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  • Facebook conferma la sospensione di Trump, che rilancia con il suo Blog

    "Dovranno pagare un prezzo politico": la reazione di Trump, che intanto lancia la sua nuova rete social

    6 Maggio 2021

    L’Oversight Board, il Consiglio di Sorveglianza di Facebook, conferma la sospensione dal social network dell’account dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma invita la società di social media a rivedere la decisione entro sei mesi. L’organo indipendente dall’azienda, a cui è stata delegata la competenza su alcune decisioni particolarmente delicate o per riesaminare le scelte più controverse e radicali della policy del social network, ha aggiunto che “l’imposizione di una pena indeterminata da parte di Facebook – compreso il profilo Instagram della stessa proprietà – senza standard di sospensione a tempo indeterminato non sia appropriata”. Facebook dovrà quindi rivedere la questione “per determinare e giustificare una risposta proporzionata che sia coerente con le regole che vengono applicate agli altri utenti della sua piattaforma”, secondo quanto disposto dall’Oversight Board.   LEGGI ANCHEL’età oscura della rete: quando i follower si trasformano in adepti

    “Dovranno pagare un prezzo politico”: la reazione di Trump e il lancio della propria rete social, molto più simile ad un blog

    La messa al bando suscita l’esplosione di rabbia di Trump che, in una nota stampa ufficiale, interviene contro Facebook, Twitter e Google, definendo le loro azioni una “vergogna e un imbarazzo assoluti. Devono pagare un prezzo politico”, dopo la scelta di non riammetterlo in piattaforma.
    “Hanno rimosso la libertà di espressione al presidente degli Stati Uniti perché dei pazzi della sinistra radicale hanno paura della verità, ma la verità uscirà in ogni caso, più grande e più forte che mai”, riferendosi ai presunti brogli elettorali”, prosegue Donald Trump.
    La decisione del Comitato di sorveglianza di Facebook arriva nel giorno successivo al lancio del nuovo social di Trump, che in realtà disillude le aspettative, molto più simile ad un blog. Si tratta di una nuova sezione, inserita all’interno del proprio website ufficiale, che ricorda molto il profilo di un social network. La “scrivania di Donald Trump” contiene sia i comunicati stampa diffusi da Trump nelle ultime settimane, sia, più di recente, brevi messaggi che ricordano da vicino i tweet pubblicati dall’ex presidente quando era ancora in carica, a volte anche decine in poche ore. Dopo aver promesso per mesi la propria rete di social media in risposta ai post vietati, la “piattaforma” ha lo stile di Twitter, ma è ospitata come un blog con commenti. Le persone possono registrarsi per postare avvisi sulla piattaforma loggandosi, sebbene tale funzione non sembra funzionare al momento della pubblicazione. Gli utenti possono anche condividere i post di Trump su Facebook e Twitter. L’opzione di condivisione di Twitter attualmente non funziona, ma quella di Facebook consente alle persone di condividere i post di Trump, che in un video pubblicizza la sua nuova piattaforma, definendola “un posto dove parlare liberamente e in sicurezza, direttamente dalla scrivania di Donald J. Trump”. Con il nuovo sito 45office.com, Trump rilancia la sua immagine, dopo essere stato bannato dai social, già proiettato secondo i politologi ad una seconda discesa in campo per la campagna delle presidenziali del 2024, fedele al suo slogan “America First”, per stringere un rapporto diretto con i suoi sostenitori.   LEGGI ANCHESe censurare è democrazia, ovvero la fine del mito di Internet come strumento di libertà

    Perchè Trump è stato bannato dai social network?

    Facebook ha imposto il divieto a tempo “indefinito” per aver violato le regole del social network e “aver incoraggiato e legittimato la violenza” durante l’attacco del 6 gennaio scorso al Campidoglio, in cui hanno perso la vita cinque vittime. Anche altri social media, come Twitter e YouTube, hanno sospeso gli account di Trump a tempo indeterminato. Il CEO Mark Zuckerberg, in quell’occasione, ha definito in un post “troppo grandi i rischi di consentire al Presidente di continuare a utilizzare il proprio servizio”. La decisione è stata poi deferita all’Organismo di Vigilanza, composto da 20 membri indipendenti incaricati di rivedere decisioni difficili sulla moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram. Cinque membri del consiglio sono stati assegnati al caso e hanno analizzato più di 9.600 commenti pubblici.

    Le decisioni dell’Organo di Sorveglianza sono vincolanti per Facebook

    Zuckerberg ha istituito il consiglio nel 2018, entrato in vigore lo scorso anno. Il consiglio è finanziato da Facebook e le sue decisioni sono vincolanti. Nell’argomentare la propria conferma, l’Oversight Board ha però specificato che nel sospendere il profilo di Trump “indefinitamente”, Facebook non ha seguito una procedura adeguata, senza specificare criteri quando o se l’account verrà ripristinato. Facebook dovrà rivedere le sue regole entro sei mesi. La nuova sanzione potrà essere tanto una sospensione temporanea quanto l’eliminazione del profilo, ma in ogni caso dovrà essere giustificata sulla base di regole chiare. LEGGI ANCHESe i social media diventano editori: il pericolo della censura. Intervista ad Alberto Mingardi