Le rappresentazioni grafiche non convenzionali al Bil Bol Bul di Bologna

Bil Bol Bul 2011

Immagini in movimento, performance, audiovisivo, handmade e non solo. I  nuovi approcci narrativi si affermano nel contemporaneo e coinvolgono i lettori di tutte le età. Parola chiave: Incanto. Quella sensazione che ti fa tenere gli occhi incollati a quello che stai guardando ma ti fa anche volare con la fantasia.

Idee in circolo dagli eventi svolti durante il Bil Bol Bul, il Festival Internazionale del fumetto di Bologna, edizione 2011:
Il teatrino dell’ebbrezza: Florent Ruppert e Jérôme Mulot riutilizzano in chiave contemporanea quei meccanismi ottici che ricordano la magia del pre-cinema, costruendo un’installazione con impianto narrativo che puoi guardare e “azionare”. In mostra fino al 3 aprile 2011.


Disegni a 45 giri, live painting: Alessandro Baronciani, invita il pubblico ad una sessione di disegno “live” nella Galleria Spazio Blu,  per il tempo di un disco a 45 giri.  Gli spettatori infatti  sono invitati a portare il disco che preferiscono per ascoltarlo durante lo svolgimento della performance. Sulle pareti intanto prendono vita i personaggi che troviamo nel suo ultimo libro Le ragazze nello studio di Munari, Black Velvet Editrice.  I disegni eseguiti durante la session sono in mostra fino al 6 aprile 2011.

Pasolini. L’incontro: Davide Toffolo racconta la genesi dello spettacolo di disegni e musica “Pasolini. L’incontro”e presenta in anteprima nazionale il documentatio di Pasqualino Suppa che racconta la tournè del 2008 durante la quale l’artista ha eseguito, accompagnato dal suo gruppo, i Tre Allegri Ragazzi Morti, questa performance.
E’ in uscita per Coconino Press la riedizione del libro Pasolini accompagnata da DVD e un nuovo tour dello spettacolo.

Teiera: Teiera,  piccola etichetta indipendente creata da Cristina Spanò e Giulia Sagramola, promuove giovani fumettisti, illustratori, grafici, e tutto ciò che è comunicazione visiva e narrazione. Progetti monografici stampati e rilegati principalmente a mano, con cura e attenzione. Invito per un incontro informale in sala da thé la presentazione dell’ultimo: Foto di gruppo.

Le visioni urbane di Zero: Una nuova geografia urbana illustrata è la proposta di Zero guide. A Milano, Roma, Torino e Napoli ci sono le guide illustrate da Massimo Giacon, Tuono Pettinato, Marino Neri, Alessandro Tota e Lapis Niger. A distribuzione gratuita, per trovare tutto quello che non stavate cercando ma in cui non potrete fare a meno di perdervi.

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L’arte scende in strada con la Volvo Art Session [AMBIENT MARKETING]

L’arte scende in strada con la Volvo Art Session [AMBIENT MARKETING]Sappiamo bene quanto importante sia diventato oggi il fenomeno di customerizzazione nel marketing.

Anche il mondo della produzione automobilistica non è rimasto estraneo a questo fenomeno: negli ultimi anni abbiamo assistito a sempre più frequenti iniziative, promosse dalle stesse case costruttrici, di personalizzazione dello stile e del design delle automobili da parte dei consumatori. Esemplare a questo proposito fu la campagna Fiat “500 Wants You del 2006, di cui anche Ninja Marketing a suo tempo parlò (qui).

La Volvo Art Session

Volvo, famosa casa automobilistica svedese, non è stata da meno, e recentemente si è fatta notare per una campagna di ambient marketing molto interessante dal nome “Volvo Art Session”, svoltasi proprio pochi giorni fa nella Stazione Centrale di Zurigo.
In occasione della presentazione del nuovo modello S60, l’azienda ha organizzato un originale contest, durante il quale dieci giovani artisti hanno avuto a disposizione poche ore per realizzare la loro personalissima versione dell’automobile in questione.
Inutile dire che non stiamo parlando del colore del pomello del cambio o del materiale del volante: i giovani talenti hanno mostrato le loro abilità artistiche dipingendo su una tela del tutto particolare, ovvero l’automobile sponsorizzata e il canvas retrostante, che diventava così una sorta di espansione simbolica dell’auto stessa (una sorta di richiamo a quello che da sempre è il legame tra un’auto e il paesaggio, uno dei punti cardine degli spot di questa categoria!).
Un modo del tutto nuovo di pensare al design in campo automobilistico insomma, meno industriale e molto più artistico e creativo.

L’arte scende in strada con la Volvo Art Session [AMBIENT MARKETING]

È importante raggiungere le persone nei touchpoints

Va ovviamente sottolineato il fatto che la realizzazione di ogni lavoro si è svolta sotto gli occhi dei passanti, e proprio in questo particolare sta la natura virale dell’iniziativa: Volvo ha saputo sfruttare il valore dell’incontrare gli individui al di fuori dei classici canali di sponsorizzazione, troppo affollati di marche e prodotti, cogliendo invece il consumatore quando è più ricettivo. Quale migliore ambientazione di una stazione, touchpoint per eccellenza, e luogo già di per sé così legato all’esperienza del viaggio?
Credo in particolare che la forza di questa iniziativa stia nella capacità di stimolare l’immaginario, tramite una vera e propria messa in atto di racconti, narrazioni, immagini intorno alla marca; l’idea di una personalizzazione anche come quel particolare modo di vivere un’esperienza in via del tutto soggettiva, in virtù del forte legame che si crea tra il consumatore e un oggetto di consumo tanto importante come un’automobile, da sempre catalizzatore dell’immaginario sociale.

Insomma, un modo divertente di catturare l’attenzione dei passanti e stimolare le loro conversazioni. Non credete?

Cogito Ergo Sud: uno "snack" di riflessione per la giornata internazionale delle donne.

Ritornano gli “snack” di Cogito Ergo Sud di cui vi avevamo già parlato . Per i ninja più distratti ricordiamo che si tratta di “snack virtuali farciti di una riflessione mordi e fuggi, che ti fa sorridere, al tempo stesso riflettere” come li ha definiti la nostra ninja Stefania Mele aka Satoko.

In occasione dell’8 marzo festa internazionale delle donne lo “spuntino” è dedicato ad una donna davvero molto speciale, Rita Levi Montalcini, da sempre fautrice dell’emancipazione femminile; nel video è riportata una delle sue celebri frasi “l’umanità è fatta da uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi”.

Come ricorderete, la scorsa settimana, vi avevamo chiesto di porci le vostre domande per intervistare i fondatori di Cogito Ergo Sud. Sono già arrivati interessantissimi suggerimenti ma aspettiamo ancora quelli dei più timidi. Avete tempo fino al 13 marzo. Fatevi avanti!!!! scriveteci tutte le vostre domande nei commenti a questo articolo (CLICCA QUI).

La prossima volta che alzate gli occhi al cielo, non stupitevi. Ecco a voi la casa che vola!

Se avete visto il film “Up” della Pixar, non vi sarà difficile ricordarla. La casa volante, trainata in cielo da innumerevoli palloncini colorati, è diventata realtà!

Proprio così, quelli di National Geographic l’hanno costruita con 300 sonde atmosferiche piene di elio. 25 metri quadrati per questo “monolocale” che farà parte di una nuova serie TV chiamata “How Hard Can It Be?”, ovvero “Quanto può essere difficile?”.

Per la cronaca ha raggiunto i 3000 metri di altezza ed ha volato per circa un’ora.

Di sicuro non ha trovato traffico! 🙂

InDinero, la startup che ti fa i conti in tasca [Startup Tip]

InDinero, la startup che ti fa i conti in tasca [Startup Tips]Jessica Mah ha solo 20 anni ed in Italia probabilmente non verrebbe neanche presa troppo sul serio. Negli Stati Uniti invece, tutte le maggiori testate finanziarie e non, le hanno come minimo dedicato un trafiletto.

Jessica Mah è CEO di inDinero ed, insieme al suo collega di studi Andy Su, hanno sviluppato un software in grado di gestire la contabilità delle startup e delle imprese di piccole e medie dimensioni.

L’utilizzo è davvero semplice: 3 minuti per attivare un account, 5 minuti per connettersi con i tuoi partner finanziari ed il gioco è fatto. Rapidamente vedrai tutte le informazioni necessarie per gestire il tuo business, in un semplice cruscotto, senza doverti preoccupare di decifrare la terminologia del tuo commercialista o del tuo consulente finanziario. L’applicazione è suddivisa in 5 sezioni: dashboard, trends, transaction, budgets e account che forniscono informazioni sulla salute economico-finanziaria della tua startup.

Inoltre, grazie alla connessione stabilita con i partner finanziari, inDinero è in grado di darti una panoramica semplice, ma soprattutto aggiornata day-by-day, della tua situazione finanziaria, liberandoti dall’obbligo di fare data-entry.

Indinero, la startup che ti fa i conti in tasca

InDinero entra quindi in un mercato, dove fino ad ora si registrava solo la presenza di Mint.com, con la caratterizzazione di aver ritagliato il suo servizio per le esigenze delle piccole e medie imprese.

I loro numeri sono quasi stupefacenti. Jessica Mah e Andy Su perfezionano il loro modello nell’estate del 2009, lo lanciano il 3 luglio 2010 e ad oggi contano già 10.000 utenti, per un totale di 2 miliardi di dollari di transazioni.

Il servizio è gratuito per account con meno di 50 transazioni al mese, a pagamento per account un po’ più consistenti: 30$/mese da 50 a 500 transazioni, 100$/mese da 500 transazioni in su.

Come facciamo ad averne uno anche in Europa??

Weibo, il Twitter cinese e la voglia di democrazia

Weibo: il Twitter cinese e la voglia di democrazia

In principio, furono i filtri sui motori di ricerca. Poi, con l’avvento del social networking, è arrivata la disattivazione dell’account e l’oscuramento totale dei siti.

La storia di Internet in Cina è costellata di tentativi fatti dal governo centrale per limitare la libertà di parola, cercando di bloccare le informazioni reperibili in Rete. Eppure, come in molti altri paesi dove la democrazia ancora non c’è, non tutti vanno a buon fine.

Ne sanno qualcosa i 700 censori che controllano il content condiviso su Weibo, lanciato nell’agosto del 2009 dalla Sina Corporation. A poco più di un anno e mezzo dalla sua messa on line, questo sito di microblogging conta già qualcosa come 70 milioni di utenti registrati in costante crescita, a fronte ad esempio dei 200 milioni di Twitter e dei 600 milioni di Facebook.

Ma che cos’ha Weibo di diverso rispetto agli altri siti di social network, e perché un numero di censori così alto per controllarne i post e i contenuti?

La risposta sta nella sua natura ibrida, a metà fra i sopraccitati Twitter e Facebook: Weibo ha infatti il limite di caratteri a 140, ma supporta contenuti audio e video esattamente come il Social Network di Palo Alto. Un mix esplosivo se la lingua principale usata dagli utenti è, come nel caso del cinese, fatta da ideogrammi che veicolano molti concetti e fanno stare in 140 battute  molte più informazioni.

Per questo, la Sina Corportation si è attrezzata con questo esercito di controllori, anche se la crescita esponenziale di utenti ha reso difficilissimo il monitoraggio di tutti i contenuti pubblicati.

Se poi fra i milioni di user, ci sono giornalisti e attivisti per i diritti civili, il gioco è fatto.

Come nel caso di una famiglia di Jiangxi che protestava per la demolizione coatta della propria casa: bloccati dalla polizia mentre andavano a protestare, hanno contattato un giornalista locale che ha raccontato la loro storia su Weibo. Stessa dinamica per Yang Hengjun, un blogger che a proposito della crisi libica di questi giorni scrisse lo scorso febbraio un post dal tono decisamente ironico su un elogio fatto da Gheddafi alla Cina per la capacita e l’esperienza nel reprimere le proteste dei propri cittadini: prima d’esser censurato, il messaggio è stato condiviso circa 400 volte e, ovviamente, letto molto di più.

Storie come queste se ne contano a centinaia. Sono le prime crepe che il regime comunista mostra al mondo? Forse: d’altronde, Weibo è pur sempre controllato da 700 censori e i contenuti condivisi dagli utenti continuano ad essere cancellati. Ma basterà sul serio, a fermare la voglia di democrazia?

BrickLi.Me: i fan dei LEGO hanno il loro social network!

La notizia arriva fresca dalle pagine di TheBrickBlogger, un blog di appassionati costruttori dei LEGO: proprio dai creatori del blog e del canale youtube The Brick Show è online il nuovo social network dedicato ai LEGO, dai fan per i fan. Il sito è molto Facebook Style, ma il filo rosso che connette tutti gli utenti è proprio la passione verso questi mattoncini colorati con cui tutti, maschi o femmine, abbiamo giocato almeno una volta nella vita. Il nome del sito è BrickLi.me (pronunciato “brick lime“, “mattoni di calce”) e ricorda come costruire con i LEGO può essere un’esperienza interessante e addirittura remunerativa, soprattutto se non si dispone di un club LEGO dove organizzare eventi dove viviamo. BrickLi.me unisce quindi tutti gli appassionati, creando o unendosi a gruppi, caricando foto e video, leggendo o scrivendo nei forum e blog, chattando, scoprire le novità e quant’altro.

Il social network è a iscrizione gratuita dai 13 anni in su, quindi pensato anche per i più giovani che possono trovare privacy e condividere con genitori e coetanei la passione per i LEGO. Ma è un luogo accessibile per tutti, quindi tenersi aggiornati e fare amicizia sarà alla base della community come funziona sulle maggiori piattaforme. BrickLi.Me strizza l’occhio anche al business però, visto che dedica gli annunci mirati per negozi, venditori o magazzini, sebbene sottolinea che lo spamming non è tollerato: “il sito è destinato agli appassionati per condividere e interagire, non per essere bombardato da annunci”. Molte aziende hanno provato ad aprirsi in maniera “social”, ma forse questa è la prima volta che vediamo un social network gestito dai fan e per i fan. Che sia uno spunto per le prossime strategie di social media marketing?

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Dedicato alle donne: l'uomo Old Spice è tornato e vuole portarvi su un'isola deserta! [ADVERTISING]

L’uomo Old Spice è di nuovo sui nostri schermi (in fondo lo sapevamo che sarebbe tornato presto). Prosegue la campagna Fresh Collection che lo vede solleticare i nostri sensi (ed acquisti?) da mete esotiche.

Old Spice | Scent Vacation

Old Spice | Komodo

Il testamento biologico? Da oggi si può fare su Facebook. Merito dell'applicazione The Last Wish, lanciata dall'associazione Luca Coscioni, ideata da Ninja LAB e realizzata da Mikamai, per sensibilizzare su temi importanti e attuali come quello del testamento biologico e dell’identità digitale post mortem ai tempi di Internet.

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Mai più senza! Quando il personal branding prosegue nell'aldilà [FACEBOOK APP]

Un po’  di tempo fa nell’articolo La morte al tempo di Facebook vi avevo spiegato cosa può succedere al vostro profilo dopo la morte. E’ per questo che sono lieta di presentarvi un’applicazione di Facebook, The Last Wish (l’ultimo desiderio), con la quale il controllo passa direttamente nelle vostre mani.

Facebook infatti non ha ancora risolto definitivamente il problema degli account di persone decedute e pur offrendo la possibilità di segnalare la morte di un amico o di un parente compilando un form, la soluzione non è ancora pratica nè conosciuta al grande pubblico.

L’applicazione è stata lancianta dall’associazione Luca Coscioni, ideata da Ninja LAB e realizzata da Mikamai, per sensibilizzare sull’importanza del testamento biologico che garantisce la propria volontà in materia di trattamento medico.
Tema controverso quello del testamento biologico, vale a dire quel documento scritto che serve a garantire il rispetto della propria volontà in materia di trattamento medico anche quando non si e’ in grado di comunicarla. Nonostante la legge italiana non abbia ancora sancito la validità giuridica del testamento biologico, da oggi è possibile far valere la propria volontà – anche se solo “simbolicamente” – grazie a questa applicazione.

Come funziona

1. Accedi all’app

2. Compila i campi richiesti oppure salta a “non vuoi compilare il testamento ora?! clicca qui!”

Una volta che avrai dato il consenso, apparirà questa schermata:

Grazie a questa app potrai nominare due “esecutori testamentari” che, in caso di decesso, possono attivare una procedura di pubblicazione di un messaggio scelto preventivamente dall’utente. In questo modo è possibile per l’utente avere il controllo sull’ultimo messaggio pubblicato sulla propria bacheca di Facebook. Il servizio permette anche di inviare dei messaggi privati ai propri amici di Facebook, un ultimo augurio lasciato ai propri cari.

Alla fine della schermata, l’utente è invitato a visitare il sito dell’associazione Luca Coscioni per firmare e depositare il proprio testamento biologico in forma cartacea.

L’applicazione, presentata in maniera ironica come l’ultimo grido in fatto di “Personal Branding” e “Social Media Marketing” per la persona, vuole in realtà sensibilizzare su temi importanti e attuali come quello del testamento biologico e dell’identità digitale post mortem ai tempi di Internet.

Il testamento biologico? Da oggi si può fare su Facebook. Che ne pensate?

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Comics del 150°anniversario dell'Unità d'Italia: un Risorgimento fatto a strisce

Quest’anno si celebra il 150°anniversario dell’Unità d’Italia . Volete entrare nella Storia da punti di vista inediti? Sono molti i titoli a fumetti, tra uscite seriali e volumi, pronti ad aprirvi delle prospettive originali sull’Italia del Risorgimento.

Sul Topolino della Disney la pubblicazione della prima delle due mini-saghe previste a tema “risorgimentale“. In tutte le edicole, a partire dal numero 2883, “Topolino e l’Italia ri-unita” di Marco Bosco, (testi), e Paolo Mottura (disegni). Protagonisti Topolino e Pippo che si “calano” attraverso un viaggio nella macchina del tempo, in momenti chiave vissuti dall’Italia in via di unificazione.

Sempre in tutte le edicole, in  allegato con Il Giornalino i due volumi “150° Storie d’Italia a fumetti, sei storie per un progetto che coinvolge grandi firme del fumetto italiano: Sergio Toppi, Francesco Artibani, Carlo Ambrosini, Ivo Milazzo, Pasquale Frisenda, Marco Nizzoli, Corrado Mastantuono e Giorgio Cavazzano. In queste vicende protagonisti non gli eroi i cui nomi sono consegnati alla Storia ma una serie di punti di vista di gente comune, uomini e donne semplici alle prese con la quotidianità complessa di un Paese in fermento.

Passando agli albi in libreria e fumetteria Tuono pettinato dà la parola direttamente a Giuseppe Garibaldi nel suo “Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti” pubblicato da Edizioni Lizard. In chiave umoristica graffiante e disincantata, ci restituisce un Garibaldi insieme candido e dissacrato, in una reinterpretazione surreale del genere storico-biografico.


Michele Petrucci
invece racconta la storia amara de “Il brigante Grossi e la sua miserevole banda. Una cronaca disegnata”, edito da Tunuè . Narra dal punto di vista di un fuorilegge tra gli anni 1861-1862, in pieno movimento oppositivo a quel sistema che dagli entusiasmi e dai sogni di rinascita aveva portato all’unione la “neonata” Italia.

Come albi speciali infine ha fatto la sua comparsa anche un particolare Martin Mystère , Sergio Bonelli Editore,  intitolato “Il Naviglio Battagliero”. Storia in 8 tavole ambientata nel 1848 a Milano, sui Navigli apputo, ispirato ad un episodio di cronaca dell’epoca. Autori Alfredo Castelli e Alfredo Orlandi, e distribuita gratuitamente dall’Associazione amici dei Navigli.

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