Idee e tattiche per usare i QR code nelle campagne di marketing

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QR code, 7 utilizzi per il marketing

Advertising School: Miami Ad School, New York - USA Creative: Viktor Angwald

Innanzitutto chiariamo di cosa stiamo parlando. I codici QR, acronimo di “quick response”,  sono dei codici a barre bidimensionali a matrice composti da moduli disposti all’interno di forme quadrate.

Sono leggibili attraverso telefoni cellulari e smartphone (attraverso apps specifiche) e contengono molte più informazioni di un tradizionale codice a barre. Ogni crittogramma contiene 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici.

Inventati in Giappone per una gestione più semplificata delle scorte di magazzino oggi i codici QR vengono molto utilizzati nell’advertising per integrare le campagne tradizionali con contenuti digitali di approfondimento (siti web,video ecc.), aumentare l’engagement e l’interazione con i consumatori.

Ecco a voi i 7 utilizzi più interessanti dei codici QR nel Marketing:

1. Mappe e Segnaletica

I QR codes si rivelano molto utili quando occorre orientarsi all’interno di spazi grandi, come i centri commerciali e i parchi di divertimento. In questi casi i codici forniscono mappe specifiche del luogo ma è possibile anche essere più creativi ad esempio utilizzandoli per una caccia al tesoro “virtuale”.

2. Coupon e offerte speciali

È l’utilizzo più sfruttato e consente agli utenti di ottenere offerte speciali in luoghi specifici, preferibilmente per un periodo di tempo limitato.

3. Dall’esperienza in-store al web

Spesso un’esperienza classica di un retail può non essere totalmente soddisfacente, in quel caso si può arricchirla inserendo codici QR all’interno degli spazi di vendita. È ciò che ha fatto PUMA per lanciare la collezione da uomo del designer Hussein Chalayan presso i magazzini Selfridges di Londra.

L’agenzia Everyone Associates aveva l’obiettivo di rendere il mood della collezione, basata sul viaggio e sulla vita urbana, all’interno dello spazio di vendita. Per farlo si è optato per una metafora visiva di un piccolo campo topografico in cui ogni asta verticale indicava un luogo preciso e attraverso i codici QR forniva le mappe dei luoghi più cool delle metropoli.

4. HOW TO

I QR codes si rivelano utili nella forma di “consigli” agli utenti tramite video o audio, quando per esempio stiamo vendendo prodotti dalla non chiara utilizzazione (es. particolari utensili da cucina).

5. Post Vendita

I codici QR possono essere usati per tutte le attività di post vendita, ad esempio collegando il consumatore direttamente alla pagina web per la registrazione del prodotto o fornendo utili consigli per il montaggio dello stesso (si pensi ai mobili ikea).

6. Integrare il Direct Mail con il Web Marketing

Per aumentare il grado di risposta alle lettere inviate ai consumatori è utile aggiungere al loro interno un QR Code che colleghi direttamente ad una landing page in rete. Così facendo è possibile integrare gli sforzi di marketing offline e quelli online.

 

7. Biglietti online

Comprare online un biglietto per un evento e ricevere sul proprio telefonino il codice QR ed esibirlo poi allo scanner all’ingresso. Basta cercare sotto il letto biglietti di un concerto comprati mesi prima!Anche le compagnie aeree e ferroviarie utilizzano sempre più gli scanner QR agli imbarchi e per i controlli.

Nonostante sia considerato da molti oramai superato, il codice QR continua ad essere utilizzato nelle campagne di marketing di tutto il mondo mostrando forme creative sempre nuove e originali.

Fonte Originale: “The top seven applications of QR codes for marketing” pubblicato da Danyl Bosomworth su Mycustomer.com

Scontro insolito tra un'antilope e un biker!! [VIRAL VIDEO]

Non è che capiti tutti i giorni vedere saltellare una dolce e leggiadra antilope dinnanzi ai propri occhi!!
Be leggiadra si fa per dire: 150 chili di peso!

… bisognerebbe chiedere cosa ne pensa il povero Evan Van Der Spuy, ciclista del team Jeep South Africa, letteralmente travolto da un antilope africana mentre partecipava ad un gara nell’Albert Falls Dam a KwaZulu Natal, in Sud Africa.

Stiamo parlando del real video che sta impazzando nel web in questi giorni e che documenta un vero e proprio “incontro fatale”… a leito fine, per fortuna!!

Nel mare magnum della rete tra commenti vari, qualcuno solleva dubbi circa la veridicità del filmato.
Il video è stato infatti registrato con una macchina fotografica GoPro e già in passato, con quel dispositivo, erano state messe in rete alcune campagne di video virali costruite a tavolino..
Riguardo a questo, noi crediamo sia vero, voi che dite?!!

Servizio Pubblico, Santoro e il fundraising tra i suoi telespettatori

Per finanziare la sua trasmissione ‘Comizi d’Amore’ Michele Santoro si appella ai cittadini, chiedendo loro di donare 10 €.

Giusto o sbagliato? I pareri nella rete sono ovviamente contrastanti, c’è chi dice che “… è un modo come un altro della sinistra per rubare soldi ai cittadini” e chi, al contrario, sostiene che “è necessario perché la tv nazionale in mano alla politica non garantisce più un servizio imparziale”.

Noi di Ninja ci limitiamo a giudicare l’iniziativa dal un punto di vista del marketing e come “fenomeno sociale”.

Il primo dato di fatto è che in sole 24 ore il successo dell’iniziativa è stato incredibile. Si parla di più di 200 mila euro raccolti solamente tramite paypal, e di un totale di 600 mila euro donati in due giorni.

I numeri parlano chiaro: la campagna – così possiamo definirla – ha avuto una risposta immediata e forte da parte dei cittadini,al punto che la domanda vera non è se sia giusto o sbagliato il fundraising per realizzare una trasmissione televisiva, quanto piuttosto perché così tante persone hanno sposato questa iniziativa?

Non crediamo si possa semplificare tutto in chiave politica. Il fenomeno è ben più profondo e, proprio come le migliori campagne di comunicazione virale, ha come fulcro un’emozione – in questo caso un bisogno, una mancanza, un fremito o una necessità – e la campagna “si limita” a far scattare la molla per la diffusione virale.

Non si tratta qui di una comunicazione massiccia, bensì di passaparola e la rete e i social media giocano un ruolo centrale in questo. Qualche intervento in televisione e alla radio, qualche servizio sui giornali, ovvio, ma è nel web che, com’era già accaduto per ‘Rai per una notte’, si trova il mezzo per divulgare e comunicare pienamente l’iniziativa.

Il sito ufficiale di Servizio Pubblico, come sottolinea Giulia Innocenzi nel video, ha registrato quasi 300 mila visitatori unici, la pagina facebook registra più di 60.000 fan attivi e 33.000 persone che ne parlano (per approfondire l’argomento Persone che ne parlano puoi leggere Quante persone le parlano? Nuovo parametro per le pagine Facebook).

Servizio pubblico ha anche un canale You Tube e un profilo Twitter.

Nei video e sulla pagina Facebook l’invito a condividere e passare parola è ben chiaro e trova risposte positive nei fan, attivi nel condividere e commentare i post.

Il nome dell’iniziativa fa centro proprio su qual è l’emozione che sta alla base del successo dell’iniziativa, il vuoto, la mancanza di un ‘servizio pubblico’. A poco serve discutere se è vera o presunta, questo è quello che le persone provano e quindi questa è la realtà.

Maggiore è il sentimento condiviso, maggiore è il successo della campagna e di certo non facile sarà per Santoro restituire alle persone questa ‘emozione’.

Data certa è giovedì 3 novembre, giorno in cui Santoro con l’eredità di Annozero andrà in onda, anche se non si sa ancora dove e come.

Voi che ne pensate?

Fiducia o dimissioni? La diretta dalla Camera vissuta sui social

“Tanto tuonò che piovve”. Un detto vecchio ma sempre attuale, soprattutto quando si parla di scene già viste e il set è il Parlamento italiano.

Sono passati pochi minuti dalla fine del voto di fiducia alla Camera, e la rete si è scatenata nel commentare un risultato che, tutto sommato, poteva anche considerarsi prevedibile.

Come ninja riteniamo interessante dare uno sguardo a come questo momento così importante per il Paese sia vissuto attraverso la social sfera, un sistema sociale che ormai rende immediata ed efficacissima la libera circolazione delle informazioni e delle opinioni.

Un po’ come si fosse al bar e nella sala TV fosse proiettata la partita della nazionale, molti italiani hanno scelto di commentare, voto dopo voto, l’evolversi della votazione alla Camera dei deputati sui loro social network preferiti, sfruttando la presenza e il contatto diretto con alcuni politici e opinion leader che per l’occasione hanno avuto funzione di cronisti.

Un pubblico che cresce giorno dopo giorno e che non è passato inosservato a molti osservatori: non per nulla, come possiamo vedere anche nell’immagine, media tradizionali come i network televisivi hanno scelto di gestire il flusso informativo anche attraverso Twitter (nell’immagine, il primo tweet riportato è pubblicato dall’account de La7).

Un importante esempio di come il focus informativo si stia spostando in questa direzione è Andrea Sarubbi, deputato del PD noto nel mondo di Twitter per aver coniato l’hashtag #opencamera, con il quale “trasmette” le dirette dei lavori parlamentari. Un sistema talmente efficace da renderlo un punto di riferimento nel panorama, tanto che è stata avanzata la sua candidatura ai TweetAwards 2011 come uno dei migliori twitteri della Rete.

Gli utenti, dal canto loro, non sono stati a guardare. Come su Facebook, dove il famoso SpiderTruman, noto alle cronache per aver aperto la famigerata pagina “I segreti della casta di Montecitorio” (di cui parlammo nel post “I segreti della casta di Montecitorio svelati da un precario su Facebook“) ha scelto di postare commenti e aggiornamenti che documentassero gli user del social network più importante del mondo.



Abbiamo citato pochi esempi che indichino l’imponenza del fenomeno: ma è un fatto che sempre più la voce dei cittadini viene amplificata dalla Rete e dagli strumenti che albergano in essa, e che la corrente d’opinione che monta attraverso questo canale è sempre più pressante verso i centri di potere: malcontento e frustazione della popolazione, possono leggersi semplicemente dai commenti pubblicati.

Il voto di fiducia di oggi è un’altra piccola prova di come questa trasformazione sia in atto, e le classi dirigenti non solo in Italia ma in tutto il mondo devono cominciare a prenderne coscienza.

Dear Photograph, per ricreare e ricordare il proprio passato

Quante volte, vedendo vecchie foto, ci sono tornati in mente i precisi momenti degli scatti? E quante volte abbiamo desiderato di poter ‘rivivere’ quell’istante, di tornare indietro nel tempo?

Il sito Dear Photograph ci dà la possibilità di farlo: nato da un’idea del giovane Taylor Jones, il progetto ha già raccolto in pochi mesi parecchi fan/sostenitori e diverse menzioni (CBS, Time Magazine, etc.).

Tutto è nato quando Taylor stava guardando una foto di suo fratello vecchia di 15 anni. Alzando lo sguardo, si è presto accorto che lo stesso era nella medesima posizione di allora. Taylor ha allora ri-fotografato il fratello e l’ambientazione, sovrapponendo poi le due immagini e condividendo il lavoro finale sui social network.

E’ nato così Dear Photograph, un suggestivo sito di ‘foto nelle foto’ che riesce a toccare molte persone, stimolate a condividere e rivivere momenti del proprio passato. Ecco altre belle immagini. Particolarmente vivide sono le foto di eventi famosi, come l’11 Settembre.

La leva è il grande mix di emozioni prodotto, che colpisce sia il fotografo che lo spettatore; su tutti la nostalgia ma anche la gioia, l’amore, etc. Colpire nel cuore delle persone: ce ne vorrebbero di più di progetti con questo obiettivo!

 

Cunto: la riqualificazione di Napoli passa per la street art

CUNTO sta per Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale, ma in dialetto napoletano vuol dire  racconto, rappresenta infatti  una narrazione sociale fatta dai giovani, un’opera di riqualificazione volta a strappare al degrado e riempire di senso i muri di quartieri “difficili” di Napoli.

Il progetto Cunto è stato inaugurato a fine 2010, attraverso una duplice mostra di street art con creativi urbani di rilievo internazionale, Rae Martini e Richard SEEN Mirando (uno dei pionieri del writing a New York, di origini napoletane) e sta pian piano cambiando il volto della periferia napoletana.

Ai ragazzi che abitano e vivono il territorio è stato infatti chiesto di armarsi di bombolette spray e ridisegnare intere pareti ispirati dai valori in cui credono: libertà, ecologia, famiglia, legalità, rigenerazione;  il tutto confluirà presto in un libro, che racconterà lo svolgersi del progetto, le sue centinaia di voci e la sua incursione nel contesto urbano e umano.

L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Vodafone, è stata riconosciuta come una progettazione di eccellenza a livello internazionale, e proprio in questi giorni  una delegazione di giovani formatori europei verrà a studiare il progetto, in occasione del workshopLa creatività urbana come progetto di utilità sociale”.

Se è vero che la bellezza salverà il mondo, riuscirà la street art a salvare Napoli dal degrado?

Forum delle Risorse Umane 2011: 19 ottobre – Roma

L’Auditorium parco della Musica di Roma diventa cornice di un altro grandioso appuntamento organizzato da “Comunicazione Italiana”: signore e signori preparatevi al Forum delle Risorse Umane 2011!

Ma facciamo un passettino indietro e procediamo con ordine.
Comunicazione Italiana è il primo “Business Social Media” tutto italiano che riunisce associazioni, top manager, e professionisti della comunicazione, del marketing, delle relazioni pubbliche, dell’information & communication technology, risorse umane, meeting industry.
Ogni anno organizza e realizza eventi che mettono in relazione la community con i decision maker e gli opinion leader del mondo dell’economia, dell’impresa e delle istituzioni.

Il Forum delle Risorse Umane, dunque, è l’appuntamento italiano annuale che riunisce l’HR Management!!!
Quali sono i suoi obiettivi?
Niente di più semplice (…sicuramente per noi comuni mortali molto più semplice a dirla che a farla, onestamente!).
Sono due, quest’anno, le mete che gli organizzatori si sono prefissati:
Innanzitutto trovare soluzioni condivise e possibili alle attuali sfide che HR Director, People Manager, Imprenditori, Amministratori Delegati, Dirigenti PA, opinion leader dell’informazione, dell’università e delle istituzioni devono affrontare quotidianamente.

Mica pizza e fichi insomma….
Ma non solo….
Quindi ora un momento di suspance per favore perché quello che succederà al Forum delle Risorse Umane merita tutta la nostra più totale e completa attenzione visto che arriva in momenti davvero tristi per chi cerca lavoro nel nostro Paese in questi giorni critici….allora siete concentrati?
Bene il secondo obiettivo di quest’anno è:
creare un momento di incontro tra domanda e offerta di lavoro aprendo il Forum delle Risorse Umane alle “Aziende che assumono”, protagoniste della seconda edizione del Recruiting Day Nazionale che permetterà alle aziende ( e se date un’occhiata al programma vedrete da soli che non si tratta di nomi qualunque) di incontrare, conoscere e selezionare i migliori talenti presentando alla platea le posizioni aperte per il 2012.

Il Forum di quest’anno dunque vuole stimolare un dialogo diretto tra candidati, aziende ed università, ma anche definire un quadro sul management di successo italiano attraverso canali innovativi.
L’evento, infatti, si caratterizzerà per la presenza di due format unici:
“HR Innovation Practices”, in cui sarà possibile ascoltare e gustare i contenuti multimediali a supporto dei racconti dei Manager di altissimo profilo che saliranno sul palco e “Hr Leader a confronto”, in cui i personaggi di spicco del mondo delle Risorse Umane si confronteranno sui grandi temi che influenzano il settore.

Il Forum delle Risorse Umane offre spazio all’incontro, al confronto, alla formazione dei talenti di casa nostra che avranno modo di conoscere in un “momento di riflessione innovativo” aziende, istituzioni, PA, università, business school, associazioni di categoria, sindacati.

Un evento dunque che è talk show, interviste, workshop tematici, momenti di business network tra HR director, top manager, professionisti del settore e tanto, tanto altro ancora.

Se volete sbirciare sin da ora quali sono le personalità che potreste incrociare durante questa giornata di fermento, fatevi un giro qui.

Tutto chiaro?
Allora l’appuntamento è per il 19 ottobre all’ Auditorium Parco della Musica di Roma
Le attività di registrazione partiranno dalle ore 8.30…come dire?

Chi ha tempo non aspetti tempo!

Per maggiori info : http://www.forumhr.it/

La nuova Facebook Timeline per fare marketing

La nuova Timeline di Facebook è già un successo, ed inevitabilmente dietro ogni grande novità riguardante il social network più famoso al mondo si celano nuove opportunità di business e di crescita per le imprese che riescono a guardare più lontano degli altri. Come per le prime Fanpage, anche con la nuova Timeline le opportunità sono molteplici, ed è bene conoscerle e svilupparle per tempo.

Il profilo

Una premessa è fondamentale: attualmente la nuova Facebook Timeline è disponibile soltanto per i profili personali. L’utilizzo della Timeline a fini di marketing, quindi, è legato comunque ai profili delle persone fisiche, utilizzati per veicolare il messaggio del nostro business ai nostri contatti reali.

È probabile, comunque, che queste dinamiche torneranno utili nel prossimo futuro anche per le pagine fan, che verosimilmente subiranno un upgrade in linea agli attuali “diari” personali (così come già accaduto in passato ad ogni grande aggiornamento).

La copertina

La prima interessante novità della Facebook Timeline utilizzabile per dare una spinta al proprio business è la foto di copertina, un’immagine di 840×310 pixel che appare in testa ai nuovi profili. È il primo elemento che salta all’occhio dei nostri contatti, ed è quindi fondamentale sfruttarlo per proporre un contenuto di qualità.

È importante che la qualità sia espressa sia in termini grafici (non utilizzate immagini più piccole che, adattate automaticamente perderanno in qualità, né troppo grandi perché dovrete tagliarle) sia in termini di messaggio. Potrebbe essere interessante dare visibilità, oltre al logo della propria azienda, anche ad alcuni prodotti di punta, con scelte più o meno “coraggiose” a seconda del settore di appartenenza e del pubblico di riferimento.

Ricordate: l’immagine di copertina non consente di inserire link o contenuti cliccabili, quindi indicate il vostro sito web (o l’indirizzo di altri social network) in maniera completa. L’immagine in alto, al di là dell’impatto grafico, è un esempio di ciò che non andrebbe fatto.

Info ed immagine personale

Dopo aver curato l’immagine di copertina (che verrà salvata in un apposito album creato automaticamente) è importante aggiornare le info e l’immagine del profilo.

E’ importante ricordare che si tratta di un profilo personale, quindi nelle informazioni parlate di voi stessi e non della vostra azienda! Per lei andrà benissimo la “fanpage” che certamente avrete già creato (per approfondire: Dieci consigli per una pagina fan di successo). E non tralasciate le fondamentali informazioni di contatto (qui relative alla vostra azienda).

Le possibilità di creare simpatici contenuti coordinati tra l’immagine del profilo e la copertina sono molteplici, ma ovviamente tutto sarà relativo al tipo di contatti che dovrete raggiungere con il vostro messaggio. Tanto più professionali saranno i contatti, tanto più sobrio sarà meglio appaia il vostro profilo.

Contenuti condivisi

Ultimi, ma non per importanza, i contenuti condivisi sul nostro profilo. Ovviamente sono questi ultimi che ci identificano, che fanno la differenza e possono suscitare curiosità e contatti. Grazie alla nuova Timeline, potrete scegliere quelli più interessanti per il vostro business, e garantirgli rilevanza e visibilità sul vostro “diario” grazie ad un semplice click (in alto a destra del post, scegliendo il comando indicato con una stella).

Una buona idea potrebbe anche essere quella di fare un “salto nel passato“, e “pulire” la vostra Timeline dai contenuti meno attinenti al vostro scopo, dando invece maggiore risalto e visibilità a contenuti passati ma rilevanti.

Il social media marketing viaggia veloce, e su Facebook leggere i trend e sfruttare le novità prima degli altri può rivelarsi un’arma vincente per il futuro della propria impresa.

Olipad 110, ecco il tablet anti iPad! [NINJA REVIEW]

Olipad 110 è arrivato nelle mani dei ninja, scopriamolo insieme!

Una mattina è giunto in redazione un bel sacchettone color argento decorato da una grande O rossa, non vedevamo l’ora di riceverlo. Ringraziamo moltissimo Olivetti per averci mandato il device promozionale e cominciamo subito a vedere nel dettaglio cosa può fare. Nella videorecensione troverete tutte le caratteristiche del tablet spiegate in breve, ma sopratutto il video vi darà l’occasione di capire le reali potenzialità del device.

Abbiamo diviso il video in sezioni, che riprendiamo nell’articolo per fare un’analisi completa, ma godetevi anche le foto che abbiamo fatto e che trovate qui. In fondo invece all’articolo trovate la video review. Buona lettura e buona visione!

Unbox & Hardware

Olipad 110 viene accompagnato dal caricatore, dal libretto di istruzioni e da un panno per pulire lo schermo, apriamo con molto gusto la scatola e finalmente abbiamo fra le mani il device. Due speaker sul lato lungo, entrata micro usb, micro SD e alloggio per la sim card e uscita cuffie sul lato corto. Manca una porta usb classica ma nel complesso siamo soddisfatti.

Caratteristiche tecniche

Il tablet trae il massimo vantaggio da Android Honeycomb, come potete vedere nel video, sostenuto dal Tegra 2 da 1GHZ di Nvidia e un bel GB di Ram che rende l’esperienza del tutto fluida. Olipad 110 offre tutte le possibilità di interconnessione (wi-fi, 3G, bluetooth) e non ci delude nemmeno per quanto riguarda la memoria disponibile, partendo da una base interna da 16 GB e espandibile fino a 64 GB. Una comoda caratteristica che deriva da questa configurazione hardware è sicuramente la gestione di un reale multitasking, affidata a un comodo pulsante sempre pronto all’uso.

Apps

Il Device di Olivetti è già equipaggiato con tutte le Google apps più utili: Google Maps, Navigator e ovviamente Android Market. Un’app particolare è Movie Studio che permette di modificare i video direttamente sul tablet. Se vogliamo lo possiamo paragonare a Movie Maker di Windows, a cui però dobbiamo aggiungere un’interfaccia intuitiva e pensata per il tablet. Con pochi touch potremo dunque aggiungere foto, video, effetti, aumentare o diminuire la timeline e molto altro.

Nel complesso le app presenti sono nella media, dovremo dunque fare un bel giro sull’Android Market per portare al 100% il nostro tablet. Solo una cosa da non dimenticare: Tegra Zone! Non vorrete lasciare quel Tegra 2 inutilizzato 😉

Tegra Zone

Si tratta di un’app dove potrete scaricare tutti i videogames ottimizzati per i Tegra device. Nvidia non ha costruito un alternativa al Market di Android: troverete tutti i giochi anche nel Market, quello che però Tegra Zone offre è una comoda organizzazione dei contenuti. Non solo, saranno presenti valutazioni, video in HD e materiale aggiuntivo su ogni videogame, senza dover dunque rinunciare a tutti i vantaggi del collegamento con il Market di Google: aggiornamenti rapidi, facile reinstallazione e gestione attraverso gli account di Google.

Seguite il nostro consiglio: Tegra II ha troppo potenziale per essere lasciato a gestire browser e app normali, scaricatevi almeno un gioco (si trovano anche titoli gratuiti con in app payment opzionali, come Dungeons Defender) per vedere fin dove può arrivare il device che avete fra le mani: ne vale la pena.

Samurai Vengeance II

Ringraziamo Nvidia per averci mandato alcuni giochi da provare sull’Olipad, fra i tanti abbiamo scelto di farvi vedere forse quello più spettacolare (e in tema, lo ammettiamo). Samurai Vengeance II è un buon mix fra platform e picchiaduro: l’obiettivo è risolvere i vari livelli senza farsi uccidere dalle orde di avversari che andremo a affrontare. Il Tegra II fa un ottimo lavoro nel restituire la grafica di questo gioco, a dir poco impressionante per essere un tablet. Il Samurai si muoverà attraverso semplici controlli laterali, potendo eseguire mosse speciali che si acquisiranno durante il gioco e muoversi liberamente in tre dimensioni. Il combattimento è graficamente spettacolare, e darà origine a piccole sequenze in slow-motion che premieranno le combo più riuscite.

Divertente ma un po’ ripetitivo, Samurai Vengeance II ha puntato tutto sulla grafica, senza rimanere troppo attaccati alla logica di semplicità estrema (con successo), ed è ottimo per qualche uccisione veloce. Il gameplay andrà nel futuro migliorato, che è ciò a cui gli sviluppatori sembrano ormai tendere: è tempo che il Mobile Gaming spicchi il volo verso produzioni sempre più complesse. Attendiamo con fiducia.

Giudizio Finale

Eccoci arrivati alla fine di questa cavalcata sull’Olipad 110, tiriamo un po’ le somme di quello che abbiamo visto. Il tablet di Olivetti non ha nulla da invidiare a tutti i suoi colleghi Android di pari fascia, è un prodotto decisamente appetibile anche per il prezzo, 449 euro (a oggi che scriviamo) e il rapporto qualità prezzo lo rende un’ottima scelta per tutte le necessità che portano all’acquisto di un Tablet. Poche note negative: il peso, è maggiore di molti altri e si sarebbe potuto fare di meglio con le app pre-installate.

Olipad è insomma un ottimo compagno di viaggio, sia per il lavoro che per lo svago. Ringraziamo perciò Olivetti che ha scelto di mettersi in gioco con noi di Ninja Marketing e ha accettato la sfida di una nostra recensione!


Doverosa nota finale: un enorme ringraziamento alla Ninja Claudia Ingrassia a.k.a Naoko per il tempo, la pazienza e la bravura che hanno reso possibile questo lavoro! Un ringraziamento del tutto speciale va a Eleonora Zamuner che si è presa cura delle riprese!

VideoReview

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Olivetti Social Store

Le novità legate a Olipad non finiscono qui: il device è infatti acquistabile anche su Facebook (qui il link), nel primo social store di un’azienda italiana e le intenzioni di Olivetti non potrebbero essere più chiare

Vogliamo mettere l’ecommerce al centro. Il primo passaggio è lo store sul social network: siamo la prima azienda italiana a farlo Potenzieremo l’offerta su Facebook e creeremo anche un sito dedicato alla vendita. Il futuro è l’ecommerce”

Sembra che Olivetti abbia proprio imboccato la giusta via, noi continueremo a seguirla in tutti suoi passi, tenete d’occhio la sezione Mobile!

Alla prossima review!

"Tweets for Jobs", Obama chiede aiuto a Twitter


Si sa, l’amministrazione di Barack Obama è una delle più attente alle dinamiche di comunicazione offerte dai social media. Ma un’iniziativa come Tweets for Jobs, consentiteci, sembra essere veramente un’evoluzione imprevedibile anche per il presidente americano.

Di cosa si tratta? Semplice: di un applicazione pensata per Twitter per “mettere pressione” al proprio deputato di riferimento.

Vi spieghiamo meglio: Barack Obama sta affrontando in questo periodo l’iter per l’approvazione dell’American Jobs Act, una legge che mira a riformare il mercato del lavoro americano.

Per chiedere ai parlamentari repubblicani restii a votare questa normativa, è stato quindi attivato per gli elettori del partito  d’opposizione Tweet for Jobs, il quale rende possibile l’invio al proprio deputato di riferimento di un tweet con un hashtag particolarmente chiaro e conciso: #passthebill.

L’applicazione in particolare, è in grado di pubblicare due post:
Will you stand with @BarackObama and vote to pass the American Jobs Act? #passthebill
e
I’m one of your constituents, and I’m urging you to pass the American Jobs Act now to strengthen our economy. #passthebill

Come si può vedere dall’home page del sito da cui far partire l’applicazione, il messaggio viene inviato al legislatore fornendo i propri dati e avendo la certezza della corretta ricezione, avendo come parametro d’attribuzione per l’invio il codice postale che denota il collegio elettorale d’appartenenza.

Tweets for Jobs è stato lanciato agli inizi di ottobre e i risultati ottenuti non sono poi tanto male, visto anche le statistiche di traffico relative all’hashtag #passthebill.

Se l’American Jobs Act passerà potrebbe anche essere merito di questa interessante iniziativa. Chissà che per le elezioni del 2012, Obama non abbia in serbo un’altra idea tanto innovativa!