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disney reflect - ninja marketing

Disney lancia il corto Reflect con la sua prima eroina plus size

Disney in ogni sua storia ci ha presentato moltissimi personaggi, dalle diverse particolarità genetiche o caratteriali ma questa volta ci presenta un’eroina plus-size. Un nuovo corto dedicato all’inclusività e alla body positivity.

Reflect

Il corto Reflect racconta di Bianca, una ragazza di 13 anni, innamorata della danza classica e determinata nei suoi allenamenti. Si trova nella sala insieme alle sue coetanee, simili a lei nei sogni e nelle speranze adolescenziali ma così distanti nell’aspetto esteriore.

Bianca infatti è una ragazzina in sovrappeso ed ogni cosa mostrata ce lo evidenzia: anche lei non cela la sua insicurezza nel guardarsi allo specchio, la sua insicurezza nel vedersi così diversa nel corpo.

Disney pone l’accento su quanto negativi possano essere gli stereotipi sociali verso le persone plus size e in particolare sugli adolescenti che spesso sviluppano gravi disturbi alimentari. Soprattutto in un ambito molto particolare, come quello della danza dove i canoni tecnici ed estetici sono molto rigidi e pretenziosi.

Ma nel pieno della body positivity (e nello stile ottimistico Disney) Bianca, grazie alla propria forza interiore e alla sua determinazione, riesce a superare le sue debolezze e a dimostrare una leggerezza non solo dei movimenti ma soprattutto nella sua anima.

Non è un inno all’obesità

Passare da un eccesso ad un altro è molto facile. Se da una parte molti adolescenti manifestano con commenti positivi su Tik Tok la loro approvazione verso Reflect, rispecchiandosi con emozione in Bianca, altri dichiarano il loro disappunto, accusando Disney di far passare l’obesità come uno stato fisico normale, in salute.

@judelbi Alguém avisa a dona @disney e @disneyplus que eu já existo e moro no Brasil? ??❤️✨️ #ballet #bailarina #ballerina #disney #disneyplus #gordofobia #fatphobia #ativismogordo #reflect #fyp #fy ♬ Somewhere Only We Know – Lily Allen

È chiaro che i livelli sono diversi.

Un buono stato di salute presuppone uno stile alimentare sano, chi è in sovrappeso però non dovrebbe essere giudicato in base al suo fisico. Nessuno può togliere il diritto altrui di scegliere come vestirsi e scegliere un hobby o una passione secondo la propria libertà.

E Bianca, probabilmente, vuole dirci proprio questo: per seguire il proprio sogno non bisogna necessariamente rispecchiare ciò che la società ci impone e che suggerisce per noi. Bisogna imparare a infrangere quegli specchi esteriori che tengono imprigionata la consapevolezza reale di sé ed imparare a costruire quella forza chiamata autostima.

Del resto, il brand Dove veicola il messaggio di Bellezza Autentica a supporto del Progetto Autostima da anni.

reflect disney short film - ninja marketing

Chi lo dice, quindi, che una adolescente cicciottella non possa esercitarsi nella danza ed essere elegante ed aggraziata? Disney lancia un messaggio forte, pieno di emozione e che ci dovrebbe far ben riflettere, in tutti i sensi. Reflect!

LEGGI ANCHE: 8 esempi di brand che raccontano l’inclusività

cryptoverse marketing

Cryptoverse Marketing: le nuove competenze per portare il tuo business nel Metaverso

Sta arrivando una nuova grande rivoluzione tecnologica che rischia di rendere obsoleti molti lavori.

Sempre più aziende stanno entrando nel “meta-universo”, mentre la richiesta di esperti in grado di lavorare in questi nuovi ecosistemi sta crescendo velocemente.

Cryptoverse Marketing

Oggi chi vuole davvero innovare nel marketing non può non padroneggiare concetti come blockchain, crypto, NFT, AR/VR e utilizzarli per creare valore aggiunto nel proprio mercato.

Cryptoverse Marketing

Portare i brand nel Metaverso, riconoscere le applicazioni pratiche degli NFT e del marketing, far evolvere i modelli di business comprendendo davvero la rivoluzione del Web, sono solo alcune delle skill che saranno tra le più richieste dalle aziende in un futuro sempre più prossimo.

LEGGI ANCHE: Instagram diventa un marketplace per NFT: partiti i test

Cryptoverse Marketing: le competenze necessarie

Dalla Blockchain alle Crypto, dall’AR/VR alle applicazioni di NFT e Metaverso al business, le imprese necessitano di percorsi avanzati per abilitare i propri dipendenti a queste tecnologie all’avanguardia.

Cryptoverse Marketing

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Chi ha bisogno di acquisire competenze per il Metaverso

Lo sviluppo dei mondi virtuali è una grande rivoluzione destinata a cambiare internet come oggi lo conosciamo. Un numero crescente di brand si avvicina alle tante piattaforme disponibili costruendo spazi personalizzati per garantire a utenti e follower esperienze uniche e immerrsive.

Per questo motivo, le figure che hanno necessità di comprendere il funzionamento di questi nuovi universi digitali sono diverse e trasversali.

Digital Marketing Manager e Brand Manager, Consulenti Blockchain e i Developer Web 3.0, hanno bisogno di guadagnare una visione ampia del fenomeno e poter contare su competenze solide sull’argomento.

Ma anche CEO, CTO, CIO, UX UI e Game Developer; appassionati di AR, VR, NFT, Crypto e studenti di ingegneria e management non possono sottovalutare l’importanza di questo cambiamento.

LEGGI ANCHE: eCommerce nel Metaverso: perché dovresti aprire ora un negozio nel Metaverso e come farlo

Le competenze necessarie da acquisire

L’avvento del Web 3.0 richiede di aggiungere al proprio profilo innovative skill digitali e conoscenze sulle nuove frontiere del marketing.

Tra queste:

1. Comprendere l’universo Crypto
Le nozioni crittografiche e tecnologiche che abilitano un nuovo paradigma economico: da Satoshi Nakamoto ai wallet, dagli algoritmi di consenso alla Blockchain

2. La Tokenomics
Il ruolo dei Token nella criptoeconomia: gli strumenti per comprendere la Blockchain, gli Smart Contract e gli NFT, le DAO, i Wallet e la Ownership Economy

3. Muoversi nel Metaverso
Definizione del Metaverso, con le sue sfumature, le sue mappe e le sue chiavi interpretative

4. L’ecosistema del Cryptoverse Marketing
Tecnologie, dall’Extended Reality all’AI, ma anche lifestyle, spazi e impatto sociale: l’influenza che Metaverso e Web3 hanno sui mercati e sullo scambio di valore

5. Portare il business nel Metaverso
Framework strategici e operativi, checklist pratiche, strumenti e canvas esclusivi per far compiere al nostro business, brand o progetto i primi passi nel Metaverso e nel Web3

Live Event: Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso?

Mercoledì 9 novembre alle 13:00 ci sarà una diretta per esplorare nel dettaglio le competenze necessarie per fare Cryptoverse Marketing.

L’evento – Chi sono i pionieri del Marketing nel Metaverso? Come essere tra i primi ad acquisire le competenze mancanti per entrare nei mondi virtuali – sarà condotto da Adele Savarese, General Manager Ninja Academy.

pionieri del cryptoverse marketing

A guidare l’esplorazione ci saranno gli esperti: Luca Clementi di Community Manager The Sandbox e Lorenzo Montagna, Consulente Realtà Aumentata, Virtuale e Metaverso.

<<Iscriviti al Live Event gratuito organizzato da Ninja Academy per scoprire come acquisire competenze per portare il Marketing nel Metaverso>>

 

notizie della settimana

Twitter, Instagram e Black Friday: le notizie Ninja della settimana

Più ci avviciniamo al Black Friday, più ci rendiamo conto di quanto le statistiche siano importanti.

L’evento che dà ufficialmente il via alle festività natalizie è una tappa fondamentale dell’ultimo quarto (puoi trovare in questo articolo utili consigli su come collaborare con gli influencer in questo periodo e in quest’altro su come massimizzare il tuo email marketing).

In questo contesto i marketer non possono sottovalutare “l’economia della passione”, quella prodotta dai creatori di contenuti (qui e qui un trovi po’ di numeri) che sempre più spesso collaborano con i brand, ampliando i canali di guadagno e rappresentando la naturale evoluzione degli User Generated Content.

Anche nello sviluppo del Web3, i creator ricopriranno un ruolo essenziale nella decentralizzazione (qui puoi leggere del suo ruolo nella costruzione del Metaverso) e lo ha capito benissimo Meta, che ha iniziato i test per permettere ai creatori di scambiare e vendere i propri NFT su Instagram.

La mossa, c’è da scommetterci, non sarà indifferente a Elon Musk, che ha già messo mano a Twitter con numerosi (e controversi) cambiamenti.

Puoi ascoltare queste e le altre notizie selezionate per i nostri abbonati tra oltre 30 fonti internazionali anche in formato podcast.

Creator Economy: statistiche per i marketer

Gli utenti dei social media si fidano più facilmente dei loro creator preferiti che dei brand. Di conseguenza, l’impatto di un annuncio realizzato in collaborazione con un creator o di un influencer può essere molto maggiore rispetto ai canali tradizionali.

statistiche creator 01

La creator economy è tuttavia ancora in crescita, per cui vale la pena di monitorare il fenomeno anche sulla base di una serie di utili statistiche.

creator economy statistiche - 2

Ecco alcuni numeri (puoi trovare tutte le statistiche in questo articolo):

Il 30% dei 18-24enni e il 40% dei 25-35enni si definisce creatori di contenuti. (Blog HubSpot)
I creator hanno maggiori probabilità di essere giovani (63% Gen Z) e donne (48%). (Global Web Index)
Il 46,7% dei creator lo è a tempo pieno. (ConvertKit)
Il 52% dei marketer si affida ai creator per rafforzare la propria community e il 41% dichiara di voler lavorare con i creatori di contenuti per promuovere i valori del proprio brand. (Sprout Social).

Agli italiani piacciono le email

A patto di ricevere messaggi personalizzati e diluiti nel tempo, gli italiani leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio con un affollamento importante durante la prima ora.

email marketing statistiche

Con una percentuale del 28.54% di tasso di apertura, il Belpaese è preceduto solo da Francia, Filippine, Belgio, Germania e Olanda, tasso che è di ben 6 punti percentuali sopra la media mondiale (19,66%).

Puoi trovare il report completo di GetResponse a questo indirizzo.

Instagram diventa un marketplace per NFT

instagram diventa un marketplace nft

La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: i test sono partiti e un gruppo di creator selezionati potrà vendere NFT ai propri follower su Instagram.
Leggi qui i particolari.

Abbonamento a Twitter da 8 dollari

Questa l’ultima proposta di Elon Musk.

Il prezzo della sottoscrizione sarà regolato in base al Paese, il che fa pensare che sarà lanciato a livello globale. Il nuovo piano includerà funzioni come verifica dell’account, meno annunci, la possibilità di pubblicare video più lunghi e la priorità nelle risposte, nelle menzioni e nella ricerca.

Le campagne più belle di ottobre

In questa raccolta di pubblicità del mese di ottobre troviamo nuove storie d’amore, celebrazioni di icone cinematografiche, inni all’inclusività e il grande ritorno del copywriting.

notizie della settimana call of duty

Lasciamoci ispirare dalle idee dei grandi brand e dalle loro campagne pubblicitarie.

Il Time pubblica la sua prima copertina interattiva

In vista della conferenza sul clima COP27 del prossimo 6 novembre – l’incontro delle Nazioni Unite in cui i leader mondiali negozieranno i prossimi passi per gestire la crisi – il magazine ha cercato un’immagine di copertina che parlasse dell’intensità dell’attuale situazione climatica.

notizie della settimana copertina time

La cover è stata affidata a uno degli artisti contemporanei più importanti del mondo, Olafur Eliasson, che ha utilizzato una tecnica chiamata afterimaging.

Se vuoi ricevere tutte le notizie ogni giorno, senza pubblicità, con il formato audio attivabile su Alexa e l’accesso a tutti gli articoli e i webinar PRO iscriviti a Ninja PRO Information.

eCommerce nel Metaverso: perché dovresti aprire ora un negozio nel Metaverso e come farlo

Continuano senza sosta i nostri appuntamenti con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

L’argomento di questa puntata è dedicato al Metaverso, perché esplorarlo sperimentando nuovi modelli di marketing e come cogliere le opportunità di business per gli eCommerce.

A parlarne con noi  Vincenzo Cosenza, Consulente di Marketing e Innovazione.

 

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Quali sono le caratteristiche del metaverso
  • Quali opportunità si aprono per gli eCommerce
  • Quali le best practice da seguire per fare business

black friday

Come fidelizzare il cliente con il Black Friday e il Cyber Monday

Il Black Friday e il Cyber Monday sono l’occasione per grandi e piccoli marchi di “coprire” un periodo dell’anno solitamente in down per le vendite.

Dopo il periodo estivo, infatti, le famiglie tendono a risparmiare a ottobre e novembre per poi tornare a spendere a dicembre per le feste natalizie e a gennaio con i saldi invernali.

L’operazione commerciale del Black Friday (lasciando da parte le origini che risalgono a circa 100 anni fa con le iniziative di Macy’s, all’indomani del Giorno del Ringraziamento) ha proprio questo scopo.

Ma la domanda che ci poniamo è questa: e se i brand approfittassero del Black Friday e del Cyber Monday per fidelizzare i clienti?

LEGGI ANCHE: Black Friday: come massimizzare la strategia di email marketing

LEGGI ANCHE: Black Friday: perché puntare sull’influencer marketing

Come sono cambiate le abitudini di acquisto dei clienti

Per rispondere a questa domanda partiamo da due studi fatti da Salesforse e Epsilon.

Nella prima si evidenzia come ora più che mai il cliente, anche durante il Black Friday e il Cyber Monday, preferisce un marchio che regali anche un’esperienza di acquisto unica, personalizzata.

La stessa tendenza è confermata da Epsilon, nella sua ricerca emerge come l’80% dei consumatori sia più propenso ad acquistare quando gli vengono offerte esperienze personalizzate.

Questi risultati sono anche la conseguenza del mercato ormai consolidato degli eCommerce.

LEGGI ANCHE: Guida aggiornata alle migliori piattaforme eCommerce del 2022

 

Una persona ormai può comprare tutto online, molte volte ad un costo più basso. Per “spingerlo” in negozio devo offrire qualcosa in più: un’esperienza. Ci sono boutique che offrono champagne, che presentano opere d’arte all’interno del negozio, che offrono un servizio personalizzato e su prenotazione per ogni cliente.

Sfruttare Black Friday e Cyber Monday per fidelizzare

Come già detto, questi due eventi di novembre sono utili per colmar quel “buco” di fatturazione. Alcuni brand, i più innovativi e lungimiranti, ne approfittano per fidelizzare.

Il ragionamento è semplice: se investiamo molto in comunicazione per “spingere” questi due giorni perché non cercare di raccogliere anche dell’altro per il futuro?

Partiamo dal report State of Brand Loyalty 2022 di Yotpo, dove afferma che i programmi di fidelizzazione rendano la maggior parte (ben il 60%) degli acquirenti globali più fedeli a un marchio.

La strategia adottata è quella di invitare all’acquisto conveniente durante il periodo del Black Friday e del Cyber Monday ma allo stesso tempo acquisire lead per poter effettuare, nel periodo natalizio e nel nuovo anno, nuove offerte personalizzate, comunicazioni di brand e novità.

La fedeltà al marchio si traduce in una comunicazione diretta con i clienti migliori con una riduzione del tasso di abbandono generale.

Caro vecchio funnel

Diciamo che non ci si è inventati nulla di nuovo ma sia è rispolverato il caro e vecchio funnel. A tutti i marchi costa molto di più acquisire da zero un nuovo cliente e meno lavorare per far ricomprare chi ha già speso soldi nel nostro negozio.

Qui andiamo a riprendere anche la vecchia legge di Pareto che ci ricorda sempre di coccolarci il nostro 20% di buoni clienti perché è proprio dalla fetta più piccola di loro (ma affezionata ed alto spendente) che arriva il nostro migliore margine di guadagno.

LEGGI ANCHE: I segreti del Conversion Funnel svelati da Neil Patel

Quali sono le tecniche di fidelizzazione adottate?

La fidelizzazione punta ad ottenere un doppio risultato: da una parte si prova a far fare più acquisti e dall’altra ad evitare che un nostro cliente acquisito vada a comprare dalla concorrenza.

Per fare ciò gli strumenti utilizzati sono:

  • social, con contenuti di intrattenimento e di brand;
  • SMS con comunicazione personalizzate e con offerte esclusive;
  • email marketing per mantenere sempre aggiornati i contatti su offerte, novità e politiche aziendali;
  • tessere punti per incentivare i nostri clienti a spendere di più per poter ottenere sconti e buoni acquisto.

Le abitudini cambiano e il marketing con loro

Nel tempo le abitudini di acquisto e di vendita sono cambiate. Non possiamo non tener conto della situazione economica e politica internazionale, del caro energia, dei tempi dilatati delle consegne delle materie prime e di molti altri fattori stravolti negli ultimi due anni.

Secondo una ricerca di McKinsey, dall’inizio della pandemia più del 65% dei consumatori sta provando comportamenti di acquisto diversi e intende incorporarli in futuro.

mckinsey grafico

Gli acquirenti cambiano brand e prodotti con una velocità mai vista prima, proprio per questo è fondamentale investire nella fidelizzazione. Altrimenti le persone continueranno ad acquistare, ma lo faranno altrove.

instagram diventa un marketplace nft

Instagram diventa un marketplace per NFT: partiti i test

La notizia è stata diffusa sui canali ufficiali dell’azienda: Instagram diventa un marketplace per NFT.

Da quando Facebook ha cambiato il nome della sua azienda in Meta alla fine del 2021, gran parte degli sforzi del gigante tecnologico sono stati incentrati sull’espansione della sua portata nel crescente panorama del Web3.

Un’iniziativa significativa che Meta ha intrapreso nel corso del 2022 è stata l’integrazione degli NFT nelle sue piattaforme sociali, Facebook e Instagram. Già a gennaio di quest’anno si era diffusa la voce che Meta volesse permettere agli utenti di creare, visualizzare e (ovviamente) vendere NFT sulle sue piattaforme leader di mercato.

Nel marzo del 2022, Mark Zuckerberg ha annunciato l’intenzione di trasformare Instagram in un marketplace per NFT, senza tuttavia rivelare alcun dettaglio. Infine, in un aggiornamento di maggio di Instagram, Meta ha iniziato a testare le sue funzioni NFT. In particolare, ha dato la possibilità a utenti selezionati di condividere gli NFT creati o raccolti sui loro profili e nei feed dei follower.Una funzionalità simile arriverà presto su Facebook, insieme agli NFT in realtà aumentata su Instagram Stories tramite Spark AR, in modo da poter inserire l’arte digitale in spazi fisici“, aveva dichiarato nell’annuncio ufficiale.

LEGGI ANCHE: Christie’s lancia la sua piattaforma NFT: si chiama Christie’s 3.0

instagram diventa un marketplace nft 02

Instagram diventa un marketplace per NFT

Nel giugno del 2022, Meta ha svelato l’intera roadmap per l’ingresso degli NFT. Poco dopo, nell’agosto del 2022, l’azienda ha distribuito le funzionalità NFT agli utenti di 100 Paesi in tutto il mondo.

Tuttavia, le funzionalità principali della piattaforma NFT non erano ancora state aggiunte. In particolare, la possibilità per gli utenti di creare/coniare, acquistare e vendere NFT tra loro attraverso Facebook e Instagram. In base alle ultime rivelazioni, questa situazione è destinata a cambiare.

Con una nuova serie di test pubblici, alcuni creatori selezionati potranno vendere NFT al proprio pubblico su Instagram.

LEGGI ANCHE: Report: la metà degli americani non ha mai sentito parlare di NFT

Cosa ne pensano i creator

Dave Krugman è uno dei creatori selezionati per testare le funzionalità del marketplace NFT di Instagram. In un’intervista rilasciata a nft now, Krugman ha dichiarato di essere entusiasta di questi nuovi strumenti, che permetteranno a lui e alla sua comunità di condividere il valore creato.

Nell’era delle comunità creative interconnesse, il nome del gioco è allineamento degli incentivi. Se le cose che avvantaggiano il mio pubblico avvantaggiano anche me, siamo in grado di creare una simbiosi sociale“, ha detto Krugman. Ha continuato spiegando che gli NFT creano un legame finanziario tra creatore e collezionista che allinea le loro priorità. “Quando qualcuno possiede un bene digitale che ho creato, il valore di quel bene è legato al mio successo creativo. In questo modo, i nostri incentivi sono allineati a un livello profondo: condividiamo un obiettivo comune e questo crea un legame più sano tra la comunità e il creatore“.

Krugman ha anche osservato che queste caratteristiche potrebbero aiutarlo a raggiungere meglio sottoinsiemi specifici del suo pubblico. “Gli oggetti da collezione digitali mi permettono di creare comunità di nicchia all’interno della mia comunità più ampia, microeconomie che contribuiscono a finanziare e alimentare la mia attività creativa. Più sostegno ricevo, più posso spingere le mie idee. E quanto più le spingo, tanto più sostegno ottengo. È un circolo virtuoso“, ha spiegato.

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instagram diventa un marketplace nft 01

Instagram diventa un marketplace NFT: cosa succede adesso

Nel tentativo di garantire che questo processo sia il più semplice possibile per tutte le parti coinvolte, Meta ha promesso che gli NFT venduti sulle sue piattaforme non comporteranno alcuna commissione aggiuntiva per le parti coinvolte. Naturalmente, questo non significa che non ci siano commissioni. Gli acquisti effettuati all’interno dell’app Instagram sui sistemi operativi Android e iOS sono soggetti alle tariffe applicabili dell’app store.

LEGGI ANCHE: Glossario degli NFT: le parole chiave da conoscere

Inoltre, è possibile che Instagram aggiunga le proprie commissioni in futuro.

Questo punto potrebbe far preoccupare alcuni creatori. Dopo tutto, le precedenti dichiarazioni di Meta indicano che intende prendere una grossa fetta delle vendite effettuate su Horizon Worlds, il suo prodotto di punta del metaverso.

Con una notevole attenzione a garantire l’accessibilità delle integrazioni NFT sulle sue piattaforme, i frutti delle iniziative di Meta orientate al NFT potrebbero richiedere un po’ di tempo per sbocciare. Ma quando lo faranno, potremmo vedere una delle piattaforme più importanti del Web2 trasformarsi in una delle piattaforme del Web3.

email marketing il report di getresponse

10 curiosità sul rapporto tra italiani e posta elettronica

A patto di ricevere messaggi personalizzati e diluiti nel tempo, gli italiani leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio con un affollamento importante durante la prima ora. Sì, agli italiani piace ancora leggere le email.

La differenza, oggi, è che il tempo che gli dedicano è rivolto solo ai messaggi che veicolano un valore.

LEGGI ANCHE: Guida aggiornata alle migliori piattaforme eCommerce del 2022

L’Italia, non a caso, è nella top 10 globale per risultati medi nazionali riferiti all’email marketing, il cui tasso di apertura medio totale è del 28,54%: lo rileva il Rapporto 2022 di benchmarking sull’Email Marketing in Italia realizzato da GetResponse, piattaforma di marketing online con oltre 20 anni di esperienza nel settore, che ha analizzato 200 milioni di messaggi inviati nel corso del 2021 tra email automatizzate, autorisponditori, newsletter e RSS.

email marketing getresponse

Con una percentuale del 28.54% di tasso di apertura, il Belpaese è preceduto solo da Francia, Filippine, Belgio, Germania e Olanda, tasso che è di ben 6 punti percentuali sopra la media mondiale (19,66%).

Email marketing: il report di GetResponse

Il report, in generale, mostra che, a livello globale, c’è stato un calo dei tassi di coinvolgimento delle e-mail legato alla ricerca di una comunicazione sempre più di valore perché, mentre i tassi medi di apertura sono solo lievemente diminuiti (dal 22,15% al ​​22,02%), il calo dei tassi medi di click risulta più evidente (dal 3,43% al 2,13%).

Il rapporto ha evidenziato 10 curiosità sul rapporto tra italiani e posta elettronica:

  • In ordine, le parole che i nostri connazionali amano leggere nell’oggetto dei messaggi sono eventi (tasso di apertura 56,61%), pdf (53,35%), conveniente (53,14%), invito (48,70%) e newsletter (42,92%).
  • Termini come illimitato, garantito e ricercato nell’oggetto dell’email fanno crollare fino al 5,66% la percentuale del tasso di apertura.
  • In controtendenza rispetto al resto del mondo, gli italiani gradiscono email personalizzate già a partire dall’oggetto, le emoji (tasso di apertura 32,92%), immagini (31,81%) e video e (fino al 37,23%) rispetto alle email di solo testo.
  • Per gli italiani, una newsletter a settimana è la quantità giusta di messaggi da ricevere: il report segnala un tasso di apertura assicurato del 41,80% e l’8,70% di click.
  • Inaspettatamente, il mezzo principale attraverso cui gli italiani leggono le email è il desktop, con una percentuale di messaggi aperti pari al 76% contro il 23% del mobile. In termini di engagement, però, i connazionali interagiscono in misura maggiore da mobile: qui la percentuale di click è del 54%, via desktop del 46%.
  • I settori con cui gli italiani interagiscono maggiormente sono automotive (55,57%), sport (55,25%) e non-profits (43,34%).
  • Gli italiani leggono e cliccano le email entro le prime 4 ore dall’invio: oltre il 21% dei messaggi viene aperto nella prima ora. Con il passare del tempo, circa ogni ora, le loro aperture diminuiscono. Entro le 7 ore, in ogni caso, più della metà delle email viene letta. Lato engagement, invece, i connazionali reagiscono entro la prima ora dall’invio con una percentuale di 26,18% di click. Già a partire dalla seconda ora (8,35%), il dato cala drasticamente.
  • L’orario migliore in cui inviare email agli italiani varia a seconda del settore: ad esempio, il miglior tasso di apertura delle mail in ambito sportivo (86%) si ottiene alle 6, per il no profit (82%) alle 20, per il tech (78%) alle 23.
  • Il giorno migliore per i servizi finanziari (69%) è il sabato, per lo sport (66%) la domenica, per l’automotive (57-58%) il lunedì e il mercoledì.
  • I messaggi personalizzati e automatizzati diluiti nel tempo sono i più apprezzati: autoresponder e messaggi di marketing automation ottengono i risultati migliori sia a livello di aperture (rispettivamente 49,36% e 37,08) che di click (rispettivamente 15,40% e 9,85%) a differenza delle email broadcast (27,37% e 6,69%).

In generale, se guardiamo anche ai tassi di click (2.12%) e click-to-open rate (7.41%), vediamo che l’Italia si posiziona di poco sotto alla media globale. Se confrontiamo quindi questi dati con il tasso di apertura alto, possiamo concludere che l’email marketing è assolutamente un canale che non può mancare nelle strategie di marketing poiché gli italiani rimangono una popolazione tendenzialmente interessata a ricevere le email ma che c’è tanto da fare per migliorare la comunicazione facendo in modo che sia di valore per i nostri iscritti.” – dichiara Peter Gzela, Regional Marketing Lead EMEA di GetResponse.

Nel report realizzato da GetResponse sono presenti anche dati riguardanti altri asset molto utilizzati dai marketer quali landing page e webinar. I risultati del report italiano sono confrontabili con quelli del report globale a questo link.

pubblicità ottobre 2022 british airways

Volvo, McDonald’s e Call of Duty: le 6 pubblicità più belle di ottobre

La creatività di tutto il mondo non si ferma proprio mai. In questa raccolta di pubblicità del mese di ottobre troviamo nuove storie d’amore, celebrazioni di grandi icone cinematografiche, inni all’inclusività e il grande ritorno del copywriting.

Lasciamoci ispirare dalle idee dei grandi brand e dalle loro campagne pubblicitarie.

Volvo Truck | A Love Story

Chi l’ha detto che l’amore sboccia solo tra anime simili? In questo caso gli opposti si attraggono e ce lo dimostrano due autoarticolati che con caratteristiche e prestazioni diverse finiscono per innamorarsi.

Uno ha un animo più rilassato che garantisce piacere nella guida, l’altro è più pratico e si concentra sulle prestazioni.

La loro storia d’amore si fa strada e la passione delle loro effusioni gli fa prendere il volo.

Volvo FH è stato progettato per unire in un unico truck prestazioni e guida comoda, qualità che spesso vengono percepite dai guidatori come non compatibili.

McDonald’s  Finlandia | Togetherness starts with understanding

In occasione della Settimana Internazionale delle Persone Sorde, McDonald’s ha voluto rendere omaggio a chi non può ascoltare il suo iconico jingle.

Un contributo volto alla consapevolezza sulla sordità e che promuove una società più inclusiva nei confronti delle disabilità, ponendo l’attenzione sulle difficoltà affrontate dalle persone con problemi di udito.

Il brand lancia così il suo primo ritornello tradotto nella lingua dei segni, grazie alla collaborazione con il rapper non udente Signmark e nella propositività di abbattere i pregiudizi associati alla lingua dei segni. Perché “lo stare insieme inizia dalla comprensione”.

Per questa pubblicità, Olli Hartonen e Signmark hanno scritto il testo della canzone “Something big (I’m lovin’ it)“, insieme al compositore Adam Tensta.

Call of Duty | Modern Warfare II

In vista dell’uscita del suo nuovo episodio, Call of Duty presidia il display più grande d’Europa: un 3D Billboard sulla Piccadilly Lights di Londra che grazie alla tecnica dell’anamorfismo dona una completa tridimensionalità delle immagini, tanto da sembrare vive e uscire fuori dallo schermo.

LEGGI ANCHE: 3D Digital Billboard, la quarta dimensione dell’advertising

Macallan | James Bond 60th Anniversary

Il Macallan celebra i 60 anni dell’iconico James Bond. Una collezione di 6 bottiglie in edizione limitata, ognuna delle quali racconta l’intraprendenza della spia 007, e ricorda di come il whisky sia stato sempre suo alleato.

British Airways | A British Original

La compagnia aerea ci mostra le diverse motivazioni per cui viaggiamo.

Qualunque esse siano, come per il piacere di viaggiare, assaggiare cibo diverso, per una crisi di identità, per prendere un po’ d’aria diversa da quella data dal passaggio del treno, o per mantenere vivo un matrimonio…non importa, valgono tutte!

Queste pubblicità, a differenza di quelle in cui il visual è al centro dell’attenzione, puntano sulla grande efficacia e semplicità del copywriting.

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Volkswagen | Safe List

È stato dimostrato che le canzoni che ascoltiamo influiscano sul modo di guidare: sembra che la musica infatti dètti il ritmo ai battiti cardiaci.

Battiti alti sollecitano maggiormente il cuore e questa situazione potrebbe facilitare alterazioni nella guida, favorendo infrazioni o incidenti.

Il progetto Safe List, realizzato da Volkswagen e dall’agenzia italiana DDB, è stato realizzato per aiutare i conducenti a guidare in modo sicuro.

Le quattro playlist, che sono sul canale Spotify di Volkswagen Italia, si adattano infatti ai diversi tipi di strada dettando il ritmo più adatto ai nostri battiti e calibrando di conseguenza la nostra velocità di guida.

Safe List diventa così una compagnia durante il viaggio e allo stesso tempo un passeggero che ci consiglia il modo più adatto di guidare in sicurezza.

pubblicità safe list volkswagen-ninja marketing

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Elon Musk

Twitter è libero: la spallata di Musk al mondo polarizzato

The bird is freed“: se solo qualche anno fa ci avessero chiesto se il sistema delle Big Tech fosse scardinabile, o almeno scalabile, avremmo risposto che sarebbe stato più facile sbarcare su Marte. Eppure Elon Musk, abituato a stupire e sorprendere, ha vinto la sua ennesima battaglia, comprando Twitter dopo una breve querelle legale.

L’uomo più ricco del mondo è entrato con un lavandino in mano nella sede dell’azienda di San Francisco (twittando un gioco di parole con “let that sink in!”, tradotto: “lascia che affondi”, ma sink sta anche per “lavandino”) e si è fatto poi ritrarre nella caffetteria in mezzo ai nuovi “colleghi”.

Musk ha comprato Twitter

La sua prima decisione è stata subito una bomba: il licenziamento del CEO Parag Agrawal, del CFO Ned Segal, del consigliere generale Sean Edgett e di Vijaya Gadde, la Chief Legal Officer, una delle principali responsabili della controversa decisione di allontanare Donald Trump dalla piattaforma.

Stratosferiche le buonuscite per i dirigenti: dai 38,7 milioni per Agrawal fino ai 12,5 per la Gadde.

LEGGI ANCHE: Il brand activism al capolinea: nel futuro più dialogo e meno polarizzazione

Una breccia nella polarizzazione

La crociata di Musk per il free speech fa breccia nel mondo dei social media, piattaforme nate per garantire a tutti il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e poi diventate, col passare degli anni, dei veri e propri editori.

Il passaggio cruciale si è avuto quando i board di queste società hanno deciso, a più riprese, chi avesse facoltà di parola e chi no, sulla base di una discrezionalità assolutamente legittima ma tipica, appunto, di un media tradizionale o di una casa editrice.

L’idea dell’esistenza stessa di social media aperti, inclusivi e rispettosi della libertà di parola di tutti sembrava caduta nel dimenticatoio prima della crociata di Musk che ha pubblicato un interessante e significativo messaggio destinato agli inserzionisti: “La ragione per cui ho acquisito Twitter”, si legge “è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza digitale comune dove un grande ventaglio di opinioni differenti possono essere dibattute in sicurezza e senza violenza“.

Musk prosegue indicando nella polarizzazione estrema-destra VS estrema-sinistra la vera causa dell’emergere di enormi “echo chambers” autoreferenziali, all’origine del degrado del dibattito pubblico e mediatico. L’accusa ai media tradizionali è netta: avere incentivato questa polarizzazione, sperando in maggiori introiti. “Non l’ho fatto perché è facile“, continua Musk riecheggiando la celebre frase di Kennedy sul progetto del primo allunaggio, “ma per aiutare l’umanità che amo“.

Musk rompe l’asse della polarizzazione dei social e promette agli inserzionisti un luogo sicuro ma libero, dove proporre i propri annunci a un pubblico realmente interessato, pacificato e dialogante.

Al di là delle buone intenzioni, la probabilità di fallimento è concreta: la gran parte dei media mainstream restano polarizzati e le Big Tech confermano la loro vera natura di editori.

Proprio in questi giorni sta girando su Meta l’annuncio delle sospensioni delle comunicazioni politiche in vista delle elezioni di Mid Term: a costo di perdere inserzionisti si preferisce la censura.

La seconda incognita sono proprio i brand: abituati alla polarizzazione, e poco flessibili ai cambiamenti, quando comprenderanno la rivoluzione in atto? Al posto del brand activism al capolinea, della censura e della tribalizzazione dei cittadini-consumatori, può tornare di moda il dialogo e il confronto.

Musk ha tracciato la strada e il mondo che ci attende, ben diverso da quello del 2019, è pronto per una svolta culturale di questo tipo.

La paura fa campagna: 7 spaventose pubblicità per celebrare Halloween

Halloween, il periodo più spaventoso dell’anno è alle porte e come sempre i brand non si lasciano sfuggire l’occasione per mostrarsi con pubblicità particolari e diverse dal solito. Lo fanno in modo giocoso, ironico e dissacrante per esorcizzare la notte in cui si annullano i confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

HEINZ Tomato Blood Ketchup | Vegetarian Vampire Recruitment Film (2022)

Ormai, nel 2022 anche i vampiri vogliono darsi una svecchiata. Modificano le loro abitudini scegliendo uno stile di vita più sano ed etico.

Così anche il giovane Toby, di appena 280 anni e attento all’ambiente (si vede dalla cannuccia in acciaio), afferma di preferire di gran lunga il ketchup al posto del sangue umano, decisamente meno sostenibile e dal retrogusto ferroso.

Toby, aspirante influencer, vuole dare il buon esempio esortando i suoi vampiri-follower a diventare vegetariani e provare il gustoso sangue di pomodoro.

Heinz per l’occasione ha creato, per il mercato americano, un packaging particolare e presente sugli scaffali limitatamente nel mese di ottobre.

DORITOS | Día de Muertos (2021)

Doritos Messico celebra due momenti: quello de “Il giorno dei morti” e l’amore nella comunità LGBTQ+ .

Il Día de los Muertos, è una festività particolarmente sentita dai latino americani e il brand manifesta il suo impegno #ProudAllYear per rendere ancora più speciale questo giorno.

In realtà il Día de los Muertos è, nel significato, ben diverso da Halloween e lo vediamo dal racconto di Doritos.

Il 2 novembre i vivi sono soliti preparare un altare, l’ofrenda, non solo nei cimiteri ma anche negli spazi pubblici, in onore degli spiriti visti come membri della famiglia e dunque entità buone, da accogliere con felicità.

In questa pubblicità dedicata al periodo di Halloween, la famiglia sembra prepararsi per una riunione tra parenti ed affronta in modo naturale la manifestazione dello zio defunto accompagnato dal suo compagno.

Il tutto avviene in modo talmente naturale da fa emozionare. “Non è mai troppo tardi per essere se stessi”.

 

ELYSIAN BREWING| CHUCKY: A Killer Wit Beer (2022)

Ogni anno, nel periodo di Halloween, la città di Seattle ospita l’ Elysian Great Pumpkin Beer Festival, un evento organizzato dal birrificio Elysian e dedicato alle birre al gusto di zucca.

Il festival fa gola non solo agli appassionati della bevanda ma anche agli amanti di Halloween, delle tradizioni autunnali e delle cose spettrali.

Quest’anno, il birrificio ha presentato una limited edition  dedicata ad una delle figure più spaventose dei film horror, Chucky la bambola assassina.

Il sapore delle spezie calde, zucca e mirtillo rosso aspro, si mostra nel packaging che, proprio con l’immagine di Chucky rimanda all’arancione dei suoi capelli e al sangue delle sue vittime.

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Credit: Elysian Brewing

Elysian ha rilasciato questa birra in collaborazione con USA Network e SYFY, proprio in vista della seconda stagione di Chucky, nuovissima serie tv tratta dall’iconica saga cinematografica nata alla fine degli anni ’80.

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Credit: Elysian Brewing

BURGER KING |Home of the Ghosts (2022)

Per l’occasione Burger King lancia una delle sue pubblicità dedicate ad Halloween.

Una campagna in “carne e panino” in cui il Ghost Pepper Whopper è di colore arancione e che, farcito anche con jalapeños fritti, promette un gusto spaventoso.

Ma come sempre, anche quest’anno il brand di fast food non si limita a questo e lancia il Ghost Detector, un’app capace di scovare attraverso i campi elettromagnetici i fantasmi che dimorano nelle nostre case e soprattutto capace di sbloccare un’offerta speciale dedicata al menu di Halloween.

DACIA | Halloween in Dacia (2021)

Una campagna dedicata ad halloween simpatica e provocatoria questa di Dacia, che trasforma la sua Sandero Stepway in due modelli davvero infernali. Sandevil e Wolfero sono spaventose, adatte proprio alla notte più spettrale dell’anno.

E se queste due versioni fanno troppa paura, c’è sempre il modello originale, probabilmente più adatto alla tranquilla e comoda vita di tutti i giorni.

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UBER EATS | Don’t Run Out

Essere uccisi perché rimasti senza caramelle la notte di Halloween, quale leggenda metropolitana più terrificante di questa?

I protagonisti di questo film hanno imparato a proprie spese che non si tratta di una leggenda ma è la storia reale di una sorte infausta. Potrebbe accadere a chiunque.

Il lungo spot è diretto da Dan Trachtenberg e vede Keke Palmer (l’attrice di Nope) come una dei protagonisti.

Uber Eats, per evitare vittime disattente alla quantità di caramelle a disposizione, ha nascosto nel film diversi codici promozionali per l’acquisto di dolcetti.

Sta all’occhio attento dello spettatore scovarli tutti e fare incetta di caramelle, in tempo per Halloween e per salvarsi la vita.. Diamo un aiutino: un codice si trova sulla cassetta delle lettere ma purtroppo è valido solo nei paesi USA. Peccato… e guardatevi le spalle!

 

HARRIDAN VODKA per Halloween | Paranormal Reserve

Harridan, un tipo di vodka biologica certificata e prodotta nello stato di New York,  ha lanciato una limited edition dedicata ad Halloween.

La Paranormal Reserve  ha una tiratura di 666 bottiglie ed è stata collocata all’interno della teca della terrificante bambola Annabelle, situata nell’ Occult Museum di Monroe nel Connecticut.

Il famoso giocattolo è conosciuto per essere avvolto da un demoniaco mistero.

Annabelle la abbiamo conosciuta nei più celebri film a lei dedicati che raccontano la malvagità dello spirito che, si pensa, negli anni ’70 si impossessò di lei trasformandola in una bambola dannata.

Ad oggi, la 666esima bottiglia è chiusa nella teca insieme ad Annabelle ed ha un prezzo di 13mila dollari.

Chi avrà mai il coraggio di comprare una (costosa) bottiglia di spirito con lo spirito?

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