Mentre Groupon, leader mondiale degli acquisti di beni e servizi scontati, sbarca in Cina con GaoPeng.com e in Italia vede un boom di utenti che nel 2010 hanno raddoppiato il suo giro d’affari, Microsoft decide di mettersi sul mercato degli affari online (per ora statunitensi): attraverso Bing, il suo motore di ricerca, ha infatti annunciato il lancio di “Bing deals”, il nuovo servizio che consentirà agli iscritti di trovare le migliori offerte a livello locale. La società ha come partner The Dealmap, un fornitore esterno che consente di trovare e condividere le migliori proposte. Nel comunicato stampa ufficiale si legge che Bing Deals consentirà l’accesso a 200 mila offerte in 14 mila città statunitensi. Inoltre raccoglie le principali offerte di Groupon, LivingSocial e Restaurant.com, mettendo quindi a disposizione una vasta serie di possibilità quotidiane per lo shopping. Naturalmente al servizio si potrà accedere sia tramite pc che con gli smartphone, visualizzando le offerte suddivise in base alla propria posizione geografica, per categoria e sconti.
Sia per pc che per i sistemi iPhone e Android, comparirà “offerte” sulla homepage di Bing e su m.bing.com. Basta cliccare dunque sul link aver rapido accesso al servizio che permette di avere sott’occhio le migliori offerte nella nostra zona metropolitana.
L’offerta può essere anche geolocalizzata secondo le nostre esigenze: basterà andare su “vicino” (nearby) e Bing Deals metterà in evidenza i luoghi con promozioni e offerte a poca distanza da dove ci troviamo. Sarà poi possibile navigare per categoria o parola chiave, restringendo così la ricerca per avere esattamente ciò che ci interessa.
Una volta trovato il Deal che ci piace, possiamo infine salvarlo (in modo da usarlo più tardi), condividerlo con un amico via e-mail o andare direttamente ad acquistare.
Durante le ricerche online da casa, sarà inoltre possibile monitorare le offerte: se c’è infatti un accordo, Bing inserirà sullo schermo un’icona verde e la scritta DEALS. Attraverso il pc avremo anche maggiori informazioni sulle attività e Bing offre anche la possibilità di effettuare prenotazioni di ristoranti attraverso OpenTable.
Insomma, Bing lancia Deal e apre una nuova sfida. Non si sa ancora quando sbarcherà in Italia, ma è presumibile che il nostro Paese sia un bel banco di prova, visto l’interesse che questi servizi stanno suscitando nei moderni consumatori. Riuscirà Bing – e quindi Microsoft – a diventare il nuovo punto di riferimento per gli sconti online?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Akirahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAkira2011-03-07 10:00:392011-03-07 10:00:39Bing lancia Deals per aggregare le offerte: la nuova sfida è sugli sconti!
Le automobili sono il secondo settore in cui si investe di più in advertising. Eppure i dati Nielsen rivelano una sbalorditiva flessione nell’investimento; ciò è avvenuto soprattutto per la pubblicità sulle testate a pagamento (-27,9% per il settore auto). Questo non implica che le case automobilistiche non investano sulla promozione dei propri veicoli. Semplicemente, i mezzi utilizzati dalle varie marche per “farsi notare” stanno cambiando. E così la promozione adotta il valore aggiunto, ad esempio, di una mobile app. Quello che si propone nelle prossime righe è un confronto tra applicazioni simili. È divertente vedere come le case concorrenti si facciano guerra a suon di apps.
Citroen vs. Peugeot: DS3 e RCZ in vetrina
Citroen punta sull’innovazione per la sua DS3 (antiretrò), mentre la sportivissima RCZ tenta di sedurre il pubblico. Entrambe le case hanno costruito due configurator: potrete accessoriare le vetture come più vi piace, inviarle agli amici e condividerle su Facebook.
BMW vs. Mercedes: grandi marche, grandi storie
Mercedes rievoca le glorie del passato, BMW si proietta verso il futuro. Quartet, l’applicazione di Mercedes Benz, è una sorta di “autopedia” grazie alla quale potrete vedere 64 tra le vetture originali del museo Daimler-Benz. BMW lancia invece ben tre applicazioni tramite le quali si possono ricevere news sul mondo BMW e la possibilità di provare una vettura della casa.
Fiat vs. Renault: previdenti o corsaioli?
A prescindere dal vostro stile di guida, una di queste due applicazioni vi accontenterà. Ciao Fiat Mobileè un organizer avanzato per le varie scadenze per la vostra automobile (bollo, assicurazione, cambio olio). Non solo: grazie al GPS potrete sapere sempre dove avete parcheggiato la vostra auto e chiamare l’assistenza ACI. Fiat contrariamente a Renault integra in una sola app le funzionalità utili per un viaggio, mentre Renault produce in app separate alcune funzioni. RS monitor appè invece la risposta tecnologica di Renault: fornisce i dati sulla resa automobilistica. Potrete cronometrare il vostro tempo di percorrenza, misurare lo scatto da 0 a 100 km/h (o da 0 a 400 metri) e, grazie all’accelerometro, saprete l’inclinazione della vostra vettura in curva.
Smart vs. Mini: tecnologicamente chic
Queste ultime due applicazioni sono un vero e proprio caso di convergenza tecnologica, nel senso che l’iPhone si collega all’auto per diventare una computer di bordo! Tramite la connessione USB, Mini Connected consente di ascoltare una web radio, leggere le news di Twitter e sfruttare Google search per trovare le località. Inoltre, è incluso nel sistema il Mission Control, che prevede numerosi messaggi vocali relativi a condizioni di guida e stato del veicolo. Una vera e propria rivoluzione nel modo di vivere l’auto! Analogo è il sistema app Smart Drive, che da la possibilità di telefonare in vivavoce, utilizzare il device come navigatore, cercare luoghi nelle vicinanze con il motore di ricerca Microsoft Bing, ritrovare l’auto parcheggiata e riprodurre la musica dall’iPhone. Inoltre, è inclusa l’innovativa tecnologia di Shazam, che consente di scoprire il titolo di una canzone semplicemente “facendola ascoltare” all’iPhone.
Il mondo dell’automobile si avvicina dunque a quello delle applicazioni mobile: dagli applicativi “vetrina” fino alle soluzioni di convergenza, passando per applicazioni intermedie. Queste soluzioni miglioreranno sensibilmente la qualità di guidatori e passeggeri al bordo delle proprie automobili.
Come insegna il buon Jenkins: cultura convergente!
Eccovi le Apps a confronto
Eccovi altre apps del mondo automotive
Apps magazine e tv
E infine qualche buon gioco
Segnalateci pure le apps che mancano alla nostra ricerca! 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Francesco Piccolohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Piccolo2011-03-07 09:54:392011-03-07 09:54:39Brand Apps: Strategie a confronto nel settore Automotive! [CASE HISTORY]
il 24-25 marzo si svolgerà a Roma il primo corso di specializzazione in Politica 2.0. Durante la due giorni verranno forniti modelli di riferimento, spunti creativi, strumenti teorici e pratici utili soprattutto a professionisti, studiosi ed appassionati della politica.
Come sapete noi Ninja ci teniamo molto alla vostra preparazione e per farvi arrivare davvero preparati alla Ninja Academy in Politica 2.0, nei prossimi giorni pubblicheremo su Ninja Marketing una serie di case history davvero suggestive! 😎
Questo articolo sarà quindi costantemente aggiornato con tutte le pubblicazioni di Politica 2.0 dei prossimi giorni. Il mio consiglio è quindi quello di salvarlo nei preferiti e ogni tanto controllare che non ci siano aggiornamenti.
Nel frattempo chi volesse maggiori informazioni sul Corso di Specializzazione in Politica 2.0 di Ninja Academy, può visitare la pagina ufficiale del corso oppure contattare ilaria [@] ninjamarketing.it o francesca [@] ninjamarketing.it o telefonare allo 02 899 26 128. {noadsense}
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-03-05 10:00:222011-03-05 10:00:22I 10 post che potresti esserti perso per vincere le elezioni ai tempi dei social network
Il libro si apre con una sezione dedicata al passaggio dal marketing classico a quello non-convenzionale, con l’analisi del consumo e del percorso evolutivo del marketing.
“Se è vero che le società attuali stanno affrontando un’evoluzione profonda delle strutture tipiche della società moderna, allora anche il marketing, come e forse più di tutte le scienze sociali, ha bisogno di ridisegnare i propri metodi e le proprie categorie interpretative”. Già nel 1998 Di Nallo ha messo in evidenza una caratteristica precipua del marketing, l’essere materia viva e quindi in costante evoluzione. Come fare per stare al passo con tale disciplina? Un punto d’inizio può essere la lettura dell’opera Marketing non-convenzionale. Viral, guerrilla, tribal e i 10 principi fondamentali del marketing postmoderno di Bernard Cova, Alex Giordano, Mirko Pallera (Il Sole 24 Ore, pagg. 278, euro 29 – prezzo Amazon.it 22,19 euro).
Il libro si apre con una sezione dedicata al passaggio dal marketing classico a quello non-convenzionale, con l’analisi del consumo e del percorso evolutivo del marketing. L’indagine del consumer behavior per esempio è molto precisa. Oggigiorno il consumatore è il primo fautore della propria esperienza di consumo diventando prosumer. È così che il marketing più adatto ai nostri tempi deve riconoscere le competenze del cliente-utente che vive e opera all’interno della collettività-comunità.
La seconda parte del volume presenta i 10 principi fondamentali del marketing non-convenzionale. Essi evidenziano gli step che portano dal vecchio al nuovo marketing. Tali principi, frutto dello studio condotto dal laboratorio di NinjaMarketing, sono veri e propri strumenti di interpretazione e decodifica della realtà: Dal Brand DNA al Viral DNA – Progetta la natura virale del tuo brand, prima di ogni cosa; Dagli Stili di Vita ai Momenti di Vita – Esci dall’ufficio ed entra nelle tribù e nei loro momenti di vita; Dall’Advertising all’Advertainment – Non cercare di persuadere, ma divertiti e stimola la conversazione; Dal Fare Comunicazione all’Essere la Comunicazione! – Quello a cui devi sempre aspirare è la coerenza dall’inizo alla fine. Viene inoltre spiegato che le nuove tecnologie permettono a milioni di utenti di essere presenti sul web e di aumentare la mole di informazioni e prodotti multimediali; lo user generated content perciò rappresenta la grande forza della rete che mette in comunicazione le nicchie con le aziende.
Occuparsi di marketing significa saper gestire un insieme di conoscenze economiche, psicologiche e sociologiche che presuppongono diverse nozioni, ecco che grazie al glossario in appendice al volume, sigle e parole come ARG, buzz e hoax non saranno più un mistero. In generale le teorie presentate in tutto il libro sono suffragate da una nutrita serie di case-history. Da segnalare la ricca videografia visualizzabile con il cellulare. Uno dei messaggi chiave del libro da tenere a mente è: “ciò che oggi è non-convenzionale, domani non lo sarà più” il che vuol dire mantenere vivo lo spirito critico e ricercare nuove strade da battere per una continua sperimentazione.
Il prezzo del libro è 29 euro, ma se lo acquisti su Amazon.it da questo link, lo pagherai 22,19 euro. Be Ninja! 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Irene D'Agatihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIrene D'Agati2011-03-04 17:00:012011-03-04 17:00:01Marketing Non Convenzionale: la recensione di Ninja Marketing!
393 pulsanti, colori, design: questa è Keybag, la creazione di Joao Sabino che (a dispetto del forno 😉 ) farà felici le donne.
Con Keybag, un nome che racchiude il concept del progetto, il designer ha ideato un accessorio prezioso: una borsa realizzata con 393 pulsanti provenienti da tastiere di computer applicati ad un “contenitore” realizzato con plastica e fibre di nylon.
La borsa è stata interamente realizzata a mano e ognipezzo è unico perché su ogni borsa i tasti sono stati disposti in modo diverso. La borsa può così essere facilmente personalizzabile con messaggi che possono essere richiesti su ordinazione.
Presentata alle principali esposizioni di moda, da Milano a Parigi, da Lisbona agli Stati Uniti, la borsa è diventata oltre ad un oggetto glamour anche un oggetto d’arte, presente nel Museo del riciclo.
I prezzi? Sul sito del designer si possono comprare a 110 euro per i colori nero e bianco, 123 euro per il rosso ed il rosa.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-03-04 16:00:572011-03-04 16:00:57Keybag, la borsa geek frutto del riciclo intelligente
“Salviamo la cultura. Non lasciamola annegare“. È il tema scelto per il Flash Mob dello scorso 26 febbraio a Bari, organizzato da un gruppo di giovani universitari che si fa conoscere col nome di RevoluSHOWn.
Molto interessante ed accattivante il tipo di performance scelta per dare vita a questo flash mob: più di 200 persone si sono unite (letteralmente) a formare un grande salvagente simbolico attorno al Teatro Petruzzelli.
L’obiettivo? Attirare l’attenzione delle istituzioni su un tema tanto importante quanto tristemente trascurato, e affermare allo stesso tempo che i giovani (ancora una volta) ci sono, e fanno tanto. Giovani attivi nel campo sociale come quelli di First Laif, la prima web community di giovani pugliesi, da cui tutto è partito. Nell’attesa che qualcosa si MUOVA, facciamo i complimenti a questi ragazzi per loro MOBILITAZIONE!
Ringraziamo Enrico Olivieri per la segnalazione 🙂
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-03-04 15:01:192011-03-04 15:01:19Non facciamo annegare la cultura! Flash Mob di giovani pugliesi [VIDEO]
Non solo uomo dell’anno e star del cinema, ora per Mark Zuckerberg, CEO e co-founder di Facebook si prospetta che un futuro da eroe…dei fumetti.
Dopo il ritardo di qualche mese (l’uscita era prevista per la fine del 2010 “Mark Zuckerberg: Creator of Facebook” è stato pubblicato infatti dalla Bluewater Productions. La storia del giovane milionario del web continua ad attirare l’attenzione: Come è nato esattamente Facebook? Chi sono gli altri protagonisti di questa vicenda? Come era la vita di Mark Zuckerberg prima di mettere in moto quest’idea che ha rivoluzionato del tutto i comportamenti delle persone in Rete?
Risponde a questi ed altri interrogativi la storia scritta da Jarome Maida, giornalista freelance che prima di questa biografia-non autorizzata si è occupato, sempre per la Bluewater, di altre biografie in versione comic book per la collana Political Power .
E oltre al fumetto si profila già l’idea di un film di animazione, dopo l’interesse dimostrato dalla Hayden 5 Media Company.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kikyohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKikyo2011-03-04 14:00:202011-03-04 14:00:20Mark Zuckerberg, eroe dei fumetti: la sua vita raccontata in comic strip
Esistono diversi siti che vendono fan per le pagine Facebook; ne troviamo persino su eBay. In questo post cerchiamo di capire come funzionano.
Esistono diversi siti che vendono fan per le pagine Facebook. Ne troviamo persino su eBay. Il fenomeno è dilagante e assume proporzioni più grandi di quanto ci si possa aspettare. Prima di tutto cerchiamo di capire come funzionano. Il fornitore del servizio spesso ha pagine popolari, gruppi o finti profili con un’enorme quantità di contatti. La maggior parte sono frutto dell’epoca d’ora in cui Facebook non faceva troppi problemi se si volevano aggiungere grosse quantità di “amici” al giorno, anche grazie a programmini ad hoc. Verosimilmente la compravendita di fan è la principale ragione per cui il social network ha iniziato una spietata (forse fin troppo) caccia ai profili fake. In base al target richiesto, il fornitore invia l’invito alla vostra pagina ai propri contatti, questi riceveranno il suggerimento e saranno liberi di far click su mi piace o ignorare l’offerta. Alcuni si servono di programmi per l’elaborazione (bot) o spam per evadere l’ordine.
I tempi “di consegna” possono variare a seconda del target e della pagina da promuovere e possono richiedere da qualche settimana a diversi mesi. Indicativamente i fornitori del servizio suggeriscono 1000 fan ogni 2 settimane.
Alcune cifre indicative trovate nei seguenti siti presi in considerazione (1 , 2 , 3 ):
100 fan 15$
1,000 targeted Facebook fans 197$
10.000 Facebook fans 730$
Esistono molte società che offrono questo tipo di servizio, andiamo ad analizzarne alcune. Molti dei fornitori di questo servizio danno la possibilità di selezionare uno specifico target al quale rivolgersi. Quest’aspetto, spesso, comporta un costo aggiuntivo, ma è molto importante, in particolar modo la selezione geografica; sarebbe infatti assolutamente inutile e controproducente per una pagina che scrive in italiano e attiva nel territorio nazionale avere fan nel resto del mondo. Molti “pacchetti fan” che vengono venduti infatti includono persone da tutto il mondo, quindi difficilmente fan reali ma solo dei numeri.
Questo punto ci dà modo di approfondire un secondo aspetto: quantità è anche qualità? La quantità infatti non deve prescindere dalla qualità. Avere fan che in realtà non sono tali rischia di essere controproducente per la pagina.
La mail o il suggerimento della pagina rischia di essere percepito come uno spam o una forzatura, a detta dei fornitori del servizio “l’utente è libero di aderire o meno al suggerimento, e questo certifica la qualità e l’interesse dei fan”. È anche vero che esistono anche altri canali ufficiali per promuovere la propria pagina su Facebook, vale a dire le tradizionali inserzioni, che sono sicuramente più affidabili e consentono di scegliere un target preciso. Per non parlare naturalmente di una buona campagna viral.
Come reagiranno i tuoi fan nel vedere un improvviso aumento di fan non assecondato da un’iniziativa di marketing, offerte o una campagna di comunicazione? Risulterebbe sospetta?
Il punto nodale però non è nemmeno questo. Perché un’azienda dovrebbe usufruire di questo servizio? Spesso vengono viste come scorciatoie per il raggiungimento di un buon numero di fan, quindi l’errore non è tanto nel mezzo quanto nell’obiettivo. I fan non vanno infatti comprati ma convinti, saranno loro i primi a diventare fan della vostra pagina se in cambio voi offrirete contenuti, servizi, se attuerete una buona strategia di marketing virale e se avrete la giusta visibilità.
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00josukehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngjosuke2011-03-04 12:57:222011-03-04 12:57:22Il fenomeno della compravendita dei fan su Facebook
Nel 2010 il regista sud coreano Park Chan-wook, autore di pellicole come Old Boy e Lady Vendetta, ha realizzato un corto di 30 minuti, Paranmanjang, interamente girato e montato con iPhone 4. La pellicola, presentata nel febbraio di quest’anno alla 61esima edizione del Festival del cinema di Berlino, ha vinto il Golden Bear per la categoria dei corti.
Abbiamo già visto in un nostro precedente articolo la diffusione della iPhoneografia – leggi qui – possibile soprattutto grazie a supporti fisici come obiettivi e ottiche create ad hoc che permettono di scattare foto di alto livello professionale.
Nel caso della produzione di video, gli iDevice di quarta generazione, iPhone e iPod Touch, montano una fotocamera HD 720p che permette di girare già prodotti di ottima qualità, senza bisogno di ulteriori accessori.
Anche l’iPad 2 avrà la fotocamera posteriore con la risoluzione per l’alta definizione ed è per questo motivo che il suo lancio a San Francisco il 2 marzo è stato accompagnato dalla notizia che il nuovo iMovie ’11 sarà disponibile anche per il tablet Apple. Leggi qui il report dell’evento.
E’ facile immaginare che l’iPad 2 offrirà molte più possibilità agli aspiranti registi e a coloro che già lavorano nel settore, perché coniugherà la possibilità di girare video on fly a quella di editarli con uno schermo touchscreen più grande e dunque più comodo.
Qui vi proponiamo le apps da usare on set per la produzione e off set per il montaggio e l’editing finale.
Storyboards Premium La creazione di uno storyboard è il metodo migliore per organizzare il lavoro e risparmiare tempo. Storyboards Premium, disponibile per iPad 1, ha una vasta libreria di elementi da combinare e trascinare nelle proprie inquadrature e la possibilità di aggiungere appunti e modifiche. Utile per chi non è un bravo disegnatore, permette anche di scattare una foto dal set e usarla come sfondo dello storytelling. Poi si salva in formato pdf e si condivide via e-mail.
iSlate Non è pensabile un film senza il ciak iniziale! Per i professionisti, il clapper, la lavagnetta che da l’inizio alle riprese, serve per annotare i dati di scena, compresi quelli dell’inquadratura. L’app iSlate, disponibile per tutti gli iDevice, è finora il clapper digitale più apprezzato, perché è economico, l’inserimento dei dati è facile e la grafica è bella e realistica. E fa davvero ciak!
ProPrompter ProPrompter è un app che trasforma il vostro iDevice in un luminoso gobbo. E se non fosse sufficiente, esistono modelli di telepromper mobili e leggeri fatti apposta per l’iPad così come potete vedere nella foto.
iMovie e ReelDirector IMovie ’11 per iPad, come abbiamo sopra accennato, è la novità del momento. Le caratteristiche della versione ’11 del software sono: la precisione in fase di video editing, la possibilità di avere nella timeline fino a 5 tracce audio, nuovi temi, fare lo share in HD e la condivisione immediata dei risulati sui propri social network, su Youtube, Vimeo e iTunes e su un televisore se collegato grazie ad Air Play o ad Apple Tv. Inattesa dell’aggiornamento di iMovie, per ora disponibile solo per iPhone e iPod Touch, un’altra valida e semplice applicazione per il video editing è ReelDirector, che offre una completa visualizzazione dei settings fin dall’avvio e un gran numero di transizioni tra cui poter scegliere.
Ecco tutte le apps di cui vi abbiamo parlato:
Vi segnaliamo infine due pagine di contest per film realizzati con iPhone in cui potrete anche vedere i video realizzati da professionisti e no:
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Naokohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNaoko2011-03-04 12:00:122011-03-04 12:00:12Ciak si gira! Gli strumenti per diventare regista con iPhone e iPad 2
oggi vorrei parlarvi dell’utilizzo di Pay with a Tweet nel campo del Personal Branding e lo farò attraverso un’intervista a Tiziano Tassi, che si è da poco laureato in Trade marketing e strategie commerciali presso l’Università degli Studi di Parma, con una tesi in “I Social Media nelle Politiche di Marketing delle Imprese Eccellenti“.
Quella di Tiziano, oltre ad essere una tesi molto innovativa dal punto di vista dei contenuti, lo è altrettanto anche dal punto di vista della distribuzione. Ma facciamoci raccontare direttamente da Tiziano la sua esperienza!
I Ninja intervistano Tiziano Tassi
Ciao Tiziano, puoi raccontare brevemente ai nostri lettori, di cosa parla la tua tesi?
La ricerca si focalizza sul ruolo che ricoprono i Social Media nelle Politiche di Marketing delle Aziende Eccellenti. Ho concentrato l’analisi partendo dai dati di scenario per poi dirigermi su diverse direzioni, approfondendo diverse tematiche che riguardano l’approccio ai nuovi media.
I casi che ho analizzato nella mia tesi sono 4, tutti piuttosto interessanti: si va dal caso Ducati, che avevo studiato insieme a Bernard Cova durante il mio erasmus a Marsiglia, ripercorrendo le vicissitudini e i retroscena di Desmoblog, il famoso corporate blog, passando per Alfa Romeo con l’esperienza di Alfisti.com, il Social Network costruito dall’azienda per gli appassionati del brand.
A questi due casi affini (mondo dei motori a due e quattro ruote) ho aggiunto un caso di successo di community building & management su Facebook per il brand Fissan (di Sara Lee), impattante anche per il CRM aziendale.
La tua tesi oltre ad essere innovativa dal punto di vista dei contenuti, lo è altrettanto dal punto di vista della distribuzione.
Si, credo che si possa dire così. Fin da quando riflettevo sulla tesi, e su quali argomenti farla, mi chiedevo cosa ne avrei fatto dopo. La tesi di laurea è un asset davvero importante per ogni studente, un lavoro che deve essere valorizzato e che deve dare una marcia in più alla carriera futura. Cosa potevo fare della mia tesi, oltre che cercare di prendere un buon voto di Laurea?
L’obiettivo è stato quello di fare Personal Branding adattato a misura di studente. Quindi ho pensato a come diffondere il mio lavoro: Creative Commons è stato il primo passo, ma non è bastato. Ci voleva quel qualcosa in più… E quindi perchè non utilizzare i social credit di ognuno per farmi pagare con popolarità per avere la tesi, gratuitamente? Più ci riflettevo e più ne ero convinto: l’alternativa (siti dove puoi pubblicare la tesi e farla scaricare a pagamento perchè qualcuno potesse copiarla) era davvero triste, e volevo qualcosa di frizzante, di diverso.
Non gratis, quindi: senza esborso monetario, ma a pagamento*. Quale? Un tweet o un post su Facebook.
*In realtà, meno in evidenza, ho lasciato la possibilità di scaricarla anche senza “pagare” con il post: non mi sembrava equo escludere chi non avesse accesso ai Social Media.
Quali risultati (quantitativi) hai ottenuto dal Pay with a Tweet?
Devo ammetterlo: per me stupefacenti. Ho raccolto 482 Tweet, 98 like e 2.055 click sull’url shortato di condivisione, www.bit.ly/TesiSmm, per un totale di più di 232.000 impression e di più di 77.000 utenti unici raggiunti. Il singolo post sul blog, da Posterous Analytics, è stato letto quasi 26.000 volte.
La tesi è ancora disponibile: se vuoi scaricarla puoi farlo, pagando con un post 🙂
Possiamo dire quindi che hai utilizzato il Pay with a tweet come strumento per diffondere il tuo Personal Branding online? Quali risultati hai ottentuto in questo senso?
Si, è ciò che ho fatto. Aggiungo però che ho cercato di costruire il mio personal branding ben prima della tesi, cominciando a “valorizzare” valori ed esperienza fin dalla fine della Laurea Triennale. A questo proposito sono stati utilissimi tutti i supporti sociali che ho avuto a disposizione, per diffondere i contenuti che creavo (presentazioni, case studies, challenge, etc.).
LinkedIn, Slideshare, Twitter: tutti strumenti molto, molto usati sia in modo passivo (assorbendo conoscenza) che in modo attivo (producendola).
Dalla diffusione della tesi (Novembre 2010) ho ricevuto più di un’offerta di lavoro, da parte di aziende o di agenzie. E’ importante comunicare nel modo giusto le proprie potenzialità verso chi può essere interessato e sensibile a recepirne il valore. Se non avessi fatto il minimo sforzo di essere pro-attivo nella semplice comunicare ciò che ho fatto, molti dei traguardi che ho tagliato oggi non sarebbero mai stati raggiunti.
Grazie Tiziano! Vuoi dare un consiglio a chi sta ancora studiando?
Ho un consiglio solo: non perdete tempo durante l’Università. La competizione nel mercato del lavoro è globale, e per entrare in una grande azienda oggi non si compete più solo con il Milanese o il Romano (lo dico da fiero Emiliano Romagnolo!), ma anche con l’ingegnere indiano, laureando con una media alta, la giovane ma già esperta ragazza francese, neo-laureata in Marketing, e il talentuoso studente greco, ancora all’Università ma già in cerca di una internship a un anno dalla laurea. In questa gara vince chi è sopra all’asticella, ed è il migliore.
A dispetto di quanto si dice, però, gli studenti italiani se la cavano egregiamente nel confronto con i loro pari europei, americani o asiatici.
Abbiamo solo bisogno di un po’ più di fiducia in noi stessi.
Vi saluto con una citazione, per me significativa, ripresa da una lettera agli studenti del mio corso, scritta da un professore, Daniele Fornari:
“Ognuno di voi ha una piccola grande responsabilità nei confronti degli altri studenti, dell’Università, dei docenti, ma soprattutto nei confronti della costruzione del vostro futuro. E chi si sente responsabile riesce sempre a realizzare grandi imprese.”
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https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Silviahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSilvia2011-03-04 11:00:502011-03-04 11:00:50Cosa farne della propria tesi? Personal Branding per studenti [CASE STUDY]
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