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I grandi cambiamenti dovuti alla pandemia che sono destinati a rimanere

Questo articolo è stato scritto da Zharmer HardimonEditor, Think with Google.

Nell’ultimo anno, mentre il mondo intero vacillava per gli effetti della pandemia, molte aziende sono state in una continua lotta per capire come – e anche se – dovevano andare avanti con le attività quotidiane. Alcuni settori, come i viaggi, hanno subito sconvolgimenti sbalorditivi. Altri, come la vendita al dettaglio online, hanno visto opportunità di crescita.

In qualunque settore ti trovassi, dovevi considerare il giusto approccio di marketing. Abbiamo passato buona parte dell’anno a ripensare a come abbiamo fatto tutto. E, a tal fine, abbiamo pensato che valesse la pena dare un’occhiata all’anno trascorso per analizzare alcuni dei più grandi cambiamenti e i perni che rimarranno.

Le abitudini dei consumatori hanno subito cambiamenti radicali

Quando le attività hanno cominciato a chiudere in tutto il mondo, le persone si sono affannate a comprare quello che serviva. Ma con i negozi completamente chiusi o con l’esaurimento di generi di prima necessità – ricordi le corse per la carta igienica e il disinfettante per le mani? – tutti si sono dovuti reinventare per trovare risposte. L’interesse di ricerca per la vendita al dettaglio è cresciuto a livello globale nei primi mesi. Le ricerche di “who has” e “in stock” sono aumentate di oltre l’8.000% su base annua negli Stati Uniti. E, poiché le persone limitavano i loro spostamenti ai negozi di alimentari, nel Regno Unito si è registrato un crescente interesse per ricerche come: “cibo da congelare” e “consegna a domicilio”.

A incidere è stata anche l’ansia economica. Secondo uno studio Kantar del marzo 2020, nei paesi del G-7 il 71% delle persone ha affermato che il proprio reddito personale è stato influenzato dal Coronavirus. Il dato più alto quello dell’Italia (85%), seguita da Stati Uniti (75%) e Canada (75%). Un rapporto BCG ha rilevato che le persone che hanno anticipato i cambiamenti nelle loro abitudini di spesa si aspettavano di risparmiare di più (29%) e spendere meno (27%) in articoli non essenziali, come moda e lussi.

Uno sguardo alla ricerca per anno ha mostrato che le persone cercavano di ottenere il controllo di ciò che potevano durante i periodi di incertezza. Le ricerche di “apprendimento online” sono aumentate del 400%, poiché i genitori hanno cercato ispirazione, soluzioni e comfort. E, con le palestre chiuse, le ricerche di app per il fitness sono aumentate del 200% su base annua.

Le persone hanno cercato di trovare modi per coltivare connessioni in un mondo in cui erano tagliate fuori dalle loro vecchie vite. Le ricerche che includevano la frase “con gli amici online” sono aumentate del 300% su base annua. E la tendenza continua. Da novembre a gennaio, le ricerche di “watch party” (ad esempio, “youtube watch party” o “private watch party”) sono aumentate del 400% su base annua per lo stesso periodo di tempo.

Cercare di stare al passo con i modelli in continuo mutamento è uno dei motivi per cui abbiamo lanciato il nostro briefing mensile sugli approfondimenti globali.

Gli eventi dal vivo torneranno sicuramente, ma avranno un aspetto diverso. Le persone ci penseranno due volte prima di partire se potranno accedervi facilmente dal proprio soggiorno. Ciò significa che gli eventi dovranno essere personalizzati per offrire un’esperienza che si distingua davvero.

Il lavoro si è spostato a casa

Anche prima del distanziamento sociale e dell’isolamento, la casa stava diventando il punto di riferimento per le persone impegnate che cercavano di utilizzare meglio il proprio tempo. Che si trattasse di saltare il tragitto giornaliero o la fila al supermercato, le ricerche online e le abitudini di acquisto prima della pandemia indicavano il desiderio delle persone di trascorrere più tempo in attività che dessero loro gioia, piacere o conforto (e meno tempo nel traffico). Ma con interi team che lavoravano in remoto per un periodo di tempo indefinito, le aziende si sono trovate a cercare modi per mantenere un senso di comunità e per promuovere l’inclusione.

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LEGGI ANCHE: Una “workforce a 5G”: le sfide generazionali nel mondo del lavoro

Il modello di lavoro in ufficio è probabilmente cambiato per sempre, modificando le abitudini dei consumatori e le culture del posto di lavoro. Per le aziende, questo significa trovare modi per soddisfare le esigenze più elementari delle persone e adottare misure per promuovere una forza lavoro più resiliente.

Lo shopping online è diventato la norma

L’eCommerce era già in costante crescita, ma il 2020 ha visto lo shopping online, alimentato dalla necessità, decollare. C’è stato un aumento significativo del numero di persone disposte a comprare generi alimentari, vestiti e persino automobili online. Nei primi sei mesi del 2020, ad esempio, quasi il 10% delle auto è stato venduto online, rispetto a solo l’1% delle auto vendute online durante tutto il 2018.

In definitiva, ciò che un acquirente vuole è aiuto. Quando cercano attivamente quell’aiuto nel regno digitale, diventa più facile per le aziende che ne possiedono gli strumenti leggere le intenzioni e prevedere i piani di marketing giusti per fornire quell’aiuto.

In tutto il mondo alcune persone hanno scoperto per la prima volta lo shopping online, mentre altre hanno semplicemente aumentato la loro dipendenza da esso. I programmi di ritiro a bordo strada e di personal shopper sono diventati la norma. E le nuove, più comode, abitudini non verranno certo dimenticate dopo la pandemia.

È tempo di essere pronti

È tempo di concentrarsi sulle basi. Ci sono marchi che hanno raddoppiato le informazioni, sono rimasti agili grazie all’automazione e hanno preso decisioni basate sui dati. Quei marchi sono riusciti non solo a sopravvivere nell’ultimo anno, ma a prosperare.

Le aziende sopravvissute alla pandemia hanno più dati e segnali dei consumatori, sono maggiormente in grado di agire su di essi e possono soddisfare uno standard più elevato per fare tutto questo in modo più responsabile che mai. Tuttavia, le interruzioni e l’incertezza rimangono, rendendo necessario che le aziende ripensino alla prontezza. Mentre guardiamo all’anno a venire, dovremmo tutti lavorare per reinventare il modo di soddisfare al meglio la domanda dei consumatori, anche se fluttua e anche se rimane volatile.

digital tool della settimana - uomo alla scrivania

MyHeritage, Ariyh e Kbee, i digital tool della settimana

L’attenzione per i dettagli è essenziale quando produciamo contenuti e, in generale, ci rivolgiamo al pubblico con la nostra comunicazione. Diventa molto fastidioso, a posteriori, accorgersi di un refuso o di una svista in un documento, specie se non siamo in grado di intervenire per correggerlo.

Questa è solo una delle piccole disavventure che possono capitare durante la giornata lavorativa. Per questo ci affidiamo ad alcuni tool digitali che ci aiutano a centrare l’obiettivo previsto dalle deadine senza intoppi. E magari a regalarci qualche momento di spensieratezza, tra l’invio di una email e una call su Zoom.

Ecco i nostri digital tool per questa settimana.

LEGGI ANCHE: Weet, Zoomoff e Mubi, i digital tool della settimana

Illustrazioni customizzabili

tool digitale - amigos

Per rendere più divertente una presentazione o un contenuto non c’è niente di meglio di una illustrazione personalizzata. Con Amigos potrai crearne quante ne vuoi, scegliendo tra decine di opzioni.

Beta testing

tool brevy

Quando si lancia un nuovo sito, spesso ci si accorge di nuovi e inaspettati errori, typo e problemi di ogni genere. Brevy trasforma il tuo sito web in uno spazio collaborativo, permettendo a chiunque nel team di lasciare un feedback o segnalare problemi direttamente in linea.

Sempre nuovi tips

tool digitale

Nel Marketing non si finisce mai di imparare e per restare sempre aggiornato rispetto ai concorrenti puoi seguire i consigli di Ariyh. Riceverai le ultime ricerche delle migliori business school, riepilogate in appena 3 minuti.

Valorizza le risorse

tool digitale - kbee

Ogni azienda che utilizza Google Drive possiede enormi risorse che spesso non vengono sfruttate appieno dai diversi team. Grazie a Kbee puoi trasformare tutti i tuoi contenuti in un wiki veloce e ricercabile per te, il tuo team o i tuoi clienti. Uno strumento potentissimo anche per il Customer Care.

Animati, almeno in foto

tool digitale per animare le foto

Ci sono diversi modi per affrontare una pausa di lavoro: un caffè tra colleghi, qualche telefonata o uno snack per rifocillarsi. Oppure, puoi impiegare qualche minuto utilizzando MyHeritage, un tool per animare le vecchie foto di famiglia e trasformarle in video. Naturalmente, funziona anche con le foto più recenti.

 

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Se hai trovato utili questi tool, attiva la prova gratuita di Ninja PRO Information. Riceverai ogni giorno le news sempre aggiornate (anche in versione audio), insight, analisi degli esperti e i nostri consigli sui migliori strumenti.

 

bug su clubhouse

Attenzione ai club di Clubhouse, potresti ritrovarti admin senza saperlo

Era solo questione di tempo prima che l’app più chiacchierata del momento mostrasse qualche vulnerabilità. Stiamo parlando di Clubhouse.

Testando ripetutamente tutte le sue funzioni come solo un vero Ninja può fare, ci siamo imbattuti in un malfunzionamento particolarmente interessante. Con un piccolo “hack” è possibile aprire un gruppo e inserire praticamente chiunque come admin, anche avendo a disposizione pochi dati.

Come vedremo in seguito, con delle manovre particolari diventa impossibile, per la persona aggiunta, liberarsi di questo ruolo, che rimarrà ben in evidenza nella lista dei suoi club.

Fin qui sembra solo uno scherzo innocente, ma cosa potrebbe capitare a un iscritto che si trovasse a figurare come amministratore di un club con un nome “sconveniente”, magari legato a contenuti pornografici, che inneggia alla violenza o relativo a tendenze politiche estremiste?

Naturalmente, vi presentiamo la situazione scoraggiandovi fortemente dal mettere in atto queste procedure: nonostante i tentativi che ci hanno permesso di individuare la vulnerabilità del sistema, non abbiamo al momento idea di quali potrebbero essere le conseguenze e le contromisure adottate dal social media qualora questo comportamento venisse individuato.

Rischiare il ban per uno scherzo non è probabilmente una mossa tanto furba. Meno ancora lo sarebbe provare a “incastrare qualcuno”, con i danni che potremmo creare a noi stessi o ad altri attraverso questo metodo.

Contiamo, invece, che la nostra segnalazione sia utile soprattutto agli sviluppatori di Clubhouse, a cui abbiamo già inoltrato un avviso della nostra scoperta, per correggere in tempi celeri la funzione.

Passo 1. Crea un club su Clubhouse

Non importa con quale nome lo aprirai, quale sarà l’immagine del club o la sua descrizione. Per questo test, noi abbiamo creato un fittizio Bug Club.

Come abbiamo già spiegato in questo articolo, adesso la possibilità di aprire un club è aperta a tutti: è infatti sufficiente cliccare sul simbolo “+”, in basso a sinistra nella nostra scheda profilo per avviare la procedura.

bug - clubhouse

Passo 2. Genera il link per inserire nuovi membri

Cliccando sull’icona in alto a destra, quella con l’omino racchiuso in un cerchietto con il simbolo “+”, è possibile generare un link per invitare i nostri contatti a diventare membri del gruppo. Attenzione: non parliamo di follower che possono seguire le attività del club, ma di veri e propri “collaboratori” a cui si possono attribuire poteri di amministrazione, ad esempio per aprire nuove stanze.

Proprio perché è previsto che i membri del gruppo siano in un numero ristretto, ogni link funziona per un massimo di 10 utenti. Non ci resta quindi che copiare il link che, in teoria, potremo inviare ai nostri contatti per invitarli a far parte del club.

LEGGI ANCHE: Cos’è Clubhouse, il social audio su invito amato da VIP e Venture Capitalist

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Passo 3. Autenticati col numero di un’altra persona

Qui comincia l’hack vero e proprio, in realtà piuttosto banale. Una volta copiato il link per l’invito al gruppo, non dovremo inviarlo a nessuno ma semplicemente aprirlo nel nostro browser, che ci reindirizzerà all’app di Clubhouse in una finestra in cui verrà visualizzata la richiesta di entrare nel club fatta dal nostro account… a noi stessi!

A questo punto il sistema richiede l’inserimento del numero di telefono come autenticazione per confermare l’iscrizione. Invece che inserire il nostro numero di telefono possiamo inserire qualunque contatto (a patto che sia già parte di Clubhouse, naturalmente) e cliccare su Verify membership.

Il gioco è fatto! Adesso la persona di cui abbiamo inserito il numero è un membro attivo del club, come se ne avesse fatto espressa richiesta.

Come ulteriore conferma, riceveremo una notifica che ci avviserà che l’utente che abbiamo coinvolto nel nostro magheggio fa ormai parte del gruppo che abbiamo creato. Nel nostro caso, Bug Club.

bug su clubhouse

Passo 4. Rendi la tua vittima un amministratore del gruppo

Adesso che la persona di cui hai inserito il numero di telefono fa parte del tuo gruppo, non ti resta che renderlo amministratore. Riceverai un messaggio di conferma una volta cliccato sull’opzione “Make an admin”

bug dei club su clubhouse

LEGGI ANCHE: 15+ strumenti utili per usare Clubhouse da vero PRO (e risparmiare tempo)

Passo 5. Abbandona il tuo gruppo

Questa è la ciliegina sulla torta di un piano ben congeniato: abbandonare la scena del delitto e cancellare le prove cliccando Leave club.

Il malcapitato si troverà da solo nel gruppo da te creato, ne diverrà proprietario e non avrà modo di cancellarlo o abbandonarlo finché sarà l’unico admin presente.

il bug dei club

Una via d’uscita in realtà c’è, anche se eticamente non è proprio il massimo: per sfuggire alla trappola, la persona gabbata dovrà seguire il tuo esempio, ripetere questa procedura e “incastrare” qualcun altro. Almeno finché clubhouse non risolverà il bug.

 

VR\AR: dopo gli smartphone saranno la prossima tech-revolution?

Quarto appuntamento con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.

Per questa puntata lasciati trasportare in un viaggio tra i mondi virtuali di AR e VR, dalla loro evoluzione fino ad oggi: Oculus, smart glasses, smart assistance e tanto altro ancora, passando dal cinema, alla narrativa e al gaming.

Mirko Pallera, founder di Ninja, ha intervistato Mauro Rubin, CEO e Founder Joinpad, azienda che sviluppa e fornisce soluzioni tecnologiche in realtà aumentata per i processi industriali.

Non perderti i punti salienti dell’intervista:

  • Differenza tra AR e VR: min 07,00
  • Cosa Mauro ha scoperto al World Conference of VR di Nanchang in Cina: min 15,40
  • Quali sono i device più utilizzati: min 20,40
  • Come il VR cambia l’entertainment: min 24,50
  • A cosa possono servire gli Smart Glasses: min 31,15
  • Cos’è un Smart Assistant in realtà aumentata: min 33,30
  • Gli scenari futuri e le implicazioni etiche: min 37,50

Milano Digital Week 2021. Il digitale da bene essenziale a bene comune

Sostenibilità, uguaglianza, diritti ed inclusione: sono i quattro asset intorno a cui si sviluppa la quarta edizione di Milano Digital Week, in programma dal 17 al 21 marzo in modalità esclusivamente online.

Un format rinnovato, ispirato al tema della “Città Equa e Sostenibile”, in riferimento a Milano che si propone come “laboratorio di transizione sostenibile”.

“Milano Digital Week vuole raccontare, far vivere e testimoniare sui temi della digitalizzazione”,

esordisce Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, nel corso della conferenza stampa streaming di presentazione.

Ripartire, quindi, dalla riflessione sulla trasformazione digitale in atto nel nostro Paese e nel mondo, determinata dalla crisi pandemica e dal conseguente lockdown, che ha rivoluzionato il modo di vivere, di lavorare, di relazionarsi.

In programma 650 eventi gratuiti

Cinque giorni di confronto sul digitale, che diventa elemento di connessione sociale, economica, ambientale, ma anche veicolo di cambiamento epocale e acceleratore di processo (con focus su educazione, lavoro, diritti e uguaglianza digitale, arte, musica, cultura tech, sviluppo sostenibile e ambiente).

Oltre 650 eventi online, di cui 400 proposti da aziende e privati che hanno risposto alla call pubblica lanciata a dicembre (divisi per i quattro cluster tematici), più di 200 speaker, più di 150 tra conferenze, webinar, talk e lectio magistralis per la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab, con il sostegno del main partner Intesa Sanpaolo.

“Un numero di eventi oltre ogni aspettativa – insiste l’assessore Roberta Cocco –  La modalità streaming ci permette di raggiungere una platea più ampia superando eventi fisici. Eventi ed iniziative saranno presenti on demand, per cui ogni spettatore potrà costruire e personalizzare il proprio palinsesto e creare una propria digital week. Leitmotiv sarà dimostrare che il digitale è strumento di inclusione”.

Opening. Data Language | Il Linguaggio dei dati

Ad inaugurare l’intenso programma della Milano Digital Week l’opening conference sul linguaggio dei dati, in cartellone mercoledì 17 marzo alle 18, per presentare la strategia Data-driven di Milano, che culminerà nell’anteprima della Dashboard della Città, con l’intervento del  sindaco Giuseppe Sala e di Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale.

Non solo sfida dell’innovazione, ma anche dei diritti digitali. “Si parla di integrazione di dati, ma è essenziale garantire protezione e sicurezza informatica ai cittadini. Negli ultimi 12 mesi abbiamo imparato che il digitale è essenziale come strumento di inclusione e sostenibilità. Deve essere un diritto, una delle condizioni indispensabili della ripartenza”, conclude l’assessore.

Digitale per unire, come evidenzia Carlo Noseda, presidente IAB italia: “L’evoluzione tecnologica ha consentito la business continuity, ha reso possibile il reinventarsi di molte realtà imprenditoriali, ma anche ai bambini di imparare a distanza. Se in parte   ha unito, è stato però anche motivo di divisione. Nel 2021 dobbiamo colmare il divario digitale, non cittadini di serie A e di serie B, ma occorre un digitale al passo con la tecnologia, eccellente per tutti”. E aggiunge: “In futuro sogniamo un’Italia Digita Week”.

eventi digitali di design

Educazione digitale e re-skilling

Nuove competenze, skilling e re-skilling, ma anche favorire un passaggio di conoscenza tra le generazioni: sono alcuni degli obiettivi dell’iniziativa che coinvolge istituzioni, università, centri di produzione del sapere, luoghi di informazione e di ricerca, associazioni e aziende, start up, realtà piccole e grandi.

Insieme tutti gli attori della trasformazione digitale, uniti per far conoscere ai cittadini (e non solo agli esperti del settore ) il proprio know-how e i vari volti di una città che, anche attraverso il digitale, sta cercando con determinazione di raggiungere un nuovo punto di equilibrio.

Si sofferma sul concetto di creazione di valore a favore di un sistema più sostenibile, oltre il tradizionale paradigma dell’economia lineare, Carlo Mango Consigliere Delegato Cariplo Factory: “Durante la crisi economica e sociale degli ultimi mesi, cittadini e imprese hanno toccato con mano quanto il digitale sia uno strumento di inclusione e partecipazione. Milano Digital Week punta a inquadrare la trasformazione digitale in una prospettiva di sviluppo equo e sostenibile, per privilegiare la condivisione, il riuso e il riciclo. Se è vero che le crisi rappresentano anche un’opportunità, sono l’occasione per sfruttare il potenziale della trasformazione digitale per creare un modello di crescita orientato all’interesse collettivo”.

Oltre all’hackathon in programma per l’opening innovation, MDW sarà anche l’occasione per il lancio del progetto “Digitarsi” organizzato dalla fondazione Cariplo Factory, con un budget di 800mila euro destinato a percorsi educativi degli studenti delle scuole superiori.

LEGGI ANCHE: Mai come adesso c’è bisogno di persone in grado di cambiare

Le 4 lectio magistralis

E se la cultura ha visto chiudere i propri spazi fisici ed emozionale, la Milano Digital Week prevederà 4 lectio magistralis con autori di fama internazionale in una chiave globale su temi trasversali della sostenibilità e dei diritti legati all’evoluzione tecnologica:  dal mondo del digitale con Cass Sunstein, professore alla Harvard Law School e autore di “Come avviene il cambiamento” (Einaudi) che offre uno spaccato sulla società, sul ruolo cruciale delle norme sociali e sul loro frequente collasso (17 marzo ore 19.00). A seguire Alec Ross, consigliere dell’amministrazione Obama per l’innovazione e docente alla Columbia University, con la lectio “Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni” (Feltrinelli) tratteggia le prospettive dei prossimi anni per aiutarci a trovare il proprio posto nel nuovo mondo (18 marzo ore 19.00). Ece Temelkuran, giornalista attivista politica turca e autrice di “Come sfasciare un paese in sette mosse” (Bollati Boringhieri) che delineerà nel suo incontro come, in sette mosse, una nazione possa trasformarsi in una dittatura e come la digitalizzazione dell’informazione e i social media abbiamo giocato un ruolo fondamentale in questo processo (19 marzo ore 19.00). A chiudere Benjamin Labatut, saggista e scrittore cileno con una riflessione profonda sulla nascita della scienza moderna ispirata dal suo ultimo libro “Quando abbiamo smesso di capire il mondo” (Adelphi), 20 marzo ore 19.00.

Sostenibilità e digitale da bene essenziale a bene comune

“Fin dalla sua prima edizione, nel 2018, Milano Digital Week ha cercato di unire tutti i puntini della città. Ha messo insieme tante esperienze e tanti attori, grandi e piccoli, aziende e individui, associazioni e Accademia, con caratteristiche differenti ma sempre orientati alla collaborazione e al confronto – commenta Nicola Zanardi, Presidente Hublab e curatore di Milano Digital Week – Il passaggio obbligato a un’edizione completamente digitale ha addirittura aumentato la sua biodiversità di competenze e anche di utopie – arrivando a quasi 700 eventi. Dobbiamo dire grazie a milanesi e non, che hanno continuato a dare il loro contributo di visione e intelligenza. A mettersi in rete, a guardare a uno sviluppo che è, prima di tutto, un passaggio di conoscenza alle generazioni successive, presupposto essenziale per mitigare ogni tipo di disuguaglianza. L’obiettivo rimane lo stesso: da bene essenziale, il digitale deve diventare sempre di più “bene comune”.

Il digitale, quindi, sempre più a servizio delle comunità. “Lo spirito che accompagna le numerose iniziative previste per questa edizione è proprio quello di rendere il digitale il più inclusivo possibile, perché diventi come l’acqua e l’elettricità: alla portata di tutti – spiega Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia – Una ripresa sostenibile non potrà infatti, che passare da una condivisione di conoscenze e dalla riduzione del divario digitale esistente sia tra Paesi sia all’interno dei confini nazionali, come all’interno delle città garantendo un più equo accesso a tutte le persone”.

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LifeGate Wall: Opel inaugura il muro dedicato alla sostenibilità tra i palazzi di Milano

Nasce a Milano LifeGate Wall, il progetto promosso da LifeGate che inaugura con Opel, in via Canonica 25, il primo murale dedicato alla sostenibilità ambientale e sociale. Attraverso la street art, una parete di 200 metri quadrati tra i palazzi cittadini, vuole rivolgere alla cittadinanza messaggi legati alla salvaguardia degli ecosistemi e alla riduzione degli squilibri sociali.

Opel è promotrice della rinascita dei centri urbani attraverso la scelta di una mobilità sostenibile e presenta “Simply Electric”, il murale che ha come soggetto un grande fiore a rappresentare la rinascita della natura, frutto di abitudini e comportamenti che ognuno di noi deve portare avanti con responsabilità nei confronti dell’ambiente.

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Le dichiarazioni di Enea Roveda, CEO Di LifeGate:

Da oltre vent’anni ci occupiamo di sostenibilità e siamo convinti che il coinvolgimento dei singoli individui sia fondamentale per diventare parte del cambiamento, attraverso scelte e abitudini quotidiane. Siamo felici di dedicare alla nostra città uno spazio che parla di ambiente, di rispetto e di futuro, per i cittadini milanesi e per le prossime generazioni.

Il commento del Direttore di Brand Opel Italia, Fabio Mazzeo:

L’impegno di Opel verso la mobilità sostenibile è tangibile. La nostra gamma di veicoli elettrificati si amplia sempre più e durante quest’anno raggiungerà 9 vetture e 3 veicoli commerciali elettrificati, un impegno concreto. Una mobilità accessibile ad un vasto pubblico, come nella migliore tradizione di Opel da oltre 120 anni.

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I murales sono ideati e realizzati dal collettivo Orticanoodles, lo pseudonimo di due street artisti italiani, Walter “Wally” Contipelli e Alessandra “Alita” Montanari, che dal 2004, dalla base operativa nel quartiere Ortica di Milano, ha riempito oltre 15 mila metri quadrati di muri della città e ha fatto la sua comparsa tra le strade delle principali città europee.

Abbiamo deciso di rappresentare un fiore in quanto simboleggia perfettamente il momento delicato che stiamo attraversando, in cui la Natura indica la via per mantenere una corretta condotta nel rapporto infinito tra Uomo e Ambiente. L’opera è realizzata con una speciale pittura che rimuove dall’aria sostanze nocive andandola a purificare: così come un vero fiore compie la sua quotidiana azione di bilanciare l’equilibrio naturale, così la nuova opera permetterà al quartiere di respirare un’aria più pulita.

spiega Wally degli Orticanoodles.

pubblicità inclusive

Le pubblicità più inclusive per la Giornata Internazionale della Donna

” Women in leadership: Achieving an equal future in a COVID-19 world “: questo è il tema della Giornata Internazionale della Donna 2021. Si celebrano gli impegni delle donne di tutto il mondo nel costruire una ripresa dalla pandemia, nel mondo del lavoro e nella società, in maniera più equa.

Ad oggi, infatti, la copertura femminile nelle posizioni di leadership è ancora minima. Come lo è del resto anche la loro partecipazione nei processi decisionali, come esposto dal rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite: “Solo in 22 Paesi i capi di Stato sono donne e solo il 24,9% dei parlamentari nazionali sono donne. Al ritmo di progresso attuale, l’uguaglianza di genere tra i capi di governo richiederà altri 130 anni”.

Il tema di quest’anno ci ricorda che donne e uomini sono meritevoli allo stesso modo di poter plasmare il mondo. Le donne hanno il diritto di pensare ad un futuro lontano dagli stereotipi, dalla violenza e da qualsiasi tipo di discriminazione. Una battaglia per l’uguaglianza che continua il suo percorso, per ritrovarsi in un futuro giustamente equo. Una battaglia che vediamo su più fronti, dove aziende e brand danno il loro contributo attraverso iniziative, campagne di sensibilizzazione, divulgando messaggi chiari, forti e a volte di denuncia contro la disparità di genere.

Lego – What it is beautiful (2021)

Il Gruppo Lego celebra la festa della donna reinterpretando la sua iconica pubblicità del 1981. A quarant’anni dalla nascita di “What it is beautiful” Lego chiede alle famiglie di mostrare le potenzialità e gli interessi delle proprie figlie attraverso le loro creative costruzioni e immaginandole già come future donne leader.

La ricerca di Lego Play Well ha rivelato infatti che la maggior parte dei genitori ritiene che le differenze di genere derivino dai modelli sociali e non dall’indole dei bambini.

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La campagna mira a sostenere le bambine che attraverso le loro passioni e la loro indole saranno le responsabili del cambiamento sociale e dei modelli lavorativi della prossima generazione. Insieme a loro, Lego si impegna a creare posizioni lavorative più inclusive e all’altezza delle loro aspirazioni.

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Scotiabank – #SaidBefore (2021)

Le donne chiedono uguali diritti da più di cent’anni. Nel 1915  Nellie McClung, attivista politica che si battè affinchè le donne fossero considerate dalla legge come persone, affermò: “Sappiamo che non esiste l’uguaglianza dei risultati, ma ciò che chiediamo è l’uguaglianza di possibilità, l’uguaglianza di opportunità“.

Le donne hanno urlato uguaglianza, hanno manifestato per questo diritto: qualche passo avanti è stato fatto. Ma non è ancora abbastanza. Non basta ripeterlo, bisogna agire. Scotiabank festeggia il giorno internazionale delle donne offrendo il suo impegno nelle pari opportunità nel mondo del lavoro, contribuendo ad abbattere tutte le barriere che le donne sono costrette ad affrontate.

Dove – #StopTheBeautyTest (2021)

Dove famosa per divulgare con costanza il concetto di bellezza intesa come autenticità, lancia una nuova campagna per la giornata internazionale della donna che affronta il delicato tema dei matrimoni combinati in India. Lo spot racconta storie reali di donne rifiutate perché diverse dallo stereotipo di bellezza.

A dimostrazione di come l’aspetto fisico sia ancora una grave discriminante. Dove ancora una volta si vota alla sensibilizzazione e alla promozione di un messaggio inclusivo: la bellezza si trova nelle particolarità e non nei difetti. La vera bellezza è essere autentiche.

Nike – Lose Count | Stronger Than One (2021)

Il brand celebre per essere vicino a molte nobili cause, questa volta è intenzionato ad invogliare ed ispirare ogni donna verso gli sport che da sempre hanno visto i ragazzi come gli unici atleti possibili. Nike ha infatti investito insieme alla NFL 5 milioni di dollari per promuovere il Girl Flag Football ( in cui l’azione non è bloccata dal placcaggio fisico ma dallo scalpo di una piccola bandiera attaccata ad una cintura) in tutte le scuole degli USA.

Le ragazze dovrebbero crescere in un mondo in cui giocare a football è normale, come lo è per i ragazzi. Le ragazze oggi si battono per l’equità nello sport, in modo che in futuro qualsiasi tipo di corpo potrà essere quello di un’atleta.

Prega News – #SheIsCompleteInHerself (2021)

La società legata ancora ai pregiudizi di genere e ruolo è da sempre più dura con le donne, soprattutto quando si parla di maternità. In India, l’infertilità colpisce una coppia su sei e ciò che rende tutto più insofferente sono i giudizi e a volte i consigli rivolti in queste circostanze. L’impressione generale sembra dire che solo la maternità può veramente completare una donna. Il modo irrispettoso con cui si parla di infertilità in tv si riflette con un isolamento delle donne a livello sociale ed emotivo.

Per questo Prega News, brand del più famoso test di gravidanza indiano, celebra la donna semplicemente per quello che è, lanciando l’hashtag #SheIsCompleteInHerself. La maternità non completa la donna, non la realizza e non la rende umanamente migliore: ogni donna nasce già completa, come l’uomo. C’è invece bisogno di un radicale cambiamento, di un’evoluzione culturale, sociale e famigliare.

Netflix- International Women’s day (2021)

Netflix celebra la giornata internazionale della donna con un omaggio al suo coraggio nell’affrontare nuove situazioni, proporre nuovi modelli e scrivere nuove storie. Come ci mostra nel suo video, le donne hanno da sempre rappresentato (o interpretato) il punto di rottura con i pregiudizi sociali, di ruolo o di orientamento sessuale. Essere le prime è già di per sé un atto rivoluzionario e di cambiamento: “quando si racconta una storia mai raccontata, questa avrà un effetto esponenziale su chi la ascolta…”

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Levi’s – I shape my word (2020)

Senza eccezioni, senza qualificazioni di genere. Tutto quello per cui le donne hanno studiato ed affrontato il mondo del lavoro deve essere riconosciuto con i titoli giusti. Non di certo con storpiature e nomignoli che dequalificano il loro livello professionale. Le donne stanno facendo cose straordinarie, stanno ricodificando la società ed il mondo del lavoro. Non chiamiamole “giornalista donna”, “lady boss” o “producer donna”.

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McDonald’s – International Women’s Day (2020)

Il celebre fast food stravolge di nuovo gli archi del suo logo, questa volta per celebrare le donne e per rendere onore agli straordinari risultati ottenuti dalle donne, soprattutto nei suoi ristoranti. McDonald’s ci tiene a far presente che nella maggior parte dei suoi fast food i ruoli manageriali sono svolti da donne.

Nel suo video per la giornata internazionale della donna 2020 McDonald’s racconta orgogliosamente la storia di Patricia Williams, entrata come operatrice nel 1984 e divenuta nel corso degli anni imprenditrice e proprietaria di 18 ristoranti, insieme alle sue figlie. Patricia ha affrontato diverse difficoltà senza mai perdere tenacia ed ambizione. Ed è a lei, come a tutte le donne che non si arrendono che McDonald’s dedica il suo omaggio.

Budweiser & #SeeHer (2019)

Budweiser, da sempre legato al mondo maschile, ridisegna la donna come protagonista della sua identità. Nella sua campagna del 2019, per celebrare la giornata internazionale della donna, il brand ha reinventato alcuni dei suoi annunci stampa degli anni ’50 e ’60. In linea con il modello dell’uomo “sovrano” di quegli anni, oggi sarebbero dichiaratamente sessisti.

In partnership con il movimento #SeeHer, Budweiser ha riproposto ruoli femminili più equi e dignitosi. Ogni annuncio affronta alcuni dei diritti delle donne, come uguaglianza, indipendenza e realizzazione.

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In partnership con il movimento #SeeHer (e con le illustratrici Heather Landis, Nicole Evans e Dena Cooper) Budweiser ha riproposto ruoli femminili più equi e dignitosi. Ogni annuncio affronta alcuni dei diritti delle donne, come uguaglianza, indipendenza e realizzazione.

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digital tool della settimana

Weet, Zoomoff e Mubi, i digital tool della settimana

I tool di questa settimana ci aiutano a comunicare più facilmente, ad esempio attraverso un servizio di messaggistica video istantanea, oppure “a non farlo”, disconnettendoci al momento giusto quando ne abbiamo la necessità.

Mentre alcuni strumenti sono quindi utili a migliorare la nostra produttività e concludere i task perdendo meno tempo possibile, altri ci regalano quei cinque minuti di spensieratezza davvero necessari quando lo stress da lavoro inizia a farsi sentire.

Per il primo e per il secondo scopo, ecco a voi i digital tool selezionati per questa settimana.

Dimentica Giphy

tool moobi

Una nuova app del servizio di streaming di film d’autore Mubi permette ai cinefili di portare i film direttamente nei loro messaggi. Con Mubi puoi digitare semplicemente il tuo testo nell’app e verrà fuori un remix di clip personalizzato, pronto da inviare.

Scappa da Zoom

tool zoom off

Scusa, ho una chiamata importante!” Quale migliore motivazione per fuggire dall’ennesima noiosissima call su Zoom? Con Zoomoff puoi far squillare il telefono o far suonare il campanello e procurarti così l’alibi perfetto.

Comunicare da remoto

tool weet

Non sempre le chat e la messaggistica istantanea sono sufficienti a spiegare un progetto o ad annunciare novità al team in smart working. Weet è uno strumento di messaggistica video che ti permette di avere conversazioni asincrone con il tuo team, ma anche con partner e clienti. Include registrazione istantanea, condivisione dello schermo, sfondo virtuale, filtri video, emoji e ricche opzioni di commento.

Solo l’essenziale

tool uptime

Vorresti leggere di più o seguire corsi utili per la tua carriera, ma non hai tempo? Uptime è l’app che fa per te: potrai scoprire nuove idee da più di 1500 libri, corsi e documentari e studiarli in appena 5 minuti. Un tool progettato per rendere l’apprendimento divertente e memorabile.

Un profilo perfetto per Clubhouse

tool photo changer

Se stai cercando di perfezionare la tua presenza sul social vocale, puoi provare anche Photo BG Changer. Modifica la tua immagine profilo aggiungendo uno sfondo colorato come elemento distintivo.

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Se hai trovato utili questi tool, attiva la prova gratuita di Ninja PRO Information. Riceverai ogni giorno le news sempre aggiornate (anche in versione audio), insight, analisi degli esperti e i nostri consigli sui migliori strumenti.

club su Clubhouse

Ora tutti possono aprire un club su Clubhouse. Ecco come si fa

Aprire un club su Clubhouse è ora una funzione disponibile per tutti gli account.

Da oggi, infatti, puoi seguire il club di Ninja Marketing sul social più in voga del momento e rimanere aggiornato sulle più importanti notizie del tech e del digital con il consueto appuntamento della Room Ninja Morning, in diretta tutte le mattine dalle 9.00 alle 9.30.

Oltre alla redazione Ninja, nella room incontrerai anche tanti ospiti, esperti e professionisti del marketing che ogni giorno commentano insieme le news.

clubhouse ninja

Aprire un club su Clubhouse, ecco come fare

La creazione del club è velocissima: sarà infatti sufficiente aprire il tuo profilo per visualizzare, in basso a sinistra, un “segno più” da cliccare per avviare l’apertura.

clubhouse clubs club su clubhouse

Non riesci a vederlo? Prova ad aggiornare l’app (oppure a disinstallarla e re installarla) per risolvere il problema.

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Il passo successivo sarà impostare i dati del club che vuoi creare, quindi nome, immagine del club e altre informazioni utili per le persone a cui potrebbero interessare le tue attività. in più, potrai selezionare caratteristiche aggiuntive per rendere pubblica o privata la lista dei membri, ad esempio e consentire ai potenziali follower di seguire il gruppo.

Successivamente, verrai indirizzato alla scelta dei topic in modo che le persone che seguono gli argomenti attinenti al club che hai creato su Clubhouse possano individuarti facilmente.

aprire club su clubhouse

Trovare un club

Come avrai visto nell’immagine precedente, cercare (e trovare) un club su Clubhouse è semplicissimo. Ti basterà cliccare sulla solita lente di ingrandimento per visualizzare il box della ricerca. A questo punto, potrai selezionare “people” o “clubs” per cercare nel database corretto. Iniziando a digitare il nome che ti interessa trovare, apparirà nella lista, se disponibile.

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Una nuova opportunità anche per i brand

Prima di questo nuovo aggiornamento, l’apertura di un club su Clubhouse richiedeva una procedura più lunga e complicata, sottoposta poi ad approvazione da parte dello staff dell’applicazione. Ora invece l’operazione può essere conclusa con pochi passaggi e poco sforzo e c’è da aspettarsi una proliferazione di club con i temi più vari. Ci sono però alcune limitazioni, legate al numero di club che è possibile aprire in un determinato periodo di tempo, oppure in relazione a quanto si è attivi sul social network.

limitazioni club clubhouse

Cos’è Clubhouse

Per chi ancora non lo sapesse, Clubhouse è una piattaforma di social media basata sui contenuti audio, una sorta di podcast interattivo in tempo reale. Le conversazioni sono organizzate in chat tematiche tra le quali si può navigare e si può scegliere di partecipare alla conversazione o limitarsi ad ascoltare. Le chat possono anche essere create dagli iscritti al servizio.

Una caratteristica importante è che “quello che viene detto su Clubhouse, rimane su Clubhouse”. Non è infatti possibile scaricare o condividere le conversazioni e i file audio ed è una pratica vietata dalle policy della piattaforma.

Al momento, infatti, puoi accedere alla piattaforma esclusivamente su invito, anche se è possibile iniziare a registrarsi con l’account che si vorrà utilizzare una volta invitati.

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Le performance dei creator su YouTube del settore Entertainment analizzate da Buzzoole

Oltre 2 miliardi di utenti ogni mese accedono a YouTube e ogni giorno i visitatori guardano oltre un miliardo di ore di video, generando miliardi di visualizzazioni. Challenge, miniserie e sketch comici sono i trend che registrano un maggiore seguito e coinvolgimento, in particolare per il target più giovane come la Generazione Z.

Star e Rising Star

A tal proposito, nell’ambito degli appuntamenti mensili con i “Buzzoole Rankings”, torna l’Osservatorio istituito da Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l’Influencer Marketing, per analizzare le performance dei creator su YouTube del settore Entertainment. Grazie al tool Buzzoole Discovery, infatti, sono state stilate due differenti classifiche: “Star” per gli influencer con più di 500.000 subscriber e “Rising Star” per i profili con meno di 500.000 subscriber, nel periodo gennaio 2020-gennaio2021.

Sul podio della classifica “Star”, per il terzo anno consecutivo, la medaglia d’oro va a Ipantellas, il duo comico formato da Jacopo Malnati e Daniel Marangiolo, i quali hanno registrato circa 3,5 milioni di visualizzazioni in media rispetto ai video pubblicati (1 milione di views/post in meno, ma con 11 video pubblicati in più, rispetto alla precedente classifica). Anche per il secondo posto si riconfermano Sofì e Luì in arte i Me contro Te, gli youtuber più amati dai bambini, per i quali hanno realizzato quasi un video al giorno da cui hanno ottenuto in media oltre 3,2 milioni di visualizzazioni nel periodo analizzato.
 Il bronzo va al trio comico Gli Autogol, formato da Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro Trolli. I tre amici, tra imitazioni e parodie sportive, hanno ottenuto in media oltre 1,1 milione di visualizzazioni per video.

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In quarta posizione ritroviamo anche quest’anno La Coppia che Scoppia, il primo canale YouTube dei due fidanzati Alice e Mirko, che con siparietti comici sulla vita di coppia ha fatto registrare oltre 1 milione di visualizzazioni in media rispetto ai video pubblicati nel periodo analizzato. Quinta posizione per i The Jackal. Il gruppo comico di Napoli composto da Ciro Priello, Claudia Napolitano, Gianluca Fru, Simone Ruzzo, Aurora Leone e Fabio Balsamo ha ottenuto in media 866.000 visualizzazioni rispetto ai video pubblicati nel periodo considerato.

Vincenzo Cosenza, CMO di Buzzoole dichiara:

I creator del mondo entertainment sono diventati un elemento attorno al quale le generazioni di giovani più sfuggenti come la GenZ costruiscono delle vere e proprie community che condividono visioni collettive dei canali. Merito sia della capacità di questi creator di aver individuato la chiave di comunicazione più adatta a queste generazioni, sia l’abilità che hanno nel saper essere presenti su tutte le piattaforme social di video e streaming (YouTube, TikTok e Twitch) sfruttando al meglio i diversi strumenti e linguaggi che queste mettono a disposizione. Quest’ultima abilità permette anche ai creator più attenti di spostarsi da una piattaforma all’altra portandosi dietro la propria claque.

La classifica “Rising Star”, invece, vede al primo posto il gruppo comico Elites formato da Mirko, Enrico, Andrea, Omar, Salvatore e Antonio. I video di questi sei amici scanzonati che raccontando le loro avventure insieme, tra scherzi e challenge, hanno ottenuto in media 833.000 visualizzazioni. Al secondo posto c’è Alessandro Scarpa alias Er Gennaro (tra i migliori influencer italiani su TikTok nel 2019) con una media di 744.000 visualizzazioni. In terza posizione Patrizia e Micol, aka Quello che le donne non dicono.

Le due amiche nei loro sketch si divertono a raccontare in maniera ironica la vita delle donne nel quotidiano, con i ragazzi, con le amiche, talvolta toccando anche temi sociali. Nel periodo analizzato hanno ottenuto in media 528.000 visualizzazioni per video.
 Al quarto posto il noto canale Il Milanese Imbruttito i cui video sketch/commedy dell’Imbruttito, del Giargiana, del Nano e dell’Imbruttita hanno ottenuto in media 476.000 visualizzazioni. Quinta ed ultima posizione per Daniele Montani. Tra challenge e vicende amorose sotto il tetto della Stardust House, i suoi video hanno ottenuto in media 464.000 visualizzazioni durante il periodo di analisi.

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In generale, dall’analisi dell’Osservatorio di Buzzoole è emerso che gli influencer del settore entertainment hanno grande inventiva nel proporre sempre nuovi format creativi come challenge, miniserie, sketch comici di breve, media o lunga durata, incentrati prevalentemente su scene di vita quotidiana, lavoro di coppia o di gruppo. Uno dei principali trend emersi è sicuramente quello delle challenge, ovvero sfide di abilità tra creator, che è una delle principali caratteristiche riconosciute, e da subito intercettate dai brand, anche sul social dei video brevi TikTok. Tra i format più ricorrenti si possono anche annoverare i video in cui il protagonista si filma mentre commenta programmi televisivi o eventi sportivi, oppure dei progetti speciali, gestiti da più creator già popolari grazie ai propri profili personali, come Muschio Selvaggio, di Fedez e Luis, e Pecore Nere, di Gabriele Vagnato e Alessio Russo (entrambi tra i più visti).

Vincenzo Cosenza, CMO di Buzzoole dichiara:

Gli entertainment influencer possono essere molto interessanti per le aziende nell’ottica di raggiungere i giovani, utilizzando stili di comunicazione nuovi e meno formali. Il contenuto, infatti, per essere credibile deve mantenere il più possibile lo stile nativo dell’influencer, già noto agli occhi del suo pubblico. Infine, la sfida per le aziende – prosegue Cosenza – sta proprio nell’individuare gli stili di comunicazione in linea con la brand equity perché la scelta implica un grado di conoscenza dei linguaggi e dei valori che difficilmente emerge soltanto da un video.