Sotto tag Studente di Personas

swipe up instagram

Presto potrai usare lo Swipe Up di Instagram senza avere 10.000 follower

La possibilità di inserire il link nelle storie di Instagram, risulta spesso uno strumento utile in tantissimi casi e non vedevamo l’ora di sfruttare a 360° questa funzione delle storie, anche per i nostri business. 

instagram

Quante volte avresti voluto indirizzare i tuoi follower ad una specifica risorsa del tuo brand o più semplicemente al tuo ultimo articolo del blog?

Tra poco (speriamo pochissimo!) non sarà più necessario rimbalzare i tuoi follower dalla storia al tuo profilo con l’inserimento dei link in bio, ma potrai offrire loro un link attraverso lo swipe up direttamente nelle tue Stories.

Un grande vantaggio, non trovi?

LEGGI ANCHE: 5 consigli per aumentare il traffico organico da Instagram

Lo swipe up: cos’è e come ha rivoluzionato le Instagram Stories

Se non hai mai sentito parlare dello swipe up, probabilmente sei solito utilizzare account con meno di 10.000 follower. Per questo motivo, non avrai avuto mai il modo di utilizzare questa funzionalità. La situazione è però destinata a cambiare.

Potrai infatti utilizzare la feature anche con account con un numero di follower inferiori rispetto alla soglia prevista dalla piattaforma e approfittare di tutti i vantaggi che questo strumento mette a disposizione. 

Lo swipe up ha rivoluzionato il modo in cui gli influencer, e più in generale le aziende, hanno raggiunto e coinvolto i loro follower su Instagram.

Gli utenti, infatti, scorrendo il dito dal basso verso l’alto, sfiorando una freccia che appare nella zona più bassa dello schermo, possono accedere a specifiche pagine senza uscire dall’App. Questo è un metodo abbastanza semplice per ottimizzare i contenuti pubblicati e per spingere gli utenti in un percorso predeterminato dalla strategia in atto. 

instagram reels

Per poter accedere a questo strumento, sino a qualche giorno fa, era indispensabile che l’account rispettasse due e solo due specifici requisiti: che fosse configurato come account aziendale e che avesse più di 10.000 follower.

Una ulteriore variabile che potrebbe offrire l’accesso allo swipe up nelle storie di Instagram, è lo status di account verificato: cioè la spunta blu accanto alla foto profilo, che testimonia, da un lato, l’autenticità dello stesso account e, dall’altro, che esso rappresenta un personaggio pubblico o uno specifico brand. 

LEGGI ANCHE: 5 consigli PRO per sfruttare l’algoritmo di Instagram e migliorare le performance

Un nuovo step nella rivoluzione dello swipe up di Instagram

A quanto pare, nelle prossime settimane, lo swipe up compirà un ulteriore passo in avanti: sarà possibile attivarlo e utilizzarlo anche con account con meno di 10.000 follower. 

Questa è la notizia trapelata degli uffici della piattaforma e che il magazine The Verge ha confermato in uno dei suoi ultimi articoli. Sin da subito, la notizia ha fatto letteralmente il giro del mondo. Ma di cosa si tratta nello specifico? 

Si tratta dell’aggiunta di questa nuova funzionalità, che avrà evidentemente un aspetto leggermente differente da quello più conosciuto sugli account certificati. Non si tratterà di uno swipe up nella sua versione più classica, come siamo abituati a riconoscerlo nelle storie, ma di una versione nuova ed inedita.

Non sarà più necessario compiere un movimento specifico, dal basso verso l’alto, per collegarsi alla pagina web elencata, ma il link sarà associato a un adesivo (liberamente posizionato in qualunque punto dello schermo). Dunque una versione nuova ma non meno performante di quella più conosciuta.  E c’è di più. 

LEGGI ANCHE: Giveaway e concorsi fotografici su Instagram: regole base per muovere i primi passi

Sembra che la piattaforma abbia già dichiarato che sarà posta una maggiore attenzione sulle tipologie di link che verranno pubblicate nelle storie, prestando soprattutto attenzione allo spam, alle fake news e più in generale alla disinformazione. E allora ecco le tipologie di link che sarà possibile utilizzare, vediamo subito le principali. 

– Condivisione di un link semplice  – Sarà possibile condividere link di specifiche pagine web, dell’ultimo articolo del blog a una notizia, fino al prodotto dei un eCommerce. 

– Visualizza prodottoQuesta è una possibilità molto interessante per spingere le persone a visualizzare i prodotti disponibili all’interno dello shop della tua app. Una marcia in più per proporre e rendere più visibili i prodotti più trendy del momento. 

– Visualizza negozio – Un collegamento utile per condurre i tuoi follower direttamente nel negozio del tuo profilo Instagram. Molto interessante per promuovere brand o specifici prodotti. 

Questo innovativo swipe up sembra essere ancora in fase di test e la novità non sarà attiva da un giorno ad un altro, ma che richiederà del tempo per poter essere concretamente impiegata. Passera, probabilmente, attraverso diverse fasi di beta test prima di comparire sugli schermi dei nostri smartphone.

acquisti gen z pinterest

Cosa ispira gli acquisti della Generazione Z e dei Millennial post-pandemia

Con l’allentamento delle misure di restrizione in Italia e le riaperture, le persone vogliono sfruttare al massimo la ritrovata libertà e si rivolgono a Pinterest per trovare ispirazione per lo shopping per celebrare il momento.

In particolare, Gen Z e Millennial, i segmenti di pubblico che guidano la maggior parte della crescita dei nuovi utenti di Pinterest, si stanno rivolgendo alla piattaforma per acquistare prodotti che riflettono il proprio desiderio di novità dopo i mesi trascorsi a casa con interazioni sociali limitate.

Mentre entrambe le generazioni puntano ad acquistare prodotti dai colori freschi, nuovi abiti ed elementi per rinnovare la casa, le ricerche su Pinterest riflettono come differiscono i gusti in termini di stili e idee.

“Nell’ultimo anno, le persone si sono rivolte a Pinterest con maggiore frequenza per trovare ispirazione per adattarsi a vivere e lavorare in circostanze radicalmente cambiate. Ora stiamo riscontrando che i Pinner stanno tornando ad utilizzare Pinterest nel modo in cui erano soliti utilizzare la piattaforma in circostanze normali, ovvero per pianificare il futuro e prendere decisioni su cosa fare o acquistare. I consumatori della Generazione Z e dei Millennial si stanno preparando per l’estate cercando destinazioni per le vacanze, idee per occasioni di festa a tema e prodotti di makeup e fashion. Pinterest è un angolo positivo di Internet, dove le persone trovano ispirazione per creare la vita che amano e diamo ai brand l’opportunità di connettersi con i consumatori nelle prime fasi del loro percorso decisionale”, ha commenta Adrien Boyer, Regional Manager for France, Southern Europe & Benelux di Pinterest.

Pinterest è un luogo dove le aziende possono catturare l’attenzione dei consumatori, dal primo momento d’ispirazione a quello finale dell’acquisto, e rappresenta il punto di partenza da cui le persone prendono decisioni durante il funnel.

come acquistano i giovani

La ripartenza rappresenta una grande opportunità per le aziende per raggiungere gli utenti di Pinterest nel momento in cui sono propensi, aperti e pronti a prendere una decisione d’acquisto. I brand possono fare affidamento sugli insight di Pinterest per progettare le proprie campagne sulla base delle tendenze di ricerca sulla piattaforma.

Di seguito alcuni insight del momento da cui i brand possono trarre vantaggio per future attività nel proprio mercato di riferimento.

LEGGI ANCHE: 5 brand che hanno puntato sulle emozioni per raggiungere le persone

I prodotti per il makeup sono una priorità assoluta per la Generazione Z e i Millennial

Dopo aver cercato l’anno scorso idee per un makeup adatto agli incontri tramite video, la Generazione Z e i Millennial stanno ora acquistando prodotti di bellezza colorati per abbinarli a look espressivi, dal trucco di occhi e labbra alle fantasie delle unghie.

La Gen Z sta acquistando pastelli e colori chiari come “trucco color menta” (in aumento di 7 volte) e “trucco ispirato alle caramelle” (in aumento di 4 volte), mentre i Millennial stanno acquistando colori più luminosi, come “trucco con ombretto rosso” (in aumento di 17 volte) e “ombretto verde e oro” (in aumento di 8 volte).

La stessa dualità cromatica può essere trovata per le unghie, poiché la Gen Z è alla ricerca di idee per “unghie pastello estive” (in aumento di 60 volte) o “unghie color lavanda con disegno” (in aumento di 17 volte), mentre i millennial cercano “unghie acriliche estive luminose” (in aumento di 154 volte) e “unghie a fantasia mucca arcobaleno” (in aumento di 11 volte).

Anche se indossare la mascherina resta obbligatorio in Italia, entrambe le generazioni sono alla ricerca di prodotti per il trucco delle labbra.

La Generazione Z ricerca look naturali, come “lip gloss rosa” (in aumento di 7 volte) e “lip gloss marrone” (in aumento di 5 volte), mentre i Millennial stanno optando per alternative scintillanti e audaci, come dimostrano le ricerche per “labbra glitterate” (in aumento di 13 volte) e “sfumature di rossetto marrone” (in aumento di 9 volte).

GenZ e Millennials stanno organizzando il proprio guardaroba per le riaperture su Pinterest

Conosciuta come la generazione che guida le tendenze e sfida le norme, la Gen Z è alla ricerca di look ribelli e alternativi come “moda estiva androgina” (in aumento di 31 volte), “pantaloni con toppe” (in aumento di 17 volte) e “outfit estivo con pantaloncini di pelle nera” (in aumento di 18 volte). Si registra anche un allontanamento  dai tradizionali jeans a vita alta, riportando in voga “look jeans a vita bassa” (in aumento di 17 volte).

come comprani i giovani dopo la pandemia secondo pinterest

Anche i Millennial stanno trovando il proprio stile per la riapertura, ma restano ancora affezionati ai pantaloni della tuta, optando per look comodi da abbinare ad un makeup luminoso. Stanno acquistando “vestiti con gonna a fiori” (in aumento di 65 volte), “completi da lavoro con polo per donna” (in aumento di 44 volte) o “completi con camicetta morbida” (in aumento di 44 volte).

LEGGI ANCHE: Le migliori attivazioni dei brand su eSport e gaming

L’arredamento della casa rimane al primo posto per la Generazione Z e i Millennial

Durante la pandemia, i Pinner hanno ricercato idee per l’arredamento della casa per ottimizzare i propri spazi e allestire uffici e palestre, mentre, adesso che le restrizioni sono allentate, cercano modi per dare un aspetto nuovo alla propria casa. La Generazione Z e i Millennial si ispirano allo stile Y2K con ricerche per “idee arredamento anni 2000” che aumentano rispettivamente di 30 e 38 volte per entrambi i segmenti di pubblico.

La Generazione Z sta ricercando anche nuove tonalità per l’arredamento, come “camera da letto verde salvia e marrone” (in aumento di 27 volte) e “bagno color pesca” (in aumento di 20 volte). E si ricercano stili ben precisi, come “arredamento per la stanza da skate” (30x).

I Millennial sono alla ricerca di tocchi di colore per le proprie abitazioni, come dimostrano le ricerche per “arredamento soggiorno con sedie rosse” (in aumento di 32 volte), “divani da soggiorno componibili blu” (in aumento di 24 volte). Stanno anche creando stili più sobri per la camera da letto, come “camera da letto moderna boho chic” (in aumento di 20 volte) o “idee per stanze dei cristalli”.

Roberto Leonelli nominato CEO Italia di Publicis Groupe

Publicis Groupe annuncia un importante incarico di leadership in Italia, Roberto Leonelli, attualmente Managing Director di Publicis Sapient, è stato nominato CEO Italia. La nomina, effettiva dal 1° luglio, riflette il costante impegno di Publicis Groupe nel fornire soluzioni sempre più integrate per aiutare i clienti a trasformare i loro modelli di marketing e di business. Nel suo nuovo ruolo Leonelli riporterà direttamente a Gerry Boyle, Global Chief Media Officer e Chief Executive Officer Western Europe, Publicis Groupe.

La nomina

Leonelli, con oltre 25 anni di esperienza nella consulenza e nel digitale, avrà il compito di evolvere ulteriormente l’offerta integrata di creatività, media, dati e Digital Business Transformation di Publicis Groupe, e lavorerà con i membri dell’Executive Committee italiano, Bruno Bertelli e Andrea Di Fonzo, avvalendosi del supporto di Maya ALKury per il Talent e di Francesca Rocca per la parte finance. 

LEGGI ANCHE: Il modello Starboost: le nuove regole per fare startup ed essere felici

In Publicis Groupe dal 2014, Leonelli ha svolto tutta la sua carriera nel mondo del digitale e oggi ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito della Digital Business Transformation in Italia. Dal 2016 è alla guida della sede italiana di Publicis Sapient, azienda globale di Publicis Groupe leader nella Digital Business Transformation che in Italia ha visto triplicare il proprio giro d’affari, supportando le più grandi aziende del Paese in importanti progetti di trasformazione. Leonelli manterrà il suo ruolo di amministratore delegato di Publicis Sapient. Dalla sua nascita, nel gennaio 2021, fa parte dell’Executive Committee di Publicis Groupe.  

Gerry Boyle dichiara:

Roberto ha dimostrato eccellenti competenze e una forte esperienza per assumere questo importante e strategico ruolo. La sua nomina rafforzerà e migliorerà l’offerta del Gruppo sul mercato italiano. Sotto la sua guida Publicis Sapient in Italia ha raggiunto negli ultimi anni considerevoli risultati di business. Sono convinto che Roberto sarà in grado di assicurare il successo di Publicis Groupe in Italia accelerando la crescita dei nostri clienti.

Dichiara Roberto Leonelli:

Oggi, le aziende cercano consulenza e approcci multidisciplinari basati sull’integrazione di creatività, media e digitale attraverso i dati. Per soddisfare questa esigenza a gennaio Publicis Groupe ha creato il suo primo Executive Commitee, che in pochi mesi ha raggiunto importanti risultati, sia in termini di business che in termini di integrazione della nostra offerta. Con questo nuovo passo, si consolida il nostro modello, per portare ai clienti soluzioni sempre più integrate ed evolute, capaci di avere un impatto positivo sul business e sui consumatori. In questo nuovo capitolo il ruolo dell’Executive Commitee sarà sempre più centrale e garantirà ai nostri clienti il meglio di ogni disciplina, durante il processo di trasformazione della comunicazione, del marketing e dei modelli di business.

Come siamo arrivati ad aver bisogno dell’App Tracking Transparency

“L’App Store è progettato per essere un luogo sicuro e affidabile in cui gli utenti possono scoprire app create da sviluppatori di talento in tutto il mondo. Le app sull’App Store sono tenute a uno standard elevato per la privacy, la sicurezza e i contenuti perché niente è più importante che mantenere la fiducia degli utenti”.

Questo è quanto viene mostrato nella sezione “User Privacy and Data Use” (Privacy dell’utente e utilizzo dei dati) del portale dedicato agli sviluppatori di applicazioni per iOS. Per chi non lo sapesse, iOS è il sistema operativo dello smartphone che ha rivoluzionato la categoria dei telefoni mobili: l’Apple iPhone.

Apple-Privacy-4

La rivoluzione dello smartphone

Oltre ad aver rivoluzionato il mondo dei telefoni (prima non esisteva quasi nemmeno la categoria smartphone), questo device, sin dalle prime versioni del proprio sistema operativo, ha introdotto l’AppStore dando la possibilità a sviluppatori terzi di poter creare una propria applicazione e poterla distribuire (gratis o a pagamento) tramite il proprio store digitale.

Ogni applicazione offre servizi all’utente che la utilizza e, spesso, usa i sensori del telefono per raccogliere dati (audio, coordinate GPS, foto, preferenze dell’utente, etc…).

Ogni giorno, utilizzando il nostro telefono, facciamo centinaia, migliaia (e forse anche di più) operazioni: monitorare una corsa, acquistare su diversi store, ascoltare canzoni, vedere video, cercare indicazioni stradali, scattare foto, svagarsi con qualche gioco o app, mandare messaggi, navigare sul web.

Ognuna di questa operazioni produce tantissimi dati che, se opportunamente combinati, possono valere oro.

Non per niente Clive Humby, data scientist e matematico inglese, nell’ormai lontano 2006 coniò lo slogan: “I dati sono il nuovo petrolio”.

LEGGI ANCHE: Fermi tutti! Google posticipa il blocco dei cookie di terze parti

La profilazione utente

Lo smartphone, essendo sin da subito diventato un oggetto indispensabile per ogni essere umano ed essendo sempre presente nelle tasche o nelle borse di chiunque, ha generato problemi di privacy legati all’utilizzo che ogni applicazione fa dei dati personali raccolti.

Alcune app hanno da sempre dichiarato l’utilizzo dei dati (evidenziando in maniera trasparente l’utilizzo a fini di marketing), altre lo hanno nascosto in maniera fraudolenta e, altre ancora, sono state vittime di furti mettendo, così, a rischio i dati dei propri utenti ogni volta.

L’azienda capitanata da Tim Cook deve aver capito quanto realmente conta la privacy dell’utente e che tutti i dati che ogni giorno produce con il proprio telefono sono molto importanti. Il vero proprietario di questi dati è l’utente stesso e, in quanto tale, deve essere lui stesso a poter scegliere, in maniera chiara, come e quando condividere i propri dati.

tim cook

A scopi di marketing, la profilazione utente e la compravendita di dati hanno un grandissimo valore e molte applicazioni/siti web hanno generato tantissimi profitti “maneggiando” e vendendo proprio questi dati.

L’impero di Zuckerberg

Nel 2020, a soli 36 anni, Mark Zuckerberg è diventata la terza persona più ricca del mondo: questo è quanto attesta il “Billionaire Index”, la classifica stilata annualmente da Bloomberg, dove sono indicate le persone in funzione del loro patrimonio.

Al giorno d’oggi, l’impero di Zuckerberg, conosciuto come “Facebook INC.,” può vantare, oltre all’omonimo social network Facebook, il social network dedicato alle foto Instagram, acquisito il 9 aprile 2012 per circa 1 miliardo di dollari, e la nota applicazione di messaggistica Whatsapp messenger (comprato il 19 febbraio 2014 per ben 19 miliardi di dollari).

Facebook è completamente gratuito per gli utenti, così come anche gli altri servizi. Nonostante questo, Facebook INC. ha un fatturato di 70 Miliardi di dollari nel 2019 con un utile netto di 18,4 Miliardi di dollari. Come fanno servizi di questo tipo a generare profitti di tale portata?

mark zuckerberg - cripto economia

L’attenzione alla privacy di Apple

Apple si è da sempre mostrata molto attenta alla privacy degli utilizzatori dei propri devices e ha, da sempre, cercato di introdurre cambiamenti nei propri software per impedire un elevato tracciamento da parte di aziende terze a discapito degli ignari utenti. Nel 2018 ha rilasciato una serie di aggiornamenti volti a migliorare il proprio browser (Safari), per impedire il tracciamento dei propri utenti mediante la navigazione web.

A partire dal rilascio di iOS14, Apple ha avviato una serie di cambiamenti all’interno dei suoi sistemi operativi e nell’AppStore, volti a restituire il controllo dei dati al legittimo proprietario. In occasione del WWDC 2020, la mela di Cupertino ha pre-annunciato una nuova funzionalità chiamata “App Tracking Transparency” (ATT), già operativa in uno dei successivi update di iOS14, volta a gestire il consenso dell’utente per il monitoraggio degli annunci: agli sviluppatori di app sarà richiesto di utilizzare questo framework se la loro app raccoglie dati sugli utenti e li condivide con terze parti per scopi di monitoraggio tra app e siti web.

La stessa Apple, in onore del Data Privacy Day dello scorso 28 gennaio, ha annunciato che la sua funzione App Tracking Transparency sarebbe arrivata su tutti i suoi dispositivi con il successivo aggiornamento Software iOS 14.5, come è poi effettivamente successo.

Nello stesso annuncio è stato pubblicato anche un nuovo documento denominato “A Day in the Life of Your Data”, che illustra come le aziende tengono traccia dei dati degli utenti su siti web e app, riportando alcuni esempi tratti dalla vita quotidiana.

Apple afferma che, in media, le app mobili includono sei “tracker” di società terze per “l’unico scopo di raccogliere  informazioni e monitorare le persone e le loro informazioni personali”, alimentando un settore del valore di 227 miliardi di dollari all’anno.

A Day in the Life of Your Data

Questo documento mira a mostrare ciò che inserzionisti, broker di dati, società di social media e altre aziende possono apprendere su un padre e una figlia che trascorrono una piacevole giornata al parco: un padre e la figlia scattano un selfie al parco, modificano la foto con un’app di terze parti e la condividono sui social media.

Apple le descrive come una serie di azioni apparentemente innocenti, che hanno comunque portato alla raccolta e al monitoraggio dei dati su più app.

Ora che questa funzione è effettiva, ogni utente visualizza un popup appena apre una nuova app per la prima volta, che lo informa sull’intenzione dell’applicazione di tracciarlo.

Questa nuova funzionalità permette di limitare il tracciamento pubblicitario per gli annunci personalizzati, applicazione per applicazione, a seconda delle esigenze personali. Ci sono infatti due opzioni tra cui scegliere: “Chiedi all’app di non monitorare” o “Consenti”.

Sin da subito Facebook si è sentita minacciata da questi aggiornamenti e ha cercato in tutti i modi di tirare acqua al proprio mulino, temendo di veder svanire quello che per anni è stato il centro del proprio profitto: i dati dei propri utenti. Facebook contro Apple: “Tutte le aziende che guadagnano dalle pubblicità sono sotto assalto”.

Disponibile a partire da iOS 14.5

Con il rilascio di iOS 14.5, avvenuto il 26 Aprile scorso, gli utenti si sono trovati tra le mani la possibilità di scegliere liberamente se essere tracciati o meno e di sapere esattamente quale tipo di dato, e in che modo ogni app lo utilizzerà, pena la cancellazione dell’applicazione stessa dall’AppStore per violazione delle linee guida dello Store.

Al momento, sembra che quelli che hanno beneficiato dei vari dati senza tanti scrupoli abbiano accusato il colpo e stiano pensando alle contromosse per convincere le persone a condividere i loro dati, ma ci vorrà ben altro per cascarci nuovamente e volontariamente.

Insomma, pare che Apple abbia davvero preso a cuore la vicenda, concretizzando le parole del proprio fondatore, nonché predecessore di Tim Cook, Steve Jobs:

I believe people are smart and some people want to share more data than other people do.
Ask them. Ask them every time. Make them tell you to stop asking them if they get tired of your asking them. Let them know precisely what you’re going to do with their data.

link building e backlink

Link building e backlink: consigli essenziali per una strategia vincente

Quando parliamo di strategia di link building o backlink ci riferiamo alla pratica di creare collegamenti ipertestuali unidirezionali tra le pagine del nostro sito e quelle di altri siti web, con l’obiettivo di aumentare la visibilità e migliorare il posizionamento.

Il backlink è uno dei fattori di ranking più importanti che il motore di ricerca utilizza per determinare l’authority di un sito web.

Collegare le pagine del tuo sito a fonti autorevoli, ovvero domini ben posizionati e siti web che godono già di una certa notorietà, aiuta il motore di ricerca a comprendere non solo di cosa parla la tua pagina, ma anche quanto è affidabile ciò che sta dicendo.

link-building-strategy

Attenzione però: affinché la tua strategia di backlink risulti efficace, è necessario selezionare molto accuratamente i backlink, ovvero collegare le pagine del tuo sito ad altre pagine il cui contenuto sia pertinente a quello della tua.

Non è sufficiente creare una certa quantità di link in entrata e in uscita, ma è altrettanto importante che i link in entrata e in uscita vadano ad “avvalorare” il contenuto della nostra pagina.

Come riuscirci? Creando solo collegamenti “di alta qualità”.

Cosa s’intende per qualità del backlink

A questo punto, la domanda sorge spontanea: cosa rende un link “di qualità”? Quali sono i fattori che Google prende in considerazione per determinare se i collegamenti del tuo sito sono rilevanti ai fini del posizionamento SEO?

Page Authority (PA)

Al primo posto c’è l’autorità della pagina web, ovvero un punteggio che viene attributo alla pagina, per determinare la sua capacità di posizionamento in relazione ad una serie di fattori che includono il numero di collegamenti presenti, i volumi di traffico, ecc.

L’autorità della pagina viene determinata da PageRank, l’algoritmo di Google che classifica l’importanza delle pagine web, basandosi sul numero di collegamenti che la pagina riceve.

Detto con un’estrema semplificazione, il funzionamento di PageRank parte dal presupposto che i siti Web più importanti ricevano più collegamenti da altri siti Web.

PageRank è stato sviluppato da Larry Page e Sergey Brin presso l’università di Stanford nel 1996, come parte di un più ampio progetto per la creazione di un nuovo motore di ricerca, sulla base dell’intuizione che le informazioni nel web potessero essere ordinate in base a un criterio di “link Popularity”. Due anni dopo sarebbe stato pubblicato il primo prototipo di Google.

LEGGI ANCHE: Google Update Timeline: come l’algoritmo di Google ha imparato a interpretare il linguaggio umano

Domain Authority (DA)

link-building-strategy-DA-PA

L’autorità del dominio è un concetto molto simile a quello descritto nel paragrafo precedente, se non per il fatto che in questo caso ciò che viene calcolato è la rilevanza di un intero dominio e non della singola pagina.

La metodologia e i criteri applicati sono pressoché i medesimi, ovvero “affidabilità” e “popolarità”.

Affinché il motore di ricerca consideri il nostro sito affidabile, il suo “curriculum storico” deve risultare impeccabile ai suoi occhi. In altre parole, è necessario che la sua affidabilità venga validata nel tempo.

Per fare un esempio pratico, tanto banale quanto utile, un dominio come economist.com avrà un peso maggiore rispetto a quello di un blogger o di un piccolo magazine indipendente, che parla degli stessi argomenti.

Stesso dicasi per la popolarità, ovvero il numero di visualizzazioni, ma sopratutto di menzioni che il tuo sito riceve, che sono un’indice altrettanto importante di quanto può essere considerato affidabile.

Quindi più sono i link che rimandano al mio sito, più il sito diventerà popolare, meglio sarà posizionato. Giusto? Non proprio. Non tutti i link influiscono positivamente sul posizionamento, come stiamo per vedere nel paragrafo seguente.

Rilevanza del sito

Un criterio fondamentale per determinare la qualità del backlink è la rilevanza, ovvero la pertinenza del sito verso cui il backink punta.

Parliamo di una pertinenza a livello tematico del contenuto della pagina verso cui si è indirizzati dal link. In parole povere, questo significa che le pagine web collegate devono interessare la stessa nicchia di lettori.

Se nel contenuto della pagina sono presenti frasi, parole e temi semanticamente rilevanti, viene considerato un backlink tematicamente rilevante e di alta qualità.

Questo andrà ad incrementare quella che in gergo SEO è definita come link equity o link juice, ovvero, il valore e l’autorità che i link trasmettono a un’altra pagina, che i motori di ricerca premiano con un buon ranking.

Selezione dell’ancor text

Il testo di ancoraggio o anchor text è il la porzione di testo a cui viene associato il collegamento ipertestuale.

La selezione della parola chiave cliccabile deve seguire anch’essa un criterio di pertinenza con il contenuto della pagina che andrà ad aprire. Questo perché i motori di ricerca hanno adottato negli anni metodi sempre più sofisticati per determinare se il link punta effettivamente ad un argomento correlato e attinente con ciò di cui si sta parlando in una pagina.

Link-building-strategy-anchor-text

La scelta dell’ancor text da inserire è legata sopratutto al contesto: non deve trattarsi sempre e solo di parole chiave a corrispondenza esatta, ma in alcuni casi è corretto inserire anche parole o frasi più generiche (Clicca qui, Scopri di più).

L’importante è che il testo di ancoraggio non sia mai fuorviante rispetto alla pagina di destinazione, in modo da rispettare una logica di coerenza nel percorso di navigazione dell’utente.

Attenzione a non inserire un surplus di parole chiave nel testo di ancoraggio: con l’aggiornamento dell’algoritmo Penguin, Google ha imparato a esaminare nel dettaglio la scelta delle parole chiave.

Se troppi anchor text contengono la stessa keyword questo potrebbe essere per Google un campanello d’allarme che i collegamenti non siano stati inseriti in modo naturale. In generale, è sempre meglio selezionare una parte di testo descrittiva della pagina di destinazione.

Co-occorrenze del link

Le co-occorrenze sono le parole chiave correlate, la cui combinazione va a circoscrivere un contesto semantico. Una co-occorrenza si verifica quando, per trattare un determinato argomento, vengono impiegate combinazioni di parole ricorrenti.

Nel caso del backlink, anche le parole inserite attorno a un collegamento ipertestuale servono a Google per stabilire se quel collegamento è più o meno pertinente.

Nofollow vs. Dofollow

I link nofollow e nofollow si differenziano in base all’utilizzo dell’attributo rel che stabilisce se devono o meno avere valore agli occhi del motore di ricerca.

In altre parole, serve a comunicare al motore di ricerca se prendere o meno in considerazione quel link, durante la fase di scansione dei contenuti. I link dofollow sono la tipologia più utile ai fini SEO per attribuire un feedback di qualità verso il sito linkato.

L’attributo rel=dofollow non va impostato manualmente ed è già presente di default in ogni nuovo link che viene inserito. Quando invece si vuole comunicare a Google che un link non ha rilevanza ai fini di posizionamento e, dunque, di ignorarne la lettura, è necessario applicare manualmente l’attributo rel=nofollow.

Per applicare il nofollow ad un link basta inserire questo codice HTML sul singolo collegamento:

<a href=”URL” rel=”nofollow”>ANCHOR TEXT</a>

Migliorare backlink esterno: le pagine che puntano al tuo sito

Una volta chiarito cosa determina la qualità di un backlink e come selezionare i collegamenti all’interno delle pagine del tuo sito, il passo successivo è invece capire come ottenere più link in entrata da altre pagine web.

Affinché altri siti web inseriscano collegamenti al tuo è fondamentale che ci sia “trust”, ovvero che i contenuti del tuo sito dimostrino un’elevata credibilità e autorità nel proprio settore.E, come ben sappiamo, il modo migliore per ottenere trust è lavorare sulla qualità dei contenuti.

Ma non solo. Ci sono alcune tipologie di contenuti che possono aiutarti ad ottenere una maggiore qualità di backlink.

Visual Asset

I contenuti visivi sono sicuramente in cima alla lista. Parliamo di immagini, infografiche, grafici, tabelle e altri contenuti che si prestano in particolare modo alla ricondivisione.

link-building-strategy-visual-assets

In particolare, infografiche contenenti dati e statistiche sono elementi molto facili da collegare, meglio se si tratta di contenuti originali, prodotti svolgendo analisi e ricerche sul web.

Secondo alcuni dati pubblicati da Search Engine Watch, “un contenuto con immagini rende il 90% in più in visualizzazioni rispetto a un contenuto senza immagini”.

Una corretta ottimizzazione di questi contenuti, inoltre, può aiutarti ad incrementare il traffico e ad essere trovato dagli utenti mediante la ricerca per immagini sul motore di ricerca.

Google Immagini genera automaticamente un titolo e uno snippet che descrivono il contenuto in modo da associarlo con le query di ricerca digitate dall’utente. Per essere sicuri di ottimizzare nel modo giusto le immagini del vostro sito, è sempre bene affidarsi alle linee guida di Google.

List Post

Il cosiddetto “List post” o Listicle si conferma un format molto d’appeal, che ad oggi è ancora tra quelli che ricevono un maggior numero di clic e che sembra fatto apposta per l’inserimento di backlink.

Facciamo riferimento a quei post strutturati come veri e propri elenchi, in cui sono enumerati diversi motivi o modi per fare qualcosa, suggerimenti su acquisti, luoghi da visitare e così via.

Perché funziona così bene? Semplicemente perché, già dal titolo, il lettore ha già un’idea molto chiara di ciò che troverà nell’elenco. Inoltre, i vari passaggi, consigli o elementi elencati nel post, spesso contengono spiegazioni o nozioni “in pillole”, che invogliano facilmente la lettura da parte dell’utente.

Riuscendo a far includere una delle pagine del tuo sito in un list-post di un sito con una buona authority, potrai facilmente vedere in poco tempo un’impennata della visibilità acquisita dal tuo sito.

LEGGI ANCHE: Come scrivere un Listicle e creare una lista perfetta secondo tecniche SEO

Guide dettagliate

Creare guide approfondite su un argomento specifico, è un modo per ottenere molte più condivisioni e collegamenti rispetto ad un articolo standard.

link-building-strategy

Parliamo di un contenuto più dettagliato e corposo di un semplice blog-post, suddiviso in paragrafi, meglio ancora se con un indice iniziale, contenente immagini, tabelle, dati, infografiche, che risponda in maniera pertinente e approfondita ai dubbi degli utenti su un determinato tema.

Che si tratti del modo per impostare la migliore strategia di advertising o di una guida sul turismo sostenibile, assicurati di svolgere un’analisi preliminare sulle query di ricerca più cliccate sul web, al fine di comprendere quali sono le domande più frequenti dei lettori su quel dato argomento.

Black Hat Link: cosa viene sanzionato da Google

Ciò che in gergo SEO si chiama Black Hat fa riferimento a tutta una serie di pratiche che violano le linee guida dei motori di ricerca, per ottenere un posizionamento più alto.

L’algoritmo di Google è diventato sempre più abile nel riconoscere i siti web che utilizzano questi sistemi e a penalizzarli. In questi casi il sito può perdere posizionamento o scomparire del tutto dai risultati di ricerca.

Per quanto riguarda la costruzione di backlink, la prima cosa da evitare sono i link a pagamento. Nelle linee guida di Google è dichiarato espressamente che “qualsiasi link inteso a manipolare il PageRank o il posizionamento di un sito nei risultati di ricerca di Google può essere considerato parte di uno schema di link e una violazione delle Linee guida per i webmaster di Google”. La compravendita di link è sicuramente in cima a questa lista.

Se hai già ottenuto dei link in entrata al tuo sito a pagamento, la cosa migliore da fare è interrompere quanto prima e utilizzare lo strumento disavow per il rinnegamento dei link, che indica di ignorare i link a pagamento quando calcola il tuo Pagerank.

Altra cosa da cui tenersi lontani sono le link farm, cosiddette “fabbriche di link”, delle pagine o a volte interi siti web, sviluppati esclusivamente per la creazione di collegamenti.

Sono totalmente prive di contenuti o di indicazioni informative utili all’utente, e hanno come unico scopo quello di incrementare artificialmente, e in maniera scorretta, la popolarità dei siti che ne fanno uso.

Si tratta comunque di un metodo che sta progressivamente perdendo la sua popolarità e che, negli ultimi anni è stato sempre più individuato dagli spider nella fase di scansione dei contenuti e, di conseguenza, penalizzato.

Diversity, inclusion, equality: Spotify contro la discriminazione di genere

Libertà di esprimere la propria unicità. Ispirare un cambiamento positivo ed aprire nuove strade per la parità di genere verso una cultura del rispetto delle differenze, nel tentativo di abbattere disuguaglianze, stereotipi e clichè.

L’onda rainbow si propaga in Italia per il Pride Month, per celebrare la difesa dei diritti delle persone, oltre le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Attivisti, star system, brand e aziende in campo per contrastare l’omofobia e la transfobia, l’avversione e l’intolleranza nei confronti delle persone, gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.

Diversità che può tradursi in leva di business o nella necessità, per i brand, di prevedere all’interno dell’organizzazione aziendale anche un Chief Diversity Officer per l’inclusione della diversità e della disabilità.

La rivoluzione dei modelli culturali

Una spinta rivoluzionaria che parte dalle icone indiscusse del pop mondiale, da Madonna, a Cher e Lady Gaga con messaggi di sensibilizzazione  rivolti all’affermazione della dignità e dell’uguaglianza, alle grandi big tech, come Spotify, eBay, Facebook, Google e TikTok, riunite in Italia nel progetto #Tech4Pride con l’illuminazione arcobaleno del Palazzo storico del Comune di Milano in occasione della Pride Week.

“Un’illuminazione fisica, ma soprattutto metaforica – spiegano le big company – per accendere i riflettori sull’importanza di sostenere un luogo sicuro per ragazze e ragazzi respinti dalle loro famiglie dopo aver fatto coming out”.

Un’iniziativa congiunta tesa al sostegno di Casa Arcobaleno, una Casa per i ragazzi discriminati per il proprio orientamento sessuale e identità di genere o per il percorso di transizione avviato. Un luogo sicuro dove sentirsi accolti per realizzare il proprio progetto di vita, seguendo i propri desideri.

«La musica, nella storia, ha sempre offerto alle minoranze culturali oppresse il modo per far sentire la propria voce. E noi, che nasciamo come piattaforma di streaming musicale, abbiamo fatto nostro questo ruolo di “amplificatori”»,

esordisce Ester Gazzano, Head of Consumer Marketing, Southern and Eastern Europe di Spotify, che si racconta a Ninja Marketing sul tema delicato della Diversity & Inclusion.

 

 

Diversity, inclusion, equality: Ester come si costruisce una strategia D&I, su quali principi etici si fonda?

«Nel caso di Spotify, la Diversity & Inclusion rappresenta una parte fondamentale del Dna aziendale: ha nella sua mission la volontà di dare a tutti la possibilità di esprimere la loro arte, e quindi incoraggia, supporta e a volte fa da pioniere a queste voci che sono segnale di un cambiamento sociale importante. Oltre a essere parte integrante della mission aziendale, la D&I nel nostro caso è rispecchiata dalle stesse persone che sono parte dell’azienda: in Spotify arrivano talenti di ogni cultura, razza e genere, per poter rappresentare ogni punto di vista, incoraggiare la creatività, perseguire l’innovazione e capire meglio ogni tipologia di utente e creator».

Spotify, eBay, Facebook, Google e TikTok in campo, per la prima volta insieme, per sostenere la comunità LGBTQA+ e celebrare la Milano Pride Week. Come nasce questa sinergia?

«La sinergia nasce dalla volontà, come ha citato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala a commento dell’iniziativa, di fare la differenza insieme nella promozione dei diritti e nella diffusione della cultura della condivisione, della solidarietà e della tolleranza. Noi di Spotify, come le altre big tech coinvolte, siamo un po’ uno specchio di quello che accade nella società, in termini di costumi, tendenze, movimenti sociali: il movimento a favore dei diritti della comunità LGBTQ+ cerca una rappresentanza anche attraverso le aziende che sono, appunto, in grado di veicolare i loro messaggi e amplificare la loro voce, e Spotify lo è certamente. La cronaca di quest’anno ha visto protagonisti diversi casi di ragazzi e ragazze discriminati dalle proprie famiglie dopo aver fatto coming out. Abbiamo dunque ritenuto fondamentale attivarci e unire le forze per supportarli, affinchè possano avere un luogo sicuro, quale è Casa Arcobaleno, in cui essere accolti e trovare una nuova famiglia».

LEGGI ANCHEPride Month: come i brand stanno avvicinando le community LGBTQ+

L’importanza dell’autenticità della vision D&I per un’azienda

Inclusione: è una strategia di marketing da cavalcare per le aziende o una reale conquista nella lotta contro ogni forma di discriminazione?

«Non esiste strategia di marketing legata alla D&I che possa essere efficace senza che l’azienda non abbia l’inclusività nel suo DNA. Le persone oggi chiedono, se non pretendono, autenticità da parte delle aziende, così come chiedono che le aziende si esprimano e agiscano in maniera concreta su determinati temi e accadimenti. Dunque l’inclusione, così come la diversità, prima di tutto devono essere parte integrante di un’azienda».

La narrazione podcast della cultura queer: nasce PRIMA

Quali sono le iniziative ideate da Spotify per garantire diversità e inclusione all’interno dell’azienda e, in contemporanea, permettere ai propri creator di manifestare la propria libertà di espressione.

«Negli anni durante il mese del Pride siamo stati presenti con diverse attivazioni volte a creare uno spazio più ampio e permanente per la cultura queer, sia sulla piattaforma che nella società. Quest’anno in Italia abbiamo lanciato PRIMA, un nuovo podcast originale che racconta la storia di Mariasilvia Spolato, la prima donna in Italia ad aver dichiarato pubblicamente la sua omosessualità nel 1972. Questo podcast vuole celebrare, a 50 anni dalla nascita dei primi movimenti omosessuali, il coraggio di chi, esponendosi in prima persona, ha aperto nuove strade e cambiato la vita delle generazioni successive. Abbiamo inoltre rinnovato Pride, un hub editoriale che promuove artisti, podcaster e playlist LGBTQIA+. Dell’hub fa parte anche la playlist Pride Italia, che celebra la musica di artisti e artiste che fanno parte della comunità italiana LGBTQIA+ o che a essa sono legate, in modo iconico. Spostandosi sul tema a noi caro del gender gap, abbiamo di recente lanciato la nostra campagna globale EQUAL».

Ester Gazzano, Head of Consumer Marketing, Southern and Eastern Europe di Spotify

LEGGI ANCHESpotify lancia in Italia Ad Studio, la piattaforma pubblicitaria self service

In cosa consiste EQUAL?

«È dedicata a promuovere la parità di genere e a celebrare il contributo delle donne nel mondo dell’audio. Tramite Equal, intendiamo far conoscere sempre più le artiste e le podcaster a livello locale e internazionale, attraverso partnership globali, attivazioni, nuovi contenuti e supporto concreto sulla piattaforma come all’esterno.

La cultura della D&I viene trasmessa da Spotify sia ai creators che alla sua audience anche attraverso le persone che sono parte dell’azienda: a livello centrale vengono promossi diversi programmi, progetti ed eventi orientati a favorire l’inclusione, come ad esempio l’Inclusion Summit, che nel tempo ha ampliato il numero di delegati da diversi uffici nel mondo proprio per garantire massima rappresentanza e favorire un momento globale di confronto su questi temi».

Da creator ad inspirator: quanto sarà fondamentale ispirare modelli positivi contro qualsiasi forma di odio razziale, di genere, etnico o religioso?

«Sicuramente è fondamentale. Anche per questo la nostra campagna sulla parità di genere, EQUAL, mette in primo piano ogni mese delle nuove artiste. Il primo volto che abbiamo scelto, ad esempio, è stato quello di Madame, che sul tema si è personalmente esposta e che rappresenta un modello di riferimento per tutti i giovani, essendo stata grado di parlare di diversità, inclusione e di ricerca della propria identità con un linguaggio accessibile a tutti: quello della musica».

Pari opportunità di genere anche nelle progressioni di carriera: le statistiche, purtroppo, dimostrano un gap salariale e anche di crescita professionale delle donne rispetto agli uomini. Qual è la vision di Spotify in proposito?

«È un gap che conosciamo, avendo rilevato che, ad esempio, solo 1 artista su 5 nelle classifiche è donna, un dato in netto contrasto con il ruolo chiave e la grande influenza delle donne sia nel successo di Spotify che dell’industria musicale in generale. Un dato che prendiamo come punto di partenza per dare il nostro contributo e costruire progetti che possano colmare il gap. Nell’ambito di EQUAL, ad esempio, abbiamo lanciato un Board attraverso cui 15 organizzazioni di tutto il mondo si impegnano a offrire un incentivo economico, una tantum, per supportare le artiste e lavorare in collaborazione con loro per scoprire metodi tangibili per rendere l’industria audio più equa. Abbiamo inoltre rinnovato, sempre a livello globale, anche programmi di successo come Sound Up per dare sempre nuove opportunità alle donne nel mondo dell’audio. Il tutto oltre alle playlist dedicate alle artiste donne, che promuoviamo sempre nell’ambito di EQUAL».

Nasce Spotify Greenroom: come sarà possibile bloccare eventuali contenuti offensivi della dignità umana? È possibile, inoltre, tracciare un primo bilancio a meno di due settimana dal lancio in Italia?

«Abbiamo lanciato Greenroom consapevoli che il potenziale dell’audio è illimitato, quindi anche con l’obiettivo di sperimentare nuovi format che aiutino i creator a interagire con la propria audience e viceversa. Non abbiamo risultati da condividere a così poco tempo dal lancio, ma siamo convinti che questo possa rappresentare un ulteriore strumento da offrire alle persone, artisti o utenti, per esprimere la loro creatività. Per garantire a tutti un’esperienza piacevole e sicura su Greenroom, non sono ammessi contenuti che fomentano l’odio o l’esaltazione della violenza, la promozione dell’autolesionismo, le molestie, la pubblicazione di contenuti sessualmente espliciti e violazioni delle condizioni d’uso di Greenroom. In generale stiamo lavorando per assicurare che le policy legate alla gestione dei contenuti su Greenroom siano coerenti con quelle delle altre piattaforme da noi acquisite (es. Anchor, Megaphone) e continueremo a investire in quei team che svolgono un ruolo nel garantire che le nostre piattaforme siano sempre sicure da utilizzare».

LEGGI ANCHEGreenroom, la nuova social app di Spotify che sfida Clubhouse

temporelli copertina

Podcast, Steve Jobs e stampa 3D: intervista a Massimo Temporelli

Sposare una tecnologia, sposare l’innovazione significa guardare al futuro con ottimismo. Nessuna delle persone che dicono di voler abbandonare la tecnologia sarebbe disposta a fare a meno del wi-fi o dei viaggi in aereo, a meno di non essere davvero ortodossi“.

In questa tappa degli appuntamenti con gli Unbreakable Speaker protagonisti di N-Conference, Mirko Pallera di Ninja ha incontrato Massimo Temporelli, fisico e co-founder della start up innovativa sulla fabbricazione digitale TheFabLab.

>> Iscriviti al canale Unbreakable Tour per seguire tutte le tappe del viaggio alla scoperta delle aziende indistruttibili <<

F***ing Genius e stampa 3D

Massimo è anche protagonista di un seguitissimo podcast, “F***ing Genius“, che racconta le grandi figure che hanno cambiato la nostra evoluzione, da Nikola Tesla a Steve Jobs, da Marie Curie a Leonardo da Vinci: assolutamente consigliato!

Secondo lui, fare ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie è l’unico modo per far incontrare innovazione e sostenibilità. Il suo F***ing Genius ideale è quasi un antropologo, oltre che uno scienziato, più umano e meno tecnico, in grado di proporre alla società quello che non sa ancora di volere: quello che rappresentano ad esempio Steve Jobs ed Elon Musk.

Audacia, coraggio, tecnologia, progettualità, innovazione sociale e tecnologica: questa la ricetta di Massimo Temporelli per essere unbreakable.

massimo temporelli the fablab

LEGGI ANCHE: Viaggio nella scuola che prepara i nativi digitali al futuro con il coding e la stampa 3D

Il grande potenziale della digital fabrication è che permette di passare facilmente dall’idea al progetto e dal progetto alla produzione con pochi passaggi, senza dover frequentare la vecchia filiera industriale.

Infatti, nel corso del viaggio all’interno di TheFabLab, il suo spazio in Talent Garden, tra “Umarell” di ogni dimensione e altri prodotti di artigianato digitale da scrivania stampati in 3D come il “Made in Italy” (la famosa manina “all’italiana” che oscilla), Massimo ci spiega perché ha dato vita al suo podcast verticale sul percorso di alcune delle personalità più innovative della storia:

Se i giovani ascolteranno le storie di Marie Curie, che nell’800 fece di tutto per diventare una scienziata e ricercatrice quando era complicato per le donne; se sentono le storie di Elon Musk, di Steve Jobs, di Edison, di Laura Bassi, di Archimede, si innamoreranno della scienza e porteranno il messaggio anche in quest’epoca: portare la scienza e la tecnologia a compiersi nel business“.

L’hacking delle maschere per trasformarle in respiratori

La passione per la scienza e la tecnologia può portare a risultati inattesi: “Quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, mancava tutto: valvole, siringhe, mascherine. Così mi ha chiamato la direttrice de Il Giornale di Brescia, chiedendomi di realizzare le valvole con la stampa 3D. Grazie a Cristian Fracassi, che ha fatto reverse engineering sulle valvole esistenti, abbiamo realizzato i primi prodotti. Poi, una cosa incredibile: grazie alla collaborazione di Decathlon, siamo riusciti a trasformare un tipo di maschera in uno strumento per la respirazione assistita. Tanti Fab Lab si sono messi a disposizione del progetto e abbiamo contribuito a salvare probabilmente migliaia di persone in diverse parti del mondo“.

In questa storia ci sono tutti gli elementi per diventare unbreakable: audacia, coraggio, tecnologia, progettualità e innovazione, sociale e tecnologica.

>> Viaggia assieme a Mirko Pallera sul Ninja Van per scoprire le aziende Unbreakable. Iscriviti qui <<

cannes lion

Cannes Lions 2021: i vincitori e le campagne più coinvolgenti

Si sono conclusi i Cannes Lions 2021, anche questa volta svolti in streaming a causa delle restrizioni anti Covid. I progetti presentati quest’anno sono stati più di 29mila, provenienti da 90 Paesi. Alcune iscrizioni concorrevano anche per i premi del 2020, ovviamente sospesi a causa della pandemia.

Da questa edizione del festival della creatività, l’agenzia pubblicitaria Publicis Italy esce da grande vincitrice, avendo fatto incetta di 30 Leoni ed essendosi  aggiudicata anche il titolo di seconda agenzia più premiata dell’anno.

Tra tematiche attuali come la pandemia e l’inclusività  di genere, abbiamo selezionato quelle che secondo noi sono state le campagne più belle ed coinvolgenti.

Grand Prix Film| Grand Prix Health & Wellness| Titanium Grand Prix|

Gold Lion Glass| Gold Lion Film Craft| Gold Lion Health & Wellness|

Gold Lion Film – 2021

ESSITY – BODYFORM #Wombstories 

Agency AMV BBDO Londra

Super premiata durante i Cannes Lions 2021, Bodyform racconta ancora una volta le donne dal punto di vista del ciclo mestruale. Difficoltà a concepire con la fecondazione assistita, endometriosi, volontà di non volere figli, menopausa. Storie comuni, normali, viste dall’esterno. E il racconto animato visto dal punto di vista dell’utero: a volte triste e arido, a volte confuso, impazzito, dispettoso. Un universo complesso e a volte poco conosciuto. Il piacere, la rabbia, l’amore, il dolore, l’accettazione: non è facile “relazionarsi” con il proprio utero. Tutti dovrebbero sapere cosa significa e, soprattutto, comprendere. Un grande film questo di Essity, per i contenuti, per la realizzazione e per continuare ad incoraggiare le donne a raccontare la propria storia, ogni storia di donna e di utero.

La campagna Womb Stories insieme alle precedenti Bloody Normal e Viva la Vulva, è volta alla consapevolezza del corpo della donna e alla rottura dei tabù sul ciclo mestruale a cui ancora oggi (nella vita e in pubblicità), siamo legati.

Wombstories inoltre ha dato coraggio a migliaia di conversazioni sulle proprie storie e sulla condivisione dei racconti sulla malattia dell’endometriosi. Ma non solo: ha dato vita ad una nuova metodologia per classificazione del dolore, andando a sostituire l’obsoleta scala “da 1 a 10”. Attraverso sensazioni e descrizioni inserite in un “dizionario del dolore” risulta più semplice riconoscere e diagnosticare i diversi tipi di dolore, in particolare quello dell’endometriosi.

cannes lions_wombstories_bodyform

Grand Prix Film 2021

NIKE • You Can’t Stop Us

Agency Wieden+Kennedy Portland

Negli ultimi anni abbiamo dovuto riprogrammare eventi e quotidianità, siamo stati e lo siamo ancora protagonisti di rivoluzioni a favore delle diversità. Nel film, il filo narrativo è quello del mondo dello sport che in pieno stile Nike affronta diversi ostacoli: in questo caso la pandemia e l’ingiustizia razziale. Il mashup, realizzato attraverso l’analisi di 4000 filmati ci mostra, come in un doppio schermo, gli atleti più famosi durante le loro performance. Tra questi notiamo anche il quarterback Colin Kaepernick, già protagonista di Nike e dei Cannes Lions 2019, che con il “taking the knee” mostra la sua protesta contro le discriminazioni razziali. “You can’t stop us” recita il voice over. Perché anche quando le cose non andranno bene, la nostra forza sarà quella di non essere soli. “E quando le cose non saranno giuste, ci uniremo per il cambiamento”. Nonostante le difficoltà, torneremo più forti che mai perché “nessuno può fermare quello che possiamo fare insieme”.

Grand Prix Film | Gold Lion Film Craft 2020

LACOSTE • Crocodile Inside 

Agency BETC Parigi

Lo sgretolarsi delle anime di una coppia durante un litigio si riflette con lo sgretolarsi del mondo attorno. Sui loro visi si leggono rabbia, passione, rancore, delusione. Si separano, si ritrovano ma i riavvicinamenti non convincenti portano ad un finale disastroso in cui la coppia riesce però a salvarsi in extremis grazie alla forza dell’amore.

Gold Lion Film | Gold Lion Film Craft 2020\2021

DIESEL • Francesca

Agency Publicis Italy

La modella trans Harlow Monroe è la protagonista di questo tanto brillante quanto attuale film. Nei panni di un giovane, vive la sua quotidianità costruendo il suo sogno di diventare una donna. Durante la transizione Francesca, piena della sua consapevolezza femminile ha però ancora un desiderio più profondo: quello di diventare suora. La sua determinazione le regala una nuova identità e la realizzazione personale.

Complimenti Publicis Italia!

Grand Prix Outdoor 2021

HEINEKEN • Shutter Ads

Agency Publicis Italy

Un’idea a livello globale che ha coinvolto nuovi spazi OOH a favore dei bar costretti a chiudere durante il periodo di lockdown. Publicis Italia ha trasformato 5000 saracinesche di tutto il mondo in spazi pubblicitari per il brand Heineken, “pagando” gli affitti degli spazi direttamente ai commercianti. Una grande operazione che ha raccolto 7,5 milioni di euro destinati appunto alla sovvenzione dei locali chiusi.

cannes lions 2021_publicis italy_shutter ads_heineken_ninja marketing

Grand Prix Outdoor 2020

BURGER KING • The Moldy Whopper

Agency Burger King Miami, Publicis, Ingo e David Miami

Burger King ha una grande notizia da comunicare: nella composizione dei suoi panini ha eliminato 8.500 tonnellate di conservanti artificiali a livello globale. Come farlo sapere se non con una chiara immagine della naturale decomposizione degli alimenti durante il tempo? Ci saremmo aspettati anche un’analisi delle muffe ma, per questa volta, non fa niente!

cannes lions 2021_moldy whopper_burker king_ninja marketing

LEGGI ANCHE: I “polli verdi” di Burger King invadono City Life: in arrivo i nuggets vegetali

Grand Prix Outdoor

RENAULT • Village Electrique

Agency Publicis Conseil Paris

Non tutti sono aperti ai grandi cambiamenti. Negli ultimi anni, nonostante la consapevolezza che per il settore automobilistico l’elettrico sia il futuro, il 93% delle persone ritiene di non essere pronta a questo cambiamento. Renault ha trovato un modo alternativo per persuaderci. Scovando uno dei più piccoli paesi in Francia, ha sostituito le 11 automobili dei 25 cittadini con altre elettriche per un periodo di 3 anni. Appy, di fatto, è diventato il primo paese al mondo 100% elettrico. Sono cambiate le abitudini degli abitanti? No di certo. Ma a cambiare sono state le emissioni di Co2 e le vendite delle auto elettriche in Francia, incrementate del 50%. Proprio un “Appy” ending.

Grand Prix Print & Publishing | Grand Prix Campaign Industry Craft 2020\2021

DOVE • Courage is Beautiful

Agency Ogilvy London

Dove, famosa per esaltare con positività la bellezza nella autenticità di ognuno, è riuscita a coglierla anche in un periodo di sofferenza come quello della pandemia. La vera bellezza questa volta è nella forza e nella stanchezza di tutti gli operatori sanitari che si sono dedicati alla cura dei pazienti ricoverati. Diversi soggetti per un unico concept di impatto. Visi scavati e stanchi, segnati da tute, mascherine ed elastici. La bellezza di quei segni sta nel coraggio e nell’amore con cui hanno messo a rischio la propria vita per aiutare quella degli altri.

cannes lions 2021_dove_courageisbeautiful_ninja marketing

LEGGI ANCHE: Cannes Lions 2020: le premiazioni dei migliori creativi dell’ultimo decennio 

Grand Prix Design 2020

NOTPLA • Notpla

Agency Superunion London

Una nuova visione del packaging: naturale e comodo. Così Notpla presenta ai Cannes Lions 2021 il suo progetto contro l’abuso della plastica che sta distruggendo il mondo. Un nuovo modo di dissetarsi e di usare le monoporzioni. Un aiuto per l’ambiente che grazie alle sue caratteristiche organiche -e non sintetiche- riesce a decomporsi in poche settimane contro i 700 anni della normale plastica.

Grand Prix Design 2021

H&M • Looop

Agency Akqa Stoccolma

L’87% degli abiti che non usiamo più finiscono in discarica. Per dare un aiuto concreto al cambiamento climatico dovuto alle emissioni delle lavorazioni, H&M promuove la circular fashion. Insieme all’Honk Hong Research Institute of Technology, è stato messo a punto il primo sistema di riciclaggio da capo a capo. Attraverso un’esperienza immersiva, i clienti possono scegliere in quali vesti -è il caso di dire- far rinascere il proprio capo di abbigliamento che desiderano riciclare. Senza l’uso di acqua né di prodotti chimici. Saranno spettatori del processo di destrutturazione e ricomposizione dei filati direttamente in negozio. H&M prevede di portare la tecnologia Looop anche fuori dalla Svezia, in nuovi mercati per incoraggiare i brand a scegliere il riciclaggio. Il messaggio, per noi, è quello di guardare ai nostri abiti vecchi come una risorsa e non più come un ingombro da buttare via.

Gold Lion Design 2020\2021

KRAFT HEINZ CANADA • Pour Perfectly

Agency Rethink Communications

Può un’etichetta posizionata in modo diverso sul prodotto incrementare le vendite e aumentare l’interesse di ricerca del 400%? Ebbene, sì. Heinz Ketchup, di fama quasi preistorica, ha riconquistato il suo pubblico canadese ed attirato nuovi acquirenti grazie ad una semplice ma evidentemente potentissima mossa: ruotare la sua etichetta di 31° in modo da suggerire la perfetta angolazione per la fuoriuscita del prodotto.

Grand Prix Glass 2020\2021

STARBUCKS • I AM

Agency VLMY&R Brasile

Il Brasile registra la maggior percentuale di transgender del mondo. Nonostante ciò, le pratiche burocratiche per cambiare nome richiedono tempi lunghi e procedure ostili. In più, il pregiudizio e la discriminazione rendono il cambio di identità socialmente e psicologicamente alienante. Così, Starbucks per la Giornata Internazionale della Visibilità Transgender, in accordo con l’ufficio notarile ha trasformato il locale in un ufficio in piena regola, pronto a garantire il cambio nome in modo legale e rapido. Il 29 Gennaio si trasformerà dunque nella giornata in cui Starbucks aiuterà le persone nel processo legale di cambio nome.

starbucks_iam_cannes lions

Grand Prix Creative Strategy 2020\2021

CHEETOS • Can’t Touch This

Agency Goodby Silverstein & Partners

Cheetos, gli snack al formaggio dalla polvere arancione, per riposizionarsi sul mercato ha trasformato la sua debolezza in punto di forza. Per anni Cheetos è stato lo snack per le pause in famiglia che nel tempo si è rivelata non essere più la condizione dominante di acquisto. Il “difetto” di lasciare le dita sporche ha aperto nuovi punti di vista verso un nuovo pubblico non più circoscritto in casa ma uno dall’indole giocosa e dispettosa. I Pop Corn Cheetos hanno spostato l’attenzione su quello “sporco difetto“, trasformandolo in un buon motivo per giustificare una simpatica indolenza.

 

Titanium Lion | Gold Lion PR | Gold Lion Direct | Gold Lion Brand Experience & Activation 2020

DIESEL • Enjoy Before Returning

Agency Publicis Italy

Acquistare abiti, indossarli e poi restituirli per ricevere il completo rimborso: questo è il Wardrobing, il fenomeno che sta costando all’industria della moda ben 15 bilioni di dollari l’anno. Mentre mezzo mondo sta combattendo contro questa politica, Diesel, dalla filosofia prettamente controcorrente, invece la incentiva. Nella sua campagna F\W 2019 il brand ispirandosi al wardrobing mostra modelli che indossano le etichette ben in vista sugli abiti, a penzoloni sulle aste degli occhiali e dai cinturini degli orologi. Poco importa…quale pubblicità migliore che si trasforma addirittura in un trend? Questo approccio infatti ha portato a Diesel un incremento delle vendite del 24%, una riduzione dei resi del -9% in store e del -14% online. Ma comunque ricordatevi di non staccare le etichette dai vestiti!

diesel_enjoy before returning_cannes lions 2021

Gli altri premi vinti da Publicis Italy ai Cannes Lions 2021, oltre i più importanti già citati, sono:

Diesel “Enjoy Before Returning” : 1 Argento in Creative Ecommerce; 3 Bronzi in Creative Ecommerce, Social & Influencer e Print & Publishing;

Diesel “Francesca”: 1 Argento in Film;

Heineken “Shutter Ads”: 1 Argento in Outdoor e 1 Argento in Media;

Heineken “We’ll met again”: 1 Bronzo in Film;

Barilla “Playlist Timer”: 4 Bronzi in Social & Influencer, Direct, Entertainment for Music, Audio e Radio;

Bottega Veneta “The Invisible Store”: 1 Argento e 1 Bronzo in Outdoor;

Netflix “The Crown”: 1 Bronzo in Single Market Campaign.

Docenti di tutta Italia a scuola di intelligenza artificiale: Summer School sull’AI a Modena

Sono passati alcuni mesi dalla firma del protocollo d’intesa che ha visto Ammagamma e l’Istituto Comprensivo 3 di Modena “Mattarella” dare vita a LUCY, la prima scuola sperimentale di intelligenza artificiale per gli istituti secondari di primo grado.

Dato il successo di questa prima esperienza, positiva sotto tutti i punti di vista per gli oltre cento studenti che vi hanno preso parte, Ammagamma e l’Istituto Mattarella hanno deciso di dare vita anche alla fase successiva del progetto. L’obiettivo è quello di educare anche gli adulti a comprendere e a utilizzare i dati e le tecnologie di intelligenza artificiale, in modo consapevole e responsabile, ovvero di formare i docenti del primo ciclo (scuola primaria e secondaria di primo grado) di altre scuole d’Italia, affinché possano replicare il programma didattico di Lucy e gettare le basi per creare una community sulla buona pratica di educazione all’AI.

Con il progetto Lucy abbiamo realizzato la prima sperimentazione curricolare di didattica dell’intelligenza artificiale per la scuola secondaria di primo grado, dedicata non solo agli studenti ma anche ai docenti. Questa esperienza annuale, realizzata per le terze medie dell’IC3 di Modena, ci ha portato a costruire un percorso multidisciplinare e laboratoriale finalizzato alla scoperta dei meccanismi di funzionamento dell’AI e all’immaginazione delle implicazioni e nuovi utilizzi delle tecnologie intelligenti.

Ha commentato Daniele Barca, Preside dell’IC3 Mattarella di Modena.

Formazione

LEGGI ANCHE: Le migliori attivazioni dei brand su eSport e gaming

L’intelligenza artificiale è infatti integrata nella nostra vita digitale quotidiana e può essere un valido supporto nel processo decisionale delle persone. Ma che cos’è l’intelligenza artificiale? Cosa è in grado di fare e dove è possibile applicarla? Come leggere i dati che vediamo tutti i giorni?

Educare all’intelligenza artificiale non significa solo rendersi conto di quali siano gli strumenti “intelligenti”, ma anche, e soprattutto, significa comprenderne il funzionamento per ridimensionare la percezione “magica” e la visione distopica di quello che potrebbe essere il suo impatto nel futuro.

Educare a pensare è un vero e proprio format didattico che abbiamo studiato per rispondere al tema dell’approccio critico al digitale e trova fondamento nei concetti espressi all’interno del libro bianco sulla didattica dell’intelligenza artificiale “De Arte Intelligendi”, redatto e promosso da Ammagamma. Serve un approccio multidisciplinare per comprendere a fondo l’AI. Questa è l’ambizione della nostra scuola e la visione educativa di Ammagamma.

Ha aggiunto Pietro Monari, responsabile dei progetti Education di Ammagamma.

Il percorso, che si svolgerà tra gli spazi dell’Istituto Comprensivo e il convento di suore Orsoline dove ha sede Ammagamma, guiderà i partecipanti in un viaggio tra l’evoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale e la storia culturale modenese, attraverso delle attività laboratoriali che metteranno in collegamento la storia, la letteratura, la magia e l’immaginazione, con l’informatica, la robotica, la natura e la matematica.

Il corso è accreditato S.O.F.I.A., con il codice 60473, darà diritto a crediti formativi e si terrà presso il future lab spazio Leo dell’IC3 di Modena (scuole medie Mattarella, Viale Piersanti Mattarella, 145).

Qui per accedere alla pagina di iscrizione alla Summer School.