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SE Ranking

Come ottimizzare gli obiettivi SEO in modo semplice e veloce grazie al software multifunzione SE Ranking

Se sui motori di ricerca non sei in prima pagina, non esisti”. Questa frase è ormai diventata la regola base per quanto riguarda l’ottimizzazione di un sito web. Ma oggi non basta più.

Bisogna scalare le vette della SERP, farsi largo tra i competitor, prendere ispirazione dai siti concorrenziali e programmare una strategia che indirizzi le aziende nella giungla dell’ottimizzazione SEO e nella conquista di nuovi clienti.

Il primo passo imprescindibile è quello di analizzare determinate variabili attraverso la comparazione di parole chiave, pagine e contenuti simili. Nella miriade di risultati e di dati, decidere di optare per una strategia confusionaria non porterà di certo a risultati vincenti.

Un valido aiuto in questa importante e impegnativa analisi può arrivarci da SE Ranking che, grazie alla sua piattaforma intuitiva, permette di acquisire una panoramica dettagliata sulla propria situazione con pochi click e decidere dove e come intervenire per posizionarsi.

Questo software SEO all-in-one è in grado di monitorare l’efficacia delle parole chiave, tenere sotto controllo i competitor, verificare l’audit del sito web e controllare la qualità dei backlink. Uno strumento che lavora al posto nostro, e che può guidarci nelle scelte migliori.

I competitor possono essere la tua forza

SE Ranking si presenta con un tool completo ed automatizzato, pronto a mostrare quali siti e competitor tenere sott’occhio.

Facciamo prima una panoramica: inserendo il sito web nella Ricerca Concorrenza si presenterà un overview che mostrerà tutti i dati analizzati: traffico totale, keyword, organiche e il costo stimato del traffico.

Puoi fare ricerche davvero approfondite e accurate poiché il database di SE Ranking lo permette. Ad oggi, la base italiana delle parole chiave nel Keyword Research di SE Ranking supera i 245 milioni e il numero di domini nella Ricerca Concorrenza i 35 milioni.

overview se ranking

SE Ranking suggerirà risultati relativi al traffico organico e a pagamento. Nello specifico, mostrerà le parole chiave organiche con cui il sito web analizzato si posiziona nelle SERP. Evidenzierà inoltre la distribuzione di ranking delle parole chiave organiche, i primi competitor rilevanti, la loro distribuzione (data dal rapporto tra il loro volume di traffico e il numero di parole chiave a cui mirano nella ricerca) ed il numero delle loro keyword uguali, simili o uniche rispetto al sito preso in analisi.

panoramica se ranking

se ranking panoramica 2

Il bello è che SE Ranking punta una lente di ingrandimento molto grande sui nostri competitor. Se dalla Ricerca Concorrenza andiamo sulla voce Concorrenti, avremo davanti tutti quei siti considerati “rivali” e che ricevono traffico organico per le parole chiave simili al nostro sito analizzato.

Inoltre, una volta che avremo creato il nostro progetto, il tool ci permette di poter sfruttare la voce I Miei Concorrenti, e che sarà pronto a comparare tutti i dati relativi ai competitor scelti da noi e di cui vorremmo monitorarne i “movimenti”.

i miei concorrenti se ranking

Individuare facilmente le parole chiave adatte al tuo business

L’individuazione delle parole chiave diventa semplice anzi di più: una delle funzioni principali e più veloci di SE Ranking è quella della ricerca e del raggruppamento delle parole chiave.

Un grande risparmio di tempo e con zero margini di errore per l’inserimento nel sito delle keyword più ricercate. Ma SE Ranking suggerisce anche una lista di ulteriori parole chiave efficaci da poter inserire nella struttura SEO, evidenziandone il punteggio di difficoltà ed il loro posizionamento sui diversi motori di ricerca.

parole chiave attrezzatura da sci se ranking

Il Plus di SE Ranking: accedere ai dati storici sui domini e sulle parole chiave

SE Ranking ha introdotto da pochi mesi un plus, quello dei dati storici, nell’analisi dei competitor e delle parole chiave. Inserendo un dominio o una parola chiave è così possibile avere a disposizione la cronologia dei dati e il loro ranking relativi al mese precedente, a partire dal 2020. Basta impostare una data e analizzare i dati organici e a pagamento per il periodo scelto. Il software spiega nel dettaglio come utilizzare i dati storici a nostro vantaggio. 

dati storici SE Ranking

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Content is The King (ancora e sempre)

Uno strumento intelligente offerto da questa piattaforma è quello dell’individuazione degli argomenti topic di un sito competitor e che generano un alto traffico.

Un contenuto che si rivela un punto di forza dei concorrenti e che possiamo dunque sfruttare implementandolo a nostro vantaggio sul nostro sito. Basta inserire il dominio del “rivale” nello strumento Ricerca Concorrenza e selezionare dal menu la voce Pagine.

<< Scopri SE Ranking e come migliorare il tuo ranking con la SEO >>

L’importanza dei Backlink nella SEO

Anche se un sito sembra ben ottimizzato, può succedere che alcune pagine competitor possano posizionarsi meglio. Ed è per questo che è importante monitorare i contenuti, promuoverli al meglio e lavorare sull’ottimizzazione del link building. SE Ranking ancora una volta ci viene in aiuto suggerendoci le azioni necessarie per importare i backlink.

Prendendo ancora come riferimento i nostri concorrenti, basterà scoprire la tipologia di siti a cui si appoggiano e “prendere spunto” per creare nuove opportunità di collaborazione con partner che ci aiutino ad aumentare il nostro ranking.

se ranking backlink

SE Ranking e l’Audit

Un altro dei fondamentali strumenti della piattaforma è l’analisi del proprio sito. Capire ed interpretare la qualità e le prestazioni del sito, identificare eventuali problemi e scoprire perché non è idoneamente ottimizzato.

Nella sezione Panoramica, è possibile vedere il punteggio di salute del sito. Core Web Vitals indica le misurazioni su una scala che va da scarso a migliorabile a ottimo. SE Ranking in questo caso funge da controllore, verificando ad esempio lo stato dell’indicizzazione e il tempo di caricamento della pagina. E da supervisore, mostra i miglioramenti apportati e i progressi SEO realizzati nel tempo.

Il software mette a disposizione diversi utili suggerimenti anche per l’ottimizzazione SEO da mobile e per come intervenire sulle eventuali problematiche legate alla creazione di una pagina web responsive.

audit decathlon SE Ranking

E se provassi SE Ranking?

Questo software si rivolge ai professionisti SEO, agenzie digital e team di marketing che necessitano monitorare e migliorare la qualità e quindi l’ottimizzazione del sito web dei propri clienti. Aiuta ad impostare la giusta strategia marketing con pochi click, in modo semplice ma efficace.

SE Ranking permette anche l’estrapolazione di report personalizzabili da inviare ai clienti, pianificando l’invio automatico con scadenza periodica.

Il primo passo è testarlo, grazie alla prova gratuita di 14 giorni in grado di fornire una prima panoramica dei tool a disposizione. Tool che si riveleranno utili per lavorare in modo veloce e professionale e per raggiungere in modo assistito gli obiettivi prefissati.

Che aspetti? Crea il tuo nuovo progetto e lascia che SE Ranking ti porti tra i primi risultati di ricerca.

<< Scopri tutte le funzioni di SE Ranking, il software SEO best of breed >>

Hootsuite guida il gruppo Tecnocasa nella social transformation

Il Gruppo Tecnocasa, leader nell’intermediazione immobiliare e nella mediazione creditizia con circa 14 mila collaboratori in tutto il mondo, ha scelto Hootsuite come partner strategico per trasformare la comunicazione delle 2300 agenzie immobiliari presenti sul territorio italiano, con la social transformation.

Il tessuto socio-economico italiano ha intrapreso un deciso processo di transizione verso nuove forme di impresa e di commercio, che incorporano all’interno dei processi aziendali strumenti dapprima poco valorizzati, come i canali digitali.

Complice il biennio pandemico, i social media hanno amplificato la loro valenza, superando la definizione di canale d’intrattenimento e attestandosi come un vero e proprio ecosistema digitale in grado di favorire lo scambio di beni e servizi tra aziende e utenti finali.

Tecnocasa Social transformation

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Social transformation

In questa agorà digitale, è nato e si è affermato il fenomeno del social commerce, ovvero la trasposizione di una parte o dell’intera esperienza d’acquisto di beni e servizi nell’ecosistema digitale, al fine di integrare ed arricchire la customer journey degli utenti.

In un contesto sociale in cui oltre il 68% della popolazione adopera i social media, l’ottimizzazione di questi canali come ulteriori punti di contatto per la promozione del proprio prodotto e servizio, è l’obiettivo che ha guidato Tecnomedia, società del gruppo Tecnocasa che si occupa di editoria, comunicazione e grafica nella scelta di Hootsuite, società leader a livello globale nel social media management con oltre 200.000 clienti e milioni di utenti, come partner per trasformare la comunicazione delle 2300 agenzie immobiliari affiliate al Gruppo sul territorio italiano.

Le agenzie già avevano una presenza sui social media, ma il Gruppo Tecnocasa e Tecnomedia volevano rendere i canali digitali degli asset strategici al fine di valorizzare le iniziative delle stesse e coordinare la comunicazione con un adeguato supporto per lo sviluppo della rete e dei collaboratori.

Racconta Stefano D’Orazio, Regional Director Italy di Hootsuite.

Tutte le agenzie delle reti Tecnocasa e Tecnorete si sono dotate di Facebook Local Page, pagina Google My Business ed eventuali profili Instagram, collegati ad Hootsuite Enterprise. Attraverso la piattaforma, inoltre, le agenzie sono in grado di creare un piano editoriale, accedendo ad una repository di asset creativi e ottenere insights sui competitor locali. I moduli avanzati di analytics all’interno di Hootsuite Enterprise, infatti, aiutano a comprendere al meglio le complesse dinamiche del mercato e i segmenti di clientela per attuare eventuali cambiamenti.

hootsuite Social transformation

Anche il CEO di Tecnocasa, Luigi Sada, commenta con soddisfazione la collaborazione, soprattutto in ottica futura di crescita del settore.

Il futuro del Real Estate sarà sempre più integrato tra offline e online, per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto positiva. La partnership con Hootsuite ci permette di guardare al domani gestendo il cambiamento con successo. Ottimizzare ed amplificare il potenziale dei social media, grazie a uno strumento semplice, valido ed efficace, rappresenta una ricchezza per tutte le nostre agenzie oltre che un modo per coinvolgere maggiormente tutti i collaboratori.

Oggi, più del 67% delle agenzie del gruppo adopera il software Hootsuite quotidianamente producendo oltre 12.000 contenuti al mese, attingendo dalla libreria multimediali di oltre 1000 contenuti. La strategia comunicativa del gruppo ha beneficiato sensibilmente dell’approccio comune ai nuovi canali, in grado di delineare un comportamento coerente ed armonico su scala nazionale.

I nuovi punti di contatto rappresentati dai canali digitali hanno apportato importanti benefici alle agenzie, favorendo il dialogo con il pubblico e arricchendo l’esperienza di acquisto degli utenti, incentivando l’interesse nei confronti dei beni proposti.

La partnership con Tecnomedia si inscrive in un progetto di ampio respiro che vede Hootsuite decisa ad affiancare un ventaglio di settori, che spazia dal real estate al healthcare, nel processo di transizione verso un modello di business che includa i canali digitali come asset strategico.

valore dei terreni nel metaverso - copertina con Bored Ape Yacht Club

Milioni di dollari per la terra virtuale: guarda quanto valgono i terreni nel Metaverso

I maggiori colossi informatici sono impegnati nell’individuare nuove forme di business declinate per il metaverso in beni e servizi da offrire agli utenti all’interno della realtà virtuale e il valore dei terreni nel Metaverso potrebbe rappresentare una nuova “terra promessa”.

Nel metaverso le blockchain trovano applicazioni in svariati ambiti, dato che nella realtà virtuali è possibile vendere prodotti e servizi come nella realtà.

Prendendo in considerazione The Sandbox, una delle applicazioni per il metaverso che ultimamente attira l’attenzione di molti, gli utenti possono creare beni, venderli oppure acquistarli e di conseguenza guadagnare dal loro lavoro virtuale.

La caratteristica di questi beni e delle transazioni ad esse collegate sta nel fatto che, grazie alla blockchain, esistono sia nel mondo virtuale che in quello reale e questo grazie a due elementi:

  • gli smart contract che consentono agli utenti di avere il controllo dei propri beni
  • i ledger distribuiti che danno agli utenti la sicurezza che i propri beni non possano essere rubati.

Così, se qualcuno nella vita reale ha bisogno di un bene da utilizzare nel metaverso lo può acquistare tanto nella realtà che nel metaverso stesso.

Recentemente OVR, app mobile italiana collegata al mondo della blockchain e degli NFT, che per prima ha orientato il proprio core business verso la realtà aumentata applicata alle chat, ha venduto per 38.6159 ETH (circa 106.960 dollari) un terreno virtuale (NFT) con sopra la Torre Eiffel tramite la piattaforma OpenSea.

LEGGI ANCHE: 6 piattaforme di realtà virtuale che anticipano Metaverso

I terreni in vendita su OVR vengono chiamati OVLand e in soli 4 mesi l’azienda ha venduto spazi virtuali per circa 260.000 NFT e con soli 5.000 visitatori al giorno.

Secondo una ricerca di Routers, nei primi sei mesi del 2021 si è assistito alla vendita di circa 37.000 NFT portando il valore del settore a circa 2,5 miliardi di dollari.

NFT e valore nel metaverso

Il valore dei terreni nel metaverso: quanto valgono gli spazi virtuali

Come nella realtà, anche nel metaverso i beni maggiormente richiesti sono i “terreni” per via della loro innata capacità di conservazione del valore della moneta.

Di seguito qualche dato recente che riguarda i soli mesi estivi del 2021:

  • Nel giugno 2021 ben nove terreni virtuali in Axie Infinity sono stati venduti al prezzo record di 888,25 ETH, circa 1,5 milioni di dollari.
  • Il 9 giugno 2021 Boson ha annunciato che avrebbe acquistato beni immobili virtuali nel sobborgo di Vegas di Decentraland al prezzo di mercato di circa 704.000 dollari,  con l’intento di creare il primo centro commerciale virtuale.
  • Il 18 giugno 2021 lo sviluppatore immobiliare digitale Republic Realm ha acquistato 259 lotti di terreno digitale, parliamo di 66.304 metri quadrati virtuali, per ben 1,295 milioni di MANA circa 913.000 dollari.
  • Nel luglio 2021 su The Sandbox viene venduto un terreno virtuale con una superficie di oltre 5,3 milioni di metri quadrati (24*24) al prezzo di quasi 880.000 dollari.

Restando in tema di record segnalati dal valore mobiliare virtuale è doveroso citare che un lotto di terreno di CryptoVoxels chiamato “9 Robotis Route” ha visto il proprio valore crescere vertiginosamente sulla piattaforma Opensea passando da 101,2$ a 9570,8$.

Su OpenSea è possibile vederne la descrizione che recita:”Created by 4F857A. 135m² parcel near Le Marais in Origin City, 224m from the origin, with a 12m build height and near to Phiser Path, Ben Freeway, Robotis Route, Shallow Mall and Memory Trace” ed è persino disponibile la foto del lotto:

valore dei terreni nel metaverso - screenshot land

Molti analisti riconoscono la correlazione tra incremento valore dei terreni nel Metaverso con quello delle stablecoin, tanto che secondo i dati di CoinMarketCap, al 26 luglio 2021, il valore totale del mercato delle stablecoin era di 116 miliardi di dollari: un aumento di quasi quattro volte dall’inizio di quest’anno.

valore dei terreni nel metaverso - grafico

Attualmente, i terreni più costosi sono quelli di Decentraland e The Sandbox che rientrano tra i 10 NFT più costosi del momento.

LEGGI ANCHE: Gaming e criptovalute si incontrano nel Metaverso (e i numeri sono da capogiro)

Cosa attira gli utenti verso questi due mondi virtuali; da un lato all’interno di Decentraland vi sono aree o quartieri a tema come:

  • Genesis Plaza, la piazza centrale degli eventi
  • Vegas City che riproduce fedelmente Vegas City
  • Fashion Street, la via del lusso con i più importanti marchi di moda
  • Festival Land, la città delle feste e eventi
  • Decentrland University e tante altre realtà in costruzione.

Recentemente, proprio su Decentraland il brand Adidas ha tenuto una sfilata di moda mentre Sotheby’s, famosa casa d’aste, ha virtualizzato la sua iconica galleria di Londra.

The Sandbox, invece, è più orientata a diventare un importante luogo di intrattenimento dove i grandi brand sono di scena come le importanti celebrità che possono incontrare virtualmente i propri fan e fornire interazioni tra cui giochi, performance dal vivo ed esperienze sociali.

Concludendo, rispetto al tasso di rendimento dei beni tradizionali o delle criptovalute, la terra virtuale è più attraente per gli investitori.

Sotto forma di NFT, la proprietà viene ritrasmessa al giocatore, e ogni pezzo di terra e ogni edificio è unico. Inoltre, tutte le transazioni sono pubbliche, trasparenti e tracciabili: un valore aggiunto decisamente alto rispetto alle transazioni del mondo reale.

cos'è il neuromarketing e a cosa serve

A cosa serve il neuromarketing e alcune case history per comprenderlo meglio

A cosa serve il neuromarketing? Aiuta ad analizzare tutti i processi inconsapevoli che avvengono nel cervello ed influiscono sulle decisioni di acquisto delle persone e il modo in cui il corpo e il cervello rispondono agli stimoli del marketing tramite l’applicazione delle conoscenze neuroscientifiche. 

Cos’è il neuromarketing

Il termine “neuromarketing” fu utilizzato per la prima volta nel 2002 dallo scienziato olandese Ale Smidts che lo definiì come “l’insieme delle tecniche di identificazione dei meccanismi cerebrali orientate a una maggiore comprensione del comportamento del consumatore per l’elaborazione di più efficaci strategie di marketing.”

Conosciamo molte strategie efficaci per attivare i processi di conversione (dalla psicologia del colore al packaging fino alla posizione nello scaffale all’interno di un negozio fisico o la forma degli oggetti, ecc.) e il neuromarketing analizza proprio il coinvolgimento emotivo nei confronti di un brand e cosa spinge il consumatore a svolgere determinate azioni.

Utilizzando il neuromarketing è più facile per i brand capire quali sono i sentimenti dei loro clienti e cosa li spinge a effettuare un acquisto.

Il neuromarketing aiuta a progettare siti Web, loghi, contenuti sui social media per evocare una reazione emotiva (dal subconscio) che spinga verso l’acquisto.

Tantissime aziende utilizzano da anni questa disciplina per misurare il coinvolgimento dei propri clienti, mentre altri Big della tecnologia come Microsoft, Google e Facebook  hanno recentemente costituito i propri centri di neuroscienze per studiare il marketing. Il laboratorio di Facebook, ad esempio, monitorerà e misurerà i dati biometrici degli utenti attraverso il monitoraggio degli occhi, la risposta della pelle, la frequenza cardiaca e l’espressione facciale, con l’obiettivo di ottenere una comprensione più profonda di quanto siano ben accolti determinati tipi di contenuti in una varietà di formati.

Quali sono gli strumenti utilizzati per la mappatura e l’analisi cerebrale

Il neuromarketing utilizza due metodi per monitorare l’attività cerebrale: la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalografia (EEG).

Il neuromarketing prevede l’imaging e la scansione del cervello per vedere come le persone rispondono a prodotti, prezzi, imballaggi e pubblicità. 

Secondo il professore Gerald Zaltman dell’Harvard Business School, il 95% delle nostre decisioni di acquisto sono subconsce. Questo significa che decidiamo prima di renderci conto di averlo fatto! Ad esempio, nel tempo di 0,05 secondi siamo in grado di decidere se un sito web ci piace o meno! 

Le ricerche e gli studi di questo tipo aiutano i brand ad elaborare i propri contenuti in funzione delle risposte cerebrali. 

I professionisti del marketing hanno a disposizione un notevole strumento. Il neuromarketing infatti aiuta ad analizzare e comprendere il modo in cui le informazioni entrano fisicamente nel cervello per creare messaggi di base più performanti nei loro contenuti, annunci, sito Web e persino nelle loro interazioni con gli acquirenti.

Il controllo del “centro del piacere” del cervello tramite il metodo fMRI si avvale di magneti per monitorare l’evoluzione del flusso sanguigno quando percepiamo immagini visive o audio. Mentre l’EEG traccia le attività elettriche con l’ausilio di elettrodi attaccati al cuoio capelluto. 

Sono quasi sempre le emozioni che attivano stati d’animo o ricordi a livello inconscio definendo per ognuno la percezione del messaggio ricevuto. 

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A cosa serve il neuromarketing

Il neuromarketing analizza le risposte cerebrali delle persone sottoposte ad alcuni messaggi audiovisivi e in particolare serve a:

  • Tracciare il movimento degli occhi per vedere cosa attira l’attenzione
  • Utilizzare l’imaging cerebrale EEG per valutare le risposte emotive (ad es. risposte felici alle pubblicità o alle caratteristiche del prodotto)
  • Esaminare le scansioni fMRI per vedere quali pubblicità, immagini e caratteristiche di un prodotto generano la maggior attività in determinate aree del cervello associate a specifiche emozioni nei confronti del brand

Fare tutto questo aiuta ad attingere alle risposte inconsce del cliente e rende più facile per le aziende adattare le tecniche di marketing ai pensieri e ai sentimenti dei loro clienti.

Quali brand utilizzano il neuromarketing

Tantissimi brand utilizzano questa disciplina nonostante ci siano in atto controverse accettazioni della stessa per questioni etiche.

PepsiCo

Pepsi Company ha utilizzato queste tecniche quando una delle sue società, Frito-Lay, stava cercando nuovi metodi per coinvolgere maggiormente il suo pubblico femminile.

Le confezioni delle loro patatine erano in sacchetti luccicanti e mettevano in moto una parte del cervello della loro clientela femminile che suscitava sensi di colpa. Era a causa di questa reazione inconscia alle patatine che le clienti di Frito-Lay esitavano a mangiare le patatine.

Così, Frito-Lay ha cambiato la confezione e ha iniziato a vendere le patatine in sacchetti con finitura opaca. Invece di sentirsi in colpa, le clienti femminili hanno iniziato ad avere reazioni positive con le patatine e il brand innescando un aumento significativo delle vendite.

 

 

PayPal

Il neuromarketing è molto utile per rilevare le tendenze dei clienti.

Nella frenesia della nostra società, vogliamo che i nostri acquisti online vengano consegnati più rapidamente e che i pagamenti vengano elaborati più velocemente.

PayPal ha condotto uno studio su ciò che contava di più per i propri clienti: il cervello dei clienti reagiva più alla comodità che alla sicurezza.

Quindi, invece di inviare un messaggio di sicurezza, PayPal ha utilizzato questo studio per mostrare quanto velocemente potrebbe elaborare i pagamenti per i clienti.

Hyundai

La casa automobilistica Hyundai ha utilizzato test di neuromarketing per valutare il design delle auto. Mentre consentiva ai clienti di esaminare i prototipi di auto, Hyundai tracciava l’EEG per comprendere le preferenze e il tipo di stimolazione che può portare alla decisione di acquisto. 

Hyundai in seguito ha apportato alcune modifiche al design esterno in base ai risultati.

Due consigli per iniziare con il neuromarketing

Come entrare nel mondo del neuromarketing? Il neuromarketing è uno strumento che va accuratamente impostato per trarne vantaggio e quindi bisogna prima di tutto conoscere il proprio target e poi iniziare a leggere e… studiare.

Per scegliere i libri potreste iniziare da quelli scritti dai personaggi più influenti come “La psicologia della persuasione” di Robert Cialdini o “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.

I corsi sono una delle migliori risorse che i marketer possono utilizzare per apprendere le competenze necessarie per utilizzare il neuromarketing nelle aziende, ma verificate sempre le referenze dei docenti per validarne l’autorevolezza.

Conversion Funnel Neil Patel

I segreti del Conversion Funnel svelati da Neil Patel

Quando si lancia un nuovo business online è necessario comprendere a fondo le sfide da affrontare per far crescere un’impresa da zero e portare risultati di fatturato.

Chiunque sarebbe disposto a pagare a peso d’oro i consigli e i suggerimenti di imprenditori che sono riusciti a trasformare una ditta individuale in una società dal valore di 1 miliardo di dollari.

Se c’è una persona che possiamo definire un vero “guru” in fatto di crescita di business online è senza dubbio Neil Patel. Per chi si occupa di marketing, un nome che non ha bisogno di presentazioni.

Per chi ancora non lo conoscesse, è l’uomo che ha dato vita a famosissimi portali dedicati alla Search Engine Optimization, autore best-seller per il Wall Street Journal, riconosciuto dal Presidente Obama tra i 100 migliori imprenditori Under 30, nonché tra i migliori 10 secondo Forbes.

Neil Patel Conversion Funnel

Bene, Neil ha scritto una guida su come far crescere un’attività online – basata sulla propria esperienza personale e su casi di successo da lui stesso analizzati – e chiunque può scaricarla gratuitamente in italiano grazie a GetResponse, la piattaforma completa di marketing online utilizzata da oltre 350.000 aziende in tutto il mondo.

La metodologia di business spiegata da Neil Patel in questo Ebook si focalizza prevalentemente sulle fasi che compongono un conversion Funnel o funnel di marketing.

<< Leggi la guida completa al Conversion Funnel di Neil Patel. Scarica l’ebook di GetResponse “Come far crescere la tua attività online con i funnel di conversione” >>

Che cos’è un Conversion Funnel?

È come quando si versa un liquido da un grande recipiente ad uno più piccolo: per fare in modo di non perdere nemmeno una goccia, ottimizziamo l’operazione con un semplice ma praticissimo imbuto.

La stessa cosa accade nei Conversion Funnel.

Il funnel di conversione (o marketing funnel) è il percorso che un utente compie attraverso un sistema di campagne pubblicitarie o di ricerche online per atterrare sul sito web di un’azienda o di un brand per poi essere convertito in cliente.

In questo caso l’utente è esattamente la goccia del liquido. Mentre il sito web è il piccolo recipiente che dovrà essere pronto a raccoglierlo. Ti stai chiedendo cosa rappresenta l’imbuto? È proprio il conversion funnel.

 Conversion Funnel team

La peculiarità di un funnel di marketing è infatti quella di fornire la soluzione giusta per ogni fase del percorso del cliente (tecnicamente il customer journey).

TOFU, MOFU, BOFU. Ovvero Top, Middle e Bottom of the Funnel.

Quando una persona si trova all’ingresso del funnel, riceverà un certo tipo di informazioni di “ampia portata”. Queste cambieranno di volta in volta che la persona prosegue l’interazione con l’azienda nella parte centrale del funnel. Fino a raggiungere la parte finale: la conversione.

In questo modo è molto più probabile portarlo, passo dopo passo, a compiere un acquisto – o qualsiasi altro tipo di obiettivo commerciale che è stato stabilito nel conversion funnel.

“Il conversion funnel è la strategia per ottenere, mantenere e far crescere la customer base di un’azienda utilizzando tecnologie e strumenti dedicati a soddisfare le esigenze del tuo pubblico target in modo efficiente.”

– Neil Patel, Imprenditore, investitore e influencer

Perché progettare un Conversion Funnel?

Progettare un funnel di marketing significa sviluppare un sistema di azioni finalizzate a trasformare un semplice visitatore in un cliente fidelizzato. Si tratta di mixare efficacemente gli obiettivi aziendali con i desideri della target audience.

Tiene traccia dei risultati, automatizza il processo di ingaggio dell’utente e riduce la quantità di tempo necessaria a investire nel processo.

Questo modello di marketing permette di sapere esattamente a che punto del customer journey si trova ogni singolo contatto presente nel database aziendale in un determinato momento.

Perciò più un funnel di conversione riesce a monitorare tutti i dati e le informazioni acquisite dagli utenti nelle varie fasi del percorso, tanto più riuscirà a generare risultati utili al business per l’incremento del fatturato dell’azienda.

LEGGI ANCHE: Perché è fondamentale creare una customer journey map

Il Conversion Funnel spiegato da uno dei top 10 marketer mondiali

Secondo Neil è necessario partire dallo studio della parte superiore del funnel.

È qui che si trova la parte più larga dell’imbuto, ovvero quella dove la comunicazione si focalizza nell’attirare il maggior numero di persone possibile verso il brand o l’azienda.

Conversion Funnel

Una volta che si è riusciti ad attirare l’attenzione, sarà il momento di trasformare un’opportunità commerciale in cliente.

In base alle sue esperienze di conversione e crescita, Neil afferma che il sistema più efficace per attirare le persone all’interno dell’imbuto e nutrirle lungo il percorso sia quello del content marketing.

Ovvero produrre quei contenuti che il pubblico target si aspetta di trovare per soddisfare le proprie necessità. Fornire informazioni utili è il modo migliore per emergere nel mercato.

A metà del marketing funnel è possibile selezionare gruppi di persone che dimostrano qualcosa in più di un semplice interesse generale.

È in questa fase che il processo di conversione deve lavorare per rafforzare l’idea che il prodotto o servizio possa risolvere i loro problemi.

Arrivati alla fine dell’imbuto, chi è entrato in contatto con i contenuti creati, ha elevate probabilità di acquistare un prodotto o sottoscrivere l’abbonamento ad un servizio. Ovviamente non è finita qui: mantenere una relazione attiva (e proficua) con il cliente è fondamentale per qualsiasi Conversion Funnel di successo.

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Un solo funnel, tanti strumenti da gestire

La domanda che sorge spontanea è sempre questa: ma per fare content marketing e generare tutti gli step necessari per un conversion funnel di successo, quali tecnologie e strumenti è necessario utilizzare?

In genere, ciò che serve è almeno:

  1. Una piattaforma web dove pubblicare articoli, guide e approfondimenti per fare in modo che le persone entrino in contatto con il brand o l’azienda;
  2. Un processo che trasformi queste persone in iscritti alla newsletter o follower;
  3. Un sistema per creare email e contenuti gratuiti (ma utili e di valore) da inviare ai contatti;
  4. Un metodo per convertire gli iscritti o i visitatori dei contenuti gratuiti in clienti;
  5. Un processo che riattiva i clienti passati e continui a generare nuovi acquisti.

A prima vista potrebbe sembrare un meccanismo troppo complicato da governare. In realtà è come provare a guidare una “fuoriserie” per la prima volta. Con un po’ di attenzione, è facile assaggiare il piacere che si prova quando si affonda il pedale dell’acceleratore.

In questo caso la supercar per il Conversion Funnel è GetResponse, la piattaforma completa di marketing online che offre e-mail marketing, automation, siti web, landing page, funnel di marketing, webinar, live chat e notifiche push in un unico strumento.

<< Vuoi leggere la guida completa al Conversion Funnel di Neil Patel? Scarica l’ebook di GetResponse “Come far crescere la tua attività online con i funnel di conversione” >>

spotify wrapped 2021

Spotify presenta Wrapped 2021: gli artisti, le canzoni, gli album e i podcast più ascoltati dell’anno

Spotify ha presentato Wrapped 2021 svelando gli artisti, gli album, le canzoni, le playlist e i podcast che i 381 milioni di utenti della piattaforma hanno ascoltato di più durante l’anno.

Ecco i risultati completi di Spotify Wrapped 2021 a livello globale e italiano.

LEGGI ANCHE: La fotografia di Millennial e Gen Z secondo Spotify: differenze e sovrapposizioni

Wrapped 2021, la classifica globale

A guidare la classifica mondiale come artista più ascoltato troviamo per il secondo anno consecutivo Bad Bunny, il rapper che ha completamente cambiato la musica latina. Completano il podio i BTS e Drake, seguiti da Justin Bieber e The Weeknd.

Con il record della canzone più lunga che abbia mai raggiunto la prima posizione nelle classifiche, Taylor Swift è l’artista donna più ascoltata su Spotify nel 2021, seguita da Ariana Grande e Olivia Rodrigo.

I Måneskin rappresentano l’Italia nel mondo, conquistando la posizione 58 della classifica Globale dei Top Artist con oltre 2 miliardi di stream.

listening music spotify wrapped 2021

A guidare la classifica mondiale delle canzoni con il maggior numero di stream troviamo “drivers license” di Olivia Rodrigo, che conferma il suo status di star planetaria. Al secondo e terzo posto: “MONTERO (Call Me By Your Name)di Lil Nas X e “STAY di The Kid LAROI (con Justin Bieber).

Completano la top five: “good 4 u”, sempre di Olivia Rodrigo, e Levitating (con DaBaby) di Dua Lipa. In top ten, invece, c’è anche Beggin’ dei Måneskin, la canzone italiana più ascoltata di sempre sulla piattaforma.

L’album del 2021 di Spotify è “SOUR” di Olivia Rodrigo, seguito da “Future Nostalgia” di Dua Lipa e “Justice” di Justin Bieber. Quarto e quinto posto vanno rispettivamente a “=” di Ed Sheeran e “Planet Her” di Doja Cat.

La playlist editoriale più ascoltata su Spotify è Today’s Top Hits, che si aggiudica la prima posizione per il secondo anno consecutivo.

Musica e identità di brand

I più ascoltati in Italia su Spotify 

Il rapper di Cinisello Balsamo Sfera Ebbasta, già top artist nel 2018, è l’artista più ascoltato in Italia, seguito da BLANCO, il diciottenne rivelazione della musica italiana.

A seguire Rkomi, Guè e Capo Plaza. Rientrano in top 10 anche i Måneskin, la band romana che continua a rappresentare l’Italia nel mondo, all’ottavo posto.

Madame è la più ascoltata tra le artiste in Italia seguita da Dua Lipa e Ariete. Le artiste italiane Annalisa, Alessandra Amoroso ed Elisa sono presenti nella top 10 rispettivamente in sesta, ottava e decima posizione.

La canzone più ascoltata dell’anno è “malibu” di sangiovanni.  La canzone è seguita dai tormentoni dell’estate “MI FAI IMPAZZIRE” e “Notti In Bianco” di BLANCO. Chiudono la top 5 “LA CANZONE NOSTRA” di MACE ︎(con BLANCO & SALMO) e “NUOVO RANGE” di Rkomi (con SFERA EBBASTA)

L’album con il maggior numero di stream è TAXI DRIVER di Rkomi, seguito da “Blu Celeste” di BLANCO e “MADAME” di Madame. Rispettivamente, invece, in quarta e quinta posizione ci sono “PLAZA” di Capo Plaza e “Famoso” di Sfera EBBASTA.

Hot Hits Italia è la playlist italiana più ascoltata su Spotify nel 2021

Wrapped 2021: i podcast

The Joe Rogan Experience” rimane anche quest’anno il podcast più popolare su Spotify a livello globale. Seguono “Call Her Daddy” di Alex Cooper e “Crime Junkie.

Al primo posto tra i podcast più ascoltati su Spotify nel nostro paese c’è Il podcast di Alessandro Barbero: Lezioni e Conferenze di Storia”.

A seguire “Muschio Selvaggio” di Fedez e Luis Sal e “The Essential” di Mia Ceran, disponibile in esclusiva su Spotify.

Chiudono la top fiveCose Molto Umane” di Gianpiero Kesten e “Motivazione e Crescita Personale.

bea italia

Non perdere la premiazione della XVIII edizione del BEA Italia Festival 2021

Tutto pronto per la premiazione del BEA Italia Festival 2021: poche ore al fischio d’inizio!

Per i 18 anni del premio di ADC Group, il regalo più bello: il ritorno delle celebrazioni ‘dal vivo’ con una dinner ceremony powered by FeelRouge – Balich Wonder Studio Business Unit Events and Brand Experiences.

BEA Italia Festival 2021

Un finale col botto quello che chiuderà il BEA Italia Festival 2021, con una dinner ceremony che segna il ritorno alle celebrazioni in presenza per le premiaizoni della XVIII edizione del BEA Italia.

Alle ore 18.00 di giovedì 2 dicembre verranno svelati tutti i vincitori con un galà firmato FeelRouge – Balich Wonder Studio Business Unit Events and Brand Experiences, presso il Superstudio Maxi di via Moncucco 35 a Milano.

BEA Italia Festival 2021

LEGGI ANCHE: Come si può superare la crisi del settore eventi secondo Alfredo Accatino

I pass saranno acquistabili fino a esaurimento posti.

La serata sarà trasmessa anche in diretta streaming: per seguire la cerimonia, registrati QUI.

A fare gli onori di casa il presidente di ADC Group Salvatore Sagone affiancato dal presidente di giuria Gianmaria Restelli, Responsabile Comunicazione Esterna e Corporate Image di Gruppo Unipol. La conduzione della cerimonia è affidata a Marco Maccarini.

Durante il galà verranno consegnati i premi assegnati dalla giuria di aziende composta da 42 manager, che si è riunita lunedì 29 e martedì 30 novembre in occasione delle digital live presentation delle agenzie finaliste.

annunci stampa di novembre

Amazon, Volkswagen e Santander: i migliori annunci stampa di novembre

Mentre vorticosamente veniamo risucchiati dalle informazioni sul Metaverso, mondi dematerializzati e contatti virtuali, negli annunci stampa di novembre esplode l’out-of-home.

Complice la riduzione delle restrizioni in alcuni Paesi, Amazon e Volkswagen, tra gli altri, si sono lanciati in ardite execution dai risultati formidabili. L’advertising fisico permette, al momento e forse molto più di altri canali digitali, di lasciar correre l’ispirazione e la creatività e immaginare forme totalmente nuove di comunicazione con le persone.

Per esempio, ascoltare i suoni della natura mentre si aspetta l’autobus, come ha fatto E.ON in Ungheria.

Godiamoci insieme la selezione degli “annunci molto fisici” di questo mese.

LEGGI ANCHE: KFC, McDonald’s e Audi: i migliori annunci stampa di ottobre

Amazon Prime – The Wheel of Time

Prime Video promuove il lancio dell’epica serie fantasy The Wheel of Time con un’affissione in 3D in live-action creata da Amplify e con la star della serie Rosamund Pike.

È la prima volta che un cartellone anamorfico viene utilizzato da una società di intrattenimento per promuovere una serie.

Prime Video ha debuttato in Piccadilly Circus, a Londra, il 15 novembre, ma l’out of home apparirà anche in siti iconici nei mercati chiave, tra cui il Big Kahuna di New York City a Times Square e il Cross Shinjuku Vision di Tokyo.

AMAZON - migliori annunci stampa di novembre 01

AMAZON - migliori annunci stampa di novembre

AMAZON - migliori annunci stampa

Advertising Agency: Amplify, London, United Kingdom

H&T Pawnbrokers – Ready to be loved again

H&T Pawnbrokers è il più grande banco dei pegni del Regno Unito e ha diffuso la sua nuova campagna natalizia, “Ready to be loved again“.

Si tratta del primo prodotto pubblicitario che il marchio ha lanciato in collaborazione con M&C Saatchi da quando ha iniziato a lavorare con l’agenzia all’inizio di quest’anno.

La nuova campagna festiva di H&T cerca di guidare le vendite di gioielli con diamanti pre-loved. Spinge anche le persone che potrebbero non aver mai pensato di acquistare regali da un’agenzia di pegni a considerarla come un modo per regalare qualcosa di unico a un amico o a una persona cara.

M&C Saatchi ha lavorato a stretto contatto con H&T per sviluppare una serie di straordinarie execution, ognuna delle quali porta in vita il concetto di pre-loved fondendo una fotografia vintage in bianco e nero con un’immagine moderna a colori.

migliori annunci stampa di novembre H&T 01

migliori annunci stampa di novembre H&T 01

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Advertising Agency: M&C Saatchi, London, United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland
Media Agency: M&C Saatchi Performance
Photography Studio: Horton Stephens Productions
Photographer: Nick Dolding

I migliori annunci stampa di novembre: Santander – Santander cashback campaign

Santander ha installato rubinetti giganti dai quali zampillano monete su alcuni cartelloni a Londra e Manchester per pubblicizzare l’offerta della banca di cashback mensile sulle bollette domestiche.

L’obiettivo è promuovere in modo memorabile l’offerta. Sembra che sia stato centrato in pieno.

Pubblicità esperienziale creata da Engine Creative, Regno Unito per Santander, nella categoria: Finanza.

santander out of home

santander out of home

Advertising Agency: Engine Creative, UK Creative
Strategy Director: Nicola Dyball
Account Management: Nick Pawlak, Marianne Roberts, Tom Butler, Shannel Darko
Agency Senior Project Manager: Chelsea Chapman
Agency Designer: Aaron Pacey
Production Co: Posterscope, MediaCo
Artworking: Hogarth
Media planning/buying: Carat

E.ON Hungary Group – Budapest tram stops feature music generated by living plants

L’agenzia pubblicitaria ACG e E.ON hanno creato dei “paradisi verdi sonori” come parte della campagna dell’azienda, focalizzata sull’importanza di combattere il cambiamento climatico.

Grazie alle installazioni uniche, i passeggeri che transitano alle fermate del tram nelle piazze Széna e Szent Gellért non solo sono accolti da piante vive, ma possono anche immergersi nel suono della natura: la musica alle fermate viene infatti generata dalle biovibrazioni delle piante.

Budapest tram stops feature music generated by living plants

Budapest tram stops feature music generated by living plants

Advertising Agency: ACG Budapest, Hungary
Creative Group Head: Rita Alberti
Copywriter: Tímea Maróti
Art Director: Dániel Kitai
Head of Studio: Mihály Harazin
Account Director: Petra Kriston
Senior Account Manager: Szilvia Kránicz
Senior Social Media Manager: Csilla Erdei
PR Group Head: Brigitta Kedves
PR Specialist: Bálint Mikola
Sound Studio: Avidio System
Out-of-Home Partner: JCDecaux Hungary
Creative Director: László Nagy
Integration Director: Bianka Bujdosó-Nagy

Volkswagen Commercial Vehicles – BRING THE SHUTTERS DOWN ON OVERWORKING

Volkswagen Commercial Vehicles e Mental Health UK portano avanti il loro messaggio #DownTools direttamente in strada con una serie di sorprendenti lavori di street art.

I dipinti sono stati realizzati dal noto artista di murales Peter Barber e appaiono sulle serrande di una tintoria, di una macelleria e di una panetteria, condividendo il messaggio “Abbassiamo le serrande sul superlavoro” insieme all’hashtag #DownTools.

Migliori annunci stampa di novembre - volkswagen

Migliori annunci stampa di novembre - volkswagen 02

Migliori annunci stampa di novembre - volkswagen 03

Advertising Agency: BBH, United Kingdom
Head of Marketing Press and Public Relations: Kate Thompson
National Communications and PR Manager: Laura Bignall
Communications Manager: Louise Willis
Communications Manager: Matthew Mann
BBH Creative Team: Luke Till, Lawrence Bushell
BBH Creative Director: Remco Graham
BBH Strategist: Thandi Mbire
BBH Strategy Director: Selina Khuu, Aparna Bangur
BBH Senior Account Director: Andrew Connolly
BBH Account Manager: Arabella Johnston, Caitlin Quigley
BBH Account Executive: Amber Sidney-Woollett
Film Credits
BBH Producer: Nikola Oksiutycz
Production Company: Spindle
Director: Spencer MacDonald
Executive Producer: Lou Gagen
Producer: Mike Carr
DoP: Jake Scott
Post Production
Editor/Editing House: Rich Woolway
Post House: Framestore
Post Producer: Jake Saunders
Sound: 750mph
Sound Studio Engineer: Marcin Pwalik
Print Credits
BBH Producer: Beth Mechem
Down Tools Designer: Rob Wilson
Shutters Illustrator: Toby Triumph
Shutters Photographer: Dan Sims
Shutters Install Team: Peter Barber
Media agency: PHD

Social media trends 2022

Social Media Trends 2022: cosa devono sapere i brand per puntare al successo

Social Media Trends 2022: per grandi e piccoli brand comunicare attraverso i social media dal prossimo anno sarà impegnativo.

C’è un forte cambiamento che bolle in pentola e gli esperti sono sicuri che il piatto sarà presto servito nel giro di qualche mese (per alcuni la tavola è già stata imbandita).

Forse non tutte le grandi società hanno colto le principali innovazioni che stanno trasformando il modo di fare social media marketing.

Tuttavia il mix perfetto tra innovazione tecnologica ed evoluzione relazionale legata agli effetti della pandemia sulla società, è pronto a scatenare i suoi effetti.

Tutto conduce a una macro-dinamica generale: il passaggio – neanche tanto graduale – dal Social Listening come lo abbiamo sempre conosciuto, alla Conversational Intelligence.

C’era una volta il Social Listening

Cos’è il Social Listening? Si tratta di una serie di tecniche e strumenti che permettono di mappare tutti i termini associati al proprio marchio e comprenderne il valore positivo, neutrale o negativo.

Oggi i dati confermano che solo una piccola minoranza di utenti online commenta o condivide effettivamente i contenuti: la stragrande maggioranza di tutti i media online viene consumata passivamente.

Ci piace tanto guardare, ma non sempre partecipiamo al dibattito o esponiamo le nostre idee o sensazioni.

Ciò rende molto difficile monitorare le conversazioni che avvengono, per esempio, tramite Instagram Stories, LinkedIn, TikTok o messaggi privati in generale, e questo può distorcere le informazioni che si ottengono.

Social trend 2022 talkwalker-2

Un esempio di dashboard su Talkwalker relativa al Social Sentiment del brand Coca-Cola.

Come rimediare a un gap che sembra incolmabile?

Trasformando il Social Listening in uno strumento di Intelligence che aiuta le imprese a prendere decisioni più consapevoli sulla base delle mutevoli esigenze dei clienti.

Benvenuta Conversational Intelligence

Gli sviluppi del marketing omnicanale e della gestione sinergica delle diverse piattaforme di comunicazione d’impresa, permettono di colmare i gap del Social Listening con la Conversational Intelligence.

Grazie ai progressi raggiunti dall’intelligenza artificiale è possibile incrociare dati e analizzare su larga scala informazioni rilevanti sulle conversazioni attorno a uno specifico brand.

Dall’analisi del social sentiment, delle discussioni sul web, del visual analysing fino al clustering delle conversazioni in piattaforma.

Tutte queste informazioni aiutano un’azienda a migliorare il ROI delle campagne di marketing online. Ottimizzare l’esperienza del cliente, dall’inizio del customer journey fino alla sua fase conclusiva, così da riprodurre la miglior esperienza di brand possibile in fase di engagement, conversione e fidelizzazione.

Le aziende innovative devono essere in grado di analizzare rapidamente questa massa critica di conversazioni tra utenti online e clienti. Ottenendo così una visione a 360 gradi delle mutevoli preferenze e dei comportamenti di quelli che sono i player decisivi per la reputazione e il successo di un marchio sul web.

La Conversational Intelligence va oltre l’ascolto sociale, oltre le intuizioni dei media, oltre le tradizionali ricerche di mercato. I brand possono accelerare la loro attività online, restare rilevanti all’interno dei social trend ed essere percepiti come thought leader del proprio settore.

È il sistema perfetto per ascoltare e monitorare la voce del cliente in tempo reale. Altrimenti si rischia di restare fuori da quella che è definita l’Era del Consumatore.

Conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro

La massima di Tucidide, storiografo ateniese del 400 a.C., è ancora attuale.

La transizione da Social Listening a Conversational Intelligence è il frutto di una naturale evoluzione sociale ed economica: anche se le aziende continuano a detenere una grande rilevanza decisionale, sono i consumatori a guidare le scelte e i temi della comunicazione di brand.

Valori, identità e azioni assumono un ruolo imprescindibile nelle scelte quotidiane di ciascuno di noi. La centralità delle persone nella strategia di marketing di un’azienda sarà sempre più decisiva.

Ecco perché è bene conoscere come grandi aziende e noti brand dovrebbero comportarsi sui social media.

Cosa conta davvero nella relazione digitale con il proprio pubblico? Come direbbero negli USA, cosa separa the best from the rest del social media marketing del 2022?

>> Scarica il rapporto Social Media Trends 2022 di Talkwalker per sapere quali novità e quali certezze attendono il tuo brand nei prossimi mesi. <<

Le tendenze 2022 decisive per la sorte dei brand sui social media

Ecco alcuni dei trend che, assieme a molti altri, vengono illustrati, analizzati e rivisti in chiave strategica dal report di Talkwalker per una corretta comunicazione social a partire dal prossimo anno.

Quali saranno le tendenze che porteranno un brand al successo?

  1. TikTok leader indiscusso

TikTok diventerà il leader dei social media e le piattaforme online non potranno fare altro che adattarsi a questa egemonia.

Gli utenti chiedono sempre più contenuti personalizzati, un servizio rapido, fluido e un’esperienza di brand migliore. Le nuove generazioni esprimono un senso di urgenza senza troppi fronzoli.

Le caratteristiche tecniche di TikTok si prestano perfettamente ai nuovi canoni di comunicazione di marca tra utenti e organizzazioni.

Generare viralità, rafforzare la community e lanciare una comunicazione d’intrattenimento su TikTok funziona molto meglio che sugli altri social tradizionali.

LEGGI ANCHE: Dalla Generazione T agli insight degli utenti: tutti i dati di TikTok che devi assolutamente sapere

  1. Un nuovo sistema di fare Advertising

Il Programmatic Advertising e l’intero scenario dell’industria pubblicitaria dovranno farsi trovare pronti davanti ai cambiamenti che porterà con sé la Cookie Apocalypse.

Gli annunci social dovranno agire su meccanismi differenti man mano che i cookie avranno un margine d’azione sempre più ridotto.

I cookie stanno morendo e molti brand hanno già intonato il loro de profundis.

Quale impatto porterà questo cambiamento sul futuro della pubblicità sui social?

In che modo i brand potranno continuare a offrire servizi personalizzati e allo stesso tempo rispettare regole e disposizioni che proteggono dati e informazioni sensibili?

La Conversational Intelligence è l’elemento che ci permette di dire che la partita è ancora tutta da giocare.

  1. Accorciare il Buyer Circle sui social 

Se è vero che la pandemia ha spinto le persone a cercare online le risposte alle proprie esigenze di consumo, il Social Media Trends 2022 di Talkwalker esamina in maniera approfondita come le diverse piattaforme online stiano affrontando il tema del social commerce.

Esiste un modo per rendere ancora più fluido il customer journey di un’azienda e facilitare la vendita tramite social? Come stanno elaborando questa esigenza – sempre più evidente – le grandi piattaforme online?

Accorciare il ciclo di conversione è possibile, ed è utile farlo lì dove l’utente è più attivo e a contatto con il brand online.

  1. Il Content Marketing post-pandemico

La creazione di contenuti di marca nell’era post-pandemica è un altro elemento che non può prescindere dalle esigenze dei consumatori.

Le dinamiche di chiusura, quarantena e distanziamento hanno innalzato fortemente i livelli di consumo di contenuti online.

Social Media Trend 2022 consumer

Percentage of consumers increasing the time the spend on social media, news sites, streaming. © Forbes | Doubleverify

Si può dire che la pandemia abbia creato un mondo di consumatori di contenuti online.

Le persone nutrono maggiori aspettative nella fruizione di contenuti. Sensibilità, inclinazioni e gusti diventano sempre più raffinati.

I nuovi livelli cognitivi e una maggiore confidenza con video, dirette streaming e on demand plasmeranno il content marketing del futuro.

  1. Alla ricerca dei nostri Metaversi

Il metaverso continuerà a essere un argomento di conversazione tra il pubblico online e offline.

I diversi sviluppi hanno fatto passi da gigante sulla strada verso un un mondo virtuale online che incorpora realtà aumentata, realtà virtuale, avatar olografici 3D, video e altri mezzi di comunicazione.

Social Media Trend 2022

Man mano che lo studio sul metaverso si espande, si aprono scenari – prima impensabili – in mondi alternativi iperreali che coesistono tra loro.

Si può dire che i metaversi saranno la futura connessione tra consumatore e brand. Potremmo fluttuare a bordo della navicella di Rick Deckard e districarci nei meandri dello skyline di Blade Runner, ma a massima definizione e interagendo con i nostri brand preferiti.

Conversational Intelligence, come valutare il presente per prepararsi al futuro

Queste sono solo alcune delle tendenze chiave che Talkwalker ha analizzato nel suo report e che aziende e organizzazioni devono attendersi nel 2022.

Sebbene sia molto complesso prevedere esattamente come andranno le cose, sulla base di ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni è possibile prendere coscienza di alcuni evidenti indicatori sulle tendenze che stanno influenzando il modo di comunicare online con le persone.

Stiamo ancora cercando di adattare le nostre abitudini alle evoluzioni post-pandemiche e sotto molti aspetti il momento appare decisivo e carico di cambiamenti significativi per la società, così come l’abbiamo finora considerata.

Il futuro della ripartenza potrebbe aprire nuove importanti opportunità, soprattutto per coloro che prestano attenzione all’evoluzione delle relazioni interpersonali nel mondo digitale e desiderano allinearsi con le tendenze evolutive per facilitare la crescita e l’esposizione mediatica del brand.

>> Scarica il report Social Media Trends 2022 di Talkwalker per sapere quali novità e quali certezze attendono il tuo brand nei prossimi mesi <<

gaming e criptovalute

Gaming e criptovalute si incontrano nel Metaverso (e i numeri sono da capogiro)

Il concetto di metaverso è entrato ufficialmente nel linguaggio “pop”.

Grazie a Zuckerberg e al suo cambio di nome da Facebook a Meta molti hanno iniziato a “masticare” la parola metaverso. Naturalmente il tutto non nasce con Zuckerberg, ci mancherebbe, ma il metaverso è un concetto, un progetto, che viene da molto lontano e che, pian piano, sta diventando realtà.

Insomma, ne sono passati di anni dal libro di Ernest Cline in cui si parlava di una realtà parallela e, da quel che dicono gli esperti, ne passerà ancora molto prima che diventi una realtà consolidata per utenti e sponsor.

Le varie sfaccettature del metaverso

Il metaverso è varie sfaccettature, o sarebbe più giusto dire, potrebbe avere varie sfaccettature. La più “semplice” è quella che vedrebbe la costruzione di una realtà parallela dove gli utenti potranno crearsi un loro nuovo mondo, delle relazioni virtuali e vivere una vita immersi nel nuovo social.

LEGGI ANCHE: Facebook ha deciso il suo nuovo nome: si chiamerà Meta

Insomma, basta bacheche e feed Facebook, basta cuoricini lasciati su Instagram o lunghissimi messaggi vocali su Whatsapp. Basterà entrare nel nuovo metaverso per incontrare persone, parlare, istaurare relazioni.

Questa è solo una delle idee di come sfruttare il metaverso (naturalmente, questo è il progetto di Zuckerberg dove ha deciso di investirci 5 miliardi di euro). A questa idea ne possiamo aggiungere altre legate al business, a realtà virtuali che aiutano a “vivere” un’esperienza con dei prodotti (come ha fatto la Ford presentando la prima Mustang Mach-E elettrica).

Insomma, il principio è lo stesso: creare realtà virtuali e parallele per far vivere all’utente delle esperienze lontani dalla quotidianità. Regalare un nuovo mondo dove poter entrare e vivere una “vita” nuova.

gaming e criptovalute

Il metaverso ed il gioco: una prosecuzione della realtà

Una volta capito cosa sarà il metaverso credo sia facile immaginarselo nel mondo del gaming.

Già oggi è possibile vivere realtà parallele e condivise con altri giocatori al mondo attraverso vari giochi, citiamo per esempio solamente Fortnite e Roblox. Non è un caso che proprio società di gaming come Epic Game e Roblox stiano lavorando per dar vita in tempi brevi ad una serie di metaverso per regalare ai giocatori nuove piattaforme immersive per il gioco.

gaming e criptovalute

Gaming e criptovalute

Il gaming, come del resto i social, stanno entrando in una nuova fase, esplorativa. Con una differenza però: se per quanto riguarda i social la realtà virtuale o metaverso appare come una prosecuzione naturale ma futuristica (non molto lontana) per il gaming stiamo parlando di un qualcosa di esistente, che si sta sviluppando e che si sta sperimentando già adesso.

Questa nuova realtà del gaming, infatti, è diventato terreno anche di un altro passo in avanti: stiamo parlando di unire il gaming alla realtà virtuale e alla moneta virtuale. Un’evoluzione che solo cinque anni fa sembrava impossibile ma che adesso è reale, tangibile.

In Fortnite e Roblox, per esempio, è possibile partecipare al gioco con una moneta virtuale (leggi qui quali sono le altre piattaforme che hanno anticipato questo mondo).

È possibile guadagnare dei soldi virtuali giocando al proprio video gioco, la propria partita, nel proprio metaverso.

Il gaming si trasforma in un vero e proprio mondo parallelo dove è possibile anche partecipare ad eventi, conoscere altri avatar, guadagnare o perdere soldi. Si è andati a creare un nuovo “mondo” dove regnano le criptovalute, la tecnologia blockchain, token e videogiochi.

Un mondo ancora nebuloso ma con dei numeri spaventosi

Come tutte le nuove esperienze virtuali anche questa delle criptovalute nel gaming non ha un percorso chiaro. Soprattutto non ci sono dati che attestino e certifichino che persone stiamo guadagnando soldi reali con queste nuove possibilità.

Ci sono fonti non certe, ci sono smentite, ci sono annunci ma nulla che possa certificare il controvalore economico reale di ciò che si guadagna virtualmente. In questo mondo dove è difficile muoversi proviamo comunque a dare dei numeri certi, su cui poter ragionare per capire la portata di ciò che ci sta accadendo.

Secondo DappRadar, una società che tiene traccia dei dati sulla finanza decentralizzata, ha contato a marzo circa 51mila portafogli virtuali attivi giornalieri.

Questa cifra, dopo appena tre mesi contava 360mila portafogli attivi. Un aumento di quasi il 600%. Spaventoso!

Bitcoin nel Metaverso - gaming e criptovalute

Gaming e criptovalute: anche i ricchi investono

Come abbiamo appena detto si intravede una nuova strada per il guadagno “facile”, per un investimento proficuo e nuovo.

Come tutti gli strumenti nuovi ha dei rischi, ma anche delle possibilità di guadagno alte. Noi possiamo basare le nostre riflessioni solo sui numeri (che ancora non sono chiarissimi) e su ciò che fanno gli altri. In particolar modo i ricchi. Dobbiamo dire che sono in molti quelli che hanno deciso di investire in questo nuovo settore.

Un esempio è sicuramente Justin Sun, CEO di BitTorrent e fondatore di TRON Foundation, che ha lanciato di recente un fondo da 300 milioni di dollari sul play-to-earn e GameFi (qui un approfondimento sull’operazione di Justin Sun).

Insomma la direzione è segnata. La strada è spianata. I coraggiosi si sono buttati a capofitto. Vediamo se tutto ciò rimarrà solo un gioco “virtuale” o una opportunità “reale”.