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progetto Come Back Brighter Canon

Libero sfogo alla creatività: un progetto formativo per tornare a brillare

Been down, but I’ve come back brighter”.

“Mi sono sentito giù, ma sono tornato più luminoso”.

Inizia così un brano dei Reef, rock band britannica che descrive la difficoltà e la fatica che si provano quando ci si trova di fronte a un “cigno nero”. Un evento inaspettato che ci lascia spiazzati e lottiamo con tutte le nostre forze per ristabilire un equilibrio perduto. Per tornare più forti di prima.

Inutile dire quanto sia stato incisivo il lockdown nella vita reale e nella percezione di tutti noi. La nostra quotidianità è stata letteralmente stravolta e siamo ancora oggi alla ricerca di qualcosa che ci trasmetta una nuova energia.

canon - studenti felici - Come Back Brighter

Un percorso formativo per tornare più luminosi

Proprio per dissolvere l’alone di inerzia e insicurezza degli ultimi due anni, Canon e Acer in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti – hanno voluto lanciare l’iniziativa Come Back Brighter.

Un progetto formativo di eccellenza e dall’alto significato metaforico riservato a 10 fortunati studenti NABA.

Obiettivo del percorso? Suddivisi in 4 gruppi di lavoro, gli studenti hanno sviluppato un progetto di campagna grafica integrata (tra digitale e stampa) dedicata proprio al ritorno al colore brillante che ispira rinascita e vitalità.

Il tutto supportati dalle attività di mentoring e consulenza tecnologica di un top player nel mercato della fotografia, dei video e della stampa come Canon.

<< Scopri come puntare sul colore per rendere più luminosa la tua campagna di grafica integrata >>

Più brillantezza alle immagini con Canon

Canon ha così scelto di presentare la nuova gamma di plotter grafici imagePROGRAF GPcollegando la brillantezza e l’alto impatto visivo dei colori sulla stampa a grande formato con la necessità di tornare a vivere un presente radioso, luminoso, quello di cui tutti noi abbiamo bisogno, in sinergia con Acer, che mette a disposizione dei processi di stampa la sua gamma di Laptop per il design grafico ConceptD, la nuova serie di dispositivi che consente ai professionisti del settore e agli artisti di esprimere il proprio talento grazie all’alto livello di fedeltà cromatica e alla vividezza delle immagini.

Quale miglior cura se non quella dei colori per tornare a brillare?

Il potere terapeutico dei colori, insieme al dinamismo e l’intraprendenza delle nuove generazioni, sono i due elementi al centro della campagna comunicativa Come Back Brighter.

Un richiamo alla rinascita delle immagini dopo anni di restrizioni, chiusure e distanziamenti. Dopo il lungo periodo di buio dettato dalla pandemia abbiamo tutti bisogno di energia, luce e vivacità.

L’idea del progetto è assolutamente in linea con gli umori del nostro tempo: ritrovare l’equilibrio perso da un paio d’anni lasciandoci stupire e incantare da forme, linee, parole e immagini esaltate da una nuova tecnologia di stampa del colore.

Ecco che nel progetto Come Back Brighter si fondono innovazione tecnologica, studio del mestiere e indagine culturale.

Gli step del progetto Canon e Acer

Molto più di una campagna di comunicazione.

Un programma educativo pensato per i giovani creativi di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che è ormai un punto di riferimento quando si parla di comunicazione grafica e design.

Una volta realizzata la proposta grafica, gli studenti hanno potuto assistere all’intero workflow di stampa professionale dei loro progetti presso il Canon Experience Center di Cernusco sul Naviglio.

In questo modo per loro è diventato ancora più evidente l’impatto cromatico e visivo della resa dei plotter grafici imagePROGRAF GP.

Uno dei progetti è stato selezionato e viene presentato ufficialmente al Print4All 2022, il grande evento fieristico dedicato al settore della stampa, del converting e del packaging che si svolge a Milano dal 3 al 6 maggio.

canon - studenti universitari - Come Back Brighter

Digitale e stampa insieme per una campagna di successo

Perché Canon e Acer hanno scelto di lanciare un progetto di formazione accademica per far luce (in questo caso in senso anche letterale) sulla nuova resa cromatica della stampa?

Le aziende sono convinte che la capacità di restituire precisamente i colori e i dettagli dell’immagine così come è stata concepita e la qualità di un’immagine stampata facciano la differenza in termini di comunicazione ed engagement della persona, e il progetto Come Back Brighter ne è la prova tangibile.

Un’immagine digitale non potrà mai infondere la stessa fiducia, autorevolezza e creatività di una stampa di qualità ad alta definizione (e con una resa dei colori eccellente).

Ecco perché Canon continua a investire nel miglioramento delle tecnologie dedicate alla stampa e alla realizzazione di progetti grafici.

Ma non è una lotta all’ultimo sangue tra reale e digitale. Il progetto Come Back Brighter vuole dimostrare, a partire dall’ambiente accademico e dai giovani, che esiste un flusso di lavoro attraverso il quale digitale e materiale possono convivere.

E fare meglio di quanto si possa credere.

Come Back Brighter oltre che riportare luce e brillantezza sostiene metodi di integrazione sempre più stretta tra creazione digitale e fisica.

Collocare la stampa in un corretto sistema di media mix è la via per migliorare l’esperienza del consumatore e incrementare i risultati commerciali.

La stampa, gli stakeholder e gli strumenti impiegati per la realizzazione di progetti di comunicazione visiva, devono far sentire la propria voce.

Nel momento in cui i brand saranno in grado di calcolare l’impatto positivo generato dalla qualità di stampa saranno definitivamente convinti che il digitale può raggiungere vaste platee, ma è la stampa a colpire le persone nell’intimo. E conquistarle.

Guardare al futuro con una nuova luce sul passato

È vero, consumatori e brand tendono a considerare la stampa come uno strumento superato. Numerose ricerche continuano ad affermare che gli investimenti di marketing si spostano sempre più verso sistemi di comunicazione digitale.

Immagini, video, ora persino gli incontri si spostano dai luoghi reali al metaverso.

Una tendenza che prosegue nonostante il calo di attenzione da parte di persone e utenti sempre più sopraffatti e stremati dal sovraccarico di informazioni online.

Se è vero che anche le generazioni meno avvezze al digitale si sono fatte conquistare dalla velocità, l’immediatezza e la tracciabilità delle azioni di marketing online, non si può negare che la stampa continua a vincere sul digitale in termini di impatto emozionale e visivo. 

<< Dai un’occhiata alla nuova gamma di plotter grafici imagePROGRAF GP >>

digital project manager

Vuoi lavorare con i Ninja? Cerchiamo un Junior Project Manager!

Ninja Academy, la scuola che sta rivoluzionando l’alta formazione professionale rendendola accessibile e democratica, vuole ampliare il team: apriamo una posizione di tirocinio curriculare come Project Manager Junior per la unit Product & Corporate Training. 

La risorsa, supervisionata dal Project Manager e dall’Head of Corporate Training, apprenderà a gestire e assistere la progettazione dei corsi di formazione erogati nelle aziende e in modalità eLearning. 

Cerchiamo persone motivate, con la passione per il marketing digitale e per la formazione. Lavorare coi Ninja è un vero e proprio stile di vita, perché è un’azienda che investe nei tuoi obiettivi personali e professionali: avrai strumenti per costruire il tuo personal brand e lavorerai al centro della formazione digitale in Italia.

Questo lavoro fa per te se:

  • ti piace il mondo della formazione online e vuoi toccare con mano questo settore 
  • sei in grado di gestire diversi progetti in contemporanea, impostando e rispettando deadline
  • stai cercando una nuova opportunità professionale e vorresti fare carriera in una realtà dinamica e stimolante 
  • vuoi immergerti in una community unica di docenti, professionisti, imprenditori e manager motivati a scambiare conoscenza ed esperienze

Apprenderai a e ti occuperai di:

  • organizzare e gestire le diverse fasi di un progetto formativo consumer o aziendale in area Digital Marketing, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del cliente B2B e/o B2C
  • lavorare quotidianamente con referenti interni ed esterni per costruire i progetti formativi 
  • interfacciarti con docenti ed esperti di digital marketing italiani per definire i calendari didattici ed essere il punto di riferimento per ogni aspetto operativo
  • utilizzare tool di creazione quiz e test, analizzare i learning analytics e i questionari di feedback 
  • seguire i live webinar della formazione come Virtual Tutor

Il tirocinio curriculare potrà essere svolto in Remoto, presso la sede di Ninja Marketing oppure in modalità ibrida. Sarà considerata come plus la disponibilità a lavorare a Salerno o a Milano.

Obiettivi formativi

– Apprendere le basi del Project Management della Formazione 

– Apprendere come relazionarsi con stakeholder a vari livelli di un’organizzazione 

– Apprendere le basi del Digital Marketing 

– Apprendere come gestire eventi formativi digitali

 

Competenze da acquisire

– Project Management 

– Progettazione Didattica 

– Relationship Management 

– Data Analysis  

– Comunicazione e Coordinamento

Si richiede:

  • Buone capacità di project management 
  • Buona conoscenza ed utilizzo dei principali strumenti di lavoro da remoto (Google Drive, Slack, etc.)
  • Skill di coordinamento 

Come inviare la candidatura? Clicca qui e compila il form selezionando Junior Project Manager.
In alternativa, invia la tua candidatura a:  con oggetto: “Junior PM 2022”

webinar CEPAS - Upskilling e reskilling certificare le competenze

Upskilling e reskilling: l’importanza di certificare le competenze per migliorare la propria vita professionale

Reskilling e upskilling sono due modi simili (ma diversi) di riqualificare una forza lavoro. Entrambi forniscono ai datori di lavoro l’opportunità di aiutare i dipendenti a crescere all’interno delle loro organizzazioni, mantenendo una forza lavoro stabile nel mondo professionale oggi in continuo cambiamento.

Reskilling e Upskilling cosa sono

La riqualificazione (reskilling) prevede la formazione dei dipendenti in nuove competenze in grado di posizionarli nuovamente in azienda, magari su settori laterali che, nel tempo, hanno raggiunto un’importanza via via crescente.

LEGGI ANCHE: Grandi Dimissioni: come far innamorare di nuovo le persone delle aziende

Il miglioramento delle competenze (upskilling) implica invece l’obiettivo di concentrarsi sulle competenze già normalmente richieste per migliorarle e ampliarle, in modo che il lavoratore possa salire di livello all’interno della struttura aziendale o ricevere maggiori benefit grazie al raggiungimento di risultati migliori.

Entrambi sono più importanti che mai per garantire la sostenibilità della forza lavoro: la capacità di aggiornare e riqualificare il personale permetterà alle organizzazioni di rimanere competitive e, allo stesso tempo, di fornire opportunità preziose ai collaboratori desiderosi di rimettersi in gioco e migliorare la propria vita professionale.

<< Scopri come certificare le tue competenze con Ninja>>

Le opportunità di carriera trattengono i talenti

Una ricerca del MIT Sloan Management Review ha identificato i principali step a breve termine che consentono alle aziende di trattenere i talenti al loro interno.

Upskilling e reskilling CEPAS competenze

I numeri legati al fenomeno comunemente identificato come Great Resignation non mentono: secondo un recente rapporto del CENSIS,  in Italia l’82,3% dei lavoratori (l’86,0% tra i giovani, l’88,8% tra gli operai) si dice insoddisfatto della propria occupazione e ritiene di meritare di più.

In quest’ottica, attivare programmi e strategie che permettano ai lavoratori di raggiungere un maggior equilibrio tra vita e lavoro e garantire la crescita all’interno dell’organizzazione è essenziale per evitare la fuga dei top player del team.

LEGGI ANCHE: Lasciare il lavoro è virale: la Gen Z festeggia il licenziamento sui social

Acquisire (e certificare) le nuove competenze digitali

Le opportunità di aggiornarsi e migliorare le proprie skill acquisendo competenze trasversali non mancano; tuttavia, seguire un corso di formazione non significa automaticamente migliorare le proprie conoscenze, così come ottenere un attestato non si traduce necessariamente nella qualifica di professionista della materia.

Per colmare questo divario, noi Ninja abbiamo capito quanto fosse necessario dialogare con chi del riconoscimento delle competenze ne ha fatto una missione.

cepas certificare le competenze

Ci siamo confrontati con CEPAS, Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione, nato nel 1994 proprio con l’obiettivo di valorizzare le attività professionali con la massima garanzia di competenza ed esperienza, e oggi costola del prestigioso Ente di certificazione internazionale Bureau Veritas, che dal 1828 è leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione.

Abbiamo partecipato attivamente a un tavolo di lavoro per costruire qualcosa che non era mai stato realizzato prima d’ora: il primo schema di certificazione delle competenze delle professioni digitali.

Abbiamo lavorato con un Organismo di Certificazione del Personale per dare al tuo percorso di studi un titolo riconosciuto in tutto il mondo. CEPAS infatti, oltre che parte del gruppo internazionale Bureau Veritas, è Full Member di IPC – International Personnel Certification Association.

Lo Schema approvato prevede la certificazione di 6 profili professionali, suddivisi in senior o junior in base al profilo del candidato, in Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce.

Per inquadrarli abbiamo definito i 3 pilastri delle competenze:

  • FORMAZIONE – Acquisire le giuste nozioni da poi mettere in pratica è il punto di partenza per padroneggiare una materia
  • ESPERIENZA – Un Corso non è sufficiente a determinare l’idoneità a una professione: ad abilitare a un ruolo è anche anche l’esperienza sul campo
  • AGGIORNAMENTO – Un settore in continua evoluzione come il Digitale non può prescindere dall’aggiornamento continuo

Un webinar gratuito per saperne di più

webinar cepas nuovi profili di certificazione

Se hai seguito almeno un Master o un Executive Master Ninja Academy, oppure vuoi scoprire se possiedi i requisiti per la qualifica di Specialist o Manager e come prepararti per ottenerla, o ancora cerchi un percorso di formazione che abbia come valore aggiunto la certificazione delle competenze per emergere nel mercato nazionale e internazionale, puoi seguire il webinar gratuito CEPAS “Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce: profili certificati”, online giovedì 12 maggio dalle 14.55.

Il Programma

14.50 Login dei partecipanti
15.00 Chi siamo e cosa significa certificare le competenze
15.10 Introduzione ai profili operanti in ambito: Digital Marketing, Social Media Marketing, E-Commerce
15.25 Quale il processo di certificazione?
15.40 La rilevanza e i benefici di certificare le competenze
15.50 Domande e risposte
16:00 Logout dei partecipanti

I relatori

Rossella Laface, Sales & Innovation Manager – CEPAS
Luca Caracciolo, Direttore – Smart Form Srl
Andrea Preite, CEO – Rixalto Group SA
Mirko Pallera, CEO – Ninja Marketing Srl

<< Scopri come valutare le tue competenze e ottenere la certificazione CEPAS>>

aumentare i follower su Instagram - idee e consigli

Come avere tanti follower su Instagram e come farli aumentare nel 2023

Crescere su Instagram, un social network con più di un miliardo di utenti attivi, non è semplice quando non si conoscono i metodi da adoperare in una strategia che punti a poter aumentare i follower su Instagram in modo costante.

Il social network fotografico per eccellenza ripone nelle fotografie, protagoniste dei contenuti pubblicati sul social network, una grande importanza, tuttavia non è solo su queste che bisogna riservare un certo impegno. Infatti parità di importanza è riservata ai metodi utilizzati legati alla pubblicazione e alla comunicazione che si avvia sul proprio feed e al rapporto che si instaura con la propria community.

Cosa fare per aumentare follower su Instagram nel 2023

Per raggiungere l’obiettivo di aumentare follower su Instagram è bene sapere cosa fare e cosa evitare, ma in particolar modo è fondamentale avere chiara in mente una strategia da seguire consona ai propri obiettivi.

Solo dopo la costruzione di una strategia chiara è infatti possibile, mettendo in pratica determinate azioni, mirare ad aumentare follower Instagram.

Per creare una strategia adatta è quindi essenziale partire dal conoscere quali sono i propri obiettivi, che possono essere legati a:

  • la vendita di un prodotto o di un servizio
  • la costruzione di una brand identity

In base agli obiettivi, sarà possibile quindi scegliere le azioni migliori da compiere per rendere i propri contenuti adatti allo scopo e per aumentare i propri follower.

Tra le diverse azioni che possono portare ad una crescita del profilo e quindi ad aumentare follower Instagram (o in caso contrario, ad ostacolare la crescita) ne abbiamo selezionate 15.

I trucchi e gli errori da evitare per aumentare i follower su Instagram

Sono diverse le tattiche e i “trucchi da usare” per crescere su Instagram. Iniziando da una strategia ed un piano editoriale in linea con gli obiettivi designati è possibile intraprendere diverse azioni in grado di aumentare l’engagement dei post, la visibilità del profilo e in ultimo i follower.

Ogni azione infatti può determinare l’ottenimento di una maggiore visibilità e quindi la crescita del numero dei follower se alla base si costruisce un profilo ottimizzato in grado di far scegliere all’utente di divenire follower.

Allo stesso modo però, è fondamentale conoscere alcuni errori da evitare assolutamente se si punta a far crescere la propria base follower.

In questo articolo abbiamo creato una guida con 15 utili idee da cui prendere spunto per puntare a crescere su Instagram.

come far crescere la tua fanbase su Instagram

Creare un piano editoriale

Un piano editoriale è alla base di ogni strategia di crescita, poiché permette una precisa  pianificazione dei contenuti da pubblicare, indispensabile per creare post adeguati agli obiettivi prefissati e per organizzare tempi e modalità di pubblicazione.

Per la realizzazione del piano editoriale è necessario decidere:

  • chi sono le proprie buyer personas
  • il tipo di contenuti da pubblicare
  • i giorni in cui pubblicarli
  • gli orari migliori in cui pubblicare

Una volta compreso quali siano le proprie buyer personas, ovvero il target a cui facciamo riferimento diventerà semplice decidere quale sia il tipo di contenuto migliore da pubblicare scegliendo tra:

  1. Contenuti di valore: ovvero contenuti che si pongono come soluzione ad un problema o a una necessità
  2. Contenuti motivazionali attraverso cui si offre una motivazione per la quale scegliere il proprio prodotto o servizio rispetto a quello della concorrenza 
  3. Contenuti “how to” con cui mostrare come viene fatta una determinata cosa
  4. Contenuti ispirazionali come ad esempio i racconti di storie di successo 

Alla base del piano editoriale però è essenziale che ci sia sempre una chiara proposta di valore, fondamentale per convertire i visitatori del profilo in nuovi follower.  

Chiarito questo, nella realizzazione del piano editoriale è necessario decidere:

  • i contenuti da pubblicare
  • i giorni in cui pubblicarli
  • gli orari migliori in cui pubblicare

Una volta compiute queste azioni, attraverso il piano editoriale sarà più facile poter essere costanti nella pubblicazione, fattore essenziale per un profilo che punti alla crescita.

Pubblicare nei momenti migliori, ovvero quando la maggior parte dei propri follower è online, rappresenta un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione. Solo così ci si accerterà di mostrare il proprio contenuto al maggior numero di persone possibile puntando quindi ad ottenere un engagement rate più alto.

Per scegliere quali sono i momenti migliori è consigliabile fare riferimento ai momenti in cui i propri follower sono online anziché scegliere orari generalizzati, facendo riferimento ai dati di insight visionabili dal proprio profilo.

LEGGI ANCHE: Instagram Marketing: 16+1 consigli per raggiungere il tuo pubblico

Ispirarsi ai contenuti più popolari su Instagram

Specialmente nel caso in cui ci si trova a corto di idee per il piano editoriale, prendere spunto dal tipo di contenuti o argomenti popolari sulla piattaforma è un ottimo modo per crescere su Instagram e farlo è semplice. Basterà infatti fare una ricerca anche attraverso hashtag tematici per individuare gli utenti più popolari rispetto agli argomenti affini al nostro settore.

In questo modo, sarà possibile vedere quali tra i post pubblicati hanno riscosso maggiore successo e seguire il trend, sempre però differenziando il contenuto e mantenendolo in linea con la propria identità e stile comunicativo.

Pubblicare contenuti di valore e in modo costante per aumentare i follower su Instagram

Le persone sono quotidianamente sommerse di contenuti su Instagram, quindi per spiccare tra i tanti post visibili è necessario realizzare contenuti che siano interessanti e legati a temi attuali oltre che sempre pertinenti al nostro settore di riferimento e quindi realizzati in base al nostro target.

Un profilo che condivide contenuti informativi utili e le novità di settore infatti, attirerà di più l’attenzione e susciterà certamente maggiore interesse negli utenti, rispetto ad uno che pubblica contenuti riciclati, non interessanti o attuali e soprattutto in modo sporadico senza una costanza nel tempo.

La costanza di pubblicazione è un elemento molto importante affinché il proprio profilo possa essere visto come punto di riferimento da seguire per informarsi ed aggiornarsi ed uno dei fattori chiave attraverso cui puntare a crescere su Instagram.

Usare tutte le tipologie di contenuto

Instagram mette a disposizione diverse modalità di pubblicazione tra cui:

  • post
  • reel
  • video
  • guide

Sfruttare tutte le diverse tipologie di contenuti pubblicabili attraverso queste diverse tipologie di condivisione rappresenta un buon modo di sfruttare al massimo le funzionalità di Instagram e la possibilità di crescere.

Per aumentare follower Instagram nel 2023 ci sono però alcune tipologie di contenuti da prediligere, visto gli ottimi risultati che stanno apportando a molti profili in termini di crescita.

Tra questi troviamo specialmente:

  • i caroselli
  • i reel

Reel e caroselli infatti stanno ottenendo risultati sempre più positivi rappresentando un’ottima occasione per ottenere visibilità e suscitare maggiore interesse.

Con i reel in particolar modo, è infatti possibile aumentare la probabilità di vedere il proprio video sulla pagina esplora. Una probabilità che cresce rispetto ai post statici.

Nel caso si scelga di realizzare un reel, “un trucco” da seguire per accrescerne la visibilità è quello di utilizzare come sottofondo musicale una canzone che sia  presente tra quelle più popolari.

Il carosello invece, risulta un formato molto utile e comodo per la creazione di post informativi ed anche molto apprezzato dagli utenti che sono spesso così più invogliati anche a salvare il contenuto.

Aumentare i follower su Instagram: usare gli hashtag e farlo nel modo corretto

Gli hashtag rappresentano un ottimo strumento utile ad aumentare follower Instagram, ma soltanto se vengono usati nel modo corretto.

L’utilità degli hashtag infatti è quella di etichettare i contenuti, è quindi essenziale utilizzare gli hashtag più adatti rispetto al contenuto pubblicato e al settore di riferimento.

Nella scelta degli hashtag è quindi importante valutare due elementi:

  • la settorialità
  • la popolarità

Un hashtag settoriale, in linea quindi con il nostro settore, è utile per far trovare il nostro post da persone in target, ovvero interessate agli argomenti da noi trattati. Sarebbe inutile infatti utilizzare un hashtag solo perché popolare se questo non si lega alla nostra tipologia di contenuti.

Ma come far spiccare il nostro post rispetto ai tanti post pubblicati che hanno usato lo stesso hashtag?

Per fare ciò è necessario fare una scelta di hashtag con numeri diversi, ovvero è consigliabile scegliere non solo quelli più utilizzati ma anche quelli che seppur sono settoriali hanno un minor numero di post collegati.

In questo modo, il nostro post avrà una maggior probabilità di essere notato poiché collocato insieme ad un numero minore di contenuti tra cui l’utente si trova a dover scegliere.

Per trovare gli hashtag migliori da usare è possibile usare la stessa barra di ricerca di Instagram, che mostra la popolarità degli hashtag oppure diversi tool esterni tra cui:

Un altro trucco interessante per la scelta degli hashtag è inoltre quello di utilizzare anche gli hashtag utilizzati dai propri competitor.

Una volta trovati e selezionati si ha la possibilità di inserirli in diversi modi:

  • nelle didascalie dei post se si vogliono rendere ben visibili
  • come primo commento al post creato per renderli meno invasivi
  • nelle storie
  • nella biografia del profilo

Infine oltre agli hashtag tematici è possibile scegliere di usare anche quelli brandizzati se si vuole creare un collegamento tra tutti i post creati.

A prova dell’importanza degli hashtag su Instagram nella grafica sottostante è possibile vedere i dati esaminati da Later su oltre 18 milioni di post di feed di Instagram, in cui è possibile vedere come nei post che contengono hashtag il tasso di copertura aumenta dell’11% (dal 24% al 35%) man mano che il numero di hashtag cresce da uno a 30. 

infografica hashtag su instagram - aumentare i follower su Instagram - idee e consigli

Fonte immagine: Later

Come aumentare i follower su Instagram: creare un feed armonico

Rendere il proprio feed il più armonico e interessante possibile è una tattica di brand awareness da tenere in grande considerazione.

Un feed di qualità e con uno stile coerente con la propria identità, è infatti fondamentale per attrarre gli utenti e affascinarli a tal punto da decidere di seguire il profilo.

Per farlo è necessario fare una scelta grafica precisa scegliendo come disporre i contenuti e quale palette di colori usare nella costruzione dei post.

Per farlo ci sono tanti tool a disposizione, ma uno dei più noti ed utilizzati,, grazie alla semplicità di utilizzo è Canva che permette di realizzare tutti i tipi di formati e tipologie di contenuto utilizzabili su Instagram come post, storie e caroselli.

Usa la User Generated Content per crescere su Instagram

Sfruttando i contenuti generati dagli altri utenti è possibile avere più contenuti da condividere e aumentare la propria notorietà, invogliando gli utenti a seguirci.

Il tipo di contenuti utili in questo caso, sono ad esempio le testimonianze delle altre persone oppure la risposta degli utenti alle domande che poniamo e a cui li invitiamo a rispondere, incoraggiandoli ad usare nei loro contenuti un hashtag brandizzato.

Collegare gli account social per ottenere follower su Instagram

Collegare Facebook al tuo profilo Instagram può essere un buon modo per aumentare follower, perché permette ai post pubblicati su Instagram di essere automaticamente condivisi anche su Facebook.

Così facendo, la visibilità dei post sarà maggiore e crescerà quindi la possibilità di essere seguito anche dagli utenti che avranno visto il contenuto del proprio profilo Instagram attraverso Facebook.

Per farlo basterà cliccare sulla voce Account collegati visibile sotto la dicitura Impostazioni e procedere al collegamento.

Interagire con gli account dello stesso settore

L’interazione su Instagram è un aspetto molto importante, infatti è sempre consigliabile lasciare dei commenti nei post degli altri profili.

Questo metodo aumenterà la possibilità di essere notati e seguiti da altri utenti, purché però i commenti lasciati siano interessanti e di valore per chi li legge e non siano solo spam.

Infatti se i commenti non offrono nessun valore sarà difficile incuriosire e invogliare gli utenti che li leggeranno a visitare il nostro profilo ed eventualmente a seguirci.

Usa le dirette live

Le dirette live sono un altro ottimo modo per crescere su Instagram e possono essere fatte singolarmente o con più utenti in contemporanea. Se fatte con altri utenti offrono la possibilità di essere visti, e magari seguiti, dal bacino di utenti che seguono gli altri profili con cui si sta facendo la live.

All’avvio di una live, gli utenti che seguono il profilo di chi la organizza riceveranno una notifica grazie a cui aumenterà la possibilità di essere visti da un maggior numero di utenti.

L’importante quando si realizza una diretta live però, è che questa sia interessante e coinvolgente e affinché questo sia possibile è bene scegliere con cura gli argomenti da trattare, per questo, prima di programmarla, è consigliabile indagare attraverso domande o sondaggi proponibili nelle storie, chiedendo ai propri follower quali siano gli argomenti di maggiore interesse su cui preferirebbero che venisse fatta la diretta.

Avviare collaborazioni

Avviare collaborazioni tra profili similari o in qualche modo legati nell’ambito del settore di riferimento oppure con marchi, è un altro ottimo modo per aumentare follower Instagram perché permette di attingere a un nuovo pool di potenziali follower facendosi conoscere dalle persone che seguono i profili con cui avverrà la collaborazione.

Un modo per collaborare con altri profili sono ad esempio proprio le live di cui abbiamo appena parlato, che se fatte tra profili legati da argomenti similari e quindi con una base follower simile risultano essere un ottimo modo per acquisire nuovi follower provenienti dagli altri profili.

Quando si sceglie di avviare una collaborazione con influencer è bene sapere che ci sono diverse categorie di influencer, differenti non solo per il settore ma anche  per il numero di follower che hanno. Le diverse tipologie sono: 

  • i Nano influencer, profili seguiti da un minimo di 1.000 ad un massimo di 10.000 seguaci
  • i Micro influencer, profili seguiti da un minimo di 1.000 ad un massimo di  100.000 utenti
  • i Macro influencer, profili seguiti da un minimo di 100 ad un massimo di   500 mila follower

Generalmente, gli influencer Nano e Micro nello specifico, hanno tassi di coinvolgimento più elevati rispetto agli influencer Macro ed un tariffario inferiore per i post sponsorizzati. Elementi questi, fondamentali da conoscere nel momento in cui ci si trova a scegliere l’influencer con cui collaborare per aumentare i follower Instagram.

consigli pratici per Instagram

Fare giveaway per aumentare la fanbase su Instagram

Un altro ottimo modo per crescere velocemente su Instagram sono anche i giveaway, attraverso cui vengono fatti dei regali a seguito di richieste specifiche fatte agli utenti che vengono invitati a compiere determinate azioni che possono essere:

  • taggare un amico nei commenti
  • condividere su Instagram Stories taggando il proprio profilo
  • seguire il tuo account
  • lasciare un like al post
  • scrivere un commento

Una volta compiute queste azioni l’utente ha la possibilità di ricevere qualcosa, ma solo viene estratto. I contest e i giveaway sono strettamente regolati da precise indicazioni sulla piattaforma e dalla legge, per cui informati al meglio prima di attivarne uno.

Punta alla pagina Esplora

Finire nella pagina esplora di Instagram è un obiettivo da includere nella propria strategia, poiché un contenuto che compare in questa pagina può godere di molta visibilità in più.

I contenuti visibili in questa pagina però vengono selezionati dagli algoritmi di Instagram sulla base di un requisito fondamentale, ovvero l’interesse dimostrato dall’utente nella navigazione e l’interazione.

Per questo motivo è fondamentale creare contenuti di valore che suscitano interesse, così da ricevere maggiori interazioni come like, commenti e salvataggi ed aumentare la probabilità di essere visualizzati nella pagina esplora.

Follow/unfollow per aumentare i follower su Instagram

Questa strategia si concretizza attraverso l’azione di seguire determinati profili per poi rimuoverli, un’azione questa, che viene fatta al fine di attirare l’attenzione di precisi profili che probabilmente ricambieranno l’azione seguendoci successivamente.

La probabilità che questo avvenga però è ovviamente più alta se i profili che abbiamo scelto di seguire sono un pubblico potenzialmente interessato al nostro tipo di contenuti.

Compiere questa azione tuttavia può includere il rischio di un blocco dell’account ed è quindi altamente sconsigliata, perciò, se si decide di compierla è bene tenere presente alcune regole fondamentali, quali:

  • selezionare profili in linea con il nostro settore per aumentare la probabilità di essere seguiti
  • scegliere profili che hanno un numero di utenti seguiti non troppo alto affinché i nostri post siano visibili più facilmente
  • non rimuovere troppo velocemente il follow ai profili che non hanno ancora ricambiato
  • non seguire e non rimuovere troppi utenti in tempi troppo brevi

Non comprare i follower per crescere su Instagram

Acquistare follower rappresenta, tra tutte, la peggiore azione da fare se si intende crescere su Instagram. Infatti una  crescita troppo repentina di follower e l’accesso al profilo da piattaforme esterne e non riconosciute da Instagram potrebbe portare a una penalizzazione da parte di Instagram e di certo non avrebbe come risultato la creazione di una community o l’acquisizione di follower in target.

Utilizzando questi metodi infatti, i follower acquisiti sono account spesso inattivi oppure provenienti da altri Paesi e totalmente fuori dal target di riferimento, quindi inutili ai fini di un engagement necessario per una crescita su Instagram.

Le migliori risorse per essere costantemente aggiornati

Chi utilizza Instagram sa bene come capiti spesso che il social network decida di fare dei cambiamenti, eliminando, aggiungendo o modificando determinate funzionalità a cui ci si era ormai abituati.

Un esempio sono gli swipe up recentemente sostituiti dall’inserimento del link che da poco tempo a questa parte possono essere utilizzati anche per i profili al di sotto dei 10.000 follower o il cambiamento di visibilità per i post, da ora visibili in ordine cronologico.

Spesso queste novità portano con sé delle nuove opportunità di crescita consentendo di utilizzare nuove funzionalità oppure di procedere diversamente nell’uso della piattaforma per incorrere in benefici o evitare penalizzazioni da parte degli algoritmi di Instagram.

Appare dunque chiaro come essere costantemente e prontamente aggiornati sulle novità che Instagram propone in maniera frequente sia fondamentale.

Per poterlo essere è quindi necessario informarsi costantemente attraverso i blog di settore e grazie a quelle fonti che possono essere prese come riferimenti certi in termini di affidabilità.

In questo caso, relativamente a Instagram quindi, nessuno è più affidabile di Adam Mosseri, Head of Instagram, come fonte autorevole da cui apprendere in modo celere tutte le novità inerenti al social network fotografico.

Mosseri infatti nei suoi vari canali social, tra cui il suo profilo Instagram, pubblica costantemente notizie relative alle novità di Instagram, annunciando nuove funzionalità o le modifiche in atto rispetto alle funzioni già attive utili per rispondere prontamente con nuove azioni strategiche tali da sfruttarne al massimo i benefici. 

Oltre a blog di settore e persone autorevoli, inoltre, è possibile informarsi ed aggiornarsi attraverso strumenti come Google Trends, Ubersuggest o Answerthepublic che permettono di conoscere velocemente quali sono i trend più popolari rispetto ad un settore specifico e quali sono gli interessi manifestati dagli utenti attraverso la loro ricerca.

Questi dati possono così trasformarsi in utili risorse a cui ispirarsi per la costruzione di contenuti in grado di far crescere il tuo profilo Instagram.

Conclusioni su come aumentare i follower su Instagram

Se vuoi aumentare follower Instagram è quindi importante avere bene in mente i propri obiettivi, sulla base di questi creare una strategia ad hoc e infine conoscere le azioni da fare (ma anche da evitare) per ottenere una crescita su questa piattaforma che sia costante e che permetta nel contempo la costruzione di una community, senza la quale non è possibile né pensare di aumentare il proprio numero di follower nel tempo, né creare un seguito fidelizzato.

ecommerce - pinterest

eCommerce: l’ispirazione è al centro del processo d’acquisto

L’eCommerce ha continuato a crescere in maniera significativa durante tutto il 2021. La pandemia globale ha incoraggiato i consumatori a utilizzare più frequentemente i canali online in tutte le fasi del percorso di acquisto, dal pre al post-vendita, e i brand hanno investito nell’innovazione digitale per soddisfare l’aumento della domanda online supportando il cambiamento delle esigenze dei consumatori.

Le nuove buyer personas

Una recente ricerca di Forrester Consulting commissionata da Microsoft ha messo in luce la nascita di nuove buyer personas, profili ancora “sconosciuti” a brand e aziende la cui creazione è stata alimentata dall’emergenza pandemica e dal riassestamento post-pandemico.

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In particolare, il sondaggio evidenza la comparsa dei Workday Consumer, persone che hanno notevolmente aumentato il tempo trascorso davanti al pc rispetto all’era pre-pandemica e che si ritrovano ad aver fuso completamente la propria vita professionale con quella al di fuori del lavoro.

Questa nuova tipologia di consumatore utilizza gli strumenti normalmente deputati al lavoro anche per occuparsi delle attività quotidiane e, naturalmente, per ricerca e acquisto di prodotti e servizi su piattaforme di eCommerce e Social Media.

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Il nuovo tipo di approccio si riflette anche sul momento della ricerca e dell’acquisto, che vede la luce all’interno della giornata lavorativa ed è considerato dai lavoratori come l’equivalente della “pausa caffè” in ufficio con i colleghi. Durante questi break, l’ispirazione assume un ruolo essenziale in grado di condizionare le scelte delle persone.

Un ritratto interessante delle abitudini di consumo dei clienti è rappresentato dal numero di utenti che interagiscono con gli spazi commerciali su Pinterest, che è cresciuto di oltre il 200% nell’ultimo anno.

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Ma cosa rende lo shopping su Pinterest diverso da altre piattaforme e dai classici eCommerce? Ciò che fa la differenza tra lo shopping e l’acquisto di tipo transazionale è l’ispirazione che le piattaforme sono in grado di suscitare in chi naviga.

Lo shopping può iniziare da qualsiasi input: un trend, un’immagine, un colore o anche solo uno stile e la possibilità di trovare immediatamente idee acquistabili può decretare il successo di un prodotto. Le persone si rivolgono a Pinterest per fare acquisti e cercare idee e prodotti di brand e rivenditori quando sono aperti a scoprire nuove ispirazioni e pianificare momenti della vita.

ispirazione pinterest ecommerce

Il potere dell’ispirazione nel Social Commerce

Pinterest ha recentemente pubblicato una nuova ricerca sul potere dell’ispirazione che dimostra che le persone ispirate hanno maggiori probabilità di compiere un’azione. I dati mostrano che: Pinterest ispira i propri utenti più di qualsiasi altra piattaforma digitale con nuove idee (92%) e che gli utenti lo percepiscono come uno spazio positivo (82%) spingendo gli acquirenti a spendere il doppio rispetto alle altre piattaforme. ogni mese.

Negli ultimi due anni il mondo è cambiato: dal lavoro, allo stile di vita, alle necessità e a dove e come rispondere a queste ultime. Per capire meglio come le persone in tutto il mondo utilizzano Pinterest per prendere decisioni su comportamenti e acquisti nella vita reale, Pinterest ha condotto uno studio globale condotto su un campione di 9.000 adulti, di cui 2.000 statunitensi, per identificare l’impatto del “ritorno dell’ispirazione” (“Return on Inspiration”).

Quasi la metà degli intervistati (oltre il 40%) afferma che un luogo online dedicato all’ispirazione è più importante che mai. L’indagine esamina anche il valore di ispirazione delle piattaforme digitali e il confronto con una varietà di tipi di media, tra cui riviste e TV. Tra tutti, Pinterest conquista il primo posto.

Il sondaggio rivela inoltre:

  • Il 92% degli intervistati afferma che Pinterest offre loro nuove idee.
  • L’82% degli intervistati afferma che Pinterest ispira sentimenti positivi.
  • L’87% degli intervistati afferma che Pinterest mostra loro qualcosa che vorrebbe sperimentare, comprare o possedere nella propria vita.

Sapere che l’ispirazione funge da scintilla per l’azione fornisce nuove informazioni su come le aziende e gli inserzionisti possono utilizzare il potenziale unico della piattaforma.

Questi dati sono molto particolarmente rilevanti anche per gli inserzionisti, che possono concentrarsi sul miglioramento dell’efficienza degli annunci e sulla semplicità delle soluzioni pubblicitarie, portando le persone dall’ispirazione alla realizzazione in un ambiente positivo e sicuro per i brand che, secondo la ricerca, è più stimolante rispetto ai media tradizionali come TV e riviste.

batman su Spotify

Batman arriva su Spotify: Claudio Santamaria darà la voce a Bruce Wayne

Il popolare eroe della DC, Batman, avrà una serie in formato audio anche su Spotify: ieri mattina la piattaforma ha presentato, con un evento di anteprima per la stampa a Milano, la nuova audio serie originale Batman – Un’autopsia. Un’esperienza audio imperdibile e senza precedenti, nata dalla partnership tra la piattaforma, Warner Bros e DC Comics.

batman su spotify

Il debutto del podcast in 9 Paesi

Il podcast, che debutterà simultaneamente in Italia e in altri otto paesi il 3 maggio 2022 in esclusiva su Spotify, è un thriller psicologico che si immerge in profondità nella mente di Bruce Wayne, e i suoi 10 episodi sono costellati di oscuri colpi di scena e supercriminali in pieno stile DC.

L’adattamento italiano della serie è stato curato da Show Reel Agency, parte di Show Reel Media Group.

All’anteprima ha partecipato il cast al completo, con alcuni degli attori che hanno letto degli estratti della sceneggiatura originale. Accanto a Claudio Santamaria, che torna a dar voce a Bruce Wayne, gli ascoltatori troveranno Michele Bravi nei panni di Edward Nygma (L’Enigmista), Dario Bressanini (Alfred), Maria Grazia Cucinotta e Michele La Ginestra (Martha e Thomas Wayne), Beatrice Bruschi (Kell), Edoardo Ferrario (Arnold Flass), Michela Giraud (Vicki Vale), Alice Mangione (Barbara Gordon), Fiore Manni (Renee Montoya), Nicola Pistoia (Dr Hunter), e Saverio Raimondo (Il Mietitore).

Batman su Spotify: la trama del podcast

Nata dal genio creativo del produttore esecutivo David S. Goyer – già sceneggiatore della trilogia di Christopher Nolan dedicata all’uomo pipistrello – l’audio serie inizia con Bruce Wayne, per la prima volta nei panni di un patologo forense che lavora al Gotham City Hospital, intento ad esaminare le vittime del Mietitore, uno spietato e macabro serial killer. 

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“Siamo orgogliosi di presentare la prima audio serie originale Spotify, uno show globale che, grazie alla partnership con DC Comics e Warner Bros, porta l’iconico universo di Batman nel mondo dell’audio” commenta Eduardo Alonso, Head of Studios for Southern & Eastern Europe di Spotify. “Oltre ad essere il più grande lancio simultaneo della piattaforma fino ad oggi, Batman – Un’autopsia segna un importante step evolutivo nella produzione Spotify, che con questa audio serie entra appieno nel mondo della narrazione. Gli ascoltatori potranno immergersi completamente nella storia e – anche attraverso le interpretazioni di un cast d’eccezione – vivranno un’esperienza audio memorabile”.

L’audio serie internazionale

Siamo felici di annunciare questa nuova sorpresa, l’arrivo di ‘Batman – Un’autopsia’, lanciata a livello internazionale” ha detto ai nostri microfoni Federica Tremolada, Managing Director di Spotify per il sud e l’est Europa. “Su Spotify abbiamo già più di 3,6 milioni di titoli di podcast, che sono aumentati di più del 400% negli ultimi 2 anni. Questa nuova sorpresa segue un percorso per il quale abbiamo in cantiere tantissime novità”

smart contract

Cos’è e a cosa serve uno Smart Contract

Le blockchain stanno gradualmente modificando il nostro mondo e con esso anche la nostra vita quotidiana. Ciò è dovuto principalmente al livello di sicurezza che forniscono, che non ha confronti con alcuna tecnologia del passato, in grado di abilitare un numero impressionante di nuove tecnologie. L’applicazione più nota alla massa è rappresentata dalle criptovalute, ma assumono particolare e crescente importanza anche gli smart contract, che rappresentano la risposta alla domanda di automazione sicura, affidabile e precisa.

Di cosa si tratta

In molti pensano che gli smart contract nascano come conseguenza delle blockchain, ma non è così: risalgono addirittura agli anni ‘70 come soluzione alla necessità di attivare e disattivare la licenza dei software in base a particolari condizioni. Successivamente, il concetto di smart contract venne teorizzato negli anni ‘90 da Nicholas Szabo, scienziato informatico, studioso di diritto e crittografo.

Il termine “contract” inteso come contratto è fuorviante, perché non rappresentano dei veri e propri contratti in senso strettamente giuridico: nella loro essenza si tratta di software che regolano e rendono “intelligenti” degli accordi. La logica informatica alla base dei contratti intelligenti è molto semplice e viene espressa tramite la condizione o statement “if-this-then-that”, cioè “se questa condizione si verifica allora accade…”.

Gli smart contracts sono definiti e regolati nel nostro ordinamento giuridico con il D.L. 14 dicembre 2018, n. 135, convertito in legge con L. 11 febbraio 2019, n. 12, all’art. 8-ter che li definisce come “un programma per elaboratore che opera su tecnologie blockchain e la cui esecuzione vincola automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse”. È necessario inoltre che “soddisfino il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate”.

Perché parliamo di Smart Contract

Grazie alla blockchain gli smart contract trovano applicazione in moltissimi ambiti: dalla finanza al settore mobiliare e immobiliare, alla medicina, alle assicurazioni e, potenzialmente, ovunque sia necessario regolamentare un rapporto tra due o più persone.

Un esempio pratico di Smart Contract

Cerchiamo di capire come funziona, ad esempio, il contratto intelligente per l’acquisto di un’auto nuova.

Partiamo quindi dalla stipula del contratto di vendita con la concessionaria; nel contratto possono essere aggiunte delle clausole vincolanti che sono in grado di sbloccare ulteriori automazioni; ad esempio la prima rata verrà pagata in seguito all’approvazione del prestito e al possesso da parte dell’acquirente delle chiavi dell’auto.

Se queste clausole vengono inserite nello smart contract, al verificarsi delle due condizioni previste il programma darà l’ok all’invio della somma di denaro per la copertura della rata.

Il passo successivo prevede che i contratti debbano essere compilati prima di essere distribuiti affinché la macchina virtuale, ad esempio di Ethereum, possa interpretarli e memorizzarli.

Una volta che lo smart contract è convalidato, entra a far parte di un blocco della blockchain e viene valutato dagli utenti della catena attraverso il meccanismo Proof of Work (PoW). In seguito,  chi si è occupato della validazione del blocco riceve come ricompensa il token Ethereum.

Terminato questo step il blocco sarà aggiunto alla blockchain e il contratto potrà successivamente essere monitorato da uno o più agenti terzi, detti anche oracoli.

I controllori dei contratti intelligenti

Gli oracoli che permettono di modificare stati interni di uno smart contract attraverso informazioni che provengono dall’esterno, consentendo così ai contratti intelligenti di interagire con il mondo reale.

Tornando all’esempio precedente, la chiave della nuova auto potrebbe essere dotata di un RFID in grado di riconoscere il proprietario; una volta verificato il possesso della chiave, invierà un primo messaggio di “true” allo smart contract il quale saprà che la prima condizione si è verificata.

Un secondo oracolo può essere rappresentato dal software della finanziaria che invierà un ulteriore messaggio di “true” a seguito dell’approvazione della pratica di finanziamento.

Quando lo smart contract riceverà i due messaggi di “true”, provvederà a dare il consenso alla banca ad effettuare il pagamento della prima rata.

funzionamento smart contract

 

Perché sono importanti

Da un punto di vista tecnico, i contratti intelligenti svolgono il ruolo di “regolari dei contratti” regolando il processo di scambio tra due parti. Le condizioni oggetto dei contratti vengono onorate in maniera totalmente automatica e quindi non è necessario affidarsi ad un servizio di terze parti per assicurarsi che vengano rispettate.

Le condizioni contrattuali vengono quindi eseguite da macchine e non da esseri umani e questo li rende molto più efficienti ed affidabili di quelli attuali.

Ecco quindi le principali differenze tra smart contract e contratto tradizionale disciplinato dal codice civile:

  1. Nei normali contratti la garanzia e la fiducia vengono attribuita da una figura terza, che può essere quella di un notaio o di un avvocato. Con gli smart contract il ricorso a queste figure non è più necessario.
  2. Nei contratti intelligenti è impossibile modificare o violare le condizioni sottoscritte, dal momento che tra le loro caratteristiche intrinseche ci sono proprio l’esecuzione automatica e l’inalterabilità garantita dalla blockchain.

Altre applicazioni pratiche degli Smart Contract

Un’applicazione interessante degli smart contracts è allo studio per il controllo della filiera alimentare, dove la blockchain può fornire una risposta valida e concreta al monitoraggio dei vari step legati al ciclo del prodotto assicurando così una tracciabilità più chiara e trasparente, impedendo la diffusione di elementi contraffatti che contaminano il processo nel suo insieme.

Anche il settore assicurativo, in particolare per le condizioni necessarie a far scattare l’azione prevista (es. pagamento, rimborso, etc.) al verificarsi di determinate condizioni, può trarre grossi vantaggi in termini di semplificazione con l’utilizzo di questi contratti intelligenti.

Altri potenziali ambiti di applicazione sono la compravendite immobiliari (es. vincolare il pagamento dell’abitazione alla concessione del mutuo); la tutela della proprietà intellettuale; le spedizioni in contrassegno (es. verificare lo stato del bene venduto e trasferire automaticamente la somma al venditore senza che il vettore debba tenere in custodia la somma).

A che punto siamo in Italia

Allo stato attuale, la Pubblica Amministrazione inizia a considerare e a lavorare su vari progetti in cui la tecnologia dei contratti intelligenti risulta essere la più idonea riguardo alla gestione di dati e documenti, dell’identità, dei pagamenti, dei trasferimenti di proprietà e degli approvvigionamenti.

Un ottimo esempio è quello del Comune di Bari, che già nel 2019 ha avviato la prima sperimentazione di utilizzo della Distributed Ledger Technology (DLT) in ambito fideiussioni e che permetterà, in prospettiva, di dematerializzare l’iter di rilascio da parte di banche, intermediari finanziari, assicurazioni e di certificare in modo univoco e irrevocabile tali garanzie.

Altro progetto molto interessante è quello dell’ eVoting oggetto di sviluppo e studio da parte del Comune di Napoli. Il progetto vuole risolvere le tante criticità connesse al voto a distanza facendo uso proprio della tecnologia della blockchain Ethereum in particolare e degli smart contracts.

L’idea alla base di eVoting prevede una voluta divisione tra il momento dell’identificazione (lasciata al Presidente del Seggio), dal momento dell’esercizio effettivo della preferenza elettorale e della registrazione in blockchain. Anche lo spoglio potrà essere fatto, sempre attraverso blockchain, attraverso una lettura dei dati pubblici assolutamente trasparenti.

Conclusioni

L’attuale dimensione di uno smart contract è di soli 24kb, questo li rende apprezzabili in contesti contrattuali che presentano un alto tasso di standardizzazione e con livelli di complessità bassi, ma i problemi sorgono là dove vi sono contratti particolarmente complessi e articolati.

Gli ingegneri che lavorano per le più importanti ed evolute blockchain come ad esempio Ethereum, hanno trovato un espediente definito “kill” che ha il compito di distruggere gli smart contract non più utilizzabili al fine di rendere più efficiente le performante la blockchain.

Concludendo, la strada all’utilizzo degli smart contract verrà totalmente spianata quando si riuscirà a raggiungere un certo equilibrio tra l’efficienza e la sicurezza offerta dalla decentralizzazione e il principio di giustiziabilità, che garantisce la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi coinvolti dall’azione amministrativa.

In molti, per lo più giuristi, pensano che tale equilibrio possa essere raggiunto con il passaggio dalle blockchain di tipo “permission less” a quelle “permissioned”, che prevedono l’accesso da parte degli utenti a determinate informazioni sulla blockchain solo e soltanto se autorizzati oppure se rispettano determinati requisiti.

Grazie alle blockchain “permissioned”si agevola l’identificazione di quei nodi della catena che hanno il compito di elaborare ed eseguire smart contract e consentendo il raggiungimento di quell’equilibrio tra tecnologia e ordinamento giuridico, il quale potrà così intervenire a livello di istruzioni qualora ciò si rendesse necessario.

Infine, i costi di uno smart contract sono ancora molto elevati, basti pensare che un contratto senza alcuna logica particolare può arrivare a costare 7.000 dollari (altri contract, più complessi, possono raggiungere i 45.000 dollari) e non è finita, a questi bisogna aggiungere il costo di distribuzione sulla blockchain che nel caso di Ethereum è legata al prezzo del gas.

3D Digital Billboard, la quarta dimensione dell’advertising

OOH! Può sembrare una simpatica esclamazione ma significa Out of Home. Si riferisce principalmente alle affissioni: giganti, affascinanti e di forte impatto visivo, da sempre il mezzo con cui l’advertising si esprime nei modi più creativi. Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi enormi, andando a contaminare anche le diverse forme di pubblicità. L’incontro tra affissioni digital e il 3D conquista sempre più clienti con immagini dinamiche, colorate e coinvolgenti. Con il 3D Digital Billboard, l’anima del brand prende letteralmente vita, attirando l’attenzione e coinvolgendo il pubblico OOH per un lasso di tempo maggiore.

IWC 3D billboard

Out of Home e Naked Eye 3D

Fondamentalmente i 3D digital billboard funzionano come normali display. La differenza sta nella percezione della profondità degli oggetti, altrimenti detta tridimensionalità. Due immagini vengono catturate da due diverse prospettive, montate in un unico video e proiettate sullo schermo. Questa tecnica sfrutta il fatto che i nostri occhi visualizzano in modo leggermente diverso le immagini. Confondendo i nostri occhi grazie anche alla velocità di proiezione, il nostro cervello sarà di conseguenza ingannato e percepirà le immagini come una terza dimensione.

Anamorfismo: un trucco in più

Questa nuova forma di comunicazione OOH però non si ferma alla tridimensionalità. Per rendere tutto ancora più reale e creare un forte impatto, le affissioni 3D digital sfruttano un’altra tecnica: quella dell’anamorfismo. Abbiamo già visto questa illusione ottica nella street art. L’effetto è reso possibile grazie alla distorsione estrema delle immagini, visibile solo da una determinata angolazione o grazie all’uso di strutture curve.

Glenfiddich x Piccadilly | Where Next? from Space on Vimeo.

La nuova dimensione dell’Out of Home

Oggi la pubblicità si fonde sempre di più con la tecnologia. Il digitale ha aperto nuove frontiere che non hanno letteralmente limiti, proiettandoci in una nuova dimensione. Assistiamo ad una nuova concezione di spazio che ci sorprende e che ci fa immergere in una diversa esperienza di advertisement. Il Metaverso sembra entrare nella nostra quotidianità in tempi velocissimi.

 

Inoltre, l’intelligenza artificiale di cui sono dotati alcuni digital billboard riesce ad elaborare numeri in tempo reale, rivelando dati sull’audience e sulla campagna, in termini di Kpi. La misurazione delle prestazioni permette quindi di analizzare al meglio il target, per programmare in seguito performance con risultati migliori.

Il primo billboard 3D

Non si smentisce mai: Coca-Cola è tra i primi brand che hanno voluto sperimentare subito le affissioni 3D. Nel 2017, ispirandosi alla realtà mista e dal design 3D, Coca-Cola è stato il protagonista della prima e più grande affissione pubblicitaria tridimensionale del mondo. Tanto da guadagnarsi il primato Guinness World Records tra le affissioni OOH.

Situata a Times Square, l’affissione 3D è alta sei piani ed è composta da più di 1700 moduli led mobili. Muovendosi avanti e indietro, i pannelli sono stati progettati per dare dimensione e profondità all’intera immagine.

L’Italia dell’ Out of Home 3D digital

Sebbene questa nuova tecnologia abbia già abbondantemente riempito le affissioni di Tokio, Whuan, Shangai, Londra e New York, anche l’Italia è al passo con le novità. Qualche esempio di 3D digital billboard lo abbiamo visto a Roma e Milano, grazie a Urban Vision, società di sistemi innovativi per la comunicazione outdoor.

 

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3d digital billboard laura pausini

Vedremo le nostre città cambiare, illuminarsi, impressionarci sempre di più grazie a questi – e chissà quali altri – innovativi arredi urbani.

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creator economy

Creator Economy: impatto dei content creator sull’engagement dell’audience

Decentralizzazione e democratizzazione. Sono queste le parole chiave del presente e di un futuro ormai prossimo, legate agli sviluppi tecnologici e finanziari che, a grandi passi, stanno per entrare nelle nostre vite e nei nostri business. Il Metaverso inteso come unico e persistente, presente attualmente solo a livello concettuale, sarà possibile e realizzabile solo quando ci troveremo di fronte a un ambiente virtuale unico e decentralizzato di cui la creator economy sarà il motore in grado di sostenerlo e i creator forniranno il carburante per il suo sviluppo abilitando la democratizzazione dei guadagni.

Per questo, comprendere l’importanza del fenomeno diventa di fondamentale importanza: i creator non saranno più “soltanto” produttori di intrattenimento, ma costruiranno i mattoni virtuali di un nuovo mondo, non centralizzato e aperto a tutti.

Creator Economy: di cosa si tratta

Con Creator Economy si definisce il sistema di produzione di creatività digitali e prodotti di comunicazione che permettono a chiunque di guadagnarsi da vivere o di costruire un business attorno a un pubblico o una nicchia di mercato.

Content creator, videomaker, influencer e blogger hanno dato vita a un vero e proprio indotto che contribuisce all’espansione della globalizzazione e della digitalizzazione. Nonché ad attrarre grossi capitali di investimenti da corporate e multinazionali (secondo Forbes, circa 800 milioni di dollari da ottobre 2020).

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Creator Earnings: Benchmark Report 2021, NeoReach, Influencer Marketing Hub

Perché ne parliamo

Un rapporto di SignalFire ha rilevato che la Creator Economy sta diventando sempre più popolare. Secondo la ricerca, presto 50 milioni di persone si considereranno dei content creator. Si prevede che solo YouTube genererà 30 miliardi di dollari di entrate entro la fine del 2022 da influencer, blogger e youtuber.

Secondo una ricerca Mediakix, gli influencer sponsorizzati online oggi generano un fatturato di 8 miliardi di dollari e la cifra è destinata a crescere entro il 2022. In generale si rileva un notevole cambiamento negli obiettivi e nelle aspirazioni dei ragazzi della Generazione Z rispetto a Millenniale e le generazioni precedenti. Influencer Marketing Hub riporta che il 29% dei bambini americani sogna di diventare una star di YouTube. I giovanissimi che vogliono diventare un astronauta sono solo l’11% degli intervistati.

LEGGI ANCHE: Strumenti per monetizzare con la Creator Economy

Perché è importante per noi

I content creator progettano e pubblicano contenuti ed esperienze per le persone che appartengono alla loro fan base. Il loro vantaggio competitivo deriva dalla massima verticalità e specializzazione della comunicazione direttamente rivolta alla community.

I creator sono in grado di entrare in connessione con nuovi modi di engagement dell’audience, sviluppare nuove forme di narrazione e padroneggiare (talvolta in maniera naturale e istintiva) nuove forme di espressione. Un livello di connessione impossibile da raggiungere per i mass media e i mezzi di comunicazione tradizionali.

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Cosa c’è da sapere

La Creator Economy è alimentata su più fronti. Da una parte, la gioia del content creator di dare vita a qualcosa che ama fare ricopre un ruolo decisivo. Dall’altra si rileva una democratizzazione radicale e trasversale all’interno del web e dell’universo digitale. Molti creator partecipano al mercato, si mettono in gioco e lo alimentano. C’è una vera e propria distribuzione di opportunità economiche secondo una legge di potere (ad esempio, individui e piccoli team spesso possono generare enormi risultati).

Ma non manca la classica “mano invisibile” smithiana. La forza propulsiva della Creator Economy è per certi versi attenuata o regolata dalle “perturbazioni” che i content creator devono affrontare in maniera fisiologica. Ovvero si trovano talvolta a utilizzare sistemi e tecnologie legacy, quindi troppo lente, costose, fragili o inaffidabili affinché venga messo in piedi un vero e proprio business.

Conclusioni

Ci troviamo indiscutibilmente nel bel mezzo della Creator Economy. Live streaming, graphic design, video content, social commerce e online videogames sono solo alcune delle attività che alimentano l’indotto. Altri settori come il metaverso, criptovalute e NFT sono ancora agli albori. Ma nei prossimi mesi una nuova ondata di content creator, sostenuti da piattaforme progettate per loro, potrà cogliere enormi opportunità economiche e sconvolgere il mondo del lavoro per come l’abbiamo sempre conosciuto.

La domanda che sorge spontanea è questa: come farà la Creator Economy a sostenere un costo potenzialmente maggiore dell’energia necessaria a produrre i contenuti? E riusciranno i creator a trovare lo spazio informativo adeguato a emergere e non lasciarsi sopraffare da un contesto di infodemia?

curriculum vitae

Ottimizzare il tuo Curriculum Vitae per farti notare dai recruiter

Il Curriculum Vitae, se ben valorizzato, è la tua occasione per far venir fuori la versione migliore di te, per far capire alle aziende perché sei proprio tu la persona che stanno cercando, o al tuo capo che sei la figura giusta a cui affidare maggiori responsabilità.

Non puoi assolutamente sottovalutare questo aspetto: il Curriculum Vitae è il tuo biglietto da visita, la prima impressione che un potenziale datore di lavoro o recruiter avrà di te. Per raggiungere vette più alte nella propria carriera o per esplorarne di nuove, bisogna accrescere le proprie competenze, ma anche riuscire a esaltarle nel modo giusto, per avere un impatto sull’interlocutore.

Con un curriculum che viene notato, non soltanto migliorerai le tue possibilità di successo, ma sarai anche dotato di uno strumento di convalida che ti permetterà di dimostrare perché vali.

Ad esempio, secondo una ricerca di Zippia, il 68% delle persone in cerca di lavoro che si sono fatte assistere nella scrittura di un curriculum professionale ha buone probabilità di trovare un nuovo lavoro in meno di 90 giorni.

Altri dati interessanti, che confermano l’importanza di approcciarsi alla candidatura in modo professionale, sono questi:

  • Il 59% dei reclutatori rifiuta un candidato se il CV contiene errori grammaticali o ortografici;
  • oltre il 50% dei selezionatori rifiuterà un candidato se il suo curriculum se è troppo generico e pieno di cliché (ti dice nulla l’espressione “ottime capacità di problem solving“?)
  • 1 reclutatore su 5 cestina un curriculum ancora prima di aver finito di leggerlo.

Vuoi scoprire se hai fatto abbastanza per farti notare dalle aziende o se invece puoi fare di più per moltiplicare le tue chance di assunzione e di carriera?

<< Registrati al webinar “Perché il candidato ideale non sei tu – Consigli e best practice per essere la prima scelta delle aziende digitali” >>

Curriculum Vitae: un webinar per presentare alla aziende la versione migliore di te

Quali sono le cose indispensabili da includere nel CV? Quali quelle importanti per rendere la candidatura più attraente? Quali sono gli aspetti che vengono erroneamente trascurati?

Un primo passo per rispondere a queste domande è partecipare al webinar programmato per mercoledì 20 aprile alle ore 13: “Perchè il candidato ideale non sei tu – Consigli e best practice per essere la prima scelta delle aziende digitali” con Davide D’Ambrogio, Career Coach, e Guenda & Gioia Novena, Co-founder di Nextopp, la piattaforma di formazione online per trovare lavoro. Conduce Adele Savarese, Coordinatrice Didattica di Ninja Academy.

ottimizzare il tuo curriculum vitae

Cosa potrai apprendere durante il webinar:

✅ errori che fanno cestinare subito il tuo CV
✅ tecniche per perfezionare il tuo personal branding
✅ suggerimenti per migliorare la tua ricerca del lavoro attiva e passiva
✅ consigli per identificare i percorsi più adatti per farti trovare dai recruiter e fare carriera nel Digital

Non mancare se vuoi dare una svolta al tuo futuro!

<< Registrati al webinar “Perché il candidato ideale non sei tu” e scopri come fare carriera nel Digital >>