Dodicesimo appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
L’argomento di questa puntata è la Sostenibilità: ne abbiamo parlato con Enea Roveda, CEO di LifeGate. Una community che oggi conta oltre 5 milioni di persone, che ha reso possibile l’acquisizione di linguaggi, metodi e strumenti ideati per un target sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile.
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Sostenibilità, tema sempre più cruciale: min 14,40
La diffusione Digital: min 19,00
Com’è cambiato il coinvolgimento degli italiani: min 24,00
L’adattamento dei processi aziendali alla sostenibilità: min 30,00
La crisi sanitaria e gli effetti sulla sensibilità allo sviluppo sostenibile: min 37,20
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/Progetto-senza-titolo-9-compressed.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-07-30 18:26:542021-07-30 18:26:54La sostenibilità come leva strategica per le imprese
50 anni fa i dipartimenti Risorse Umane spuntavano come funghi nell’organigramma delle grandi aziende.
Oggi la stessa dinamica accade per i dipartimenti di Digital Marketing e Social Media. Difficile non averne uno all’interno della struttura aziendale.
Ormai, anche i grandissimi brand si sono convertiti al dio Social. Se anche un gigante del tech come Apple presidia quotidianamente le principali piattaforme, c’è un motivo: le persone danno per scontato che le grandi aziende siano intercettabili sui social media.
E, più è grande l’azienda, maggiori sono le aspettative delle persone sui tempi di reattività alle loro domande. O sulla capacità di offrire argomenti di intrattenimento creativi, contenuti interessanti che diffondono i valori del brand. O ancora, porre rimedio a eventuali casi di emergenza e scivoloni sul web.
Nella maggior parte dei casi, queste aspettative non sono disattese. Nella maggior parte dei casi, appunto. C’è ancora qualcuno che pensa di poter fare a meno di questo canale di comunicazione, di cui invece ha bisogno ogni azienda, indipendentemente dalla sua dimensione.
Proviamo a identificare i motivi che spingono una grande azienda ad investire nei social media per come soddisfare (o in alcuni casi superare) le aspettative dei clienti, in modo da applicare le conclusioni anche alle nostre realtà più circoscritte.
Il dipartimento di Social Media Marketing potrebbe essere un’impresa a sé stante
Una grande multinazionale si trova spesso a gestire diversi canali social in diverse aree del mondo e lingue.
In base al mercato, le aziende possono anche gestire account separati per supporto al cliente, marketing, verticali di business, divisioni interne e persino nuove opportunità di carriera.
Basta digitare la parola “Disney” nella barra di ricerca di YouTube e vedere quanti risultati vengono visualizzati.
Le attività di social media marketing coinvolgono team di grandi dimensioni, una o più agenzie di comunicazione, un supporto legale e strumenti di gestione su scala aziendale.
Per mantenere la coerenza di Tono di Voce e Brand Identity su ogni piattaforma social, le aziende si affidano a linee guida, manuali operativi e documenti di social media policy interna ed esterna.
Gli obiettivi principali delle grandi aziende sui social
1. Aumentare la consapevolezza del Brand
Anche se molte grandi aziende B2C possono già beneficiare di una solida brand awareness, i social media hanno la capacità di aumentare la percezione del marchio con determinati messaggi o specifiche campagne di marketing studiate per lanci di prodotto, eventi particolari e altre iniziative commerciali.
Anche per le aziende B2B, i social media si rivelano un mezzo per aumentare la visibilità del marchio e pubblicizzare soluzioni commerciali verso potenziali partner e clienti.
2. Entrare in connessione con un pubblico specifico
Tutto parte da un unico assioma: piattaforme social diverse sono popolate da pubblici con dati demografici diversi.
Ad esempio, per raggiungere i consumatori cinesi benestanti, i brand del luxury fashion sono stati tra i primi ad aprire account aziendali WeChat.
Viceversa, per raggiungere il pubblico più giovane, diversi grandi marchi come Chipotle, Betty Crocker e Fruit Gushers, sono passati su TikTok.
La segmentazione avviene anche all’interno delle piattaforme stesse: tante aziende gestiscono account separati per aree geografiche e destinatari differenti.
Netflix, ad esempio, ha impostato un re-indirizzamento automatico in base alla posizione geografica dell’utente. Il targeting degli annunci sponsorizzati è un’altra tattica ben nota che i principali marchi utilizzano per raggiungere il pubblico correto.
3. Misurare il sentiment del cliente
La percezione del cliente può spostare l’equilibrio su tutto il processo di sviluppo del prodotto, la messaggistica e persino i valori aziendali.
Il feedback diretto dei consumatori attraverso sondaggi e questionari è un modo intelligente per trovare spunti di riflessione o suggerimenti creativi.
Il monitoraggio dei fan sui social media offre alle aziende un modo per interpretare i segnali, individuare le tendenze del momento, capire meglio ciò che interessa alle persone. Basta chiedere alla propria community online e i veri fan del brand si scatenano nel fornire il proprio supporto.
Il social listening permette ai brand di essere presenti quando conta. Non sempre gli utenti sui social si ricordano di taggare le pagine o i profili ufficiali delle aziende quando parlano di loro. Ecco perché è molto importante una costante attività di monitoraggio che tenga traccia anche delle parole chiave oltre che le menzioni.
4. Fornire assistenza ai clienti
Tutti noi oggi interpelliamo i canali social quando abbiamo bisogno di supporto per un prodotto o un servizio. Secondo uno studio della Harvard Business Review, semplicemente rispondere alle persone sui social media innesca un effetto positivo verso il brand e l’azienda.
Secondo la ricerca, i clienti che hanno ricevuto un qualsiasi tipo di risposta da un referente o un social media manager dell’azienda, si sono rivelati maggiormente predisposti a spendere di più con quell’azienda.
5. Aumentare il traffico e le vendite
Dal social selling al social commerce. I social network sono una delle principali fonti di traffico e di vendita per le grandi aziende. E lo saranno sempre di più.
Le piattaforme social continuano ad implementare nuove funzionalità per rendere lo shopping ancora più facile. Dalle pagine vetrina, le dirette live dedicate alla vendita, il tag dei contenuti sullo shop e i sistemi di pagamento rapido in piattaforma.
Lo shopping in live-stream ha generato 449,5 milioni di dollari di vendite in un solo giorno in Cina il 1° luglio 2020.
Il social network è oggi un canale di marketing in cui poter praticare il principio di esclusività. Le grandi aziende premiano i clienti con anticipazioni, offerte riservate o a tempo, codici promozionali e accesso in premier.
6. Reclutare i giovani professionisti
Il social recruiting è una pratica ormai all’ordine del giorno. Soprattutto quando creatività e simpatia sono tra gli aspetti distintivi dell’azienda.
Le offerte di lavoro su LinkedIn sono senz’altro più sobrie, ma chi l’ha detto che il candidato perfetto per una nuova posizione vacante non si trovi proprio grazie ad un annuncio di lavoro pubblicato dai profili social ufficiali dell’azienda?
Per i giovani professionisti, l’immagine aziendale è più importante che mai.
E sappiamo quanto sia complesso e difficile soprattutto per le grandi aziende, mantenere un’immagine positiva di sé.
Un sondaggio del 2020 di Glassdoor rileva che 3 candidati su 4 in cerca di lavoro, si rivolgono ad aziende con una forza lavoro diversificata. Che prendono posizione sul Black Lives Matter, sulla diversità di genere, sull’attualità culturale e le problematiche legate al posto di lavoro. Sono topic estremamente attuali sui social media.
7. Costruire una Brand Community
Le Brand Community esistono da molto prima della nascita dei social network. Semplicemente oggi i gruppi Facebook, gli account privati e gli hashtag legati al brand sono un mezzo per comunicare ad appassionati e fan del marchio, con i club e i gruppi che fanno del brand uno stile di vita. Anche negli spazi online.
Uno studio del Journal of Business Research del ScienceDirect, afferma che la partecipazione alle community aumenta la brand loyalty verso l’azienda. Sappiamo bene quanto sia difficile costruire un rapporto di fiducia con i consumatori.
Tutti adorano scambiare quattro chiacchiere con il barista o con il parrucchiere. È il modo più semplice per restare in contatto con la realtà di tutti i giorni. I grandi brand possono raggiungere livelli di fiducia simili proprio grazie ai social media.
Ad esempio, sarebbe sufficiente rileggere la cronologia dei messaggi della chat prima di rispondere a un cliente, per comprendere la sua situazione e contestualizzarla. Sapere che è la quarta volta che qualcuno ha un problema con un servizio, o è membro di un programma fedeltà, consente di instaurare una comunicazione con prospettive migliori.
8. Rendere il tuo brand più umano
Non c’è niente da fare. Ci riesce molto più facile entrare in contatto con il nostro vicino di casa, piuttosto che con una società senza volto. Le persone vogliono avere a che fare con i volti che lavorano dietro al brand. Che si tratti di marketing, recruiting o supporto.
Ad esempio, uno studio della Harvard Business Review ha scoperto che anche qualcosa di futile come la firma di un messaggio o di una e-mail, con il nome del referente o dell’operatore che ha svolto il servizio, migliora la percezione del cliente verso l’azienda.
9. Guidare le scelte attraverso i valori
Dai barattoli per le donazioni, ai menu sostenibili, i segnali di etica delle piccole imprese sono spesso posti in bella evidenza. Da questo punto di vista, le imprese multinazionali devono lavorare un po’ di più per diffondere i valori aziendali.
Una recente ricerca dell’Università di Toronto rivela che le persone esprimono giudizi su un’azienda già solo in base alle sue dimensioni. Ugualmente, i consumatori puntano sempre più ad allineare le proprie decisioni di acquisto ai valori dichiarati ed espressi dal brand. Perciò è essenziale che le posizioni delle grandi aziende siano chiare, oneste ed espresse. Come si legge all’interno del rapporto:
La storia che racconta il marchio deve essere fedele alla tua attività e tener conto delle aspettative dei tuoi clienti
Ed è quello che fa Patagonia nelle sui suoi canali social, come in questo video YouTube.
10. Restituire alla comunità
Le persone acquistano a chilometro zero per supportare la comunità locale. Le multinazionali, viceversa, devono confrontarsi quotidianamente con lo spettro della fama di sfruttatrici.
Quasi la metà delle aziende globali valutate nel Corporate Human Rights Benchmark 2020 non supera gli standard dei diritti umani delle Nazioni Unite.
I social media sono un luogo in cui le aziende che restituiscono alle comunità in cui operano, hanno l’opportunità di distinguersi da quelle che non fanno altrettanto. I brand internazionali dovrebbero condividere sui social media le attività messe in pratica per reinvestire nella comunità di riferimento dei consumatori o in quelle in cui operano.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/presenza-sui-social.jpg6101092Nicola Onidahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNicola Onida2021-07-30 13:27:472021-09-22 17:13:43Come la tua impresa dovrebbe agire sui Social Media (anche se non è una Big)
La customer experience assume oggi sempre di più un ruolo cruciale nelle logiche aziendali e diventa quindi essenziale l’utilizzo di nuove tecnologie e di best practice precise che vadano incontro all’ottimizzazione della stessa attraverso il miglioramento della customer satisfaction, ovvero la percezione del cliente che il sistema di offerta di un’azienda ha raggiunto o superato le proprie aspettative.
I chatbot, disponibili ogni giorno e 24 ore su 24 per i clienti o l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), grazie al quale è possibile aumentare il livello di comprensione rispetto ai messaggi di testo scritti dalle persone, sono solo alcuni esempi del tipo di tecnologie su cui le aziende possono oggi contare per ottenere nuove prospettive e soluzioni capaci di migliorare la customer experience.
Queste nuove tecnologie sono infatti oggi sempre di più in forte sviluppo, perché sempre maggiore è il numero delle realtà aziendali che ne sta facendo già uso o intende farne nel prossimo futuro.
Ma oltre alle nuove tecnologie oggi a disposizione delle aziende ci sono anche molteplici best practice utili da seguire per migliorare la customerexperience.
7 tecnologie e best practice per migliorare la customer experience
Tra le tecnologie da adottare e le best practiceda seguireper l’ottimizzazione della customer experience in grado di attirare maggiormente l’attenzione delle aziende nell’ambito dei loro progetti di digitalizzazione ne possiamo elencare sette.
Ecco allora alcuni suggerimenti:
Adotta una mentalità omnichannel. I canali digitali sono aumentati con il passare del tempo. Messaggi di testo, chat web, video, social media e messaggistica in-app per i dispositivi mobili si sono infatti aggiunti ai limitati canali tipici del passato ed i clienti sono soliti utilizzare una moltitudine di canali offline e online sempre diversi per connettersi con le aziende, passando da un canale all’altro e aspettandosi una continuità nella comunicazione ed un collegamento tra questi.
Per soddisfare questa aspettativa adottare la l’omnicanalità, tecnologia infatti molto gettonata nei piani di investimento 2021, diviene essenziale per offrire una buona customer experience.
Importante è però prima di tutto la scelta di presenziare su molteplici canali e di usare i chatbot nella propria comunicazione aziendale, ovvero assistenti virtuali capaci di guidare i clienti fino a trovare la risposta cercata, uno strumento anche questo in forte crescita.
Ottimizza il servizio clienti. Diversi dati confermano che le persone sono portate ad acquistare da un marchio non solo per i prodotti che offre, ma anche per il supporto che garantisce loro. Sarebbero inoltre disposti a spendere anche fino al 17% in più con aziende che offrono un supporto al cliente ottimale, secondo una ricerca realizzata da American Express.
Per ottimizzare il servizio clienti alcuni suggerimenti da seguire sono: offrire più canali di supporto attraverso la omincanalità e ottimizzare la tempistica inerente ad attesa e risposta attraverso un unione tra supporto offerto digitalmente e di persona.
Usa agent analytics. Le tecniche di Natural Language Processing (NLP), Intelligenza Artificiale o sentiment analysis sono gli attori principali per l’ottimizzazione della gestione dei rapporti con i clienti, consentendo di rispondere più velocemente ed efficacemente alle esigenze degli stessi, ma possono allo stesso tempo rappresentare un ottimo supporto anche per l’addestramento del personale o attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale permettono di carpire le informazioni utili per identificare un cliente come un buon candidato per un nuovo prodotto così da agire mostrando il prodotto all’utente attraverso un popup.
Inoltre grazie al supporto di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, è possibile anche decidere di intraprendere azioni come l’invio di chiamate che restituiscono la maggiore probabilità di risolvere il problema nel miglior modo.
Personalizza la comunicazione verso i clienti. Una comunicazione personalizzata è ormai assodato che sia preferita dai clienti. Le persone infatti non possono fare a meno di essere coinvolte da qualcosa di personalizzato appositamente per loro.
Gli sforzi delle aziende per personalizzare la customer experience (CX) sono guidati da una comprensione delle routine di comportamento resa oggi possibile attraverso soluzioni di machine learning stabilendo le azioni in base ai dati in possesso che restituiscono un identikit del cliente.
Secondo una ricerca di Accenture Strategy si ha infatti un’ulteriore conferma del desiderio dei consumatori italiani di avere una customer experience personalizzata come mostrano i dati dell’infografica sottostante.
Tra le metodologie per personalizzare la comunicazione verso i clienti è possibile includere: l’uso della tecnologia di geolocalizzazione al fine di personalizzare in base alla posizione, l’offerta di consigli basati su acquisti fatti dal cliente in passato e adattare il sito web per offrire contenuti dinamici in base alle preferenze dell’utente.
Usa traduzioni e trascrizioni vocali in tempo reale. Eseguire traduzioni linguistiche in tempo reale durante qualsiasi tipo di interazione è una funzionalità molto utile in grado di aumentare le potenzialità degli addetti al customer service che non avrebbero più bisogno di parlare più lingue.
Allo stesso modo, la trascrizione vocale in tempo reale permetterebbe agli addetti del customer service di avere gli appunti necessari in merito ad una chiamata con un notevole risparmio di tempo evitandone la scrittura manuale.
Utilizza la sentiment analisys. Interpretare lo stato d’animo dei clienti per il miglioramento della customer experience è un aspetto fondamentale tra le best practice utilizzabili e grazie all’Intelligenza artificiale è un processo facilmente realizzabile.
Alcuni modi per farlo sono ad esempio attraverso il riconoscimento dei toni della voce durante una telefonata o nelle lettere maiuscole usate durante una webchat.
Usa la mappatura del percorso del cliente per comprendere le loro percezioni durante l’interazione con il tuo marchio. Incrociando le mappe di viaggio con le metriche principali, è infatti possibile ottimizzare la comprensione della customer experience ed è altresì possibile stabilire dove possono esserci problemi e dove è invece possibile cogliere delle opportunità.
Attraverso la Customer Journey Map, ovvero un diagramma che illustra ogni step affrontato dai nostri clienti entrando in contatto con la nostra organizzazione, è inoltre possibile creare un rapporto di fidelizzazione con i clienti grazie a:
la comprensione dell’esperienza del cliente
la conoscenza del percorso dei prodotti offerti
il miglioramento della relazione
Conclusioni
Le nuove tecnologie oggi a disposizione grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale consentono alle aziende di avvalersi di una serie di soluzioni e strumenti che unitamente a precise best practice permettono l’ottimizzazione della customer experience.
Un fattore questo, che dalle ricerche risulta essere fondamentale per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti da parte delle aziende.
Utilizzarle diviene dunque imprescindibile oggi per qualunque tipo di azienda al fine di migliorare il proprio business.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/customer-experience.jpg6141146Manuela Di Vietrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngManuela Di Vietri2021-07-29 13:00:582021-07-30 13:29:00Customer Experience: 7 best practice per migliorarla
Essere innovatori strategici è la combinazione di un atteggiamento mentale e di un approccio strategico che porta, innanzitutto, a individuare le opportunità di business offerte da nuove tecnologie e da nuovi bisogni e, successivamente, a trasformare tali opportunità in progetti imprenditoriali concreti, dando loro significati spesso radicalmente nuovi.
“L’obiettivo del Master – spiega il Direttore scientifico, prof. Carlo Bagnoli, ordinario di Innovazione Strategica presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari – è trasmettere un cambio di prospettiva dal punto di vista dell’innovazione strategica, per formare manager preparati alle sfide legate alla ridefinizione dei modelli di business e al management dell’innovazione aziendale”.
Il Master Executive di II livello in Strategy Innovation – SIM, è stato supportato da partner storici quali tra gli altri De’ Longhi, Crédit Agricole, Stiga, MAW, SuperJet International, Arper, Everel, Wartsila e ha visto la partecipazioni di esperti come Francesco Morace, Alessandro Garofalo, Ernesto Ciorra. Intende esplorare in modo sistematico l’intero processo di innovazione strategica a partire dalla generazione di un’idea nuova, fino alla creazione di nuove imprese (startup) o alla radicale ridefinizione del modello di business di imprese esistenti (re-startup).
Attraverso 300 ore di lezione e una faculty mista di docenti e manager, i partecipanti avranno modo di esplorare i diversi approcci all’Innovazione Strategica, come:
– Strategy innovation competencies: questa sezione è funzionale a superare il paradosso competitivo tra aumentare il valore offerto al cliente e abbassare il costo di produzione, attraverso una nuova proposta di valore, all’interno di un nuovo spazio di mercato;
– Strategy innovation sources: questa sezione è funzionale allo sviluppo sistemico e coordinato di Market-Pull, Technology-Push e Design-Driven Innovation al fine di alimentare la capacità innovativa delle imprese, unico modo per combattere la naturale tendenza di quest’ultime a focalizzarsi su una specifica fonte di innovazione
– Strategy innovation tools: questa sezione è funzionale a rendere operativo il processo di innovazione attraverso l’impiego di specifici strumenti e metodologie, riguardanti le attività di “anticipazione” del futuro, le tecniche di creatività, le potenzialità trasformative della digitalizzazione, il ruolo centrale della comunicazione, lo sviluppo di competenze finanziarie e organizzative per la creazione di uno Strategy Innovation Lab.
– Strategy innovation project work: questa sezione è funzionale a testare sul campo le competenze apprese nel Master.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/1_roossellina.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-07-28 15:00:122021-07-28 16:50:36Aperte le iscrizioni per la IV edizione del master in Strategy Innovation di Ca’ Foscari
Raggiungere un elevato numero di persone sui social media è sempre più difficile.
L’iscrizione alle piattaforme social non significa automaticamente visibilità. Bisogna impegnarsi pubblicando con frequenza contenutiinteressanti per il pubblico di riferimento, interagire il più possibile e testare a più non posso cosa funziona per la propria community e cosa no.
Instagram, il quarto social network più utilizzato in Italia, è un ottimo canale per promuovere i propri prodotti e servizi, ottenere interazioni e costruire una community che condivida i valori del proprio brand.
Infatti, sul blog ufficiale del social si legge che:
il 90% delle persone su Instagram segue un’azienda
2 persone su 3 sostengono che Instagram agevoli l’interazione con il brand
il 50% delle persone dichiara di essere più interessato a un brand se lo vede pubblicizzato su Instagram.
Come fare breccia nei cuori dei follower e aumentare la copertura organica
La copertura organica è la visibilità gratuita del post, ovvero quella generata automaticamente senza ricorrere a sponsorizzazioni di alcun tipo.
La copertura di ogni post non viene generata a caso, ma segue le regole dettare dell’algoritmo del social.
Alcune settimane fa, Adam Mosseri, CEO di Instagram, ha rivelato che il social non sarà più solo una piattaforma di condivisione foto, ma prossimamente saranno implementate nuove funzionalità che porteranno gli utenti a ottenere il massimo dalla propria esperienza prediligendo le aree relative ai creator, ai video, allo shopping e ai messaggi.
1.Aggiornati sulle nuove feature e usale TUTTE nella tua strategia di engagement
Scatta foto, pubblica caroselli, fai dirette streaming, condividi video sulla IGTV, crea guide, racconta cosa succede attraverso le storie, aggiungi domande, link, sondaggi, tagga prodotti e persone.
Divertiti a testare ogni tipo di contenuto e concentrati su quelli che funzionano meglio per i tuoi follower.
Studia i trend del momento e come lavorano i concorrenti del tuo marchio. Rendi il social listening parte integrante della strategia di social marketing della tua azienda.
2.Usa hastag pertinenti, tagga le persone giuste e non dimenticare la caption
Su Instagram è possibile seguire gli hashtag per restare aggiornati su un certo tipo di argomento.
Pubblicare un post con l’hashtag giusto ti permetterà di entrare nel feed di qualche sconosciuto che potrebbe incuriosirsi e iniziare a seguire la tua pagina. Ricorda che il post deve essere accattivante e l’immagine di buona qualità.
Per le caption, non è importante la lunghezza del testo. Quella dipenderà dal tono di voce dell’azienda e dal post che hai preparato. Una bella didascalia può incuriosire il follower e spingerlo ad agire, commentando e condividendo il post.
3. Rendi i contenuti accessibili e condivisibili a un pubblico più ampio
Abilita l’IGTV a pubbicare sottotitoli automatici e non dimenticare di compilare il testo alternativo.
Questo genere di attenzioni piace molto all’algoritmo in quanto premia i contenuti fruibili per il maggior numero possibile di utenti, compresi quelli che hanno delle diverse abilità.
Dai a tutti la possibilità di interagire, condividere e commentare i post, le storie e gli altri tipi di contenuto.
Non c’è niente di meglio della visibilità gratuita che può portare un follower condividendo un tuo post con la sua community. Ricorda di condividere i contenut creati dagli utenti che hanno taggato il brand, il suo prodotto o servizio.
Abilita i remix per i reel. In questo modo gli utenti saranno più propensi a creare duetti mostrando la tua clip insieme alla loro.
Sia che si tratti di post che di storie, geolocalizzare il contenuto gli permetterà di entrare in un flusso di visibilità legato a quel luogo. Se la tua azienda lavora in local e ha un punto fisico, non potrai fare a meno di localizzare il post per apparire nelle ricerche degli utenti.
Aggiungi anche i tag dei contenuti brandizzati, ovvero permetti alle altre pagine di taggarti nei loro annunci Instagram e nei post sponsorizzati. In questo modo potrai sfruttare la visibilità portata dagli altri brand.
5. Crea storie in evidenza
Le stories sono contenuti che piacciono molto al pubblico del social.
Sono di semplice fruzione, veloci e divertenti. All’interno delle storie è possibile condividere un post, creare un sondaggio, fare delle domande, aggiungere contenuti informativi, preparare dei quiz, pubblicare meme e stimolare la discussione su un certo argomento.
Lo svantaggio/vantaggio di questo genere di content è che dura solo 24 ore. Quindi, per aumentare la portata organica di alcune stories è bene metterle in evidenza sul profilo del brand creando appunto delle Storie in Evidenza raggruppate per un certo argomento.
6. Testa i tempi di pubblicazione
Intercettare il pubblico nell’orario giusto può far aumentare le view dei tuoi contenuti.
Diciamolo insieme ad alta voce: non esiste l’orario giusto per pubblicare un certo contenuto. Esiste l’orario giusto per la tua community!
Grazie alle statistiche fornite da Instagram potrai facilmente capire quali sono i giorni e gli orari in cui i tuoi follower sono presenti e attivi.
Ricorda di non eccedere con il numero di pubblicazioni perché potresti sovraccaricare i tuoi follower e non renderli felici.
Ogni pagina è diversa l’una dall’altra pertanto dovrai provare più e più volte qual è il momento giusto per entrare in contatto con la community.
7. Interagisci con i follower
Non dimenticare che i social media sono network relazionali e per funzionare bene hanno bisogno che si creino legami.
Invita i tuoi follower a condividere i post del brand, fai loro delle domande e chiedi la loro opinione. Chiedi alle persone di taggare i loro amici o aggiungere un commento a quanto postato. Ricorda di ricambiare mettendo like ai post dei follower, commentando i loro contenuti e condividendo nel feed aziendale gli user generated content che riguardano il marchio.
Per entrare nella sezione Esplora hai bisogno di un buon tasso di interazione quindi cerca di creare una community di follower realmente interessati ai tuoi prodotti e servizi. Non comprare follower! Non serve a nulla.
8. Mostra i dietro le quinte e le realizzazioni dei prodotti
Le persone adorano partecipare ai backstage. Mostra i dietro le quinte della costruzione di un prodotto o dello shooting.
Crea curiosità e induci la voglia di scoprire di cosa si tratta. Se stai organizzando un evento, ad esempio, fai storytelling raccontando i retroscena, la scelta della location, gli ospiti che interverranno.
Rendi i follower partecipi della cosa.
9. Sfrutta la portata organica di altri account
Uno dei modi per aumentare la copertura organica di un post è sfruttare la portata generata da altri account.
Se il tuo brand è abbastanza coraggioso da sfruttare i trend divertenti del momento puoi creare e condividere meme.
Altrimenti, puoi preparare immagini ispiratrici e citazioni che hanno un elevato tasso di condivisibilità. Potresti sfruttare anche delle giornate mondiali o degli eventi che aiutano il marchio ad amplificare la propria portata valoriale, l’importante è che siano specifiche rispetto agli argomenti che tratti.
Come al solito, non c’è una ricetta giusta che sia valida per tutti. Bisogna testare e sperimentare formati e orari, ma soprattutto avere pazienza, un po’ come in una relazione amorosa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/instagram-1.jpg6121158Flavia Alvihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFlavia Alvi2021-07-26 14:00:042021-07-27 14:32:439 consigli per migliorare la reach organica su Instagram
Il mondo di Internet mette continuamente i professionisti davanti a nuove sfide. I digital tool diventano spesso un modo per semplificarsi la vita, per integrare il lavoro dei team, o addirittura per rendere più piacevole il luogo di lavoro.
Tra gli strumenti che la redazione di Ninja ha selezionato questa settimana c’è un occhio proprio a questi aspetti, con tre parole chiave in mente: comunicazione, privacy, green.
Senza ulteriori indugi, scopriamo i tool digitali di questa settimana!
Hai già pensato di utilizzare la firma delle tue emailper realizzare campagne di marketing coordinate tra i diversi team? Con AdSigner è possibile generare, unificare visivamente e organizzare centralmente tutte le firme email con una libreria di modelli predefiniti.
Customer support su Instagram
Tutto il team può partecipare alle richieste di aiuto da parte dei follower. Per farlo si può usare Instagram Direct for Teams: collegando la pagina Instagram a Callbell in pochi clic si inizia a collaborare sulle chat in DM da un’unica app, assegnando le conversazioni a chi è libero in quel momento.
Ricerca privata e senza pubblicità
Se sei stanco degli annunci tra i risultati di ricerca, puoi provare Neeva. Creato da ex dirigenti di Google, è un motore di ricerca 100% senza pubblicità e con abbonamento privato che non condivide o vende i dati degli utenti, impegnandosi a offrire le migliori risposte.
L’app salva-piante
Se non ti sei mai potuto vantare del tuo pollice verde, ma sei amante del verde in casa o in ufficio, questa è l’app di intelligenza artificiale perfetta per te. Con Picture This non potrai più far morire nessuna pianta, perché sarà l’app a consigliarti passo passo come curarla e diagnosticare eventuali problemi.
Password (davvero) difficili da indovinare
Le emoji sono diventate ormai un linguaggio universale, comprensibile in qualsiasi lingua umana, ma meno distinguibili per i bot. Identiji offre un nuovo formato di password che è facile da ricordare per gli umani e molto difficile da indovinare per i bot. Per usarla è sufficente un’estensione sul browser.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/02/digital-tools-1.jpg8971610Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-07-25 09:09:022021-07-27 09:25:43AdSigner, Callbell e Identiji: i digital tool della settimana
La pubblicità è il modo migliore per parlare ai propri clienti. Quante volte siamo rimasti incantati di fronte a uno spot in TV, o ci siamo convinti ad acquistare un prodotto dopo aver visto i benefici di un servizio sponsorizzato sui social media?
A cosa serve la pubblicità?
Stiamo parlando di uno strumento potente che sa come parlare alle persone. La pubblicità racconta la storia e la mission di un brand attraverso i suoi prodotti e i suoi servizi, dimostrando a chi guarda come questi possono risolvere un problema o migliorare la quotidianità di chiunque. Consente alle aziende di rivolgersi ai propri clienti e creare una connessione duratura con loro. Infonde un senso di familiarità e fiducia nel consumatore, utilizzano immagini, parole e ideali vicini a esso.
La pubblicità però non è rimasta immutata, ma con gli anni si è evoluta sempre di più. Ha cambiato le sue parole, si è affidata a nuove immagini e sensazioni. Sta veicolando sempre di più messaggi adatti a tutti e a tutte, senza distinzioni, ma soprattutto ha cambiato i sui mezzi, i veicoli di diffusione, le tecniche e i metodi.
Come è cambiata la pubblicità con i social media
Pensate a quanto la pubblicità sia cambiata anche con l’affermarsi dei social media. Abituati a spot televisivi quasi sensazionalistici, con la comunicazione che ormai è sempre più veloce, ci ritroviamo invasi da video di pochissimi secondi che spopolano sui nostri PC, tablet e smartphone.
Siamo così pieni di messaggi, immagini e suoni che non riusciamo davvero a immaginare un mondo senza pubblicità, e le aziende e i brand ne sono pienamente consapevoli. Per non parlare poi della nostra soglia dell’attenzione, che man mano, diminuisce sempre di più. Pensate, siamo più distratti di un pesciolino rosso!
E persi in questo mare di annunci e immagini technicolor, come fanno brand e aziende a distinguersi?
Immaginate di poter creare una campagna video con un semplice click grazie a uno strumento in grado di pianificare le campagne pubblicitarie su tutti i canali, dai siti web, alle App, alla TV e perfino alla radio.
È davvero possibile? Adesso sì, grazie ad Advertising Manager di Sky Media.
Advertising Manager: pianificare campagne digital video con un click
Quando vediamo annunci pubblicitari forti e positivi, soprattutto sotto forma d’immagini e video, siamo più disposti ad acquistar un prodotto e affidarci a quel brand. Investire in pubblicità significa credere nella propria azienda e nella forza dei propri servizi e prodotti.
La nuova piattaforma di Sky Media, Advertising Manager è pensata proprio a coloro che vogliono creare spot video pianificando le proprie campagne pubblicitarie in modo semplice ma soprattutto rivoluzionario.
Che cos’è Advertising Manager
Advertising Manager è il primo sistema in Italia che ci consente di pianificare direttamente online la nostra campagna multicanale nell’intero portafoglio di contenuti del network Sky, su qualunque dispositivo, con semplicità e grande efficacia.
In passato per poter pianificare una campagna pubblicitaria in TV era necessario non solo disporre di un enorme budget, ma bisognava necessariamente fare riferimento a poche e inaccessibili agenzie media. Tutte cose che erano riservate a grandi investitori e non facilmente accessibili a chiunque.
Grazie ad Advertising Manager di Sky Media adesso tutti possiamo creare, pianificare e avviare le nostre campagne pubblicitarie multicanale in piena autonomia e su tutti canali media con un semplice click.
I servizi di Advertising Manager: cosa offre la piattaforma
Advertising Manager di Sky Media è la nuova piattaforma innovativa e multicanale, realizzata con il contributo tecnologico di Hic Mobile, che permette ad agenzie, imprese e media buyer di pianificare online la propria campagna in modo semplice e autonomo su tutto il portafoglio gestito da Sky Media.
Come funziona?
Utilizzarla è davvero semplicissimo, la piattaforma consente ad agenzie e aziende di pianificare la propria campagna selezionando contenuti, canali e audience desiderate in funzione dei propri target e su molteplici media con differenti formati.
Uno strumento innovativo e davvero smart che è in grado di massimizzare l’efficacia delle campagne, garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Un plus unico sul mercato è la possibilità non solo di segmentare le proprie campagne nei minimi dettagli, scegliendo a chi, dove, quando e con quale soluzione mostrarle, ma sta nel fatto che il risultato di come andrà quella campagna lo conosceremo in anticipo. Un sistema predittivo unico nel suo genere e che non si era mai visto.
Come pianificare una campagna pubblicitaria con Advertising Manager di Sky Media
Adesso però passiamo alla pratica e vediamo insieme come pianificare una campagna di digital video con Advertising Manager di Sky Media.
1. Definizione strategia
Prima di tutto dobbiamo definire la nostra strategia selezionando il canale pubblicitario più adatto alle nostre specifiche necessità. Tra le voci possibili nel pannello troveremo:
Addressable Tv, prevede la diffusione delle campagne durante un programma sui canali free to air TV8 e Cielo, con una permanenza di 20”.
Digital video, campagne video preroll sul network Sky e sui siti affiliati del network Fluid Content con oltre 30 milioni di visitatori unici al mese.
Mobile Hyperlocal, grazie al proximity mobile è possibile pianificare tramite Sky tutto il mondo delle App, di Facebook e Google in prossimità di uno o più punti vendita.
Display Banner, campagne che verranno erogate sui siti web di Sky con oltre 29 milioni di visitatori unici al mese e sul network Fluid con oltre 30 milioni di visitatori unici al mese.
Radio, campagna audio sulle frequenze di Radio Kiss Kiss.
Dopodiché ci sarà l’identificazione dell’audience, scegliendo nello specifico target e obiettivi da raggiungere prendendo in considerazione il pubblico a cui siamo interessati, ladefinizione budget e periodo di on air.
L’intero processo si basa su una tecnologia che permette d’impostare la campagna garantendo sempre la performance voluta.
2. Pianificazione della campagna
Dopo aver scelto i canali e definita la strategia, si può proseguire direttamente con la pianificazione, affidandosi alle ottimizzazioni della piattaforma. Inoltre, come vi avevamo anticipato, dopo aver selezionato l’audience è possibile ottenere una previsione veritiera dei risultati che saranno raggiunti in campagna.
3. Selezione dell’inserzione
Una volta completato il percorso di pianificazione della campagna, si deve effettuare il caricamento dei file. Il video non deve superare i 15 secondi.
4. Conferma e invio dell’ordine
Definiti tutti i parametri, la piattaforma riassume in modo chiaro tutte le scelte fatte per assicurare massima chiarezza prima della messa in onda. Budget grande o piccolo non importa, ogni brand sarà sempre il vero protagonista delle grandi storie Sky Media.
Perché dovremmo provare la piattaforma Advertising Manager di Sky Media
La piattaforma Advertising Manager di Sky Media è il modo più efficace per realizzare una campagna pubblicitaria multicanale in piena autonomia.
Un modo nuovo e al passo coi tempi che rompe col passato e ci offre la possibilità di creare campagne personalizzate sulla base dei propri target e obiettivi, nonché di contare su risultati di campagna garantiti.
La rottura con i vecchi schemi la si evince anche dall’inclusione del mezzo radio per quanto riguarda i canali di diffusione delle campagne. Quasi tutte le aziende stanno integrando nelle proprie strategie di marketing la componente audio. In fondo audio is the new black!
L’iscrizione alla piattaforma è del tutto gratuita, ma pagheremo solo successivamente a campagna avvenuta e a risultati ottenuti.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/1_Rossella.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-07-20 11:03:222021-07-26 13:10:32Advertising Manager di Sky Media: la nuova era della pubblicità
Se sei come me, hai già abbandonato alcune abitudini nate con la diffusione del covid-19, come svaligiare gli scaffali degli alimentari o cercare allenamenti all’aperto o in casa adatti alla pandemia. Tuttavia, quel che sto continuando a fare è acquistare online, sia per la consegna della spesa che per i nuovi attrezzi per gli allenamenti. In qualità di responsabile globale per le ricerche e gli studi commerciali di Google, noto che i comportamenti come il mio sono largamente diffusi tra le centinaia di milioni di persone che fanno acquisti su Google ogni giorno.
Per molte aziende è difficile sapere quali di questi comportamenti di acquisto dei consumatori siano soltanto transitori e quali siano destinati a durare nel tempo. Per aiutare i rivenditori a orientarsi in questa situazione, abbiamo esaminato i dati di ricerca di Google per creare la nostra guida ai cambiamenti di acquisto nel 2021 e abbiamo identificato quattro tendenze chiave per le quali tutti i commercianti dovrebbero prepararsi. Ecco cosa abbiamo scoperto.
1. L’ispirazione digitale alimenta il customer journey
Lo shopping online non è più solo un modo conveniente per acquistare prodotti con consegna a domicilio. È anche il luogo in cui i clienti scoprono nuovi prodotti e trovano ispirazione. Quando i clienti vagano per le corsie dei negozi virtuali sperano di rimanere entusiasti di fronte a ciò che vedono, cercano ispirazione o a volte la trovano per caso in posti inaspettati, quando non la stanno nemmeno cercando.
Lo vediamo sulle nostre piattaforme, dove il 70% dei consumatori ha acquistato un prodotto di un brand dopo aver visto un video su YouTube.
2. I valori dei clienti guidano gli acquisti solidali
Sempre più spesso, i clienti acquistano prodotti che rispecchiano i loro valori – che si tratti di sostenibilità, responsabilità aziendale o uguaglianza razziale. Non sorprende che l’interesse di ricerca per “marchi etici” e “acquisti etici online” nel 2020 sia cresciuto rispettivamente del 300% e del 600% rispetto al 2019. Inoltre, il numero di ricerche globali di “negozi di proprietà di persone di colore” nel 2020 è cresciuto di 9 volte rispetto all’anno precedente.
3. I consumatori guardano alla comodità più che mai
Se moltissime attività di vendita al dettaglio hanno chiuso o si trovano in grave difficoltà, il ritiro sul marciapiede e la consegna in giornata sono diventati punti fermi per molte persone. Le ricerche globali di opzioni quali “lungo il mio percorso” (+1000%) e “ritiro sul marciapiede” (+3000%) sono aumentate di anno in anno. La comodità è diventata un elemento distintivo essenziale per i rivenditori che sono riusciti a cambiare rapidamente.
I consumatori si sono abituati ad avere più opzioni di acquisto e probabilmente continueranno a utilizzarle, anche quando ritorneremo a comportarci come prima della pandemia, dando vita a un nuovo comportamento di acquisto post-pandemico.
4. L’imprevedibilità guida la domanda dinamica
Una cosa che possiamo sicuramente prevedere è che il mondo rimarrà imprevedibile. I governi di tutto il mondo si adattano ai cambiamenti locali e lavorano per riaprire in sicurezza, e i bisogni dei clienti si adattano di conseguenza. Lo abbiamo visto durante il lockdown, quando la gente ha riscoperto vecchi hobby e ha adottato nuove abitudini. Per esempio, rispetto al 2019, nel 2020 le ricerche di “kit per fare candele” sono aumentate del 300%, mentre le ricerche di “riscaldamento per esterni” sono aumentate del 600% perché la gente ha iniziato a mangiare all’aperto.
Articolo di: Sarah Bradley
Traduzione a cura di: Debora Melania Martuccio
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/1_Rossellina-1.jpg10801920Think with Googlehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngThink with Google2021-07-19 14:00:262021-12-29 15:13:454 modi in cui la pandemia ha cambiato i comportamenti di acquisto
Lavorare nel digitale significa anche potersi permettere di realizzare qualche sogno nascosto. Quale? Ad esempio quello di spendere tutti i soldi di Elon Musk come se fossero i tuoi! Se stai già strabuzzando gli occhi, sappi che si tratta solo di un digital tool. Un pochino di ebbrezza, però, c’è comunque.
Tra gli altri strumenti digitali che la redazione di Ninja ha selezionato questa settimana ci sono anche quelli per automatizzare le risposte nei messaggi diretti su Instagram, per gestire il piano editoriale con piccoli social team e per trasformare l’impegno della squadra di lavoro a ritrovare la forma fisica in uno sforzo per l’ambiente.
Infine, un interessante esperimento SEO, per confrontare i risultati di ricerca su Google nelle differenti lingue e aree culturali.
Con oltre un miliardo di persone che lo usano quotidianamente e 400 milioni di messaggi inviati in media alle aziende ogni giorno, il social è un canale da valorizzare. Con Instagram DM Automation by ManyChat potrai gestire in maniera automatizzata le tue comunicazioni.
Per i piccoli social team
Calendari integrati, scadenze e flussi di lavoro condivisi rendono sia la programmazione che il brainstorming dei contenuti più semplici. Con Loomly riuscirai anche a creare idee di contenuti freschi per gli utenti sulla base di argomenti di tendenza e conversazioni su Twitter.
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Risultati di ricerca divergenti
Due studenti della Carnegie Mellon University e del MIT hanno sviluppato uno strumento chiamato Search Atlas, che permette agli utenti di vedere come i risultati di Google Search differiscono a seconda del paese o della lingua di origine.
Un modo per riflettere su come Internet condizioni la nostra vita.
Come spenderesti i soldi di Elon Musk?
Il web designer Nino Trivelli ha creato un sito chiamato “Spend Elon Musk’s Fortune” che ti permette di fare proprio questo. Il simulatore consente di aggiungere articoli a un carrello fittizio fino a raggiungere il patrimonio da 164 miliardi di dollari di Musk.
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Molte aziende stanno muovendo i primi passi verso la sostenibilità e per farlo possono coinvolgere anche tutto il team. Sādu è una soluzione ESG (Environmental, Social and Governance) per le aziende che vogliono investire in nuovi modelli attenti all’ambiente. L’applicazione mobile premia uno stile di vita attivo piantando alberi.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/digital-tool.jpg9271650Redazionehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRedazione2021-07-18 10:24:092021-07-19 11:06:14Spend Elon Musk's Fortune, Search Atlas e Loomly: i digital tool della settimana
Undicesimo appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
L’argomento di questa puntata è l’Intelligenza Artificiale e le sue varie applicazioni: ne abbiamo parlato con Gianluca Maruzzella, CEO e Co-founder di Indigo.ai. Una piattaforma di intelligenza artificiale che utilizza chatbot e machine learning al fine di aiutare le aziende ad automatizzare la comunicazione con i propri clienti tramite la chat.
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Come l’AI ha supportato l’emergenza COVID-19: min 05,00
Le infinite applicazioni dell’Intelligenza Artificiale: min 11,00
Le discriminazioni sui chatbot: min 15,00
L’impatto degli assistenti vocali nel mondo bancario e assicurativo: min 17,20
Il futuro dell’AI in Italia e nel Mondo: min 24,40
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/07/articolo.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-07-16 15:50:552021-07-22 12:52:48Artificial Mindset: cosa è cambiato (e cambierà ancora) con l'Intelligenza Artificiale
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