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A che punto è l’Influencer Marketing in Italia? Scopriamolo con questo report

Erano in molti ad immaginarsi un calo dell’attenzione sul settore, ma il report sull’Influencer Marketing di ONIM sfata immediatamente tale convinzione: continua la sua crescita sia in termini di numero di progetti realizzati che di budget.

Il 53,9% degli intervistati ha attivato progetti con creator e influencer, con addirittura un 37,3% di questi che hanno realizzato più di 10 campagne negli ultimi 12 mesi. Un dato che conferma la centralità acquisita dall’influencer marketing nelle strategie dei brand.

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report sull'influencer marketing

Si mantiene alto anche il livello di soddisfazione: il 67,5% si dichiara infatti da soddisfatto ad ampiamente soddisfatto dei risultati ottenuti.

Tra chi non ha realizzato progetti di IM i freni maggiori sono costituiti da limiti budget (47,9%) e mancanza di un team dedicato (39,4%).

Andando ad indagare gli obiettivi connessi alle campagne di influencer marketing troviamo certamente l’awareness (78,3%), da sempre tra le finalità più connesse a questo strumento, ma crescono obiettivi più concreti come incentivare all’acquisto (63,9%) o “maturi” come incrementare la brand reputation (47%) o rafforzare il rapporto con clienti e community (32,5%).

Il bacino di indagine del report sull’Influencer Marketing

485 professionisti, tra marketer ed esponenti di brand: ecco il panel profilato da cui nasce l’edizione 2021 del Report Brand & Marketer di ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing). Un’analisi che si pone l’obiettivo di fissare un’istantanea fedele del suo utilizzo e, soprattutto, dare a chi opera nel settore insight utili a comprendere l’andamento dell’influencer marketing in Italia.

Una serie di chart nate dalle risposte a survey dedicati che indagano temi quali la soddisfazione, le attività, i canali utilizzati, la selezione e l’analisi dei risultati. Uno scenario ancora più “completo” grazie al confronto con i dati 2020, delineando così evoluzioni e possibili trend.

report sull'influencer marketing

Report sull’Iinfluencer Marketing: domina Instagram

Instagram si conferma il canale fondamentale per le campagne di influencer marketing, centrale per utilizzo e attitudine degli utenti (il 95,2% degli intervistati lo usa da spesso a molto spesso). Accanto ad Instagram crescono piattaforme come Twitch, ma soprattutto TikTok. La crescita dei dati relativi a quest’ultimo è davvero notevole: se un 43,4% lo utilizza a volte, un 26,5% va da spesso a molto spesso.

Un maggior utilizzo dell’IM e soprattutto delle risorse dedicate (il 53% degli intervistati aumenterà il budget nel prossimo anno) porta la necessità di un approccio più strategico e competenziale in tutte le fasi di progetto. Un cambio ben evidente nelle metodologie di selezione di influencer e creator. Aumenta infatti l’utilizzo di strumenti data-driven, portando un netto miglioramento nella valutazione dei profili. Il 53% dichiara di usare infatti tool dedicati mentre il 36,1% strumenti di social listening.

Resta, per molti, ancora diffuso un approccio meno verticale e connesso agli insight (es. il 24,1% che utilizza il passaparola per individuare influencer), ma è innegabile, anno su anno, una maggiore consapevolezza del mercato.

A conferma della centralità e dei budget importanti messi a disposizione dei progetti di IM c’è la tipologia di influencer maggiormente coinvolti. Se i micro-influencer restano i più utilizzati notiamo una crescita rilevante dei profili più “alti”: il 49,4% utilizza creator con una fanbase da 100.000 a 500.000 follower e, addirittura, c’è un 28,9% che attiva creator oltre i 500.000 follower.

report sull'influencer marketing

Lato misurazione a farla da padrone sono gli insight più “superficiali” come interazioni generate e audience raggiunta. Ancora limitato l’utilizzo di metodologie più complesse come l’analisi delle conversazioni online o l’impatto sulle vendite, metodologie che necessitano di competenze e strumenti dedicati non sempre a disposizione di tutti i professionisti che realizzano campagne di IM.

Calano gift ed esperienze gratuite

Il budget resta un punto sempre più chiave, vista la crescente professionalizzazione dei creator e, conseguentemente, il compenso richiesto per le loro attività: il 71,1% degli intervistati retribuisce da spesso a molto spesso gli influencer attivati.

Il pagamento resta per lo più connesso all’attività realizzata ed è economico. Calano gift ed esperienze gratuite dai dati del report sull’Influencer Marketing di ONIM.

Aumenta, ma resta comunque limitato, il ricorso a forme di retribuzione ibrida che prevedano una parte fissa ed una a performance, connessa cioè ai risultati ottenuti dal creator (16,9%).

“Un mercato che continua a crescere – dice Matteo Pogliani, founder dell’ONIM e partner di Open-Box in termini di volume di progetti realizzati e budget allocati, ma ancor di più nell’approccio e nella consapevolezza. Il report 2021 ci racconta, dati alla mano, la propensione da parte di brand e professionisti nel migliorare l’approccio all’influencer marketing e, conseguentemente, la necessità di avere team dedicati e strumenti ad hoc.
Un influencer marketing che amplia i canali utilizzati con Twitch e TikTok, ormai non più novità ma certezze concrete, e che si dimostra sempre più trasversale nella tipologia di progetti. Gli influencer passano dall’essere solo generatori di earned media a creator, co-creatori di contenuti brandizzati.”

Economia sostenibile

Economia sostenibile: le sfide che le aziende dovranno affrontare per un futuro migliore

Gli ultimi mesi hanno messo a dura prova chiunque e siamo consapevoli che, nei prossimi decenni, affronteremo ancora diverse sfide.

Tra le più complesse ci sono senza dubbio il cambiamento climatico, la perdita della biodiversità e le disuguaglianze sociali sempre più forti.

Queste crisi globali sistemiche non possono essere affrontate in modo isolato perché sono tutte interconnesse e i nostri sistemi economici non sono adatti a fornire un buon equilibrio tra obiettivi ambientali e sociali. Ecco che in nostro soccorso entra in gioco il concetto di economia sostenibile, che può indirizzarci meglio verso soluzioni più adeguate all’importanza di questi temi.

Le economie sono, in fondo, un insieme di regole e norme che premiano alcuni comportamenti e ne penalizzano altri.

Nella loro forma attuale, le nostre economie incentivano il consumo eccessivo, degradano i legami comunitari e danneggiano la ricchezza naturale. Questo schema non è immutabile e dipende dal modo in cui esse si sono evolute finora per funzionare. Per risolvere questi problemi bisogna spingersi verso una nuova visione: un futuro economico equo, sostenibile e verde.

Perché l’economia sostenibile rappresenta il futuro delle aziende

Un passo in questa direzione è rappresentato dalla Green Economy

La Green Economy è una visione alternativa per la crescita e lo sviluppo economico che supporta l’interazione armoniosa tra l’uomo e la natura, puntando a soddisfare i bisogni di entrambi.

Una componente significativa di una strategia green economy è quella di promuovere lo sviluppo e l’adozione di tecnologie sostenibili basandosi sulle relazioni interconnesse tra le persone e l’ambiente. Al di là del progresso tecnologico risulta necessario un adeguamento economico e sociale per ottenere un cambiamento tecnologico sostenibile.

economia sostenibile - ambiente

Un’economia ideale e sostenibile è quella che fornisce la maggior quantità di benessere generale con il minor uso di risorse e danni ambientali.

LEGGI ANCHE: La svolta sostenibile dei brand verso un’economia sempre più circolare

Sebbene un brand si definisca sostenibile quando ha integrato con successo questioni ambientali, economiche e sociali nelle sue operazioni commerciali, molte aziende che si considerano tali soddisfano non soddisfano del tutto questa definizione. Integrare la sostenibilità nel cuore strategico di un’organizzazione è un’azione a lungo termine e deve essere pianificata con attenzione. 

Cosa devono fare le aziende, così come la società, per diventare sostenibili? Per prima cosa comprendere a fondo le basi su cui operare questo cambiamento.

I pilastri della sostenibilità e dell’economia sostenibile

I 3 pilastri su cui si basa la sostenibilità, cioè soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai propri, sono:

  • l’economia;
  • la società;
  • l’ambiente.

Analizziamoli nel dettaglio.

Sostenibilità economica

La sostenibilità economica riguarda tutte quelle pratiche che supportano la crescita economica a lungo termine senza incidere negativamente sugli aspetti sociali, ambientali e culturali della comunità. Ciò, ovviamente, comporta che la crescita economica debba essere costruita sulla sostenibilità (e non contro di essa, come spesso accade).

Sostenibilità sociale

La sostenibilità sociale punta a garantire a tutti l’accesso a beni di prima necessità e il rispetto dei diritti umani. Significa anche fare in modo che i lavoratori non vengano sfruttati o discriminati.

Questi aspetti giocano un ruolo importante nelle catene di approvvigionamento sostenibili in cui i lavoratori vengono talvolta trattati in modo poco equo per massimizzare il profitto delle aziende.

Sostenibilità ambientale

L’aspetto della sostenibilità con cui la maggior parte delle persone ha familiarità è la sostenibilità ambientale: in poche parole, assicurare la salvaguardia delle risorse naturali evitandone il depauperamento in modo irreversibile.

Il modo in cui attualmente utilizziamo le risorse naturali non è per nulla sostenibile. I cambiamenti in questo settore aiuterebbero a proteggere gli ecosistemi globali e la biodiversità, a garantire acqua e aria pulite e a ridurre le nostre emissioni di gas serra.

Cosa possono fare i brand per migliorare e aumentare la sostenibilità nella propria strategia aziendale? Qualcuno si sta già muovendo in questa direzione.

Terna Start Up Procurement: sviluppo sostenibile grazie alle persone e all’innovazione

Terna è la società che gestisce la rete elettrica italiana.

Tra i principali operatori europei e mondiali di infrastrutture per la trasmissione dell’energia, l’azienda guidata da Stefano Donnarumma ha un ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica, per sviluppare e realizzare un sistema elettrico che in futuro dovrà essere ancor più eco-compatibile, efficiente, resiliente e sostenibile.

Le complessità della transizione energetica impongono nuove sfide e Terna, per gestire in sicurezza una rete sempre più complessa e articolata, con centinaia di migliaia di punti di generazione diffusi sul territorio, è chiamata a mettere in campo le soluzioni più innovative.

Nel Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’ la società ha dedicato oltre 900 milioni, sugli 8,9 miliardi di euro complessivi, proprio all’innovazione e alla digitalizzazione delle strutture e dei processi, con un approccio di open innovation, concreto e inclusivo.

Terna asset di rete elettrica - Economia sostenibile

In questo percorso rientra il progetto Start Up Procurement, un’iniziativa con cui l’azienda si impegna a collaborare con startup e PMI innovative per promuovere azioni finalizzate ad accrescere la sostenibilità per un cambiamento culturale nel territorio.

I pilastri della strategia di crescita individuati da Terna per garantire alle prossime generazioni un futuro green sono:

  • la sostenibilità;
  • l’innovazione;
  • la digitalizzazione.

Open Innovation e economia sostenibile

Terna ha scelto di puntare su progetti innovativi e sui trend tecnologici basandosi su un approccio di Open Innovation, cioè non facendo affidamento solo sulle proprie conoscenze, fonti e risorse interne ma condividendo e aprendosi alle competenze di risorse esterne, come startup e aziende dinamiche, per guidare l’innovazione e cooperare insieme.

Startup e Pmi innovative hanno caratteristiche peculiari ed è per questo che Terna ha avviato delle riflessioni sul processo di procurement creando un percorso ad hoc, che permettesse al gestore della rete elettrica nazionale di collaborare con queste realtà in maniera diretta ed efficace. È nata così l’idea dello “Startup Procurement”, con l’obiettivo di generare valore per l’ecosistema dell’innovazione, consentendo alle startup e alle Pmi innovative di accedere al mercato a condizioni che rispettino le rispettive peculiarità“, ha detto Marco Pietrucci, responsabile dell’innovazione di Terna. 

 Marco Pietrucci - Startup Procurement di Terna

Tracciando l’evoluzione dello scenario tecnologico, la società ha individuato i temi emergenti per il futuro del sistema energetico italiano, raggruppandoli in quattro cluster distinti:

  1. Digital, per far fronte alla crescente necessità di tecnologie digitali per soluzioni intelligenti di gestione dell’energia e della potenza;
  2. Advanced Materials, in quanto la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente richiede materiali eco-compatibili;
  3. Energy Tech, attraverso l’impiego di tecnologie più efficienti e green che guidano l’evoluzione del mercato energetico;
  4. Robotics, in quanto l’automazione consentirà l’offerta di servizi su vasta scala ad una popolazione crescente.

Collaborando con le diverse realtà, l’azienda vuole abilitare un cambiamento: dialogare con le startup per trovare insieme soluzioni efficaci alle sfide della transizione energetica.

“Con il progetto Startup Procurement, Terna ha voluto cambiare approccio, puntando a sviluppare iniziative con iter di gara snelli e veloci. Un approccio che definisce una nuova modalità di collaborazione e che sarà in grado di stimolare sinergie più efficaci con le startup per abilitare i propri progetti di open innovation”,  ha sottolineato Marco Pietrucci.

LEGGI ANCHE: Un futuro alimentato da energia pulita, con Open Innovation e analisi predittive

La sostenibilità riguarda tutti

Economia Sostenibile - ambiente

Un’economia sostenibile e inclusiva è un’alternativa necessaria al modello economico dominante di oggi, che esaspera le disuguaglianze, incoraggia gli sprechi, innesca la scarsità di risorse e genera minacce diffuse per l’ambiente e la salute di tutti noi.

Mahatma Gandhi una volta disse, “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, ed è questo che dovremmo fare tutti per approcciarci a una vita più sostenibile non solo per noi stessi, ma anche per chi verrà dopo di noi. 

Ricerche semrush

Il 2021 visto dal web: le ricerche online degli utenti italiani

Il 2021 doveva essere l’anno del riscatto, dopo un 2020 segnato dalla Pandemia, da continue chiusure e da ristrettezze di ogni sorta. Possiamo davvero dire che è stato migliore del suo predecessore? La risposta non è semplice, né univoca, ma ciò che è certo è che il boom di digitalizzazione avuto nel 2020 ha avuto una forte eco anche nel 2021, con ricerche online di ogni tipo.

Le persone continuano a passare molto tempo connessi, non solo per lavoro, ma anche nel tempo libero. Ma cosa hanno cercato in rete gli utenti in Italia nel corso di questi ultimi 12 mesi?

La risposta arriva dallo studio di Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, che ha analizzato cosa sia stato digitato sui motori di ricerca nell’ultimo anno, individuando per ogni categoria le ricerche che hanno suscitato maggiore interesse.

Tematiche analizzate sulle ricerche

  • Covid e green pass
  • Politici italiani
  • Sport in Italia: europei di calcio, olimpiadi e MotoGP
  • Musica italiana
  • Serie TV e piattaforme streaming
  • Celebrities più cercate in rete

Covid e green pass

Come era facilmente intuibile, il covid continua ad essere tra gli argomenti più cercati in rete. Ma a differenza dell’anno scorso, in cui a dominare le ricerche sul tema erano la sintomatologia e le regole di spostamento tra le regioni, ora è il green pass. La certificazione verde viene cercata in rete una media di quasi 2 milioni di volte al mese, raggiungendo l’apice a giugno 2021, quando ha superato i 6 milioni di ricerche (6.120.000).

Politici italiani

Proprio nei primi giorni di dicembre, Angela Merkel ha elogiato la gestione della Pandemia in Italia. Già nel corso del 2020 l’allora Premier Conte stava riscuotendo consenso a livello nazionale e internazionale, e sembra che anche quest’anno continui la buona reputazione dell’Italia.

 Ricerche semrush politici.

Ma se l’interesse per l’ex premier nel corso del 2021 è diminuito di quasi l’87% (è il politico con il calo di interesse online maggiore), cresce quello per l’attuale Premier Mario Draghi, il cui interesse online è aumentato di quasi il 22%, attestandolo a politico italiano più cliccato in Italia e nel resto del mondo. 

Ogni mese solo nel nostro paese vengono fatte più di 504 mila ricerche su Mario Draghi, toccando l’apice a febbraio 2021, mese della sua nomina a Premier, con 3 milioni e 350 mila digitazioni online.

Ottimo “posizionamento” anche a livello mondiale: il nostro premier è quattordicesimo, superando anche Papa Francesco.

Buon risultato anche per Enrico Letta che, sebbene le ricerche relative al segretario PD siano “appena” 67 mila al mese, è il politico che ha visto il maggior aumento di popolarità online: + 83% rispetto al 2020.

Sport in Italia: europei di calcio, olimpiadi e MotoGP

Il 2021 è stato un anno d’oro per gli sportivi italiani e per tutti gli appassionati di sport. La prima grande vittoria è stata agli europei di calcio, che a giugno 2021 sono stati protagonisti di quasi 22 milioni di ricerche solo in Italia. Della formazione della nazionale, i giocatori più cercati online nel corso dell’anno sono stati Federico Chiesa, con quasi 290 mila ricerche online al mese, e Jorginho, con una media di 241 mila digitazioni mensili. Jorginho è stato anche il giocatore che ha visto la sua popolarità crescere di più rispetto al 2020, con un aumento dell’interesse online del 643%.

Poco dopo, i nostri atleti hanno trionfato alle Olimpiadi di Tokyo, vincendo 40 medaglie in totale, anche in discipline in cui erano rimasti lontani dal podio anni.

semrush ricerche sport

Tra i nostri atleti, a vincere la medaglia d’oro della popolarità online è Federica Pellegrini, che quest’anno ha detto addio alle competizioni internazionali, dopo una carriera strepitosa che l’ha portata ad ottenere risultati mai raggiunti da nessun nuotatore italiano. La Divina è stata cercata in rete quasi 280 mila volte al mese (+82% rispetto al 2020), toccando 1 milione e mezzo a luglio, durante le gare olimpiche.

Medaglia d’argento per la popolarità online (ma oro olimpico nel salto in alto) per Gianmarco Tamberi, il cui nome è stato digitato oltre 61 mila volte ogni mese, e ben 450 mila volte ad agosto 2021. L’atleta ha registrato una crescita dell’interesse online del 404%.

Nonostante un calo di interesse online del 18% rispetto all’anno precedente, guadagna il terzo gradino del podio il velocista Filippo Tortu, oro olimpico nella staffetta 4×100.

Resta fuori dal podio, ma alza la coppa dell’atleta con il maggior tasso di crescita di popolarità online nel 2021 Marcel Jacobs. Il velocista e lunghista, oro olimpico a Tokyo nella 4×100 e nei 100 metri, sfidando anche il record mondiale di Usain Bolt, ha avuto un aumento di popolarità del 6.233%.

Infine, il 2021 ha segnato anche il ritiro di un altro straordinario campione che ha scritto la storia dello sport italiano: Valentino Rossi. Il Dottore, 9 volte campione mondiale, tra i piloti più titolati della storia del motomondiale, è stato in assoluto lo sportivo più cercato online, con una media di oltre 456 mila ricerche mensili.

Musica italiana

Quest’anno l’Italia si è distinta anche nel campo musicale, con la vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest. Era dal 1964 con Gigliola Cinquetti che un cantante o una band italiana non arrivava al primo posto in questa importante manifestazione canora internazionale, che a maggio 2021, mese in cui si è tenuta, è stata cercata online 74 mila volte.

Già reduci dalla vittoria a Sanremo, i Måneskin sono risultati essere anche al primo posto nella classifica di popolarità online per il settore musicale stilata da Semrush. Il gruppo guidato da Damiano David è stato cercato in rete una media di quasi 842 mila volte al mese (+810% rispetto all’anno precedente), toccando il picco a marzo 2021, con 2 milioni e 740 mila ricerche.

Posto d’onore sul podio della musica per Sangiovanni. La popolarità online del cantante diciottenne, vincitore di Amici di Maria De Filippi 2020, è cresciuta in un anno del 172%, ottenendo un grande successo soprattutto con il lancio della canzone Malibù a maggio, mese in cui ha raggiunto 1 milione di digitazioni sui motori di ricerca.

Terzo posto per Fedez, con un volume di ricerche rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2020 di quasi 367 mila ricerche online ogni mese. Anche per il cantante l’apice della popolarità è stato registrato a maggio. Anche per lui ben 1 milione di ricerche.

Serie TV e piattaforme streaming

Come il 2020, anche il 2021 è caratterizzato da un grande interesse degli utenti per le piattaforme streaming e per le serie tv. A sorpresa, la piattaforma più cercata sui motori di ricerca non è Netflix, “solo” seconda con una media di 4 milioni 253 mila digitazioni mensili, ma Rai Play, a quota 4 milioni 651 mila ricerche al mese.

Ricerche Streaming video semrush

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La serie che ha suscitato più interesse negli utenti è stata Squid Game, cercata in rete 823 mila volte a settembre, mese del lancio, e oltre 4 milioni di volte ad ottobre. La serie sudcoreana si piazza al primo posto anche a livello mondiale, con un totale di oltre 146 milioni e 640 mila ricerche nell’arco di un anno.

Nonostante un calo di poco più del 18% rispetto al 2020, Grey’s Anatomy riesce comunque ad aggiudicarsi la seconda posizione, con una media di quasi 257 mila digitazioni ogni mese (probabilmente molte relative alla ricerca di anticipazioni). Dopo anni legata alla Fox, la serie, che ha lanciato ora la stagione 18, quest’anno ha traslocato su Disney+.

Per quanto riguarda il panorama italiano, una menzione speciale andrebbe dedicata a “Strappare lungo i bordi”, la prima serie animata di Zerocalcare uscita su Netflix il 17 novembre 2021.

I dati raccolti da Semrush per il mese di novembre sono ancora solo una stima, ma sarebbero almeno 810 mila le ricerche fatte online relative alla serie, mentre Netflix parla di “serie più vista in Italia”.

Le celebrities delle ricerche

Quali sono le celebrities più cercate in rete in Italia? No, non sono i Ferragnez, ma un’altra celebre (ex) coppia. Il più cliccato in assoluto è Can Yaman, ex promesso sposo di Diletta Leotta, che si trova in seconda posizione. Per l’attore turco sono state fatte in media quasi 825 mila ricerche ogni mese, mentre per la bionda conduttrice TV poco più di 568 mila.

Ricerche celebrities semrush

In terza posizione troviamo Chiara Ferragni (554 mila digitazioni mensili), seguita dal marito Fedez (367 mila ricerche online ogni mese). Per l’imprenditrice digitale, il picco di popolarità in rete si è registrato a marzo con 1 milione di ricerche in rete, quando è nata Vittoria, la sua secondogenita.

Analizzando, invece, il tasso di crescita rispetto al 2020, l’incremento maggiore è stato registrato, suo malgrado, da Alec Baldwin (quasi 3.000% in più). L’attore è rimasto coinvolto in un incidente durante le riprese del suo ultimo film (poi sospeso), che ha portato alla morte di una donna. Il nome di Baldwin ad ottobre è stato digitato in rete ben un milione e mezzo di volte.

Top Tweet 2021

#SoloSuTwitter2021, tutti i Top Tweet del 2021

Quali sono stati i Top Tweet 2021, i tweet più apprezzati e gli argomenti più discussi nel 2021? Twitter, il social dei cinguettii ha appena pubblicato la sua review annuale.

Nel report del social sono riportati gli argomenti più dibattuti e le analisi delle conversazioni italiane e nel mondo.

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I temi più discussi su Twitter nel 2021: i Top Tweet dell’anno

Tra i temi più discussi abbiamo Måneskin, Olimpiadi, campionati Europei di Calcio, green pass e commenti ai film della stagione.

top tweet 2021

Di seguito  i dati di ranking riferiti al periodo 1 gennaio – 15 novembre 2021 e una panoramica dei tweet più apprezzati e condivisi ripartiti per categoria.

Top 10 Tweet 2021

Al primo posto tra i top tweet 2021 e i post più ritwittati troviamo quello di Fedez pubblicato il primo maggio, in cui è riportato il video della conversazione con gli esponenti RAI circa il discorso da fare al concerto.

Al secondo posto il tweet ironico di Twitter pubblicato durante il down di Facebook, Instagram e WhatsApp.

Completano il podio i Maneskin dopo la vittoria a Sanremo.

Ed ecco gli altri della Top 10:

4 @trash_italiano
5 @GiuseppeConteIT
6 @JoeBiden
7 @Fedez
8 @Fedez
9 @cecilia_strada
10 @thisismaneskin

Top 10 Tweet con più retweet

1 @Fedez
2 @Twitter 
3 @ItaliaTeam_it
4 @Eurovision
5 @GiuseppeConteIT
6 @thisismaneskin
7 @thisismaneskin
8 @thisismaneskin
9 @ferrarivany
10 @NASAPersevere

Top 50 hashtag più utilizzati su Twitter

Tra gli hashtag più pubblicati spiccano quelli associati ai programmi tv.

Ne troviamo alcuni relativi allo show televisivo Grande Fratello Vip, #tzvip riferito al vincitore Tommaso Zorzi e #gfvip riferito alla trasmissione Grande Fratello.

Seguono in classifica altri hashtag ufficiali di programmi televisivi come quello di Amici, #amici20 e un altro coniato per la coppia nata durante il GF Giulia Salemi e Pier Paolo Petrelli, #prelemi.

Di seguito l’elenco completo.

1 #tzvip
2 #gfvip
3 #amici20
4 #prelemi
5 #iheartawards
6 #bestfanarmy
7 #louies
8 #sanremo2021
9 #artistofthesummer
10 #rosmello
11 #isola
12 #tommasozorzi
13 #amemici20
14 #sovip
15 #sençalpimi
16 #canyaman
17 #eurovision
18 #amici21
19 #draghi
20 #ateez
21 #covid19
22 #greenpass
23 #gregorelli
24 #exrosmello
25 #euro2020
26 #mellos
27 #loveisintheair
28 #sonkezsençalkapimi
29 #conte
30 #edser
31 #tokyo2020
32 #alinaboz
33 #burakdeniz
34 #roma
35 #genshinimpact
36 #salvini
37 #nogreenpass
38 #renzi
39 #covid
40 #uominiedonne
41 #italia
42 #mahcel
43 #jimin
44 #ddlzan
45 #straykids
46 #italiainghilterra
47 #enhypen
48 #nft
49 #juventus
50 #tzlateshow

Top 50 personalità più citate su Twitter per categoria

Il gruppo musicale più discusso è stato BTS mentre al secondo posto nella scena musicale di Twitter troviamo Louis Tomlinson.

Nella classifica della politica spuntano Matteo Salvini e Matteo Renzi seguiti da Giuseppe Conte e Giorgia Meloni.

I personaggi più citati del mondo dello spettacolo sono stati Can Yaman e Hande Erde. Nella categoria religione, la personalità più twittata è stata Papa Francesco, mentre nello sport troviamo sul podio Romelu Lukaku seguito da Lionel Messi.

Ecco la lista dei personaggi più twittati.

1 BTS MUSICA
2 Louis Tomlinson MUSICA – PRIMO CANTANTE
3 Matteo Salvini POLITICA
4 Matteo Renzi POLITICA
5 Harry Styles MUSICA
6 Giuseppe Conte POLITICA
7 Giorgia Meloni POLITICA
8 Donald Trump POLITICA
9 Joe Biden POLITICA
10 Fedez MUSICA
11 Niall Horan MUSICA
12 Enrico Letta POLITICA
13 Can Yaman SPETTACOLO
14 Sergio Mattarella POLITICA
15 Taylor Swift MUSICA
16 Zayn Malik MUSICA
17 Virginia Raggi POLITICA
18 Hande Erdel SPETTACOLO
19 Kerem Bursin SPETTACOLO
20 Liam Payne MUSICA
21 Luigi Di Maio POLITICA
22 Papa Francesco RELIGIONE
23 Silvio Berlusconi POLITICA
24 Romelu Lukaku SPORT – PRIMO SPORTIVO
25 Ariana Grande MUSICA
26 Lionel Messi SPORT
27 Ermal Meta MUSICA
28 Beppe Grillo POLITICA
29 Elon Musk ATTUALITÀ

top tweet 2021 donnarumma

30 Gianluigi Donnarumma SPORT
31 Cristiano Ronaldo SPORT
32 Burak Deniz SPETTACOLO
33 Andrea Pirlo SPORT
34 Vittorio Sgarbi POLITICA
35 Narendra Modi POLITICA
36 One Direction MUSICA
37 Lady Gaga MUSICA
38 Little Mix MUSICA
39 Paulo Dybala SPORT
40 Giorgio Chiellini SPORT
41 Gianluca Di Marzio ATTUALITÀ/SPORT
42 Nicolò Barella SPORT
43 Laura Boldrini POLITICA
44 Leonardo Bonucci SPORT
45 Manuel Locatelli SPORT
46 Alina Boz SPETTACOLO
47 5 Seconds Of Summer MUSICA
48 Justin Bieber MUSICA
49 Vladimir Putin POLITICA
50 Zlatan Ibrahimovic SPORT

Top 50 film più chiacchierati su Twitter

Durante il 2021, prima della riapertura delle sale cinematografiche, sono usciti diversi film su varie piattaforme streaming.

Il film che ha vinto il primo premio nella Top 50 di Twitter è stato Zack Snyder’s di Justice League, seguito da Spider-Man: No Way HomeBlack Window.

Ecco l’elenco completo dei film più argomentati sul social.

1 Zack Snyder’s Justice League
2 Spider-Man: No Way Home

3 Black Widow
4 Eternals
5 Dune (2021)
6 House of Gucci

7 Call Me By Your Name
8 Black Panther
9 Don’t Worry Darling
10 The Suicide Squad (2021)
11 Titanic
12 Shrek
13 The Batman
14 Luca
15 Mamma Mia!
16 Doctor Strange in the Multiverse of Madness
17 Nomadland
18 Venom: Let There Be Carnage
19 Cruelia
20 Indiana Jones
21 Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings
22 007 – No Time To Die
23 Promising Young Woman
24 Joker (2019)
25 Cinderella (2021)
26 Blade Runner
27 Godzilla vs Kong
28 Pride and Prejudice
29 Pulp Fiction
30 The Silence of the Lambs
31 The French Dispatch
32 Belle
33 Pirates of the Caribbean
34 Malcolm & Marie
35 Spencer
36 The Godfather
37 After We Collided
38 Back to the Future
39 Kill Bill
40 Promare
41 Fear Street: The Trilogy
42 Forrest Gump
43 The Last Duel
44 Army of the Dead
45 In The Heights
46 The Little Mermaid
47 La La Land
48 The Kissing Booth 3
49 Fast and Furious 9
50 Framing Britney Spears

SE Ranking

Come ottimizzare gli obiettivi SEO in modo semplice e veloce grazie al software multifunzione SE Ranking

Se sui motori di ricerca non sei in prima pagina, non esisti”. Questa frase è ormai diventata la regola base per quanto riguarda l’ottimizzazione di un sito web. Ma oggi non basta più.

Bisogna scalare le vette della SERP, farsi largo tra i competitor, prendere ispirazione dai siti concorrenziali e programmare una strategia che indirizzi le aziende nella giungla dell’ottimizzazione SEO e nella conquista di nuovi clienti.

Il primo passo imprescindibile è quello di analizzare determinate variabili attraverso la comparazione di parole chiave, pagine e contenuti simili. Nella miriade di risultati e di dati, decidere di optare per una strategia confusionaria non porterà di certo a risultati vincenti.

Un valido aiuto in questa importante e impegnativa analisi può arrivarci da SE Ranking che, grazie alla sua piattaforma intuitiva, permette di acquisire una panoramica dettagliata sulla propria situazione con pochi click e decidere dove e come intervenire per posizionarsi.

Questo software SEO all-in-one è in grado di monitorare l’efficacia delle parole chiave, tenere sotto controllo i competitor, verificare l’audit del sito web e controllare la qualità dei backlink. Uno strumento che lavora al posto nostro, e che può guidarci nelle scelte migliori.

I competitor possono essere la tua forza

SE Ranking si presenta con un tool completo ed automatizzato, pronto a mostrare quali siti e competitor tenere sott’occhio.

Facciamo prima una panoramica: inserendo il sito web nella Ricerca Concorrenza si presenterà un overview che mostrerà tutti i dati analizzati: traffico totale, keyword, organiche e il costo stimato del traffico.

Puoi fare ricerche davvero approfondite e accurate poiché il database di SE Ranking lo permette. Ad oggi, la base italiana delle parole chiave nel Keyword Research di SE Ranking supera i 245 milioni e il numero di domini nella Ricerca Concorrenza i 35 milioni.

overview se ranking

SE Ranking suggerirà risultati relativi al traffico organico e a pagamento. Nello specifico, mostrerà le parole chiave organiche con cui il sito web analizzato si posiziona nelle SERP. Evidenzierà inoltre la distribuzione di ranking delle parole chiave organiche, i primi competitor rilevanti, la loro distribuzione (data dal rapporto tra il loro volume di traffico e il numero di parole chiave a cui mirano nella ricerca) ed il numero delle loro keyword uguali, simili o uniche rispetto al sito preso in analisi.

panoramica se ranking

se ranking panoramica 2

Il bello è che SE Ranking punta una lente di ingrandimento molto grande sui nostri competitor. Se dalla Ricerca Concorrenza andiamo sulla voce Concorrenti, avremo davanti tutti quei siti considerati “rivali” e che ricevono traffico organico per le parole chiave simili al nostro sito analizzato.

Inoltre, una volta che avremo creato il nostro progetto, il tool ci permette di poter sfruttare la voce I Miei Concorrenti, e che sarà pronto a comparare tutti i dati relativi ai competitor scelti da noi e di cui vorremmo monitorarne i “movimenti”.

i miei concorrenti se ranking

Individuare facilmente le parole chiave adatte al tuo business

L’individuazione delle parole chiave diventa semplice anzi di più: una delle funzioni principali e più veloci di SE Ranking è quella della ricerca e del raggruppamento delle parole chiave.

Un grande risparmio di tempo e con zero margini di errore per l’inserimento nel sito delle keyword più ricercate. Ma SE Ranking suggerisce anche una lista di ulteriori parole chiave efficaci da poter inserire nella struttura SEO, evidenziandone il punteggio di difficoltà ed il loro posizionamento sui diversi motori di ricerca.

parole chiave attrezzatura da sci se ranking

Il Plus di SE Ranking: accedere ai dati storici sui domini e sulle parole chiave

SE Ranking ha introdotto da pochi mesi un plus, quello dei dati storici, nell’analisi dei competitor e delle parole chiave. Inserendo un dominio o una parola chiave è così possibile avere a disposizione la cronologia dei dati e il loro ranking relativi al mese precedente, a partire dal 2020. Basta impostare una data e analizzare i dati organici e a pagamento per il periodo scelto. Il software spiega nel dettaglio come utilizzare i dati storici a nostro vantaggio. 

dati storici SE Ranking

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Content is The King (ancora e sempre)

Uno strumento intelligente offerto da questa piattaforma è quello dell’individuazione degli argomenti topic di un sito competitor e che generano un alto traffico.

Un contenuto che si rivela un punto di forza dei concorrenti e che possiamo dunque sfruttare implementandolo a nostro vantaggio sul nostro sito. Basta inserire il dominio del “rivale” nello strumento Ricerca Concorrenza e selezionare dal menu la voce Pagine.

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L’importanza dei Backlink nella SEO

Anche se un sito sembra ben ottimizzato, può succedere che alcune pagine competitor possano posizionarsi meglio. Ed è per questo che è importante monitorare i contenuti, promuoverli al meglio e lavorare sull’ottimizzazione del link building. SE Ranking ancora una volta ci viene in aiuto suggerendoci le azioni necessarie per importare i backlink.

Prendendo ancora come riferimento i nostri concorrenti, basterà scoprire la tipologia di siti a cui si appoggiano e “prendere spunto” per creare nuove opportunità di collaborazione con partner che ci aiutino ad aumentare il nostro ranking.

se ranking backlink

SE Ranking e l’Audit

Un altro dei fondamentali strumenti della piattaforma è l’analisi del proprio sito. Capire ed interpretare la qualità e le prestazioni del sito, identificare eventuali problemi e scoprire perché non è idoneamente ottimizzato.

Nella sezione Panoramica, è possibile vedere il punteggio di salute del sito. Core Web Vitals indica le misurazioni su una scala che va da scarso a migliorabile a ottimo. SE Ranking in questo caso funge da controllore, verificando ad esempio lo stato dell’indicizzazione e il tempo di caricamento della pagina. E da supervisore, mostra i miglioramenti apportati e i progressi SEO realizzati nel tempo.

Il software mette a disposizione diversi utili suggerimenti anche per l’ottimizzazione SEO da mobile e per come intervenire sulle eventuali problematiche legate alla creazione di una pagina web responsive.

audit decathlon SE Ranking

E se provassi SE Ranking?

Questo software si rivolge ai professionisti SEO, agenzie digital e team di marketing che necessitano monitorare e migliorare la qualità e quindi l’ottimizzazione del sito web dei propri clienti. Aiuta ad impostare la giusta strategia marketing con pochi click, in modo semplice ma efficace.

SE Ranking permette anche l’estrapolazione di report personalizzabili da inviare ai clienti, pianificando l’invio automatico con scadenza periodica.

Il primo passo è testarlo, grazie alla prova gratuita di 14 giorni in grado di fornire una prima panoramica dei tool a disposizione. Tool che si riveleranno utili per lavorare in modo veloce e professionale e per raggiungere in modo assistito gli obiettivi prefissati.

Che aspetti? Crea il tuo nuovo progetto e lascia che SE Ranking ti porti tra i primi risultati di ricerca.

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Hootsuite guida il gruppo Tecnocasa nella social transformation

Il Gruppo Tecnocasa, leader nell’intermediazione immobiliare e nella mediazione creditizia con circa 14 mila collaboratori in tutto il mondo, ha scelto Hootsuite come partner strategico per trasformare la comunicazione delle 2300 agenzie immobiliari presenti sul territorio italiano, con la social transformation.

Il tessuto socio-economico italiano ha intrapreso un deciso processo di transizione verso nuove forme di impresa e di commercio, che incorporano all’interno dei processi aziendali strumenti dapprima poco valorizzati, come i canali digitali.

Complice il biennio pandemico, i social media hanno amplificato la loro valenza, superando la definizione di canale d’intrattenimento e attestandosi come un vero e proprio ecosistema digitale in grado di favorire lo scambio di beni e servizi tra aziende e utenti finali.

Tecnocasa Social transformation

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Social transformation

In questa agorà digitale, è nato e si è affermato il fenomeno del social commerce, ovvero la trasposizione di una parte o dell’intera esperienza d’acquisto di beni e servizi nell’ecosistema digitale, al fine di integrare ed arricchire la customer journey degli utenti.

In un contesto sociale in cui oltre il 68% della popolazione adopera i social media, l’ottimizzazione di questi canali come ulteriori punti di contatto per la promozione del proprio prodotto e servizio, è l’obiettivo che ha guidato Tecnomedia, società del gruppo Tecnocasa che si occupa di editoria, comunicazione e grafica nella scelta di Hootsuite, società leader a livello globale nel social media management con oltre 200.000 clienti e milioni di utenti, come partner per trasformare la comunicazione delle 2300 agenzie immobiliari affiliate al Gruppo sul territorio italiano.

Le agenzie già avevano una presenza sui social media, ma il Gruppo Tecnocasa e Tecnomedia volevano rendere i canali digitali degli asset strategici al fine di valorizzare le iniziative delle stesse e coordinare la comunicazione con un adeguato supporto per lo sviluppo della rete e dei collaboratori.

Racconta Stefano D’Orazio, Regional Director Italy di Hootsuite.

Tutte le agenzie delle reti Tecnocasa e Tecnorete si sono dotate di Facebook Local Page, pagina Google My Business ed eventuali profili Instagram, collegati ad Hootsuite Enterprise. Attraverso la piattaforma, inoltre, le agenzie sono in grado di creare un piano editoriale, accedendo ad una repository di asset creativi e ottenere insights sui competitor locali. I moduli avanzati di analytics all’interno di Hootsuite Enterprise, infatti, aiutano a comprendere al meglio le complesse dinamiche del mercato e i segmenti di clientela per attuare eventuali cambiamenti.

hootsuite Social transformation

Anche il CEO di Tecnocasa, Luigi Sada, commenta con soddisfazione la collaborazione, soprattutto in ottica futura di crescita del settore.

Il futuro del Real Estate sarà sempre più integrato tra offline e online, per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto positiva. La partnership con Hootsuite ci permette di guardare al domani gestendo il cambiamento con successo. Ottimizzare ed amplificare il potenziale dei social media, grazie a uno strumento semplice, valido ed efficace, rappresenta una ricchezza per tutte le nostre agenzie oltre che un modo per coinvolgere maggiormente tutti i collaboratori.

Oggi, più del 67% delle agenzie del gruppo adopera il software Hootsuite quotidianamente producendo oltre 12.000 contenuti al mese, attingendo dalla libreria multimediali di oltre 1000 contenuti. La strategia comunicativa del gruppo ha beneficiato sensibilmente dell’approccio comune ai nuovi canali, in grado di delineare un comportamento coerente ed armonico su scala nazionale.

I nuovi punti di contatto rappresentati dai canali digitali hanno apportato importanti benefici alle agenzie, favorendo il dialogo con il pubblico e arricchendo l’esperienza di acquisto degli utenti, incentivando l’interesse nei confronti dei beni proposti.

La partnership con Tecnomedia si inscrive in un progetto di ampio respiro che vede Hootsuite decisa ad affiancare un ventaglio di settori, che spazia dal real estate al healthcare, nel processo di transizione verso un modello di business che includa i canali digitali come asset strategico.

pantone 2022

Benvenuto Very Peri: il colore PANTONE 2022 è un inno alla trasformazione

Finalmente uno degli annunci più attesi dell’anno è arrivato: abbiamo il nuovo colore PANTONE 2022! E siamo onesti, c’è chi non vedeva l’ora che arrivasse questo momento e chi mente. Si tratta di Very Peri, una tonalità molto particolare di blu pervinca con sottotono rosso violaceo

Come nasce Very Peri?

Quest’anno ci aspettavamo qualcosa di diverso, qualcosa di forte che scuotesse un po’ il mondo e le nostre coscienze, perché non sono per nulla tempi semplici.

L’anno scorso abbiamo avuto due colori, il solido Ultimate Grey e il solare Illuminating. La scelta di Very Peri è stata in gran parte influenzata dal desiderio di superare la pandemia dovuta al COVID-19, ma anche le preoccupazioni ambientali che diventano sempre più impellenti, per non parlare di questo continuo clima di odio e insoddisfazione che pervade la società in generale.

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Viviamo in tempi di trasformazione, ed ecco perché il nuovo colore PANTONE 2022 è, per la prima volta nella storia di PANTONE, una tonalità creata appositamente per questo momento storico. Very Peri riflette l’innovazione e le trasformazioni globali in atto. L’istituto ha miscelato il blu, un colore associato alla fedeltà e alla costanza, con un pizzico di rosso, una nuance che trasmette energia. Il risultato? Una tonalità blu inaspettatamente calda che comunica senso di rinascita e cambiamento.

E infatti in una recente intervista la vicepresidente di PANTONE Color Institute, Laurie Pressman ha dichiarato che l’azienda ha provato a “catturare” questo momento di transizione concentrandosi su un colore che simboleggi i cambiamenti e gli eventi che il mondo sta attraversando.

Cosa vuole trasmette Very Peri

Very Peri PANTONE 2022

Credits by PANTONE

PANTONE 17-3938 Very Peri mostra una spensierata sicurezza e un’audace curiosità che anima il nostro spirito creativo. Ci aiuta ad abbracciare questo alterato panorama di possibilità, aprendoci a una nuova visione mentre riscriviamo le nostre vite ponendo il futuro davanti a una nuova luce.

In definitiva, questa nuova tonalità, e lo stesso atto di crearla, vuole rappresentare ciò che molti di noi si aspettano e augurano da tanto tempo. Un 2022 costellato di nuovi inizi. Viviamo in un mondo ormai consapevole che vecchi sistemi e abitudini sono superati e non possono più resistere alle sfide di oggi, figuriamoci a quelle del prossimo futuro.

Le sfide del futuro che verrà: il rapporto col digitale

Mentre emergiamo da un intenso periodo d’isolamento, le nostre nozioni e i nostri standard stanno cambiando e le nostre vite fisiche e digitali si sono fuse in modi nuovi. Il design digitale ci aiuta a estendere i limiti della nostra realtà, aprendo la porta a un mondo virtuale dinamico in cui possiamo esplorare e creare nuovi orizzonti e andare incontro a infinite possibilità.

Negli ultimi mesi abbiamo visto spopolare sempre di più il mondo del gaming e la popolarità in espansione del metaverso. Very Peri illustra questa fusione della vita moderna e come le tendenze cromatiche nel mondo digitale si manifestano nel mondo fisico e viceversa. Ciò è testimoniato dal fatto che Very Peri può essere trovato sia in natura, come si vede nei fiori di pervinca o negli uccelli esotici, per esempio, ma anche nel mondo digitale. 

Una versatilità senza confini

Questa sua versatilità si estende anche alla moda e al design perché può essere accostato a tante combinazioni di colori, dai neutri ai colori più sofisticati fino ai colori più eccentrici. Inoltre è un colore fluido e va oltre generi ed etichette.

Un tocco di Very Peri nelle nostre vite ci farà davvero guardare il mondo con occhi diversi? Staremo a vedere.

valore dei terreni nel metaverso - copertina con Bored Ape Yacht Club

Milioni di dollari per la terra virtuale: guarda quanto valgono i terreni nel Metaverso

I maggiori colossi informatici sono impegnati nell’individuare nuove forme di business declinate per il metaverso in beni e servizi da offrire agli utenti all’interno della realtà virtuale e il valore dei terreni nel Metaverso potrebbe rappresentare una nuova “terra promessa”.

Nel metaverso le blockchain trovano applicazioni in svariati ambiti, dato che nella realtà virtuali è possibile vendere prodotti e servizi come nella realtà.

Prendendo in considerazione The Sandbox, una delle applicazioni per il metaverso che ultimamente attira l’attenzione di molti, gli utenti possono creare beni, venderli oppure acquistarli e di conseguenza guadagnare dal loro lavoro virtuale.

La caratteristica di questi beni e delle transazioni ad esse collegate sta nel fatto che, grazie alla blockchain, esistono sia nel mondo virtuale che in quello reale e questo grazie a due elementi:

  • gli smart contract che consentono agli utenti di avere il controllo dei propri beni
  • i ledger distribuiti che danno agli utenti la sicurezza che i propri beni non possano essere rubati.

Così, se qualcuno nella vita reale ha bisogno di un bene da utilizzare nel metaverso lo può acquistare tanto nella realtà che nel metaverso stesso.

Recentemente OVR, app mobile italiana collegata al mondo della blockchain e degli NFT, che per prima ha orientato il proprio core business verso la realtà aumentata applicata alle chat, ha venduto per 38.6159 ETH (circa 106.960 dollari) un terreno virtuale (NFT) con sopra la Torre Eiffel tramite la piattaforma OpenSea.

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I terreni in vendita su OVR vengono chiamati OVLand e in soli 4 mesi l’azienda ha venduto spazi virtuali per circa 260.000 NFT e con soli 5.000 visitatori al giorno.

Secondo una ricerca di Routers, nei primi sei mesi del 2021 si è assistito alla vendita di circa 37.000 NFT portando il valore del settore a circa 2,5 miliardi di dollari.

NFT e valore nel metaverso

Il valore dei terreni nel metaverso: quanto valgono gli spazi virtuali

Come nella realtà, anche nel metaverso i beni maggiormente richiesti sono i “terreni” per via della loro innata capacità di conservazione del valore della moneta.

Di seguito qualche dato recente che riguarda i soli mesi estivi del 2021:

  • Nel giugno 2021 ben nove terreni virtuali in Axie Infinity sono stati venduti al prezzo record di 888,25 ETH, circa 1,5 milioni di dollari.
  • Il 9 giugno 2021 Boson ha annunciato che avrebbe acquistato beni immobili virtuali nel sobborgo di Vegas di Decentraland al prezzo di mercato di circa 704.000 dollari,  con l’intento di creare il primo centro commerciale virtuale.
  • Il 18 giugno 2021 lo sviluppatore immobiliare digitale Republic Realm ha acquistato 259 lotti di terreno digitale, parliamo di 66.304 metri quadrati virtuali, per ben 1,295 milioni di MANA circa 913.000 dollari.
  • Nel luglio 2021 su The Sandbox viene venduto un terreno virtuale con una superficie di oltre 5,3 milioni di metri quadrati (24*24) al prezzo di quasi 880.000 dollari.

Restando in tema di record segnalati dal valore mobiliare virtuale è doveroso citare che un lotto di terreno di CryptoVoxels chiamato “9 Robotis Route” ha visto il proprio valore crescere vertiginosamente sulla piattaforma Opensea passando da 101,2$ a 9570,8$.

Su OpenSea è possibile vederne la descrizione che recita:”Created by 4F857A. 135m² parcel near Le Marais in Origin City, 224m from the origin, with a 12m build height and near to Phiser Path, Ben Freeway, Robotis Route, Shallow Mall and Memory Trace” ed è persino disponibile la foto del lotto:

valore dei terreni nel metaverso - screenshot land

Molti analisti riconoscono la correlazione tra incremento valore dei terreni nel Metaverso con quello delle stablecoin, tanto che secondo i dati di CoinMarketCap, al 26 luglio 2021, il valore totale del mercato delle stablecoin era di 116 miliardi di dollari: un aumento di quasi quattro volte dall’inizio di quest’anno.

valore dei terreni nel metaverso - grafico

Attualmente, i terreni più costosi sono quelli di Decentraland e The Sandbox che rientrano tra i 10 NFT più costosi del momento.

LEGGI ANCHE: Gaming e criptovalute si incontrano nel Metaverso (e i numeri sono da capogiro)

Cosa attira gli utenti verso questi due mondi virtuali; da un lato all’interno di Decentraland vi sono aree o quartieri a tema come:

  • Genesis Plaza, la piazza centrale degli eventi
  • Vegas City che riproduce fedelmente Vegas City
  • Fashion Street, la via del lusso con i più importanti marchi di moda
  • Festival Land, la città delle feste e eventi
  • Decentrland University e tante altre realtà in costruzione.

Recentemente, proprio su Decentraland il brand Adidas ha tenuto una sfilata di moda mentre Sotheby’s, famosa casa d’aste, ha virtualizzato la sua iconica galleria di Londra.

The Sandbox, invece, è più orientata a diventare un importante luogo di intrattenimento dove i grandi brand sono di scena come le importanti celebrità che possono incontrare virtualmente i propri fan e fornire interazioni tra cui giochi, performance dal vivo ed esperienze sociali.

Concludendo, rispetto al tasso di rendimento dei beni tradizionali o delle criptovalute, la terra virtuale è più attraente per gli investitori.

Sotto forma di NFT, la proprietà viene ritrasmessa al giocatore, e ogni pezzo di terra e ogni edificio è unico. Inoltre, tutte le transazioni sono pubbliche, trasparenti e tracciabili: un valore aggiunto decisamente alto rispetto alle transazioni del mondo reale.

cos'è il neuromarketing e a cosa serve

A cosa serve il neuromarketing e alcune case history per comprenderlo meglio

A cosa serve il neuromarketing? Aiuta ad analizzare tutti i processi inconsapevoli che avvengono nel cervello ed influiscono sulle decisioni di acquisto delle persone e il modo in cui il corpo e il cervello rispondono agli stimoli del marketing tramite l’applicazione delle conoscenze neuroscientifiche. 

Cos’è il neuromarketing

Il termine “neuromarketing” fu utilizzato per la prima volta nel 2002 dallo scienziato olandese Ale Smidts che lo definiì come “l’insieme delle tecniche di identificazione dei meccanismi cerebrali orientate a una maggiore comprensione del comportamento del consumatore per l’elaborazione di più efficaci strategie di marketing.”

Conosciamo molte strategie efficaci per attivare i processi di conversione (dalla psicologia del colore al packaging fino alla posizione nello scaffale all’interno di un negozio fisico o la forma degli oggetti, ecc.) e il neuromarketing analizza proprio il coinvolgimento emotivo nei confronti di un brand e cosa spinge il consumatore a svolgere determinate azioni.

Utilizzando il neuromarketing è più facile per i brand capire quali sono i sentimenti dei loro clienti e cosa li spinge a effettuare un acquisto.

Il neuromarketing aiuta a progettare siti Web, loghi, contenuti sui social media per evocare una reazione emotiva (dal subconscio) che spinga verso l’acquisto.

Tantissime aziende utilizzano da anni questa disciplina per misurare il coinvolgimento dei propri clienti, mentre altri Big della tecnologia come Microsoft, Google e Facebook  hanno recentemente costituito i propri centri di neuroscienze per studiare il marketing. Il laboratorio di Facebook, ad esempio, monitorerà e misurerà i dati biometrici degli utenti attraverso il monitoraggio degli occhi, la risposta della pelle, la frequenza cardiaca e l’espressione facciale, con l’obiettivo di ottenere una comprensione più profonda di quanto siano ben accolti determinati tipi di contenuti in una varietà di formati.

Quali sono gli strumenti utilizzati per la mappatura e l’analisi cerebrale

Il neuromarketing utilizza due metodi per monitorare l’attività cerebrale: la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalografia (EEG).

Il neuromarketing prevede l’imaging e la scansione del cervello per vedere come le persone rispondono a prodotti, prezzi, imballaggi e pubblicità. 

Secondo il professore Gerald Zaltman dell’Harvard Business School, il 95% delle nostre decisioni di acquisto sono subconsce. Questo significa che decidiamo prima di renderci conto di averlo fatto! Ad esempio, nel tempo di 0,05 secondi siamo in grado di decidere se un sito web ci piace o meno! 

Le ricerche e gli studi di questo tipo aiutano i brand ad elaborare i propri contenuti in funzione delle risposte cerebrali. 

I professionisti del marketing hanno a disposizione un notevole strumento. Il neuromarketing infatti aiuta ad analizzare e comprendere il modo in cui le informazioni entrano fisicamente nel cervello per creare messaggi di base più performanti nei loro contenuti, annunci, sito Web e persino nelle loro interazioni con gli acquirenti.

Il controllo del “centro del piacere” del cervello tramite il metodo fMRI si avvale di magneti per monitorare l’evoluzione del flusso sanguigno quando percepiamo immagini visive o audio. Mentre l’EEG traccia le attività elettriche con l’ausilio di elettrodi attaccati al cuoio capelluto. 

Sono quasi sempre le emozioni che attivano stati d’animo o ricordi a livello inconscio definendo per ognuno la percezione del messaggio ricevuto. 

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A cosa serve il neuromarketing

Il neuromarketing analizza le risposte cerebrali delle persone sottoposte ad alcuni messaggi audiovisivi e in particolare serve a:

  • Tracciare il movimento degli occhi per vedere cosa attira l’attenzione
  • Utilizzare l’imaging cerebrale EEG per valutare le risposte emotive (ad es. risposte felici alle pubblicità o alle caratteristiche del prodotto)
  • Esaminare le scansioni fMRI per vedere quali pubblicità, immagini e caratteristiche di un prodotto generano la maggior attività in determinate aree del cervello associate a specifiche emozioni nei confronti del brand

Fare tutto questo aiuta ad attingere alle risposte inconsce del cliente e rende più facile per le aziende adattare le tecniche di marketing ai pensieri e ai sentimenti dei loro clienti.

Quali brand utilizzano il neuromarketing

Tantissimi brand utilizzano questa disciplina nonostante ci siano in atto controverse accettazioni della stessa per questioni etiche.

PepsiCo

Pepsi Company ha utilizzato queste tecniche quando una delle sue società, Frito-Lay, stava cercando nuovi metodi per coinvolgere maggiormente il suo pubblico femminile.

Le confezioni delle loro patatine erano in sacchetti luccicanti e mettevano in moto una parte del cervello della loro clientela femminile che suscitava sensi di colpa. Era a causa di questa reazione inconscia alle patatine che le clienti di Frito-Lay esitavano a mangiare le patatine.

Così, Frito-Lay ha cambiato la confezione e ha iniziato a vendere le patatine in sacchetti con finitura opaca. Invece di sentirsi in colpa, le clienti femminili hanno iniziato ad avere reazioni positive con le patatine e il brand innescando un aumento significativo delle vendite.

 

 

PayPal

Il neuromarketing è molto utile per rilevare le tendenze dei clienti.

Nella frenesia della nostra società, vogliamo che i nostri acquisti online vengano consegnati più rapidamente e che i pagamenti vengano elaborati più velocemente.

PayPal ha condotto uno studio su ciò che contava di più per i propri clienti: il cervello dei clienti reagiva più alla comodità che alla sicurezza.

Quindi, invece di inviare un messaggio di sicurezza, PayPal ha utilizzato questo studio per mostrare quanto velocemente potrebbe elaborare i pagamenti per i clienti.

Hyundai

La casa automobilistica Hyundai ha utilizzato test di neuromarketing per valutare il design delle auto. Mentre consentiva ai clienti di esaminare i prototipi di auto, Hyundai tracciava l’EEG per comprendere le preferenze e il tipo di stimolazione che può portare alla decisione di acquisto. 

Hyundai in seguito ha apportato alcune modifiche al design esterno in base ai risultati.

Due consigli per iniziare con il neuromarketing

Come entrare nel mondo del neuromarketing? Il neuromarketing è uno strumento che va accuratamente impostato per trarne vantaggio e quindi bisogna prima di tutto conoscere il proprio target e poi iniziare a leggere e… studiare.

Per scegliere i libri potreste iniziare da quelli scritti dai personaggi più influenti come “La psicologia della persuasione” di Robert Cialdini o “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.

I corsi sono una delle migliori risorse che i marketer possono utilizzare per apprendere le competenze necessarie per utilizzare il neuromarketing nelle aziende, ma verificate sempre le referenze dei docenti per validarne l’autorevolezza.

Conversion Funnel Neil Patel

I segreti del Conversion Funnel svelati da Neil Patel

Quando si lancia un nuovo business online è necessario comprendere a fondo le sfide da affrontare per far crescere un’impresa da zero e portare risultati di fatturato.

Chiunque sarebbe disposto a pagare a peso d’oro i consigli e i suggerimenti di imprenditori che sono riusciti a trasformare una ditta individuale in una società dal valore di 1 miliardo di dollari.

Se c’è una persona che possiamo definire un vero “guru” in fatto di crescita di business online è senza dubbio Neil Patel. Per chi si occupa di marketing, un nome che non ha bisogno di presentazioni.

Per chi ancora non lo conoscesse, è l’uomo che ha dato vita a famosissimi portali dedicati alla Search Engine Optimization, autore best-seller per il Wall Street Journal, riconosciuto dal Presidente Obama tra i 100 migliori imprenditori Under 30, nonché tra i migliori 10 secondo Forbes.

Neil Patel Conversion Funnel

Bene, Neil ha scritto una guida su come far crescere un’attività online – basata sulla propria esperienza personale e su casi di successo da lui stesso analizzati – e chiunque può scaricarla gratuitamente in italiano grazie a GetResponse, la piattaforma completa di marketing online utilizzata da oltre 350.000 aziende in tutto il mondo.

La metodologia di business spiegata da Neil Patel in questo Ebook si focalizza prevalentemente sulle fasi che compongono un conversion Funnel o funnel di marketing.

<< Leggi la guida completa al Conversion Funnel di Neil Patel. Scarica l’ebook di GetResponse “Come far crescere la tua attività online con i funnel di conversione” >>

Che cos’è un Conversion Funnel?

È come quando si versa un liquido da un grande recipiente ad uno più piccolo: per fare in modo di non perdere nemmeno una goccia, ottimizziamo l’operazione con un semplice ma praticissimo imbuto.

La stessa cosa accade nei Conversion Funnel.

Il funnel di conversione (o marketing funnel) è il percorso che un utente compie attraverso un sistema di campagne pubblicitarie o di ricerche online per atterrare sul sito web di un’azienda o di un brand per poi essere convertito in cliente.

In questo caso l’utente è esattamente la goccia del liquido. Mentre il sito web è il piccolo recipiente che dovrà essere pronto a raccoglierlo. Ti stai chiedendo cosa rappresenta l’imbuto? È proprio il conversion funnel.

 Conversion Funnel team

La peculiarità di un funnel di marketing è infatti quella di fornire la soluzione giusta per ogni fase del percorso del cliente (tecnicamente il customer journey).

TOFU, MOFU, BOFU. Ovvero Top, Middle e Bottom of the Funnel.

Quando una persona si trova all’ingresso del funnel, riceverà un certo tipo di informazioni di “ampia portata”. Queste cambieranno di volta in volta che la persona prosegue l’interazione con l’azienda nella parte centrale del funnel. Fino a raggiungere la parte finale: la conversione.

In questo modo è molto più probabile portarlo, passo dopo passo, a compiere un acquisto – o qualsiasi altro tipo di obiettivo commerciale che è stato stabilito nel conversion funnel.

“Il conversion funnel è la strategia per ottenere, mantenere e far crescere la customer base di un’azienda utilizzando tecnologie e strumenti dedicati a soddisfare le esigenze del tuo pubblico target in modo efficiente.”

– Neil Patel, Imprenditore, investitore e influencer

Perché progettare un Conversion Funnel?

Progettare un funnel di marketing significa sviluppare un sistema di azioni finalizzate a trasformare un semplice visitatore in un cliente fidelizzato. Si tratta di mixare efficacemente gli obiettivi aziendali con i desideri della target audience.

Tiene traccia dei risultati, automatizza il processo di ingaggio dell’utente e riduce la quantità di tempo necessaria a investire nel processo.

Questo modello di marketing permette di sapere esattamente a che punto del customer journey si trova ogni singolo contatto presente nel database aziendale in un determinato momento.

Perciò più un funnel di conversione riesce a monitorare tutti i dati e le informazioni acquisite dagli utenti nelle varie fasi del percorso, tanto più riuscirà a generare risultati utili al business per l’incremento del fatturato dell’azienda.

LEGGI ANCHE: Perché è fondamentale creare una customer journey map

Il Conversion Funnel spiegato da uno dei top 10 marketer mondiali

Secondo Neil è necessario partire dallo studio della parte superiore del funnel.

È qui che si trova la parte più larga dell’imbuto, ovvero quella dove la comunicazione si focalizza nell’attirare il maggior numero di persone possibile verso il brand o l’azienda.

Conversion Funnel

Una volta che si è riusciti ad attirare l’attenzione, sarà il momento di trasformare un’opportunità commerciale in cliente.

In base alle sue esperienze di conversione e crescita, Neil afferma che il sistema più efficace per attirare le persone all’interno dell’imbuto e nutrirle lungo il percorso sia quello del content marketing.

Ovvero produrre quei contenuti che il pubblico target si aspetta di trovare per soddisfare le proprie necessità. Fornire informazioni utili è il modo migliore per emergere nel mercato.

A metà del marketing funnel è possibile selezionare gruppi di persone che dimostrano qualcosa in più di un semplice interesse generale.

È in questa fase che il processo di conversione deve lavorare per rafforzare l’idea che il prodotto o servizio possa risolvere i loro problemi.

Arrivati alla fine dell’imbuto, chi è entrato in contatto con i contenuti creati, ha elevate probabilità di acquistare un prodotto o sottoscrivere l’abbonamento ad un servizio. Ovviamente non è finita qui: mantenere una relazione attiva (e proficua) con il cliente è fondamentale per qualsiasi Conversion Funnel di successo.

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Un solo funnel, tanti strumenti da gestire

La domanda che sorge spontanea è sempre questa: ma per fare content marketing e generare tutti gli step necessari per un conversion funnel di successo, quali tecnologie e strumenti è necessario utilizzare?

In genere, ciò che serve è almeno:

  1. Una piattaforma web dove pubblicare articoli, guide e approfondimenti per fare in modo che le persone entrino in contatto con il brand o l’azienda;
  2. Un processo che trasformi queste persone in iscritti alla newsletter o follower;
  3. Un sistema per creare email e contenuti gratuiti (ma utili e di valore) da inviare ai contatti;
  4. Un metodo per convertire gli iscritti o i visitatori dei contenuti gratuiti in clienti;
  5. Un processo che riattiva i clienti passati e continui a generare nuovi acquisti.

A prima vista potrebbe sembrare un meccanismo troppo complicato da governare. In realtà è come provare a guidare una “fuoriserie” per la prima volta. Con un po’ di attenzione, è facile assaggiare il piacere che si prova quando si affonda il pedale dell’acceleratore.

In questo caso la supercar per il Conversion Funnel è GetResponse, la piattaforma completa di marketing online che offre e-mail marketing, automation, siti web, landing page, funnel di marketing, webinar, live chat e notifiche push in un unico strumento.

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