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Nel 1996 Bill Gates per la prima volta definisce in un post il famoso motto "Content is king" e aggiunge: "il contenuto è dove mi aspetto che si genererà il reale guadagno su Internet".
Oggi, a 22 anni di distanza, il Content Marketing è in una fase di maturità e stabilità, grazie anche all'attenzione crescente dei motori di ricerca e dei social media verso i contenuti di valore e il relativo posizionamento nella SERP e nel feed.
Le aziende hanno compreso l'importanza che riveste in ogni strategia e investono maggiormente nella creazione di contenuti rispetto al passato.
Content Marketing non è quindi un termine nuovo, nato grazie ai social network: anche se oggi parliamo di saturazione dei contenuti e corsa all'ultimo trend post, differenziarsi e creare contenuti di qualità è un must per emergere nell'oceano blu, creare un rapporto duraturo di fiducia con le persone e non da ultimo, ricordando Bill Gates, monetizzare.
L'entrata in scena di nuove forme pubblicitarie come il native advertising o il branded content, seppur si tratti nella sostanza sempre di "contenuti di valore", potrebbe però far perdere l'orizzonte e creare distorsioni nell'uso e nel corretto significato dei termini.
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Per avere una spettro chiaro, facciamo quindi qualche passo indietro. Partiamo dalla definizione di Content Marketing ed esploriamo i vantaggi che può offrirti e gli usi che se ne possono fare, nel modo più semplice possibile.
Spiegare le professioni digitali sia alla zia, che durante la cena di famiglia ti pone la classica domanda "E tu cosa fai nella vita?", sia al collega marketer, magari esperto di numeri e statistiche, è sempre una grande impresa, fatta di "ehmmm... come dire...", vaghezza e frasi incompiute.
Il Content Marketing grida vendetta di parole! Cosa rispondere, quindi, alla domanda su cosa sia il Content Marketing?
Partiamo dalla definizione che ne dà Ninja Academy: "Il Content Marketing è una forma di marketing che prevede la creazione e la condivisione di contenuti finalizzati all’acquisizione e al mantenimento di clienti. I contenuti possono essere di diverse forme: articoli, infografiche, video, guide, seminari, webinar, Q&A. Lo scopo del Content Marketing non è direttamente vendere ma informare il cliente per generare con esso una relazione stabile fruttuosa e duratura".
#Per la zia
"Zia hai presente le ricette video di Paneangeli che guardi su Facebook? Ecco quello è Content Marketing".
Paneangeli fornisce gratuitamente contenuti utili ai propri utenti e crea con loro una relazione all'interno del social network. Molto probabilmente quegli stessi utenti nel ricreare le ricette proposte dalla pagina sceglieranno prodotti Paneangeli piuttosto che quelli di un competitor.
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Magari la zia non è poi così ferrata in cucina e nemmeno con il Web, facciamo quindi un altro esempio offline.
All'interno dei negozi di Sephora puoi trovare un'esperta che ti mostra come truccarti e ti insegna quali prodotti sono più adatti per la tua pelle e come usarli. Questa è un'altra applicazione del Content Marketing.
Sephora fornisce infatti contenuti informativi ed educativi alle persone, che anche in questo caso provando direttamente il trucco sulla propria pelle e ascoltando consigli di applicazione, saranno più propense ad acquistare quei prodotti rispetto ad altri.
#Per il collega marketer
Dagli esempi della zia è già lampante l'attenzione del Content Marketing all'audience. I contenuti generati vanno a coprire infatti un bisogno informativo, educativo del target di riferimento, ponendo sullo sfondo sempre e comunque prodotto e brand.
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L'obiettivo del Content Marketing è quello di creare e mantenere un rapporto di fiducia con la propria audience, aumentare il traffico, generare nuovi contatti, aumentare la reputation del brand e differenziarlo dalla massa di competitor. Il Content Marketing si differenzia dal marketing outbound, poiché pubblicizza il brand e il prodotto o servizio indirettamente, per esempio nei tutorial la domanda principale è "Come fare per?" e non "Cosa usare per?".
Quindi la potenza del Content Marketing è quella di vestire il brand e il prodotto di colori e sfaccettature diverse e veramente utili o interessanti per le persone: non quelli della vendita diretta, ma dei valori e delle caratteristiche che differenziano il brand, i suoi valori, la sua mission, la sua identità.
Il nostro collega marketer è però un appassionato di numeri e statistiche quindi potrebbe porti la domanda "E il guadagno?".
Ci rivolgiamo in questo caso al Content Marketing Institute, che ci propone una serie di dati davvero interessanti:
Iniziare un percorso nel Content Marketing richiede molta pazienza, persistenza e duro lavoro, ma può essere il miglior approccio per fornire un'esperienza gratificante sia ai clienti che ai potenziali clienti.
Tra i vantaggi:
Il Content Marketing genera il 62% di lead in più rispetto all'outbound marketing e costa tre volte meno