a digerire. 

So Foot, giornale di calcio francese, ha deciso di seguire le partite e contemporaneamente di aprire un ristorante, So Food, per chi si vuole distrarre dai match e vuole scoprire il mondo seduto a tavola.

Nello spazio creato ad hoc, si alternano menù ispirati alla cucina del Paese avversario realizzati da chef di prestigio che tengono vere e proprie lezioni culinarie. Il cibo viene offerto alla charity #onremplitlefrigo che raccoglie e distribuisce box alimentari agli studenti bisognosi.

In un momento storico come questo, in cui è sempre più richiesto ai brand di schierarsi, la Fifa World Cup 2022 rappresenta l’occasione per prendere finalmente posizione. Farlo concretamente e con azioni molto spesso coraggiose non è facile. Ma è decisamente potente. Perché una partita di calcio non è mai solo una partita di calcio e il mondo lo sa bene. 

griglia immagine di copertina - notizie

La Parola dell’Anno, il Pantone 2023 e le altre notizie della settimana

Torniamo con la selezione delle notizie della settimana appena trascorsa. Si avvicina la fine dell’anno e iniziare a fare dei bilanci è inevitabile (ma decisamente utile).

Mentre il valore delle aziende tecnologiche europee scende (e per fortuna “le nostre” Scalapay e Satispay tengono alta la bandiera), non basterà cambiare un numero sul calendario per far scomparire le questioni lasciate in sospeso dal 2022.

Continua infatti il dibattito su una riforma globale del mondo del lavoro (qui e qui abbiamo parlato di alcune distorsioni legate alla percezione della vita professionale): si prova a ridurre gli orari e il carico per migliorare la produttività.

Cambiano anche le abitudini d’acquisto sotto le feste: le persone tornano a preferire i negozi di quartiere (grazie anche alla visibilità offerta dal social media, come vediamo nel report di YouGov per Meta) e utilizzano di più gli strumenti di pagamento online (soprattutto i più giovani, come puoi leggere qui).

Siamo quindi sempre più connessi e a nostro agio con la tecnologia, ma, probabilmente, non abbiamo nessuna intenzione di diventare perfetti e virtuali, come avatar o influencer.

Ce lo conferma la Parola dell’Anno scelta da Oxford Languages: scoprila continuando a leggere il nostro recap.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Il punto sui servizi finanziari al Salone dei Pagamenti

L’industry si è evoluta così rapidamente che le proiezioni sono affascinanti, perché la tecnologia ha guidato il cambiamento verso una nuova era. La semplificazione ha giocato un ruolo chiave e ha spinto le aziende ad accelerare per rimanere competitive.

Salone dei pagamenti 2022 - banca sella

Ne abbiamo parlato con Laura Fineo, Responsabile Marketing Banca Sella, che ci ha spiegato in che modo sia possibile fare educazione finanziaria (puoi ascoltarla qui) e con Giovanni Baglivo, Vice Responsabile Banking e Sistemi di Pagamento Banca Sella. Ecco cosa ci ha detto.

Notizie della settimana: scende il valore delle aziende tech europee

Il picco verso il basso, dai 3,1 trilioni dello scorso anno, è stato segnalato dal fondo di investimento Atomico nel suo rapporto annualeState of European Tech“.

Bilancio comunque positivo per il Vecchio Continente, con 4 nuovi unicorni, mentre l’Italia ha dato vita alle sue prime due startup da oltre 1 miliardo di dollari: Scalapay e Satispay.

Settimana lavorativa di quattro giorni: lo studio

Il Financial Times riporta l’esperienza di quattro aziende che hanno aderito a un periodo di sperimentazione, promosso dalla non-profit 4 Day Week Global.

Tra i benefici riscontrati un migliore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, senza intaccare la produttività, ma anche benefici sociali più ampi, come una maggiore uguaglianza di genere e una riduzione dell’impronta di carbonio dei lavoratori.

I detrattori temono, invece, conseguenze da burnout o l’erosione della cultura del posto di lavoro.

Shopping Natalizio, gli Italiani riscoprono il Made in Italy grazie ai social

Uno studio Meta commissionato a YouGov analizza le abitudini d’acquisto degli italiani su Instagram, Facebook e WhatsApp.

Nel 2021, il 43% delle persone ha scelto di fare acquisti da una piccola impresa durante le festività, quest’anno, il 92% dei consumatori italiani ha voglia di scoprire nuovi brand durante lo shopping di Natale.

Goblin Mode batte Metaverso

Tra le notizie della settimana menzioniamo L’Oxford Word of the Year 2022, l’annuale riconoscimento della parola dell’anno secondo il celebre dizionario della lingua inglese, che ha decretato la vittoria del termine che indica il rifiuto dell’immagine perfetta.

notizie della settimana: la parola dell'anno

È un sollievo scoprire che siamo stanchi di apparire sempre perfetti come nei selfie su Instagram e nei video di TikTok“, ha commentato Casper Grathwohl, presidente di Oxford Languages.

La parola metaverso, invece, si è classificata solo al secondo posto.

WhatsApp inizia a distribuire avatar 3D

Potranno essere utilizzati come foto profilo o adesivi personalizzati, e arrivano alcuni mesi dopo il loro debutto su Instagram, Facebook e Messenger. Gli adesivi avatar su WhatsApp saranno simili ai Bitmoji di Snap o ai Memoji di Apple.

Il colore del 2023 secondo Pantone

Salutiamo Viva Magenta, il colore dell’anno 2023 di Pantone.

pantone

La fumata dell’autorità mondiale del colore, questa volta, si tinge di un colore rosso intenso e a tratti rosato.

Il Pantone dell’anno, Viva Magenta 18-1750, vibra di vivacità e vigore. È una tonalità radicata nella natura discendente dalla famiglia dei rossi ed espressiva di un nuovo segnale di forza.

Stella McCartney lancia S-Wave

notizie della settimana s wave

Il simbolo S-Wave ha l’obiettivo di rappresentare l’armonia della natura in combinazione con i valori della stilista. Ma, soprattutto, rispecchia l’ideale di una moda luxury consapevole, che evidenzia l’impegno nella ricerca dell’innovazione e il ruolo di una leadership responsabile.

Le più belle campagne di novembre

pubblicità novembre -Calendario Lavazza 2023

Manca poco a Natale, fervono i preparativi e noi siamo quasi pronti per le pubblicità più strappalacrime; nel frattempo però, godiamoci le pubblicità più belle di novembre, direttamente dall’instancabile mente creativa dei brand a noi più cari.

regali di natale in stile ninja

+20 idee tech e di design per i regali di Natale in stile Ninja

Se è vero che ciò che conta è il pensiero, cosa succede quando manca proprio quello?

Quando si ha l’impressione di aver già regalato tutto ai propri cari e di non trovare il dono perfetto, significa che… è giunto il momento di consultare la guida per i regali di Natale in stile Ninja.

Le feste natalizie sono alle porte e in una manciata di giorni ci ritroveremo alla Vigilia. Come ogni anno in molti si chiederanno “cosa posso regalare?”.

I consigli dei regali di Natale a tema

Una rassegna per orientarsi tra oggetti di design per la casa, nuovi dispositivi hi-tech e altre idee digitali, per stupire e non fare acquisti scontati. Che si tratti di una coppia di neo-sposini, dell’amica appena andata a vivere da sola, o dei genitori, il Natale è il momento giusto per regalare un oggetto di design o uno strumento tecnologico. Un presente significativo, che dimostra di conoscere a fondo i gusti dell’altro, e che può cambiare l’aspetto di una stanza, far divertire o allenare le abilità digitali.

Quali sono le migliori idee regalo per fare bella figura?

Le candele sono la scelta vincente

L’autrice interior designer Athena Calderone, consiglia di scoprire piccoli artigiani e ceramisti, di puntare agli articoli vintage su siti specifici, come 1st DIBS, Chairish, Etsy, e prendere spunto dalle foto pubblicate su Instagram e Pinterest. Sottolinea, inoltre, che le candele rappresentano la scommessa migliore perché “tutti amano una candela profumata”.

Le Labo Santal 26 sono realizzate con cera proveniente dalla soia versata a mano.

La domenica mattina è senza dubbio uno dei momenti della settimana preferiti di molti. Le candele Replica di Maison Margiela permettono di regalare il ricordo dell’amato momento di relax con il profumo Lazy Sunday Morning.

Natuzzi Italia propone, invece, le candele profumate ispirate al lifestyle mediterraneo.

 

 

I Trullini omaggiano le note architetture pugliesi di Alberobello. Realizzati a mano con oli naturali, sono proposte in 5 forme a cui corrispondo 5 diverse fragranze. Una volta terminato il profumo diventano utili contenitori di design.

Non solo candele, “come tutti quelli che amano cucinare e ospitare regolarmente, apprezzo sempre un bella bottiglia di olio extra vergine di oliva, è un piccolo regalo ma molto premuroso”, sottolinea Calderone. Con una bottiglia di design si unisce all’oggetto che impreziosisce la cucina, il piacere per un alimento da gustare nel tempo, come nel caso di Ramo n.1 di Branche.

“Mi piace trovare articoli speciali di designer nei negozi indipendenti, il che rende i regali un po’ ‘facili’ e davvero speciali. Possono essere complementari, scultoree e utili”, sottolinea Jean Lin, fondatrice di Colony.

La Ladies and Gentleman Studio Landscape a lume di candela, arricchisce la stanza con un dettaglio contemporaneo.

“Gli accessori da tavolo importanti come una lampada chic o una ciotola in ceramica sono il regalo perfetto” aggiunge Kelly Wearstler, interior designer.

Un piatto da portata in gres come quello di H&M rappresenta un complemento importante e d’effetto, come sottolineato dall’interior design.

Per stupire in tono provocatorio, Seletti propone l’alternativo posacenere/svuotatasche “Italy Smokes”, che combina arte contemporanea e industrial design. Un oggetto che di certo non passerà inosservato in casa.

Sempre firmata Seletti, in collaborazione con Diesel Living, la lampada da tavolo “Flashing Starman”, a forma di astronauta, perfetta per gli appassionati dello spazio. Già presentata in versione vaso, viene aggiornata in occasione delle feste.

Toilet Paper Beauty ha pensato a un oggetto semplice ma sempre presente in ogni casa: un kit di detersivo per piatti e sapone detergente per mani, “casa è dove puoi far saltare la pasta con la camicia e mangiare spaghetti con le mani”.

Il design in stile cottagecore

Tra i Millennials (nati fra il 1981 e il 1996), sta spopolando lo stile Cottagecore, che celebra l’ideale della vita rurale anche in città. Quindi sì ai regali di Natale per la casa che ricordano la campagna.

Le tazze sono un oggetto che si colleziona sempre con piacere, più sono particolari, più è bello esporle. Come queste di Amanita.

In perfetto stile Cottagecore, sono le ciotole in legno, personalizzabili con un messaggio di auguri, da esporre sulle mensole, come quelle proposte su Etsy.

Regali di Natale per videogamer vintage

Per i nostalgici degli anni ’80 e dei videogame dell’epoca, CASIO AMERICA G-SHOCK ha lanciato pochi giorni fa l’orologio limited edition ispirato a SuperMario Bros di Nintendo.

 

L’atteggiamento “mai arrendersi” di Mario (protagonista del videogioco) rappresenta le origini della tecnologia di G-Shock. Quando si accende la retroilluminazione si visualizza il personaggio che, combinato con il guscio di Koopa Troopa (stampato in vetro nella parte inferiore del quadrante), riproduce l’iconica mossa del gioco. L’orologio viene venduto nella speciale confezione rossa (colore della tutina di Super Mario), che riproduce le schermate del videogioco e la frase distintiva del protagonista “here we go”.

I regali di Natale dal mondo tech

Questo sarà decisamente il Natale per gli amanti dei videogiochi del passato: il Micro Pac Man di My Arcade ha grafica, suoni e livelli del gioco originale. Una piccola opera d’arte che riproduce in miniatura le macchine delle sale giochi: un videogame che farà tornare indietro nel tempo tutti gli appassionati.

 

Per gli amanti della tecnologia non c’è niente di meglio che ricevere una novità, magari ambita e sognata navigando online. Parliamo di regali di Natale che certamente non verranno accantonati in un angolo senza essere utilizzati.

Originale l’idea di Audio-Technica che, per celebrare il suo 60esimo anno di attività, ha lanciato la versione aggiornata del giradischi portatile.

Il Mini Disc (o Sound Burger in alcuni mercati), lettore del 1983, è il regalo perfetto per gli amanti del vinile: dotato di jack di uscita da 3,5 mm, Bluetooth e batteria ricaricabile con 12 ore di autonomia.

Stream Deck Mini è invece lo strumento perfetto per i giovanissimi che vogliono provare ad iniziare la carriera di streamer: il dispositivo è utile per gestire la regia nelle live e nelle videoconferenze, e velocizzare le varie funzioni grazie al tastierino.

Per coloro che invece usano molto lo smartphone e il tablet, è perfetta la tastiera pieghevole, da portare comodamente nello zaino o in borsa e da tirare fuori all’occorrenza.

Se la persona a cui si pensa di far trovare un pacco sotto l’albero è invece un aspirante fumettista manga, Wacon Intuos Manga Edition è il regalo giusto. Il set include una tavoletta Wacon Intuos S con Bluetooth, licenza di 2 anni per l’applicazione di disegno, Clip Point Pro e video tutorial.

Un regalo particolarmente utile per le generazioni dei Millennial e dei Boomer è il convertitore di videocassette vhs in formato digitale. Quante videocassette, che immortalano ricordi del passato, giacciono impolverate nelle nostre case, senza poterle rivedere? Il Natale è il momento giusto per salvare questi ricordi in formato digitale e riportarli alla memoria.

Altro regalo estremamente utile è la Stazione di ricarica wireless: alzi la mano chi non ha sulla scrivania vari dispositivi da ricaricare contemporaneamente, dallo smartphone allo smart watch, fino alle cuffiette. Oppure pensate alle volte in cui si litiga per una stessa presa di corrente per ricaricare il proprio telefono. Problema risolto.

Chi ha appena acquistato la casa dei propri sogni, apprezzerà certamente uno Smart Display Echo Show 5, lo schermo da 5 pollici che permette di controllare in tempo reale la smart home e la videosorveglianza, e di interfacciarsi con l’assistente digitale Alexa.

LEGGI ANCHE: Natale: 10 consigli antitruffa per i frenetici dello shopping dell’ultimo minuto

Visori VR/AR: chiave di accesso per il Metaverso

Il gruppo di Mark Zuckerberg sta puntando molto su questa tipologia di dispositivi per accedere al Metaverso. Si tratta di un regalo di Natale innovativo e particolarmente desiderato dai fan della realtà alternativa.

Nonostante il costo dei visori sia ancora piuttosto elevato, ci sono sul mercato delle valide proposte a prezzi abbordabili.

Realizzato in collaborazione con Oculus, il Samsung Gear VR 4 è utilizzabile con lo smartphone, ha una visione di 96 gradi ma potenzialmente aumentabile fino a 360 gradi.

Una buona alternativa tra i visori di fascia economica è il modello APKLVSR, compatibile con la maggior parte degli smartphone, sia iOS e Android. È dotato di cuffie integrate che migliorano l’audio dei bassi, per un’esperienza virtuale ancora più coinvolgente.

 

E per i PRO che vogliono esplodere l’esperienza del Metaverso e trasformarla in opportunità di carriera e di business, ecco il Corso Cryptoverse Marketing di Ninja Academy, pensato per formare i futuri pionieri del Marketing nel Web3. Regalare un Corso oppure un Abbonamento “All Inclusive” alla Formazione e all’Informazione al Digital per sviluppare  nuove skill o per perfezionarle può essere un’ottima idea regalo per chi lavora o vuole occuparsi nel Digital.

regali di natale e shopping natalizio copertina

Shopping Natalizio: gli italiani riscoprono il Made in Italy (anche grazie ai social)

Meta ha analizzato le abitudini di consumo delle persone sui social per lo shopping natalizio, attraverso uno studio commissionato a YouGov, che evidenzia quanto siano centrali etica e sostenibilità nelle scelte d’acquisto degli utenti.

Lo studio ha coinvolto gli utenti di 33 Paesi EMEA (Europe, Middle East, Africa), inclusa l’Italia.

Il sondaggio si è svolto su oltre 52.000 adulti nel 2021, 49.563 nel 2020 e oltre 45.000 nel 2019 (in tutti e 3 i casi a dicembre di ciascun anno).

Ecco i risultati riguardo al nostro Paese.

LEGGI ANCHE: Guida al retail per le festività: come fidelizzare i clienti con un’esperienza personalizzata

Shopping Natalizio: comunità locali e sostenibilità

Supporto alle comunità locali

Il report di Meta evidenzia come sia sempre più diffusa la tendenza a supportare le comunità locali e le piccole imprese in occasione degli acquisti per le vacanze: nel 2021,

Il 51% dei consumatori dell’area Europa, Medio Oriente e Africa ha scelto di acquistare da una piccola impresa locale durante le festività natalizie. In Italia, la percentuale si attesta al 43%.

Sostenibilità è una parola chiave, anche per gli acquisti di Natale

Il 49% dei consumatori dell’area EMEA afferma di considerare l’impatto ambientale dei prodotti/regali che acquista per le festività natalizie.

In Italia, la percentuale sale al 55%. Inoltre, il 32% apprezza i marchi che si focalizzano sulla sostenibilità (in Italia il 35%).

Il 56% dei consumatori dell’area EMEA pensa che i marchi dovrebbero trovare il modo di restituire risorse alla comunità durante le vacanze. Il 30% dei “festive shopper” apprezza i marchi che si concentrano su politiche commerciali etiche/corrette.

shopping natalizio coppia

Durante le festività natalizie, le persone traggono ispirazione da scoperte inaspettate

Il 49%  trova difficile decidere quali regali fare a Natale (stessa percentuale anche in Italia), sentendosi più a suo agio con le scoperte spontanee.

In particolare: il 57% degli intervistati si diverte a scoprire articoli non cercati attivamente (in Italia, la percentuale arriva al 62%); il 48% degli intervistati concorda sul fatto che la scoperta di articoli non cercati attivamente faciliti gli acquisti delle festività (53% in Italia); in generale, il 90% dei “festive shopper” sarà ben disposto a provare un nuovo marchio durante le festività natalizie (92% in Italia).

Il web è il luogo in cui le persone scoprono i prodotti durante le vacanze

Il 68% dei consumatori dell’area EMEA ha scoperto idee o navigato online per trovare ispirazione durante le ultime festività natalizie (65% in Italia).

Durante la navigazione e gli acquisti festivi online, il 42% degli acquirenti ha scoperto un regalo per qualcuno. (47% in Italia).

Il 45% ha trovato idee o ha cercato ispirazione sulle app di Meta (40% Italia), rispetto al 36% che si è mosso sui motori di ricerca e al 31% che ha utilizzato siti di e-commerce. I consumatori stanno scoprendo nuove piccole imprese grazie alle app Meta: in particolare, tra le persone che hanno utilizzato le app Meta per scovare idee per lo shopping natalizio, il 26% ha scoperto un’attività locale di cui non era a conoscenza (in Italia il 21%).

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Le persone cercano ispirazione sui social per lo shopping Natalizio

Il 68% dei consumatori nell’area EMEA ha scoperto idee regalo tramite contatti e suggerimenti delle App, con l’Italia che vanta una percentuale del 62%; mentre il 57% degli intervistati è stato guidato da contenuti sponsorizzati (il 52% in Italia).

I “festive shopper” vogliono essere intrattenuti

Il 35% degli intervistati ha trovato i video online utili per trovare ispirazione per i regali (stessa percentuale anche in Italia). In particolare, guardare video rappresenta il 50% del tempo trascorso su Facebook.

I Reels sono di gran lunga il formato in più rapida crescita di Meta, e rappresentano il 20% del tempo che le persone trascorrono su Instagram.

Il 43% degli acquirenti intervistati ha trovato i consigli su marchi o prodotti dai creator utili per trovare ispirazione per i regali. In Italia lo ha dichiarato il 37% degli intervistati.

Shopping Natalizio: le persone apprezzano le esperienze su misura

Il 44% dei consumatori dell’area EMEA ha acquistato un prodotto scoperto tramite annunci personalizzati sui social media. La percentuale in Italia è del 43%.

I clienti apprezzano la comunicazione diretta con le aziende

Il 32% dei consumatori dell’area EMEA ha utilizzato i servizi di messaggistica Meta (Whatsapp/Instagram Direct/Facebook Messenger) per comunicare con un’azienda durante il periodo delle vacanze.

La percentuale è del 26% in Italia. In particolare, il 21% dei consumatori dell’area EMEA ha utilizzato WhatsApp per comunicare con un’azienda durante il periodo delle vacanze, con il 20% in Italia.

Inoltre, il 55% degli acquirenti che hanno inviato messaggi a un’azienda durante le festività natalizie hanno trovato la messaggistica istantanea più utile per il monitoraggio degli ordini (il 53% in Italia); il 41% ha utilizzato le richieste/aggiornamenti del servizio clienti (34% in Italia) e il 41% la gestione degli ordini, ad esempio resi o rimborsi ( 39% in Italia).

shopping natale centro commerciale

Nel 2021, la spesa per le festività è tornata ai livelli pre-pandemia

Il 59% dei consumatori dell’area EMEA nel 2021 ha dichiarato che pianificare in anticipo lo shopping delle festività natalizie è più importante che mai (61% in Italia).

Il 31%  ha dichiarato di aver speso per gli acquisti delle festività di più rispetto all’anno precedente – in Italia il 28%. Al contrario, il 17% ha dichiarato di aver speso meno per gli acquisti delle festività rispetto all’anno precedente (In Italia il 18%).

Le esperienze sono regali sempre più gettonati per lo shopping natalizio

Il 21% dei consumatori EMEA ha acquistato esperienze, eventi dal vivo o categorie di viaggio. La percentuale arriva al 13% in Italia.

Le persone stanno tornando nei negozi fisici, ma continuano ad essere rilevanti le abitudini di acquisto digitali maturate durante la pandemia, come si evince dalla pari dipendenza dall’online (fonte APAC MSD/Holiday Insights 2022, una ricerca del giugno 2022 condotta dal team Business Marketing Research and Intelligence di Meta)

Il 68% delle persone ha scoperto idee o ha cercato ispirazione online (65% in Italia) mentre il 67% ha preferito fare un giro per i negozi  (65% in Italia).