Nono appuntamentocon i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
Tema della puntata: Digital health ecosystem, ne abbiamo parlato con Roberto Ascione, Ceo & Founder di Healthware Group, company di digital health che da quasi 25 anni offre alle grandi aziende dei settori life sciences e insurance un insieme unico di servizi e competenze in consulenza strategica, comunicazione, tecnologia e innovazione per guidare la trasformazione digitale della salute.
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Le applicazioni della Digital Health: min 1,20
Come migliorare la gestione della salute: min 16,55
I benefici dell’adozione dei sistemi digitali: min 26,40
Le principali applicazioni della telemedicina: min 31,20
I dati della trasformazione digitale: min 34,05
Come sta cambiando il mondo della salute: min 36,00
Il prossimo futuro della Digital Health: min 40,00
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/articolo-Roberto-Ascione.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-06-11 17:57:492021-07-26 11:08:31Come la Digital Health sta cambiando il mondo della salute
Il viaggio alla scoperta di nuove storie da raccontare e delle realtà Unbreakable continua: tra le aziende che hanno rivoluzionato il loro business, c’è anche “L’orto di Barbieri”, situata nel cuore della provincia di Bologna, tappa dell’Unbreakable Tour di Mirko Pallera con il Ninja Van.
Ad accogliere Mirko ed Esther Intile sono stai Gianni Barbieri, sua moglie Angela e suo figlio Alex, che a Granarolo dell’Emilia hanno rivoluzionato e restituito linfa vitale all’attività di famiglia, in crisi per la pandemia, attraverso la tecnologia e l’eCommerce.
L’azienda familiare ha una lunga storia: è stata fondata nel 1956 da Giorgio Barbieri. Nel corso degli anni, è passata alle generazioni successive e proprio i figli di Giorgio sono stati la vera leva del cambiamento.
Alex si è occupato dell’eCommerce e di quello che è stata la tecnologia e digitalizzazione.
Tecnologia: dalla tradizione all’innovazione
Era necessario evolvere l’approccio alla comunicazione e al cliente stesso, racconta Alex:
Abbiamo attivato dei piccoli test per gestire il processo. È stata necessaria la creazione di un profilo instagram a cui abbiamo collegato numero whatsapp, i primi ordini li abbiamo gestiti così: mandavo il listino, prendevo gli ordini, creavo e consegnavo a domicilio, con consegna inizialmente a Milano e Bologna. Mano mano ci siamo fidelizzati, la domanda è aumentata e quindi avevo bisogno di supporto per gestire i flussi di richieste. Ho iniziato con l’eCommerce, le settimane son passate tra consegne e ordini, e grazie al dialogo costante con i clienti abbiamo imparato come superare i limiti che stavamo riscontrando, ci siamo immersi in una nuova realtà.
Durante il primo lockdown hanno separato l’azienda agricola dal punto vendita, garantendo che i prodotti rimanessero il più naturali possibile.
Hanno anche superato il record di lavorazione con più di 20 ore di attività, sostenendo le persone anziane in difficoltà con l’ausilio della protezione civile.
“Ci avete salvato!“: queste tra le parole più gratificanti delle persone che accoglievano i prodotti a casa de L’Orto di Barbieri, rivolte alla famiglia Barbieri, spiega Gianni:
Il contatto con le persone è stata una salvezza in quel periodo di chiusura. Ricevevamo sempre una bella accoglienza, avvertivamo l’entusiasmo con il quale ci aspettavano. Grazie ad Alex, ci siamo aperti al mondo digitale, con la piattaforma di eCommerce, senza lui, non saremmo stati in grado di gestire la produzione. Questo progetto ci ha ridato l’identità.
Il nuovo packaging del prodotto
Creata la piattaforma per l’eCommerce, non rimaneva che capire dove posizionare il prodotto in consegna.
L’idea era quella di eliminare l’utilizzo della plastica, prima con cassette di legno e poi con sacchetti di carta.
Nelle consegne su Bologna e zone limitrofe funzionava, ma il prodotto tendeva ad asciugarsi a causa delle ore trascorse nel furgone verso mete più lontane.
Per Milano e dintorni, bisognava trovare una soluzione, individuata grazie ai box di cartone, che riuscivano a conservare l’umidità del prodotto garantendone la qualità.
Abbiamo strutturato nuovi meccanismi che consentono al cliente di trovare il prodotto intatto all’interno. Rispetto alla vendita diretta in azienda dove ci siamo noi che spieghiamo bene le cose, quando la spesa la ricevi a domicilio noi non ci siamo, quindi deve essere tutto perfetto, altrimenti sarà l’azienda poi a pagarne le conseguenze.
Il modello di business è risultato vincente: prodotti biologici a kilometri zero, senza intermediazione, con maggiore guadagno a chi li produce. Tutto possibile anche all’infrastruttura digitale, che ha permesso di raccogliere con facilità richieste e ordini.
Da una trentina di ordini iniziali, l’Orto di Barbieri è passato velocemente a numeri molto più grandi, cosa che gli ha permesso di investire su una logistica ancora più efficiente, puntando sulla tecnologia.
Puntare sulla tecnologia: 3 consigli pronti all’uso
Quale lezione possiamo apprendere da questa bella storia, raccontata direttamente da un’azienda Unbreakable?
Il primo passo è partire da comprendere e saper comunicare chi sei, cosa vuoi, cosa contraddistingue la tua azienda dalle altre, quali sono i valori dell’azienda.
Il secondo consiglio è iniziare a mettere le mani in pasta, informarsi e studiare la tecnologia delle piattaforme.
Infine, farlo subito, non aspettare di avere la soluzione perfetta: capire subito cosa funziona, e cambiare cosa non funziona.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/barbieri-1.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-06-10 11:34:092021-11-11 18:43:04Come Orto Barbieri ha rivoluzionato il suo business grazie alla tecnologia
I grandi e repentini cambiamenti dell’ultimo anno e mezzo ci hanno messo davanti a tante sfide, è vero, ma ci hanno dato anche modo di rallentare e di riflettere su diverse cose. Una delle più importanti è che proprio quegli eventi inaspettati possono stravolgere non solo la quotidianità, ma ridisegnare completamente schemi e abitudini che sembravano immutabili. La pandemia ha avuto un impatto così forte sulle nostre vite e sul lavoro da accelerare modi di vivere e processi che avrebbero impiegato anni a diventare quello che sono adesso. In un lasso di tempo molto breve abbiamo assistito alla totale, o quasi, trasformazione digitale del business in molti settori, ma non senza creare tumulto e un senso d’incertezza in altri.
Ci sono state aziende che hanno resistito perché hanno saputo innovarsi abbracciando il cambiamento e la rivoluzione digitale imminente. E altre che purtroppo hanno faticato e non sono riuscite a resistere a un impatto così veloce e irreversibile. Ecco perché nasce l’esigenza di resettare tutto, partire da zero e tornare a focalizzarsi sull’elemento vitale dei propri business: le Communities di riferimento.
B2B Marketing Conference: ripartire dalle Communities
Chi lavora nel settore del marketing sa bene che c’è bisogno non solo di stare al passo coi tempi e di formarsi costantemente, ma anche di essere sempre all’erta per intercettare i nuovi bisogni delle communities di riferimento. L’analisi dei nuovi bisogni e delle nuove esigenze degli appartenenti alle varie communities diventa fondamentale per anticipare i cambiamenti nei propri mercati ed essere vincenti nelle nuove sfide di marketing.
Dopo il successo ottenuto nelle prime due edizioni, ANES, l’Associazione Nazionale Editoria di Settore, ripropone l’appuntamento con la B2B Marketing Conference per esaminare le nuove sfide che il Marketing B2B dovrà affrontare per la ripartenza del prossimo futuro.
B2B Marketing Conference: che cos’è e perché è così attesa
Stiamo parlando dell’evento più atteso e importante dedicato al marketing B2B che si terrà a Milano presso l’Auditorium Giò Ponti di Assolombarda e in live streaming alle ore 9.30. Sarà aperto a tutti coloro che vorranno partecipare tramite l’acquisto di un biglietto proprio sul portale della B2B Conference.
“Innovare le communities per accelerare il business. L’evoluzione delle B2B communities al centro delle strategie di marketing”, questo è il titolo dell’evento e l’obiettivo è quello di aiutare le aziende tramite l’analisi delle tecniche più innovative e far conoscere le nuove esigenze della community di riferimento.
Per chi ancora non lo conoscesse, la B2B Marketing Conference è l’unico evento in Italia focalizzato sull’evoluzione e le strategie più innovative del marketing B2B, con l’obiettivo di offrire un’opportunità di aggiornamento e formazione altamente qualificata ai professionisti del mondo del marketing e della comunicazione B2B.
Gli argomenti della B2B Marketing Conference
Quali saranno i temi trattati e perché è un evento da non perdere?
Tutti i settori, qualunque sia il mercato di riferimento, hanno bisogno di ripartire ma in modo consapevole. Per fare questo grande passo c’è bisogno di conoscere a cosa andiamo incontro perché tutto è cambiato e non si torna indietro, anzi. La rivoluzione digitale è più veloce che mai e non possiamo più farci cogliere impreparati.
In questa nuova edizione il focus dell’evento sarà sviluppato in 4 aree tematiche:
New media planning
Marketing automation e a.i.
Dalla relazione digitale all’ e-commerce b2
Innovative ideas for marketing
Sono queste le nuove sfide che ogni azienda dovrà affrontare e gli argomenti da conoscere a fondo per fare la differenza ed emergere rispetto ai propri competitors.
New media planning
Come sta cambiando il modo di comunicare alle communities di riferimento? Come deve essere il nuovo marketing mix? Quali sono le nuove tipologie di ADV?
Come vedete la comunicazione è sempre la leva principale per raggiungere e tenere ingaggiati i propri clienti e i propri contatti.
Marketing automation e a.i.
Quali sono i nuovi processi e le nuove tecnologie che permettono di rendere automatiche specifiche azioni di marketing aumentandone produttività ed efficacia? I dati diventano sempre più importanti per capire come generare nuovi lead e mantenere i contatti nelle proprie strategie di business.
È fondamentale conoscere quali sono i nuovi processi e le nuove tecnologie che ci consentono di rendere automatiche specifiche attività di marketing, migliorando l’efficienza e la produttività.
Dalla relazione digitale all’ e-commerce b2
Sui social media quali sono le migliori tecniche di vendita per interagire con i propri prospects? Come coltivarli e fidelizzarli? Quali sono le nuove strategie di marketing per sviluppare efficaci E-commerce B2B?
Si prenderanno in esame quali sono i social media e le tecniche di vendita più performanti per interagire con i potenziali clienti e come coltivare questi contatti lavorando alla fidelizzazione attraverso le interazioni su questi canali. Verranno anche approfondite le nuove strategie di marketing per sviluppare efficaci E-commerce B2B.
Innovative ideas for marketing
Esistono attività nuove che, in punta di piedi, stanno entrando nel mondo del business e che condizioneranno le future strategie di marketing. Quali sono le più efficaci?
Qui si cercherà di approfondirle tutte. Una delle più affascinanti? Quella del Gaming, ma anche la Realtà Virtuale.
Pronti a partire?
Con oltre 1.300 iscritti, 30 speakers di alto livello, più di 4.000 presentazioni scaricate, la B2B Marketing Conference si conferma come l’appuntamento annuale di riferimento per l’intera community del marketing e della comunicazione B2B.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/roxi.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-06-09 12:03:132021-07-26 13:10:13B2B Marketing Conference: nuove sfide e previsioni del marketing B2B
Tantissimi siti e servizi non sono accessibili o stanno registrando rallentamenti, tra cui Reddit, Spotify, Twitch, Stack Overflow, GitHub, gov.uk, Hulu, HBO Max, Quora, PayPal, Vimeo, Shopify, Stripe.
In down anche i portali di news come CNN, The Guardian, The New York Times, BBC e Financial Times.
La causa sarebbe un guasto a Fastly, un popolare provider CDN, secondo un product manager del Financial Times. Fastly ha confermato di avere dei problemi al momento: si tratterebbe di una global CDN disruption che riguarderebbe tutto il mondo.
“Stiamo indagando sul potenziale impatto sulle prestazioni dei nostri servizi CDN“, ha dichiarato l’azienda, per poi confermare che il problema è stato indentificato e che sarà presto implementata una soluzione.
DownDetector, che monitora le prestazioni dei siti web e delle applicazioni web seguendo le segnalazioni di rallentamenti e stop sui social media, ha rivelato l’enorme portata dei problemi. Più di 4.000 persone hanno contemporaneamente segnalato problemi di accesso ad Amazon, secondo i dati del servizio.
Nel frattempo, 3.500 persone hanno affermato di non riuscire a visitare Twitch e quasi 10.000 hanno lamentato problemi di accesso a Reddit, ogni minuto.
Cosa sono le CDN
Le CDN sono una parte fondamentale dell’infrastruttura internet. Queste aziende gestiscono reti globali di server per migliorare le prestazioni e l’accessibilità dei servizi web. Le CDN agiscono come server proxy e mettono in cache alcuni dati a disposizione dell’utente finale.
Per esempio, un contenuto multimediale è spesso memorizzato nella cache di un server CDN locale in modo che non debba essere recuperato sul server originale ogni volta che un utente carica una pagina web.
Nel corso del tempo, i CDN hanno iniziato ad aggiungere altre caratteristiche, come il bilanciamento del carico, la protezione DDoS, i firewall delle applicazioni web e diverse caratteristiche di sicurezza.
I CDN popolari includono Fastly, Cloudflare, CloudFront su Amazon Web Services e Akamai.
Fastly, in particolare, è abbastanza popolare: l’azienda è diventata pubblica nel 2019 e le azioni Fastly sono attualmente scambiate a 48,06 dollari, in calo del 5,21% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.
Il problema di oggi non si limita a un data center in particolare: Fastly l’ha definita una “interruzione CDN globale” e sembra che stia colpendo la rete della società a livello mondiale.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/down.jpg8101453Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-06-08 13:04:462021-06-10 15:31:53Internet Down: Amazon, Spotify e centinaia di altri siti sono irraggiungibili
Nel viaggio alla scoperta delle aziende e delle persone Unbreakable, che sono state in grado di reinventarsi e superare le difficoltà grazie alla tecnologia, Mirko Pallera, CEO e founder di Ninja, ha incontrato Barbara Carfagna, giornalista, conduttrice e autrice Rai, conosciuta la grande pubblico anche per la trasmissione “Codice, la vita è digitale“.
Durante la chiacchierata, Barbara ha raccontato a Mirko degli inizi della sua carriera e delle prime collaborazioni importanti, ma anche di chi e che cosa l’ha ispirata a diventare giornalista televisiva.
Ha anche svelato la sua personale formula per essere Unbreakable, che non passa per forza attraverso un percorso stabilito da seguire pedissequamente; piuttosto, dalla capacità di cambiare rotta per non infrangersi.
“Mi sono fatta un’idea“, ha detto Barbara, “che non bisogna necessariamente avere le idee così chiare e stabilire un percorso immutabile da seguire. Siamo in un’epoca in cui, di fatto, molto è nella capacità di cambiare rotta. Bisogna sapere dove si vuole andare, ma poi il percorso può essere ricostruito a posteriori. Questo è un modo anche per non infrangersi“.
In occasione di N-Conference, il Business Visionary Event targato Ninja, trasmesso online il 27 e 28 maggio dagli studi di Fandango Club, abbiamo incontrato ancora Barbara (che ha tenuto il Keynote “Il Codice della vita Digitale”) e le abbiamo fatto qualche domanda sulla sua visione delle tecnologie nel mondo attuale (e per il futuro) e sull’approccio europeo ai nuovi sistemi di controllo dei dati biometrici.
Secondo te, oggi ha ancora senso fare una netta distinzione tra “vita reale” e “vita digitale”?
No, secondo me non ha senso fare questa distinzione netta, perché negli ambienti connessi, quelli che il filosofo Luciano Floridi chiama “infosfera”, in realtà noi viviamo già onlife, cioè eternamente connessi. Con il 5G avremo anche una simultaneità tra ciò che accade nel reale e ciò che accade online e, soprattutto, ogni cosa che accade nel virtuale avrà un effetto immediato sul reale e ciò che accade nel reale avrà effetto sulla vita reale.
Possiamo dire che siamo un po’ esseri “anfibi”, che vivono a metà e costantemente in una dimensione dentro e fuori internet.
Quando arriverà il 6G, che ingloberà internet negli oggetti ed eliminare visori e interfacce, vivremo totalmente immersi nell’onlife.
L’Unione Europea si sta muovendo per regolamentare con accuratezza l’uso dell’intelligenza artificiale e del video controllo. Credi che sia un limite al progresso o è un aspetto positivo?
Penso che, per ora, possa essere considerata una cosa positiva. Basti vedere cosa sta accadendo in Cina con il social credit.
È come se fosse un gioco a punti: si nasce, per esempio, con mille punti e poi, man mano che si commettono degli atti, che possono essere anche solo sporcare per terra, riconosciuti da una webcam, il sistema automaticamente scala questi punti.
Ovviamente si parla di gettare una carta a terra fino ad arrivare al punteggio massimo se si uccide qualcuno, ma nel mezzo si perdono alcuni vantaggi sociali, compresa la possibilità di viaggiare. Diventa molto difficile, non so neanche se sia possibile, recuperare questi punti.
Quando si arriva a esaurire i punti, la pena è la disconnessione, che è vista come l’ergastolo perché, se viviamo nell’infosfera, e siamo eternamente onlife, essere disconnessi significa essere fuori dal mondo e dalla società.
Anche in tanti altri posti del mondo, il riconoscimento facciale può essere utilizzato per obiettivi commerciali molti spinti o anche di indirizzamento dei comportamenti, e questo non è visto dalle nostre democrazie e dalla cultura europea come un qualcosa di democratico, perché sono tutti procedimenti che avvengono in maniera poco consapevole e poco visibile.
Penso quindi che la strada intrapresa dall’Europa sia corretta, per il momento. Bisogna certamente cercare di limitare le tecnologie come il riconoscimento facciale ad alcuni casi in cui è davvero utile, come nella lotta alla criminalità, per esempio nell’individuazione dei ricercati.
Come fare per “tenere il buono e non buttare via tutto”? Questo è un problema che ancora nessuno è riuscito a risolvere.
Cosa si intende per “datacrazia”? E che impatto ha il fenomeno per l’umanità?
Datacrazia è un termine che ha inventato il sociologo Derrick De Kerckhove, e può essere un fenomeno positivo se riusciamo a immettere concetti democratici nel digitale.
Per esempio, come ha fatto l’Europa, con la creazione del pacchetto di regole che comprende il Digital Markets Act, il Digital Services Act, Gaia X, come bacino di dati dei cittadini europei, seppur estratti da big tech straniere, e la GDPR, che ci hanno già “copiato” in diversi parti del mondo.
In questo senso, possiamo creare un mercato e una libera circolazione dei dati positiva per le industrie e per le aziende, per il valore che viene ridistribuito rispetto alla centralizzazione delle big tech che lo detengono in toto.
Invece, la Datacrazia può essere una dittatura se noi otteniamo dei sistemi che ci tolgono la libertà, un po’ come quello cinese sul social credit e un po’ come quello delle big tech che possiedono tutti i dati e che magari orientano i nostri comportamenti senza la nostra consapevolezza.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/intervista-barbara-carfagna.jpg8121455Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-06-08 09:58:332021-06-10 15:28:49Gli algoritmi ci privano della libertà? Intervista a Barbara Carfagna
Ogni giorno milioni di persone in tutto il mondo si rivolgono a Google per cercare informazioni relative ai viaggi. Queste ricerche aiutano a mettere in contatto aziende e clienti, e allo stesso tempo ci aiutano anche a capire l’entusiasmo delle persone quando si tratta dei loro piani di viaggio e vacanza. Le persone desiderano tornare a viaggiare, e desiderano farlo in sicurezza.
Con l’avvicinarsi della stagione estiva il settore del turismo, composto da milioni di piccole e medie imprese a livello globale, sarà impegnato ad affrontare nuove sfide; nell’ultimo anno abbiamo trascorso più che mai del tempo online e il settore dei viaggi, come molti altri, avrà bisogno di farsi trovare online per mettersi in contatto con i futuri clienti, gestire le prenotazioni, le recensioni. Per questo Google ha collaborato con aziende, istituzioni ed esperti di tutto il mondo per costruire le competenze digitali necessarie per un settore dei viaggi sempre più digitale, e intende continuare a farlo.
Strumenti senza costi per cogliere le opportunità del digitale
Per andare incontro alle esigenze degli operatori del settore turistico oggi Google lancia in Italia Destination Insights, un nuovo strumento che permette di ottenere informazioni utili per esplorare come cambia la domanda turistica nel tempo e monitorare le tendenze di viaggio. Così, attraverso Destination Insights, gli imprenditori, le agenzie di viaggio e le istituzioni potranno osservare l’andamento della domanda, per poter prendere decisioni di business e di marketing sulla base di informazioni e insight consultabili in tempo reale.
Destination Insights entra a far parte del nuovo Travel Insights with Google, da oggi disponibile anche in Italia, una guida che raccoglie informazioni e strumenti utili per raggiungere i viaggiatori, a disposizione di strutture ricettive, operatori del turismo e agenzie di viaggi.
Fa parte di Travel Insights with Google anche Hotel Insights, la piattaforma lanciata in Italia a gennaio e presentata insieme a MiC, ENIT, UNWTO e a Confindustria Alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria, che offre informazioni e risorse pensate per aiutare il settore alberghiero a intercettare la domanda turistica potenziale.
Gli strumenti senza costi che Google mette a disposizione degli operatori del turismo aiutano le aziende del settore a cogliere le opportunità del digitale per farsi conoscere, comunicare con i clienti potenziali e attuali e prendere decisione di business sulla base di dati aggiornati e sintetizzati in modo chiaro.
Per esempio, l’Hotel Piazza Bellini di Napoli ha utilizzato diversi strumenti di Google, tra i quali anche Hotel Insights, per poter cogliere informazioni utili sulle preferenze dei turisti interessati alla loro zona, utilizzate poi per comunicare e promuovere la struttura in modo più preciso ed efficace.
O ancora è il caso di Club del Sole, un’azienda attiva nell’industria dell’ospitalità con ventuno villaggi nelle principali località italiane, che ha accelerato il proprio percorso di trasformazione digitale e adeguato la propria offerta in base alle esigenze dei turisti, comunicandola online.
Le tendenze in Italia attraverso Destination Insights
Ma come utilizzare Destination Insights? Prendiamo per esempio l’Italia: la tendenza delle ricerche effettuate su Google da gennaio ad aprile 2021 registra un crescente interesse verso le mete turistiche nazionali, che passa da una quota del 55% nel 2019 a una del 79% del 2021.
Se si osserva inoltre l’interesse verso le destinazioni locali, da Google Trends si nota come le ricerche di luoghi da visitare “vicino a me” nel 2021 abbiano visto una crescita dell’8% a livello mondiale rispetto al 2019.
Consultando Destination Insights è possibile osservare qual è la domanda di viaggi nazionale o internazionale, la sua provenienza, e filtrare per analizzare diversi insight in un determinato periodo di tempo. Il tutto con la possibilità di considerare l’Italia come paese di origine o di destinazione.
Per esempio, considerando come arco temporale gli ultimi trenta giorni e considerando la domanda domestica, le regioni che raccolgono maggiore interesse sono la Sicilia, l’Emilia-Romagna e il Veneto; torna il Veneto tra le regioni dalle quali proviene maggiormente la domanda, preceduto da Lombardia e Lazio. Le destinazioni più ricercate, invece, rimangono le grandi città, con Roma, Milano e Napoli tra le prime.
È possibile anche approfondire l’interesse proveniente dall’estero verso le destinazioni italiane, che negli ultimi trenta giorni è spinto dai Paesi Europei vicini, come Germania e Francia; tra i primi 10 paesi dai quali proviene l’interesse di ricerca ci sono anche gli Stati Uniti, mentre gli altri sono al momento europei.
L’impegno di Google per il turismo
Google è impegnata da tempo nel sostenere il turismo, mettendo a disposizione la tecnologia e gli strumenti che possono aiutare imprese, agenzie, operatori e istituzioni nel dare impulso a un settore così importante per l’Italia, che crea opportunità e dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. A partire dall’anno scorso collaboriamo con imprenditori, istituzioni ed esperti di tutto il mondo per sviluppare le competenze digitali necessarie ad affrontare le sfide future, all’interno di un settore che vedrà crescere l’importanza dell’online.
Sulla base dei risultati raggiunti dei nostri programmi di accelerazione delle competenze digitali in Africa Sub-Sahariana, in Medio-Oriente e nel Sud-Europa, i corsi organizzati da Google e dall’Organizzazione Mondiale del Turismo aiuteranno gli addetti al turismo e le agenzie turistiche a comprendere i trend di settore e ad adottare le decisioni strategiche necessarie per mettere in campo una migliore pianificazione del turismo.
Abbiamo avviato collaborazioni con le istituzioni culturali e governative per mettere in luce e stimolare i viaggi nei luoghi di interesse culturale. In Italia, abbiamo lanciato lo scorso anno Meraviglie d’Italia, il progetto di Google Arts&Culture per ispirare e favorire l’interesse nei confronti dell’Italia e del suo immenso patrimonio culturale. Mentre non era possibile varcare i confini o, addirittura, uscire dalla propria abitazione, le persone di tutto il mondo hanno potuto scoprire e visitare virtualmente un ampio numero di musei, luoghi d’interesse culturale e monumenti digitalizzati grazie alla tecnologia di Google Arts&Culture.
Mentre i confini riaprono, il turismo interno cresce e i viaggi internazionali ripartono, lavoriamo per rimanere vicini al settore. Non importa se la ripresa sarà graduale o più rapida, ci impegniamo a supportare il mondo dei viaggi e il turismo, con tutte le persone e aziende che lo compongono.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/1_company-1.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-06-07 16:34:102021-07-26 12:46:28Google per il turismo: arriva in Italia Destination Insights
Google Fiber ha finalmente un logo dopo oltre un decennio dal lancio
Rebranding per la piattaforma streaming Mediaset Play Infinity che diventa solo Mediaset Infinity
Continuano le nostre esplorazioni tra i rebranding più recenti. Scopriamo i casi principali di riprogettazione e restyling visivo di maggio.
ABC aggiorna il suo logo
Il network americano ABC è pronto a lanciare un logo aggiornato questo autunno.
Secondo le nuove linee guida per quella che viene definita una “evoluzione del marchio”, la rete sta lavorando a un nuovo logo insieme al branding package.
L’attuale logo risale a un progetto di Paul Rand del 1962. Nel corso del tempo (quasi 60 anni) sono state apportate varie modifiche e abbellimenti nei vari utilizzi.
A partire dall’autunno del 2021, la rete lancerà un aspetto aggiornato. Rimane la forma del globo circolare, noto anche come “dot”. Il marchio resta curvo con tutte le lettere minuscole, saltano all’occhio alcune lievi modifiche.
Sembra che ABC miri a rimuovere dal globo qualsiasi sfumatura, vetro, bagliore, smusso o effetti simili.
In particolare, la linea della “b” viene leggermente accorciata e le punte della “c” si avvicinano un po’. Nel frattempo, sia la “a” che la “b” mantengono cerchi quasi perfetti nel mezzo, quindi la modifica della “c” accentua quel motivo in tutti e tre i caratteri.
Le dimensioni delle lettere sono state leggermente ridotte, dando loro un po’ più di respiro all’interno del globo.
Il cerchio del logo viene diffuso per immagini locali o tematiche, nonché in “finestre” per scandire i vari episodi e altri momenti chiave.
Gli esempi inclusi nella guida mostrano sfondi e utilizzi diversi, tuttavia questi potrebbero non riflettersi nel lancio finale previsto per l’autunno.
Le linee guida presentano inoltre il passaggio a un carattere tipografico sans serif più leggero e condensato insieme a un serif distinto e audace per i titoli, molto in linea con le attuali tendenze tipografiche.
Brand refresh per Sweetgreen
Dalla fattoria alla tavola. Fondata nel 2007, Sweetgreen è una catena di ristoranti fast-casual che serve insalate nelle famose bowls. Creata da tre amici durante il loro ultimo anno di college a Washington DC, Sweetgreen attualmente ha oltre 120 punti vendita negli Stati Uniti ed è diventata un affascinante esempio internazionale di azienda alimentare. Capace di fare le cose per bene.
L’hanno definita la Starbucks delle insalate, in realtà dietro a questo nome ci sono altri aspetti importanti, come l’amore per l’ambiente e per il cibo genuino. I ristoranti ottimizzano i materiali da costruzione e investono in energia pulita. Il brand, inoltre, è da sempre impegnato nelle scuole pubbliche per educare i ragazzi a un’alimentazione sana.
A maggio, l’azienda ha presentato una nuova identità progettata dal team interno di Sweetgreen in collaborazione con i designer di Collins New York.
Il nuovo brand system consente di esprimere al meglio impegno e curiosità attraverso il design del negozio, i sistemi di segnaletica, il marketing, la pubblicità, i social, il packaging e persino attraverso le eleganti divise del team.
La nuova identità esprime idee di valore dal forte impatto e racconta in maniera inedita gli ingredienti reali, il processo di cottura naturale e le persone dietro al cibo.
I visual si ispirano all’artigianato, all’eleganza e a quella maestria che si trova nei libri di cucina vintage dipinti a mano. Gli strumenti abbinano illustrazioni spensierate, caratteri tipografici personalizzati, fotografia moderna con una tavolozza di colori terrosi e vividi.
Rebranding per l’intera gamma Skipper Zuegg
Nuovo anche il progetto di rebranding della gamma Skipper Zuegg. Per l’occasione il gruppo ridisegna il packaging e punta tutto su una generazione che ama la frutta e allo stesso tempo ha pieno rispetto della natura.
Il rebranding è senza pregiudizi, senza barriere, 100% naturale. Focus sui giovani e sulla loro capacità di fare scelte consapevoli, immersi in un mondo fatto di natura.
Sostenibilità e inclusione tra i valori che guidano il nuovo corso dell’azienda veronese.
Skipper Zuegg torna on air con un nuovo spot tv che recita il claim “You are the Skipper”, un vero e proprio invito a essere parte attiva del cambiamento.
Il nuovo logo di Google Fiber
Google Fiber ha finalmente un logo dopo oltre un decennio dal lancio. Per tutta la sua esistenza, il servizio riportava semplicemente l’emblema “Google” a quattro colori e la scritta “Fiber”. Al progetto di rebranding ha lavorato il team di Google Brand Studio.
L’icona rappresenta due concetti chiave al centro della missione di Google Fiber. Il primo è quello di catalizzatore. La forma dinamica su cui è costruita l’icona ispira una sensazione di movimento verso l’alto. Il secondo concetto è l’impatto scalabile, rappresentato attraverso elementi modulari.
Questa nuova icona funge da pietra angolare per le attività di branding, segnalando l’ambizione di galvanizzare ed elevare le varie community: dalla semplice casa privata alla piccola impresa, fino all’intera città.
Rebranding per la piattaforma streaming Mediaset Play Infinity che ora diventa solo Mediaset Infinity.
Con questa riprogettazione viene tolto dal logo e dalla denominazione la parola “Play”. Il nuovo logo si compone con la parola Mediaset, il simbolo triangolare (che in precedenza caratterizzava Mediaset Play) e l’aggiunta del consueto logo Infinity.
Nasce così una piattaforma unica e centralizzata che assicura la visione gratuita dei principali programmi Mediaset e di una selezione di altissima qualità di cinema e serie tv on demand a pagamento attraverso Infinity+, ora inglobato.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/rebranding-maggio.jpg8141449Giuseppe Tempestinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiuseppe Tempestini2021-06-07 15:00:042021-07-21 14:52:26Rebranding di Maggio: ABC, Sweetgreen, Skipper, Google Fiber, Mediaset Play Infinity
Molte delle campagne online in questo periodo fanno riferimento alla ripartenza: si torna a viaggiare, magari accompagnati da suggestive note che rendono più magica l’atmosfera in auto; si torna a incontrare le persone care, ai meeting di lavoro e, forse con un po’ di timore, a confrontarsi con gli spazi affollati.
Nessuno di noi è impressionato da annunci “banali”: siamo più colpiti quando il messaggio ci raggiunge e ci provoca emozioni come entusiasmo e allegria, ma anche come smarrimento o con la classica sensazione del “pugno nello stomaco“.
Forte, fortissima è, in questo caso, la potenza delle immagini: il successo di un annuncio stampa sta tutto lì, nel riuscire a catturare la nostra attenzione con un accostamento vincente di rappresentazioni grafiche e parole. E quando la creatività esplode, non possiamo fare a meno di fermarci a osservarla.
Ecco la nostra selezione di annunci stampa del mese di maggio, raccolti in giro per il mondo proprio per voi.
Visual molto accattivante per la campagna di KLO, gestore di oltre 60 stazioni di servizio per il rifornimento in Ucraina. La campagna strizza l’occhio agli amanti della forma fisica: come noi amiamo un corpo atletico e muscoloso, così possiamo “pompare i cavalli” del nostro veicolo con il carburante adeguato.
Advertising Agency: Michurin creative agency, Kyiv, Ukraine Creative Production Agency: Looma
Burger King – Feeling uncomfortable?
Che sensazioni ti suscita l’idea di trovarvi in mezzo alla folla? Beh, se ti senti a disagio, è perfettamente normale, secondo la campagna spagnola di Burger King.
Le foto degli annunci stampa sono, per fortuna, di qualche tempo fa: oggi, per assaggiare il miglior panino della città ed evitare l’affollamento, è sufficiente ordinare comodamente dall’auto.
Advertising Agency: DAVID Madrid, Spain Global CCO & Partner: Pancho Cassis Global COO: Sylvia Panico Executive Creative Director: André Toledo, Saulo Rocha, Edgard Gianesi Creative Director: Fred Bosch, Rogério Chaves, Fabrício Pretto Copywriter: Guilherme Pinheiro, Tito Rocha Art Director: Pedro Sattin Account: Luiza Prata Carvalho, Carolina Vieira, Lucila Mengide, Rafael Giorgino, Juliana Chediac Media: Márcia Mendoça, Felipe Braga, Renata Oliveira Strategic Manager: Patricia Urgoiti Producer: Diego Baltazar
Greenpeace – Save My Soul
La campagna di Greenpeace diffusa in Austria mostra il grande, grandissimo potere che si nasconde dietro un dito. Si può combattere contro l’estinzione delle specie, e lasciare il segno, contribuendo con un semplice SMS.
Gli animali in pericolo ci ameranno per questo.
Advertising Agency: DDB Wien, Vienna, Austria Executive Creative Director: Thomas Tatzl Executive Creative Director: Andreas Spielvogel Creative Director: Babette Brunner Art Director: Marina Mrvka Copywriter: Jakob Paulnsteiner
Océano FM – Music Drives You
Nonostante i progressi nel campo delle vetture driverless, guidare è ancora una delle attività manuali più frequentemente associate alla libertà, al cambiamento, all’avventura e al viaggio.
E, come ogni avventura che si rispetti, ha bisogno della sua colonna sonora. La campagna di Océano FM in Uruguay utilizza alcuni famosissimi volti del panorama musicale mondiale come compagni di viaggio per i nostri spostamenti.
Uno dei settori più colpiti dalle restrizioni è, senza dubbio, quello dell’hospitality.
L’annuncio di OYO Hotels è un invito alla vaccinazione, così da riprendere più velocemente a incontrare le persone che amiamo e da cui siamo dovuti rimanere a distanza, ma anche i colleghi di lavoro per far ripartire gli affari. Ogni vaccinazione “ci avvicina” agli altri.
Copywriter: Jatin Sangwan Art Director: Tanushree Majumder Creative Director: Rajat Agarwal Copywriter: Satabisha Bhaumik Creative Head: Prateek Suri Copy Lead: Anissha Majumder Global Brand Head: Mayur Hola
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/best-ad-maggio.jpg8111454Fabio Casciabancahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFabio Casciabanca2021-06-07 10:04:542021-07-21 15:07:42Greenpeace, KLO e Burger King: i migliori annunci stampa di maggio
Tra i settori più colpiti della pandemia del 2020, quello degli eventi emerge inesorabilmente, trascinando con se numerosi problemi economici. Non potendosi svolgere da presenza, molte manifestazioni non sono state annullate ma trasferite su piattaforme digitali, favorendone il cambiamento.
Durante l’Unbreakable tour di N-Conference in giro per l’Italia con il Ninja Van, Mirko Pallera ha fatto tappa a Roma da un creativo, organizzatore di eventi: Alfredo Accatino, Direttore Creativo di Filmmaster, in particolare ci racconta come si è reinventato durante lo stop forzato.
Il mese di marzo dello scorso anno è stato sorprendentemente tragico, già dal primo giorno di lockdown, ho passato un momento di sconforto. Sono sempre stato abituato a ragionare in avanti, a pianificare con lo sguardo rivolto al futuro. Ci ho messo un po’ per rasserenarmi nuovamente.
Inizia così, la chiacchierata con Mirko, a casa di Alfredo, immersi in un salotto colmo di storia dell’arte e vissuto. Ripercorrendo l’anno nefasto racconta come ha messo sù una vera e propria campagna di comunicazione, per proteggere la categoria del settore eventi, farsi riconoscere dal governo, facendo capire che esiste un lavoro che non è propriamente riconosciuto, un’organizzazione che racchiude tante persone che fanno cose diverse: dall’intrattenimento, alla location, tutta la filiera di realtà piccole e importanti che arriva a coinvolgere circa 600.000 persone.
Come fare a superare la crisi?
Fermare l’industria eventi vuol dire fermare risorse che hanno difficoltà.
La prima soluzione per sopravvivere a questa incombenza, è stata la corsa digitale, con l’utilizzo di piattaforme che hanno abbassato la qualità e gli investimenti. Il digitale è un mezzo, ma c’è bisogno soprattutto di contenuto e linguaggio.
Ci siamo trovati in una situazione difficile perché abbiamo chiuso il vecchio ufficio e cambiato sede proprio nei mesi peggiori, ma abbiamo vissuto il tutto come un’opportunità, dando un taglio al passato. Nel frattempo abbiamo prodotto a gennaio un evento a Milano, organizzato tutto in digitale, con modalità ibrida.
Quest’anno, però, ci ha lasciato due insegnamenti:
1. Il rischio delle piattaforme digitali
Il rischio del digitale sembra essere una brutta televisione, fatta male, con piccoli studi e conduttori improvvisati. Certamente permette di fare molte cose, con condivisione ampia di contenuti, memorizzazione, interazione con chi è a casa. Trovare linguaggi nuovi sulla spettacolarizzazione. Ho cominciato ad occuparmi di storie di artisti che hanno perso ma hanno avuto una vita ricca, che hanno sfidato le convenzioni e si so messi contro tutti.
2. Dare credito a una categoria precaria
Ho organizzato dei webinar in cui è emerso che c’è addirittura confusione sul codice ateco, non si capiva cos’era l’industria eventi” dice Alfredo.
Non esisteva il concetto del mondo eventi, un’industria che ha professionalità distinte: dal regista all’artista. Noi di Filmmaster lavoriamo con molti registi, importanti al pari di tante altre risorse. Mi sento ottimista ora, dopo la depressione iniziale, ma c’è possibilità di cambiare e fare cose positive, un momento di cambiamento sano, per chi ha capacità e voglia c’è possibilità di fare tante cose
Nuovi format digitali
Il concetto di comunicare con il pubblico di riferimento, è stata la vera innovazione. Sarebbe bello poter immaginare una produzione che mette in rete podcast, video produzione tv, unendo questo sistema ancora un po’ magmatico. Anche la piattaforma Twitch rischia di perdere contenuti e masticarli troppo velocemente. Le tecnologie ancora non sono arrivate alla raffinatezza e semplicità, occorre far pulizia in maniera chiara.
La vera tecnologia è quella semplice, se non riparte il sistema è un problema reale. Sono fiducioso, nonostante gli eventi saranno minori, perché c’è sempre il rischio di saltare all’ultimo momento.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/06/Accatino.jpg10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-06-03 18:20:132021-11-11 18:29:36Come si può superare la crisi del settore eventi secondo Alfredo Accatino
È disponibile per tutte le aziende e i brand l’ l’API Messenger per interagire con gli utenti su Instagram. Con tale connessione, sarà possibile, quindi, gestire le attività di messaggistica su WhatsApp, Facebook Messenger, Apple Business Chat e Instagram Direct in un’unica piattaforma.
In occasione di F8 Refresh, la conferenza annuale degli sviluppatori, Facebook ha svelato il lancio di API Messenger per Instagram. Dopo una fase di beta test, partita lo scorso ottobre dedicata a 300 sviluppatori e 700 brand, ora la funzionalità sarà disponibile prima per tutti gli sviluppatori a livello globale, con un approccio graduale per le aziende: nella prima fase, account Instagram con un numero di follower superiore a 10.000 e inferiore a 100.000 potranno connettersi all’API, che a luglio sarà estesa ad account con follower compresi tra 1.000 e 100.000 a luglio. I rimanenti entro il terzo trimestre.
Tale integrazione rappresenta un significativo passo in avanti nel modo in cui le aziende possono sfruttare la più ampia serie di strumenti offerti da Facebook.
Instagram, da social network a social commerce
Instagram, da social si è da tempo evoluta in una vera piattaforma di business. In base agli analytics interni, ogni giorno 200 milioni di persone accedono ai profili aziendali su Instagram, quindi 150 milioni di persone chattano con le aziende su Instagram ogni mese. Secondo Facebook, le conversazioni quotidiane tra persone e aziende su Messenger e Instagram sono aumentate del 40% nell’ultimo anno. Non sorprende quindi la maggiore attenzione al tema della messaggistica su Instagram in prospettiva aziendale.
Una funzionalità in sostegno del Customer Relationship Management
Con le nuove funzionalità di Instagram, le aziende possono integrare messaggi diretti lungo l’intero percorso del cliente: ad esempio offrire consigli direttamente su Instagram, fornire un customer care o fare marketing conversazionale.
L’API Messenger può essere integrata in qualsiasi applicazione di terze parti che un’azienda o un marchio potrebbe utilizzare per una comunicazione integrata, che si tratti di una piattaforma di gestione dei social media come Hootsuite o Sprinklr, o di un’applicazione CRM che può fornire altri dati del cliente, ad esempio informazioni sulla garanzia o numeri di carte fedeltà.
Facebook ha notato, tra i punti chiave del closed beta testing, che i marchi e le aziende esigevano modi migliori di gestire le comunicazioni da un’unica piattaforma, con ingenti investimenti in software per organizzare i flussi di lavoro.
Un’espansione strategica che sfrutta il potenziale commerciale di Instagram, a partire dalla pubblicità, ampliandosi in aree come la conversazione tra marchi/aziende e utenti e, di recente, con funzionalità di acquisto avanzate.
Facebook rileva, infatti, che il 90% degli utenti di Instagram oggi segue almeno un’attività: di conseguenza creare un percorso migliore per la gestione di tali conversazioni è una mossa cruciale. Allo stesso tempo, il colosso social ha lavorato sulle diverse modalità per collegare le varie app e piattaforme, che includono Facebook stesso, Messenger, WhatsApp, Instagram e Oculus, non solo per consentire agli utenti di interagire su di esse, ma per aiutare le aziende a sfruttarle in un strategia social unitaria.
Instagram sta diventando la piattaforma social preferita dalle aziende per coinvolgere i consumatori, creare consapevolezza del marchio, generare lead e, in alcuni casi, aumentare le vendite dirette al consumatore, con la sua portata globale e un pubblico in crescita di oltre 1 miliardo di utenti in tutto il mondo.
Le società di CRM pronte ad integrare la nuova funzionalità per gestire il flusso comunicativo con l’utente
Molte società che si occupano di Customer Relationship Management (CRM), si stanno già preparando per l’integrazione con la nuova API Messenger per Instagram. Tra i primi a supportare la nuova funzionalità Hootsuite, Genesys, Zendesk, Reputation e Nuance: tutte aziende che hanno testato la nuova API Messenger per Instagram come parte del programma beta lanciato a ottobre.
L’integrazione di Hootsuite, che sarà disponibile tramite Hootsuite Inbox e Sparkcentral di Hootsuite, consentirà agli utenti di comunicare senza problemi su Instagram senza dover accedere all’app in modo nativo. Gli utenti di Hootsuite Inbox potranno anche monitorare i tempi di risposta e collaborare all’interno dei team, per garantire un flusso di lavoro efficace.
“In questi giorni stiamo assistendo all’intero percorso del cliente sui social media – commenta Ryan Donovan, chief technology officer di Hootsuite a The Wall Street Journal – Stiamo arrivando a capire sempre di più che l’assistenza clienti social tocca effettivamente ogni fase. Ora, con l’API Messenger per Instagram, possiamo davvero aiutare i nostri clienti a lanciarsi nel futuro dell’assistenza clienti social incontrando i loro clienti dove già sono”.
Genesys, fornitore di soluzioni cloud per l’esperienza dei clienti e per i contact center, offre anche il supporto dell’API Messenger per Instagram, consentendo alle aziende di interagire con i consumatori attraverso la messaggistica privata di Instagram per fornire esperienze personalizzate su larga scala, rispondere alle domande sui prodotti. I consumatori possono connettersi alle aziende dall’interno della piattaforma Instagram, inviando messaggi direttamente mentre navigano tra storie, feed e negozi. Possono persino avviare una conversazione con un rappresentante dal vivo dal feed di messaggistica.
“Instagram è una delle piattaforme social più influenti, ma fino ad ora i marchi non sono stati in grado di sfruttare appieno il potenziale di marketing della piattaforma poiché non c’era un modo semplice per rispondere privatamente alle domande e fornire informazioni su larga scala – afferma Barry O’Sullivan, vicepresidente esecutivo e direttore generale di Genesys Digital e AI – Con Messenger API per Instagram, possiamo consentire ai marchi di impegnarsi a un livello più profondo per influenzare il percorso del consumatore dalla scoperta all’acquisto, creando relazioni più solide con i clienti e ampliando il valore della spesa di marketing”.
Customer journey
Zendesk sarà un altro partner chiave per il lancio. Con Instagram Direct, le aziende possono collegare i propri account Instagram a Zendesk per fornire un servizio rapido e personalizzato su larga scala e creare una migliore esperienza di acquisto per il miliardo di utenti dell’app.
Con l’integrazione, le aziende possono inviare messaggi diretti con testo, immagini, emoji e allegati; reagire alle menzioni e rispondere alle risposte alle storie; automatizzare e intensificare le conversazioni con casi d’uso e strumenti di gestione del flusso di lavoro; condividere le informazioni sui prodotti che indirizzano i clienti al negozio di Facebook per l’acquisto e visualizzare un profilo cliente più completo delle interazioni passate attraverso altri canali di messaggistica.
Proiettati al social commerce: migliorare l’esperienza di acquisto del cliento e costruire relazioni efficaci
Il nuovo strumento si aggiunge alla spinta di Instagram nel cosiddetto social commerce, per vendere più prodotti direttamente attraverso il social media, che diventa sempre più una vetrina per i propri prodotti e per ispirare lo shopping per milioni di persone.
Instagram ha annunciato diverse funzionalità nell’ultimo anno volte a rendere la piattaforma una destinazione per lo shopping, come portare il sistema di pagamento e pagamento di Shopify Inc. nell’app e l’aggiunta di una scheda che mette in evidenza gli articoli in vendita.
“La pandemia ha costretto molte aziende ad aumentare gli sforzi del servizio clienti digitale e a rinunciare a classificare i consumatori come consumatori fisici o di e-commerce – spiega Jeannie Walters, amministratore delegato di Experience Investigators, società di consulenza sull’esperienza del cliente – Uno strumento come l’API Messenger potrebbe aiutare le aziende a creare esperienze di servizio clienti migliori, ha affermato”.
Non importa, quindi, su quale social media si trovi un cliente: ovunque sia, dovrebbe essere in grado di rivolgersi all’azienda direttamente con un solo clic.
L’integrazione consentirà ai marchi di comunicare con i propri clienti tramite messaggi Instagram direttamente in una sorta di casella di posta centrale con WhatsApp e altri messenger. Se gli utenti menzionano un’azienda nella loro storia, anche quest’ultima riceverà un messaggio tramite la piattaforma di comunicazione Messenger e potrà rispondere direttamente. Un flusso di messaggistica teso, quindi, a migliorare l’esperienza del cliente e a costruire relazioni più affidabili.