La tecnologia è meravigliosa, ammettiamolo.
Capiterà anche a te di pensarlo e di domandarti molto frequentemente: "ma come facevo prima senza smartphone?".
Una delle innovazioni che più ci ha migliorato la vita è l'introduzione dei navigatori GPS all'interno dei nostri telefonini.
Google Maps, Mappe di iOS, CoPilot, SyGic Car - e potremmo continuare - sono presenze fisse su migliaia di smartphone e il loro utilizzo è quotidiano.
Da quando esistono, abbiamo smesso di perderci e di dover preparare con dovizia di particolari un viaggio, ancor prima di partire. Certo, l'altro lato della medaglia dovrebbe allarmarci: da quando esistono, non conosciamo più le strade che percorriamo, non le impariamo veramente, ma seguiamo solo gli ordini vocali di un robot.
Considerazione inquietante, che magari analizzeremo in un'altra situazione.
Quel che vogliamo segnalare oggi sono delle novità che, almeno per il momento, tagliano fuori il nostro Paese: il miglioramento della partnership con Uber, e l'introduzione di nuovi servizi come Ola, Hailo e altri ancora, all'interno di Google Maps.
Come riportato da TechCrunch, Uber si appoggia a Google Maps già dal 2014 (essendo indirettamente controllato dalla stessa Google), ma recentemente ha introdotto alcune novità per migliorare l'esperienza dell'utente e permettergli di prenotare il proprio passaggio direttamente dall'app di Google, senza navigare tra le due diverse app.
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La novità più interessante è sicuramente la presenza di un bottone ben visibile che permette la chiamata della nostra macchina, togliendo così questa voce dall'elenco, meno pratico da consultare, che includeva anche mezzi pubblici e trasporto su due ruote.
Cliccando sulla sagoma nera del taxi, si aprirà direttamente la pagina di Uber - anche se non la si ha installata - e si potrà prenotare la corsa.
Altra opzione valida, è quella che ti permette di scegliere che tipo di auto chiamare: Uber X (macchina base per 4 persone), Uber XL (navetta per 6 persone) e UberBLACK (macchina entra lusso).
La grande rivoluzione però è l'apertura delle porte anche ad altri servizi competitor di Uber!
I nuovi fratellini si chiamano: 99Taxis (Brasile), Gett (Regno Unito), Hailo (Regno Unito e Spagna), Mytaxi (Germania e Spagna) e Ola Cabs (India).
Il vantaggio per l'utente è immediato: poter consultare quale compagnia sia la più economica per lo spostamento che sta per compiere.
Come accennato in precedenza, queste migliorie hanno senso solo laddove i servizi sono presenti e attivi; in nazioni in cui non sono considerati legali, come la nostra Italia, l'opzione rimane in stand by.
Google Maps crede molto nel miglioramento del proprio servizio tramite questi piccoli aggiornamenti - che saranno disponibili prima su Android e poi su iOS - e pare non abbia stretto alcun accordo economico con queste realtà di car sharing.
Legittima quindi la domanda: può un gigante come Google fare qualcosa senza un proprio tornaconto personale (che va oltre il miglioramento nell'utilizzo dell'app)?
Pare proprio di no: lo scorso dicembre Bloomberg segnalava come Google avesse intenzione di lanciare un proprio servizio di car sharing.
Quando accadrà, siamo curiosi di sapere che fine faranno Uber e gli altri fratellini...