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ncoference day 2 recap

N-Conference Day 2: i momenti più Ninja e i vincitori degli Awards

Un’altra giornata di full immersion in compagnia di speaker di altissimo livello e di occasioni di networking con la ciliegina sulla torta: la premiazione dei Ninja Awards.

N-Conference, il Business Visionary Event di Ninja in collaborazione con i main partner TIM, AW LAB e Banca Sella, ha premiato simbolicamente talenti, professionisti e aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja.
Ed è stato proprio il pubblico a decretare i vincitori tra coloro che si sono contraddistinti nella Digital Industry per tecnologia, approccio e valori

 

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Ninja Confercence, Day 2

Anche per la seconda giornata siamo partiti con Daniela Uslenghi meditazione, visione guidata e coaching per concentrarsi al massimo e godere appieno della giornata.

La palla passa Luca Eleuteri, Co-Founder & Socio Casaleggio Associati, che con il suo talk Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale traccia un quadro nuovo su come dovranno essere le aziende del futuro: sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.

Ma il presente è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, però anche stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.

Una lezione che abbiamo imparato da Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW.

Il talk di Laura Fineo, Responsabile Marketing di Banca Sella, si è concentrato su come Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.

La storia “cinese” di Olivetti, consigli utili e il mondo degli eSport

Matteo Demonte, Autore, illustratore e videomaker, ci ha appassionato con la storia di Mario Tchou, l’ingegnere italiano di origine cinese di Olivetti inventore del primo computer made in Italy.

A seguire, dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social grazie a Nick Roope – Co-founder Lovie Awards, con il suo intervento Trends in Social and Digital Creativity.

Quando il gioco si fa duro, sono i duri che iniziano a giocare! E a noi, i giochi piacciono davvero tanto: gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo.

Grazie allo speech di Marco Soranno, Esports Product Manager PG Esports, abbiamo scoperto chi ha ragione: un giro d’affari da più di 1 miliardo non può essere considerato ancora un gioco.

E in un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.

Ce lo insegna Guido Stratta, Head of People & Organisation Enel Group.

Fare i conti con la globalizzazione e con le esigenze della formazione continua

Daniele Alberti, Co-founder & Partner Starboost, ci ha presentato: L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani.

Un’appassionante invito a comprendere come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.

Dopo Alberto, lo speech della nostra Federica Bulega, con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.

federica bulega

Gli outfit di Federica Bulega sono curati da ThePaac

Ha condiviso con noi Ninja, e con i partecipanti digitali all’evento, un viaggio  fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale.

Il tour sul benessere e la soddisfazione personale: lavoro, salute e alimentazione

Il mondo del lavoro è uno dei temi al centro degli interventi degli speaker di N-Conference, declinato in alcuni dei sui tantissimi aspetti.

Non poteva per questo mancare il riferimento all’automazione, che sta modificando diversi assetti della produzione di beni fisici e digitali.

Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus, ci ha insegnato come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice. Insomma, come godersi la vita mentre i robot lavorano per noi.

Godersi la vita vuol dire anche stare bene: da soli, con gli altri e anche in forma e in perfetta salute. La tecnologia assume un ruolo centrale su questo: sono moltissime la novità del settore destinate a rivoluzionare la sanità e la cura degli individui che, prima che pazienti, sono persone. Chi meglio di Roberto Ascione, CEO & Founder Healthware Group, poteva affrontare un argomento così complesso e delicato allo stesso tempo?

Siamo andati virtualmente nello spazio, ma con i piedi ben piantati per terra: dagli importanti aspetti legati al mondo dell’healthcare, siamo passati a uno degli aspetti fondamentali per goderci la vita e vivere in salute.

Cosa mangeremo sulle navicelle spaziali, se puntiamo a diventare una specie interplanetaria? Stefano Polato ci ha raccontato cosa ha imparato cucinando per gli astronauti e ha approfondito con noi il legame fra alimentazione e performance. 

Alla fine, come il dessert, abbiamo imparato cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri.

Una nuova incursione nel mondo del lavoro, con Danilo Schipani, Chief Marketing Officer di Copernico.

Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Ecco perché, per capire la direzione del cambiamento dovremmo considerare il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.

Intanto, mentre gli eventi dal vivo iniziano, lentamente, a ripartire, è stata una buona occasione ascoltare l’intervento di Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere.

Secondo lui, il processo decisionale del consumatore va interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo. Davvero suggestivo, vero?

La parte finale della mattinata

Tantissimi gli speaker che si sono alternati sul palco, reale e virtuale di N-Conference. Tra i più coinvolgenti, il Ninja Academy Wrap up di Federica Bulega – Corporate Training Manager.

Poi il consueto intervallo musicale e i saluti del nostro CEO, Mirko Pallera e via di corsa agli appuntamenti del primo pomeriggio, in attesa di conoscere i nomi dei vincitori dei Ninja Awards.

logo ninja awards

Ma prima della attesa premiazione, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la tecnica del Coaching evolutivo. Una visualizzazione guidata per permettere ai partecipanti di a creare senza limiti una visione per la loro vita, grazie a Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach.

A seguire, una vera e propria sessione di networking, un’attività dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.

Chi ha vinto i Ninja Awards di N-Conf

Una giornata molto intensa che, prima dei saluti finali di Mirko e l’esibizione di DJ DELTA, ci ha regalato anche i nomi dei vincitori dell’ambito Ninja Award.

Alle 17.00, in diretta sulla pagina Facebook di Ninja Marketing sono stati annunciati i vincitori

Ecco chi sono i premiati dal pubblico, in ogni categoria.

Ninja Celebrity

Un riconoscimento dedicato al personaggio pubblico che è stato capace di utilizzare il marketing e la comunicazione per creare autorevolezza e riconoscibilità promuovendo idee e approcci innovativi.

The Jackal

Ninja Talent

Un riconoscimento dedicato al professionista che si è distinto, soprattutto nella Community Ninja, attraverso il proprio talento e la propria passione, creando un impatto concreto con le attività svolte.

Felicia Mammone – Giornalista TV

Ninja Marketer

Un riconoscimento dedicato al Marketing Manager e al suo team che in azienda è riuscito a creare un progetto o un’attività volta a generare valore per il brand attraverso un approccio e una comunicazione distintivi.

Paolo Lorenzoni – Country Director of Marketing – NETFLIX

Ninja HR

Un riconoscimento dedicato all’HR Manager e all’azienda che nella gestione delle risorse umane si sono distinti per attività di people management e per una cultura aziendale innovativa.

A parimerito, Amelia Parente – Roche e Vittorio Maria Carparelli – Amex

Ninja Company

Un riconoscimento dedicato all’azienda che è riuscita a distinguersi per innovazione, approccio e valori, diventando un punto di riferimento nel proprio settore.

Pastificio Rummo

Ninja Leader

Un riconoscimento all’imprenditore che ha saputo creare una filosofia innovativa nella propria azienda valorizzando le risorse umane e un approccio innovativo al business.

A parimerito, Niccolò Branca – Presidente e Amministratore Delegato della Holding del Gruppo Branca International S.p.A e Renzo Rosso – Presidente di OTB

Ninja Media

Un riconoscimento alla realtà editoriale che è riuscita a creare una trasformazione concreta e positiva in ambito media e intrattenimento digitale.

Will Media

Ninja Agency

Un riconoscimento all’agenzia più innovativa che è riuscita a integrare nel suo DNA la creatività con una forte componente tecnologica per supportare il business dei propri clienti.

Caffeina

Ninja Benefit

Un riconoscimento all’organizzazione no profit (o alla società benefit) che è riuscita a creare un impatto significativo dedicandosi alla salvaguardia dell’ambiente o all’inclusione sociale.

Lifegate

Ninja Culture

Un riconoscimento dedicato alla personalità e alle idee che sono diventate di ispirazione e che portano avanti l’evoluzione sociale e spirituale della società

Michelangelo Tagliaferri – Accademia di Comunicazione

n conf

Gli highlights (e i goal) della prima giornata di N-Conference

Un evento completamente digitale per raccontare le Unbreakable Stories di persone e aziende che hanno saputo superare le difficoltà e reinventarsi.

Ma non solo: N-Conference rappresenta anche la voglia di ripartire che ci accomuna tutti, ricominciare a viaggiare (per piacere e per lavoro), incontrarsi e crescere insieme.

I punti salienti della prima giornata

La prima parte della giornata è dedicata a un contenuto verticale sulla Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.

Una partenza col botto grazie all’apertura di Mirko Pallera, CEO e Founder di Ninja, accompagnata dall’esibizione di Dj Delta. Il ritmo giusto per affrontare una giornata così intensa e impegnativa.

 

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Anche per questo, il primo speech di Daniela Uslenghi è focalizzato su come sfruttare al massimo le proprie capacità grazie a meditazione, visione guidata e coaching.

È stato poi a Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP, a condurci in un viaggio attraverso gli scenari e le tecnologie in grado di cambiare il mondo, plasmando la società, le aziende, ma anche le nostre vite nel prossimo futuro e Gianluca Mauro – Founder AI Academy, ci ha spiegato cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business.

L’impatto disruptive di Blockchain e Bitcoin

Bitcoin non ha un padrone” ha detto Leonardo Maria De Rossi, Direttore del corso “The Blockchain Journey” in SDA Bocconi, “non è personalizzata da nessuno e non è controllabile da nessuno. Blockchain in generale, e tutti gli altri progetti che in realtà hanno dietro sviluppatori, compagnie e società, possono essere manipolate. Bitcoin, invece, no“. N-Conference è stata l’occasione ideale per approfondire alcuni aspetti legati all’argomento.

Come puntualizzato dallo stesso Leonardo, Bitcoin ha bisogno di molta energia elettrica per funzionare. Ed è proprio di elettricità che ci ha parlato Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab, nel sui Keynote “Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica”, tutto incentrato sullo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.

La nostra vita onlife

Non possiamo più fare una distinzione netta fra vita reale e vita digitale, secondo Barbara Carfagna, Giornalista TG1 RAI e autrice di “Codice”. “In realtà noi viviamo già onlife, cioè eternamente connessi. Con il 5G, assisteremo proprio a una simultaneità tra ciò che accade nel reale e ciò che accade online. Siamo un po’ esseri anfibi, che vivono contemporaneamente dentro e fuori da internet

 

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Quang Ngo Dinh, VP Consumer Market TIM, ci ha invece raccontato di come la pandemia abbia stravolto le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata e come il 5G avrà una funzione abilitante su tutta una serie di nuove tecnologie, in grado di cambiarci la vita.

Tecnologie come AR e VR, le stesse oggetto del Keynote di Mauro Rubin, CEO JoinPad, che ha tracciato un quadro davvero affascinante sulle tecnologie immersive e sul modoin cui potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.

Vincenzo Riili  VIDEO, Chief Marketing Officer di Google Italy ci ha confermato questa nuova tendenza sottolineando l’accelerazione della trasformazione digitale dovuta (anche) alla pandemia e in che modo le nuove spinte tecnologiche possano supportare le nostre strategie di Business.

Dopo i saluti dell’Assessore alla Formazione e lavoro, Melania De Nichilo Rizzoli, l’atteso Ninja Academy Wrap up con Federica Bulega, Corporate Training Manager Ninja Academy.

14.30, via alla seconda parte della prima giornata di #NConf21

La seconda parte della giornata è il contenuto verticale Culture, , per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.

Si parte con Alessia Zampano, Consumer Culture Specialist, e la sua “Nuova Stra-ordinarietà”.
Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Alessia ci ha regalato una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi.

Antonio Marrari, Head of Marketing AW LAB, ci ha fornito spunti davvero utili e interessanti sul rapporto tra brand e GEN Z. Quali aspetti dovrebbe considerare un brand per entrare davvero in connessione con la Generazione Z? Dovrebbe intanto comprendere la sua ragion d’essere e stabilire una visione chiara per entrare in risonanza con le persone“.

Siamo quello che mangiamo

Sentir parlare di cibo Marco Marchetti, Head of Digital Marketing Despar Nordest, ti fa comprendere subito che l’argomento lo appassiona, e molto. Secondo lui, sul cibo è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità.

In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti.
Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo.

Alle 15.35 abbiamo seguito l’appassionato talk di Domenico Romano – CEO Fandango Creators, intitolato
“Live a Life you will remember”. Secondo Domenico, un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.

La Masterclass e il Q&A di Fernando Machado

masterclass machado

Da molti, è stato uno dei momenti più attesi della prima giornata di N-Conference: la Masterclass di Fernando Machado, Chief Marketing Officer Activision Blizzard, Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It.

Porsi degli obiettivi impossibili e come raggiungerli. Questo il tema dell’intervento del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti, prima di avventurarsi in una nuova sfida, completamente diversa.

Certo, è normale avere paura e tentennare, davanti alle difficoltà, ma quello che conta è trovare il coraggio e buttarsi, senza farsi paralizzare dai dubbi.

Secondo Machado, il nuovo vantaggio competitivo è il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività.

Al termine della Masterclass, una imperdibile sessione di Q&A, in cui scoprire tutti “i segreti” di un CMO così coraggioso.

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Gli outfit di Mirko Pallera e Federica Bulega sono curati da Antony Morato e ThePaac

La storia siamo noi

La prima giornata di N-Conference è andata avanti con altri contenuti di grande livello: Alfredo Accatino, Chief Creative Officer di Filmmaster Events ha presentato Unbreakable: Storie di grandi Artisti.

alfredo accatino

Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai. “Di certo governi e organizzazioni sono in grado di creare grossi movimenti, ma io credo che siamo tutti noi, ogni giorno, a creare la storia“.

Dopo Alfredo, è stato il giornalista ed esperto di comunicazione Daniele Chieffi ad appassionarci con le storie di aziende for profit che hanno la forza di cambiare il mondo.

C’è una energia inesauribile che si muove nella società. Quella stessa energia permette ai brand di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico. Su questo tema, Mirko Pallera, CEO di Ninja ha intervistato Paola Zukar, Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme ai giovanissimi Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator. 

Prima dell’esibizione musicale finale di DJ DELTA, ha chiuso la giornata Federica Bulega, con il Ninja Academy Wrap up.

Una densa, densissima giornata ricca di contenuti e innovazione, di analisi di scenario e spunti per il futuro. Il tutto, in diretta streaming trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.

Domani ci aspetta il DAY2, con altri favolosi speaker e appassionanti contenuti con la verticale Industry powered by Banca Sella.

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domenico romano copertina

Diventare una star del Marketing partendo da Ninja: la storia di Domenico Romano

“Quello che ti serve è un nome e un cognome, e un orientamento su come raggiungere l’obiettivo. Devi riuscire a proiettarti nel futuro, capire cosa vuoi fare “da grande” e identificare la industry che ti interessa“.

Quali sono i passi essenziali che ci permettono di costruire una carriera di successo?

Domenico Romano, CEO di Fandango Club Creators e speaker di N-Conference, ha iniziato la sua carriera proprio da Ninja, mentre era ancora studente. Lo dice chiaramente: “era il 2006 e il loghetto di Ninja sul curriculum mi ha aperto molte porte, e sono riuscito a entrare in L’Oréal. Da lì, sono partito per gli USA, dove ho lavorato in Whole Foods. Poi sono rientrato in Italia per lavorare in McDonald’s come LSM Consultant prima e per Original Marines come CMO, poi“.

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Da Salerno a New York City

L’avventura di Domenico non si ferma qui: è poi ripartito alla volta degli amati Stati Uniti per diventare Direttore Marketing per USA, Canada e Messico di Natuzzi. Quindi il ritorno in Italia, per affrontare le sfide nel marcato asiatico di AW LAB come CMO.

Dopo 3 anni, il ruolo di CEO in Fandango Club Creators, un’azienda dinamica e attiva nel settore degli eventi da molti anni che ha sede nel milanese, in un campus di 5.000 metri quadrati, un incubatore di eccellenze che ospita aziende controllate e partecipate della società. Oggi, tra i loro clienti, ci sono grandi multinazionali dell’elettronica, enti sportivi, giganti del retail.

Anche N-Conference, il Business Visionary Event in programma il 27 e il 28 maggio 2021 in Digital Edition, sarà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.

Ninja è stato l’inizio del mio percorso: senza Mirko e Alex non sarei qui dove sono ora“. dice Domenico. “Il periodo in Ninja è stato come un master ad alta intensità e quello che ho imparato mi è servito moltissimo“.

Ovviamente, per sviluppare un percorso di successo e raggiungere grandi obiettivi, bisogna mettere in conto di superare anche diversi ostacoli. Diventare Unbreakable, insomma.

Quando ero in Ninja come Project Manager Junior, ho ricevuto una buona offerta da L’Oréal. Mirko e Alex mi hanno subito incoraggiato al cambiamento e a cogliere questa possibilità, ed è stata subito un’esperienza particolare, perché ero inserito nel programma Talent e hanno investito subito molto su di me, anche in formazione”, continua Domenico. “Dopo il cambiamento di alcune figure dell’azienda, l’idillio si è un po’ incrinato. Ho preferito quindi terminare gli studi della magistrale per propormi con maggiore forza all’azienda, con una sorta di impegnativa di assunzione”.

domenico romano

Da New York City a Milano

A questo punto della storia, la svolta: Domenico, nel frattempo, inizia a lavorare per Agritalia, il principale supplier italiano di Whole Foods, che gli propone di lasciare L’Oréal per frequentare un Master alla St. George University di Philadelfia. Ovviamente, accetta e, dopo due anni di studio, arriva un altro momento catartico.

Avevo un forte legame col territorio e la voglia di restituire qualcosa alla mia terra, a una Campania che meritava rispetto“.

Contemporaneamente, arrivano due proposte, una da Doria e una da McDonald’s. I tempi con McDonald’s di fanno lunghi e Domenico sceglie Doria. Proprio nel viaggio per il primo giorno di lavoro in azienda, già sul treno per raggiungere gli uffici la telefonata dell’Head Hunter di McDonald’s lo fa catapultare giù dal treno.

Il fascino della multinazionale era enorme. Si trattava di entrare in una vera e propria scuola, imparare il metodo ed essere proiettato all’interno di un percorso di crescita in cui sei accompagnato in tutti gli step“.

In McDonald’s fa carriera molto velocemente e gli arriva così la proposta di diventare Direttore Marketing di Original Marines. Un’altra occasione da non lasciarsi sfuggire: un team di 13 persone e un budget milionario da gestire.

Dopo 3 anni, il lavoro con Natuzzi lo riporta negli amati Stati Uniti ma il forte interesse a scoprire i mercati dell’Asia si incrocia con la richiesta di AW LAB, che puntava su di lui per spostarsi a Singapore. E allora tutto cambia, di nuovo: l’azienda è diventata velocemente quasi una media company e il Dipartimento Marketing da centro di costo si era trasformato quasi completamente centro di revenue.

Ora, Domenico Romano è CEO di Fandango Club Creators, un’azienda che si è trasformata in una holding. Una “occasione magica“, come la definisce Domenico, per la quale è stato fortemente voluto da Marco Moretti, Presidente del CDA.

“È un po’ come un padrino per me, ci conosciamo da quando avevo 18 anni, cioè da quando facevo l’animatore turistico per pagarmi gli studi. Non ho saputo dirgli di no: è un amore iniziato molto tempo fa e, adesso, sono pronto“.

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agenda e ospiti N-Conference

N-Conference: agenda e ospiti delle due giornate del Business Visionary Event

N-Conference celebrerà le Unbreakable Companies, aziende e persone capaci di sopravvivere alla crisi grazie alla voglia di innovare e guardare oltre le difficoltà.

Grazie alla piattaforma Umans™, N-Conference vivrà in digitale e sarà possibile seguire gli interventi degli speaker, visitare i Virtual Stand dei Partner, fare Networking nella Lounge digitale, interagire con ospiti e partecipanti e personalizzare la propria esperienza di fruizione dell’evento. Sarà in diretta online il 27 e il 28 maggio 2021 e verrà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.

Oltre 30 gli speaker tra esperti e professionisti del panorama economico digitale internazionale.

Al centro ci saranno proprio quelle realtà che sono state in grado di reinventarsi, esplorando nuovi modi di stare sul mercato. Ma sarà anche l’occasione di conoscere e imparare da chi è in grado di trasformare gli ostacoli in opportunità e agire fuori dagli schemi per dominare il futuro.

L’evento ruoterà intorno a 3 vertical track:

    • Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
    • Culture, per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
    • Industry, per studiare le aziende e le industrie che guidano il cambiamento del mercato valorizzando il capitale umano, integrando le tecnologie e puntando a risolvere i problemi della società in modo innovativo, powered by Banca Sella.

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DAY 1 – 27 Maggio 2021 – Vertical Tecnology

9:30 Start

DJ performance + Welcome di Mirko Pallera

9:50 Envisioning

Giose Milli/Daniela Uslenghi AD Istituto Hoffman ed Executive Coach
Stay Present!
Meditazione, visione guidata e coaching potenzianti per aiutare i partecipanti a sfruttare al massimo delle proprie capacità l’esperienza N-Conference.

10:00  Keynote Scenario

nconf ivan ortenzi

Ivan Ortenzi – Chief Innovation Evangelist Gruppo BIP
Benvenuti nel Mondo Ibrido
Viaggio negli scenari e nelle tecnologie che sono in grado di plasmare la società, le aziende, le istituzioni e le nostre vite del prossimo futuro.

10:20 Keynote Speech

Gianluca Mauro – Founder AI Academy
AI is the new electricity” e trasformerà ogni industria
Cos’è e come funziona davvero l’AI? Cosa può e cosa non può fare e quali sono i settori in cui si aprono incredibili opportunità di business. 

10:55 Keynote Speech

Leonardo Maria De RossiDirettore corso “The Blockchain Journey”, SDA Bocconi
Il vero potenziale della Blockchain e le sue applicazioni aziendali
Criptovalute, NFT, Blockchain, Bitcoin: siamo di fronte ad una bolla speculativa o ad una tecnologia che rappresenta l’inizio di una rivoluzione finanziaria? 

11:25 Performance DJ DELTA

11:35 Keynote Stories

nconf temporelli

Massimo Temporelli – Fisico e Co-founder TheFabLab
Nikola Tesla, il genio della rivoluzione elettrica
Lo scienziato che ha cambiato la storia della scienza e della tecnologia a tal punto che le sue invenzioni sono considerate dall’Unesco patrimonio universale dell’umanità.

11:45 Keynote Speech

barbara carfagna nconference

Barbara Carfagna – Giornalista TG1 RAI e autrice “Codice”
Il Codice della vita Digitale
Esperienze e scenari della vita digitale attraverso le interviste ai più grandi esperti di innovazione al mondo.

12:00 Keynote Speech

Quang Ngo Dinh – VP Consumer Market TIM
Gigabit Society & Smartlife, l’eredità della pandemia sulle abitudini quotidiane
Dallo smart working alla didattica a distanza fino al tempo libero, la pandemia ha stravolto per sempre le abitudini quotidiane, ridefinendo i confini tra lavoro, studio e vita privata.  

12:15  Keynote Speech

Mauro Rubin – CEO JoinPad
Porta il tuo business nel futuro con AR e VR
Le tecnologie immersive potenziano la nostra capacità di assimilare e usare in modo efficiente le informazioni nel lavoro e nella vita quotidiana, incrementando la nostra intelligenza e creatività.

12:30 Keynote Speech

Vincenzo Riili  VIDEO – Chief Marketing Officer, Google Italy
Trasformazione Digitale e la nuova normalità
La trasformazione digitale di cui parliamo da anni e che sembrava così lontana è arrivata. Ecco cosa abbiamo scoperto durante la pandemia e come la tecnologia può supportare la crescita del business. E come questa sia la nuova normalità.

12:45 Saluto Assessore alla Formazione e lavoro Melania De Nichilo Rizzoli

12:50 Ninja Academy Wrap up

Federica Bulega – Corporate Training Manager

13:00 Saluti di Mirko Pallera + DJ performance

 

DAY 1 – Parte II – 27 Maggio 2021 – Vertical Culture

14:30 Start

DJ performance + Welcome di Mirko Pallera

14:45 Keynote Scenario

zampano nconference

Alessia Zampano  – Consumer Culture Specialist
La Nuova Stra-ordinarietà
Quali sfide attendono brand e aziende nell’era post-Covid? Una panoramica sui cambiamenti innescati e accelerati dalla pandemia che stanno trasformando i nostri stili di vita e ridefinendo lo scenario globale dei consumi. 

15:05 Speech

Antonio Marrari Head of Marketing AW LAB
WALK THE WALK (NOT TALK THE TALK)
Come costruire un brand rilevante per la GenZ, il più grande gruppo di persone al mondo, determinandone il valore e la forza competitiva

15:20 Keynote Speech

Marco Marchetti – Head of Digital Marketing Despar Nordest
Tra alimentazione consapevole e impossible foods: le nuove frontiere del cibo e della cultura alimentare
Sul cibo, da questo momento, è vietato scherzare. Non è più solo piacere, ma assume nuovi valori: ambiente, comunità, persone e sostenibilità.
In passato il marketing è stato usato come modello per escogitare trappole, oggi serve per guardare in faccia le sfide e fare qualcosa di buono per tutti.
Essere gli esempi di nuove scelte alimentari e adottare nuove abitudini è l’unica via per lasciare un segno positivo [ognuno di noi può trasformarsi in un progetto «sostenibile»]
Non è più una questione di sapere ma di agire. Non aspettiamo il miracolo, il miracolo siamo noi che viviamo qui e ora.

15:35 Keynote Speech

Domenico Romano – CEO Fandango Creators
Live a Life you will remember
Un uomo è un uomo fino a quando ha una storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarlo.

15:50 Masterclass

machado nconf

Fernando Machado – Chief Marketing Officer Activision Blizzard
Be Afraid. Be Very Afraid. But Do It.
Il nuovo vantaggio competitivo? È Il coraggio di quei brand che non hanno paura di osare, grazie alla tecnologia e alla creatività. Raggiungi obiettivi impossibili imparando i segreti del CMO che ha portato le campagne Burger King sulla bocca di tutti.

16:30 Q&A con Fernando Machado

16:55 Keynotes Stories

Alfredo Accatino – Chief Creative Officer Filmmaster Events
Unbreakable: Storie di grandi Artisti
Una storia dell’arte parallela a quella mainstream per far vincere, almeno una volta, quelli che non hanno vinto mai.

17:05 Keynotes Speech

Daniele Chieffi – Giornalista ed esperto di comunicazione
Benefit Corporation e la Nuova Era del Capitalismo 
Come le aziende for profit con una missione sociale vogliono cambiare il mondo 

17:20 Talk

Mirko Pallera, Founder & CEO Ninja Intervista Paola Zukar Hip hop Manager e Founder TRX Radio, insieme a Emiliano Marini, Color Caster, e Daniele Davì, Content Creator
Quando i Brand cavalcano le onde dei movimenti sociali
C’è una energia inesauribile che si muove nella società. E’ quell’energia che permette alle marche di restare rilevanti e di ri-connettersi con il pubblico al di là di ogni cambiamento tecnologico. 

17:40 Ninja Academy Wrap up

Federica Bulega – Corporate Training Manager

17:50 Performance Dj DELTA e Saluti

 

DAY 2 – 28 Maggio 2021 – Vertical Industry

9:30 Start

DJ performance + Welcome di Mirko Pallera

9:45 Stay Present

nconf uslenghi

Giosé Milli/Daniela Uslenghi – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach
Stay Present! 
Attraverso una meditazione vedica guidata, alleniamo la presenza attraverso l’esperienza di compassione verso se stessi e verso gli altri. 

10:00 Keynote Scenario

Luca Eleuteri – Co-Founder & Socio Casaleggio Associati
Le Smart Company: l’evoluzione dell’azienda con la 4° rivoluzione industriale
Sostenibili, orientate al business ma anche alla società, flessibili, tecnologiche ed esponenziali.

10:15 Keynote Speech

Bruno Bertelli – Global CCO Publicis WW
Never let a good crisis go to waste
Questa è un’era di molteplici crisi, dal Covid-19 al cambiamento climatico, ma anche un’era stimolante per i marchi. Che per vincere, oggi, devono pensare e agire in modi nuovi. Non prepararsi alla crisi, bensì al futuro a lungo termine.

10:30 Keynote Speech

Laura Fineo – Responsabile Marketing Banca Sella
Co–creare con l’ecosistema per generare valore al cliente: challenge e matchmaking potrebbero essere i due casi concreti che sostanziano.

10:50 Keynote Stories

Matteo Demonte – Autore, illustratore e videomaker
La Storia di Mario Tchou 
L’ingegnere cinese di Olivetti inventore del primo computer italiano.

11:00 Keynote Speech

Nick Roope – Co-founder Lovie Awards
Trends in Social and Digital Creativity 
Dall’esperienza di uno dei premi mondiali della creatività digitale, consigli, best case e insight per conquistare le vette dei Social.

11:45 Keynote Speech

Marco Soranno – Esports Product Manager PG Esports
Un giro d’affari da più di 1 miliardo può essere considerato ancora un gioco?
Gli eSports stanno rivoluzionando il mondo dell’intrattenimento, riscrivendone le regole. In Italia gli esperti sono ancora divisi tra freddo scetticismo e acceso entusiasmo. Scopriamo chi ha ragione.

12:00 Keynote Stories

Guido Stratta – Head of People & Organisation Enel Group
Diventare antifragile con la Leadership Gentile
In un mondo con sempre più connessioni e meno contatti umani, il valore della gentilezza può fare la differenza nel cambiare i mindset e riscrivere i modelli di leadership.

12:10 Keynote Speech

Daniele Alberti – Co-founder & Partner Starboost
L’impresa del futuro, valori e pratiche delle aziende di domani
Come sfruttare l’era della globalizzazione e delle tecnologie per creare un’economia più inclusiva e sostenibile e mettere le basi per la società in cui vorremmo vivere.

12:15 Keynote Speech

federica bulega nconf

Federica Bulega – Corporate Training Manager Ninja Academy
Learning 2031: what’s next in corporate education
Al cuore della crescita di un business c’è sempre la formazione delle persone. Un viaggio fra teorie, trend emergenti e tecnologie che plasmeranno il futuro dell’apprendimento aziendale. Con una sorpresa finale: la presentazione di un nuovo progetto Ninja Academy dedicato alle aziende, frutto di oltre due anni di lavoro.

12:30 Keynote Speech

Pietro Bonomo – Growth Hacker & Founder Viral Octopus
Godersi la vita mentre i robot lavorano per te
Come tagliare fino al 90% delle operazioni ripetitive grazie alle automazioni e vivere felice

12:45 Keynote Stories

Roberto Ascione Nconf

Roberto Ascione – CEO & Founder Healthware Group
Il futuro della salute 
Come la tecnologia digitale sta rivoluzionando la medicina (e la nostra vita)

13:00 Keynote Stories

Stefano Polato – Chef e Food consultant
Cosa ho imparato cucinando per gli astronauti
Il legame fra alimentazione e performance e cosa la ricerca spaziale può offrire (in ambito food) a noi terrestri

13:10 Innovator Pitch

Danilo Schipani Chief Marketing Officer di Copernico
Creare un’azienda agile: dallo smart working ai nuovi luoghi di lavoro
Oggi si sprecano definizioni, neologismi, opinioni su dove andranno gli uffici in futuro. Per capire la direzione del cambiamento bisogna considerare: il ruolo dello spazio di lavoro in un’azienda agile, la gestione efficiente delle risorse, la sicurezza e l’attenzione allo sviluppo delle persone.

13:20 Innovator Pitch

guanci nconference

Andrea Guanci – Marketing Director MSC Crociere
Endless Consumer Journey e la CX allargata
Il processo decisionale del consumatore interpretato come un vero e proprio viaggio che parte dal sogno per finire nei ricordi. E da questi cominciare di nuovo.

13:30 Ninja Academy Wrap up

Federica Bulega – Corporate Training Manager

13:40 Saluti di Mirko Pallera + DJ performance

 

DAY 2 – PARTE II – 28 Maggio 2021 – Ninja Virtual Gala Awards

14:30 Start

DJ performance + Welcome di Mirko Pallera

14: 45 Keynote Stories

Giosé Milli – AD Istituto Hoffman ed Executive Coach
Stay Present!
Con la tecnica del Coaching evolutivo e una visualizzazione guidata i partecipanti saranno portati a creare senza limiti una visione per la loro vita. Se immagini, puoi! 

15:15 Networking

Giosé Milli  AD Istituto Hoffman ed Executive Coach

L’intera attività sarà dedicata a creare e coltivare relazione tra i partecipanti Premium.

17:00 Virtual Gala Ninja Awards

18:00 Saluti di Mirko Pallera + DJ performance

 

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ninja van tour

In viaggio verso N-Conference: ecco gli Unbreakable raggiunti dal Ninja Van

N-Conference celebrerà le Unbreakable Companies, aziende e persone capaci di sopravvivere alla crisi grazie alla voglia di innovare e guardare oltre le difficoltà.

Sarà in diretta online il 27 e il 28 maggio 2021 e verrà trasmesso dagli studi di Fandango Club Creators.

Al centro dell’evento ci saranno proprio quelle realtà che sono state in grado di reinventarsi, esplorando nuovi modi di stare sul mercato. Ma sarà anche l’occasione di conoscere e imparare da chi è in grado di trasformare gli ostacoli in opportunità e agire fuori dagli schemi per dominare il futuro.

ninja van tour

Il Viaggio in Van per Cambiare il Futuro – Trailer Unbreakable Tour

Il Ninja Van sta accompagnando Mirko Pallera nell’Unbreakable Tour di N-Conference 2021 in giro per l’Italia, per conoscere Aziende, Persone e Progetti che cambiano il futuro. Storie di chi vuole reinventarsi e trovare nuove strade.

Incoraggiare le aziende a diventare Unbreakable in 10 tappe

La prima tappa di questo incredibile viaggio è Salerno, porta della Costiera Amalfitana: la panoramica con il drone è mozzafiato!

Il #NinjaVan fa tappa dal partner di N-Conference Industria Grafica FG, che lo riveste a tema Unbreakable Tour, con un allestimento fatto di speciali adesivi personalizzati con le tappe del viaggio.

Ora è colmo di gadget: dalle t-shirt Ninja ad adesivi, tappetini, roll-up e teli mari personalizzati.

Tutti i particolari tecnici e organizzativi per raccontare il tour sono stati organizzati con il gruppo Ninja tappa per tappa, e ci si prepara per i primi speciali incontri con alcuni degli Unbreakable Speaker e Unbreakable Partner, ma non solo.

La scuola che educa i nativi digitali al futuro

La prima tappa del viaggio è Frascati, per visitare Little Genius International, la scuola privata che prepara al futuro i bambini nativi digitali dai 2 ai 12 anni.

Un istituto bilingue dalla metodologia didattica innovativa e digitale, impostata sull’innovazione tecnologica, sullo studio del coding e della robotica, ma anche, da quest’anno, su lezioni di cinese e di etica.

L’incontro è con Samia Xena Rinaldi, Governance, Compliance, Benefit Officer di Little Genius, per un tour della scuola, dalla biblioteca alle aule.

La sede è un’avanguardistica struttura in bioarchitettura, detta “l’edificio che respira”, perché ha un sistema di purificazione che trasforma le sostanze nocive in ossigeno da immettere nell’ambiente. Un sistema che si è rivelato un alleato per la prevenzione anti Covid-19.

Droni, stampanti 3D e bracci meccanici.  “Dobbiamo insegnare ai bambini a non subire le tecnologie ma ad applicare la loro creatività e le loro capacità naturali sfruttando i mezzi tecnologici in modo corretto e intelligente” dice Samia.

Questo l’obiettivo della scuola 4.0 per l’educazione dei nativi digitali alle nuove tecnologie.

Da un maestro degli eventi per capire come rilanciare il settore

La visita alla scuola internazionale di Roma Little Genius è terminata con un misto fra l’entusiasmo di aver scoperto questa incredibile Unbreakable Story e l’amaro in bocca di sapere che solo pochi bambini hanno la fortuna di frequentare un posto così.

Il viaggio prosegue verso Roma, dove l’appuntamento è con un Unbreakable Speaker d’eccezione, Alfredo Accatino, Chief Creative Officer di Filmmaster Events.

Alfredo è il creativo e l’autore che ha firmato alcuni tra i più grandi eventi degli ultimi anni. Tra questi, è stato direttore artistico delle Cerimonie di Apertura e di Chiusura dell’Expo Milano 2015 nonché delle Cerimonie Olimpiche e Paralimpiche di Torino 2006.

A N-Conference curerà uno speech dal titolo “Unbreakable: Storie di grandi Artisti”. Nel video, qualche anticipazione sulle “storie dell’arte che cambieranno la storia dell’arte”, mentre ci mostra le opere d’arte nella sua splendida casa.

Come gli algoritmi cambiano il consenso della società

Sul Ponte della Musica, uno di quei luoghi della “nuova socialità”, durante la tappa romana del viaggio in van, Mirko incontra Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice del TG1 e autrice del programma “Codice, la vita è digitale”.

Barbara, che sarà tra i top speaker di N-Conference, racconta degli inizi della sua carriera, della sua prima apparizione in tv e dei primissimi incarichi.

Ci svela chi e che cosa l’ha ispirata a diventare giornalista televisiva, come ha iniziato nel mondo dell’informazione e in che modo ha ottenuto la prima collaborazione importante.

Poi l’arrivo in Rai, prima come assistente ai programmi e poi come giornalista del Tg.

Barbara ci svela anche la sua personale formula per essere Unbreakable, che non passa per forza attraverso un percorso stabilito da seguire pedissequamente, ma piuttosto dalla capacità di cambiare rotta per non infrangersi.

Una connessione 5G nel tuo Van per vivere e lavorare al meglio

Uno degli aspetti più importanti quando fai smart working da digital nomad, è dotarsi di una connessione super veloce. Soprattutto se hai bisogno di trasferire file pesanti per produrre video come questo.

Sarebbe davvero frustrante raccogliere storie entusiasmanti e non riuscire a condividerle con più persone possibile a causa di problemi di upload.

Il supporto di TIM, main partner e prima azienda ad aver creduto, insieme a AW LAB e a Banca Sella, nel progetto N-Conference, è stato essenziale per risolvere la situazione.

Grazie al modem Onda 5G, un dispositivo di nuova generazione gentilmente offerto da TIM, Mirko ha potuto collegarsi alla velocità della luce, con ben 2 Giga di download e 70 Mega di upload al secondo e condividere, praticamente in tempo reale, i video 4K con il team Ninja, per fare lavoro di squadra e raccontare il  viaggio in van.

Poi, nelle Marche, una tappa tecnica: per il Ninja Van è il momento della manutenzione. La sosta notturna è a Pesaro, su uno spettacolare promontorio. Quindi si riparte alla volta di Bologna, per nuove incredibili storie.

Quando la campagna arriva a casa tua: come è nato l’eCommerce dell’Orto di Barbieri

Assieme a Esther Intile, Event Manager di N-Conference, il Ninja Van raggiunge L’Orto di Barbieri, a Granarolo dell’Emilia, dove Gianni Barbieri e sua moglie Angela, da veri Unbreakable, raccontano come hanno rivoluzionato completamente il loro business attraverso l’eCommerce.

L’azienda, fondata nel 1956 papà Giorgio, negli anni si è trasformata da multi-coltura a mono-coltura, servendo la grande distribuzione, per poi tornare all’origine. Sempre con un comune denominatore: il rispetto della terra e del prodotto.

Angela e il figlio Alex sono stati per L’Orto “leva del cambiamento”, convincendo Gianni a esplorare nuove strade e dando la spinta al processo di trasformazione digitale dell’azienda, accelerato dalle nuove esigenze della pandemia.

Il primo step è stato l’apertura di un profilo Instagram, cui era collegato un numero WhatsApp che raccoglieva i primi ordini, quindi si procedeva alla consegna a domicilio. Tutti i passaggi erano all’inizio gestiti internamente. Poi il passaggio prima alla piattaforma per l’eCommerce Weekly e poi a Shopify.

Uscire dalla “zona di comfort”, sperimentando nuovi servizi e modalità ma senza perdere il contatto umano: è questa la formula vincente da Unbreakable della famiglia Barbieri.

Il viaggio in camper ricomincia, dopo aver toccato con mano, e anche assaggiato, quanto può essere “buono” il cambiamento quando nasce dalla passione, dall’amore e dal coraggio.

Ammagamma: l’intelligenza artificiale per guidare il cambiamento della società

In Emilia c’è un progetto straordinario: si chiama Ammagamma e aiuta le aziende a essere Unbreakable, evolvendosi con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Il founder, Fabio Ferrari, racconta il suo percorso di formazione e la scelta di lasciare il dottorato per inseguire una missione: ottimizzare i processi industriali attraverso i numeri, la sua grande passione.

Ci mostra il Convento delle Orsoline di Modena, sede “unconventional” dell’azienda, dove i dipendenti “convivono” con le suore, in un’incredibile atmosfera che fonde antico e moderno e il laboratorio dove Ammagamma ospita le scuole che guardano al futuro, con il progetto “Educare a pensare”.

Alle pareti, è affisso il “Manifesto della razionalità sensibile”, guida e riferimento nelle decisioni quotidiane: credo che tutte le aziende dovrebbero averne uno!

Aule e corridoi sono pieni di grafici che rappresentano i risultati dei lavori: “Li raffiguriamo per renderli sensibili”, spiega il founder.

Descrive l’intelligenza artificiale come la spiegherebbe ai bambini: dice che con loro è più facile perché “non sono stati influenzati da chi voleva distorcere il mercato”. Poi parla del fascino di questa materia, fatta di “artigiani della matematica”, e di dove secondo lui risiede realmente la sua “intelligenza”.

Essere Unbreakable, oggi, può significare anche questo: avere la capacità di dare un impatto sociale ed etico agli strumenti avveniristici che abbiamo a disposizione, come l’intelligenza artificiale, e di renderli tangibili nella vita delle persone.

Podcast marketing: come una startup sta rivoluzionando il settore

La nuova Unbreakable Story è quella di Francesco Tassi, founder di Vois, una realtà attiva nel mondo del branded podcast, uno dei fenomeni digitali del momento. Francesco è anche autore di un podcast tra i più interessanti in circolazione: “Io credo”.

Il suo team ha trasformato i limiti imposti dalla pandemia nell’occasione per cercare nuovi stimoli creativi in giro per il mondo, dalla Sardegna fino alle Canarie.

Dalla nascita di Vois, le cose non sono andate subito nel verso giusto: il primo prodotto, ForTune, una radio personalizzata che mescolava podcast e musica e suggeriva i contenuti in base agli interessi, è stato un flop. “Era troppo presto”.

Ma essere Unbreakable vuol dire anche non arrendersi alla prima sconfitta. Come ha fatto Francesco, e come hanno fatto tanti altri “innovatori”, dietro progetti come Twitch o Groupon, grazie alla capacità di tirare il freno, riflettere sui dati e cambiare strada.

Dal momento più nero, quello del ridimensionamento e di due anni senza stipendio, arriva un bando vinto a Torino e una collaborazione con BMW. Quindi la rinascita, grazie alla scelta decisiva di virare dal mezzo (l’app) al contenuto (il podcast), declinato in branded podcast, podcast advertising, original podcast e tanto altro, e di portare l’influencer marketing nel mondo dei podcast.

Il viaggio per raggiungere persone e aziende Unbreakable continua! Puoi seguire il tour di Mirko con il Ninja Van sul suo canale YouTube. Iscriviti al canale per non perdere nessun aggiornamento, oppure segui la cronaca dell’Unbreakable Tour, tappa per tappa, attraverso la pagina Instagram di N-Conference.

Qualche dettaglio su N-Conference

L’evento ruoterà intorno a 3 vertical track:

  • Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
  • Culture, per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW-LAB.
  • Industry, per studiare le aziende e le industrie che guidano il cambiamento del mercato valorizzando il capitale umano, integrando le tecnologie e puntando a risolvere i problemi della società in modo innovativo, powered by Banca Sella.

Tra i momenti più attesi, l’assegnazione, con votazione in diretta, dei Ninja Awards, premi per i professionisti e le aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja.

Ninja Awards di N-Conference: ecco le nomination per il Business Visionary Event

Manca ormai pochissimo a N-Conference, il primo grande evento Ninja dedicato al Business del futuro.

Grazie alla piattaforma Umans™, N-Conference vivrà in digitale e sarà possibile seguire gli interventi degli speaker, visitare i Virtual Stand dei Partner, fare Networking nella Lounge digitale, interagire con ospiti e partecipanti e personalizzare la propria esperienza di fruizione dell’evento.

Oltre 30 gli speaker tra esperti e professionisti del panorama economico digitale internazionale.

N-Conference, il Business Visionary Event di Ninja in programma il 27 e il 28 maggio 2021 in Digital Edition, in collaborazione con i main partner TIM, AW LAB e Banca Sella, premierà simbolicamente talenti, professionisti e aziende che hanno saputo trasmettere alla collettività la filosofia Ninja.
E sarà il pubblico a decretare i vincitori tra coloro che si sono contraddistinti nella Digital Industry per tecnologia, approccio e valori: durante N-Conference 2021 si potrà votare in diretta le aziende, le persone e i progetti più meritevoli per ciascuna categoria.

>> Prenota uno degli ultimissimi ticket free e partecipa anche tu alla votazione <<

Scopriamo insieme le nomination dei Ninja Awards.

ninja awards logo

Ninja Celebrity

ninja celebrity

Un riconoscimento dedicato al personaggio pubblico che è stato capace di utilizzare il marketing e la comunicazione per creare autorevolezza e riconoscibilità promuovendo idee e approcci innovativi.

  • The Jackal
  • Estetista Cinica
  • The Ferragnez
  • Matteo Flora

Ninja Talent

ninja talent

Un riconoscimento dedicato al professionista che si è distinto, soprattutto nella Community Ninja, attraverso il proprio talento e la propria passione, creando un impatto concreto con le attività svolte.

  • Domenico Romano
  • Felicia Mammone
  • Filippo Giotto
  • Alberto Maestri

Ninja Marketer

ninja marketer

Un riconoscimento dedicato al Marketing Manager e al suo team che in azienda è riuscito a creare un progetto o un’attività volta a generare valore per il brand attraverso un approccio e una comunicazione distintivi.

  • Carlo Colpo – Lavazza Brand Home Director
  • Paolo Lorenzoni – Country Director of Marketing – NETFLIX
  • Gianluca Di Tondo – Group Chief Marketing Officer di Barilla
  • Julia Schwoerer  – Vice President Marketing Mulino Bianco

Ninja HR

Un riconoscimento dedicato all’HR Manager e all’azienda che nella gestione delle risorse umane si sono distinti per attività di people management e per una cultura aziendale innovativa.

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  • Vittorio Maria Carparelli – Amex
  • Gianfranco Chimirri – Unilever Foods Solutions
  • Amelia Parente – Roche
  • Clemente Perrone – Sirti

Ninja Company

Un riconoscimento dedicato all’azienda che è riuscita a distinguersi per innovazione, approccio e valori, diventando un punto di riferimento nel proprio settore.

ninja company

  • Weroad
  • Pastificio Rummo
  • Ammagamma

Ninja Culture

ninja culture

Un riconoscimento dedicato alla personalità e alle idee che sono diventate di ispirazione e che portano avanti l’evoluzione sociale e spirituale della società

  • Michelangelo Tagliaferri – Accademia di Comunicazione
  • Bernard Cova – Kedge Business School
  • Guido Stratta – Direttore People & Organisation Gruppo Enel

Ninja Leader

Un riconoscimento all’imprenditore che ha saputo creare una filosofia innovativa nella propria azienda valorizzando le risorse umane e un approccio innovativo al business.

ninja leader

  • Renzo Rosso – Presidente di OTB
  • Brunello Cucinelli – Fondatore di Brunello Cucinelli
  • Niccolò Branca – Presidente e Amministratore Delegato della Holding del Gruppo Branca International S.p.A
  • Norma Rossetti – General Manager MySecretCase

Ninja Media

Un riconoscimento alla realtà editoriale che è riuscita a creare una trasformazione concreta e positiva in ambito media e intrattenimento digitale.

ninja media

  • Will Media
  • Freeda
  • The Post Internazionale

Ninja Agency

Un riconoscimento all’agenzia più innovativa che è riuscita a integrare nel suo DNA la creatività con una forte componente tecnologica per supportare il business dei propri clienti.

ninja agency

  • Dude
  • Caffeina
  • Connexia

Ninja Benefit

Un riconoscimento all’organizzazione no profit (o alla società benefit) che è riuscita a creare un impatto significativo dedicandosi alla salvaguardia dell’ambiente o all’inclusione sociale.

  • Fondazione Mediolanum
  • Lifegate
  • Little Genius

Come votare i tuoi preferiti

Sono dieci le categorie per l’assegnazione dei premi: Ninja Marketer, Ninja Company, Ninja Celebrity, Ninja Benefit, Ninja HR, Ninja Media, Ninja Agency, Ninja Talent e Ninja Leader.

Le aziende, i talenti e le persone incluse nelle nomination per i Ninja Awards sono stai selezionati grazie alla community: sono infatti quelli che hanno ricevuto più segnalazioni e preferenze durante la fase di candidatura. Ora “si sfideranno virtualmente” durante l’evento per aggiudicarsi il titolo di “Unbreakable del business”.

La votazione avverrà in diretta durante l’evento: per partecipare, affrettati a prenotare il tuo posto cliccando qui.

Qualche dettaglio su N-Conference

L’evento ruoterà intorno a 3 vertical track:

    • Technology, per scoprire insieme le nuove opportunità dell’AI e del Machine Learning per il business, il Martech e l’Automazione dei processi di vendita e customer support e familiarizzare con parole chiave del futuro presente come Blockchain, Cryptocurrency, AR & VR, powered by TIM.
    • Culture, per esplorare come la tecnologia sta plasmando generazioni sempre più connesse e digitali, attente ai valori e alla sostenibilità e critiche verso le tradizionali regole del lavoro e modalità di consumo, powered by AW LAB.
    • Industry, per studiare le aziende e le industrie che guidano il cambiamento del mercato valorizzando il capitale umano, integrando le tecnologie e puntando a risolvere i problemi della società in modo innovativo, powered by Banca Sella.

>> Prenota uno degli ultimissimi ticket free e vota anche tu i tuoi beniamini ai Ninja Awards <<

esperienza di shopping online - consigli di Pinterest

L’importanza di una forte esperienza di shopping online per la valorizzazione delle piccole imprese

Quest’ultimo anno le vendite eCommerce sono aumentate come mai prima d’ora.

Anche con la riapertura in alcune parti del mondo dei negozi fisici, questo nuovo approccio allo shopping ha lasciato un segno nel comportamento dei consumatori.

Secondo Shopping Index, il report trimestrale di Salesforce, l’eCommerce continua a crescere a grande velocità: nel primo trimestre del 2021 è cresciuto del 58% contro il 17% del primo trimestre 2020. Solo in Italia il trend è aumentato del 78%, posizionando quindi il Paese al quarto posto degli stati con il più alto aumento percentuale dopo il Canada, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna.

eCommerce

Mentre la maggior parte dei rivenditori più grandi, già prima di questo periodo di distanziamento sociale, aveva una solida presenza online, molte piccole imprese si affidavano all’esperienza in-store e hanno, quindi, dovuto rapidamente adattarsi al cambiamento.

Guardando al futuro dell’eCommerce, è chiaro che la partecipazione online delle piccole imprese che vogliono massimizzare il loro successo ed essere all’altezza della concorrenza non è più un’opzione negoziabile.

“La presenza online è solo il primo passo. ‘Mantenere il ritmo’ non è più sufficiente per il successo e nemmeno per la sopravvivenza. Nel mondo post-pandemico, brand e rivenditori devono guardare al comportamento dei consumatori da una prospettiva digitale e devono adottare strumenti che anticipano ciò che i clienti vorranno negli anni a venire. Chi per vendere ha sempre e solo fatto affidamento sull’esperienza in-store ora deve trovare nuovi modi per far sì che i clienti li scoprano e si facciano un’idea dei loro prodotti, creando un’esperienza di fuga dalla realtà”, commenta Martin Machinandiarena, Head of SMBs for Europe di Pinterest.

La crescita delle PMI

Il processo di digitalizzazione è fondamentale per le piccole e medie imprese, anche perché queste devono lottare per affermarsi sul mercato più delle altre. Rappresenta, quindi, il beneficio più consistente a livello di competitività.

Trasformazione digitale non significa solo reagire ai problemi attuali, ma anche essere proattivi nell’anticipare i problemi futuri. Questo processo, infatti, può consentire alle aziende di rendere il loro business a prova di futuro e di accelerare la loro crescita aumentando il valore del servizio che forniscono ai clienti.

La tecnologia come strumento fondamentale per le PMI

Le piccole imprese di fronte alle enormi sfide presentate dal COVID-19 hanno dimostrato resilienza. Molte aziende per restare sul mercato si sono evolute, con il 42% dei proprietari di piccole imprese che, secondo un sondaggio di Simply Business, a seguito della pandemia si sentono di dipendere di più dal digitale.

La realtà aumentata a servizio dei dispositivi mobili è uno degli elementi che stanno guidando la rivoluzione in arrivo nella vendita al dettaglio a distanza e permette ai rivenditori di sfruttare i vantaggi sia dell’online che dell’offline, rendendo più facile passare dal pensiero dell’acquisto all’acquisto effettivo.

Mentre le piccole imprese si adattano a nuove realtà, è fondamentale che continuino a individuare la tecnologia che permette loro non solo di sopravvivere, ma di prosperare: gli smartphone continueranno a trasformare lo shopping e rimarranno cruciali nel coinvolgimento dei consumatori.

La pandemia, infatti, ha portato ad un aumento del 60% del traffico internet e in Italia il 72% delle persone ha passato più tempo sul proprio smartphone (Fonte: Casaleggio Associati, E-commerce in Italia 2020).

LEGGI ANCHE: eCommerce in Italia 2021: cala il fatturato, 3milioni nuovi utenti. Il report

Il ruolo di Pinterest: il caso di Cliomakeup, Rothy’s e Sukoshi Mart

Mentre molte piccole imprese provano a tenere il passo in questi tempi incerti, Pinterest è uno strumento che cerca essenzialmente di livellare il campo d’azione, in quanto sulla piattaforma imprese di qualsiasi dimensione hanno le stesse possibilità di essere scoperte e di entrare in contatto con nuovi clienti interessati e che stanno pianificando i loro acquisti.

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Pinterest permette anche alle PMI di offrire un’esperienza di shopping online simile a quella dei negozi offline navigando tra i reparti, vedendo le collezioni curate dai rivenditori e confrontando i prezzi.

Pinterest e Shopify hanno recentemente annunciato l’espansione della loro partnership in altri 27 paesi, tra cui l’Italia.

Ora più di 1,7 milioni di venditori Shopify di tutto il mondo hanno a loro disposizione un modo semplice per mostrare i loro prodotti ai più di 475 milioni di utenti Pinterest attivi mensilmente a livello globale e trasformarli in Pin acquistabili e reperibili su tutta la piattaforma.

I commercianti Shopify che si appoggiano a Pinterest avranno anche accesso per la prima volta al Retargeting Dinamico, che permetterà loro di mettersi nuovamente in contatto con i Pinners che hanno già espresso interesse per i loro prodotti sulla piattaforma.

Le aziende presenti su Shopify, come ClioMakeUp, Rothy’s e Sukoshi Mart, hanno già registrato ottimi risultati grazie all’utilizzo dell’app di Pinterest su Shopify.

ClioMakeUp, il marchio di bellezza italiano ha creato uno shop su Pinterest per connettersi con nuovi clienti.

“Nell’era Covid-19, l’online ha assunto un ruolo sempre più centrale. Per questo, abbiamo intensificato i nostri sforzi per essere presenti in maniera costante sia sui social media che sul web”, ha dichiarato Claudio Midolo – Co-Founder & CTO @ ClioMakeUp. “Abilitando l’integrazione Pinterest-Shopify daremo vita a un flusso di interazione virtuoso grazie al quale gli utenti interessati ai nostri contenuti editoriali potrebbero essere esposti direttamente ai nostri prodotti e viceversa, migliorando notevolmente la nostra portata sia commerciale che editoriale”.

Rothy’s, brand statunitense di moda sostenibile, è entrato in contatto con i consumatori utilizzando le funzionalità di Pinterest per lo shopping su Shopify.

“Con l’aumento dell’assortimento dei prodotti, i clienti vogliono scoprire le nostre collezioni di scarpe, borse e accessori con nuove modalità. Pinterest ci consente di offrire un’esperienza di navigazione curata nei dettagli, con funzioni per lo shopping utilizzabili facilmente tramite Shopify. Il catalogo di Shopify di Rothy’s viene trasferito su Pinterest con gli ultimi modelli, colori e fantasie, sincronizzando le scorte in tempo reale. Mentre ci prepariamo a una nuova fase di crescita e a scalare la nostra strategia a livello internazionale, siamo felici di collaborare con nuovi partner globali come Pinterest e Shopify”, commenta Kate Barrows, Direttrice senior per lo sviluppo presso Rothy’s.

ecommmerce

Sukoshi Mart, piccola azienda canadese di prodotti di bellezza e lifestyle giapponesi e coreani, ha scelto gli Shopping Ad per rivolgersi in modo mirato ai consumatori interessati all’Estremo Oriente.

“L’integrazione di Pinterest con Shopify ci ha permesso di entrare in contatto con nuovi segmenti di pubblico, tra cui uno dei gruppi demografici più importanti per noi: la generazione Z. Abbiamo caricato il nostro catalogo su Pinterest, abbiamo creato i Pin prodotto e li abbiamo trasformati in Shopping Ad. Combinando Pinterest con il nostro catalogo Shopify, i consumatori possono trovare informazioni come prezzi e disponibilità su una piattaforma del tutto nuova. Con Pinterest, abbiamo osservato un ritorno sulla spesa pubblicitaria di 3,5 volte superiore alla media del settore registrata in Canada. Pinterest è fondamentale per raggiungere i segmenti di pubblico interessati alle tendenze dal mondo giapponese e coreano, come la bellezza, lo stile di vita e il cibo”, commenta Linda Dang, Fondatrice di Sukoshi Mart.

E mentre si continua a osservare come si evolverà la situazione dell’industria al dettaglio esiste una certezza: che Pinterest garantirà condizioni di parità alle imprese di tutte le dimensioni.

quanto inquina bitcoin

Quanto consuma (e quanto inquina) davvero Bitcoin

Le organizzazioni di tutto il mondo sono all’opera per limitare il consumo di fonti di energia non rinnovabili e ridurre le emissioni di carbonio nell’atmosfera. 

L’Unione Europea, ad esempio, ha pianificato di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030, come parte degli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi.

Sono diverse le iniziative messe in atto per raggiungere questo non semplicissimo traguardo, come la revisione dei sistema di scambio di quote sulle emissioni dell’UE, ma sono previste anche normative più specifiche in materia di energie rinnovabili.

Naturalmente, alcune attività e servizi che consideriamo essenziali, vengono svolti in deroga a questo principio generale e alle normative, in nome della loro utilità all’interno della società. Pensiamo, ad esempio, ai trasporti sia di beni che di persone.

Per quanto il settore sia spinto da una ventata di rinnovamento verso una transizione energetica più oculata, sembra ancora difficile immaginare grandi aerei di linea ed enormi navi porta container alimentati da combustibile di natura non fossile.

bitcoin su scheda madre

Quando però si parla di Bitcoin, ma di criptovalute in generale, la percezione tende a cambiare. Man mano che le monete digitali sono cresciute per importanza e diffusione, il consumo di energia legato al mining e alle transazioni è diventato un argomento centrale della discussione.

Secondo il Cambridge Center for Alternative Finance (CCAF), Bitcoin attualmente consuma circa 110 Terawattora all’anno, circa lo 0,55% della produzione globale di elettricità, o più o meno equivalente al consumo annuale di energia di piccoli paesi come la Malesia o la Svezia.

Si tratta, sicuramente, di un sacco di energia e nasce spontaneo chiedersi: a che quantità ammonta la “giusta energia” da dedicare a un sistema monetario di questo tipo che, nonostante la crescente importanza e l’attenzione che anche la finanza tradizionale sta dedicando al fenomeno, non è, in termini pratici, vitale per la sopravvivenza umana?

La risposta dipende in gran parte dalla considerazione che abbiamo di Bitcoin e da quanto siamo informati sul funzionamento di tale sistema: se siamo convinti che le cripto valute non siano di alcuna utilità e servano solo al funzionare come un gigantesco schema Ponzi o fungano da escamotage per il riciclaggio di denaro e altre operazioni poco lecite, risulta chiaro che qualsiasi quantità di energia adoperata dal sistema sia uno spreco evitabile.

Se però, come altre decine di milioni di persone in tutto il mondo, riteniamo la finanza decentralizzata un modo per sfuggire alla repressione monetaria, all’inflazione e al controllo dei capitali, molto probabilmente siamo convinti che le risorse energetiche impiegata siano estremamente ben spese.

Quello che è certo è che, per formarci un’opinione corretta e arrivare a una conclusione imparziale, dovremmo capire esattamente come Bitcoin consuma energia, fare alcune precisazioni e sfatare alcuni luoghi comuni.

LEGGI ANCHE: Crypto economy: perchè devi capire la blockchain per prepararti al Web 3.0

Il consumo di energia non è equivalente alle emissioni di carbonio

Partiamo con una precisazione importante: consumo di energia non è sinonimo di inquinamento. C’è un’importante distinzione tra quanta energia consuma un sistema e quanto inquina.

Infatti, mentre determinare il consumo di energia è relativamente semplice, non è possibile estrapolare un dato sulle emissioni di carbonio associate senza conoscere il preciso mix energetico, cioè la composizione delle diverse fonti di energia utilizzate dai computer che estraggono Bitcoin. Per fare un esempio abbastanza immediato, un’unità di energia idroelettrica avrà molto meno impatto ambientale della stessa unità di energia alimentata a carbone.

Il consumo di energia di Bitcoin è relativamente facile da stimare: si può semplicemente considerare il suo hashrate (cioè la potenza di calcolo totale combinata usata per estrarre Bitcoin e processare le transazioni) e fare qualche ipotesi sui requisiti energetici dell’hardware che i miner usano. Ma le emissioni di carbonio sono molto più difficili da accertare, per diversi motivi: il mining è un business intensamente competitivo, e i minatori tendono a non essere particolarmente disponibili sui dettagli delle loro operazioni

Le migliori stime in merito provengono dal Cambridge Center for Alternative Finance, che ha lavorato con i principali pool minerari per mettere insieme un set di dati anonimizzato delle sedi dei miners.

quanto inquina bitcoin

Sulla base di questi dati, il CCAF può presumere quali siano le fonti di energia che i minatori usano per Paese, e in alcuni casi, per provincia. Il loro set di dati, però, non include tutti i pool di miners, né è puntualmente aggiornato, lasciandoci ancora all’oscuro dell’effettivo mix energetico di Bitcoin.

Inoltre, molte analisi di alto profilo generalizzano il mix energetico a livello di Paese, portando a un ritratto impreciso di grandi luoghi come la Cina, ad esempio, che ha un panorama energetico estremamente diversificato.

Di conseguenza, le stime su quale percentuale del mining di Bitcoin utilizzi energia rinnovabile variano ampiamente. Nel dicembre 2019, un rapporto ha suggerito che il 73% del consumo di energia di Bitcoin era neutro in termini di carbonio, in gran parte a causa dell’abbondanza di energia idroelettrica nei principali hub di estrazione come la Cina sud-occidentale e la Scandinavia.

D’altra parte, il CCAF ha stimato nel settembre 2020 che la cifra sarebbe più vicina al 39%.

Anche se questo numero più basso fosse corretto, si tratta ancora di quasi il doppio di quanta energia rinnovabile utilizzi la rete statunitense, suggerendo che guardare solo al consumo di energia è difficilmente un metodo affidabile per determinare le emissioni di carbonio di Bitcoin e altre criptovalute.

Bitcoin può usare tipi di energia che altre industrie non possono utilizzare

Un altro fattore chiave che rende il consumo energetico di Bitcoin diverso da quello della maggior parte delle altre industrie è che Bitcoin può essere estratto ovunque.

Quasi tutta l’energia usata nel mondo deve essere prodotta relativamente vicino ai suoi utenti finali. Il mining non ha questa limitazione: permette infatti ai minatori di utilizzare fonti di energia che sono inaccessibili per la maggior parte delle altre applicazioni.

L’idroelettrico è l’esempio più noto.

Nella stagione umida, in Sichuan e Yunnan, in Cina, enormi quantità di energia idroelettrica rinnovabile vengono sprecate ogni anno.

In queste zone, la capacità di produzione supera di gran lunga la domanda locale e la tecnologia delle batterie è ben lontana dall’essere abbastanza avanzata da rendere conveniente immagazzinare e trasportare l’energia, da queste regioni rurali, ai centri urbani che ne hanno più bisogno.

Queste regioni rappresentano, molto probabilmente, la più grande risorsa energetica potenziale del pianeta, e come tale non è una coincidenza che queste province siano il cuore dell’estrazione mineraria in Cina, responsabile di quasi il 10% dell’estrazione globale di Bitcoin nella stagione secca e del 50% nella stagione umida.

Un’altra strada promettente per l’estrazione a zero emissioni è il gas naturale.

Il processo di estrazione del petrolio, oggi, rilascia una quantità significativa di gas naturale come sottoprodotto: energia che inquina l’ambiente senza mai arrivare alla rete.

Dal momento che è vincolato alla posizione di remoti giacimenti petroliferi, la maggior parte delle applicazioni tradizionali sono state storicamente incapaci di sfruttare efficacemente questa energia.

Ma i minatori di Bitcoin, dal Nord Dakota alla Siberia, hanno colto l’opportunità di monetizzare questa risorsa altrimenti sprecata, e alcune aziende stanno anche esplorando modi per ridurre ulteriormente le emissioni bruciando il gas in modo più controllato. I calcoli a ritroso, suggeriscono che ci sarebbe abbastanza gas naturale bruciato solo negli Stati Uniti e in Canada per far funzionare l’intera rete Bitcoin.

Ad essere onesti, la monetizzazione del gas naturale in eccesso con Bitcoin crea ancora emissioni, e alcuni hanno sostenuto che la pratica agisce invece come un sussidio all’industria dei combustibili fossili, incentivando le aziende energetiche a investire di più nell’estrazione del petrolio di quanto accadrebbe altrimenti. Ma il flusso di denaro che possono garantire i miner di Bitcoin è una goccia nel mare rispetto alla domanda di altre industrie che dipendono dai combustibili fossili, e questa domanda esterna è improbabile che scompaia presto.

Considerata però la realtà dei fatti, cioè che il petrolio continuerà a essere estratto per il prossimo futuro, sfruttare un sottoprodotto naturale del processo (e potenzialmente anche ridurre il suo impatto ambientale) è un fattore comunque nettamente positivo.

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Altre fonti energetiche che possono essere sfruttate da Bitcoin

È interessante notare che l’industria che si occupa della fusione dell’alluminio offre un parallelo sorprendentemente rilevante.

Il processo di trasformazione del minerale naturale di bauxite in alluminio utilizzabile è altamente energetico e i costi di trasporto dell’alluminio spesso non sono proibitivi, quindi molte nazioni con un surplus di energia hanno costruito fonderie per sfruttare le loro risorse in eccesso.

Regioni con la capacità di produrre più energia di quella che potrebbe essere consumata localmente, come l’Islanda, il Sichuan e lo Yunnan, sono diventate esportatrici nette di energia proprio grazie alla produzione di alluminio.

Oggi, le stesse condizioni che hanno incentivato quegli investimenti hanno reso queste località opzioni primarie per l’estrazione di Bitcoin. Ci sono anche un certo numero di ex fonderie di alluminio, come l’impianto idro Alcoa di Massena, NY, che sono state direttamente riconvertite in miniere di Bitcoin.

i bitcoin inquinano

Estrarre Bitcoin consuma molta più energia che usarlo

Il modo in cui l’energia viene prodotta è solo un pezzo dell’equazione. L’altro aspetto su cui circolano informazioni poco precise o fondamentalmente errate è il modo in cui l’esistenza dei Bitcoin consuma effettivamente energia e i cambiamenti che possiamo prevedere nel tempo.

Da molte voci si sente parlare dell’alto “costo energetico per transazione” di Bitcoin, ma questa metrica è fuorviante. La maggior parte del consumo energetico di Bitcoin avviene durante il processo di estrazione. Una volta che le monete sono state emesse, l’energia richiesta per convalidare le transazioni è minima.

Stimare il consumo totale di energia di Bitcoin fino e dividerlo per il numero di transazioni non ha senso: la maggior parte di quell’energia è stata utilizzata per estrarre i Bitcoin, non per supportare le transazioni. E questo ci porta all’ultimo malinteso critico: che i costi energetici associati all’estrazione di Bitcoin continueranno a crescere esponenzialmente.

Una crescita incontrollata è improbabile

Poiché l’impronta energetica di Bitcoin è cresciuta così rapidamente, la preoccupazione principale è che, con una rapida diffusione, il consumo e l’impatto ambientale possano aumentare considerevolmente.

Questa era infatti la premessa di uno studio del 2018, ampiamente riportato e recentemente citato dal New York Times, secondo il quale il sistema Bitcoin potrebbe causare il riscaldamento del Pianeta di ben due gradi Celsius. Ci sono buone ragioni per credere che questo non accadrà.

In primo luogo, come è diventato comune in molte industrie, il mix energetico di Bitcoin diventa meno dipendente dal carbonio ogni anno.

Negli Stati Uniti, i miner sempre più focalizzati sull’ESG (Environmental – Social – Governance) hanno guadagnato quote di mercato e la Cina ha recentemente vietato l’estrazione a base di carbone nella Mongolia Interna, una delle più grandi regioni ancora ricche di carbone.

Allo stesso tempo, molte organizzazioni all’interno dell’industria mineraria hanno lanciato iniziative come il Crypto Climate Accord, ispirato all’accordo sul clima di Parigi, per sostenere e impegnarsi a ridurre l’impronta di carbonio di Bitcoin. 

Inoltre, dato che le opzioni rinnovabili come l’energia solare diventano più efficienti e, di conseguenza, più accessibili per il mining, Bitcoin potrebbe trasformarsi in un serio incentivo a costruire queste tecnologie.

inquinamento atmosferico

Inoltre, è improbabile che i minatori continuino a espandere le loro operazioni di estrazione ai tassi attuali, a tempo indeterminato. Il protocollo Bitcoin sovvenziona il mining, ma questi sussidi hanno dei controlli incorporati sulla loro crescita. Oggi, i minatori ricevono piccole commissioni per le transazioni che verificano durante il mining (che rappresentano circa il 10% delle entrate) e i margini di profitto non sono più così interessanti.

A questo si aggiunge il fatto che il protocollo è costruito per dimezzare la componente di emissione delle entrate dei minatori ogni quattro anni.

Così, a meno che il prezzo del Bitcoin raddoppi ogni quattro anni in perpetuo (cosa che l’economia suggerisce essere essenzialmente impossibile per qualsiasi valuta), quella quota di entrate dei minatori. alla fine. decadrà a zero.

Per quanto riguarda le commissioni di transazione, i vincoli naturali di Bitcoin sul numero di transazioni (meno di un milione al giorno) combinati con la scarsa tolleranza delle persone per il pagamento di commissioni, limitano il potenziale di crescita di questa attività come fonte di reddito.

Possiamo aspettarci che alcuni miners continuino ad operare a prescindere, in cambio delle sole commissioni di transazione (e in effetti, la rete dipende da questo per continuare a funzionare) ma se i margini di profitto diminuiscono, l’incentivo finanziario ad investire nel mining diminuirà naturalmente.

Il dietro-front di Elon Musk

Il technoking di Tesla, Elon Musk, è stato per molto tempo un accanito sostenitore di Bitcoin, sottilineando a più riprese l’aspetto innovativo delle cripto valute e la loro importanza nelle transazioni economiche.

Era riuscito spesso, con poche parole in diversi tweet, a condizionare lo scambio della moneta e di tutto il settore crypto sostenendo questa o quella criptovaluta. Naturalmente, la più famosa tra queste, Bitcoin appunto, ne aveva beneficiato molto più di altre, raggiungendo un picco di oltre 60.000 dollari a marzo. La moneta ha sempre vissuto condizionata da un’alta volatilità e le dichiarazioni di personaggi influenti sono sempre state in grado di condizionarne l’andamento.

Ora però, sembra aver cambiato rotta, almeno per quanto riguarda Bitcoin, convinto proprio dall’eccessivo consumo energetico che il mining della moneta in questione comporterebbe.

 

Nel mese di febbraio aveva suscitato molto scalpore la mossa dell’azienda di auto elettriche di acquistare l’equivalente di circa 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin.

All’annuncio, era poco dopo seguita la dichiarazione a detta della quale, Tesla avrebbe permesso di comprare i suoi veicoli in Bitcoin, o altre valute digitali, accumulandoli in un tesoretto da non convertire in valuta FIAT.

Ora il passo indietro: Tesla non accetterà più pagamenti in Bitcoin.

Come prevedibile, l’annuncio ha provocato un terremoto: prima dell’annuncio, il valore di Bitcoin era di  54.700 dollari. Ha poi iniziato a precipitare, condizionato anche dai rumors provenienti dalla Cina per sprofondare, al momento in cui scriviamo, intorno ai 30.000 dollari. La caduta ha trascinato con sé tutte le sorelle minori

Conclusioni

Ci sono innumerevoli fattori che possono influenzare l’impatto ambientale di Bitcoin, ma alla base, la questione riguarda la domanda iniziale: ne vale la pena?

È importante comprendere che le preoccupazioni ambientali sono importantissime ma devono essere giustamente indirizzate. Quelle che riguardano Bitcoin sono spesso fondate su una cattiva comprensione del funzionamento dell’intero protocollo.

Ciò significa che quando chiediamo: “Bitcoin vale il suo impatto ambientale”, l’effettivo impatto negativo di cui stiamo parlando è probabilmente molto meno allarmante di quanto si possa pensare. Ma non si può negare che Bitcoin consumi risorse.

Come per ogni altra industria che consuma energia, è compito della comunità riconoscere e affrontare queste preoccupazioni ambientali, lavorare in buona fede per ridurre l’impronta di carbonio del Bitcoin, e infine dimostrare che il valore sociale che il Bitcoin fornisce, vale le risorse necessarie per sostenerlo.

esport in italia

6 milioni di italiani amano gli eSport: una grande opportunità per i brand

Quanti sono i fan di eSport in Italia? Sfatiamo subito un mito: non è un’attività solo per ragazzini e non è limitata a una ristretta cerchia di persone.

Gli appassionati di eSport italiani sono 6 milioni, ossia il 12% della popolazione maggiorenne. Sono dati scaturiti dalla ricerca “Gaming ed eSport in Italia” realizzata da Yougov per i membri dell’Osservatorio Italiano eSport (OIES), e che fanno dell’Italia il secondo Paese in Europa per “fanbase eSportiva”.

Il report, che per la prima volta censisce il target eSportivo italiano, porta alla luce dati che ridisegnano lo stereotipo del gaming e traccia una fotografia puntuale della sua composizione. La ricerca fa parte del Centro Studi Nazionale eSports dell’OIES, che è il primo database di dati su questo settore in Italia.

gamers in Italia

Innazitutto il genere. L’eSport in Italia è un fenomeno che sta interessando sempre di più le donne. Infatti il, 37% del target degli appassionati è femminile, percentuale sempre più in crescita.

Poi l’età. L’eSport non è un mondo prettamente destinato alla generazione Z, ma è trasversale su tutte le generazioni. Tra coloro che si dichiarano anche giocatori, troviamo sicuramente una preponderanza nella fascia 18-24 anni. Si registrano però valori sopra la media anche in quella 25-34, fino a punte di giocatori al di sopra dei 55 anni. Questo dimostra come il gaming sia un’attività capillare nella popolazione italiana, e non legata a un solo target.

Gli italiani dimostrano inoltre una rilevante inclinazione verso il consumo di contenuti video di gaming su varie piattaforme streaming: in Europa siamo al primo posto per utilizzo di YouTube Gaming e godiamo invece del terzo gradino in riferimento a Twitch e Facebook Gaming.

In Italia gli appassionati di gaming si dividono in due principali categorie, ciascuna delle quali con delle peculiarità che rivelano abitudini e comportamenti eterogenei.

Stiamo parlando degli Hardcore gamers, giocatori abituali attivi sotto l’aspetto competitivo, e degli eSport fan, appassionati che non necessariamente sperimentano gli aspetti competitivi, ma fruiscono degli eSport principalmente come intrattenimento.

gamers fanbase in Italia e in Europa

Gli Hardcore gamers: quando il gioco diventa uno stile di vita

Il 2,7% degli italiani maggiorenni appartiene al gruppo degli Hardcore gamers (HC gamers), ovvero coloro che dedicano più di 21 ore alla settimana al gioco e non solo. Infatti, si registra un alto consumo mediale: una buona parte degli intervistati dichiara di spendere settimanalmente più di 50 ore sul web (19%) e più di 20 ore di fronte alla TV (40%).

Facciamo riferimento a un insieme di 1,38 milioni di italiani per lo più giovani, di cui ben il 39% è donna. Un dato da non trascurare è che il 45% di essi vive in famiglie dal reddito medio basso. Sono giovani che dichiarano di sentirsi spesso annoiati (49%), di non temere il rischio (42%), e soprattutto di desiderare di aprire una propria attività (49%).

Si tratta di un target che attribuisce importanza all’informazione tempestiva, aggiornandosi quotidianamente attraverso blog e riviste stampate, principalmente a tema sportivo.

A proposito di sport, gli HC gamer sono amanti di quelli tradizionali, tant’è vero che, rispetto a tutta la popolazione, seguono anche discipline come boxe, football americano, arti marziali e l’immancabile calcio.

gamers e advertising

Gli eSport fan: la passione che genera peculiari abitudini e comportamenti

La seconda categoria di target eSportivo fa invece riferimento agli eSport fan, che appunto sono 6 milioni. Il 37% è di sesso femminile: un dato importante nel ribadire che gli eSport stimolano nuove prospettive per intercettare anche il genere femminile.

Gli eSport fan che, pur non manifestando un’abitudine di gioco ordinaria, sostengono che la professione di atleta professionista sarebbe il miglior mestiere del mondo (41%).

Una passione che definisce abitudini e comportamenti di vita peculiari: il 41% dichiara di avere molto tempo libero. Nel consumo dei social media scompare Facebook: i social più utilizzato sono Instagram, Twitter e Tik Tok. A livello di intrattenimento usufruiscono principalmente di servizi streaming in abbonamento.

Gli eSport fan tendono inoltre ad acquistare spesso cibo da asporto e a consumare snack o merendine tra i pasti. Una consuetudine che può giustificare una buona propensione all’acquisto verso marchi come McDonald’s, Burger King, Old Wild West e Deliveroo.

Un’ottima inclinazione è evidente anche quando si parla di advertising che apparentemente non li infastidisce ma al contrario funge da driver nelle scelte di acquisto di circa il 61% degli eSport fan. Difatti, circa metà di loro dichiara di essere attento alle pubblicità online e sulle riviste che legge.

gamers e social media

Ecco che sia gli Hardcore gamers che gli eSport fan dimostrano una forte attrazione verso gli sport tradizionali. Anche in questo caso, a suscitare interesse non sono solo il calcio e il basket ma anche discipline di nicchia come Formula E (22%), wrestling (11%) e rugby (18%).

Da questi dati emerge quanto gli eSport non siano relegati alla modalità competitiva, ma quanto stiano assumendo sempre più un valore di intrattenimento. È proprio in questo senso che gli eSport diventano un canale di comunicazione e marketing per i brand che vogliono intercettare quel pubblico di giovani adulti che non fruisce dei media tradizionali.

È un target nuovo, che contrasta con le abitudini di altre tipologie di pubblico, che apprezza la pubblicità e non è infastidito.

Proprio per questo motivo, gli eSport rappresentano oggi la nuova frontiera del marketing per le aziende.

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Immagini vs Parole, la recensione del primo libro di Davide Bertozzi

Immagini vs Parole è il primo libro scritto da Davide Bertozzi, arricchito dalla prefazione di Valentina Falcinelli e dagli approfondimenti di Elisabetta Alicino, Roberto Saponi e Gianluca Di Santo.

Copywriter, direttore creativo e formatore, Bertozzi ha curato la comunicazione per tantissimi brand e dato vita a messaggi pubblicitari di svariate tipologie. La sua creatività ha avuto modo di confrontarsi con il mondo dei motori a due ruote e progettare campagne per marchi del circuito MotoGp come, RedBull, Ducati, Estrella Galicia.

Immagini vs Parole si inserisce perfettamente in quel percorso di trasformazione digitale che oggi fa domandare alla maggior parte delle persone che si occupano di comunicazione In che direzione sta andando il linguaggio pubblicitario?.

Il pubblico tende di più verso le immagini? Non riusciamo a saziare la nostra irrefrenabile voglia di fotografie, video e intrattenimento da display? Oppure non possiamo proprio fare a meno di accostare a una certa visione, un accompagnamento testuale?

Le parole sono ancora il punto di partenza di un messaggio pubblicitario?

bertozzi libri

Source: Twitter

Il percorso comunicativo secondo Davide Bertozzi

Immagini e parole sono indubbiamente due armi fondamentali ed imprescindibili quando si parla di comunicare per vendere.

Ma oggi in quanti hanno compreso il loro uso equilibrato e strategico? Soprattutto un uso che porta il consumatore a prendere coscienza di ciò che legge o guarda e interagire con il messaggio?

Bertozzi prova a rispondere al quesito ancestrale tracciando un percorso logico molto semplice. Si parte dagli strumenti basilari che il professionista della comunicazione ha in suo possesso. Le parole e le immagini, appunto – da lì non si scappa.

Bertozzi prosegue esplorando tutte le possibili sfaccettature che il mondo delle parole e delle immagini propone quando ci si mette a giocare con loro. Esattamente come un bambino che, completamente immerso dal suo lavoro con i mattoncini Lego, esce fuori dagli schemi predefiniti del libretto di istruzioni, e da vita e qualcosa di innovativo.

Precisamente di nuovo e utile, come direbbero Henrie Poincaré e Annamaria Testa.

E sì perché anche Davide Bertozzi non si sottrae alla sua personale interpretazione di “creatività”. Che cos’è la creatività? E come si raggiunge attraverso l’uso di parole e immagini?

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Immagini vs Parole: che cos’è la creatività secondo Davide Bertozzi

La creatività è qualcosa di irrinunciabile per chi si trova a lavorare con immagini e parole.
Prima di tutto, in un messaggio pubblicitario, c’è qualcosa che viene ancor prima della creatività.

“Tutta la nostra maestria nello scrivere e progettare non serve a nulla se poi non ci sono reputazione, credibilità, etica, sicurezza, conoscenza. Se dietro un annuncio c’è qualcuno pronto a metterci la faccia e a spiegare perché fa quello che fa”.

In secondo luogo, la creatività è quel processo che riesce a portare l’anomalia comunicativa, all’interno di un certo binario di senso. La creatività è eccezione e difformità. Ma non buttate a casaccio.

La maestria del copywriter o del creativo, è quella di innescare un pensiero o un’emozione, attraverso un evento improvviso, una piccola scossa elettrica, che ci strappa un sorriso, ci riporta in luoghi e sensazioni a cui siamo affezionati, ci fa riflettere.

“Un testo dovrebbe essere scritto per le persone, non per esaltare il nostro ego”.

Ok ma quindi, per far funzionare un messaggio pubblicitario, qual è la strada da intraprendere? Immagini o parole? La metafora che scioglie definitivamente il dilemma colpisce nel segno.

Il rapporto tra visual e copy è identico a quello tra Batman e Robin: il primo è il protagonista indiscusso, il secondo è il suo aiutante.

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Un piccolo manuale pronto all’uso per una corretto messaggio pubblicitario

Immagini vs Parole è a tutti gli effetti un piccolo manuale pronto all’uso per chi si accinge a mettere le mani nella pasta della comunicazione pubblicitaria.

Un compendio in cui si esplora la materia dal punto di vista tecnico (la scelta della fotografia, del font del testo, il peso delle parole, il design tra mezzo stampa e social, lo storytelling) e intellettuale (vale a dire immergersi nel sacro momento del brainstorming, dove qualsiasi pensiero a ruota libera è concesso).

Fino a raggiungere gli estremi confini della combinazione tra immagini e parole: il word hacking. La dimostrazione che, a tutti gli effetti, possiamo trasformare le parole in immagini con semplici accorgimenti che animano quelle che per chiunque fino a poco prima erano semplici lettere.

ragazza legge un libro

Lungo il percorso tracciato da Bertozzi, sempre spiegato in maniera estremamente semplice, troviamo un unico leitmotiv ricorrente: tutte le tecniche di comunicazione d’impresa che è possibile apprendere, che ci siano state tramandate dalla storia del copywriting o che vengano studiate nell’era digitale, hanno un unico scopo finale:

“Il messaggio creativo è quello che funziona”.

Grammatica, gestione degli spazi visivi, equilibrio delle parole. Così come il tono di voce, i valori e l’identità del brand che parla. Tutto va bilanciato per trovare il corretto messaggio da veicolare alla nostra platea. Spoiler: non ci sono trucchetti. Il percorso creativo richiede spesso pazienza e stimolazione. Il lampo di genio è piuttosto una rarità.

Come sottolinea anche Gianluca Di Santo nell’approfondimento all’interno di Immagini vs Parole, se c’è qualcosa di tanto divertente quanto veritiero nel mondo della comunicazione creativa, è che nessuno potrà mai dire di un lavoro pubblicitario – che sia una campagna, un testo o un logo – che è l’unico veramente “perfetto”.

La verità è che il giudice finale è sempre il nostro pubblico: sarà lui a decretare se un messaggio, un’immagine o una parole, funziona o meno.

Dietro il rapido percorso delineato da Davide Bertozzi attraverso la  scrittura e progettazione di un messaggio pubblicitario, si cela un happy ending rassicurante. Non saremo mai costretti a dover scegliere tra immagini o parole. Solo testo o solo visual.

“La prossima volta che qualcuno ci dirà che le immagini valgono di più delle parole, sapremo cosa rispondere”.