C'è qualcuno che crede ancora che ideare una strategia sui social network sia una perdita di tempo o che, peggio ancora, la gestione dei social possa essere affidata allo stagista di turno.
Per capire meglio questo mondo, abbiamo chiesto dei consigli a Luca La Mesa, docente del Master in Web Marketing e Social Media Communication della Ninja Academy.
Se sei in grado di controllare fuoco, acqua, aria e terra dei Social Media, vuol dire che puoi insegnarci a domare l'algoritmo, portata e clic?
Wow! Grazie per l'introduzione sin troppo generosa. Come spesso accade mi vien da dire che ci sono una notizia positiva ed una negativa. La notizia positiva è che esistono strategie concrete in grado di generare importanti risultati e ritorni sull'investimento estremamente positivi (le vedremo durante il corso). La notizia negativa è che rispetto al passato i social media hanno cambiato profondamente le regole del gioco, in quanto sono sempre in continua e rapida evoluzione.
Ciò che impariamo oggi potrebbe non essere necessariamente la formula magica anche per i prossimi mesi o anni.
Anche in ambito accademico si sta riscontrando lo stesso problema, perché il tempo che ci vuole per scrivere un libro su questi temi rischia di renderlo di per sé non più aggiornato al momento della stampa.
Questa è la vera intuizione che avevo avuto anni fa quando lavoravo in Unilever ed ebbi modo di vedere come le grandi agenzie affrontavano le tematiche social. Spesso è capitato che non riuscissero a rimanere seriamente aggiornate e c'era dunque l'opportunità di andarsi a specializzare su questo nuovo modo di comunicare.
Capii subito che la chiave vincente sarebbe stata dedicare ogni giorno un paio d'ore allo studio delle novità dei vari social e l'analisi dei casi successo nei vari paesi e mercati.
Solo con lo studio ed un approccio di aggiornamento continuo è possibile "controllare", se così vogliamo dire, fuoco, acqua, aria e terra ma soprattutto ottimizzare i budget di comunicazione andando a generare un incremento considerevole dei vari KPI (Key Performance Indicator) concordati con il cliente.
Come faccio a sapere che la mia strategia su Facebook funziona?
Cercando di avere ben chiaro, sin da subito, quali sono le metriche che vogliano tenere monitorate e vedendo come rispondono alle nostre strategie. Spesso capita che si gestiscono i social "alla giornata" perdendo la visione di insieme e l'opportunità di comprendere che risultati stiamo ottenendo.
Per fortuna i dati a disposizione forniti dai social sono veramente tanti e l'importante è avere delle buone doti analitiche per comprenderli al meglio, trarre conclusioni oltre che a continue azioni correttive.
Parliamo di Facebook Advertising: a cosa mi può servire il remarketing?
Il remarketing può essere molto utile poiché ci permette di intercettate utenti che hanno già manifestato interesse verso di noi e che sono, quindi, potenzialmente più propensi a compiere determinate azioni o diventare clienti.
Conoscendo, dunque, che un utente ha visitato una particolare pagina del nostro sito possiamo creare per lui una promozione su misura per convincerlo a tornare sul sito e magari concludere l’acquisto.
Come tutti gli aspetti, legati al software, la differenza la fa sempre come vengono utilizzati. Fatevi guidare dunque sempre da un mix di buon senso e astuzia, mettendovi nei panni di chi vedrà la promozione.
Se avere un reminder del fatto che sta per terminare una promozione o un'asta alla quale sto partecipando può essere un’info per me molto utile, potrebbe non esserlo altrettanto il banner del sito di viaggi che mi tampina per farmi prenotare un particolare hotel anche dopo che le mie ferie siano abbondantemente terminate!
E Twitter? Qual è il modo migliore per acquisire follower, clic e conversioni?
Qualunque sia l'obiettivo che vogliamo raggiungere (follower, click o conversioni) ciò che dobbiamo sempre chiederci è "perché l'utente dovrebbe farlo?". Perché dovrebbe diventare nostro follower, cliccare sui nostri contenuti o iscriversi a quale nostra newsletter? Questa domanda dovrebbe sempre essere alla base di ogni strategia, perché solo mettendo l'utente al centro riusciremo a trovare il posizionamento vincente che ci permetterà di ottenere ottimi risultati.
Tecnicamente i social stanno diventando sempre più dei "paid media", cioè dei canali di comunicazione che esprimono il loro vero potenziale quando attiviamo la parte a pagamento.
Se però attiviamo la campagna senza esserci chiesti quale sia il vantaggio che vogliamo comunicare o il problema che siamo in grado di risolvere i nostri risultati, nel medio periodo, saranno decisamente scarsi e non avremmo nessuno con cui prendercela se non noi stessi.
L'esempio classico che ho visto più volte è quello di Brand che lanciano dei concorsi molto allettanti (vinci un viaggio, vinci un computer ecc..), senza però che ci sia un reale legame con ciò che loro hanno da offrire nel quotidiano.
È come portare migliaia di fan ad una catena di parrucchieri senza considerare che questi utenti sono calvi!
Hai ideato strategie di successo per giocatori della Nazionale Italiana e non solo, che cosa trasmetterai della tua esperienza ai Guerrieri Ninja?
In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare in diversi ambiti (Sport, Politica, Televisione, Brand ecc..) ed è stato molto importante per la mia crescita provare a comprendere come le diverse strategie funzionano più o meno bene nei diversi mercati.
Bisogna affinare la capacità di comprendere cosa funziona maggiormente e come poter adattare queste strategie a nuovi scenari.
Ad esempio la campagna più virale su Twitter in Italia ad Ottobre 2014 è stata la campagna #ConLeAzzurre, che ho ideato per Francesca Piccinini e la Nazionale Italiana di Pallavolo durante la Women’s World Championship, ve ne abbiamo parlato qui.
Quello che a posteriori si è dimostrato essere un buon caso di successo, in realtà, è stato il risultato di un lavoro partito molto prima con un altro esperimento di Social Media & Sport durante i Mondiali di calcio in Brasile. Proposi alla GEA (che ringrazio!) una campagna per incoraggiare la Nazionale tramite il profilo social dell’attaccante azzurro Ciro Immobile.
Purtroppo i risultati sul campo (l’Italia non ha superato il girone) e qualche altro problema operativo legato alla difficoltà di gestire da remoto un’attività che si svolgeva in Brasile, non ha permesso alla strategia di superare quella soglia iniziale di viralità, oltre la quale poi avrebbe camminato con le sue gambe.
Durante il corso impareremo dunque come, a prescindere dall’idea voi possiate avere ed ideare, l’aspetto più importante sia sempre più spesso una seria organizzazione prima del lancio della campagna e la capacità di prendere rapide decisioni e azioni correttive durante la crescita della stessa.
Studieremo molti casi pratici oltre a consigli operativi, su come ideare ed ottimizzare campagne in grado di performare meglio rispetto ai media tradizionali.
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