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ex dipendenti licenziati si sfogano su tiktok

Gli ex dipendenti di Meta e Twitter si sfogano su TikTok dopo il licenziamento

Gli ex dipendenti licenziati da Meta e Twitter condividono il proprio disappunto su TikTok: a quanto pare, TikTok non serve solo per i video in playback o per i balletti.

Ma lo sapevamo già: lo abbiamo imparato quando, nel massimo hype della Great Resignation, la Gen Z condivideva con la community storie abbandono del posto di lavoro, ottenendo viralità e consensi.

Ora, mentre i licenziamenti di massa colpiscono a ripetizione il settore tecnologico, gli ex dipendenti di due fra le principali aziende coinvolte, Meta e Twitter, si sono riversati sulla piattaforma per condividere le loro storie e cercare nuove opportunità.

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Cosa è successo

Una settimana dopo che l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha preso il controllo di Twitter, ha annunciato il licenziamento di quasi la metà dei dipendenti dell’azienda tramite un’email notturna.

Alcuni dipendenti hanno scoperto di essere stati licenziati dopo che i loro account erano stati bloccati.

ex dipendenti di meta e twitter si sfogano su tiktok

Mark Zuckerberg ha comunicato ai dipendenti di Meta un chiaro pacchetto di licenziamenti.

EntrambE le operazioni hanno colpito come un fulmine a ciel sereno hanno scatenato una pioggia di reazioni al licenziamento in live-streaming.

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Le reazioni su TikTok dei licenziati da Twitter e Meta

Alcuni hanno risposto con un po’ di black humor. L’utente @davidferris ha girato un video in mattiniero mentre si collegava alla sua casella email per apprendere se sarebbe stato licenziato dal suo lavoro a Twitter. “È la prima volta che vengo licenziato, quindi voglio essere sicuro di fare bella figura“, ha dichiarato con ironia. Dopo aver scoperto di essere stato effettivamente licenziato, ha fissato la telecamera con un sorriso a occhi spenti e un pollice in su, aggiungendo: “Ottimo, grazie per aver partecipato a questo viaggio con me“.

@daviddferris GRWM to see if I was laid off from Twitter!! *DISCLAIMER* no private company info was revealed in this video. #twitter #twitterlayoffs #techlayoffs ♬ original sound – David Ferris

Un altro ex dipendente di Twitter, con il nome di @career_tips_, ha risposto al bagno di sangue di Twitter con un video satirico in cui cerca di raggiungere gli uffici vuoti. Ha anche postato un video su come avrebbe ottenuto un altro grande lavoro nel settore tecnologico in meno di 30 giorni grazie a referenze e colloqui precedenti.

@career_tips_ Elon musk laid me off. Watch me get another tech job in under 30 days. #techtok #blackintech #careertok #layoffs ♬ original sound – Career Tips

Altri stanno offrendo ai follower “una sbirciatina dietro le quinte”, mostrando come gestiscono la disoccupazione e come si preparano a rientrare nel mondo del lavoro. Essendo una delle 11.000 persone licenziate da Meta, @maryferrando ha postato un video appena quattro ore dopo aver ricevuto la terribile email.

@maryferrando Finding a new dream #metalayoff ♬ original sound – maryferrando

Che si tratti di video messaggi emotivi, sarcastici o di consigli, nessuno di questi ex dipendenti ha preso la situazione con leggerezza.

Condividendo le loro esperienze su TikTok, queste persone contribuiscono a destigmatizzare una situazione considerata spesso un evento vergognoso nella propria carriera. A seguito di un movimento per una maggiore trasparenza dei salari, una maggiore discussione sui licenziamenti sta aiutando i lavoratori a entrare in contatto e a trovare nuove opportunità in un momento di stress.

Una cosa è certa: forse sono bloccati dai loro account aziendali, ma possono trasmettere con facilità le reazioni alle scelte dei loro ex CEO su TikTok.

black friday e cyber monday 2022

Black Friday e Cyber Monday 2022: italiani pronti a uno shopping più attento, sostenibile e aperto al cambiamento

Il Black Friday e Cyber Monday 2022 cambiano volto e da celebre weekend di spese sfrenate si trasformano in un più lungo periodo di shopping attento, sostenibile e aperto al cambiamento.

A causa di inflazione e caro vita, infatti, tanti italiani si metteranno a caccia di affari ma, oltre al prezzo più conveniente, nell’88% dei casi prediligeranno prodotti di qualità che durino nel tempo e nel 75% dei casi acquisti sostenibili in linea con i propri valori.

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Inoltre, i nostri connazionali saranno sempre più propensi a esplorare nuovi canali di acquisto, tra cui i social network, preferiti soprattutto da Gen Z e Millennials.

A testimoniarlo i dati di una recente indagine condotta da Shopify, che ha intervistato oltre 24.000 consumatori e 9.000 PMI in diversi Paesi nel mondo, Italia compresa, per comprendere come si stiano preparando alla stagione clou per le vendite.

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Black Friday e Cyber Monday 2022: alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo

Secondo la ricerca di Shopify, il 64% degli italiani intende sfruttare il weekend del Black Friday e Cyber Monday 2022 per fare la maggior parte degli acquisti natalizi e, proprio a questo scopo, il 54% afferma di aver risparmiato nei mesi scorsi.

Anche perché 1 italiano su 2 teme ulteriori innalzamenti dei prezzi nel 2023 e quindi intende approfittare degli sconti. Risultato: il 19% degli intervistati dichiara che spenderà più dell’anno scorso e il 43% metterà sul piatto la stessa cifra.

Con una certezza su tutte: quest’anno più che mai, il principale driver di scelta sarà il miglior rapporto qualità-prezzo.

Le PMI italiane intervistate da Shopify concordano: il 90% dei loro clienti è già alla ricerca dell’offerta più conveniente.

Seppur però non voglia fare a meno della qualità. In tempi di rincari, 4 italiani su 10 prediligono l’acquisto di prodotti ritenuti essenziali ma allo stesso tempo non rinunciano a regalarsi qualche piacere quotidiano (78%), momenti per il proprio benessere (65%) o esperienze da vivere in compagnia (67%) tra cui spiccano uscite seriali al cinema e al ristorante (39%) o gite fuori porta (31%).

black friday e cyber monday 2022 ecommerce

Sulla sostenibilità non si risparmia

L’indagine Shopify conferma il ruolo centrale della sostenibilità nei comportamenti di acquisto: il 64% dei consumatori italiani acquista in modo sostenibile e continuerà a farlo nel 2023. Non solo. Il 37% degli intervistati è disposto a spendere persino di più per comprare da un marchio sostenibile – soprattutto Millennials (46%) e Gen Z (38%).

Inoltre, una curiosità: ben il 47% degli italiani si dice aperto alla possibilità di pagare, sempre o spesso, una commissione extra per favorire la riduzione di Co2 emessa dall’acquisto. Non stupisce quindi che 7 italiani su 10 prevedano di acquistare sostenibile durante il Black Friday e Cyber Monday.

Di pari passo, aumenta la consapevolezza delle PMI italiane: l’88% delle imprese afferma come la sostenibilità stia diventando sempre più importante per i propri stakeholder nonché un driver per la brand loyalty, ovvero la fedeltà al proprio marchio. Pertanto, la maggior parte degli imprenditori intervistati conferma l’impegno a ridurre gli sprechi (58%) e a investire in packaging eco-friendly (42%).

Inoltre, una PMI su due vede nel contesto macroeconomico un’opportunità di accelerazione verso pratiche sostenibili. Anche se non mancano gli ostacoli, rappresentati soprattutto dai costi necessari all’adozione di pratiche sostenibili (48%), dalla mancanza di risorse o tempo (30%) e di personale dedicato (26%).

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Le opportunità per i brand che decidono di abbracciare il social commerce

Gli italiani sono poi sempre più aperti al cambiamento e inclini a esplorare nuovi canali di acquisto per esperienze di shopping completamente omnichannel.

Per questo, la partita per il successo – non solo durante il BFCM 2022 – si gioca sulla capacità dei brand di creare una forte connessione con i propri clienti su tutti i touchpoint di vendita, social network compresi.

Gli italiani, infatti, prevedono di fare shopping anche sulle piattaforme social e soprattutto su Instagram (38%) che, in media, batte – seppur di poco – YouTube (37%) e Facebook (36%).

Le preferenze cambiano però in base alle fasce di età: ai Millennials piace Facebook (44% vs. 26% per la Gen Z), mentre i più giovani (18-24) si lasciano ispirare da TikTok (42% vs. il 24% di media nazionale).

In altre parole, il social commerce – ovvero la vendita tramite piattaforme social – non arresta la sua crescita e per questo, nell’ultimo anno, ha assunto maggiore importanza per ben il 41% delle PMI italiane intervistate da Shopify.

Non solo social network però: molte aziende hanno già compreso l’importanza di entrare in connessione con i propri clienti – attuali o potenziali – ovunque essi si trovino. Per questo, oltre un terzo degli imprenditori italiani considera l’implementazione o il miglioramento di infrastrutture digitali azioni necessarie per restare competitivi, oggi e in futuro.

paolo picazio - country manager shopify italia

Quest’anno il Black Friday e Cyber Monday subirà l’impatto del contesto socio-economico attuale che cambia le abitudini di acquisto dei consumatori rendendoli più attenti, selettivi e focalizzati su prezzi convenienti senza rinunciare a qualità dei prodotti e premiando le pratiche sostenibili introdotte dai brand” commenta Paolo Picazio, Country Manager per l’Italia di Shopify.

E prosegue: “è interessante notare come, ancora una volta, tante imprese italiane si siano adoperate per adottare nuove strategie e approcci a uno scenario in continua evoluzione e che li mette, ancora una volta, a dura prova. Oggi più che mai, siamo convinti che la chiave del successo risieda nella capacità di creare una connessione con i propri consumatori e un rapporto diretto, basato sulla fiducia e la costruzione di un forte senso di appartenenza a una community da coltivare su più canali, dall’online all’offline, passando per social e Web3, senza più alcuna netta divisione”.

Cos'è Roblox e perché vale così tanto 2

I numeri di Roblox: 58 milioni di utenti attivi nel 2022 (ma le azioni crollano)

Le azioni di Roblox hanno chiuso in ribasso del 21% mercoledì, dopo che la società ha pubblicato gli utili, registrando una perdita una perdita per azione di 0,50 dollari, e mancando le stime degli analisti che prevedevano invece una perdita di 0,30 dollari per azione.

Il titolo aveva fatto faville nel 2021, dopo la quotazione diretta a marzo. La sua capitalizzazione di mercato ha sfiorato gli 80 miliardi di dollari prima di raggiungere il massimo nel novembre 2021.

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L’azienda ha potuto contare su una crescita vertiginosa durante la pandemia, quando le persone erano bloccate in casa durante il lockdown e tutti i servizi online hanno registrato un aumento dell’utilizzo.

Quest’anno le azioni sono invece scese del 62% circa e attualmente il titolo è scambiato a circa 30 dollari.

Roblox

Calano le azioni di Roblox ma salgono gli utenti

Roblox ha registrato 58,8 milioni di utenti attivi giornalieri medi, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente e rispetto ai 52,2 milioni di utenti attivi giornalieri registrati nel secondo trimestre. Gli iscritti alla piattaforma hanno trascorso più di 13,4 miliardi di ore impegnate su Roblox nel terzo trimestre.

Ma anche se la società ha registrato un aumento del 16% degli utenti unici mensili paganti rispetto all’anno precedente, Roblox ha comunque registrato una perdita.

I costi operativi sono aumentati, tra cui un aumento del 16% rispetto all’anno precedente delle commissioni di scambio per gli sviluppatori, un aumento del 56% dei costi del personale e un aumento del 53% delle infrastrutture e della sicurezza.

Ma gli investitori potrebbero essere disposti ad avere una visione a lungo termine di Roblox, soprattutto grazie a “segnali incrementali di progresso” sui guadagni da trimestre a trimestre, tra cui le dimensioni della rete e i tassi di monetizzazione.

Sono disposti a sopportare un po’ di sofferenza a breve termine per ottenere guadagni a lungo termine“, ha affermato Clark Lampen, vicepresidente e analista di giochi digitali presso BTIG.

Se gli investitori non sono troppo preoccupati per il mancato utilizzo della tecnologia blockchain, Roblox sta lentamente immergendosi nell’ecosistema decentralizzato, annunciando che lancerà “oggetti in edizione limitata” all’interno della sua piattaforma che assomigliano a token non fungibili (NFT).

Gli oggetti saranno venduti nei marketplace di Roblox e potranno essere collegati ai brand.

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10 consigli per produrre contenuti social risparmiando tempo

I social media sono alleati preziosi per ogni brand che voglia pubblicizzarsi e raggiungere velocemente il pubblico. Sono strumenti per fidelizzare ma anche per attrarre nuovi clienti.

Circa la metà della popolazione ne fa uso regolarmente. Secondo il Rapporto Digital 2021, le persone trascorrono, in media, 2 ore e 25 minuti sui social media, secondi, in ordine di tempo di fruizione, solo alla TV e allo streaming TV con una media di 3 ore e 24 minuti.

time spent on social media

Le donne tra i 16 e i 24 anni sono il target che vi trascorre più tempo, 3 ore e 14 minuti al giorno, rispetto ai coetanei uomini con 2 ore e 39 minuti.

Il 71,6% degli utenti ricerca informazioni sui social media. Le donne rappresentano il segmento che più effettua ricerche mirate di brand sui social media, il 55,9% rispetto al 51% degli uomini.

Tra i social network, Facebook è la prima query di ricerca su Google e il 98,3% degli utenti vi accede da dispositivo mobile.

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Il tempo è denaro

Trascorrere il minor tempo possibile nella produzione di contenuti di qualità sui social equivale a massimizzare i vantaggi che essi possono fornire.

Aprire una pagina su una piattaforma non è sufficiente, occorre creare contenuti, un’attività che porta via molto tempo.

contenuti per i social

I compiti di un social media marketer sono vari, si spazia dalla progettazione creativa all’ottimizzazione del motore di ricerca. Una serie di attività varie che occupano tempo, e possono risultare dispersive ai fini dell’obiettivo. Il cervello umano, infatti, sembra essere più produttivo quando è concentrato su un’unica attività per volta (il modello definito “monarchico” dallo psicologo Robert Sternberg).

Concentrarsi su un singolo compito e risparmiare tempo è possibile, basta seguire dei piccoli “trucchi”.

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10 consigli per “guadagnare” tempo nella produzione di contenuti

1. Crea immagini, foto, video in un’unica soluzione, ad esempio in una giornata. Prepara i post per un periodo più o meno lungo, minimo 1 settimana fino ad 1 mese. Con strumenti come Hootsuite, Buffer, Later è possibile pianificare i post e lasciarli in coda

2. Utilizza la funzione ridimensionamento di varie app, ad esempio, Canva, per adattare l’immagine ad ogni singola piattaforma

3. Rimani aggiornato con gli avvisi automatici di Google, per ricevere email quando il tuo brand viene menzionato e ricercato

4. Accelera il processo di cura dei contenuti con strumenti quali, Feedly, Scoop.it, Flipboard, che permettono di scovare le migliori fonti e trend del momento da utilizzare nei propri contenuti

5. Ricicla i contenuti, ognuno di essi ha portato via del tempo, e se ben realizzato può essere riproposto nel tempo

social media

6. Prepara un calendario, avere le idee visualizzate davanti agli occhi permette di risparmiare tempo e andare dritti alla creazione del contenuto. Inoltre, scegliere un giorno ed un orario fisso per la pubblicazione permette di aumentare nei consumatori la percezione di una buona presenza online

7. La creatività è fondamentale, ma non tutto deve essere necessariamente “farina del proprio sacco”, a volte si può anche condividere, fare un regram o retweet

8. Fai domande al pubblico, ad esempio nelle storie Instagram o nella didascalia di un post: ciò permette di far sentire la propria presenza senza aver dedicato del tempo alla creazione del contenuto, che verrà da sé, rispondendo o commentando le risposte degli utenti

9. Fare delle video-dirette: rispetto ai video registrati richiedono molto tempo, non necessitano di registrazione, montaggio e caricamento. La diretta ha un forte impatto sul pubblico, è una tipologia di contenuto considerata coinvolgente perché i consumatori ricercano esperienze autentiche

10. Il co-working (la collaborazione con un altro brand in fase di promozione) potrebbe essere un’idea per dividere il carico di lavoro

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Cosa non può mancare in un contenuto online

Qualsiasi tipo di contenuto, per risultare vincente, deve saper rispettare alcune caratteristiche: essere personale, educativo, promozionale e coinvolgente.

Modern Market suggerisce una lista di elementi vincenti da tenere presente per creare in poco tempo un contenuto di valore:

  • seleziona il contenuto sulla base della popolarità o della stagione
  • includi le testimonianze di clienti, recensioni, citazioni e ringraziamenti
  • mostra sempre il prodotto da promuovere
  • pubblica dei sondaggi sulle abitudini dei consumatori relativamente al prodotto
  • inserisci gli hashtag, aiutano a raggiungere un pubblico vasto, anche coloro che non seguono direttamente il brand in questione, ma sono attenti ad un trend
  • organizza dei concorsi a premi o dei giveaway, secondo i dati di Hubspot attraggono facilmente gli utenti, anche coloro che non sono followers

Qual è il miglior momento per pubblicare?

Un momento non vale l’altro, ad esempio, il weekend, è il periodo peggiore per pubblicare contenuti online perché i consumatori tendono a passare del tempo fuori casa.

Secondo una ricerca Hootsuite, il miglior momento per condividere su Instagram è esattamente il mercoledì mattina alle ore 11. I momenti di maggiore attenzione degli utenti risultano essere a metà giornata e a metà settimana, perché rappresentano attimi di pausa dal lavoro o in generale dalla frenesia quotidiana.

La funzione “momento migliore per pubblicare” di Hootsuite, permette di analizzare la performance storica dei propri contenuti, per comprendere quello migliore rispetto al target di riferimento. Attenzione anche agli orari di pubblicazione contenuti della concorrenza.

social media

Per Facebook, invece, secondo una ricerca di CoSchedule, la fascia migliore per postare è tra le ore 13 e le ore 16; su LinkedIn tra le ore 10 e le 11 del mattino; per un retweet invece l’orario migliore sono le 17.

Monitorare vuol dire vincere sul tempo

Il monitoraggio dell’andamento dei contenuti presso gli utenti permette di risparmiare tempo evitando di commettere gli stessi errori e di modificare contenuti in tempo reale.

Le metriche principali da prendere in considerazione sono:

  • la consapevolezza generata nei consumatori attraverso la copertura dei post
  • il coinvolgimento definito dal numero di reazioni, commenti, clic e condivisioni
  • il ROI (return on investment), il ritorno sugli investimenti grazie alla pubblicazione di contenuti

Monitorare nel tempo aiuta a comprendere la tipologia di contenuto che ha maggiore presa sugli utenti: ad esempio, i dati di Lacowise mostrano che, nel caso di Instagram, i caroselli hanno un tasso di coinvolgimento pari all’1,01%, rispetto alle foto 0,81% e ai video 0,61%.

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musk twitter mastodon

Effetto Musk: gli utenti lasciano Twitter in massa (e si rifugiano su Mastodon)

Da quando Elon Musk ha concluso l’accordo per l’acquisto di Twitter, per un valore di 44 miliardi di dollari, il 27 ottobre, ha faticato a placare le preoccupazioni per la potenziale proliferazione della disinformazione e dell’incitamento all’odio sulla piattaforma. In questa confusione, alcuni utenti di Twitter hanno cercato piattaforme di social media alternative. Una di queste è Mastodon, che conta già circa 4,5 milioni di account.

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Lunedì, Musk ha twittato almeno tre commenti sprezzanti su Mastodon prima di cancellare i post. Ecco cosa c’è da sapere sul social network.

LEGGI ANCHE: Twitter è libero: la spallata di Musk al mondo polarizzato

Cos’è Mastodon

Lanciata nel 2016 dallo sviluppatore di software Eugen Rochko, Mastodon si descrive come una “piattaforma di social media decentralizzata gratuita e open-source” che mira a essere “una valida alternativa a Twitter“. La piattaforma prende il nome da un parente estinto di mammut ed elefanti (il mastodonte, appunto).

mastodon screenshot

Il suo software è stato sviluppato da Mastodon gGmbH, una società tedesca senza scopo di lucro guidata da Rochko.

Il fatto che sia open source significa che il codice sorgente originale di Mastodon è pubblicamente disponibile e può essere ridistribuito e modificato. Le persone possono contribuire al codice che sta alla base di Mastodon trovando e correggendo bug, aggiungendo nuove funzionalità e traducendo la sua interfaccia in diverse lingue.

In teoria, chiunque potrebbe creare la propria versione di Mastodon con regole e regolamenti che si applicherebbero solo a quella versione e dovrebbero essere rispettate dalle persone che utilizzano quella versione.

Questa caratteristica ha però sollevato alcune questioni: i social network di destra Gab e Truth Social hanno utilizzato come base per la propria piattaforma il codice di Mastodon, e l’azienda si è (inutilmente) opposta. La piattaforma di Eugen Rochko ha riconosciuto che essere libero e open source significa rinunciare alla possibilità di scegliere chi può usarlo.

La piattaforma può essere utilizzata attraverso un browser web o attraverso le sue applicazioni per iPhone e dispositivi Android, ma sono già state sviluppate almeno 20 applicazioni di terze parti per accedere a Mastodon.

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In cosa è diverso da Twitter

Twitter è un social network “singolo”, il che significa che le persone si iscrivono e condividono contenuti solo su Twitter. Mastodon è una cosiddetta piattaforma federata, ossia un insieme di social network – o server – collegati tra loro ma di proprietà di persone o gruppi diversi.

Fa quindi parte del Fediverse: un gruppo di piattaforme federate che condividono protocolli di comunicazione.

A differenza di Twitter, presenta i post in ordine cronologico, anziché basarsi su un algoritmo. Inoltre, non ha pubblicità perché è in gran parte finanziato dal crowdfunding. La maggior parte dei server è finanziata dalle persone che li utilizzano.

mastodon twitter

I server di cui Mastodon si occupa – Mastodon Social e Mastodon Online – sono finanziati attraverso Patreon, una piattaforma di servizi di iscrizione e sottoscrizione spesso utilizzata dai creatori di contenuti.

Sebbene assomigli visivamente a Twitter, la sua esperienza d’uso è più simile a quella di Discord, ma, a differenza di Twitter e Discord, Mastodon non prevede la moderazione dei contenuti: i server possono decidere come interagire tra loro, o se interagire del tutto in un flusso condiviso di post. Ad esempio, quando Gab utilizzava il codice di Mastodon, Mastodon Social e altri server indipendenti bloccavano il server di Gab, per cui i post di Gab non comparivano nei feed delle persone che utilizzavano quei server.

Come si accede a Mastodon

Per unirsi alla piattaforma, si registra un account su un server. Questo sito web ospiterà il nostro account, il nostro profilo e i nostri feed. Alcuni siti web consentono la registrazione immediata, mentre altri richiedono un’approvazione o un invito. Secondo le stime di fediverse.party, esistono almeno 4.000 server indipendenti, che coprono tematiche differenti e varie.

Come per un account di posta elettronica, il nome utente include il nome del server stesso. Indipendentemente dal server a cui ci si iscrive, è possibile interagire con persone che utilizzano altri server Mastodon, oppure passare a un altro e, una volta registrato un account, si possono inviare “toots”, che sono la versione di Mastodon dei tweet.

È anche possibile diffondere i “toots” degli altri, l’equivalente di un retweet.

disney reflect - ninja marketing

Disney lancia il corto Reflect con la sua prima eroina plus size

Disney in ogni sua storia ci ha presentato moltissimi personaggi, dalle diverse particolarità genetiche o caratteriali ma questa volta ci presenta un’eroina plus-size. Un nuovo corto dedicato all’inclusività e alla body positivity.

Reflect

Il corto Reflect racconta di Bianca, una ragazza di 13 anni, innamorata della danza classica e determinata nei suoi allenamenti. Si trova nella sala insieme alle sue coetanee, simili a lei nei sogni e nelle speranze adolescenziali ma così distanti nell’aspetto esteriore.

Bianca infatti è una ragazzina in sovrappeso ed ogni cosa mostrata ce lo evidenzia: anche lei non cela la sua insicurezza nel guardarsi allo specchio, la sua insicurezza nel vedersi così diversa nel corpo.

Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari. Soprattutto in un ambito molto particolare, come quello della danza dove i canoni tecnici ed estetici sono molto rigidi e pretenziosi.

Ma nel pieno della body positivity (e nello stile ottimistico Disney) Bianca, grazie alla propria forza interiore e alla sua determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti ma soprattutto nella sua anima.

Non è un inno all’obesità

Passare da un eccesso ad un altro è molto facile. Se da una parte molti adolescenti manifestano con commenti positivi su Tik Tok la loro approvazione verso Reflect, rispecchiandosi con emozione in Bianca, altri dichiarano il loro disappunto, accusando Disney di far passare l’obesità come uno stato fisico normale, in salute.

@judelbi Alguém avisa a dona @disney e @disneyplus que eu já existo e moro no Brasil? ??❤️✨️ #ballet #bailarina #ballerina #disney #disneyplus #gordofobia #fatphobia #ativismogordo #reflect #fyp #fy ♬ Somewhere Only We Know – Lily Allen

È chiaro che i livelli sono diversi.

Un buono stato di salute presuppone uno stile alimentare sano, chi è in sovrappeso però non dovrebbe essere giudicato in base al suo fisico. Nessuno può togliere il diritto altrui di scegliere come vestirsi e scegliere un hobby o una passione secondo la propria libertà.

E Bianca, probabilmente, vuole dirci proprio questo: per seguire il proprio sogno non bisogna necessariamente rispecchiare ciò che la società ci impone e che suggerisce per noi. Bisogna imparare a infrangere quegli specchi esteriori che tengono imprigionata la consapevolezza reale di sé ed imparare a costruire quella forza chiamata autostima.

Del resto, il brand Dove veicola il messaggio di Bellezza Autentica a supporto del Progetto Autostima da anni.

reflect disney short film - ninja marketing

Chi lo dice, quindi, che una adolescente cicciottella non possa esercitarsi nella danza ed essere elegante ed aggraziata? Disney lancia un messaggio forte, pieno di emozione e che ci dovrebbe far ben riflettere, in tutti i sensi. Reflect!

LEGGI ANCHE: 8 esempi di brand che raccontano l’inclusività

cryptoverse marketing

Cryptoverse Marketing: le nuove competenze per portare il tuo business nel Metaverso

Sta arrivando una nuova grande rivoluzione tecnologica che rischia di rendere obsoleti molti lavori.

Sempre più aziende stanno entrando nel “meta-universo”, mentre la richiesta di esperti in grado di lavorare in questi nuovi ecosistemi sta crescendo velocemente.

Cryptoverse Marketing

Oggi chi vuole davvero innovare nel marketing non può non padroneggiare concetti come blockchain, crypto, NFT, AR/VR e utilizzarli per creare valore aggiunto nel proprio mercato.

Cryptoverse Marketing

Portare i brand nel Metaverso, riconoscere le applicazioni pratiche degli NFT e del marketing, far evolvere i modelli di business comprendendo davvero la rivoluzione del Web, sono solo alcune delle skill che saranno tra le più richieste dalle aziende in un futuro sempre più prossimo.

LEGGI ANCHE: Instagram diventa un marketplace per NFT: partiti i test

Cryptoverse Marketing: le competenze necessarie

Dalla Blockchain alle Crypto, dall’AR/VR alle applicazioni di NFT e Metaverso al business, le imprese necessitano di percorsi avanzati per abilitare i propri dipendenti a queste tecnologie all’avanguardia.

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Chi ha bisogno di acquisire competenze per il Metaverso

Lo sviluppo dei mondi virtuali è una grande rivoluzione destinata a cambiare internet come oggi lo conosciamo. Un numero crescente di brand si avvicina alle tante piattaforme disponibili costruendo spazi personalizzati per garantire a utenti e follower esperienze uniche e immerrsive.

Per questo motivo, le figure che hanno necessità di comprendere il funzionamento di questi nuovi universi digitali sono diverse e trasversali.

Digital Marketing Manager e Brand Manager, Consulenti Blockchain e i Developer Web 3.0, hanno bisogno di guadagnare una visione ampia del fenomeno e poter contare su competenze solide sull’argomento.

Ma anche CEO, CTO, CIO, UX UI e Game Developer; appassionati di AR, VR, NFT, Crypto e studenti di ingegneria e management non possono sottovalutare l’importanza di questo cambiamento.

LEGGI ANCHE: eCommerce nel Metaverso: perché dovresti aprire ora un negozio nel Metaverso e come farlo

Le competenze necessarie da acquisire

L’avvento del Web 3.0 richiede di aggiungere al proprio profilo innovative skill digitali e conoscenze sulle nuove frontiere del marketing.

Tra queste:

1. Comprendere l’universo Crypto
Le nozioni crittografiche e tecnologiche che abilitano un nuovo paradigma economico: da Satoshi Nakamoto ai wallet, dagli algoritmi di consenso alla Blockchain

2. La Tokenomics
Il ruolo dei Token nella criptoeconomia: gli strumenti per comprendere la Blockchain, gli Smart Contract e gli NFT, le DAO, i Wallet e la Ownership Economy

3. Muoversi nel Metaverso
Definizione del Metaverso, con le sue sfumature, le sue mappe e le sue chiavi interpretative

4. L’ecosistema del Cryptoverse Marketing
Tecnologie, dall’Extended Reality all’AI, ma anche lifestyle, spazi e impatto sociale: l’influenza che Metaverso e Web3 hanno sui mercati e sullo scambio di valore

5. Portare il business nel Metaverso
Framework strategici e operativi, checklist pratiche, strumenti e canvas esclusivi per far compiere al nostro business, brand o progetto i primi passi nel Metaverso e nel Web3

Live Event: Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso?

Mercoledì 9 novembre alle 13:00 ci sarà una diretta per esplorare nel dettaglio le competenze necessarie per fare Cryptoverse Marketing.

L’evento – Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso? Come essere tra i primi ad acquisire le competenze mancanti per entrare nei mondi virtuali – sarà condotto da Adele Savarese, General Manager Ninja Academy.

pionieri del cryptoverse marketing

A guidare l’esplorazione ci saranno gli esperti: Luca Clementi di Community Manager The Sandbox e Lorenzo Montagna, Consulente Realtà Aumentata, Virtuale e Metaverso.

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notizie della settimana

Twitter, Instagram e Black Friday: le notizie Ninja della settimana

Più ci avviciniamo al Black Friday, più ci rendiamo conto di quanto le statistiche siano importanti.

L’evento che dà ufficialmente il via alle festività natalizie è una tappa fondamentale dell’ultimo quarto (puoi trovare in questo articolo utili consigli su come collaborare con gli influencer in questo periodo e in quest’altro su come massimizzare il tuo email marketing).

In questo contesto i marketer non possono sottovalutare “l’economia della passione”, quella prodotta dai creatori di contenuti (qui e qui un trovi po’ di numeri) che sempre più spesso collaborano con i brand, ampliando i canali di guadagno e rappresentando la naturale evoluzione degli User Generated Content.

Anche nello sviluppo del Web3, i creator ricopriranno un ruolo essenziale nella decentralizzazione (qui puoi leggere del suo ruolo nella costruzione del Metaverso) e lo ha capito benissimo Meta, che ha iniziato i test per permettere ai creatori di scambiare e vendere i propri NFT su Instagram.

La mossa, c’è da scommetterci, non sarà indifferente a Elon Musk, che ha già messo mano a Twitter con numerosi (e controversi) cambiamenti.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Creator Economy: statistiche per i marketer

Gli utenti dei social media si fidano più facilmente dei loro creator preferiti che dei brand. Di conseguenza, l’impatto di un annuncio realizzato in collaborazione con un creator o di un influencer può essere molto maggiore rispetto ai canali tradizionali.

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La creator economy è tuttavia ancora in crescita, per cui vale la pena di monitorare il fenomeno anche sulla base di una serie di utili statistiche.

creator economy statistiche - 2

Ecco alcuni numeri (puoi trovare tutte le statistiche in questo articolo):

Il 30% dei 18-24enni e il 40% dei 25-35enni si definisce creatori di contenuti. (Blog HubSpot)
I creator hanno maggiori probabilità di essere giovani (63% Gen Z) e donne (48%). (Global Web Index)
Il 46,7% dei creator lo è a tempo pieno. (ConvertKit)
Il 52% dei marketer si affida ai creator per rafforzare la propria community e il 41% dichiara di voler lavorare con i creatori di contenuti per promuovere i valori del proprio brand. (Sprout Social).

Agli italiani piacciono le email

A patto di ricevere messaggi personalizzati e diluiti nel tempo, gli italiani leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio con un affollamento importante durante la prima ora.

email marketing statistiche

Con una percentuale del 28.54% di tasso di apertura, il Belpaese è preceduto solo da Francia, Filippine, Belgio, Germania e Olanda, tasso che è di ben 6 punti percentuali sopra la media mondiale (19,66%).

Puoi trovare il report completo di GetResponse a questo indirizzo.

Instagram diventa un marketplace per NFT

instagram diventa un marketplace nft

La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: i test sono partiti e un gruppo di creator selezionati potrà vendere NFT ai propri follower su Instagram.
Leggi qui i particolari.

Abbonamento a Twitter da 8 dollari

Questa l’ultima proposta di Elon Musk.

Il prezzo della sottoscrizione sarà regolato in base al Paese, il che fa pensare che sarà lanciato a livello globale. Il nuovo piano includerà funzioni come verifica dell’account, meno annunci, la possibilità di pubblicare video più lunghi e la priorità nelle risposte, nelle menzioni e nella ricerca.

Le campagne più belle di ottobre

In questa raccolta di pubblicità del mese di ottobre troviamo nuove storie d’amore, celebrazioni di icone cinematografiche, inni all’inclusività e il grande ritorno del copywriting.

notizie della settimana call of duty

Lasciamoci ispirare dalle idee dei grandi brand e dalle loro campagne pubblicitarie.

Il Time pubblica la sua prima copertina interattiva

In vista della conferenza sul clima COP27 del prossimo 6 novembre – l’incontro delle Nazioni Unite in cui i leader mondiali negozieranno i prossimi passi per gestire la crisi – il magazine ha cercato un’immagine di copertina che parlasse dell’intensità dell’attuale situazione climatica.

notizie della settimana copertina time

La cover è stata affidata a uno degli artisti contemporanei più importanti del mondo, Olafur Eliasson, che ha utilizzato una tecnica chiamata afterimaging.

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eCommerce nel Metaverso: perché dovresti aprire ora un negozio nel Metaverso e come farlo

Continuano senza sosta i nostri appuntamenti con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è dedicato al Metaverso, perché esplorarlo sperimentando nuovi modelli di marketing e come cogliere le opportunità di business per gli eCommerce.

A parlarne con noi  Vincenzo Cosenza, Consulente di Marketing e Innovazione.

 

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Quali sono le caratteristiche del metaverso
  • Quali opportunità si aprono per gli eCommerce
  • Quali le best practice da seguire per fare business

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Come fidelizzare il cliente con il Black Friday e il Cyber Monday

Il Black Friday e il Cyber Monday sono l’occasione per grandi e piccoli marchi di “coprire” un periodo dell’anno solitamente in down per le vendite.

Dopo il periodo estivo, infatti, le famiglie tendono a risparmiare a ottobre e novembre per poi tornare a spendere a dicembre per le feste natalizie e a gennaio con i saldi invernali.

L’operazione commerciale del Black Friday (lasciando da parte le origini che risalgono a circa 100 anni fa con le iniziative di Macy’s, all’indomani del Giorno del Ringraziamento) ha proprio questo scopo.

Ma la domanda che ci poniamo è questa: e se i brand approfittassero del Black Friday e del Cyber Monday per fidelizzare i clienti?

LEGGI ANCHE: Black Friday: come massimizzare la strategia di email marketing

LEGGI ANCHE: Black Friday: perché puntare sull’influencer marketing

Come sono cambiate le abitudini di acquisto dei clienti

Per rispondere a questa domanda partiamo da due studi fatti da Salesforse e Epsilon.

Nella prima si evidenzia come ora più che mai il cliente, anche durante il Black Friday e il Cyber Monday, preferisce un marchio che regali anche un’esperienza di acquisto unica, personalizzata.

La stessa tendenza è confermata da Epsilon, nella sua ricerca emerge come l’80% dei consumatori sia più propenso ad acquistare quando gli vengono offerte esperienze personalizzate.

Questi risultati sono anche la conseguenza del mercato ormai consolidato degli eCommerce.

LEGGI ANCHE: Guida aggiornata alle migliori piattaforme eCommerce del 2022

 

Una persona ormai può comprare tutto online, molte volte ad un costo più basso. Per “spingerlo” in negozio devo offrire qualcosa in più: un’esperienza. Ci sono boutique che offrono champagne, che presentano opere d’arte all’interno del negozio, che offrono un servizio personalizzato e su prenotazione per ogni cliente.

Sfruttare Black Friday e Cyber Monday per fidelizzare

Come già detto, questi due eventi di novembre sono utili per colmar quel “buco” di fatturazione. Alcuni brand, i più innovativi e lungimiranti, ne approfittano per fidelizzare.

Il ragionamento è semplice: se investiamo molto in comunicazione per “spingere” questi due giorni perché non cercare di raccogliere anche dell’altro per il futuro?

Partiamo dal report State of Brand Loyalty 2022 di Yotpo, dove afferma che i programmi di fidelizzazione rendano la maggior parte (ben il 60%) degli acquirenti globali più fedeli a un marchio.

La strategia adottata è quella di invitare all’acquisto conveniente durante il periodo del Black Friday e del Cyber Monday ma allo stesso tempo acquisire lead per poter effettuare, nel periodo natalizio e nel nuovo anno, nuove offerte personalizzate, comunicazioni di brand e novità.

La fedeltà al marchio si traduce in una comunicazione diretta con i clienti migliori con una riduzione del tasso di abbandono generale.

Caro vecchio funnel

Diciamo che non ci si è inventati nulla di nuovo ma sia è rispolverato il caro e vecchio funnel. A tutti i marchi costa molto di più acquisire da zero un nuovo cliente e meno lavorare per far ricomprare chi ha già speso soldi nel nostro negozio.

Qui andiamo a riprendere anche la vecchia legge di Pareto che ci ricorda sempre di coccolarci il nostro 20% di buoni clienti perché è proprio dalla fetta più piccola di loro (ma affezionata ed alto spendente) che arriva il nostro migliore margine di guadagno.

LEGGI ANCHE: I segreti del Conversion Funnel svelati da Neil Patel

Quali sono le tecniche di fidelizzazione adottate?

La fidelizzazione punta ad ottenere un doppio risultato: da una parte si prova a far fare più acquisti e dall’altra ad evitare che un nostro cliente acquisito vada a comprare dalla concorrenza.

Per fare ciò gli strumenti utilizzati sono:

  • social, con contenuti di intrattenimento e di brand;
  • SMS con comunicazione personalizzate e con offerte esclusive;
  • email marketing per mantenere sempre aggiornati i contatti su offerte, novità e politiche aziendali;
  • tessere punti per incentivare i nostri clienti a spendere di più per poter ottenere sconti e buoni acquisto.

Le abitudini cambiano e il marketing con loro

Nel tempo le abitudini di acquisto e di vendita sono cambiate. Non possiamo non tener conto della situazione economica e politica internazionale, del caro energia, dei tempi dilatati delle consegne delle materie prime e di molti altri fattori stravolti negli ultimi due anni.

Secondo una ricerca di McKinsey, dall’inizio della pandemia più del 65% dei consumatori sta provando comportamenti di acquisto diversi e intende incorporarli in futuro.

mckinsey grafico

Gli acquirenti cambiano brand e prodotti con una velocità mai vista prima, proprio per questo è fondamentale investire nella fidelizzazione. Altrimenti le persone continueranno ad acquistare, ma lo faranno altrove.